Appunti sui filtri 2

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Appunti sui filtri 2
Filtro (fotografia)
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Filtri colorati
In ambito fotografico e cinematografico un filtro ottico è un accessorio volto a modificare
l'immagine, alterando le condizioni di ripresa originarie dell'obiettivo.
In base alle applicazioni esistono diversi tipi di filtri: filtri da ripresa, montati su fotocamere e
apparecchi da ripresa in genere; filtri per elaborazione o post-produzione, adottati in camera oscura
o nella trasformazione di immagini o video. Esistono, inoltre, filtri per l'illuminazione delle scene e
degli ambienti, che si applicano direttamente sugli illuminatori dell'ambiente e consentono di
proiettare fasci di luci colorate o cromaticamente corretti secondo le esigenze di ripresa.
Ancora possiamo suddividere i filtri in base al materiale di cui sono costituiti, i primi filtri
fotografici erano realizzati in gelatina, poi sono comparsi filtri stratificati (coated), costituiti da uno
strato applicato su un supporto vetroso, attualmente i filtri sono realizzati per la maggior parte in
vetro ottico o materie plastiche e dotati di supporti e montature differenziati a seconda degli
apparecchi di ripresa adottati.
I filtri di ripresa hanno per la maggior parte forma circolare con attacchi a vite o a baionetta,
vengono fissati direttamente sulla parte frontale dell'obiettivo da ripresa e partono da diametri molto
piccoli (intorno ai 30 mm) e generalmente utilizzati per telecamere o fotocamere digitali, fino a
diametri per teleobiettivi, fotocamere di medio o grande formato ed ottiche per ripresa
cinematografica, generalmente intorno agli 80 mm. Un formato molto diffuso è quello introdotto
dalla Cokin, si tratta di filtri a lastra quadrata montati su appositi supporti che consentono,
soprattutto, una facile intercambiabilità del filtro.
Indice
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1 Filtro a densità neutra
2 Filtro ultravioletto
3 Filtri di conversione colore
4 Filtri per la correzione colore
5 Filtri per il bianco e nero
6 Filtro polarizzatore
7 Filtro infrarossi
o 7.1 Alcuni filtri infrarossi
8 Filtri creativi
9 Controindicazioni
10 Voci correlate
11 Altri progetti
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12 Collegamenti esterni
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Filtro a densità neutra
Il filtro a densità neutra (o filtro ND) è utilizzato per diminuire la quantità di luce che raggiunge la
pellicola o il sensore, permettendo di scegliere un tempo di esposizione più lento o un diaframma
più aperto a seconda delle esigenze di ripresa. Il filtro è opaco e di colore grigio neutro ed è
disponibile in diverse gradazioni, solitamente da ND2 a ND16, valori che indicano il coefficiente in
base al quale stabilire la corretta esposizione rispetto a quella calcolata in assenza di filtro.
I filtri neutri vengono impiegati sia per fotografia di effetto sia per ovviare ad una forte
sovraesposizione non altrimenti evitabile. Viene spesso utilizzato per fotografare fontane o cascate,
in quanto il notevole aumento del tempo di esposizione rende l'acqua in movimento più fluida e
uniforme; altro impiego è quello in fotografia architettonica: l'aumento del tempo di esposizione fa
sì che soggetti indesiderati "spariscano" dall'inquadratura per effetto del loro stesso movimento.
Filtro ultravioletto
Un filtro UV Skylight (1A)
Il filtro ultravioletto (o filtro UV) è utilizzato per assorbire delle lunghezze d'onda impercettibili
all'occhio umano ma che vengono registrate sulla pellicola aumentando l'effetto di foschia e
modificando la tonalità dei colori. Questi effetti sono più facilmente riscontrabili in zone "ricche" di
raggi ultravioletti come al mare o in montagna.
Molto spesso con le pellicole a colori si usano dei particolari filtri UV color salmone detti skylight o
antifoschia (1A). Molti fotografi utilizzano sempre questo filtro sull'obiettivo, anche come
protezione dalla polvere e dai graffi.
Filtri di conversione colore
Un filtro 80b
Le pellicole fotografiche a colori sono tarate e utilizzabili per una singola temperatura di colore, in
generale sono commercializzate pellicole per luce diurna o flash (5600K) e per luce al tungsteno
(3200K). Fotografare ad una temperatura colore diversa da quella della pellicola utilizzata provoca
una dominante cromatica che può essere corretta in fase di ripresa utilizzando i filtri di conversione
colore. Sono disponibili due categorie, classificate secondo la tabella Kodak Wratten:
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la serie 80 (80A, 80B, 80C, 80D), di colore blu, per utilizzare le pellicole diurne alla luce al
tungsteno
la serie 85 (85, 85N3, 85N6, 85N9, 85B, 85C), di colore ambra, per utilizzare le pellicole
per luce artificale alla luce solare.
Nella fotografia digitale tali filtraggi si ottengono utilizzando la funzione di bilanciamento del
bianco automatico o manuale, senza la necessità di filtri aggiuntivi.
Sebbene il filtro 80A sia usato principalmente per ridurre il rossore delle illuminazioni a tungsteno
può essere utilizzato anche per saturare ulteriormente il blu delle foto. La foto a sinistra è stata
scattata con un polarizzatore, quella a destra con polarizzatore e filtro 80A
Filtri per la correzione colore
Quando è necessario correggere una minima dominante oppure si vuole esaltare un tramonto o un
paesaggio innevato, si possono utilizzare rispettivamente la serie 81 (ambra chiaro - 81EF, 81A,
81B, 81C, 81D) o la 82 (blu chiaro - 82A, 82B, 82C). Anche in questo caso la fotografia digitale
permette di raggiungere lo stesso effetto semplicemente agendo sulle funzioni del bilanciamento del
bianco.
Filtri per il bianco e nero
Un filtro 25A
I filtri sono usati normalmente nella fotografia bianco-nero per manipolare il contrasto. Come
regola generale, ogni filtro schiarisce il proprio colore e scurisce il suo complementare: ad esempio
un filtro giallo aumenta il contrasto tra le nuvole e il cielo scurendo l'azzurro di quest'ultimo; i filtri
arancione e rosso hanno un effetto simile, ma più marcato. Un filtro verde renderà invece più chiare
le foglie, mentre scurirà il rosso di un tetto o l'arancione di un frutto.
L'effetto dell'utilizzo di un filtro polarizzatore e di un filtro rosso in una fotografia bianco-nero
Filtro polarizzatore
Per approfondire, vedi la voce Polarizzatore.
Un polarizzatore circolare per obiettivi grandangolari
Il filtro polarizzatore blocca la luce non polarizzata, impedendo il passaggio della luce riflessa da
molte superfici e consentendo il passaggio di quella diretta. Per esempio, sgradevoli riflessioni su
superfici lisce possono essere ridotte, ed è possibile restituire la trasparenza ad un corso d'acqua
illuminato dal sole, che altrimenti apparirebbe bianco o molto chiaro a causa della riflessione della
luce. Allo stesso modo, il cielo viene reso più terso e saturo bloccando la luce riflessa del vapore
acqueo presente nell'aria. Anche i riflessi su vetrine e finestre vengono ridotti, restituendo così la
trasparenza del vetro.
Il filtro è montato su una ghiera rotante atta ad orientare l'asse di polarizzazione. Questo consente di
aumentare o diminuire l'effetto. È disponibile in due tipi, lineare e circolare; quest'ultimo è stato
introdotto per l'utilizzo con obiettivi autofocus.
Per massimizzare l'effetto, è preferibile inquadrare avendo il sole di lato e la miglior riduzione dei
riflessi si ottiene angolando l'ottica a circa 30/45° rispetto alla superficie riflettente.
Successivamente, si agisce sulla ghiera rotante fino ad ottenere l'effetto desiderato.
L'effetto di un polarizzatore circolare sul cielo.
Filtro infrarossi
Utilizzato nella fotografia ad infrarossi, serve a rimuovere le lunghezze d'onda della luce visibile
lasciando passare unicamente la luce infrarossa.
A sinistra una foto scattata senza filtro, a destra lo stesso soggetto fotografato utilizzando il filtro
infrarosso Hoya R72. Gli alberi risultano essere totalmente bianchi.
Alcuni filtri infrarossi
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Kodak Wratten 87, 87A, 87B, 87C:
o filtri poco costosi di gel;
o il modello 87A e 87B sono fuori produzione;
o per il modello 87 lunghezze d'onda dai 750nm, l'87C dagli 800nm, l'87B dagli
850nm, l'87A dai 950nm.
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Hoya R72
o
lunghezze d'onda dai 720nm, lasciando passare anche una minima luce visibile.
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Hoya RM90
o lunghezze d'onda dai 900nm
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Hoya RM100
o lunghezze d'onda dai 1000nm
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M&K 1000
o lunghezze d'onda dai 1000nm
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M&K 093 e 095
o lunghezze d'onda dai 830nm
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INFRAREX red e black (filtri a lastra metacrilici di produzione italiana)
o lunghezze d'onda dai 600 agli 840 nm
Filtri creativi
Alcuni filtri possono essere utilizzati per effetti speciali; ad esempio vi sono filtri che possono
sfumare l'immagine, dando agli oggetti un'aura delicata o filtri che possono fare in modo che le luci
creino l'effetto stella. Molti di questi filtri sono stati sostituiti nella fotografia digitale dai programmi
di fotoritocco, che permettono di applicare l'effetto dopo la ripresa.
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I filtri digradanti possiedono una zona trasparente che sfuma verso una zona opaca;
agiscono solo su una parte dell'immagine sono spesso utilizzati nella fotografia
paesaggistica per scurire il cielo e mantenere un'esposizione uniforme in tutta la scena
inquadrata. La zona opaca può essere grigia o colorata, per accentuare un tramonto o creare
altri tipi di effetti atmosferici.
I filtri digradanti, come quelli neutri, sono misurati in ND, fattore che indica la quantità di luce
attenuata. Ad esempio, un ND4 riduce di quattro volte la luminosità. Sono disponibili in lastre da
inserire negli adattatori frontali oppure da avvitare nella presa filettata. Il primo tipo è da preferire
perché permette una migliore regolazione della zona da scurire, mentre il secondo è sempre limitato
al 50% della scena inquadrata. Questo filtro è utile anche nel digitale, perché corregge e migliora la
latitudine di posa del sensore.
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I filtri soft-focus o flou sono composti da vetri ottici trasparenti ma dalla superficie
irregolare che, deviando in maniera casuale i raggi luminosi, producono un effetto sfuocato
più marcato nelle alte luci (zone più luminose) e nei riflessi. È spesso utilizzato nella
fotografia ritrattistica perché attenua i difetti della pelle e restituisce un'aura romantica
intorno alla figura. Sono disponibili solitamente in tre versioni, numerati da 1 a 3, dove
l'effetto sfocato aumenta progressivamente. È possibile ricreare un effetto analogo
utilizzando una filtro UV cosparso di vaselina oppure fotografando attraverso un tessuto
semi-trasparente, come una calza.
Controindicazioni
Tutti i filtri fotografici creano un nuovo livello vetro-aria che deve essere attraversato dalla luce per
raggiungere la pellicola o il sensore. Questo comporta sempre una pur minima attenuazione e una
perdita di definizione dell'immagine. Filtri di qualità superiore aumentano la trasmissione della
luce, riducendo questo tipo di aberrazioni. È quindi consigliabile utilizzare il filtro solo quando
necessario o come protezione per la lente frontale dell'obiettivo ove l'attività fotografica si svolga in
situazioni insicure o instabili.