Comprare casa a rate, ma senza mutuo: è la «vendita con riserva di
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Comprare casa a rate, ma senza mutuo: è la «vendita con riserva di
4 OttopiùCasa GIORNALE DI BRESCIA MERCOLEDÌ 8 GENNAIO 2014 CHIAVI IN MANO Comprare casa a rate, ma senza mutuo: è la «vendita con riserva di proprietà» Una delle formule «alternative» di compravendita: si prende subito possesso dell’immobile, ma la proprietà resta al venditore fino alla fine del pagamento ■ Comperare casa a rate senza contrarre un mutuo? Ci siamo abituati a pensare che sia impossibile, a meno di non disporre subito dell'intera somma necessaria. Invece non è così. Si può fare. Come? Adottando il metodo della «vendita con riserva di proprietà», una formula alternativa che consente a chi acquista di pagare un poco alla volta ottenendo comunque l'immediata disponibilità dell'alloggio desiderato. Rispetto ad altri accordi, come l'affitto con opzione di acquisto futuro o l'affitto con preliminare di futura vendita, la compravendita con riserva di proprietà è l'unica che può contare su una disciplina normativa accertata a fungere da punto di riferimento, vale a dire l'articolo 1523 (e i seguenti) del Codice civile. In linea di massima i contenuti di questa normativa prevedono che la proprietà della casa oggetto dell'operazione sia trasferita a chi acquista in un momento diverso da quello in cui il contratto viene stipulato e firmato. Significa che l'acquirente entra in possesso dell'immobile all' atto del rogito, ma chi vende rimane proprietario fino a quando il prezzo è pagato interamente nei termini stabiliti. I vantaggi dell'accordo sono evidenti. L'acquirente non è soggetto all'eventuale cambio di idea di chi vende, e allo stesso tempo è tutelato dal rischio di ipoteche giudiziali a carico dello stesso venditore. La vendita infatti viene subito trascritta nei registri immobiliari, con la clausola che garantisce la proprietà al venditore fino al versamento del costo intero. C'è bisogno di un esempio? Prendiamo un appartamento di 200 mila euro. Chi compera versa 50 mila euro subito e si impegna a pagare quanto ancora dovuto entro quindici anni, con un importo mensile rivalutato ogni anno secondo l'indice Istat. In pratica quindi il venditore conclude subito l'affare, e con le opportune garanzie, incassando nel tempo un ricavato maggiorato dagli interessi, proprio come se stesse facendo da banca al suo acquirente. Qualche vantaggio comunque spetta anche a chi sborsa, nei casi in cui ha bisogno di entrare subito in possesso dell'immobile ma non è in grado di corrispondere il prezzo intero al rogito nemmeno ricorrendo a un mutuo «di sostegno». E' anche bene ricordare, per chi decidesse di approfondire la questione attraverso gli articoli del Codice civile, che questo fa riferimento solo ai beni mobili. Di fatto però la Giurisprudenza ha già superato questo problema con precisazioni e integrazioni, includendo così anche gli immobili. Punto debole del patto è il lato fiscale, perché essendo un contratto di compravendita a tutti gli effetti prevede il pagamento immediato delle imposte. A carico di chi acquista allora ci saranno sia l'imposta sull'immobile, che le spese ordinarie e la manutenzione straordinaria, anche nei casi di risoluzione del contratto per inadempimento dello stesso acquirente. f.a. L’ALTERNATIVA/1 «Locazione con opzione d’acquisto»: ha un affitto maggiorato ■ La formula della «locazione con opzione di acquisto» consente di prendere in affitto una casa riservandosi la possibilità di acquistarla entro tre, quattro, o più anni, in base al contenuto dell'accordo firmato tra le parti. Durante il periodo di affitto però il canone da versare (o incassare) è maggiorato rispetto al normale, di solito di un 20% circa. Se poi chi fruisce della casa decide di comperarla, la maggiorazione va scomputata dal prezzo indicato e bloccato all’inizio del contratto. In caso contrario il contratto prosegue come in ogni caso di normale locazione, senza comunque l’obbligo da parte di chi affitta di restituire la maggiorazione sui canoni versati. L’ALTERNATIVA/2 L’ALTERNATIVA /3 La «locazione con preliminare di vendita» dà tempo tre anni per acquistare Nella «vendita con riserva di proprietà» il padrone rimane il venditore ■ La «locazione con preliminare di vendita» prevede invece la stipula di un contratto d'affitto con canone maggiorato, in cui si innesta un preliminare sotto condizione sospensiva che diventa efficace se entro tre anni il conduttore è in grado di comperare. Se al contrario, dopo tre anni non si da seguito al preliminare, gli effetti declinano e prosegue il rapporto con una locazione normale, perdendo anche in questo caso la maggiorazione. Rispetto all' "opzione di acquisto", non trascritta nei registri immobiliari, il "preliminare di vendita" è trascritto e da garanzie contro un eventuale pignoramento della casa. ■ Nel caso di «vendita con riserva di proprietà», trascritta nei registri immobiliari, il padrone dell'immobile rimane il venditore. Di fatto però la casa viene consegnata all'acquirente, che ne assume i rischi ma diventa proprietario solo con il pagamento dell'ultima rata del costo pattuito. La durata della dilazione è decisa nell'accordo assieme all'eventuale anticipo. In caso di risoluzione per inadempimento del compratore, il venditore restituisce le rate riscosse ma ha diritto ad un equo compenso per l'uso della casa, oltre al risarcimento del danno. Bh1SZG8UhmQDzJdXwHwKfZk5WzZ89F8BNHwGqwT/Kgc=