leggi tutta la raccolta - Il Chiostro Sant`Agostino
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Pensieri erranti: con la vita CON LA VITA Essere uomini e donne di fede viva, che danno testimonianza della presenza di Dio più con la loro vita, la loro crescente compassione e il loro amore dinamico che con idee e parole. Jean Vanier UTOPIA DELLA FEDE Io credo in un’altra umanità più fraterna… nell’utopia della fede,io credo nell’impossibile e necessario uomo nuovo. Dom Pedro Casaldaliga MASSIME GRACIÀN La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca. Baltasar Graciàn La consuetudine sminuisce l’ammirazione. Baltasar Graciàn Il diritto spinto alla esagerazione diviene torto e l’arancia troppo strizzata sprizza umore amaro Baltasar Graciàn All’uomo prudente giovano più i nemici che allo sciocco gli amici. Baltasar Graciàn Il saggio sa farsi dell’avversione altrui uno specchio più fedele che quello dell’affetto. Baltasar Graciàn Grande infelicità e non servire a nulla, ma non minore infelicità è servire a tutto. Baltasar Graciàn PENSIERI ERRANTI 5 LA TUA IMMAGINE Quando attorno a te c’è quiete e tu ti fermi terrorizzato, quando il lavoro diventa una fuga dall’angoscia e dalla responsabilità, quando senti battere in te il cuore crudele e maligno del lupo della steppa, allora non cercare un narcotico nel rumore e nella fretta snervante. Fissa risolutamente la tua immagine finché non avrai trovato il fondo. Dag Hammarskjöld CONSERVA GIOVANE C’è una certa rassegnazione che ti rende la vita spenta e inerte di fronte agli avvenimenti. Bisogna non colmare l’anima di rimpianti, ma conservarla giovane, fresca, aperta alla vita e all’avvenire. Il nostro grande privilegio di creature umane, la nostra luce interiore è che noi stessi possiamo decidere di non invecchiare. Emmanuel Mounier DETTI E MASSIME La lettura delle massime e dei detti ha un effetto analogo alla lettura delle enciclopedie di medicina che ci fanno scoprire in noi i sintomi di tutte le malattie che descrivono. Robert de Montesquiou (1855-1921) VELOCITÀ E FRENI Più il convoglio marcia rapido, più sicuri e docili occorrono i freni, i quali non sono fatti per non far camminare il convoglio, ma per evitare che deragli. don Primo Mazzolari DIMENTICARE Tre sono le cose che dimentico spesso: le date, i nomi e la terza… Ahimè, non me la ricordo! Italo Svevo GUARDATE UN BAMBINO Guardate un bambino, guardate l’aurora di Dio, guardate gli occhi che vi fissano e vi amano. A un bimbo si può dire tutto. Quando uno di questi graziosi uccellini vi guarda fiducioso e felice, l’anima si risana. F. Dostoevskij PENSIERI ERRANTI 5 VITA CAPOLAVORO La vita umana non è altro che una serie di note «a piè pagina» di un immenso, misterioso e incompiuto capolavoro. Vladimir Nabokov (1899–1977) NON ERRARE LONTANO O cuore mio, non staccarti dal sorriso del tuo Dio, non errare lontano da lui! Colui che veglia sugli uccelli, sulle bestie e sugli insetti, colui che ha preso cura di te quand’eri ancora nel seno di tua madre, non ti custodirà ora che ne sei uscito? Kabir, vissuto nel XV sec . FIORI CARDI ROVI Ci sono uomini che hanno ricevuto in sorte di camminare lungo la via dei fiori e uomini ai quali è stato imposto di trascinarsi per la via dei cardi e dei rovi. Pascal Duarte LA CANDELA In una stanza silenziosa c’erano quattro candele accese. La prima si lamentava: «Io sono la pace. Ma gli uomini preferiscono la guerra: non mi resta che lasciarmi spegnere». E così accadde. La seconda disse: «Io sono la fede. Ma gli uomini preferiscono le favole: non mi resta che lasciarmi spegnere». E così accadde. La terza candela confessò: «Io sono l’amore. Ma gli uomini sono cattivi e incapaci di amare: non mi resta che lasciarmi spegnere». All’improvviso nella stanza comparve un bambino che, piangendo, disse: «Ho paura del buio». Allora la quarta candela disse: «Non piangere. Io resterò accesa e ti permetterò di riaccendere con la mia luce le altre candele: io sono la speranza». Parabola ebraica GLI INSOPPORTABILI Le persone più insopportabili sono gli uomini che si credono geniali e le donne che si credono irresistibili. Henri Asselin PENSIERI ERRANTI 5 INCONTENTABILI La sfrontatezza degli uomini è tale che, sebbene abbiano ricevuto molto, si sentono come offesi, perché avrebbero potuto ricevere di più: «Mi ha dato la pretura, ma io speravo il consolato…; ha voluto che l’anno si datasse col mio nome, ma non mi fa avere un sacerdozio; sono stato cooptato in un collegio, ma perché in uno solo?». Seneca L’OPERA DI DIO Dio ha posto ogni cosa nel suo tempo. Nel cuore umano ha posto anche il senso dell’eterno, senza però che l’uomo possa comprendere al principio alla fine l’opera di Dio. Qohelet PER VOLERE DIVINO Nei giorni felici sii lieto, nei giorni del dolore rifletti: gli uni e gli altri vengono per volere di Dio, perché l’uomo non possa sapere nulla del proprio futuro. Qohelet LA CASA La casa deve piacere a tutti. A differenza dell’opera d’arte, che non ha bisogno di piacere a nessuno. L’opera d’arte è una faccenda privata dell’artista. La casa no. L’opera d’arte viene messa al mondo senza che cene sia bisogno. La casa, invece soddisfa un bisogno. Adolf Loos architetto (1870 – 1933) MILLE LIBRI E LIBERTÀ Lo Stato può darmi mille libri attraverso il sistema più efficiente di numerose e ben fornite biblioteche pubbliche, ma se io non posso leggere un solo libro di quelli che intendo legge la mia libertà è uccisa e la mia cultura è condizionata. Mario Gabriele Giordano PENSIERI ERRANTI 5 ALTO INCARICO A questo più alto incarico sono stato chiamato all’indomani di un voto che ha visto gli elettori dividersi in due parti quasi uguali, tra loro nettamente contrapposte. Le diversità anche radicali, degli orientamenti e dei programmi, e quindi l’asprezza dei contrasti, non possono preoccupare perché fanno naturalmente parte della competizione democratica. E non cancellano tutto quello che ci unisce come italiani. Ma forte è il bisogno di un clima più sereno e costruttivo. Ho creduto e credo di doverlo dire. Giorgio Napolitano presidente POLITICA Se la politica diventa un continuo gridare, un gareggiare a chi alza di più i toni, uno scontrarsi su tutto, su ogni questione, in ogni momento, ne soffrono le istituzioni, a cominciare dal Parlamento, e ne soffre il rapporto con i cittadini. Quando nel frastuono generale non si possono nemmeno più cogliere bene le diverse posizioni e proposte, allora molti finiscono per allontanarsi non da questo o quel partito, ma dalla politica . Giorgio Napoletano, presidente PARTECIPARE E invece, attenzione. a chi mi ascolta e a tutti gli italiani, vorrei dire: non allontanatevi dalla politica. Partecipatevi in tutti i modi possibili, portatevi forze e idee più giovani. Contribuite a rinnovarla, a migliorarla culturalmente. Giorgio Napolitano presidente PIÙ DIALOGO Ma a questo fine è importante che vi sia più dialogo, più ascolto reciproco, tra gli opposti schieramenti. Non abbracci confusi, ma nemmeno guerre tra nemici piuttosto che polemiche tra avversari. È questo l’appello che ho rivolto e che continuo testardamente a rivolgere ai protagonisti della vita politica, interpretando, credo, il comune sentire dei cittadini. Quel che auspico è lo stesso clima consolidatosi. Nella politica e nelle istituzioni in grandi Paesi democratici. È possibile che ci sia anche da noi, confido che ci si arriverà Giorgio Napolitano presidente PENSIERI ERRANTI 5 CHIESA CATTOLICA Colgo una profonda sintonia con la Chiesa cattolica, con le sue espressioni di base, con le sue voci più alte. Ne ho tratto conferma dall’aperto e cordiale incontro del 20 novembre con Papa Benedetto XVI, al quale invio il mio saluto beneaugurante. C’è sintonia nel sollecitare un più giusto ordine mondiale, un modello dello sviluppo globale diverso e più sobrio, di fronte a un ormai inquietante degrado dell’ambiente, che minaccia la stessa sopravvivenza umana. Giorgio Napolitano presidente PRINCIPI E VALORI Nel discorso indirizzatomi in occasione di quell’incontro, il Pontefice ha voluto richiamare ripetutamente i principi e i valori affermati dalla Costituzione italiana. È mia convinzione che sia in effetti questo riferimento essenziale per affrontare nel modo migliore anche i temi più delicati che oggi ci vengono proposti dagli sviluppi della scienza e dell’etica, da complesse situazioni sociali e da dolorosi casi umani come quelli che ci hanno di recente turbato e coinvolto. Giorgio Napolitano presidente ORIZZONTE PERSONALE Non ci si può rinchiudere nel proprio orizzonte personale e privato; soltanto dalla politica possono venire le scelte generali di cui ha bisogno la collettività, e la partecipazione dei cittadini è indispensabile affinché quelle scelte corrispondano al bene comune. Giorgio Napolitano presidente PENSIERI ERRANTI 5 PROFONDO RESPIRO Avvertiamo come esigenza pressante ed essenziale il richiamo a quel fondamento etico della politica, che fa tutt’uno col patrimonio della civiltà occidentale e si colloca tra gli autentici valori della cultura del nostro tempo. Mai dovrebbe la politica spogliarsi della sua componente ideale e spirituale, della parte etica e umanamente rispettabile della sua natura. Ispirare a questa concezione più alta l’esercizio della politica, darvi nuovo e più profondo respiro, significa anche oggi, in Italia, tendere a rasserenare il clima dei rapporti politici e istituzionali, perseguire sempre il bene comune, pur nella dialettica e nel libero confronto delle idee e delle posizioni. Giorgio Napolitano presidente RIFORME NECESSARIE L’impegno posto dal Presidente Napolitano nello spingere le forze politiche italiane a rasserenare il clima politico e ad impegnarsi a compiere le riforme necessarie è, non solo per i cattolici, ma per tutti gli Italia, un motivo di speranza per il rinnovamento dell’Italia La Civiltà Cattolica 20 gennaio 2007 LE TENTAZIONI Siamo forti contro le tentazioni forti. Contro le deboli, deboli. Non vale la pena, diciamo, fare gli eroi delle occasioncelle perdute. Mario Soldati, Lettere da Capri QUELLI CHE BRIGANO In tutti i paesi ho veduto gli uomini sempre di tre sorta: i pochi che comandano; l’universalità che serve; e i molti che brigano. Jacopo Ortis di Ugo Foscolo IL BUON SENSO Il buon senso c’era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune. Promessi Sposi di Manzoni PENSIERI ERRANTI 5 CASTITÀ Giglio della virtù è la castità, che rende gli uomini simili ad angeli. Niente è bello senza la purezza, e la purezza degli uomini si chiama castità. Questa virtù si chiama anche onestà, e il praticarla si chiama onore. Francesco di Sales MADRE Grazie a te, donna madre, sorriso di Dio, per il bimbo che viene alla luce, tu che guidi i suoi passi nel cammino della vita. Giovanni Paolo II Dio non poteva essere dappertutto e perciò ha inventato le madri Proverbio Ebraico La miglior cosa che un padre possa fare per i figli è amare la loro madre Theodore Hesburgh È un immenso miracolo per una madre vedere e tenere in braccio un essere che si è formato dentro di lei Simone de Beauvoir La pietra angolare di una casa, la parte più importante non si trova nella terra, ma nel cuore della mamma. Henry Ward Beecher FINGERE Le punizioni non portano che alla sottomissione e all’ipocrisia e niente è più lontano dalla verità della finzione. Si comincia col fingere per compiacere gli altri, ma si finisce per mentire anche a se stessi. Leena Lander, PENSIERI ERRANTI 5 COME PRIMA Maria sente di essere stata scelta da colui che sta per divenire suo figlio. E in questo è differente da ogni altra mamma. Dirà soltanto: Fiat; come se volesse far capire che immergeva la sua libertà nel piano divino. E nello stesso momento, l’evento si compì. Lei lo seppe, e tacque. L’angelo si allontanò. Tutto tornò come prima: la campagna, il cielo con qualche nuvoletta, i rumori familiari; e san Giuseppe passava e riguardava la Vergine. Jean Guitton LA RANA NEL POZZO Ti prego, o Dio, di liberarmi. In questo mondo sono come una rana in un pozzo senz’acqua. Signore, tu sei la nostra via di salvezza, tu sei la nostra liberazione! una delle Upanishad LA MUSICA DI WAGNER Preferisco a tutte la musica di Wagner. È così forte che si può parlare tutto il tempo senza che gli altri sentano una sola parola. Oscar Wilde IL MANDORLO FIORITO La rivelazione della poesia, una volta affacciandomi a una finestra, si impersonò per me in un grande mandorlo fiorito, candido nell’abbagliante chiarore della luna piena Sergio Solmi (1899-1981) IL MASSIMO VUOTO Io tremo davanti a questa situazione: oggi il massimo potere si unisce al massimo vuoto; il massimo di capacità va insieme col minimo sapere riguardo agli scopi ultimi della vita. Hans Jonas (1903-1993) CHI ASPETTA Il tempo è troppo lento per chi aspetta, troppo rapido per chi ha paura, troppo lungo per chi soffre, troppo breve per chi gioisce. Ma per chi ama non c’è tempo. H. Van Dyke PENSIERI ERRANTI 5 GLI DEI NEL FUOCO Si racconta che dei pellegrini si fossero recati in visita a Eraclito, e avendolo trovato intento ad accendere il fuoco ne fossero rimasti delusi. Avrebbero preferito vedere il grande saggio occupato in operazioni meno usuali, ma Eraclito indicò il fuoco e si rivolse loro con queste parole: «Anche lì abitano gli dèi». Roberto Carifi L’ARENA DELL’AVERE Oggi si riceve un’educazione comune, obbligatoria e sbagliata che ci spinge tutti dentro l’arena dell’avere tutto a tutti i costi. In questa arena siamo spinti come una strana e cupa armata in cui qualcuno ha i cannoni e qualcuno le spranghe. Tutti sono pronti al gioco del massacro. Pur di avere. L’educazione avuta è stata: avere, possedere, distruggere. Pier Paolo Pasolini MARMO E SABBIA Gli uomini, se qualcuno fa a loro un brutto tiro, lo scrivono sul marmo; ma se qualcuno gli usa un favore, lo scrivono sulla sabbia. Storia del re Riccardo III, s. Tommaso Moro. LE ALI A un bambino regalerei le ali, ma lascerei che da solo imparasse a volare. Gabriel García Márquez. ODIO E AMORE L’odio è un liquore prezioso, un veleno più caro di quello dei Borgia. Perché è fatto col nostro sangue, la nostra salute, il nostro sonno e due terzi del nostro amore. Charles Baudelaire CAMBIARE LA VERITÀ È sufficiente che i politici si accontentino di cambiare il mondo, senza cominciare col cambiare la verità. Jean Paulhan PENSIERI ERRANTI 5 I POLITICI Gli uomini politici sono uguali dappertutto. Promettono di costruire un ponte anche dove non c’è un fiume. Nikita Krusciov NIENTE E TUTTO «Non sa niente e crede di sapere tutto. Questo fa chiaramente prevedere una carriera politica». G.B.Shaw IL VALORE DI UN GIORNO Frugare il mondo e vedere questo giorno elaborarsi dal fondo dei secoli, comprenderemmo il valore inestimabile di un solo nostro giorno. Madeleine Delbrêl LE CLASSI Ci sono al mondo soltanto due classi di uomini: quelli che hanno e quelli che guadagnano. I primi si coricano, gli altri si agitano. Alfred de Vigny FUTURISMO Noi vogliamo cantare l’amore del pericolo , l’abitudine all’energia alla temerarietà. Noi vogliamo glorificare la guerra sola igiene del mondo. Marinetti manifesto del futurismo. A RITROSO Guardando oggi a ritroso il futurismo, comunque lo si giudichi nel campo della letteratura, delle arti, e del costume, appare uno dei segni più sensibili delle catastrofi che si annunziavano all’Europa e al mondo, una specie di sismografo dei futuri terremoti. Francesco Flora PENSIERI ERRANTI 5 UOMO FINITO 1 Io non sono più nulla, non conto più, non voglio niente, non mi muovo. Sono una cosa e non un uomo. Toccatemi: sono freddo come una pietra, freddo come un sepolcro. Qui è sotterrato un uomo che non potè diventare Dio. G. Papini UOMO FINITO 2 Io non chiedo né pane né gloria né compassione… Ma chiedo e domando, umilmente, in ginocchio, con tuta la forza dell’anima mia, un po’ di certezza; una sola, una piccola fede sicura, un atomo di verità… Senza questa verità non riesco più a vivere. G. Papini, (1881–1956) Un uomo finito (1912) L’INNOCENZA Improvvisamente, il sentimento lacerante dell’innocenza, dell’eterna infanzia di Dio; una rivelazione ineffabile Era proprio vero! Dio esiste, è qui. È qualcuno , un essere personale come me! Mi ama, mi chiama. Paul Claudel (1868 – 1955) IL GATTO Dobbiamo stare attenti e ricavare da un’esperienza solo l’insegnamento che vi è contenuto, e lì fermarci, per non fare come il gatto che si siede su una stufa rovente. Il gatto non si siederà mai più su una stufa rovente, e questo è bene; ma non si siederà mai più neanche su una stufa fredda. Oscar Wilde L’ESPERIENZA «L’esperienza serve a insegnarci non quello che dobbiamo fare ma quello che inevitabilmente faremo, dato che un uomo, per quanto in gamba, è come un ponte che ha una certa portata e non oltre. Viene un carretto che pesa di più, e il ponte crolla” Cesare Pavese PENSIERI ERRANTI 5 SCIENZA E COSCIENZA Secondo Salomone, il re sapiente, la sapienza non entra in un’anima maledetta. La scienza senza la coscienza non è che rovina dell’anima. François Rabelais (1494-1553) LA SOLITUDINE Una cosa sola è necessaria: la solitudine. La grande solitudine interiore. Andare in se stessi e non incontrarvi, per ore, nessuno: a questo bisogna arrivare. Essere soli come è solo il bambino. Oscar Wilde L’ABITUDINE L’abitudine è l’abitudine. Non si può sbatterla fuori dalla finestra: bisogna invece, a forza di persuasione, farle scendere le scale un gradino alla volta. Mark Twain (1835-1910) PER LA PRIMA VOLTA Uno dei segreti del vero talento è saper vedere tutto “per la prima volta”: guardare una foglia come se non se ne fossero mai viste, poiché soltanto allora essa può apparirci in tutta la sua novità. La capacità di sapersi ancora meravigliare è il genio dell’infanzia, così presto soffocato dall’abitudine e dall’educazione. Julien Green (1900-1998) LA STORIA NATURALE Per una persona che non conosca la storia naturale, fare una passeggiata in montagna è come visitare una galleria piena di stupende opere d’arte di cui i nove decimi sono girate con la faccia contro il muro. Thomas Henry Huxley (1825-1895) PENSIERI ERRANTI 5 VEDERE IL TUO VOLTO Dio, devo vedere il tuo volto questa mattina, il Tuo Volto attraverso i vetri polverosi della finestra, fra il vapore e il furore, devo sentire la tua voce sopra il clangore della metropoli. Sono stanco, Dio. Non riesco a scorgere il tuo volto in questa storia. J. Kerouac, Un mondo battuto dal vento. I Diari di Jack Kerouack,1947 Milano LA RISPOSTA Se Gesù sedesse alla mia scrivania questa notte, guardando fuori dalla finestra, tutta quella gente che ride felice per l’inizio delle vacanze, forse sorriderebbe e ringrazierebbe il Padre. Non lo so. La gente deve ”vivere” eppure so che soltanto Gesù conosce la risposta. Jack Kerouac, 26 giugno 1947 UNA SVOLTA Gli insegnamenti di Gesù Cristo sono stati una svolta, un modo per confrontarsi con il terribile enigma della vita umana e confondersi di fronte ad esso. Che cosa miracolosa! Quali pensieri deve aver avuto Gesù prima di “aprire la sua bocca” e iniziare il Discorso della montagna. Che pensieri profondi, oscuri e silenziosi Jack Kerouac PENSIERI ERRANTI 5 RISPLENDE SU NOI «Abbiamo bisogno di Gesù? Si sta avvicinando quel momento? E questo Agnello di Dio rivelerà (will reveal)? Rivelerà i segreti della gioia sulla terra e nella morte?» (ivi, 252). Qual è questa risposta? Cosa Cristo rivelerà? Perché Cristo è la risposta? Perché «Cristo è il primo uomo a essersi reso conto che l’amore è il principio della vita umana. Lui ora risplende sopra di noi più grande che mai e io sarei pronto a scommettere che nel prossimo secolo Cristo (e i pochi altri grandi uomini come lui) riempiranno le menti della gente come mai prima» (ivi, 197). «Dostoevskij è davvero un ambasciatore di Cristo e per me la sua opera è il moderno Vangelo. Il suo fervore religioso vede attraverso i fatti e i dettagli della nostra vita quotidiana, cosicché non deve concentrare la sua attenzione sui fiori e gli uccelli, come san Francesco, o sulle finanze, come Balzac, ma su qualsiasi dettaglio… sulle cose più ordinarie» Jack Kerouac DESIDERIO Il mondo si schiude di fronte a me come un luogo di cose potenti che mi danno nutrimento; i pensieri morali restrittivi svaniscono in un impeto ottobrino di eccitazione, fame, gioia ed entusiasmo, il disgusto di sé che proviene dall’introspezione solitaria si trasforma in desiderio di socievolezza e affabilità, un carburante così necessario per spingerci a partecipare alla vita» Jack Kerouac NUOVA GIOIA «Sarò forte come l’acciaio, mio Signore, diventerò sempre più forte, il fuoco mi forgerà, mi renderà più deciso, più saldo, migliore, secondo la tua volontà o Dio perduto, secondo i tuoi comandamenti. Ora lascia che io Ti trovi, come una nuova gioia che invade la terra all’inizio del nuovo giorno, come il cavallo che, nel suo campo, al mattino, vede il padrone giungere verso di lui attraverso l’erba. Ora sono come l’acciaio, mio Signore, tu mi hai reso forte e pieno di speranza. Colpiscimi e risuonerò come una campana!» (ivi, 220). Jack Kerouac PENSIERI ERRANTI 5 COMUNIONE FINALE Kerouac è teso alla «comunione finale fra tutte le cose, l’unione elettrica della vera eternità. È l’altro mondo, menzionato in principio come la Parola di Dio nelle Scritture e illustrato dal grande san Tommaso d’Aquino come un concetto che va oltre la nostra ragione ed è necessario per l’umanità. La prospettiva di quest’altro mondo, questa forma di comprensione che non abbiamo mai immaginato, va al di là della mia capacità di capire, ma sospetto che sia molto strana e che quando finalmente ci arriveremo, diremo tutti: “Certo, certo, sì, sì!”». Jack Kerouac ALLA FINE DEI TEMPI Questa conoscenza della vita e dell’eternità non è una follia (foolishness), protesta Kerouac, «è solo quel caro e intenso amore (warm dear love) che proviamo verso la nostra difficile condizione. Con la grazia di Dio Misterioso, alla fine dei tempi, forse soltanto in quel giorno essa verrà risolta e chiarita per tutti noi». E conclude drammaticamente e perentoriamente: «Altrimenti non posso vivere» (ivi). Senza eternità non si può vivere. Jack Kerouac GRAZIE, SIGNORE Ma grazie, Dio, di tutto. L’altra notte l’ho capito» (Mv, 266). Scrivere è rispondere a un dono, a una chiamata. E allora ecco la gratitudine profonda espressa in preghiera: «Grazie per le Visioni che Tu mi hai dato, per Te; e tutto è per Te; grazie, o mio Signore, per questo mondo e per Te. Riempi il mio cuore del calore del Tuo spirito per sempre» (ivi, 241). «Grazie, Signore, Dio degli Eserciti, Angelo dell’universo, Re della Luce e Creatore delle Tenebre per le Tue vie, le quali, se non fossero percorse, trasformerebbero gli uomini in ottusi danzatori di carne senza dolore, menti senza anima, dita senza nervi e piedi senza polvere». E infine però, folgorante, la richiesta: «Mantieni la mia carne nella Tua eternità” Jack Kerouac PENSIERI ERRANTI 5 POPOLO SAGGIO Il popolo giapponese Non si deve perdere nessuna occasione per estendere la fede nei vari reami; anzi si dovrebbe fare ogni sforzo per mettere in fiamme tutto il Giappone col fuoco del divino amore. Dobbiamo aver fiducia in Dio per la perseveranza nella fede dei nostri cristiani. Cosa Dio ha fatto con i popoli barbari convertiti dagli Apostoli e dai discepoli: quanto più non dovremmo noi riporre le più vive speranze in un popolo così dotato e così saggio come il giapponese, così desideroso di salvezza e così pronto a sottomettersi alla ragione?” Alessandro Valignano Gesuita missionario in Giappone, Amico di Padre Matteo Ricci. Chieti 1539 – Macao 1607 LA RAGIONE Solo dove la ragione è riconosciuta come Patrimonio comune a ogni essere umano e dove essa è educata all’esercizio responsabile che la pone in piena corrispondenza con la struttura intelligente della realtà, i diversi potranno incontrarsi e il dialogo essere veramente possibile e liberante per tutti. Su questa strada del dialogo l’incontro fra le civiltà diventa veramente possibile, la legge della forza – preferita da molti come scorciatoia al perseguimento dei propri fini, ma sempre inevitabilmente rivelatasi perdente e disastrosa per tutti – cede il posto alla forza della legge scritta nel gran libro della natura e nel più profondo del cuore e della ragione umana. Bruno Forte. PENSIERI ERRANTI 5 SULL’AMORE DEUS CARITAS EST. Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori… Infatti, se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Matteo,, 5, 44–46 Ciò che non si possiede, ciò che non siamo. quello che ci manca. Non sono forse di questa natura gli oggetti a cui si rivolge l’amore? Platone, Simposio. L’amore è diventare, confondendosi con l’altro, di due uno. Platone, Simposio. Non amavo ancora, tuttavia amavo amare…cercavo qualcosa da amare, amando amare. Sant’Agostino La felicità non sta nell’essere amato, ma nell’amare. Thomas Man Omnia vincit Amor. Virgilio Che l’amore è tutto È tutto ciò che sappiamo dell’amore. Emily Dickenson Si vis amari ama. Seneca L’amore aiuta a vivere, a durare. Mario Luzi Come accade a quei rametti che la brina, d’inverno, rende incantati, così l’amore trasforma l’essere amato in una creatura soprannaturale. Stendhal Quanto il mondo ha di vago e di gentile opra è d’amor. Guarini. Amor ch’al cor gentil ratto s’apprende; Amor, che a nullo amato amar perdona; PENSIERI ERRANTI 5 AMICIZIA AMORE Amore, obbedienza e amicizia sono i termini che esprimono in modo eloquente la comunione tra Gesù e i suoi. Allo stesso modo, il frutto inevitabile di questa amicizia è l’amore reciproco dei suoi seguaci. L’amore fraterno ha la sua misura nell’amore di Gesù. B. Caballero VIVERE NELL’AMORE Rimanete nel mio amore. È il contenuto della nostra esistenza di cristiani: vivere nell’amore di Cristo. Vita che consiste anzitutto nell’aprirsi a Cristo che ci ama, nel lasciarci amare da Lui. Il cristiano posseduto dall’amore di Dio, è posseduto dalla sua felicità. G.Bernabei VIBRAZIONE DEL CUORE Nulla è più tormentoso della vibrazione del cuore che teme di perdere un amato. Essa diventa inquietudine dominante, crea un insopportabile presentimento di fine. È lo stato d’animo dei discepoli, smarriti dopo le parole di Gesù che vuole prepararli al distacco del Calvario. G. Pollano LE DONNE La storia del cristianesimo avrebbe avuto uno sviluppo ben diverso se non ci stato il generoso apporto di molte donne…Ringraziamo il Signore, perché egli conduce la sua Chiesa, generazione dopo generazione, avvalendosi indistintamente di uomini e donna, che sanno mettere a frutto la loro fede e il loro battesimo per il bene dell’intero Corpo ecclesiale. Benedetto XVI 14 febbraio 2007 Udienza del Mercoledì. PENSIERI ERRANTI 5 IL PIACEVOLE RIPOSO Ciò che fa riposare l’anima è il piacere. Occorre rimediare alla fatica dell’anima accordandole alcuni piaceri che interrompano la tensione dello spirito. S.Tommaso d’Aquino “Summa Theologica” LE STAGIONI La tua breve primavera è sfiorita, svanita è la forza della tua estate. Già vien l’autunno della tuia età; già si avvicina il livido inverno e ti mostra la tomba aperta. Dove sono ora i giorni del piacere, trascorsi fra voluttà? Sono scomparsi come un sogno. Resta soltanto le virtù. Joseph Haydn.(1732 – 1809) GLI ATTRIBUTI DI DIO Secondo l’esegesi coranica, se tutti gli oceani fossero d’inchiostro e intingessimo la penna in questo immenso calamaio per scrivere le lodi di Dio, quell’inchiostro finirebbe prima d’aver potuto vergare un’infinitesima parte degli attributi divini. Gabriele Mandel TEOLOGIA E LETTERATURA Penso che la teologia dovrebbe dare più spazio alle lettere, perché è nelle lettere, cioè nella narrativa e nella poesia, che meglio si esprime l’esperienza religiosa. È lì che si manifesta più vivamente la lotta dell’uomo con Dio, e non importa se a volte si esprime negativamente. Il teologo è spesso alle prese con i concetti e c’è quindi il pericolo di un certo formalismo che non dice più niente a nessuno. Divo Barsotti, intervista in Gente 13 novembre 1981 PENSIERI ERRANTI 5 POESIA CRISTIANA E RELIGIOSA Negare la religione in Leopardi è negare la sua poesia. La sua poesia è religione più della poesia di Manzoni, più della poesia stessa di Dante. In lui la dimensione religiosa è più pura, l’impegno religioso, assoluto… tutto il suo cammino è ricerca del vero Dio. Manzoni, certo è più cristiano: ma Leopardi è più religioso. La sua poesia è essenzialmente religiosa. Divo Barsotti LE ILLUSIONI E LA REALTÀ Dopo la cognizione pertanto, non possiamo tornare alle illusioni ( l’immortalità. L’altra vita, le qualità proprie degli uomini antichi o più vicini alla natura), cioè ripersuadercene, se non rispetto a Dio e a un’altra vita. Rispetto a Dio, ch’è la virtù, la bellezza ecc. personificata, la virtù sostanza e non fantasma, come nell’ordine delle cose create. Rispetto un’altra vita, dove la speranza sarà realizzata, la virtù e l’eroismo premiato ecc. dove insomma le illusioni non saranno più illusioni ma realtà… L’esperienza conferma che l’uomo qual è ridotto, non può esser felice solamente e durevolmente (quanto può esserlo quaggiù)se non in uno stato (ma veramente) religioso, cioè che dia corpo e una verità alle illusioni senza le quali non c’è felicità, ma ch’essendo conosciute dalla ragione, non possono più parer vere all’uomo, come paiono agli altri viventi, se non per la relazione e il fondamento e la realtà che si suppongono avere in un’altra vita. G. Leopardi LETTERA AL PADRE MONALDO “Anch’io in questi giorni ho ricevuto i SS. Sacramenti” “ non posso abbastanza lodare la sua pietà dei soccorsi religiosi implorati, com’Ella mi scrive ed esaudirà le sue e le nostre ardentissime preghiere”. Lettera del 4 giugno 1827 Giacomo Leopardi lettera del 26 maggio 1827 PENSIERI ERRANTI 5 INVOCAZIONE DELLA MORTE L’anima di Leopardi non riposava nella negazione. Nel sentimento angoscioso della sua solitudine, egli non aveva dimenticato del tutto la preghiera e la sua speranza era soprattutto la preghiera dei suoi. La religione del poeta non era la religione eroica della patria, era piuttosto la religione di una natura dalla quale egli si sentiva tradito, eppure egli alla natura sentiva il bisogno di abbandonarsi come figlio alla madre. Era la religione del ricordo: il poeta iveva la nostalgia dell’infanzia, della gioia che aveva perduto, di quel confidente immaginar che aveva aperto la sua anima al desiderio dell’amore. Era la religione della morte. egli invocava la morte come invocava Dio. In questa sua religione il poeta non rinnegava quella che egli aveva appreso da fanciullo: la sua religione, più che adesione a dogmi ben definiti, era un’adesione inconsapevole, quasi naturale e istintiva, alla religione dei suoi. Il legame coi suo era anche spirituale e religioso, ma la sua non era per questo religione cristiana. Dino Barsotti La religione di Giacomo Leopardi pg,290 Morcelliana Brescia,1975 IL CRISTO DIO Ma io e voi, Šatov, sappiamo che sono tutte sciocchezze , che Cristo–uomo non è il Salvatore e fonte di vita e che la sola scienza non completerà mai ogni ideale umano e che la pace per gli uomini, la fonte della vita e la salvezza dalla disperazione per tutti gli uomini, la condizione sine qua non e la garanzia per l’intero universo si racchiudono nelle parole. Il Verbo si è fatto carne e la fede in queste parole. Dostoevskij, I Demoni. I Taccuini per “I demoni”, Firenze, 1958,1.012 PENSIERI ERRANTI 5 CI IMPEGNIAMOI Ci impegniamo noi, e non altri, unicamente noi, e non altri; né chi sta in alto, né chi su sta in basso, né chi crede, né chi non crede. Ci impegniamo senza pretendere che gli altri si impegnino, con noi o per conto loro, con noi o in altro modo. Ci impegniamo senza giudicare chi non s’impegna, senza accusare chi non si impegna, senza cercare perché non s’impegna. Il mondo si muove se noi ci muoviamo, si muta se noi ci mutiamo, si fa nuovo se qualcuno si fa nuova creatura. La primavera incomincia con il primo fiore, la notte con la prima stella, il fiume con la prima goccia d’acqua, l’amore col primo pegno. Ci impegniamo Perché noi crediamo nell’amore, la sola certezza che non teme confronti, la sola che basta a impegnarci perpetuamente. Don Primo Mazzolari PENSIERI ERRANTI 5 EURIPIDE LA PENSAVA COSÌ. Chi trascura di imparare in giovinezza. perde il passato ed è morto per il futuro. I secondi pensieri sono i più saggi. Il pensiero successivo è immancabilmente più saggio. In generale è meglio che sia lo straniero ad adattarsi alla città. L’intelligenza non è saggezza. L’uomo veramente felice è quello al quale, ogni giorno che passa, non capita nulla di male. Non c’è dolore più grande della perdita della terra natia. Parla da saggio ad un ignorante ed egli dirà che hai poco senno. Per gli uomini nulla è più utile di una prudente diffidenza. Quando sono eccessive le lodi indispongono i cuori nobili. Terribile è l’ira e difficile a calmarsi, quando i congiunti muovono guerra ai congiunti. Euripide COSE INESPRESSE Quanto lungo il cammino di questo magico venire al mondo e quanta stanchezza e quanto costante la presenza della morte. E quante cose inespresse. (Sarrazin) MEZZO PARLARE Bisogna rassegnarsi A un mezzo parlare. Una volta Qualcuno parlò per intero E fu incomprensibile. (E. Montale) PENSIERI ERRANTI 5 A COMPLETARE UNO SCRITTO Si scrive soltanto la metà di un libro, dell’altra metà deve occuparsene il lettore. (J. Conrad) NEL MOTO LA VITA . Le acque che corrono non divengono malsane, né è mai accaduto che il cardine di una porta si a stato roso dai vermi Lu Shi Chun Qiu, testo cinese) PENSIERI ERRANTI 5 PREGHIERA Signore, proteggi i nostri dubbi, perché il Dubbio è una maniera di pregare. Esso ci fa crescere, perché ci obbliga ad affrontare senza paura le molte risposte ad una stessa domanda. E affinché ciò sia possibile, Signore, proteggi le nostre decisioni, perché la Decisione è una maniera di pregare. Dopo il dubbio, dacci il coraggio per sapere scegliere tra un cammino e l’altro. Che il nostro SÌ sia sempre un SÌ, e il nostro No sia sempre un NO. Fa’ in modo che, una volta scelto il cammino, non ci troveremo mai a guardare indietro, né a tormentarci perché la nostra anima è rosa dal rimorso. E affinché ciò sia possibile, Signore, proteggi le nostre azioni,perché l’Azione è una maniera di pregare. Signore, proteggi,perché è una maniera di pregare. Fa’ che il nostro pane quotidiano sia frutto della parte migliore del nostro animo.Che ci risulti facile, attraverso il lavoro e l’Azione, condividere un po’ dell’amore che riceviamo. E affinché ciò sia possibile. Signore, proteggi i nostri sogni, perché il Sogno è una maniera di pregare.Fa’ che, indipendentemente dalla nostra età o dalla nostra situazione, ci venga data la forza per mantenere accesa nel nostro cuore la fiamma sacra della speranza e della perseveranza. E affinché ciò sia possibile,Signore, riempici sempre di entusiasmo, perché l’Entusiasmo è una maniera di pregare è ciò che ci unisce ai Cieli e alla Terra, agli uomini e ai bambini, e ci dice che il desiderio è importante e merita il nostro impegno. Ciò che ci dice che ogni meta è raggiungibile, purché ci si impegni anima e corpo nelle proprie azioni. E affinché ciò sia possibile. Signore, proteggici, perché la Vita è l’unica maniera che abbiamo per manifestare il Tuo miracolo. Fa’ che la terra continui a trasmutare il seme in grano, che noi si possa seguitare a trasformare il grano in pane. E questo sarà possibile soltanto se avremo Amore – non lasciarci mai soli, dunque. Donaci sempre la Tua compagnia, e quella di uomini e donne che hanno dei dubbi, che agiscono e sognano, che si entusiasmano e vivono come se ogni momento del giorno fosse dedicato alla Tua gloria. Amen. Paulo Coelho. Da “Sono come il fiume che scorre”. Pg. 116-117 PENSIERI ERRANTI 5 DEDICATO A CHI LOTTA Il poeta Rumi ha detto che la vita è come la missione dell’inviato di un re in un paese straniero: l’uomo mandato in quel luogo affinché porti a compimento un determinato incarico. All’arrivo, può fare centinaia di cose, ma se non farà ciò che gli è stato chiesto, è come se non avesse fatto assolutamente niente. Per la donna che ha compreso il proprio compito. Per la donna che ha guardato davanti a sé e ha capito che il viaggio sarebbe stato molto difficile. Per la donna che ha cercato di minimizzare le difficoltà ma, al contrario, le ha denunciate e ha agito affinché fossero palesi. Per la donna che ha reso solitari quelli che sono soli, che ha nutrito coloro che avevano fame e sete di giustizia, che ha fatto sentire l’oppressore frustrato quanto l’oppresso. Per la donna che tiene le porte sempre aperte,le mani sempre impegnate nel lavoro, i piedi sempre in movimento. Per la donna che personifica i versi di un altro grande poeta persiano, Hafez, quando dice: “ Neppure settemila anni di gioia possono giustificare sette giorni di repressione.” Per la donna che è qui stasera: che sia ciascuno di noi, che il suo esempio si moltiplichi, che abbia davanti a sé ancora molti giorni difficili, in modo da poter completare la propria opera. Affinché le generazioni a venire conoscano il significato dell’ingiustizia solo attraverso le definizioni dei dizionari, e mai nella vita degli esseri umani. Che il suo procedere sia lento, perché il suo ritmo è il ritmo del cambiamento. E il cambiamento – quello autentico – abbisogna di molto tempo per compiersi. Paulo Coelhoda “Come il fiume che scorre”.- pg.80. Scritto dedicato all’iraniana Shirin Ebadi, PREMIO NOBEL PER LA PACE. 9 dicembre 2003, Oslo. PENSIERI ERRANTI 5 PACE DI COELHO Pace non vuol dire il contrario della guerra.. Possiamo avere il cuore colmo di pace anche nel mezzo delle battaglie più feroci, perché stiamo lottando per i nostri sogni. Quando tutti i nostri amici hanno ormai perduto la speranza, la pace del Buon Combattimento ci aiuta ad andare avanti. Una Madre in grado di nutrire il proprio figlio ha la pace negli occhi, anche se le sue mani stanno tremando perché la diplomazia ha fallito, le bombe cadono e i soldati muoiono. Un arciere che tende l’arco ha la pace nella mente, anche se i suoi muscoli sono contratti per lo sforzo fisico. E cos, per i guerrieri della luce, la pace non è l’opposto della guerra- giacché essi: sono in grado di distinguere ciò che è passeggero da ciò che è duraturo. Possono lottare per i propri sogni e per la propria sopravvivenza, ma rispettano i legami che si sono maturati con il tempo, con la cultura e con la religione; sanno che gli avversari non sono necessariamente dei nemici; hanno coscienza che i loro atti ricadranno su cinque generazioni a venire e che saranno igli e i nipoti a godereo a patire- per le conseguenze; ricordano ciò che dice CHING: “ la perseveranza è favorevole”.” Senza tuttavia arrivare a confondere la perseveranza con l’insistenza – le Battaglie che si protraggono più del necessario finiscono per annientare l’entusiasmo indispensabile alla ricostruzione. Per il guerriero della luce non esistono le razioni; ogni opportunità di trasformare se stesso è un’occasione per cambiare il mondo. Per il guerriero della luce no esiste neppure il pessimismo. Egli rema controcorrente, se necessario –e così, quando sarà vecchio e stanco, potrà dire ai nipoti di avere abitato questo mondo per capire meglio il propri vicino, e non per condannare il proprio fratello. Paulo Coelho Sono come il fiume che scorre PENSIERI ERRANTI 5 IN QUEL MOMENTO In quel momento, la grande domanda dell’essere umano non sarà: “Come ho vissuto?”, bensì: “Come ho amato?”. La prova finale di ogni ricerca della Salvezza sarà l’Amore. Non si terrà conto di ciò che abbiamo fatto, di quello in cui abbiamo creduto, di ciò che ci siamo guadagnati. Non ci verrà domandato nulla di tutto questo; ci sarà domandato nulla di tutto questo; ci sarà chiesto invece come abbiamo amato il prossimo. Gli errori che abbiamo commesso non saranno neppure menzionati; saremo giudicati sulla base del bene che non abbiamo fatto. Poiché tenere l’Amore chiuso dentro di sé significa andare contro lo spirito di Dio, quella sarà la dimostrazione che non l’abbiamo mai conosciuto, che Egli ci ha amato invano… Henry Drummond , Sermone 189dq P: Coelho, Sono come il fiume che scorre, pg. 134. DOVE ANDIAMO? Dove andiamo dopo la morte? Perché abbiamo paura degli stranieri? Esistono i marziani e gli extra terrestri? Perché accadono gli incedenti anche a chi crede in Dio? Che significa Dio? Perché nasciamo se, alla fine, dobbiamo morire? Quante stelle ci sono in cielo? Chi ha inventato la guerra e la felicità? Il Signore ascolta anche quelli che non credono nello stesso Dio (cattolico)? Perché esistono io poveri e gli ammalati? Perché Dio ha creato le zanzare e le mosche? Perché l’angelo custode non ci è vicino quando siamo trsti? Amiamo alcune persone e ne detestiamo altre? Chi ha dato il nome ai colori? Se Dio sta in cielo, e anche la mia mamma morta è lassù, com’è possibile che Lui sia vivo? Da L’enfant qui posait toujours de questions. Paulo Coelho Sono come il fiume che scorre Pag. 182 PENSIERI ERRANTI 5 GIUDICA TE STESSO Un guerriero della luce che confida troppo nella propria intelligenza finisce per sottovalutare il potere dell’avversario. “Noi vediamo la cattiveria degli altri perché la conosciamo attraverso il nostro comportamento. Non perdoniamo mai quelli che ci feriscono, perché pensiamo che non otterremo mai il loro perdono, diciamo al prossimo verità dolorose perché vogliamo nasconderle a noi stessi. Mostriamo la nostra forza, affinché nessuno possa cogliere la nostra fragilità. Per questo, ogni volta che ti troverai a giudicare un fratello, sii consapevole che sei tu a essere sotto processo”. Okakura Kazuko Da P.Coelho Sono come il fiume che scorre Pag. 179 L’INNOCENZA Poiché ha vissuto intensamente la propria vita, l’erba secca richiama ancora l’attenzione di chi passa. I fiori semplicemente fioriscono, e lo fanno nel miglior modo possibile. Poiché nessuno vede il giglio bianco nella valle, egli non deve dare spiegazione a chicchessia:vive solo per la bellezza. Gli uomini, però, non possono convivere con il “solo”. Se i pomodori volessero essere meloni si trasformerebbero in una farsa. Mi sorprende davvero tanto che molta gente si impegni per voler essere chi non è: che piacere si può provare trasformandosi in una farsa? Tu non hai bisogno di fingere che sei forte, non devi sempre dimostrare che tutto sta andando bene, non puoi preoccuparti di ciò che pensano gli altri. Se ne avverti la necessità, piangi:è bene che tu pianga fino all’ultima lacrima (poiché soltanto allora potrai tornare a sorridere). Mitsuo Aida P: Coelho, Sono come il fiume che scorre, pg. 185-186. PENSIERI ERRANTI 5 L’UOMO IMMORTALE “Così come l’uomo non nasce, egli non muore mai. Essendo giunto a esistere, non cesserà mai di farlo, poiché è eterno e perenne. Così come l’uomo smette abiti usati e indossa vestiti nuovi, l’anima lascia il corpo vecchio ed entra in quello nuovo essa è indistruttibile: le spade non la feriscono, il fuoco non le brucia, l’acqua non la bagna, il vento non la secca. Essendo indistruttibile, l’uomo è sempre vittorioso, anche nelle sconfitte, e, di conseguenza, non deve lamentarsi mai.” Bhagavad Gita II. 16-26 da P.Coelho Sono come il fiume che scorre Pag. 179 PREGHIERA Oh Dio, quando presto alle voci degli animali, al fruscio della foglie al mormorio delle acque, al gorgheggio degli uccelli, al sibilare del vento o al fragore del tuono, in essi percepisco una testimonianza della Tua unità. Sento che Tu sei il supremo potere, l’onniscienza, la suprema sapienza, la suprema giustizia. Oh Dio,Ti riconosco nelle prove che sto affrontando. Concedimi, oh Dio, che la tua soddisfazione sia anche la mia, che io sia la tua gioia; quella gioia che un padre prova alla vista di un figlio. E che la mia mente si rivolga a Te con serenità e determinazione, anche quando è difficile dire: “Ti amo”. Dhul-Nun. Sufi egiziano morto nel’861 P: Coelho, Sono come il fiume che scorre, pg. 193 TUTTO IL RESTO Oggi si soffre e si fa soffrire, si uccide e si muore, si compiono cose meravigliose e cose orrende, non già per salvare la propria anima, ma per salvare la propria pelle. Si crede di lottare e di soffrire perla propria anima, ma in realtà si lotta e si soffre per la propria pelle. Tutto il resto non conta. Curzio Malaparte PENSIERI ERRANTI 5 LA POESIA In sé la poesia qualcosa di sconveniente Esce da noi e non sapevamo che ci fosse, dunque sbattiamo le palpebre, come se da noi fosse balzata fuori una tigre, e stesse nella luce, colpendosi i fianchi con la coda. Czeslaw Milosz IL MONDO SPECCHIO Il mondo è uno specchio Sappi che il mondo tutto intero è uno specchio, e in ogni atomo si trovano cento soli fiammeggianti. Se tu fendi il cuore di una sola goccia d’acqua, ne scaturiscono cento puri oceani. Se tu esamini ciascun grano di polvere, mille Adami possono esserci scoperti… in un seme di miglio è nascosto un universo; tutto è raccolto nel punto del presente… Da ogni punto di tale cerchio Sono tratte forme a migliaia. E ciascun punto, nel suo ruotare in cerchio, è ora un cerchio,ora una circonferenza che gira. Mahmûd Shabestari-Iran 1250-1320 PENSIERI ERRANTI 5 I MIEI VERSI NATI DAL PANTANO Dapprima per la vita vagai, in mezzo a un amore dolente: e conservai una piccola pagina di quarzo, che mi confisse gli occhi della vita. Comprai bontà, visitai il mercato della cupidigia , aspirai le acque più sordide dell’invidia, l’inumana ostilità degli esseri e di maschere. Vissi un mondo di pantano marino dove il fiore, il giglio, d’improvviso, m’ingoiava in un tremito di spuma, e dove posi il piede la mia anima scivolò verso i denti dell’abisso. Nacque così la mia poesia, appena riscattata dalle ortiche, impugnata sulla solitudine come un castigo, o , per sotterrarlo, chiuse nel parco della lascivia il più segreto fiore. Così isolato come l’acqua oscura che vive nelle fonde gallerie, corsi di mano in mano, all’isolarsi d’ogni essere, all’odio quotidiano. Seppi che così vivevano, coprendo la metà degli esseri, come pesci del più strano mare, e nelle fangose immensità io incontrai la morte. La morte che apriva le porte e sentieri. La morte che scivolava sui muri. “Il poeta” da Pablo Neruda, “Canto generale” Milano, Sugarco, 2004 L CORTESE E LO SCONTROSO Una volta c’erano due fratelli, uno gentile e l’altro scortese. Il padre, ricco carpentiere, raccomandava loro di essere sempre benevolenti con i più bisognosi. Gli amici del carpentiere, a vedere i due fratelli ritenevano obbediente quello più cortese. Un giorno, uno di questi amici vide inaspettatamente da lontano i due fratelli accostarsi a un indigente, ma solo il più scontroso gli diede da mangiare, mentre l’altro passò oltre. Dunque, l’apparenza basta per giudicare? Davide Carbonaro Parabole per la mensa. Ponteranica 2005 PENSIERI ERRANTI 5 LA FATICA DI STARE CON I RAGAZZI Voi affermate che è difficile stare con i fanciulli. Avete ragione. ma poi aggiungete: perché bisogna mettersi al loro livello: abbassarsi, curvarsi, piegarsi, farsi piccoli. Ebbene in questo avete torto. Non sta qui la fatica maggiore, ma piuttosto nel dovere di elevarsi. Sta nell’impegno di innalzarsi, alzarsi in punta di piedi per non ferirli. Janus Korczack educatore ebreo– polacco, morto in un lager per non lasciare i suoi ragazzi VIVI LA VITA Prendi un sorriso: regalalo a chi non l’ha mai avuto. Prendi un raggio di sole: mettilo nel cuore della notte. Prendi una sorgente: ristora chi è prostrato nella polvere. Cogli una lacrima: posala sul volto di chi non piange mai. Prendi il coraggio: mettilo nell’anima di chi non sa lottare. Vivi la vita: raccontala a chi non sa capirla. Apriti alla speranza: vivi nella sua luce. Prendi la bontà: donala a chi non sa donare. Scopri l’amore: fallo crescere sulla terra. Mahatma Gandhi L’AMORE DIMENTICATO “Oggi vi parlerò di quello che avete dimenticato. Cari figli, il mio nome è amore, per questo sono con voi così tanto del vostro tempo, e questo è amore, perché un grande amore mi manda. Cerco da voi lo stesso. Chiedo l’amore nelle vostre famiglie. Chiedo che nel vostro fratello riconosciate l’amore. Solo così, tramite l’amore, vedrete il volto del più grande amore. Che il digiuno e la preghiera siano la vostra guida. Aprite i vostri cuori all’amore, anzi alla salvezza. Grazie”. Benedetto XVI PENSIERI ERRANTI 5 LA MOGLIE ITALIANA O STRANIERA Se fosse possibile che io m’innamorassi ciò potrebbe accadere piuttosto con una straniera che con un’italiana. Quel tanto di nuovo o d’ignoto che v’ha ne’ costumi, nel modo di pensare, nelle inclinazioni, nei gusti, nelle maniere esteriori, nella lingua di una straniera, è molto a proposito per far nascere o per mantenere in un amante quell’immaginazione del mistero, quella opinione di vedere e di conoscere nella persona amata meno di quello che essa nasconde in se stessa, di quel ch’ella è, quella idea di profondità, di animo recondito e segreto che è il primo e necessario fondamento dell’amore più che sensuale. Oltre alla grazia che accompagna naturalmente ciò che è straniero, come straordinario. Giacomo Leopardi Firenze, 21 settembre 1827). LA PREPOTENZA Il genere umano, si divide in due parti: gli uni usano prepotenza e gli altri la soffrono. Né legge né forza alcuna, né progresso di filosofia né di civiltà potendo impedire che l’uomo nato o da nascere non sia o degli uni o degli altri, resta che chi può eleggere elegga. Vero è che non tutti possono, né sempre. G. Leopardi, Pensieri, XXVIII, pag. 74, B.U.R.,Milano 1988 LE STAGIONI Breve fu la primavera, or del tutto già sfiorite; la gran forza dell’estate che da tempo è svanita; e l’autunno è pur passato con il passo rallentato; ora, giunto all’inverno, vado incontro all’eterno Don Amedeo De Boni PENSIERI ERRANTI 5 LA LECTIO DI REGENSBURG il discorso di un teologo, di un uomo che riflette sulle religioni e su come si rapportino con il mondo. È un testo erudito, ben scritto, e soprattutto è un’apologia della ragione che illumina il pensiero e l’azione. Tahar Ben Jelloun Ia fragilità dell’Islam la Repubblica, 21 settembre 2006 ISLAM IDEOLOGIA Da una trentina d’anni l’islam è stato fatto deviare al suo messaggio di pace per diventare in alcuni paesi un’ideologia intellettuale che pensa, dubita e discute. Tahar Ben Jelloun Ia fragilità dell’Islam la Repubblica, 21 settembre 2006 PARZIALITÀ Il Gruppo di ricerche islamico–cristiani ha deplorato le frasi del Papa, ma chi, tra i musulmani ha condannato l’orribile omicidio del direttore di un giornale, Mohammed Tah , sgozzato per aver dubitato della genealogia del profeta? Qualcuno ha reagito , ma solo su Internet e senza grande eco. E chi su preoccupa delle ricorrenti prediche contro i cristiani e i musulmani in diverse moschee e nei manuali scolastici? Hamadi Redissi, dell’Università di Tunisi“ un’occasione per l’Islam dei moderati “il Giornale 20 settembre 2006 LA LINGUA L’uomo disse al serpente: il leone sbrana la sua preda e poi la divora, ma tu mordi per il solo piacere di fare male. Non spetta a te farmi questo rimprovero – rispose il serpente –, poiché la tua lingua è peggiore della mia e tu mordi non solo da vicino, ma anche da lontano. Talmud Babilonese ‘Arakin ,15b. PENSIERI ERRANTI 5 MAESTRI E OPPRESSORI Gli occidentali furono discepoli degli orientali; poi, superatili, ne divennero maestri e soprattutto oppressori. L’Occidente ha insegnato agli orientali i metodi di ricerca scientifica, ha svegliato il mondo dell’Islam, gli ha dato coscienza dei suoi diritti, ma al tempo stesso l’ha pesantemente oppresso. Bisogna individuare i colpevoli, Incolpevoli gli scienziati, i veri uomini del pensiero. Nessuna opposizione tra il cristianesimo e l’Islam, nessun processo al cristianesimo. Non bisogna mettere in conto alla religione i peccati che i cristiani commettono: essi peccano contro la loro religione quando colonizzano l’Islam senza giustizia e senza carità. Taha Husein (1899- 1973 scrittore egiziano) Da Civiltà Cattolica, 3762 17 marzo 2007 LA COLPA La colpa è tutta dei politici, degli uomini d’affari, industriali, banchieri, fautori e autori della colonizzazione. Colonizzazione ipocrita, giacché prende il pretesto di salvare, redimere, beneficare i paesi arretrati. La stessa ingiustizia del resto questi stessi uomini commettono nelle loro nazioni, conto gli operai e i contadini, dividendoli e provocando la lotta di classe. Da bollare è anche la vanità per cui gli occidentali credono di contare maggiormente davanti a Dio, la vanità di credersi superiori agli altri l’accusa non si rivolge contro il cristianesimo: la prova è che i migliori occidentali hanno la coscienza inquieta sentendosi in peccato conto i loro stessi principi. Taha Husein (1899- 1973 Scrittore egiziano) Da Civiltà Cattolica, 3762 17 marzo 2007 PENSIERI ERRANTI 5 LA SCIENZA NON VANA DI SÉ La scienza è indispensabile perché l’uomo deve proporsi di scoprire e sapere. La religione musulmana comanda all’uomo di imparare e il Corano lo dice in maniera palese. Occorre però che la scienza non sia vana di sé. Le colpe dell’Occidente devono essere cercate altrove. Vi si è sviluppato un feroce egoismo nelle classi che lo dirigono; ha rifiutato ai deboli la cultura con Ma la cultura occidentale noi musulmani siamo andati a cercarla. Pretendiamo anche di migliorarla, integrarla temperandone le esagerazioni: renderla veramente umana, come oggi non è. Ecco dunque la mia risposta alle domande rivolte da Carnelutti: apertura alla civiltà occidentale, purché non sia spinta come oggi all’ipertrofia e siano mantenuti i valori spirituali. Taha Husein (1899- 1973 egiziano) Da Civiltà Cattolica, 3762 17 marzo 2007 SPERARE Sperare in Dio significa tendere verso di lui con opere buone. (Alberto Magno) SCALAQ DI GIACOBBE La scala della scienza è come quella di Giacobbe: finisce ai piedi di Dio. (Albert Einstein) OBBEDIENZA E’ tanto difficile credere, perché è tanto difficile ubbidire (Blaise Pascal) LETIZIA La fede e la letizia sono unite da un vincolo segreto; a Dio non piacciono i musoni. (Julius Langbehn) USUFRUTTO A nessuno la vita è stata data in possesso, a tutti è stata data in usufrutto. (Lucrezio Caro) PENSIERI ERRANTI 5 GRADUATORIE Dio non si lascia sedurre Dio non fa graduatorie, non si lascia incantare dai tuoi titoli Di nobiltà né da quelli di studio e Neppure dalla brillantezza Della tua carriera sociale. Dio non si fa sedurre dalle tue belle parole Più di quanto non ascolti il lamento del povero Ai margini della via, O il pianto del bimbo col cuore schiantato Dall’assenza del sorriso materno Anonimo IPOCRISIA È ipocrisia scoprire nell’esistenza del fratello un piccolo difetto e mostrare grande zelo nel correggerlo, mentre si è ciechi su ciò che di grave si annida in noi. Occorre, invece, partire da noi stessi, per compiere con carità il gesto della correzione fraterna. G. Barbaglio FIDUCIA Devo dire che lo studio dell’universo in cui viviamo è oggi una delle più soddisfacenti attività per lo scienziato. Viviamo infatti un periodo glorioso dell’astronomia. Io personalmente trovo stimolo intellettuale ed estetico, e vorrei riuscire a capire tutto il processo dal Big Bang al Dna. Sono anche convinto che dobbiamo sforzarci tutti di ridare fiducia alla capacità della ragione umana di risolvere i nostri problemi, in modo tale da evitare di ricadere di nuovo in secoli oscuri. Riccardo Giacconi premio Nobel PENSIERI ERRANTI 5 ESECUZIONE Il racconto del medico dell’esecuzione, scritto a distanza di pochi anni, viene citato spesso perché è l’ultima notizia autentica sulla fine di Bonhoeffer. Il medico scrisse: La mattina di quel giorno (9 aprile 1945), tra le ore 5 o 6, i prigionieri - l’ammiraglio Canaris, il generale Oster, il giudice Sack, il capitano Gehre e il pastore Bonhoeffer furono condotti fuori delle loro celle. A voce alto vennero lette le sentenze della corte marziale. Attraverso una porta socchiusa in una cella nella baracca dei prigionieri ho visto il pastore Bonhoeffer in ginocchio. Stava pregando, prima che si togliesse i vestiti da prigioniero. Era immerso in un’ultima preghiera a Iddio. La completa dedizione nella preghiera di quest’uomo, particolarmente simpatico, il suo assorbimento totale nella certezza di essere esaudito mi hanno profondamente colpito. Anche dopo, al luogo del supplizio, Bonhoeffer disse ancora una breve preghiera. Poi salì calmo, con coraggio e fermezza d’animo sulla scaletta sotto la forca. La morte avvenne dopo pochi secondi. Nei quasi cinquant’anni della mia prassi di medico non ho mai visto morire un uomo in maniera così rassegnata alla volontà di Dio. Christoph U.Schminck-Gustavus PENSIERI ERRANTI 5 DICONO I Maestri aprono l’uscio, ma devi entrare da solo. Proverbio cinese Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana. Sull’universo ho ancora i miei dubbi Albert Einstein. Tutti pensano a cambiare l’umanità ma nessuno pensa a cambiare se stesso. Lev Tolstoj. La bellezza è gradita agli occhi, ma la dolcezza affascina l’animo. Voltaire. Le persone che si sforzano di essere interessanti sono le più noiose di tutte. Kahlil Gibran. A me interessa più la mia coscienza che l’opinione degli altri. Cicerone Se non puoi fare niente, che cosa puoi fare? Koan Zen. Ci vogliono due anni per imparare a parlare ma una vita per imparare a tacere. Anonimo. PENSIERI ERRANTI 5 IL BENE DEL PROSSIMO Chi desidera il bene del prossimo scopre che la felicità degli altri è la fonte più generosa per la propria felicità. La sua esistenza, libera dall’egoismo, dalla viltà, dall’avidità, diventa intrepida, audace e capace di qualsiasi impresa… Il suo animo si infiamma , si riempie di zelo e dimentica le preoccupazioni personali che sono alla base delle penose ansie di paura, gelosia e invidia. Adam Ferguson (1723-1816) dai Principi di scienza NON MI SERVE Lontano o vicino, nella felicità o nell’infelicità, l’amico riconosce nell’altro colui che fedelmente aiuta alla libertà e a essere uomo. I veri amici vedono i tuoi errori e ti avvertono; i falsi amici vedono allo stesso modo i tuoi errori e li fanno notare agli altri. Non mi serve un amico che cambia quando cambio io e annuisce quando annuisco io; la mia ombra lo fa molto meglio. Plutarco RIVELA AI PICCOLI La rivelazione divina segue schemi inattesi: nasconde i misteri del regno ai sapienti e agli intelligenti e li rivela ai piccoli. Ad essi, il Signore del cielo e della terra manifesta la nuova comprensione di Dio e della sua volontà, che è racchiusa nelle parole e nelle azioni di Gesù. Bruno Maggioni SEGNO DI SALVEZZA A chi non è mai sazio di segni grandiosi e miracolosi, ne viene promesso soltanto uno: il segno di Giona nel ventre del pesce, che simbolizza Gesù morto e sepolto. Segno di salvezza, esso è anche un segno del giudizio di Dio che incombe su coloro che rifiutano di convertirsi. M. Galizzi PENSIERI ERRANTI 5 CONSIDERATE Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate, tornando a sera, il cibo caldo e visi amici: :considerate se questo è un uomo, che lavora nel fango, che non conosce pace, che lotta per un pezzo di pane, che muore per un Sì e per un No. Considerate se questa è una donna, senza capelli e senza nome,senza più forza di ricordare, vuoti gli occhi e freddo il grembo come una rana d’inverno. Meditate che questo è stato. Vi comando queste parole. Primo Levi “Se questo è un uomo”. 1947 UN GIORNO RIFLESSIONI AGOSTI -INIANE Una parabola ebraica racconta che un giorno Dio mandò l’angelo Gabriele sulla terra a offrire almeno a un uomo il dono puro della felicità. L’angelo, però, ritornò stringendosi ancora tra le mani quel regalo e a Dio che chiedeva spiegazioni replicò: «Ho trovato che tutti gli uomini non avevano tempo di ascoltarmi perché avevano tutti un piede nel passato e uno nel futuro; nessuno badava al presente». Un’abitudine, se non contrastata, presto diventa una necessità. Il mondo è un libro e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina. Il modo in cui lo spirito è unito al corpo non può essere compreso dall’uomo, e tuttavia in questa unione consiste l’uomo. E gli uomini se ne vanno a contemplare le vette delle montagne, i flutti vasti del mare, le ampie correnti dei fiumi, l’immensità dell’oceano, il corso degli astri, e non pensano a sé stessi. Il tempo non esiste, è solo una dimensione dell’anima. Il passato non esiste in quanto non è più, il futuro non esiste in quanto deve ancora essere, e il presente è solo un istante inesistente di separazione tra passato e futuro! Sant’Agostino PENSIERI ERRANTI 5 NESSUNO È STRANIERO Il tuo Cristo era un ebreo, la tua automobile è giapponese, la tua pizza è napoletana, il tuo profumo è francese, il tuo riso è cinese, la tua democrazia è greca, il tuo caffè è brasiliano, il tuo orologio è svizzero, la tua cravatta è di seta indiana, le tue vacanze sono turche, tunisine o marocchine, i tuoi numeri sono arabi, le tue lettere sono latine. E tu rinfacci al tuo vicino di essere uno straniero?… (Anonimo) Credere per amare. (Mons. Camillo Berliocchi) UN ABBRACCIO, ED É ...ma cosa fate, uomini violenti, che procurate solo lutti e LA PACE morte? Credete i vostri, atti di eroismo? Non è che sono atti di pazzia? Dite che siete martiri e la pace giorno per giorno più l’allontanate. I martiri son quelli che ammazzate senza pentirvi, senza aver pietà. Pensate mai al valore della fede, al domani, al futuro, alla speranza? Perché non costruire tutti insieme qualcosa che dia scopo a questa vita. Vedo ogni giorno quella Terra Santa sempre più rossa di sangue innocente, sento un dolore che mi stringe il cuore, vorrei gridare e, non so che fare. E mentre il pianto scende, un attentato forse la mente vostra già prepara. Pensate al profumo di una rosa, al sorriso grandioso dei bambini. Buttate questi ordigni ed un abbraccio si dia Israele con la Palestina! Gesù, vuole chiamarvi ancor “Fratelli “ e stringervi sul Cuore Suo di Padre. (Rino Vittozzi). PENSIERI ERRANTI 5 “FARE LA CARITÀ” Non deve venir inteso come largizione di elemosine soltanto; esercita nobilmente la carità chi si preoccupa di “insegnare al pubblico, per amor di Dio, le lettere e le scienze”; chi perdona le offese ricevute e sopporta gli altrui difetti; chi pratica la compassione e la pazienza; chi ha la forza di attuare la correzione fraterna; chi onora Dio anche nelle persone dei malati, e provvedendo all’onesta sepoltura dei morti; chi accoglie ed alloggia i pellegrini. Antonio Muratori O.R. 19 agosto 2007 SENTIMENTO Il sentimento del pudore consiste In un ritorno dell’individuo su se stesso. Volto a proteggere il proprio sé profondo Della sfera pubblica. Max Scheler (1874-1928) da “Pudore e sentimento” . LA SERIETÀ La serietà non è una virtù. Sarebbe un’eresia molto più giudiziosa, Dire che la serietà è un vizio. Gilbert K Chesterton (1874-1936) da “Ortodossia”: I PROVERBI Amo poco i proverbi. Sono selle buone per tutti cavalli: on cen’è uno che non abbia il suo contrario e, qualunque condotta si tenga se ne trova sempre uno per appoggiarsi. Emmelina di Musset PENSIERI ERRANTI 5 LA FORZA D’AMORE L’amore può salvare colui che decide di rimanere. E quelli che pensano che io stia sfondando una porta aperta provino a trascorrere una giornata in mezzo ai bambini affetti da cancro o a grandi invalidi è sufficiente osservare, per captare la luce intorno ai pazienti circondati d’affetto e le ombre che orlano la solitudine di quelli abbandonati, più numerosi di quanto s’immagini. Laetitia Bohn-Derrien LA VITA DONO Tu hai difeso la vita che mi avevi dato, fin dal seno materno, quando uomini dimentichi della tua legge avevano deciso di sopprimerla prima che vedesse la luce, sopprimerla dicevano per salvare quella pericolante di mia madre. Tu, invece, Signore, che vegliavi paternamente su l’una e su l’altra, le hai salvate tutte e due…grazie, Signore, tu sei la stessa misericordia e i tuoi giudizi sono ineffabili. P: Agostino Trapè P. Gioele Schiavella, O. R. 13 settembre 2007 INSEGNAMI A PREGARE Insegnami a pregare come hai pregato tu. Come hai pregato sul monte dove hai passato la notte “ in oratione Dei” (Lc 6,12), nel Getsemani dove hai implorato che ti fosse risparmiata la passione e non sei stato esaudito (Mt 26, 39), sulla croce dove ti sei lamentato dell’abbandono del Padre (Mt 27, 46). Insegnami a pregare con perseveranza soprattutto quando non mi ascolti, come tante volte hai fatto, come tante volte fai. Eppure, tu lo sai, la preghiera che il tuo Spirito m’infondeva e m’infonde nel cuore era ed è sincera, umile,accorata, fiduciosa. Perché, Signore non mi ascolti? Ma neppure tu sei stato ascoltato dal Padre! Conferma in me la convinzione che le tue disposizioni sono sempre paterne anche quando sono occulte, paterne anche quando sono dolorosamente misteriose. Tu sani anche quando ferisci, sei vicino, anche quando sembri lontano, buono anche quando ti mostri severo; tu che non turbi mai la pace dei tuoi figli se non per procurarne loro una più certa e più grande. P. A. Trapè P. Gioele Schiavella, O. R. 13 settembre 2007 PENSIERI ERRANTI 5 INSEGNAMI IL SORRISO Insegnami il sorriso, questo dono prezioso e pur tanto raro, che ogni uomo può dare all’altro, se ha la pace nel cuore, verso coloro che mi sono vicini, verso quelli, che mi fai incontrare. P. A. Trapè P. Gioele Schiavella, O. R. 13 settembre 2007 INSEGNAMI A CONTRINUIRE Insegnami a contribuire alla coesione della comunità in cui vivo con l’amore della pace e l’esempio della fraternità gioiosa e paziente, con la sopportazione e, quando sia possibile,la dissimulazione dei difetti altrui, lieto che gli altri sopportino i miei… Insegnami a lodare, a incoraggiare, a promuovere quanto di bene vedo fare intorno a me. P. A. Trapè P. Gioele Schiavella, O. R. 13 settembre 2007 INSEGNAMI A NON RATTRISTARE Insegnami a non rattristarmi che le nuove generazioni incalzando mi sospingano ai margini della strada, che mostrino di ignorare quanto ho potuto fare per tua grazia a beneficio comune o lo guardino con disinteresse e disistima ( insegnami a trovare naturale che le iniziative da me incominciate vadano avanti senza di me e che coloro che le continuano non sappiano ormai chi le ha iniziate) e fanno volentieri a meno dell’opera mia.. e non soltanto a non rattristarmi, ma a goderne, accettando volentieri la legge del sorpasso… Anch’io, sapendolo o no, volendolo o no, l’ho fatto pagare a quella generazione che mi ha preceduto quando pensai di fare meglio di loro e non ne riconobbi abbastanza, forse i sacrifici, i meriti, i pregi dei quali ho pur usufruito e goduto. P. A. Trapè P. Gioele Schiavella, O. R. 13 settembre 2007 PENSIERI ERRANTI 5 UNA GRAZIA Quando verranno le malattie foriere della morte – e sarà già un tuo dono se esse verranno e io ne riconoscerò la voce – insegnami ad accettarle come una grazia, come un annunzio del passaggio all’altra sponda dove tu sei ad attendermi, tu che sei giudice e salvatore, ma prima salvatore e poi giudice. P. A. Trapè P. Gioele Schiavella, O. R. 13 settembre 2007 INSEGNAMI A MORIRE Insegnami, Signore a vincere la naturale ripugnanza della morte e ad accoglierne l’annunzio, se mi concederai la grazia che imploro, di sentirlo e capirlo con fortezza e serenità, dono del tuo Spirito, anzi con gioia, come l’annunzio di un incontro lungamente bramato, l’incontro con te, e in te e con te di tutti coloro che mi hanno amato e mi amano ed io ho amato e amo… Signore, ascoltami, insegnami a morire con grande speranza nel cuore: insegnami a morire bene, che è l’unica cosa importante per chi è nato. Amen. Amen. P. A. Trapè P. Gioele Schiavella, O. R. 13 settembre 2007 SENZA CHIASSO Insegnami ad avvicinarmi al termine della vicenda umana, così piccola e così breve, in punta di piedi, senza chiasso, né pretese, né rammarichi quando non sia quello di non aver fatto abbastanza la tua volontà e di non averti amato abbastanza; e non solo senza rammarico, ma anche con la gioia nel cuore, il sorriso sulle labbra, la benedizione sulle labbra e nel cuore. P. A. Trapè P. Gioele Schiavella, O. R. 13 settembre 2007 I VERI E I FALSI AMICI Lontano o vicino, nella felicità o nell’infelicità, l’amico riconosce nell’altro colui che fedelmente aiuta alla libertà e a essere uomo. I veri amici vedono i tuoi errori e ti avvertono; i falsi amici vedono allo stesso modo i tuoi errori e li fanno notare agli altri. Non mi serve un amico che cambia quando cambio io e annuisce quando annuisco io; la mia ombra lo fa molto meglio. Plutarco PENSIERI ERRANTI 5 CASA DI FAMIGLIA La Chiesa è una casa di famiglia, una casa paterna. Nelle case di famiglia c’è sempre un po’ di disordine, le sedie talvolta mancano di una gamba, i tavoli sono macchiati di inchiostro, le scatole di marmellata si svuotano da sole nelle dispense… Bernanos (1888-1948) Alle Piccole Sorelle di Charles de Foucauld 1947 San Paolo suggeriva a Timoteo,vescovo, amico e discepolo: “ Una casa grande ,ove non ci sono soltanto vasi d’oro e d’argento, ma anche di legno e di coccio, alcuni destinati ad usi nobili, altri per usi più spregevoli”. (2 Timoteo 2,20).da Avv. 22 giugno 2003-06-2003 PENSIERI ERRANTI 5 DIO D’AMORE Grazie, Signore, Dio di amore, o fonte della gioia, vogliamo offrirti un inno di grazia: nulla chiediamo se non di cantare, lodarti in nome di ogni creatura. Sei tu la vita e vita è luce, tutte le cose continui a creare, e formi l’uomo a tua somiglianza, l’uomo che è il volto del tuo mistero. La sua sorte tu gli hai svelato, per te egli chiama le cose per nome, perché capace di scienza e d,amore, è il compimento dell’opera tua. L’occhio tuo fondo gli ha posto nel cuore perché egli scopra le tue meraviglie e sempre celebri il santo tuo nome la tua bellezza narrando nel canto. affidi i cieli e la terra gli apri i segreti del tuo universo, con lui agisci nell’unico amore e porti avanti con lui il creato. Gli dai la donna a sua perfezione, l’uomo gli sia amico e fratello, con lui insieme soffrire e gioire Dio che fondi l’eterna alleanza. David M. Turoldo CANTA E CAMMINA Anima mia, canta e cammina; E anche tu, o fedele di chissà quale fede; oppure tu, uomo, di nessuna fede: camminiamo insieme! E l’arida valle si metterà a fiorire: Qualcuno - Colui che tutti cerchiamo - ci camminerà accanto”. David Maria Turoldo PENSIERI ERRANTI 5 IL CUORE TI CANTI Cosa più vera è pensarti appena se pur la mente resiste al pensiero: dei molti nomi non uno è degno solo il silenzio conviene al mistero. Oppure il cuore ti canti rapito e “padre e madre” ti chiami gemendo: intelligenza e vita e amore, Spirito, Verbo, Principio del mondo. Padre per dire l’immagine che accomuna l’uomo e la donna e tutto il genere umano e il mondo in una famiglia e destino. Figlio per l’immagine vera per dire il volto in cui si contempla e noi trovare il lui l’Archetipo, di cosa l’uomo è chiamato ad essere. E tu spiri qual vento dovunque sì che in te naviga tutto il creato tu sei dell’uno e dell’altro l’Amore e di noi il tempio tu fai di Dio. David Turoldo PADRE NOSTRO Di fronte alla notte. Signore, insegnaci A chiamarti Padre nostro: Una preghiera che ha il gusto del pane. Una preghiera che sia la nostra dimora. Pierre Emmanuel “Evangélaire”poeta (1916-1984). PENSIERI ERRANTI 5 NON POSSO VIVERRE Tu sei il mio pane Tu o Signore, sei il mio pane, senza di te non posso vivere; non saprei dove andare senza di te, non saprei cosa fare e cosa dire senza di te. Signore, tu sei il mio nutrimento, tu sei la forza per la quale tu mi darai la grazia di spezzare con i fratelli questo nutrimento giorno per giorno. Saremo anche noi il pane del Signore, pane distribuito, pane diventato ostia di umiltà. Carlo Maria Martini HO PAURA Ho paura di te o Padre, ho paura della vita, che con gioia mi doni, spero in te, ti contemplo ma con pianto ti desidero, ti cerco, o padre, rimani con me per una volta ancora... so che mi vuoi come figlio tuo, so che mi accetti così come sono. nel tuo silenzio, ricerco la pace, nel tuo amore, ricerco la salvezza, nel tuo essere mistero, ricerco la vita, nel tuo esistere io esisto. anonimo PAROLE EOPERE DIVINE Io non credo nelle parole di Gesù perché Gesù è il Figlio di Dio, ma che Gesù è il Figlio di Dio perché le Sue parole e i suoi gesti sono divini. André Gide (1869-1951) PENSIERI ERRANTI 5 LA BENDA DEI MIEI OCCHI Ora, o immortalità, tu mi appartieni! E mi abbagli, attraverso la benda dei miei occhi, con lo splendore di mille soli.Alle spalle mi spuntano le ali, e il mio spirito si libra nei silenziosi spazi dell’etere. Come un vascello che, spinto dall’alito del vento, vede affondare l’alacre città portuaria, così per me ogni vita tramonta, distinguo ancora colori e forme, ma sotto di me non c’è che nebbia. Heinrich von Kleist Da Il Principe di Homburg Atto V, Scena decima IL PELLEGRINO 1 Anima mia,canta e cammina E anche tu, o fedele di chissà quale fede; oppure tu, uomo, di nessuna fede: camminiamo insieme! E l’arida valle si metterà a fiorire: Qualcuno - Colui che tutti cerchiamo - ci camminerà accanto”. David Maria Turoldo IL PELLEGRINO 2 “Il pellegrinaggio è molto più di un semplice viaggio, è itinerario del cristiano verso le proprie radici spirituali per poter continuare con forza e speranza l cammino dell’esistenza quotidiana”. Mons. Gianfranco Ravasi IL PELLEGRINO 3 Per grazia di Dio sono uomo e cristiano, per azioni gran peccatore, per vocazione pellegrino della specie più misera, errando di luogo in luogo; I miei beni terrestri sono una bisaccia sul dorso con un po’ di pane secco, e nella tasca interna del camiciotto la Sacra Bibbia. Null’altro. Dal “Racconto di un Pellegrino Russo” PENSIERI ERRANTI 5 ESSERE O APPARIRE ? Signore, questa sera ti chiedo di liberarmi una volta per tutte della mia preoccupazione di apparire. Perdonami se sono troppo preoccupato dell’impressione che do agli altri, dell’effetto che produco, di ciò che si pensa e si dice di me. Perdonami di voler assomigliare ad altri dimenticando d’essere me stesso, di invidiare le loro qualità dimenticando di sviluppare le mie. Perdonami il tempo passato a recitare il mio personaggio e il tempo perso a costruire la mia personalità. Donami, invece, di morire allo straniero che ero affinché io possa rinascere a me stesso,poiché non mi troverò, Signore, se rifiuto di perdermi. (Michel Quoist) LA BIBBIA Il tesoro nascosto nel campo della Bibbia è il fatto che la si legga; è lo zappare mille volte in questo libro che,senza che si sappia e talvolta senza che ce se n’accorga, ci trasforma, ci modella, ci fa crescere. (D. Attinger) LIBERTÀ RICEVUTA E DONATA Ricevi Signore, tutta la mia libertà, accetta la mia memoria, la mia intelligenza e tutta la mia volontà. Tutto quanto sono, quanto possiedo, mi fu dato da te; io rimetto questo dono nelle tue mani, per lasciarmi interamente a disposizione della tua volontà. Dammi solamente l’amore tuo con la tua grazia, e sarò ricco abbastanza e non chiederò più nulla. Amen (S. Ignazio di Loyola) ARIDITÀ UMILTÀ Nell’aridità e nel vuoto l’anima diventa umile. L’orgoglio di un tempo sparisce quando in se stessi non si trova più nulla che dia l’autorizzazione a guardare gli altri dall’alto in basso. L’anima deve considerare l’aridità e il buio come buoni presagi: come segni che Iddio le sta al fianco, liberandola da se stessa, strappandole di mano l’iniziativa. (Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein) PENSIERI ERRANTI 5 LA MALDICENZA In una sola volta la maldicenza colpisce tre persone: chi la fa, chi la subisce e chi l’ascolta. (Henri Becque) SAGGI ED UMILI Solo i saggi possiedono delle idee; la maggior parte dell’umanità ne è posseduta. (Samuel Taylor Coleridge) Abbi il gusto del servizio umile, di cui mai nessuno ti darà atto e lode sulla terra. (Enrico Rossetti) AMABILI E UMILI Nulla rende così amabili come il credersi amati. ( Pierre de Marivaux) Nulla c’è che capisce di più l’Amore quanto l’umiltà. (Chiara Lubich) CONCHIGLIE APERTE L’oggi nel cuore dell’uomo Come una conchiglia in fondo al mare. Domani. Nella marea della risurrezione, Le conchiglie, gettate sulla sabbia, Si apriranno e moriranno e morireranno. Verrà, così, alla luce la perla. Chi cerca Dio alla luce della fede è come colui che cerca il sole alla luce delle stelle. l-Hallaj mistico mussulmano (+922 a Baghdad) IL CARBONE Sono veramente i sogni delle nostre speranze più che dell’avvenir vane sembianze, immagini del dì guaste e corrotte dall’ombra della notte. Battista Guarini Ferrarese “Pastor Fido” PENSIERI ERRANTI 5 DIFFIDENZA Una delle prime e più nobili funzioni delle cose poco serie è di gettare un’ombra di diffidenza sulle cose troppo serie. Umberto Eco dal “Diario Minimo” LA SERIETÀ La serietà non è una virtù. Sarebbe un eresia, ma un’eresia molto più giudiziosa, dire che la serietà è un vizio. Gilbert K. Chesterton (1874-1936) LA VERITÀ La verità non è un cristallo che si può mettere in tasca, bensì un mare sconosciuto in cui ci si getta. Gilbert K. Chesterton “L’uomo senza” TU MI HAI CONCESSO Tu mi hai concesso la morte sulle aspre montagne, e non quella tra le genti delle valli. Dietro gli orizzonti della morte son già apparsi i fuochi dei nuovi tempi. Mirabile la grazia, che tu mi hai concesso, l'amaro che tu mi hai scelto in dolcezza. Oltre i veli della morte mi fai vedere tu il popolo che s'incammina per la grande festa. Cadendo, Iddio, nei Tuoi eterni spazi, io lo vedo che s'avvia alla libertà. Tu, Iddio, punisci e perdoni! Ma io, questo mio popolo, quanto l'ho amato. Dal carcere Bonhoeffer TERRA La terra è un astronave. Se facciamo un guasto precipita E tutti i passeggeri muoiono Sia chi ha causato il guasto, sia chi non ha fatto nulla. José Esquinas- Alcazar PENSIERI ERRANTI 5 L'ANIMA NERA Berdjaev ci insegna che c'è anche un'anima nera della democrazia, che ha perseguitato, corrotto e negato la democrazia reale. La democrazia moderna e contemporanea ha preteso di nascere da una procedura meccanica, quasi tecnologica, non indifferente alle differenze ma negatrice delle differenze. Certo che la democrazia dice l'autodivinizzazione dell'uomo e ne celebra in modo irreversibile il suo potere individuale e sociale. La democrazia moderna e contemporanea ha avuto il volto del totalitarismo, negatore della libertà e della dignità della persona, del suo impeto creativo Mons. Luigi Negri PENSIERI ERRANTI 5 IL GIORNO DEL RICORDO «Le foibe furono pulizia etnica» La «disumana ferocia» rimossa da 60 anni per ideologia: «Fu congiura del silenzio» Napolitano: Il"Giorno del ricordo" dev'essere «un solenne impegno di ristabilimento della verità», spiega consegnando al Quirinale - ieri mattina - medaglie e diplomi a ventidue familiari di vittime «delle foibe, dell'esodo giuliano dalmata e della più complessiva vicenda del confine orientale».Basta con la «congiura del silenzio». La verità della storia va raccontata, chiara e forte, dopo i decenni della «congiura del silenzio» e della «fase meno drammatica, ma ancor più amara e demoralizzante dell'oblio» - sottolinea Napolitano - nella quale la vicenda degli esuli Giuliano-dalmati è stata affogata: «Anche di questa fase non dobbiamo tacere, assumendoci la responsabilità dell'aver negato, o teso a ignorare, la verità per pregiudiziali ideologiche e cecità politica, e dell'averla rimossa per calcoli diplomatici e convenienze internazionali». «Una delle barbarie del secolo scorso». Si ferma un istante, il presidente. Quindi va avanti: «Vi fu un moto di odio e di furia sanguinaria, e un disegno annessionistico slavo, che prevalse innanzitutto nel Trattato di Pace del 1947, e che assunse i sinistri contorni di una pulizia etnica». Non ha remore ad accostare i nazional-comunisti titini ai nazisti: «Quel che si può dire di certo è che si consumò, nel modo più evidente con la disumana ferocia delle foibe, una delle barbarie del secolo scorso. Perché nel Novecento, l'ho ricordato proprio in un'altra, storica e pesante ricorrenza (il "Giorno della Shoah", ndr), si intrecciarono in Europa cultura e barbarie». Ricordare quest'orrore. Ecco per quale ragione - afferma Napolitano - «dobbiamo ricordare l'imperdonabile orrore contro l'umanità costituito dalle foibe, ma egualmente l'odissea dell'esodo, e del dolore e della fatica che costò a fiumani, istriani e dalmati ricostruirsi una vita nell'Italia tornata libera e indipendente, ma umiliata e mutilata nella sua regione orientale». Infine l'appello del presidente. Oggi che in Italia «abbiamo posto fine a un non giustificabile silenzio, e siamo impegnati in Europa a riconoscere nella Slovenia un amichevole partner e nella Croazia un nuovo candidato all'ingresso nell'Ue», dobbiamo «tuttavia ripetere con forza che dovunque, in seno al popolo italiano come nei rapporti tra popoli, parte della riconciliazione, che fermamente vogliamo, è la verità». Pino Ciociola PENSIERI ERRANTI 5 «Veleno della non riconoscenza».: «L'Italia tributa un riconoscimento giusto e saggio ai familiari delle vittime delle foibe e all'intero popolo giuliano-dalmata. Anche se tardivamente», dice. Parla di «veleno letale della non riconoscenza», e aggiunge che «questo "Giorno del Ricordo" rappresenta la piena cancellazione della rimozione di una parte significativa della nostra storia e perfino di cancellazione della geografia». Il vicepremier Francesco Rutelli, presente al Quirinale per la cerimonia, è altrettanto chiaro. Pino Ciociola OPERA D’ARTE 1 In questi giorni l’opera d’arte di cui parlava Panzini è quasi scomparsa, non si azzarda più la grazia dell’aggettivo accostato al sostantivo, si mettono insieme due nome perché facciano più notizia, si dice, con violenta convinzione, come se fosse la verità,”strada assassina” tutte le volte che su una povera strada incolpevole accadono tremende stragi del sabato sera o gli omicidi di pedoni innocenti, di bambini e madri sorpresesi in piena luce da automobili senza controllo. Luigi Testaferrata, Agorà di Avvenire 28 marzo 2008 OPERA D’ARTE 2 Come se la strada, costruita tanti anni fa in mezzo a paesi tranquilli, destinata ad un traffico di gente senza fretta e senza terrore della morte, fosse responsabile delle uccisioni compiute da chi sembra impazzito (il più delle volte ubriaco o sballato da droghe o da stanchezza notturne),così esaltato da non accorgersi neanche di morire o di condannare a morte creature incolpevoli. Luigi Testaferrata, Agorà di Avvenire 28 marzo 2008 PENSIERI ERRANTI 5 L’AMORE DI DIO L’amore di Dio corre come un filo rosso attraverso ogni singola esistenza. Rinnegato e disprezzato, compreso e offeso in migliaia di esseri, continuamente si riaccende nelle anime e non amore di Dio corre come un filo rosso attraverso ogni singola esistenza. Rinnegato e disprezzato, compreso e offeso in migliaia di esseri, continuamente si riaccende nelle anime e non se non quando si spegne la vita. Se fosse stato altrimenti, il Salvatore non avrebbe redento il mondo . Gertrud von Le Fort (1876-1971). Scrittrice tedesca, calvinista convertita al cattolicesimo durante un soggiorno in Roma Viviamo sotto la minaccia di due prospettive spaventose, anche se apparentemente opposte: la banalità ininterrotta BANALITA’ E TERRORE e un terrorismo inconcepibile…Vale per il male la stessa legge che si applica alla pornografia. Il trauma delle atrocità fotografate svanisce vedendole ripetutamente, come la sorpresa e lo sconcerto che proviamo per la prima volta assistendo ad un film pornografico si attenuano sino a sparire se se vanno a vedere altri Susanna Sontag (1933 N:York. Ebrea) da “ Contro l’interpretazione” e “Sulla fotografia AFFRONTARE Non possiamo sapere cosa ci potrà accadere Nello strano intreccio della vita. Possiamo, però, decidere cosa deve accadere Dentro di noi, come possiamo affrontare le cose E quale decisione prendere e questo In fin dei conti è ciò che veramente conta. J.F. Newton SOMMARIO AFFRONTARE........................................................................................ Errore: sorgente del riferimento non trovata SOMMARIO................................................................................................................................... 60