14 gennaio 2015 - Il Comune di Gatteo

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14 gennaio 2015 - Il Comune di Gatteo
UNIONE COMUNI DEL RUBICONE
Mercoledì, 14 gennaio 2015
UNIONE COMUNI DEL RUBICONE
Mercoledì, 14 gennaio 2015
Comune di Gatteo
14/01/2015 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 11
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Dai pasquaroli un aiuto alla Nuova Famiglia
14/01/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 15
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Lesioni gravissime: 8 anni di pena
14/01/2015 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 25
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Venezuela Tappa, doppietta e maglia Mr Sidermec Buda e Savio già...
Comune di Savignano
14/01/2015 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 3
SANSAVINI MATTIA
Truffa e bancarotta per l' impero dei Dradi Arrestato uno dei fratelli, l'...
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Da settembre le scuole elementari resteranno chiuse al sabato
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SAVIGNANO, INIZIA IL CORSO SUI PIATTI TIPICI
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PASOLINI ERMANNO
Il savignanese Giovanni Amaduzzi,erudito proiettato verso l' Illuminismo
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PASOLINI ERMANNO
Dall' Oriente con passione
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Da nonno Antonio ai due nipoti, l'epopea di una famiglia di imprenditori
14/01/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 10
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Continua la progettazione per 21 giovani disoccupati
14/01/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 18
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Alle elementari il sabato si sta a casa
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Iscrizioni e open day: domani un incontro per le scuole dell' obbligo
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Alla multisala film in lingua originale
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Arrestati due fratelli imprenditori
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Arcangeli, il leone di Romagna
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VIGILI: BLITZ IN PROCURA A ROMA
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Nei guai due imprenditori di Savignano
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Novità scolastica Elementari, a casa il sabato mattina
Comune di San Mauro
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Truffa e bancarotta per l' impero dei Dradi Arrestato uno dei fratelli, l'...
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SAVIGNANO, INIZIA IL CORSO SUI PIATTI TIPICI
14/01/2015 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 10
E' caduta la quercia del Pascoli Il sindaco: «Sarà un...
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Prosciutti, maiali e capponi per la briscola di Sant'Antonio
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Da nonno Antonio ai due nipoti, l'epopea di una famiglia di imprenditori
14/01/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 10
Continua la progettazione per 21 giovani disoccupati
14/01/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 18
Alle elementari il sabato si sta a casa
14/01/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 19
Arrestati due fratelli imprenditori
14/01/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 19
Due giorni con briscola e tombole per i soci della Bcc Romagna Est
14/01/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 19
La quercia caduta diventa monumento
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Sammaurese pronta alla battaglia
14/01/2015 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 34
Cade maestosa quercia di 200 anni Si decide di farne un monumento
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Torneo di briscola a coppie Stasera e domani a Villa Torlonia
Pubblica Amministrazione
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Stop a tasse retroattive: accordi entro 180 giorni
14/01/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 18
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Incompiute, incentivi ai privati
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Catasto, partono le commissioni
14/01/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 36
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Pa, addio carta da settembre 2016
14/01/2015 Italia Oggi Pagina 23
ANDREA SETTEFONTI
Anagrafe per le api
14/01/2015 Italia Oggi Pagina 31
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Ad aprile si paga il contributo Sistri
14/01/2015 Italia Oggi Pagina 33
La p.a. dice addio alla carta
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BEATRICE MIGLIORINI
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Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
Comune di Gatteo
BENEFICENZA, DONATO IL RICAVATO DI ALCUNE FESTE.
Dai pasquaroli un aiuto alla Nuova Famiglia
LA PASQUELLA degli Strambalè ad Ziznatic'
ha raccolto quasi mille euro per la Fondazione
La Nuova Famiglia'. Con il nuovo anno all'
importante realtà che opera a sostegno dei
ragazzi disabili è arrivato un bonifico di 983
euro grazie alle donazioni delle abitazioni e dei
locali che hanno ospitato gli Strambalati' nei
giorni vicini all' Epifania. Si è confermato
vincente il connubio tra coloro che a
Cesenatico intendono mantenere viva la
tradizione dei Pasquaroli e i locali del centro
che apprezzano questa iniziativa e colgono
anche l' occasione per fare del bene. All'
iniziativa hanno partecipato fra gli altri, l'
osteria Pub Maraffa, Osteria da Beppe, il pub
Oro Bianco, l' agriturismo Il Gallo Rosso,
agriturismo I Filarini, il ristorante Da Vittorio, il
ristorante Casa Tua, il pub Bodeguilla, l'
osteria del Grillo, il ristorante Mamy' s Pub e l'
Auser Giulio Cesare di Gatteo a M a r e . I
Pasquaroli riuniti nel gruppo dei Strambalè ad
Ziznatic', che comprende anche noti musicisti
romagnoli, alla consegna della beneficenza
hanno augurato buon 2015 ed ha assicurato la
presenza anche tra un anno sempre con lo stesso obiettivo. Gli interessati possono contattare il gruppo
al 339­1550569.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Gatteo
Molo della notte. Nella rissa assolti altri due dopo che un longianese aveva patteggiato un anno
e tre mesi: provvisionale risarcitoria di 40.000 euro.
Lesioni gravissime: 8 anni di pena
Cesenate picchia in un' aggressione: un giovane di Gatteo ha perso un occhio.
CESENATICO. Ha perso un occhio in quella
che pareva una rissa ma che in aula è stata
più che altro ricostruita come una insulsa
aggressione di un gruppo di giovani ai danni
di un al tro gruppo. Un solo ferito si è costituito
parte civile ed ha chiesto i danni. In quella
terrificante nottata tra i locali del divertimento
estivo di Cesenatico perse l' uso di un occhio.
Si è concluso il processo in cui tre cesenati
erano imputati per una rissa. Una notte folle
che ancora non ha una motivazione definita:
forse per una "sigaretta negata" forse per un
"complimento indigesto" ad una ragazza,
chissà... Oppure, come sostenuto da parte
civile e accusa (il pm in aula era Michela
Guidi) per un inspiegabile gesto di
aggressività fine a se stesso.
Di certo c' è che tra il 18 ed il 19 maggio del
2012 in 5 (tutti residenti nel cesenate) si
guadagnarono una denuncia da parte dei
carabinieri di Cesenatico e Gambettola. All'
epoca (settembre 2012, al termine delle
indagini) per due di loro scattarono anche le
manette.
Della quindicina di coinvolti e una decina di
feriti (per mano di quello che venne definito
come un branco con tanta voglia di menare le
mani) in aula a chiedere giustizia restava solo
una parte civile a chiedere risarcimento: Matteo Gavagnin, 33 anni di Gatteo, che per le percosse
ricevute ha riportato lo scoppio del bulbo oculare (era difeso per parte civile dall' avvocato Fabrizio
Briganti).
Davanti al collegio presieduto da Giorgio di Giorgio (coadiuvato nel lavoro dai giudici a latere Roberta
Dioguardi e Stefania Zattini) non c' era La presentazione dell' indagine all' epoca degli arresti no tutti i
protagonisti della storia. Abdul Karim Keita, 22 anni della Costa d' Avorio, residente a Longiano che all'
epoca finì agli arresti domiciliari ed aveva patteggiato in precedenza davanti al Gup ad un anno e 3
mesi di reclusione.
Un marocchino all' epoca residente a Gambettola (Samouh Othmane, 24 anni) oggi è irreperibile e per
le nuove normative comunitarie in tema di pro cessi le accuse contro di lui sono ad ora "sospese".
Restavano dunque effettivamente alla sbarra nel gruppo definito come aggressore Stefano Casa dio, 25
anni di Cesena (difeso dall' avvocato Alberto Zabberoni), Maicol Ograh Iama, 24 anni di origini
nigeriane residente a Cesena (difeso dall' avvocato Francesco Farolfi) e Junior Awolo, 25enne nigeriano
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Gatteo
residente a Cesena (difeso dall' avvocato E manuele Andreucci).
Per le accuse avevano assaltato, malmenato, picchiato e mandato all' ospedale una decina di giovani,
tra cui il 33enne di Gatteo, al quale hanno devastato irrimediabilmente il bulbo oculare sinistro.
A vario titolo ingiurie, rissa, percosse, lesioni aggravate, violenza privata in concorso e continuata.
Le accuse si stagliano tra l' 1.30 e le 4.30 di quella notte.
Siamo a Cesenatico. Prima davanti al Molo 95, poi a fronte dell' allora Batija ed infine davanti al
Merendero di viale Carducci chiunque incontrasse "il branco" incappava in un' aggressione.
In 8 alla fine furono medicati in ospedale. Per identificare tutti i protagonisti le indagini durarono oltre 3
mesi.
In aula i carabinieri hanno ripercorso i tratti dell' accaduto e di quanto ricostruito ai fini dell' inchiesta.
Nell' ultima udienza ha parlato anche una testimone dell' accaduto (l' unica ragazza aggredita nella
vicenda, una gambettolese) e l' unica parte civile. Quindi le testimonianze difensive e la sentenza. Con
Casadio e Ograh che sono stati assolti e Junior Awolo che è stato riconosciuto, tra gli imputati l' unico
responsabile dell' accaduto. La tesi di parte civile ed accusa, che si sia trattato di lesioni gravissime
procurate alla parte civile, è stata sposata dai giudici. La condanna per il 25enne cesenate è stata
computata in 8 anni di reclusione, con una provvisionale risarcitoria di 40.000 euro sui 100 chiesti in
attesa del processo civile per la quantifiacazione esatta del danno, e l' interdizione perpetua ai pubblici
uffici.
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La Voce di Romagna
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Comune di Gatteo
Venezuela Tappa, doppietta e maglia Mr Sidermec
Buda e Savio già festeggiano
GATTEO P i n o B u d a g i à s o r r i d e . L '
imprenditore di Sant' Angelo di Gatteo il 13
gennaio può stappare lo champagne: l'
Androni, la squadra che da anni sponsorizza
con il marchio della sua Sidermec ha rotto il
ghiaccio: la prima tappa con arrivo in salita, a
Colon, della Vuelta Tachira in Venezuela ha
esaltato gli scalatori (e idoli locali) di Gianni
Savio con Carlos Galviz che si è preso il
successo di tappa e la maglia di leader.
Secondo di giornata Jackson Rodriguez.
Froome già in forma "Siamo in gennaio, è un
po' presto per andare forte, ma sono contento
della mia condizione. Abbiamo ancora tempo
prima delle grandi corse". E' quanto garantisce
Chris Froome del Team Sky, da Maiorca, dove
è in ritiro con la squadra. "Durante l' ultimo
Tour ­ prosegue l' afrobritannico vincitore della
Grande Boucle 2013 ­ sono caduto diverse
volte perché avevo il polso e la mano rotte e
dunque era difficile guidare la bici, ma
normalmente non cado tanto. Nel ciclismo tutti
cadono. Anche Nibali sottolinea ­ è caduto due
volte durante il Mondiale l' anno scorso.
Questo è il ciclismo". Froome si concentra poi
sugli avversari: "Nibali va forte, forse ancora di
più in salita quest' anno, come anche Alberto
Contador durante l' ultima Vuelta.
Wiggins ha scelto di continuare la sua carriera in pista, io invece rimango sempre sulla strada, ma mi
auguro che tutto vada bene per lui. Non abbiamo 'bad feelings' ­ garantisce ­ lui ha la sua carriera e io
ho la mia".
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Comune di Savignano
Truffa e bancarotta per l' impero dei Dradi Arrestato
uno dei fratelli, l' altro è in fuga
Buco da 13 milioni per l' impresa di scarpe antinfortunistiche.
QUANDO l' hanno preso aveva una valigetta con dentro
60mila euro in contanti. Contava di farla franca, Stefano
Dradi, arrestato ieri mattina dalla Guardia di finanza per
bancarotta fraudolenta a pochi metri dalla sua
abitazione a Savignano. L' ordinanza di custodia
cautelare tocca anche il fratello Antonio e un' industriale
di origini bosniache. Solo che di questi due si sono
perse le tracce. Anche loro sono coinvolti nell' affare.
LA STORIA parte nel 2012 quando i fratelli Dradi, titolari
dell' azienda Sad Plastic srl', con sede a San Mauro
Pascoli e leader in produzione di scarpe
antinfortunistiche decidono di trasferire a Firenze la
sede legale della società. Tempo un anno e la ditta dei
fratelli Dradi dichiara fallimento.
Il buco è una voragine: 13 milioni di euro. Ed è qui che la
lente degli investigatori si concentra: come può un'
azienda che naviga in acque tranquille collassare così
repentinamente? Si tratterà, infatti, di un naufragio'
pilotato dai due fratelli non solo per localizzare altrove l'
azienda ma anche per lucrare illegalmente sull'
operazione. Il provvedimento nasce da una complessa attività investigativa, coordinata dalla procura di
Firenze e svolta dalle fiamme gialle fiorentine, in seguito al fallimento della F.C. srl' operante nel campo
della produzione di calzature e prodotti antinfortunistici (già Sad Plastic srl') che «ha permesso spiega
la gdf di portare alla luce un sodalizio criminale che ha organizzato e materialmente eseguito la
spoliazione di tutti i beni aziendali della società a danno dei creditori». Secondo gli inquirenti, il
fallimento era stato programmato nei minimi dettagli. L' indagine è scattata a Firenze, anche se l' attività
produttiva dell' azienda, poi trasferita in Bosnia, si svolgeva tra Teramo (dove aveva sede la
produzione) e gli uffici commerciali di San Mauro Pascoli, perché circa un anno prima del fallimento i
due fratelli avevano spostato la sede legale a Firenze. Inoltre, anche le quote sociali della società
bosniaca, inizialmente intestate ai due imprenditori, sono state poi cedute all' imprenditore bosniaco, già
loro dipendente. Le indagini svolte hanno consentito di accertare come i due imprenditori abbiano
programmato il fallimento della loro società, spogliandola completamente secondo la Finanza di
attrezzature, merci, dipendenti e finanziamenti per un valore complessivo di 13 milioni, trasferendo beni
alla controllata bosniaca Sad Est d.o.o.'. Il carattere della transnazionalità della condotta illecita ha
consentito agli inquirenti di richiedere al gip l' emissione di un provvedimento di sequestro preventivo
finalizzato alla confisca per equivalente del profitto del reato. Si è arrivati così a ieri mattina. Gli uomini
della finanza fermano Stefano Dradi. Jeans, giubbetto, scarpe da tennis e una valigetta con dentro
60mila euro che l' uomo ha cercato di nascondere, in parte seppellendoli nelle fioriere, in parte
gettandoli, chiusi in un bauletto da moto, oltre il muro della villa. Adesso è caccia al fratello Antonio e al
bosniaco. Mattia Sansavini.
SANSAVINI MATTIA
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Comune di Savignano
SAVIGNANO.
Da settembre le scuole elementari resteranno chiuse
al sabato
NUOVI ORARI scolastici che meglio si
conciliano con le esigenze e i tempi di lavoro
delle famiglie. A Savignano l' anno scolastico
2015/2016 porterà una significativa
rivisitazione degli orari della scuola primaria
che permetterà ai ragazzi di trascorrere il
sabato mattina con la propria famiglia o in
attività integrative extrascolastiche.
Dal prossimo mese di settembre, ossia dall'
inizio del nuovo anno scolastico, i ragazzi
frequenteranno infatti le scuole elementari
(sono quattro) dal lunedì al venerdì dalle 8 alle
13 con un rientro pomeridiano ipotizzato al
momento nella giornata di mercoledì dalle
14.30 alle 16.30. «L' accordo è stato raggiunto
con l' Amministrazione Comunale e ratificato
dal consiglio di istituto dice il preside Carmelo
Sergi e permette di garantire le 27 ore di
lezione previste per legge aggiungendo mezz'
ora di lezione a ogni mattina, inoltre saranno
previste due ore di rientro. In questo modo
anche l' organizzazione interna delle lezioni ne
trarrà beneficio con cinque ore piene delle
diverse discipline che verranno insegnate ogni
mattina».
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Comune di Savignano
SAVIGNANO, INIZIA IL CORSO SUI PIATTI TIPICI
L' ASSOCIAZIONE Agt Guide Turistiche della Romagna
realizzerà a Savignano quattro corsi. Oggi inizierà il
primo Le mani in pasta.
Impariamo a preparare i piatti della tradizione'. Il corso,
articolato in tre date, si tiene alle Antiche Macine di
Montalbano. E' gratuito.
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Comune di Savignano
Il savignanese Giovanni Amaduzzi,erudito proiettato
verso l' Illuminismo
Domenica una tornata' di studi promossa dai Filopatridi.
di ERMANNO PASOLINI A SAVIGNANO la Rubiconia
Accademia dei Filopatridi, presieduta da Roberto
Valducci e il Centro Studi Amaduzziani, nato nel 1999
all' interno della stessa Accademia e coordinato da
Paola Delbianco, insieme all' avvocato Giuseppe
Lombardi, stanno preparando la XII Giornata
Amaduzziana' dedicata al grande personaggio Giovanni
Cristofano Amaduzzi (Savignano di Romagna 1740­
Roma 1792) che avrà luogo domenica 18 gennaio alle
10 nell' aula magna della stessa Filopatridi in piazza
Borghesi.
ALL' IMPORTANTE tornata culturale interverranno
Francesco Muscolino che tratterà il tema Giovanni
Cristofano Amaduzzi e l' antiquaria siciliana. Un primo
contributo' e Guido Bartolucci su Il carteggio tra
Amaduzzi e Giovanni Bernardo De Rossi e lo studio
dell' Ebraico nell' Italia del Settecento'. Al termine della
tornata culturale verranno distribuiti gli atti della Giornata
Amaduzziana dell' anno scorso.
IL CENTRO Studi Amaduzziani annovera fra i suoi
membri vari docenti universitari di italianistica e di letteratura italiana e straniera. Si tratta di un vero e
proprio cenacolo' che assicura la continuità delle tradizioni dell' antica accademia savignanese e che nei
periodici incontri propone giornate di cultura sul famoso abate del 1700.
GIOVANNI Cristofano Amaduzzi, nato e Fiumicino di Savignano dove sorge ancora la casa natia (di
fianco al santuario della Beata Vergine delle Grazie con l' Accademia dei Filopatridi che tempo fa vi
appose una lapide ricordo dell' importante personaggio) iniziò a studiare in seminario a Rimini e si
dedicò agli studi e all' insegnamento della lingua greca e latina. Si occupò di numismatica dell' alto e
basso Impero e si interessò dell' interpretazione di codici antichi. Fu studioso di scienze teologiche e di
lingue orientali, scrivendo numerosi e pregevoli saggi in queste materie. NEL CORSO della sua
impegnata vita giovanile fu protagonista della transizione fra Seicentismo Arcadico e Illuminismo
attraverso i suoi discorsi' con i quali propugnò il riscatto e il senso della maturazione sociale. Lasciò alla
città di Savignano oltre 3.000 volumi e migliaia di lettere della sua ricchissima e preziosa biblioteca, di
cui la Filopatridi è depositaria e custode.
PASOLINI ERMANNO
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Comune di Savignano
Dall' Oriente con passione
Le Figlie del vento' interpretano la danza del ventre.
di ERMANNO PASOLINI SI CHIAMANO Figlie
del Vento', quattro ragazze che si sono
incontrate casualmente, spinte tutte quante,
dalla stessa passione per la danza orientale.
Così Silvia Morelli di Stradone frazione di
Borghi, Giovanna Barbieri di San Giovanni in
Galilea storica frazione sul colle più alto di
Borghi, Nicole Lanzetti e Sabina Scarpellini
entrambe di Santarcangelo, nel 2009 hanno
dato vita al gruppo. Grande successo hanno
ottenuto al Palarubicone di Savignano dove si
sono esibite, più serate, fra una tombola e l'
altra. Con loro da un anno c' è il percussionista
Andrea Patricelli di Stradone di Borghi. Come
è nata la scelta del nome Le Figlie del Vento'?
«Per sentirsi libere come il vento dice
Giovanna Barbieri portavoce delle Figlie del
Vento Libere come corpo e come mente, ma
anche libere di fare le scelte nella vita. E in
periodi bui e tristi come quelli in cui viviamo
non è poco». Si preparano a Santarcangelo di
Romagna, ma in questi anni si sono fatte
conoscere in tutto il territorio romagnolo, la
Riviera Adriatica e non solo. «Oltre alla più
conosciuta danza del ventre raccontano amiamo scoprire stili particolari, meno conosciuti, come ad
esempio il Tribal, oppure le danze gitane ed egiziane, fino ad arrivare al mondo indiano». Perché
quattro giovani donne scelgono la pratica della danza orientale? «Prima di tutto ci piace la sonorità della
musica e poi di potere spaziare in altri stili. E' una sorta di gioco di complicità tra donne. E' l' unico
modo che ci permette di travestirci come vogliamo tutto l' anno.
Siamo figlie del vento davvero felici».
«Questa danza ha una storia molto lunga che risale cinquemila anni fa e che, partita dall' India, ha
attraversato il Corno d' Africa e una parte è andata nell' est europeo come Romania e Bulgaria e l' altra
parte verso la Spagna. In Italia è arrivata, come una sorta di curiosità, una quindicina di anni fa,
proveniente direttamente dall' America». Giovanna Barbieri racconta poi come hanno incontrato la
danza orientale. «Ho iniziato io un po' per gioco e un po' per scommessa.
All' inizio mi incuriosiva, ma non mi attraeva. Poco dopo però invece è scoppiato l' amore per questa
danza molto femminile, un po' sensuale e molto personale. Poi parlando fra di noi amiche, abbiamo
formato un gruppo per il piacere di ballare questi tanti tipi di danza orientale, gitana, egiziana, indiana.
La danza del mondo».
PASOLINI ERMANNO
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Comune di Savignano
Da nonno Antonio ai due nipoti, l'epopea di una
famiglia di imprenditori
HA SUSCITATO scalpore a Savignano ma anche nel
mondo dell' imprenditoria romagnola e nazionale la
notizia delle ordinanze di custodie cautelari in carceri
per i fratelli Antonio e Stefano Dradi di Savignano.
FAMIGLIA molto conosciuta che è arrivata da Fusignano
alla fine degli anni Cinquanta creando la Mir Mar': prima
grande fabbrica di scarpe di San Mauro Pascoli, per
merito di Antonio Dradi e del figlio Mirko. L' azienda
venne venduta e, scomparso il babbo, Mirko Dradi
costruì una sorta di impero con una grande azienda a
Savignano e un' altra a Teramo con centinaia di
dipendenti. Erano i tempi d' oro delle scarpe. Produceva
di tutto: dalle scarpe alle ciabatte, agli stivali. Sposato
con Marilisa Petteni, Mirko Dradi continua ad abitare a
Fusignano e a Russi nascono Antonio, che rinnova il
nome del nonno il 9 gennaio 1973 e Stefano l' 8 gennaio
1974. Mirko fra gli anni Settanta e Ottanta costruisce
anche una grande villa con parco a Savignano in via
Emilia Ovest 102 dove risiede tutt' ora la moglie
Marilisa.
QUANDO però Antonio e Stefano sono ancora ragazzini babbo Mirko muore tragicamente in un
incidente stradale nel riminese a bordo della sua Ferrari. È il 29 dicembre 1989. La conduzione delle
aziende passa totalmente in mano alla vedova che le amministra con piglio da manager. Terminati gli
studi, piano piano l' impero creato dal nonno e dal babbo passa in mano ai due figli che allargano i loro
interessi imprenditoriali anche nel settore dell' edilizia. Stefano, padre di una figlia di sette anni, nel 1996
emigra a Rimini, mentre Antonio nel 2012 a Santarcangelo. A Savignano dalla fine degli anni Novanta
non c' è più l' azienda e a Teramo viene ridotta, anche perché i due fratelli preferiscono delocalizzare la
produzione. A SAN MAURO PASCOLI in via Mulino 12 risulta avere sede la Sad Plastic', ma in quel
luogo, sopra un supermercato, ci sono solo studi di commercialisti, tributaristi, consulenti del lavoro e d'
azienda. Nessun calzaturificio. Stefano ieri al momento dell' arresto era in casa della mamma dove
abita anche la sua famiglia. Antonio è ricercato. Sembra che a Savignano non si faccia vedere da
almeno due anni e che si sia trasferito all' estero.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
Continua la progettazione per 21 giovani disoccupati
CESENA. Con la testimonianza della cesenate
stilista Caterina Lucchi continua l' esperienza
di successo del progetto Bottega Scuola
rivolto a 21 ragazzi disoccupati sotto la regia
partecipata di cinque soggetti promotori
(Confartigianato Federimpresa Cesena,
Fondazione Romagna Solidale, Fondazione
Cassa di Risparmio di Cesena, Centro di
Solidarietà della Provincia di Forlì ­Cesena e
Fondazione Almerici). Alla testimonianza
seguirà la visita aziendale alla "Campomaggi
& Caterina Lucchi" nello stabilimento di San
Carlo, a cui farà seguito la visita a Lugo Next
lab, il FabLab costituito nel vicino comune
romagnolo. Un altro incontro si terrà a San
Mauro Pascoli presso la cooperativa sociale
"Gli amici di Gigi" che commercializzano i
manufatti da loro prodotti. Tra le testimonianze
di imprenditori è stata molto apprezzata anche
quella del giovane Matteo Brighi di Brighi
Tecnologie Italia, altra impresa che formerà un
giovane nel proprio laboratorio. La formazione
trasversale occupa un percorso trasversale
comunitario guidato in aula, presso il campus
Confartigianato nella sede di Cesena, da
Roberto Lelli con la collaborazione di Adhr
Group, agenzia per il lavoro, orientamento,
consulenza e selezione del personale. Dal 2
febbraio i 21 giovani verranno immessi in altrettante imprese artigianali dei settori innovazione
tecnologica e moda per un tirocinio guidato dal maestro artigianato che durerà sei mesi. Le imprese
coinvolte sono del territorio comprensoriale e non più solo di Cesena e sono: Fratelli Venturi, Siem
Impianti, Tecnosistemi, Smart Domotics, Irons Technology, Immagina, Guidi Roberto, Com­tec, Dottor
Cell, Brighi Tecnologie. AltoItaliano, Manù, Gdm srl Group, Campomaggi & Caterina Lucchi, Mo.da
Mira, Lef Tiges, Amic Sas, Yuri Fashion, Solettificio Pascoli, Stamperia Bertozzi, 2M. Bottega Scuola
collabora anche con quattro istituti scolastici: Ipsia Comandini, Iti Blaise Pascal (dove opera il FabLab
Romagna con cui il progetto Bottega Scuola collaborerà), la Scuola Centro Moda di Cesena e l' istituto
Marie Curie di Savignano.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
Savignano. L' annuncio per il prossimo anno scolastico: lezioni dalle 8 alle 13 e un rientro
pomeridiano di due ore, probabilmente al mercoledì.
Alle elementari il sabato si sta a casa
Per i figli dei genitori che lavorano saranno organizzati laboratori e attività gratuite.
SAVIGNANO. Dal prossimo anno scolastico
introdotta la settimana corta alle elementari:
niente lezioni al sabato, in aula dal lunedì al
venerdì dalle 8 alle 13 e un rientro
pomeridiano che sarà fissato presumibilmente
al mercoledì, dalle 14.30 alle 16.30. E previste
attività integrative gratuite per i figli di chi è al
lavoro al sabato.
E' questa l' importante novità in serbo per le
famiglie savignanesi. Ripercorre quanto fatto
già quest' anno nella vicina San Mauro
Pascoli. Ma con una differenza sostanziale: a
San Mauro la novità è stata annunciata solo a
poche settimane dall' avvio della scuola, a
Savignano la stessa scelta viene però resa
nota prima delle preiscrizioni.
«L' accordo raggiunto con l' amministrazione
comunale, ratificato dal consiglio di istituto ­
spiega il preside Carmelo Sergi ­ permette di
garantire le 27 ore di lezione previste per
legge aggiungendo mezzora di lezione a ogni
mattina e aggiungendo due ore di rientro. In
questo modo anche l' organizzazione interna
delle lezioni ne trarrà beneficio con cinque ore
piene delle diverse discipline ogni mattina».
Nel giorno di rientro i genitori potranno quindi
andare a prendere i figli da scuola e riportarli
dopo pranzo: la possibilità di rimanere a
scuola, con apposita sorveglianza, sarà comunque garantita per l' intera fascia oraria.
Nulla cambia invece per la classi a tempo pieno, attivate negli istituti "Aldo Moro" e "Gianni Rodari" (a
Fiumicino).
La scelta di avere i figli a casa di sabato mattina è emersa anche dal questionario che la scuola stessa
ha diffuso tra i genitori, che hanno chiaramente espresso questa preferen za «senza contare ­ aggiunge
il vicesindaco con delega alla scuola Nicola Dellapasqua ­ il minor numero di veicoli in circolazione di
sabato e la possibilità di trascorrere più tempo insieme in famiglia, per tutelare quel tempo fragile su cui
ci eravamo impegnati a intervenire già in campagna elettorale: una promessa mantenuta».
Il Comune e l' istituto comprensivo si stanno i noltre già attivando per concordare con l' azienda di
trasporto una diversa organizzazione oraria degli autobus scolastici, adattata ai nuovi orari.
Anche per evitare il pastrocchio sammaurese: il sabato a casa degli alunni delle elementari comporta
una uscita ritardata rispetto al passato per quattro mattinate alla settimana e la soluzione messa in
campo è stata quella di far aspettare circa un quarto d' ora all' uscita da scuola gli studenti delle scuole
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
medie.
«Permettere ai bambini di trascorre più tempo con i genitori ­ conclude il sindaco Filippo Giovannini ­
era uno dei nostri obiettivi, ma vorrei rassicurare coloro che, magari per motivi di lavoro, non potranno
tenere con sé i ragazzi al sabato mattina: così come fatto con il doposcuola siamo già al lavoro per
organizzare laboratori e attività gratuite per quelle mattine.
Questo va di pari passo con gli investimenti in edilizia scolastica, tra i lavori di riqualificazione avviati fin
da inizio mandato e le opere per rendere le scuole più belle e funzionali che abbiamo già in programma
per l' intero 2015».
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
Iscrizioni e open day: domani un incontro per le
scuole dell' obbligo savignanesi
SAVIGNANO. Tempo di iscrizioni per chi deve
intraprendere un nuovo ciclo scolastico: da
domani sarà possibile iscriversi alla scuola
dell' infanzia, alla primaria e alla secondaria di
primo grado.
E sempre domani è fissato l' incontro pubblico
riservato ai genitori: all' istituto Marie Curie, in
diversi orari del pomeriggio, il preside
Carmelo Sergi e gli insegnanti dei vari istituti
illustreranno l' offerta formativa e le modalità di
iscrizio ne.
Alle scuola dell' infanzia ("Freccia Azzurra" in
via Rubicone Destra, "Il Gatto Viaggiatore" a
Fiumicino, "Gallo Cristallo" in via Fratelli
Bandiera, "La Nuvola Olga" in via Primo
Maggio, "Polo Capanni" in via Portazza)
possono essere iscritti i bambini che compiono
3 anni entro il 2015, ma è pos sibile chiedere l'
iscrizione anche per i bambini che compiono 3
anni entro il 30 aprile 2016. Ci si può iscrivere,
muniti delle fotocopie del codice fiscale del
bambino e di entrambi i genitori, all' Istituto
comprensivo (via Galvani 4, tel 0541 945175)
giovedì, venerdì e sabato dalle 10 alle 13,
giovedì anche dalle 14 alle 16.30. Domani all'
Istituto Marie Curie l' incontro con i genitori dei
bambini di nuova iscrizione alla scuola
materna è fissato per le 16. Gli open day si
svolgeranno sabato 24 gennaio: dalle 9 alle 10 al "Gallo Cristallo", dalle 10 alle 11 al "Gatto Viaggiatore"
e a "La Freccia Azzurra", dalle 11 alle 12 a "La Nuvola Olga".
Per iscriversi alla primaria ("Dante Alighieri" in corso Perticari 55/57, "Aldo Moro" in via Fratelli
Bandiera, "Ilario Fioravanti" in via Morgagni, "Gianni Rodari" a Fiumicino) e alla secondaria di primo
grado ("Giulio Cesare" in via Galvani) è obbligatorio seguire la procedura online su
www.iscrizioni.istruzione.it. Si iscrivono in prima alla scuola primaria i bambini nati nel 2009, ma si
possono iscrivere anticipatamente i bambini che compiono sei anni entro il 30 aprile 2016. Domani al
Marie Curie gli incontri pubblici con preside, docenti e genitori sono programmati alle 17 per chi si
iscrive alla scuola primaria, alle 18.30 per chi dovrà iniziare la secondaria di primo grado.
Dal 2 al 14 febbraio, inoltre, ogni mattina dalle 10 alle 13 la segreteria dell' Istituto comprensivo sarà a
disposizione delle famiglie che non hanno la possibilità di effettuare l' iscrizione on line.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
SAVIGNANO.
Alla multisala film in lingua originale
SAVIGNANO. Alla multisala Uci Romagna
oggi alle 20.30 torna la rassegna dei film in
lingua originale "Discover a new english film
every week". Il film di questa settimana è
American sniper, diretto da Clint Eastwood,
proiettato con sottotitoli in italiano. Il prezzo
della proiezione è il ridotto previsto per la
giornata di mercoledì. I prossimi
appuntamenti, tutti con i sottotitoli in italiano,
sono il 21 gennaio con Come ammazzare il
capo 2, il 28 gennaio con La teoria del tutto, il
4 febbraio con Unbroken.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
Arrestati due fratelli imprenditori
Bancarotta fraudolenta transnazionale, infedeltà patrimoniale, ricorso abusivo al credito
e truffa Sequestrati beni per 13 milioni, cercano di nascondere 60mila euro tra fioriere e
baule della moto.
SAVIGNANO. D u e f r a t e l l i savignanesi e u n l o r o
dipendente bosniaco (usato per le accuse come testa di
legno per una società estera) sono stati ieri raggiunti da
un' ordinanza di custodia cautelare emessa da tribunale
di Firenze. Uno dei fratelli, nativi di Lugo, residenti a
Savignano e titolari d' impresa a San Mauro Pascoli,
durante le fasi dell' arresto ha anche cercato di
nascondere parte dei soldi: arrivando, con una "mossa
poggioliniana" stile prima repubblica, a cercare di
nascondere contanti dentro alle fioriere di casa e
gettandone altri fuori dalla cancellata.
Per l' accusa avevano programmato il fallimento della
loro società, "spogliandola" pian piano e completamente
di attrezzature, merci, dipendenti e finanziamenti
bancari per un valore complessivo di 13.356.000 euro.
Poi avevano trasferito i beni in una società controllata
bosniaca.
La Guardia di Finanza li ha scoperti e le manette sono
scattate ieri mattina per i due fratelli imprenditori ex
titolari di una nota ditta che produceva calzature
antinfortunistiche sammaurese (Sad Plastic Srl, fallita e
poi di ventata Fc Srl, ora in liquidazione). Si tratta di
Antonio (42 anni) e Stefano Dradi (41 anni). Con loro in
stato d' arresto è finito anche Dragan Aleksic, bosniaco di 57 anni.
E' il referente della controllata bosniaca e per gli investigatori si trattava della testa di legno
compiacente (e in realtà dipendente dei due fratelli) che prestava il nome per nascondere all' estero i
soldi dei due savignanesi e sottrarli alle procedure fallimentari prima di recuperarli. Tutti e tre a vario
titolo dovranno rispondere di bancarotta fraudolenta transnazionale, infedeltà patrimo niale, ricorso
abusivo al credito e truffa.
I finanzieri hanno sottoposto a sequestro beni e immobili per un valore di oltre 13 milioni di euro: si tratta
di un sequestro che, ordinanza del gip alla mano, è finalizzato alla confisca se, alla fine, dovessero
venire dimostrate le accuse. I militari del nucleo di polizia tributaria della Finanza di Firenze ieri mattina
hanno eseguito il provvedimento su richiesta del pubblico ministero fiorentino Paolo Barlucchi. Sul
momento è stato rintracciato a Savignano soltanto il più giovane dei due imprenditori. Prima dell'
arresto, l' uomo avrebbe cercato di fuggire e di nascondere dei soldi per una somma complessiva di
60mila euro, in parte nelle fioriere, in parte gettandoli, chiusi in un bauletto da moto, oltre il muro della
villa di Savignano dove vive.
Perquisizioni per questa inchiesta sono state eseguite all' unisono in provincia di Roma, Mila no, Forlì,
Ravenna e Teramo. Le accuse nascono da una complessa attività investigativa, coordinata dalla
procura di Firenze (dove aveva sede legale la Sad Plastic) e svolta dalle fiamme gialle fiorentine, in
seguito al fallimento di quella società operante nel campo della produzione di calzature e prodotti
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
antinfortunistici.
Per i finanzieri i tre in solido avevano organizzato e materialmente eseguito la spoliazione di tutti i beni
aziendali in danno dei creditori. Secondo gli inquirenti, il fallimento era stato programmato nei minimi
dettagli. L' attività produttiva dell' azienda, poi trasferita in Bosnia, si svolgeva a Teramo e nella zona di
San Mauro Pascoli. Inoltre, anche le quote sociali della società bosniaca, inizialmente intestate ai due
imprenditori, sono state poi cedute al bosniaco già dipendente dei due fratelli.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
A questo personaggio romagnolo è dedicata la monografia dello storico Alberto Casadei.
Arcangeli, il leone di Romagna
Enzo Ferrari lo volle nel 1929 tra i piloti della sua scuderia.
SAVIGNANO. Il nome di Luigi Gi gi on Arc angeli il
leone di Romagna, che appartiene alla memoria di anni
eroici dello sport, ritorna alla ribalta grazie alla
monografia a lui dedicata dallo storico savignanese
Alberto Casadei, che ne ha ripercorso la carriera e le
numerose vittorie fino alla tragica fine sul circuito
monzese. Il racconto, scrive l'autore, dell'«ascesa di un
ragazzo di officina m ec ca ni c a e terminata nel giorno
più glorioso della sua carriera di pilota di fama
mondiale». Enzo Ferrari, che lo volle nel 1929 tra i piloti
della sua scuderia, lo ricordò alla sua scomparsa come
uno dei «più valorosi, arditi, capaci e intelligenti piloti
delle due e delle quattro ruote, nel cui sangue scorreva
la generosità di quegli uomini che solo la Romagna sa
generare». Nato a Bordonchio, allora frazione di Rimini,
nel 1894, e trasferitosi con la famiglia nel 1898 a
Savignano, e successivamente per lavoro a Forlì,
Arcangeli iniziò a correre dapprima nelle due ruote con
lusinghieri risultati, come la vittoria nella riminese Coppa
dell' Adriatico del 1920 con l' inglese AJS, al tempo,
ricorda Alberto Casadei, in cui i piloti raggiungevano il
luogo di gara con lo stesso mezzo con cui avrebbero
corso.
A lui vennero già allora dedicate varie società sportive sia a Forlì che a Savignano. Diversi aneddoti
sono immancabilmente legati anche all' entusiasmo suscitato dal suo passaggio in loco durante le varie
edizioni della Mille miglia. Entusiasmo da cui era contagiato anche il pubblico femminile verso cui
esercitava un grande e molto ricambiato ascendente.
Arcangeli vinse per la prima volta con le quattro ruote nel 1924 al Circuito del Lario. L' anno seguente
vinse il Giro d' Italia motociclistico con una Bianchi 350 cc. Nel 1926 con una Guzzi 500 fu secondo
dietro Varzi al Gran Premio delle Nazioni di Monza e sullo stesso circuito stabilì diversi record mondiali
di velocità. Nel 1927 fu secondo al mitico Tourist Trophy dell' isola di Man.
Tra gli aneddoti di quegli anni, la grande amicizia con il colonnello Thomas Edward Lawrence, grande
appassionato di motori. Il futuro Lawren ce d' Arabia era divenuto tifoso di Arcangeli vedendolo correre
sul circuito di Rimini, poiché si trovava in Romagna sotto falso nome come agente segreto britannico.
In auto, nel 1928, vinse a Senigallia con la Bugatti T 35 C, e con la francese Talbot sul circuito di
Cremona davanti a Nuvolari. I successi continuarono anche alla Maserati 8C­2500, con un primo posto
al Gran Premio di Roma nel 1930, premiato dalle mani della principessa Maria Josè di Savoia.
Grandi fin dalle corse a due ruote furono la rivalità e nel contempo l' amicizia con Tazio Nuvolari e gli
altri celebri campioni del tempo. Già anziano e malato, il "Mantovano volante" corse e vinse in ricordo
del "Leone di Romagna" il 6 giugno del 1947 la Coppa Luigi Arcangeli Città di Forlì.
Nel giugno 1930, libero dagli impegni con la Maserati, poté entrare a far parte della nuova scuderia che
portava il nome di Enzo Ferrari con vetture Alfa Romeo. Nello stesso anno i caffè e circoli pubblici di
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
Savignano si mobilitarono per ascoltare la cronaca in diretta del Gran Premio d' Italia, dove Arcangeli fu
secondo dietro Varzi per soli due decimi di secondo, stabilendo uno spettacolo record sul giro a oltre
165 km orari.
La morte lo colse a Monza il 23 maggio 1931 a bordo della "mostruosa" Alfa Romeo Tipo A 12 cilindri
3500. Il Popolo di Romagna, il lunedì successivo, uscì con la pagina sportiva listata a lutto e il titolo "L' è
mort Gigioun".
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
VIGILI: BLITZ IN PROCURA A ROMA
ROMA. Vigili di Cesena e Savignano sul
Rubicone, assieme a colleghi di sindacato di
Cervia, sono scesi a Roma in Procura per
attuare due particolari forme di protesta. Dopo
il caso dell'assenteismo di fine anno al
Comando di polizia municipale della capitale,
la Pm Romagnola chiede chiarezza con
un'iniziativa duplice e particolare. Sono stati
depositati esposti alla procura di Roma per
invocare provvedimenti contro i colleghi
romani assenteisti a Capodanno. Ma al
contempo anche per verificare l'ipotesi che
qualcuno «abbia messo in atto calunnie» verso
il Corpo di Pm. I vigili romagnoli (c'erano
anche Cervia e Ravenna presenti) insorgono
contro l'etichetta di fannulloni affibbiata
all'intero Corpo dall'opinione pubblica. «La
procura verifichi se i dati sui malati erano
veritieri ma agisca anche su chi ha fatto uscire
dichiarazioni con dati non veritieri, infangando
tutta la categoria
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La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
Comune di Savignano
BANCAROTTA FRAUDOLENTA TRANSNAZIONALE I fratelli Dradi sono gli eredi di una
famiglia molto nota in città (erano proprietari della Mir Mar). L' accusa è di aver pilotato il
fallimento della società F.C. Srl (Sad Plastic)
Nei guai due imprenditori di Savignano
Dall' impero del nonno alle manette. Come
dire dalle stelle alle stalle. E' questo che è
successo a due dei componenti della famiglia
Dradi, molto conosciuta a Savignano d o v e
moltissimi anni fa il nonno aprì i primi
stabilimenti di calzature di gomma (stivali) e
altre decine di aziende satellitari che gli fecero
ottenere rispetto, benessere e notorietà.
Il tutto, ovviamente, guadagnato con capacità
e fatica. Il figlio Mirko continuò nella scia del
padre, era suo il Mir Mar, oggi venduto a un
altro imprenditore di Savignano. Purtroppo
Mirko è morto prematuramente lasciando tutto
ai due figli, Antonio e Stefano, rispettivamente
di 39 e 42 anni, oggi titolari della F.C. Srl (la
Sad Plastic) e, a quanto comunica la Guardia
di Finanza, anche molto nei guai.
Gli uomini delle Fiamme Gialle di Firenze,
infatti, ieri mattina intorno alle 5, si sono
presentati alla porta della villa Dradi di
Savignano con due ordini di custodia cautelare
disposti dal gip del tribunale, nei confronti dei
due fratelli e di un imprenditore bosniaco,
Aleksic Dragan, indagati, a vario titolo, per il
reato di bancarotta fraudolenta transnazionale,
infedeltà patrimoniale, ricorso abusivo al
credito e truffa. I militari inoltre hanno
proceduto al sequestro di beni mobili e
immobili per un valore di oltre 13 milioni di euro, pari all' equivalente del profitto del reato.
Al momento sembra che solo uno dei due imprenditori forlivesi, il più giovane, sia sta to rintracciato. L'
altro, che aveva la residenza monegasca fino a qualche tempo fa, sembra essere partito per Cuba
dove, ultimamente, raccontavano agli amici del bar, di aver avuto una commessa molto importante per
la loro azienda di stivali di gomma. Al momento dell' arresto ieri mattina, uno dei fratelli stava cercando
di svignarsela con 60mila euro nascosti in una valigetta.
Ma che la loro azienda, nonostante il loro manifesto entusiasmo, non navigasse in buone acque, lo
sapevano un po' tutti a Savignano.
Le indagini hanno consentito di accertare come i due imprenditori, con un pedigree sulla carta di tutto
rispetto, ab biano programmato a tavolino il fallimento della loro società, F.C. Srl, (la Sad Plastic )
'spogliandola' completamente di attrezzature, merci, dipendenti e finanziamenti, per un valore di più di
13 milioni di euro, e trasferendo questi beni alla controllata bosniaca Sad Est doo. Anche le quote sociali
della società bosniaca, inizialmente intestate ai due imprenditori, sono state cedute successivamente a
un prestanome, già loro dipendente. Oltre agli arresti e al sequestro, altre perquisizioni sono ancora in
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14 gennaio 2015
Pagina 34
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La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
Comune di Savignano
corso nelle province di Roma, Milano, Forlì, Ravenna e Teramo.
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14 gennaio 2015
Pagina 34
La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
Comune di Savignano
SAVIGNANO.
Novità scolastica Elementari, a casa il sabato
mattina
Nuovi orari scolastici che meglio si conciliano
con le esigenze e i tempi di lavoro delle
f a m i g l i e : a Savignano l ' a n n o s c o l a s t i c o
2015/2016 porterà una significativa
rivisitazione degli orari della scuola primaria,
che permetterà ai ragazzi di trascorrere il
sabato mattina con la propria famiglia o in
attività integrative extrascolastiche. Da
settembre 2015 i ragazzi frequenteranno infatti
le scuole elementari solo dal lunedì al venerdì
dalle 8 alle 13, con un rientro pomeridiano,
ipotizzato nelle giornata di mercoledì, dalle
14.30 alle 16.30.
"L' accordo raggiunto con l' amministrazione
comunale, ratificato dal consiglio di istituto ­
spiega il preside Carmelo Sergi ­ permette di
garantire le 27 ore di lezione previste per
legge aggiungendo mezzora di lezione a ogni
mattina e aggiungendo due ore di rientro. In
questo modo anche l' organizzazione interna
delle lezioni ne trarrà beneficio con cinque ore
piene delle diverse discipline ogni mattina".
Nel giorno di rientro i genitori potranno quindi
andare a prendere i figli da scuola e riportarli
dopo pranzo: la possibilità di rimanere a
scuola, con apposita sorveglianza, sarà
comunque garantita per l' intera fascia oraria.
Nulla cambia invece per la classi a tempo
pieno , attivate negli istituti "Aldo Moro" e "Gianni Rodari" (Fiumicino). La scelta di avere i figli a casa di
sabato mattina è emersa anche dal questionario che la scuola stessa ha diffuso tra i genitori, che hanno
chiaramente espresso questa preferenza "senza contare ­ aggiunge il vicesindaco con delega alla
Scuola Nicola Dellapasqua ­ il minor numero di veicoli in circolazione di sabato e la possibilità di
trascorrere più tempo insieme in famiglia, per tutelare quel tempo fragile su cui ci eravamo impegnati
ad intervenire già in campagna elettorale: una promessa mantenuta". Comune e Istituto comprensivo si
stanno inoltre già attivando per concordare con l' azienda di trasporto una diversa organizzazione oraria
degli autobus scolastici, adattata ai nuovi orari. "Permettere ai bambini di trascorre più tempo con i
genitori ­ conclude il sindaco Giovannini ­ era uno dei nostri obiettivi, ma vorrei rassicurare coloro che il
sabato lavorano e non potranno tenere con sé i ragazzi: siamo già al lavoro per organizzare laboratori e
attività gratuite per quelle mattine".
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14 gennaio 2015
Pagina 3
Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di San Mauro
Truffa e bancarotta per l' impero dei Dradi Arrestato
uno dei fratelli, l' altro è in fuga
Buco da 13 milioni per l' impresa di scarpe antinfortunistiche.
QUANDO l' hanno preso aveva una valigetta con dentro
60mila euro in contanti. Contava di farla franca, Stefano
Dradi, arrestato ieri mattina dalla Guardia di finanza per
bancarotta fraudolenta a pochi metri dalla sua
abitazione a Savignano. L' ordinanza di custodia
cautelare tocca anche il fratello Antonio e un' industriale
di origini bosniache. Solo che di questi due si sono
perse le tracce. Anche loro sono coinvolti nell' affare.
LA STORIA parte nel 2012 quando i fratelli Dradi, titolari
dell' azienda Sad Plastic srl', con sede a San Mauro
Pascoli e leader in produzione di scarpe
antinfortunistiche decidono di trasferire a Firenze la
sede legale della società. Tempo un anno e la ditta dei
fratelli Dradi dichiara fallimento.
Il buco è una voragine: 13 milioni di euro. Ed è qui che la
lente degli investigatori si concentra: come può un'
azienda che naviga in acque tranquille collassare così
repentinamente? Si tratterà, infatti, di un naufragio'
pilotato dai due fratelli non solo per localizzare altrove l'
azienda ma anche per lucrare illegalmente sull'
operazione. Il provvedimento nasce da una complessa attività investigativa, coordinata dalla procura di
Firenze e svolta dalle fiamme gialle fiorentine, in seguito al fallimento della F.C. srl' operante nel campo
della produzione di calzature e prodotti antinfortunistici (già Sad Plastic srl') che «ha permesso spiega
la gdf di portare alla luce un sodalizio criminale che ha organizzato e materialmente eseguito la
spoliazione di tutti i beni aziendali della società a danno dei creditori». Secondo gli inquirenti, il
fallimento era stato programmato nei minimi dettagli. L' indagine è scattata a Firenze, anche se l' attività
produttiva dell' azienda, poi trasferita in Bosnia, si svolgeva tra Teramo (dove aveva sede la
produzione) e gli uffici commerciali di San Mauro Pascoli, perché circa un anno prima del fallimento i
due fratelli avevano spostato la sede legale a Firenze. Inoltre, anche le quote sociali della società
bosniaca, inizialmente intestate ai due imprenditori, sono state poi cedute all' imprenditore bosniaco, già
loro dipendente. Le indagini svolte hanno consentito di accertare come i due imprenditori abbiano
programmato il fallimento della loro società, spogliandola completamente secondo la Finanza di
attrezzature, merci, dipendenti e finanziamenti per un valore complessivo di 13 milioni, trasferendo beni
alla controllata bosniaca Sad Est d.o.o.'. Il carattere della transnazionalità della condotta illecita ha
consentito agli inquirenti di richiedere al gip l' emissione di un provvedimento di sequestro preventivo
finalizzato alla confisca per equivalente del profitto del reato. Si è arrivati così a ieri mattina. Gli uomini
della finanza fermano Stefano Dradi. Jeans, giubbetto, scarpe da tennis e una valigetta con dentro
60mila euro che l' uomo ha cercato di nascondere, in parte seppellendoli nelle fioriere, in parte
gettandoli, chiusi in un bauletto da moto, oltre il muro della villa. Adesso è caccia al fratello Antonio e al
bosniaco. Mattia Sansavini.
SANSAVINI MATTIA
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14 gennaio 2015
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
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14 gennaio 2015
Pagina 10
Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di San Mauro
SAVIGNANO, INIZIA IL CORSO SUI PIATTI TIPICI
L' ASSOCIAZIONE Agt Guide Turistiche della Romagna
realizzerà a Savignano quattro corsi. Oggi inizierà il
primo Le mani in pasta.
Impariamo a preparare i piatti della tradizione'. Il corso,
articolato in tre date, si tiene alle Antiche Macine di
Montalbano. E' gratuito.
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14 gennaio 2015
Pagina 10
Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di San Mauro
E' caduta la quercia del Pascoli Il sindaco: «Sarà un
monumento»
DIVENTERÀ un monumento ed è stata
denominata La Quercia caduta' l'esemplare di
oltre duecento anni che a causa delle
incessanti piogge lunedì scorso si è adagiata
in terra in tutta la sua maestosità quasi come
un vecchio che ha terminato il percorso di una
lunga vita. E' la quercia tanto cara a Giovanni
Pascoli che verrà conservata nel parco delle
querce e commemorata con la poesia del
grande poeta sammaurese. Non ha retto alle
recenti e cospicue piogge e si è adagiata nel
parco in cui si ergeva insieme ad altri
esemplari. Si tratta della quercia,
precisamente un esemplare di quercus robur,
del parco che si affaccia sul fiume Uso a San
Mauro Pascoli, al confine con Bellaria. Si tratta
del parco comunemente detto appunto delle
querce', meta di famiglie, bambini, cicloturisti,
tappa dei percorsi lungo l'asta dell'Uso. ERA
l'esemplare più grande e maestoso e, come le
altre querce presenti, aveva raggiunto oltre
200 anni e aveva resistito al fulmine che
l'aveva colpita circa 7 anni fa grazie agli
interventi conservativi effettuati dal Comune.
Ora la pianta secolare diventerà un monumento. L'Amministrazione comunale ha deciso di bonificare
l'arbusto, metterlo in sicurezza e, lasciandolo adagiato nel suo parco, ne conserverà la memoria
accompagnandolo da una targa commemorativa che riporterà i versi della poesia di Giovanni Pascoli
tratta da i Primi Poemetti' (prima edizione nel 1897) intitolata La quercia caduta'. Recita Dov'era l'ombra,
or sé la quercia spande morta, né più coi turbini tenzona. La gente dice: Or vedo: era pur grande!
Pendono qua e là dalla corona i nidietti della primavera. Dice la gente: Or vedo: era pur buona! Ognuno
loda, ognuno taglia. A sera ognuno col suo grave fascio va. Nell'aria, un pianto... d'una capinera che
cerca il nido che non troverà'. «Vedendo la quercia caduta dice il sindaco Luciana Garbuglia mi è
venuto in mente la famosa poesia dei Giovanni Pascoli e ho pensato che la quercia è talmente
monumentale che meritava la conservazione. Nei prossimi giorni ripuliremo una parte dei rami e tutto il
resto. Chiederemo come fare e già ci siamo rivolti a esperti in materia per capire come conservare il
tronco. Subito bisogna mettere in sicurezza l'area attorno alla quercia e soprattutto quella vicino alle
radici; si è creata una piccola voragine che va subito riempita di terra in quanto il parco è frequentato
anche dai bambini. Poi faremo incidere la poesia di Giovanni Pascoli e la posizioneremo vicino a quella
che fu la sua tanto amata quercia».
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di San Mauro
Prosciutti, maiali e capponi per la briscola di
Sant'Antonio
A SAN Mauro Pascoli a Villa Torlonia oggi e
domani, alle 20.30, si svolgerà il quindicesimo
torneo di briscola a coppie di Sant'Antonio,
organizzato dalla Bcc Romagna Est. Il torneo è
gratuito e riservato a tutti i soci di Romagna
Est che anche quest'anno si sono iscritti
numerosi per contendersi l'ambito trofeo: al
vincitore infatti verrà consegnata la Caveja di
Romagna'. In palio verranno messe mezzene
di maiale, prosciutti, capponi e faraone. Nel
corso delle due serate, a scaldare l'atmosfera
e il gioco, verrà servito caldo vin brulè
preparato secondo la ricetta romagnola e
accompagnato da ciambella e ciccioli. Il tutto
sarà offerto dalla Bcc Romagna Est che
organizza la manifestazione alla quale i soci
potranno partecipare gratuitamente. DOMANI
giorno delle finali del torneo di briscola,
verranno organizzate anche quattro tombole
alle quali potranno prendere parte pure i
familiari dei soci e tutti i clienti della banca. E'
stato deciso dagli organizzatori che il ricavato
della vendita delle cartelle sarà devoluto in
beneficenza.
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Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
Comune di San Mauro
Da nonno Antonio ai due nipoti, l'epopea di una
famiglia di imprenditori
HA SUSCITATO scalpore a Savignano ma anche nel
mondo dell' imprenditoria romagnola e nazionale la
notizia delle ordinanze di custodie cautelari in carceri
per i fratelli Antonio e Stefano Dradi di Savignano.
FAMIGLIA molto conosciuta che è arrivata da Fusignano
alla fine degli anni Cinquanta creando la Mir Mar': prima
grande fabbrica di scarpe di San Mauro Pascoli, per
merito di Antonio Dradi e del figlio Mirko. L' azienda
venne venduta e, scomparso il babbo, Mirko Dradi
costruì una sorta di impero con una grande azienda a
Savignano e un' altra a Teramo con centinaia di
dipendenti. Erano i tempi d' oro delle scarpe. Produceva
di tutto: dalle scarpe alle ciabatte, agli stivali. Sposato
con Marilisa Petteni, Mirko Dradi continua ad abitare a
Fusignano e a Russi nascono Antonio, che rinnova il
nome del nonno il 9 gennaio 1973 e Stefano l' 8 gennaio
1974. Mirko fra gli anni Settanta e Ottanta costruisce
anche una grande villa con parco a Savignano in via
Emilia Ovest 102 dove risiede tutt' ora la moglie
Marilisa.
QUANDO però Antonio e Stefano sono ancora ragazzini babbo Mirko muore tragicamente in un
incidente stradale nel riminese a bordo della sua Ferrari. È il 29 dicembre 1989. La conduzione delle
aziende passa totalmente in mano alla vedova che le amministra con piglio da manager. Terminati gli
studi, piano piano l' impero creato dal nonno e dal babbo passa in mano ai due figli che allargano i loro
interessi imprenditoriali anche nel settore dell' edilizia. Stefano, padre di una figlia di sette anni, nel 1996
emigra a Rimini, mentre Antonio nel 2012 a Santarcangelo. A Savignano dalla fine degli anni Novanta
non c' è più l' azienda e a Teramo viene ridotta, anche perché i due fratelli preferiscono delocalizzare la
produzione. A SAN MAURO PASCOLI in via Mulino 12 risulta avere sede la Sad Plastic', ma in quel
luogo, sopra un supermercato, ci sono solo studi di commercialisti, tributaristi, consulenti del lavoro e d'
azienda. Nessun calzaturificio. Stefano ieri al momento dell' arresto era in casa della mamma dove
abita anche la sua famiglia. Antonio è ricercato. Sembra che a Savignano non si faccia vedere da
almeno due anni e che si sia trasferito all' estero.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
Continua la progettazione per 21 giovani disoccupati
CESENA. Con la testimonianza della cesenate
stilista Caterina Lucchi continua l' esperienza
di successo del progetto Bottega Scuola
rivolto a 21 ragazzi disoccupati sotto la regia
partecipata di cinque soggetti promotori
(Confartigianato Federimpresa Cesena,
Fondazione Romagna Solidale, Fondazione
Cassa di Risparmio di Cesena, Centro di
Solidarietà della Provincia di Forlì ­Cesena e
Fondazione Almerici). Alla testimonianza
seguirà la visita aziendale alla "Campomaggi
& Caterina Lucchi" nello stabilimento di San
Carlo, a cui farà seguito la visita a Lugo Next
lab, il FabLab costituito nel vicino comune
romagnolo. Un altro incontro si terrà a San
Mauro Pascoli presso la cooperativa sociale
"Gli amici di Gigi" che commercializzano i
manufatti da loro prodotti. Tra le testimonianze
di imprenditori è stata molto apprezzata anche
quella del giovane Matteo Brighi di Brighi
Tecnologie Italia, altra impresa che formerà un
giovane nel proprio laboratorio. La formazione
trasversale occupa un percorso trasversale
comunitario guidato in aula, presso il campus
Confartigianato nella sede di Cesena, da
Roberto Lelli con la collaborazione di Adhr
Group, agenzia per il lavoro, orientamento,
consulenza e selezione del personale. Dal 2
febbraio i 21 giovani verranno immessi in altrettante imprese artigianali dei settori innovazione
tecnologica e moda per un tirocinio guidato dal maestro artigianato che durerà sei mesi. Le imprese
coinvolte sono del territorio comprensoriale e non più solo di Cesena e sono: Fratelli Venturi, Siem
Impianti, Tecnosistemi, Smart Domotics, Irons Technology, Immagina, Guidi Roberto, Com­tec, Dottor
Cell, Brighi Tecnologie. AltoItaliano, Manù, Gdm srl Group, Campomaggi & Caterina Lucchi, Mo.da
Mira, Lef Tiges, Amic Sas, Yuri Fashion, Solettificio Pascoli, Stamperia Bertozzi, 2M. Bottega Scuola
collabora anche con quattro istituti scolastici: Ipsia Comandini, Iti Blaise Pascal (dove opera il FabLab
Romagna con cui il progetto Bottega Scuola collaborerà), la Scuola Centro Moda di Cesena e l' istituto
Marie Curie di Savignano.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
Savignano. L' annuncio per il prossimo anno scolastico: lezioni dalle 8 alle 13 e un rientro
pomeridiano di due ore, probabilmente al mercoledì.
Alle elementari il sabato si sta a casa
Per i figli dei genitori che lavorano saranno organizzati laboratori e attività gratuite.
SAVIGNANO. Dal prossimo anno scolastico
introdotta la settimana corta alle elementari:
niente lezioni al sabato, in aula dal lunedì al
venerdì dalle 8 alle 13 e un rientro
pomeridiano che sarà fissato presumibilmente
al mercoledì, dalle 14.30 alle 16.30. E previste
attività integrative gratuite per i figli di chi è al
lavoro al sabato.
E' questa l' importante novità in serbo per le
famiglie savignanesi. Ripercorre quanto fatto
g i à q u e s t ' a n n o n e l l a v i c i n a San Mauro
Pascoli. Ma con una differenza sostanziale: a
San Mauro la novità è stata annunciata solo a
poche settimane dall' avvio della scuola, a
Savignano la stessa scelta viene però resa
nota prima delle preiscrizioni.
«L' accordo raggiunto con l' amministrazione
comunale, ratificato dal consiglio di istituto ­
spiega il preside Carmelo Sergi ­ permette di
garantire le 27 ore di lezione previste per
legge aggiungendo mezzora di lezione a ogni
mattina e aggiungendo due ore di rientro. In
questo modo anche l' organizzazione interna
delle lezioni ne trarrà beneficio con cinque ore
piene delle diverse discipline ogni mattina».
Nel giorno di rientro i genitori potranno quindi
andare a prendere i figli da scuola e riportarli
dopo pranzo: la possibilità di rimanere a
scuola, con apposita sorveglianza, sarà comunque garantita per l' intera fascia oraria.
Nulla cambia invece per la classi a tempo pieno, attivate negli istituti "Aldo Moro" e "Gianni Rodari" (a
Fiumicino).
La scelta di avere i figli a casa di sabato mattina è emersa anche dal questionario che la scuola stessa
ha diffuso tra i genitori, che hanno chiaramente espresso questa preferen za «senza contare ­ aggiunge
il vicesindaco con delega alla scuola Nicola Dellapasqua ­ il minor numero di veicoli in circolazione di
sabato e la possibilità di trascorrere più tempo insieme in famiglia, per tutelare quel tempo fragile su cui
ci eravamo impegnati a intervenire già in campagna elettorale: una promessa mantenuta».
Il Comune e l' istituto comprensivo si stanno i noltre già attivando per concordare con l' azienda di
trasporto una diversa organizzazione oraria degli autobus scolastici, adattata ai nuovi orari.
Anche per evitare il pastrocchio sammaurese: il sabato a casa degli alunni delle elementari comporta
una uscita ritardata rispetto al passato per quattro mattinate alla settimana e la soluzione messa in
campo è stata quella di far aspettare circa un quarto d' ora all' uscita da scuola gli studenti delle scuole
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
medie.
«Permettere ai bambini di trascorre più tempo con i genitori ­ conclude il sindaco Filippo Giovannini ­
era uno dei nostri obiettivi, ma vorrei rassicurare coloro che, magari per motivi di lavoro, non potranno
tenere con sé i ragazzi al sabato mattina: così come fatto con il doposcuola siamo già al lavoro per
organizzare laboratori e attività gratuite per quelle mattine.
Questo va di pari passo con gli investimenti in edilizia scolastica, tra i lavori di riqualificazione avviati fin
da inizio mandato e le opere per rendere le scuole più belle e funzionali che abbiamo già in programma
per l' intero 2015».
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
Arrestati due fratelli imprenditori
Bancarotta fraudolenta transnazionale, infedeltà patrimoniale, ricorso abusivo al credito
e truffa Sequestrati beni per 13 milioni, cercano di nascondere 60mila euro tra fioriere e
baule della moto.
SAVIGNANO. Due fratelli savignanesi e un loro
dipendente bosniaco (usato per le accuse come testa di
legno per una società estera) sono stati ieri raggiunti da
un' ordinanza di custodia cautelare emessa da tribunale
di Firenze. Uno dei fratelli, nativi di Lugo, residenti a
Savignano e titolari d' impresa a San Mauro Pascoli,
durante le fasi dell' arresto ha anche cercato di
nascondere parte dei soldi: arrivando, con una "mossa
poggioliniana" stile prima repubblica, a cercare di
nascondere contanti dentro alle fioriere di casa e
gettandone altri fuori dalla cancellata.
Per l' accusa avevano programmato il fallimento della
loro società, "spogliandola" pian piano e completamente
di attrezzature, merci, dipendenti e finanziamenti
bancari per un valore complessivo di 13.356.000 euro.
Poi avevano trasferito i beni in una società controllata
bosniaca.
La Guardia di Finanza li ha scoperti e le manette sono
scattate ieri mattina per i due fratelli imprenditori ex
titolari di una nota ditta che produceva calzature
antinfortunistiche sammaurese (Sad Plastic Srl, fallita e
poi di ventata Fc Srl, ora in liquidazione). Si tratta di
Antonio (42 anni) e Stefano Dradi (41 anni). Con loro in
stato d' arresto è finito anche Dragan Aleksic, bosniaco di 57 anni.
E' il referente della controllata bosniaca e per gli investigatori si trattava della testa di legno
compiacente (e in realtà dipendente dei due fratelli) che prestava il nome per nascondere all' estero i
soldi dei due savignanesi e sottrarli alle procedure fallimentari prima di recuperarli. Tutti e tre a vario
titolo dovranno rispondere di bancarotta fraudolenta transnazionale, infedeltà patrimo niale, ricorso
abusivo al credito e truffa.
I finanzieri hanno sottoposto a sequestro beni e immobili per un valore di oltre 13 milioni di euro: si tratta
di un sequestro che, ordinanza del gip alla mano, è finalizzato alla confisca se, alla fine, dovessero
venire dimostrate le accuse. I militari del nucleo di polizia tributaria della Finanza di Firenze ieri mattina
hanno eseguito il provvedimento su richiesta del pubblico ministero fiorentino Paolo Barlucchi. Sul
momento è stato rintracciato a Savignano soltanto il più giovane dei due imprenditori. Prima dell'
arresto, l' uomo avrebbe cercato di fuggire e di nascondere dei soldi per una somma complessiva di
60mila euro, in parte nelle fioriere, in parte gettandoli, chiusi in un bauletto da moto, oltre il muro della
villa di Savignano dove vive.
Perquisizioni per questa inchiesta sono state eseguite all' unisono in provincia di Roma, Mila no, Forlì,
Ravenna e Teramo. Le accuse nascono da una complessa attività investigativa, coordinata dalla
procura di Firenze (dove aveva sede legale la Sad Plastic) e svolta dalle fiamme gialle fiorentine, in
seguito al fallimento di quella società operante nel campo della produzione di calzature e prodotti
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
antinfortunistici.
Per i finanzieri i tre in solido avevano organizzato e materialmente eseguito la spoliazione di tutti i beni
aziendali in danno dei creditori. Secondo gli inquirenti, il fallimento era stato programmato nei minimi
dettagli. L' attività produttiva dell' azienda, poi trasferita in Bosnia, si svolgeva a Teramo e nella zona di
San Mauro Pascoli. Inoltre, anche le quote sociali della società bosniaca, inizialmente intestate ai due
imprenditori, sono state poi cedute al bosniaco già dipendente dei due fratelli.
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Pagina 19
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
San Mauro Pascoli. Appuntamento a Villa Torlonia.
Due giorni con briscola e tombole per i soci della
Bcc Romagna Est
SAN MAURO PASCOLI. Oggi e domani, alle
20.30, è in programma il 15° torneo di briscola
a coppie di Sant' Antonio, organizzato dalla
Banca di credito cooperativo Romagna Est a
Villa Torlonia. Il torneo è gratuito e dedicato a
tutti i soci di Romagna Est che anche quest'
anno si sono iscritti numerosi (quasi 200) per
contendersi l' ambito trofeo: la "Caveja di
Romagna". In palio premi dagli ottavi,
espressione della più classica tradizione
romagnola: mezzene di maiale, prosciutti,
cesti, vino, capponi e faraone. Nel corso delle
due serate, a scaldare l' atmosfera e il gioco,
caldo vin brulè preparato secondo ricetta
romagnola, ciambella e ciccioli. Domani,
giorno delle finali del torneo di briscola,
verranno organizzate anche quattro tombole
alle quali possono prendere parte anche i
famigliari dei soci e tutti i clienti della banca. Il
ricavato della distribuzione delle cartelle sarà
devoluto in beneficenza.
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14 gennaio 2015
Pagina 19
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
La quercia caduta diventa monumento
San Mauro, resta nel parco accompagnata da targa con poesia di Giovanni Pascoli.
SAN MAURO PASCOLI. La grande e storica
quercia abbattuta recentemente dal maltempo
diventa ora un monumento con tanto di targa
con poesia di Giovanni Pascoli. L' esemplare
di quercus robur non ha retto alle piogge e si è
adagiata a terra. E' avvenuto nel parco che si
affaccia sul fiume Uso, al confine con Bellaria,
il parco detto "delle querce", meta di famiglie,
bambini, ciclo turisti e facente parte dei
percorsi lungo l' asta dell' Uso.
Quello caduto era l' esemplare più grande e
maestoso e aveva raggiunto oltre 200 anni e
aveva resistito al fulmine che l' aveva colpito
circa 7 anni fa. Ora la pianta secolare
diventerà un monumento: l' amministrazione
comunale ha deciso di bonificare l' arbusto,
metterlo in sicurezza e, lasciandolo adagiato
nel suo parco, ne conserverà la memoria,
accompagnandolo da una targa
commemorativa che riporterà i versi della
poesia di.
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Pagina 35
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
Calcio coppa Italia Eccellenza. A Zola Predosa la formula prevede una gara secca con eventuali
supplementari e rigori (ore 20.45)
Sammaurese pronta alla battaglia
Questa sera i ragazzi di Stefano Protti affrontano il Crociati Noceto in finale.
SAN MAURO PASCOLI.
U n a p p u n t a m e n t o d i prestigio p e r l a
Sammaurese, che questa sera alle 20.45
scende in campo a Zola Predosa per la finale
regionale della coppa Italia di Eccellenza.
Messo in archivio il successo in campionato
sulla Centese, i ragazzi di Stefano Protti
sfidano in coppa il Crociati Noceto in una finale
secca con eventuali supplementari e rigori.
Dopo la Centese. «Non siamo ancora finiti,
siamo in corsa per i primi posti in classifica».
In chiave campionato, questo è il messaggio
che Giovanni Tani vuole lanciare dopo la
vittoria per 2­0 ottenuta in casa della Centese.
I giallorossi di Protti, dopo un girone di andata
fatto di alti e bassi, si trovano ora a soli 3 punti
dalla vetta della classifica, occupa ta al
momento da Ravenna e Cattolica, dando inizio
a questo 2015 come meglio non si poteva.
Proprio un gol dell' esperto attaccante ex
Savignanese al 36' ha aperto le marcature
nella delicata trasferta a Cento dei giallorossi,
poi chiusa sul 2­0 dal difensore Roberto
Rosini, garantendo così tre punti importanti e
un grande slancio per questa seconda parte di
stagione: «Sono molto contento per il gol: sugli
sviluppi di un calcio d' angolo, battuto da
Noschese, sono riuscito a saltare più in alto
degli altri e a colpirla di testa verso l' angolino. Nonostante fossero gli ultimi in classifica non era una
partita facile da affrontare per noi. Loro avevano l' obbligo di vincere per non farsi staccare in classifica
e per to positiva per Tani, giunto a San Mauro in estate dai cugini della Savignanese, che a causa di
problemi fisici è riuscito a raccogliere solo 8 presenze e 3 gol: «Non sono affatto felice per questo mio
girone d' andata, uno dei peggiori da quando gioco.
Questi infortuni non mi hanno permesso di esprimermi a pieno, ma adesso sto bene e spero di poter
continuare a segnare e a dare il mio contributo alla squadra».
I problemi fisici sono stati una costante in questo girone d' andata della Sammaurese, con Stefano Protti
che non ha quasi mai avuto l' intera rosa a disposizione: decisivi nel percorso dei giallorossi sono stati
senz' altro gli infortuni patiti da giocatori fondamentali come Bonandi, Domeniconi e lo stesso Tani:
«Speriamo che questi problemi fisici ci diano una tregua nel girone di ritorno, permettendoci di metterci
a disposizione dell' allenatore e di esprimerci al massimo. La partita contro la Centese deve
rappresentare per noi l' inizio di un ciclo di vittorie, così da arrivare ai tanti scontri diretti che ci
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
attendono con il minor divario di punti possibile».
Nel prossimo turno di campionato gli uomini di Protti incontreranno in casa un' altra formazione in lotta
per la salvezza, il Massa Lombarda.
Gioele Pracucci.
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La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
Comune di San Mauro
SAN MAURO Era l' esemplare più grande del parco. A lei sarà dedicata la poesia di Pascoli.
Cade maestosa quercia di 200 anni Si decide di
farne un monumento
La caduta di un colosso. La forza della natura
che, da un momento all' altro cede, non ce la
fa e cade su sè stessa come un animale ferito.
E' questa l' immagine della quercia che nel
parco che si affaccia sul fiume Uso a San
Mauro Pascoli (al confine con Bellaria) l' altro
giorno è caduta dopo averne viste tante in quei
200 anni di vita trascorsi sempre lì, mentre
attorno a lei accadeva di tutto. Non ha retto
alle recenti e cospicue piogge e si è adagiata
nel parco in cui si ergeva insieme ad altri
esemplari.
Precisamente è un esemplare di quercus
robur che si ergeva, per l' appunto, da
duecent' anni nel parco chiamato "delle
querce", meta di famiglie, bambini, cicloturisti
e dei percorsi lungo l' asta dell' Uso. Era l'
esemplare più grande e maestoso e, come le
altre querce presenti, aveva raggiunto oltre
200 anni e aveva resistito al fulmine che l'
aveva colpito circa 7 anni fa, grazie agli
interventi conservativi effettuati dal Comune.
Ora la pianta secolare diventerà un
monumento: l' Amministrazione comunale ha
deciso di bonificare l' arbusto, metterlo in
sicurezza e, lasciandolo adagiato nel suo
parco, ne conserverà la memoria,
accompagnato da una targa commemorativa
che riporterà i versi della poesia di Giovanni Pascoli, intitolata "La quercia Caduta": Dov' era l' ombra, or
sé la quercia spande/ morta, né più coi turbini tenzona / La gente dice: Or vedo: era pur grande!/
Pendono qua e là dalla corona/ i nidietti della primavera.
/ Dice la gente: Or vedo: era pur buona!/ Ognuno loda, ognuno taglia. A sera / ognuno col suo grave
fascio va./ Nell' aria, un pianto... d' una capinera / che cerca il nido che non troverà.
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La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
Comune di San Mauro
SAN MAURO PASCOLI.
Torneo di briscola a coppie Stasera e domani a Villa
Torlonia
Questa sera e domani a partire dalle ore
20.30, si svolgerà il 15° Torneo di Briscola a
c o p p i e d i Santa' Antonio, organizzato da
Romagna Est BCCo presso "Villa Torlonia" a
San Mauro Pascoli. Il torneo è gratuito e
dedicato a tutti i Soci di Romagna Est che
anche quest' anno si sono iscritti numerosi
(quasi 200) per contendersi l' ambito Trofeo: la
"Caveja di Romagna". In palio premi dagli
ottavi, espressione della più classica
tradizione romagnola: mezzene di maiale,
prosciutti, cesti, vino, capponi e faraone. Nel
corso delle due serate, a scaldare l' atmosfera
ed il gioco, caldo vin brulè preparato secondo
ricetta romagnola, ciambella e ciccioli il tutto
offerto da Romagna Est BCC. Il 15 gennaio,
giorno delle finali del torneo di briscola,
verranno organizzate anche quattro tombole
alle quali possono prendere parte anche i
famigliari dei soci e tutti i clienti della banca. Il
ricavato della distribuzione delle cartelle sarà
devoluto in beneficenza.
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
Investment compact. Decreto in arrivo.
Stop a tasse retroattive: accordi entro 180 giorni
ROMA «Contratto per la definizione del
quadro regolatorio dei grandi investimenti
produttivi». Si chiamerà così la clausola di
garanzia per i grandi investitori destinata a
entrare nel decreto "Investment compact" (si
veda Il Sole 24 Ore di ieri). Le cifre, ancora
modificabili, al momento sono queste: accordi
con le amministrazioni per evitare norme
retroattive su investimenti pluriennali di oltre
500 milioni, per importi annuali di almeno 100
milioni, e un massimo di 180 giorni per
chiudere l' intesa (120 giorni per la risposta
della Pa all' impresa proponente; altri 60 giorni
per eventuali integrazioni). La bozza del Dl
prevede che le norme settoriali, soprattutto di
tipo fiscale, «suscettibili di incidere sulle
condizioni economiche degli investimenti
privati sono adottate, inderogabilmente, previa
un' analisi di impatto economico», che dovrà
essere validata dall' Ufficio Parlamentare di
Bilancio. I n c a s i d i e f f e t t i r e t r o a t t i v i c h e
penalizzano rapporti concessori e di
investimento già in essere, si potrà chiedere
motivatamente la non applicazione della
norma. Per sostenere i grandi investimenti,
soprattutto esteri, è in arrivo anche la
Conferenza dei servizi ultrasemplificata, destinata però a entrare in un diverso provvedimento (Ddl Pa).
Un altro grande capitolo del decreto, che salvo sorprese dovrebbe approdare al consiglio dei ministri di
martedì prossimo, riguarda il credito alle imprese e l' ampliamento del Fondo centrale di garanzia. Le
operazioni di garanzia potranno essere richieste dalle banche anche su crediti già esistenti per quanto
riguarda portafogli di finanziamenti o cartolarizzazioni di crediti nei confronti delle Pmi. Questa modifica
renderà subito operativa la garanzia sulle tranche mezzanine dei titoli Abs, in tempo utile per poter
usufruire dei programmi di acquisto Bce che puntano con decisione alla cartolarizzazione dei crediti alle
Pmi.
Sempre sul tema credito, scatteranno semplificazioni per le garanzie sulle obbligazioni e dovrebbe
arrivare il "lending indiretto" per investitori istituzionali esteri che operano in paesi "white list". In
sostanza quest' ultimi, che già oggi possono investire in mini­bond, potranno anche partecipare a
operazioni di finanziamento bancario, godendo dell' esenzione della ritenuta. Una norma interpretativa,
infine, chiarisce che credit funds italiani e Ue possono erogare direttamente credito alle aziende.
Semplificazioni riguarderanno anche le sponsorizzazioni dei beni culturali mentre per il Terzo settore si
studia un "social bond", un prestito obbligazionario finalizzato a iniziative di elevato valore sociale.
Verso l' ok definitivo dei tecnici il pacchetto per le Pmi innovative che, raggiungendo determinati livelli di
R&S, godranno delle stesse facilitazioni oggi riservate alle startup con non più di 4 anni di vita.
Probabile l' estensione del "patent box", ossia il regime di defiscalizzazione di brevetti e marchi. Altre
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misure sono invece ancora in bilico o da perfezionare: il rifinanziamento degli incentivi per le reti di
imprese e delle agevolazioni per l' attrazione di "cervelli" in Italia; le misure ad hoc per i "Business
angels", l' estensione dell' attuale platea di startup innovative; nuove modifiche alla legge fallimentare in
materia di concordato; l' Albo unico per la vigilanza su promotori e consulenti finanziari.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Carmine Fotina.
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Il Sole 24 Ore
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Lavori pubblici. Sono 692 le opere lasciate a metà in Italia, per portarle a termine servono 1,3
miliardi.
Incompiute, incentivi ai privati
Il piano delle Infrastrutture: sgravi fiscali e cambi di destinazione facili.
ROMA Una corsia preferenziale fatta di sconti
fiscali e cambi di destinazione d' uso
semplificati per i privati che decideranno di
investire negli interventi di recupero. È la fase
due del progetto seguito dal ministero delle
Infrastrutture per la valorizzazione delle opere
incompiute. Il passo successivo alla messa a
punto dell' anagrafe degli scheletri di cemento
che punteggiano il suolo italiano, inaugurata
poco meno di due anni fa (decreto
Infrastrutture 42/2013).
I dati aggiornati al 2014 dicono che in Italia
sono presenti 692 opere incompiute per un
controvalore di 2,9 miliardi e un costo di
ultimazione dei lavori stimato in 1,3 miliardi.
Numeri in aumento rispetto all' ultima
rilevazione che registrava 563 incompiute per
1,9 miliardi. E destinati a crescere ancora nei
prossimi mesi insieme all' operazione di
censimento da parte degli enti locali. Basta
pensare che il maxi­cantiere del palasport di
Santiago Calatrava a Tor Vergata, incompiuta­
simbolo che ha ospitato ieri a Roma il
convegno in cui sono stati diffusi i dati raccolti
dal ministero insieme a Itaca, non compare
ancora nell' anagrafe nazionale. Da sole, le
Vele d' acciaio dell' archistar catalana avrebbero bisogno di un' iniezione di liquidità da 400 milioni per
essere portate a termine, oltre che una nuova idea di sviluppo che superi l' ormai inutile progetto delle
piscine messo a punto (senza gara) per i mondiali di nuoto del 2009.
Su questo piano si innesta il progetto cui sta lavorando Porta Pia.
Che include anche l' ipotesi di un fondo ad hoc per finanziare la conclusione dei lavori, insieme a un
pacchetto di agevolazioni fiscali e urbanistiche mirate ad accendere l' interesse dei privati. «Abbiamo
già pronto un provvedimento che tiene insieme tutte queste cose», ha spiegato il viceministro Riccardo
Nencini, che però non si è sbilanciato sulla natura (decreto o disegno di legge) della norma. «Il primo
passo ­ ha aggiunto ­ sarà individuare tra tutte queste opere le priorità su cui concentrare gli sforzi», ha
aggiunto. Sul tavolo anche l' ipotesi di una cabina di regia a Roma con poteri commissariali affidati alle
amministrazioni locali, impegnate nelle iniziative di recupero. Un modello che ricalca il piano delle opere
anti­dissesto idrogeologico gestito da Palazzo Chigi, che ha cominciato a dare i primi frutti (vedi Il Sole
24 Ore di ieri).
«Molte delle opere censite nell' anagrafe ­ ha aggiunto Nencini ­ riguardano la costruzione o il recupero
di scuole. Si tratta di progetti che incrociano il piano per l' edilizia scolastica gestito da Palazzo Chigi e
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14 gennaio 2015
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Il Sole 24 Ore
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questo ne potrebbe favorire la realizzazione». Insieme agli incentivi saranno previste anche sanzioni per
scoraggiare l' inerzia dei Comuni. «L' idea ­ ha annunciato Bernadette Veca, direttore generale delle
Infrastrutture, che segue da vicino la partita incompiute ­ è di impedire la concessione di finanziamenti
alle Pa prive di un programma dotato di un apposto budget per portare a termine i cantieri lasciati a
metà».
Dai costruttori sono arrivati segnali di apertura rispetto all' intervento nei progetti di recupero.
«Basta che ci sia certezza dei programmi e delle agevolazioni ­ ha detto il presidente dell' Ance Paolo
Buzzetti ­ altrimenti si rischia il flop di tanti altri project financing». Positive anche le valutazioni di
architetti, ingegneri e società di ingegneria, che hanno chiesto di focalizzare l' attenzione sui progetti e il
risparmio di suolo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Mauro?Salerno.
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Il Sole 24 Ore
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Delega fiscale. Gli organi devono validare le funzioni statistiche che formeranno i nuovi valori
immobiliari ai fini delle imposte.
Catasto, partono le commissioni
Decreto in «Gazzetta»: in vigore dal 28 gennaio le regole per nomine e funzioni.
Ci sono voluti solo due mesi per percorre i
circa 12 chilometri che separano Palazzo
Chigi dal poligrafico dello Stato. Era il 10
novembre dello scorso anno quando, dopo un
estenuante ping pong tra commissioni
parlamentari e Governo, veniva finalmente
approvato il decreto legislativo che definisce
compiti e composizione delle commissioni
censuarie, gli organi indispensabili per far la
riforma del catasto .
In concreto, dalla prima bozza presentata dal
Governo alla mini bicamerale che avrebbe
dovuto accelerare i tempi dell' esame
parlamentare, all' entrata in vigore del decreto
legislativo 198/2014 (pubblicato sulla Gazzetta
ufficiale di ieri)?ci sono voluti più di sette mesi.
E dieci dall' entrata in vigore della delega
fiscale. Un bel risultato, considerando che si
trattava di una delle norme di attuazione meno
complesse.
Questo primo decreto, l' unico già approvato
per la riforma del catasto, ridefinisce le
competenze e il funzionamento delle
commissioni provinciali e centrale, e ne
modifica la composizione. In particolare, tra i
sei membri ci saranno due rappresentanti
delle Entrate, uno degli enti locali, tre di professionisti, tecnici, docenti qualificati ed esperti di statisticae
di econometria, indicati da Ordini e associazioni di categoria.
Le comissioni censuarie avevano funzioni importanti anche prima ma di fatto, a causa del blocco delle
nomine che avevano interessato la commissione censuaria centrale, e molte provinciali, da alcuni anni,
aveva perso ormai di significato.
Ora, invece, le commissioni, che non a caso sono state oggetto del primo dei decreti legislativi dedicati
alla riforma del catasto (uno dei cardini della delega fiscale), torneranno a funzionare. A livello locale, le
nomine dei presidenti delle commissioni e dei membri e del presidente delle sezioni passeranno dal
presidente del Tribunale locale. I membri, in particolare (effettivi e supplenti), saranno il risultato di una
scelta tra i nomi proposti da associazioni di categoria e ordini professionali (e designati dal prefetto),
dall' agenzia delle Entrate e dall' Anci. In particolare, i ritardi sono da attribuire proprio ai tentativi del
Governo di non garantire la presenza delle associazioni di categoria nelle commissioni locali e centrale,
affermata invece con forza dalle commissioni parlamentari e inserita infine nel testo del decreto.
Per la commissione centrale, invece, il presidente sarà nominato con Dpr, su proposta decreto del
ministro dell' Economia e previa deliberazione del Consiglio dei ministri.
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Il Sole 24 Ore
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Pubblica Amministrazione
La nascita delle commissioni, a questo punto, viene subordinata a un decreto d' insediamento formato
dal direttore dell' agenzia delle Entrate entro un anno dall' entrata in vigore del decreto, e permetterà, da
una parte, di riprendere le attività di gestione delle revisioni dei quadri tariffari estimali (dalle tariffe, che
saranno a metro quadrato, dipenderanno le rendite e i valori su cui calcolare le tasse) e, soprattutto, di
validazione degli algoritmi che definiranno questi valori e rendite unità per unità. Il decreto, quindi, è
legato a doppio filo con quello sulle «funzioni statistiche» in modo che la macchina possa davvero
partire.
Di questo secondo decreto (in corso di elaborazione da parte delle Entrate, si veda il Sole 24 Ore del 4
gennaio scorso) i contenuti sono centrati soprattutto sull' algoritmo da applicare alle unità immobiliari,
partendo da valori medi che saranno determinati con un' approssimazione territoriale molto ampia.
«Auspichiamo ora ­ aggiunge Sforza Fogliani ­ che sul secondo decreto legislativo, ormai in fase di
emanazione, si apra una consultazione con la rappresentanza dei contribuenti cosiì che non si faccia
nuovamente carico al solo Parlamento di garantire il rispetto dei principi di trasparenza e di
contraddittorio tra le parti interessate stabiliti dalla legge delega».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Saverio Fossati.
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Il Sole 24 Ore
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Burocrazia e utenti. In Gazzetta il Dpcm che conclude l' iter avviato nove anni fa con il Codice
dell' amministrazione digitale.
Pa, addio carta da settembre 2016
Pronte le regole tecniche: definito ogni passaggio fino al documento immodificabile.
Sono pronte le regole tecniche sui documenti
i n f o r m a t i c i : c o n l a pubblicazione s u l l a
Gazzetta ufficiale n. 8 del 12 gennaio scorso,
del decreto del presidente del Consiglio dei
ministri datato 13 novembre 2014, si è infatti
completata l' attività normativa necessaria alla
c o m p l e t a a t t u a z i o n e d e l Codice d e l l '
amministrazione d i g i t a l e . L a g e s t i o n e
totalmente dematerializzata dei documenti,
compresi quelli delle pubbliche
amministrazioni, sin dalla fase della loro
generazione, è ora possibile.
Il decreto rappresenta l' ultimo e atteso
tassello per garantire lo sviluppo digitale del
Paese, sempre più al centro delle attenzioni
del Governo sia con i provvedimenti adottati
negli ultimi mesi, tra cui i due decreti datati
entrambi 3 dicembre 2013 per la
conservazione elettronica e il protocollo
informatico, ma anche alla luce dell' imminente
estensione a tutte le pubbliche
amministrazioni, con decorrenza 31 marzo
2015, dell' obbligo di fatturazione elettronica.
Senza dimenticare l' avvio dal prossimo mese
di aprile dello Spid, il sistema pubblico d i
identità digitale, che consentirà l' accesso in
sicurezza a tutti i siti web che erogano servizi online. Ebbene le regole tecniche sul documento
informatico assumono un' importanza fondamentale nella prospettiva di dematerializzazione e
semplificazione, individuando e disciplinando le caratteristiche e le procedure di formazione e chiusura
del documento informatico, compreso quello amministrativo, ai fini del successivo trasferimento nel
sistema di conservazione elettronica ove richiesto dalla natura e dalla tipologia dell' atto. Inoltre, sono
chiarite le regole per la generazione delle copie per immagine di un documento analogico, per i
documenti informatici e per le copie ed estratti informatici di documenti informatici.
Queste ultime disposizioni rilevano anche per la dematerializzazione di documenti e scritture analogici
rilevanti a fini tributari e permettono l' attuazione dell' articolo 4 del decreto ministeriale del 17 giugno
2014. Le regole saranno operative dal prossimo 11 febbraio, e cioè dal trentesimo giorno successivo
alla pubblicazione del decreto, mentre le pubbliche amministrazioni dovranno adeguarsi entro e non
oltre agosto 2016. Decorso tale termine, le pubbliche amministrazioni sono obbligate a gestire
documenti informatici.
Il documento è informatico non solo se redatto e formato con idonei applicativi software ma anche se
risulta dall' acquisizione della copia per immagine di un documento analogico o della copia informatica
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14 gennaio 2015
Pagina 36
Il Sole 24 Ore
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Pubblica Amministrazione
di un documento analogico. La registrazione informatica di transazioni o la presentazione telematica di
dati attraverso moduli e formulari così come la generazione o il raggruppamento di un insieme di dati
provenienti da una o più basi dati costituiscono ulteriori modalità di formazione del documento
informatico.
Analogamente il documento è informatico se ricevuto per via telematica o su supporto informatico. Il
documento informatico va poi memorizzato in un sistema di gestione informatica dei documenti o di
conservazione.
Una volta formato, il documento deve essere chiuso attraverso l' utilizzo di processi o strumenti
informatici al fine di renderlo immodificabile durante le fasi di tenuta, accesso e conservazione.
L' immodificabilità di un documento informatico redatto digitalmente, e quindi la sua chiusura, viene
ottenuta con la sua sottoscrizione con firma digitale o con firma elettronica qualificata da parte dell'
autore, l' apposizione di una validazione temporale, il trasferimento a soggetti terzi con posta elettronica
certificata con ricevuta completa, la memorizzazione su sistemi di gestione documentale con politiche di
sicurezza o il versamento a un sistema di conservazione da parte del gestore. Per il documento
informatico ricevuto telematicamente oppure risultante dall' acquisizione di un analogico la chiusura
coincide invece con la memorizzazione, da parte del gestore, nel sistema di gestione informatica dei
documenti o nel sistema di conservazione. Mentre per il documento che deriva dalla registrazione di
transazioni informatiche o dall' acquisizione telematica di dati, la chiusura si ha al momento della
registrazione dell' esito dell' operazione con misure per la protezione dell' integrità delle basi dati e per
la produzione e conservazione dei log di sistema. Alla chiusura del documento informatico deve essere
in ogni caso associato un riferimento temporale e i metadati minimi generati durante la formazione quali
l' identificativo univoco e persistente, la data di chiusura, l' oggetto, il soggetto che ha formato il
documento, l' eventuale destinatario e l' impronta del documento informatico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Alessandro Mastromatteo Benedetto Santacroce.
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14 gennaio 2015
Pagina 23
Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
Per difendere la produzione di miele made in Italy.
Anagrafe per le api
Verso il censimento degli alveari.
Api con la carta d' identità. Grazie a un'
anagrafe apistica e al censimento degli alveari
italiani, sarà possibile avere il quadro
completo sulla dislocazione delle api italiane e
del loro numero. È questa una delle azioni più
significative concordate al tavolo tra Mipaaf e
produttori per difendere il settore del miele che
si somma a interventi come la necessità di
rafforzare l' azione di contrasto alla
contraffazione a seguito della rilevante
riduzione della produzione di miele. «È la
terza stagione consecutiva che si hanno
difficoltà nell' apicoltura sia per la produzione
sia per la sanità delle api», commenta Diego
Pagani presidente di Conapi. «Siamo a un 50­
60% di miele in meno e vanno male anche le
produzioni dell' Est Europa, e dell' Australia
che ha la peggior annata degli ultimi settant'
anni». In Italia si hanno difficoltà legate alla
presenza di malattie e parassiti di piante e
alveari. «Il cinipide del castagno che porta alla
morte della pianta, ha quasi annullato la
produzione di miele di castagno. Dopo l'
Australia, anche in Italia ha fatto la comparsa
la Psilla Lerp che colpisce l' eucalipto». E poi
c' è la Aethina tumida. «Siamo il primo paese
europeo ad avercelo. È un piccolo coleottero
dell' alveare rinvenuto in Calabria e in Sicilia e
sono al vaglio misure efficaci per contenere questa nuova sventura. Per eradicare il problema è stato
tentato anche il rogo degli alveari, ma non sembra essere una misura efficace per cui si tentano nuove
tecniche di contenimento».
L' emergenza sanitaria rappresentata dall' Aethina tumida è stata discussa anche al tavolo del Mipaaf
dove sono stati raccolti i contributi da parte di tutte le associazioni, con un approfondimento da parte del
Cra, per sottoporre al ministero della salute soluzioni che possano rafforzare l' azione di contrasto alla
diffusione del coleottero. E non è soltanto l' Aethina tumida. «La vespa velutina che arriva dalla Francia,
è una vespa cinese molto aggressiva, molto veloce e difficile da eliminare che fa danni nei nostri alveari.
È stata individuata nella zona di Ventimiglia». Per poter intervenire meglio e in maniera più mirata su un
settore che ha ripercussioni dirette nei comparti dell' agricoltura per la funzione di impollinazione svolta
dalle api, ecco la necessità di una anagrafe. «Il settore è fatto in gran parte di amatori, con l' anagrafe
saranno posti una serie di vincoli, saranno indicati gli spostamenti, gli alveari saranno segnalati con la
posizione gps per avere la consapevolezza di quello che c' è sul territorio per prevedere interventi».
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14 gennaio 2015
Pagina 23
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Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
ANDREA SETTEFONTI
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14 gennaio 2015
Pagina 31
Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
Polemica da Rete Imprese Italia.
Ad aprile si paga il contributo Sistri
«Dopo sette anni, all' assurda vicenda del
Sistri si aggiunge l' ennesima beffa. Il decreto
Milleproroghe contiene l' obbligo per le
imprese di pagare entro il primo febbraio i
contributi per un sistema obsoleto che, è
dimostrato, non garantisce in alcun modo la
tracciabilità dei rifiuti. Non solo. Alla scadenza
del primo febbraio si aggiunge anche quella
del 30 aprile, per il pagamento del contributo
2015». Lo si legge in un comunicato stampa di
Rete Imprese Italia. «Dopo le recenti
dichiarazioni del ministro dell' Ambiente, Gian
Luca Galletti, sulla volontà del Governo di
superare il Sistri», continua la nota, «pareva si
fosse scritta definitivamente la parola fine su
questa esperienza fallimentare. Non è così!
Ora si chiede di pagare per un sistema la cui
operatività è stata differita di un anno e che
non è mai diventato effettivamente operativo,
tanto che nei prossimi mesi sarà archiviato in
maniera definitiva».
«Se il Governo ha compreso l' inutilità di
questo sistema, non obbligando più le imprese
a servirsene», aggiunge il comunicato, «non
rinunzia, però, a pretendere i soldi dalle
imprese a fronte di un servizio inesistente.
Dopo che già le imprese hanno pagato a vuoto
il contributo per l' utilizzo del Sistri negli anni
2010 e 2011, rilevanti risorse sottratte agli investimenti proprio negli anni in cui la crisi ha picchiato più
duro».
«È necessario, dunque, correggere questa misura al più presto», conclude la nota di Rete Imprese
Italia, «e confermare la proroga complessiva, per operatività e pagamenti, del Sistri il tempo necessario
a definire un sistema di tracciabilità dei rifiuti nuovo, efficace e condiviso con le associazioni di
categoria».
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14 gennaio 2015
Pagina 33
Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
In G.U. dpcm che fa partire il conto alla rovescia. Il passaggio definitivo entro settembre 2016.
La p.a. dice addio alla carta
I documenti dovranno essere conservati in formato digitale.
La pubblica amministrazione si prepara a dire
addio alla carta. Partirà, infatti, il prossimo
febbraio il conto alla rovescia lungo 18 mesi
durante il quale il passaggio al digitale dovrà
essere completato. Entro settembre 2016,
quindi, la p.a., comprese le società partecipate
e i privati, dovranno passare al sistema di
gestione informatica dei documenti.
A tracciare la strada e a dare avvio all' ultimo
tassello per l' applicazione del Codice dell'
amministrazione d i g i t a l e , i l d p c m d e l 1 3
n o v e m b r e 2 0 1 4 , pubblicato i n G a z z e t t a
Ufficiale n. 8 del 12 gennaio 2015 recante le
regole tecniche in materia di formazione,
trasmissione, copia, duplicazione,
riproduzione e validazione temporale dei
documenti informatici nonché' di formazione e
conservazione dei documenti informatici delle
pubbliche amministrazioni.
Nel dettaglio, il dpcm stabilisce le modalità,
uguali in tutto il paese, con le quali il sia la p.a.
sia le partecipate, sia i privati potranno
scrivere, modificare e riprodurre un file con
valore legale, un certificato o un qualsiasi altro
atto amministrativo.
Esigenza che nasce proprio dal Cad, in vigore
ora mai da nove anni, «che stabilisce come»,
ha sottolineato Maria Pia Giovannini, dirigente
Agid (Agenzia per l' Italia digitale), «gli atti formati dalle pubbliche amministrazioni con strumenti
informatici, nonché i dati e i documenti informatici detenuti dalle stesse, costituiscono informazione
primaria ed originale da cui è possibile effettuare, su diversi o identici tipi di supporto, duplicazioni e
copie per gli usi consentiti dalla legge».
I passaggi. Affinché un documento informatico possa avere valore legale devono prima essere portati a
termine tutti i passaggi dell' operazione previsti dall' art. 3 del dpcm. Primo fra tutti la sua formazione
che può avvenire mediante: redazione con apposito software, acquisizione diretta da supporto
informatico, registrazioni risultanti da transazioni informatiche, generazione o raggruppamento di
informazioni provenienti da più banche dati.
Il passaggio successivo è, poi, l' assunzione della caratteristica di immodificabilità «affinché», si legge
nall' art.
3, «ne sia garantita la staticità nella fase di conservazione». Nel corso del terzo passaggio, poi, il
documento viene memorizzato nel sistema di gestione informatica dei documenti o di conservazione.
A fare da perno all' intero processo di formazione, la caratteristica di immodificabilità. Nel caso di
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14 gennaio 2015
Pagina 33
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Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
redazione del documento tramite software la caratteristica di immodificabilità è, infatti, data dal rispetto
dei requisiti di: firma digitale, validazione temporale, trasferimento a terzi tramite Pec, memorizzazione
su sistemi di gestione documentale che adottino idonee politiche di sicurezza e versamento ad un
sistema di conservazione. In caso di documenti frutto, invece, di registrazioni risultanti da transazioni
informatiche o generazione o raggruppamento di informazioni proventi da più banche dati la garanzia di
immodificabilità è data dall' applicazione di misure per la protezione dell' integrità delle basi di dati o
dalla produzione di una estrazione statica dei dati e il trasferimento della stessa nel sistema di
conservazione. Regole tassative, inoltre, anche per la formazione di copia per immagini di documenti.
La duplicazione è, infatti, possibile solo mediante processi e strumenti che assicurino che il documento
informatico abbia contenuto e forma identici a quelli del documento.
Documento amministrativo informatico. A carico della p.a., entro 18 mesi, formare gli originali dei propri
documenti. Per arrivare al documento amministrativo informatico completo, però, dovranno essere
rispettati tutti i passaggi previsti dall' art.
3 del dpcm. In questo caso, inoltre, le caratteristiche di immodificabilità e di integrità del documento
saranno garantite anche grazie alla sua registrazione nel registro di protocollo, negli ulteriori registri, nei
repertori, negli albi, negli elenchi, negli archivi o nelle raccolte dati contenute nel sistema di gestione
informatica dei documenti concernente stati, qualità personali e fatti già realizzati dalle amministrazioni.
© Riproduzione riservata.
BEATRICE MIGLIORINI
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