Gli spazi di mercato delle vernici bio

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Gli spazi di mercato delle vernici bio
Categoria: Ecologia | Scritto da Redazione Web il 29 September 2016.
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vernici
Pubblichiamo un articolo a firma di Ivana Fasciano, tratto da Tekneco #7 Le problematiche legate alla qualità dell’aria ed
all’inquinamento non sono solo relative all’ambito urbano, ma riguardano da vicino la vita quotidiana di ciascuno, in particolare per gli
ambienti indoor. Da tempo vengono condotti studi sulla relazione tra ambiente costruito e salute degli abitanti: un ruolo importante è
giocato dai materiali utilizzati per la costruzione di strutture e finiture, che - completando i vari elementi - sono a diretto contatto con gli
abitanti della casa. Le emissioni nocive derivano da solventi, residui di materiali grezzi o alterazioni durante il processo di fabbricazione e
dagli additivi. A seconda della volatilità delle varie sostanze, gli inquinanti vengono rilasciati più o meno velocemente nel corso del tempo.
Inquinanti tipici sono i composti organici volatili (VOC), le cui principali fonti di emissione sono vernici, colle, adesivi, solventi.
Tecniche naturali tradizionali
Metodi naturali per la realizzazione di finiture edilizie venivano adottati sin dai tempi degli antichi Romani, i primi a miscelare la calce
utilizzando materiali di origine naturale, in modo simile a quanto accade oggi nel più ispirato senso di produzione di sostanze green. Una
tecnica naturale tradizionale, ed ancora molto diffusa è la tempera, costituita da impasto di gesso e collanti vegetali, come la caseina; per
gli effetti di colore vengono mescolate al gesso le terre naturali (terra di Siena, ocra). Se non è impastata in maniera adeguata, la tempera
si sfalda; inoltre non resiste all’umidità e non è lavabile. La pittura a calce si compone con calce ed acqua, cui viene aggiunto lino cotto o
latte magro per renderla lavabile. La sua naturalità rende possibile la traspirazione, l’igiene, la resistenza all’umidità. Per gli interni viene
utilizzata con l’aggiunta di un po’ di gesso, per un effetto maggiormente coprente. Il marmorino è una pittura naturale decorativa che
permette la realizzazione di una parete lucida con un effetto molto simile allo stucco veneziano. Realizzato attraverso un impasto di
grassello di calce, minerali, polvere di marmo ed altri pigmenti inorganici, è traspirante, impermeabile, e lavabile.
Le vernici ecocompatibili
La bioedilizia considera materiali che durante tutte le fasi del ciclo di vita, dalla produzione all’uso, dalla manutenzione allo smaltimento,
creino meno danni possibili all’ecosistema ambientale. Le vernici biocompatibili sono interamente naturali, o a base essenzialmente
naturale: le basi possono essere oli, resine naturali, solventi a basso impatto ambientale, mentre per legno e pietra si preferiscono cere ed
oli naturali. Le pitture biocompatibili a base naturale sono a base di calce, silicati naturali, colla vegetale, caseina; si tratta di sostanze
traspiranti, interamente di origine naturale. Gli intonaci naturali sono a base di calce, consigliati per la qualità e naturalità intrinseca del
materiale, oltre che per le caratteristiche meccaniche, per la traspirabilità, per la regolazione igrometrica e per la lunga durata. I componenti
delle vernici e delle pitture ecologiche sono costituiti da materie prime rinnovabili, non dannose, le cui trasformazioni avvengono in maniera
naturale, senza alcun processo indotto di natura chimica. Così allergie, problemi delle vie respiratorie, ed effetti nocivi noti o ignoti vengono
evitati completamente grazie alle sostanze naturali, che contribuiscono alla traspirabilità delle superfici, ed offrono colori molto stabili e vivi
grazie ai pigmenti naturali che ne caratterizzano la colorazione. Le vernici naturali, realizzate con sistemi che per la produzione utilizzano
bassi consumi energetici, sono interamente biodegradabili. Un’interessante applicazione di queste vernici, è stata promossa dalla Total per
realizzare la prima stazione di servizio eco-attiva, attraverso l’utilizzo delle “vernici fotocatalitiche”, cosiddette in quanto attraverso il
processo della fotocatalisi (simile alla fotosintesi clorofilliana) assorbono sostanze nocive, riducendone la presenza nell’ambiente
circostante.
Caratteristiche tecniche
Si considerano ecocompatibili le vernici prive di sostanze volatili nocive o irritanti, adatte per gli interni delle stanze a maggiore
frequentazione, come anche delle camere di bambini o di soggetti allergici o sensibili ad agenti chimici. Grazie alla loro composizione,
favoriscono la traspirazione naturale della superficie trattata, e ciò facilita il riequilibrio di umidità tra interno ed esterno, consentendo la
prevenzione delle muffe. La resa e la copertura delle vernici naturali è talvolta migliore delle sintetiche, grazie ai componenti naturali ed ai
pigmenti colorati. Tra lo strato di finitura e la struttura sottostante, per la presenza di leganti naturali, si determina un composto molto
resistente e solido tra il muro e la vernice, che ha la capacità di veicolare molte sostanze minerali dello stesso, come avviene in natura. La
grande varietà di toni consente la scelta all’interno di una vasta gamma cromatica, evitando l’appiattimento dei colori acrilici tradizionali.
Il capitolo dei costi
I costi per le vernici ecologiche variano notevolmente, oscillando tra il 15% ed il 40% in più delle vernici comuni di qualità. La differenza di
prezzo è dovuta all’uso di materie prime non molto diffuse per usi industriali, e ad un impiego molto limitato di queste vernici: i Paesi
europei che maggiormente le utilizzano sono Germania e Paesi Scandinavi. Le etichette devono presentare la massima trasparenza a
riguardo della vita del prodotto. Il marchio di qualità ecologica Ecolabel dell’Unione Europea certifica e garantisce l’uso limitato di sostanze
dannose ed il basso contenuto di solventi. Si consiglia infatti di acquistare prodotti con tale certificazione, che garantisce di investire nella
qualità e protezione della salute.
Componenti delle vernici
Una miscela pittorica è composta da vari elementi, tra cui i principali sono:
1. Leganti: definiscono le principali caratteristiche di un tipo di vernice; i più diffusi sono le resine polimeriche sintetiche con molecole
complesse (resine acriliche, vinilversatati, alchiliche, epossidiche e così via). Queste sostanze sintetiche in genere determinano un
distaccamento o sollevamenti di alcune parti, che oltre a creare problemi estetici, emettono sostanze nocive per la salute dell’uomo.
2. Cariche: permettono di rinforzare lo strato pittorico, generalmente inerti; costituiscono fino al 60% della miscela pittorica. Più o meno
invariate nel tempo, tra le principali ricordiamo: carbonati di calcio amorfi e cristallini, talchi, mica, argille, gesso, polveri di marmo,
quarziti, sabbia.
3. Pigmenti: rendono possibile la colorazione di una miscela pittorica , che senza di essi sarebbe neutra. Nelle vernici ordinariamente in
commercio vengono utilizzati ossidi di ferro, zinco, titanio.
4. Solventi e diluenti: sono sostanze volatili. In pittura acrilica o vinilica o in quelle con resine amminoplastiche, con poliesteri o poliuretani,
i solventi organici più usati sono Idrocarburi Alifatici ed Aromatici, Alcoli, Chetoni, Acetati e Glicoli: sono caratterizzati da un’alta volatilità.
5. Coadiuvanti: componenti secondari che permettono di stabilizzare ulteriormente le miscele pittoriche; di varia natura, reagiscono
ciascuno in modo differente a seconda dell’effetto desiderato.
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L'autore: Redazione Web
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