composizione del consiglio di classe

Transcript

composizione del consiglio di classe
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Zanellato Giacomo
Dirigente Scolastico
Daniele Lorenzo
Lingua e Lettere Italiane
Daniele Lorenzo
Storia ed Educazione alla Cittadinanza
Altoviti Pierluigi
Economia Aziendale
Caffagni Luciano
Diritto
Caffagni Luciano
Economia Politica
Corso Laura
Lingua straniera: Francese
Nalesso Mirco
Lingua straniera: Inglese
Passarotto Mareva
Matematica
1
INDICE
pag
Composizione del Consiglio di Classe
1
Indice
2
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Composizione e storia della classe
3-4
Continuità dei docenti titolari
4
Situazione della classe
5
Frequenza, interesse e partecipazione
5
Attività di recupero
5
Colloquio Esame di Stato: percorsi introduttivi
5
Stage aziendali
5
PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Obiettivi generali. Competenze
6
Obiettivi conseguiti
6
Verifiche e valutazioni
6
Strumenti di verifica
6
Descrittori di valutazione di profitto in decimi
7
PROVE DI SIMULAZIONE per l’ESAME di STATO
Simulazione di PRIMA PROVA e GRIGLIA di valutazione
da 8 a 29
Simulazione di SECONDA PROVA e GRIGLIA di valutazione
da 30 a 35
Simulazioni di TERZA PROVA e GRIGLIA di valutazione
da 36 a 41
RELAZIONI (allegato A) e PROGRAMMI delle DISCIPLINE (allegato B)
Lingua e lettere italiane
da 42 a 48
Matematica
da 49 a 50
Francese
da 51 a 56
Diritto-economia politica
da 57 a 62
Storia ed educazione alla cittadinanza
da 63 a 68
Lingua inglese
da 69 a 74
Economia Aziendale
da 75 a 79
2
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Composizione e storia della classe
La classe 5^ è formata da 10 alunne e 8 alunni:
COGNOME
NOME
1
ANTONINI
ELENA
2
BELLUCO
NICOLA
3
BRANDOLESE
RICCARDO
4
FALKOVSKYTE
SIMONA
5
FRANCESCON
MARIO
6
GIORDAN
KATIA
7
GIROTTO
LARA
8
LAZZARIN
PAOLA
9
NALIN
LUCA
10
ORO
VALENTINA
11
RABEH
MARIA
12
RIGOBELLO
ALESSANDRO
13
RUZZA
FULGIDA
14
TODARO
GOTTARDO
15
TOFFANIN
ALESSIA
16
ZAGOLIN
MARINO
17
ZARAMELLA
ARIANNA
18
ZUPPA
DAVIDE
3
Nel corso del triennio la composizione della classe si è così definita:
Classe
Terza
2013-2014
Quarta
2014-2015
Quinta
2015-2016
Iscritti
Iscritti da
altra classe
Passerella
Promossi a
giugno
Promossi a
settembre
numero
25
10
5
numero
31
5
7
numero
18
Non
ammessi
1
Continuità dei docenti titolari
DISCIPLINA
Lingua e lettere
CLASSE TERZA
CLASSE QUARTA
CLASSE QUINTA
2013-2014
2014-2015
2015-2016
Giorgio Gentile
Giorgio Gentile
Daniele Lorenzo
Giorgio Gentile
Giorgio Gentile
Daniele Lorenzo
Diritto
Fiorenzo Brugiolo
Nicola Orlando
Luciano Caffagni
Economia
Fiorenzo Brugiolo
Nicola Orlando
Luciano Caffagni
Matematica
Mareva Passarotto
Jessica Alfonsi
Mareva Passarotto
Economia aziendale
Giorgio Permunian
Pierluigi Altoviti
Pierluigi Altoviti
Inglese
Mirco Nalesso
Mirco Nalesso
Mirco Nalesso
italiane
Storia ed Educazione
alla Cittadinanza
Informatica
Michela Barbagin
Francese
Elisa Vettorello
4
Laura Corso
Per l'esame di Stato, il Consiglio di Classe, nella riunione del 07/03/2016 ha scelto come Commissari
Interni:
Commissari Interni
Disciplina
ALTOVITI PIERLUIGI
ECONOMIA AZIENDALE
PASSAROTTO MAREVA
MATEMATICA
CORSO LAURA
FRANCESE
Discipline assegnate ai Commissari Esterni: ITALIANO, INGLESE, DIRITTO/ECONOMIA POLITICA.
Situazione della classe:
La classe si è ridotta di alcune unità nel corso del corrente anno scolastico e inizialmente era composta
da 18 unità attualmente gli studenti frequentanti sono 15. La maggior parte degli studenti presenta
corso di studi svolto all’interno dell’istituto sempre nell’ambito del corso serale.
Frequenza, interesse e partecipazione:
La frequenza anche a causa di situazioni lavorative è stata in alcuni casi abbastanza discontinua e di ciò
può averne risentito la preparazione e in talune materie lo svolgimento del programma. L’interesse e la
partecipazione sono stati mediamente di discreto livello grazie anche alla forte motivazione personale e
ciò ha consentito di approfondire alcuni importanti aspetti di attualità.
Attività di recupero:
Nei casi nei quali si sono riscontrate carenze e insufficienze, si è provveduto a programmare attività di
recupero individuale, e per l’economia aziendale anche un corso specifico di sostegno alla preparazione.
Colloquio Esame di Stato: i candidati inizieranno il colloquio d'esame presentando un argomento o una
tesina pluridisciplinare.
Stage aziendali: in considerazione dell’attività lavorativa non si sono organizzati stages.
5
PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Obiettivi generali. Competenze
In considerazione della tipologia di studenti l’obiettivo principale è stato quello di fornire una
metodologia di analisi e confronto relativamente alle materie umanistiche e di indirizzo. Relativamente
invece alle materie scientifiche e lingue, si è svolto un lavoro di base, fornendo gli strumenti essenziali
e in taluni casi raggiungendo risultati più che positivi.
Obiettivi conseguiti
Si ritiene che la maggior parte degli studenti sia maturata grazie a un lavoro consapevole e interessato
dimostrando capacità di dialogo e approfondimento anche personale relativamente alle materie di
indirizzo. Le capacità di analisi appaiono diversificate anche a seguito della diversa predisposizione di
ciascuno.
Causa la discontinuità didattica, (matematica e francese), ovvero a causa di carenze di base,
nonostante gli sforzi profusi i risultati in taluni casi appaiono poco più che soddisfacenti.
Verifiche e valutazioni
Sistematicamente gli alunni sono stati stimolati a partecipare al dialogo interdisciplinare e confrontarsi
con gli insegnanti. A seconda delle materie le prove di norma programmate consistevano in prove
scritte e orali.
Strumenti di verifica
Oltre alle prove scritte e orali già sopra espresse gli insegnanti hanno attuato un confronto sistematico
durante le lezioni riscontrando un coinvolgimento generale da parte della classe.
6
Descrittori di valutazione di profitto in decimi
conoscenze complete, organiche ed approfondite
consolidata padronanza dei linguaggi ed esposizione efficace ed esaustiva
capacità di sintesi efficaci e notevoli capacità critiche
Ottimo/
eccellente
completa autonomia organizzativa ed espositiva
9/10
acquisizione di competenze trasversali e originalità nei riferimenti e collegamenti
conoscenze complete e sicure
esposizione articolata e coerente che evidenzia autonomia di analisi e capacità di istituire
collegamenti significativi
Buono
sicura padronanza dei linguaggi e delle procedure
8
autonomia ed efficacia nell’organizzazione del lavoro scolastico
conoscenze adeguate dei vari argomenti
Discreto
sufficienti capacità di comparazioni e collegamenti delle conoscenze
esposizione chiara e ordinata anche se non sempre scorrevole
7
padronanza di linguaggi e delle procedure in via di completo consolidamento
conoscenze essenziali
esposizione non sempre appropriata ma accettabile e sufficiente correttezza nell’uso del
linguaggio specifico
Sufficiente
capacità rielaborative nell’insieme adeguate con abilità in evoluzione
6
limitata autonomia nell’organizzazione del metodo di studio
conoscenze frammentarie e incomplete
Insufficiente
qualche difficoltà di comprensione delle domande
linguaggio poco corretto ed appropriato, esposizione non sempre ordinata
5
frequenti errori di elaborazione ed applicazione delle conoscenze
conoscenze non organizzate e incomplete
linguaggio impreciso, esposizione poco corretta e non autonoma
gravi carenze nelle capacità rielaborative e applicative
conoscenze molto lacunose e disorganiche
notevole difficoltà nell’organizzazione logica e nella coerenza delle argomentazioni
grave inadeguatezza nell’uso degli strumenti linguistici
totale mancanza di competenze applicative e di capacità elaborative
7
Gravemente
insufficiente
qualche difficoltà di comprensione delle domande
4
2/3
SIMULAZIONI PER L’ESAME DI STATO
Simulazioni di PRIMA prova:
n. 2 prove; date: 10/03/2016 – 14/04/2016
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca P000 ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE
SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Giuseppe Ungaretti, Lucca (da L’Allegria)
Edizione: G. Ungaretti, Vita d’un uomo. Tutte le poesie, a cura di C. Ossola, Mondadori, Milano 2009, p. 133
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
A casa mia, in Egitto, dopo cena, recitato il rosario, mia madre ci parlava di questi posti.
La mia infanzia ne fu tutta meravigliata.
La città ha un traffico timorato e fanatico.
In queste mura non ci si sta che di passaggio.
Qui la meta è partire.
Mi sono seduto al fresco sulla porta dell’osteria con della gente che mi parla di California
come d’un suo podere.
Mi scopro con terrore nei connotati di queste persone.
Ora lo sento scorrere caldo nelle mie vene, il sangue dei miei morti.
Ho preso anch’io una zappa.
Nelle cosce fumanti della terra mi scopro a ridere.
Addio desideri, nostalgie.
So di passato e d’avvenire quanto un uomo può saperne.
Conosco ormai il mio destino, e la mia origine.
Non mi rimane più nulla da profanare, nulla da sognare.
Ho goduto di tutto, e sofferto.
Non mi rimane che rassegnarmi a morire.
Alleverò dunque tranquillamente una prole.
Quando un appetito maligno mi spingeva negli amori mortali, lodavo la vita.
Ora che considero, anch’io, l’amore come una garanzia della specie, ho in vista la morte.
Giuseppe Ungaretti nacque ad Alessandria d’Egitto nel 1888, da genitori emigrati da Lucca ed è morto a
Milano nel 1970. Nel 1912 lasciò per sempre l’Egitto. A Parigi approfondì la sua preparazione letteraria e
conobbe personalmente importanti artisti e scrittori. Partecipò alla guerra mondiale come soldato
semplice. Risalgono a quell’epoca le poesie raccolte ne Il Porto Sepolto, 1916 e poi confluite, insieme ad
altre, in Allegria di Naufragi, 1919. La poesia che si propone raggiunse la redazione definitiva nel 1936,
attraverso diverse stesure a partire dal 1919.
8
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
1.
Comprensione complessiva
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo.
2.
Analisi del testo
2.1
Soffermati sugli aspetti linguistico-lessicali della poesia e, in particolare, sugli aggettivi.
2.2
Spiega l’espressione “La mia infanzia ne fu tutta meravigliata” (2).
2.3
Individua gli elementi che caratterizzano la città (3-5).
2.4
Il poeta evoca una scoperta che lo terrorizza (7). Quali le ragioni del “terrore”?
2.5
Il poeta contrappone agli “amori mortali” (18) “l’amore come una garanzia della specie” (19).
Spiega la contrapposizione.
2.6
Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3.
Interpretazione complessiva e approfondimenti
Sulla base dell’analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva della poesia e approfondiscila con
opportuni collegamenti ad altri testi di Ungaretti o a testi di altri autori. Alternativamente, puoi fare riferimento
alla situazione storico-culturale dell’epoca o a situazioni del nostro tempo, sviluppando i confronti che ti
interessano.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte,
e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che
l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Amore, odio, passione.
G. KLIMT, Il bacio, 1907-08
G. DE CHIRICO, Ettore e
Andromaca, 1917
P. PICASSO, Gli amanti, 1923
«Tra l’altre distinzioni e privilegi che le erano stati concessi, per compensarla di non poter esser badessa, c’era
anche quello di stare in un quartiere a parte. Quel lato del monastero era contiguo a una casa abitata da un giovine,
scellerato di professione, uno de’ tanti, che, in que’ tempi, e co’ loro sgherri, e con l’alleanze d’altri scellerati,
potevano, fino a un certo segno, ridersi della forza pubblica e delle leggi. Il nostro manoscritto lo nomina Egidio,
senza parlar del casato. Costui, da una sua finestrina che dominava un cortiletto di quel quartiere, avendo veduta
Gertrude qualche volta passare o girandolar lì, per ozio, allettato anzi che atterrito dai pericoli e dall’empietà
dell’impresa, un giorno osò rivolgerle il discorso. La sventurata rispose.»
Alessandro MANZONI, I promessi sposi, 1840-42
9
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
«Ed avrebbe voluto strapparsi gli occhi per non vedere quelli della Lupa, che quando gli si ficcavano ne’ suoi gli
facevano perdere l’anima ed il corpo. Non sapeva più che fare per svincolarsi dall’incantesimo. Pagò delle messe
alle anime del Purgatorio e andò a chiedere aiuto al parroco e al brigadiere. A Pasqua andò a confessarsi, e fece
pubblicamente sei palmi di lingua a strasciconi sui ciottoli del sacrato innanzi alla chiesa, in penitenza, e poi, come la
Lupa tornava a tentarlo:
- Sentite! le disse, non ci venite più nell’aia, perché se tornate a cercarmi, com’è vero Iddio, vi ammazzo!
- Ammazzami, rispose la Lupa, ché non me ne importa; ma senza di te non voglio starci.
Ei come la scorse da lontano, in mezzo a’ seminati verdi, lasciò di zappare la vigna, e andò a staccare la scure
dall’olmo. La Lupa lo vide venire, pallido e stralunato, colla scure che luccicava al sole, e non si arretrò di un sol
passo, non chinò gli occhi, seguitò ad andargli incontro, con le mani piene di manipoli di papaveri rossi, e
mangiandoselo con gli occhi neri. - Ah! malanno all’anima vostra! balbettò Nanni.»
Giovanni VERGA, La Lupa, in Vita dei campi, 1880
«Ella pareva colpita dal suono insolito della voce di Giorgio; e un vago sbigottimento cominciava a invaderla.
– Ma vieni!
Ed egli le si appressò con le mani tese. Rapidamente l’afferrò per i polsi, la trascinò per un piccolo tratto; poi la
strinse tra le braccia, con un balzo, tentando di piegarla verso l’abisso.
– No, no, no...
Con uno sforzo rabbioso ella resistette, si divincolò, riuscì a liberarsi, saltò indietro anelando e tremando.
– Sei pazzo? – gridò con l’ira nella gola. – Sei pazzo?
Ma, come se lo vide venire di nuovo addosso senza parlare, come si sentì afferrata con una violenza più acre e
trascinata ancóra verso il pericolo, ella comprese tutto in un gran lampo sinistro che le folgorò l’anima di terrore.
– No, no, Giorgio! Lasciami! Lasciami! Ancóra un minuto! Ascolta! Ascolta! Un minuto! Voglio dirti...
Ella supplicava, folle di terrore, divincolandosi. Sperava di trattenerlo, d’impietosirlo.
– Un minuto! Ascolta! Ti amo! Perdonami! Perdonami!
Ella balbettava parole incoerenti, disperata, sentendosi vincere, perdendo terreno, vedendo la morte.
– Assassino! – urlò allora furibonda.
E si difese con le unghie, con i morsi, come una fiera.
– Assassino! – urlò sentendosi afferrare per i capelli, stramazzando al suolo su l’orlo dell’abisso, perduta. Il
cane latrava contro il viluppo.
Fu una lotta breve e feroce come tra nemici implacabili che avessero covato fino a quell’ora nel profondo
dell’anima un odio supremo.
E precipitarono nella morte avvinti.»
Gabriele D’ANNUNZIO, Il trionfo della morte, 1894
«Emilio poté esperimentare quanto importante sia il possesso di una donna lungamente desiderata. In quella
memorabile sera egli poteva credere d’essersi mutato ben due volte nell’intima sua natura. Era sparita la sconsolata
inerzia che l’aveva spinto a ricercare Angiolina, ma erasi anche annullato l’entusiasmo che lo aveva fatto singhiozzare di
felicità e di tristezza. Il maschio era oramai soddisfatto ma, all’infuori di quella soddisfazione, egli veramente non ne
aveva sentita altra. Aveva posseduto la donna che odiava, non quella ch’egli amava. Oh, ingannatrice! Non era né la
prima, né – come voleva dargli ad intendere – la seconda volta ch’ella passava per un letto d’amore. Non valeva la pena
di adirarsene perché l’aveva saputo da lungo tempo. Ma il possesso gli aveva data una grande libertà di giudizio sulla
donna che gli si era sottomessa. – Non sognerò mai più – pensò uscendo da quella casa. E poco dopo, guardandola,
illuminata da pallidi riflessi lunari: – Forse non ci ritornerò mai più. – Non era una decisione. Perché l’avrebbe dovuta
prendere? Il tutto mancava d’importanza.»
Italo SVEVO, Senilità, 19272 (1a ed. 1898)
10
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Siamo quel che mangiamo?
DOCUMENTI
«“Le evidenze scientifiche pubblicate nell’ultimo anno non lasciano dubbi - dice Massimo Volpe, presidente della
Siprec (Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare) - la vita sedentaria è un rischio per il cuore. Se a
questo si aggiunge che spesso si mangia male, il quadro generale peggiora. Commettiamo troppi peccati di gola,
trascuriamo la dieta mediterranea e gli alimenti cardine di una sana alimentazione. Pochissimi sanno davvero
giudicare la salubrità di un alimento, molti si nutrono in modo disorganizzato”. Il 95 per cento, continua l’esperto,
dichiara che il pranzo è il pasto più importante, ma poi l’80 per cento sceglie una pasta molto condita
accompagnata dal pane. Un italiano su due mangia carne magra, ma c’è un buon 20 per cento che sceglie carni
grasse più volte alla settimana; il 45 per cento consuma formaggi come minimo tre volte alla settimana. Uno su tre,
poi, mangia pesce appena una volta alla settimana, mentre andrebbe consumato almeno due, tre volte. “Dobbiamo
modificare le nostre abitudini - dice il cardiologo - e renderci conto che la salute del cuore si costruisce mattone
dopo mattone, proprio come una casa. Sia il medico che il paziente possono imparare a fare prevenzione”.»
Adele SARNO, Otto ore seduti? Il cuore rischia doppio. Arriva l’auto-test per la prevenzione, “la Repubblica” – 1 aprile 2011
«Mercoledì 17 novembre 2010. La quinta sessione del Comitato Intergovernativo dell’UNESCO [...] ha iscritto la
Dieta Mediterranea nella prestigiosa lista (sc. del patrimonio culturale immateriale dell’umanità). [...] La Dieta
Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla
tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in
particolare, il consumo di cibo. La Dieta Mediterranea è caratterizzata da un modello nutrizionale rimasto costante
nel tempo e nello spazio, costituito principalmente da olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca, e verdure, una
moderata quantità di pesce, latticini e carne, e molti condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusi,
sempre in rispetto delle tradizioni di ogni comunità. Tuttavia, la Dieta Mediterranea (dal greco diaita, o stile di vita) è
molto più che un semplice alimento. Essa promuove l’interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei
costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze,
canzoni, massime, racconti e leggende. La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la
conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle
comunità del Mediterraneo.»
CNI-UNESCO, La Dieta Mediterranea è patrimonio immateriale dell’Umanità, www.unesco.it
«La politica alimentare [...] si deve basare sul concetto che l’energia primaria della vita è il cibo. Se il cibo è
energia allora dobbiamo prendere atto che l’attuale sistema di produzione alimentare è fallimentare. […] Il vero
problema è che da un lato c’è una visione centralizzata dell’agricoltura, fatta di monoculture e allevamenti intensivi
altamente insostenibili, e dall’altro è stata completamente rifiutata la logica olistica, che dovrebbe essere innata in
agricoltura, per sposare logiche meccaniciste e riduzioniste. Una visione meccanicista finisce con il ridurre il valore
del cibo a una mera commodity, una semplice merce. È per questo che per quanto riguarda il cibo abbiamo ormai
perso la percezione della differenza tra valore e prezzo: facciamo tutti molta attenzione a quanto costa, ma non più al
suo profondo significato. […] Scambiare il prezzo del cibo con il suo valore ci ha distrutto l’anima. Se il cibo è una
merce non importa se lo sprechiamo. In una società consumistica tutto si butta e tutto si può sostituire, anzi, si deve
sostituire. Ma il cibo non funziona così.»
Carlo PETRINI in Petrini-Rifkin. Il nuovo patto per la natura, “la Repubblica” - 9 giugno 2010
«Mangiare mentre si legge la posta, si gioca o si lavora al pc può avere serie conseguenze sulla nostra forma fisica.
[...] Secondo quanto riportato dalla rivista American Journal of Clinical Nutrition, chi mangia svolgendo altre
attività, sia questa navigare in internet o sui profili degli amici su Facebook, è più propenso ad esagerare con le
quantità in quanto non ha il senso delle calorie che sta realmente introducendo e inoltre ha più voglia di dolci. [...]
Quindi nonostante sia costume sempre più diffuso quello di mangiare rimanendo “connessi” col mondo intorno a noi,
per chi ci tiene a non mettere su chili di troppo, meglio evitare le distrazioni durante i pasti e focalizzare l’attenzione
su quello che si sta consumando.»
Silvia MAGLIONI, Mangiare davanti al computer fa male alla linea, www.leonardo.it
11
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Destra e Sinistra.
DOCUMENTI
«Se mi si concede che il criterio rilevante per distinguere la destra e la sinistra è il diverso atteggiamento rispetto
all’ideale dell’eguaglianza, e il criterio rilevante per distinguere l’ala moderata e quella estremista, tanto nella destra
quanto nella sinistra, è il diverso atteggiamento rispetto alla libertà, si può ripartire schematicamente lo spettro in cui si
collocano dottrine e movimenti politici, in queste quattro parti: a) all’estrema sinistra stanno i movimenti insieme
egualitari e autoritari, di cui l’esempio storico più importante, tanto da essere diventato un’astratta categoria
applicabile, ed effettivamente applicata, a periodi e situazioni storiche diverse è il giacobinismo; b) al centro-sinistra,
dottrine e movimenti insieme egualitari e libertari, per i quali potremmo oggi usare l’espressione «socialismo liberale»,
per comprendervi tutti i partiti socialdemocratici, pur nelle loro diverse prassi politiche; c) al centro-destra, dottrine e
movimenti insieme libertari e inegualitari, entro cui rientrano i partiti conservatori, che si distinguono dalle destre
reazionarie per la loro fedeltà al metodo democratico, ma, rispetto all’ideale dell’eguaglianza, si attestano e si arrestano
sull’eguaglianza di fronte alla legge, che implica unicamente il dovere da parte del giudice di applicare imparzialmente la
legge; d) all’estrema destra, dottrine e movimenti antiliberali e antiegualitari, di cui credo sia superfluo indicare
esempi storici ben noti come il fascismo e il nazismo.»
Norberto BOBBIO, Destra e sinistra. Ragioni e significati di una distinzione politica, Donzelli editore, Roma 1994
«Se destra e sinistra non esistono bisogna inventarle. Sembra questo il precetto cruciale della politica nei nostri giorni.
Sia che si pensi in termini liberali che in termini illiberali. Nel primo senso infatti, il modello di riferimento è sempre di
tipo bipolare. Laburisti e conservatori, democratici o repubblicani, gollisti o socialisti, liberaldemocratici o
socialdemocratici: la struttura binaria della politica nelle liberaldemocrazie d’occidente sembra un dato acquisito. E
dunque la scelta tra destrorsi o sinistrorsi, tra centro-destra e centro-sinistra è invocata come l’inevitabile evoluzione di
ogni sistema. Ma anche il pensiero critico verso il modello liberale si è sempre svolto all’insegna dell’invocazione di un
dualismo che ricalca i termini di destra e di sinistra. Il marxismo si fonda sulla lotta di classe e sulla contrapposizione tra
proletariato e borghesia, capitalismo-socialismo o democrazia progressiva e regime reazionario. E rischia di rigenerarsi
nel bipolarismo tra nord e sud del mondo, tra occidente e paesi poveri e proletari. Ma anche le dottrine del nazionalismo,
della destra classica e non solo, si riconoscono lungo l’asse segnato da Schmitt nell’opposizione tra amico e nemico. La
politica nasce a partire da quel conflitto. Da noi la matrice cattolica ha temperato entrambe le posizioni, marxista e
nazionalista, ma ha anche temperato il bipolarismo liberale. Il «centro» come luogo di mediazione e di purificazione del
conflitto, nasce da noi nell’ambito di una visione cattolica, ecumenica, fondata sull’et et e non sull’aut aut. Ma la
secolarizzazione, la scristianizzazione della società italiana, conduce a due effetti opposti: la ripresa forte del
bipolarismo tra destra e sinistra o la neutralizzazione della politica e dunque del conflitto, attraverso un nuovo luogo di
mediazione e di depotenziamento delle categorie di destra e di sinistra. Questo nuovo luogo di spoliticizzazione è
rappresentato dal centrismo pragmatico e tecnocratico. Attualmente la nostra democrazia è aperta ad entrambe le
ipotesi.»
Marcello VENEZIANI, Sinistra e destra. Risposta a Norberto Bobbio, Vallecchi Editore, Firenze 1995
«Eppure, persino nel caso italiano, così frastagliato e frammentato, sarebbe possibile riconoscere, per chi fosse
disposto a osservare le cose con un minimo di obiettività, le stesse divisioni valoriali che sono presenti in tante altre
democrazie. Se destra e sinistra significano qualcosa, infatti, esse indicano posizioni diverse su due problemi: le
libertà economiche e i diritti civili. Quanto al tema economico, la destra predilige normalmente la libertà rispetto
alla eguaglianza e la sinistra l’eguaglianza rispetto alla libertà: la destra è, in materia economica, più «liberale» e la
sinistra più «socialista». In tema di diritti civili, invece, le parti si invertono: la sinistra è più «libertaria» (si tratti di
matrimoni fra omosessuali o di concessioni di diritti agli immigrati) e la destra è più «tradizionalista». Questa
divisione fra una destra liberale e tradizionalista e una sinistra socialista e libertaria la si ritrova ovunque nel mondo
occidentale. Variamente declinata a seconda delle specificità storiche di ciascun Paese.»
Angelo PANEBIANCO, Le ragioni degli altri, “Corriere della Sera” - 17 aprile 2011
«La netta distinzione e contrapposizione tra destra e sinistra è stata una caratteristica dell’Italia repubblicana fino al
1992 (con la non secondaria eccezione del consociativismo), una caratteristica ereditata dal conflitto fra fascismo e
antifascismo; mentre nell’Italia liberale si è manifestata in maniera radicale in pochi casi critici: nel conflitto fra
Cavour e Garibaldi e negli anni immediatamente successivi, nella crisi di fine secolo, nel primo dopoguerra. A questi
12
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
casi si devono aggiungere le quattro volte (1878, 1892, 1901, 1911) nelle quali furono formati ministeri di sinistra
contrapposti alla destra. Ma di norma la contrapposizione mancò perché questa esaltava la lotta politica che invece i
detentori liberali del potere vollero quasi sempre contenere o annullare. È vero che col socialismo si affermò una
sinistra di classe che, in quanto tale, era intrinsecamente contrapposta alla destra. Ma la natura di classe e, nelle
intenzioni, rivoluzionaria del socialismo e poi del comunismo non costituì mai una reale alternativa di potere. Quasi
sempre destra e sinistra sono state entrambe deboli e si sono confuse fra loro nella maggioranza parlamentare, secondo la
fisiologia del sistema politico nel quale si governava stando al centro, e spesso secondo le sue degenerazioni
trasformistiche. Talvolta destra e sinistra si sono confuse nella stessa persona: tipico, ma non unico, è il caso di Giolitti
che, soprattutto fra il 1903 e il 1909, fece la sua consueta politica di sinistra, di allargamento delle basi sociali dello
Stato, usando strumenti di destra, cioè gli umori conservatori, di norma prevalenti nella sua maggioranza di governo, e la
burocrazia, conservatrice quasi per definizione. In alcuni casi la confusione fra destra e sinistra ha acquistato un
carattere diverso, si è realizzata con l’uso che la prima ha fatto della seconda, per allargare l’egemonia e consolidare il
potere. I due casi più importanti sono stati quello di Crispi che ha usato, insieme al trasformismo ereditato da Depretis, la
tradizione garibaldina, e quello di Mussolini che ha usato la sua formazione e il suo temperamento di rivoluzionario.
Quando ciò avveniva, la sinistra conferiva alla destra un carattere particolarmente aggressivo (evidente nel fascismo)
perché, privata degli ideali umanistici che ne costituivano e ne costituiscono l’essenza, sopravviveva solo nei suoi
comportamenti variamente sovversivi.»
Giampiero CAROCCI, Destra e sinistra nella storia d’Italia, Laterza, Roma-Bari 2002
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Enrico Fermi, fisico.
«Due dati ci permettono di valutare l’importanza del campo di ricerca aperto da Enrico Fermi con il suo lavoro. Il primo
riguarda i premi Nobel, una misura rozza ma efficace dell’importanza di un determinato settore della ricerca scientifica e
dei progressi in esso conseguiti: più di dieci Nobel per la fisica sono stati attribuiti a scoperte relative alle interazioni
deboli. Se Fermi non avesse ottenuto il Nobel per le sue ricerche sui neutroni ne avrebbe ben meritato uno per la
scoperta delle interazioni deboli. Una seconda valutazione dell’importanza della scoperta di Enrico Fermi si può dedurre
dal fatto che oltre la metà degli esperimenti attualmente in corso o in preparazione con acceleratori di particelle — al
CERN di Ginevra, al Fermilab di Chicago, a Stanford come a Frascati come a Tsukuba in Giappone o a Novosibirsk in
Russia — sono dedicati a studiare vari aspetti delle interazioni deboli. La stessa prevalenza degli studi sulle interazioni
deboli si riscontra nei programmi sperimentali dei grandi laboratori sotterranei, come quello italiano del Gran Sasso,
quello giapponese di Kamioka, ed altri ancora nel Canada e negli Stati Uniti. La teoria di Fermi delle interazioni deboli è
ormai confluita nella più generale teoria delle particelle elementari che va sotto il nome di “Modello Standard”. […] È
però importante ricordare che la teoria di Fermi mantiene ancora oggi il suo valore, sia per la validità delle soluzioni
proposte sia come stimolo per una serie di ricerche che hanno impegnato i fisici per quasi settant’anni, e che ancora li
impegneranno nei decenni a venire. In questa teoria si riflette la grandezza di Fermi, la firma di un grande maestro.»
Nicola CABIBBO, Le interazioni deboli, in Carlo BERNARDINI - Luisa BONOLIS (a cura di), Conoscere Fermi
nel centenario della nascita 29 settembre 1901 - 2001, Editrice Compositori, Bologna 2001
«Enrico Fermi nasce a Roma nel 1901. La sua produzione scientifica inizia nel 1921 e termina con la sua morte nel
1954. All’inizio della sua attività, la fisica conosce due sole forze fondamentali della natura, la gravitazione e
l’elettromagnetismo, e due sole particelle elementari costituenti la materia, i nuclei di idrogeno (protoni) e gli elettroni. A
metà degli anni Cinquanta le forze fondamentali sono diventate quattro, con l’aggiunta delle interazioni nucleari forte e
debole, e le particelle elementari note sono ormai una trentina. In poco meno di trent’anni la concezione della materia
subisce un mutamento così radicale e inusitato da rendere tale periodo, per la rapidità e la quantità delle conoscenze
acquisite, forse unico nella storia del pensiero scientifico occidentale. Le ricerche di Fermi segnarono profondamente
questo trentennio, non solo per la quantità e l’importanza dei risultati ottenuti ma soprattutto per il loro ruolo storico.
Esistono infatti traguardi scientifici di enorme valore che giungono al termine di lunghe e pazienti ricerche e che
coronano un ben definito progetto iniziale, ma ci sono anche scoperte apparentemente meno straordinarie che
obbligano a inattese risistemazioni del sapere acquisito, scardinano principî metodologici e conoscenze unanimemente
accettate e imprimono alla ricerca direzioni nuove e del tutto impreviste. Nel suo itinerario di scienziato […] Fermi
raggiunse entrambi gli obiettivi.»
Giuseppe BRUZZANITI, Enrico Fermi. Il genio obbediente, Einaudi, Torino 2007
13
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
«Dalla lettura dei giornali di qualche settimana fa avrai probabilmente capito a quale genere di lavoro ci siamo dedicati
in questi ultimi anni. È stato un lavoro di notevole interesse scientifico e l’aver contribuito a troncare una guerra che
minacciava di tirar avanti per mesi o per anni è stato indubbiamente motivo di una certa soddisfazione. Noi tutti
speriamo che l’uso futuro di queste nuove invenzioni sia su base ragionevole e serva a qualche cosa di meglio che a
rendere le relazioni internazionali ancora più difficili di quello che sono state fino ad ora. I giornali hanno pubblicato
un certo numero di dettagli sul lavoro di questi ultimi anni e tali dettagli, naturalmente, non sono più segreti. Ti
interesserà sapere, se non lo sai già dai giornali italiani, che verso la fine del 1942 abbiamo costruito a Chicago la
prima macchina per produrre una reazione a catena con uranio e grafite. È diventato d’uso comune chiamare queste
macchine «pile». Dopo la prima pila sperimentale molte altre ne sono state costruite di grande potenza. Dal punto di
vista della fisica, come ti puoi immaginare, queste pile rappresentano una ideale sorgente di neutroni che abbiamo
usato tra l’altro per molte esperienze di fisica nucleare e che probabilmente verranno usate ancora di più per questo
scopo ora che la guerra è finita.»
Lettera di Enrico Fermi a Edoardo Amaldi del 28 agosto 1945 (in Edoardo AMALDI, Da via Panisperna all’America,
Editori Riuniti, Roma 1997)
«Vorrei discutere con voi la crisi che la scienza attraversa da due anni a questa parte. In larga misura questa crisi è
dovuta all’improvvisa consapevolezza, di parte dell’opinione pubblica e del Governo, del tremendo ruolo che la
Scienza può avere nelle cose umane. L’importanza di questo ruolo era già nota. Ma il drammatico impatto portato
dalla costruzione della bomba atomica lo ha portato nella pubblica consapevolezza in maniera così vivida che gli
scienziati si sono trovati, inaspettatamente e talora contro la propria volontà, ad essere sotto i riflettori […] C’è una
grande penuria di uomini di scienza ben preparati […] Ora le iscrizioni di studenti nei dipartimenti scientifici sono
tornate a essere abbondanti. Spero che ben pochi di questi studenti siano attratti dal nuovo fascino che la scienza ha
acquistato. La professione del ricercatore deve tornare alla sua tradizione di ricerca per l’amore di scoprire nuove
verità. Poiché in tutte le direzioni siamo circondati dall’ignoto e la vocazione dell’uomo di scienza è di spostare in
avanti le frontiere della nostra conoscenza in tutte le direzioni, non solo in quelle che promettono più immediati
compensi o applausi.»
Discorso tenuto da Enrico Fermi nel 1947 (in Giulio MALTESE, Ritorno a Chicago: Enrico Fermi e la nascita della fisica delle
alte energie nel secondo dopoguerra (1946-1954), in Atti del XXI Congresso Nazionale di Storia della Fisica e
dell’Astronomia, Dipartimento di Fisica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS), 6, 7 e 8 giugno 2001)
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Lo storico Eric J. Hobsbawm definisce Secolo breve gli anni che vanno dall’esplosione della prima guerra mondiale fino
al collasso dell’URSS. A suo giudizio, “la struttura del Secolo breve appare come quella di un trittico o di un sandwich
storico. A un’Età della catastrofe, che va dal 1914 sino ai postumi della seconda guerra mondiale, hanno fatto seguito
una trentina d’anni di straordinaria crescita economica e di trasformazione sociale, che probabilmente hanno modificato
la società umana più profondamente di qualunque altro periodo di analoga brevità. Guardando indietro, quegli anni
possono essere considerati come una specie di Età dell’oro, e così furono visti non appena giunsero al termine all’inizio
degli
anni ’70. L’ultima parte del secolo è stata una nuova epoca di decomposizione, di incertezza e di crisi – e addirittura, per
larghe parti del mondo come l’Africa, l’ex URSS e le ex nazioni socialiste dell’Europa orientale, un’Età di catastrofe”.
Il candidato valuti criticamente la periodizzazione proposta da Hobsbawm e si soffermi sugli eventi che a suo parere
caratterizzano gli anni ’70 del Novecento.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti».
Il candidato, prendendo spunto da questa “previsione” di Andy Warhol, analizzi il valore assegnato alla “fama”
(effimera o meno) nella società odierna e rifletta sul concetto di “fama” proposto dall’industria televisiva (Reality e
Talent show) o diffuso dai social media (Twitter, Facebook, YouTube, Weblog, ecc.).
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
14
P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE
SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A -
ANALISI DEL TESTO
L. PIRANDELLO, Il piacere dell’onestà
ATTO PRIMO - SCENA OTTAVA
BALDOVINO, FABIO.
BALDOVINO (seduto, s’insella le lenti su la punta del naso e, reclinando indietro il capo) Le chiedo,
prima di tutto, una grazia.
FABIO
Dica, dica...
BALDOVINO
Signor marchese, che mi parli aperto.
5
FABIO Ah, sì, sì... Anzi, non chiedo di meglio.
BALDOVINO
Grazie. Lei forse però non intende questa espressione «aperto», come la intendo io.
FABIO
Ma... non so... aperto... con tutta franchezza...
1
E poiché Baldovino, con un dito, fa cenno di no:
10
...E come, allora?
Non basta. Ecco, veda, signor marchese: inevitabilmente, noi ci costruiamo. Mi spiego.
Io entro qua, e divento subito, di fronte a lei, quello che devo essere, quello che posso essere - mi
costruisco - cioè, me le presento 1 in una forma adatta alla relazione che debbo contrarre con lei. E lo
15
stesso fa di sé anche lei che mi riceve. Ma, in fondo, dentro queste costruzioni nostre messe così di
fronte, dietro le gelosie2 e le imposte, restano poi ben nascosti i pensieri nostri più segreti, i nostri più intimi
sentimenti, tutto ciò che siamo per noi stessi, fuori delle relazioni che vogliamo stabilire. - Mi sono spiegato?
FABIO
Sì, sì, benissimo… Ah, benissimo! [...]
20
BALDOVINO Comincio io, allora, se permette, a parlarle aperto. - Provo da un pezzo, signor marchese dentro - un disgusto indicibile delle abiette costruzioni di me, che debbo mandare avanti nelle
relazioni che mi vedo costretto a contrarre coi miei... diciamo simili, se lei non s’offende.
FABIO
No, prego... dica, dica pure...
BALDOVINO
Io mi vedo, mi vedo di continuo, signor marchese; e dico: - Ma quanto è vile, ma com’è
25
indegno questo che tu ora stai facendo!
FABIO
(sconcertato, imbarazzato) Oh Dio... ma no... perché?
BALDOVINO
Perché sì, scusi. Lei, tutt’al più, potrebbe domandarmi perché allora lo faccio? Ma
perché... molto per colpa mia, molto anche per colpa d’altri, e ora, per necessità di cose, non posso
fare altrimenti. Volerci in un modo o in un altro, signor marchese, è presto fatto: tutto sta, poi, se
30
possiamo essere quali ci vogliamo. [...] Ora, scusi, debbo toccare un altro tasto molto delicato.
FABIO
Mia moglie?
BALDOVINO
Ne è separato. - Per torti... - lo so, lei è un perfetto gentiluomo - e chi non è capace di
farne, è destinato a riceverne. - Per torti, dunque, della moglie. - E ha trovato qua una consolazione.
Ma la vita - trista usuraja - si fa pagare quell’uno di bene che concede, con cento di noje e di
35
dispiaceri.
FABIO
Purtroppo!
BALDOVINO
Eh, l’avrei a sapere! - Bisogna che ella sconti la sua consolazione, signor marchese! Ha
davanti l’ombra minacciosa d’un protesto senza dilazione. - Vengo io a mettere una firma d’avallo, e
ad assumermi di pagare la sua cambiale. - Non può credere, signor marchese, quanto piacere mi faccia
40
questa vendetta che posso prendermi contro la società che nega ogni credito alla mia firma. Imporre
questa mia firma; dire: - Ecco qua: uno ha preso alla vita quel che non doveva e ora pago io per lui,
perché se io non pagassi, qua un’onestà fallirebbe, qua l’onore d’una famiglia farebbe bancarotta;
signor marchese, è per me una bella soddisfazione: una rivincita! Creda che non lo faccio per altro.
[...]
45
FABIO Ecco, bene! E allora, questo. Benissimo! Io non vado cercando altro, signor Baldovino.
L’onestà! La bontà dei sentimenti! [...]
BALDOVINO
Ma le conseguenze, signor marchese, scusi! [...]
FABIO
Ecco... caro signore... – capirà… - già lei stesso l’ha detto - non... non mi trovo in condizione di
BALDOVINO
15
seguirla bene, in questo momento [...]
- È facilissimo. Che debbo fare io? - Nulla. - Rappresento la forma. - L’azione - e non bella
- la commette lei: - l’ha già commessa, e io gliela riparo; seguiterà a commetterla, e io la nasconderò. Ma per nasconderla bene, nel suo stesso interesse e nell’interesse sopratutto della signorina, bisogna
che lei mi rispetti; e non le sarà facile nella parte che si vuol riserbare! - Rispetti, dico, non
propriamente me, ma la forma - la forma che io rappresento: l’onesto marito d’una signora perbene.
55
Non la vuol rispettare?
FABIO
Ma sì, certo!
BALDOVINO
E non comprende che sarà tanto più rigorosa e tiranna, questa forma, quanto più pura lei
vorrà che sia la mia onestà? - Perciò le dicevo di badare alle conseguenze. [...]
FABIO
Come... perché, scusi? - Io non vedo tutte codeste difficoltà che vede lei!
60
BALDOVINO Credo mio obbligo fargliele vedere, signor marchese. Lei è un gentiluomo. Necessità di
cose, di condizioni, la costringono a non agire onestamente. Ma lei non può fare a meno dell’onestà!
Tanto vero che, non potendo trovarla in ciò che fa, la vuole in me. Devo rappresentarla io, la sua
onestà: - esser cioè, l’onesto marito d’una donna, che non può essere sua moglie; l’onesto padre d’un
nascituro che non può essere suo figlio. È vero questo?
65
FABIO Sì, sì, è vero.
BALDOVINO
Ma se la donna è sua, e non mia; se il figliuolo è suo, e non mio, non capisce che non
basterà che sia onesto soltanto io? Dovrà essere onesto anche lei, signor marchese, davanti a me. Per
forza! - Onesto io, onesti tutti. - Per forza!
FABIO
Come come? Non capisco! Aspetti...
50
BALDOVINO
Note:
1
2
mi presento a lei
le persiane
Luigi PIRANDELLO (Girgenti 1867 - Roma 1936) ebbe il premio Nobel nel 1934. Tutta la sua produzione è
percorsa dal filo rosso dell’assurdo e del tragico della condizione umana, dal contrasto tra apparenza e realtà e
dallo sfaccettarsi della verità. Il testo proposto è tratto da Il piacere dell’onestà, commedia in tre atti,
rappresentata per la prima volta a Torino il 25 novembre 1917. La vicenda è collocata ai primi del
Novecento in una città delle Marche.


Un nobile (il marchese Fabio), separato dalla moglie, ha una relazione con una giovane (Agata), che
aspetta da lui un bambino. Il marchese e la madre della giovane pensano di trovare ad Agata (riluttante,
ma poi consenziente), un finto marito per «salvare le apparenze». Accetta di assumere questo ruolo un
altro aristocratico, Baldovino, uomo dalla vita dissipata, pieno di debiti di gioco, che non sa come pagare e
che vengono pagati dal marchese. Ma Baldovino, molto accorto e sottile intenditore dei raggiri altrui,
intuisce che Fabio, dopo aver fatto di lui un finto padre del nascituro, cercherà di scacciarlo dalla
famiglia, magari facendolo apparire un truffatore in qualche affare finanziario. Per prevenire questo
inganno, Baldovino fonda tutto il suo rapporto col marchese su un patto di onestà di pura forma: chiede
che tutti debbano apparire sempre e in ogni cosa onesti, anche se non lo sono. Infatti, Baldovino, per tutta la
vita imbroglione e sregolato, accetta questo vile patto solo per provare il piacere di apparire onesto, in una
società che non rende affatto facile l’essere onesti. Ma alla fine giunge il colpo di scena: quando si
scoprono l’inganno del marchese e la disonestà sua e degli altri, Baldovino confessa la propria intima
disonestà e conquista in questo modo, involontariamente, la stima e l’amore di Agata, che decide di andare a
vivere con lui, portando con sé anche il bambino.
Nella Scena ottava dell’Atto primo si incontrano e discutono per la prima volta il puntiglioso Baldovino e
l’incauto Fabio. - Le parole in neretto nel testo sono evidenziate già dall’Autore.
16
Analisi del testo
A. La figura di Baldovino
1. Cerca e commenta nelle battute di Baldovino le parole e le espressioni che meglio rivelano le sue
posizioni e intenzioni nella trattativa.
2. Nel brano dalla riga 19 alla riga 41 quali esperienze affiorano della precedente vita di Baldovino?
3. In quale brano emerge più chiaramente il quadro delle «apparenze» da salvare? Individualo e
commentalo.
B. La figura di Fabio
1. Come si caratterizza il linguaggio di Fabio rispetto a quello di Baldovino?
2. Quando Fabio (righe 42 e 43) parla di «onestà» e «bontà dei sentimenti» da parte di Baldovino, a che cosa
sembra riferirsi?
3. In questo dialogo, Fabio fa finta di non capire i discorsi di Baldovino o non li comprende davvero?
Argomenta la tua risposta.
Commento complessivo e approfondimenti
1. Da questa vicenda, che per lungo tratto ci presenta personaggi pieni di ipocrisia e abituati al raggiro, si
ricava alla fine anche una morale positiva? In che modo il pessimismo di Pirandello, quale si riscontra in
questa ed in altre sue opere a te note, vuole aiutarci a trovare il filo per una condotta onesta nella vita, così
piena di difficoltà per tutti?
2. Pirandello è tra i nostri scrittori moderni che propongono per primi una lingua finalmente di “uso medio”,
cioè di tipo parlato. Cerca e commenta le espressioni vicine al parlato di oggi. Puoi spiegare, ad esempio, il
significato dell’avverbio «allora» qui più volte usato.
3. Nel rispondere alle domande che ti sono state poste, riferisciti anche al contesto culturale europeo
dell’epoca.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI
GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i
documenti e i dati che lo corredano.
Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi,
argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di
studio.
Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista
specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).
Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno
specifico titolo.
Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti
sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’.
Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione
(quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro).
Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni
o eventi di rilievo).
Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.
17
1.
AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Affetti familiari
DOCUMENTI
In morte del fratello Giovanni
Un dì, s’io non andrò sempre fuggendo di gente
in gente, me vedrai seduto
su la tua pietra, o fratel mio, gemendo il fior
de’ tuoi gentili anni caduto.
La Madre or sol, suo dì tardo traendo, parla di
me col tuo cenere muto;
ma io deluse a voi le palme tendo, e sol da
lunge i miei tetti saluto.
Sento gli avversi Numi, e le secrete cure che
al viver tuo furon tempesta, e prego anch’io
nel tuo porto quïete.
Questo di tanta speme oggi mi resta!
Straniere genti, l’ossa mie rendete allora al
petto della madre mesta.
U. FOSCOLO, Sonetti (1802)
Ed amai nuovamente; e fu di Lina
dal rosso scialle il più della mia vita.
Quella che cresce accanto a noi, bambina
dagli occhi azzurri è dal suo grembo uscita
Trieste è la città, la donna è Lina,
per cui scrissi il mio libro di più ardita
sincerità; né dalla sua fu fin’
ad oggi mai l’anima mia partita.
Ogni altro conobbi umano amore;
ma per Lina torrei di nuovo un’altra
vita, di nuovo vorrei cominciare.
Per l’altezze l’amai del suo dolore,
perché tutto fu al mondo, e non mai scaltra,
e tutto seppe, e non se stessa, amare.
U. SABA, Autobiografia (1924)
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.
E. MONTALE, Satura (1971)
Il compleanno di mia figlia.
1966
Michelangiolo Buonarroti, Sacra famiglia (1504)
A mia moglie, in montagna
Dal fondo del vasto catino,
supini presso un’acqua impaziente
d’allontanarsi dal vecchio ghiacciaio,
ora che i viandanti dalle braccia tatuate
han ripreso il cammino verso il passo,
possiamo guardare le vacche.
Poche sono salite in cima all’erta e pendono
senza fame né sete,
l’altre indugiano a mezza costa
dov’è certezza d’erba
e senza urtarsi, con industri strappi,
brucano; finché una
leva la testa a ciocco verso il cielo,
muggisce ad una nube ferma come un battello.
E giungono fanciulli con frasche che non usano,
angeli del trambusto inevitabile,
e subito due vacche si mettono a correre
con tutto il triste languore degli occhi
che ci crescono incontro.
Ma tu di fuorivia, non spaventarti,
non spaventare il figlio che maturi.
G. ORELLI, L’ora del tempo (1962)
Siano con selvaggia compunzione accese
le tre candele.
Saltino sui coperchi con fragore i due
compari di spada compiuti uno
sei anni e mezzo, l’altro cinque
e io trentaquattro e la mamma trentadue
e la nonna, se non sbaglio, sessantotto.
Questa scena non verrà ripetuta.
La scena non viene diversamente effigiata. E chi
si sentisse esule o in qualche
percentuale risulta ingrugnato
parli prima o domani.
Accogli, streghina di marzapane, la nostra sospettosa tenerezza.
Seguano come a caso stridi
di vagoni piombati, raffiche di mitragliatrice…
G. RABONI, Cadenza d’inganno (1975)
18
La madre
E il cuore quando d’un ultimo battito
Avrà fatto cadere il muro d’ombra
Per condurmi, Madre, sino al Signore, Come una volta mi
darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all’Eterno, Come già ti vedeva
Quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia, Come
quando spirasti
Dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m’avrà perdonato, Ti verrà
desiderio di guardarmi.
Ricorderai d’avermi atteso tanto,
E avrai negli occhi un rapido sospiro.
G. UNGARETTI, 1930
19
2.
AMBITO
SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: È ancora possibile la poesia nella società delle comunicazioni di massa?
DOCUMENTI
«Sotto lo sfondo così cupo dell’attuale civiltà del benessere anche le arti tendono a confondersi, a smarrire la
loro identità. Le comunicazioni di massa, la radio e soprattutto la televisione, hanno tentato non senza successo
di annientare ogni possibilità di solitudine e di riflessione. Il tempo si fa più veloce, opere di pochi anni fa
sembrano “datate” e il bisogno che l’artista ha di farsi ascoltare prima o poi diventa bisogno spasmodico
dell’attuale, dell’immediato. Di qui l’arte nuova del nostro tempo che è lo spettacolo, un’esibizione non
necessariamente teatrale a cui concorrono i rudimenti di ogni arte e che opera una sorta di massaggio psichico
sullo spettatore o ascoltatore o lettore che sia… In tale paesaggio di esibizionismo isterico quale può essere il
posto della più discreta delle arti, la poesia? » E. MONTALE, È ancora possibile la poesia? (Discorso tenuto all’Accademia di
«Ruth Lilly, erede novantenne della casa farmaceutica che produce il Prozac, ha regalato cento milioni di dollari
a “Poetry”, rivista di poesia perennemente in bolletta che ha pubblicato i grandi del Novecento, da Dylan
Thomas ed Ezra Pound, e che rischiava di chiudere… È un segno del destino che il denaro speso per gli
antidepressivi sia andato a finanziare la più antica e ignorata delle medicine contro l´angoscia. Ed è un altro
segno che sia stato proprio il Pio Albergo Trivulzio di Milano… ad aver organizzato un concorso nazionale di
poesia per anziani. Lo hanno vinto una coetanea veneta della miliardaria americana e la signora Luigia Tonelli,
leggermente più matura, che ha voluto ringraziare la giuria con queste parole: “I miei 104 anni sono tanti, ma
non sono mai troppi per tutto quello che la vita ci offre”. Una frase che, a leggerla prima e dopo i pasti, uno si
dimentica persino di prendere il Prozac. Rimane la gioia di vedere tanti vecchi rifugiarsi nella poesia, il
linguaggio dei bambini. E la rabbia di saperli quasi costretti a scrivere, dal momento che il mondo non li ascolta
più. »
M. GRAMELLINI, I versi della nonna, LA STAMPA 20/11/2002
«La poesia è, ormai, un “genere” letterario sempre più specialistico, che non interessa nessuno, o quasi, al di
fuori delle università e di una cerchia ristretta di cultori… Ma la poesia da sempre, aspira a essere popolare; e
questo fatto genera qualche equivoco… L’impopolarità della poesia sembra irreversibile. In passato, la poesia
diventava popolare sulla spinta delle grandi idee, delle grandi emozioni, delle grandi cause (giuste o sbagliate).
Oggi, il pacifismo non ha un vate, la causa palestinese e le sofferenze del popolo israeliano non hanno un vate;
Bin Laden balbetta versi non suoi, Karadzic è meglio dimenticarlo. Forse, un capitolo della storia umana si è chiuso
per sempre.»
S. VASSALLI, Il declino del vate, IL CORRIERE DELLA SERA 12/01/2003
«La poesia è irreversibilmente morta… oppure è viva e lotta con noi...? Di fronte a un’alternativa del genere, la
mia reazione istintiva è, lo confesso, quella di stringermi nelle spalle e cambiare discorso. Come si fa a
rispondere? La poesia è una possibilità infinitamente sospesa, una possibilità che si avvera soltanto nella mente
di ogni singolo destinatario; tutto il resto, la “popolarità”, il “ruolo sociale” ecc. - appartiene alla sfera delle
conseguenze e può esserci o non esserci, in un determinato periodo storico, per motivi che non dipendono né
dai poeti né dalla poesia. »
G. RABONI, La poesia? Si vende ma non si dice, IL CORRIERE DELLA SERA 18/01/2003
«… la poesia non muore mai del tutto. Se morisse la poesia, allora si atrofizzerebbero e si impoverirebbero
mortalmente anche il linguaggio e il pensiero, e non sarebbe un capitolo della storia umana a chiudersi, ma
sarebbe l’umanità stessa a cambiare. Bisogna indicarli gli assassini della poesia: non sono certo il popolo, i
ragazzi e le ragazze, i lavoratori, gli anziani, le persone comuni, ma sono tra i poeti e gli intellettuali stessi,
almeno tra quelli che vivono di rendita su vecchie posizioni nichiliste, materialistiche ed eurocentriche, sono tra
quei borghesi corrotti, cinici, conformisti, pigri, incolti che rappresentano il ventre molle della classe dirigente
italiana, sono tra i cultori del trash, sono tra coloro che attaccano e avvelenano la Madre Terra, sono tra i sostenitori
di una inedita gerarchia in cui Denaro e Tecnica occupano il primo posto nella scala dei valori…. Sepopolare è
tutto ciò che riguarda i consigli per gli acquisti, il luccicante ma miserabile mondo della moda, degli spot, del
calciomercato allora è meglio che la poesia non sia popolare. Lei è di più, è universale. E quelli che la vogliono
uccidere non ce la faranno.» G. CONTE, Ma la poesia non sempre deve essere popolare, IL CORRIERE DELLA SE
“La società-spettacolo non vuole cancellare la nobile funzione della poesia, perché sa che ne avrebbe un ritorno
d’immagine negativo. E allora, semplicemente, e per arrivare ai grandi numeri, fa della canzone il surrogato di
massa della poesia... C’è però un fatto decisivo a conferma della presenza vitale, anche se occultata dai media
più forti, della poesia, e cioè la fiducia tranquilla dei giovanissimi in questo genere espressivo. Qualche anno fa
pensavo: com’è possibile che un diciottenne, oggi, affidi il meglio di sé alla poesia, in un mondo che tende a
nasconderla? Ebbene, i giovani che scrivono versi, ma non per raccontare le sole sciocchezze in cuore e amore,
20
sono tanti e pienamente persuasi. Investono il meglio di sé nell’energia insostituibile e nella verità profonda della
parola poetica, e non gliene importa nulla dei vip televisivi e della cultura di massa. Li seguo da tempo, sono nati
negli anni Settanta e ormai anche oltre… Sono loro il futuro della poesia, che non cederà certo il campo ai
surrogati.”
M. CUCCHI, Il destino della poesia nella società moderna, LA STAMPA, 21/1/2003
«Sei una parola in un indice». Lessi questo verso tanti anni fa, non so più su quale rivista letteraria... Ma per me
quel “sei una parola in un indice”, quel “ma di te sappiamo solo oscuro amico/che udisti l’usignolo una sera”,
vanno a toccare più di ogni altra composizione le misteriose corde d’ordine sentimentale (chiamiamole pure
così), latenti in ciascuno di noi dai tempi della scuola. Sono veri e propri innamoramenti, cui si perviene
casualmente, per vie proprie, o perché un insegnante più appassionato degli altri e con una voce più duttile, ce li
ha messi in evidenza. Lo studio a memoria della poesia è ancora obbligatorio, mi dicono, e ancora mal
sopportato dai ragazzini. Sarà, ma “Dolce e chiara è la notte e senza vento” o “quel giorno più non vi leggemmo
avante”, devono pur risuonare in un’aula scolastica. Sono spiragli aperti per un attimo su un mondo parallelo
che esclude merendine e play-station. Un mondo di suggestioni enigmatiche e dolcissime, che per molti scomparirà
forse per sempre ma per altri resterà per sempre lì a portata di mano, evocabile in ufficio, guidando sull’autostrada,
spingendo il carrello per un supermercato… Sono lingotti in un caveau svizzero, magari parziali e approssimativi
nella memoria, ma emotivamente indistruttibili. Ognuno se li deve mantenere da sé, con la sua segreta chiave,
perché l’alternativa (il cenacolo con dama protettrice, il convegnino promosso dal Comune, l’evento mediatico una
volta l’anno) non funziona, inquina senza scampo quelle privatissime risonanze... »
C. FRUTTERO, L’indice di Borges, TUTTOLIBRI, 11 gennaio 2003
3.
AMBITO
STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Il terrore e la repressione politica nei sistemi totalitari del ‘900.
DOCUMENTI
Scheda:
Il fascismo italiano fece centinaia di prigionieri politici e di confinati in domicilio coatto, migliaia di
esiliati e fuoriusciti politici.
Il nazismo tedesco dal 1933 al 1939 ha eliminato circa 20.000 oppositori nei campi di concentramento e
nelle prigioni; tra il 1939 e il 1941 ha sterminato nelle camere a gas 70.000 tedeschi vittime di un
programma di eutanasia. Durante la guerra si calcola che siano stati uccisi circa 15 milioni di civili nei
paesi occupati, circa 6 milioni di ebrei; 3.300.000 prigionieri di guerra sovietici, più di un milione di
deportati e decine di migliaia di zingari sono morti nei campi di concentramento; più di 8 milioni sono
stati inviati ai lavori forzati.
21
Nella Russia comunista la prima epurazione la pagarono gli iscritti al partito; tra il 1936-38 furono eliminati
30.000 funzionari su 178.000; nell’Armata rossa in due anni furono giustiziati 271 tra generali, alti ufficiali e
commissari dell’esercito. Nei regimi comunisti del mondo (URSS, Europa dell’Est, Cina, Corea del Nord, Vietnam,
Cambogia, Cuba, ecc.) si calcola che sono stati eliminati circa 100 milioni di persone contrarie al regime.
Né bisogna dimenticare le “foibe” istriane e, più di recente, i crimini nei territori della ex Jugoslavia, in Algeria, in
Iraq, ecc. Amnesty International ha segnalato 111 Paesi dove sono state applicate torture su persone per reati
d’opinione.
“Con il terrore si assiste a una doppia mutazione: l’avversario, prima nemico e poi criminale, viene trasformato
in ‘escluso’. Questa esclusione sfocia quasi automaticamente nell’idea di sterminio. Infatti la dialettica
amico/nemico è ormai insufficiente a risolvere il problema fondamentale del totalitarismo: si tratta di costruire
un’umanità riunificata e purificata, non antagonista [...]. Da una logica di lotta politica si scivola presto verso una
logica di esclusione, quindi verso un’ideologia dell’eliminazione e, infine, dello sterminio di tutti gli elementi
impuri”.
S. COURTOIS, “Perché?”, in Il libro nero del comunismo, Milano, Mondadori, 2000
“Per genocidio si intende uno qualunque dei seguenti atti, commessi con l’intenzione di distruggere completamente
o in parte un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso in quanto tale: a) assassinio di membri del gruppo; b)
grave attentato all’incolumità fisica o mentale di membri del gruppo; c) imposizione intenzionale al gruppo di
condizioni di vita destinate a provocarne la distruzione fisica totale o parziale; d) misure volte a ostacolare le
nascite all’interno del gruppo; e) trasferimenti coatti dei figli di un gruppo a un altro”.
Convenzione delle Nazioni Unite del 9/12/1948
“Dolore per la nostra patria [il Cile] soggiogata e convertita in un immenso carcere; per il nostro popolo
martoriato dalla fame e dalla miseria; per i nostri compagni ed amici caduti nel combattimento, o assassinati,
torturati o incarcerati dal fascismo. Speranza che questo incubo di orrore avrà una fine non lontana, e la certezza
che i colpevoli riceveranno il castigo esemplare”.
C. ALTAMIRANO, “Saluto di capodanno: I gennaio 1975”, in Tutte le forme di lotta, Milano, 1975, (L’autore era segretario
generale del Partito socialista cileno)
“I regimi totalitari del XX secolo hanno rivelato l’esistenza di un pericolo prima insospettato: quello di una
manomissione completa della memoria”.
T. TODOROV, Memoria del male, tentazione del bene. Inchiesta su un secolo tragico, Milano, Garzanti, 2001
4.
AMBITO
TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: L’acqua, risorsa e fonte di vita
DOCUMENTI
H2O UNA BIOGRAFIA DELL’ACQUA: H2O è l’unica formula chimica che tutti conoscono. Ed è giusto che sia
così: l’acqua non è solo la sostanza più diffusa sulla terra, ma è la condizione necessaria, la fonte, la matrice della
vita. In tutti gli antichi miti della creazione, in principio era l’acqua: nella Bibbia “lo spirito di Dio aleggiava sulle
acque”; nel Regveda, tutto “era acqua indistinta”. Quando la spogliamo dei suoi abbellimenti simbolici, della sua
associazione con la purezza, l’anima, la maternità, la vita e la giovinezza; anche quando la riduciamo ad un
fenomeno da laboratorio, chimico o geologico che sia, l’acqua continua ad affascinarci. Molecola a prima vista
molto semplice, nondimeno l’acqua lancia alla scienza sfide sempre difficili.’’
Ph. BALL, H2O una biografia dell’acqua, Rizzoli 2000
USI E SPRECHI: “Destino veramente strano quello dell’acqua: se un essere umano ne è privato solo per pochi
giorni, muore. Se una zona attraversa un lungo periodo di siccità, migliaia o addirittura milioni di persone
muoiono di fame. Senza di essa, niente può vivere, crescere, produrre. E tutto questo si riflette nelle idee che ci
facciamo sull’acqua e nella sacralità che spesso ancora la circonda. Allo stesso tempo, però, l’acqua è sprecata,
sporcata, ignorata e dimenticata forse più di qualunque altra risorsa naturale.”
M. FONTANA, L’acqua, natura, uso, consumo, inquinamento e sprechi, Editori riuniti, 1984
22
ACQUA, FONTE DI SICUREZZA ALIMENTARE: “ Affinché vi sia cibo occorre che vi sia acqua. E’ quindi
fondamentale investire per garantire la disponibilità e l’uso efficiente delle risorse idriche, in un indispensabile
contesto di salvaguardia ambientale. Acqua e cibo rappresentano il motore di quello sviluppo autosostenibile cui
tutti dobbiamo dare priorità assoluta.”
Introduzione a “Celebrazioni Ufficiali Italiane per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2002”
da parte del presidente del Consiglio dei Ministri
PROSPETTIVE FUTURE: “La società contemporanea si è abituata all’idea che risorse essenziali per la vita e per le
attività economiche e produttive, come l’acqua, siano inesauribili, a portata di mano, sempre disponibili. Non
tutti sanno, tuttavia, che questa fondamentale risorsa è limitata e, in alcune situazioni, comincia anche a
scarseggiare. Occorre, quindi, migliorare la conoscenza e la tutela dell’acqua come elemento fondamentale
esistente in natura e dell’acqua come risorsa per lo sviluppo, necessaria per la vita, per la salute, per le città e per
le campagne, e in particolare per l’agricoltura e per una sana alimentazione... In futuro - è ormai evidente l’acqua diventerà sempre più un bene prezioso ed insostituibile, anche raro. Le difficoltà di approvvigionamento, il
declino della qualità, la penuria, il consumo disattento, gli sprechi dell’acqua sono già motivo di preoccupazione…
L’acqua non dovrà essere un fattore di incertezza o, nel caso delle catastrofi, minaccia per la popolazione del
mondo, anche nei luoghi dove il clima favorevole, le piogge, l’innevamento, l’alternarsi delle stagioni l’hanno resa
abbondante.”
Atti della Giornata mondiale per l’alimentazione 2002
È L’ANNO DELLA VITA: “E’ certamente una coincidenza che il 2003, atteso da tempo per celebrare i
cinquant’anni dalla scoperta della struttura a doppia elica del Dna, sia stato dedicato anche all’acqua.
L’accostamento non poteva essere, comunque, più pertinente. Il Dna è, soprattutto nell’immaginario collettivo, il
simbolo biologico della vita, ed è un luogo non meno comune che l’acqua è una condizione indispensabile per la
vita. Nonché un ambiente che offre straordinarie opportunità evolutive. Con conseguenze non sempre benefiche
per l’uomo: nel passaggio a una civiltà più sedentaria l’acqua ha infatti cominciato a rappresentare un grave
rischio di morte per l’umanità, veicolando gli agenti di malattie come il tifo e il colera o favorendo lo sviluppo di
artropodi in grado di trasmettere virus, o parassiti come la malaria. Il rapporto fra acqua e vita è stato intuito da
molti miti della creazione, in particolare presso quelle civiltà che si svilupparono sulle sponde dei grandi fiumi e
fatto proprio addirittura dal primo filosofo naturalista, Talete.”
G. CORBELLINI, Una molecola nell’oceano, in IL SOLE 24 ORE, 5 gennaio 2003
“La molecola è sempre H2O ma in molte parti del mondo è marrone, sporca di fango e portatrice di funghi e
batteri e quindi di malattie e di morte: Oppure è assente del tutto. Per l’Organizzazione mondiale della Sanità la
situazione peggiora: nel 2025 l’oro blu potrebbe essere insufficiente per due persone su tre. Urgono nuovi
accordi internazionali. L’acqua è un problema globale, ma a differenza del riscaldamento del clima, è affrontabile
su scala locale. Lo stress idrico è, per esempio, spesso causato da sprechi locali: in primo luogo dalle inefficienze
in agricoltura (attività per la quale utilizziamo il 70% dell’acqua), ma anche da semplici, stupide perdite delle
tubature o contaminazioni evitabili… Ma ciò che in Italia è un problema, in Bangla Desh può diventare un
dramma. Fino a una trentina di anni fa, tutti bevevano acqua contaminata dalle fognature. Ascoltando i geologi,
però, si scopre che basterebbe scavare i pozzi a una profondità di 80 metri, anziché di 50 circa per eliminare il
problema alle radici nel 99% dei casi.”
M. MERZAGORA, Un patto sul colore dell’acqua, in IL SOLE 24 ORE, 5 gennaio 2003
23
L’EMERGENZA IDRICA E LA STIMOLAZIONE DELLA PIOGGIA: “L’agricoltura italiana può
contare sempre meno sulle piogge… Una situazione che provocherà pesanti ripercussioni economiche se
si considera che più del
50% del valore lordo della produzione agricola italiana dipende dall’irrigazione e che i due terzi del
valore delle esportazioni è costituito da prodotti che provengono da territori irrigati. Alla stimolazione
delle piogge si lavora nei Paesi più avanzati al mondo, come gli Stati Uniti, e in nazioni, come Israele,
che hanno adottato la tecnologia italiana e si avvalgono della consulenza dei nostri esperti. Non
solo. Il convegno dell’Organizzazione meteorologica mondiale ha riaffermato, lo scorso anno a
Ginevra, il grande interesse per la stimolazione della pioggia riprendendo l’indicazione data dalla
Conferenza di Rio de Janeiro che cita questa tecnologia quale sistema di lotta alla desertificazione
della terra. Cos’è la stimolazione della pioggia? La tecnologia messa a punto da un’associazione italiana
riproduce in sostanza il processo naturale di formazione delle precipitazioni. Ci si avvale di piccoli
aerei che volano alla base dei sistemi nuvolosi, rilasciando microscopiche particelle di ioduro di argento
in grado di accelerare il processo di condensazione trasformando il vapore in pioggia che cade al suolo.”
AGRICOLTURA, marzo/aprile 2002
TIPOLOGIA C -
TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Tutti gli esseri umani, senza distinzione alcuna di sesso, razza, nazionalità e religione, sono titolari
di diritti fondamentali riconosciuti da leggi internazionali. Ciò ha portato all’affermazione di un
nuovo concetto di cittadinanza, che non è più soltanto “anagrafica”, o nazionale, ma che diventa
“planetaria” e quindi universale.
Sviluppa l’argomento analizzando, anche alla luce di eventi storici recenti o remoti, le difficoltà
che i vari popoli hanno incontrato e che ancor oggi incontrano sulla strada dell’affermazione dei
diritti umani. Soffermati inoltre sulla grande sfida che le società odierne devono affrontare
per rendere coerenti e compatibili le due forme di cittadinanza.
TIPOLOGIA D GENERALE
TEMA DI ORDINE
Si dice da parte di alcuni esperti che la forza delle immagini attraverso cui viene oggi veicolata
gran parte delle informazioni rischia, a causa dell’impatto immediato e prevalentemente
emozionale, tipico del messaggio visivo, di prendere il sopravvento sul contenuto concettuale
del messaggio stesso e sulla riflessione critica del destinatario.
Ma si dice anche, da parte opposta, che è proprio la immagine a favorire varie forme di
apprendimento, rendendone più efficaci e duraturi i risultati.
Discuti criticamente i due aspetti della questione proposta, avanzando le tue personali
considerazioni.
__________________
__________ Durata
massima della prova: 6
ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
24
GRIGLIA VALUTAZIONE PRIMA PROVA
Esame di Stato 2016:
II Commissione ……………… ISS “ J.F. Kennedy”, Monselice, Pd
Classe V …….
Candidato/a…………………………………………………….
Tipologia A: analisi del
testo
Competenze
Analisi competenze
Descrittori dei livelli
P
1- Testuale:
impostazione
ed
articolazione
complessiva
del testo
Punteggi
Rispetto delle consegne
: titolo, lunghezza (5
colonne)
Coerenza e coesione
della struttura del
discorso e scansione in
paragrafi
L’elaborato dimostra padronanza:
1-carente
2- accettabile
3 sicura
scarsa e/o
corretta
efficace
difficoltosa nel
nell’applicazione
nell’applicazione di
rispetto delle
degli stilemi della
tutti gli stilemi della
consegne
tipologia testuale
tipologia testuale
…diffusamente
…nell’insieme
corrette ed
imprecise e carenti
semplici, ma
organiche in tutto il
corrette
testo
Presentazione grafica,
cura dell’impaginazione
imprecisa e
disordinata
accettabile
curata ed efficace
Correttezza ortografica
e grafica
molti errori
alcune distrazioni
pienamente
corretta
Padronanza delle
strutture
morfosintattiche e della
loro flessibilità e
varietà
frammentata,
confusa e
disarticolata
nell’insieme
corretta, con alcune
rigidità
perfettamente
corretta e con
elementi di
flessibilità e
complessità
Uso consapevole della
punteggiatura in
relazione al testo
Consistenza del
repertorio lessicale
Appropriatezza e
Coerenza specifica del
registro linguistico
carente e imprecisa
corretta,ma non
sempre accurata
accurata ed efficace
scarsa
accettabile
completa
adeguata con
alcune imprecisioni
adeguata ed
appropriata
Uso adeguato dei
linguaggi settoriali
inadeguato e
carente
complessivamente
appropriato
sicuro ed efficace
4- Ideativa
Punteggi
1
nulla
3
carente
5
sicura
Capacità di
elaborazione
e
ordinamento
delle idee
Comprensione letterale
del testo: parafrasi e/o
riassunto
non
pertinen
te
Analisi degli elementi
formali e tematici del
testo
assente
2
grave
carenza
con
numeros
e
imprecisi
oni e/o
lacune
decisam
ente
incomple
ta e
scorretta
Interpretazione critica
e valutazione
argomentata
assente
Decisam
ente
confusa
e/o non
condivisi
bile
poco
riconosc
ibile e/o
condivis
ibile
2-Morfosintattica
Uso delle
strutture
morfosintattic
he e del
sistema
ortografico e
interpuntivo
3-Lessicalesemantica
Disponibilità
di risorse
Lessicali e
dominio della
semantica
diffusamente
inappropriata
con
imprecis
ioni e/o
lacune
Limitata
ad
alcuni
element
i
Conmmissione
…………………………………………………………………………………………………………………………..
Presidente………………………………………………………………………………………………………….
25
4
accetta
bile
sostanzi
almente
corretti
e
completi
alcune
lacune e
imprecisi
oni, ma
sostanzi
almente
esaurien
te
Per lo
più
presenti
e
interess
anti
quasi
esaurie
nti con
lievi
impreci
sioni
comple
ssivam
ente
esaurie
nte
Esaurie
nti e
sostenu
te da
riflessio
ni
person
ali
Unanimità
D
6
pienamt
e sicura
perfetta
mente
esaurient
ie
corretti
esaurient
ee
condotta
con
acume
profonde,
originali
e ben
evidenzia
te
Total
……..
/15
Esame di Stato 2016:
II Commissione ……………… ISS “ J.F. Kennedy”, Monselice, Pd
Classe V …….
Candidato/a…………………………………………………
Competenze
1- Testuale:
impostazione
ed
articolazione
complessiva
del testo
2-Morfosintattica
Uso delle
strutture
morfosintattic
he e del
sistema
ortografico e
interpuntivo
3-Lessicalesemantica
Disponibilità
di risorse
Lessicali e
dominio della
semantica
4- Ideativa
Capacità di
elaborazione
e
ordinamento
delle idee
Analisi competenze
punteggi
Rispetto delle consegne
: titolo, lunghezza (5
colonne), destinazione
editoriale
Coerenza e coesione
della struttura del
discorso e scansione in
paragrafi
Tipologia B1
B2
B3
B4
Descrittori dei livelli
L’elaborato dimostra padronanza:
1-carente
2- accettabile
3 sicura
scarsa e/o
corretta
efficace
difficoltosa nel
nell’applicazione
nell’applicazione di
rispetto delle
degli stilemi della
tutti gli stilemi della
consegne
tipologia testuale
tipologia testuale
…diffusamente
…nell’insieme
corrette ed
imprecise e carenti
semplici, ma
organiche in tutto il
corrette
testo
Presentazione grafica,
cura dell’impaginazione
imprecisa e
disordinata
accettabile
curata ed efficace
Correttezza ortografica
e grafica
molti errori
alcune distrazioni
pienamente
corretta
Padronanza delle
strutture
morfosintattiche e della
loro flessibilità e
varietà
frammentata,
confusa e
disarticolata
nell’insieme
corretta, con alcune
rigidità
perfettamente
corretta e con
elementi di
flessibilità e
complessità
Uso consapevole della
punteggiatura in
relazione al testo
Consistenza del
repertorio lessicale
Appropriatezza e
Coerenza specifica del
registro linguistico
carente e imprecisa
corretta,ma non
sempre accurata
accurata ed efficace
scarsa
accettabile
completa
adeguata con
alcune imprecisioni
adeguata ed
appropriata
Uso adeguato dei
linguaggi settoriali
inadeguato e
carente
1
2
nulla
grave
carenza
assente
difficolto
sa e/o
scorretta
superfici
ale
complessivamente
appropriato
3
4
carente accetta
bile
poco
sufficient
articolat
emente
a e poco chiara
significa
tiva
sicuro ed efficace
molto
scarsa o
nulla
carente
e
scorretta
faticosa
e
superfici
ale
corretta
irrilevan
te
discutibil
e
superfici
ale
soddisfa
cente
Punteggi
Organizzazione ed
efficacia della
argomentazione
intorno ad una idea di
fondo
Comprensione ed
integrazione dei
documenti
Rielaborazione critica
delle informazioni
attraverso commenti e
valutazioni
diffusamente
inappropriata
Conmmissione
…………………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………..
…………………………………………………………………………………………………………………………..
Presidente………………………………………………………………………………………………………….
26
5
sicura
chiara
e
coerent
e in
tutto il
testo
articola
ta ed
efficace
signific
ative e
convinc
enti
Unanimità
Maggioranza
P
D
6
pienamt
e sicura
stringent
e ed
incisiva
in tutto il
testo
esaurient
e ed
incisiva
meditata
e
rilevante
Totale
…….
/15
Monselice,………………/…………./2016
Esame di Stato 2016:
II Commissione ……………… ISS “ J.F. Kennedy”, Monselice, Pd
Classe V …….
Candidato/a…………
giornale
Competenze
1- Testuale:
impostazione
ed
articolazione
complessiva
del testo
2-Morfosintattica
Uso delle
strutture
morfosintattic
he e del
sistema
ortografico e
interpuntivo
3-Lessicalesemantica
Disponibilità
di risorse
Lessicali e
dominio della
semantica
Analisi competenze
Punteggi
Rispetto delle consegne
: titolo, lunghezza (5
colonne)
Coerenza e coesione
della struttura del
discorso e scansione in
paragrafi
Tipologia
B1
B2
B3
B4: articolo di
Descrittori dei livelli
L’elaborato dimostra padronanza:
1-carente
2- accettabile
3 sicura
scarsa e/o
corretta
efficace
difficoltosa nel
nell’applicazione
nell’applicazione di
rispetto delle
degli stilemi della
tutti gli stilemi della
consegne
tipologia testuale
tipologia testuale
…diffusamente
…nell’insieme
corrette ed
imprecise e carenti
semplici, ma
organiche in tutto il
corrette
testo
Presentazione grafica,
cura dell’impaginazione
imprecisa e
disordinata
accettabile
curata ed efficace
Correttezza ortografica
e grafica
molti errori
alcune distrazioni
pienamente
corretta
Padronanza delle
strutture
morfosintattiche e della
loro flessibilità e
varietà
frammentata,
confusa e
disarticolata
nell’insieme
corretta, con alcune
rigidità
perfettamente
corretta e con
elementi di
flessibilità e
complessità
Uso consapevole della
punteggiatura in
relazione al testo
Consistenza del
repertorio lessicale
Appropriatezza e
Coerenza specifica del
registro linguistico
carente e imprecisa
corretta,ma non
sempre accurata
accurata ed efficace
scarsa
accettabile
completa
adeguata con
alcune imprecisioni
adeguata ed
appropriata
Uso adeguato dei
linguaggi settoriali
complessivamente
appropriato
3
4
carente accetta
bile
difficolt
nell’insie
osa
me
aderente
sicuro ed efficace
faticosa
e
superfici
ale
superfici
ale
comple
ta ed
efficace
esaurient
e ed
incisiva
signific
ative e
convinc
enti
Unanimità
meditata
e
rilevante
diffusamente
inappropriata
4- Ideativa
Punteggi
Capacità di
elaborazione
e
ordinamento
delle idee
Rispetto delle
caratteristiche della
tipologia di articolo
inadeguato e
carente
1
2
nulla
grave
carenza
assai
difficolto
limitata, sa e
assente
limitata
Utilizzo e integrazione
dei documenti
irrilevan
te
carente
e
scorretta
Rielaborazione
criticadell’informazione
irrilevan
te
discutibil
e
Conmmissione
…………………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………..
…………………………………………………………………………………………………………………………..
Presidente………………………………………………………………………………………………………….
27
essenzial
e, ma
corretta
5
sicura
Comple
ta,
articola
ta
soddisfa
cente
Maggioranza
P
D
6
pienamt
e sicura
completa
articolata
efficace
Totale
…….
/15
Esame di Stato 2016:
II Commissione ……………… ISS “ J.F. Kennedy”, Monselice, Pd
Classe V …….
Candidato/a…………………………………………………….
storico
Competenze
Analisi competenze
Punteggi
Rispetto delle consegne
(lunghezza 5 colonne)
1- Testuale:
impostazione ed
articolazione
complessiva del
testo
Coerenza e coesione
della struttura del
discorso e scansione in
paragrafi
Presentazione grafica,
cura dell’impaginazione
2-Morfosintattica
Uso delle
strutture
morfosintattiche
e del sistema
ortografico e
interpuntivo
3-Lessicalesemantica
Disponibilità di
risorse
Lessicali e
dominio della
semantica
Tipologia C: tema
Descrittori dei livelli
L’elaborato dimostra padronanza:
1-carente
2- accettabile
3 sicura
scarsa e/o difficoltosa corretta
efficace
nel rispetto delle
nell’applicazione degli nell’applicazione di
consegne
stilemi della tipologia tutti gli stilemi della
testuale
tipologia testuale
…diffusamente
imprecise e carenti
…nell’insieme
corrette ed organiche
semplici, ma corrette in tutto il testo
imprecisa e
disordinata
accettabile
curata ed efficace
alcune distrazioni
pienamente corretta
Correttezza ortografica e molti errori
grafica
Padronanza delle
frammentata, confusa nell’insieme corretta,
strutture morfosintattiche e disarticolata
con alcune rigidità
e della loro flessibilità e
varietà
perfettamente
corretta e con
elementi di flessibilità
e complessità
Uso consapevole della
carente e imprecisa
punteggiatura in relazione
al testo
Consistenza del repertorio scarsa
lessicale
Appropriatezza e
Coerenza specifica del
diffusamente
registro linguistico
inappropriata
corretta,ma non
sempre accurata
accurata ed efficace
accettabile
completa
adeguata con alcune
imprecisioni
adeguata ed
appropriata
Uso adeguato dei
linguaggi settoriali
inadeguato e carente complessivamente
appropriato
sicuro ed efficace
4- Ideativa
Punteggi
1
nulla
Capacità di
elaborazione e
ordinamento
delle idee
Correttezza e
Assenti o
completezza dei contenuti del tutto
storici pertinenti
scorretti
5 sicura 6
pienamte
sicura
Corretti Esaurienti e
ed
selezionati
esaurienti efficacemen
te
Argomentazione
Assente
o quasi
del
tutto
assente
2
grave
carenza
Molto
limitati e
spesso
scorretti
Limitata
in
articolazi
one e
scorretta
3
carente
4
accetta
bile
Limitati e Sostanzial
non
mente
sempre
corretti ed
corretti
essenziali
Poco
articola
ta e
coerent
e
Abbastan
za
articlata
e
coerente
P
Coerent
e e ben
articola
ta
D
Coerente
ed
efficacem
ente
organizza
ta
valutazioni e
Assoliutam Fortemente Non
Condivisibil Costante Pienamente
interpretazioni degli
ente non opinabile pienament e sui dati mente
condivisibile
eventi
condivisibil
e
essenziali condivisibi e matura
eo
condivisibil
le
assente
e
Conmmissione
Unanimità
Totale
…………………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………..
Maggioranza
…………………………………………………………………………………………………………………………..
……./
Presidente………………………………………………………………………………………………………….
15
28
Esame
di Stato 2016:
II Commissione ……………… ISS “ J.F. Kennedy”, Monselice, Pd
Classe V …….
Candidato/a…………………………………………………….
generale
Competenze
1- Testuale:
impostazione
ed
articolazione
complessiva
del testo
Analisi competenze
Punteggi
Rispetto delle consegne
: titolo, lunghezza (5
colonne)
Tipologia D: tema di ordine
Descrittori dei livelli
L’elaborato dimostra padronanza:
1-carente
2- accettabile
3 sicura
scarsa e/o
corretta
efficace
difficoltosa nel
nell’applicazione
nell’applicazione di
rispetto delle
degli stilemi della
tutti gli stilemi della
consegne
tipologia testuale
tipologia testuale
Coerenza e coesione
della struttura del
discorso e scansione in
paragrafi
…diffusamente
imprecise e carenti
…nell’insieme
semplici, ma
corrette
corrette ed
organiche in tutto il
testo
Presentazione grafica,
cura dell’impaginazione
imprecisa e
disordinata
accettabile
curata ed efficace
Correttezza ortografica
e grafica
molti errori
alcune distrazioni
pienamente
corretta
Padronanza delle
strutture
morfosintattiche e della
loro flessibilità e
varietà
frammentata,
confusa e
disarticolata
nell’insieme
corretta, con alcune
rigidità
perfettamente
corretta e con
elementi di
flessibilità e
complessità
Uso consapevole della
punteggiatura in
relazione al testo
Consistenza del
repertorio lessicale
Appropriatezza e
Coerenza specifica del
registro linguistico
carente e imprecisa
corretta,ma non
sempre accurata
accurata ed efficace
scarsa
accettabile
completa
adeguata con
alcune imprecisioni
adeguata ed
appropriata
Uso adeguato dei
linguaggi settoriali
inadeguato e
carente
complessivamente
appropriato
sicuro ed efficace
4- Ideativa
Punteggi
1
nulla
3
carente
5
sicura
Capacità di
elaborazione
e
ordinamento
delle idee
Pertinenza e
consistenza delle
informazioni
Assenti
o del
tutto
scorretti
2
grave
carenza
Molto
limitati e
spesso
scorretti
Organizzazione degli
argomenti intorno a
un’idea di fondo
Assente
o quasi
del tutto
assente
Limitata
in
articolazi
one e
scorretta
Poco
articolat
ae
coerent
e
Riflessioni personali
Assenti
o quasi
del tutto
assenti
Soltanto
accennat
e
Limitate
ad alcu
ni
aspetti
2-Morfosintattica
Uso delle
strutture
morfosintattic
he e del
sistema
ortografico e
interpuntivo
3-Lessicalesemantica
Disponibilità
di risorse
Lessicali e
dominio della
semantica
diffusamente
inappropriata
Limitati
e non
sempre
corretti
Conmmissione
…………………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………..
…………………………………………………………………………………………………………………………..
Presidente………………………………………………………………………………………………………….
29
4
accetta
bile
Sostanzi
almente
corretti
ed
essenzial
i
Abbasta
nza
articlata
e
coerente
Corretti
ed
esaurie
nti
Coeren
te e
ben
articola
ta
Presenti,
essenzial
i
Freque
nti e
abbast
anza
approfo
ndite
Unanimità
Maggioranza
P
D
6
pienamt
e sicura
Esaurient
ie
seleziona
ti
efficacem
ente
Coerente
ed
efficacem
ente
organizza
ta
Frequenti
, sicure e
approfon
dite
Totale
…….
/15
a) Simulazioni di SECONDA prova:
n. 2 prove; date: 01 aprile 2016 e 20 maggio 2016
Valutazione della seconda prova scritta dell’Esame di Stato
Svolgimento del tema:
comprensione del testo, realizzazione del percorso dimostrativo e
congruenza dei dati
competenza nell’applicazione delle procedure e dei calcoli
conoscenza dei contenuti disciplinari
competenza espressiva
Presentazione
dell’elaborato:
dell’impaginazione.
ordine,
chiarezza,
sequenza
logica
I criteri esposti verranno adattati al tema proposto al candidato, così come la
griglia di valutazione allegata.
30
Griglia di valutazione
Realizzazione
del percorso
dimostrativo e
congruenza dei
dati
Competenza
nella
applicazione
delle procedure
e dei calcoli
Conoscenza dei
contenuti
disciplinari
Ottimo
(15)
Realizza il
percorso e sceglie
i dati in modo
logico e completo
con contributi
personali
Applica in modo
preciso le
procedure
richieste
Possiede una
conoscenza
solida, completa,
articolata
Buono /
Discreto
(12-14)
Realizza il
percorso e sceglie
i dati in modo
corretto.
Eventuali errori
nell’applicazione
sono trascurabili,
conseguenza di
fretta o
disattenzione e
non sono evidenti
Possiede
Lievi
conoscenze
imperfezioni
abbastanza estese
o accurate
Presentazione
normalmente
curata
Sufficiente
(10-11)
Gli errori nel
percorso o nei
dati sono tali da
non lasciar
dubitare sulla
capacità
sostanziale di
svolgere la traccia
Gli errori, pur
non trascurabili,
consentono
comunque di
considerare
sostanzialmente
capita la logica
della procedura
applicata
Conosce i
contenuti basilari
degli argomenti
affrontati
Gli errori di
costruzione o
d’ortografia sono
molto limitati
L’ordine è
compromesso da
qualche
correzione o
presenta qualche
inestetismo
Gli errori sono tali
che la procedura
può essere
considerata
compresa solo nei
suoi aspetti più
generali
La conoscenza è
frammentaria,
incerta o non
adeguatamente
dimostrata
La forma risulta
trascurata oppure
non può essere
valutata per
l’incompletezza
dello svolgimento
La presentazione
è evidentemente
trascurata,
talvolta
impedisce la
comprensione
immediata dello
svolgimento o
non può essere
adeguatamente
giudicata per
l’incompletezza
dello svolgimento
Punteggio
globale
Insufficiente Vi sono errori nel
(5-9)
percorso o nei
dati che
consentono però
di individuare un
certo
orientamento
verso il tema
trattato
31
Competenza
espressiva
La forma è del
tutto corretta e il
lessico è
tecnicamente
preciso
Presentazione
dell’elaborato
Presentazione
molto curata
anche con
accorgimenti di
tipo grafico
Scarso
(1-4)
Dimostra evidenti
incapacità di
orientarsi e di
rispettare la
traccia eventualmente per
l’incompletezza
dello svolgimento
La procedura non
è applicata o lo è
in modo da non
sviluppare
positivamente
nemmeno una
parte significativa
Molto lacunosa o
non valutabile per
grave
incompletezza
32
La forma è molto
trascurata o non
valutabile per la
grave
incompletezza
dello svolgimento
La presentazione
è molto trascurata
o non giudicabile
per la grave
incompletezza
dello svolgimento
Griglia di valutazione con punteggio dettagliato
Descrizione
Valutazione
Ottima
buona/discreta
Realizzazione del percorso dimostrativo e congruenza dei dati
sufficiente
insufficiente
scarsa
Ottima
buona/discreta
competenza nella applicazione delle procedure e dei calcoli
sufficiente
insufficiente
scarsa
Ottima
buona/discreta
Conoscenza dei contenuti disciplinari
sufficiente
insufficiente
scarsa
Ottima
buona/discreta
Competenza espressiva
sufficiente
insufficiente
scarsa
Ottima
buona/discreta
Presentazione dell'elaborato
sufficiente
insufficiente
scarsa
33
Punteggio
3
2,10-2,90
2
1,00-1,90
0-0,90
3
2,10-2,90
2
1,00-1,90
0-0,90
3
2,10-2,90
2
1,00-1,90
0-0,90
3
2,10-2,90
2
1,00-1,90
0-0,90
3
2,10-2,90
2
1,00-1,90
0-0,90
TESTO PRIMA SIMULAZIONE DI SECONDA PROVA:
Prego redigere la riclassificazione delle seguenti situazioni patrimoniale ed economica, secondo i
criteri finanziari e del Codice Civile.
Presentare gli indici ritenuti significativi con commenti di quanto rilevato.
Attività
Brevetti industriali
Fabbricati industriali
Impianti e Macchinario
Automezzi Commerciali
Mobili e Macchine d'ufficio
Anticipi su Immobiliz. Materiali
Partecipazioni da controllate
Magazzino Materie Prime
Magazzino Semilavorati
Magazzino Prodotti Finiti
Crediti v/ clienti
Crediti diversi
Titoli in portafoglio
Denaro in cassa
n-1
n
166.000,00
166.000,00
1.870.500,00 1.870.500,00
2.178.010,00 2.010.430,00
421.400,00
478.600,00
151.600,00
136.500,00
190.000,00
360.000,00
360.000,00
501.500,00
486.200,00
28.260,00
21.430,00
351.290,00
386.210,00
848.000,00
960.940,00
53.200,00
77.800,00
21.600,00
47.800,00
3.070,00
1.870,00
Passività e Netto
Fondi di ammortamento:
Brevetti
Fabbricati industriali
Impianti e Macchinario
Automezzi commerciali
Mobili e macchine d'ufficio
Fondo rischi su crediti
Fondo responsabilità civile
Debiti per T.F.R.
Banche c/c passivi
Mutui passivi bancari
Debiti v/ fornitori
Cambiali passive commerciali
Debiti tributari
Debiti v/ Istituti di previdenza
Debiti diversi
Ratei passivi
Capitale sociale
Riserva straordinaria
Riserva legale
Riserva statutaria
Utile dell'esercizio
30.000,00
36.000,00
452.500,00
498.700,00
1.062.400,00 1.177.940,00
202.600,00
230.340,00
67.890,00
71.420,00
56.850,00
39.630,00
33.000,00
22.000,00
412.900,00
431.600,00
136.800,00
118.600,00
400.000,00
360.000,00
561.800,00
615.870,00
67.500,00
96.400,00
24.400,00
18.600,00
69.370,00
57.620,00
3.000,00
4.000,00
8.000,00
7.200,00
2.500.000,00 2.800.000,00
420.520,00
120.520,00
158.900,00
168.965,00
84.700,00
94.765,00
201.300,00
224.110,00
TOTALE ATTIVITA'
6.954.430,00 7.194.280,00
TOTALE PASSIVITA' E NETTO
6.954.430,00 7.194.280,00
34
n-1
n
Presenta lo stato patrimoniale del bilancio d’esercizio al 31/12/n, ed n-1, secondo l schema di cui
all’art. 2424 del Codice Civile, tenendo presenti le seguenti informazioni:
- al 31/12/ i crediti verso clienti esigibili oltre l’esercizio successivo sono pari a Euro 67.810 e
Euro 30.100 al 31/12/n-1 , i debiti verso fornitori con scadenza oltre l’esercizio successivo
ammontano a Euro 31.450, ed Euro 28.610 al 31/12/n-1
- ogni anno si rimborsa una quota di mutuo di Euro 40.000
- i titoli in portafoglio sono titoli pubblici che rappresentano un investimento temporaneo
Componenti Negativi
ESISTENZE INIZIALI:
Materie Prime
Semilavorati
Prodotti Finiti
ACQUISTI DI MATERIE
SALARI E STIPENDI
ONERI SOCIALI
T.F.R.
COSTI PER SERVIZI
CANONI DI LEASING MACCHINARI
AMMORTAMENTI:
Brevetti Industriali
Fabbricati Industriali
Impianti e Macchinario
Automezzi Commerciali
Mobili e Macchine d'ufficio
ACCANTONAMENTI:
per rischi su crediti
per manutenzioni cicliche
ONERI TRIBUTARI DIVERSI
ONERI DIVERSI DI GESTIONE
INTERESSI PASSIVI BANCARI
INTERESSI PASSIVI SU MUTUI
INTERESSI PASSIVI V/ FORNITORI
ABBUONI PASSIVI
IRAP DELL'ESERCIZIO
IRPEG DELL'ESERCIZIO
MINUSVALENZE STRAORDINARIE
SOPRAVVENIENZE PASSIVE
TOTALE COMPONENTI NEGATIVI
UTILE D'ESERCIZIO
n-1
494.290,00
26.360,00
373.190,00
3.981.670,00
957.500,00
479.300,00
89.320,00
815.000,00
406.200,00
10.000,00
53.800,00
194.200,00
68.700,00
17.200,00
18.670,00
11.000,00
16.600,00
12.000,00
31.630,00
54.400,00
28.000,00
14.800,00
62.400,00
122.300,00
33.770,00
12.000,00
Conto Economico "Contabile"
n
Componenti Positivi
RICAVI DI VENDITA
501.500,00 RICAVI ACCESSORI DI VENDITA
28.260,00 ABBUONI E RIBASSI ATTIVI
351.290,00 DIVIDENDI DA CONTROLLATE
3.785.990,00 INTERESSI ATTIVI BANCARI
940.000,00 INTERESSI ATTIVI SU TITOLI
427.100,00 RIMANENZE FINALI:
103.220,00 Materie Prime
801.400,00 Semilavorati
311.600,00 Prodotti Finiti
COSTRUZIONI IN ECONOMIA
6.000,00 PLUSVALENZE STRAORDINARIE
53.800,00 RESI SU ACQUISTI
113.600,00
67.820,00
18.300,00
n-1
n
7.426.790,00 6.993.210,00
97.850,00
92.670,00
35.200,00
39.270,00
27.400,00
23.200,00
9.270,00
10.140,00
3.600,00
3.000,00
501.500,00
28.260,00
351.290,00
38.600,00
27.640,00
38.200,00
486.200,00
21.430,00
386.210,00
55.640,00
14.660,00
21.600,00
20.340,00
11.000,00
21.550,00
15.000,00
38.850,00
49.600,00
36.600,00
10.800,00
58.400,00
116.500,00
34.600,00
-
8.384.300,00 7.923.120,00
201.300,00
224.110,00
35
TOTALE COMPONENTI POSITIVI
8.585.600,00 8.147.230,00
TESTO SECONDA SIMULAZIONE DI SECONDA PROVA:
La Mecfer SpA di Torino, che opera nel settore metalmeccanico, è cliente dell’agenzia n.4 di
Torino del Banco Popolare di Verona e Novara presso la quale dispone di un c/c di corrispondenza.
A fine marzo la società, che ha un capitale sociale di 1.000.000,00 di Euro, presenta una domanda di
fido e allega i bilanci dei due anni precedenti da cui si deducono i seguenti dati sintetici (valori in
migliaia di Euro).
A)
CREDITI VERSO SOCI
B)
IMMOBILIZZAZIONI
C)
ATTIVO CIRCOLANTE
D)
RATEI E RISCONTI
TOTALE ATTIVO
STATO PATRIMONIALE
N
N-1
A) PATRIMONIO NETTO
0
0
B) FONDI RISCHI E
3590
3480
ONERI
2890
45
6525
2790
43
6313
C)
T.F.R
D)
DEBITI
E)
RATEI E RISCONTI
TOTALE PASSIVO
CONTO ECONOMICO
N
A)
VALORE DELLA PRODUZIONE
B)
COSTI DELLA PRODUZIONE
DIFFERENZA
C)
PROVENTI E ONERI FINANZIARI
D)
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA’
FINANZIARIE
PROVENTI E ONERI STRAORDINARI
E)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
IMPOSTE DELL’ESERCIZIO
UTILE DELL’ESERCIZIO
148
N
2140
62
N-1
2110
62
405
3852
66
6525
385
3695
61
6313
N-1
8920
-8300
620
-330
-36
8560
-7990
570
-305
-4
35
289
-141
6
267
-132
135
Presenta:
a) La rielaborazione dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico dei due esercizi effettuata
dalla Banca (con dati opportunamente scelti).
b) Il quadro degli indici di bilancio calcolati dalla banca, un commento sulla situazione
patrimoniale, finanziaria ed economica e la proposta di affidamento della banca.
36
b) Simulazioni di terza prova
n. 2 prove; date: 21 marzo 2016 e 9 maggio 2016
Il Consiglio di Classe ha effettuato nel corso dell’anno n. 2 simulazioni di terza prova, della
durata complessiva di 3 ore ciascuna, scegliendo la tipologia B, prendendo in considerazione
quattro discipline.
Le due prove sono state effettuate nei giorni 21 marzo 2016 e 9 maggio 2016. Le aree
disciplinari scelte per la simulazione della terza prova scritta sono state:
PRIMA
SIMULAZIONE
del 21/03/2016
SECONDA
SIMULAZIONE
del 09/05/2016
Disciplina
DIRITTO
Disciplina
INGLESE
Disciplina
MATEMATICA
Disciplina
STORIA
Disciplina
ECONOMIA
POLITICA
Disciplina
MATEMATICA
Disciplina
FRANCESE
Disciplina
STORIA
Testi della prima simulazione di terza prova:
 TERZA PROVA DI DIRITTO CLASSE 5^ SERALE
Monselice 21 Marzo 2016
1) Attività amministrativa dello Stato;
2) Organi della Comunita' Europea e loro funzioni;
3) Sovranita' degli Stati (nozione) tra Regole Comunitarie, diritti dei cittadini e diritti dei
migranti.
 TERZA PROVA DI INGLESE CLASSE 5^ SERALE
E’ consentito l’uso del dizionario monolingue o bilingue
Answer the following questions:
1. Talk about the differences between direct and indirect channels of distribution and describe
the intermediary figures involved.
2. Explain the difference between mass marketing and target marketing with regards to the
most common variables considered in market segmentation. Give at least one example.
3. Talk about ecommerce and say what you think about it.
37
 TERZA PROVA DI MATEMATICA CLASSE 5^ SERALE
a) Definisci “Funzione reale a due variabili reali” e descrivi i metodi che conosci per studiarne il
grafico.
2. Determina il dominio delle seguenti funzioni 𝑧 =
1
√𝑥 2 +𝑦 2
𝑧 = √𝑥 2 + 𝑥 + 2 − 𝑦
3. Definisci le condizioni sulle derivate prime e seconde per la presenza di un massimo o un minimo
liberi per una funzione a due variabili. Determina poi i massimi e i minimi della seguente funzione
utilizzando il modello delle curve di livello: 𝑓 (𝑥, 𝑦) = 𝑥 2 + 𝑦 2 − 2𝑥 − 6𝑦
TERZA PROVA DI STORIA CLASSE 5^ SERALE
Rispondi alle seguenti domande in non più di dieci righe:
1. Quali sono le principali cause della Prima Guerra Mondiale?
2. Quali sono le condizioni di pace imposte alla Germania nel trattato di Versailles?
3. Quali sono le leggi “Fascistissime”?
38
Griglia di valutazione della terza prova (tutte le materie):
INDICATORI
DESCRITTORI
Conoscenze
PUNTEGGI PARZIALI
Le conoscenze sono:
1
 quasi del tutto assenti anche per le
nozioni più elementari
2
 frammentarie e lacunose
3
 solo essenziali e limitate ai
contenuti principali
4
 corrette e congruenti
5
 complete e approfondite
Competenze
L’uso dei linguaggi disciplinari,
l’esposizione e l’articolazione del
discorso sono:
1
 disorganici, confusi, incongruenti
2
 pertinenti, semplici, coerenti
3
 organici, appropriati, accurati
L’organizzazione e la rielaborazione
delle conoscenze sono:
1
 frammentarie e incoerenti
2
 confuse e incomplete
3
 semplici e ordinate
4
 accurate e originali
Capacità
Lo svolgimento della prova dimostra
la capacità di integrare in modo
lineare ed organico conoscenze e
competenze all’interno di un chiaro
contesto espositivo:
1
 insicura ed approssimativa
2
 organizzata ma elementare
3
 sicura ed autonoma
TOTALE PUNTEGGIO:
………/15
Alla prova consegnata non svolta viene assegnato il punteggio minimo: 1/15
39
Testi della seconda simulazione di terza prova:
 TERZA PROVA DI ECONOMIA POLITICA CLASSE 5^ SERALE
1. L’Attività finanziaria pubblica (o Scienza delle Finanze o Finanza Pubblica) serve alla
risoluzione dei bisogni dell’uomo. In sintesi: “com’è stata attuata, storicamente, nei diversi Sistemi
Economici in relazione alla diverse visioni della Persona Umana?”
2. Gli obiettivi dell’Attività Economica Pubblica in un Sistema economico quale quello italiano
attuale (riferimenti costituzionali)
3. L’IVA DPR 633/72 (Imposta sul Valore Aggiunto).
Presupposto d’imposta, caratteri, diverse tipologie di operazioni ai fini Iva (Imponibili, esenti
ecc…), dichiarazione, versamenti.
 TERZA PROVA DI MATEMATICA CLASSE 5^ SERALE
1. Descrivi i metodi che conosci per studiare il grafico di una funziona reale a due variabili reali e
quando vanno applicati. Descrivi poi le caratteristiche di una funzione reale a due variabili reali al
variare del valore del determinante della matrice Hessiana.
2. Determina i massimi e i minimi della seguente funzione: 𝑓(𝑥, 𝑦) = 𝑥 2 + 𝑦 2 − 8𝑥 + 10𝑦 − 8
3. Determina massimi e minimi vincolati della seguente funzione: 𝑓(𝑥, 𝑦) = 𝑥 2 + 2𝑦 2 + 2𝑦
con vincolo: 𝑥 2 + 𝑦 = 0
 TERZA PROVA DI FRANCESE CLASSE 5^ SERALE
È consentito l’uso del dizionario monolingue.
Réponds aux questions:
1.Q’est-ce qu’il se passe en France, pendant la Renaissance, dans la culture alimentaire?
2.Résumez ce que dit Forbes sur l’importance économique de Paris dans le monde!
3.Parlez du Louvre et de la Tour Eiffel
40
 TERZA PROVA DI STORIA CLASSE 5^ SERALE
Rispondi alle seguenti domande in non più di dieci righe:
1. Quali sono le principali cause della Crisi del ‘29?
2. Cos’è la Notte dei Cristalli?
3. Descrivi la Guerra d’Etiopia (1935-1936).
Griglia di valutazione della terza prova (tutte le materie):
INDICATORI
DESCRITTORI
Conoscenze
PUNTEGGI PARZIALI
Le conoscenze sono:
1
 quasi del tutto assenti anche per le
nozioni più elementari
2
 frammentarie e lacunose
3
 solo essenziali e limitate ai
contenuti principali
4
 corrette e congruenti
5
 complete e approfondite
Competenze
L’uso dei linguaggi disciplinari,
l’esposizione e l’articolazione del
discorso sono:
1
 disorganici, confusi, incongruenti
2
 pertinenti, semplici, coerenti
3
 organici, appropriati, accurati
L’organizzazione e la rielaborazione
delle conoscenze sono:
1
 frammentarie e incoerenti
2
 confuse e incomplete
3
 semplici e ordinate
4
 accurate e originali
Capacità
Lo svolgimento della prova dimostra
la capacità di integrare in modo
lineare ed organico conoscenze e
competenze all’interno di un chiaro
contesto espositivo:
1
 insicura ed approssimativa
2
 organizzata ma elementare
3
 sicura ed autonoma
TOTALE PUNTEGGIO:
………/15
Alla prova consegnata non svolta viene assegnato il punteggio minimo: 1/15
41
RELAZIONI e PROGRAMMI DISCIPLINARI
1. Presentazione della classe
2. Obiettivi e loro raggiungimento
3. Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione
4. Metodologia
5. Strumenti didattici
6. Verifiche e valutazioni
LINGUA E LETTERE ITALIANE
Docente: Lorenzo Daniele
Presentazione della classe
La mia attività didattica in questa classe è iniziata il 26 novembre 2015. Gli studenti hanno
dimostrato sin da subito interesse per la materia e una discreta maturità sul piano del pensiero
critico. Sono stati necessari circa due mesi per orientare la classe verso un metodo di studio e di
verifica funzionale alla preparazione dell'esame di stato.
Il rendimento è sempre stato mediamente discreto, anche se occasionalmente la regolarità degli
incontri è stata limitata dai numerosi impegni di lavoro che hanno coinvolto una buona parte degli
studenti. Nessuno di questi è però risultato assente per periodi continuativi e duraturi.
Dal punto di vista delle conoscenze e delle abilità, il livello è fortemente diversificato: alcuni
studenti si presentano maturi e competenti, e hanno dimostrato di possedere un metodo di studio
efficace e funzionale alla preparazione dell'esame; altri, invece, dimostrano di non avere un metodo
di studio convincente e quindi, nonostante l'impegno, hanno raggiunto risultati modesti.
Tutti gli studenti si sono dimostrati comunque interessati ed impegnati, e hanno frequentato le
lezioni secondo le loro possibilità lavorative.
42
2. Obiettivi e loro raggiungimento
Gli obiettivi didattici sono stati orientati all'acquisizione di alcuni elementi di base della disciplina e
alla preparazione della prova d'esame. Nella fattispecie sono stati raggiunti, a un livello
quantomeno soddisfacente, i seguenti obiettivi didattici, declinati in conoscenze, abilità e
competenze.
Conoscenze:
•
•
•
Conoscenza delle linee generali della cultura italiana e in parte straniera dell’Ottocento e della prima
metà del Novecento;
Conoscenza dei caratteri generali dei movimenti culturali che caratterizzano la produzione artistica e
letteraria del periodo in questione
conoscenza di cenni biografici, della poetica e dei testi degli autori secondo il programma
dell'allegato B
Abilità:
•
applicazione soddisfacente delle norme ortografiche, morfosintattiche e lessicali;
•
applicazione consapevole delle tecniche della composizione scritta;
•
capacità di produrre idee personali con sufficiente proprietà, chiarezza, coerenza ed organicità
concettuale;
•
competenza nel riconoscere i caratteri fondamentali dei principali generi letterari;
•
abilità nel riconoscere e contestualizzare in modo semplice i testi studiati.
Competenze:
•
Competenza nell'argomentazione della propria tesi e nell'ascolto critico delle argomentazioni altrui;
•
Competenza nel ragionamento logico e nell'identificazione dei problemi linguistici e letterari;
•
Competenza nel riconoscimento e nella contestualizzazione dei diversi registri linguistici;
3. Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione
I contenuti disciplinari sono esposti nei singoli programmi (allegato b).
La ripartizione oraria (3 ore alla settimana di letteratura italiana e 2 di storia) è stata generalmente
rispettata. In totale le ore di lezione di lingua e letteratura italiana sono state così ripartite:
novembre: 1 ora
dicembre: 8 ore
gennaio: 9 ore
febbraio: 9 ore
43
marzo: 9 ore
aprile: 9 ore
maggio: 6 ore
Ore residue di maggio e di giugno: 9+3
Totale ore lingua e letteratura italiana: 67
I programmi (sia di storia che di letteratura italiana) sono stati conclusi il 12 maggio. Il programma,
dall'inizio dell'anno, è stato svolto in maniera regolare e cronologica, affrontando un autore per
volta, secondo le modalità che verranno illustrate nel punto successivo. Le ore rimanenti saranno
dedicate a un'intensa attività di ripasso e alla preparazione del colloquio dell'esame di Stato.
4. Metodologia
La metodologia didattica preferita è stata quella della lezione frontale anticipativa. Si è cercato di
evidenziare i nessi logici e cronologici fondamentali ( i collegamenti fondamentali tra autori e
correnti, nonché le periodizzazioni di base) con il fine di orientare lo studio autonomo degli
studenti, spesso condotto in ritagli di tempo o in forma necessariamente discontinua. Si sono
fornite inoltre numerose domande guida da affrontare sia in forma orale che scritta, e si è
costantemente stimolato l'intervento critico e il dibattito costruttivo.
Dal punto di vista dell'espressione orale, si è insistito notevolmente sullo sviluppo di capacità
comunicative adeguate al contesto, perfezionando lessico specifico, chiarezza espositiva,
coerenza, registri comunicativi. Per la produzione scritta, invece, è stata potenziata l'attenzione
alla comprensione del testo e la conseguente pertinenza delle risposte, e la coesione dei registri
linguistici e lessicali nelle stesse.
5. Strumenti didattici
Lo strumento didattico preferenziale e stato il libro di testo in adozione (Baldi, Giusso, RazettiZaccaria, Il libro della letteratura 3/1, Dalla Scapigliatura al primo Novecento, Paravia). Molti dei
ragazzi erano in possesso solo del primo tomo. L'analisi degli autori del Novecento è stata quindi
condotta attraverso strumenti integrativi (materiali forniti dall'insegnante, risorse online, schede
enciclopediche). Si è inoltre fatto ricorso alla LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) per la
fruizione di materiali audiovisivi.
44
6. Verifiche e valutazioni
Le verifiche sia scritte che orali sono state valutate in scala decimale, secondo il criterio approvato
nel POF e adottato dal Consiglio di classe.
Date le particolarità e specificità della materia, dopo alcune prove iniziali di tipo oggettivo
condotte dall'insegnante incaricata tra settembre e dicembre, e volte a verificare le capacità di
base di comprensione del testo, ho preferito somministrare verifiche modellate sulla prima prova
di maturità, con il fine di permettere agli studenti di avere a disposizione il maggior tempo
possibile per familiarizzare con le varie tipologie proposte dall'esame di Stato.
Nel primo periodo sono state somministrate 3 prove scritte e una produzione spontanea sulle
tracce ministeriali. Nel secondo periodo, oltre alle due simulazioni, sono state effettuate una
verifica scritta e una orale. Nella valutazione finale si terrà conto dei risultati delle prove, ma anche
dell’impegno, della partecipazione, dell'interesse e e della progressione rispetto ai livelli di
partenza.
Le valutazioni relative alle due simulazioni di prima prova condotte durante l'anno si basano sulla
griglia di valutazione adottata dal Dipartimento di Lettere dell'istituto che verrà proposta alla
commissione esaminatrice. La griglia si trova, insieme ai testi delle simulazioni, nell'allegato B.
Allegato B: Programma Lingua e Letteratura Italiana
Prof: Lorenzo Daniele
A. S. 2015/2016
Divisione in moduli:
Giovanni Verga: cenni biografici e introduzione all'opera letteraria; trama e lettura di passi
scelti dai Malavoglia; trama e letture di passi scelti da Mastro Don Gesualdo.
Il Simbolismo europeo: presentazione di Charles Baudelaire e lettura del testo:
“Corrispondenze” e “Albatross”.
Il Decadentismo italiano: cenni biografici e introduzione all'opera letteraria di Giovanni Pascoli;
lettura e analisi di approfondimento linguistico di alcuni testi, in particolare del testo: “Il
Gelsomino Notturno”: lettura e analisi di passi scelti dal Fanciullino.
Gabriele d'Annunzio: cenni biografici e introduzione all'opera letteraria. Lettura e analisi del
testo: ”La pioggia nel Pineto”.
Il Futurismo: lettura di passi scelti da: “Fondazione e manifesto del Futurismo) di Filippo
Tommaso Marinetti.
Italo Svevo: cenni biografici e introduzione all'opera letteraria. Lettura di brani scelti da: “La
coscienza di Zeno”: “Prefazione”; “Preambolo”; “La fine del mondo”.
Luigi Pirandello: cenni biografici e introduzione all'opera letteraria; presentazione dei romanzi
“Uno, nessuno e centomila” e “Il fu Mattia Pascal”, dell'opera teatrale “Sei personaggi in
45
cerca d'autore”; lettura di passi scelti da “L'umorismo” e della teoria poetica e filosofica.
Ermetismo: cenni biografici e presentazione dell'opera letteraria di Giuseppe Ungaretti; lettura
di brani scelti dalle raccolte Allegria di naufragi e Il porto sepolto.
Eugenio Montale: cenni biografici e lettura di brani scelti dalle raccolte Ossi di seppia e Le
Occasioni.
Umberto Saba: cenni biografici e lettura di brani scelti dal Canzoniere “A mia moglie”, “La
capra”, “Mio padre è stato per me l'assassino”.
Monselice, 15/05/2016
Il docente: Lorenzo Daniele
I rappresentanti degli studenti
46
GRIGLIA DI VALUTAZIONE ORALE
INDICATORI
DESCRITTORI
CONOSCENZA
DELL’ARGOMENTO
Assente
2-3
Scarsa e frammentaria
4
Incompleta e superficiale
5
Generica ma essenziale
6
Complessivamente adeguata pur con
qualche carenza
7
Adeguata e precisa
8
Ampia, precisa, efficace
9- 10
Non comprende il senso della
domanda
Comprende il senso della
domanda in modo confuso e
frammentario
Comprende il senso della domanda
in modo approssimativo
Comprende parzialmente il senso
della domanda
Comprende il senso della domanda
in modo preciso
Comprende il senso della domanda
in modo aderente
Comprende perfettamente il senso
della domanda
2-3
Non sviluppa l’argomento
2-3
Sviluppa l’argomento in modo
frammentario
Sviluppa l’argomento in modo
approssimativo
Sviluppa ed espone l’argomento in
modo parziale
Sviluppa ed espone l’argomento in
modo accettabile
Sviluppa ed espone l’argomento in
modo preciso ma non esauriente
Sviluppa ed espone l’argomento in
modo organico e compie
approfondimenti personali
4
Del tutto inadeguati
2-3
COMPRENSIONE
DEL QUESITO
ESPOSIZIONE E
SVILUPPO
DELL’ARGOMENTO
LESSICO SPECIFICO e
LIVELLI DI
VALUTAZIONE
PROPRIETA’
47
4
5
6
7
8
9-10
5
6
7
8
9-10
VOTO
SOMMATIVO
LINGUISTICA
ATTITUDINI ALLO
SVILUPPO
CRITICO(capacità di
analisi, capacità di
sintesi, capacità di
interrelazioni,
originalità di idee)
Molto limitati e inefficaci
Imprecisi e trascurati
Limitati ma sostanzialmente
corretti
4
5
6
Corretti, con qualche
inadeguatezza e imprecisione
7
Precisi e sostanzialmente adeguati
Precisi, appropriati e sicuri
8
9-10
Gravemente lacunose
2-3
Inconsistenti
Frammentarie e superficiali
Appena adeguate
Coerenti
Significative
Sicure e originali
4
5
6
7
8
9-10
Monselice, 15 maggio 2016
il docente: Lorenzo Daniele
48
MATEMATICA APPLICATA
Docente: Passarotto Mareva
Relazione finale (Allegato A)
7. Presentazione della classe
La classe ha iniziato l’anno scolastico con il prof. De Checchi Jonathan. Io ho iniziato la
supplenza dal 27 Novembre 2015.
L’impressione iniziale è stata di una classe eterogenea per provenienza, conoscenza ed età.
La preparazione iniziale era piuttosto disomogenea. Alcuni alunni presentavano lacune di
base mentre una parte dimostrava di avere buone attitudini per la materia.
L’impegno e l’interesse da parte degli alunni sono emersi lentamente nel corso dell’anno
scolastico, non sempre si sono dimostrati puntuali nel lavoro assegnato e spesso è stato
chiesto di ripetere gli argomenti spiegati, atteggiamento questo che ha messo in luce
scarse capacità di studio e rielaborazione individuale.
Tali atteggiamenti, assieme ad un orario delle lezioni poco favorevole (le ultime due ore del
lunedì e l’ultima del venerdì, con relative festività) non hanno favorito il raggiungimento del
programma completo ne di una preparazione sufficientemente articolata e approfondita per
alcuni alunni, soprattutto per i più in difficoltà. Pochi alunni hanno raggiunto risultati a volte
anche ottimi.
8. Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione

Disequazioni in due variabili: 10 ore
le disequazioni lineari,
le disequazioni non lineari,
i sistemi di disequazioni non lineari.

Funzioni in due variabili: 18 ore
la ricerca del dominio,
il grafico,
il piano,
il calcolo delle derivate prime parziali,
le derivate successive e il differenziale.

Ricerca degli estremi liberi e vincolati di una funzione di due variabili: 30 ore
Definizioni.
Ricerca dei punti estremanti mediante derivate parziali.
Ricerca dei punti estremanti mediante le curve di livello.
Ricerca dei punti estremanti vincolati mediante il metodo dei moltiplicatori di Lagrange.
Ricerca dei punti estremanti di una funzione lineare di due variabili sottoposta a vincoli
lineari.
9. Metodologia
Lezione frontale e lezione partecipata
49
10. Strumenti didattici
Testo in adozione: Lineamenti.MATH ROSSO 5, P. Baroncini, R. Manfredi, E. Fabbri,
C. Grassi
11. Verifiche e valutazioni
Prove scritte e verifiche orali (interrogazioni brevi)
Programma di Matematica (Allegato B)

Disequazioni in due variabili:
le disequazioni lineari,
le disequazioni non lineari,
i sistemi di disequazioni non lineari.

Funzioni in due variabili:
la ricerca del dominio,
il grafico,
il piano,
il calcolo delle derivate prime parziali,
le derivate successive e il differenziale.

Ricerca degli estremi liberi e vincolati di una funzione di due variabili:
Definizioni.
Ricerca dei punti estremanti mediante derivate parziali.
Ricerca dei punti estremanti mediante le curve di livello.
Ricerca dei punti estremanti vincolati mediante il metodo dei moltiplicatori di Lagrange.
Da fare dopo il 15 maggio:
Ricerca dei punti estremanti di una funzione lineare di due variabili sottoposta a vincoli
lineari.
50
LINGUA FRANCESE
Docente: CORSO LAURA
Relazione finale (Allegato A)
RELAZIONE FINALE anno scolastico 2015/2016
DOCENTE: CORSO LAURA
MATERIA: FRANCESE
CLASSE: 5 Sirio
INDIRIZZO: AFM
ORE SETTIMANALI: 2
ORE DI LEZIONI SVOLTE DURANTE L’A.S: 36
BREVE GIUDIZIO SULLA CLASSE: la classe ha dimostrato nel corso di tutto l’anno scolastico
partecipazione adeguata e metodo di lavoro buono. La programmazione iniziale è stata comunque
decurtata poiché si è reso necessario ritornare su alcuni argomenti di grammatica con attività di
consolidamento e lo svolgimento della microlingua è iniziato con notevole ritardo. Bisogna però
sottolineare che gli alunni si sono interessati alla materia sin dai primi giorni e hanno partecipato
attivamente.
CONOSCENZE: la classe ha conoscenze basilari e non commette errori gravi nella esecuzione di
compiti semplici. Se guidata, è in grado di effettuare delle produzioni scritte, ma è imprecisa nel
momento della microlingua. Possiede accettabili competenze linguistiche.
COMPETENZE: la classe mostra di possedere competenze su contenuti fondamentali; ha
raggiunto una buona autonomia nel lavoro di gruppo e sa esprimere valutazioni critiche. Si esprime
in modo accettabile, ma le abilità linguistiche stentano se applicate fuori dai contenuti.
CAPACITA’: la classe mostra delle capacità relazionali, comportamentali e cognitive soddisfacenti.
La preparazione raggiunta, in rapporto al programma svolto, è stata:
Ottima per n. 3 alunni
Buona per n. _4 alunni
Discreta per n. _4_ alunni
Sufficiente per n. 3 alunni
Insufficiente per n. 1 alunno.
51
1) Grado di acquisizione degli obiettivi didattici della disciplina
(in
termini di profitto, competenze, esiti delle attività di recupero)
…. In ambito cognitivo alla fine del quinto anno gli alunni hanno acquisito una discreta
competenza comunicativa relativamente ai contenuti affrontati; pertanto essi sanno:











Comprendere e utilizzare formule tese a soddisfare bisogni di tipo concreto
Fare domande e rispondere su particolari personali
Interagire in modo semplice
Comprendere informazioni su persone, famiglia, acquisti, occupazione, tempo libero
Comunicare in attività di routine
Descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e dell’ambiente che li
circonda
Esprimere bisogni immediati
Comprendere dialoghi e messaggi espressi a velocità normali
Leggere e comprendere testi su argomenti di carattere quotidiano (annunci,
descrizioni)
Produrre semplici testi orali su argomenti di vita quotidiana (presentazione,
descrizione)
Produrre testi scritti, guidati, di tipo commerciale: formulare lettere, completare
moduli con lessico della microlingua, riuscendo a comunicare anche in presenza di
errori formali.
OBIETTIVI TRASVERSALI RAGGIUNTI
Poiché la classe è formata da alunni di uguali provenienze culturali e linguistiche ho dato
importanza agli obiettivi trasversali che favorissero l’acquisizione di strumenti per un
confronto diretto e continuo fra la propria e le altre culture quale fattore di educazione al
cambiamento e alla consapevolezza della propria identità culturale, la comprensione e
l’accettazione dell’altro, del diverso da sé.
Tutti gli alunni hanno raggiunto almeno in parte i seguenti obiettivi trasversali:
 Formazione umana, sociale culturale attraverso il contatto con altre realtà in un
educazione interculturale che porti ad una ridefinizione degli atteggiamenti nei
confronti del diverso da sé
 Sviluppo delle modalità generali del pensiero, attraverso la riflessione sul linguaggio
 Uso della lingua in modo adeguato al contesto
 Riflessioni sulla propria lingua madre italiano e altre lingue attraverso l’analisi
comparativa con la lingua e la cultura francese
Modalità di recupero in itinere: ripresa dell’argomento nelle lezioni e nelle verifiche
successive in caso di mancato o parziale raggiungimento dell’obiettivo.
52
2. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:
UNITA' DIDATTICHE - PERCORSO FORMATIVO - APPROFONDIMENTO
Grammatica : ripasso verbi di 1° e 2° gruppo, COD e COI.
Lezione 7
La liste des courses: partitivo, verbi irregolari, il lessico alimentare
La liste des courses: frase interrogativa, avverbi di quantità, storia della cucina
PERIODO
Dicembre
Gennaio
Febbraio
francese.
Lezione 8 Bon Appétit
Marzo
Frasi negative, pronome en, verbi irregolari i piatti tipici della tradizione culinaria,
inizio lettera commerciale.
Studio della microlingua nella lettera commerciale, Parigi dal punto di vista
Aprile-Maggio
economico, Parigi e i suoi monumenti.
Lezione 9 On fait du Shopping
Futuro semplice.
Maggio
3. Metodologie di insegnamento utilizzate e condizioni del
materiale didattico
Metodologie e tecniche di insegnamento: La metodologia è stata adattata agli obiettivi,
alle fasi dell’apprendimento e alle necessità manifestate di volta in volta dalla classe.
Si è privilegiato il metodo comunicativo in modo da far acquisire agli alunni il francese
prevalentemente come mezzo di comunicazione e non soltanto come materia scolastica.
Sono stati seguiti i moduli e le unità proposti dal testo, sono state presentate situazioni in
contesti tipici della vita quotidiana che fungono da punto di partenza per le riflessioni
grammaticali, morfo-sintattiche e funzionali.
Nel momento di iniziare un nuovo argomento, veniva riallacciata la riflessione grammaticale
e comunicativa con gli argomenti già svolti per fissarli ulteriormente e per mostrare le
modalità di interazione delle diverse regole e strutture.
Le regole grammaticali venivano spiegate utilizzando le brevi schede grammaticali dei libri
di testo, integrate però sempre dalla spiegazione dell’insegnante, soprattutto con schemi ed
esempi alla lavagna, e da materiale fornito in fotocopia con ulteriori esercizi ed attività. Per
ogni nuovo argomento, i primi esercizi venivano sempre svolti in classe in modo da
agevolare il lavoro a casa. Gli argomenti di microlingua venivano affrontati attraverso la
lettura, la comprensione e l’analisi del testo, spesso col supporto informatico.
Ciascun modulo (di microlingua e di grammatica) veniva articolato in più fasi:
-
revisione di alcuni elementi già appresi, come base per l’unità stessa;
introduzione e presentazione del nuovo materiale;
ascolto e lettura con comprensione globale dei testi proposti;
53
-
produzione guidata (scritta e orale, a partire dagli esempi dati);
presentazione di strutture e funzioni;
esercitazione orale e scritta per accertare la comprensione del testo e delle funzioni,
la conoscenza del lessico e delle strutture;
revisione e consolidamento;
verifica orale e scritta del materiale appreso nell’unità, con test ed esercitazioni
varie che servono a valutare il raggiungimento dell’obiettivo specifico;
Metodi didattici:
 Lezione frontale
 Attività in piccoli gruppi/cooperative learning
 Attività di ricerca e rielaborazione personale
 Lezione dialogata
Strumenti di lavoro oltre al libro di testo in adozione: i CD che accompagnano i libri di
testo; materiale ad integrazione del testo (schede, fotocopie, internet).
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Per la valutazione dello scritto mi sono avvalsa di prove contenenti attività molto simili a
quelle espletate in classe: prove di tipo misto (composte da più esercizi) con esercizi
strutturati di vario genere: a completamento, trasformazione, sostituzione, di tipo fattoriale e
di tipo globale.
Per la valutazione dello scritto ho tenuto anche in considerazione la precisione
grammaticale, ortografica e l’accuratezza lessicale.
La valutazione dell’orale è stata più frequente e ho sfruttato tutte le occasioni in cui gli
alunni sono chiamati ad operare in classe.
Infine, la valutazione finale ha tenuto conto anche dell’impegno, della partecipazione, dei
progressi.
Tipologia delle prove: verifiche scritte, interrogazioni orali, lavori pratici e ricerche
4. Osservazioni varie
Monselice,..........................................
Il Docente
Prof. CORSO LAURA
54
ALLEGATO B: PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO CLASSE 5^AFM
LINGUA E CULTURA FRANCESE
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
PROFESSORESSA LAURA CORSO
IIS J.F. KENNEDY-MONSELICE
TESTI IN ADOZIONE:
Madeilne Leonard, Français Ado, livre 1,
Dossier 3
GRAMMATICA:
Verbi primo gruppo
Verbi decondo gruppo
i verbi mettre, acheter e essayer,
avverbi di quantita
il pronome en
articoli partitivi
i verbi manger, boire, servir
Pronomi personali complemento oggetto diretto (COI)
Pronomi personali complemento oggetto indiretto (COD)
Frase interrogativa
verbi impersonali ( il faut, etc.)
il futuro semplice
Frase negativa
nominalizzazione
LESSICO:
l’abbigliamento
La moda, gli acquisti, i negozi
prodotti alimentari e confezioni
negozi e negozianti
i pasti
i piatti della cucina francese
i luoghi dell’alimentazione
L’alimentazione
esperienze personali
Abilità/contenuti comunicativi
Descrivere abiti
Esprimere giudizi positivi o negativi
Fare acquisti in un negozio di abbigliamento
Partecipare a conversazioni per acquistare
Esprimere la quantita
Fare acquisti alimentari
Chiedere e dire il prezzo
Ordinare al ristorante
Esprimere reazioni, apprezzare o criticare
Parlare delle proprie abitudini alimentari
Partecipare a conversazioni per acquistare alimenti e per ordinare al ristorante
Capire delle interviste
Leggere per informarsi degli alimenti
Leggere delle pubblicita di alimenti
55
Leggere un menu
Leggere ricette
Esprimere accordo, disaccordo, dubbio, certezza, preferenze
Raccontare
Parlare di azioni future
Negare
CIVILISATION (svolta durante le ore di lettorato)
la cucina nella storia francese
Piatti tipici della tradizione francese
Parigi, terza citta piu influente del mondo
I monumenti di parigi
MICROLINGUA
Le tecniche di comunicazione
La comunicazione scritta
La presentazione della lettera: modello di lettera
La comunicazione telematica: modello di mail
Partecipare ad una fiera: richiesta di informazioni
Formule orali
Formule scritte
PROGRAMMA DA SVOLGERE
Pronome relativo qui/que
Pronome dimostrativo
Avverbio interrogativo quel
gallicismi
comparativo
le lettere di vendita
le circolari d’informazione
l’ordine
la modifica del contratto di vendita
lettera di reclamo
DATA…………………………………………………..
FIRMA INSEGNANTE……………………………
FIRMA ALUNNI……………………………………...
………………………………………………………………
56
Relazione Finale Classe 5^ serale
anno scolastico 2015-2016
Prof. Luciano Caffagni
Diritto- Economia Politica
Situazione finale della Classe:
Ho assunto incarico di docenza in questa classe solo da quest’ anno e,
pertanto, non sono in grado di illustrare il percorso scolastico della stessa
nel corso degli anni. Alcuni alunni che si erano iscritti ed avevano iniziato
a frequentare, non hanno completato l’ anno, nonostante si sia cercato, in
ogni modo, di evitare tale dispersione scolastica. Valuto la classe molto
positivamente sia per quanto attiene l’ impegno che la presenza. Alcuni
alunni presentano difficoltà culturali di base che si è riusciti solo in parte a
colmare. Per alcuni, fors’anche perché assenti dalla Scuola da diversi anni,
le difficoltà hanno riguardato anche il rapporto con i docenti, non
riuscendo del tutto a comprendere alcune regole base comportamentali
richieste. In tal senso vanno interpretate alcune sospensioni dalle lezioni
comminate loro, dal Consiglio di Classe, nel corso dell’ anno scolastico.
Impegno ed interesse costante per tutti, con una qualche alunno
particolarmente brillante. Una qualche “assenza strategica”. Nella
votazione ho tenuto conto della mia “griglia di valutazione” e, come in
essa riportato, ho valutato anche capacità critica (che, in realtà mi
aspettavo potesse esser superiore, stante l’ età e le esperienze lavorative
individuali), la capacità di effettuare collegamenti interni alle materia e
tra materie diverse. Buona la risposta all’ approccio interdisciplinare, all’
utilizzo di moderne tecnologie ed all’ “imparare ad imparare” (attuato
attraverso mappe concettuali, da me costantemente fornite e, verso la fine
dell’ anno scolastico elaborate da loro stessi). Bene accolti i filmati di
approfondimento, i tests di ripasso, i questionari, le verifiche tradizionali
orali e scritte.
Un alunno esonerato.
57
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE J.F KENNEDY
Amministrazione, Finanza e Marketing
Anno scolastico 2015-2016
DOCENTE: Caffagni Luciano
CLASSE: 5^ corso serale
MATERIA: DIRITTO
Programmazione annuale
La presente programmazione è effettuata tenendo conto del Programma Ministeriale, delle circolari della Dirigenza, delle riunioni iniziali del Dipartimento per materia e per materie affini.
COMPETENZE DI BASE
 Saper interpretare gli eventi storici che hanno portato alla creazione dello Stato
Italiano, analizzando gli aspetti economici e giuridici
 Saper leggere ed intrepretare correttamente i principi contenuti nella
Costituzione assorbendone i valori fondamentali;
 Conoscere la struttura e funzioni degli organi internazionali;
 Conoscere la struttura e funzioni delle principali organizzazioni europee;
 Conoscere la struttura e funzioni degli organi costituzionali nazionali;
 Conoscere la struttura e funzioni dei principali enti locali individuando
l’intervento nello sviluppo economico, sociale e territoriale;
 Conoscere i principi della formazione degli atti amministrativi e
l’organizzazione e le funzioni della pubblica amministrazione;
 Saper analizzare e commentare i documenti di natura giuridica.
MODULO 1:LO STATO E GLI STATI
Unità 1:LO STATO E LA COSTITUZIONE
 Lo stato in generale
 Il popolo dello stato
 Il territorio dello stato
58
 La sovranità dello stato
 La costituzione e lo stato
unità 2: L’ORGANIZZAZIONE COSTITUZIONALE DELLO STATO ITALIANO
 Il Parlamento
 Il Presidente della Repubblica
 Il Governo
 La Corte costituzionale
 La Magistratura
Unità 3:LO STATO E L’UNIONE EUROPEA
 Le istituzioni comunitarie
 Le fonti comunitarie (definizione)
Unità 4: LO STATO E LA COMUNITA’ INTERNAZIONALE
 L’organizzazione delle Nazioni Unite (definizione)
MODULO 2: LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Unità 1: L’ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA E L’AMMINISTRAZIONE DIRETTA (schema)
 L’attività e l’organizzazione amministrativa
 Principi dell’attività amministrativa
 Amministrazione diretta
 Amministrazione consultiva
 Amministrazione di controllo
Unità 2:L’AMMINISTRAZIONE INDIRETTA E GLI ENTI TERRITORIALI
 Amministrazione indiretta (schema)
 Le Regioni
 I Comuni e le Province
MODULO 3:L’ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA
Unità 1: GLI ATTI AMMINISTRATIVI (schema)
 L’attività della pubblica amministrazione
 I provvedimenti amministrativi
 Il procedimento amministrativo
Unità 3: I MEZZI DELL’ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA
 I beni e diritti pubblici (definizione)
Unità 4: IL RAPPORTO DEL PUBBLICO IMPIEGO
 Il pubblico impiego (cenni)
59
Unità 5: LA TUTELA NEI CONFRONTI DELLA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE
 I ricorsi amministrativi e giurisdizionali (cenni)
 La giustizia amministrativa (cenni)
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE J.F KENNEDY
Amministrazione, Finanza e Marketing
Anno scolastico 2015-2016
CLASSE: 5^ corso serale
MATERIA: ECONOMIA POLITICA
Programmazione annuale
La presente programmazione è effettuata tenendo conto delle indicazioni del Prof. ,
delle circolari della Dirigenza, delle riunioni iniziali del Dipartimento per materia e
per materie affini.
COMPETENZE DI BASE
 Individuare le sostanziali differenze fra le varie teorie economiche
sull’equilibrio del sistema economico e le diverse modalità di intervento dello
Stato nell’economia nazionale e locale;
 Analizzare i vari strumenti di politica economica e monetaria cogliendone le
differenze e gli effetti nel sistema economico nazionale;
 Conoscere soggetti, mercati, prodotti e organi del sistema finanziario;
 Analizzare i rapporti economici e commerciali fra i vari paesi europei e le
caratteristiche del mercato globale
 Individuare gli effetti delle innovazioni tecnologiche sul sistema economico
mondiale;
Approfondire il ruolo dell’impresa etica nel sistema economico locale e mondiale.
60
MODULO 1: L’ATTIVITA’ ECONOMICA PUBBLICA
Unità 1: LA PRESENZA DEL SOGGETTO ECONOMICO PUBBLICO NEL SISTEMA
ECONOMICO
 Attività finanziaria pubblica
 Scienza delle finanze ed economia pubblica
 La diversa funzione dell’attività economica pubblica
 Il sistema liberista e la finanza neutrale
 Il sistema collettivista
 Il sistema misto e la finanza funzionale
 Il soggetto economico pubblico
Unità 2: LE DIVERSE FUNZIONI SVOLTE DAL SOGGETTO PUBBLICO NEL SISTEMA
ECONOMICO
 Le diverse funzioni svolte dall’intervento del soggetto pubblico nell’attività economica
 Gli strumenti di intervento
Unita 3: L’INTERVENTO PUBBLICO DIRETTO E LA REGOLAMENTAZIONE DEL
MERCATO
 L’intervento diretto del soggetto pubblico
 Beni pubblici demaniali (definizione)
 Beni pubblici patrimoniali (definizione)
 Le imprese pubbliche
 La regolamentazione dei mercati
Unità 4:LA POLITICA ECONOMICA
 La politica economica
 I momenti della politica economica
Unità 5: GLI OBIETTIVI DELLA POLITICA ECONOMICA
 Gli obiettivi della crescita economica
 Nel breve periodo e nel lungo periodo
 Il superamento degli squilibri
 Lotta alla disoccupazione
 Lotta all’inflazione
MODULO 2: LA POLITICA DELLA SPESA PUBBLICA
Unità 1: IL FENOMENO DELLA SPESA PUBBLICA
 Classificazione della spesa pubblica
 Il problema della crescita della spesa pubblica
 Effetti positivi della politica della spesa pubblica
 Effetti negativi della politica della spesa pubblica
61
MODULO 3: LA POLITICA DELL’ENTRATE PUBBLICHE
Unità 1: LE ENTRATE PUBBLICHE
 Entrate pubbliche
 Prezzi, prestiti, tributi
 Classificazione delle entrate
 I tributi
 Tipi di tributi
Unità 2: LE IMPOSTE
 L’imposta
 Presupposto ed elementi
 Classificazione delle imposte
MODULO 4: LA PROGRAMMAZIONE DELLE SCELTE PUBBLICHE
Unità 1: IL BILANCIO DELLO STATO
 Tipologie di bilancio (definizione)
 Principi di redazione del bilancio
Unità 2: STRUTTURA E GESTIONE DEL BILANCIO
 Le classificazioni del bilancio dello stato (cenni)
Unità 4:LA FINANZA LOCALE E IL FEDERALISMO FISCALE
 Le teorie economiche sul decentramento (cenni)
Unità 5: IL BILANCIO DELL’UNIONE EUROPEA
 Il bilancio dell’Unione europea (definizione)
MODULO 5: IL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO
Unità 1: L’EVOLUZIONE DEL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO
 L’IMU (definizione)
Unità 2: L’IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE (sintesi)
 Caratteri dell’Irpef
 Categorie di reddito
 Determinazione dell’imposta
Unità 3: L’IRES E LA TASSAZIONE DEL REDDITO DI IMPRESA
 L’IRES (definizione)
 Caratteri dell’IRES e determinazione della base imponibile (cenni)
Unità 4: LE IMPOSTE INDIRETTE
 Le imposte indirette (definizione)
 Le imposte sugli affari (definizione)
 Le imposte sulla produzione (definizione)
 Monopoli e lotto (definizione)
Unità 5: L’IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO
 L’imposta sul valore aggiunto in Italia
62
Storia
Docente: Lorenzo Daniele
Relazione finale (Allegato A)
Presentazione della classe
La mia attività didattica in questa classe è iniziata il 26 novembre 2015. Gli studenti hanno
dimostrato sin da subito interesse per la materia e una discreta maturità sul piano del pensiero
critico. Sono stati necessari circa due mesi per orientare la classe verso un metodo di studio e di
verifica funzionale alla preparazione dell'esame di stato.
Il rendimento è sempre stato mediamente discreto, anche se occasionalmente la regolarità degli
incontri è stata limitata dai numerosi impegni di lavoro che hanno coinvolto una buona parte degli
studenti. Nessuno di questi è però risultato assente per periodi continuativi e duraturi.
Dal punto di vista delle conoscenze e delle abilità, il livello è fortemente diversificato: alcuni
studenti si presentano maturi e competenti, e hanno dimostrato di possedere un metodo di
studio efficace e funzionale alla preparazione dell'esame; altri, invece, dimostrano di non avere un
metodo di studio convincente e quindi, nonostante l'impegno, hanno raggiunto risultati modesti.
Tutti gli studenti si sono dimostrati comunque interessati ed impegnati, e hanno frequentato le
lezioni secondo le loro possibilità lavorative.
Obiettivi e loro raggiungimento
Gli obiettivi didattici sono stati orientati all'acquisizione di alcuni elementi di base della disciplina e
alla preparazione della prova d'esame. Nella fattispecie sono stati raggiunti, a un livello
quantomeno soddisfacente, i seguenti obiettivi didattici, declinati in conoscenze, abilità e obiettivi
di apprendimento (per una visione più approfondita delle conoscenze, fare riferimento al
programma facente parte dell'allegato B).
Conoscenze
Conoscenza delle principali persistenze e sei processi di trasformazione che caratterizzano la storia
italiana ed europea dalla fine del XIX secolo agli anni '60 del XX secolo.
Conoscenza di alcuni aspetti caratterizzanti della storia del Novecento (industrializzazione, limiti dello
sviluppo sociale ed economico, globalizzazione).
Conoscenza del lessico di base delle scienze storico-sociali.
Conoscenza dei principali metodi e strumenti della ricerca storica.
63
Abilità
Riconoscere nella storia de Novecento e nel mondo attuale le radici storiche del passato attraverso i
principali elementi di continuità e di discontinuità.
Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico dei sistemi economici e politici
Effettuare confronti tra modelli, tradizioni e variabili demografiche, sociali e culturali.
Applicare categorie, strumenti e metodi delle scienze sociali, della storia economica e del diritto
internazionale per comprendere i mutamenti socio-economici, gli aspetti demografici e i processi di
trasformazione.
Obiettivi di apprendimento
Valutare i fatti e orientare comportamenti sociali e professionali in ottemperanza dei principi della
Costituzione.
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico
e e responsabile nei confronti della società.
Comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all'economia, all'organizzazione, allo svolgimento
dei processi produttivi e dei servizi.
Partecipare attivamente alla vita sociale, culturale a livello locale, nazionale e comunitario.
Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione
I contenuti disciplinari sono esposti nei singoli programmi (allegato b).
La ripartizione oraria (3 ore alla settimana di letteratura italiana e 2 di storia) è stata generalmente
rispettata. In totale le ore di lezione di storia sono state così ripartite:
novembre: 2 ore
dicembre: 6 ore
gennaio: 8 ore
febbraio: 8 ore
marzo: 6 ore
aprile: 6 ore
maggio: 4 ore
ore residue maggio/giugno: 4+2
Totale ore Storia: 46
I programmi (sia di storia che di letteratura italiana) sono stati conclusi il 12 maggio. Il programma,
dall'inizio dell'anno, è stato svolto in maniera regolare e cronologica, affrontando un fenomeno
storico per volta, secondo le modalità che verranno illustrate nel punto successivo. Le ore
rimanenti saranno dedicate a un'intensa attività di ripasso e alla preparazione del colloquio
dell'esame di Stato.
64
Metodologia
La metodologia didattica preferita è stata quella della lezione frontale anticipativa. Si è cercato di
evidenziare i nessi logici e cronologici fondamentali (i collegamenti fondamentali tra i fenomeni
storici e il contesto politico e culturale, nonché le periodizzazioni di base) con il fine di orientare lo
studio autonomo degli studenti, spesso condotto in ritagli di tempo o in forma necessariamente
discontinua. Si sono fornite inoltre numerose domande guida da affrontare sia in forma orale che
scritta, e si è costantemente stimolato l'intervento critico e il dibattito costruttivo.
Dal punto di vista dell'espressione orale, si è insistito notevolmente sullo sviluppo di capacità
comunicative adeguate al contesto, perfezionando lessico specifico, chiarezza espositiva,
coerenza, registri comunicativi. Per la produzione scritta, invece, è stata potenziata l'attenzione
alla comprensione del testo e la conseguente pertinenza delle risposte, e la coesione dei registri
linguistici e lessicali nelle stesse.
Strumenti didattici
Lo strumento didattico preferenziale e stato il libro di testo in adozione (Feltri, Bertazzoni, Neri,
Chiaroscuro, SEI). Molti dei ragazzi erano in possesso di un diverso libro di testo. Per questo
motivo si è cercato di uniformare i contenuti su un piano evenemenziale, integrandoli poi la
contestualizzazione in classe e il confronto tra le fonti, la quale è stata condotta attraverso
strumenti integrativi (materiali forniti dall'insegnante, risorse online, schede enciclopediche). Si è
inoltre fatto ricorso alla LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) per la fruizione di materiali
audiovisivi (documentari originali, foto, programmi di formazione storica).
Verifiche e valutazioni
Le verifiche sia scritte che orali sono state valutate in scala decimale, secondo il criterio approvato
nel POF e adottato dal Consiglio di classe.
Date le particolarità e specificità della materia, dopo alcune prove iniziali di tipo oggettivo
condotte dall'insegnante incaricata tra settembre e dicembre, e volte a verificare le capacità di
base di comprensione del testo, ho preferito somministrare verifiche modellate sulla tipologia B
della terza prova di maturità, con il fine di permettere agli studenti di avere a disposizione il
maggior tempo possibile per familiarizzare con la tipologia di verifica proposte dall'esame di Stato.
Nel primo periodo sono state somministrate 3 prove scritte. Nel secondo periodo, oltre alle due
simulazioni, sono state effettuate due verifiche scritte (a risposta aperta limitata a dieci righe) e
una orale. Nella valutazione finale si terrà conto dei risultati delle prove, ma anche dell’impegno,
della partecipazione, dell'interesse e e della progressione rispetto ai livelli di partenza.
Le valutazioni relative alle due simulazioni di terza condotte durante l'anno si basano sulla griglia di
valutazione adottata dal consiglio di classe e presente nel documento del 15 maggio. Essa verrà
proposta alla commissione esaminatrice.
65
Allegato B: Programma di Storia
Prof: Lorenzo Daniele
A. S. 2015/2016
Divisione in moduli:
L'età degli Imperialismi: la situazione europea alla fine del XIX secolo; la Seconda Rivoluzione
Industriale; il sistema delle alleanze tra le nazioni europee.
La Grande Guerra: analisi delle cause remote e prossime; gli schieramenti in campo; i fronti
europei; Il dibattito politico italiano; l'entrata in guerra dell'Italia; la situazione sul fronte
italiano; la Strafexpedition; l'entrata in guerra di Giappone e Stati Uniti; la battaglia di
Vittorio Veneto; la resa degli Imperi Centrali.
Le condizioni di pace: il trattato di Versailles; la vittoria mutilata; i 14 punti di Wilson; la Società
delle Nazioni.
La situazione europea e mondiale dopo la Prima Guerra Mondiale: Italia, Francia, Inghilterra e
Germania; la Repubblica di Weimar; la Rivoluzione Russa e il modello di sviluppo socialista;
il patto di Locarno, la crisi del '29.
L'avvento del Fascismo in Italia: caratteristiche del movimento; la trasformazione in partito; la
presa del potere; la trasformazione in regime; la politica interna ed estera; l'espansione
coloniale; l'alleanza con la Germania nazista.
L'avvento del Nazismo in Germania: ascesa del potere di Hitler; la riforma dello stato nazista;
l'ideologia razzista e la pianificazione dello sterminio degli Ebrei.
La Seconda Guerra Mondiale: le cause remote e prossime; il trattato Ribbentrop-Molotov e
l'invasione nazista dell'Europa continentale; l'entrata in guerra dell'Italia; la guerra in Africa;
l'entrata in guerra di Stati Uniti e Giappone; l'occupazione nazista dell'Unione Sovietica; lo
sbarco in Sicilia e in Normandia; la resa delle forze dell'Asse.
La situazione italiana: il crollo del Fascismo; l'occupazione nazista; l'armistizio; la formazione
della Repubblica di Salò e la resistenza antifascista. La Liberazione.
L'Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale: le condizioni di pace; il Referendum; l'Assemblea
Costituente; la Costituzione; cenni sui governi della DC durante la Guerra Fredda.
La Guerra Fredda: la divisione geopolitica del mondo; i due sistemi economici e sociali a
confronto; l'istituzione degli organismi internazionali (ONU, FAO, FMI, UNICEF); cenni sui
trattati costitutivi dell'Unione Europea; il Piano Marshall e la NATO; Il COMECON e il Patto
di Varsavia; cenni sulla crisi di Berlino; la guerra di Corea; la crisi di Cuba; la Guerra in
Vietnam.
La decolonizzazione: la decolonizzazione dei paesi arabi; cenni sulle vicende militari dello stato
di Israele; cenni sulla decolonizzazione dei paesi del sudest asiatico; cenni sulla
decolonizzazione dei paesi africani.
Monselice, 15/05/2016
Il docente: Lorenzo Daniele
I rappresentanti degli studenti
66
GRIGLIA DI VALUTAZIONE ORALE
INDICATORI
DESCRITTORI
CONOSCENZA
DELL’ARGOMENTO
Assente
2-3
Scarsa e frammentaria
4
Incompleta e superficiale
5
Generica ma essenziale
6
Complessivamente adeguata pur con
qualche carenza
7
Adeguata e precisa
8
Ampia, precisa, efficace
9- 10
Non comprende il senso della
domanda
Comprende il senso della
domanda in modo confuso e
frammentario
Comprende il senso della domanda
in modo approssimativo
Comprende parzialmente il senso
della domanda
Comprende il senso della domanda
in modo preciso
Comprende il senso della domanda
in modo aderente
Comprende perfettamente il senso
della domanda
2-3
Non sviluppa l’argomento
2-3
Sviluppa l’argomento in modo
frammentario
Sviluppa l’argomento in modo
approssimativo
Sviluppa ed espone l’argomento in
modo parziale
Sviluppa ed espone l’argomento in
modo accettabile
Sviluppa ed espone l’argomento in
modo preciso ma non esauriente
Sviluppa ed espone l’argomento in
modo organico e compie
approfondimenti personali
4
Del tutto inadeguati
2-3
COMPRENSIONE
DEL QUESITO
ESPOSIZIONE E
SVILUPPO
DELL’ARGOMENTO
LESSICO SPECIFICO e
LIVELLI DI
VALUTAZIONE
PROPRIETA’
LINGUISTICA
67
4
5
6
7
8
9-10
5
6
7
8
9-10
VOTO
SOMMATIVO
ATTITUDINI ALLO
SVILUPPO
CRITICO(capacità di
analisi, capacità di
sintesi, capacità di
interrelazioni,
originalità di idee)
Molto limitati e inefficaci
Imprecisi e trascurati
Limitati ma sostanzialmente
corretti
4
5
6
Corretti, con qualche
inadeguatezza e imprecisione
7
Precisi e sostanzialmente adeguati
Precisi, appropriati e sicuri
8
9-10
Gravemente lacunose
2-3
Inconsistenti
Frammentarie e superficiali
Appena adeguate
Coerenti
Significative
Sicure e originali
4
5
6
7
8
9-10
Monselice, 15 maggio 2016
il docente: Lorenzo Daniele
68
INGLESE
Docente: Prof. Mirco Nalesso
Relazione finale (Allegato A)
Testo adottato:
English Tools for Information Technology and Telecommunications, Minerva
Scuola, 2013
Ore settimanali: 2
Ore svolte: 54
Ore da svolgere: 8
1 Presentazione della classe
Dal punto di vista delle competenze linguistiche in entrata, fin dall’inizio dell’anno scolastico si
è riscontrata una situazione abbastanza eterogenea: in particolare nella classe si potevano
distinguere tre fasce di livello, con un terzo degli alunni che dimostravano di aver raggiunto un
sicuro possesso dei prerequisiti, motivati ed interessati, nonché autonomi nel lavoro; una
fascia intermedia che si attestava su un livello quasi sufficiente, con alunni con conoscenze
adeguate o essenziali e metodo di studio in via di consolidamento, ed infine una terza, di livello
basso o addirittura molto basso con alunni con metodo di studio non adeguato e poco motivati.
Durante l’anno scolastico l’attenzione e l’interesse per la materia sono stati buoni, e anche lo
svolgimento del lavoro per casa è stato abbastanza puntuale, anche se non da parte di tutti.
Tuttavia si è riscontrato negli alunni con maggiori difficoltà nella disciplina uno stile di lavoro
meccanico, poco attento all’aspetto complessivo, e poco interessato ad approfondire gli
argomenti trattati.
La frequenza non è stata regolare e molti hanno totalizzato un numero molto alto di assenze,
in molti casi non giustificate da motivi di salute o lavoro.
Il clima di lavoro è stato buono, anche se qualche alunno ha mantenuto un atteggiamento alle
volte poco educato. Complessivamente però il comportamento è stato sempre corretto, sia nei
confronti dell’insegnante che tra gli alunni.
2. Obiettivi e loro raggiungimento
L'insegnamento della lingua inglese è stato impostato secondo le indicazioni ministeriali e in
modo tale da mettere lo studente in grado di sviluppare una competenza comunicativa più
articolata per raggiungere obiettivi coerentemente con il livello B1/B2 del Quadro comune
europeo di riferimento per le lingue
Obiettivi didattici disciplinari
Con riferimento al piano di lavoro, gli obiettivi sotto riportati si possono considerare raggiunti
dall’intera classe in termini di conoscenze, fatta eccezione per tre studenti la cui preparazione,
alla data di stesura del presente documento, risulta non ancora del tutto sufficiente.
In sede di programmazione sono stati individuati i seguenti obiettivi didattici disciplinari:
Conoscenze









Organizzazione del discorso nelle principali tipologie testuali, comprese quelle tecnicoprofessionali.
Modalità di produzione di testi comunicativi relativamente complessi, scritti e orali, continui
e non continui, anche con l’ausilio di strumenti multimediali e per la fruizione in rete.
Strategie di esposizione orale e d’interazione in contesti di studio e di lavoro, anche
formali.
Strategie di comprensione di testi relativamente complessi riguardanti argomenti socioculturali, in particolare il settore di indirizzo.
Strutture morfosintattiche adeguate alle tipologie testuali e ai contesti d’uso, in particolare
professionali.
Lessico e fraseologia convenzionale per affrontare situazioni sociali e di lavoro; varietà di
registro e di contesto.
Lessico di settore codificato da organismi internazionali.
Aspetti socio-culturali della lingua inglese e del linguaggio settoriale.
Modalità e problemi basilari della traduzione di testi tecnici.
69
Abilità










Esprimere e argomentare le proprie opinioni con relativa spontaneità nell’interazione anche
con madrelingua, su argomenti generali, di studio e di lavoro.
Utilizzare strategie nell’interazione e nell’esposizione orale in relazione agli elementi di
contesto.
Comprendere idee principali, dettagli e punto di vista in testi orali in lingua standard,
riguardanti argomenti noti d’attualità, di studio e di lavoro.
Comprendere idee principali, dettagli e punto di vista in testi scritti relativamente
complessi riguardanti argomenti di attualità, di studio e di lavoro.
Comprendere globalmente, utilizzando appropriate strategie, messaggi radio-televisivi e
filmati divulgativi tecnico-scientifici di settore.
Utilizzare le principali tipologie testuali, anche tecnico-professionali, rispettando le costanti
che le caratterizzano.
Produrre, nella forma scritta e orale, relazioni, sintesi e commenti coerenti e coesi, su
esperienze, processi e situazioni relative al settore di indirizzo.
Utilizzare il lessico di settore, compresa la nomenclatura internazionale codificata.
Trasporre in lingua italiana brevi testi scritti in inglese relativi all’ambito di studio e di
lavoro e viceversa.
Riconoscere la dimensione culturale della lingua ai fini della mediazione linguistica e della
comunicazione interculturale.
A livello di abilità e competenze, si può affermare che complessivamente gli alunni ammessi
possono vantare un grado di preparazione appena sufficiente, in qualche caso molto buona. La
capacità di esprimersi in inglese in modo spontaneo su argomenti specialistici è stata raggiunta
da pochi studenti: all’atto della produzione, la correttezza linguistica è molto compromessa,
soprattutto per quanto riguarda aspetti come la concordanza soggetto-verbo, uso dei tempi
verbali e struttura della frase. Ciò va imputato a una serie di fattori, tra cui gli impegni
lavorativi degli alunni, la riduzione del monte ore annuale, che ha portato la lingua inglese da
99 a 66 ore, le difficoltà che normalmente si incontrano nell’intraprendere lo studio di una
lingua straniera in età adulta.
Appare quindi comprensibile che alcuni alunni abbiano dovuto sopperire a importanti lacune
pregresse attraverso uno studio prevalentemente mnemonico. Di conseguenza, il grado di
preparazione per gli allievi della fascia più bassa si riferisce quasi esclusivamente al
programma svolto, in quanto per questi studenti è risultata in generale sempre molto difficile
l’acquisizione di autonomia nel metodo di studio ed in particolare la capacità di elaborare ed
esprimere in lingua inglese contenuti personali.
Grande attenzione è stata dedicata all’aspetto fonologico della lingua, attraverso un lavoro
costante, iniziato già in terza, di lettura ad alta voce, che gli alunni erano tenuti a svolgere
mensilmente registrando la propria voce ed inviando la registrazione all’insegnante per un
feedback e una valutazione.
3. Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione
Si veda Allegato B
4. Metodologia
Obiettivi di apprendimento
Nella formulazione degli obiettivi da perseguire, date le caratteristiche della classe, si è
ritenuto opportuno considerare con attenzione quali fossero quelli più importanti e
realisticamente raggiungibili, in prospettiva non solo di una prova d’esame dignitosa, ma anche
di possibili bisogni futuri nel campo del lavoro.
È stato adottato principalmente il metodo comunicativo, basato sullo sfruttamento attivo di
testi orali e scritti. Le funzioni, le strutture, le nozioni ed il lessico caratteristici della lingua di
settore sono stati presentati in contesti significativi, che permettessero l’acquisizione passiva
ed attiva di linguaggio specifico, visto soprattutto come strumento.
Nella presentazione del materiale sono state tenute in considerazione le componenti:

linguistica: saper usare l’aspetto grammaticale, lessicale e fonologico della lingua
70


funzionale: saper usare la lingua per determinati scopi
testuale: saper interpretare e produrre semplici testi orali e scritti.
Criteri metodologici






utilizzo di sussidi multimediali
predominanza di attività di tipo comunicativo
acquisizione dei contenuti in modo operativo
gradualità nella presentazione degli argomenti
creazione di opportunità di apprendimento cooperativo
esplicitazione dei criteri di valutazione
Si è proceduto attraverso vari tipi di attività (esercizi di vero/falso, di abbinamento, di
completamento, di scelta multipla, domande aperte di comprensione, traduzione da e nella
lingua straniera, trasferimento d’informazioni, note-taking) mirate al potenziamento delle
abilità ricettive e produttive e alla loro interrelazione nell’atto comunicativo.
Le attività di conversazione sono state affrontate con interesse e partecipazione, anche se una
parte consistente della classe ha faticato ad esporsi, intervenendo poco e solo se sollecitata
dall’insegnante.
Per quanto riguarda la strutturazione della lezione, all’interno di ogni unità didattica si sono
avvicendati momenti di lezione di tipo frontale, lavori a coppie, ricerche e momenti di verifica
delle abilità ricettive e produttive, scritte e orali.
Fasi di lavoro





Presentazione del testo nella sua globalità (warming up, elicitazione)
Analisi e decodificazione con attività di comprensione
Riflessione sulla lingua attraverso il metodo induttivo
Produzione con attività di rielaborazione attraverso esercizi sempre meno guidati, cercando
di stimolare la discussione, sia per piccoli gruppi sia con l’intero gruppo classe. La
discussione in molti casi è stata svolta prima di affrontare la lettura del testo, al fine di
mettere in risalto le carenze lessicali che il testo avrebbe colmato.
Valutazione
5. Strumenti didattici



libro di testo
dizionario
LIM
6. Verifica e valutazione
Verifiche
La verifica si è avvalsa di prove di tipo oggettivo e soggettivo. Le prove oggettive sono state
utili per la verifica delle abilità ricettive scritte e orali, mentre sono state necessarie prove di
tipo soggettivo per la verifica della competenza comunicativa in riferimento sia ad abilità
isolate (comprensione, produzione orale e scritta), sia ad abilità integrate.
Per preparare gli alunni alla terza prova scritta dell’esame di stato, nel pentamestre sono state
effettuate due simulazioni (tipologia B), una delle quali ha coinvolto la lingua inglese.
Sono state effettuate due prove (una strutturata e una aperta) nel primo periodo e due (una
strutturata e una aperta) nel corso del pentamestre.
Nel corso del pentamenstre è stata altresì effettuata una prova oggettiva di comprensione
orale, della tipologia adottata negli esami di certificazione linguistica.
Per quanto concerne i criteri di valutazione delle prove non strutturate, essi sono stati
incentrati su:
1. Conoscenza dei contenuti disciplinari;
2. Competenza linguistica formale e lessicale;
3.
Capacità di rielaborazione e sintesi;
Criteri di valutazione
Le verifiche sia scritte che orali sono state valutate in scala decimale, secondo il criterio
approvato nel POF e adottato dal Consiglio di classe.
71
Nella valutazione finale si terrà conto dei risultati delle prove, ma anche dell’impegno,
partecipazione, interesse e progressione rispetto ai livelli di partenza, a volte molto modesti.
I quesiti di inglese della simulazione di terza prova scritta sono stati valutati in quindicesimi
utilizzando la griglia allegata. Il punteggio è stato poi trasformato in scala decimale per essere
utilizzato come voto delle prove scritte del pentamestre.
Criteri di attribuzione del punteggio per le prove non strutturate
Conoscenza dei contenuti disciplinari
Non fornisce alcuna risposta
1
Non coglie il significato delle domande
2-3
La conoscenza degli argomenti è limitata
4
La conoscenza degli argomenti è insufficiente
5
La conoscenza degli argomenti è sufficiente.
6
La conoscenza degli argomenti è discreta
7
La conoscenza degli argomenti è buona
8
La conoscenza degli argomenti è ottima
9-10
Competenza linguistica formale e lessicale
L’espressione presenta gravi e numerosi errori, al limite dell’incomprensione; usa un
lessico improprio e povero
1-4
Si esprime in modo scorretto; usa un lessico improprio
4-5
Si esprime in modo sufficientemente corretto; usa un lessico sostanzialmente corretto
6
Si esprime con discreta correttezza grammaticale; usa un lessico corretto
7
Si esprime correttamente con occasionali incertezze; usa un lessico ampio e corretto
8
Si esprime con fluidità, coesione sintattica e correttezza grammaticale; usa un lessico
ampio, corretto, appropriato
910
Capacità di rielaborazione e sintesi
Non sa organizzare il discorso e non riesce a rielaborare né a sintetizzare
1-4
Organizza il contenuto essenziale senza rielaborarlo
4-5
Organizza il contenuto essenziale rielaborandolo in modo semplice
6
Organizza logicamente il contenuto rielaborandolo in modo adeguato
7
Organizza logicamente il contenuto rielaborandolo in modo personale
8
Svolge un discorso articolato e completo rielaborandolo in modo personale
72
9-10
Contenuti
Grammatica della frase e del testo primo quadrimestre
Discutere di preferenze musicali
Parlare di abilità nel fare le cose
Paragonare le abilità
Scusarsi
Grammatica della frase e del testo secondo quadrimestre
Parlare della salute
Dare consigli e accettarli
Parlare di obblighi e permessi
Strutture grammaticali Primo quadrimestre
Avverbi di modo
Comparativo degli avverbi
(not) as… as
Strutture grammaticali secondo quadrimestre
should, ought to, had better per dare consigli
make, let
Ripasso: Present perfect
ever, never
just, already, (not) yet, still
Present perfect con for e since
Lessico primo quadrimestre
musica, strumenti musicali e persone del mondo della musica
Lessico secondo quadrimestre
il corpo
problemi di salute e rimedi
lavori di casa
Lessico inerente alla microlingua
Contenuti di Microlingua
73
Allegato B: Programma di Inglese
Prof: Mirco Nalesso
A. S. 2015/2016
Unit 1 – The framework of business
The production process
The factors of production
Commerce and trade
Distribution channels
The impact of Information Technology on business
E-commerce
From New Economy to the Green Economy
page 189
page 190
page 191
page 193
page 194
page 196
page 198
Unit 2 – Home and international trade
The contract of sale
Import/Export
Visible and invisible trade
The balance of trade and the balance of payments
Customs procedures
Incoterms and other clauses of sale
Basic trade documents
page 209
page 209
page 211
page 212
page 212
page 214
page 217
Da B on the Net secondo quadrimestre
Unit 3 – Business Organizations
Private and public enterprises
Sole traders
Partnerships
Limited companies
Cooperatives
The public sector
External business growth
Multinationals
Franchising
page 227
page 228
page 228
page 229
page 231
page 232
page 233
page 234
page 235
Unit 4 – Marketing and advertising
The role of marketing
The marketing mix
Market research
Market segmentation
The electronic marketplace
Advertising
Trade fairs
page 245
page 246
page 247
page 248
page 249
page 250
page 251
Unit 5 – Banking and finance
Bank services
E-banking
Ethical Banks
ATMs, debit and credit cards
Instruments of credit
The letter of credit
The Stock Exchange
page 261
page 263
page 264
page 266
page 267
page 270
page 271
Monselice, 15 maggio 2016
L’insegnante: prof. Mirco Nalesso
74
ANNO SCOLASTICO 2015 / 2016
Programma svolto
ECONOMIA AZIENDALE
Classe quinta serale SIRIO
Prof. Altoviti Pierluigi
Trattandosi dell’anno conclusivo del corso di studi ed in vista degli
esami di maturità, si è provveduto inizialmente ad un ripasso
generale guidato dal Professore, trattando tutti gli argomenti svolti
fino all’anno scolastico della classe IV.
Si sono svolte molteplici esercitazioni, seguite da una verifica finale di
controllo.
Quindi si è proseguito con la spiegazione del programma della V
classe, riguardante le imprese industriali e mercantili, considerando
quanto proposto dai libri di testo adottati, privilegiando i colloqui con
gli studenti e provvedendo a vari collegamenti con i fatti reali.
Si è favorito inoltre l’aspetto pratico, includendo esercitazioni
collettive e coinvolgendo tutti gli studenti.
Per quanto riguarda le imprese ci si è concentrati in particolare sulla
contabilità generale e sull’analisi di bilancio e dopo l’introduzione
75
sull’economia della banca e la sua gestione, si sono svolte le
esercitazioni su alcune tipologie di contratti legati al credito bancario.
Sistematicamente si sono svolte prove scritte e colloqui, al fine di
stimolare e migliorare l’espressione e raggiungere una migliore
preparazione.
Nel complesso il programma preventivato è stato in parte riassunto e
parzialmente limitato in considerazione delle limitate capacità di
alcuni alunni, e delle difficoltà da parte di altri a presenziare
costantemente alle lezioni che, uniti alla difficoltà legate alla carente
preparazione di base, hanno portato alla valutazioni negative meglio
dettagliate nei giudizi individuali.
Si sottolinea, tuttavia, che oltre il 50% degli studenti, grazie ad un
impegno assiduo, alla presenza e alla partecipazione costanti, sono
riusciti a maturare e migliorare in modo apprezzabile e consapevole
fino a giungere ad esprimersi al meglio delle loro possibilità.
Per questi studenti i risultati raggiunti si possono ritenere, nel
complesso, più che sufficienti e in taluni casi buoni.
Nelle pagine seguenti si illustra il programma svolto nell’anno
scolastico.
F. to Prof. Altoviti Pierluigi
76
MODULO 1
Le aziende industriali:
aspetti generali,CO.GE. e Bilancio d’esercizio
1.1. – Organizzazione, gestione e sistema informativo
o L’attività industriale
o La classificazione delle aziende industriali
o La localizzazione delle aziende industriali
o L’organizzazione
o Le strutture organizzative
o Le aree funzionali
o La gestione delle aziende industriali e le fasi tipiche del processo produttivo
o I cicli dell’attività aziendale
o La struttura del patrimonio nelle aziende industriali
o La struttura del reddito nelle aziende industriali
o La rilevazione e il sistema informativo
1.2. – Le scritture d’esercizio
o La CO.GE. e il sistema informativo
o L’acquisizione e l’utilizzazione dei fattori produttivi
o Operazioni di gestione relative ai beni strumentali
o Gli acquisti
o Le prestazioni di lavoro subordinato
o Le vendite
o Le operazioni di finanziamento
o Gli investimenti accessori
1.3. – Le scritture di chiusura
o La fase della chiusura dei conti
o Le scritture di completamento
o Le scritture di rettifica
o Le scritture di riclassificazione dei conti
77
o La situazione contabile finale (post-assestamento)
o Il riepilogo del Conto Economico e la rilevazione del risultato d’esercizio
o Le scritture di chiusura generale dei conti patrimoniali
1.4. – La redazione e la revisione del Bilancio d’esercizio
o Considerazioni introduttive
o I postulati di bilancio
o La composizione del fascicolo di bilancio
o Il bilancio d’esercizio
o Le relazioni accompagnatorie
o Il Bilancio d’esercizio in forma abbreviata
o I criteri di valutazione
o L’approvazione e la pubblicazione del Bilancio d’esercizio
o La revisione contabile
MODULO 2
L’analisi di bilancio
2.1. – L’analisi del Bilancio d’esercizio
la sua riclassificazione
o La funzione informativa del Bilancio d’esercizio
o Presupposti e contenuto delle analisi di bilancio
2.2. – L’analisi di Bilancio per indici
o L’analisi per indici
o L’analisi patrimoniale: gli indici di struttura
o L’analisi finanziaria
o L’analisi economica: gli indici di redditività e di produttività
o L’analisi coordinata degli indici di bilancio
2.3. – L’analisi di bilancio per flussi e il Rendiconto finanziario
o Fondi, flussi e Rendiconto finanziario
o Il Rendiconto finanziario delle variazioni di Ccn
o Il Rendiconto finanziario delle variazioni di liquidità
78
MODULO 3
L’imposizione fiscale
3.1. – Il reddito fiscale d’impresa e le imposte dirette
o La fiscalità diretta nelle imprese
o Reddito di bilancio e reddito fiscale d’impresa
o I principi fiscali
o La determinazione del reddito fiscale
o I criteri fiscali di valutazione
o L’IRAP
o Adempimenti e versamento delle imposte sui redditi
MODULO 4
Strategie, programmazione e controllo di gestione
4.1. – La gestione strategica: cenni
4.2. – La contabilità analitico – gestionale: cenni
4.3. – Il controllo di gestione: budget, reporting e analisi degli scostamenti
o La gestione programmata
o Piani, programmi e budget
Appendice
o
Indicazioni per l’impostazione del bilancio con dati a scelta.
79