Eolico d`alta quota - Zefiro Innovazione

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Eolico d`alta quota - Zefiro Innovazione
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Eolico d’alta quota Una grande risorsa di energia a basso costo WOW – Wind Operations Worldwide S.p.A. WOW Spa è la prima holding finanziaria fondata da piccoli investitori nel 2008 per sostenere l’industria emergente dell’eolico d’alta quota. Abbiamo seguito il nostro obiettivo acquistando quote di Kite Gen Research S.r.l. -­‐ http://kitegen.com/. Per soddisfare l’interesse degli investitori interessati anche nell’acquisto e gestione di impianti piuttosto che nell’acquisto di quote o brevetti, WOW ha fondato NOKE Srl, una società che ha un obiettivo più ampio e più operativo. Sebbene NOKE Srl sia ancora in una fase di start-­‐up, è già cofondatrice, insieme ad altre decine di società, di NET Scrl: un consorzio nell’Italia del Sud. Nel Comune di Capannori, stiamo avviando una nuova realtà in collaborazione con l’Aereoporto di Capannori ed altre aziende, tra cui una spin-­‐off dell’Università di Pisa, una società che coordinerà le nuove attività nell’aereoporto e promuoverà l’industrializzazione dei progetti proposti. Londra condivide con New York il primo posto nel Global Financial Centres Index e molti investitori preferiscono acquistare qui: per questa ragione, abbiamo fondato WOW W3 Investment Ltd. Nel luglio 2011 è stata fondata WOW Inc. Tutti i nostri partner sono privati cittadini italiani, con le eccezioni di una compagnia del Regno Unito (il nostro partner più importante), un investitore tedesco e una cooperativa italiana. Il nostro obiettivo è quello di raccogliere investimenti internazionali nei progetti di produzione di energia da eolico d’alta quota. www.wow.pe Contatti: Paolo Musumeci, Presidente [email protected] Introduzione La potenza dei venti in alta quota è stata immaginata come una fonte di approvvigionamento energetico sin dal 1833 da John Etzler. L’Atlante dei venti in alta quota di Cristina Archer e Ken Caldeira (California State University e Stanford University, 2009) fa una mappatura della potenza di questi venti in ogni punto del globo terrestre. Da allora, sono stati concepiti diversi progetti e modelli tecnologici volti a catturare l’energia cinetica dei venti d’alta quota. Una volta catturata l’energia cinetica del vento, essa deve essere trasformata in energia meccanica. Esistono diverse proposte e progetti per questo processo. Per decenni scienziati e ricercatori hanno studiato i metodi per estrarre l’energia dai venti d’alta quota. Oggi le tecnologie sono pronte al passaggio dai laboratori di ricerca all’industria e al mercato. La tecnologia dell’eolico d’alta quota offre, tra gli altri, i seguenti vantaggi: ● Può essere realizzata ovunque perché in alta quota i venti sono potenti ovunque ● il costo è più vantaggioso di qualsiasi altra forma di energia rinnovabile ● produce quasi il doppio di energia rispetto alle turbine eoliche convenzionali ● lo sviluppo di impianti offshore è più economico 1
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ha un minore impatto ambientale I generatori di questa tecnologia possono adattarsi in altezza e in posizione per ottimizzare il rendimento, cosa impossibile per le torri eoliche tradizionali. L’energia può essere catturata attraverso aquiloni, alianti con funi, aerostati (sia sferici che a forma di aquilone), profili alari, palloni, paracadute, profili alari a spirale, rotori…. Cosa si intende per aquilone (o kite) Un aquilone è semplicemente un’ala stesa su una fune, indipendentemente dal materiale e dalla forma dell’ala stessa. L’ala (o profilo alare) può variare da un corpo rigido, più simile ad un aliante, a una struttura in tessuto che modella la propria forma a seconda della forza del vento. Cosa si intende per cavo o fune Il cavo o fune è la componente chiave di ogni sistema di produzione d’energia attraverso profili alari ed ha la funzione di trasferire l’energia dall’aquilone a terra. Il cavo consente alle forze aerodinamiche generate dall’aquilone di essere trasferite a terra senza la necessità di una torre eolica. Come viene prodotta l’energia Si può produrre energia attraverso un aquilone, facendolo volare in maniera “aggressiva” sottovento e rilasciando poi l’aquilone per far ruotare il generatore. Utilizzando un sistema di controllo interno, l’aquilone può essere depotenziato, il che consente di ritirare a terra l’aquilone rapidamente consumando molta meno energia di quella prodotta. In alternativa, si può produrre energia montando delle turbine sull’aquilone e inducendo resistenza aerodinamica. L’energia così prodotta è poi trasmessa al cavo elettricamente. Tale sistema è denominato airbone wind turbine. I gruppi orientati al commercio stanno usando ed approfondendo entrambe le tecnologie e solo il tempo dirà quale sarà la configurazione migliore. Tuttavia, essendo la produzione di energia rinnovabile un gioco a somma zero, è probabile che entrambi i sistema possano contribuire a soddisfare il bisogno energetico della popolazione in crescita in futuro. Quali sono i vantaggi Sia la velocità che la consistenza del vento aumentano con l’altitudine. In particolare la potenza del vento aumenta con una proporzione al cubo rispetto alla velocità. Questo significa che per catturare una stessa quantità di energia, più si sale di quota più piccoli possono essere i dispositivi aerodinamici. Inoltre, poiché l’investimento sui dispositivi aerodinamici è minore, il fattore ottimale di capacità produttiva del dispositivo sarà maggiore rispetto a una torre eolica tradizionale. Le implicazione economiche dei punti sopra descritti sono che il costo per MW e il costo per MWh di un impianto di eolico d’alta quota sarebbe di gran lunga più basso di una turbina eolica tradizionale. Dove possono essere installati gli impianti Secondo i risultati degli studi di numerosi gruppi accademici di ricerca e dei team che lavorano sulle tecnologie dell’eolico d’alta quota, l’altezza ottimale per l’operatività di un impianto che vuole scalare il MW è tra 500 e 1000 metri. Questa altitudine si riferisce allo “strato limite superiore” e rappresenta l’altitudine in cui l’effetto della superficie terrestre sulla velocità e sulla consistenza del vento inizia a decrementare. Oltre questo livello l’effetto “terra” esercita una influenza pressochè lineare. 2
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Pertanto, per un sistema che prevede profili alari a 1000m, è necessario solo avere a disposizione una vasto spazio e uno spazio aereo dedicato. La vicinanza ad aree abitate sarebbe preferibile per poter trasmettere facilmente l’energia prodotta, ma con l’avvento della trasmissione ad alto voltaggio DC questo aspetto è diventato meno importante. Sicurezza degli impianti Per garantire una totale sicurezza, gli impianti dovrebbero essere installati in aree non abitate. E’ previsto l’uso di sistemi di controllo di volo che minimizzano le possibilità di caduta a terra dei dispositivi aerodinamici e la collisione con mezzi aerei che sorvolano lo spazio operativo dell’impianto. Esistono modelli di aquiloni disegnati per essere intrinsecamente stabili anche in assenza di controllo di volo da terra. Questi dispositivi, in caso di malfunzionamento, possono essere ritirati velocemente alla stazione di terra semplicemente riavvolgendo i cavi. Altre applicazioni per la tecnologia dell’eolico d’alta quota Un sistema che produce energia attraverso il “ciclo di pompaggio” può essere adattato per il pompaggio diretto dell’acqua, che può essere usata per l’irrigazione o immagazzinata. Tale sistema può essere usato anche per desalinizzare l’acqua. La produzione di combustibile liquido o gassoso attraverso l’elettrolisi dell’acqua nell’idrogeno è un’altra applicazione interessante di questi sistemi. Alcuni ricercatori coreani hanno recentemente pubblicato uno studio che descrive un’imbarcazione rimorchiata da un aquilone gigante, che produce energia mediante il trascinamento in acqua di turbine e che utilizza questa energia per produrre combustibile liquido che viene immagazzinato a bordo e poi distribuito nei porti delle città. Alcuni studi di fattibilità hanno dato come risultato positivo lo sfruttamento dei venti attraverso i kite da aereogeneratori installati su natanti. L’UE ha finanziato un progetto e la stessa NOKE sta intraprendo un’iniziativa volta a ibridizzare in elettrico un imbarcazione esistente, al fine di ridurre sensibilmente i consumi attraverso la generazione di energia a bordo con kite e motorizzazione mista elettrica. La ricarica dei veicoli elettrici sarà applicata anche al progetto del trattore elettrico. Un veicolo da lavoro capace di compiere arature ed altre opere in fattorie fino a 16/20 ettari. La combinazione di una fonte di energia rinnovabile come l’eolico aereo con la trazione elettrica rappresentano il compimento di un processo di transizione che sin da subito può innescare un nuovo sviluppo. Convenienza dell’Eolico d’Alta Quota Le considerazioni che seguono derivano dall'analisi di profittabilità eseguita mediante il programma SIMUL-­‐EAQ (elaborazione proprietaria di WOW S.p.A. realizzata a partire dal foglio di calcolo SIMULWIND, standard per l'analisi di profittabilità di installazioni di eolico tradizionale). In sostanza abbiamo modificato Simile ad un tipico foglio di calcolo delle prestazioni di torri eoliche tradizionali, il SIMUL-­‐EAQ è stato progettato per calcolare l'energia che si potrebbe produrre annualmente con macchine EAQ e il conto economico che ne consegue. I calcoli sono stati realizzati assumendo l'ipotesi che la curva di potenza (potenza erogata in funzione della velocità del vento) di macchine eoliche EAQ sia più favorevole rispetto a quella di un generatore tradizionale, e utilizzando i dati dei venti d'alta quota disponibili in letteratura (es. tesi di S. Ragusa, elaborati a partire da dati del RAOB Rawinsonde Observation della National Oceanographic and Atmospheric Administration http://esrl.noaa.gov/raobs/ ). I venti a quote comprese tra 200 e 800m dal suolo hanno una distribuzione (frequenza Vs velocità) più favorevole dal punto di vista della produzione energetica rispetto a quelli presenti a 80-­‐100m di 3
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quota, poiché è spostata verso velocità maggiori. Tale distribuzione presenta una velocità media maggiore ma soprattutto una frequenza molto maggiore dei venti importanti dal punto di vista della producibilità energetica, cioè quelli compresi tra 8 e 20 m/s. Possiamo prevedere che la produttività energetica annuale dell'eolico d'alta quota sarà nettamente maggiore rispetto all'eolico tradizionale grazie alla combinazione di due fattori: 1. migliore curva di potenza delle macchine rispetto alle torri tradizionali 2. maggiore velocità media dei venti d'alta quota rispetto a quelli a presenti a 80-­‐100 m di quota, con una distribuzione più favorevole. La curva di potenza Le macchine EAQ avranno una curva di potenza più favorevole rispetto a quella delle torri eoliche tradizionali. In particolare per una di queste tecnologie ciò è dovuto al fatto che la regolazione della potenza si avvale oltre alla tecnica della regolazione dell'angolo di attacco dell'ala rispetto al vento (pitch control), comune all'eolico tradizionale, anche di altre tecniche. Queste tecniche aggiuntive si basano sulla possibilità di modificare velocemente l'area esposta al fronte vento per cui, ferma restando la potenza nominale, si è in grado di aumentare la superficie spazzata dai profili alari quando il vento è poco intenso, così come si è in grado di diminuirla quando i venti sono molto intensi. Le tecniche con cui i sistemi di EAQ cambiano la superficie attiva perpendicolare alla direzione del vento sono due. La prima è immediata ed insita nella tecnica di funzionamento, cioè consiste nella variazione della velocità con cui l'ala spazza il fronte vento (swept speed): i calcoli aerodinamici ci permettono di prevedere che una macchina eolica d'alta quota, a parità di potenza nominale rispetto all'eolico tradizionale, possa produrre una potenza doppia nel range di intensità del vento tra 5 e 9 m/s. La seconda tecnica, meno immediata, è utilizzabile solo in vista di lunghi periodi con vento molto debole oppure molto intenso e consiste nella possibilità di sostituire l'ala usuale con una rispettivamente più grande e leggera oppure con una più piccola e robusta. Nel grafico seguente si può vedere come l'EAQ raggiunge la potenza nominale a velocità del vento molto inferiori rispetto alle torri tradizionali: 9-­‐10 m/s piuttosto che a 14-­‐15 m/s. Questo significa che in tutto il tempo in cui il vento soffia a velocità comprese tra 5 e 15 m/s l'EAQ produrrà molta più energia. Significa anche che, come si può vedere direttamente dal grafico, con un vento di 5 m/s l'impianto tradizionale produce circa 150 kW, mentre un EAQ può arrivare a 400 kW. Inoltre l'EAQ potrebbe continuare a funzionare ben oltre la soglia di cut-­‐off delle torri tradizionali. Tuttavia i calcoli della convenienza dell'eolico d'alta quota con il programma Simul-­‐EAQ sono stati effettuati assumendo una velocità di cut-­‐off pari a quella delle turbine tradizionali, cioè di 25 m/s (si fa riferimento alle specifiche tecniche della Vestas V80-­‐2.0). La conseguenza di una migliore curva di potenza è che le macchine per lo sfruttamento dei venti di alta quota, a parità di distribuzione di frequenza dei venti, possono funzionare alla potenza nominale molto più spesso di quanto non sia possibile per un impianto eolico tradizionale. Curve di potenza di macchine eoliche 4
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Power curves
1200
1000
Power (kW)
800
600
traditional wind plant
HAWE
400
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0
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
30,0
35,0
Wind speed (m/s)
Funzioni di distribuzione del vento d'alta quota La producibilità energetica delle macchine eoliche in generale dipende molto dalla funzione di distribuzione delle intensità del vento. Queste funzioni non sono altro che serie di dati che ci dicono per quanto tempo (in genere espresso in ore all'anno, oppure in percentuale del tempo totale) il vento ha una determinata velocità. A causa del fatto che la potenza del vento (e quindi anche quella da esso estraibile) aumenta con il cubo della velocità, normalmente, per le macchine eoliche tradizionali i venti con velocità inferiori a 7-­‐
8 m/s contribuiscono molto poco alla produzione energetica complessiva. Infatti, nel precedente grafico si può facilmente vedere che con questi venti la potenza di una macchina eolica tradizionale è inferiore alla metà di quella massima. Quello che conta, quindi, è la percentuale di tempo in cui il vento ha velocità tali da permettere la produzione massima (o quasi massima) della macchina eolica: in pratica tra 8-­‐10 e 20 m/s. Producibilità dell'EAQ In termini quantitativi, grazie alla combinazione dei due fattori su esposti (migliore curva di potenza e migliore distribuzione dei venti) la producibilità dell'EAQ risulta mediamente maggiore di circa 2500-­‐
3000 ore-­‐equivalenti1 all'anno in tutti i siti presi in considerazione nel lavoro di tesi di S. Ragusa (compreso il sito di Milano Linate dove si realizza il caso estremo: l'eolico tradizionale praticamente non produce quasi niente). Convenienza economica Ai fini del calcolo della convenienza economica sono state fatte le seguenti assunzioni: 1 il costo di gestione annuale sarà del 10% rispetto al costo d'impianto. La manutenzione ordinaria per macchine EAQ sarà notevolmente maggiore rispetto all'eolico tradizionale. Le funi e i profili alari sono soggetti a frequente usura; il personale addetto al funzionamento ordinario sarà costituito da almeno una persone per macchina. 2 il valore delle perdite energetiche sono del 15% rispetto all'energia prodotta. Rispetto all'eolico su torre ci sono problemi di interfacciamento con la rete che comportano un sistema 5
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di accumulo che provoca perdite, inoltre ci sono le perdite dovute alle fasi passive del ciclo di funzionamento cioè il recupero dell'ala. 3 il costo di acquisto/installazione sarà simile per i due tipi di impianti ovvero 1 milione di euro al MW di potenza installata. 4 I certificati verdi non sono stati considerati a favore della stabilità per la previsione di lungo periodo. 5 Tralasciamo nella simulazione (al momento attuale) le problematiche relative a sistemi di controllo, radar, ecc.; le stime dei costi reali di una struttura di comando e controllo, es. recinzioni; ulteriori costi derivati da safety & security (altamente variabili in funzione del dimensionamento e/o della diffusione degli impianti). Allo stato attuale è possibile definire un conto economico in quanto prevediamo una producibilità superiore al doppio rispetto all'eolico tradizionale (combinazione di migliori curve di potenza con migliore distribuzione venti) con costi d'impianto simili o addirittura inferiori, e quelli di gestione di poco superiori (dell'ordine del 10% invece che il solito 3%). Il risultato dei calcoli è una convenienza economica dell'EAQ notevolmente maggiore rispetto all'eolico tradizionale: si prevedono IRR superiori al 15%. Incertezze e criticità L'assunto di una maggiore produttività dell'EAQ rispetto alle turbine eoliche tradizionali, a pari intensità di vento, soprattutto per i venti compresi tra 4 e 15 m/s è una previsione che non è ancora stata verificata praticamente con impianti dall'affidabilità collaudata per mesi. La maggiore producibilità in queste condizioni di vento è subordinata alla disponibilità di ali con la stessa efficienza aerodinamica delle pale delle turbine tradizionali. Questa condizione, anche se si pensa possa essere raggiunta in un prossimo futuro, non è ancora stata realizzata. Si tratta di una sfida tecnologica in quanto sarebbero necessari profili alari rigidi e allo stesso tempo molto leggeri, ma queste due caratteristiche non sono compatibili oltre certi livelli. Livelli che potrebbero non essere sufficienti per le prestazioni previste dell'eolico d'alta quota. Probabilmente, comunque, l'attuale tecnologia potrà superare presto questa sfida. L'altra incertezza principale relativa all'EAQ è relativa ai materiali che verranno impiegati in relazione alla loro durata e/o frequenza di sostituzione. Le parti aeree dei sistemi fly-­‐gen sono sottoposte a forti sollecitazioni che ne provocano la frequente sostituzione: sono parti consumabili. Il problema è che ancora non si sa molto sul costo complessivo di esercizio relativamente alla sostituzione di queste parti consumabili. Il costo è relativamente basso ma non tantissimo poi, specialmente se bisognerà realizzare ali e funi ad alta tecnologia. Si prevede un costo di sostituzione dell'ordine di poche decine di migliaia di euro per una macchina della potenza di un MW. Tuttavia rimane ancora molta incertezza sulla durata di queste parti e quindi sulla frequenza di sostituzione. Gli attori dell’eolico d’alta quota I team che lavorano sulle tecnologie 1. Sistemi groundgen aeroix GmbH (Germania) -­‐ http://www.aeroix.de/ Ampix Power (Paesi Bassi) -­‐ http://www.ampyxpower.com/ Kitegen Research Srl (Italia) – http://kitegen.com Kitenergy Srl (Italia) -­‐ http://www.kitenergy.net/about.php 6
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Skymill Energy Inc. (USA/India) -­‐ http://www.skymillenergy.com/ SwissKitePower (Svizzera) -­‐ http://www.swisskitepower.ch/ Windlift (USA) -­‐ http://www.windlift.com/ 2. Sistemi superturbine Kitepower Laddermill (Paesi Bassi) -­‐ http://www.kitepower.eu/home.html Selsam.com (USA) – www.selsam.com Skymill (Italia) -­‐ http://www.skymill.it/it/index.html 3. Sistemi flygen Altaeros Energies (USA) -­‐ http://www.altaerosenergies.com/ Flygenkite (Francia) -­‐ http://flygenkite.com/ Joby Energy Inc. (USA) -­‐ http://www.jobyenergy.com/ Magenn Power Inc. (Canada) -­‐ http://www.magenn.com/ Makani Power (USA) -­‐ http://www.makanipower.com/ The KiteLab Group -­‐ http://www.kitelabgroup.com/ Skysails -­‐ http://www.skysails.info/ I gruppi di ricerca In alcune importanti università europee e americane si sono costituiti da diversi anni gruppi di ricerca e di studio sull’eolico d’alta quota, sia in ambito matematico e sistemico per quanto riguarda lo studio dei sistemi di controllo, sia in ambito ingegneristico. Le università sono luoghi strategici per il perfezionamento della tecnologia e per l’analisi delle prospettive di sviluppo e proprio dalle università sono nate alcune importanti società che si affacciano ora sul mercato con le proprie tecnologie. Belgium • TU Delft University ASSET Institute • K.U. Leuven Leuven Kite Power Group • University of Groningen France Nigeria • University of Joseph Fourier • University of Ibadan, Ibadan (Distance Finland Learning Dept.) • Tampere University of Technology • University Of Lagos, Akoka, Yaba, Lagos • Uppsala University • National Open University Of Nigeria, Germany Lagos • TU Kaiserslautern Russia • TU Munich, Windward Energy • Russian Academy of Sciences • University of Heidelberg; Ruprecht-­‐Karl • Research Institute of Mechanical University of Heidelberg, Engineering Problems, St. Petersburg Interdisciplinary Center for Scientific South Africa Computing (IWR) • Cape Peninsula University of • University of Wuppertal Technology Ireland Sweden • University of Limerick • LiTH Linkoping University Italy Switzerland • Polytechnic Torino • ETH, Swiss Federal Institute of Technology Zurich • University of Bari Japan • Energieerzeugung mit Flugdrachen • Kyoto University • SwissKitePower Team (FHNW, Netherlands University of Applied Sciences Northwestern Switzerland, EMPA, ETH) • TU Delft Kitepower Technische United Kingdom Universiteit Delft 7
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Loughborough University Sheffield University University of Sussex, CCNR – Center for Computational Neuroscience and Robotics • WPI KPTeam, Worcester Polytechnic Institute (WPI), The UPWIND Energy Research Group • University of Cambridge United States • California Institute of Technology, Caltech • California State University, Chico • Purdue University •
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Princeton University Rowan University -­‐ EHAWK project Stanford University Union High School of Portland: Tod Heiles University of Maine University of Texas, Austin Washington State University KITESA (Kite Information and Technology Exchange Society of America) I partner industriali Jan Luiken Oltmann Gruppe GmbH & Co. KG (Germany) http://www.oltmanngruppe.de/ Zeppelin (Germany) http://www.zeppelin.de/de/Produkte/PowerS
ystems/index.php Wessels (Germany) http://www.wessels.de/ Briese Schiffahrt (Germany) http://www.briese.de/ Reederei Jüngerhans (Germany) http://www.juengerhans.de/ Triton (Germany) http://www.reedereitriton.de/ Credit Institute for Reconstruction (KfW) (Germany) http://www.kfw.de/ Assystem GmbH (Germany) http://www.assystem-­‐germany.com/ FESTO (Germany) http://www.festo.com NTS Nature Technology System (Germany) Daidalos Capital GmbH i.G. (Germany) http://daidaloscapital.com/ WOW – Wind Operations Worldwide SpA (Italy) http://www.wow.pe Senternovem (Netherlands) http://www.senternovem.nl/sustainableprocu
rement/ LankhorstRopes (Netherlands) http://www.lankhorstropes.com/ Rotterdam Climate Initiative (Netherlands) http://www.rotterdamclimateinitiative.nl/en/
about_rotterdam_climate_initiative/rotterdam_
climate_initiative/mission_ambition Viaferro Engineering (Netherlands) http://www.viaferro.nl/ Smì Groep (Netherlands) http://www.smigroep.nl/ TASS (Netherlands) http://www.tass-­‐safe.com/en/home DSM Dyneema (Netherlands) http://www.dsm.com/en_US/cworld/public/h
ome/pages/home.jsp 8
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EMCE’ Winches (Netherlands) http://www.emce.nl Hardensoft International Limited (Nigeria) Schulportals Limited (Nigeria) http://schulportals.com/schul/?q=index.html TechPIA Network Limited (Technology Partnership Initiative for Africa) (Nigeria) Resource Engineering Amalgam Limited (REAL) (Nigeria) Safety Alliance Limited (Nigeria) Autodesk (United Kingdom) http://www.autodesk.co.uk/ Mutiny Kites (United Kingdom) http://www.mutinykites.com/ California Energy Commission (USA) US Department of Energy (USA) http://arpa-­‐e.energy.gov/ Fraunhofer (USA) http://www.cse.fraunhofer.org/ Flexor Energy (USA) http://flexorenergy.com/ The New England Clean Energy Foundation (USA) http://www.cleanenergycouncil.org/foundatio
n Massachusetts Clean Energy Center (USA) http://www.masscec.com/ Association of Cleantech Incubators of New England (USA) http://www.innovativeaction.org/ Rapp Hydema US (USA) http://rappmarine.com/company/7/rapp-­‐
hydema-­‐us Google (USA) http://www.google.com/green/ Il consorzio AWEC Il consorzio AWEC (Airborne Wind Energy Consortium) è stato fondato da alcuni dei team che lavorano sull'eolico d'alta quota: Joby Energy, Magenn Power, Makani Power e SkyWindPower. Il consorzio unisce alcune delle società impegnate nella ricerca e nella realizzazione di prototipi per la produzione di energia elettrica attraverso lo sfruttamento dei venti di alta quota. Negli ultimi anni, ha contribuito all'organizzazione della conferenza annuale con lo stesso acronimo AWEC (Airborne Wind Energy Conference) negli Stati Uniti d'America e, quest'anno, nell'Unione Europea (a Lovanio, in Belgio). ● The AWEC Consortium, http://www.aweconsortium.org/ Gruppi e associazioni in rete I gruppi di discussione e le associazioni qui segnalate sono una preziosa fonte di informazione e aggiornamento sui progressi delle tecnologie e delle ricerche nell’ambito dell’eolico d’alta quota. In particolare il sito del KiteLab Group raccoglie un archivio molto vasto di documentazione video su profili alari, aquiloni e prove di volo. ● Airborne Wind Energy Industry Association -­‐ http://www.aweia.org/ ● Energy Kite Systems -­‐ http://energykitesystems.net/ ● High Altitude Wind Power Association -­‐ http://www.hawpa.net/ ● Gruppo AWE su Yahoo Group -­‐ http://tech.groups.yahoo.com/group/AirborneWindEnergy/ ● The Drachen Foundation -­‐ http://www.drachen.org/ 9
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Energia/Eolico d’alta quota
Riferimenti bibliografici, rassegna stampa Picco del petrolio e dei combustibili fossili, impronta ecologica umana ●
“Time to Wake Up: Days of Abundant Resources and Falling Prices Are Over Forever” Jeremy Grantham, GMO Quarterly Newsletter, April 2011 http://www.gmo.com/websitecontent/JGLetterALL_1Q11.pdf
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“Il cambiamento impossibile: omeostasi e ipernormazione nella società umana” Ugo Bardi, 27 dicembre 2009 http://www.aspoitalia.it/archivio-­‐articoli/266-­‐il-­‐cambiamento-­‐impossibile Tesi, dissertazioni, progetti e studi sull’EAQ ●
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“Control of Tethered Airfoils for High–AltitudeWind Energy Generation -­‐ Advanced control methods as key technologies for a breakthrough in renewable energy generation” Dr. Lorenzo Fagiano: A dissertation submitted for the degree of Doctor of Philosophy DOCTORATE SCHOOL -­‐ Course in Information and System Engineering – XXI Cycle Politecnico di Torino, 2009 http://lorenzofagiano.altervista.org/docs/PhD_thesis_Fagiano_Final.pdf “Assessing the Viability of High Altitude Wind Resources in Ireland” O'Gairbhith, Colm (2009-­‐09-­‐11), Loughborough University http://carbontracking.com/reports/High_Altitude_Wind_Resource_in_Ireland.pdf Nasa: Wind Energy Harvesting From Airborne Platforms http://awtdata.webs.com/ Prospettive di finanziamenti istituzionali ●
Green Paper -­‐ From Challenges to Opportunities: Towards a Common Strategic Framework for EU Research and Innovation funding European Commission, Research and Innovation http://ec.europa.eu/research/csfri/index_en.cfm?pg=documents ●
Secretary Chu Announces $130 Million for Advanced Research Projects 4/20/2011 10:18:54 AM http://arpa-­‐e.energy.gov/Media/News/tabid/83/vw/1/ItemID/33/Default.aspx Stampa internazionale ●
Companies look for power way, way up in the sky By Jay Lindsay , Associated Press / May 29, 2011 Interview with Cristina Archer http://www.boston.com/news/local/massachusetts/articles/2011/05/29/companies_look_for_
power_way_way_up_in_the_sky/?page=1
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An Answer to Green Energy Could Be in the Air Intervista a Mark Moore della Nasa Research Center in cui analizza la situazione dei permessi dello spazio aereo negli USA al fine di far volare le macchine di eolico d’alta quota 10/12/2010 http://www.nasa.gov/topics/technology/features/capturingwind.html ●
Imagining a world without oil By Steve Hallett and John Wright, Thursday, April 21, 4:23 PM This is the first installment of “A World Without,” a new series that examines the consequences of doing away with something we’ve grown used to -­‐-­‐ an idea, institution, commodity, tradition, or event. Send ideas for “A World Without” to [email protected]. http://www.washingtonpost.com/opinions/imagining-­‐a-­‐world-­‐without-­‐
oil/2011/04/12/AFppFHKE_story.html ●
A generator that’s lighter than air — and relatively light on the wallet Innovation Economy April 17, 2011|By Scott Kirsner, Globe Correspondent http://articles.boston.com/2011-­‐04-­‐17/business/29428335_1_wind-­‐turbines-­‐cape-­‐
wind-­‐project-­‐wind-­‐power ●
Floating Airborne Wind Turbine Design Produced Posted by Environmental News Technologies Expert on 19/04/2011 -­‐ 16:40:00 http://www.enviro-­‐news.com/news/floating-­‐airborne-­‐wind-­‐turbine-­‐design-­‐
produced.html ●
The Secrets Behind Google's Push Into Renewable Power BY Ariel SchwartzFri Apr 22, 2011 http://www.fastcompany.com/1749299/how-­‐google-­‐decides-­‐which-­‐clean-­‐energy-­‐
projects-­‐to-­‐invest-­‐in ●
ARPA-­‐E, per green tech e EV pronti 130 mln Steven Chu annuncia nuovi finanziamenti green Washington, 22 aprile 11 http://www.rinnovabili.it/usa-­‐per-­‐green-­‐tech-­‐e-­‐ev-­‐pronti-­‐130-­‐mln-­‐per-­‐dare-­‐il-­‐via-­‐a-­‐
5-­‐nuovi-­‐progetti802017 National Instruments announces 2011 Green Engineering Grant Program India Infoline News Service / 12:45 , Apr 21, 2011 http://www.indiainfoline.com/Markets/News/National-­‐Instruments-­‐announces-­‐
2011-­‐Green-­‐Engineering-­‐Grant-­‐Program/5137081796 ●
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Mozambico, la fame si combatte anche con l’eolico Sarà istallato a maggio un sistema ibrido per l’irrigazione dei terreni di Mipandi di cui beneficeranno 150 famiglie http://www.repubblica.it/news/ambiente/rep_rinnovabili_mozambico-­‐la-­‐fame-­‐si-­‐
combatte-­‐anche-­‐con-­‐leolico-­‐404166.html Link utili 11
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[email protected] http://www.energykitesystems.net/ http://www.aweia.org/ http://www.awec2011.com/ http://awtdata.webs.com/ http://www.kitelabgroup.com/ 12