P.O.F. - Casa Sacro Cuore
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P.O.F. - Casa Sacro Cuore
Piano Triennale dell’ Offerta Formativa Scuola Primaria Paritaria “Casa Sacro Cuore” 2015 – 2018 Revisione n°1 09/2016 Bogno di Besozzo, Varese tel. 0332.770293 fax. 0332.774213 e-mail: [email protected] sito web: www.casasacrocuore.eu Premessa Secondo la legge n. 107/2015 ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano Triennale dell’Offerta Formativa. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extra-curricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia. Il nostro progetto si qualifica soprattutto perché è fondato sui valori cristiani e pertanto, oltre alla trasmissione di conoscenze scolastiche e culturali, vi si cura in maniera più sollecita la promozione umana e cristiana degli alunni. nj In particolare, l’azione educativa tende a promuovere la crescita della persona in tutte le sue dimensioni, a offrire occasioni di esperienze atte a favorire la socializzazione e la solidarietà, a sviluppare la capacità di autodeterminazione e di critica, ad avviare alla lettura della realtà dal punto di vista del Vangelo riscoperto e vissuto. Profilo della scuola Cenni storici La scuola denominata “Casa Sacro Cuore” sorta nel 1957, parificata nel 1962 e paritaria nel 2001, è situata nel Comune di Besozzo (VA), frazione Bogno, in via Lago, 89. Il complesso di tre stabili realizzato dal Conte Marzotto, vicino al lanificio omonimo, serviva come centro di opere sociali a favore dei dipendenti. Nel 1961, quando lo stabilimento cessava di funzionare, le già presenti Suore della Congregazione “Piccole Figlie del Sacro Cuore di Gesù” di Sale (AL), continuarono la loro opera a favore dei piccoli della Scuola Materna e lo stabile passava di proprietà della Congregazione stessa e diventava un Istituto Assistenziale per i fanciulli della Scuola Elementare. La Scuola accoglieva però anche i fanciulli del luogo, la Bozza, che dista 2 km da Bogno, 3 km da Brebbia e 2 km da Monvalle, i paesi più vicini. Per questo motivo il Ministero della Pubblica Istruzione concesse la Parifica alla Scuola Elementare denominata “Casa Sacro Cuore”. In questo ultimo decennio la Scuola ha subito profonde trasformazioni. Per motivi sociali (denatalità, svalutazione dei collegi...) l’Istituto ha esaurito la sua attività assistenziale. Nel frattempo la popolazione scolastica andava gradualmente crescendo perché la Scuola, con un orario ed un servizio adeguati, è andata incontro alle esigenze delle famiglie. Attualmente la scuola si inserisce nel territorio ponendo attenzione a eventi e iniziative proposte da comuni, parrocchie e vari enti. 2 Risorse e strutture L’edificio scolastico dispone di aule per le lezioni di classe, LIM (Lavagna Interattiva Multimediale), laboratorio di informatica, laboratorio di educazione all’immagine, due saloni polivalenti, palestra, biblioteca, campo da calcio, pista di salto in lungo, campo di minivolley e minibasket, parchi giochi, cucina e sale mensa. Progettualità dell’Istituto Principio fondante della scuola è l’educazione alla verità, al senso critico, all’amore per il prossimo, alla solidarietà e all’accoglienza, alla religiosità convinta e profonda, alla pace. L’Insegnamento della Religione Cattolica caratterizza l’identità della scuola e i suoi valori vengono vissuti quotidianamente in modo trasversale nei diversi momenti dell’attività didattica, proponendosi di scoprire l’importanza del dialogo e dell’incontro con Dio, comprendere i segni che la liturgia offre per richiamare le realtà spirituali, saper ascoltare e attuare nella propria vita la parola di Dio. La valorizzazione della formazione religiosa culmina nella Celebrazione Eucaristica una volta al mese e in alcune ricorrenze legate al calendario. Si presta particolare attenzione ai periodi di Avvento e Quaresima organizzando attività volte alla sensibilizzazione dei ragazzi e delle famiglie sull’impegno personale per la fede e la vita in comunità. Si favorisce il coinvolgimento delle famiglie nella vita scolastica, nelle forme previste dai decreti delegati e dagli organi collegiali e nella progettazione delle attività e delle iniziative religiose, sociali, culturali e sportive, avendo come finalità ultima la formazione integrale dell’alunno. L’iniziativa volontaria dei genitori dà vita a gruppi di animazione per le feste: il gruppo “Uno di Noi”, composto da alcuni papà, per l’organizzazione pratica e il gruppo delle mamme, per l’allestimento dei mercatini e la realizzazione delle decorazioni. La S. Messa in corrispondenza della conclusione dell’anno scolastico si lega al saluto dei bambini uscenti e alla presentazione dei futuri alunni di classe prima e dei “piccoli” della Scuola dell’Infanzia. Organi collegiali Consiglio d’Istituto Di durata triennale, è presieduto da uno dei suoi membri eletto tra i rappresentanti dei genitori degli alunni. Il Consiglio di Istituto è composto da 13 componenti, così ripartiti: 3 il Dirigente Scolastico, 4 rappresentanti del personale docente di cui 1 della scuola dell’infanzia, 6 rappresentanti dei genitori degli alunni di cui almeno 1 della scuola dell’infanzia, 1 rappresentante del personale non docente. Possono essere chiamati a partecipare alle riunioni del Consiglio di Istituto, a titolo consultivo, gli specialisti che operano nella scuola con compiti medico-psico-pedagogici e di orientamento, e altri esperti su richiesta dei membri del Consiglio. Delibera su quanto concerne l’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della scuola, nei limiti della disponibilità di bilancio, nelle seguenti materie: adozione del regolamento interno dell’Istituto per disciplinare il funzionamento della biblioteca, l’uso delle attrezzature culturali, didattiche, sportive acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici acquisto dei materiali di consumo adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche promozione di contatti con altre scuole per eventuali iniziative di collaborazione partecipazione dell’Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali. Il Consiglio di Istituto è consultivo sui criteri generali per la formazione delle classi, per l’adattamento dell’orario delle lezioni alle condizioni ambientali; esprime parere sull’andamento generale didattico dell’Istituto stesso. Collegio dei Docenti Di carica annuale, è presieduto dal Dirigente Scolastico, lo compongono i docenti di ruolo e non di ruolo in servizio nell’Istituto. Si riunisce durante l’orario di servizio, in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni. Funge da segretario, su indicazione del Dirigente, uno dei suoi collaboratori. Il Collegio dei Docenti svolge le seguenti funzioni: delibera in materia di programmazione dell’azione educativa, anche al fine di adeguare i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali, nel rispetto della libertà di insegnamento del singolo docente propone al Dirigente Scolastico la formazione delle classi, l’orario delle lezioni e lo svolgimento delle altre attività scolastiche verifica e valuta periodicamente l’efficacia dell’azione didattica proponendo eventuali misure per il miglioramento della stessa 4 provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i Consigli di Interclasse e alla scelta dei sussidi didattici adotta iniziative di sperimentazione promuove iniziative di aggiornamento dei docenti dell’Istituto elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio di Istituto esamina i casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni. Il Collegio dei Docenti si riunisce tutte le volte che il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta; comunque, almeno una volta per ogni quadrimestre. Consiglio d’Interclasse/intersezione Di durata annuale, è presieduto dal Dirigente Scolastico o da un docente membro del Consiglio e da lui delegato. Lo compongono gli insegnanti dell’Istituto. Ne fa altresì parte, per ciascuna delle classi interessate, un rappresentante dei genitori degli alunni eletto dagli stessi. Il Consiglio si riunisce in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni e formula al Collegio Docenti proposte relative all’azione didattica ed educativa, alla sperimentazione e ai rapporti tra docenti, genitori e alunni. Le funzioni di segretario sono svolte da un docente, membro del Consiglio, scelto dal Dirigente Scolastico. 5 Protocollo d’Istituto per l’inclusione L’adozione del Protocollo d’Istituto per l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali nasce dall’esigenza di definire ed adottare pratiche condivise e comuni. Includere gli alunni con Bisogni Educativi Speciali significa fare in modo che essi siano parte integrante del contesto scolastico, sociale, culturale, alla pari degli altri alunni, insieme agli altri alunni, senza alcuna discriminazione; significa assicurare a tutti il diritto allo studio e al successo scolastico e formativo. In tale prospettiva, è necessario da parte della scuola non solo un impegno di conoscenza e di valorizzazione della realtà personale, umana, sociale e familiare degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, ma anche e soprattutto un impegno di sviluppo della loro formazione, attraverso la realizzazione di un’organizzazione educativa e didattica personalizzata, sia negli obiettivi sia nei percorsi formativi che nelle strategie didattiche. Cosa si intende per BES? 6 Al fine dell’inclusione scolastica e sociale degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, il Collegio Docenti dell’Istituto “Casa Sacro Cuore” si prefigge i seguenti obiettivi: Favorire l’accoglienza, l’integrazione e l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali; Progettare percorsi comuni di individualizzazione o personalizzazione che fanno coesistere socializzazione ed apprendimento; Incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi, durante il percorso di istruzione e di formazione; Adottare forme di verifica e valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti; Accompagnare adeguatamente gli studenti con Bisogni Educativi Speciali nel percorso scolastico; Fornire materiali e strumenti comuni di indagine, osservazione, rilevazione e progettazione del percorso formativo; Proporre modifiche e aggiustamenti condivisi. IL PROTOCOLLO D’ISTITUTO PER L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI BES Si tratta di un documento deliberato dal Collegio dei Docenti e annesso al POF dell’Istituto; contiene principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un inserimento ottimale degli alunni con Bisogni Educativi Speciali; definisce i compiti ed i ruoli delle figure coinvolte all’interno e all’esterno dell’istituzione scolastica. Esso costituisce un vero e proprio strumento di lavoro e, pertanto, è integrato e rivisitato periodicamente, sulla base delle esperienze realizzate e delle specificità proprie di ciascun ordine di scuola. CRITERI DI INDIVIDUAZIONE ALUNNI BES (Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e Circolare n°8 del 06/03/2013) Bisogni Educativi Speciali DISABILITA’ (L. 104/92) La Documentazione comprende: 1. Il Verbale di Accertamento della situazione di disabilità 2. La Diagnosi Funzionale 3. Il Profilo Dinamico Funzionale 4. Il Piano Educativo Individualizzato 7 DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), Attention Deficit Hyperactivity Disorder (ADHD), Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP), Borderline cognitivo, Disturbo del Linguaggio( DL), Deficit delle abilità non verbali, Deficit della coordinazione motoria (Disprassia), Disturbo della condotta in adolescenza (L.170/2010 con presenza di certificazione sanitaria o in attesa di approfondimento diagnostico). La Documentazione comprende: 1. Relazione clinica che includa la codifica diagnostica (ICD-10), il percorso di valutazione effettuato, le indicazioni di intervento, i riferimenti relativi alla presa in carico, l’indicazione dei test e dei punteggi ottenuti. Affinché la certificazione di DSA possa essere considerata valida per i benefici di legge, essa deve essere effettuata da una struttura pubblica o privata accreditata. 2. Piano Didattico Personalizzato. SVANTAGGIO socio-economico Alunni seguiti dal servizio famiglia-minori, situazioni segnalate dalla famiglia, rilevazioni del Team docenti attraverso osservazione diretta. La Documentazione comprende: 1. Eventuale segnalazione Servizio Famiglia-Minori 2. Considerazioni psicopedagogiche e didattiche del Team docenti/Consiglio di classe 3. Dichiarazione di Adesione per la famiglia 4. Piano Didattico Personalizzato. SVANTAGGIO linguistico e culturale Alunni stranieri neo-arrivati in Italia o che non hanno ancora acquisito le adeguate competenze linguistiche. La Documentazione comprende: 1. Considerazioni psicopedagogiche e didattiche del Team docenti/Consiglio di Classe 2. Dichiarazione di Adesione per la famiglia 3. Piano Didattico Personalizzato. 8 DISAGIO COMPORTAMENTALE/RELAZIONALE Alunni con comportamento problematico rispetto agli altri e/o all’ambiente (senza certificazione sanitaria). La Documentazione comprende: 1. Considerazioni psicopedagogiche e didattiche del Team docenti/Consiglio di Classe 2. Dichiarazione di Adesione Famiglia 3. Piano Didattico Personalizzato. DISAGIO FISICO (certificato) Alunni con un disagio fisico che influisce sull’apprendimento. La Documentazione comprende: 1. Certificazione medica. 2. Dichiarazione di Adesione Famiglia 3. Piano Didattico Personalizzato. NOTA Le situazioni di svantaggio socio-economico e culturale vengono considerate nella misura in cui costituiscono un ostacolo per lo sviluppo cognitivo, affettivo, relazionale, sociale dell’alunno e generano scarso funzionamento adattivo, con conseguente peggioramento della sua immagine sociale. NOTA. La mancata adesione della Famiglia alla stesura del PDP non solleva gli insegnanti dall’attuazione del diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, in quanto la Direttiva Ministeriale richiama espressamente i principi di personalizzazione dei percorsi di studio enunciati nella legge 53/2003. RUOLI E STRUMENTI IL TEAM DOCENTI/CONSIGLIO DI CLASSE Il Team dei docenti/Consiglio di classe definisce gli interventi didattico/educativi ed individua le strategie e le metodologie più utili per realizzare la piena partecipazione degli studenti con BES al normale contesto di apprendimento. E’ compito del Team docenti/Consiglio di classe individuare gli studenti con Bisogni Educativi Speciali, per i quali è “opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o 9 dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni”. Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Team dei docenti/Consiglio di Classe motiverà opportunamente, attraverso la compilazione della scheda di segnalazione (Allegato 1 e Allegato 1a), le decisioni assunte, sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche. Si evidenzia che l’attuazione dei percorsi personalizzati per tutti i BES è di competenza e responsabilità di tutti gli insegnanti del Team/Consiglio di classe. IL RUOLO DELLA FAMIGLIA Per quanto riguarda il coinvolgimento della famiglia, si sottolinea non solo la necessità che essa sia informata dei bisogni rilevati dagli insegnanti, ma anche sul proprio ruolo di corresponsabilità e sulla necessità di una condivisione e collaborazione. La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di una condivisione del percorso. In accordo con la famiglia, verranno individuate le modalità e le strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire il pieno sviluppo delle sue potenzialità. PROGETTO DIDATTICO PERSONALIZZATO BES Il Progetto Didattico Personalizzato BES è elaborato sulla base della situazione di disagio e sulle effettive capacità dello studente. Il PDP BES ha carattere di temporaneità, configurandosi come progetto d’intervento limitato al periodo necessario per il raggiungimento degli obiettivi in esso previsti. Durante l’anno scolastico ogni verifica ed eventuale aggiustamento degli interventi dovrà considerare ed integrare quanto condiviso e riportato nel PDP BES. 10 INDIVIDUAZIONE DI PROCEDURE CONDIVISE 1. RILEVAZIONE 2. DEFINIZIONE CRITERI DI INTERVENTO 3. PASSAGGIO DI INFORMAZIONI 4. MODALITA’ STRUTTURATE (PDP) 5. MONITORAGGIO INTERMEDIO E FINALE 1. RILEVAZIONE DEI BISOGNI: procedura PARTE PRIMA: compilazione scheda Identificazione e analisi del problema attraverso lo strumento scheda di segnalazione dei Bisogni Educativi Speciali (ALLEGATO 1 e ALLEGATO 1a) da parte del Team/Consiglio di classe. Individuazione delle possibili soluzioni comuni di intervento attraverso il coinvolgimento del Team/Consiglio di Classe, della Famiglia e dei servizi. PARTE SECONDA: strategie Stesura e messa a punto di un piano di intervento (PEP e PDP): si procede alla progettazione di azioni mirate, utilizzando le risorse e le competenze disponibili all’interno o all’esterno della scuola, agendo sull’alunno individualmente, in piccolo gruppo o sull’intero gruppo classe a seconda delle necessità, attraverso il coinvolgimento del Team, del Consiglio di classe e della Famiglia*. (*Famiglia firma il PEP/PDP) PARTE TERZA: verifica interventi e aggiornamenti Valutazione dei risultati sulla base degli obiettivi indicati nel PEP/PDP BES (intermedia e finale): registrazione delle strategie utilizzate, degli esiti ottenuti ed eventuali ulteriori azioni da progettare, attraverso il coinvolgimento del Team, del Consiglio di classe e della Famiglia. 11 Scuola Primaria Regolamento Orario scolastico Il calendario scolastico si conforma alle disposizioni regionali con variazioni secondo il principio dell’autonomia. L’orario attuato nella nostra scuola prevede quaranta ore settimanali dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 16.00. La scuola assicura il servizio mensa e la ricreazione dalle 12.00 alle 14.00. Dalle 7.30 alle ore 8.00 è possibile usufruire del servizio di pre-scuola, e dalle 16.00 alle 18.00 del servizio di dopo-scuola con la presenza di educatori che seguono i ragazzi anche nello svolgimento dei compiti. Gli alunni devono essere presenti nell’atrio d’ingresso alle 7.55 al fine di consentire il regolare inizio dell’attività di classe. Rapporti scuola-famiglia Per la comunicazione reciproca tra scuola e famiglia si prevede: diario scolastico di ogni alunno avvisi lettere ai genitori, che hanno il compito di informare sulle attività e sugli avvenimenti all’interno dell’istituto e-mail per comunicazioni tra la segreteria e le famiglie sito internet per pubblicizzare eventi e attività dell’istituto ricevimento individuale dei genitori da parte degli insegnanti nell’orario previsto settimanalmente e in orario extra-scolastico a metà e a fine quadrimestre. I colloqui individuali termineranno il giorno 8 maggio 2017 assemblee di classe attivazione degli organi collegiali Consiglio di Istituto Collegio Docenti Consiglio di Interclasse Si ricorda che non è consentito comunicare via telefono direttamente con gli insegnanti per comunicazioni riguardanti la vita scolastica. 12 Assenze e infortuni Docenti ed educatori garantiscono l'assistenza durante la ricreazione o le lezioni; si chiede agli allievi, in caso di infortuni o di malessere, di segnalarlo immediatamente ai docenti e/o educatori. La scuola provvede a mettersi in contatto con la famiglia e, in caso di urgenza, se i genitori non sono reperibili, accompagna l'alunno/a al Pronto Soccorso. La Direzione provvede poi ad espletare le pratiche assicurative. La scuola non è autorizzata a somministrare alcun tipo di farmaco. In caso di assenza dalle lezioni il genitore deve provvedere a comunicare una giustificazione scritta sul diario (negli spazi appositi) al momento del rientro a scuola. Analogamente per entrate e uscite fuori orario la comunicazione scritta deve essere posta sulla pagina del giorno. Visite d’istruzione I docenti propongono le uscite didattiche che devono essere approvate dal Collegio Docenti e dal Consiglio d’Istituto. Tali iniziative sono parte integrante del percorso didattico, educativo e formativo della scuola. Pertanto la decisione di non far partecipare i figli alle uscite comporterà comunque il pagamento delle quote non rimborsabili (pullman e guide). Si garantisce inoltre che la quota individuale annua per le uscite non supererà gli 80 euro stabiliti dal Consiglio di Istituto. 13 Diritti e doveri La formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione, oltre che dell’alunno, anche della scuola, della famiglia e dell’intera comunità scolastica. GLI INSEGNANTI SI IMPEGNANO A: 1. creare un clima sereno e positive relazioni interpersonali 2. favorire l’uguaglianza e l’integrazione scolastica di tutti gli alunni 3. stimolare il desiderio di conoscere 4. verificare l’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze 5. avere cura d’informare le famiglie, tramite comunicazione scritta sul diario, di tutti gli avvisi riguardanti le attività scolastiche 6. prendere atto della giustificazione delle assenze dei giorni precedenti (in caso di ritardo, non abituale, l’alunno è ammesso in classe con il permesso dell’insegnante dell’ora di lezione) 7. essere direttamente responsabili, durante le attività scolastiche, degli alunni o di quelli temporaneamente affidati loro come supplenza e vigilare sul comportamento degli alunni in maniera da evitare che si arrechi pregiudizio alle persone e alle cose 8. non utilizzare il cellulare, durante l’orario di servizio, se non per gravi ed urgenti motivi 9. comunicare la loro disponibilità ad un colloquio individuale, su richiesta dei genitori degli alunni, indicando il giorno e l’ora dell’incontro sul diario 10.convocare essi stessi i genitori degli alunni per dare o ricevere informazioni utili al miglioramento del processo formativo, comunicando e/o concordando con loro il giorno e l’ora dell’incontro 11. comunicare sistematicamente ai genitori degli alunni gli esiti delle verifiche scritte e orali, in tempi utili all’eventuale recupero attraverso lo studio domestico 12. assicurare puntualità e precisione nell’espletamento delle attività d’insegnamento e di quelle funzionali alle stesse 13. manifestare comportamenti che nello svolgimento delle mansioni manifestino una coerenza con i valori cattolici professati dall’Istituto e garantiti alla sua utenza. 14 GLI ALUNNI HANNO DIRITTO A: 1. un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e ad un servizio educativo-didattico di qualità 2. offerte formative aggiuntive e integrative promosse dalla scuola o da qualificati Enti esterni 3. iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, nonché per la prevenzione della dispersione scolastica 4. salubrità e sicurezza degli ambienti, che devono essere adeguati a tutti gli studenti con disabilità 5. disponibilità di un’adeguata strumentazione tecnologica 6. servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica 7. essere informati sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola 8. partecipare attivamente e responsabilmente alla vita della scuola 9. una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio apprendimento. GLI ALUNNI SI IMPEGNANO A: 1. frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio 2. avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi 3. osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dell’Istituto 4. utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non recare danni al patrimonio della scuola 5. condividere la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola 6. mantenere un comportamento educato, assumendo atteggiamenti che non rechino disturbo o danno alcuno a sé e agli altri durante tutta la giornata scolastica, compreso il momento della mensa, a rispettare strutture ed attrezzature, a ridurre al minimo i rumori, ad utilizzare gli appositi cestini per i rifiuti 7. se gli studenti provocano danni, per comprovata incuria o dolo, all’altrui persona o alle strutture scolastiche, i loro genitori sono tenuti a risarcire la Scuola e gli alunni o gli operatori scolastici danneggiati nei propri averi 8. non è consentito utilizzare a scuola il telefonino. In caso di necessità, alunni e genitori faranno riferimento al telefono della scuola. In caso di non rispetto della norma, l'insegnante è autorizzato a ritirare il telefono, per riconsegnarlo ai genitori. 15 I GENITORI SI IMPEGNANO A: 1. assicurare la presenza puntuale dei lori figli a scuola e il rispetto dell’orario delle lezioni 2. essere costantemente aggiornati sulla situazione scolastica dei loro figli e per concorrere attivamente allo svolgimento del loro impegno, ogni giorno leggere le comunicazioni trasmesse dalla scuola o dai singoli docenti sul diario e le sottoscrivono 3. utilizzare il diario scolastico per: _ trasmettere la richiesta di un colloquio con gli insegnanti indicando i giorni in cui potrebbero essere presenti a scuola _ informare in anticipo i docenti della classe dell’assenza dalle lezioni, dell’uscita anticipata da scuola o dell’arrivo in ritardo a scuola dei propri figli dovuta ad esigenze di famiglia _ giustificare tutte le assenze dei propri figli per malattia o per esigenze di famiglia; _ giustificare gli eventuali ritardi a scuola 4. non accedere alle aule scolastiche prima, durante e immediatamente dopo lo svolgimento delle lezioni, se non previo accordo con i docenti e per attività connesse alla programmazione educativo-didattica della/e classe/i o perché espressamente autorizzati dal Dirigente 5. verificare che i propri figli non portino a scuola materiali inusuali, che possano costituire strumento di disturbo o danno per cose e persone 6. risarcire la scuola per i danni eventualmente provocati, per comprovata incuria o dolo alle strutture scolastiche e al risarcimento agli altri alunni o operatori scolastici danneggiati nei propri averi 7. partecipare alle riunioni indette per discutere sulla situazione della classe e dell’Istituto 8. partecipare alle iniziative proposte e concorrere alla loro positiva realizzazione 9. rispettare l’ambiente con comportamento e un abbigliamento adeguato ai valori cattolici professati dall’Istituto. 16 Valutazione La valutazione non è una fase del processo didattico, bensì il processo didattico stesso: la valutazione è l’intelligenza dell’azione didattica. (parafrasato e adattato da E. Damiano) La valutazione assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo; precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Essa è compito imprescindibile della scuola, è la verifica dell’efficacia delle azioni messe in atto per favorire il raggiungimento di livelli adeguati di apprendimento per ciascun alunno. Tale compito non riguarda semplicemente la valutazione degli apprendimenti del discente, ma investe anche il ruolo dell’insegnante, le sue modalità d’insegnamento, il rapporto con gli studenti, la progressione dell’attività curricolare. Compito dell’insegnante è comprendere quale metodo valutativo permetta a ciascun ragazzo di esprimersi più adeguatamente, in modo da poter dare il meglio di sé. Questo non solo per confermare le conoscenze realmente acquisite, ma anche per promuovere un cammino di crescita che motivi il ragazzo allo studio e ne migliori l’autostima. Nel corso dell’anno vengono proposte verifiche scritte, a risposte chiuse, aperte o multiple e interrogazioni orali. Le valutazioni intermedia e finale prendono in considerazione non soltanto le conoscenze e le competenze acquisite in corso d’anno, ma anche l’impegno, la partecipazione, il metodo di studio e la progressione rispetto alla situazione di partenza. Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Il voto in decimi rappresenta la restituzione della scuola alla famiglia, si ritiene pertanto necessario illustrare i parametri a cui ogni insegnante fa riferimento. Inoltre, è importante ricordare che il voto assume anche una valenza educativa. L’insegnante, quindi, può decidere di utilizzarlo come sprone e stimolo alla motivazione e all’impegno. L’allievo non apprende per essere valutato: si autovaluta ed è valutato per apprendere meglio. La valutazione serve a guidare il suo cammino nel corso dell’apprendimento e a rendere conto del livello di sviluppo delle sue competenze alla fine del ciclo. La valutazione, periodica e annuale, è affidata ai docenti responsabili delle attività educative didattiche; agli stessi è affidata l’ammissione dell’alunno alla classe successiva. Per verificare gli apprendimenti si utilizzano i seguenti strumenti: test, questionari, schede, prove interdisciplinari, osservazione diretta. 17 Criteri di valutazione 10 Utilizza nel modo più opportuno e consono gli strumenti specifici della disciplina con un linguaggio ricco e appropriato. Rielabora in maniera autonoma e personale le conoscenze acquisite, facendole proprie e dimostrando eccellenti capacità di restituzione. Sa orientarsi nei diversi ambiti disciplinari ed extrascolastici creando collegamenti. 9 Utilizza correttamente gli strumenti specifici della disciplina con un linguaggio ricco e appropriato. Rielabora in maniera autonoma le conoscenze acquisite, facendole proprie e dimostrando elevate capacità di restituzione. Sa orientarsi nell’ambito disciplinare creando collegamenti. 8 Utilizza con proprietà gli strumenti specifici della disciplina con un linguaggio generalmente appropriato. Rielabora in maniera abbastanza autonoma le conoscenze acquisite, facendole proprie e dimostrando buone capacità di restituzione. Dimostra buone capacità di operare collegamenti. 7 Utilizza abbastanza correttamente gli strumenti e i linguaggi disciplinari. Rielabora le conoscenze con la supervisione dell’insegnante. 6 Utilizza in maniera sufficientemente corretta gli strumenti e i linguaggi disciplinari. Rielabora con difficoltà le conoscenze, solo con l’aiuto ed il supporto dell’insegnante. 5 Utilizza in maniera parzialmente corretta gli strumenti e i linguaggi disciplinari. Non riesce a rielaborare con sufficiente chiarezza e sicurezza le conoscenze nonostante il supporto dell’insegnante. 4 Dimostra difficoltà nell’utilizzo degli strumenti e dei linguaggi disciplinari che non sono sempre adeguati. Non riesce ad acquisire le conoscenze nonostante il supporto dell’insegnante. 18 Voto di condotta La valutazione della condotta con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio finale non permette l’ammissione alla classe successiva. Giudizio sintetico di condotta della scuola primaria: GIUDIZIO Ottimo Condotta responsabile Distinto DESCRITTORI – INDICATORI L’alunno dimostra una condotta corretta, partecipe, costruttiva, responsabile e rispettosa delle norme che regolano la vita dell’istituto non limitata ad una sola correttezza formale. L’alunno dimostra una condotta corretta e rispettosa delle norme che regolano la vita dell’istituto. Condotta corretta Buono L’alunno dimostra attraverso rinforzi e sanzioni una condotta conforme alle regole dell’istituto disponibile al Condotta abbastanza rapporto con i compagni, con gli insegnanti o con le altre corretta figure operanti nella scuola. L’alunno dimostra una condotta poco rispettosa delle regole dell’istituto e/o poco corretta nel rapporto con i compagni, Condotta non sempre con gli insegnanti e con le altre figure operanti nella scuola corretta nonostante rinforzi e sanzioni. Sufficiente Non sufficiente Condotta scorretta L’alunno dimostra un rifiuto sistematico delle regole dell’istituto, attraverso atteggiamenti ed azioni che rivelano grave mancanza di rispetto nei confronti dei compagni e/o degli insegnanti e delle altre figure operanti nella scuola. 19 Certificazione delle competenze Come previsto dalla normativa vigente, al termine della scuola primaria viene rilasciata una certificazione delle competenze acquisite dagli alunni, graduate in quattro livelli: A AVANZATO L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli. B L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, INTERMEDIO compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. C BASE L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. D INIZIALE L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note. 20 Calendario Anno scolastico 2016-2017 Inizio lezioni Scuola Primaria Fine lezioni Scuola Primaria 12 settembre 2016, lunedì 8 giugno 2017, giovedì Festività Tutti i sabati e le domeniche Commemorazione dei defunti Immacolata Concezione Vacanze di Natale Carnevale Vacanze di Pasqua Festa della Liberazione Festa del lavoratori Festa della Repubblica 31 ottobre, 1 novembre 2016 8/9 dicembre 2016 Dal 23 dicembre 2016 al 07 gennaio 2017 2/3 marzo 2017 Dal 13 al 18 aprile 2017 24/25 aprile 2017 1 maggio 2017 2 giugno 2017 Feste della scuola Festa dell’accoglienza DOMENICA 2 OTTOBRE 2016 Con l’inizio dell’anno scolastico, le famiglie sono invitate a condividere la celebrazione eucaristica e alcuni momenti di socializzazione. Festa delle missioni – DOMENICA 20 NOVEMBRE 2016 Al fine di avvicinare le famiglie al carisma missionario della congregazione si propongono riflessioni per conoscere aspetti di culture diverse ricercando in esse valori fondamentali dell’uomo, superare i pregiudizi e gli stereotipi, aspirare alla libertà, all’uguaglianza e alla pace. Festa di Natale – MERCOLEDÌ 21 DICEMBRE 2016 Occasione di ritrovo in preparazione al S. Natale, per riflettere sul mistero della Natività e scambiarsi gli auguri. Festa della Famiglia – DOMENICA 21 MAGGIO 2017 Momento culminante delle attività espressive dei ragazzi che allestiscono una rappresentazione. Festa del Sacro Cuore – MERCOLEDÌ 7 GIUGNO 2017 La S. Messa in corrispondenza della conclusione dell’anno scolastico si lega al saluto dei bambini di classe quinta e alla presentazione dei futuri alunni di classe prima. 21 Docenti Cl. I Paroli Ida, Piccolo Serena, Suor Jenni Rebaioli Cl. II Cerri Barbara, Piccolo Serena, Ferrari Federica Educatrice: Varalli Anna Cl. III Banfi Ileana, Federica Ferrari, Piccolo Serena, Suor Jenni Rebaioli Sostegno: Cresci Katrin Cl. IV Pavan Matteo, Piccolo Serena Sostegno: Ferrari Federica. Educatrice: Cresci Katrin Cl. V Balzarini Maria Piera, Ferrari Federica, Suor Jenni Rebaioli Sostegno: Ferrari Federica Educatrice: Varalli Anna Ricevimento I docenti sono disponibili a ricevere i genitori per un colloquio individuale durante la settimana previo appuntamento segnalato sul diario. La direzione seguirà questo orario: Lunedì, martedì, mercoledì, 8.00/10.00 Lunedì, martedì, giovedì, venerdì 16.00/18.00 22 Tema dell’anno “Insieme sarà facile” “Insieme sarà facile amare in umiltà, guardare ad ogni uomo con gli occhi di Gesù, ed avvolgere ogni cosa col suo amore, e richiamare all’ unità” Insieme sarà facile è il tema che segnerà l’anno scolastico 2016-2017: si tratta di iniziare un nuovo cammino con il desiderio di rimanere in cordata per arrivare alla meta che è il bene dei ragazzi e la loro crescita. Questo significa condividere la stessa passione educativa e lavorare con fiducia sapendo che la scuola è una fucina preziosa in cui poter cambiare quell’angolo di mondo a noi affidato grazie alla certezza di avere un capo-cordata affidabile e sicuro: il Signore Gesù, il nostro unico maestro: da Lui partiamo ogni mattina e a Lui torniamo ogni sera per trovare il senso del nostro andare. Siamo invitati a rimanere in cordata perché solo insieme possiamo vincere ogni divisione, condividere i propri talenti e trovare la forza per uscire e frequentare il mondo. Occorrerà, quindi, mettere in pratica uno stile comunitario che impariamo dal Vangelo di Gesù. Il nostro motto è quindi “Insieme è facile”, perché solo con gli altri impareremo a scoprire chi siamo, a stupirci dei nostri talenti a spenderli a favore di chi ci sta vicino. Solo lavorando insieme potremmo costruire il domani e farlo nostro! 23 Progetti English everywhere “It is how we communicate who we are to the world around us” (Anonimo) Nell’arco dell’anno scolastico le classi avranno la possibilità sviluppare un percorso dedicato al potenziamento della lingua inglese grazie all’intervento di un insegnante qualificato madrelingua. Attraverso una serie di lezioni, in orario, curricolare, si intende promuovere e incoraggiare lo sviluppo delle abilità espressive e comunicative per l’acquisizione di competenze nell’uso dell’inglese orale, che permettano agli allievi di usare la lingua in contesti diversificati. Per le classi quarta e quinta sono previste lezioni, tenuti da docenti specializzati e madrelingua, finalizzate al potenziamento della lingua inglese orale e scritta. Le classi avranno la possibilità di conseguire, alla fine del corso, la certificazione Starters e Movers dell’Università di Cambridge. Obiettivi 24 Ascoltare e comprendere in lingua comunicare oralmente in lingua arricchire il lessico migliorare la pronuncia cooperare nel gruppo sviluppare l’abilità di dialogare in lingua CLIL “The future doesn’t just happen, it is shaped and modelled by our actions (D. Marsh) CLIL is Content and Integrated Learning Language. This approach involves learning subject such as history, geography or others, through an additional language. CLIL can offer a natural situation for language development. Aims introduce learners to new concepts improve learners’ productions of the language of curricolar subjects improve learners’ performance in both curricolar subject and the target language increase learners’ confidence in develop thinking skills introduce to values of comunity and citizenship put the curricular subject at the center of the learning process. CLIL é un approccio all’insegnamento di una lingua attraverso contenuti non linguistici. Questo approccio coinvolge materie di insegnamento come storia, geografia o altre attraverso un linguaggio aggiuntivo. Il CLIL può offrire una situazione naturale per l’apprendimento linguistico. Obiettivi introdurre gli alunni a nuovi concetti migliorare le produzioni linguistiche degli alunni nelle materie curricolari migliorare le abilità degli alunni sia nella materia curriculare che nella lingua obiettivo aumentare la dimestichezza degli alunni nello sviluppo di abilità cognitive introdurre a valori comuni e di cittadinanza porre la materia curricolare al centro del processo di apprendimento 25 Facciamo la differenza “Fatti non foste per viver come bruti, rispetta l’ambiente differenzia i rifiuti”. (Anonimo) Il percorso didattico prevede una parte di carattere informativo interdisciplinare sul tema dei rifiuti e sulle norme che regolano la raccolta differenziata. Si adotterà una metodologia sperimentale: i ragazzi potranno ricercare, raccogliere, osservare, confrontare e classificare. Solo così le conoscenze potranno tradursi in una reale acquisizione di competenze e abilità operative. Obiettivi 26 Conoscere e distinguere rifiuti organici e inorganici educare alla raccolta differenziata di plastica, vetro e carta motivare gli alunni alla raccolta differenziata educare ad evitare gli sprechi introdurre le problematiche dei rifiuti e dell’inquinamento sapere a cosa servono: discarica, inceneritore, impianto di stoccaggio e riciclaggio. Merenda a colori Mangiare è una necessità. Mangiare intelligentemente è un’arte. (F. La Rochefoucaud) Il progetto si pone l’obiettivo di abituare i bambini al consumo di frutta e verdura, cibi protettivi per la salute, stimolando la loro curiosità e la loro voglia di assaggiare e favorendo la scelta consapevole di una alimentazione sana e varia. Obiettivi Saper denominare e riconoscere i vati tipi di frutta incoraggiare i bambini a monitorare le loro abitudini alimentari motivare i bambini a consumare prodotti ortofrutticoli anche a merenda assaporare il piacere del fare e del mangiare insieme. 27 Sei corde L’educazione deve permettere al bambino di vivere lungamente il ritmo, il suono la melodia… la musica diviene mezzo educativo e corporeo diffuso. (I. Gamelli) Il progetto è rivolto ad un gruppo di bambini di classe quarta e quinta che hanno scelto di familiarizzare con lo strumento chitarra. Gli alunni, durante gli incontri, impareranno semplici brani che animeranno le nostre feste e celebrazioni. Obiettivi 28 Conoscere lo strumento, le sue parti e il suo funzionamento Apprendere le tecniche fondamentali Conoscere gli accordi principali Accompagnare un canto seguendo un ritmo. Il filo di Arianna “La mente si libera, la fantasia vola e si impara ad attendere” (Anonimo) Il percorso, sotto forma di apprendimento ludico, prevede la presentazione delle tecniche di base del lavoro a maglia e a uncinetto. Fino a qualche anno fa era considerato un hobby fuori moda, ma oggi si sta diffondendo sempre di più tra le giovani generazioni come un’attività antica dal potere creativo anche grazie ai benefici che può portare dal punto di vista psicologico. Il tricotage, offrendo progetti di facile realizzazione, porta a riscoprire antichi valori, rilassando e potenziando il senso di soddisfazione e di autostima per il prodotto ottenuto. Obiettivi Rilassare e ridurre lo stress Aumentare la concentrazione Vivere una positiva esperienza sensoriale Aumentare l’autostima e la soddisfazione per le proprie creazioni Indurre rilassamento fisico 29 Giochiamo insieme “Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, giocare insieme è un successo” (Anonimo) Il progetto nasce con lo scopo di educare i bambini al gioco condiviso, per allontanare l’individualismo e favorire l’accettazione dell’altro, abbattendo le barriere e favorendo l’inclusione. Si propone di inserire nella quotidianità, momenti di gioco strutturati e ritenuti idonei a tale fine, suggerendo criteri da utilizzare per facilitare l’integrazione dei bambini con Bisogni Educativi Speciali (BES). Obiettivi 30 Lavorare in gruppo Rispettare le regole Favorire l’ascolto e la comunicazione Assumere ruoli e stimolare la fantasia Riconoscere le potenzialità dell’altro Aguzza la vista “Ho fatto delle foto. Ho fotografato invece di parlare. Ho fotografato per non dimenticare. Per non smettere di guardare.”. (Daniel Pennac) Il seguente progetto, rivolto agli alunni delle classi terza, quarta e quinta, ha lo scopo di avvicinare i bambini alla fotografia e introdurli agli elementi del linguaggio fotografico. Si pone inoltre l’obiettivo di stimolare le loro capacità di osservazione del mondo e degli altri: un’osservazione della realtà da diversi punti di vista, libera e creativa, in cui le differenze e le diversità diventano ricchezza comune. La fotografia vissuta come linguaggio che grazie all’uso di alcune regole estetiche di composizione ci permette di condurre l’osservatore al messaggio/storia che vogliamo trasmettere e descrivere. La condivisione di esperienze di questo tipo vuole muovere nei bambini aspetti emozionali profondi, che portino al superamento di pre-giudizi o stereotipi: tutti possiedono qualità e capacità, tutti nella loro diversità. Obiettivi: Cooperare in gruppo. Conoscere le principali funzioni della macchina fotografica. Produrre immagini seguendo le regole della composizione. Stimolare la capacità di osservazione del mondo e degli altri. 31 Progetto scultura e arti visive Si usano gli specchi per guardarsi il viso e si usa l’arte per guardarsi l’anima. (George Bernard Shaw) Il colore in questo corso è trattato come materia: il colore non solo da mescolare, impastare, stendere, ma bensì da manipolare, sovrapporre, usando pigmenti e materiali manipolabili. L’accostamento o l’intreccio, la sovrapposizione di segni creano diverse superfici lisce, rugose, ritmate, porose, plastiche a seconda degli effetti di luce e ombra che si vogliono ottenere. Con il colore così creiamo atmosfere e nuovi mondi. Obiettivi: 32 Avvicinarsi all’estetica della scultura. Leggere e costruire immagini bi e tridimensionali. Progettare elaborati artistici. Affinare le capacità percettive. Saper manipolare diversi materiali. Rinforzare la coordinazione oculo - manuale. L’ambiente intorno a noi I monti sono maestri muti e fanno discepoli silenziosi. (Johann Wolfgang von Goethe) Questo progetto viene inteso come un’opportunità di acquisire concetti riguardanti l’ambiente circostante e gli ecosistemi che lo caratterizzano, portando gli alunni ad osservare ciò che li circonda, ad essere creativi, stupirsi, incuriosirsi, meravigliarsi e prendere coscienza del valore che ha la natura quale bene di estrema importanza da rispettare e difendere. L’attività prevede uscite sul territorio, con raccolta di materiali trovati in ambiente, e la successiva elaborazione in classe con lavoretti, esecuzione di disegni, o elaborazione di racconti. Obiettivi: Osservare gli elementi del paesaggio incontrato. Conoscere le caratteristiche degli elementi paesaggistici. Riconoscere flora e fauna dei nostri ambienti. Raccogliere materiale in modo funzionale e consapevole. Cooperare in gruppo. Organizzare e conservare il materiale raccolto. Stimolare l’attenzione alla conservazione dell’ambiente. 33 Educazione Stradale L' educazione alla sicurezza stradale chiama in causa l'intera dimensione della convivenza civile e democratica; essa costituisce uno strumento importante per lo sviluppo del comportamento individuale e sociale. (D.L. 1992) Questo progetto viene inteso come un’opportunità offerta all’alunno per la graduale conquista di comportamenti stradali consapevoli, autonomi e corretti; si inserisce nel più vasto settore degli studi antropologici e assume anche carattere di trasversalità rispetto a tutti gli ambiti disciplinari. Obiettivi Classe prima e classe seconda Conoscere i colori presenti nella segnaletica conoscere le relative forme geometriche prima conoscenza della segnaletica orizzontale e verticale le segnalazioni luminose del semaforo e gestuali del vigile terminologia stradale appropriata semplici regole della circolazione dei pedoni e dei ciclisti. Classe terza, quarta e quinta È prevista la figura di un esperto che terrà una serie di lezioni che tratteranno i seguenti argomenti: La strada nella storia vari tipi di strada: comunali, provinciali, regionali, statali, autostrade conoscere i segnali stradali europei norme di comportamento per gli utenti della strada: pedoni e ciclisti conversazioni guidate sul vissuto personale. 34 Basket: una scuola di vita Il talento ti fa vincere una partita. L’intelligenza e il lavoro di squadra ti fanno vincere un campionato. (M. Jordan) Il presente progetto, rivolto ai bambini della scuola primaria, è realizzato in collaborazione con la squadra Pallacanestro Openjobmetis Varese. Attraverso diverse proposte formative quali incontri con giocatori ed esperti, partecipazione a partite e realizzazione di elaborati, gli alunni vengono avvicinati al mondo del basket. Obiettivi Apprendere le principali caratteristiche e tecniche del basket promuovere un’educazione al rispetto reciproco, all’intesa e al gioco di squadra attuare nella scuola una pratica sportiva basata sullo scambio sociale e sportivo tra pari. 35 Un passo dopo l’altro Che cosa accadrebbe se, invece di limitarci a costruire la nostra esistenza, avessimo la saggezza di danzarla? (R. Garaudy) Attraverso il canale di espressione corporea, elemento privilegiato dell’esplorazione del bambino nell’ambiente, si avvicineranno i bambini all’acquisizione di una maggiore consapevolezza del proprio corpo e alla ricerca delle diverse qualità di movimento. Gli esercizi di scoperta, i giochi motori, la sperimentazione del movimento saranno gli elementi centrali di questo tipo di proposta che favorirà, inoltre, l’incremento di un potenziale creativo della personalità dando spazio allo sviluppo delle emozioni, alla capacità di immaginare, agire e conoscere tipica di ogni bambino. Le diverse proposte, le cui tecniche affondano le radici nella danza creativa, saranno articolate attorno a tematiche di interesse dei bambini e, grazie all’utilizzo di diverse tipologie di musiche e materiali di supporto, consentiranno lo sviluppo di una serie di competenze spendibili nei diversi campi di esperienza quotidiana. Obiettivi 36 osservare e sviluppare le diverse varietà di movimento sviluppare una consapevolezza del proprio corpo apprendere gli elementi della danza creativa conoscere e gestire delle emozioni sviluppare competenze di socializzazione, collaborazione e scambio con i compagni Progetto Raccordo L’apprendimento non è soltanto il risultato dello studio individuale di ogni singolo alunno, ma è anche un processo sociale che si realizza grazie al confronto e all’arricchimento reciproco. (S. Borghese) Il progetto è indirizzato ad un gruppo di alunni della scuola primaria e ai bambini che frequentano l’ultimo anno della scuola dell’infanzia in vista del nuovo anno scolastico. Ogni anno gli insegnanti coinvolti scelgono un tema come filo conduttore di attività di laboratorio espressivo attraverso il quale i bambini della scuola primaria collaborano con quelli della scuola dell’infanzia alla produzione di materiale didattico nel rispetto delle regole del vivere insieme. In tal modo i più grandi sono invitati ad assumere atteggiamenti di responsabilità e i piccoli hanno modo di conoscere la dimensione della scuola primaria. Il progetto si svolge durante il secondo quadrimestre e si articola in una serie di incontri settimanali che si concluderà con una visita alla scuola aperta anche ai genitori. 37 Incontri e confronti “L'istruzione è una forma di dialogo continuo, ed un dialogo presume, nella natura del caso, differenti punti di vista.” (R. M. Hutchins) In ambito educativo, soprattutto oggi, è sempre più urgente che i diversi soggetti impegnati nel processo formativo trovino momenti di dialogo, apertura e scambio riguardo tematiche e pratiche attinenti alla vita quotidiana scolastica e familiare. A tale fine la nostra scuola propone momenti di incontro tra genitori, insegnanti e specialisti del settore. Nel corso dell’anno verranno realizzate serate su divesi temi aperte a tutti i soggetti interessati. 38 Open Day Per far conoscere l’istituto e le attività svolte dai ragazzi all’interno dell’ambito scolastico, si propongono due giornate di scuola a porte aperte: Sabato, 12 novembre 2016 alle ore 15:00 Sabato, 14 gennaio 2017 alle ore 15:00 I genitori e i bambini saranno accompagnati nella visita della struttura dal coordinatore e dagli insegnanti che spiegheranno l’organizzazione giornaliera e annuale delle attività didattiche ed illustreranno il Piano dell’Offerta Formativa. 39 Indice 40 Premessa pag. 2 Profilo della scuola pag. 2 Progettualità dell’Istituto pag. 3 Organi collegiali pag. 4 Protocollo d’Istituto per l’inclusione pag. 6 Regolamento pag. 12 Diritti e doveri pag. 14 Valutazione pag. 17 Calendario a. s. 2016/2017 pag. 21 Docenti pag. 22 Giorni e orari di ricevimento pag. 22 Tema dell’anno: pag. 23 Progetti pag. 24 Open Day pag. 39