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BRESCIA E PROVINCIA
VENERDÌ 9 NOVEMBRE 2012 GIORNALE DI BRESCIA
LA SCHEDA
SALDO IL 17 DICEMBRE
QUANDO
COME
L’ultimo appuntamento con l’Imu per il
2012 è fissato al 17 dicembre. Tra poco
più di un mese i contribuenti saranno
chiamati a versare il conguaglio dopo la
prima rata di giugno e - per i soli titolari
di prima casa che avessero optato sin da
subito per tale soluzione - la seconda di
settembre.
Per versare il saldo Imu, oltre al modello
F24 - ordinario o semplificato - utilizzabile in via esclusiva per le precedenti due rate, torna a valere il bollettino postale, pagabile anche per via telematica attraverso il
servizio gestito da Poste Italiane. Il bollettino però non sarà spedito a casa e non sarà
precompilato.
Imu, aliquote bresciane
Stangata in 63 Comuni
anche sulla prima casa
La media provinciale si attesta allo 0,42 per cento
Deliberati rincari a raffica sulle seconde abitazioni
■ A poco più di un mese dalla scadenza ultima del 17 dicembre - che il Governo ha ritenuto inderogabile nonostante le sollecitazioni al rinvio, almeno al 31 dicembre,
della Consulta dei Caf - ora
c’è anche il quadro completo
delle aliquote applicate dai
Comuni, che hanno avuto
tempo fino al 31 ottobre per
esprimersiin merito all’Imposta Municipale Unica.
Guardando alla situazione
dei 206 Comuni bresciani (i
dati riportati in tabella sono
stati raccolti ed elaborati dal
Caaf Acli di Brescia) possia-
POCHI RIBASSI
Solo 19 Comuni hanno
optato per il ribasso
dell’aliquota
sull’abitazione principale
mo stabilire una classifica fra
chisale, chi scende e chi preferisce restare ancorato alle aliquotefissate dalGoverno centrale, ossia quelle prese a parametro per gli importi versati
nella prima rata di giugno.
Venendo ai numeri, e quindi
alla moneta sonante, il Ministero aveva stabilito lo 0,4%
per l’abitazione principale e
le relative pertinenze - quota
modificabile dalle Amministrazioni locali al rialzo o al ribasso per lo 0,2% - e lo 0,76%
per gli altriimmobili (tra iquali le seconde case), con un
margine di manovra lasciato
ai Comuni dello 0,3%, sem-
pre a salire o a scendere.
Su tale base, per quanto attiene alla prima casa, nel Bresciano 19 Comuni - pari al
9,22% del totale - hanno diminuito l’aliquota, ribassandola
al massimo (quindi allo 0,2%)
in 14 casi, mentre 63 Consigli
comunali (il 30,58%) hanno
dato luce verde all’incremento, che in 9 Comuni ha portato la percentuale d’imposta al
massimo consentito: lo
0,60%. La maggioranza, segnatamente 124 Comuni (il
60,19%), hanno avallato
quanto stabilito dal Governo
centrale per l’abitazione principale, confermando lo 0,4%.
L’aliquota media, a Brescia e
provincia sull’Imu prima casa è dello 0,42%.
Sostanzialmente ribaltato il
quadro per la seconda casa,
per la quale ben 141 Comuni
- il 68,45% - hanno varato un
appesantimento, portato al
picco massimo dell’1,06% in
15 casi. Soltanto 2 Comuni,
Capovalle e Vezza d’Oglio,
hanno alleggerito il carico, limitandolo rispettivamente allo 0,66% eallo 0,74%. Nelmezzo vi sono le 63 Amministrazioni che non hanno ritoccato l’imposta, lasciandola immutata allo 0,76%. La media
generale quota l’Imu sulla seconda casa allo 0,86%.
Esaminando la tabella, emerge come solo Vezza d’Oglio
abbia ridotto al minimo possibile entrambe le aliquote; solo tre Comuni, di contro, hanno spinto al massimo sia
l’una che l’altra: si tratta di Bovegno, Ospitaletto e Poncarale. Alcuni hanno agito il più
possibileal ribasso per l’abitazione principale rincarando
al contrario, nel limite consentito, le seconde case: accade ad Anfo, Ponte di Legno e
Temù.
Il 17 dicembre le aliquote qui
presentate genereranno l’importo da pagare per l’Imu
2012, scadenza ultima sia per
chi abbia optato per la dilazione in tre rate (facoltà dei soli
titolari di abitazione principale) sia per chi abbia preferito,
o dovuto, pagare in due soluzioni. L’appuntamento di dicembre funge quindi da conguaglio tra quanto già corri-
ADRO
Una delibera singolare
con lo zero per mille
RITOCCHI
Per le seconde case hanno
sancito un rialzo
ben 141 Comuni
Due sole le riduzioni
sposto e il quid ancora da liquidare. In linea teorica l’importo potrebbe risultare addirittura a credito, ma si tratta
di possibilità remote.
È invece probabile che si verifichi il contrario, ovvero che il
conto risulti molto più salato
che non a giugno. Un esempio generico: i titolari di seconde case che abbiano calcolato la prima rata sull’aliquota standard dello 0,76% si
troveranno a dover sborsare,
nella peggiore delle ipotesi,
circa il 40% in più rispetto all’importo anticipato a giugno.
Raffaella Mora
Aconti fatti
■ I contribuenti, che con l’introduzione
dell’Imu sono stati costretti ad arrangiarsi,
dovranno utilizzare il modello F24 anche per
pagare il conguaglio di dicembre
■ Guardando la tabella a lato, un
dato balza certamente all’occhio: lo
zero di Adro sull’abitazione
principale. «Non è un errore»,
assicura il sindaco Oscar Lancini, né
un affronto al decreto che limita il
margine di manovra comunale allo
0,20%. Il Consiglio comunale di Adro
ha infatti «giocato» sulle detrazioni
«all’abitazione principale e sue
pertinenze - recita la delibera - fino a
concorrenza dell’ammontare
dell’imposta dovuta». Un segno
«doveroso nei confronti dei cittadini
- spiega Lancini -, che ad Adro, per
esempio col volontariato, danno una
grossa mano all’Amministrazione.
Noi andiamo incontro alla
comunità, già vessata da tasse
talvolta inique». Ad Agnosine (il
sindaco è Giorgio Bontempi), per
prima casa e pertinenze, si applica
un’aliquota dello 0,2%, da cui
detrarre però «200 euro rapportati al
periodo dell’anno in cui si protrae la
destinazione ad abitazione
principale». Detrazione destinata ad
ogni soggetto passivo che occupa
l’immobile nel caso sia più d’uno.
Il Caf Acli: «A conti fatti saranno brutte sorprese»
Il direttore Michele Dell’Aglio spiega le difficoltà legate alla nuova dichiarazione
Gli uffici del Caf delle Acli
■ Il peggio deve ancora venire.
Parola di Michele Dell’Aglio, direttore del Caf Acli di Brescia,
che con un lavoro certosino ha
raccolto ed elaborato i dati relativi alle aliquote Imu dei 206 Comuni bresciani. Operazione che
almeno chiarisce alcuni dubbi.
«Finalmente abbiamo la certezza del dato - conferma Dell’Aglio -, il che significa che chi si
presentasse da oggi al 17 dicembre ai nostri uffici si vedrebbe applicare queste aliquote». La «febbre» dei contribuenti, tuttavia,
«è bassa», rileva il direttore. Non
già per disinteresse, quanto a
causa della citata incertezza che
porterà molti cittadini a sgranare gli occhi dinanzi agli importi
di dicembre, specie se rapportati a quelli di giugno.
«Diversi Comuni - esemplifica
Dell’Aglio - fino allo scorso anno
non consideravano seconda casa l’abitazione occupata dai figli, mentre in numerosi casi da
quest’anno l’imposta sarà dovuta». A conti fatti e spediti (il Caf
Acli invia ai suoi utenti tramite
posta il modello F24 compilato
e pronto da pagare) resta però
ancora da chiarire il nodo dichiarazioni, che terrà impegnato il
Caf dall’indomani della scadenza del 17 dicembre sino al prossimo anno. «Da fine 2012 ci concentreremo sulle dichiarazioni anticipa Michele Dell’Aglio -,
una questione complessa».
«Nondimeno, cercheremo di
guardare il più a fondo possibile
nel decreto dell’Economia, in
modo da rispondere puntualmente alle istanze di chi si rivol-
ge a noi ed evitando di compilare dichiarazioni che non siano
dovute».
Il grosso del lavoro, infatti, consisterà nell’individuazione delle
casistiche specifiche: «Negli ultimi 15 anni - conclude il direttore - le dichiarazioni ai fini Ici erano andate via via sparendo, soprattutto per noi che ci occupiamo di persone fisiche». Ora, invece, le novità tributarie e dichiarative sono complicate dal legame con le delibere dei Comuni.
ra.mo.
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BRESCIA E PROVINCIA
GIORNALE DI BRESCIA VENERDÌ 9 NOVEMBRE 2012
IMU A BRESCIA
IL PATRIMONIO IMMOBILIARE ACCATASTATO BRESCIANO
Acquafredda
Adro
Agnosine
Alfianello
Anfo
Angolo Terme
Artogne
Azzano Mella
Bagnolo Mella
Bagolino
Barbariga
Barghe
Bassano Bresciano
Bedizzole
Berlingo
Berzo Demo
Berzo Inferiore
Bienno
Bione
Borgo San Giacomo
Borgosatollo
Borno
Botticino
Bovegno
Bovezzo
Brandico
Braone
Breno
Brescia
Brione
Caino
Calcinato
Calvagese d. Riviera
Calvisano
Capo di Ponte
Capovalle
Capriano del Colle
Capriolo
Carpenedolo
Castegnato
Castel Mella
Castelcovati
Castenedolo
Casto
Castrezzato
Cazzago S. Martino
Cedegolo
Cellatica
Cerveno
Ceto
Cevo
Chiari
Cigole
Cimbergo
Cividate Camuno
Coccaglio
Collebeato
Collio
Cologne
Comezzano-Cizzago
Concesio
Corte Franca
Corteno Golgi
Corzano
Darfo Boario Terme
Dello
Desenzano d. Garda
Edolo
Erbusco
Esine
Fiesse
Flero
Gambara
Gardone Riviera
Gardone V. T.
Gargnano
Gavardo
Ghedi
Gianico
Gottolengo
Gussago
Idro
Incudine
Irma
Iseo
Isorella
Lavenone
Leno
Limone sul Garda
Lodrino
Lograto
Lonato del Garda
Longhena
Losine
Lozio
Lumezzane
Maclodio
Magasa
Mairano
Malegno
Malonno
Manerba del Garda
Manerbio
0,40
0,00
0,20
0,40
0,20
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0,40
0,60
0,40
0,55
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0,40
0,40
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0,20
0,40
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0,40
0,40
0,40
0,50
0,40
0,40
0,43
0,60
0,40
0,20
0,40
0,50
0,40
0,40
0,50
0,40
0,40
0,45
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0,40
0,55
0,55
0,55
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0,50
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0,55
0,40
0,40
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0,48
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0,30
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0,40
0,40
0,40
0,50
0,40
0,40
0,40
0,20
0,40
0,40
0,40
0,50
0,40
0,40
0,40
0,40
0,50
0,50
0,55
0,20
0,45
0,40
0,40
0,55
0,40
0,40
0,40
0,45
0,76
0,945
0,78
0,76
1,06
0,76
0,90
1,01
0,96
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0,76
0,76
0,86
0,76
1,00
0,76
0,76
0,83
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0,92
0,98
0,90
0,97
1,06
1,00
0,92
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0,86
1,06
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0,96
0,96
0,99
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0,66
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0,76
0,86
0,96
0,84
0,90
0,86
0,76
0,76
0,84
0,76
0,76
0,90
0,76
0,76
0,86
0,76
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0,80
0,96
0,76
0,80
0,96
0,85
0,84
0,86
0,80
0,85
0,85
0,87
1,06
0,90
0,76
0,80
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0,76
1,06
1,06
0,90
0,86
0,85
0,86
1,00
0,76
0,76
0,86
0,80
0,90
0,76
0,86
0,88
0,76
0,95
0,76
0,86
0,85
0,76
1,00
0,88
0,81
0,87
0,76
0,76
0,86
0,76
1,06
Marcheno
Marmentino
Marone
Mazzano
Milzano
Moniga del Garda
Monno
Monte Isola
Monticelli Brusati
Montichiari
Montirone
Mura
Muscoline
Nave
Niardo
Nuvolento
Nuvolera
Odolo
Offlaga
Ome
Ono San Pietro
Orzinuovi
Orzivecchi
Ospitaletto
Ossimo
Padenghe sul Garda
Paderno Franciac.
Paisco Loveno
Paitone
Palazzolo sull'Oglio
Paratico
Paspardo
Passirano
Pavone del Mella
Pertica Alta
Pertica Bassa
Pezzaze
Pian Camuno
Piancogno
Pisogne
Polaveno
Polpenazze d. Garda
Pompiano
Poncarale
Ponte di Legno
Pontevico
Pontoglio
Pozzolengo
Pralboino
Preseglie
Prestine
Prevalle
Provaglio d'Iseo
Provaglio Val Sabbia
Puegnago sul Garda
Quinzano d'Oglio
Remedello
Rezzato
Roccafranca
Rodengo-Saiano
Roè Volciano
Roncadelle
Rovato
Rudiano
Sabbio Chiese
Sale Marasino
Salò
San Felice d. Benaco
San Gervasio Bresc.
San Paolo
San Zeno Naviglio
Sarezzo
Saviore d. Adamello
Sellero
Seniga
Serle
Sirmione
Soiano del Lago
Sonico
Sulzano
Tavernole sul Mella
Temù
Tignale
Torbole Casaglia
Toscolano-Maderno
Travagliato
Tremosine
Trenzano
Treviso Bresciano
Urago d'Oglio
Vallio Terme
Valvestino
Verolanuova
Verolavecchia
Vestone
Vezza d'Oglio
Villa Carcina
Villachiara
Villanuova sul Clisi
Vione
Visano
Vobarno
Zone
0,50
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,55
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,55
0,40
0,50
0,40
0,60
0,40
0,40
0,45
0,20
0,40
0,40
0,48
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,50
0,40
0,50
0,40
0,40
0,38
0,40
0,60
0,20
0,40
0,50
0,45
0,40
0,40
0,40
0,50
0,40
0,40
0,50
0,45
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,45
0,20
0,40
0,40
0,50
0,40
0,40
0,40
0,50
0,20
0,60
0,40
0,40
0,60
0,20
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,55
0,20
0,50
0,40
0,40
0,20
0,40
0,60
0,40
0,20
0,50
0,55
0,50
Seconda
casa (%)
Abitazione
principale (%)
Seconda
casa (%)
Abitazione
principale (%)
LE ALIQUOTE IN DELIBERA (dati Caf Acli)
1,00
0,90
0,76
0,96
0,76
0,76
0,80
1,06
0,76
0,96
0,76
0,76
0,80
1,00
0,96
0,89
0,96
0,86
0,76
0,86
0,90
0,86
0,76
1,06
0,76
0,76
0,80
0,86
0,76
0,95
0,92
0,76
0,76
0,90
0,76
0,76
1,00
0,90
0,81
0,88
0,76
0,94
0,76
1,06
1,06
1,06
0,96
0,96
0,86
0,76
0,90
0,96
0,86
0,76
0,80
0,86
0,90
0,98
0,92
0,86
0,90
0,92
0,98
1,06
0,96
0,88
0,98
0,99
0,76
0,82
0,885
1,00
0,76
0,76
0,80
0,80
0,76
0,90
0,95
0,86
0,96
1,06
0,95
0,76
0,76
0,96
0,76
1,06
0,76
0,86
0,86
0,87
0,82
0,76
0,76
0,74
1,03
0,86
0,90
0,90
0,91
0,86
0,96
Negozi
2,6%
1.256.025
526.723
311.690
1.460.629
Uffici
1,2%
Servizi
0,2%
Rurali
0,9%
Abitazioni
49,6%
Industriali
2,1%
Artigianali
1,3%
Istituzionali
0,3%
Pertinenze
41,6%
693.833
582.017
3.997
18.438
29.943
13.246
3.431
17.162
36.642
12.045
ABITANTI
FAMIGLIE
MINORI DI 26 ANNI
IMMOBILI
Abitazioni
Pertinenze
Istituzionali
Artigianali
Industriali
Rurali
Servizi
Uffici
Negozi
In costruzione
info gdb
Fonte: Osservatorio Bilanci Enti Locali
Si paga con F24 o bollettino
E c’è il ravvedimento operoso
Niente sconti sul comodato gratuito per figli o genitori
Rincari sugli affitti e sulle sedi delle piccole attività produttive
■ Il saldo finale dell’Imu si pagherà
entro il 17 dicembre utilizzando il
modello F24, oppure un bollettino
postale. Ma, in linea con quanto previsto prima dell’estate, il contribuente non riceverà un modulo precompilato per adempiere all’obbligo.
DUE O TRE RATE Non vi saranno
sostanziali differenze fra le opzioni
in due o tre rate. La seconda rata doveva essere pagata in settembre, ma
ben pochi utenti hanno preferito
questa rateizzazione, comunque limitata alla sola abitazione principale.
IL RAVVEDIMENTO OPEROSO «Il
saldo di dicembre - come spiega Marco Valenti, dottore commercialista
in Brescia - potrà essere utile per sanare, con ravvedimento operoso,
eventuali errori commessi a causa
delle molte incertezze che hanno
contraddistinto l’introduzione dell’imposta municipale. Ricordiamo,
ad esempio, i dubbi sulla corretta individuazione delle pertinenze. In
questo caso dovrà essere applicata
una mini-sanzione del 3,75%, oltre
ad interessi legali (tasso del 2.5% annuo, ridotto al 1,25% per il periodo
intercorso tra 18.6 e 17.12), da calcolarsi solo sull'eventuale minor importo determinato dall’errore che si intende sanare».
LA CASA IN COMODATO Non si
aspettino sconti coloro che hanno
concesso un’abitazione in comodato gratuito a genitori o figli. «La norma è molto rigida e non ha subito modifiche, quindi su questa tipologia di
immobili si paga l’aliquota piena (e
non quella agevolata, anche se utilizzata come «prima casa» dai familiari
comodatari)».
ANZIANI ED EMIGRATI Il decreto
ministeriale del 30 ottobre scorso
consente agli anziani ricoverati in casa di riposo il «solo» pagamento dello
0,4% sulla prima casa, a condizione
che questa nel frattempo non sia stata affittata. La stessa agevolazione vale per coloro che risiedono all’estero
per motivi di lavoro. Ma nel caso
l’abitazione sia locata il pagamento
avverrà in base all’aliquota applicata
sulla seconda casa, a meno che il Comune abbia deliberato casi di riduzione dell'aliquota base dello 0,76%
(riducibile fino allo 0,4%).
GLI AFFITTI Ovviamente l’introduzione dell’Imu graverà sui margini
degli affitti (anche se i Comuni hanno la possibilità di deliberare riduzioni sino al 0,4% sui fabbricati locati) in
modo più sensibile rispetto all’Ici,
erodendo almeno in parte, ad esempio, l’opportunità che era stata offerta con la cedolare secca. Secondo il
giudizio di alcuni esperti, in prospettiva c’è da aspettarsi un rincaro delle
locazioni, almeno di quelle non concordate o calmierate, vanificando così gli sforzi volti ad incentivare i contratti di locazione.
LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE Ad essere certamente presi di mira sono
gli immobili commerciali o destinati
ad attività produttive, intestati a persone fisiche «non imprenditori». Pagheranno in sostanza l’aliquota riservata alle seconde case.
«Diverso invece è il trattamento per
gli immobili non produttivi di reddito fondiario utilizzati per l'esercizio
dell'attività da professionisti, imprenditori commerciali e società - ricorda Valenti - per i quali i Comuni
hanno la possibilità di deliberare aliquote attenuate».
CHI CI GUADAGNA Il gettito Imu
sulle abitazioni di residenza è destinato al Comune. Per le seconde case
e gli immobili commerciali, il 50%
del gettito andrà allo Stato, l’altro
50% al Comune. Ma si dovrà tenere
conto dei rincari applicati dagli enti
locali e calcolare la ripartizione.
Meglio affidarsi ai commercialisti o
ai Caf per evitare di incorrere in errori, sperando che il prossimo anno il
contribuente venga agevolato.
Claudio Venturelli
La dichiarazione slitta a febbraio
Ancora qualche incertezza sui soggetti fiscali tenuti all’adempimento
■ Dichiarazione sì, dichiarazione
no. Quel che è certo per ora è la scadenza per la presentazione del documento: dal 30 settembre era già
slittata al 30 novembre e da lì, sulla
scorta di un emendamento firmato
dall’on. Giuseppe Marinello in quota Pdl, a febbraio 2013. Meno esplicito il riferimento ai soggetti tenuti
a presentare la dichiarazione. La casistica è infatti spaccata in due tronconi, contenenti a loro volta un’infinità di circostanze in cui la compilazione è dovuta o meno. In termini
generali, l’obbligo non sussiste per
l’abitazione principale ma - come
nel decreto sul modello da utilizzare - sorge qualora siano intervenute
variazioni rispetto a quanto già certificato con le precedenti dichiarazioni Ici o nei casi in cui i Comuni
non siano a conoscenza di eventuali variazioni. La dichiarazione deve
essere compilata in presenza di immobili oggetto di riduzione dell’imposta, come gli inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, per quelli
di interesse storico o artistico o per i
quali il Comune abbia deliberato la
riduzione dell’aliquota.
Uno dei vademecum per pagare l’Imu