Diapositiva 1 - Federchimica
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Audit energetici ex D.Lgs. 102/2014 in aziende soggette al sistema di emission trading: ipotesi per una sinergia tra due sistemi cogenti Milano, 12 febbraio 2015 Fabio Romani Roma, 15-10-2009 1 Schema della presentazione Le diagnosi energetiche ex D.Lgs. 102/2014 e l’EU-ETS Punti di contatto e differenze: Frequenze e focus Utenze energetiche aziendali Gestione misure e dati Risparmio energetico Conclusioni Milano, 12 febbraio 2014 2 EU-ETS e diagnosi energetiche EU-ETS Diagnosi energetiche Sistema di scambio di quote di CO2 Obbligo di diagnosi periodiche da parte di soggetti “qualificati” Prevalentemente settori energivori + qualunque attività di combustione >20MWt CO2 Grandi Imprese (aziende con più di 250 dipendenti e un fatturato annuo superiore a € 50mln o bilancio annuo maggiori di €43 mln) e le Imprese a forte consumo di energia (> 2,4 GWh di energia elettrica o di energia diversa dall’elettricità e costo energia/fatturato maggiore o uguale al 3%) Nei settori industriali c’è una sovrapposizione tra i due obblighi? O comunque una sinergia? Milano, 12 febbraio 2014 3 I principali elementi dell’ETS Quote (= t di CO2) Emissioni Prezzo della CO2 Assegnazione ex ante di EUAs (quote) Monitoraggio Trading (scambi di EUAs) Verifica indipendente Comunicazione delle emissioni Restituzione (in numero uguale alle emissioni verificate) Gestore di un impianto autorizzato Registro Milano, 12 febbraio 2014 4 I principali elementi dell’ETS Quote (= t di CO2) Emissioni Prezzo della CO2 Assegnazione ex ante di EUAs (quote) Monitoraggio Trading (scambi Comunicazione Metodologie stabilite in dettaglio a livello europeo di EUAs) delle emissioni Verifica indipendente Netta prevalenza di un approccio basato su calcoli (a partire da combustibili Restituzione e materiali in(ininput/output) piuttosto che su misure al camino numero uguale alle emissioni verificate) Regolamentazione dettagliata in piani di monitoraggio, valutati (a regime) Gestore di un impianto autorizzato dall’Autorità Competente Registro Verifiche annuali da parte di ente terzo accreditato Altri adempimenti durante l’anno (es. piani di miglioramento) Roma, 13 novembre 2013 Milano, 12 febbraio 2014 5 Diagnosi energetiche – generalità (1/2) I criteri minimi che devono possedere gli audit di qualità: a) sono basati su dati operativi relativi al consumo di energia aggiornati, misurati e tracciabili e (per l'energia elettrica) sui profili di carico; b) comprendono un esame dettagliato del profilo di consumo energetico di edifici o di gruppi di edifici, di attività o impianti industriali, ivi compreso il trasporto; c) ove possibile, si basano sull'analisi del costo del ciclo di vita, invece che su semplici periodi di ammortamento, in modo da tener conto dei risparmi a lungo termine, dei valori residuali degli investimenti a lungo termine e dei tassi di sconto; Milano, 12 febbraio 2014 6 Diagnosi energetiche – generalità (2/2) d) sono proporzionati e sufficientemente rappresentativi per consentire di tracciare un quadro fedele della prestazione energetica globale e di individuare in modo affidabile le opportunità di miglioramento più significative; Gli audit energetici consentono calcoli dettagliati e convalidati per le misure proposte in modo da fornire informazioni chiare sui potenziali risparmi. I dati utilizzati per gli audit energetici possono essere conservati per le analisi storiche e per il monitoraggio della prestazione. Milano, 12 febbraio 2014 7 Frequenze e focus ETS Diagnosi Frequenze annuali di verifica da parte di ente terzo Diagnosi ogni 4 anni Emissioni dirette (= consumo di combustibile nel sito) Rendicontazione meramente statistica dei consumi di stabilimento Consumi di combustibili + energia elettrica Valutazione sul ciclo di vita e possibilmente includendo i trasporti Focus di alto livello sui flussi di fonte (= combustibili - principalmente), aggregati …ma determinati con grande attenzione all’accuratezza della misura ed alle condizioni al contorno nella gestione dei dati (valutazioni dell’incertezza e dei rischi di errore) Consumo dei singoli dispositivi/processi Milano, 12 febbraio 2014 8 Utenze energetiche aziendali ETS Diagnosi Censimento delle fonti di emissione (potenze termiche, altri dettagli) Medesimi dispositivi + dispositivi elettrici Revisione esterna consolidata Integrazione nelle procedure aziendali dell’individuazione di nuovi dispositivi da qualunque realtà aziendale (rilevante negli stabilimenti più complessi) Consumi di combustibili e di energia elettrica In impianti soggetti all’EU-ETS il quadro sulle utenze termiche è solido e affidabile. …nulla però sulle utenze elettriche. Milano, 12 febbraio 2014 9 Gestione misure e dati ETS Diagnosi Gestione in qualità dei contatori e dei misuratori principali Contatori parziali dei flussi energetici a supporto delle misure fiscali a livello di intero impianto Profilo dei consumi basati su dati operativi relativi al consumo di energia aggiornati, misurati e tracciabili e (per l'energia elettrica) sui profili di carico Approcci orizzontali e verticali Processi di validazione interna dei dati Verifiche annuali che includono una valutazione dei flussi interni di dati e dell’assetto organizzativo Disponibilità di dati consolidati e validati, che sul fronte ETS possono essere però molto aggregati Milano, 12 febbraio 2014 10 Risparmio energetico ETS Diagnosi Incentivo indiretto alla riduzione delle emissioni (benché l’attuale livello di prezzo renda debole tale contributo) Individuazione di opportunità di miglioramento informazioni chiare sui potenziali risparmi Risparmio energetico come principale driver di riduzioni a basso costo In impianti soggetti all’EU-ETS il tempo di ritorno degli investimenti di risparmio energetico si riduce ulteriormente (se ha un impatto sulle emissioni dirette) Milano, 12 febbraio 2014 11 Conclusioni Entrambi i meccanismi sono obbligatori, con oneri da limitati (per le diagnosi) fino a molto significativi (per l’ETS in caso di necessità di acquisto quote a copertura delle proprie emissioni) Limitata sovrapposizione operativa e formale Contributo reciproco dei due sistemi a garantire l’affidabilità dei dati gestiti Sinergia forte negli obiettivi di lungo periodo: le diagnosi possono costituire uno strumento operativo efficace per dare concretezza agli interventi di riduzione delle emissioni incentivati dall’introduzione di un costo ai principali gas serra in ambito industriale Opportunità di coordinamento e di un’integrazione efficace dei due meccanismi nel Sistema di gestione aziendale (certificato o meno) per assicurare che le diagnosi “non restino in un cassetto” ma si trasformino nella base per investimenti e modifiche gestionali e in un più efficace monitoraggio delle prestazioni energetiche Milano, 12 febbraio 2014 12 Grazie dell’attenzione www.kataclima.com [email protected] [email protected] Roma, 15-10-2009 Mob. +39 329 9087384 13 Fax. +39 06 6220 9411 Introduzione Sistemi di gestione energetica Conformità EU-ETS (a 360°) Sistemi di gestione ambientale Kataclima s.r.l. è un’azienda attiva nei mercati del carbonio e dei servizi ambientali Ottimizzazione dei ed energetici processi (con partner Effige) Società di Servizi Energetici Studi e consulenze accreditata AEEG dal 2011 ambientali (tecnologie e processi vari – media e grande industria) Profilo sintetico del dott. Fabio Romani: consulente senior (supervisor) presso Ernst&Young SpA, esperto tecnico presso il Ministero dell’Ambiente, membro della Segreteria Tecnica del Comitato EU-ETS (Emission Trading Scheme, 2007-2008), delegato italiano a numerosi gruppi presso la Commissione Europea (ivi incluso il Pacchetto Clima-Energia per il post 2012). Breve parentesi – tra gennaio e giugno 2009 – come project manager di MGM International Europe, è tra i soci fondatori di Kataclima s.r.l. nel 2009, nonché verificatore accreditato per verifiche sullo schema EU-ETS. Milano, 12 febbraio 2014 14 Gestione energetica e ISO50001 Valutazione della conformità legislativa (in fase iniziale + audit interni) Monitoraggio strumentale (consumi parziali ecc.) […] Gestione energetica strutturata come naturale prosecuzione di una significativa esperienza sui SG Potenziale integrazione con SG esistente ma anche occasione per introdurre una logica di ottimizzazione Six Sigma applicato all’ambiente e all’energia 15 Grande potenziale di ritorno economico-finanziario dell’investimento (ben più immediato e quantificabile rispetto ad un SGA) Milano, 12 febbraio 2014 15 Analisi energetica - Tecniche Lean Six Sigma (1/5) Cos’è il Sigma: Sigma (σ) o Deviazione standard, in statistica è il parametro utilizzato per la misura della dispersione di un processo con riferimento ad una distribuzione gaussiana. Il “fenomeno” Six Sigma è nato in U.S. negli anni ‘80 presso la Motorola e si è diffuso velocemente grazie all’impiego estensivo fatto da General Electric. 16 Definito dai mass-media: la rivoluzione copernicana della gestione aziendale Milano, 12 febbraio 2014 16 Analisi energetica - Tecniche Lean Six Sigma (2/5) 17 Milano, 12 febbraio 2014 17 Analisi energetica - Tecniche Lean Six Sigma (3/5) Tipo di spreco Uso dell’energia Sovrapproduzione Più energia consumata dai macchinari per prodotti non richiesti Magazzino Più energia per riscaldare, raffreddare e illuminare gli ambienti Trasporti e movimentazione - Più energia utilizzata per il trasporto - Più spazio richiesto per la movimentazione del materiale all’interno del processo, aumentando i consumi di energia e la richiesta di riscaldamento, raffreddamento e illuminazione degli ambienti Difetti - Energia consumata nella realizzazione di prodotti difettosi e nella successiva rilavorazione - Più energia per riscaldare, raffreddare ed illuminare gli ambienti richiesti per la rilavorazione Sovradimensionamento del processo - Più energia consumata per macchinari non necessari - L’uso di attrezzatura ben dimensionata spesso permette riduzione significativa dell’uso di energia per unità di prodotto Tempi di coda Energia persa per riscaldare, raffreddare e illuminare gli ambienti durante i tempi di coda 18 Milano, 12 febbraio 2014 18 Analisi energetica - Tecniche Lean Six Sigma (4/5) 19 Milano, 12 febbraio 2014 19 Analisi energetica - Tecniche Lean Six Sigma (5/5) Lean and Energy Management Roadmap 20 Fonte: adattato dall’EPA, a partire da Charles J. and Whiting Armstrong, Business&Energy in the 21st Century, Navigating Energy Management: a Roadmap for business, The Conference Board Executive Action Series, No 160. Milano, 12 febbraio 2014 20 Integrazione col carbon management (1/3) Legame stretto tra consumi/produzione energetica ed emissioni di GHG Opportunità di integrazione del sistema di gestione energetica Con l’EU-ETS o più in generale carbon footprint Emissioni dirette e indirette (fino a dove?) Emissioni dirette 21 ISO 14064 PAS 2050 ISO 14067 (in preparazione) Milano, 12 febbraio 2014 21 Integrazione col carbon management (2/3) scope CO2 Indicatore sintetico Misurare CO2 CO2Migliorare i processi interni 22 Compensare le emissioni Comunicare il miglioramento e la carbon neutrality © Kataclima 2009 Milano, 12 febbraio 2014 22 Integrazione col carbon management (3/3) Un possibile prodotto 23 Milano, 12 febbraio 2014 Carbon dashboard (“cruscotto CO2”) Applicativo web o in locale Utilizzo: esclusivamente interno (parte del gestionale interno) a fini di comunicazione esterna/marketing, con sezioni pubbliche Generazione di Report per sottoprocessi e per singoli mesi (o altri intervalli) 23