LO SHIATSU COME TERAPIA DI SUPPORTO IN PAZIENTI CON
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LO SHIATSU COME TERAPIA DI SUPPORTO IN PAZIENTI CON
V° CONGRESSO CITS FIRENZE – SHIATSU E QUALITÀ DELLA VITA – LO SHIATSU COME TERAPIA DI SUPPORTO IN PAZIENTI CON D.C.A. Quello che oggi in questa sede voglio raccontare è l’esperienza nata dalla necessità di fare la tesi conclusiva del corso di shiatsu ed il fortuito incontro con un medico psichiatra, con una formazione Cognitivo-Comportamentale, il tutto nel momento di massima discussione sul progetto di legge sulla regolamentazione delle medicine non convenzionali, che esclude lo shiatsu dalla terapia inserendolo nel settore benessere. Questo e l’esperienza fatta con i pazienti che vivevano il disturbo del comportamento alimentare, mi ha dato le motivazioni per cimentarmi in questo lavoro e poter dire con i fatti quanto questa polemica, a mio parere, sia avulsa dal senso reale di questo nostro delicato mestiere. Attraverso lo shiatsu e la MTC noi facciamo terapia nella sua accezione originaria e non intesa nel senso medico occidentale; come lo si può evincere dalle definizioni sottostanti: 1 TERAPIA: deriva dal greco therapeia, der. di therapeuo “io mi prendo cura” TERAPIA: settore della medicina che studia i metodi ed i mezzi per COMBATTERE e GUARIRE 2 le malattie. Oggi i D.C.A. sono la terza malattia cronica più diffusa fra le donne; moltissime donne giovani hanno atteggiamenti e comportamenti disturbati verso il cibo e l’incidenza dei disturbi dell’alimentazione è cresciuta del 36% ogni cinque anni dagli anni Cinquanta ad oggi. L’importanza data alla diminuzione delle forme è diventata così ossessiva da quando le donne hanno iniziato a guadagnare terreno in altri settori della vita. Negli anni 70 si erano conquistate l’accesso alla cultura, al controllo delle nascite, all’aborto ed intanto la Weight Watchers si era diffusa in 49 stati. Per la donna il corpo riveste un’importanza maggiore che nell’uomo; il corpo è anche simbolo di maternità, quindi per la donna il corpo è un teatro dove si può rappresentare una guerra, una lotta interna; corpo come luogo in cui agire una battaglia, un disagio che non può essere espresso con le parole, fino a ridurlo a niente, a massacrarlo, a torturarlo. Proprio quando le donne crescono dal punto di vista psichico, viene detto loro di diventare più piccole fisicamente e sono messe a confronto con un’immagine che le mostra passive, erotiche, fragili non minacciose. Chi conosce il disagio psichico, sa quanto sia difficile far comprendere agli altri quale terribile disperazione si provi. Ci si trova in un labirinto fatto di muri propri che seguono una paradossale illogica logicità. Un linguaggio a parte che fa male, che devasta l'anima e il cuore. Un buio fatto di vuoto infinito. Un vuoto senza fondo che ha il disperato bisogno di essere riempito e ognuno trova nella propria patologia un modo fittizio e rapido per tamponarlo momentaneamente. Ma questo atteggiamento fa nascere ancora più disperata la solitudine. In un’epoca in cui le nostre voglie più impellenti sono quasi completamente staccate dai loro scopi essenziali, in un mondo sempre più attento all’apparire ed alla mercificazione, è più facile contemplare le condizioni dei propri fianchi che quelle dell’anima. E mentre la magrezza è diventata simbolo universale della felicità personale, il peso medio della popolazione è aumentato e l’obesità diventa sempre più un problema sociale. 3 Anoressia, bulimia, obesità e BED sono disturbi del comportamento alimentare che, come detto, hanno radici in un complesso di cause e pertanto necessitano di un approccio terapeutico interdisciplinare che non può prescindere dal supporto medico. Il corpo come percezione alterata di sé e lo shiatsu che usa principalmente il linguaggio corporeo sembrano, apparentemente, in antitesi. Ma è proprio questo particolare approccio, relazionale ed energetico, che trova accesso in chi disprezza ciò che forse non è mai stato accudito, in chi soffre di un grande vuoto d’amore e perciò si trincera con barriere fatte di troppo (bulimia) o troppo poco (anoressia), da meccanismi compensativi tipici della tossicodipendenza (BED), o corazze fatte di grasso (obesità). Per tali motivi è stato importante trovare nei trattamenti un approccio graduale, non invasivo che permettesse di arginare i conflitti tra l’io ed il corpo affinché non si ergessero barriere invalicabili. E quale migliore mezzo delle strategie dello shiatsu che ha in sé un esplicito accudimento del corpo e, non essendo legato ad un Katà, permette di trovare diverse soluzioni a seconda dello stato d’animo del paziente; quasi un’alchimia. 1 2 3 T. de Mauro - M. Mancini, Dizionario Etimologico – ed. garzanti De Felice - Duro, Dizionario della lingua e della civiltà italiana contemporanea – ed. Palumbo BED: Binge Eating Disorder - Disturbo dell’Alimentazione Incontrollata Prima di addentrarmi nel racconto dei trattamenti descrivo sinteticamente le diverse patologie con le quali mi sono rapportata L’anoressia è un rifiuto dei piaceri della vita: relazioni, amicizie, amore, oggetti, cibo. L’anoressia come la bulimia sono malattie dell’amore; del vuoto d’amore. Esse sono il sintomo di qualcosa che nella vita relazionale e familiare è andato in corto circuito. Non sono malattie dell’appetito perché i soggetti hanno una fame indicibile ma che negano. L’anoressica decide di non cedere più al bisogno di mangiare per rendere il proprio corpo invisibile. L’anoressia è il disturbo più studiato dal punto di vista neuroendocrino • ipercotisolismo da attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene • amenorrea (riduzione plasmatica delle gonadotropine ipofisarie con inversione del rapporto LH/ FSH) • ipotiroidismo da malnutrizione • ( bradicardia, cute secca, perdita di capelli, ipotermia) • iperattività surrenalica in risposta al digiuno • livelli elevati di melatonina (ormone epifisario) che inibisce l’asse ipotalamo-ipofisigonadi Attraverso l’invisibilità di un corpo che si asciuga l’anoressica pensa di acquisire una visibilità per tutti quelli che le stanno attorno. Il soggetto deve usare una volontà fortissima, ma in modo mortifero e non creativo, per attuare una forma di suicidio lento e terrificante. Non è la parola che può dire il disagio psicologico ma il corpo che parla che grida il male di essere. Spesso dopo l’esordio si sviluppa un comportamento ossessivo-compulsivo come ossessione per la pulizia di se e della casa ed un approccio compulsivo allo studio. Bulimia significa alimentazione compulsiva. Si tratta di un tipo di comportamento diventato frequente tra le studentesse delle scuole superiori ed universitarie. • • • Prevalenza dall’ 1% al 2,5% Tipo purgativo e con comportamenti di compenso Il circuito bulimico: dieta > aumento di fame > abbuffate > sensi di colpa > dieta L’abbuffata è definita come un’ingestione episodica, non controllata e rapida, di grandi quantità di cibo in un breve periodo di tempo. L’episodio è concluso da dolore addominale, vomito autoindotto, sonno o da un’interruzione sociale, depressione o disgusto per se stessi. Questi pazienti spesso fanno uso di lassativi o diuretici ed hanno una modalità di alimentazione caratterizzata da abbuffate alternate a digiuni. Benché vi sia una stretta associazione tra i disturbi affettivi e la bulimia nervosa, essa non può certamente considerarsi una sorta di frusta di un disturbo affettivo, e sembra piuttosto corrispondere ad un modello di dipendenza. Uno studio inglese, che ha confrontato donne con bulimia e donne con abuso di alcool e sostanze stupefacenti, ha riscontrato profili simili nei due gruppi (MPI). Entrambi i gruppi presentavano aumenti di depressione, impulsività, rabbia, ribellione, ansia, rimuginazione, ritiro sociale, autolesionismo, crampi muscolari e battito cardiaco alterato. Il BED è caratterizzato da una assunzione di un’elevata quantità di cibo associata ad un senso di perdita di controllo sull’atto del mangiare. Il disturbo colpisce più le donne che gli uomini ed indistintamente sia i bianchi che gli afroamericani. L’insorgenza del comportamento alimentare incontrollato avviene di solito nella tarda adolescenza o all’inizio della terza decade. Il comportamento caratteristico dei soggetti con BED si distingue per la presenza di episodi ricorrenti di abbuffate. Tali abbuffate si verificano almeno due volte in una settimana e possono continuare nell’arco di un’intera giornata. La maggior parte dei soggetti con BED è sovrappeso od obeso ed esiste una forte associazione tra disturbo e obesità; essi, generalmente, si rivolgono ai centri specializzati per la cura dell’obesità e non del disturbo dell’alimentazione. OBESITA’ Per la prima volta nella storia mondiale, il numero delle persone ipernutrite è pari a quello delle sottonutrite. Secondo l’OMS questa malattia interessa circa 300 milioni di adulti nel mondo ed è in costante aumento nei bambini. L’OMS ha ufficializzato per l’obesità in Italia dati di prevalenza che vanno dal 6/7 % al 14% per adulti di classi di età inferiori a 60 anni. Per età superiori si osservano prevalenze che raggiungono il 30% . L’obesità infantile viene stimata intorno al 35% All’obesità, che è stata definita “un’epidemia nazionale”, sono legati il diabete, l’ipertensione ed i disturbi neurologici; si prevede che entro i prossimi vent’anni il costo delle malattie da obesità raggiungerà alcune centinaia di miliardi. Chi ci guadagna? . Le multinazionali? . I circuiti economici del consumismo? . Le industrie dei prodotti dietetici? Non basta che i governi si stiano muovendo in modo da dare un’informazione alimentare corretta soprattutto nelle scuole, nelle famiglie e nei media e che catene alimentari come Mc Donald’s si stiano rifacendo il look promuovendo cibi dietetici ed indirizzandosi verso un nuovo concetto di fast food. Se i dati tratti dalle indagini sociali sono esatti e quindi l’obesità è maggiormente diffusa tra i ceti medio/bassi e tra le minoranze etniche il problema dovrebbe (utopisticamente) trovare soluzione anche a livello politico nel tentativo di colmare il dislivello sociale. L’obesità, da sempre classificata fra le patologie di ambito internistico, nell’ultima edizione del Trattato di Psichiatria dell’American Psychiatric Press (1999), viene inserita per la prima volta fra i Disturbi della Condotta Alimentare e quindi riconosciuto come disturbo psichico. L’obesità come corazza per difendersi dai duri colpi della vita, da vicende, vissute o trasmesse, di dolore, fame, violenza sessuale o maltrattamenti; quasi una separazione tra l’io ed il corpo. Essa è da rintracciare in episodi significativi dell’infanzia, denunciando, attraverso il grasso, il bisogno di essere protetti. Nel grasso la comunità vede quasi sempre una colpa specie in un contesto sociale che associa la bellezza alla magrezza e pertanto è facilissimo perdere l’autostima. Questo per quanto riguarda la visione medico/psichiatrica occidentale. Il pensiero cinese associa i fenomeni astratti a quelli tangibili: le emozioni sono legate al corpo, hanno origine dagli organi, ed hanno un’azione sul sistema funzionale e organico. Le dimensioni psichica e biologica della malattia non si pongono in maniera alternativa, non è necessario porre una priorità tra gli eventi materiali, fisici, biologici e quelli emotivi, affettivi, cognitivi. Il concetto di QI fa scivolare il punto di vista: ciò che è fisico e ciò che è meta-fisico sono solo espressioni diverse della stessa cosa. La nozione cinese del corpo come sistema indivisibile di componenti interrelati è ovviamente molto più vicina al moderno approccio sistemico che non al modello classico cartesiano. Come Yin e Yang, che non possiedono esistenza autonoma, così anche psiche e soma non sono concepiti come entità distinte ma si definiscono per contrapposizione costituendo un’unità inscindibile e dinamica. Una forte reazione del Qi agli stimoli emotivi eccessivi, può rompere l’equilibrio armonico delle funzioni degli organi provocando danno a qi, xue, liquidi. Indipendentemente dal tipo di emozione, gli zang più colpiti da fattori interni sono il Fegato, il Cuore e la Milza, e tutte le emozioni , se in grande eccesso, possono trasformarsi in fuoco. Secondo il sistema dei cinque movimenti, è l’energia del Cuore che genera l’energia della Milza; quindi quando vi è un disturbo dell’appetito bisogna pensare prima a Milza e Stomaco. Ma se vi è un disturbo del comportamento alimentare o psichico, come nel caso dell’anoressia e bulimia, il Cuore è parte in causa. Ad esempio l’anoressia può essere dovuta ad un deficit dell’energia del Cuore o dello yang di Cuore ma anche del Polmone perché in esso risiede l’istinto di sopravvivenza; mentre la bulimia al calore del Cuore che si sposta verso la Milza. Dopo questa sintesi racconto il percorso con lo shiatsu ed i pazienti con DCA Inizialmente il gruppo era costituito da nove pazienti: un uomo e otto donne; di cui una con anoressia, una con bulimia in remissione, una con obesità e sei con BED. E’ stato interessante notare il diverso approccio avuto dai pazienti, rispetto ai trattamenti shiatsu, a seconda del tipo di disturbo, importante usare frequentemente i feedback e spiegare man mano i passaggi, condurli all’ascolto delle variazioni dei punti, delle variazioni del dolore, all’ascolto della propria respirazione e di come l’uso di essa potesse far variare la percezione del dolore. Tutti i pazienti avevano una respirazione apicale e bloccata in espirazione, per cui è stato necessario un lavoro di rieducazione respiratoria. All’inizio è stato difficile, poi man mano utilizzavano spontaneamente quell’ora per respirare ed ogni volta mi facevano notare i miglioramenti, sino a riconoscere come la respirazione cambiasse la qualità dello stato d’animo. Tutti, anche se a livelli diversi, avevano una forte tensione muscolare a livello delle spalle e del busto e rigidità del collo. Per quasi tutte le pazienti il trattamento variava in periodo premestruale e tutte hanno notato notevoli miglioramenti della sindrome pre-mestruale (gonfiori, cefalee, nervosismo, etc. In ogni trattamento ho usato le coppette sia mobili, con ottimi risultati sullo shen, che fisse sui punti di tensione muscolare. Tutti i pazienti hanno gradito molto il soffermarsi del massaggio sui meridiani delle mani e soprattutto dei piedi anche se spesso la stimolazione di 3F e 6M risultava dolorosa. E’ stato interessante notare l’approccio comune tra i pazienti obesi. Su cinque soggetti contattati solo una ha accettato di provare il massaggio, senza però ultimare il ciclo. Tutti si dimostravano interessati ma adducevano diverse scuse per non iniziare i trattamenti. Probabilmente intuivano quanto lo shiatsu li avrebbe messi a confronto con se stessi e scattava il meccanismo difensivo del rifiuto di “guardarsi”. Dopo i primi trattamenti e a fine ciclo, ai pazienti sono stati sottoposti due test, EAT 40 e CBA 2.0. Molti pazienti hanno riferito che al primo non hanno risposto in maniera del tutto sincera mentre per quello dato a fine ciclo le risposte erano più sincere perché si era instaurato un rapporto di fiducia. Le pazienti che hanno interrotto la psicoterapia ed i trattamenti non hanno prodotto alcun test, gli altri hanno risposto al primo CBA in maniera parziale per cui non è stato possibile trarre dei dati affidabili All’inizio dei trattamenti, di comune accordo con la psichiatra, ho proposto ai pazienti di scrivere le loro impressioni e sensazioni, positive o negative che fossero, per ogni trattamento o a conclusione del ciclo. In modo tale che io e soprattutto loro potessero rendersi conto se vi erano state delle trasformazioni. Soltanto due di loro hanno accettato, gli altri raccontavano a voce durante i feedback e a conclusione del ciclo. L’incontro con questo tipo di sofferenza mi ha portato, inevitabilmente, ad osservare con un’ottica diversa la società che ci circonda. Una società in cui domina l’anestesia, in senso farmacologico innanzitutto. Si prende la pillola appena si avverte il dolore, a volte persino per prevenirlo, non sappiamo più cos’è l’oscurità, il gusto è appannato, i sentimenti anestetizzati, l’ascolto di sé spento. Nell’approccio medico occidentale odierno non si riesce a localizzare l’origine ed il senso del dolore, solo a farlo tacere. Ad anestetizzarlo. Ma il corpo trova il modo di urlare altrimenti. Sta solo a noi ascoltarlo o subirlo. Un approccio veramente olistico dovrà riconoscere che l'ambiente creato dal nostro sistema economico e sociale, fondato sulla visione del mondo frammentata e riduzionistica del cartesianesimo, è diventato una fra le minacce più gravi alla nostra salute. Negli ultimi trecento anni la nostra cultura è stata dominata dalla concezione del corpo umano come macchina, da analizzarsi nelle sue varie parti. La mente è separata dal corpo, la malattia è vista come un cattivo funzionamento di meccanismi biologici, e la salute è definita come l'assenza di malattia. Questa concezione viene oggi lentamente eclissata da una visione olistica ed ecologica del mondo che vede nell'universo non una macchina ma piuttosto un sistema vivente. CONCLUDENDO: Sarebbe auspicabile continuare il lavoro di ricerca con lo shiatsu ed i pazienti con DCA , in una forma maggiormente strutturata e con i gruppi di controllo. Certo non per dimostrare che lo shiatsu funziona, in quanto è indubbia l’efficacia di questa forma terapeutica che si basa su dei punti certi quali la diagnosi in MTC ed il lavoro sui meridiani. Noi che operiamo con e attraverso lo shiatsu ne siamo fermamente convinti, ma bisogna cercare un punto d’incontro con chi opera con la medicina occidentale al fine di donare ai pazienti la possibilità di un rapporto diverso con se stessi ed il proprio dolore. Nessuno di noi vuole avallare la supremazia di un approccio terapeutico rispetto ad un altro, ma quello che si cerca è un punto d’incontro, e sono fermamente convinta che possa esserci. ADRIANA LA PORTA FIRENZE 5 NOVEMBRE 2005 PAZIENTE SESSO ETA’ N° TRATT. DIAGNOSI DIAGNOSI MTC A F 41 15 Anoressia Qixu e xue B F 25 13 Bulimia Qixu R e yin di C C F 43 3 Obesità Qixudi M e yin di R D F 27 7 Celiachia - BED Qixu M/R e yin di C E F 43 8 BED Qixu R stasi qi di F F F 25 5 BED Qixu M stasi qi di F G F 35 6 BED Qixu R H M 45 15 BED Qixu R/M e yin di C I F 29 1 BED Qixu e stasi qi di F VARIAZIONI D’INTENSITA’ DEI MAGGIORI SINTOMI RISCONTRATI A FINE CICLO SINTOMI Paz. A ANSIA ☹☺ DEPRESSIONE ☹☹ Paz. B ☹☺ ASTENIA DISTURBI SONNO ☹☺ ☹☺ Paz.C Paz. D Paz. E Paz. F Paz. G Paz. H Paz. I ☹☹ ☹☺ ☹☺ ☹☺ ☹☺ ☹☺ ☹☹ ☹☹ ☹☺ ☹☺ ☹☹ ☹☺ ☹☹ ☹☺ STITICHEZZA DISMENORREA ☺☺☺ ☺☺☺ SINDROME PREMESTRUALE ☺☺☺ ☺☺☺ MAL DI TESTA ☺☺☺ PATOLOGIE MUSCOLO SCHELETRICHE GONFIORI SBALZI DI UMORE LEGENDA ☹☹ non migliorato ☹☺ attenuato poco ☺☺☺ attenuato molto ☺☺☺☺ scomparso ☹☺ ☹☺ ☹☺ ☹☺ ☺☺☺ ☹☹ ☹☺ ☺☺☺ ☹☹ ☹☺ ☺☺☺ ☹☹ ☹☺ ☹☹ ☹☹ ☹☺ ☺☺☺ ☹☺ ☹☹ ☹☺ ☺☺☺ ☹☺ ☺☺☺ ☹☺ ☺☺☺ ☹☺ ☹☺ ☹☹ ☺☺☺ ☹☹