guaerra attacca tedesco
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guaerra attacca tedesco
Cosenza 17 Luzzi. «Invece di pensare “al pennacchio” faccia qualcosa per migliorare la cittadina» Guerra attacca Tedesco Il dirigente del locale circolo del Pdl contro il primo cittadino di ROBERTO GALASSO LUZZI - Il dibattito si fa semprepiù intenso.L’azione amministrativa dell’esecutivo municipale di centrosinistra, a “Palazzo Vivacqua”da due anni e mezzo, continua ad essere sotto i riflettori del Popolo della Libertà. Ad accendere il dibattito anche l’esito delle Primarie del partito democratico che ha visto, a Luzzi, prevalere la mozione Bersani su quella di Franceschini rappresentata dallo stesso sindaco Manfredo Tedesco. Il primo cittadino, intervenendo in una trasmissione televisiva sull’emittente Rtt, ha esclusoripercussioni sulla maggioranza derivanti dall’esito delle Primarie, anche se ha confermato che è in atto una discussione politica all’interno della compagine amministrativa che serva a fare chiarezza e che sarà aperta ai partiti della coalizione. Il PdL, però, attacca ancora.Questa volta,però, afarlo è il dirigente del locale circolo, Luigi Guerra. “Passano glianni, cambiano, soltanto in parte, gli uomini, ma la vecchia e affaristica politica della sinistra luzzese non cambia. Nessun rinnovamento, nessun miglioramento, nessuna buona prospettiva per una comunità che ne subisce i danni - afferma Guerra - e che certo non merita di essere messa all’angolo dauomini e donne che, invece di portare avanti una politica sana e a favore dei cittadini (siano essi di destra o di sinistra) si preoccupa soltanto del proprio tornaconto elettorale”. Per l’ex assessore della giunta D’Angelo “è amaro e disdicevole constatare che sotto gli occhi di un sindaco, più legato “al pennacchio” che preoccupato di migliorare la vivibilità di questo comune, la sua maggioranza si divide in tre gruppi: gli amici di Bersani, quelli di Franceschini ed i vecchi e nuovi, ma non troppo, socialisti. Di tutto ciò - ricorda ancora - a farne le spese sono solo i cittadini, che quotidianamente sopportano il disagio dei considerevoli ritardi nell’appalto di mensa e servizio scuolabus, della necessaria ed impellente bitumazione delle strade, che definirle tali è proprio un abuso, se si considerano le buche, la mancanza di cunette e la manutenzione assente, delle opere promesse e non mantenute (vedi il piazzale della Chiesa dei Sacri Cuori) e di quelle di grossa consistenza come cifra, ma di poca consistenza come solidità (vedi il nuovo Viale San Francesco, che in molti punti sta andando a pezzi)”. Nella recente intervista in tv,ilprimo cittadinohadetto che si è lavorato tanto e che si è andati avanti con diversi interventi pur ammettendo che alcuni errori nella programmazione, dovuti forse all’inesperienza amministrativa, ci sono stati. Ma il dirigente del centrodestra luzzese prosegue la sua analisi rivolgendosi direttamente al sindaco Tedesco. “Non è bello - dice - vedere che con piccoli trucchi che hanno il sapore dell’epurazione, restano a spasso donne che per decenni hanno lavorato nelle mense, a vantaggio di chi ha votato per la sua lista. Chi amministra, caro sindaco, deve riuscire ad andare oltre a tutte queste storture che altro non fanno che portare discordia fra i cittadini”. Poi conclude .”Mi permetto di plaudire, signor sindaco, alsuo consigliereUmberto Federico per il coraggio avuto nel dimettersi da capogruppo del PD, conservando così la dignità politica di uomo di partito quale è sempre stato. Risulta evidente agli occhi di tutti - pone l’accento in fine l’ex amministratore che anche chi è stato il consigliere più votato non può accettare i soprusi e le pugnalate che i clan di maggioranza, suoi presunti amici e compagni di partito, gli riservano”. Luigi Guerra Laino B. I due consiglieri si rivolgono al prefetto contro il comportamento del sindaco Cosenza e Calvosa: «Democrazia negata» LAINO BORGO - Le problematiche relative alla centrale del Mercure, che generano grande attenzione tra le popolazioni dell’intero comprensorio, necessitano di discussioni approfondite, legate anche all’evoluzione del quadro generale che si modifica nel tempo ed all’acquisizione di notizie e pareri prima sconosciuti. E’ per questi motivi che lo scorso 30 settembre, in virtù delle vigenti normative, i Consiglieri Comunali dei gruppi “verso il Partito Democratico”, Terenzio Calvosa e Franco Dulcetti, e “Libera- Per due volte non ascoltata la richiesta sulla Centrale San Giovanni F. Guzzo accusa i politici Manifesto dei Comunisti sul degrado in cui versa l’ospedale cittadino Mente Laino”, Silvano Cosenza, chiedevano la convocazione del consiglio comunale con all’o.d.g. la questione “Centrale del Mercure.” Richiesta a cui non venne data risposta ma di fatto disattesa; nel frattempo il consiglio direttivo del Parco Nazionale del Pollino approvava la revoca di precedenti autorizzazioni rilasciate all’Enel in merito alla centrale. I consiglieri riformulavano la richiestadi convocazione del consiglio in data 21 ottobre. «Ma, neanche questa volta - afferma Cosenza -, il sindaco ha ritenuto opportuno aderire alla richiesta dei consiglierie,pur convocandolasedutaconsiliare per il 14 novembre, non ha posto, tra i punti in discussione, quello sullacentrale.A questopuntonoicon- siglieri, nel denunciare il comportamento antidemocratico del sindaco, ci siamo appellati al Prefetto di Cosenza per vedersi riconosciuti gli elementari diritti di esercizio democratico del ruolo che rivestono, diritti messi in mora e negati dal sindaco di Laino Borgo, e quindi, l’11 novembre il sottoscritto e Terenzio Calvosa siamo stati ricevuti in prefettura a Cosenza dal viceprefetto vicario, Galeone, a cui hanno esposto l’atteggiamento delsindacogravemente lesivo del loro ruolo di consiglieri. Esprimiamo fiducia nelle istituzioni democratiche in cui si riconoscono, confermano a tutti i cittadini lainesi totale impegno e disponibilità indifesa dellademocraziae dellalibertà di espressione così compromessa. CELICO - Numerosi sono i controlli sull’attività venatoria predisposti dal Corpo Forestale dello Stato su tutto il territorio provinciale. Nell’ambito di alcuni di questi effettuati nei giorni scorsi e finalizzati al controllo delle aree protette e alla repressione del fenomeno del bracconaggio sono state deferite all’autorità giudiziaria otto persone residenti a Rende e Montalto Uffugo. Queste otto persone sono state sorprese dal personale del corpo forestale dello Stato mentre esercitavano l’attività venatoria all’interno del Parco Nazionale della Sila, in particolare nel comune di Celico in località “La Mucona”, territorio montano ricadente in zona 2 del Parco nazionale della Sila, area quindi in cui è in vigore l’assoluto divieto di caccia. L’operazione partita alle prime luci dell’alba ha visto impegnato un elicottero NH 500 proveniente dalla base logistica di Lamezia Terme del Corpo Forestale ed i reparti del CTA, diretti dal Vice Questore Antonio Santucci, di Baraccone, Mezzo Campo, Cava di Melis, Val Di Neto, Lorica e Cupone. Una attività di controllo del territorio che continua in maniera capillare da parte del corpo forestale dello Stato e che ha portato al deferimento delle otto persone per violazione alla legge sui parchi ed introduzione di armi all’interno dell’area protetta oltre al sequestro delle armi e del munizionamento in loro possesso. r. c. La minoranza chiede un Consiglio sulla “Giglio” e sui depuratori di ANTONIO MANCINA di ERMANNO ARCURI BISIGNANO - Autunno con i problemi paventati che emergono quotidianamente, tra questi il mancato rinnovo del contratto Co.co.co per persone impiegate sino allo scorso 30 ottobre presso la casa di riposo “V. Giglio”. Su questa situazione, i consiglieri di minoranza: Pietro Esposito, Roberto Cairo, Elio Rago,Francesco Fucile e SandroVilardi, chiedonoun consiglio per discuterne, così come ritengono importante il problema dei depuratori del Muccone. Pertanto, l’ex assessore Roberto Cairo, prende posizione e dichiara: “A distanza di pochi mesi in un momento di crisi economica e storica per le famiglie – afferma Roberto Cairo - assistiamo alla perdita di posti di lavoro di gente che riesce appena a sopravvivere. Alla faccia della “solidarietà e partecipazione”. Non possiamo certo assistere passivamente al licenziamento di tre dipendenti della casa di riposo “Vincenzo Giglio”senza conoscere i motivi ed i criteri che li hanno determinati nel momento in cui avveniva il rinnovo contrattuale degli operatori. La struttura che è sempre stata aperta a tutti come luogo libero e armonioso nei confronti degliospiti chevivonoquotidianamente nella struttura, e nonostante fosse gestita susseguendosi nel tempo da società private, era sempre aperta e non solo al pubblico ma soprattutto ai consiglieri comunali che potevano vigilare sul suo andamento e fare se necessario anche proposte migliorative. Oggi che funzionale. “Ora – continua la missiva dei Comunisti Italiani – invito le mamme, i padri, i nonni, le nonne, gli zii a riflettere: quando uno dei nostri bambini starà male ed avrà bisogno di essere ricoverato ed in Sila ci sarà la neve, all’errore fatto nel chiudere la Pediatria! Invito i Sangiovannesi a svegliarsi da questo torpore e a battersi per il futuro dei loro figli”. Poi la conclusione di Giovanni Guzzo. “Mentre negli Stati Uniti d’America il presidente Obama tenta di introdurre la sanità pubblica e gratuita per tutti, da noi non si altro che incentivare la sanità privata e le cliniche private”. Operazione antibracconaggio nel Parco della Sila Otto denunce Bisignano. Roberto Cairo: «Purtroppo non vedo trasparenza» SAN GIOVANNI IN FIORE - Mentre il Direttore Generale dell’azienda ospedaliera di Cosenza, Franco Petramala, ci tiene ad assicurare che non esiste un caso “San Giovanni in Fiore”per quanto riguarda l’ospedale, le mura della città sono tappezzate da manifesti che puntano il dito sulla chiusura del reparto di Pediatria e su ciò che sta accadendo nel nosocomio del comune di San Giovanni in Fiore. Il manifesto del segretario cittadino dei Comunisti Italiani, Giovanni Guzzo, accusa i politici di indifferenza verso il degrado in cui versa l’ospedale locale e sul silenzio che regna intorno alla chiusura del reparto dei bambini. “Cosa importa - scrive nella sua lettera Giovanni Guzzo - se si sta cancellando tutto quello che i nostri antenati hanno conquistato nella nostra San Giovanni in Fiore e nessuno batte ciglio”? Poi una sfilza di accuse verso sia la direzione provinciale che verso coloro che rappresentano la politica cittadina e che si scandalizzano solo in occasione di convegni e dibattiti, come, appunto, quello che fu organizzato presso il Poli- Giovanni Guzzo Celico Roberto Cairo SAN GIOVANNI IN FIORE “Gratta e Vinci” da 10.000 euro vinti ancora una volta al bar Isabelli SAN GIOVANNI IN FIORE - Un giovane sangiovannese ieri mattina verso le 10 è entrato nel bar ricevitoria di Tommaso Isabelli e conun gratta e vinci da 5 euro se n’è tornato a casa con 10 mila euro. Il sangiovannese inquestione è una personadi 30 anni, solito frequentatore del Bar Florens gestito dalla famiglia Isabelli, che, appunto, ieri mattina verso le10, comefa disolito, èentrato nelbar diviale della Repubblica ed insieme all’aperitivo ha preso anche un biglietto di 5 euro del Gratta e Vinci e sotto la striscia argentata ha trovato 10 mila euro. Ma non è la prima volta che presso il bar Florens della famiglia Isabelli, adibito anche a ricevitoria sia del Super enalotto che di altre scommesse, si vince e si portano a casa belle cifre. a. ma. viene amministrata da una società “in house” costituita ed avendo eletto i suoi amministratori attraverso il consiglio comunale, diventa impenetrabile, quindi impossibile potere consultare gli atti ed effettuare controlli. Avendo appreso dai giornali che alcuni consiglieri di minoranza si sono recati sul posto per verificare cosa stava accadendo sono stati rinviati non riuscendo a determinare alcuna visione degli atti e quindi costretti a porre richiesta per iscritto. Naturalmente noi vogliamo capire bene cosa ha determinatoil licenziamento dei tre operatori e abbiamo ritenuto più opportuno richiedere con urgenza un consiglio comunale. Devo perciò ringraziare i consiglieri di minoranza – continua il consigliere Cairo - che insieme a me hanno firmato la richiesta del consiglio permettendo così di raggiungere il numero valido affinché venga convocato come per normativa entro i venti giorni successivi. Ai colleghi consiglieri non firmatari mi sento di dire che è anche giusta la forma da loro utilizzata, quella di recarsi presso la struttura, ma dico loro che è anche necessario sforzarsi per effettuare un maggiore e più costante controllo di come viene amministrata la cosa pubblica attraverso l’amministrazione Bisignano. Non possiamo più far scorrere il tutto senza renderci responsabili di quanto accade. Siamo nel caos – conclude Cairo. Non c’è trasparenza, invito la minoranza ad onorare di più i banchi del consiglio per il ruolo che ci compete”. E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro Provincia Lunedì 16 novembre 2009