l`impegno presente e futuro di asat

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l`impegno presente e futuro di asat
Sommar io
L’IMPEGNO PRESENTE
E FUTURO DI ASAT
Tema del Mese
66a Assemblea provinciale
pag. 2
Vita Associativa
Riforma del lavoro nel turismo
Nuovi hotel Dolomiti Walking
Terzo mandato per Enrica Bettini
Sandro Marchesi guida Cuore rurale
Nuove nomine associative
Apre la stagione dei rifugi
Per i 50 anni dell’Hotel Sorriso
pag. 10
pag. 12
pag. 13
pag. 14
pag. 15
pag. 16
pag. 17
Giovani
26 Assemblea Provinciale del Gruppo
Dall’albergo agli spazi stellari
Trentinità apprezzata a livello nazionale
pag. 18
pag. 20
pag. 22
a
Roberto Pallanch
Appunti sulle Dolomiti
La Marmolada della pace
pag. 24
Formazione
Tutto sul turismo italiano
pag. 25
Trentino Marketing Informa
Al via i Suoni delle Dolomiti 2012
pag. 28
Marketing
Internazionalizzare l’economia trentina
Avvicinare turismo e agricoltura
Apt Fassa: Prima nella contribuzione privata
Torna la vacanza lunga?
pag. 30
pag. 31
pag. 32
pag. 34
Normative
La valutazione dei rischi prorogata al 31 dicembre pag. 35
Studenti dell’alberghiero e lavoro estivo
pag. 36
Turismo: ancora tagli romani
pag. 36
Cercasi, Affittasi, Vendesi
Le proposte del mese
pag. 39
Chiusura Editoriale 7/06/2012
n.06
Anno XXXX
Giugno 2012
In Copertina: Relazione del presidente Libardi - Fotoservizio assemblea Matteo Ciaghi
Registrazione Tribunale di Trento n° 163 R.S. del 17/11/1971
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Pisoni; le foto della sezione Giovani sono di Nonsoloweb.info; altre foto da
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L’Assemblea annuale degli associati che abbiamo tenuto a Madonna di Campiglio è
stata bella ed importante.
Certamente bella per la splendida cornice
ambientale, ma soprattutto importante per i
contenuti del ragionamento svolto dal Presidente e per la ampia ed attenta partecipazione che ha dimostrato la vitalità e la capacità
di una Associazione di essere punto di riferimento per i propri associati.
A questo si aggiunge la considerazione fatta
dal Presidente nella sua relazione, che oggi è
la stessa crisi economica e il clima di incertezza che spingono nella direzione di iniziative
che uniscano e facciano sentire la voce degli
imprenditori. Almeno dei nostri.
L’ assemblea è stata anche un atto di fiducia e insieme una richiesta all’Associazione e al suo gruppo dirigente di farsi carico dei problemi che da sole le aziende non
possono risolvere.
I problemi sono molti e la difficoltà di trovare soluzioni è evidente per tutti.
Non ci sono poi soggetti in grado di dare risposte certe ai problemi della crisi.
Anche il recente Festival dell’economia tenutosi a Trento, con la sua passerella di
personaggi autorevoli del mondo dell’economia, accademico e politico ha solo dimostrato quante e quanto diverse siano le interpretazioni e le proposte per uscire
dalla attuale situazione.
Rispetto ai problemi e alle soluzioni, per quanto ci riguarda, possiamo distinguere
quello che è stato fatto a partire dalla crisi e quanto ci si propone di fare. Non è
mancato l’impegno di analisi e di proposta fatto da Asat e dal suo gruppo dirigente:
concreto, determinato e puntuale. In Assemblea sono stati ripercorsi i principali
momenti di azione e proposta sui temi che toccano le nostre aziende.
I temi della relazione sono quelli che hanno impegnato l’Associazione da tempo e
costituiscono nello stesso tempo obiettivi per l’attività dei prossimi mesi.
Il primo è il ruolo del turismo. Non è una rivendicazione orgogliosa e narcisistica di
sé, ma se non cresce nella pubblica opinione, nei cosiddetti stakeholder, e nella politica, la consapevolezza delle potenzialità del contributo alla crescita da parte del nostro
settore, il Trentino perde una opportunità. Per questo come Asat dobbiamo porre in
essere tutto ciò che accresce questa consapevolezza.
Segue il tema del lavoro, dove è auspicabile che la riforma delle norme sul lavoro non
porti irrigidimenti e peggioramenti nell’organizzazione dei rapporti lavorativi. Questa
riforma è attesa anche perché sarà di riferimento per la Norma di attuazione dello
Statuto e della successiva legificazione in sede provinciale, rispetto alle quali ci sono
aspettative e ampia materia di confronto con le parti sociali.
Credito e redditività sono argomenti diversi e nello stesso tempo connessi, sui quali
Asat si è mossa evidenziando criticità e avanzando proposte. Le partite sono ancora
aperte.
Il sistema della organizzazione della promozione, la commercializzazione richiede attenzione a fronte dei cambiamenti nei mercati, della scelta di riorganizzare le attività
turistiche in un grande contenitore societario, della necessità di una presenza più strutturata nella commercializzazione dei prodotti turistici.
Su questi temi e su altri ancora di cui diamo riscontro nelle cronache dell’assemblea, di
cui alle prossime pagine, sta l’impegno presente e futuro di Asat.
Il direttore
Roberto Pallanch
Una panoramica della sala durante la relazione del presidente
TEMA DEL MESE
VIVERE E NON SOLO SOPRAVVIVERE
SERVE RIPENSARE UN’ECONOMIA TURISTICA
che tutela, qualifica e valorizza L’INTERO territorio
Capire dove stanno andando il Paese, il Trentino e il turismo che è la loro vita e il loro futuro. Questo si aspettavano gli albergatori saliti a Madonna di Campiglio per la
66a Assemblea provinciale dell’Associazione Albergatori
e Imprese turistiche del Trentino in oltre 400, più numerosi di altre volte del recente passato. Poi anche per respirare solidarietà reciproca e vicinanza con i tanti colleghi
che vivono le medesime preoccupazioni. Così dal primo
all’ultimo minuto dei lavori al PalaCampiglio è uscita una
giornata che ha trasmesso calore, amicizia, ragionamento, impegno a reagire alle difficoltà.
Il momento centrale è stata ovviamente la relazione del
presidente Luca Libardi. Prima un quadro lucido e sintetico di un “turismo in movimento” in Italia e in Trentino. Produce un 9,4% del PIL nazionale che potrebbe
diventare un 18. L’economia provinciale ne ricava come
prodotto lordo un 15% che abbondantemente raddoppia
con l’indotto. Le nostre 6 mila aziende turistiche occupano oltre 20 mila addetti e 12 mila sono nei 1500 alberghi.
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Sono cifre che attirano al turismo molti vezzeggiamenti. Ma a parole.
Quando dovrebbero tradursi nel concreto, il turismo va a finire
in coda a tutti gli altri settori economici, perché “se la cava da solo”.
In realtà l’azienda alberghiero-ricettiva non trova ancora in Trentino tutte le condizioni necessarie per fare impresa. L’impegno dell’albergatore è a dir poco strenuo, ha portato progressi importanti, ma restano ancora molti deficit di contesto.
Ad esempio “l’eccesso di offerta di posti letto dovuto a uno sviluppo fuori scala
delle seconde case”, ha dovuto sottolineare Libardi, quasi incredulo che, sebbene
oggi tutti concordino sullo storico handicap, Asat si ritrovi a dover difendere il
turismo trentino dal riemergere di devastanti appetiti immobiliaristici. Intanto,
nell’incertezza strategica, i ricavi medi per camera occupata e per camera disponibile retrocedono nelle classifiche specifiche rispetto ad altri competitors
dell’arco alpino che appunto considerano l’albergo “più impresa”.
La flessibilità non è ideologica ma strutturale
Un capitolo importante Libardi ha riservato alla specificità del lavoro nell’azienda
turistica, ripercorrendo le argomentazioni già svolte nel recente convegno organizzato da Asat (cfr. questo numero a pagina 10). “C’è chi dice, con riferimento
f. Matteo Ciaghi
Anno XXXX - n.06 Giugno 2012
TEMA DEL MESE
TURISMO e OSPITALITÀ nel
alle forme contrattuali, che l’occupazione nel settore turistico, è di minore qualità. Noi rispondiamo che semmai è un’occupazione di qualità diversa e chiediamo
se sia meglio un disoccupato o un lavoratore attivo sia pur con un contratto stagionale o a chiamata”. Da qui la richiesta di confermare strumenti frutto di precisi
patti sindacali e ad ogni modo indispensabili per la continuità di aziende già per
se stesse subordinate a fattori di variabilità come la stagionalità, il meteo, il last
minut, internet, tante altre frammentazioni nelle abitudini del fare vacanza. E
dove nascono problemi di “welfare”, Asat è a fianco del lavoratore per aprirgli
accesso a strumenti della bilateralità, di reddito integrato attraverso la formazione, ovviamente anche con attenzione ai costi derivanti per le aziende e lo stesso
bilancio pubblico.
Per un’immagine più veritiera
del turismo e delle sue aziende
Il successo di una stagione turistica è di solito misurato sui parametri di arrivi
e presenze. “Ma il criterio non basta a dare un quadro veritiero né del settore
né dell’impresa se non si entra più nel merito della redditività del turismo per il
sistema trentino e la singola azienda. Le nostre insistite richieste di una analisi
puntuale, di maggiori informazioni sulla redditività - ha rilevato Libardi - sono
state percepite come azioni di disturbo.
Oggi si riconosce che sottolineavano un problema reale, reso più evidente da una
crisi economica che comporta un calo del reddito disponibile, minori consumi,
aumenti di costi, tassazione crescente, difficoltà finanziarie”.
E tra le concrete proposte finali Asat presenterà quella del “benchmarking,“
strumento da sperimentare per trovare risposte precise al fatto che oggi non
poche aziende alberghiere mancano delle condizioni economico-finanziarie per
Oltre 400 hanno risposto a questo invito
ulteriori investimenti, in taluni casi nemmeno per investimenti di mantenimento. “Noi oggi siamo a chiederci
- ha proseguito - quello che possono fare le aziende e
quello che si può fare a livello di sistema. Diciamo che
le aziende devono osservarsi con coraggio, individuare
i punti di forza e di debolezza al loro interno, utilizzare
strumenti di analisi e di gestione per migliorare i propri
risultati, trovare modalità nuove di approccio al mercato, essere più aggressive, competitive e nello stesso
tempo collaborative. Anche far sentire con forza le proprie ragioni”.
A livello di sistema in grande accusato, oltre alla burocrazia, è “la pressione fiscale e psicologica sulle aziende
che ha raggiunto, e lo dicono le tragedie individuali
di imprenditori e lavoratori, livelli intollerabili mentre
poco o nulla si fa per ridurre la spesa pubblica, liberalizzare, avviare politiche di sviluppo, dare spazio all’impresa”.
L’analisi è proseguita coerente ma non unilaterale. “In
Trentino avvertiamo qualche attenzione in più, come
l’agevolazione sull’Irap per chi sostiene il turismo, l’alleggerimento seppur parziale degli effetti IMUP che
tuttavia si rischiano ancora di creare un aumento di costi fino al 140%, creando casi come quello di un albergo
nostro associato che pagherà 170.000 euro”.
Investire solo se è utile
tagliare ciò che non serve
“Ascolto e comprensione fanno piacere ma servono fatti, vale a dire - è l’indicazione di Libardi - un vero taglio
di spese improduttive. Quindi alla politica diciamo: Tagliate ciò che non serve e i cittadini e le imprese potranno pagare meno. La Provincia tenga fede all’impegno
di riorganizzarsi con un risparmio di 120 milioni, di riorganizzare il territorio e introdurre politiche di bilancio
premianti per quei Comuni e Comunità che dimostreranno di promuovere l’attività delle imprese. Ne diamo
atto, restando però consapevoli che dobbiamo contare
soprattutto su noi stessi e anche sui nostri giovani già
responsabilizzati a dare il loro contributo, fondamentale,
di idee nuove, progettualità, entusiasmo, aderenza alle
innovazioni tecnologiche e organizzative”.
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Anno XXXX - n.06 Giugno 2012
Ampia anche l’attenzione riservata alla terribile stretta creditizia che colpisce oggi molte
imprese turistiche e in generale quelle piccole e medie.
“ Per molti, a livello istituzionale e nelle banche - ha argomentato Libardi - la questione
del credito alle imprese alberghiere non è
stata e non è vista come un vero problema,
forse perché la crisi si è manifestata nel nostro settore in ritardo rispetto ad altri. I dati
di arrivi e presenze erano positivi e quindi
le istituzioni immettevano risorse nel lease
back, nel settore cooperativo, nelle imprese
di dimensioni maggiori.
Le richieste Asat di far pressione sulle banche
perché anticipassero i contributi già deliberati a quelle aziende che mostrassero segnali
di tensione finanziaria, non provvedimenti
generalizzati ma solo laddove ci potessero
essere effetti positivi, non trovavano ascolto.
Dopo un anno siamo ancora in attesa di conoscere i contenuti tecnici del provvedimento
e, a proposito della moratoria sui mutui con
contenuti migliorativi rispetto a quella nazionale, manca anche l’elenco delle banche
locali aderenti e la formalizzazione di questi
risultati all’interno di un accordo quadro”.
E Libardi ha voluto mettere le cose in chiaro sul fatto che molti tendano a far passare
come unici responsabili di queste difficoltà gli
albergatori. “Gli investimenti fatti nel passato, in uno scenario di partenza e prospettico
positivo, sono stati certo voluti dagli imprenditori, ma anche sollecitati a livello politico,
valutati dagli organi tecnici della Provincia e
delle banche nella loro sostenibilità. Insomma c’è un concorso ampio di azioni e di attori
che vede molte responsabilità solidali e per
questo chiediamo una risposta altrettanto di
sistema.”
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Promuovere
& commercializzare
“Il sistema della promozione trentina regge ma è vero anche che le Apt impegnano la massima parte delle loro risorse nelle spese di funzionamento e gestione. Troppo poco rimane per
l’attività di promo-commercializzazione”- e anche qui la relazione di Libardi non fa scontianche perché vediamo che il provvedimento di accrescere il finanziamento privato con uno
sconto sull’Irap incontra scarsa convinzione tra i nostri associati”.
Ancor più fermo il presidente verso chi ipotizza l’istituzione della tassa di soggiorno per garantire alle Apt finanziamenti certi. “L’attuale livello di pressione fiscale e parafiscale elevatissimo un nuovo tributo è per Asat assolutamente inaccettabile”.
Rimane il problema di un Trentino non adeguatamente attrezzato per la commercializzazione. “Devono impegnarsi su questo terreno le aziende, le Apt e Trentino Marketing. Ma
noi pensiamo che ci sia bisogno di una attività di incoming strutturata e di un livello di commercializzazione che responsabilizzi ed impegni direttamente le aziende. Avremmo anche
preferito una Agenzia del turismo autonoma a governo dell’articolato sistema del turismo
trentino. Si è deciso invece l’accorpamento in una unica realtà organizzativa di Trentino Marketing e Trentino Sviluppo. Nella governance di questa struttura non possono essere assenti
le categorie imprenditoriali interessate”.
f.Archivio fotografico InGarda
Il credito
I laghi altra grande carta del turismo trentino
TEMA DEL MESE
TURISMO e OSPITALITÀ nel
f. Studio Bruno
Richieste e proposte realistiche
La relazione sintetizza, in conclusione, alcune richieste e proposte fattibili.
1. Riqualificazione del paesaggio, tutela e
valorizzazione ambientale.
Paesaggio e ambiente trentino sono già di eccellenza
ma possono ulteriormente migliorare monitorando ed
eliminando situazioni (luoghi ed edifici) che confliggono con l’idea alta di paesaggio che vogliamo presentare.
Vi possono partecipare direttamente i cittadini con segnalazioni attraverso l’utilizzo della rete. Vi dovranno corrispondere anche strumenti urbanistici adeguati con l’attenzione
ad evitare procedure ed oneri burocratici.
2. Più marcata azione commerciale sui mercati
Asat propone, come accennato, uno specifico strumento
organizzativo di incoming soprattutto per i mercati esteri
dove garantire presenza efficace e significativa. Nello stesso
tempo ritiene opportuno affrontare il tema dell’organizzazione della commercializzazione come imprese e come parte
pubblica.
3. La redditività
Per aumentare il tasso di occupazione delle camere serve
una commercializzazione strutturata e dinamica, capace
di rivolgersi ai mercati che possono remunerare un turismo di qualità nelle strutture, nei servizi e nell’ambiente.
Vanno prese in considerazione anche politiche urbanistiche
coerenti con il contenimento o, quantomeno, la programmazione della crescita di posti letto.
Rientra in questo quadro anche la risposta alla presenza di immobili alberghieri divenuti marginali per collocazione, mancato passaggio generazionale, motivazioni economico-finanziarie. Lo si è fatto per l’industria e l’edilizia e si faccia altrettanto
per il turismo una adeguata politica immobiliare per il riutilizzo
di immobili tra i più diversi.
Trentino sviluppo, Patrimonio del Trentino, Itea
già dispongono al loro interno di risorse e competenze progettuali e operative adeguate allo scopo.
Infine per accrescere il livello di competenza degli imprenditori
e dei loro collaboratori, uno strumento è quello della bilateralità, la valorizzazione delle strutture formative categoriali,
l’attivazione del Centro di assistenza tecnica (CAT) già previsto
da una norma provinciale.
I tanti problemi aziendali collegati ai collaboratori
4. Infrastrutture e trasporti
Contro il rischio di un Trentino marginalizzato e periferico rispetto ai flussi turistici
internazionali, va affrontato con Bolzano il nodo di uno scalo aeroportuale nel nostro territorio che risulti adeguato a voli di trasferimento.
Una parola definitiva va detta anche sui collegamenti con le valli laterali del Trentino e sulla validità, attuabilità e sostenibilità economica del Progetto Metroland. In
caso diverso urgono soluzioni alternative.
5. Progetto di benchmarking
Rilevazione e monitoraggio di alcuni parametri economici per misurare le
performance a livello aziendale, tra aziende di eguale tipologia e tra territori assumono sempre maggiore importanza per comprendere meglio l’andamento del mercato e delle stesse aziende, per fornire dati, analizzare situazioni, intervenire sulle eventuali criticità sia a livello aziendale che territoriale.
Tale strumento, il benchmarking, già adottato a livello internazionale e da numerose
imprese italiane, è certamente utile anche per il Trentino.
Asat sta già muovendosi su questa strada e si aspetta che l’Assessorato la accompagni
nel progetto.
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Anno XXXX - n.06 Giugno 2012
I protagonisti del confronto, da sin. Paolo Nicoletti, Michele Iori, Nicola Porro, Luca Libardi e Paolo Ghezzi
TEMA DEL MESE
L A ZUPPA DI PORRO
Brillante talkshow tra diverse visioni dell’economia
Metti un giornalista di ampio orizzonte come
Paolo Ghezzi a coordinare, il vicedirettore de “il
Giornale” Nicola Porro, comunicatore esperto
e agile nel sintonizzarsi con il sentiment categoriale della platea, il presidente regionale dei
tributaristi Michele Iori ferrato nelle amare in
percentuali e statistiche fiscali, Paolo Nicoletti mite ma tutt’altro che disarmato Direttore
generale del Dipartimento per Turismo, Commercio, Promozione e Internazionalizzazione,
infine Luca Libardi, un po’ defilato ma pronto
se chiamato in causa: ne uscirà uno “spettacolo
parlato” animato da contenuti diversissimi ma
tutti su una tonalità mai discorde.
Nicola Porro ha avuto gioco facile nel mescolare
in una critica sferzante il Governo delle tasse,
prigioniero di ideologismi anti-imprenditoriali
e di strabismo vetero-marxista sulla ineluttabilità dello scontro capitale-lavoro, “professori
fin da bambini e mai faccia a faccia con l’empiria”. Forte anche il condimento: burocrazia
avida e insensibile, presenza pubblica nell’economia “gravemente nociva alla salute” alla
stregua di uno spregevole pacchetto di sigarette, insomma il lato oscuro del mondo odierno,
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cui si contrappone il valore della piccola e media impresa che dovrebbe invece essere legge
e regina nelle vicende produttive globali.
Gli albergatori (ma l’avrebbe fatto qualsiasi piccolo imprenditore) hanno ringraziato.
Ogni buona parola è balsamo in tempi crudeli. Tanto più che le cifre sull’oppressione fiscale
sulle imprese, presentate dal dott. Iori con la distaccata neutralità del tecnico accentuavano il sapore amaro della”Zuppa di Porro”(così il blog del vicedirettore), che Ghezzi provava
ad alleggerire con qualche pizzico di neutralità pescato dalla “dottrina sociale”, ma era
sforzo impari.
Più resistente all’incalzare tagliente di Porro è stato il dott. Paolo Nicoletti. Ha difeso,
e non pareva solo per dovere d’ufficio, l’inevitabile presenza nell’economia privata, ha
suggerito ragionamenti di filiera, ad esempio turismo&agricoltura, il sostegno di Trentino
Sviluppo al fragile export trentino nel richiamare, spread permettendo, imprese straniere, e quello di Trentino Marketing nell’attirare turisti proprio mentre i padroni internazionali dell’incoming reclamano tariffe scontatissime per il prossimo inverno alla luce delle
difficoltà di quello appena tristemente archiviato. Forse qualche cautela si è avvertita
nell’alto dirigente quando si è trattato di difendere la gestione della banca dati sul turismo, il pacchetto arrivi- presenze-spesa media giornaliera, che la Provincia gelosamente
conserva per sé, “perché non siamo il Fisco o la Guardia di Finanza per andare oltre”. Un no
alla proposta Asat di benchmarking? Si vedrà.
Nel dialogare ad alto livello del talk show ha messo del suo, in conclusione, anche il presidente Libardi. Alla domanda-trappola di Porro se i 50 milioni della Provincia alle Apt
non sarebbero meglio impiegati per ridurre le imposte delle imprese, ha risposto: “Che le
imprese non ce la facciano con le tasse è sicuro, ma è anche vero che tutti i Paesi hanno le
loro strutture di promozione turistica”. Palla al centro e sentiti applausi per tutti.
TEMA DEL MESE
TURISMO e OSPITALITÀ nel
STELLE DELL’ALBERGATORE 2012
Annamaria Bottamedi, Vittorio Barbieri e
GiannanTonio Nodari: PREMIO MERITATISSIMO
Hanno fatto grande il turismo trentino
Ma così non è, e a ricordare un glorioso passato c’è proprio la Stella,
“un riconoscimento di cui andare fieri e da esporre in Reception”, ha
concluso commosso Vittorio Barbieri.
Così farà anche Giovanni Antonio Nodari, dell’Hotel Benaco di Torbole
da 52 anni in ASAT, per lui“un’estensione della famiglia, un luogo di condivisione, che ha fortemente contribuito ai risultati di oggi, oltre al grande lavoro di moglie e figli”. Per Nodari la professione di albergatore significa “onestà, dirittura morale e consapevolezza di operare per il bene”.
Valori che devono tornare centrali, soprattutto di questi tempi.
Vittorio Barbieri con il presidente Libardi , Monica Basile e il direttore Pallanch
Tre i criteri per l’assegnazione delle Stelle dell’Albergatore: lo svolgimento della professione da più di quarant’anni, la fedeltà ad ASAT,
l’essersi spesi sul territorio in ambito associativo. Tre gli albergatori
premiati a Madonna di Campiglio e preziose le testimonianze regalate ai colleghi. Un’emozione contagiosa quella di Vittorio Barbieri
dell’Hotel Montana sul Bondone. “Certo oggi con tre figli maschi non
è facile ritagliarsi un ruolo e talvolta “tutta l’esperienza accumulata in
strutture italiane ed estere sembra lontana, quasi la vita di un altro”.
La premiazione di Giannantonio Nodari
Per la terza insignita, Anna Maria Bottamedi dell’Hotel Cavallino
di Andalo, il lavoro alberghiero “unisce la dimensione pubblica con
quella privata, è un modo per stare insieme condividendo i momenti
più significativi della vita, con le soddisfazioni che solo un’azienda di
proprietà può dare.
Ora ci attende l’estate più dura degli ultimi 40 anni”, ma incoraggia i
giovani a tener duro, con coraggio e sacrificio. “Sono gli imprenditori il
vero valore aggiunto della società, la storia di una terra”, è il messaggio
consegnato ai colleghi.
Annamaria Bottamedi felicitata dal presidente
Francesca Maffei
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Anno XXXX - n.06 Giugno 2012
“FAREMO PRESSING SULLE BANCHE
PER PORTARE AIUTO ALL’ECONOMIA”
L’impegno assunto dall’assessore Alessandro Olivi
Origini folgaretane quindi molti turistiche, ed egli stesso figlio di albergatori, Alessandro Olivi, assessore provinciale a industria, artigianato e commercio, ha portato il
saluto suo personale e dell’assessore al turismo Tiziano Mellarini impegnato in Corea
per confermare Madonna di Campiglio sede 2012 della 3TRE, lo slalom di Coppa del
Mondo di sci. Ad Olivi è toccata una difesa dell’operato della Provincia che non di rado
esce dalle assemblee delle categorie imprenditoriali con le orecchie “fischiate”.
L’assessore provinciale Alessandro Olivi
Olivi ha riconosciuto ad Asat di sviluppare nei confronti delle istituzioni pubbliche una
interlocuzione dialettica, propositiva, rivolta più alla ricerca costruttiva del nuovo utile e
praticabile. Ha ribadito la preferenza di pubblico intervento per i territori che investono
in sistemi integrati, quindi i bandi territoriali e di filiere, indicando per il turismo quella
con agricoltura e artigianato in particolare. Ha potuto anche farsi latore di qualche buona notizia, ad esempio l’anticipo dei contributi assegnati in annualità e un impegno ad
accentuare la pressione sulle banche perché “alla richiesta di erogazione di sostegno alle
aziende non diano una lettura solo “grammaticale” ma dinamica e lungimirante. “è molto più efficace per l’economia trentina l’aiuto dato oggi a chi ha prospettive che tergiversare con il rischio di ritrovarsi davanti una società economicamente dissestata”.
TUTTO QUELLO CHE ASAT è E FA
Una panoramica sul nostro mondo associativo
Nella prima parte dei numerosi interventi che si sono alternati sul proscenio del Palacampiglio e ai quali ha garantito elegante e preciso succedersi la dott.ssa Monica Basile
dell’Ufficio Marketing nel ruolo di conduttrice, il direttore Roberto Pallanch aveva presentato un’inedita panoramica da lui realizzata dell’intero mondo dirigenziale e operativo di
Asat, dalle finalità alla struttura, dalle sezioni territoriali agli uffici periferici e centrali e la
specializzazione di ciascuno, dalle società o associazioni che ad Asat fanno riferimento, agli
interlocutori istituzionali, politici, imprenditoriali e sindacali ai quali si rivolge.
Su questo siamo costretti da limiti di spazio e di tempi a parlare nel prossimo numero in
un inserto speciale dedicato alle slides sul mondo associativo, al lungo momento postassembleare con il frizzante burlesque della già famosa coppia Lucio Gardin e Loredana
Cont, al pranzo vivacizzato dalla musica del duo Malacarne-Serafini, ai nostri sponsor.
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Il direttore Pallanch ha presentato il mondo Asat
TEMA DEL MESE
TURISMO e OSPITALITÀ nel
Il saluto delle autorità locali
Cristian Armani, presidente sezione Asat Madonna di Campiglio che ha
espresso il grazie di Campiglio per ospitare per la prima volta l’Assemblea
di Asat.
Cristian Armani
Dopo di lui Walter Vidi vicesindaco di Campiglio e presidente delle Guide
alpine e Matteo Leonardi, sindaco di Ragoli, l’altro Comune, assieme a
Pinzolo sul cui territorio la celebre stazione turistica e infine Patrizia Ballardini, la giovane presidente della Comunità di Valle.
GRA ZIE AI NUMEROSI OSPITI
per Confindustria, Carlo Dellasega per la Cooperazione, Giovanni Profumo di Unat, Gloria
Bertagna per Confesercenti e i direttori del
Centri di formazione di Riva Massimo Malossini
e di Tione Emilio Salvaterra.
Paolo Nicoletti (a ds.) e Paolo Manfrini arrivano al PalaCampiglio
Esponenti del mondo istituzionale, della politica, dell’economia e della cultura hanno presenziato ai lavori della 66a Assemblea provinciale di Asat. Tra i consiglieri provinciali Caterina Dominici, Andrea Rudari, Nerio Giovanazzi, Luca Zeni, Walter Viola e Mario Malossini
presidente della Commissione dei Dodici e Paolo Manfrini direttore di Trentino Marketing.
Per le categorie economiche e il settore della formazione professionale del turismo Roberto De Laurentis presidente degli Artigiani con il direttore Nicola Berardi, Roberto Busato
Messaggi di partecipazione, per impossibilità
di presenza diretta a causa di altri impegni
già fissati, hanno inviato Francesco Squarcina,
Commissario del Governo e Giorgio Iacobone
Questore di Trento, l’arcivescovo mons. Pierluigi Bressan, il presidente del Consiglio Provinciale Bruno Dorigatti e della Giunta Lorenzo
Dellai, l’assessore al turismo Tiziano Mellarini,
Walter Meister presidente degli albergatori
altoatesini.
Un sentito ringraziamento agli sponsor
che hanno contribuito al successo dell’Assemblea
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F. Panato
Anno XXXX - n.06 Giugno 2012
Il tavolo dei relatori da sinistra Pallanch, Candido, Nucara e Pozzati
VITA ASSOCIATIVA
RIFORMA DEL L AVORO NEL TURISMO
Più tasse e minore flessibilità: contrarietà degli albergatori
Convegno Asat su una normativa in aperto divenirePiz Boè
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La nuova Riforma del lavoro, come si delinea nella tormentata
definizione che impegna Governo, sindacati e associazioni di categoria, si prospetta penalizzante per le imprese turistiche. Prevede
maggior carico fiscale e minore flessibilità nei rapporti di lavoro. Lo
aveva espresso a chiare lettere l’Assemblea nazionale di Taormina,
è stato ripetuto nel convegno “Riforma del mercato del lavoro: nuovi
provvedimenti legislativi e riflessi sulle aziende turistiche”, organizzato
da Asat a Palazzo Stella con la partecipazione di cinquanta tra operatori del settore e rappresentanti dell’amministrazione pubblica,
del mondo delle professioni, delle organizzazioni sindacali e dell’informazione. Relatori su un’istantanea di un iter normativo ancora in
divenire sono stati il neodirettore nazionale di Federalberghi Alessandro Massimo Nucara, il responsabile della sezione sindacale di
Federalberghi Angelo Candido e il consulente del lavoro trentino
Andrea Pozzati
collaboratori. Li ha indicati il presidente Luca Libardi introducendo i lavori, coordinati dal direttore di Asat Roberto Pallanch.
“Invece - ha sottolineato Libardi - si stanno modificando in senso negativo strumenti contrattuali che negli ultimi anni ci hanno
permesso di rispondere almeno in parte al bisogno di flessibilità
proprio del nostro lavoro, che hanno aiutato a operare nella legalità e a mantenere un’apprezzata apertura nei confronti dei nostri
collaboratori. Oggi l’impressione è che si vada ad aggravare i nostri
bilanci e a complicare e ridurre le possibilità di impiego e di reddito
per i collaboratori stessi”.
Flessibilità, legalità, apertura ai collaboratori
Tre gli obiettivi che le imprese turistiche si aspettavano di veder
realizzati nella nuova Riforma: flessibilità, legalità, apertura ai
Per quanto ci riguarda avvertiamo una netta sottovalutazione della specificità del turismo, che in questi anni difficili ha pur ammortizzato il calo occupazionale e indirizza parte importante dei suoi
“L’occupazione - ha proseguito il presidente provinciale degli albergatori- non si crea con decreti legge, tanto meno se si continua
a guardare a un mercato del lavoro nell’ottica esclusiva della grande industria, quando invece parte rilevante del Pil nazionale viene
creata dalle piccole e medie imprese.
bilanci aziendali, dal 25 al 35%, verso il salario ai dipendenti. La Fiat,
ad esempio, lo fa per l’8%”.
TURISMO e OSPITALITÀ nel
F. Panato
VITA ASSOCIATIVA
“E poiché in albergo non si può ‘fare magazzino’ - ha concluso Libardi - si è obbligati a rispondere con flessibilità a una domanda flessibile anch’essa propria del turismo. Non è per caso ma per realistica
sintonia con l’effettivo lavoro in azienda, se oggi l’80% dei 75 mila
contratti intermittenti in corso è applicato nel nostro comparto. Noi
intendiamo proseguire con le forme contrattuali oggi vigenti, che
sono frutto di confronto e di accordo con le organizzazioni sindacali.
Se c’è qualche abuso si intervenga sul caso specifico, senza snaturare
l’intero impianto contrattuale”.
Poche luci e molte ombre
L’approfondimento tecnico del Progetto di Riforma del Ministro Fornero è iniziato con un chiaro quadro di sintesi generale ad opera del
dott. Pozzati.
Dopo di lui il direttore Alessandro Massimo Nucara è entrato nel
merito specifico dell’assetto normativo che regola i rapporti di lavoro nell’impresa turistica. Prima però ha potuto dare in tempo reale
l’annuncio della approvazione parlamentare di alcune agevolazioni
sulla spinosa questione dell’antincendio ottenute grazie alla pressione unitaria di un ampio fronte partitico promosso da Federalberghi.
Il Governo ha accettato di scandire nel tempo alcuni adempimenti,
lasciando un inderogabile 31 dicembre 2013 come data di definitivo
e completo adeguamento.
Tornando alle tematiche del lavoro, Nucara ha riconosciuto la positiva conferma dell’apprendistato stagionale e dei contratti a termine.
Non ha potuto evitare critiche alla nuova tassa dell’1,4% di contribuzione INPS a carico dell’azienda che intendesse chiudere per un
periodo inferiore ai due canonici mesi continuativi forse perché c’è
un “ponte” o una clientela da coltivare. Non è questa, nella Riforma Fornero, la sola modifica che intenderebbe ridurre il precariato
mentre poi di fatto crea situazioni ingestibili a discapito di opportunità lavorative sia per l’impresa sia per lo stesso dipendente il quale
oggi non cerca certo prospettive irreali di inquadramento lavorativo
che l’azienda non può dare.
Tre cuochi al posto di uno vuol dire nessuno
Il dott. Angelo Candido ha evidenziato altre contraddizioni nella
‘liberalizzazione’ dei contratti a termine, soprattutto per quanto
riguarda la loro successione e le pause obbligatorie tra l’uno e l’altro
periodo lavorativo. “Gli attuali intervalli di 10 e di 20 giorni, per i
contratti fino a sei e rispettivamente dodici mesi, dovrebbero nella
riforma, diventare di 60 e 90 giorni Succede così che il bravo cuoco
impiegato per Natale - ha esemplificato il responsabile sindacale di
Alessandro Nucara
Federalberghi - non potrebbe essere richiamato per carnevale, mentre il nuovo assunto per carnevale non potrebbe tornare al lavoro nel
periodo di Pasqua”, e tutto questo in un turismo dove mentalità del
last minute, weekend, vacanze brevi e ripetute, utilizzo dei “ponti”
si sono creati ampia presenza.
Per Federalberghi vanno mantenuti gli attuali intervalli lavorativi di
10 e 20 giorni, eventualmente confrontandosi con la proposta delle
Confederazioni sindacali che è di 20 e di 40 giorni. Tra l’altro, è stato
rilevato, proprio gli attori del turismo sono riusciti a dare funzionalità a un Tavolo nazionale unitario di contrattazione collettiva, cosa
non riuscita invece in altri settori. Forse meriterebbero maggior
ascolto le parti sociali, capaci di guardare ai problemi con competenza, realismo e la consapevolezza che nel turismo certi strumenti
di flessibilità non sono una scelta ma una necessità.
Il convegno si è concluso con le risposte date ai numerosi interventi
dei partecipanti dal dott. Candido, sui “rientri” dal lavoro accessorio
mantenuti solo per l’agricoltura, ma frequenti anche nel turismo,
sulla ventilata abolizione dei vaucher, sulla eliminazione dei buoni
vacanza e l’incertezza nelle forme di appalto di alcuni servizi ecc.,
temi sui quali l’attenzione di Asat e di Federalberghi rimane costante.
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Anno XXXX - n.06 Giugno 2012
NUOVI HOTEL DOLOMITI WALKING
Aumentano i soci e parte una promozione tridimensionale
Il gruppo di Dolomiti Walking Hotel dopo la riunione
Riunione di bilancio e unanime riconferma della
dirigenza anche per il Club Dolomiti Walking Hotel,
oltre al saluto per due nuovi associati Nicola Sicher
del Pineta Hotels di Coredo ed Elena e Giampaolo
Buganza del Piccolo Hotel di Vigo di Fassa. Il numero delle strutture associate sale così a diciotto dalle
undici presenti tre anni fa.
L’incontro ha riguardato soprattutto le iniziative
per la stagione estiva.
Una nuova cartina tridimensionale, prodotta in
compartecipazione con Trentino Marketing, sarà
distribuita in 7 mila copie in albergo e in 8 mila in
fiere, workshop ecc. all’estero, con particolare attenzione per l’area tedesca.
Un voucher assieme alla cartina garantisce uno
sconto di 100 euro a chi prenota almeno una settimana in camera doppia in un albergo del Club, e
questo permetterà di monitorare l’efficacia dell’azione promozionale.
(Miramonti M. di Campiglio), Giovanni Carpano (Hotel Renato, Vigo di Fassa), Silvio
Frizzera (Florida di Molveno), Lorenzo Galbusera (Laurino di Moena), Maurizio
Giordani (Lago Parkhotel Molveno), Piero Nicoletti (Hotel Alpino, San Martino di
Castrozza), Bruna Talmon e Fabrizio Defrancesco (Hotel Lupo Bianco di Canazei).
IL NUOVO CONSIGLIO DEL CLUB QUALITà PARCO
Dopo la recente assemblea, di cui abbiamo ampiamente parlato nel numero
precedente di T&O, il consiglio di amministrazione del Club Qualità Parco, votato
per acclamazione, risulta così composto: Marco Katzemberger, Fausto Aldrighetti, Lara Valduga, Matteo Antoniolli, Faustino Maines e Fabio Mori in rappresentanza del ricettivo-alberghiero; Patrizia Pezzi e Livio Valentini in rappresentanza del settore ricettivo non alberghiero. Completa di diritto il Consiglio
il dott. Roberto Zoanetti in rappresentanza dell’Ente Parco di cui è il direttore.
Nelle prossime settimane il nuovo consiglio di amministrazione si riunirà per
nominare il presidente, il vice presidente e assegnare gli incarichi operativi
Accanto all’aggiornamento del sito, sono previste
una landing page (pagina di appoggio, ndr) trilingue sul mercato tedesco e, in collaborazione con
Trentino Marketing, un’uscita sulla rivista Dove
(copertina e tre pagine) e la presenza sul sito Turisti
per caso completano la campagna.
Con il presidente Giulio Pretti (Hotel Ortles di Cogolo), collaborano i consiglieri Matteo Antonioli
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Associati del Club in escursione nel Parco
VITA ASSOCIATIVA
TURISMO e OSPITALITÀ nel
TERZO MANDATO PER ENRICA BETTINI
Confermata alla presidenza del Club B&B di Qualità
provinciale al turismo Tiziano Mellarini, il presidente di Asat Luca
Libardi e, autore di un breve e frizzante saluto, il padrone di casa Gino
Lunelli.
Libardi, nel ruolo di coordinatore dei lavori, ha in avvio voluto ringraziare i soci per il contributo qualificante che garantiscono all’interno
del sistema dell’offerta ricettiva trentina e rivolto parole di apprezzamento e di ringraziamento a Enrica Bettini per il suo impegno generoso ed efficace.
Tre anni or sono erano in 24, oggi sono 83. Ma i B&B di Qualità hanno
qualche buon motivo per considerarsi il gruppo trainante, sulla via della qualità, tra le 215 microaziende attive in questa tipologia ricettiva
in forte diffusione non soltanto in Trentino.
Sono vincolate, ad esempio, a un rigoroso disciplinare con precisi
standard di offerta. Anche per questo hanno ottenuto, tramite Asat,
il riconoscimento come socio sostenitore dell’Unesco.
Ai primi di maggio i gestori dei B&B di Qualità si sono riuniti per la
loro assemblea elettiva che ha confermato per la terza volta alla presidenza Enrica Bettini. Alle Cantine Ferrari di Ravina i soci erano oltre
40 e non mancavano presenze di forte significato, come l’assessore
All’unanimità sono stati approvati i bilanci consuntivo 2011 e preventivo 2012 e il tetto della quota associativa.
Le operazioni di voto, condotte dal segretario Giuseppe De Probizer e dagli scrutatori Paolo Loner e Anna Maria Santolini, ha visto
eletti nel nuovo consiglio Daniela Dalbosco (39), Enrica Bettini
(36), Irene Russo (33), Giuseppe De Probizer (30), Ascanio Zocchi
(29), Daniela Ciuffo (27) e Cecilia Piffer (25), con primi dei non eletti
Lella Nardin (18), Giuliana Casagrande (18) e Lucia Pontalti (16).
Qualche giorno dopo il nuovo Consiglio ha confermato Enrica Bettini
nel terzo mandato e nominato come vicepresidente Irene Russo con
Giuseppe De Probizer nel ruolo di segretario.
foto Studio Bruno
Enrica Bettini ha fatto tris
La presidente ha riassunto le numerose iniziative avviate e portate a
termine nel corso del 2011, in primo luogo la creazione del nuovo sito
web ad opera di un gruppo di associati, la brochure, i corsi basic per i
gestori di aziende di nuova adesione, il programma IDA per la trasmissione telematica dei dati sia verso la Questura che l’Istat, sforzo questo
non indifferente per una microazienda ricettiva, infine la prosecuzione
negli interscambi di esperienza B&B con associazioni analoghe della
Valtellina, dopo quelli con Siena, Friuli e Piemonte ecc.
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Anno XXXX - n.06 Giugno 2012
SANDRO MARCHESI
GUIDA CUORE RURALE
Subentra alLO STORICO fondatore Beniamino Franch
Tra le DECISIONI l’adesione ufficiale ad Asat
Cinque anni fa si sono incamminati lungo un sentiero
turistico nuovo offrendo quel che di più antico ha il
Trentino, vale a dire ospitalità in ambientazione rurale,
in una piccola isola di vacanza e relax ritagliata all’interno di un contesto di agricoltura attiva.
Il gruppo iniziale è salito oggi a oltre 20 microaziende contadine di eterogenea tipologia: masi e baite di
montagna ristrutturate, agritur, aziende zootecniche
e frutticole, affittacamere, B&B, fattorie didattiche,
antiche ville, piccoli hotel in ambienti rurali. Ciascuno
attento a offrire qualcosa di particolare, dalle 50 specie
di melo (anche antiche) ai 40 tipi diversi di insaccati, da
una pressoché infinita varietà di erbe, di marmellate e
di miele, formaggi e birra fatti in casa a una teoria di
animali domestici e da allevamento.
re “Cuore rurale”. Lo ha diretto fino a ieri e adesso passa le consegne come da
tempo annunciato e preparato. L’assemblea annuale, svoltasi a Palazzo Stella,
ha nominato all’unanimità nuovo presidente Sandro Marchesi e, sempre con
espressione unanime, il consiglio, allargato a sette componenti rispetto ai cinque
precedenti. Lo compongono Beniamino Franch, Stefania Dal Fior, Monica
Giupponi, Diego Zottele (confermati) e Marina Capitelli e Giovanni Menapace (neo eletti). Numerose le decisioni di programma assunte. Significativa quella
di aderire come Club ad Asat che ha garantito nei cinque anni il coordinamento
di segreteria tramite la consociata DOC Service. La richiesta è stata accolta e salutata con piacere dal direttore di Asat Roberto Pallanch presente all’assemblea.
Altra novità è la Fidelity Card non nominale ma condivisibile con familiari, parenti e amici, la produzione di una cartina con simboli e richiami che esprimano in
modo più esplicito il carattere rurale dell’offerta di vacanza e presentino anche
la famiglia del gestore della microazienda ospitante. Sulla rampa di lancio anche
l’operazione “Cofanetto” che verrà proposto alle aziende come regalo aziendale
o per omaggiare a clienti o rappresentanti. Conterrà un coupon valido per una
vacanza in un periodo a scelta in una struttura di Cuore Rurale. Infine il Club parteciperà al concorso “Il turismo incontra l’agricoltura” lanciato dall’Arge Alp. Hanno chiuso i lavori gli interventi dei rappresentanti di Trentino Marketing. Enrico
Miorelli ha presentato la procedura per ottenere il marchio Trentino, Elisabetta
Zanella ha parlato dell’accordo con Holiday Check e Roberto Genovese si è soffermato sulle collaborazioni con il Club di prodotto.
Comuni sono i legami con le tradizioni contadine, la freschezza dei prodotti serviti in tavola a metro 0”, capaci
di garantire ad ogni boccone il gusto del cibo fatto in
casa. Piena unitarietà anche nella gestione: familiare,
con l’attenzione e l’immediatezza del rapporto con
l’ospite e, l’invito ad amare il “fuori dalla porta” tra le
viti e i meli, i fiori per le api, l’erba dei prati che offrono
pascolo agli animali e confinano con il bosco e i suoi
misteriosi sentieri.
Promotore dell’avventura è stato Beniamino Franch,
presidente del Club di Prodotto che ha voluto chiama14
Cuore rurale
VITA ASSOCIATIVA
TURISMO e OSPITALITÀ nel
NUOVE NOMINE ASSOCIATIVE
Rafforzata l’interconnessione operativa
tra Asat e le consociate AsatServizi e DOCService
DOCService viene rafforzato con l’ingresso, come consigliere, di Gianni
Battaiola che continuerà a ricoprire l’attuale carica di presidente di AsatServizi, la società specializzata in consulenza amministrativa e gestionale
delle aziende turistiche. AsatServizi avrà un nuovo direttore, il dott. Davide Cardella che continuerà anche nel ruolo di vicedirettore di Asat. Un
sentito ringraziamento è stato rivolto al dott. Luca Scaramazza che ha
guidato AsatServizi in una fase economica tutt’altro che facile.
Davide Cardella
Luca Scaramazza
Modifiche nell’assetto dirigenziale di Asat e delle consociate AsatServizi e
DOCService per accogliere alcune richieste avanzate dagli attuali dirigenti
e nello stesso tempo rafforzare ulteriormente la già valida interconnessione operativa dell’intera struttura.
Italo Craffonara, presidente di DOCService dopo una vita di costante
impegno in Asat, ha lasciato il posto a Michele Viola, che continuerà a
giovarsi della collaborazione della direttrice Agnese Biasiolli. Il Cda di
CONTINUITà E NOVITà
Agnese Biasiolli
Italo Craffonara
“Trovo una linea già ottimamente tracciata dal presidente Italo Craffonara, dalla direttrice Agnese Biasiolli, dai consiglieri delegati Alessandra Giovannelli
e Roberto Pallanch. L’impegno sarà di consolidare il marchio DOCService, in
sinergia con AsatServizi e l’intero mondo Asat”, esordisce Michele Viola.
F. Pisoni
è L’obiettivo di michele viola
neo presidente di docservice
Michele Viola
Un esempio? ”Durante una consulenza aziendale o un corso formativo, area specifica di DOC, così come nella quotidianità della gestione della contabilità e delle paghe, area AsatServizi, dovremo cogliere gli spazi per comunicare la possibilità di utilizzare entrambi i servizi.
E noi li vorremmo proporre anche ad altri possibili committenti come i Comuni
e le Apt”.
Un filone per altro già aperto.“E questo mi permette di ribadire la continuità della mia presidenza. Penso poi che accanto al valido staff di consulenti
esterni, potremmo formarne qualcuno in più al nostro interno. Vedo anche un
ricorso maggiore ai Fondi For.te molto apprezzati sia dagli albergatori sia dai
loro collaboratori e una sistematica partnership, già avviata, con AssoServizi e
Assoindustria. Una novità potrebbe essere il gestionale personalizzato. A ogni
albergatore vorrei dare la possibilità di tenersi sempre aggiornato per via telematica su tutte le scadenze che gli stanno arrivando addosso. Ciò richiederà
investimenti in danaro e lavoro, tra l’altro in una fase di continui cambiamenti
normativi. Ma Doc Service ne ha già costruito uno a uso interno. Con un clic
potrebbe essere trasferito in ogni azienda”.
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Anno XXXX - n.06 Giugno 2012
APRE L A STAGIONE DELL’ALTA QUOTA
Dal 20 giugno al 20 settembre il periodo tradizionale
seguito dalla terza edizione dei “Rifugi del Gusto”
Hanno lisciato le piume e rinfrescato i colori del loro nido i rifugisti trentini, come impazienti aquile dell’alta montagna. Il 20 giugno è la data ufficiale di apertura. C’è chi l’anticipa di
qualche giorno. Fatto salvo l’ “obbligo” 20 giugno-20 settembre, resta qualche spazio alla
liberalizzazione suggerita dalla quota altimetrica, dalla imprevedibilità del meteo che sui 60
giorni di media se ne prende una ventina per sé e senza preavviso. Anche in quota tira aria
di crisi? “Io non sono pessimista, mi aspetto una stagione normale”, dice Ezio Alimonta. Il
presidente dell’Associazione Rifugisti trentini, federata con Asat, si improvvisa economista:
“La gente ha meno soldi per andare in giro, ma penso che qualche euro le rimanga, da investire ad esempio in weekend per una escursione in quota che costa la metà di un soggiorno
in fondovalle”. Uno spread che può far discutere..
Prosegue invece l’elaborazione del Progetto Trekking, vale a dire l’offerta di un circuito
escursionistico di 3-4 giorni con pernottamento in rifugi diversi, dislivelli giornalieri inferiori ai 1000 metri, tappe di cinque o sei ore. “Puntiamo a presentarlo concretamente l’anno
prossimo” garantiscono Elio Gonzo e Mara Iagher, incaricati dall’Associazione a seguirlo.
Qualche rinvio anche per il collegamento alla banda larga di diverse strutture non ancora
servite. Procede invece a passo di carica la terza edizione dei “Rifugi del Gusto”.
Ezio Alimonta
Sono 44 i gestori che hanno seguito l’obbligatorio ciclo di “lectio magistralis” di Rinaldo
Dalsasso in materia di cucina tipica e prodotti trentini da servire in tavola agli escursionisti.
L’anno scorso l’apertura per due settimane oltre la data canonica di fine stagione incontrò
grande successo aiutata anche da un periodo climatico eccezionale. L’autunno precedente,
invece, quello dell’esordio, aveva deluso per quindici insoliti giorni continuativi di pioggia.
Alimonta si aspetta due settimane della cara, vecchia normalità meteorologica.
Angelo Iellici ambasciatore
http://orlerimages.com
Recentemente Angelo Iellici è stato il portavoce dei rifugisti alla fiera internazionale del
turismo a Monaco di Baviera, verso quell’area tedesca che rimane decisiva per il successo delle nostre stagioni turistiche.
Angelo Iellici
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“Voi più di altri - ha dichiarato ai media germanici - sapete vedere la montagna in tutti i suoi colori, quelli del
bello e del cattivo tempo”. E in un periodo climatico
nel quale ai rifugisti “il meteo sta rubando l’anima”
(parole sue, ndr.) Iellici ha precisato alcune proposte.
Ad esempio quella degli “itinerari estivi doppi”, per
giornate di sole e per quelle di pioggia o nebbia. Non
sappiamo se l’intuizione sia nuova o antica. Da qui
anche un gadget proposto per l’escursionista, accanto
a quelli tradizionali, vale a dire un impermeabile utile
per uscite in quota con (quasi) ogni tempo.
TURISMO e OSPITALITÀ nel
f. boxforyou
VITA ASSOCIATIVA
L’Hotel Sorriso Greenpark festeggia 50 anni con un premio artistico
VITA ASSOCIATIVA
PER I 50 ANNI DELL’HOTEL SORRISO
Concorso da oltre 10 mila euro per giovani artisti
Un modo originale per festeggiare i 50 anni di attività di un albergo è quello
scelto dalla famiglia Bommassar dell’Hotel Sorriso di Levico Terme. In collaborazione con uno Studio nazionale ha indetto un premio internazionale
di arte contemporanea aperto ai giovani creativi (nati dopo il 01.01.1972)
chiamati ad esprimersi in massima libertà con progetti nel campo delle arti
figurative, dello spettacolo e della pubblicità.
L’opera vincitrice sarà inaugurata durante la “Festa dei 50 anni
dell’Hotel Sorriso” il 7 luglio prossimo e saranno messi in mostra
tutti i progetti pervenuti.
Per ulteriori informazioni: Hotel al Sorriso Greenpark & Wellness,
via Segantini 14, 38056 Levico Terme (TN), Italia;
(www.hotelsorriso.it)
Hanno a disposizione uno spazio espositivo di oltre 260 mq., un ex campo
di tennis che diventa laboratorio di sperimentazione e “vetrina” delle opere
realizzate in scala. La famiglia Bommassar ha messo a disposizione un premio complessivo di 3.500 euro per i primi tre classificati, più un contributo di
10.000 euro per finanziare il compimento del progetto vincitore.
Le opere presentate sono state 52, da tutta Italia, dalla Croazia e dalla Francia. Una giuria composta da Franco Marzatico, Andrea Viliani, Emanuele
Montibeller, Bruno Lucchi, Marta Mazza, Renzo Francescotti, Donatella
Bommassar e Alessandro Vergot ha così stabilito i premi:
1° classificato: “Spazio- luce- materia” Simone Bossi da Varese
2° classificato: “ Eco-simmetria-spaziale” Tommaso Verdesca (alias Je
Dacortona) da Quarona.
3° classificato: “Sette passaggi ostinati “ di Vanzetta
Luisa, Ziano di Fiemme, e Fabrizio Latrofa di Bari.
Donatella Bommassar
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Anno XXXX - n.06 Giugno 2012
Tutti leoni prima...
GIOVANI
26 a ASSEMBLEA PROVINCIALE
DEL GRUPPO GIOVANI
Oltre 60 soci in Val di Sole e molti di recente adesione
temi centrali la formazione e le nuove tecnologie
Ha mantenuto in pieno le premesse la 26a Assemblea provinciale dei Giovani albergatori, tornata in Val di Sole dopo
18 anni, l’epoca dei Gianni Battaiola, oggi vicepresidente
di Asat e presidente di AsatServizi e Alfredo Ravelli, ai
vertici dell’APT solandra. Dinamica, giovanile e moderna
a partire dall’annuncio, tale si è confermata in tutto il suo
svolgersi, all’insegna dell’entusiasmo di numerosi nuovi
associati che consolidano un Gruppo già forte di oltre 150
giovani accomunati da una scelta di impegno nel lavoro in
albergo e nel turismo.
Il neopresidente della Val di Sole Gianni Andreis è riuscito
a organizzare brillantemente l’Assemblea con la collaborazione di Sara Moreschini e Stefanie Dossi, e a motivare
in pochi mesi alla partecipazione attiva una ventina di altri
giovani. Altrettanto dinamico è Francesco Toffol, in Primiero, capofila di recente nomina del Gruppo che vanta già
una decina di adesioni. Questo fermento è una bella soddisfazione per la dirigenza, il fassano Guglielmo Lasagna
presidente, la sua vice Monica Zeni, con Francesca Maffei, vicepresidente nazionale.
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Tra gli ospiti intervenuti l’assessore provinciale al turismo Tiziano Mellarini, il presidente della Comunità di Valle Alessio Migazzi, il sindaco di Pejo Angelo Dalpez che
ha fatto gli onori di casa, e i vertici di Asat, dal presidente Luca Libardi al direttore Roberto Pallanch. A riprova di giovanile “informalità”, i più coraggiosi si sono cimentati,
nella mattinata in una discesa di rafting sul Noce a Dimaro.
I lavori assembleari GAT
GIOVANI
TURISMO e OSPITALITÀ nel
nicazione, e invitato i Giovani albergatori a farsi promotori di una massa critica sul
web alberghiero trentino. Intanto li aspetta al “Tavolo della Tecnologia” che verrà
costituito in preparazione della IIa Conferenza provinciale del Turismo.
Software privato e hardware pubblico
Efficace infine anche il contributo più “politico” del giovane presidente della Comunità di Valle Alessio Migazzi. Ai coetanei impegnati nell’economia turistica ha
esemplificato quello che dovrebbe essere il rapporto tra dimensione pubblica
e privata: “Agli operatori e alle Apt il compito di costruire il cosiddetto software
dell’offerta turistica, ovvero promozione e commercializzazione.
... ma anche durante la sfida alle acque del Noce
I lavori assembleari si sono svolti nel pomeriggio a Cogolo nella
Sala del Parco Nazionale dello Stelvio. Il programma è proseguito
con una spettacolare esibizione di bike trial in piazza, poi la cena
all’Hotel Cevedale ha rappresentato solo l’antipasto della vivace
musica e ballo al Virgin Pub sempre di Cogolo. All’impegno organizzativo hanno contribuito le aziende sponsor Micro Fidelio,
Borz Grandi Cucine, la Cantina Mezzacorona, il Consorzio Pejo
3000, l’Apt della Val di Sole e la Comunità di Valle.
Alle istituzioni pubbliche quello di garantire l’hardware, vale a dire le infrastrutture,
la rete delle ciclabili e dei sentieri e tutti i servizi che rendono accogliente il territorio. Per l’amministratore pubblico ‘sburocratizzare’ sarà un dovere morale mentre
obbligo professionale dell’imprenditore è guardare alle nuove tecnologie e ai social
network non come barriera ma come chiave di accesso al business, implementando i rapporti soprattutto diretti con la clientela”.
Il prossimo appuntamento del Gruppo Giovani sarà un viaggio formativo a fine estate in Francia o in Svizzera, con visita a una località di eccellenza nell’offerta estiva.
è previsto anche un momento formativo con amministratori e imprenditori locali,
per cogliere spunti e migliorare i singoli alberghi nella collaborazione tra operatori
economici e amministrazioni locali.
Emozioni e moderne tecnologie
Nella sua relazione il presidente Lasagna ha ribadito gli obiettivi
storici del Gruppo Giovani. Il primo, fondamentale per garantire
futuro alla categoria, è proseguire nella formazione di addetti
al turismo al passo con i tempi: ”I Giovani Albergatori si devono
impegnare ad approfondire le motivazioni della vacanza al fine
di guidare al meglio l’ospite al pieno apprezzamento del territorio, dei prodotti e della cultura offerti dalla località. Ma pari
attenzione - ha proseguito - dobbiamo rivolgere alle moderne
tecnologie di gestione dell’azienda e nella promozione/vendita.
Spesso oggi affidiamo la vendita delle nostre stanze a portali
online e accettiamo condizioni che non proponiamo nemmeno
ai nostri clienti più affezionati”. Il presidente Asat Libardi in un
incisivo saluto ha poi rilanciato: “L’offerta di vacanza e la vendita
on line sono campi nei quali dobbiamo professionalizzarci sempre più. Inoltre, va bene visitare e far visitare agli ospiti le cantine
produttrici dei nostri ottimi vini, ma sarebbe opportuno anche
seguire dei corsi da sommelier per poter meglio spiegare ciò che
si va a proporre all’ospite-cliente”. L’assessore Tiziano Mellarini
ha sottolineato l’importanza delle nuove tecnologie della comu19
Anno XXXX - n.06 Giugno 2012
DALL’ALBERGO AGLI SPAZI STELLARI
Francesco Toffol tra ospitalità e avventure INTERPLANETARIE
sempre considerato sport nobile l’arrampicata, ho sempre dato una mano in famiglia,
lavando i piatti in cucina o ricevendo le prenotazioni. Ho imparato qualcosa della gestione dell’albergo, ma soprattutto ho appreso la consapevolezza di rappresentare la
quinta generazione di una famiglia di albergatori che oltre 100 anni fa hanno portato
il turismo dove prima c’erano solo malghe e animali al pascolo. Sento di avere dentro
di me anche l’ambizione di poter offrire emozioni a un ospite, la voglia di riportare
lo splendido luogo dove sono nato al posto che gli spetta sul palcoscenico delle più
rinomate località turistiche di montagna. Sono fiero di appartenere a questo mondo,
non mi sento completamente parte del mondo accademico pragmatico e scientifico.
Ma fin da bambino ero affascinato anche dall’altra dimensione culturale, forse per aver
scoperto una certa propensione per le materie tecnico-scientifiche al Liceo.
Francesco Toffol
Francesco Toffol frequenta il secondo anno di laurea
in Ingegneria aerospaziale al Politecnico di Milano.
è cresciuto nell’albergo di famiglia, l’hotel Jolanda
di San Martino di Castrozza, respirando il clima di
cultura dell’ospitalità tramandato attraverso cinque
generazioni. Il trisavolo Giovanni fu, assieme al fratello Vittore, alla fine del 1800 protagonista dello sviluppo turistico di quello che un tempo era chiamato
“il paradiso delle Dolomiti”. La passione per il lavoro
in albergo si è tramandata attraverso il trisavolo Giovanni, il bisnonno Giacomo, il nonno Franco e il papà
Germano.
Perché la scelta di una facoltà
universitaria così diversa?
“In effetti può sembrare una laurea strana. Con una
battuta, potrei dire che un turismo spaziale esiste
già e incontra crescente curiosità e desiderio di avventura non solo negli Stati Uniti.
Aggiungerei che, a quanto mi si dice, non sarei
nemmeno il primo nel mondo alberghiero trentino
ad essersi incamminato in questo percorso universitario (l’altro è, in effetti, Alberto Bertolini dell’Hotel
Feeling Luise di Riva del Garda, ndr.). Non per questo mi chiudo alle esperienze vissute in famiglia. Ho
sciato fin da bambino, anche a livello agonistico, ho
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è un mondo aperto anche a conoscenze che vedo esportabili in altri ambiti, tra cui il
turismo, ad esempio nel come analizzare e risolvere un problema. Per me la professione alberghiera rimane ancora una possibilità.
Vedo, per altro, che verso di essa è molto portato mio fratello minore Giovanni. Frequenta il terzo anno all’istituto alberghiero di Tesero, collabora occasionalmente
all’attività aziendale, ha fatto qualche stage a San Martino, dicono che se la cavi bene.
Sono contento per lui, siamo giovani tutti e due”.
Da un anno Lei è presidente del Gruppo Giovani Albergatori del Primiero.
“Mi sono avvicinato al Gruppo, assieme a mia cugina Maria Giulia-prosegue l’aspirante
astronauta-in occasione della ricerca sul passaggio generazionale condotta dall’Ufficio
Marketing di Asat. Da quando Pierantonio Cordella ha assunto impegni di primo piano anche tra i senior, il Gruppo è rimasto senza un punto di riferimento. All’assemblea dei
25 anni di fondazione del Gat a Riva del Garda, dal Primiero eravamo in due, all’Assemblea provinciale di autunno in tre, alla 26a assemblea in Val di Sole in otto, quando ci riuniamo siamo spesso una dozzina e tutti partecipano attivamente. Mi è sempre piaciuto
mettermi alla prova nel costruire qualcosa”.
Tempo di GAT e tempo di esami.
“Quando è tempo di esami si studia, quando c’è la stagione turistica si dà una mano e si
parla di albergo. Dipende anche dal periodo. Come Gruppo siamo dei neonati, in maggioranza impegnati negli studi. Ma riusciamo a trovare occasioni per discutere e progettare
insieme. Si parla dell’andamento turistico stagionale, di qualche iniziativa da mettere in
cantiere, di incontro con altri Giovani albergatori o, dell’associazione senior. Stiamo anche
definendo un nostro piccolo progetto locale per il prossimo inverno”.
Lo si può svelare?
“Collegandoci ad alcune piccole cantine della Piana Rotaliana, agricoltori autonomi e vignaioli-spiega Francesco Toffol-pensiamo di aprire un filo diretto tra il contadino che pianta la
GIOVANI
vigna e l’albergatore che propone il vino al cliente. In
linea con lo slogan Esperienze vere intendiamo viverle
noi per primi per poi saperle meglio raccontare e presentare agli ospiti. In un periodo che non è di grossi
investimenti sulle strutture, penso sia meglio guardare
a piccole iniziative mirate a coccolare un po’ di più il turista. Abbiamo esordito in modo informale al Week end
del Gusto, organizzato da alcune signore di San Martino. Presentano piatti tipici direttamente in piazza e noi
ci affianchiamo con la degustazione di vini. Sta anche
nascendo il Gruppo di produttori Trento Doc, forse saremo invitati a un aperitivo al Buon Consiglio dove si
presenteranno loro e ci presenteremo noi. Insomma
alle mie origini resto sempre legato, il turismo continua
a corrermi nel sangue, non riesco a entrare in un ristorante o in un bar senza guardare come è apparecchiata
la sala o è presentato un caffè. Penso di proseguire così
per qualche anno ancora, fin quando sarà il momento
di fare la scelta definitiva. Adesso ogni tanto mi sveglio
e a volte penso che sarebbe bello tornare in albergo,
altre volte mi dico che sto seguendo quello che era il
mio sogno fin da bambino, l’ingegneria aerospaziale
appunto”.
Ha già portato in albergo qualche idea personale di tipo “professionale”?
“Non è facile per un ragazzo di 20 anni far cambiare
idea ad un fior di operatore cinquantenne formatosi
f. Dolomitisuperski.com
TURISMO e OSPITALITÀ nel
Sciatori nel parco
attraverso generazioni di esperienza alberghiera diretta che potrei definire ‘nobile’. Però
alcune metodologie mi sono permesso di indicarle e le ho viste anche utilizzate applicate
nell’organizzazione di qualche evento. L’importante è confrontarsi con onestà intellettuale e allora si viene sempre presi in considerazione. Questo succede anche nella mia
famiglia”.
Come vede la San Martino turistica?
“Spero tanto che le cose cambino e migliorino, che si crei un sentimento comune e coesione tra albergatori anche attorno ad Asat di cui mio bisnonno Giacomo è stato, assieme
a suo fratello Augusto, uno dei fondatori. Poi che l’Apt rafforzi la ricerca di nuovi mercati,
internazionalizzando l’offerta e ritornando sul mercato tedesco che ha rappresentato in
passato e per molti anni per la nostra località il mercato turistico di riferimento”.
PARTIRE DALLE RADICI
I GIOVANI LADINI Alla riscoperta di cultura, lingua e tradizioni
Al termine della stagione invernale i giovani albergatori del Progetto Ladinhotel
si sono organizzati per dare forme nuove
al loro impegno nell’accogliere gli ospiti.
Già durante lo scorso autunno erano stati
organizzati alcuni incontri di approfondimento della cultura e della lingua ladina,
attraverso la proiezione di brevi video e dibattiti su argomenti vari in collaborazione
con l’Ufficio linguistico del Comun general de Fascia e con l’Istituto culturale ladino. L’obiettivo
è quello di far conoscere la società ladina di ieri e di oggi.
Nelle settimane scorse sono stati proposti quattro incontri aperti a tutti coloro che operano
nel campo economico, sociale e culturale o semplici appassionati.
Si è iniziato nella sala Heilmann del Museo ladino di Pozza con la proiezione del video “I
tempes neves”, seguito da un analogo spettacolo di documentazione sulla vita di Tita Piaz.
è seguita una serie di racconti rivisitati con gli occhi della modernità per concludersi con la
proiezione del video-documentario del “Molin de la Sia”.
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Anno XXXX - n.06 Giugno 2012
I Giovani premiano il loro mentore dott. Alessandro Cianella
GIOVANI
TRENTINITà APPREZZ ATA
A LIVELLO NA ZIONALE
Rilanciati su più VASTA scala alcuni progetti firmati GAT
Latita ultimamente l’ottimismo, ma ne trovano sempre un po’ i Giovani Albergatori. Per
le loro imprese e anche per i Senior. Come nella 62a Assemblea di Federalberghi a Taormina, aiutati da una cornice multisensoriale di sapori, colori e profumi di primavera siciliana: parlano di progetti, ma ben ancorati alla realtà, consegnano premi che hanno un
valore associativo e di condivisione più che di rivalità e competizione. Oppure un valore
affettivo, come nel caso del Premio Colombo, unanimemente conferito ad Alessandro
Cianella, ex Direttore Generale di Federalberghi nonché mentore di gran parte dei GA.
A più di un anno dall’inizio del mandato, la scommessa del Presidente Leardini può dirsi
vinta. Il ricambio totale della vicepresidenza, puntando su tre giovani nuovi e rappresentativi dell’intero Stivale, sta dando i frutti sperati. I macroprogetti di cui ognuno è
responsabile proseguono con dinamico pragmatismo verso nuove sfide e, tra cantieri in
corso e da aprire, l’ingrediente della trentinità, in dosi variabili, non manca.
Illuminante l’esperienza portata dai GAT per il Progetto Scuola e il Progetto Interconfederale che, sulla falsariga del Piano d’Ambito Economico trentino, ha già intrecciato
relazioni con i giovani di Federlegno e di Coldiretti. Con obiettivi diversi da quelli, seppur
rilevanti, della politica; tant’è vero che più che di interassociazionismo è corretto parlare di interprogettualità. Ma c’è del Trentino anche nella Formazione, che nei prossimi
moduli prevede una versione rivisitata del corso di Front Office Management realizzato
dall’Ufficio Marketing di Asat. E presto nel CNGA arriveranno nuove leve trentine, direttamente dalla sezione appena riattivata della Val di Sole. In che misura ciò sia legato all’esser stati nominati il Comitato migliore per ben due anni, all’avere una rappresentante
trentina con ruolo di vicepresidente, non è dato sapere con esattezza. Il fatto è che i GAT
rimangono coprotagonisti della scena alberghiera nazionale giovanile e questo aiuta a
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non dormire sugli allori, a restare vigili e connessi a
ciò che accade al di fuori del perimetro della farfalla,
ad ampliare gli orizzonti.
E le sorprese non mancano, da cui prendere spunto.
A cominciare dai GAR, sigla simile ai GAT, ma qualche
centinaio di km più a sud, scelta dai Giovani Albergatori di Roma che si sono aggiudicati il premio come
Miglior Comitato dell’Anno grazie ai loro progetti
Hotel’s Got Talent e Albergatore Day.
Più in generale, Taormina conferma i Giovani Albergatori come gruppo proattivo, consapevole che
il turismo sarà uno dei pochi settori che in Italia si
salverà e che salverà l’Italia. L’Assemblea in Sicilia è
stata un’iniezione di positivo movimento, di voglia
di ripresa e di consumi, di internazionalità pronta a
spendere per comprare qualcosa di rigorosamente e
di inimitabilmente italiano. Pur nelle difficoltà, conferma l’orizzonte di una hotellerie come perno attorno a cui ruotano le eccellenze nostrane e un indotto
potenzialmente infinito. E in questo grande orizzonte il Trentino c’è, e ben visibile.
Francesca Maffei
GIOVANI
TURISMO e OSPITALITÀ nel
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Appunti sulle Dolomiti patrimonio dell’umanità
LA MARMOLADA DELLA PACE
F. Nicolo Miana Arch. Apt Val di Fassa
Storico accordo tra ambientalisti e imprenditori
Marmolada e il lago della Fedaia
Forse proprio dolomitica geologicamente non è, ma delle Dolomiti è la montagna più
alta. Perciò ne è incoronata “regina”. Per decenni se la sono contesa alpini e Kaiserjaeger,
Trentino e Veneto, ambientalisti e impiantisti, alpinisti che salivano ai 3 mila metri e più
e si ritrovavano nel frastuono degli elicotteri che sbarcavano sciatori ultima moda, anche
40 atterraggi e decolli in certi giorni. Finalmente, dopo l’accordo istituzionale tra le due
regioni sui reciproci confini, è arrivata anche la pace tra i due opposti schieramenti culturali. Tra ambientalisti e imprenditori economici è spuntato una accordo condivisibile.
è sufficientemente protettivo e green per i primi, abbastanza aperto a investimenti di
valorizzazione turistica in strutture e infrastrutture
legate all’industria dello sci per i secondi.
Dalla Marmolada scompare l’eliski, sarà messa in sicurezza anche con qualche galleria la strada che sale
dal versante trentino verso il lago di Fedaia.
Gli impianti opereranno nel rispetto dei criteri previsti nella Convenzione delle Alpi, quindi del minor
impatto ambientale possibile.
Il dibattutissimo resort di Malga Ciapela sarà in stile
alpino e i suoi spazi wellness aperti anche alla popolazione locale.
Tra cinque anni, hanno giurato gli ex nemici, “festeggeremo la Marmolada della pace”. Intanto la tenda
gialla a lungo piantata a Punta Rocca come segnale
di allarme dalle insidie per la Regina si trasferirà sulla
Vetta d’Italia, altro avamposto dello scontro tra due
culture in cerca di convivenza.
TROES DA BOSCH
“Troi di Ladins: sulle tracce degli antichi pastori”, è il titolo della nuova guida ai sentieri della
Val di Fassa. Il progetto si è concretizzato grazie all’idea dell’assessore Alfredo Weiss che
aveva già promosso la “Cordanza del Ciadenacc”, e ha trovato la collaborazione dei sette
Comuni fassani, del Servizio foreste provinciale, l’Apt, la Sat, l’Istituto cultural ladin. “La
guida, edita dalla 4Land Cartography di Rovereto e in vendita a fine maggio in tutte le edicole e cartolerie di valle, è un excursus culturale storico e tradizionale, - ha sottolineato la
procuradora Cristina Donei in sede di presentazione - un viaggio pensato per onorare la
memoria della nostra gente, delle tradizioni e del patrimonio ambientale che ci circonda”.
Troi, in ladino significa sentiero e vengono illustrati sedici «troes da bosch» (sentieri di
montagna) che erano utilizzati per trasportare fieno e legna a fondovalle, da viaggiatori ed
emigranti per i loro spostamenti. Andrea Weiss , direttore dell’Apt val di Fassa, ha ricordato
il minuzioso approfondimento topografico svolto, dove si è ricostruito, passo dopo passo, il
cammino storico e naturalistico, suddiviso in 15 tappe per 85 chilometri.
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F. Newpower
85 km. e 15 tappe lungo i sentieri della Val di Fassa
Alfredo Weiss
FORMAZIONE
TURISMO e OSPITALITÀ nel
TUTTO SUL TURISMO ITALIANO
Datatur la foto completa DEL settore
Il volume “DATATUR - Trend e statistiche sull’economia del turismo”.
realizzata da Federalberghi in collaborazione con il Centro Studi Superiori sul
Turismo di Assisi e con l’Ente Bilaterale Nazionale del settore, presenta tutti
i dati e i principali indicatori dell’economia turistica, con particolare attenzione al comparto alberghiero, il posizionamento dell’Italia, il movimento
dei turisti, la bilancia valutaria del settore, il mercato del lavoro e i trasporti.
Il turismo italiano si muove ancora in un quadro incerto, sia da un punto di
vista mondiale, sia in ambito europeo e nazionale. In tale ultimo contesto,
Datatur si sofferma sul quadro economico del comparto alberghiero dal
quale risulta una presenza massiccia di piccole imprese caratterizzate da
un’elevata stabilità e con tassi di sopravvivenza più alti di quelli riscontrati
nell’intero sistema economico.
Altrettanto importante è il tema del mercato del lavoro analizzato da un
punto di vista della struttura del lavoro dipendente. Nel contempo, viene
messo in risalto il fatto che le imprese continuano ad investire nella riqualificazione e nell’aggiornamento dei propri dipendenti.
La pubblicazione, edita a cadenza annuale, può essere scaricata
gratuitamente nel testo integrale dal sito (www.federalberghi.it),
area comunicazione, sezione rapporti ed indagini.
Bernabò Bocca presidente di Federalberghi
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Retrazioni agricole diventano cultura e offerta turistica
FORMAZIONE
ASCOLTARE LE VOCI DEI VILL AGGI
Come formare a costruire
esperienze di offerta turistica locale
Si è concluso dopo tre anni il progetto europeo “Listen to the voice of
villages” che ha prodotto e raccolto le molte esperienze di turismo sostenibile in ambito rurale maturate negli ultimi anni, in Valle del Chiese,
Valle dei Mocheni, nel Tesino e nel Vanoi per quanto riguarda il Trentino. Si sono individuate strategie innovative di governance con il coinvolgimento attivo delle realtà locali e si sono testati i progetti pilota in
specifici territori caratterizzati dalla marginalità geografica, economica
e sociale. Si tratta di zone rurali che soffrono problematiche di bassa
competitività, ma con attrattive ambientali e culturali ulteriormente
valorizzabili nel turismo.
Al turista sono presentate e spiegate numerose opportunità esperienziali della realtà valligiana, dalla produzione del miele e della cera alla
scoperta dei segreti dell’albero nascosti nella corteccia e le proprietà
terapeutiche delle piante, dalle sorprese che si incontrano lungo il sentiero etnografico del Rio Caino alle fucine artigianali, le fornaci per la
produzione della calce e infine i prodotti agricoli come la Spressa o la
polenta di Storo ecc.
Asat ha avuto l’onore di partecipare a questo progetto formativo consegnando a Veronica Palumbo neolaureata dell’Università di Trento, il
premio istituito dalla famiglia Maturi dell’Hotel Carlo Magno Zeledria di
Campiglio, a ricordo del marito e padre Franco Maturi e del suo impegno per anni profuso nella innovazione turistica.
La giovane neolaureata ha presentato una ricerca su “Progettazione
partecipata di un nuovo prodotto turistico. Il caso della Valle del Chiese
nel progetto Listen to the Voice of village” con la guida del prof. Umberto Martini e la collaborazione del Consorzio turistico locale, dell’Ecomuseo e del Bim della Valle del Chiese.
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Veronica Palumbo (al centro) premiata da Eleonora Maturi e Luca Libardi
F. visitchiese.it
Anno XXXX - n.06 Giugno 2012
TRENTINO MARKETING
TURISMO e OSPITALITÀ nel
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Dave Douglas
TRENTINO MARKETING
Al via I Suoni delle Dolomiti 2012
Dal 30 giugno al 31 agosto la XVIII edizione DEL festival
UN FESTIVAL che porta il nome del Trentino in giro per il mondo
Fra il 30 giugno e il 31 agosto, le montagne del Trentino accoglieranno
artisti di fama internazionale alla XVIII edizione de “I Suoni delle Dolomiti”. Musicisti, attori, scrittori, alpinisti e sportivi, si incammineranno
assieme al pubblico verso luoghi incontaminati portando la propria
esperienza artistica e umana in alta quota.
La musica come linguaggio universale, la montagna come spazio di libertà: è questo il pensiero forte attorno al quale ruota un festival diventato uno degli eventi più attesi da chi ama abbinare l’arte e la montagna. Ma soprattutto uno strumento di efficace promozione territoriale
e di marketing turistico (vedi box a fianco), organizzato dall’Assessorato
provinciale all’agricoltura, foreste, turismo e promozione e da Trentino
Marketing Spa con Apt d’ambito, Consorzi Pro Loco, numerosi soggetti
pubblici e privati del territorio e la direzione artistica di Chiara Bassetti
e Paolo Manfrini.
L’edizione 2012 prenderà avvio sabato 30 giugno al Rifugio Micheluzzi,
in Val di Fassa, con Malika Ayane per concludersi venerdì 31 agosto,
al Rifugio Fuciade, sempre in Val di Fassa, con un progetto speciale di
Stefano Bollani che vedrà coinvolti il quintetto I Visionari e, quale
special guest, Irene Grandi. Dalla musica classica al jazz, dalla musica etnica a quella corale trentina fino alla musica leggera, I Suoni delle
Dolomiti propongono anche nel 2012 un catalogo ampio e di grande
qualità adatto ad un pubblico.
Domenica 1 luglio, ad esempio, è previsto un evento dal particolare
significato, dedicato alla montagna e alle sue tradizioni canore: “Dolomiti d’InCanto”. Dieci cori del Trentino renderanno omaggio alle
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f. G. Cavulli
Anno XXXX - n.06 Giugno 2012
montagne elette dall’UNESCO a Patrimonio Naturale dell’Umanità, esibendosi all’unisono nei pressi di altrettanti rifugi. Tra le altre, una delle
Straordinario strumento per comunicare
il territorio - L’anno scorso
oltre 60 mila gli appassionati in quota
I Suoni delle Dolomiti si confermano uno straordinario vettore
per far conoscere ai turisti le montagne trentine e comunicarne gli aspetti di maggiore autenticità e genuinità. Uno strumento capace di portare migliaia di persone ad alta quota
in modo rispettoso della montagna, garantendo sicurezza e
pulizia, oltre a fornire un’efficace promozione dell’estate trentina, comunicando l’identità del territorio e proiettandolo in
chiave positiva su riviste, siti internet e tv, conquistando visibilità e spazi giornalistici gratuiti.
Lo confermano i dati relativi all’edizione 2011, la 17ª. I numeri parlano di 42 appuntamenti distribuiti nell’arco dei mesi
di luglio e agosto, per un totale di 420 artisti internazionali,
coinvolgendo 50 istituzioni e 70 realtà locali. Hanno portato
in quota 60.000 spettatori ed hanno generato una rassegna
stampa piuttosto corposa. Sono stati infatti 635 i servizi
giornalistici con protagonisti dei “Suoni”, 55 servizi dedicati
su radio e Tv, con un aumento del 31,8 % rispetto al 2010, raggiungendo un totale di 98.000.000 di contatti. Il tutto per un
controvalore commerciale pubblicitario (ovvero il costo che
una campagna di queste dimensioni avrebbe avuto) stimato
in 3.037.713 euro. A tutto ciò vanno aggiunte le centinaia di
spazi dedicati ai Suoni che si possono trovare in Internet, strumento strategico per la promozione turistica.
TRENTINO MARKETING
presenze più prestigiose dell’edizione 2012 de I Suoni delle Dolomiti
è sicuramente quella di Gilberto Gil, una delle firme più illustri della
musica brasiliana.
Anche quest’anno sono previsti gli appuntamenti con L’Alba delle Dolomiti e quelli nei luoghi della Grande Guerra con Dolomiti di Pace,
che ospita artisti che si distinguono per il loro impegno a favore della
fratellanza tra i popoli. Per L’Alba delle Dolomiti, sabato 28 luglio in Val
di Fassa a Col Margherita, i “turisti per caso” Syusy Blady e Patrizio
Roversi racconteranno avventure, viaggi e scoperte senza ovviamente
venir meno alla propria indole ironica.
TURISMO e OSPITALITÀ nel
Il ciclo di incontri Il Racconto delle Dolomiti, avviato con successo nel
2011, avrà come protagonisti lo scrittore Erri De Luca, il geologo e
ricercatore Mario Tozzi, il campione di ciclismo Francesco Moser,
l’attore Giuseppe Cederna e l’alpinista Manolo.
Anche per l’edizione 2012 “I Suoni delle Dolomiti” si avvale della collaborazione di alcuni soggetti privati di eccellenza. In questo senso
va la sponsorizzazione tecnica di Montura e la partnership con Le 18
Lune di Marzadro. Tra natura e cultura, tra tradizione e innovazione la
montagna con i suoi valori e la grappa come distillato dell’identità del
territorio vanno di pari passo.
Trentino Marketing - Iniziative
L’offerta estiva trentina si presenta attraverso una nuova campagna
radiofonica con spot di 30 secondi che puntano a presentare le tante
opportunità di divertimento e di relax che il territorio può offrire
«Lascia a casa la noia, vieni in Trentino». Questo il messaggio della
campagna radiofonica in onda in questi giorni, e fino al 24 giugno,
sulle principali emittenti nazionali, che lancia la vacanza estiva in
Trentino sfatando il mito che la montagna sia noiosa. Al contrario,
la nostra provincia propone per i mesi caldi tante cose da fare e da
vedere, occasioni per fare sport, per rilassarsi e per conoscere meglio il territorio.
La campagna, firmata dall’agenzia Leo Burnett, è stata commissionata da Trentino Marketing e fa parte delle iniziative di promozione
messe in campo per l’estate 2012. Si prefigge di raggiungere un
target molto ampio, composto da adulti tra i 25 e i 54 anni, comunicando la varietà dell’offerta trentina e rafforzando la riconoscibilità del brand. All’interno degli spot - nei quali la personificazione
della Noia viene fatta dialogare con alcune categorie di potenziali
turisti - vengono evocati i punti di forza del territorio, quali vacanza attiva, percorsi e circuiti per trekking, mountain bike e sport
d’acqua, terme e prodotti rappresentativi di questa terra come il
Trentodoc. L’obiettivo è quello di allontanare lo stereotipo diffuso
che la vacanza in montagna porta con sé la minaccia di un po’ di
noia: contemplazione, silenzi agresti, lento incedere lungo i sentieri, ruscellare monotono di acque fresche, e via banalizzando, in
un catalogo sterminato di luoghi comuni assai radicati. Il fatto che
questo non sia assolutamente vero – e meno ancora per il Trentino,
un territorio in cui l’offerta è talmente ampia e variegata da richiedere semmai un’attenta programmazione ed una sicura capacità di
scelta – non risolve il problema, visto che la percezione ha spesso,
o forse sempre, la meglio sulla realtà. Per questo è stata pensata
questa campagna.
La scelta di affidare la comunicazione al mezzo radiofonico poggia su alcune considerazioni di marketing. Innanzitutto la radio è
un media in costante crescita: dal 2005 al 2010 ha guadagnato 2,8
punti di share, riuscendo a raggiungere ogni giorno quasi 40 milioni
di italiani (più del 70% del totale nel corso di una giornata media).
Un dato confermato dalla raccolta pubblicitaria dell’etere che – in
tempi abbastanza grami per l’economia – fa segnare un +5,9%.
Essa inoltre riesce a raggiungere un target di ascoltatori di giovaniadulti molto omogeneo, con il 38,2 % tra i 25 e i 44 anni, senza dimenticare la forte crescita fra i giovani, amplificata dalla diffusione
delle nuove piattaforme digitali come smartphone e tablet con
un’impennata degli ascoltatori della radio online fra i 14 e i 24 anni.
Infine, stando alle ricerche di marketing, la radio riesce ad essere
efficace quasi quanto la tv nel veicolare un messaggio (specie se di
qualità), oltre che generare un buon tasso di “intention to buy”
La campagna dell’estate trentina sarà dunque on air dal 3 al 24 giugno sulle principali radio commerciali e su RadioRai per raggiungere
la copertura del target.
Oltre all’emittente di stato vi sono Radio Capital, Radio Italia, Radio
101, Rds, Rtl 101.5, Radio 105, Radio 24 e il Circuito Best top radio,
oltre ad una finestra di radiopromozioni dedicate su Radio Deejay
in compagnia del Dj Linus. Gli spot programmati sono oltre 1000,
e raggiungeranno un pubblico potenziale di 165 milioni di contatti.
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Turisti italiani e straneri: sempre euri importati in Trentino
MARKETING
INTERNA ZIONALIZZ ARE
L’ECONOMIA TRENTINA
Task force locale e sito in inglese per gli investitori stranieri
Internazionalizzarsi è la parola d’ordine per reggere la crisi, ma le imprese trentine
non riescono a posizionarsi saldamente sui mercati esteri con investimenti joint
venture, accordi industriali ecc. Attualmente l’export trentino è in crescita (11% nel
2011)) grazie alla ripresa di flussi verso Germania, Francia, Cina. Vanno all’estero
soprattutto prodotti agricoli (vini e mele), ma la gamma dei prodotti esportati così
come quella dei paesi importatori rimane limitata. “Meno del 2% delle imprese
trentine sviluppano export e in misura parziale rispetto al loro fatturato. “Il Trentino rischia in tal modo di restare prigioniero di se stesso, e per di più in una fase
recessiva”, sottolineava il presidente della Camera di Commercio Adriano Dalpez,
nella sua analisi congiunturale del quarto trimestre 2011. Le nostre imprese restano aggrappate a un mercato interno che a sua volta manda i purtroppo ben noti
segnali di debolezza.
Nel tentativo di superare questi limiti la Provincia ha messo in atto dieci “azioni” di sostegno. La prima è superare le dimensioni aziendali che nella grande
maggioranza dei casi risultano troppo piccole per competere in un panorama di
concorrenza globale. Tra le misure, promozione di filiere, reti di aziende, gruppi
selezionati con il coordinamento di Trentino Sviluppo. Poi incentivi per le imprese
trentine all’estero, nuovi servizi (erogati anche da esperti di internazionalizzazione
iscritti a un albo), credito all’export, accordi con banche operanti anche all’estero,
accompagnamento ad aziende e professionisti locali, e naturalmente formazione.
A condurre a buon fine il progetto provvederà una task force permanente composta da Provincia, Camera di Commercio, Trentino Sviluppo, banche, Confidi. Sarà
inoltre realizzato un nuovo sito in lingua inglese “Invest in Trentino” (www.investintrentino.it), dedicato ai temi dell’internazionalizzazione e rivolto in particolare
agli investitori esteri con riferimento ai vari settori business.
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Il turismo primo export
Noi ci permettiamo di indicare l’assenza tra le dieci
azioni di un’attenzione al turismo. Si dirà che può contare su strutture dedicate come Trentino Marketing. In
realtà non sono pochi i margini di potenziamento di
una sistematica presenza delle Apt, dei Consorzi, dei
Club di prodotto o anche di singole aziende a fiere e
workshop all’estero. Da rafforzare è quella peculiare
forma di export costituita dai flussi di capitale dall’estero che gli oltre dieci milioni di presenze turistiche
straniere portano alle nostre aziende turistiche. Lo
sottolineava il presidente Libardi nella sua relazione
alla 66a Assemblea provinciale di Madonna di Campiglio: “Nonostante quello che si pensa, il settore economico più internazionalizzato dell’economia trentina
è il turismo. Rimane una vera e propria difficoltà culturale nel capire che vendita di prodotti materiali (un
bene industriale) e vendita di un servizio (e nel turismo
si vende su un mercato eterno un prodotto a consumo
differito) hanno gli stessi effetti economici. Da questo
punto di vista, internazionalizzare il Trentino significa
anche potenziare la sua presenza sui mercati internazionali, aumentare la sua capacità di attrarre flussi
turistici da altri Paesi”.
f. Apt M. di Campiglio, Pinzolo, Rendena
Anno XXXX - n.06 Giugno 2012
MARKETING
TURISMO e OSPITALITÀ nel
AVVICINARE TURISMO E AGRICOLTURA
L’Euregio, la comunità transfrontaliera che unisce
le Province Autonome di Trento e Bolzano e il Land
austriaco del Tirolo, ha bandito il concorso “Il turismo
incontra l’agricoltura” al fine di promuovere la cooperazione tra i due settori economici. Il concorso, che
si fonda sui fondi Gect (Gruppi europei di collaborazione territoriali), vuole incentivare provvedimenti,
progetti iniziative, manifestazioni, prodotti o servizi
sviluppati in Trentino, Alto Adige, Tirolo nel biennio
2011-2012, ma anche idee e proposte realistiche e
realizzabili che possano contribuire a sostenere e
promuovere forme di collaborazione tra l’economia
agricola e quella turistica. è aperto a privati cittadini,
istituzioni, associazioni, scuole, aziende ecc. purché
residenti o con sede legale nell’area Euregio.
Il progetto va presentato con il modulo di adesione
da scaricare online all’indirizzo www.transkom.it ,
descritto per un massimo di tre pagine formato DIN
A4, mentre per i progetti già realizzati va allegata
eventualmente la documentazione (articoli su giornali, comunicati stampa,...).
f. Biffi
Un concorso di idee, proposte e iniziative
lanciato dall’Euregio
Le mele in bella mostra allo stand ASAT di ExpoRiva Hotel
Il materiale potrà essere completato con CD, foto o altri elementi ritenuti utili allo scopo.
Il modulo di adesione e la documentazione del progetto vanno spediti tramite raccomandata alla Transkom Sas, Via Vittorio Veneto 18, 39100 Bolzano.
I progetti presentati in Trentino sono valutati inizialmente da una commissione provinciale, che provvederà a identificare i migliori procedendo alla loro nomination per le
selezioni successive del concorso. I premi sono competenza di una giuria interregionale e
stabiliti così: 1° premio Euro 3.000, 2° premio Euro 2.000, 3° Premio Euro 1.000.
Foto panoramio.com
Sui prodotti locali in albergo ASAT in prima fila
L’obiettivo di creare un interscambio proficuo tra turismo e agricoltura rimane sempre
all’ordine del giorno nella riflessione di albergatori e contadini. Asat lo ha sempre tenuto
presente, anche se realizzazioni di sistema sono sempre risultate difficili. Due gli ostacoli
maggiori. Prima ancora del prezzo, il nodo da sciogliere riguarda la piattaforma e la rete
distributiva capace di rispondere alle esigenze delle aziende turistiche e di quelle agricole. Ricordiamo gli esperimenti in Val di Sole che ha visto impegnati alberghi, i produttori
di formaggio, di mele, di prodotti ittici e altre eccellenze agricole locali. Ma è diffuso in
quasi tutti gli alberghi trentini la serata all’insegna della cucina tipica e base di prodotti locali. Molto attivi anche i Giovani Albergatori, dalle “Casette dei sapori” negli anni
’90, al confronto oggi in atto con i coetanei di Coldiretti. Naturalmente non mancano
incontri individuali di reciproco vantaggio. Ma quello che si vorrebbe è una collaborazione sistematica su più ampia scala. La scesa in campo dell’Euregio potrà aiutare questa
progettualità che stenta a farsi largo ma è troppo suggestiva e importante, soprattutto
in periodi di crisi, per arrendersi.
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Anno XXXX - n.06 Giugno 2012
PRIMA NELLA CONTRIBUZIONE PRIVATA
L’Apt della Val di Fassa vuole il bis con sci, calcio e ceramiche Thun
L’Apt della Val di Fassa si è classificata al primo posto tra
le Apt trentine sulla base della dinamicità con la quale
si sono mosse per reperire finanziamenti privati. Come
premio hanno ricevuto un finanziamento aggiunto da
parte della Provincia. Gioco facile, si potrebbe dire, considerando che nella valle ladina l’economia turistica è di
gran lunga quella prevalente, e quasi monoculturale.
Sorretta anche da questo sentiment diffuso e radicato
nella popolazione, l’Apt diretta da Andrea Weiss, ha
provveduto a rivedere le quote private. Per gli alberghi,
zoccolo duro della partecipazione privata assieme agli
impiantisti, le contribuzioni saranno adeguate all’indice
Istat. Rivalutazione invece per quelle di commercianti,
artigiani e delle altre categorie professionali, tra i 250 e i
1.250 euro, in proporzione all’imponibile fatturato. Con
gli sgravi fiscali legati all’agevolazione sull’Irap, prevista
dalla legge finanziaria provinciale del 2012, i contribuenti dell’Apt dovrebbero poter rientrare di quasi la
metà degli investimenti.
aziende ha suggerito per altro di ricercare anche nuovi soci. Ecco allora i tre slalomisti azzurri
fassani Cristian Deville, Stefano Gross e Chiara Costazza testimonial dell’Apt in uno
spot televisivo in onda sulla TV locale in lingua ladina. Sulle reti Mediaset e Sky andrà in onda
un secondo spot realizzato dall’azienda Thun impegnata con l’Apt di Fassa in un progetto di
co-marketing (soggiorni in valle per chi acquista le celebri ceramiche). Tra le novità anche
l’apertura degli uffici di Fassa Outdoor (a Canazei, Pozza e Moena) dove i turisti potranno
prenotarsi per escursioni e altre iniziative previste in valle e, infine, il ritiro calcistico estivo con
sede sempre a Moena. Dopo tanti anni di Sampdoria arriverà la Fiorentina. Non sarà facile
scalzare Fassa dalla graduatoria delle Apt più “batti-cassa”.
Il trainante consiglio dell’Alta Fassa
La fase di difficoltà finanziaria che coinvolge tutte le
PAGAMENTI IN CONTANTI
Possibili (MA RESTANO SEmpre complicati) fino a 15.000 euro
per PERSONE FISICHE CON CITTADINANZA EXTRACOMUNITARIA
Sale a 15 mila euro l’importo consentito - in deroga al limite dei 1.000 euro - per i pagamenti in contanti effettuabili per gli acquisti di beni e di prestazioni di servizi legati al turismo, presso le imprese
italiane, da persone fisiche di cittadinanza diversa da quella italiana e comunque diversa da quella
di uno dei paesi UE, a condizione che il cedente del bene o il prestatore del servizio, cioè l’operatore:
- acquisisca fotocopia del passaporto del cliente e apposita autocertificazione che il cliente stesso
non è cittadino italiano, né di un paese UE e ha residenza fuori del territorio dello Stato;
- versi nel primo giorno feriale successivo a quello di effettuazione dell’operazione, il denaro incassato in un conto corrente a lui intestato presso un operatore finanziario e consegni all’operatore
stesso fotocopia del documento d’identità del cliente e della fattura o ricevuta fiscale /scontrino
emesso.
I contribuenti che intendono fruire di questa deroga devono effettuare apposita comunicazione
32
preventiva all’Agenzia delle Entrate
secondo le modalità e i termini già in
in vigore.
Dovranno, inoltre, comunicare all’Agenzia delle Entrate le operazioni di
importo unitario non inferiore ad euro
1.000, effettuate dal 29 aprile, secondo
modalità e termini che verranno stabiliti con provvedimento del Direttore
dell’Agenzia delle Entrate.
NORMATIVE
TURISMO e OSPITALITÀ nel
33
Anno XXXX - n.06 Giugno 2012
TORNA LA VACANZA LUNGA?
f.autobrennero.it
Costi di benzina e autostrada scoraggiano i weekend
Poca ressa ai caselli autostradali
Si intravede, per quest’anno, un’inversione di trend nell’affluenza turistica. Non più il
boom del turismo “toccata e fuga”, fatto di ferie spezzettate nel corso dell’anno, ma
ferie prolungate in estate. Gli anni dei soggiorni brevi sembrano conoscere una pausa.
Molto c’entra il costo dell’autostrada al quale si somma quello della benzina salito a
due euro al litro facendo salire il costo del fine settimana in versione “toccata e fuga”
Potrebbe quindi verificarsi un certo ritorno a ferie più lunghe in estate.
Già dalla rilevazione Istat sulla mobilità degli italiani (cfr. T&O, n.3 ,marzo 2012, p.12)
presentata alla BIT di Milano, risultava che in un quadro generale di contrazione degli
spostamenti a fini di vacanza, i periodi lunghi diminuivano meno di quelli brevi. Ma
se la causa principale è la riduzione della capacità di consumo del vacanziere medio
italiano, non è che alla fine il bilancio economico del settore migliori.
TURISMO INTERNAZIONALE AL MITO
A Rovereto IL WORKSHOP per enti,
club e associazioni sportive E CULTURALI
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nente interesse al settore montagna-laghibenessere. Gli albergatori, che intendono accreditarsi, trovano il modulo di adesione sul sito
www.mitoeventi.it sotto la voce mitoworkshop.
f. Y Events
La città di Rovereto sarà la sede definitiva e permanente del Meeting Internazionale del Turismo Organizzato, workshop annuale riservato a Cral, Sci Club ed organizzazioni del tempo libero, promosso dalla Società Mito Eventi in collaborazione
con il Comune e l’Apt di Rovereto-Vallagarina nonché l’Assessorato al Turismo, la
Trentino Marketing e l’Asat.
La prossima edizione, l’ottava, si svolgerà a Rovereto dal 14 al 16 settembre.
M.I.T.O. è l’unica Borsa in Italia dedicata al turismo organizzato, gestito e intermediato da Cral, Sci Club, associazioni sportive e del tempo libero (Acli, Sindacati,
Coop, etc.), un segmento importante che in Italia muove ogni anno circa il 25 per
cento del turismo organizzato.
A Rovereto i protagonisti saranno i rappresentanti delle principali organizzazioni
per il tempo libero, in particolare Sci Club, Cral ed associazioni sportive e culturali da una parte e dall’altra Albergatori, Agenzie di viaggio e Consorzi di commercializzazione turistica, interessati a promuovere il prodotto montagna estivo
e invernale.
Si prevede la presenza di una settantina di Cral provenienti da tutta Italia.
Per gli albergatori trentini Il Meeting di Rovereto è un’occasione unica per incontrare i responsabili del turismo organizzato.
Gli operatori della domanda invitati sono selezionati fra coloro che hanno premi-
Raduni sportivi, impulso al turismo
NORMATIVE
TURISMO e OSPITALITÀ nel
Valutazione dei rischi
secondo procedure standardizzate
è PROROGATA AL 31 DICEMBRE
Con il decreto su “disposizioni urgenti in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nel settore dei trasporti e delle microimprese”, è stato
prorogato il termine entro il quale il datore di lavoro è obbligato a redigere la
valutazione dei rischi secondo procedure standardizzate.
ficazione sarà ammessa “fino alla scadenza del
terzo mese successivo alla data di entrata in
vigore del decreto interministeriale stesso e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2012”.
Finora datori di lavoro che occupano fino a 10 lavoratori (e facoltativamente per
quelli che occupano sino a 50 dipendenti) erano tenuti ad effettuare la valutazione dei rischi sulla base di procedure standardizzate.
Pertanto, in attesa della pubblicazione delle procedure, e comunque sino al 31 dicembre 2012, le
aziende sino a 10 dipendenti potranno assolvere
l’obbligo di effettuazione della valutazione dei
rischi mediante autocertificazione (scaricabile
dall’area riservata).
Fino al 30 giugno 2012, gli stessi datori di lavoro potevano autocertificare l’effettuazione della valutazione richiesta. Non essendo ancora disponibili le procedure
standardizzate richiamate, il decreto ha espressamente previsto che l’autocerti-
Il sistema informatico del fondo FAST, a partire dal 14 maggio 2012,
in vista dell’annualità contributiva che va dal 1° luglio 2012 al 30 giugno 2013, calcola i contributi dovuti per la nuova annualità. Il piano
delle prestazioni sanitarie erogate dal Fondo agli iscritti è stato implementato con l’inclusione di nuove prestazioni e la contribuzione è
attualmente pari a 10 euro mensili per ciascun lavoratore. Il termine
per il pagamento dei contributi è fissato al 15 giugno 2012. Per quanto
riguarda i soggetti assicurati, si ricorda il CCNL Turismo 27 luglio 2007
ha previsto, a far data dal 1° luglio 2009, l’obbligo di iscrizione al Fondo
degli apprendisti.
è oppportuno, che i datori di lavoro o i loro incaricati provvedano
all’aggiornamento dell’archivio relativo all’elenco dei propri dipendenti, registrando nell’area riservata del sito (sezione “elenco iscritti”) le
cessazioni, i passaggi di livello, le trasformazioni del rapporto, le nuove
assunzioni (sezione “iscrizione dipendenti”) etc., e procedano alla richiesta di emissione del MAV. In mancanza degli opportuni aggiornamenti, i lavoratori assicurati e i contributi dovuti saranno determinati
sulla base delle informazioni presenti in archivio, e in questo caso sarà
lo stesso fondo ad inviare un MAV d’ufficio.
Ulteriori informazioni relative al Fondo FAST sul sito internet
www.fondofast.it.
ANTINCENDI
f. Archivio Don Milani di Rovereto
CONTRIBUTI FAST
Proroghe ma anche grande cautela nell’antincendio
Con decreto del Ministero dell’Interno è prorogato al 31 ottobre
2012 il termine per la presentazione della domanda di ammissione al piano straordinario di adeguamento antincendio, in
scadenza il 29 maggio. Ciò al fine di consentire l’effettivo adeguamento delle strutture ricettive entro il 31 dicembre 2013.
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Anno XXXX - n.06 Giugno 2012
STUDENTI E LAVORO ESTIVO
Aprire le aziende ai minorenni delle scuole alberghiere
Il lavoro estivo dei giovani, conclude il testo - oltre
a consentire di acquisire sul campo competenze
tecnico professionali di fondamentale importanza,
costituisce un formidabile strumento educativo per
la formazione dei cittadini di domani.
f.Matteo Ciaghi
Uno spicchio d’Italia è stata costruita anche con il lavoro estivo di ragazzi e giovani
minorenni che nel periodo estivo, durante le vacanze, si impegnavano in qualche
mansione lavorativa meglio se coerenti con il loro iter formativo professionale. A
questo si riferisce Federalberghi nel chiedere al Governo di permettere alle aziende
turistiche di assumere nel corso della stagione turistica estiva gli allievi delle scuole
alberghiere. “Più della metà degli 80.000 apprendisti che d’estate lavorano nel turismo ha meno di venti anni – scrive Bernabò Bocca, presidente dell’organizzazione
che riunisce oltre 26 mila delle 34 aziende ricettive italiane – e il dato conferma la vitalità del settore e la sua capacità di offrire risposte concrete al paese, in un momento
in cui la disoccupazione giovanile ha raggiunto in Italia il livello record del 35,9%”.
In vista dell’imminente apertura della stagione turistica, Federalberghi lancia perciò
un appello urgente al Governo e al Parlamento affinché, nell’ambito della riforma del
mercato del lavoro, venga salvaguardata la possibilità di assumere gli allievi delle
scuole alberghiere come apprendisti nel corso della stagione estiva.
Si chiede di confermare una prassi che storicamente ha costituito la principale porta
di ingresso dei giovani nel mercato del lavoro turistico e che oggi rischia di essere
sbarrata a causa di un dettaglio della nuova legge sull’apprendistato, che ha dimenticato di ammettere esplicitamente la possibilità di assumere i minorenni come apprendisti stagionali.
Alunni delle professionali turistiche all’opera
TURISMO ANCORA TAGLI
Per recuperare danaro al bilancio dello Stato
Il turismo vale oggi il 12% del PIL italiano e nei prossimi 10 anni potrebbe contribuirvi fino al 18% con un
milione e mezzo di posti di lavoro. L’ha affermato, il
ministro degli Affari Regionali, Turismo e Sport, Piero
Gnudi in una riunione dell’Osservatorio parlamentare per il turismo. Risulta strano, perciò, il riaffiorare di
ipotesi di soppressione del Ministero per il turismo,
già abrogato da un referendum nel 1993, ripresentato (senza portafoglio) da Berlusconi, e attualmente
accorpato con Affari regionali e Sport, sempre “senza
portafoglio”, vale a dire senza capacità autonoma di
spesa, e quindi nella posizione “ideale” per cadere
sotto la scure della spending review, la revisione della
36
spesa per risanare il bilancio dello Stato. Gli operatori protestano i “tagliatori” procedono,
cifre per ora non se ne conoscono. Anche perché ogni Regione si muove per conto suo
senza una visione unitaria, il Ministero può solo “promuovere” ma si muove con grande
difficoltà. Ad esempio: la Corte Costituzionale ha bocciato il Codice del Turismo varato
dalla ministra Brambilla lo scorso anno, ma norme sostitutive non ne esistono. Continua
il caos delle stelle “regionali” e quindi la mancanza di unitarietà nel presentare l’Italia turistica all’estero e gli stranieri scelgono altre mete. L’Enit, l’ente nazionale di promozione,
da anni non si è messo in moto, ha visto scendere i finanziamenti da 49 milioni di euro del
2009 ai 18 e passa nel 2012 (mentre la “Maison de la France”, il corrispettivo francese, ne
riceve 150 milioni). In compenso, ad accrescere la confusione, ha visto nascere un suo duplicato, la “Struttura di missione per il rilancio dell’immagine dell’Italia”. Né diversamente
era andata con il portale Italia.it o con i famosi spot governativi che nel promuovere il
turismo l’Italia dimenticavano del tutto l’esistenza della montagna.
I dubbi quotidiani
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I dubbi quotidiani
Giugno 2012
2. Con l’imminente apertura della struttura per la stagione primaverile/estiva
assumerò nuovo personale. A seguito
delle recenti modifiche normative, posso
ancora formare i miei lavoratori in merito alla sicurezza sul lavoro?
Come noto su sollecitazione di Asat e del Gruppo Giovani Albergatori in Provincia di Trento è prevista una norma che in situazioni di ricambio generazionale e, sulla base di una specifica relazione tecnica, può essere autorizzata
in albergo la presenza di una ulteriore unità abitativa, oltre alla prima e ciò
al fine di garantire la continuità gestionale dell’attività alberghiera stessa.
A tal fine è necessario però che vengano soddisfatte le seguenti condizioni:
a) il soggetto che richiede la seconda abitazione all’interno della struttura produttiva deve essere parente entro il secondo grado o affine
entro il primo grado del titolare dell’impresa, nonché cointestatario
della stessa e deve svolgere al suo interno la propria attività principale
da almeno tre anni;
b) al momento della richiesta della concessione edilizia il soggetto richiedente o il coniuge non devono essere titolari, esclusivi o in comunione,
del diritto di proprietà, di uso, di usufrutto o di abitazione in altro alloggio
idoneo nel territorio del comune interessato o dei comuni limitrofi. Il limite massimo della parte da destinare ad alloggi dei gestori è elevato a 800
metri cubi, purché la parte da destinare ai predetti alloggi e a stanze per il
personale non superi complessivamente il 30 per cento del volume dell’albergo, al netto dei parcheggi. Se il 30 per cento del volume complessivo
dell’albergo risulta inferiore a 800 metri cubi, il limite massimo della parte
di struttura da destinare a camere per il personale e ad alloggi dei gestori
è di 800 metri cubi, sempre che il volume della parte destinata alle stanze
per gli ospiti risulti prevalente.
Con gli accordi raggiunti in sede di Conferenza permanente StatoRegioni, entrati in vigore il 26 gennaio 2012, sono state introdotte
importanti novità in materia di sicurezza sul lavoro, anche relative
alla formazione e all’aggiornamento dei lavoratori. La formazione
può essere ancora svolta dal datore di lavoro, purché con esperienza
professionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
L’esperienza professionale può consistere anche nello svolgimento,
per un triennio, dei compiti di Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione- RSPP.
I lavoratori devono partecipare a momenti formativi di durata complessiva di 8 ore, di cui
f. Expo Riva hotel
1. Vorrei realizzare nel mio albergo
un secondo alloggio per mio figlio che
intende proseguire nella conduzione
dell’attività famigliare. Quali sono i vincoli urbanistici/volumetrici per la realizzazione del secondo appartamento?
•4 ore di formazione generale, riguardante il concetto di rischio, danno, prevenzione, protezione, diritti e doveri, organi di
vigilanza, etc.
•4 ore di formazione specifica, i cui contenuti sono individuati in
funzione dei rischi riferiti alle mansioni e alle conseguenti misure
e procedure di prevenzione e protezione propri del settore o comparto a cui l’azienda appartiene.
La partecipazione e l’apprendimento devono essere certificati attraverso attestato.
3. Nel centro benessere del mio albergo
vorrei offrire anche prestazioni estetiche.
Quali requisiti deve possedere il soggetto
che pratica tale attività?
Per svolgere l’attività di acconciatore e di estetista anche nelle
strutture ricettive, è richiesto il conseguimento dell’abilitazione
professionale prevista, rispettivamente, dall’articolo 3 della legge
n. 174 del 2005 e dagli articoli 3 e 8 della legge n. 1 del 1990 nonché
dall’articolo 18 bis, comma 2, della legge provinciale n. 11 del 2002.
L’abilitazione deve essere posseduta, per ciascuna sede dell’impresa, da almeno un responsabile tecnico designato nella persona del
titolare, di un socio partecipante al lavoro, di un familiare coadiuvante o di un dipendente dell’impresa.
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CERCASI, AFFITTASI, VENDESI
Giugno 2012
VENDESI
1. Cedesi attività commerciale a Trento, 100 mq, già avviata, adibita a Grotta di Sale con possibilità di ampliamento a Centro Benessere. I locali sono attrezzati e climatizzati, impianti a norma, ampia vetrina esterna. Muri in
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CERCASI, AFFITTASI, VENDESI
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Cercasi magliette
con il logo del MART
Fa sorridere la lettera scritta a un quotidiano locale da una
lettrice lagarina che, in partenza per gli USA, voleva portare
come ricordo o regalo una maglietta del Mart. Ha cercato al
Mart stesso, all’Apt, al Museo della Guerra e a quello Civico,
a Casa Depero. Niente da fare. Come ricordo di Rovereto ha
dovuto ripiegare su T-shirt trovate in una cartoleria del centro con stampigliati personaggi italiani famosi (alcuni molto
discutibilmente).
Da qui le sue conclusioni: “Si tratta di un genere commerciale privo di data di scadenza e sempre attuale. Rovereto ospita fra gli altri anche un target turistico giovane, non troppo
danaroso, ma comunque spesso desideroso di portare a casa
un ricordino, roveretano, trentino o italiano che sia. Allora mi
domando: Cosa aspettiamo?
Forse anche qui la Provincia?, si chiede più serio che faceto il
direttore del giornale nella sua risposta e aggiunge: “Si discute tanto delle ricadute» del Mart ma ci si preoccupa assai
poco di cercarle e favorirle. E sono sicuro – conclude – che
la nostra lettrice non sarebbe l’unica disposta ad acquistare
una T-shirt con un simbolo di Rovereto, né la snobberebbero
tanti altri i turisti di passaggio, soprattutto stranieri”.