leggi tutta la raccolta - Il Chiostro Sant`Agostino

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leggi tutta la raccolta - Il Chiostro Sant`Agostino
Pensieri erranti: con la vita
CON LA VITA
Essere uomini e donne di fede viva, che danno
testimonianza della presenza di Dio più con la loro vita, la
loro crescente compassione e il loro amore dinamico che
con idee e parole.
Jean Vanier
UTOPIA DELLA FEDE
Io credo in un’altra umanità più fraterna… nell’utopia della
fede,io credo nell’impossibile e necessario uomo nuovo.
Dom Pedro Casaldaliga
MASSIME GRACIÀN
La passione tinge dei propri colori
tutto ciò che tocca.
Baltasar Graciàn
La consuetudine sminuisce l’ammirazione.
Baltasar Graciàn
Il diritto spinto alla esagerazione diviene torto e l’arancia
troppo strizzata sprizza umore amaro
Baltasar Graciàn
All’uomo prudente giovano più i nemici che allo sciocco
gli amici.
Baltasar Graciàn
Il saggio sa farsi dell’avversione altrui uno specchio più
fedele che quello dell’affetto.
Baltasar Graciàn
Grande infelicità e non servire a nulla, ma non minore
infelicità è servire a tutto.
Baltasar Graciàn
PENSIERI ERRANTI 5
LA TUA IMMAGINE
Quando attorno a te c’è quiete e tu ti fermi terrorizzato,
quando il lavoro diventa una fuga dall’angoscia e dalla
responsabilità, quando senti battere in te il cuore crudele
e maligno del lupo della steppa, allora non cercare un
narcotico nel rumore e nella fretta snervante. Fissa
risolutamente la tua immagine finché non avrai trovato il
fondo.
Dag Hammarskjöld
CONSERVA GIOVANE
C’è una certa rassegnazione che ti rende la vita spenta e
inerte di fronte agli avvenimenti. Bisogna non colmare
l’anima di rimpianti, ma conservarla giovane, fresca,
aperta alla vita e all’avvenire. Il nostro grande privilegio di
creature umane, la nostra luce interiore è che noi stessi
possiamo decidere di non invecchiare.
Emmanuel Mounier
DETTI E MASSIME
La lettura delle massime e dei detti ha un effetto analogo
alla lettura delle enciclopedie di medicina che ci fanno
scoprire in noi i sintomi di tutte le malattie che
descrivono.
Robert de Montesquiou (1855-1921)
VELOCITÀ
E FRENI
Più il convoglio marcia rapido, più sicuri e docili
occorrono i freni, i quali non sono fatti per non far
camminare il convoglio, ma per evitare che deragli.
don Primo Mazzolari
DIMENTICARE
Tre sono le cose che dimentico spesso: le date, i nomi e la
terza… Ahimè, non me la ricordo!
Italo Svevo
GUARDATE UN
BAMBINO
Guardate un bambino, guardate l’aurora di Dio, guardate
gli occhi che vi fissano e vi amano. A un bimbo si può dire
tutto. Quando uno di questi graziosi uccellini vi guarda
fiducioso e felice, l’anima si risana.
F. Dostoevskij
PENSIERI ERRANTI 5
VITA CAPOLAVORO
La vita umana non è altro che una serie di note «a piè
pagina» di un immenso, misterioso e incompiuto
capolavoro.
Vladimir Nabokov (1899–1977)
NON ERRARE
LONTANO
O cuore mio, non staccarti dal sorriso
del tuo Dio, non errare lontano da lui! Colui che veglia
sugli uccelli, sulle bestie e sugli insetti, colui che ha preso
cura di te quand’eri ancora nel seno di tua madre, non ti
custodirà ora che ne sei uscito?
Kabir, vissuto nel XV sec
.
FIORI CARDI ROVI
Ci sono uomini che hanno ricevuto
in sorte di camminare lungo la via dei fiori e uomini ai
quali è stato imposto di trascinarsi per la via dei cardi e
dei rovi.
Pascal Duarte
LA CANDELA
In una stanza silenziosa c’erano quattro candele accese.
La prima si lamentava: «Io sono la pace. Ma gli uomini
preferiscono la guerra: non mi resta che lasciarmi
spegnere». E così accadde. La seconda disse: «Io sono la
fede. Ma gli uomini preferiscono le favole: non mi resta
che lasciarmi spegnere». E così accadde. La terza candela
confessò: «Io sono l’amore. Ma gli uomini sono cattivi e
incapaci di amare: non mi resta che lasciarmi spegnere».
All’improvviso nella stanza comparve un bambino che,
piangendo, disse: «Ho paura del buio». Allora la quarta
candela disse: «Non piangere. Io resterò accesa e ti
permetterò di riaccendere con la mia luce le altre candele:
io sono la speranza».
Parabola ebraica
GLI INSOPPORTABILI
Le persone più insopportabili sono gli uomini che si
credono geniali e le donne che si credono irresistibili.
Henri Asselin
PENSIERI ERRANTI 5
INCONTENTABILI
La sfrontatezza degli uomini è tale che, sebbene abbiano
ricevuto molto, si sentono come offesi, perché avrebbero
potuto ricevere di più: «Mi ha dato la pretura, ma io
speravo il consolato…; ha voluto che l’anno si datasse col
mio nome, ma non mi fa avere un sacerdozio; sono stato
cooptato in un collegio, ma perché in uno solo?».
Seneca
L’OPERA DI DIO
Dio ha posto ogni cosa nel suo tempo.
Nel cuore umano ha posto anche il senso dell’eterno,
senza però che l’uomo possa comprendere al principio
alla fine l’opera di Dio.
Qohelet
PER VOLERE DIVINO
Nei giorni felici sii lieto, nei giorni del dolore rifletti: gli uni
e gli altri vengono per volere di Dio, perché l’uomo non
possa sapere nulla del proprio futuro.
Qohelet
LA CASA
La casa deve piacere a tutti.
A differenza dell’opera d’arte, che non ha bisogno di
piacere a nessuno. L’opera d’arte è una faccenda privata
dell’artista. La casa no. L’opera d’arte viene messa al
mondo senza che cene sia bisogno. La casa, invece
soddisfa un bisogno.
Adolf Loos architetto (1870 – 1933)
MILLE LIBRI E LIBERTÀ
Lo Stato può darmi mille libri attraverso il sistema più
efficiente di numerose e ben fornite biblioteche pubbliche,
ma se io non posso leggere un solo libro di quelli che
intendo legge la mia libertà è uccisa e la mia cultura è
condizionata.
Mario Gabriele Giordano
PENSIERI ERRANTI 5
ALTO INCARICO
A questo più alto incarico sono stato chiamato
all’indomani di un voto che ha visto gli elettori dividersi in
due parti quasi uguali, tra loro nettamente contrapposte.
Le diversità anche radicali, degli orientamenti e dei
programmi, e quindi l’asprezza dei contrasti, non
possono preoccupare perché fanno naturalmente parte
della competizione democratica. E non cancellano tutto
quello che ci unisce come italiani. Ma forte è il bisogno di
un clima più sereno e costruttivo. Ho creduto e credo di
doverlo dire.
Giorgio Napolitano presidente
POLITICA
Se la politica diventa un continuo gridare, un gareggiare a
chi alza di più i toni, uno scontrarsi su tutto, su ogni
questione, in ogni momento, ne soffrono le istituzioni, a
cominciare dal Parlamento, e ne soffre il rapporto con i
cittadini.
Quando nel frastuono generale non si possono nemmeno
più cogliere bene le diverse posizioni e proposte, allora
molti finiscono per allontanarsi non da questo o quel
partito, ma dalla politica .
Giorgio Napoletano, presidente
PARTECIPARE
E invece, attenzione. a chi mi ascolta
e a tutti gli italiani, vorrei dire: non allontanatevi dalla
politica.
Partecipatevi in tutti i modi possibili, portatevi forze e
idee più giovani. Contribuite a rinnovarla, a migliorarla
culturalmente.
Giorgio Napolitano presidente
PIÙ DIALOGO
Ma a questo fine è importante che vi sia più dialogo, più
ascolto reciproco, tra gli opposti schieramenti. Non
abbracci confusi, ma nemmeno guerre tra nemici
piuttosto che polemiche tra avversari.
È questo l’appello che ho rivolto e che continuo
testardamente a rivolgere ai protagonisti della vita
politica, interpretando, credo, il comune sentire dei
cittadini. Quel che auspico è lo stesso clima
consolidatosi. Nella politica e nelle istituzioni in grandi
Paesi democratici. È possibile che ci sia anche da noi,
confido che ci si arriverà
Giorgio Napolitano presidente
PENSIERI ERRANTI 5
CHIESA CATTOLICA
Colgo una profonda sintonia
con la Chiesa cattolica, con le sue espressioni di base,
con le sue voci più alte. Ne ho tratto conferma dall’aperto
e cordiale incontro del 20 novembre con Papa Benedetto
XVI, al quale invio il mio saluto beneaugurante. C’è
sintonia nel sollecitare un più giusto ordine mondiale, un
modello dello sviluppo globale diverso e più sobrio, di
fronte a un ormai inquietante degrado dell’ambiente, che
minaccia la stessa
sopravvivenza umana.
Giorgio Napolitano presidente
PRINCIPI E VALORI
Nel discorso indirizzatomi in occasione di quell’incontro,
il Pontefice ha voluto richiamare ripetutamente i principi e
i valori affermati dalla Costituzione italiana.
È mia convinzione che sia in effetti questo riferimento
essenziale per affrontare nel modo migliore anche i temi
più delicati che oggi ci vengono proposti dagli sviluppi
della scienza e dell’etica, da complesse situazioni sociali e
da dolorosi casi umani come quelli che ci hanno di
recente turbato e coinvolto.
Giorgio Napolitano presidente
ORIZZONTE
PERSONALE
Non ci si può rinchiudere nel proprio orizzonte personale
e privato; soltanto dalla politica possono venire le scelte
generali di cui ha bisogno la collettività, e la
partecipazione dei cittadini è indispensabile affinché
quelle scelte corrispondano al bene comune.
Giorgio Napolitano presidente
PENSIERI ERRANTI 5
PROFONDO RESPIRO
Avvertiamo come esigenza pressante ed essenziale il
richiamo a quel fondamento etico della politica, che fa
tutt’uno col patrimonio della civiltà occidentale e si
colloca tra gli autentici valori della cultura del nostro
tempo. Mai dovrebbe la politica spogliarsi della sua
componente ideale e spirituale, della parte etica e
umanamente rispettabile della sua natura. Ispirare a
questa concezione più alta l’esercizio della politica, darvi
nuovo e più profondo respiro, significa anche oggi, in
Italia, tendere a rasserenare il clima dei rapporti politici e
istituzionali, perseguire sempre il bene comune, pur nella
dialettica e nel libero confronto delle idee e delle
posizioni.
Giorgio Napolitano presidente
RIFORME NECESSARIE
L’impegno posto dal Presidente Napolitano nello spingere
le forze politiche italiane a rasserenare il clima politico e
ad impegnarsi a compiere le riforme necessarie è, non
solo per i cattolici, ma per tutti gli Italia, un motivo di
speranza per il rinnovamento dell’Italia
La Civiltà Cattolica 20 gennaio 2007
LE TENTAZIONI
Siamo forti contro le tentazioni forti. Contro le deboli,
deboli. Non vale la pena, diciamo, fare gli eroi delle
occasioncelle perdute.
Mario Soldati, Lettere da Capri
QUELLI CHE BRIGANO
In tutti i paesi ho veduto gli uomini sempre di tre sorta: i
pochi che comandano; l’universalità che serve; e i molti
che brigano.
Jacopo Ortis di Ugo Foscolo
IL BUON SENSO
Il buon senso c’era; ma se ne stava nascosto, per paura
del senso comune.
Promessi Sposi di Manzoni
PENSIERI ERRANTI 5
CASTITÀ
Giglio della virtù è la castità, che rende gli uomini simili ad
angeli. Niente è bello senza la purezza, e la purezza degli
uomini si chiama castità. Questa virtù si chiama anche
onestà, e il praticarla si chiama onore.
Francesco di Sales
MADRE
Grazie a te, donna madre, sorriso di Dio, per il bimbo che
viene alla luce, tu che guidi i suoi passi nel cammino della
vita.
Giovanni Paolo II
Dio non poteva essere dappertutto e perciò ha inventato
le madri
Proverbio Ebraico
La miglior cosa che un padre possa fare per i figli è
amare la loro madre
Theodore Hesburgh
È un immenso miracolo per una madre vedere e tenere in
braccio un essere che si è formato dentro di lei
Simone de Beauvoir
La pietra angolare di una casa, la parte più importante
non si trova nella terra, ma nel cuore della mamma.
Henry Ward Beecher
FINGERE
Le punizioni non portano che alla sottomissione e
all’ipocrisia e niente è più lontano dalla verità della
finzione. Si comincia col fingere per compiacere gli altri,
ma si finisce per mentire anche a se stessi.
Leena Lander,
PENSIERI ERRANTI 5
COME PRIMA
Maria sente di essere stata scelta da colui che sta per
divenire suo figlio. E in questo è differente da ogni altra
mamma. Dirà soltanto: Fiat; come se volesse far capire
che immergeva la sua libertà nel piano divino. E nello
stesso momento, l’evento si compì. Lei lo seppe, e tacque.
L’angelo si allontanò. Tutto tornò come prima: la
campagna, il cielo con qualche nuvoletta, i rumori
familiari; e san Giuseppe passava e riguardava la Vergine.
Jean Guitton
LA RANA NEL POZZO
Ti prego, o Dio, di liberarmi.
In questo mondo sono come una rana in un pozzo
senz’acqua. Signore, tu sei la nostra via di salvezza, tu sei
la nostra liberazione!
una delle Upanishad
LA MUSICA DI WAGNER
Preferisco a tutte la musica di Wagner.
È così forte che si può parlare tutto il tempo senza che gli
altri sentano una sola parola.
Oscar Wilde
IL MANDORLO FIORITO
La rivelazione della poesia, una volta affacciandomi a una
finestra, si impersonò per me in un grande mandorlo
fiorito, candido nell’abbagliante chiarore della luna piena
Sergio Solmi (1899-1981)
IL MASSIMO VUOTO
Io tremo davanti a questa situazione: oggi il massimo
potere si unisce al massimo vuoto; il massimo di capacità
va insieme col minimo sapere riguardo agli scopi ultimi
della vita.
Hans Jonas (1903-1993)
CHI ASPETTA
Il tempo è troppo lento per chi aspetta, troppo rapido per
chi ha paura, troppo lungo per chi soffre, troppo breve per
chi gioisce. Ma per chi ama non c’è tempo.
H. Van Dyke
PENSIERI ERRANTI 5
GLI DEI NEL FUOCO
Si racconta che dei pellegrini si fossero recati in visita a
Eraclito, e avendolo trovato intento ad accendere il fuoco
ne fossero rimasti delusi. Avrebbero preferito vedere il
grande saggio occupato in operazioni meno usuali, ma
Eraclito indicò il fuoco e si rivolse loro con queste parole:
«Anche lì abitano gli dèi».
Roberto Carifi
L’ARENA DELL’AVERE
Oggi si riceve un’educazione comune, obbligatoria e
sbagliata che ci spinge tutti dentro l’arena dell’avere tutto
a tutti i costi. In questa arena siamo spinti come una
strana e cupa armata in cui qualcuno ha i cannoni e
qualcuno le spranghe. Tutti sono pronti al gioco del
massacro. Pur di avere. L’educazione avuta è stata: avere,
possedere, distruggere.
Pier Paolo Pasolini
MARMO E SABBIA
Gli uomini, se qualcuno fa a loro un brutto tiro, lo
scrivono sul marmo; ma se qualcuno gli usa un favore, lo
scrivono sulla sabbia.
Storia del re Riccardo III, s. Tommaso Moro.
LE ALI
A un bambino regalerei le ali,
ma lascerei che da solo imparasse a volare.
Gabriel García Márquez.
ODIO E AMORE
L’odio è un liquore prezioso, un veleno più caro di quello
dei Borgia. Perché è fatto col nostro sangue, la nostra
salute, il nostro sonno e due terzi del nostro amore.
Charles Baudelaire
CAMBIARE LA VERITÀ
È sufficiente che i politici si accontentino di cambiare il
mondo, senza cominciare col cambiare la verità.
Jean Paulhan
PENSIERI ERRANTI 5
I POLITICI
Gli uomini politici sono uguali dappertutto. Promettono di
costruire un ponte anche dove non c’è un fiume.
Nikita Krusciov
NIENTE E TUTTO
«Non sa niente e crede di sapere tutto.
Questo fa chiaramente prevedere una carriera politica».
G.B.Shaw
IL VALORE DI UN
GIORNO
Frugare il mondo e vedere questo giorno elaborarsi dal
fondo dei secoli, comprenderemmo il valore inestimabile
di un solo nostro giorno.
Madeleine Delbrêl
LE CLASSI
Ci sono al mondo soltanto due classi di uomini: quelli che
hanno e quelli che guadagnano. I primi si coricano, gli
altri si agitano.
Alfred de Vigny
FUTURISMO
Noi vogliamo cantare l’amore del pericolo , l’abitudine
all’energia alla temerarietà. Noi vogliamo glorificare la
guerra sola igiene del mondo.
Marinetti manifesto del futurismo.
A RITROSO
Guardando oggi a ritroso il futurismo, comunque lo si
giudichi nel campo della letteratura, delle arti, e del
costume, appare uno dei segni più sensibili delle
catastrofi che si annunziavano all’Europa e al mondo, una
specie di sismografo dei futuri terremoti.
Francesco Flora
PENSIERI ERRANTI 5
UOMO FINITO 1
Io non sono più nulla, non conto più, non voglio niente,
non mi muovo.
Sono una cosa e non un uomo. Toccatemi: sono freddo
come una pietra, freddo come un sepolcro. Qui è
sotterrato un uomo che non potè diventare Dio.
G. Papini
UOMO FINITO 2
Io non chiedo né pane né gloria né compassione…
Ma chiedo e domando, umilmente, in ginocchio, con tuta
la forza dell’anima mia, un po’ di certezza; una sola, una
piccola fede sicura, un atomo di verità…
Senza questa verità non riesco più a vivere.
G. Papini, (1881–1956)
Un uomo finito (1912)
L’INNOCENZA
Improvvisamente, il sentimento lacerante dell’innocenza,
dell’eterna infanzia di Dio; una rivelazione ineffabile
Era proprio vero! Dio esiste, è qui. È qualcuno , un essere
personale come me! Mi ama, mi chiama.
Paul Claudel (1868 – 1955)
IL GATTO
Dobbiamo stare attenti e ricavare da un’esperienza solo
l’insegnamento che vi è contenuto, e lì fermarci, per non
fare come il gatto che si siede su una stufa rovente. Il
gatto non si siederà mai più su una stufa rovente, e
questo è bene; ma non si siederà mai più neanche su una
stufa fredda.
Oscar Wilde
L’ESPERIENZA
«L’esperienza serve a insegnarci non quello che
dobbiamo fare ma quello che inevitabilmente faremo, dato
che un uomo, per quanto in gamba, è come un ponte che
ha una certa portata e non oltre. Viene un carretto che
pesa di più, e il ponte crolla”
Cesare Pavese
PENSIERI ERRANTI 5
SCIENZA E COSCIENZA
Secondo Salomone, il re sapiente, la sapienza non entra in
un’anima maledetta. La scienza senza la coscienza non è
che rovina dell’anima.
François Rabelais (1494-1553)
LA SOLITUDINE
Una cosa sola è necessaria: la solitudine. La grande
solitudine interiore. Andare in se stessi e non incontrarvi,
per ore, nessuno: a questo bisogna arrivare. Essere soli
come è solo il bambino.
Oscar Wilde
L’ABITUDINE
L’abitudine è l’abitudine.
Non si può sbatterla fuori dalla finestra: bisogna invece, a
forza di persuasione, farle scendere le scale un gradino
alla volta.
Mark Twain (1835-1910)
PER LA PRIMA VOLTA
Uno dei segreti del vero talento è saper vedere tutto “per
la prima volta”: guardare una foglia come se non se ne
fossero mai viste, poiché soltanto allora essa può
apparirci in tutta la sua novità. La capacità di sapersi
ancora meravigliare è il genio dell’infanzia, così presto
soffocato dall’abitudine e dall’educazione.
Julien Green (1900-1998)
LA STORIA NATURALE
Per una persona che non conosca la storia naturale, fare
una passeggiata in montagna è come visitare una galleria
piena di stupende opere d’arte di cui i nove decimi sono
girate con la faccia contro il muro.
Thomas Henry Huxley (1825-1895)
PENSIERI ERRANTI 5
VEDERE IL TUO VOLTO
Dio, devo vedere il tuo volto questa mattina, il Tuo Volto
attraverso i vetri polverosi della finestra, fra il vapore e il
furore, devo sentire la tua voce sopra il clangore della
metropoli. Sono stanco, Dio. Non riesco a scorgere il tuo
volto in questa storia.
J. Kerouac, Un mondo battuto dal vento.
I Diari di Jack Kerouack,1947 Milano
LA RISPOSTA
Se Gesù sedesse alla mia scrivania questa notte,
guardando fuori dalla finestra, tutta quella gente che ride
felice per l’inizio delle vacanze, forse sorriderebbe e
ringrazierebbe il Padre. Non lo so. La gente deve ”vivere”
eppure so che soltanto Gesù conosce la risposta.
Jack Kerouac, 26 giugno 1947
UNA SVOLTA
Gli insegnamenti di Gesù Cristo sono stati una svolta, un
modo per confrontarsi con il terribile enigma della vita
umana e confondersi di fronte ad esso. Che cosa
miracolosa! Quali pensieri deve aver avuto Gesù prima di
“aprire la sua bocca” e iniziare il Discorso della
montagna. Che pensieri profondi, oscuri e silenziosi
Jack Kerouac
PENSIERI ERRANTI 5
RISPLENDE
SU NOI
«Abbiamo bisogno di Gesù?
Si sta avvicinando quel momento? E questo Agnello di
Dio rivelerà (will reveal)? Rivelerà i segreti della gioia sulla
terra e nella morte?» (ivi, 252). Qual è questa risposta?
Cosa Cristo rivelerà? Perché Cristo è la risposta? Perché
«Cristo è il primo uomo a essersi reso conto che l’amore è
il principio della vita umana.
Lui ora risplende sopra di noi più grande che mai e io
sarei pronto a scommettere che nel prossimo secolo
Cristo (e i pochi altri grandi uomini come lui) riempiranno
le menti della gente come mai prima» (ivi, 197).
«Dostoevskij è davvero un ambasciatore di Cristo e per
me la sua opera è il moderno Vangelo. Il suo fervore
religioso vede attraverso i fatti e i dettagli della nostra vita
quotidiana, cosicché non deve concentrare la sua
attenzione sui fiori e gli uccelli, come san Francesco, o
sulle finanze, come Balzac, ma su qualsiasi dettaglio…
sulle cose più ordinarie»
Jack Kerouac
DESIDERIO
Il mondo si schiude di fronte a me come un luogo di cose
potenti che mi danno nutrimento; i pensieri morali
restrittivi svaniscono in un impeto ottobrino di
eccitazione, fame, gioia ed entusiasmo, il disgusto di sé
che proviene dall’introspezione solitaria si trasforma in
desiderio di socievolezza e affabilità, un carburante così
necessario per spingerci a partecipare alla vita»
Jack Kerouac
NUOVA GIOIA
«Sarò forte come l’acciaio, mio Signore, diventerò sempre
più forte, il fuoco mi forgerà, mi renderà più deciso, più
saldo, migliore, secondo la tua volontà o Dio perduto,
secondo i tuoi comandamenti. Ora lascia che io Ti trovi,
come una nuova gioia che invade la terra all’inizio del
nuovo giorno, come il cavallo che, nel suo campo, al
mattino, vede il padrone giungere verso di lui attraverso
l’erba. Ora sono come l’acciaio, mio Signore, tu mi hai
reso forte e pieno di speranza. Colpiscimi e risuonerò
come una campana!» (ivi, 220).
Jack Kerouac
PENSIERI ERRANTI 5
COMUNIONE FINALE
Kerouac è teso alla «comunione finale fra tutte le cose,
l’unione elettrica della vera eternità. È l’altro mondo,
menzionato in principio come la Parola di Dio nelle
Scritture e illustrato dal grande san Tommaso d’Aquino
come un concetto che va oltre la nostra ragione ed è
necessario per l’umanità. La prospettiva di quest’altro
mondo, questa forma di comprensione che non abbiamo
mai immaginato, va al di là della mia capacità di capire,
ma sospetto che sia molto strana e che quando finalmente
ci arriveremo, diremo tutti: “Certo, certo, sì, sì!”».
Jack Kerouac
ALLA FINE DEI TEMPI
Questa conoscenza della vita e dell’eternità non è una
follia (foolishness), protesta Kerouac, «è solo quel caro e
intenso amore (warm dear love) che proviamo verso la
nostra difficile condizione. Con la grazia di Dio Misterioso,
alla fine dei tempi, forse soltanto in quel giorno essa verrà
risolta e chiarita per tutti noi». E conclude
drammaticamente e perentoriamente: «Altrimenti non
posso vivere» (ivi). Senza eternità non si può vivere.
Jack Kerouac
GRAZIE, SIGNORE
Ma grazie, Dio, di tutto.
L’altra notte l’ho capito» (Mv, 266). Scrivere è rispondere a
un dono, a una chiamata. E allora ecco la gratitudine
profonda espressa in preghiera: «Grazie per le Visioni che
Tu mi hai dato, per Te; e tutto è per Te; grazie, o mio
Signore, per questo mondo e per Te. Riempi il mio cuore
del calore del Tuo spirito per sempre» (ivi, 241).
«Grazie, Signore, Dio degli Eserciti, Angelo dell’universo,
Re della Luce e Creatore delle Tenebre per le Tue vie, le
quali, se non fossero percorse, trasformerebbero gli
uomini in ottusi danzatori di carne senza dolore, menti
senza anima, dita senza nervi e piedi senza polvere». E
infine però, folgorante, la richiesta: «Mantieni la mia carne
nella Tua eternità”
Jack Kerouac
PENSIERI ERRANTI 5
POPOLO SAGGIO
Il popolo giapponese
Non si deve perdere nessuna occasione per estendere la
fede nei vari reami; anzi si dovrebbe fare ogni sforzo per
mettere in fiamme tutto il Giappone col fuoco del divino
amore.
Dobbiamo aver fiducia in Dio per la perseveranza nella
fede dei nostri cristiani. Cosa Dio ha fatto con i popoli
barbari convertiti dagli Apostoli e dai discepoli: quanto
più non dovremmo noi riporre le più vive speranze in un
popolo così dotato e così saggio come il giapponese, così
desideroso di salvezza e così pronto a sottomettersi alla
ragione?”
Alessandro Valignano
Gesuita missionario in Giappone, Amico di Padre Matteo
Ricci. Chieti 1539 – Macao 1607
LA RAGIONE
Solo dove la ragione è riconosciuta come Patrimonio
comune a ogni essere umano e dove essa è educata
all’esercizio responsabile che la pone in piena
corrispondenza con la struttura intelligente della realtà, i
diversi potranno incontrarsi e il dialogo essere veramente
possibile e liberante per tutti. Su questa strada del dialogo
l’incontro fra le civiltà diventa veramente possibile, la
legge della forza – preferita da molti come scorciatoia al
perseguimento dei propri fini, ma sempre inevitabilmente
rivelatasi perdente e disastrosa per tutti – cede il posto
alla forza della legge scritta nel gran libro della natura e
nel più profondo del cuore e della ragione umana.
Bruno Forte.
PENSIERI ERRANTI 5
SULL’AMORE
DEUS CARITAS EST.
Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori…
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete?
Matteo,, 5, 44–46
Ciò che non si possiede, ciò che non siamo. quello che ci
manca. Non sono forse di questa natura gli oggetti a cui si
rivolge l’amore?
Platone, Simposio.
L’amore è diventare, confondendosi con l’altro, di due uno.
Platone, Simposio.
Non amavo ancora, tuttavia amavo amare…cercavo qualcosa
da amare, amando amare.
Sant’Agostino
La felicità non sta nell’essere amato, ma nell’amare.
Thomas Man
Omnia vincit Amor.
Virgilio
Che l’amore è tutto
È tutto ciò che sappiamo dell’amore.
Emily Dickenson
Si vis amari ama.
Seneca
L’amore aiuta a vivere, a durare.
Mario Luzi
Come accade a quei rametti che la brina, d’inverno, rende
incantati, così l’amore trasforma l’essere amato in una creatura
soprannaturale.
Stendhal
Quanto il mondo ha di vago e di gentile
opra è d’amor.
Guarini.
Amor ch’al cor gentil ratto s’apprende;
Amor, che a nullo amato amar perdona;
PENSIERI ERRANTI 5
AMICIZIA AMORE
Amore, obbedienza e amicizia sono i termini che
esprimono in modo eloquente la comunione tra Gesù e i
suoi.
Allo stesso modo, il frutto inevitabile di questa amicizia
è l’amore reciproco dei suoi seguaci.
L’amore fraterno ha la sua misura nell’amore di Gesù.
B. Caballero
VIVERE NELL’AMORE
Rimanete nel mio amore.
È il contenuto della nostra esistenza di cristiani: vivere
nell’amore di Cristo.
Vita che consiste anzitutto nell’aprirsi a Cristo che ci ama,
nel lasciarci amare da Lui.
Il cristiano posseduto dall’amore di Dio, è posseduto dalla
sua felicità.
G.Bernabei
VIBRAZIONE DEL
CUORE
Nulla è più tormentoso
della vibrazione del cuore che teme di perdere un amato.
Essa diventa inquietudine dominante, crea un
insopportabile presentimento di fine.
È lo stato d’animo dei discepoli, smarriti dopo le parole di
Gesù che vuole prepararli
al distacco del Calvario.
G. Pollano
LE DONNE
La storia del cristianesimo
avrebbe avuto uno sviluppo ben diverso se non ci stato il
generoso apporto di molte donne…Ringraziamo il
Signore, perché egli conduce la sua Chiesa, generazione
dopo generazione, avvalendosi indistintamente di uomini
e donna, che sanno mettere a frutto la loro fede e il loro
battesimo per il bene dell’intero Corpo ecclesiale.
Benedetto XVI
14 febbraio 2007 Udienza del Mercoledì.
PENSIERI ERRANTI 5
IL PIACEVOLE RIPOSO
Ciò che fa riposare l’anima è il piacere.
Occorre rimediare alla fatica dell’anima
accordandole alcuni piaceri che interrompano la tensione
dello spirito.
S.Tommaso d’Aquino
“Summa Theologica”
LE STAGIONI
La tua breve primavera è sfiorita, svanita è la forza della
tua estate. Già vien l’autunno della tuia età; già si avvicina
il livido inverno e ti mostra la tomba aperta. Dove sono ora
i giorni del piacere, trascorsi fra voluttà? Sono scomparsi
come un sogno. Resta soltanto le virtù.
Joseph Haydn.(1732 – 1809)
GLI ATTRIBUTI DI DIO
Secondo l’esegesi coranica, se tutti gli oceani fossero
d’inchiostro e intingessimo la penna in questo immenso
calamaio per scrivere le lodi di Dio, quell’inchiostro
finirebbe prima d’aver potuto vergare un’infinitesima parte
degli attributi divini.
Gabriele Mandel
TEOLOGIA E
LETTERATURA
Penso che la teologia dovrebbe dare più spazio alle
lettere, perché è nelle lettere, cioè nella narrativa e nella
poesia, che meglio si esprime l’esperienza religiosa.
È lì che si manifesta più vivamente la lotta dell’uomo con
Dio, e non importa se a volte si esprime negativamente. Il
teologo è spesso alle prese con i concetti e c’è quindi il
pericolo di un certo formalismo che non dice più niente a
nessuno.
Divo Barsotti,
intervista in Gente 13 novembre 1981
PENSIERI ERRANTI 5
POESIA CRISTIANA
E RELIGIOSA
Negare la religione in Leopardi è negare la sua poesia. La
sua poesia è religione più della poesia di Manzoni, più
della poesia stessa di Dante. In lui la dimensione religiosa
è più pura, l’impegno religioso, assoluto… tutto il suo
cammino è ricerca del vero Dio.
Manzoni, certo è più cristiano: ma Leopardi è più
religioso. La sua poesia è essenzialmente religiosa.
Divo Barsotti
LE ILLUSIONI E LA
REALTÀ
Dopo la cognizione pertanto, non possiamo tornare alle
illusioni ( l’immortalità. L’altra vita, le qualità proprie degli
uomini antichi o più vicini alla natura), cioè
ripersuadercene, se non rispetto a Dio e a un’altra vita.
Rispetto a Dio, ch’è la virtù, la bellezza ecc. personificata,
la virtù sostanza e non fantasma, come nell’ordine delle
cose create. Rispetto un’altra vita, dove la speranza sarà
realizzata, la virtù e l’eroismo premiato ecc. dove
insomma le illusioni non saranno più illusioni ma realtà…
L’esperienza conferma che l’uomo qual è ridotto, non può
esser felice solamente e durevolmente (quanto può
esserlo quaggiù)se non in uno stato (ma veramente)
religioso, cioè che dia corpo e una verità alle illusioni
senza le quali non c’è felicità, ma ch’essendo conosciute
dalla ragione, non possono più parer vere all’uomo, come
paiono agli altri viventi, se non per la relazione e il
fondamento e la realtà che si suppongono avere in
un’altra vita.
G. Leopardi
LETTERA AL PADRE
MONALDO
“Anch’io in questi giorni ho ricevuto i SS. Sacramenti”
“ non posso abbastanza lodare la sua pietà dei soccorsi
religiosi implorati, com’Ella mi scrive ed esaudirà le sue e
le nostre ardentissime preghiere”.
Lettera del 4 giugno 1827
Giacomo Leopardi
lettera del 26 maggio 1827
PENSIERI ERRANTI 5
INVOCAZIONE DELLA
MORTE
L’anima di Leopardi non riposava nella negazione. Nel
sentimento angoscioso della sua solitudine, egli non
aveva dimenticato del tutto la preghiera e la sua speranza
era soprattutto la preghiera dei suoi. La religione del
poeta non era la religione eroica della patria, era piuttosto
la religione di una natura dalla quale egli si sentiva tradito,
eppure egli alla natura sentiva il bisogno di abbandonarsi
come figlio alla madre.
Era la religione del ricordo: il poeta iveva la nostalgia
dell’infanzia, della gioia che aveva perduto, di quel
confidente immaginar che aveva aperto la sua anima al
desiderio dell’amore. Era la religione della morte. egli
invocava la morte come invocava Dio.
In questa sua religione il poeta non rinnegava quella che
egli aveva appreso da fanciullo: la sua religione, più che
adesione a dogmi ben definiti, era un’adesione
inconsapevole, quasi naturale e istintiva, alla religione dei
suoi. Il legame coi suo era anche spirituale e religioso,
ma la sua non era per questo religione cristiana.
Dino Barsotti
La religione di Giacomo Leopardi
pg,290
Morcelliana Brescia,1975
IL CRISTO DIO
Ma io e voi, Šatov, sappiamo che sono tutte sciocchezze ,
che Cristo–uomo non è il Salvatore e fonte di vita e che la
sola scienza non completerà mai ogni ideale umano e che
la pace per gli uomini, la fonte della vita e la salvezza dalla
disperazione per tutti gli uomini, la condizione sine qua
non e la garanzia per l’intero universo si racchiudono
nelle parole. Il Verbo si è fatto carne e la fede in queste
parole.
Dostoevskij, I Demoni. I Taccuini per “I demoni”, Firenze,
1958,1.012
PENSIERI ERRANTI 5
CI IMPEGNIAMOI
Ci impegniamo noi, e non altri, unicamente noi, e non altri;
né chi sta in alto, né chi su
sta in basso, né chi crede, né chi non crede.
Ci impegniamo senza pretendere che gli altri si
impegnino,
con noi o per conto loro, con noi o in altro modo.
Ci impegniamo senza giudicare chi non s’impegna,
senza accusare chi non si impegna,
senza cercare perché non s’impegna.
Il mondo si muove se noi ci muoviamo, si muta se noi ci
mutiamo,
si fa nuovo se qualcuno si fa nuova creatura.
La primavera incomincia con il primo fiore, la notte con la
prima stella,
il fiume con la prima goccia d’acqua, l’amore col primo
pegno.
Ci impegniamo
Perché noi crediamo nell’amore,
la sola certezza che non teme confronti,
la sola che basta a impegnarci perpetuamente.
Don Primo Mazzolari
PENSIERI ERRANTI 5
EURIPIDE LA PENSAVA
COSÌ.
Chi trascura di imparare in giovinezza.
perde il passato ed è morto per il futuro.
I secondi pensieri sono i più saggi.
Il pensiero successivo è immancabilmente più saggio.
In generale è meglio che sia lo straniero ad adattarsi alla
città.
L’intelligenza non è saggezza.
L’uomo veramente felice è quello al quale, ogni giorno
che passa, non capita nulla di male.
Non c’è dolore più grande della perdita della terra natia.
Parla da saggio ad un ignorante ed egli dirà che hai poco
senno.
Per gli uomini nulla è più utile di una prudente diffidenza.
Quando sono eccessive le lodi indispongono i cuori
nobili.
Terribile è l’ira e difficile a calmarsi, quando i congiunti
muovono guerra ai congiunti.
Euripide
COSE INESPRESSE
Quanto lungo il cammino di questo magico venire al
mondo e quanta stanchezza e quanto costante la
presenza della morte. E quante cose inespresse.
(Sarrazin)
MEZZO PARLARE
Bisogna rassegnarsi
A un mezzo parlare.
Una volta
Qualcuno parlò per intero
E fu incomprensibile.
(E. Montale)
PENSIERI ERRANTI 5
A COMPLETARE UNO
SCRITTO
Si scrive soltanto
la metà di un libro, dell’altra metà deve occuparsene il
lettore.
(J. Conrad)
NEL MOTO LA VITA
.
Le acque che corrono non divengono malsane, né è mai
accaduto che il cardine di una porta si a stato roso dai
vermi
Lu Shi Chun Qiu, testo cinese)
PENSIERI ERRANTI 5
PREGHIERA
Signore, proteggi i nostri dubbi,
perché il Dubbio è una maniera di pregare. Esso ci fa
crescere, perché ci obbliga ad affrontare senza paura le
molte risposte ad una stessa domanda. E affinché ciò sia
possibile,
Signore, proteggi le nostre decisioni, perché la Decisione
è una maniera di pregare. Dopo il dubbio, dacci il coraggio
per sapere scegliere tra un cammino e l’altro. Che il
nostro SÌ sia sempre un SÌ, e il nostro No sia sempre un
NO.
Fa’ in modo che, una volta scelto il cammino, non ci
troveremo mai a guardare indietro, né a tormentarci
perché la nostra anima è rosa dal rimorso. E affinché ciò
sia possibile,
Signore, proteggi le nostre azioni,perché l’Azione è una
maniera di pregare.
Signore, proteggi,perché è una maniera di pregare. Fa’
che il nostro pane quotidiano sia frutto della parte
migliore del nostro animo.Che ci risulti facile, attraverso il
lavoro e l’Azione, condividere un po’ dell’amore che
riceviamo. E affinché ciò sia possibile.
Signore, proteggi i nostri sogni, perché il Sogno è una
maniera di pregare.Fa’ che, indipendentemente dalla
nostra età o dalla nostra situazione, ci venga data la forza
per mantenere accesa nel nostro cuore la fiamma sacra
della speranza e della perseveranza.
E affinché ciò sia possibile,Signore, riempici sempre di
entusiasmo, perché l’Entusiasmo è una maniera di
pregare è ciò che ci unisce ai Cieli e alla Terra, agli uomini
e ai bambini, e ci dice che il desiderio è importante e
merita il nostro impegno. Ciò che ci dice che ogni meta è
raggiungibile, purché ci si impegni anima e corpo nelle
proprie azioni. E affinché ciò sia possibile.
Signore, proteggici, perché la Vita è l’unica maniera che
abbiamo per manifestare il Tuo miracolo.
Fa’ che la terra continui a trasmutare il seme in grano, che
noi si possa seguitare a trasformare il grano in pane. E
questo sarà possibile soltanto se avremo Amore – non
lasciarci mai soli, dunque.
Donaci sempre la Tua compagnia, e quella di uomini e
donne che hanno dei dubbi, che agiscono e sognano, che
si entusiasmano e vivono come se ogni momento del
giorno fosse dedicato alla Tua gloria.
Amen.
Paulo Coelho. Da “Sono come il fiume che scorre”.
Pg. 116-117
PENSIERI ERRANTI 5
DEDICATO A CHI LOTTA
Il poeta Rumi ha detto
che la vita è come la missione dell’inviato di un re in un
paese straniero: l’uomo mandato in quel luogo affinché
porti a compimento un determinato incarico.
All’arrivo, può fare centinaia di cose, ma se non farà ciò
che gli è stato chiesto, è come se non avesse fatto
assolutamente niente.
Per la donna che ha compreso il proprio compito.
Per la donna che ha guardato davanti a sé e ha capito che
il viaggio sarebbe stato molto difficile.
Per la donna che ha cercato di minimizzare le difficoltà
ma, al contrario, le ha denunciate e ha agito affinché
fossero palesi.
Per la donna che ha reso solitari quelli che sono soli, che
ha nutrito coloro che avevano fame e sete di giustizia, che
ha fatto sentire l’oppressore frustrato quanto l’oppresso.
Per la donna che tiene le porte sempre aperte,le
mani sempre impegnate nel lavoro, i piedi sempre in
movimento.
Per la donna che personifica i versi di un altro
grande poeta persiano, Hafez, quando dice: “ Neppure
settemila anni di gioia possono giustificare sette giorni di
repressione.”
Per la donna che è qui stasera: che sia ciascuno di noi,
che il suo esempio si moltiplichi, che abbia davanti a sé
ancora molti giorni difficili, in modo da poter completare
la propria opera.
Affinché le generazioni a venire conoscano il significato
dell’ingiustizia solo attraverso le definizioni dei dizionari,
e mai nella vita degli esseri umani.
Che il suo procedere sia lento, perché il suo ritmo è il
ritmo del cambiamento.
E il cambiamento – quello autentico – abbisogna di molto
tempo per compiersi.
Paulo Coelhoda “Come il fiume che scorre”.- pg.80.
Scritto dedicato all’iraniana Shirin Ebadi,
PREMIO NOBEL PER LA PACE.
9 dicembre 2003, Oslo.
PENSIERI ERRANTI 5
PACE DI COELHO
Pace non vuol dire il contrario della guerra.. Possiamo
avere il cuore colmo di pace anche nel mezzo delle
battaglie più feroci, perché stiamo lottando per i nostri
sogni. Quando tutti i nostri amici hanno ormai perduto la
speranza, la pace del Buon Combattimento ci aiuta ad
andare avanti.
Una Madre in grado di nutrire il proprio figlio ha la pace
negli occhi, anche se le sue mani stanno tremando perché
la diplomazia ha fallito, le bombe cadono e i soldati
muoiono.
Un arciere che tende l’arco ha la pace nella mente, anche
se i suoi muscoli sono contratti per lo sforzo fisico.
E cos, per i guerrieri della luce, la pace non è l’opposto
della guerra- giacché essi:
sono in grado di distinguere ciò che è passeggero da ciò
che è duraturo. Possono lottare per i propri sogni e per la
propria sopravvivenza, ma rispettano i legami che si sono
maturati con il tempo, con la cultura e con la religione;
sanno che gli avversari non sono necessariamente dei
nemici;
hanno coscienza che i loro atti ricadranno su cinque
generazioni a venire e che saranno igli e i nipoti a godereo a patire- per le conseguenze;
ricordano ciò che dice CHING: “ la perseveranza è
favorevole”.” Senza tuttavia arrivare a confondere la
perseveranza con l’insistenza – le Battaglie che si
protraggono più del necessario finiscono per annientare
l’entusiasmo indispensabile alla ricostruzione.
Per il guerriero della luce non esistono le razioni; ogni
opportunità di trasformare se stesso è un’occasione per
cambiare il mondo.
Per il guerriero della luce no esiste neppure il
pessimismo.
Egli rema controcorrente, se necessario –e così, quando
sarà vecchio e stanco, potrà dire ai nipoti di avere abitato
questo mondo per capire meglio il propri vicino, e non per
condannare il proprio fratello.
Paulo Coelho Sono come il fiume che scorre
PENSIERI ERRANTI 5
IN QUEL MOMENTO
In quel momento, la grande domanda dell’essere umano
non sarà: “Come ho vissuto?”, bensì: “Come ho amato?”.
La prova finale di ogni ricerca della Salvezza sarà l’Amore.
Non si terrà conto di ciò che abbiamo fatto, di quello in
cui abbiamo creduto, di ciò che ci siamo guadagnati. Non
ci verrà domandato nulla di tutto questo; ci sarà
domandato nulla di tutto questo; ci sarà chiesto invece
come abbiamo amato il prossimo.
Gli errori che abbiamo commesso non saranno neppure
menzionati; saremo giudicati sulla base del bene che
non abbiamo fatto. Poiché tenere l’Amore chiuso dentro di
sé significa andare contro lo spirito di Dio, quella sarà la
dimostrazione che non l’abbiamo mai conosciuto, che
Egli ci ha amato invano…
Henry Drummond ,
Sermone 189dq P: Coelho, Sono come il fiume che scorre,
pg. 134.
DOVE ANDIAMO?
Dove andiamo dopo la morte?
Perché abbiamo paura degli stranieri?
Esistono i marziani e gli extra terrestri?
Perché accadono gli incedenti anche a chi crede in Dio?
Che significa Dio?
Perché nasciamo se, alla fine, dobbiamo morire?
Quante stelle ci sono in cielo?
Chi ha inventato la guerra e la felicità?
Il Signore ascolta anche quelli che non credono nello
stesso Dio (cattolico)?
Perché esistono io poveri e gli ammalati?
Perché Dio ha creato le zanzare e le mosche?
Perché l’angelo custode non ci è vicino quando siamo
trsti?
Amiamo alcune persone e ne detestiamo altre?
Chi ha dato il nome ai colori?
Se Dio sta in cielo, e anche la mia mamma morta è lassù,
com’è possibile che Lui sia vivo?
Da L’enfant qui posait toujours
de questions.
Paulo Coelho Sono come il fiume che scorre Pag. 182
PENSIERI ERRANTI 5
GIUDICA TE STESSO
Un guerriero della luce
che confida troppo nella propria intelligenza finisce per
sottovalutare il potere dell’avversario.
“Noi vediamo la cattiveria degli altri perché la conosciamo
attraverso il nostro comportamento. Non perdoniamo mai
quelli che ci feriscono, perché pensiamo che non
otterremo mai il loro perdono, diciamo al prossimo verità
dolorose perché vogliamo nasconderle a noi stessi.
Mostriamo la nostra forza, affinché nessuno possa
cogliere la nostra fragilità. Per questo, ogni volta che ti
troverai a giudicare un fratello, sii consapevole che sei tu
a essere sotto processo”.
Okakura Kazuko
Da P.Coelho Sono come il fiume che scorre Pag. 179
L’INNOCENZA
Poiché ha vissuto intensamente la propria vita,
l’erba secca richiama ancora l’attenzione di chi passa. I
fiori semplicemente fioriscono, e lo fanno nel miglior
modo possibile.
Poiché nessuno vede il giglio bianco nella valle, egli non
deve dare spiegazione a chicchessia:vive solo per la
bellezza.
Gli uomini, però, non possono convivere con il “solo”.
Se i pomodori volessero essere meloni
si trasformerebbero in una farsa.
Mi sorprende davvero tanto che molta gente si impegni
per voler essere chi non è: che piacere si può provare
trasformandosi in una farsa?
Tu non hai bisogno di fingere che sei forte, non devi
sempre dimostrare che tutto sta andando bene, non puoi
preoccuparti di ciò che pensano gli altri.
Se ne avverti la necessità, piangi:è bene che tu pianga
fino all’ultima lacrima
(poiché soltanto allora potrai tornare a sorridere).
Mitsuo Aida
P: Coelho, Sono come il fiume che scorre, pg. 185-186.
PENSIERI ERRANTI 5
L’UOMO IMMORTALE
“Così come l’uomo non nasce,
egli non muore mai. Essendo giunto a esistere, non
cesserà mai di farlo, poiché è eterno e perenne.
Così come l’uomo smette abiti usati e indossa vestiti
nuovi, l’anima lascia il corpo vecchio ed entra in quello
nuovo essa è indistruttibile: le spade non la feriscono, il
fuoco non le brucia, l’acqua non la bagna, il vento non la
secca.
Essendo indistruttibile, l’uomo è sempre vittorioso, anche
nelle sconfitte, e, di conseguenza, non deve lamentarsi
mai.”
Bhagavad Gita II. 16-26 da P.Coelho Sono come il fiume
che scorre Pag. 179
PREGHIERA
Oh Dio, quando presto
alle voci degli animali, al fruscio della foglie al mormorio
delle acque, al gorgheggio degli uccelli, al sibilare del
vento o al fragore del tuono, in essi percepisco una
testimonianza della Tua unità.
Sento che Tu sei il supremo potere, l’onniscienza, la
suprema sapienza, la suprema giustizia.
Oh Dio,Ti riconosco nelle prove che sto affrontando.
Concedimi, oh Dio, che la tua soddisfazione sia anche la
mia, che io sia la tua gioia; quella gioia che un padre
prova alla vista di un figlio. E che la mia mente si rivolga a
Te con serenità e determinazione, anche quando è difficile
dire: “Ti amo”.
Dhul-Nun. Sufi egiziano morto nel’861
P: Coelho, Sono come il fiume che scorre, pg. 193
TUTTO IL RESTO
Oggi si soffre e si fa soffrire, si uccide e si muore, si
compiono cose meravigliose e cose orrende, non già per
salvare la propria anima, ma per salvare la propria pelle.
Si crede di lottare e di soffrire perla propria anima, ma in
realtà si lotta e si soffre per la propria pelle. Tutto
il resto non conta.
Curzio Malaparte
PENSIERI ERRANTI 5
LA POESIA
In sé la poesia
qualcosa di sconveniente
Esce da noi e non sapevamo che ci fosse,
dunque sbattiamo le palpebre, come se da noi fosse
balzata
fuori una tigre, e stesse nella luce,
colpendosi i fianchi con la coda.
Czeslaw Milosz
IL MONDO SPECCHIO
Il mondo è uno specchio
Sappi che il mondo tutto intero è uno specchio,
e in ogni atomo si trovano cento soli fiammeggianti.
Se tu fendi il cuore di una sola goccia d’acqua,
ne scaturiscono cento puri oceani.
Se tu esamini ciascun grano di polvere,
mille Adami possono esserci scoperti…
in un seme di miglio è nascosto un universo;
tutto è raccolto nel punto del presente…
Da ogni punto di tale cerchio
Sono tratte forme a migliaia.
E ciascun punto, nel suo ruotare in cerchio,
è ora un cerchio,ora una circonferenza che gira.
Mahmûd Shabestari-Iran 1250-1320
PENSIERI ERRANTI 5
I MIEI VERSI NATI DAL
PANTANO
Dapprima per la vita vagai,
in mezzo a un amore dolente: e conservai una piccola
pagina di quarzo, che mi confisse gli occhi della vita.
Comprai bontà, visitai il mercato della cupidigia , aspirai
le acque più sordide dell’invidia, l’inumana ostilità degli
esseri e di maschere.
Vissi un mondo di pantano marino dove il fiore, il giglio,
d’improvviso, m’ingoiava in un tremito di spuma, e dove
posi il piede la mia anima scivolò verso i denti
dell’abisso.
Nacque così la mia poesia, appena riscattata dalle
ortiche, impugnata sulla solitudine come un castigo, o ,
per sotterrarlo, chiuse nel parco della lascivia il più
segreto fiore.
Così isolato come l’acqua oscura che vive nelle fonde
gallerie, corsi di mano in mano, all’isolarsi d’ogni essere,
all’odio quotidiano.
Seppi che così vivevano, coprendo la metà degli esseri,
come pesci del più strano mare, e nelle fangose
immensità io incontrai la morte.
La morte che apriva le porte e sentieri.
La morte che scivolava sui muri.
“Il poeta” da Pablo Neruda, “Canto generale” Milano,
Sugarco, 2004
L CORTESE E LO
SCONTROSO
Una volta c’erano due fratelli, uno gentile e l’altro
scortese. Il padre, ricco carpentiere, raccomandava loro di
essere sempre benevolenti con i più bisognosi. Gli amici
del carpentiere, a vedere i due fratelli ritenevano
obbediente quello più cortese. Un giorno, uno di questi
amici vide inaspettatamente da lontano i due fratelli
accostarsi a un indigente, ma solo il più scontroso gli
diede da mangiare, mentre l’altro passò oltre. Dunque,
l’apparenza basta per giudicare?
Davide Carbonaro
Parabole per la mensa. Ponteranica 2005
PENSIERI ERRANTI 5
LA FATICA DI STARE
CON I RAGAZZI
Voi affermate che è difficile
stare con i fanciulli. Avete ragione. ma poi aggiungete:
perché bisogna mettersi al loro livello: abbassarsi,
curvarsi, piegarsi, farsi piccoli.
Ebbene in questo avete torto.
Non sta qui la fatica maggiore, ma piuttosto nel dovere di
elevarsi. Sta nell’impegno di innalzarsi, alzarsi in punta di
piedi per non ferirli.
Janus Korczack
educatore ebreo– polacco, morto in un lager per non
lasciare i suoi ragazzi
VIVI LA VITA
Prendi un sorriso:
regalalo a chi non l’ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole: mettilo nel cuore della notte.
Prendi una sorgente: ristora chi è prostrato nella polvere.
Cogli una lacrima: posala sul volto di chi non piange mai.
Prendi il coraggio: mettilo nell’anima di chi non sa lottare.
Vivi la vita: raccontala a chi non sa capirla.
Apriti alla speranza: vivi nella sua luce.
Prendi la bontà: donala a chi non sa donare.
Scopri l’amore: fallo crescere sulla terra.
Mahatma Gandhi
L’AMORE DIMENTICATO
“Oggi vi parlerò
di quello che avete dimenticato.
Cari figli, il mio nome è amore, per questo sono con voi
così tanto del vostro tempo, e questo è amore, perché un
grande amore mi manda.
Cerco da voi lo stesso. Chiedo l’amore nelle vostre
famiglie. Chiedo che nel vostro fratello riconosciate
l’amore. Solo così, tramite l’amore, vedrete il volto del più
grande amore.
Che il digiuno e la preghiera siano la vostra guida. Aprite i
vostri cuori all’amore, anzi alla salvezza.
Grazie”.
Benedetto XVI
PENSIERI ERRANTI 5
LA MOGLIE ITALIANA O
STRANIERA
Se fosse possibile che io m’innamorassi ciò potrebbe
accadere piuttosto con una straniera che con un’italiana.
Quel tanto di nuovo o d’ignoto che v’ha ne’ costumi, nel
modo di pensare, nelle inclinazioni, nei gusti, nelle
maniere esteriori, nella lingua di una straniera, è molto a
proposito per far nascere o per mantenere in un amante
quell’immaginazione del mistero, quella opinione di
vedere e di conoscere nella persona amata meno di quello
che essa nasconde in se stessa, di quel ch’ella è, quella
idea di profondità, di animo recondito e segreto che è il
primo e necessario fondamento dell’amore più che
sensuale. Oltre alla grazia che accompagna naturalmente
ciò che è straniero, come straordinario.
Giacomo Leopardi
Firenze, 21 settembre 1827).
LA PREPOTENZA
Il genere umano, si divide in due parti:
gli uni usano prepotenza e gli altri la soffrono.
Né legge né forza alcuna, né progresso di filosofia
né di civiltà potendo impedire che l’uomo nato
o da nascere non sia o degli uni o degli altri,
resta che chi può eleggere elegga. Vero è che non tutti
possono, né sempre.
G. Leopardi, Pensieri, XXVIII, pag. 74, B.U.R.,Milano 1988
LE STAGIONI
Breve fu la primavera,
or del tutto già sfiorite;
la gran forza dell’estate
che da tempo è svanita;
e l’autunno è pur passato
con il passo rallentato;
ora, giunto all’inverno,
vado incontro all’eterno
Don Amedeo De Boni
PENSIERI ERRANTI 5
LA LECTIO DI
REGENSBURG
il discorso di un teologo,
di un uomo che riflette sulle religioni e su come si
rapportino con il mondo.
È un testo erudito, ben scritto, e soprattutto è un’apologia
della ragione che illumina il pensiero e l’azione.
Tahar Ben Jelloun
Ia fragilità dell’Islam la Repubblica, 21 settembre 2006
ISLAM IDEOLOGIA
Da una trentina d’anni l’islam è stato fatto deviare al suo
messaggio di pace per diventare in alcuni paesi
un’ideologia intellettuale che pensa, dubita e discute.
Tahar Ben Jelloun
Ia fragilità dell’Islam la Repubblica, 21 settembre 2006
PARZIALITÀ
Il Gruppo di ricerche islamico–cristiani
ha deplorato le frasi del Papa, ma chi, tra i musulmani ha
condannato l’orribile omicidio del direttore di un giornale,
Mohammed Tah , sgozzato per aver dubitato della
genealogia del profeta? Qualcuno ha reagito , ma solo su
Internet e senza grande eco. E chi su preoccupa delle
ricorrenti prediche contro i cristiani e i musulmani in
diverse moschee e nei manuali scolastici?
Hamadi Redissi,
dell’Università di Tunisi“ un’occasione per l’Islam dei
moderati “il Giornale 20 settembre 2006
LA LINGUA
L’uomo disse al serpente: il leone sbrana la sua preda e
poi la divora, ma tu mordi per il solo piacere di fare male.
Non spetta a te farmi questo rimprovero – rispose il
serpente –, poiché la tua lingua è peggiore della mia e tu
mordi non solo da vicino, ma anche da lontano.
Talmud Babilonese ‘Arakin ,15b.
PENSIERI ERRANTI 5
MAESTRI E
OPPRESSORI
Gli occidentali furono discepoli degli orientali; poi,
superatili, ne divennero maestri e soprattutto oppressori.
L’Occidente ha insegnato agli orientali i metodi di ricerca
scientifica, ha svegliato il mondo dell’Islam, gli ha dato
coscienza dei suoi diritti, ma al tempo stesso l’ha
pesantemente oppresso. Bisogna individuare i colpevoli,
Incolpevoli gli scienziati, i veri uomini del pensiero.
Nessuna opposizione tra il cristianesimo e l’Islam, nessun
processo al cristianesimo. Non bisogna mettere in conto
alla religione i peccati che i cristiani commettono: essi
peccano contro la loro religione quando colonizzano
l’Islam senza giustizia e senza carità.
Taha Husein (1899- 1973 scrittore egiziano)
Da Civiltà Cattolica, 3762 17 marzo 2007
LA COLPA
La colpa è tutta dei politici, degli uomini d’affari,
industriali, banchieri, fautori e autori della colonizzazione.
Colonizzazione ipocrita, giacché prende il pretesto di
salvare, redimere, beneficare i paesi arretrati. La stessa
ingiustizia del resto questi stessi uomini commettono
nelle loro nazioni, conto gli operai e i contadini,
dividendoli e provocando la lotta di classe. Da bollare è
anche la vanità per cui gli occidentali credono di contare
maggiormente davanti a Dio, la vanità di credersi superiori
agli altri l’accusa non si rivolge contro il cristianesimo: la
prova è che i migliori occidentali hanno la coscienza
inquieta sentendosi in peccato conto i loro stessi principi.
Taha Husein (1899- 1973 Scrittore egiziano)
Da Civiltà Cattolica, 3762 17 marzo 2007
PENSIERI ERRANTI 5
LA SCIENZA
NON VANA DI SÉ
La scienza è indispensabile perché l’uomo deve proporsi
di scoprire e sapere. La religione musulmana comanda
all’uomo di imparare e il Corano lo dice in maniera palese.
Occorre però che la scienza non sia vana di sé. Le colpe
dell’Occidente devono essere cercate altrove.
Vi si è sviluppato un feroce egoismo nelle classi che lo
dirigono; ha rifiutato ai deboli la cultura con
Ma la cultura occidentale noi musulmani siamo andati a
cercarla. Pretendiamo anche di migliorarla, integrarla
temperandone le esagerazioni: renderla veramente
umana, come oggi non è. Ecco dunque la mia risposta alle
domande rivolte da Carnelutti: apertura alla civiltà
occidentale, purché non sia spinta come oggi all’ipertrofia
e siano mantenuti i valori spirituali.
Taha Husein (1899- 1973 egiziano)
Da Civiltà Cattolica, 3762 17 marzo 2007
SPERARE
Sperare in Dio significa tendere verso di lui con opere
buone.
(Alberto Magno)
SCALAQ DI GIACOBBE
La scala della scienza è come quella di Giacobbe: finisce
ai piedi di Dio.
(Albert Einstein)
OBBEDIENZA
E’ tanto difficile credere, perché è tanto difficile ubbidire
(Blaise Pascal)
LETIZIA
La fede e la letizia sono unite da un vincolo segreto; a Dio
non piacciono i musoni.
(Julius Langbehn)
USUFRUTTO
A nessuno la vita è stata data in possesso, a tutti è stata
data in usufrutto.
(Lucrezio Caro)
PENSIERI ERRANTI 5
GRADUATORIE
Dio non si lascia sedurre
Dio non fa graduatorie,
non si lascia incantare dai tuoi titoli
Di nobiltà né da quelli di studio e
Neppure dalla brillantezza
Della tua carriera sociale.
Dio non si fa sedurre dalle tue belle parole
Più di quanto non ascolti il lamento del povero
Ai margini della via,
O il pianto del bimbo col cuore schiantato
Dall’assenza del sorriso materno
Anonimo
IPOCRISIA
È ipocrisia scoprire nell’esistenza
del fratello un piccolo difetto
e mostrare grande zelo nel correggerlo,
mentre si è ciechi su ciò che di grave si annida in noi.
Occorre, invece, partire da noi stessi,
per compiere con carità il gesto della correzione fraterna.
G. Barbaglio
FIDUCIA
Devo dire che lo studio dell’universo in cui viviamo è oggi
una delle più soddisfacenti attività per lo scienziato.
Viviamo infatti un periodo glorioso dell’astronomia. Io
personalmente trovo stimolo intellettuale ed estetico, e
vorrei riuscire a capire tutto il processo dal Big Bang al
Dna. Sono anche convinto che dobbiamo sforzarci tutti di
ridare fiducia alla capacità della ragione umana di
risolvere i nostri problemi, in modo tale da evitare di
ricadere di nuovo in secoli oscuri.
Riccardo Giacconi premio Nobel
PENSIERI ERRANTI 5
ESECUZIONE
Il racconto del medico dell’esecuzione, scritto a distanza
di pochi anni, viene citato spesso perché è l’ultima notizia
autentica sulla fine di Bonhoeffer. Il medico scrisse:
La mattina di quel giorno (9 aprile 1945), tra le ore 5 o 6, i
prigionieri - l’ammiraglio Canaris, il generale Oster, il
giudice Sack, il capitano Gehre e il pastore Bonhoeffer furono condotti fuori delle loro celle. A voce alto vennero
lette le sentenze della corte marziale. Attraverso una porta
socchiusa in una cella nella baracca dei prigionieri ho
visto il pastore Bonhoeffer in ginocchio. Stava pregando,
prima che si togliesse i vestiti da prigioniero. Era immerso
in un’ultima preghiera a Iddio. La completa dedizione nella
preghiera di quest’uomo, particolarmente simpatico, il suo
assorbimento totale nella certezza di essere esaudito mi
hanno profondamente colpito. Anche dopo, al luogo del
supplizio, Bonhoeffer disse ancora una breve preghiera.
Poi salì calmo, con coraggio e fermezza d’animo sulla
scaletta sotto la forca. La morte avvenne dopo pochi
secondi. Nei quasi cinquant’anni della mia prassi di
medico non ho mai visto morire un uomo in maniera così
rassegnata alla volontà di Dio.
Christoph U.Schminck-Gustavus
PENSIERI ERRANTI 5
DICONO
I Maestri aprono l’uscio,
ma devi entrare da solo.
Proverbio cinese
Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana.
Sull’universo ho ancora i miei dubbi
Albert Einstein.
Tutti pensano a cambiare l’umanità ma nessuno pensa a
cambiare se stesso.
Lev Tolstoj.
La bellezza è gradita agli occhi, ma la dolcezza affascina
l’animo.
Voltaire.
Le persone che si sforzano di essere interessanti sono le
più noiose di tutte.
Kahlil Gibran.
A me interessa più la mia coscienza che l’opinione degli
altri.
Cicerone
Se non puoi fare niente, che cosa puoi fare?
Koan Zen.
Ci vogliono due anni per imparare a parlare ma una vita
per imparare a tacere.
Anonimo.
PENSIERI ERRANTI 5
IL BENE DEL
PROSSIMO
Chi desidera il bene del prossimo
scopre che la felicità degli altri
è la fonte più generosa per la propria felicità.
La sua esistenza, libera dall’egoismo,
dalla viltà, dall’avidità, diventa intrepida,
audace e capace di qualsiasi impresa…
Il suo animo si infiamma , si riempie di zelo
e dimentica le preoccupazioni personali
che sono alla base delle penose ansie di paura, gelosia e
invidia.
Adam Ferguson (1723-1816) dai Principi di scienza
NON MI SERVE
Lontano o vicino, nella felicità o nell’infelicità, l’amico
riconosce nell’altro colui che fedelmente aiuta alla libertà
e a essere uomo.
I veri amici vedono i tuoi errori e ti avvertono; i falsi amici
vedono allo stesso modo i tuoi errori e li fanno notare agli
altri.
Non mi serve un amico che cambia quando cambio io e
annuisce quando annuisco io; la mia ombra lo fa molto
meglio.
Plutarco
RIVELA AI PICCOLI
La rivelazione divina segue schemi inattesi: nasconde i
misteri del regno
ai sapienti e agli intelligenti e li rivela ai piccoli.
Ad essi, il Signore del cielo e della terra manifesta la
nuova comprensione di Dio
e della sua volontà, che è racchiusa nelle parole e nelle
azioni di Gesù.
Bruno Maggioni
SEGNO DI SALVEZZA
A chi non è mai sazio di segni grandiosi e miracolosi, ne
viene promesso soltanto uno:
il segno di Giona nel ventre del pesce, che simbolizza
Gesù morto e sepolto.
Segno di salvezza, esso è anche un segno del giudizio di
Dio che incombe su coloro che rifiutano
di convertirsi.
M. Galizzi
PENSIERI ERRANTI 5
CONSIDERATE
Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case,
voi che trovate, tornando a sera, il cibo caldo e visi amici:
:considerate se questo è un uomo, che lavora nel fango,
che non conosce pace,
che lotta per un pezzo di pane, che muore per un Sì e per
un No.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome,senza più forza di ricordare,
vuoti gli occhi e freddo il grembo come una rana
d’inverno.
Meditate che questo è stato. Vi comando queste parole.
Primo Levi “Se questo è un uomo”. 1947
UN GIORNO
RIFLESSIONI AGOSTI
-INIANE
Una parabola ebraica racconta che un
giorno Dio mandò l’angelo Gabriele sulla terra a offrire
almeno a un uomo il dono puro della felicità. L’angelo,
però, ritornò stringendosi ancora tra le mani quel regalo e
a Dio che chiedeva spiegazioni replicò: «Ho trovato che
tutti gli uomini non avevano tempo di ascoltarmi perché
avevano tutti un piede nel passato e uno nel futuro;
nessuno badava al presente».
Un’abitudine, se non contrastata,
presto diventa una necessità.
Il mondo è un libro e quelli che non viaggiano ne leggono
solo una pagina.
Il modo in cui lo spirito è unito al corpo non può essere
compreso dall’uomo, e tuttavia in questa unione consiste
l’uomo.
E gli uomini se ne vanno a contemplare le vette delle
montagne, i flutti vasti del mare, le ampie correnti dei
fiumi, l’immensità dell’oceano, il corso degli astri, e non
pensano a sé stessi.
Il tempo non esiste, è solo una dimensione dell’anima. Il
passato non esiste in quanto non è più, il futuro non
esiste in quanto deve ancora essere, e il presente è solo
un istante inesistente di separazione tra passato e futuro!
Sant’Agostino
PENSIERI ERRANTI 5
NESSUNO È
STRANIERO
Il tuo Cristo era un ebreo, la tua automobile è giapponese,
la tua pizza è napoletana, il tuo profumo è francese, il tuo
riso è cinese, la tua democrazia è greca, il tuo caffè è
brasiliano, il tuo orologio è svizzero, la tua cravatta è di
seta indiana, le tue vacanze sono turche, tunisine o
marocchine, i tuoi numeri sono arabi, le tue lettere sono
latine.
E tu rinfacci al tuo vicino di essere uno straniero?…
(Anonimo)
Credere per amare. (Mons. Camillo Berliocchi)
UN ABBRACCIO, ED É ...ma cosa fate, uomini violenti, che procurate solo lutti e
LA PACE
morte? Credete i vostri, atti di eroismo? Non è che sono
atti di pazzia?
Dite che siete martiri e la pace giorno per giorno più
l’allontanate. I martiri son quelli che ammazzate senza
pentirvi, senza aver pietà.
Pensate mai al valore della fede, al domani, al futuro, alla
speranza? Perché non costruire tutti insieme qualcosa
che dia scopo a questa vita.
Vedo ogni giorno quella Terra Santa sempre più rossa di
sangue innocente, sento un dolore che mi stringe il cuore,
vorrei gridare e, non so che fare.
E mentre il pianto scende, un attentato forse la mente
vostra già prepara. Pensate al profumo di una rosa, al
sorriso grandioso dei bambini.
Buttate questi ordigni ed un abbraccio si dia Israele con la
Palestina! Gesù, vuole chiamarvi ancor “Fratelli “ e
stringervi sul Cuore Suo di Padre.
(Rino Vittozzi).
PENSIERI ERRANTI 5
“FARE LA CARITÀ”
Non deve venir inteso
come largizione di elemosine soltanto;
esercita nobilmente la carità
chi si preoccupa di “insegnare al pubblico,
per amor di Dio, le lettere e le scienze”;
chi perdona le offese ricevute e sopporta gli altrui difetti;
chi pratica la compassione e la pazienza;
chi ha la forza di attuare la correzione fraterna;
chi onora Dio anche nelle persone dei malati,
e provvedendo all’onesta sepoltura dei morti;
chi accoglie ed alloggia i pellegrini.
Antonio Muratori
O.R. 19 agosto 2007
SENTIMENTO
Il sentimento del pudore consiste
In un ritorno dell’individuo su se stesso.
Volto a proteggere il proprio sé profondo
Della sfera pubblica.
Max Scheler (1874-1928)
da “Pudore e sentimento”
.
LA SERIETÀ
La serietà non è una virtù.
Sarebbe un’eresia molto più giudiziosa,
Dire che la serietà è un vizio.
Gilbert K Chesterton (1874-1936)
da “Ortodossia”:
I PROVERBI
Amo poco i proverbi.
Sono selle buone per tutti cavalli: on cen’è uno che non
abbia il suo contrario e, qualunque condotta si tenga se
ne trova sempre uno per appoggiarsi.
Emmelina di Musset
PENSIERI ERRANTI 5
LA FORZA D’AMORE
L’amore può salvare colui che
decide di rimanere.
E quelli che pensano che io stia sfondando una porta
aperta provino a trascorrere una giornata in mezzo ai
bambini affetti da cancro o a grandi invalidi è sufficiente
osservare, per captare la luce intorno ai pazienti
circondati d’affetto e le ombre che orlano la solitudine di
quelli abbandonati, più numerosi di quanto s’immagini.
Laetitia Bohn-Derrien
LA VITA DONO
Tu hai difeso la vita che mi avevi dato,
fin dal seno materno, quando uomini dimentichi della tua
legge avevano deciso di sopprimerla prima che vedesse la
luce, sopprimerla dicevano per salvare quella pericolante
di mia madre.
Tu, invece, Signore, che vegliavi paternamente su l’una e
su l’altra, le hai salvate tutte e due…grazie, Signore, tu sei
la stessa misericordia e i tuoi giudizi sono ineffabili.
P: Agostino Trapè
P. Gioele Schiavella, O. R. 13 settembre 2007
INSEGNAMI A
PREGARE
Insegnami a pregare come hai pregato tu.
Come hai pregato sul monte dove hai passato la notte “ in
oratione Dei” (Lc 6,12), nel Getsemani dove hai implorato
che ti fosse risparmiata la passione e non sei stato
esaudito (Mt 26, 39), sulla croce dove ti sei lamentato
dell’abbandono del Padre (Mt 27, 46).
Insegnami a pregare con perseveranza soprattutto
quando non mi ascolti, come tante volte hai fatto, come
tante volte fai. Eppure, tu lo sai, la preghiera che il tuo
Spirito m’infondeva e m’infonde nel cuore era ed è
sincera, umile,accorata, fiduciosa.
Perché, Signore non mi ascolti? Ma neppure tu sei stato
ascoltato dal Padre! Conferma in me la convinzione che le
tue disposizioni sono sempre paterne anche quando sono
occulte, paterne anche quando sono dolorosamente
misteriose.
Tu sani anche quando ferisci, sei vicino, anche quando
sembri lontano, buono anche quando ti mostri severo; tu
che non turbi mai la pace dei tuoi figli se non per
procurarne loro una più certa e più grande.
P. A. Trapè
P. Gioele Schiavella, O. R. 13 settembre 2007
PENSIERI ERRANTI 5
INSEGNAMI IL SORRISO
Insegnami il sorriso, questo dono prezioso e pur tanto
raro, che ogni uomo può dare all’altro, se ha la pace nel
cuore, verso coloro che mi sono vicini, verso quelli, che
mi fai incontrare.
P. A. Trapè
P. Gioele Schiavella, O. R. 13 settembre 2007
INSEGNAMI A
CONTRINUIRE
Insegnami a contribuire alla coesione della comunità in
cui vivo con l’amore della pace e l’esempio della fraternità
gioiosa e paziente, con la sopportazione e, quando sia
possibile,la dissimulazione dei difetti altrui, lieto che gli
altri sopportino i miei…
Insegnami a lodare, a incoraggiare, a promuovere quanto
di bene vedo fare intorno a me.
P. A. Trapè
P. Gioele Schiavella, O. R. 13 settembre 2007
INSEGNAMI A NON
RATTRISTARE
Insegnami a non rattristarmi che le nuove
generazioni incalzando mi sospingano ai margini della
strada, che mostrino di ignorare quanto ho potuto fare per
tua grazia a beneficio comune o lo guardino con
disinteresse e disistima ( insegnami a trovare naturale che
le iniziative da me incominciate vadano avanti senza di me
e che coloro che le continuano non sappiano ormai chi le
ha iniziate) e fanno volentieri a meno dell’opera mia.. e
non soltanto a non rattristarmi, ma a goderne, accettando
volentieri la legge del sorpasso…
Anch’io, sapendolo o no, volendolo o no, l’ho fatto pagare
a quella generazione che mi ha preceduto quando pensai
di fare meglio di loro e non ne riconobbi abbastanza, forse
i sacrifici, i meriti, i pregi dei quali ho pur usufruito e
goduto.
P. A. Trapè
P. Gioele Schiavella, O. R. 13 settembre 2007
PENSIERI ERRANTI 5
UNA GRAZIA
Quando verranno le malattie foriere della morte
– e sarà già un tuo dono se esse verranno e io ne
riconoscerò la voce – insegnami ad accettarle come una
grazia, come un annunzio del passaggio all’altra sponda
dove tu sei ad attendermi, tu che sei giudice e salvatore,
ma prima salvatore e poi giudice.
P. A. Trapè P. Gioele Schiavella, O. R. 13 settembre 2007
INSEGNAMI A MORIRE
Insegnami, Signore a vincere
la naturale ripugnanza della morte e ad accoglierne
l’annunzio, se mi concederai la grazia che imploro, di
sentirlo e capirlo con fortezza e serenità, dono del tuo
Spirito, anzi con gioia, come l’annunzio di un incontro
lungamente bramato, l’incontro con te, e in te e con te di
tutti coloro che mi hanno amato e mi amano ed io ho
amato e amo…
Signore, ascoltami, insegnami a morire con grande
speranza nel cuore: insegnami a morire bene, che è
l’unica cosa importante per chi è nato.
Amen. Amen.
P. A. Trapè
P. Gioele Schiavella, O. R. 13 settembre 2007
SENZA CHIASSO
Insegnami ad avvicinarmi al termine della vicenda umana,
così piccola e così breve, in punta di piedi, senza chiasso,
né pretese, né rammarichi quando non sia quello di non
aver fatto abbastanza la tua volontà e di non averti amato
abbastanza; e non solo senza rammarico, ma anche con la
gioia nel cuore, il sorriso sulle labbra, la benedizione sulle
labbra e nel cuore.
P. A. Trapè
P. Gioele Schiavella, O. R. 13 settembre 2007
I VERI E I FALSI AMICI
Lontano o vicino, nella felicità o nell’infelicità, l’amico
riconosce nell’altro colui che fedelmente aiuta alla libertà
e a essere uomo. I veri amici vedono i tuoi errori e ti
avvertono; i falsi amici vedono allo stesso modo i tuoi
errori e li fanno notare agli altri. Non mi serve un amico
che cambia quando cambio io e annuisce quando
annuisco io; la mia ombra lo fa molto meglio.
Plutarco
PENSIERI ERRANTI 5
CASA DI FAMIGLIA
La Chiesa è una casa di famiglia, una casa paterna. Nelle
case di famiglia c’è sempre un po’ di disordine, le sedie
talvolta mancano di una gamba, i tavoli sono macchiati di
inchiostro, le scatole di marmellata si svuotano da sole
nelle dispense…
Bernanos (1888-1948)
Alle Piccole Sorelle di Charles de Foucauld 1947
San Paolo suggeriva a Timoteo,vescovo, amico e
discepolo:
“ Una casa grande ,ove non ci sono soltanto vasi d’oro e
d’argento, ma anche di legno e di coccio,
alcuni destinati ad usi nobili, altri per usi più spregevoli”.
(2 Timoteo 2,20).da Avv. 22 giugno 2003-06-2003
PENSIERI ERRANTI 5
DIO D’AMORE
Grazie, Signore,
Dio di amore, o fonte della gioia,
vogliamo offrirti un inno di grazia:
nulla chiediamo se non di cantare,
lodarti in nome di ogni creatura.
Sei tu la vita e vita è luce,
tutte le cose continui a creare,
e formi l’uomo a tua somiglianza,
l’uomo che è il volto del tuo mistero.
La sua sorte tu gli hai svelato,
per te egli chiama le cose per nome,
perché capace di scienza e d,amore,
è il compimento dell’opera tua.
L’occhio tuo fondo gli ha posto nel cuore
perché egli scopra le tue meraviglie
e sempre celebri il santo tuo nome
la tua bellezza narrando nel canto.
affidi i cieli e la terra
gli apri i segreti del tuo universo,
con lui agisci nell’unico amore
e porti avanti con lui il creato.
Gli dai la donna a sua perfezione,
l’uomo gli sia amico e fratello,
con lui insieme soffrire e gioire
Dio che fondi l’eterna alleanza.
David M. Turoldo
CANTA E CAMMINA
Anima mia, canta e cammina;
E anche tu, o fedele di chissà quale fede; oppure tu,
uomo, di nessuna fede: camminiamo insieme!
E l’arida valle si metterà a fiorire: Qualcuno - Colui che
tutti cerchiamo - ci camminerà accanto”.
David Maria Turoldo
PENSIERI ERRANTI 5
IL CUORE TI CANTI
Cosa più vera è pensarti appena
se pur la mente resiste al pensiero:
dei molti nomi non uno è degno
solo il silenzio conviene al mistero.
Oppure il cuore ti canti rapito
e “padre e madre” ti chiami gemendo:
intelligenza e vita e amore,
Spirito, Verbo, Principio del mondo.
Padre per dire l’immagine
che accomuna l’uomo e la donna
e tutto il genere umano e il mondo
in una famiglia e destino.
Figlio per l’immagine vera
per dire il volto in cui si contempla
e noi trovare il lui l’Archetipo,
di cosa l’uomo è chiamato ad essere.
E tu spiri qual vento dovunque
sì che in te naviga tutto il creato
tu sei dell’uno e dell’altro l’Amore
e di noi il tempio tu fai di Dio.
David Turoldo
PADRE NOSTRO
Di fronte alla notte.
Signore, insegnaci
A chiamarti Padre nostro:
Una preghiera che ha il gusto del pane.
Una preghiera che sia la nostra dimora.
Pierre Emmanuel “Evangélaire”poeta (1916-1984).
PENSIERI ERRANTI 5
NON POSSO VIVERRE
Tu sei il mio pane
Tu o Signore, sei il mio pane,
senza di te non posso vivere;
non saprei dove andare senza di te,
non saprei cosa fare e cosa dire senza di te.
Signore, tu sei il mio nutrimento,
tu sei la forza per la quale
tu mi darai la grazia
di spezzare con i fratelli
questo nutrimento giorno per giorno.
Saremo anche noi il pane del Signore,
pane distribuito,
pane diventato ostia di umiltà.
Carlo Maria Martini
HO PAURA
Ho paura di te o Padre,
ho paura della vita, che con gioia mi doni,
spero in te, ti contemplo ma con pianto ti desidero,
ti cerco, o padre, rimani con me per una volta ancora...
so che mi vuoi come figlio tuo,
so che mi accetti così come sono.
nel tuo silenzio, ricerco la pace,
nel tuo amore, ricerco la salvezza,
nel tuo essere mistero,
ricerco la vita,
nel tuo esistere io esisto.
anonimo
PAROLE EOPERE
DIVINE
Io non credo nelle parole di Gesù
perché Gesù è il Figlio di Dio, ma che Gesù è il Figlio di
Dio perché le Sue parole e i suoi gesti sono divini.
André Gide (1869-1951)
PENSIERI ERRANTI 5
LA BENDA DEI MIEI
OCCHI
Ora, o immortalità, tu mi appartieni!
E mi abbagli, attraverso la benda dei miei occhi, con lo
splendore di mille soli.Alle spalle mi spuntano le ali, e il
mio spirito si libra nei silenziosi spazi dell’etere. Come un
vascello che, spinto dall’alito del vento, vede affondare
l’alacre città portuaria, così per me ogni vita tramonta,
distinguo ancora colori e forme, ma sotto di me non c’è
che nebbia.
Heinrich von Kleist
Da Il Principe di Homburg
Atto V, Scena decima
IL PELLEGRINO 1
Anima mia,canta e cammina
E anche tu, o fedele di chissà quale fede; oppure tu,
uomo, di nessuna fede: camminiamo insieme!
E l’arida valle si metterà a fiorire: Qualcuno - Colui che
tutti cerchiamo - ci camminerà accanto”.
David Maria Turoldo
IL PELLEGRINO 2
“Il pellegrinaggio è molto più di un semplice viaggio, è
itinerario del cristiano verso le proprie radici spirituali per
poter continuare con forza e speranza l cammino
dell’esistenza quotidiana”.
Mons. Gianfranco Ravasi
IL PELLEGRINO 3
Per grazia di Dio sono uomo e cristiano,
per azioni gran peccatore,
per vocazione pellegrino della specie più misera,
errando di luogo in luogo;
I miei beni terrestri sono una bisaccia sul dorso
con un po’ di pane secco,
e nella tasca interna del camiciotto la Sacra Bibbia.
Null’altro.
Dal “Racconto di un Pellegrino Russo”
PENSIERI ERRANTI 5
ESSERE O
APPARIRE ?
Signore, questa sera ti chiedo di liberarmi una volta per
tutte della mia preoccupazione di apparire. Perdonami se
sono troppo preoccupato dell’impressione che do agli
altri, dell’effetto che produco, di ciò che si pensa e si dice
di me. Perdonami di voler assomigliare ad altri
dimenticando d’essere me stesso, di invidiare le loro
qualità dimenticando di sviluppare le mie. Perdonami il
tempo passato a recitare il mio personaggio e il tempo
perso a costruire la mia personalità. Donami, invece, di
morire allo straniero che ero affinché io possa rinascere a
me stesso,poiché non mi troverò, Signore, se rifiuto di
perdermi.
(Michel Quoist)
LA BIBBIA
Il tesoro nascosto nel campo della Bibbia è il fatto che la
si legga; è lo zappare mille volte in questo libro che,senza
che si sappia e talvolta senza che ce se n’accorga, ci
trasforma, ci modella, ci fa crescere.
(D. Attinger)
LIBERTÀ RICEVUTA E
DONATA
Ricevi Signore, tutta la mia libertà, accetta la mia
memoria, la mia intelligenza e tutta la mia volontà. Tutto
quanto sono, quanto possiedo, mi fu dato da te; io rimetto
questo dono nelle tue mani, per lasciarmi interamente a
disposizione della tua volontà. Dammi solamente l’amore
tuo con la tua grazia, e sarò ricco abbastanza e non
chiederò più nulla. Amen
(S. Ignazio di Loyola)
ARIDITÀ UMILTÀ
Nell’aridità e nel vuoto l’anima diventa umile. L’orgoglio di
un tempo sparisce quando in se stessi non si trova più
nulla che dia l’autorizzazione a guardare gli altri dall’alto
in basso. L’anima deve considerare l’aridità e il buio come
buoni presagi: come segni che Iddio le sta al fianco,
liberandola da se stessa, strappandole di mano l’iniziativa.
(Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein)
PENSIERI ERRANTI 5
LA MALDICENZA
In una sola volta la maldicenza colpisce tre persone: chi la
fa, chi la subisce e chi l’ascolta.
(Henri Becque)
SAGGI ED UMILI
Solo i saggi possiedono delle idee; la maggior parte
dell’umanità ne è posseduta.
(Samuel Taylor Coleridge)
Abbi il gusto del servizio umile, di cui mai nessuno ti darà
atto e lode sulla terra.
(Enrico Rossetti)
AMABILI E UMILI
Nulla rende così amabili come il credersi amati.
(
Pierre de Marivaux)
Nulla c’è che capisce di più l’Amore quanto l’umiltà.
(Chiara Lubich)
CONCHIGLIE APERTE
L’oggi nel cuore dell’uomo
Come una conchiglia in fondo al mare.
Domani. Nella marea della risurrezione,
Le conchiglie, gettate sulla sabbia,
Si apriranno e moriranno e morireranno.
Verrà, così, alla luce la perla.
Chi cerca Dio alla luce della fede è
come colui che cerca il sole
alla luce delle stelle.
l-Hallaj mistico mussulmano
(+922 a Baghdad)
IL CARBONE
Sono veramente i sogni
delle nostre speranze
più che dell’avvenir vane sembianze,
immagini del dì guaste e corrotte
dall’ombra della notte.
Battista Guarini Ferrarese “Pastor Fido”
PENSIERI ERRANTI 5
DIFFIDENZA
Una delle prime e più nobili funzioni delle cose poco serie
è di gettare un’ombra di diffidenza sulle cose troppo serie.
Umberto Eco dal “Diario Minimo”
LA SERIETÀ
La serietà non è una virtù.
Sarebbe un eresia,
ma un’eresia molto più giudiziosa,
dire che la serietà è un vizio.
Gilbert K. Chesterton (1874-1936)
LA VERITÀ
La verità non è un cristallo
che si può mettere in tasca,
bensì un mare sconosciuto
in cui ci si getta.
Gilbert K. Chesterton “L’uomo senza”
TU MI HAI CONCESSO
Tu mi hai concesso la morte sulle aspre montagne,
e non quella tra le genti delle valli.
Dietro gli orizzonti della morte
son già apparsi i fuochi dei nuovi tempi.
Mirabile la grazia, che tu mi hai concesso,
l'amaro che tu mi hai scelto in dolcezza.
Oltre i veli della morte mi fai vedere tu
il popolo che s'incammina per la grande festa.
Cadendo, Iddio, nei Tuoi eterni spazi,
io lo vedo che s'avvia alla libertà.
Tu, Iddio, punisci e perdoni!
Ma io, questo mio popolo, quanto l'ho amato.
Dal carcere Bonhoeffer
TERRA
La terra è un astronave.
Se facciamo un guasto precipita
E tutti i passeggeri muoiono
Sia chi ha causato il guasto,
sia chi non ha fatto nulla.
José Esquinas- Alcazar
PENSIERI ERRANTI 5
L'ANIMA NERA
Berdjaev ci insegna che c'è anche un'anima nera della
democrazia, che ha perseguitato, corrotto e negato la
democrazia reale. La democrazia moderna e
contemporanea ha preteso di nascere da una procedura
meccanica, quasi tecnologica, non indifferente alle
differenze ma negatrice delle differenze. Certo che la
democrazia dice l'autodivinizzazione dell'uomo e ne
celebra in modo irreversibile il suo potere individuale e
sociale. La democrazia moderna e contemporanea ha
avuto il volto del totalitarismo, negatore della libertà e
della dignità della persona, del suo impeto creativo
Mons. Luigi Negri
PENSIERI ERRANTI 5
IL GIORNO DEL
RICORDO
«Le foibe furono pulizia etnica» La «disumana ferocia»
rimossa da 60 anni per ideologia: «Fu congiura del
silenzio» Napolitano:
Il"Giorno del ricordo" dev'essere «un solenne impegno di
ristabilimento della verità», spiega consegnando al
Quirinale - ieri mattina - medaglie e diplomi a ventidue
familiari di vittime «delle
foibe, dell'esodo giuliano dalmata e della più complessiva
vicenda del confine orientale».Basta con la «congiura del
silenzio». La verità della storia va raccontata, chiara e
forte, dopo i decenni della «congiura del silenzio» e della
«fase meno drammatica, ma ancor più amara e
demoralizzante dell'oblio» - sottolinea Napolitano - nella
quale la vicenda degli esuli Giuliano-dalmati è stata
affogata: «Anche di questa fase non dobbiamo tacere,
assumendoci la responsabilità dell'aver negato, o teso a
ignorare, la verità per pregiudiziali ideologiche e cecità
politica, e dell'averla rimossa per calcoli diplomatici e
convenienze internazionali».
«Una delle barbarie del secolo scorso». Si ferma un
istante, il presidente. Quindi va avanti: «Vi fu un moto di
odio e di furia sanguinaria, e un disegno annessionistico
slavo, che prevalse innanzitutto nel Trattato di Pace del
1947, e che assunse i sinistri contorni di una pulizia
etnica». Non ha remore ad accostare i nazional-comunisti
titini ai nazisti: «Quel che si può dire di certo è che si
consumò, nel modo più evidente con la disumana ferocia
delle foibe, una delle barbarie del secolo scorso. Perché
nel Novecento, l'ho ricordato proprio in un'altra, storica e
pesante ricorrenza (il "Giorno della Shoah", ndr), si
intrecciarono in Europa cultura e barbarie».
Ricordare quest'orrore. Ecco per quale ragione - afferma
Napolitano - «dobbiamo ricordare l'imperdonabile orrore
contro l'umanità costituito dalle foibe, ma egualmente
l'odissea dell'esodo, e del dolore e della fatica che costò a
fiumani, istriani e dalmati ricostruirsi una vita nell'Italia
tornata libera e indipendente, ma umiliata e mutilata nella
sua regione orientale».
Infine l'appello del presidente. Oggi che in Italia «abbiamo
posto fine a un non giustificabile silenzio, e siamo
impegnati in Europa a riconoscere nella Slovenia un
amichevole partner e nella Croazia un nuovo candidato
all'ingresso nell'Ue», dobbiamo «tuttavia ripetere con
forza che dovunque, in seno al popolo italiano come nei
rapporti tra popoli, parte della riconciliazione, che
fermamente vogliamo, è la verità».
Pino Ciociola
PENSIERI ERRANTI 5
«Veleno della non riconoscenza».: «L'Italia tributa un
riconoscimento giusto e saggio ai familiari delle vittime
delle foibe e all'intero popolo giuliano-dalmata. Anche se
tardivamente», dice. Parla di «veleno letale della non
riconoscenza», e aggiunge che «questo "Giorno del
Ricordo" rappresenta la piena cancellazione della
rimozione di una parte significativa della nostra storia e
perfino di cancellazione della geografia».
Il vicepremier Francesco Rutelli, presente al Quirinale per
la cerimonia, è altrettanto chiaro.
Pino Ciociola
OPERA D’ARTE 1
In questi giorni l’opera d’arte di cui parlava Panzini è
quasi scomparsa, non si azzarda più la grazia
dell’aggettivo accostato al sostantivo, si mettono insieme
due nome perché facciano più notizia, si dice, con
violenta convinzione, come se fosse la verità,”strada
assassina” tutte le volte che su una povera strada
incolpevole accadono tremende stragi del sabato sera o
gli omicidi di pedoni innocenti, di bambini e madri
sorpresesi in piena luce da automobili senza controllo.
Luigi Testaferrata, Agorà di Avvenire 28 marzo 2008
OPERA D’ARTE 2
Come se la strada, costruita tanti anni fa in mezzo a paesi
tranquilli, destinata ad un traffico di gente senza fretta e
senza terrore della morte, fosse responsabile delle
uccisioni compiute da chi sembra impazzito (il più delle
volte ubriaco o sballato da droghe o da stanchezza
notturne),così esaltato da non accorgersi neanche di
morire o di condannare a morte creature incolpevoli.
Luigi Testaferrata, Agorà di Avvenire 28 marzo 2008
PENSIERI ERRANTI 5
L’AMORE DI DIO
L’amore di Dio corre come un filo rosso attraverso ogni
singola esistenza. Rinnegato e disprezzato, compreso e
offeso in migliaia di esseri, continuamente si riaccende
nelle anime e non amore di Dio corre come un filo rosso
attraverso ogni singola esistenza. Rinnegato e
disprezzato, compreso e offeso in migliaia di esseri,
continuamente si riaccende nelle anime e non se non
quando si spegne la vita. Se fosse stato altrimenti, il
Salvatore non avrebbe redento il mondo .
Gertrud von Le Fort (1876-1971). Scrittrice tedesca,
calvinista convertita al cattolicesimo durante un
soggiorno in Roma
Viviamo sotto la minaccia di due prospettive spaventose,
anche se apparentemente opposte: la banalità ininterrotta
BANALITA’ E TERRORE
e un terrorismo inconcepibile…Vale per il male la stessa
legge che si applica alla pornografia. Il trauma delle
atrocità fotografate svanisce vedendole ripetutamente,
come la sorpresa e lo sconcerto che proviamo per la
prima volta assistendo ad un film pornografico si
attenuano sino a sparire se se vanno a vedere altri
Susanna Sontag (1933 N:York. Ebrea) da “ Contro
l’interpretazione” e “Sulla fotografia
AFFRONTARE
Non possiamo sapere cosa ci potrà accadere
Nello strano intreccio della vita.
Possiamo, però, decidere cosa deve accadere
Dentro di noi, come possiamo affrontare le cose
E quale decisione prendere e questo
In fin dei conti è ciò che veramente conta.
J.F. Newton
SOMMARIO
AFFRONTARE........................................................................................ Errore: sorgente del riferimento non trovata
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