Tempi e spazi per studiare

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Tempi e spazi per studiare
ORE
ATTIVITA’
STUDIO
IMPEGNI
LUN
MAR
MER
Capacità di organizzare e pianificare la propria attività di studio
=
componente critica nell’ambito delle abilità di studio.
Soprattutto in ambito universitario poichè lo studente si trova a
dover gestire in modo più autonomo la distribuzione del tempo e dei
propri sforzi
Difficoltà di organizzazione e di programmazione delle proprie
giornate di studio possono comportare eccessiva ansia, frustrazione,
senso di inadeguatezza, perdita di motivazione e scarsa preparazione.
Esempio di scarsa organizzazione
Studio
massivo pochi
giorni prima
dell’esame
Causa: poco
tempo per
memorizzare
ed elaborare il
materiale
Estrema
fatica
Estrema fatica + risultati mediocri =
possibilità di abbassamento della motivazione
ed emozioni non positive
perché COSTI > BENEFICI
Non
sempre
risultati
buoni
Esempio di organizzazione
Pratica distribuita = studio diluito nel tempo con associate sessioni
di ripasso per valutare quanto appreso
Quindi risulta efficace un programma scalare:
studio di maggiore quantità di materiale nei primi giorni, inferiore nei
periodi intermedi ed ampia fase conclusiva di ripasso.
Possibilità di Organizzazione
1. Conoscenza del materiale da studiare
2. Individuazione degli obiettivi (ad esempio quanto
approfonditamente studiare,…)
3. Piano mensile o settimanale definendo le fasi dello studio
(lettura, memorizzazione, ripasso). Per ciascuna fase decidere:
a. Momenti di studio in termini di giorni/ore (domandandosi
quando riesco a studiare meglio? Per quanto?)
b. Momenti di svago (uscite con amici,…)/pause di riposo
c. Momenti di recupero in seguito ad imprevisti
d. Luoghi di studio (dove riesco a concentrarmi di più? Come
devo organizzare il mio spazio per studiare meglio?)
4. Individuare gli errori, le cause, le fonti che impediscono
l’organizzazione e cercare soluzioni/alternative
Ricordate che:
La programmazione non deve essere troppo rigida e può essere
modificata
Il piano deve essere realistico!!!! Necessità di valutare le proprie
forze/debolezze
Risulta essenziale sapere come studiare efficientemente
(raggiungendo gli obiettivi) ed efficacemente (con il minor sforzo).
Modalità di studio dispendiose possono essere una causa che porta a
non rispettare i tempi di programmazione.
Ci deve essere l’IMPEGNO a rispettare il piano e la voglia
di RIPROVARE anche dopo i fallimenti!!!
Possibili difficoltà di Organizzazione
Avere un programma provoca senso di oppressione e costrizione
Fallimenti precedenti nella programmazione che diminuiscono la
fiducia e la motivazione a programmare le attività
Stima non esatta dei tempi necessari: “ottimismo cognitivo”, ovvero
stima troppo ottimistica dei tempi di studio (es. per questo capitolo mi
basta una mezz’oretta…). Nel caso in cui ci si impieghi più tempo del
previsto si prova un senso di frustrazione e la causa della potenziale
“non preparazione” verrà attribuita alla scarsità di tempo
Scarsa conoscenza degli obiettivi e delle priorità del momento (cosa
devo fare oggi? Quali sono le scadenze più vicine?
Scarse conoscenze sia legate al metodo di studio sia relative al
contenuto dello studio (es. quali argomenti sono i più centrali, quale
sarà il tipo di prova, etc.)
Avvertenza: ricordiamo che per le seguenti domande
non esistono risposte valide ed uguali per tutti.
Come abbiamo più volte ripetuto ognuno di noi deve
riflettere sulle proprie preferenze, sulle proprie
capacità e sulle proprie debolezze.
QUANTO STUDIARE?
La quantità di tempo utile a realizzare uno studio proficuo dipende da
diversi fattori quali:
- la motivazione
- la concentrazione
- il possesso di strategie appropriate
- la complessità del lavoro da svolgere
E’ utile ricordare che dopo circa un’ora l’attenzione decresce e sarebbe
utile fare una pausa. Studiare per molte ore senza pause porta solo ad
essere molto stanchi, a perdere la lucidità e soprattutto diviene poi
difficile dopo una pausa riprendere lo stesso sforzo.
Meglio studiare meno ore in più giorni o alternare materie diverse
oppure alternare compiti che richiedono sforzi cognitivi differenti (ad
es. studio/esercizi, lettura/studio, copiare appunti/leggere)…
QUANDO STUDIARE?
Bisognerebbe dedicare la parte migliore del proprio tempo, cioè
quella in cui il cervello funziona al meglio delle sue possibilità
(presupposto fondamentale perché lo studio risulti efficace) e
quando anche il nostro corpo è riposato.
La calma è un altro fattore importante. Se si hanno troppi pensieri
per la testa e si pensa che si devono fare troppe cose, non si ha la
calma necessaria per affrontare lo studio poiché il pensiero sarà
sempre interrotto da altri pensieri disturbanti e dall’ansia di
terminare per iniziare una nuova attività. Quindi è bene decidere fin
dall’inizio cosa vogliamo fare in quelle ore/in quella giornata
(considerando quello che riteniamo necessario o prioritario).
COME E DOVE?
Sarebbe meglio studiare in un luogo silenzioso e luminoso, dove ci si
possa “isolare”, per mantenere al meglio la concentrazione necessaria
ed avere condizioni ottimali anche per nostra vista.
Qualora la musica fosse un elemento facilitatore, potrebbe essere utile
ascoltare musica “strumentale” (senza parole), dato che i testi delle
canzoni, soprattutto se conosciute, possono distrarre l’attenzione,
interrompendo il flusso di pensieri convogliati in ciò che si studia.
Sempre per mantenere la concentrazione bisognerebbe evitare possibili
distrazioni (pc, telefoni, televisione,…)….questi possono essere degli
incentivi e dei premi al termine dello studio!
Per aiutare a focalizzare l’attenzione su un’attività per volta si
potrebbe tenere nello spazio vicino solo il materiale di studio
necessario.