composizione del consiglio di classe
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COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE Zanellato Giacomo Dirigente Scolastico Daniele Lorenzo Lingua e Lettere Italiane Daniele Lorenzo Storia ed Educazione alla Cittadinanza Altoviti Pierluigi Economia Aziendale Caffagni Luciano Diritto Caffagni Luciano Economia Politica Corso Laura Lingua straniera: Francese Nalesso Mirco Lingua straniera: Inglese Passarotto Mareva Matematica 1 INDICE pag Composizione del Consiglio di Classe 1 Indice 2 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Composizione e storia della classe 3-4 Continuità dei docenti titolari 4 Situazione della classe 5 Frequenza, interesse e partecipazione 5 Attività di recupero 5 Colloquio Esame di Stato: percorsi introduttivi 5 Stage aziendali 5 PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE Obiettivi generali. Competenze 6 Obiettivi conseguiti 6 Verifiche e valutazioni 6 Strumenti di verifica 6 Descrittori di valutazione di profitto in decimi 7 PROVE DI SIMULAZIONE per l’ESAME di STATO Simulazione di PRIMA PROVA e GRIGLIA di valutazione da 8 a 29 Simulazione di SECONDA PROVA e GRIGLIA di valutazione da 30 a 35 Simulazioni di TERZA PROVA e GRIGLIA di valutazione da 36 a 41 RELAZIONI (allegato A) e PROGRAMMI delle DISCIPLINE (allegato B) Lingua e lettere italiane da 42 a 48 Matematica da 49 a 50 Francese da 51 a 56 Diritto-economia politica da 57 a 62 Storia ed educazione alla cittadinanza da 63 a 68 Lingua inglese da 69 a 74 Economia Aziendale da 75 a 79 2 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Composizione e storia della classe La classe 5^ è formata da 10 alunne e 8 alunni: COGNOME NOME 1 ANTONINI ELENA 2 BELLUCO NICOLA 3 BRANDOLESE RICCARDO 4 FALKOVSKYTE SIMONA 5 FRANCESCON MARIO 6 GIORDAN KATIA 7 GIROTTO LARA 8 LAZZARIN PAOLA 9 NALIN LUCA 10 ORO VALENTINA 11 RABEH MARIA 12 RIGOBELLO ALESSANDRO 13 RUZZA FULGIDA 14 TODARO GOTTARDO 15 TOFFANIN ALESSIA 16 ZAGOLIN MARINO 17 ZARAMELLA ARIANNA 18 ZUPPA DAVIDE 3 Nel corso del triennio la composizione della classe si è così definita: Classe Terza 2013-2014 Quarta 2014-2015 Quinta 2015-2016 Iscritti Iscritti da altra classe Passerella Promossi a giugno Promossi a settembre numero 25 10 5 numero 31 5 7 numero 18 Non ammessi 1 Continuità dei docenti titolari DISCIPLINA Lingua e lettere CLASSE TERZA CLASSE QUARTA CLASSE QUINTA 2013-2014 2014-2015 2015-2016 Giorgio Gentile Giorgio Gentile Daniele Lorenzo Giorgio Gentile Giorgio Gentile Daniele Lorenzo Diritto Fiorenzo Brugiolo Nicola Orlando Luciano Caffagni Economia Fiorenzo Brugiolo Nicola Orlando Luciano Caffagni Matematica Mareva Passarotto Jessica Alfonsi Mareva Passarotto Economia aziendale Giorgio Permunian Pierluigi Altoviti Pierluigi Altoviti Inglese Mirco Nalesso Mirco Nalesso Mirco Nalesso italiane Storia ed Educazione alla Cittadinanza Informatica Michela Barbagin Francese Elisa Vettorello 4 Laura Corso Per l'esame di Stato, il Consiglio di Classe, nella riunione del 07/03/2016 ha scelto come Commissari Interni: Commissari Interni Disciplina ALTOVITI PIERLUIGI ECONOMIA AZIENDALE PASSAROTTO MAREVA MATEMATICA CORSO LAURA FRANCESE Discipline assegnate ai Commissari Esterni: ITALIANO, INGLESE, DIRITTO/ECONOMIA POLITICA. Situazione della classe: La classe si è ridotta di alcune unità nel corso del corrente anno scolastico e inizialmente era composta da 18 unità attualmente gli studenti frequentanti sono 15. La maggior parte degli studenti presenta corso di studi svolto all’interno dell’istituto sempre nell’ambito del corso serale. Frequenza, interesse e partecipazione: La frequenza anche a causa di situazioni lavorative è stata in alcuni casi abbastanza discontinua e di ciò può averne risentito la preparazione e in talune materie lo svolgimento del programma. L’interesse e la partecipazione sono stati mediamente di discreto livello grazie anche alla forte motivazione personale e ciò ha consentito di approfondire alcuni importanti aspetti di attualità. Attività di recupero: Nei casi nei quali si sono riscontrate carenze e insufficienze, si è provveduto a programmare attività di recupero individuale, e per l’economia aziendale anche un corso specifico di sostegno alla preparazione. Colloquio Esame di Stato: i candidati inizieranno il colloquio d'esame presentando un argomento o una tesina pluridisciplinare. Stage aziendali: in considerazione dell’attività lavorativa non si sono organizzati stages. 5 PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE Obiettivi generali. Competenze In considerazione della tipologia di studenti l’obiettivo principale è stato quello di fornire una metodologia di analisi e confronto relativamente alle materie umanistiche e di indirizzo. Relativamente invece alle materie scientifiche e lingue, si è svolto un lavoro di base, fornendo gli strumenti essenziali e in taluni casi raggiungendo risultati più che positivi. Obiettivi conseguiti Si ritiene che la maggior parte degli studenti sia maturata grazie a un lavoro consapevole e interessato dimostrando capacità di dialogo e approfondimento anche personale relativamente alle materie di indirizzo. Le capacità di analisi appaiono diversificate anche a seguito della diversa predisposizione di ciascuno. Causa la discontinuità didattica, (matematica e francese), ovvero a causa di carenze di base, nonostante gli sforzi profusi i risultati in taluni casi appaiono poco più che soddisfacenti. Verifiche e valutazioni Sistematicamente gli alunni sono stati stimolati a partecipare al dialogo interdisciplinare e confrontarsi con gli insegnanti. A seconda delle materie le prove di norma programmate consistevano in prove scritte e orali. Strumenti di verifica Oltre alle prove scritte e orali già sopra espresse gli insegnanti hanno attuato un confronto sistematico durante le lezioni riscontrando un coinvolgimento generale da parte della classe. 6 Descrittori di valutazione di profitto in decimi conoscenze complete, organiche ed approfondite consolidata padronanza dei linguaggi ed esposizione efficace ed esaustiva capacità di sintesi efficaci e notevoli capacità critiche Ottimo/ eccellente completa autonomia organizzativa ed espositiva 9/10 acquisizione di competenze trasversali e originalità nei riferimenti e collegamenti conoscenze complete e sicure esposizione articolata e coerente che evidenzia autonomia di analisi e capacità di istituire collegamenti significativi Buono sicura padronanza dei linguaggi e delle procedure 8 autonomia ed efficacia nell’organizzazione del lavoro scolastico conoscenze adeguate dei vari argomenti Discreto sufficienti capacità di comparazioni e collegamenti delle conoscenze esposizione chiara e ordinata anche se non sempre scorrevole 7 padronanza di linguaggi e delle procedure in via di completo consolidamento conoscenze essenziali esposizione non sempre appropriata ma accettabile e sufficiente correttezza nell’uso del linguaggio specifico Sufficiente capacità rielaborative nell’insieme adeguate con abilità in evoluzione 6 limitata autonomia nell’organizzazione del metodo di studio conoscenze frammentarie e incomplete Insufficiente qualche difficoltà di comprensione delle domande linguaggio poco corretto ed appropriato, esposizione non sempre ordinata 5 frequenti errori di elaborazione ed applicazione delle conoscenze conoscenze non organizzate e incomplete linguaggio impreciso, esposizione poco corretta e non autonoma gravi carenze nelle capacità rielaborative e applicative conoscenze molto lacunose e disorganiche notevole difficoltà nell’organizzazione logica e nella coerenza delle argomentazioni grave inadeguatezza nell’uso degli strumenti linguistici totale mancanza di competenze applicative e di capacità elaborative 7 Gravemente insufficiente qualche difficoltà di comprensione delle domande 4 2/3 SIMULAZIONI PER L’ESAME DI STATO Simulazioni di PRIMA prova: n. 2 prove; date: 10/03/2016 – 14/04/2016 Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca P000 ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE PROVA DI ITALIANO (per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali) Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Giuseppe Ungaretti, Lucca (da L’Allegria) Edizione: G. Ungaretti, Vita d’un uomo. Tutte le poesie, a cura di C. Ossola, Mondadori, Milano 2009, p. 133 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 A casa mia, in Egitto, dopo cena, recitato il rosario, mia madre ci parlava di questi posti. La mia infanzia ne fu tutta meravigliata. La città ha un traffico timorato e fanatico. In queste mura non ci si sta che di passaggio. Qui la meta è partire. Mi sono seduto al fresco sulla porta dell’osteria con della gente che mi parla di California come d’un suo podere. Mi scopro con terrore nei connotati di queste persone. Ora lo sento scorrere caldo nelle mie vene, il sangue dei miei morti. Ho preso anch’io una zappa. Nelle cosce fumanti della terra mi scopro a ridere. Addio desideri, nostalgie. So di passato e d’avvenire quanto un uomo può saperne. Conosco ormai il mio destino, e la mia origine. Non mi rimane più nulla da profanare, nulla da sognare. Ho goduto di tutto, e sofferto. Non mi rimane che rassegnarmi a morire. Alleverò dunque tranquillamente una prole. Quando un appetito maligno mi spingeva negli amori mortali, lodavo la vita. Ora che considero, anch’io, l’amore come una garanzia della specie, ho in vista la morte. Giuseppe Ungaretti nacque ad Alessandria d’Egitto nel 1888, da genitori emigrati da Lucca ed è morto a Milano nel 1970. Nel 1912 lasciò per sempre l’Egitto. A Parigi approfondì la sua preparazione letteraria e conobbe personalmente importanti artisti e scrittori. Partecipò alla guerra mondiale come soldato semplice. Risalgono a quell’epoca le poesie raccolte ne Il Porto Sepolto, 1916 e poi confluite, insieme ad altre, in Allegria di Naufragi, 1919. La poesia che si propone raggiunse la redazione definitiva nel 1936, attraverso diverse stesure a partire dal 1919. 8 Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca 1. Comprensione complessiva Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo. 2. Analisi del testo 2.1 Soffermati sugli aspetti linguistico-lessicali della poesia e, in particolare, sugli aggettivi. 2.2 Spiega l’espressione “La mia infanzia ne fu tutta meravigliata” (2). 2.3 Individua gli elementi che caratterizzano la città (3-5). 2.4 Il poeta evoca una scoperta che lo terrorizza (7). Quali le ragioni del “terrore”? 2.5 Il poeta contrappone agli “amori mortali” (18) “l’amore come una garanzia della specie” (19). Spiega la contrapposizione. 2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Sulla base dell’analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva della poesia e approfondiscila con opportuni collegamenti ad altri testi di Ungaretti o a testi di altri autori. Alternativamente, puoi fare riferimento alla situazione storico-culturale dell’epoca o a situazioni del nostro tempo, sviluppando i confronti che ti interessano. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Amore, odio, passione. G. KLIMT, Il bacio, 1907-08 G. DE CHIRICO, Ettore e Andromaca, 1917 P. PICASSO, Gli amanti, 1923 «Tra l’altre distinzioni e privilegi che le erano stati concessi, per compensarla di non poter esser badessa, c’era anche quello di stare in un quartiere a parte. Quel lato del monastero era contiguo a una casa abitata da un giovine, scellerato di professione, uno de’ tanti, che, in que’ tempi, e co’ loro sgherri, e con l’alleanze d’altri scellerati, potevano, fino a un certo segno, ridersi della forza pubblica e delle leggi. Il nostro manoscritto lo nomina Egidio, senza parlar del casato. Costui, da una sua finestrina che dominava un cortiletto di quel quartiere, avendo veduta Gertrude qualche volta passare o girandolar lì, per ozio, allettato anzi che atterrito dai pericoli e dall’empietà dell’impresa, un giorno osò rivolgerle il discorso. La sventurata rispose.» Alessandro MANZONI, I promessi sposi, 1840-42 9 Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca «Ed avrebbe voluto strapparsi gli occhi per non vedere quelli della Lupa, che quando gli si ficcavano ne’ suoi gli facevano perdere l’anima ed il corpo. Non sapeva più che fare per svincolarsi dall’incantesimo. Pagò delle messe alle anime del Purgatorio e andò a chiedere aiuto al parroco e al brigadiere. A Pasqua andò a confessarsi, e fece pubblicamente sei palmi di lingua a strasciconi sui ciottoli del sacrato innanzi alla chiesa, in penitenza, e poi, come la Lupa tornava a tentarlo: - Sentite! le disse, non ci venite più nell’aia, perché se tornate a cercarmi, com’è vero Iddio, vi ammazzo! - Ammazzami, rispose la Lupa, ché non me ne importa; ma senza di te non voglio starci. Ei come la scorse da lontano, in mezzo a’ seminati verdi, lasciò di zappare la vigna, e andò a staccare la scure dall’olmo. La Lupa lo vide venire, pallido e stralunato, colla scure che luccicava al sole, e non si arretrò di un sol passo, non chinò gli occhi, seguitò ad andargli incontro, con le mani piene di manipoli di papaveri rossi, e mangiandoselo con gli occhi neri. - Ah! malanno all’anima vostra! balbettò Nanni.» Giovanni VERGA, La Lupa, in Vita dei campi, 1880 «Ella pareva colpita dal suono insolito della voce di Giorgio; e un vago sbigottimento cominciava a invaderla. – Ma vieni! Ed egli le si appressò con le mani tese. Rapidamente l’afferrò per i polsi, la trascinò per un piccolo tratto; poi la strinse tra le braccia, con un balzo, tentando di piegarla verso l’abisso. – No, no, no... Con uno sforzo rabbioso ella resistette, si divincolò, riuscì a liberarsi, saltò indietro anelando e tremando. – Sei pazzo? – gridò con l’ira nella gola. – Sei pazzo? Ma, come se lo vide venire di nuovo addosso senza parlare, come si sentì afferrata con una violenza più acre e trascinata ancóra verso il pericolo, ella comprese tutto in un gran lampo sinistro che le folgorò l’anima di terrore. – No, no, Giorgio! Lasciami! Lasciami! Ancóra un minuto! Ascolta! Ascolta! Un minuto! Voglio dirti... Ella supplicava, folle di terrore, divincolandosi. Sperava di trattenerlo, d’impietosirlo. – Un minuto! Ascolta! Ti amo! Perdonami! Perdonami! Ella balbettava parole incoerenti, disperata, sentendosi vincere, perdendo terreno, vedendo la morte. – Assassino! – urlò allora furibonda. E si difese con le unghie, con i morsi, come una fiera. – Assassino! – urlò sentendosi afferrare per i capelli, stramazzando al suolo su l’orlo dell’abisso, perduta. Il cane latrava contro il viluppo. Fu una lotta breve e feroce come tra nemici implacabili che avessero covato fino a quell’ora nel profondo dell’anima un odio supremo. E precipitarono nella morte avvinti.» Gabriele D’ANNUNZIO, Il trionfo della morte, 1894 «Emilio poté esperimentare quanto importante sia il possesso di una donna lungamente desiderata. In quella memorabile sera egli poteva credere d’essersi mutato ben due volte nell’intima sua natura. Era sparita la sconsolata inerzia che l’aveva spinto a ricercare Angiolina, ma erasi anche annullato l’entusiasmo che lo aveva fatto singhiozzare di felicità e di tristezza. Il maschio era oramai soddisfatto ma, all’infuori di quella soddisfazione, egli veramente non ne aveva sentita altra. Aveva posseduto la donna che odiava, non quella ch’egli amava. Oh, ingannatrice! Non era né la prima, né – come voleva dargli ad intendere – la seconda volta ch’ella passava per un letto d’amore. Non valeva la pena di adirarsene perché l’aveva saputo da lungo tempo. Ma il possesso gli aveva data una grande libertà di giudizio sulla donna che gli si era sottomessa. – Non sognerò mai più – pensò uscendo da quella casa. E poco dopo, guardandola, illuminata da pallidi riflessi lunari: – Forse non ci ritornerò mai più. – Non era una decisione. Perché l’avrebbe dovuta prendere? Il tutto mancava d’importanza.» Italo SVEVO, Senilità, 19272 (1a ed. 1898) 10 Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Siamo quel che mangiamo? DOCUMENTI «“Le evidenze scientifiche pubblicate nell’ultimo anno non lasciano dubbi - dice Massimo Volpe, presidente della Siprec (Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare) - la vita sedentaria è un rischio per il cuore. Se a questo si aggiunge che spesso si mangia male, il quadro generale peggiora. Commettiamo troppi peccati di gola, trascuriamo la dieta mediterranea e gli alimenti cardine di una sana alimentazione. Pochissimi sanno davvero giudicare la salubrità di un alimento, molti si nutrono in modo disorganizzato”. Il 95 per cento, continua l’esperto, dichiara che il pranzo è il pasto più importante, ma poi l’80 per cento sceglie una pasta molto condita accompagnata dal pane. Un italiano su due mangia carne magra, ma c’è un buon 20 per cento che sceglie carni grasse più volte alla settimana; il 45 per cento consuma formaggi come minimo tre volte alla settimana. Uno su tre, poi, mangia pesce appena una volta alla settimana, mentre andrebbe consumato almeno due, tre volte. “Dobbiamo modificare le nostre abitudini - dice il cardiologo - e renderci conto che la salute del cuore si costruisce mattone dopo mattone, proprio come una casa. Sia il medico che il paziente possono imparare a fare prevenzione”.» Adele SARNO, Otto ore seduti? Il cuore rischia doppio. Arriva l’auto-test per la prevenzione, “la Repubblica” – 1 aprile 2011 «Mercoledì 17 novembre 2010. La quinta sessione del Comitato Intergovernativo dell’UNESCO [...] ha iscritto la Dieta Mediterranea nella prestigiosa lista (sc. del patrimonio culturale immateriale dell’umanità). [...] La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo. La Dieta Mediterranea è caratterizzata da un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio, costituito principalmente da olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca, e verdure, una moderata quantità di pesce, latticini e carne, e molti condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusi, sempre in rispetto delle tradizioni di ogni comunità. Tuttavia, la Dieta Mediterranea (dal greco diaita, o stile di vita) è molto più che un semplice alimento. Essa promuove l’interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende. La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo.» CNI-UNESCO, La Dieta Mediterranea è patrimonio immateriale dell’Umanità, www.unesco.it «La politica alimentare [...] si deve basare sul concetto che l’energia primaria della vita è il cibo. Se il cibo è energia allora dobbiamo prendere atto che l’attuale sistema di produzione alimentare è fallimentare. […] Il vero problema è che da un lato c’è una visione centralizzata dell’agricoltura, fatta di monoculture e allevamenti intensivi altamente insostenibili, e dall’altro è stata completamente rifiutata la logica olistica, che dovrebbe essere innata in agricoltura, per sposare logiche meccaniciste e riduzioniste. Una visione meccanicista finisce con il ridurre il valore del cibo a una mera commodity, una semplice merce. È per questo che per quanto riguarda il cibo abbiamo ormai perso la percezione della differenza tra valore e prezzo: facciamo tutti molta attenzione a quanto costa, ma non più al suo profondo significato. […] Scambiare il prezzo del cibo con il suo valore ci ha distrutto l’anima. Se il cibo è una merce non importa se lo sprechiamo. In una società consumistica tutto si butta e tutto si può sostituire, anzi, si deve sostituire. Ma il cibo non funziona così.» Carlo PETRINI in Petrini-Rifkin. Il nuovo patto per la natura, “la Repubblica” - 9 giugno 2010 «Mangiare mentre si legge la posta, si gioca o si lavora al pc può avere serie conseguenze sulla nostra forma fisica. [...] Secondo quanto riportato dalla rivista American Journal of Clinical Nutrition, chi mangia svolgendo altre attività, sia questa navigare in internet o sui profili degli amici su Facebook, è più propenso ad esagerare con le quantità in quanto non ha il senso delle calorie che sta realmente introducendo e inoltre ha più voglia di dolci. [...] Quindi nonostante sia costume sempre più diffuso quello di mangiare rimanendo “connessi” col mondo intorno a noi, per chi ci tiene a non mettere su chili di troppo, meglio evitare le distrazioni durante i pasti e focalizzare l’attenzione su quello che si sta consumando.» Silvia MAGLIONI, Mangiare davanti al computer fa male alla linea, www.leonardo.it 11 Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Destra e Sinistra. DOCUMENTI «Se mi si concede che il criterio rilevante per distinguere la destra e la sinistra è il diverso atteggiamento rispetto all’ideale dell’eguaglianza, e il criterio rilevante per distinguere l’ala moderata e quella estremista, tanto nella destra quanto nella sinistra, è il diverso atteggiamento rispetto alla libertà, si può ripartire schematicamente lo spettro in cui si collocano dottrine e movimenti politici, in queste quattro parti: a) all’estrema sinistra stanno i movimenti insieme egualitari e autoritari, di cui l’esempio storico più importante, tanto da essere diventato un’astratta categoria applicabile, ed effettivamente applicata, a periodi e situazioni storiche diverse è il giacobinismo; b) al centro-sinistra, dottrine e movimenti insieme egualitari e libertari, per i quali potremmo oggi usare l’espressione «socialismo liberale», per comprendervi tutti i partiti socialdemocratici, pur nelle loro diverse prassi politiche; c) al centro-destra, dottrine e movimenti insieme libertari e inegualitari, entro cui rientrano i partiti conservatori, che si distinguono dalle destre reazionarie per la loro fedeltà al metodo democratico, ma, rispetto all’ideale dell’eguaglianza, si attestano e si arrestano sull’eguaglianza di fronte alla legge, che implica unicamente il dovere da parte del giudice di applicare imparzialmente la legge; d) all’estrema destra, dottrine e movimenti antiliberali e antiegualitari, di cui credo sia superfluo indicare esempi storici ben noti come il fascismo e il nazismo.» Norberto BOBBIO, Destra e sinistra. Ragioni e significati di una distinzione politica, Donzelli editore, Roma 1994 «Se destra e sinistra non esistono bisogna inventarle. Sembra questo il precetto cruciale della politica nei nostri giorni. Sia che si pensi in termini liberali che in termini illiberali. Nel primo senso infatti, il modello di riferimento è sempre di tipo bipolare. Laburisti e conservatori, democratici o repubblicani, gollisti o socialisti, liberaldemocratici o socialdemocratici: la struttura binaria della politica nelle liberaldemocrazie d’occidente sembra un dato acquisito. E dunque la scelta tra destrorsi o sinistrorsi, tra centro-destra e centro-sinistra è invocata come l’inevitabile evoluzione di ogni sistema. Ma anche il pensiero critico verso il modello liberale si è sempre svolto all’insegna dell’invocazione di un dualismo che ricalca i termini di destra e di sinistra. Il marxismo si fonda sulla lotta di classe e sulla contrapposizione tra proletariato e borghesia, capitalismo-socialismo o democrazia progressiva e regime reazionario. E rischia di rigenerarsi nel bipolarismo tra nord e sud del mondo, tra occidente e paesi poveri e proletari. Ma anche le dottrine del nazionalismo, della destra classica e non solo, si riconoscono lungo l’asse segnato da Schmitt nell’opposizione tra amico e nemico. La politica nasce a partire da quel conflitto. Da noi la matrice cattolica ha temperato entrambe le posizioni, marxista e nazionalista, ma ha anche temperato il bipolarismo liberale. Il «centro» come luogo di mediazione e di purificazione del conflitto, nasce da noi nell’ambito di una visione cattolica, ecumenica, fondata sull’et et e non sull’aut aut. Ma la secolarizzazione, la scristianizzazione della società italiana, conduce a due effetti opposti: la ripresa forte del bipolarismo tra destra e sinistra o la neutralizzazione della politica e dunque del conflitto, attraverso un nuovo luogo di mediazione e di depotenziamento delle categorie di destra e di sinistra. Questo nuovo luogo di spoliticizzazione è rappresentato dal centrismo pragmatico e tecnocratico. Attualmente la nostra democrazia è aperta ad entrambe le ipotesi.» Marcello VENEZIANI, Sinistra e destra. Risposta a Norberto Bobbio, Vallecchi Editore, Firenze 1995 «Eppure, persino nel caso italiano, così frastagliato e frammentato, sarebbe possibile riconoscere, per chi fosse disposto a osservare le cose con un minimo di obiettività, le stesse divisioni valoriali che sono presenti in tante altre democrazie. Se destra e sinistra significano qualcosa, infatti, esse indicano posizioni diverse su due problemi: le libertà economiche e i diritti civili. Quanto al tema economico, la destra predilige normalmente la libertà rispetto alla eguaglianza e la sinistra l’eguaglianza rispetto alla libertà: la destra è, in materia economica, più «liberale» e la sinistra più «socialista». In tema di diritti civili, invece, le parti si invertono: la sinistra è più «libertaria» (si tratti di matrimoni fra omosessuali o di concessioni di diritti agli immigrati) e la destra è più «tradizionalista». Questa divisione fra una destra liberale e tradizionalista e una sinistra socialista e libertaria la si ritrova ovunque nel mondo occidentale. Variamente declinata a seconda delle specificità storiche di ciascun Paese.» Angelo PANEBIANCO, Le ragioni degli altri, “Corriere della Sera” - 17 aprile 2011 «La netta distinzione e contrapposizione tra destra e sinistra è stata una caratteristica dell’Italia repubblicana fino al 1992 (con la non secondaria eccezione del consociativismo), una caratteristica ereditata dal conflitto fra fascismo e antifascismo; mentre nell’Italia liberale si è manifestata in maniera radicale in pochi casi critici: nel conflitto fra Cavour e Garibaldi e negli anni immediatamente successivi, nella crisi di fine secolo, nel primo dopoguerra. A questi 12 Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca casi si devono aggiungere le quattro volte (1878, 1892, 1901, 1911) nelle quali furono formati ministeri di sinistra contrapposti alla destra. Ma di norma la contrapposizione mancò perché questa esaltava la lotta politica che invece i detentori liberali del potere vollero quasi sempre contenere o annullare. È vero che col socialismo si affermò una sinistra di classe che, in quanto tale, era intrinsecamente contrapposta alla destra. Ma la natura di classe e, nelle intenzioni, rivoluzionaria del socialismo e poi del comunismo non costituì mai una reale alternativa di potere. Quasi sempre destra e sinistra sono state entrambe deboli e si sono confuse fra loro nella maggioranza parlamentare, secondo la fisiologia del sistema politico nel quale si governava stando al centro, e spesso secondo le sue degenerazioni trasformistiche. Talvolta destra e sinistra si sono confuse nella stessa persona: tipico, ma non unico, è il caso di Giolitti che, soprattutto fra il 1903 e il 1909, fece la sua consueta politica di sinistra, di allargamento delle basi sociali dello Stato, usando strumenti di destra, cioè gli umori conservatori, di norma prevalenti nella sua maggioranza di governo, e la burocrazia, conservatrice quasi per definizione. In alcuni casi la confusione fra destra e sinistra ha acquistato un carattere diverso, si è realizzata con l’uso che la prima ha fatto della seconda, per allargare l’egemonia e consolidare il potere. I due casi più importanti sono stati quello di Crispi che ha usato, insieme al trasformismo ereditato da Depretis, la tradizione garibaldina, e quello di Mussolini che ha usato la sua formazione e il suo temperamento di rivoluzionario. Quando ciò avveniva, la sinistra conferiva alla destra un carattere particolarmente aggressivo (evidente nel fascismo) perché, privata degli ideali umanistici che ne costituivano e ne costituiscono l’essenza, sopravviveva solo nei suoi comportamenti variamente sovversivi.» Giampiero CAROCCI, Destra e sinistra nella storia d’Italia, Laterza, Roma-Bari 2002 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Enrico Fermi, fisico. «Due dati ci permettono di valutare l’importanza del campo di ricerca aperto da Enrico Fermi con il suo lavoro. Il primo riguarda i premi Nobel, una misura rozza ma efficace dell’importanza di un determinato settore della ricerca scientifica e dei progressi in esso conseguiti: più di dieci Nobel per la fisica sono stati attribuiti a scoperte relative alle interazioni deboli. Se Fermi non avesse ottenuto il Nobel per le sue ricerche sui neutroni ne avrebbe ben meritato uno per la scoperta delle interazioni deboli. Una seconda valutazione dell’importanza della scoperta di Enrico Fermi si può dedurre dal fatto che oltre la metà degli esperimenti attualmente in corso o in preparazione con acceleratori di particelle — al CERN di Ginevra, al Fermilab di Chicago, a Stanford come a Frascati come a Tsukuba in Giappone o a Novosibirsk in Russia — sono dedicati a studiare vari aspetti delle interazioni deboli. La stessa prevalenza degli studi sulle interazioni deboli si riscontra nei programmi sperimentali dei grandi laboratori sotterranei, come quello italiano del Gran Sasso, quello giapponese di Kamioka, ed altri ancora nel Canada e negli Stati Uniti. La teoria di Fermi delle interazioni deboli è ormai confluita nella più generale teoria delle particelle elementari che va sotto il nome di “Modello Standard”. […] È però importante ricordare che la teoria di Fermi mantiene ancora oggi il suo valore, sia per la validità delle soluzioni proposte sia come stimolo per una serie di ricerche che hanno impegnato i fisici per quasi settant’anni, e che ancora li impegneranno nei decenni a venire. In questa teoria si riflette la grandezza di Fermi, la firma di un grande maestro.» Nicola CABIBBO, Le interazioni deboli, in Carlo BERNARDINI - Luisa BONOLIS (a cura di), Conoscere Fermi nel centenario della nascita 29 settembre 1901 - 2001, Editrice Compositori, Bologna 2001 «Enrico Fermi nasce a Roma nel 1901. La sua produzione scientifica inizia nel 1921 e termina con la sua morte nel 1954. All’inizio della sua attività, la fisica conosce due sole forze fondamentali della natura, la gravitazione e l’elettromagnetismo, e due sole particelle elementari costituenti la materia, i nuclei di idrogeno (protoni) e gli elettroni. A metà degli anni Cinquanta le forze fondamentali sono diventate quattro, con l’aggiunta delle interazioni nucleari forte e debole, e le particelle elementari note sono ormai una trentina. In poco meno di trent’anni la concezione della materia subisce un mutamento così radicale e inusitato da rendere tale periodo, per la rapidità e la quantità delle conoscenze acquisite, forse unico nella storia del pensiero scientifico occidentale. Le ricerche di Fermi segnarono profondamente questo trentennio, non solo per la quantità e l’importanza dei risultati ottenuti ma soprattutto per il loro ruolo storico. Esistono infatti traguardi scientifici di enorme valore che giungono al termine di lunghe e pazienti ricerche e che coronano un ben definito progetto iniziale, ma ci sono anche scoperte apparentemente meno straordinarie che obbligano a inattese risistemazioni del sapere acquisito, scardinano principî metodologici e conoscenze unanimemente accettate e imprimono alla ricerca direzioni nuove e del tutto impreviste. Nel suo itinerario di scienziato […] Fermi raggiunse entrambi gli obiettivi.» Giuseppe BRUZZANITI, Enrico Fermi. Il genio obbediente, Einaudi, Torino 2007 13 Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca «Dalla lettura dei giornali di qualche settimana fa avrai probabilmente capito a quale genere di lavoro ci siamo dedicati in questi ultimi anni. È stato un lavoro di notevole interesse scientifico e l’aver contribuito a troncare una guerra che minacciava di tirar avanti per mesi o per anni è stato indubbiamente motivo di una certa soddisfazione. Noi tutti speriamo che l’uso futuro di queste nuove invenzioni sia su base ragionevole e serva a qualche cosa di meglio che a rendere le relazioni internazionali ancora più difficili di quello che sono state fino ad ora. I giornali hanno pubblicato un certo numero di dettagli sul lavoro di questi ultimi anni e tali dettagli, naturalmente, non sono più segreti. Ti interesserà sapere, se non lo sai già dai giornali italiani, che verso la fine del 1942 abbiamo costruito a Chicago la prima macchina per produrre una reazione a catena con uranio e grafite. È diventato d’uso comune chiamare queste macchine «pile». Dopo la prima pila sperimentale molte altre ne sono state costruite di grande potenza. Dal punto di vista della fisica, come ti puoi immaginare, queste pile rappresentano una ideale sorgente di neutroni che abbiamo usato tra l’altro per molte esperienze di fisica nucleare e che probabilmente verranno usate ancora di più per questo scopo ora che la guerra è finita.» Lettera di Enrico Fermi a Edoardo Amaldi del 28 agosto 1945 (in Edoardo AMALDI, Da via Panisperna all’America, Editori Riuniti, Roma 1997) «Vorrei discutere con voi la crisi che la scienza attraversa da due anni a questa parte. In larga misura questa crisi è dovuta all’improvvisa consapevolezza, di parte dell’opinione pubblica e del Governo, del tremendo ruolo che la Scienza può avere nelle cose umane. L’importanza di questo ruolo era già nota. Ma il drammatico impatto portato dalla costruzione della bomba atomica lo ha portato nella pubblica consapevolezza in maniera così vivida che gli scienziati si sono trovati, inaspettatamente e talora contro la propria volontà, ad essere sotto i riflettori […] C’è una grande penuria di uomini di scienza ben preparati […] Ora le iscrizioni di studenti nei dipartimenti scientifici sono tornate a essere abbondanti. Spero che ben pochi di questi studenti siano attratti dal nuovo fascino che la scienza ha acquistato. La professione del ricercatore deve tornare alla sua tradizione di ricerca per l’amore di scoprire nuove verità. Poiché in tutte le direzioni siamo circondati dall’ignoto e la vocazione dell’uomo di scienza è di spostare in avanti le frontiere della nostra conoscenza in tutte le direzioni, non solo in quelle che promettono più immediati compensi o applausi.» Discorso tenuto da Enrico Fermi nel 1947 (in Giulio MALTESE, Ritorno a Chicago: Enrico Fermi e la nascita della fisica delle alte energie nel secondo dopoguerra (1946-1954), in Atti del XXI Congresso Nazionale di Storia della Fisica e dell’Astronomia, Dipartimento di Fisica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS), 6, 7 e 8 giugno 2001) TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Lo storico Eric J. Hobsbawm definisce Secolo breve gli anni che vanno dall’esplosione della prima guerra mondiale fino al collasso dell’URSS. A suo giudizio, “la struttura del Secolo breve appare come quella di un trittico o di un sandwich storico. A un’Età della catastrofe, che va dal 1914 sino ai postumi della seconda guerra mondiale, hanno fatto seguito una trentina d’anni di straordinaria crescita economica e di trasformazione sociale, che probabilmente hanno modificato la società umana più profondamente di qualunque altro periodo di analoga brevità. Guardando indietro, quegli anni possono essere considerati come una specie di Età dell’oro, e così furono visti non appena giunsero al termine all’inizio degli anni ’70. L’ultima parte del secolo è stata una nuova epoca di decomposizione, di incertezza e di crisi – e addirittura, per larghe parti del mondo come l’Africa, l’ex URSS e le ex nazioni socialiste dell’Europa orientale, un’Età di catastrofe”. Il candidato valuti criticamente la periodizzazione proposta da Hobsbawm e si soffermi sugli eventi che a suo parere caratterizzano gli anni ’70 del Novecento. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE «Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti». Il candidato, prendendo spunto da questa “previsione” di Andy Warhol, analizzi il valore assegnato alla “fama” (effimera o meno) nella società odierna e rifletta sul concetto di “fama” proposto dall’industria televisiva (Reality e Talent show) o diffuso dai social media (Twitter, Facebook, YouTube, Weblog, ecc.). Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. 14 P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE PROVA DI ITALIANO (per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali) Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO L. PIRANDELLO, Il piacere dell’onestà ATTO PRIMO - SCENA OTTAVA BALDOVINO, FABIO. BALDOVINO (seduto, s’insella le lenti su la punta del naso e, reclinando indietro il capo) Le chiedo, prima di tutto, una grazia. FABIO Dica, dica... BALDOVINO Signor marchese, che mi parli aperto. 5 FABIO Ah, sì, sì... Anzi, non chiedo di meglio. BALDOVINO Grazie. Lei forse però non intende questa espressione «aperto», come la intendo io. FABIO Ma... non so... aperto... con tutta franchezza... 1 E poiché Baldovino, con un dito, fa cenno di no: 10 ...E come, allora? Non basta. Ecco, veda, signor marchese: inevitabilmente, noi ci costruiamo. Mi spiego. Io entro qua, e divento subito, di fronte a lei, quello che devo essere, quello che posso essere - mi costruisco - cioè, me le presento 1 in una forma adatta alla relazione che debbo contrarre con lei. E lo 15 stesso fa di sé anche lei che mi riceve. Ma, in fondo, dentro queste costruzioni nostre messe così di fronte, dietro le gelosie2 e le imposte, restano poi ben nascosti i pensieri nostri più segreti, i nostri più intimi sentimenti, tutto ciò che siamo per noi stessi, fuori delle relazioni che vogliamo stabilire. - Mi sono spiegato? FABIO Sì, sì, benissimo… Ah, benissimo! [...] 20 BALDOVINO Comincio io, allora, se permette, a parlarle aperto. - Provo da un pezzo, signor marchese dentro - un disgusto indicibile delle abiette costruzioni di me, che debbo mandare avanti nelle relazioni che mi vedo costretto a contrarre coi miei... diciamo simili, se lei non s’offende. FABIO No, prego... dica, dica pure... BALDOVINO Io mi vedo, mi vedo di continuo, signor marchese; e dico: - Ma quanto è vile, ma com’è 25 indegno questo che tu ora stai facendo! FABIO (sconcertato, imbarazzato) Oh Dio... ma no... perché? BALDOVINO Perché sì, scusi. Lei, tutt’al più, potrebbe domandarmi perché allora lo faccio? Ma perché... molto per colpa mia, molto anche per colpa d’altri, e ora, per necessità di cose, non posso fare altrimenti. Volerci in un modo o in un altro, signor marchese, è presto fatto: tutto sta, poi, se 30 possiamo essere quali ci vogliamo. [...] Ora, scusi, debbo toccare un altro tasto molto delicato. FABIO Mia moglie? BALDOVINO Ne è separato. - Per torti... - lo so, lei è un perfetto gentiluomo - e chi non è capace di farne, è destinato a riceverne. - Per torti, dunque, della moglie. - E ha trovato qua una consolazione. Ma la vita - trista usuraja - si fa pagare quell’uno di bene che concede, con cento di noje e di 35 dispiaceri. FABIO Purtroppo! BALDOVINO Eh, l’avrei a sapere! - Bisogna che ella sconti la sua consolazione, signor marchese! Ha davanti l’ombra minacciosa d’un protesto senza dilazione. - Vengo io a mettere una firma d’avallo, e ad assumermi di pagare la sua cambiale. - Non può credere, signor marchese, quanto piacere mi faccia 40 questa vendetta che posso prendermi contro la società che nega ogni credito alla mia firma. Imporre questa mia firma; dire: - Ecco qua: uno ha preso alla vita quel che non doveva e ora pago io per lui, perché se io non pagassi, qua un’onestà fallirebbe, qua l’onore d’una famiglia farebbe bancarotta; signor marchese, è per me una bella soddisfazione: una rivincita! Creda che non lo faccio per altro. [...] 45 FABIO Ecco, bene! E allora, questo. Benissimo! Io non vado cercando altro, signor Baldovino. L’onestà! La bontà dei sentimenti! [...] BALDOVINO Ma le conseguenze, signor marchese, scusi! [...] FABIO Ecco... caro signore... – capirà… - già lei stesso l’ha detto - non... non mi trovo in condizione di BALDOVINO 15 seguirla bene, in questo momento [...] - È facilissimo. Che debbo fare io? - Nulla. - Rappresento la forma. - L’azione - e non bella - la commette lei: - l’ha già commessa, e io gliela riparo; seguiterà a commetterla, e io la nasconderò. Ma per nasconderla bene, nel suo stesso interesse e nell’interesse sopratutto della signorina, bisogna che lei mi rispetti; e non le sarà facile nella parte che si vuol riserbare! - Rispetti, dico, non propriamente me, ma la forma - la forma che io rappresento: l’onesto marito d’una signora perbene. 55 Non la vuol rispettare? FABIO Ma sì, certo! BALDOVINO E non comprende che sarà tanto più rigorosa e tiranna, questa forma, quanto più pura lei vorrà che sia la mia onestà? - Perciò le dicevo di badare alle conseguenze. [...] FABIO Come... perché, scusi? - Io non vedo tutte codeste difficoltà che vede lei! 60 BALDOVINO Credo mio obbligo fargliele vedere, signor marchese. Lei è un gentiluomo. Necessità di cose, di condizioni, la costringono a non agire onestamente. Ma lei non può fare a meno dell’onestà! Tanto vero che, non potendo trovarla in ciò che fa, la vuole in me. Devo rappresentarla io, la sua onestà: - esser cioè, l’onesto marito d’una donna, che non può essere sua moglie; l’onesto padre d’un nascituro che non può essere suo figlio. È vero questo? 65 FABIO Sì, sì, è vero. BALDOVINO Ma se la donna è sua, e non mia; se il figliuolo è suo, e non mio, non capisce che non basterà che sia onesto soltanto io? Dovrà essere onesto anche lei, signor marchese, davanti a me. Per forza! - Onesto io, onesti tutti. - Per forza! FABIO Come come? Non capisco! Aspetti... 50 BALDOVINO Note: 1 2 mi presento a lei le persiane Luigi PIRANDELLO (Girgenti 1867 - Roma 1936) ebbe il premio Nobel nel 1934. Tutta la sua produzione è percorsa dal filo rosso dell’assurdo e del tragico della condizione umana, dal contrasto tra apparenza e realtà e dallo sfaccettarsi della verità. Il testo proposto è tratto da Il piacere dell’onestà, commedia in tre atti, rappresentata per la prima volta a Torino il 25 novembre 1917. La vicenda è collocata ai primi del Novecento in una città delle Marche. Un nobile (il marchese Fabio), separato dalla moglie, ha una relazione con una giovane (Agata), che aspetta da lui un bambino. Il marchese e la madre della giovane pensano di trovare ad Agata (riluttante, ma poi consenziente), un finto marito per «salvare le apparenze». Accetta di assumere questo ruolo un altro aristocratico, Baldovino, uomo dalla vita dissipata, pieno di debiti di gioco, che non sa come pagare e che vengono pagati dal marchese. Ma Baldovino, molto accorto e sottile intenditore dei raggiri altrui, intuisce che Fabio, dopo aver fatto di lui un finto padre del nascituro, cercherà di scacciarlo dalla famiglia, magari facendolo apparire un truffatore in qualche affare finanziario. Per prevenire questo inganno, Baldovino fonda tutto il suo rapporto col marchese su un patto di onestà di pura forma: chiede che tutti debbano apparire sempre e in ogni cosa onesti, anche se non lo sono. Infatti, Baldovino, per tutta la vita imbroglione e sregolato, accetta questo vile patto solo per provare il piacere di apparire onesto, in una società che non rende affatto facile l’essere onesti. Ma alla fine giunge il colpo di scena: quando si scoprono l’inganno del marchese e la disonestà sua e degli altri, Baldovino confessa la propria intima disonestà e conquista in questo modo, involontariamente, la stima e l’amore di Agata, che decide di andare a vivere con lui, portando con sé anche il bambino. Nella Scena ottava dell’Atto primo si incontrano e discutono per la prima volta il puntiglioso Baldovino e l’incauto Fabio. - Le parole in neretto nel testo sono evidenziate già dall’Autore. 16 Analisi del testo A. La figura di Baldovino 1. Cerca e commenta nelle battute di Baldovino le parole e le espressioni che meglio rivelano le sue posizioni e intenzioni nella trattativa. 2. Nel brano dalla riga 19 alla riga 41 quali esperienze affiorano della precedente vita di Baldovino? 3. In quale brano emerge più chiaramente il quadro delle «apparenze» da salvare? Individualo e commentalo. B. La figura di Fabio 1. Come si caratterizza il linguaggio di Fabio rispetto a quello di Baldovino? 2. Quando Fabio (righe 42 e 43) parla di «onestà» e «bontà dei sentimenti» da parte di Baldovino, a che cosa sembra riferirsi? 3. In questo dialogo, Fabio fa finta di non capire i discorsi di Baldovino o non li comprende davvero? Argomenta la tua risposta. Commento complessivo e approfondimenti 1. Da questa vicenda, che per lungo tratto ci presenta personaggi pieni di ipocrisia e abituati al raggiro, si ricava alla fine anche una morale positiva? In che modo il pessimismo di Pirandello, quale si riscontra in questa ed in altre sue opere a te note, vuole aiutarci a trovare il filo per una condotta onesta nella vita, così piena di difficoltà per tutti? 2. Pirandello è tra i nostri scrittori moderni che propongono per primi una lingua finalmente di “uso medio”, cioè di tipo parlato. Cerca e commenta le espressioni vicine al parlato di oggi. Puoi spiegare, ad esempio, il significato dell’avverbio «allora» qui più volte usato. 3. Nel rispondere alle domande che ti sono state poste, riferisciti anche al contesto culturale europeo dell’epoca. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’. Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. 17 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Affetti familiari DOCUMENTI In morte del fratello Giovanni Un dì, s’io non andrò sempre fuggendo di gente in gente, me vedrai seduto su la tua pietra, o fratel mio, gemendo il fior de’ tuoi gentili anni caduto. La Madre or sol, suo dì tardo traendo, parla di me col tuo cenere muto; ma io deluse a voi le palme tendo, e sol da lunge i miei tetti saluto. Sento gli avversi Numi, e le secrete cure che al viver tuo furon tempesta, e prego anch’io nel tuo porto quïete. Questo di tanta speme oggi mi resta! Straniere genti, l’ossa mie rendete allora al petto della madre mesta. U. FOSCOLO, Sonetti (1802) Ed amai nuovamente; e fu di Lina dal rosso scialle il più della mia vita. Quella che cresce accanto a noi, bambina dagli occhi azzurri è dal suo grembo uscita Trieste è la città, la donna è Lina, per cui scrissi il mio libro di più ardita sincerità; né dalla sua fu fin’ ad oggi mai l’anima mia partita. Ogni altro conobbi umano amore; ma per Lina torrei di nuovo un’altra vita, di nuovo vorrei cominciare. Per l’altezze l’amai del suo dolore, perché tutto fu al mondo, e non mai scaltra, e tutto seppe, e non se stessa, amare. U. SABA, Autobiografia (1924) Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, né più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede. Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr’occhi forse si vede di più. Con te le ho scese perché sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue. E. MONTALE, Satura (1971) Il compleanno di mia figlia. 1966 Michelangiolo Buonarroti, Sacra famiglia (1504) A mia moglie, in montagna Dal fondo del vasto catino, supini presso un’acqua impaziente d’allontanarsi dal vecchio ghiacciaio, ora che i viandanti dalle braccia tatuate han ripreso il cammino verso il passo, possiamo guardare le vacche. Poche sono salite in cima all’erta e pendono senza fame né sete, l’altre indugiano a mezza costa dov’è certezza d’erba e senza urtarsi, con industri strappi, brucano; finché una leva la testa a ciocco verso il cielo, muggisce ad una nube ferma come un battello. E giungono fanciulli con frasche che non usano, angeli del trambusto inevitabile, e subito due vacche si mettono a correre con tutto il triste languore degli occhi che ci crescono incontro. Ma tu di fuorivia, non spaventarti, non spaventare il figlio che maturi. G. ORELLI, L’ora del tempo (1962) Siano con selvaggia compunzione accese le tre candele. Saltino sui coperchi con fragore i due compari di spada compiuti uno sei anni e mezzo, l’altro cinque e io trentaquattro e la mamma trentadue e la nonna, se non sbaglio, sessantotto. Questa scena non verrà ripetuta. La scena non viene diversamente effigiata. E chi si sentisse esule o in qualche percentuale risulta ingrugnato parli prima o domani. Accogli, streghina di marzapane, la nostra sospettosa tenerezza. Seguano come a caso stridi di vagoni piombati, raffiche di mitragliatrice… G. RABONI, Cadenza d’inganno (1975) 18 La madre E il cuore quando d’un ultimo battito Avrà fatto cadere il muro d’ombra Per condurmi, Madre, sino al Signore, Come una volta mi darai la mano. In ginocchio, decisa, Sarai una statua davanti all’Eterno, Come già ti vedeva Quando eri ancora in vita. Alzerai tremante le vecchie braccia, Come quando spirasti Dicendo: Mio Dio, eccomi. E solo quando m’avrà perdonato, Ti verrà desiderio di guardarmi. Ricorderai d’avermi atteso tanto, E avrai negli occhi un rapido sospiro. G. UNGARETTI, 1930 19 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: È ancora possibile la poesia nella società delle comunicazioni di massa? DOCUMENTI «Sotto lo sfondo così cupo dell’attuale civiltà del benessere anche le arti tendono a confondersi, a smarrire la loro identità. Le comunicazioni di massa, la radio e soprattutto la televisione, hanno tentato non senza successo di annientare ogni possibilità di solitudine e di riflessione. Il tempo si fa più veloce, opere di pochi anni fa sembrano “datate” e il bisogno che l’artista ha di farsi ascoltare prima o poi diventa bisogno spasmodico dell’attuale, dell’immediato. Di qui l’arte nuova del nostro tempo che è lo spettacolo, un’esibizione non necessariamente teatrale a cui concorrono i rudimenti di ogni arte e che opera una sorta di massaggio psichico sullo spettatore o ascoltatore o lettore che sia… In tale paesaggio di esibizionismo isterico quale può essere il posto della più discreta delle arti, la poesia? » E. MONTALE, È ancora possibile la poesia? (Discorso tenuto all’Accademia di «Ruth Lilly, erede novantenne della casa farmaceutica che produce il Prozac, ha regalato cento milioni di dollari a “Poetry”, rivista di poesia perennemente in bolletta che ha pubblicato i grandi del Novecento, da Dylan Thomas ed Ezra Pound, e che rischiava di chiudere… È un segno del destino che il denaro speso per gli antidepressivi sia andato a finanziare la più antica e ignorata delle medicine contro l´angoscia. Ed è un altro segno che sia stato proprio il Pio Albergo Trivulzio di Milano… ad aver organizzato un concorso nazionale di poesia per anziani. Lo hanno vinto una coetanea veneta della miliardaria americana e la signora Luigia Tonelli, leggermente più matura, che ha voluto ringraziare la giuria con queste parole: “I miei 104 anni sono tanti, ma non sono mai troppi per tutto quello che la vita ci offre”. Una frase che, a leggerla prima e dopo i pasti, uno si dimentica persino di prendere il Prozac. Rimane la gioia di vedere tanti vecchi rifugiarsi nella poesia, il linguaggio dei bambini. E la rabbia di saperli quasi costretti a scrivere, dal momento che il mondo non li ascolta più. » M. GRAMELLINI, I versi della nonna, LA STAMPA 20/11/2002 «La poesia è, ormai, un “genere” letterario sempre più specialistico, che non interessa nessuno, o quasi, al di fuori delle università e di una cerchia ristretta di cultori… Ma la poesia da sempre, aspira a essere popolare; e questo fatto genera qualche equivoco… L’impopolarità della poesia sembra irreversibile. In passato, la poesia diventava popolare sulla spinta delle grandi idee, delle grandi emozioni, delle grandi cause (giuste o sbagliate). Oggi, il pacifismo non ha un vate, la causa palestinese e le sofferenze del popolo israeliano non hanno un vate; Bin Laden balbetta versi non suoi, Karadzic è meglio dimenticarlo. Forse, un capitolo della storia umana si è chiuso per sempre.» S. VASSALLI, Il declino del vate, IL CORRIERE DELLA SERA 12/01/2003 «La poesia è irreversibilmente morta… oppure è viva e lotta con noi...? Di fronte a un’alternativa del genere, la mia reazione istintiva è, lo confesso, quella di stringermi nelle spalle e cambiare discorso. Come si fa a rispondere? La poesia è una possibilità infinitamente sospesa, una possibilità che si avvera soltanto nella mente di ogni singolo destinatario; tutto il resto, la “popolarità”, il “ruolo sociale” ecc. - appartiene alla sfera delle conseguenze e può esserci o non esserci, in un determinato periodo storico, per motivi che non dipendono né dai poeti né dalla poesia. » G. RABONI, La poesia? Si vende ma non si dice, IL CORRIERE DELLA SERA 18/01/2003 «… la poesia non muore mai del tutto. Se morisse la poesia, allora si atrofizzerebbero e si impoverirebbero mortalmente anche il linguaggio e il pensiero, e non sarebbe un capitolo della storia umana a chiudersi, ma sarebbe l’umanità stessa a cambiare. Bisogna indicarli gli assassini della poesia: non sono certo il popolo, i ragazzi e le ragazze, i lavoratori, gli anziani, le persone comuni, ma sono tra i poeti e gli intellettuali stessi, almeno tra quelli che vivono di rendita su vecchie posizioni nichiliste, materialistiche ed eurocentriche, sono tra quei borghesi corrotti, cinici, conformisti, pigri, incolti che rappresentano il ventre molle della classe dirigente italiana, sono tra i cultori del trash, sono tra coloro che attaccano e avvelenano la Madre Terra, sono tra i sostenitori di una inedita gerarchia in cui Denaro e Tecnica occupano il primo posto nella scala dei valori…. Sepopolare è tutto ciò che riguarda i consigli per gli acquisti, il luccicante ma miserabile mondo della moda, degli spot, del calciomercato allora è meglio che la poesia non sia popolare. Lei è di più, è universale. E quelli che la vogliono uccidere non ce la faranno.» G. CONTE, Ma la poesia non sempre deve essere popolare, IL CORRIERE DELLA SE “La società-spettacolo non vuole cancellare la nobile funzione della poesia, perché sa che ne avrebbe un ritorno d’immagine negativo. E allora, semplicemente, e per arrivare ai grandi numeri, fa della canzone il surrogato di massa della poesia... C’è però un fatto decisivo a conferma della presenza vitale, anche se occultata dai media più forti, della poesia, e cioè la fiducia tranquilla dei giovanissimi in questo genere espressivo. Qualche anno fa pensavo: com’è possibile che un diciottenne, oggi, affidi il meglio di sé alla poesia, in un mondo che tende a nasconderla? Ebbene, i giovani che scrivono versi, ma non per raccontare le sole sciocchezze in cuore e amore, 20 sono tanti e pienamente persuasi. Investono il meglio di sé nell’energia insostituibile e nella verità profonda della parola poetica, e non gliene importa nulla dei vip televisivi e della cultura di massa. Li seguo da tempo, sono nati negli anni Settanta e ormai anche oltre… Sono loro il futuro della poesia, che non cederà certo il campo ai surrogati.” M. CUCCHI, Il destino della poesia nella società moderna, LA STAMPA, 21/1/2003 «Sei una parola in un indice». Lessi questo verso tanti anni fa, non so più su quale rivista letteraria... Ma per me quel “sei una parola in un indice”, quel “ma di te sappiamo solo oscuro amico/che udisti l’usignolo una sera”, vanno a toccare più di ogni altra composizione le misteriose corde d’ordine sentimentale (chiamiamole pure così), latenti in ciascuno di noi dai tempi della scuola. Sono veri e propri innamoramenti, cui si perviene casualmente, per vie proprie, o perché un insegnante più appassionato degli altri e con una voce più duttile, ce li ha messi in evidenza. Lo studio a memoria della poesia è ancora obbligatorio, mi dicono, e ancora mal sopportato dai ragazzini. Sarà, ma “Dolce e chiara è la notte e senza vento” o “quel giorno più non vi leggemmo avante”, devono pur risuonare in un’aula scolastica. Sono spiragli aperti per un attimo su un mondo parallelo che esclude merendine e play-station. Un mondo di suggestioni enigmatiche e dolcissime, che per molti scomparirà forse per sempre ma per altri resterà per sempre lì a portata di mano, evocabile in ufficio, guidando sull’autostrada, spingendo il carrello per un supermercato… Sono lingotti in un caveau svizzero, magari parziali e approssimativi nella memoria, ma emotivamente indistruttibili. Ognuno se li deve mantenere da sé, con la sua segreta chiave, perché l’alternativa (il cenacolo con dama protettrice, il convegnino promosso dal Comune, l’evento mediatico una volta l’anno) non funziona, inquina senza scampo quelle privatissime risonanze... » C. FRUTTERO, L’indice di Borges, TUTTOLIBRI, 11 gennaio 2003 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Il terrore e la repressione politica nei sistemi totalitari del ‘900. DOCUMENTI Scheda: Il fascismo italiano fece centinaia di prigionieri politici e di confinati in domicilio coatto, migliaia di esiliati e fuoriusciti politici. Il nazismo tedesco dal 1933 al 1939 ha eliminato circa 20.000 oppositori nei campi di concentramento e nelle prigioni; tra il 1939 e il 1941 ha sterminato nelle camere a gas 70.000 tedeschi vittime di un programma di eutanasia. Durante la guerra si calcola che siano stati uccisi circa 15 milioni di civili nei paesi occupati, circa 6 milioni di ebrei; 3.300.000 prigionieri di guerra sovietici, più di un milione di deportati e decine di migliaia di zingari sono morti nei campi di concentramento; più di 8 milioni sono stati inviati ai lavori forzati. 21 Nella Russia comunista la prima epurazione la pagarono gli iscritti al partito; tra il 1936-38 furono eliminati 30.000 funzionari su 178.000; nell’Armata rossa in due anni furono giustiziati 271 tra generali, alti ufficiali e commissari dell’esercito. Nei regimi comunisti del mondo (URSS, Europa dell’Est, Cina, Corea del Nord, Vietnam, Cambogia, Cuba, ecc.) si calcola che sono stati eliminati circa 100 milioni di persone contrarie al regime. Né bisogna dimenticare le “foibe” istriane e, più di recente, i crimini nei territori della ex Jugoslavia, in Algeria, in Iraq, ecc. Amnesty International ha segnalato 111 Paesi dove sono state applicate torture su persone per reati d’opinione. “Con il terrore si assiste a una doppia mutazione: l’avversario, prima nemico e poi criminale, viene trasformato in ‘escluso’. Questa esclusione sfocia quasi automaticamente nell’idea di sterminio. Infatti la dialettica amico/nemico è ormai insufficiente a risolvere il problema fondamentale del totalitarismo: si tratta di costruire un’umanità riunificata e purificata, non antagonista [...]. Da una logica di lotta politica si scivola presto verso una logica di esclusione, quindi verso un’ideologia dell’eliminazione e, infine, dello sterminio di tutti gli elementi impuri”. S. COURTOIS, “Perché?”, in Il libro nero del comunismo, Milano, Mondadori, 2000 “Per genocidio si intende uno qualunque dei seguenti atti, commessi con l’intenzione di distruggere completamente o in parte un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso in quanto tale: a) assassinio di membri del gruppo; b) grave attentato all’incolumità fisica o mentale di membri del gruppo; c) imposizione intenzionale al gruppo di condizioni di vita destinate a provocarne la distruzione fisica totale o parziale; d) misure volte a ostacolare le nascite all’interno del gruppo; e) trasferimenti coatti dei figli di un gruppo a un altro”. Convenzione delle Nazioni Unite del 9/12/1948 “Dolore per la nostra patria [il Cile] soggiogata e convertita in un immenso carcere; per il nostro popolo martoriato dalla fame e dalla miseria; per i nostri compagni ed amici caduti nel combattimento, o assassinati, torturati o incarcerati dal fascismo. Speranza che questo incubo di orrore avrà una fine non lontana, e la certezza che i colpevoli riceveranno il castigo esemplare”. C. ALTAMIRANO, “Saluto di capodanno: I gennaio 1975”, in Tutte le forme di lotta, Milano, 1975, (L’autore era segretario generale del Partito socialista cileno) “I regimi totalitari del XX secolo hanno rivelato l’esistenza di un pericolo prima insospettato: quello di una manomissione completa della memoria”. T. TODOROV, Memoria del male, tentazione del bene. Inchiesta su un secolo tragico, Milano, Garzanti, 2001 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: L’acqua, risorsa e fonte di vita DOCUMENTI H2O UNA BIOGRAFIA DELL’ACQUA: H2O è l’unica formula chimica che tutti conoscono. Ed è giusto che sia così: l’acqua non è solo la sostanza più diffusa sulla terra, ma è la condizione necessaria, la fonte, la matrice della vita. In tutti gli antichi miti della creazione, in principio era l’acqua: nella Bibbia “lo spirito di Dio aleggiava sulle acque”; nel Regveda, tutto “era acqua indistinta”. Quando la spogliamo dei suoi abbellimenti simbolici, della sua associazione con la purezza, l’anima, la maternità, la vita e la giovinezza; anche quando la riduciamo ad un fenomeno da laboratorio, chimico o geologico che sia, l’acqua continua ad affascinarci. Molecola a prima vista molto semplice, nondimeno l’acqua lancia alla scienza sfide sempre difficili.’’ Ph. BALL, H2O una biografia dell’acqua, Rizzoli 2000 USI E SPRECHI: “Destino veramente strano quello dell’acqua: se un essere umano ne è privato solo per pochi giorni, muore. Se una zona attraversa un lungo periodo di siccità, migliaia o addirittura milioni di persone muoiono di fame. Senza di essa, niente può vivere, crescere, produrre. E tutto questo si riflette nelle idee che ci facciamo sull’acqua e nella sacralità che spesso ancora la circonda. Allo stesso tempo, però, l’acqua è sprecata, sporcata, ignorata e dimenticata forse più di qualunque altra risorsa naturale.” M. FONTANA, L’acqua, natura, uso, consumo, inquinamento e sprechi, Editori riuniti, 1984 22 ACQUA, FONTE DI SICUREZZA ALIMENTARE: “ Affinché vi sia cibo occorre che vi sia acqua. E’ quindi fondamentale investire per garantire la disponibilità e l’uso efficiente delle risorse idriche, in un indispensabile contesto di salvaguardia ambientale. Acqua e cibo rappresentano il motore di quello sviluppo autosostenibile cui tutti dobbiamo dare priorità assoluta.” Introduzione a “Celebrazioni Ufficiali Italiane per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2002” da parte del presidente del Consiglio dei Ministri PROSPETTIVE FUTURE: “La società contemporanea si è abituata all’idea che risorse essenziali per la vita e per le attività economiche e produttive, come l’acqua, siano inesauribili, a portata di mano, sempre disponibili. Non tutti sanno, tuttavia, che questa fondamentale risorsa è limitata e, in alcune situazioni, comincia anche a scarseggiare. Occorre, quindi, migliorare la conoscenza e la tutela dell’acqua come elemento fondamentale esistente in natura e dell’acqua come risorsa per lo sviluppo, necessaria per la vita, per la salute, per le città e per le campagne, e in particolare per l’agricoltura e per una sana alimentazione... In futuro - è ormai evidente l’acqua diventerà sempre più un bene prezioso ed insostituibile, anche raro. Le difficoltà di approvvigionamento, il declino della qualità, la penuria, il consumo disattento, gli sprechi dell’acqua sono già motivo di preoccupazione… L’acqua non dovrà essere un fattore di incertezza o, nel caso delle catastrofi, minaccia per la popolazione del mondo, anche nei luoghi dove il clima favorevole, le piogge, l’innevamento, l’alternarsi delle stagioni l’hanno resa abbondante.” Atti della Giornata mondiale per l’alimentazione 2002 È L’ANNO DELLA VITA: “E’ certamente una coincidenza che il 2003, atteso da tempo per celebrare i cinquant’anni dalla scoperta della struttura a doppia elica del Dna, sia stato dedicato anche all’acqua. L’accostamento non poteva essere, comunque, più pertinente. Il Dna è, soprattutto nell’immaginario collettivo, il simbolo biologico della vita, ed è un luogo non meno comune che l’acqua è una condizione indispensabile per la vita. Nonché un ambiente che offre straordinarie opportunità evolutive. Con conseguenze non sempre benefiche per l’uomo: nel passaggio a una civiltà più sedentaria l’acqua ha infatti cominciato a rappresentare un grave rischio di morte per l’umanità, veicolando gli agenti di malattie come il tifo e il colera o favorendo lo sviluppo di artropodi in grado di trasmettere virus, o parassiti come la malaria. Il rapporto fra acqua e vita è stato intuito da molti miti della creazione, in particolare presso quelle civiltà che si svilupparono sulle sponde dei grandi fiumi e fatto proprio addirittura dal primo filosofo naturalista, Talete.” G. CORBELLINI, Una molecola nell’oceano, in IL SOLE 24 ORE, 5 gennaio 2003 “La molecola è sempre H2O ma in molte parti del mondo è marrone, sporca di fango e portatrice di funghi e batteri e quindi di malattie e di morte: Oppure è assente del tutto. Per l’Organizzazione mondiale della Sanità la situazione peggiora: nel 2025 l’oro blu potrebbe essere insufficiente per due persone su tre. Urgono nuovi accordi internazionali. L’acqua è un problema globale, ma a differenza del riscaldamento del clima, è affrontabile su scala locale. Lo stress idrico è, per esempio, spesso causato da sprechi locali: in primo luogo dalle inefficienze in agricoltura (attività per la quale utilizziamo il 70% dell’acqua), ma anche da semplici, stupide perdite delle tubature o contaminazioni evitabili… Ma ciò che in Italia è un problema, in Bangla Desh può diventare un dramma. Fino a una trentina di anni fa, tutti bevevano acqua contaminata dalle fognature. Ascoltando i geologi, però, si scopre che basterebbe scavare i pozzi a una profondità di 80 metri, anziché di 50 circa per eliminare il problema alle radici nel 99% dei casi.” M. MERZAGORA, Un patto sul colore dell’acqua, in IL SOLE 24 ORE, 5 gennaio 2003 23 L’EMERGENZA IDRICA E LA STIMOLAZIONE DELLA PIOGGIA: “L’agricoltura italiana può contare sempre meno sulle piogge… Una situazione che provocherà pesanti ripercussioni economiche se si considera che più del 50% del valore lordo della produzione agricola italiana dipende dall’irrigazione e che i due terzi del valore delle esportazioni è costituito da prodotti che provengono da territori irrigati. Alla stimolazione delle piogge si lavora nei Paesi più avanzati al mondo, come gli Stati Uniti, e in nazioni, come Israele, che hanno adottato la tecnologia italiana e si avvalgono della consulenza dei nostri esperti. Non solo. Il convegno dell’Organizzazione meteorologica mondiale ha riaffermato, lo scorso anno a Ginevra, il grande interesse per la stimolazione della pioggia riprendendo l’indicazione data dalla Conferenza di Rio de Janeiro che cita questa tecnologia quale sistema di lotta alla desertificazione della terra. Cos’è la stimolazione della pioggia? La tecnologia messa a punto da un’associazione italiana riproduce in sostanza il processo naturale di formazione delle precipitazioni. Ci si avvale di piccoli aerei che volano alla base dei sistemi nuvolosi, rilasciando microscopiche particelle di ioduro di argento in grado di accelerare il processo di condensazione trasformando il vapore in pioggia che cade al suolo.” AGRICOLTURA, marzo/aprile 2002 TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Tutti gli esseri umani, senza distinzione alcuna di sesso, razza, nazionalità e religione, sono titolari di diritti fondamentali riconosciuti da leggi internazionali. Ciò ha portato all’affermazione di un nuovo concetto di cittadinanza, che non è più soltanto “anagrafica”, o nazionale, ma che diventa “planetaria” e quindi universale. Sviluppa l’argomento analizzando, anche alla luce di eventi storici recenti o remoti, le difficoltà che i vari popoli hanno incontrato e che ancor oggi incontrano sulla strada dell’affermazione dei diritti umani. Soffermati inoltre sulla grande sfida che le società odierne devono affrontare per rendere coerenti e compatibili le due forme di cittadinanza. TIPOLOGIA D GENERALE TEMA DI ORDINE Si dice da parte di alcuni esperti che la forza delle immagini attraverso cui viene oggi veicolata gran parte delle informazioni rischia, a causa dell’impatto immediato e prevalentemente emozionale, tipico del messaggio visivo, di prendere il sopravvento sul contenuto concettuale del messaggio stesso e sulla riflessione critica del destinatario. Ma si dice anche, da parte opposta, che è proprio la immagine a favorire varie forme di apprendimento, rendendone più efficaci e duraturi i risultati. Discuti criticamente i due aspetti della questione proposta, avanzando le tue personali considerazioni. __________________ __________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. 24 GRIGLIA VALUTAZIONE PRIMA PROVA Esame di Stato 2016: II Commissione ……………… ISS “ J.F. Kennedy”, Monselice, Pd Classe V ……. Candidato/a……………………………………………………. Tipologia A: analisi del testo Competenze Analisi competenze Descrittori dei livelli P 1- Testuale: impostazione ed articolazione complessiva del testo Punteggi Rispetto delle consegne : titolo, lunghezza (5 colonne) Coerenza e coesione della struttura del discorso e scansione in paragrafi L’elaborato dimostra padronanza: 1-carente 2- accettabile 3 sicura scarsa e/o corretta efficace difficoltosa nel nell’applicazione nell’applicazione di rispetto delle degli stilemi della tutti gli stilemi della consegne tipologia testuale tipologia testuale …diffusamente …nell’insieme corrette ed imprecise e carenti semplici, ma organiche in tutto il corrette testo Presentazione grafica, cura dell’impaginazione imprecisa e disordinata accettabile curata ed efficace Correttezza ortografica e grafica molti errori alcune distrazioni pienamente corretta Padronanza delle strutture morfosintattiche e della loro flessibilità e varietà frammentata, confusa e disarticolata nell’insieme corretta, con alcune rigidità perfettamente corretta e con elementi di flessibilità e complessità Uso consapevole della punteggiatura in relazione al testo Consistenza del repertorio lessicale Appropriatezza e Coerenza specifica del registro linguistico carente e imprecisa corretta,ma non sempre accurata accurata ed efficace scarsa accettabile completa adeguata con alcune imprecisioni adeguata ed appropriata Uso adeguato dei linguaggi settoriali inadeguato e carente complessivamente appropriato sicuro ed efficace 4- Ideativa Punteggi 1 nulla 3 carente 5 sicura Capacità di elaborazione e ordinamento delle idee Comprensione letterale del testo: parafrasi e/o riassunto non pertinen te Analisi degli elementi formali e tematici del testo assente 2 grave carenza con numeros e imprecisi oni e/o lacune decisam ente incomple ta e scorretta Interpretazione critica e valutazione argomentata assente Decisam ente confusa e/o non condivisi bile poco riconosc ibile e/o condivis ibile 2-Morfosintattica Uso delle strutture morfosintattic he e del sistema ortografico e interpuntivo 3-Lessicalesemantica Disponibilità di risorse Lessicali e dominio della semantica diffusamente inappropriata con imprecis ioni e/o lacune Limitata ad alcuni element i Conmmissione ………………………………………………………………………………………………………………………….. Presidente…………………………………………………………………………………………………………. 25 4 accetta bile sostanzi almente corretti e completi alcune lacune e imprecisi oni, ma sostanzi almente esaurien te Per lo più presenti e interess anti quasi esaurie nti con lievi impreci sioni comple ssivam ente esaurie nte Esaurie nti e sostenu te da riflessio ni person ali Unanimità D 6 pienamt e sicura perfetta mente esaurient ie corretti esaurient ee condotta con acume profonde, originali e ben evidenzia te Total …….. /15 Esame di Stato 2016: II Commissione ……………… ISS “ J.F. Kennedy”, Monselice, Pd Classe V ……. Candidato/a………………………………………………… Competenze 1- Testuale: impostazione ed articolazione complessiva del testo 2-Morfosintattica Uso delle strutture morfosintattic he e del sistema ortografico e interpuntivo 3-Lessicalesemantica Disponibilità di risorse Lessicali e dominio della semantica 4- Ideativa Capacità di elaborazione e ordinamento delle idee Analisi competenze punteggi Rispetto delle consegne : titolo, lunghezza (5 colonne), destinazione editoriale Coerenza e coesione della struttura del discorso e scansione in paragrafi Tipologia B1 B2 B3 B4 Descrittori dei livelli L’elaborato dimostra padronanza: 1-carente 2- accettabile 3 sicura scarsa e/o corretta efficace difficoltosa nel nell’applicazione nell’applicazione di rispetto delle degli stilemi della tutti gli stilemi della consegne tipologia testuale tipologia testuale …diffusamente …nell’insieme corrette ed imprecise e carenti semplici, ma organiche in tutto il corrette testo Presentazione grafica, cura dell’impaginazione imprecisa e disordinata accettabile curata ed efficace Correttezza ortografica e grafica molti errori alcune distrazioni pienamente corretta Padronanza delle strutture morfosintattiche e della loro flessibilità e varietà frammentata, confusa e disarticolata nell’insieme corretta, con alcune rigidità perfettamente corretta e con elementi di flessibilità e complessità Uso consapevole della punteggiatura in relazione al testo Consistenza del repertorio lessicale Appropriatezza e Coerenza specifica del registro linguistico carente e imprecisa corretta,ma non sempre accurata accurata ed efficace scarsa accettabile completa adeguata con alcune imprecisioni adeguata ed appropriata Uso adeguato dei linguaggi settoriali inadeguato e carente 1 2 nulla grave carenza assente difficolto sa e/o scorretta superfici ale complessivamente appropriato 3 4 carente accetta bile poco sufficient articolat emente a e poco chiara significa tiva sicuro ed efficace molto scarsa o nulla carente e scorretta faticosa e superfici ale corretta irrilevan te discutibil e superfici ale soddisfa cente Punteggi Organizzazione ed efficacia della argomentazione intorno ad una idea di fondo Comprensione ed integrazione dei documenti Rielaborazione critica delle informazioni attraverso commenti e valutazioni diffusamente inappropriata Conmmissione ………………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………….. Presidente…………………………………………………………………………………………………………. 26 5 sicura chiara e coerent e in tutto il testo articola ta ed efficace signific ative e convinc enti Unanimità Maggioranza P D 6 pienamt e sicura stringent e ed incisiva in tutto il testo esaurient e ed incisiva meditata e rilevante Totale ……. /15 Monselice,………………/…………./2016 Esame di Stato 2016: II Commissione ……………… ISS “ J.F. Kennedy”, Monselice, Pd Classe V ……. Candidato/a………… giornale Competenze 1- Testuale: impostazione ed articolazione complessiva del testo 2-Morfosintattica Uso delle strutture morfosintattic he e del sistema ortografico e interpuntivo 3-Lessicalesemantica Disponibilità di risorse Lessicali e dominio della semantica Analisi competenze Punteggi Rispetto delle consegne : titolo, lunghezza (5 colonne) Coerenza e coesione della struttura del discorso e scansione in paragrafi Tipologia B1 B2 B3 B4: articolo di Descrittori dei livelli L’elaborato dimostra padronanza: 1-carente 2- accettabile 3 sicura scarsa e/o corretta efficace difficoltosa nel nell’applicazione nell’applicazione di rispetto delle degli stilemi della tutti gli stilemi della consegne tipologia testuale tipologia testuale …diffusamente …nell’insieme corrette ed imprecise e carenti semplici, ma organiche in tutto il corrette testo Presentazione grafica, cura dell’impaginazione imprecisa e disordinata accettabile curata ed efficace Correttezza ortografica e grafica molti errori alcune distrazioni pienamente corretta Padronanza delle strutture morfosintattiche e della loro flessibilità e varietà frammentata, confusa e disarticolata nell’insieme corretta, con alcune rigidità perfettamente corretta e con elementi di flessibilità e complessità Uso consapevole della punteggiatura in relazione al testo Consistenza del repertorio lessicale Appropriatezza e Coerenza specifica del registro linguistico carente e imprecisa corretta,ma non sempre accurata accurata ed efficace scarsa accettabile completa adeguata con alcune imprecisioni adeguata ed appropriata Uso adeguato dei linguaggi settoriali complessivamente appropriato 3 4 carente accetta bile difficolt nell’insie osa me aderente sicuro ed efficace faticosa e superfici ale superfici ale comple ta ed efficace esaurient e ed incisiva signific ative e convinc enti Unanimità meditata e rilevante diffusamente inappropriata 4- Ideativa Punteggi Capacità di elaborazione e ordinamento delle idee Rispetto delle caratteristiche della tipologia di articolo inadeguato e carente 1 2 nulla grave carenza assai difficolto limitata, sa e assente limitata Utilizzo e integrazione dei documenti irrilevan te carente e scorretta Rielaborazione criticadell’informazione irrilevan te discutibil e Conmmissione ………………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………….. Presidente…………………………………………………………………………………………………………. 27 essenzial e, ma corretta 5 sicura Comple ta, articola ta soddisfa cente Maggioranza P D 6 pienamt e sicura completa articolata efficace Totale ……. /15 Esame di Stato 2016: II Commissione ……………… ISS “ J.F. Kennedy”, Monselice, Pd Classe V ……. Candidato/a……………………………………………………. storico Competenze Analisi competenze Punteggi Rispetto delle consegne (lunghezza 5 colonne) 1- Testuale: impostazione ed articolazione complessiva del testo Coerenza e coesione della struttura del discorso e scansione in paragrafi Presentazione grafica, cura dell’impaginazione 2-Morfosintattica Uso delle strutture morfosintattiche e del sistema ortografico e interpuntivo 3-Lessicalesemantica Disponibilità di risorse Lessicali e dominio della semantica Tipologia C: tema Descrittori dei livelli L’elaborato dimostra padronanza: 1-carente 2- accettabile 3 sicura scarsa e/o difficoltosa corretta efficace nel rispetto delle nell’applicazione degli nell’applicazione di consegne stilemi della tipologia tutti gli stilemi della testuale tipologia testuale …diffusamente imprecise e carenti …nell’insieme corrette ed organiche semplici, ma corrette in tutto il testo imprecisa e disordinata accettabile curata ed efficace alcune distrazioni pienamente corretta Correttezza ortografica e molti errori grafica Padronanza delle frammentata, confusa nell’insieme corretta, strutture morfosintattiche e disarticolata con alcune rigidità e della loro flessibilità e varietà perfettamente corretta e con elementi di flessibilità e complessità Uso consapevole della carente e imprecisa punteggiatura in relazione al testo Consistenza del repertorio scarsa lessicale Appropriatezza e Coerenza specifica del diffusamente registro linguistico inappropriata corretta,ma non sempre accurata accurata ed efficace accettabile completa adeguata con alcune imprecisioni adeguata ed appropriata Uso adeguato dei linguaggi settoriali inadeguato e carente complessivamente appropriato sicuro ed efficace 4- Ideativa Punteggi 1 nulla Capacità di elaborazione e ordinamento delle idee Correttezza e Assenti o completezza dei contenuti del tutto storici pertinenti scorretti 5 sicura 6 pienamte sicura Corretti Esaurienti e ed selezionati esaurienti efficacemen te Argomentazione Assente o quasi del tutto assente 2 grave carenza Molto limitati e spesso scorretti Limitata in articolazi one e scorretta 3 carente 4 accetta bile Limitati e Sostanzial non mente sempre corretti ed corretti essenziali Poco articola ta e coerent e Abbastan za articlata e coerente P Coerent e e ben articola ta D Coerente ed efficacem ente organizza ta valutazioni e Assoliutam Fortemente Non Condivisibil Costante Pienamente interpretazioni degli ente non opinabile pienament e sui dati mente condivisibile eventi condivisibil e essenziali condivisibi e matura eo condivisibil le assente e Conmmissione Unanimità Totale ………………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………….. Maggioranza ………………………………………………………………………………………………………………………….. ……./ Presidente…………………………………………………………………………………………………………. 15 28 Esame di Stato 2016: II Commissione ……………… ISS “ J.F. Kennedy”, Monselice, Pd Classe V ……. Candidato/a……………………………………………………. generale Competenze 1- Testuale: impostazione ed articolazione complessiva del testo Analisi competenze Punteggi Rispetto delle consegne : titolo, lunghezza (5 colonne) Tipologia D: tema di ordine Descrittori dei livelli L’elaborato dimostra padronanza: 1-carente 2- accettabile 3 sicura scarsa e/o corretta efficace difficoltosa nel nell’applicazione nell’applicazione di rispetto delle degli stilemi della tutti gli stilemi della consegne tipologia testuale tipologia testuale Coerenza e coesione della struttura del discorso e scansione in paragrafi …diffusamente imprecise e carenti …nell’insieme semplici, ma corrette corrette ed organiche in tutto il testo Presentazione grafica, cura dell’impaginazione imprecisa e disordinata accettabile curata ed efficace Correttezza ortografica e grafica molti errori alcune distrazioni pienamente corretta Padronanza delle strutture morfosintattiche e della loro flessibilità e varietà frammentata, confusa e disarticolata nell’insieme corretta, con alcune rigidità perfettamente corretta e con elementi di flessibilità e complessità Uso consapevole della punteggiatura in relazione al testo Consistenza del repertorio lessicale Appropriatezza e Coerenza specifica del registro linguistico carente e imprecisa corretta,ma non sempre accurata accurata ed efficace scarsa accettabile completa adeguata con alcune imprecisioni adeguata ed appropriata Uso adeguato dei linguaggi settoriali inadeguato e carente complessivamente appropriato sicuro ed efficace 4- Ideativa Punteggi 1 nulla 3 carente 5 sicura Capacità di elaborazione e ordinamento delle idee Pertinenza e consistenza delle informazioni Assenti o del tutto scorretti 2 grave carenza Molto limitati e spesso scorretti Organizzazione degli argomenti intorno a un’idea di fondo Assente o quasi del tutto assente Limitata in articolazi one e scorretta Poco articolat ae coerent e Riflessioni personali Assenti o quasi del tutto assenti Soltanto accennat e Limitate ad alcu ni aspetti 2-Morfosintattica Uso delle strutture morfosintattic he e del sistema ortografico e interpuntivo 3-Lessicalesemantica Disponibilità di risorse Lessicali e dominio della semantica diffusamente inappropriata Limitati e non sempre corretti Conmmissione ………………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………….. Presidente…………………………………………………………………………………………………………. 29 4 accetta bile Sostanzi almente corretti ed essenzial i Abbasta nza articlata e coerente Corretti ed esaurie nti Coeren te e ben articola ta Presenti, essenzial i Freque nti e abbast anza approfo ndite Unanimità Maggioranza P D 6 pienamt e sicura Esaurient ie seleziona ti efficacem ente Coerente ed efficacem ente organizza ta Frequenti , sicure e approfon dite Totale ……. /15 a) Simulazioni di SECONDA prova: n. 2 prove; date: 01 aprile 2016 e 20 maggio 2016 Valutazione della seconda prova scritta dell’Esame di Stato Svolgimento del tema: comprensione del testo, realizzazione del percorso dimostrativo e congruenza dei dati competenza nell’applicazione delle procedure e dei calcoli conoscenza dei contenuti disciplinari competenza espressiva Presentazione dell’elaborato: dell’impaginazione. ordine, chiarezza, sequenza logica I criteri esposti verranno adattati al tema proposto al candidato, così come la griglia di valutazione allegata. 30 Griglia di valutazione Realizzazione del percorso dimostrativo e congruenza dei dati Competenza nella applicazione delle procedure e dei calcoli Conoscenza dei contenuti disciplinari Ottimo (15) Realizza il percorso e sceglie i dati in modo logico e completo con contributi personali Applica in modo preciso le procedure richieste Possiede una conoscenza solida, completa, articolata Buono / Discreto (12-14) Realizza il percorso e sceglie i dati in modo corretto. Eventuali errori nell’applicazione sono trascurabili, conseguenza di fretta o disattenzione e non sono evidenti Possiede Lievi conoscenze imperfezioni abbastanza estese o accurate Presentazione normalmente curata Sufficiente (10-11) Gli errori nel percorso o nei dati sono tali da non lasciar dubitare sulla capacità sostanziale di svolgere la traccia Gli errori, pur non trascurabili, consentono comunque di considerare sostanzialmente capita la logica della procedura applicata Conosce i contenuti basilari degli argomenti affrontati Gli errori di costruzione o d’ortografia sono molto limitati L’ordine è compromesso da qualche correzione o presenta qualche inestetismo Gli errori sono tali che la procedura può essere considerata compresa solo nei suoi aspetti più generali La conoscenza è frammentaria, incerta o non adeguatamente dimostrata La forma risulta trascurata oppure non può essere valutata per l’incompletezza dello svolgimento La presentazione è evidentemente trascurata, talvolta impedisce la comprensione immediata dello svolgimento o non può essere adeguatamente giudicata per l’incompletezza dello svolgimento Punteggio globale Insufficiente Vi sono errori nel (5-9) percorso o nei dati che consentono però di individuare un certo orientamento verso il tema trattato 31 Competenza espressiva La forma è del tutto corretta e il lessico è tecnicamente preciso Presentazione dell’elaborato Presentazione molto curata anche con accorgimenti di tipo grafico Scarso (1-4) Dimostra evidenti incapacità di orientarsi e di rispettare la traccia eventualmente per l’incompletezza dello svolgimento La procedura non è applicata o lo è in modo da non sviluppare positivamente nemmeno una parte significativa Molto lacunosa o non valutabile per grave incompletezza 32 La forma è molto trascurata o non valutabile per la grave incompletezza dello svolgimento La presentazione è molto trascurata o non giudicabile per la grave incompletezza dello svolgimento Griglia di valutazione con punteggio dettagliato Descrizione Valutazione Ottima buona/discreta Realizzazione del percorso dimostrativo e congruenza dei dati sufficiente insufficiente scarsa Ottima buona/discreta competenza nella applicazione delle procedure e dei calcoli sufficiente insufficiente scarsa Ottima buona/discreta Conoscenza dei contenuti disciplinari sufficiente insufficiente scarsa Ottima buona/discreta Competenza espressiva sufficiente insufficiente scarsa Ottima buona/discreta Presentazione dell'elaborato sufficiente insufficiente scarsa 33 Punteggio 3 2,10-2,90 2 1,00-1,90 0-0,90 3 2,10-2,90 2 1,00-1,90 0-0,90 3 2,10-2,90 2 1,00-1,90 0-0,90 3 2,10-2,90 2 1,00-1,90 0-0,90 3 2,10-2,90 2 1,00-1,90 0-0,90 TESTO PRIMA SIMULAZIONE DI SECONDA PROVA: Prego redigere la riclassificazione delle seguenti situazioni patrimoniale ed economica, secondo i criteri finanziari e del Codice Civile. Presentare gli indici ritenuti significativi con commenti di quanto rilevato. Attività Brevetti industriali Fabbricati industriali Impianti e Macchinario Automezzi Commerciali Mobili e Macchine d'ufficio Anticipi su Immobiliz. Materiali Partecipazioni da controllate Magazzino Materie Prime Magazzino Semilavorati Magazzino Prodotti Finiti Crediti v/ clienti Crediti diversi Titoli in portafoglio Denaro in cassa n-1 n 166.000,00 166.000,00 1.870.500,00 1.870.500,00 2.178.010,00 2.010.430,00 421.400,00 478.600,00 151.600,00 136.500,00 190.000,00 360.000,00 360.000,00 501.500,00 486.200,00 28.260,00 21.430,00 351.290,00 386.210,00 848.000,00 960.940,00 53.200,00 77.800,00 21.600,00 47.800,00 3.070,00 1.870,00 Passività e Netto Fondi di ammortamento: Brevetti Fabbricati industriali Impianti e Macchinario Automezzi commerciali Mobili e macchine d'ufficio Fondo rischi su crediti Fondo responsabilità civile Debiti per T.F.R. Banche c/c passivi Mutui passivi bancari Debiti v/ fornitori Cambiali passive commerciali Debiti tributari Debiti v/ Istituti di previdenza Debiti diversi Ratei passivi Capitale sociale Riserva straordinaria Riserva legale Riserva statutaria Utile dell'esercizio 30.000,00 36.000,00 452.500,00 498.700,00 1.062.400,00 1.177.940,00 202.600,00 230.340,00 67.890,00 71.420,00 56.850,00 39.630,00 33.000,00 22.000,00 412.900,00 431.600,00 136.800,00 118.600,00 400.000,00 360.000,00 561.800,00 615.870,00 67.500,00 96.400,00 24.400,00 18.600,00 69.370,00 57.620,00 3.000,00 4.000,00 8.000,00 7.200,00 2.500.000,00 2.800.000,00 420.520,00 120.520,00 158.900,00 168.965,00 84.700,00 94.765,00 201.300,00 224.110,00 TOTALE ATTIVITA' 6.954.430,00 7.194.280,00 TOTALE PASSIVITA' E NETTO 6.954.430,00 7.194.280,00 34 n-1 n Presenta lo stato patrimoniale del bilancio d’esercizio al 31/12/n, ed n-1, secondo l schema di cui all’art. 2424 del Codice Civile, tenendo presenti le seguenti informazioni: - al 31/12/ i crediti verso clienti esigibili oltre l’esercizio successivo sono pari a Euro 67.810 e Euro 30.100 al 31/12/n-1 , i debiti verso fornitori con scadenza oltre l’esercizio successivo ammontano a Euro 31.450, ed Euro 28.610 al 31/12/n-1 - ogni anno si rimborsa una quota di mutuo di Euro 40.000 - i titoli in portafoglio sono titoli pubblici che rappresentano un investimento temporaneo Componenti Negativi ESISTENZE INIZIALI: Materie Prime Semilavorati Prodotti Finiti ACQUISTI DI MATERIE SALARI E STIPENDI ONERI SOCIALI T.F.R. COSTI PER SERVIZI CANONI DI LEASING MACCHINARI AMMORTAMENTI: Brevetti Industriali Fabbricati Industriali Impianti e Macchinario Automezzi Commerciali Mobili e Macchine d'ufficio ACCANTONAMENTI: per rischi su crediti per manutenzioni cicliche ONERI TRIBUTARI DIVERSI ONERI DIVERSI DI GESTIONE INTERESSI PASSIVI BANCARI INTERESSI PASSIVI SU MUTUI INTERESSI PASSIVI V/ FORNITORI ABBUONI PASSIVI IRAP DELL'ESERCIZIO IRPEG DELL'ESERCIZIO MINUSVALENZE STRAORDINARIE SOPRAVVENIENZE PASSIVE TOTALE COMPONENTI NEGATIVI UTILE D'ESERCIZIO n-1 494.290,00 26.360,00 373.190,00 3.981.670,00 957.500,00 479.300,00 89.320,00 815.000,00 406.200,00 10.000,00 53.800,00 194.200,00 68.700,00 17.200,00 18.670,00 11.000,00 16.600,00 12.000,00 31.630,00 54.400,00 28.000,00 14.800,00 62.400,00 122.300,00 33.770,00 12.000,00 Conto Economico "Contabile" n Componenti Positivi RICAVI DI VENDITA 501.500,00 RICAVI ACCESSORI DI VENDITA 28.260,00 ABBUONI E RIBASSI ATTIVI 351.290,00 DIVIDENDI DA CONTROLLATE 3.785.990,00 INTERESSI ATTIVI BANCARI 940.000,00 INTERESSI ATTIVI SU TITOLI 427.100,00 RIMANENZE FINALI: 103.220,00 Materie Prime 801.400,00 Semilavorati 311.600,00 Prodotti Finiti COSTRUZIONI IN ECONOMIA 6.000,00 PLUSVALENZE STRAORDINARIE 53.800,00 RESI SU ACQUISTI 113.600,00 67.820,00 18.300,00 n-1 n 7.426.790,00 6.993.210,00 97.850,00 92.670,00 35.200,00 39.270,00 27.400,00 23.200,00 9.270,00 10.140,00 3.600,00 3.000,00 501.500,00 28.260,00 351.290,00 38.600,00 27.640,00 38.200,00 486.200,00 21.430,00 386.210,00 55.640,00 14.660,00 21.600,00 20.340,00 11.000,00 21.550,00 15.000,00 38.850,00 49.600,00 36.600,00 10.800,00 58.400,00 116.500,00 34.600,00 - 8.384.300,00 7.923.120,00 201.300,00 224.110,00 35 TOTALE COMPONENTI POSITIVI 8.585.600,00 8.147.230,00 TESTO SECONDA SIMULAZIONE DI SECONDA PROVA: La Mecfer SpA di Torino, che opera nel settore metalmeccanico, è cliente dell’agenzia n.4 di Torino del Banco Popolare di Verona e Novara presso la quale dispone di un c/c di corrispondenza. A fine marzo la società, che ha un capitale sociale di 1.000.000,00 di Euro, presenta una domanda di fido e allega i bilanci dei due anni precedenti da cui si deducono i seguenti dati sintetici (valori in migliaia di Euro). A) CREDITI VERSO SOCI B) IMMOBILIZZAZIONI C) ATTIVO CIRCOLANTE D) RATEI E RISCONTI TOTALE ATTIVO STATO PATRIMONIALE N N-1 A) PATRIMONIO NETTO 0 0 B) FONDI RISCHI E 3590 3480 ONERI 2890 45 6525 2790 43 6313 C) T.F.R D) DEBITI E) RATEI E RISCONTI TOTALE PASSIVO CONTO ECONOMICO N A) VALORE DELLA PRODUZIONE B) COSTI DELLA PRODUZIONE DIFFERENZA C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA’ FINANZIARIE PROVENTI E ONERI STRAORDINARI E) RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE IMPOSTE DELL’ESERCIZIO UTILE DELL’ESERCIZIO 148 N 2140 62 N-1 2110 62 405 3852 66 6525 385 3695 61 6313 N-1 8920 -8300 620 -330 -36 8560 -7990 570 -305 -4 35 289 -141 6 267 -132 135 Presenta: a) La rielaborazione dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico dei due esercizi effettuata dalla Banca (con dati opportunamente scelti). b) Il quadro degli indici di bilancio calcolati dalla banca, un commento sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica e la proposta di affidamento della banca. 36 b) Simulazioni di terza prova n. 2 prove; date: 21 marzo 2016 e 9 maggio 2016 Il Consiglio di Classe ha effettuato nel corso dell’anno n. 2 simulazioni di terza prova, della durata complessiva di 3 ore ciascuna, scegliendo la tipologia B, prendendo in considerazione quattro discipline. Le due prove sono state effettuate nei giorni 21 marzo 2016 e 9 maggio 2016. Le aree disciplinari scelte per la simulazione della terza prova scritta sono state: PRIMA SIMULAZIONE del 21/03/2016 SECONDA SIMULAZIONE del 09/05/2016 Disciplina DIRITTO Disciplina INGLESE Disciplina MATEMATICA Disciplina STORIA Disciplina ECONOMIA POLITICA Disciplina MATEMATICA Disciplina FRANCESE Disciplina STORIA Testi della prima simulazione di terza prova: TERZA PROVA DI DIRITTO CLASSE 5^ SERALE Monselice 21 Marzo 2016 1) Attività amministrativa dello Stato; 2) Organi della Comunita' Europea e loro funzioni; 3) Sovranita' degli Stati (nozione) tra Regole Comunitarie, diritti dei cittadini e diritti dei migranti. TERZA PROVA DI INGLESE CLASSE 5^ SERALE E’ consentito l’uso del dizionario monolingue o bilingue Answer the following questions: 1. Talk about the differences between direct and indirect channels of distribution and describe the intermediary figures involved. 2. Explain the difference between mass marketing and target marketing with regards to the most common variables considered in market segmentation. Give at least one example. 3. Talk about ecommerce and say what you think about it. 37 TERZA PROVA DI MATEMATICA CLASSE 5^ SERALE a) Definisci “Funzione reale a due variabili reali” e descrivi i metodi che conosci per studiarne il grafico. 2. Determina il dominio delle seguenti funzioni 𝑧 = 1 √𝑥 2 +𝑦 2 𝑧 = √𝑥 2 + 𝑥 + 2 − 𝑦 3. Definisci le condizioni sulle derivate prime e seconde per la presenza di un massimo o un minimo liberi per una funzione a due variabili. Determina poi i massimi e i minimi della seguente funzione utilizzando il modello delle curve di livello: 𝑓 (𝑥, 𝑦) = 𝑥 2 + 𝑦 2 − 2𝑥 − 6𝑦 TERZA PROVA DI STORIA CLASSE 5^ SERALE Rispondi alle seguenti domande in non più di dieci righe: 1. Quali sono le principali cause della Prima Guerra Mondiale? 2. Quali sono le condizioni di pace imposte alla Germania nel trattato di Versailles? 3. Quali sono le leggi “Fascistissime”? 38 Griglia di valutazione della terza prova (tutte le materie): INDICATORI DESCRITTORI Conoscenze PUNTEGGI PARZIALI Le conoscenze sono: 1 quasi del tutto assenti anche per le nozioni più elementari 2 frammentarie e lacunose 3 solo essenziali e limitate ai contenuti principali 4 corrette e congruenti 5 complete e approfondite Competenze L’uso dei linguaggi disciplinari, l’esposizione e l’articolazione del discorso sono: 1 disorganici, confusi, incongruenti 2 pertinenti, semplici, coerenti 3 organici, appropriati, accurati L’organizzazione e la rielaborazione delle conoscenze sono: 1 frammentarie e incoerenti 2 confuse e incomplete 3 semplici e ordinate 4 accurate e originali Capacità Lo svolgimento della prova dimostra la capacità di integrare in modo lineare ed organico conoscenze e competenze all’interno di un chiaro contesto espositivo: 1 insicura ed approssimativa 2 organizzata ma elementare 3 sicura ed autonoma TOTALE PUNTEGGIO: ………/15 Alla prova consegnata non svolta viene assegnato il punteggio minimo: 1/15 39 Testi della seconda simulazione di terza prova: TERZA PROVA DI ECONOMIA POLITICA CLASSE 5^ SERALE 1. L’Attività finanziaria pubblica (o Scienza delle Finanze o Finanza Pubblica) serve alla risoluzione dei bisogni dell’uomo. In sintesi: “com’è stata attuata, storicamente, nei diversi Sistemi Economici in relazione alla diverse visioni della Persona Umana?” 2. Gli obiettivi dell’Attività Economica Pubblica in un Sistema economico quale quello italiano attuale (riferimenti costituzionali) 3. L’IVA DPR 633/72 (Imposta sul Valore Aggiunto). Presupposto d’imposta, caratteri, diverse tipologie di operazioni ai fini Iva (Imponibili, esenti ecc…), dichiarazione, versamenti. TERZA PROVA DI MATEMATICA CLASSE 5^ SERALE 1. Descrivi i metodi che conosci per studiare il grafico di una funziona reale a due variabili reali e quando vanno applicati. Descrivi poi le caratteristiche di una funzione reale a due variabili reali al variare del valore del determinante della matrice Hessiana. 2. Determina i massimi e i minimi della seguente funzione: 𝑓(𝑥, 𝑦) = 𝑥 2 + 𝑦 2 − 8𝑥 + 10𝑦 − 8 3. Determina massimi e minimi vincolati della seguente funzione: 𝑓(𝑥, 𝑦) = 𝑥 2 + 2𝑦 2 + 2𝑦 con vincolo: 𝑥 2 + 𝑦 = 0 TERZA PROVA DI FRANCESE CLASSE 5^ SERALE È consentito l’uso del dizionario monolingue. Réponds aux questions: 1.Q’est-ce qu’il se passe en France, pendant la Renaissance, dans la culture alimentaire? 2.Résumez ce que dit Forbes sur l’importance économique de Paris dans le monde! 3.Parlez du Louvre et de la Tour Eiffel 40 TERZA PROVA DI STORIA CLASSE 5^ SERALE Rispondi alle seguenti domande in non più di dieci righe: 1. Quali sono le principali cause della Crisi del ‘29? 2. Cos’è la Notte dei Cristalli? 3. Descrivi la Guerra d’Etiopia (1935-1936). Griglia di valutazione della terza prova (tutte le materie): INDICATORI DESCRITTORI Conoscenze PUNTEGGI PARZIALI Le conoscenze sono: 1 quasi del tutto assenti anche per le nozioni più elementari 2 frammentarie e lacunose 3 solo essenziali e limitate ai contenuti principali 4 corrette e congruenti 5 complete e approfondite Competenze L’uso dei linguaggi disciplinari, l’esposizione e l’articolazione del discorso sono: 1 disorganici, confusi, incongruenti 2 pertinenti, semplici, coerenti 3 organici, appropriati, accurati L’organizzazione e la rielaborazione delle conoscenze sono: 1 frammentarie e incoerenti 2 confuse e incomplete 3 semplici e ordinate 4 accurate e originali Capacità Lo svolgimento della prova dimostra la capacità di integrare in modo lineare ed organico conoscenze e competenze all’interno di un chiaro contesto espositivo: 1 insicura ed approssimativa 2 organizzata ma elementare 3 sicura ed autonoma TOTALE PUNTEGGIO: ………/15 Alla prova consegnata non svolta viene assegnato il punteggio minimo: 1/15 41 RELAZIONI e PROGRAMMI DISCIPLINARI 1. Presentazione della classe 2. Obiettivi e loro raggiungimento 3. Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione 4. Metodologia 5. Strumenti didattici 6. Verifiche e valutazioni LINGUA E LETTERE ITALIANE Docente: Lorenzo Daniele Presentazione della classe La mia attività didattica in questa classe è iniziata il 26 novembre 2015. Gli studenti hanno dimostrato sin da subito interesse per la materia e una discreta maturità sul piano del pensiero critico. Sono stati necessari circa due mesi per orientare la classe verso un metodo di studio e di verifica funzionale alla preparazione dell'esame di stato. Il rendimento è sempre stato mediamente discreto, anche se occasionalmente la regolarità degli incontri è stata limitata dai numerosi impegni di lavoro che hanno coinvolto una buona parte degli studenti. Nessuno di questi è però risultato assente per periodi continuativi e duraturi. Dal punto di vista delle conoscenze e delle abilità, il livello è fortemente diversificato: alcuni studenti si presentano maturi e competenti, e hanno dimostrato di possedere un metodo di studio efficace e funzionale alla preparazione dell'esame; altri, invece, dimostrano di non avere un metodo di studio convincente e quindi, nonostante l'impegno, hanno raggiunto risultati modesti. Tutti gli studenti si sono dimostrati comunque interessati ed impegnati, e hanno frequentato le lezioni secondo le loro possibilità lavorative. 42 2. Obiettivi e loro raggiungimento Gli obiettivi didattici sono stati orientati all'acquisizione di alcuni elementi di base della disciplina e alla preparazione della prova d'esame. Nella fattispecie sono stati raggiunti, a un livello quantomeno soddisfacente, i seguenti obiettivi didattici, declinati in conoscenze, abilità e competenze. Conoscenze: • • • Conoscenza delle linee generali della cultura italiana e in parte straniera dell’Ottocento e della prima metà del Novecento; Conoscenza dei caratteri generali dei movimenti culturali che caratterizzano la produzione artistica e letteraria del periodo in questione conoscenza di cenni biografici, della poetica e dei testi degli autori secondo il programma dell'allegato B Abilità: • applicazione soddisfacente delle norme ortografiche, morfosintattiche e lessicali; • applicazione consapevole delle tecniche della composizione scritta; • capacità di produrre idee personali con sufficiente proprietà, chiarezza, coerenza ed organicità concettuale; • competenza nel riconoscere i caratteri fondamentali dei principali generi letterari; • abilità nel riconoscere e contestualizzare in modo semplice i testi studiati. Competenze: • Competenza nell'argomentazione della propria tesi e nell'ascolto critico delle argomentazioni altrui; • Competenza nel ragionamento logico e nell'identificazione dei problemi linguistici e letterari; • Competenza nel riconoscimento e nella contestualizzazione dei diversi registri linguistici; 3. Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione I contenuti disciplinari sono esposti nei singoli programmi (allegato b). La ripartizione oraria (3 ore alla settimana di letteratura italiana e 2 di storia) è stata generalmente rispettata. In totale le ore di lezione di lingua e letteratura italiana sono state così ripartite: novembre: 1 ora dicembre: 8 ore gennaio: 9 ore febbraio: 9 ore 43 marzo: 9 ore aprile: 9 ore maggio: 6 ore Ore residue di maggio e di giugno: 9+3 Totale ore lingua e letteratura italiana: 67 I programmi (sia di storia che di letteratura italiana) sono stati conclusi il 12 maggio. Il programma, dall'inizio dell'anno, è stato svolto in maniera regolare e cronologica, affrontando un autore per volta, secondo le modalità che verranno illustrate nel punto successivo. Le ore rimanenti saranno dedicate a un'intensa attività di ripasso e alla preparazione del colloquio dell'esame di Stato. 4. Metodologia La metodologia didattica preferita è stata quella della lezione frontale anticipativa. Si è cercato di evidenziare i nessi logici e cronologici fondamentali ( i collegamenti fondamentali tra autori e correnti, nonché le periodizzazioni di base) con il fine di orientare lo studio autonomo degli studenti, spesso condotto in ritagli di tempo o in forma necessariamente discontinua. Si sono fornite inoltre numerose domande guida da affrontare sia in forma orale che scritta, e si è costantemente stimolato l'intervento critico e il dibattito costruttivo. Dal punto di vista dell'espressione orale, si è insistito notevolmente sullo sviluppo di capacità comunicative adeguate al contesto, perfezionando lessico specifico, chiarezza espositiva, coerenza, registri comunicativi. Per la produzione scritta, invece, è stata potenziata l'attenzione alla comprensione del testo e la conseguente pertinenza delle risposte, e la coesione dei registri linguistici e lessicali nelle stesse. 5. Strumenti didattici Lo strumento didattico preferenziale e stato il libro di testo in adozione (Baldi, Giusso, RazettiZaccaria, Il libro della letteratura 3/1, Dalla Scapigliatura al primo Novecento, Paravia). Molti dei ragazzi erano in possesso solo del primo tomo. L'analisi degli autori del Novecento è stata quindi condotta attraverso strumenti integrativi (materiali forniti dall'insegnante, risorse online, schede enciclopediche). Si è inoltre fatto ricorso alla LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) per la fruizione di materiali audiovisivi. 44 6. Verifiche e valutazioni Le verifiche sia scritte che orali sono state valutate in scala decimale, secondo il criterio approvato nel POF e adottato dal Consiglio di classe. Date le particolarità e specificità della materia, dopo alcune prove iniziali di tipo oggettivo condotte dall'insegnante incaricata tra settembre e dicembre, e volte a verificare le capacità di base di comprensione del testo, ho preferito somministrare verifiche modellate sulla prima prova di maturità, con il fine di permettere agli studenti di avere a disposizione il maggior tempo possibile per familiarizzare con le varie tipologie proposte dall'esame di Stato. Nel primo periodo sono state somministrate 3 prove scritte e una produzione spontanea sulle tracce ministeriali. Nel secondo periodo, oltre alle due simulazioni, sono state effettuate una verifica scritta e una orale. Nella valutazione finale si terrà conto dei risultati delle prove, ma anche dell’impegno, della partecipazione, dell'interesse e e della progressione rispetto ai livelli di partenza. Le valutazioni relative alle due simulazioni di prima prova condotte durante l'anno si basano sulla griglia di valutazione adottata dal Dipartimento di Lettere dell'istituto che verrà proposta alla commissione esaminatrice. La griglia si trova, insieme ai testi delle simulazioni, nell'allegato B. Allegato B: Programma Lingua e Letteratura Italiana Prof: Lorenzo Daniele A. S. 2015/2016 Divisione in moduli: Giovanni Verga: cenni biografici e introduzione all'opera letteraria; trama e lettura di passi scelti dai Malavoglia; trama e letture di passi scelti da Mastro Don Gesualdo. Il Simbolismo europeo: presentazione di Charles Baudelaire e lettura del testo: “Corrispondenze” e “Albatross”. Il Decadentismo italiano: cenni biografici e introduzione all'opera letteraria di Giovanni Pascoli; lettura e analisi di approfondimento linguistico di alcuni testi, in particolare del testo: “Il Gelsomino Notturno”: lettura e analisi di passi scelti dal Fanciullino. Gabriele d'Annunzio: cenni biografici e introduzione all'opera letteraria. Lettura e analisi del testo: ”La pioggia nel Pineto”. Il Futurismo: lettura di passi scelti da: “Fondazione e manifesto del Futurismo) di Filippo Tommaso Marinetti. Italo Svevo: cenni biografici e introduzione all'opera letteraria. Lettura di brani scelti da: “La coscienza di Zeno”: “Prefazione”; “Preambolo”; “La fine del mondo”. Luigi Pirandello: cenni biografici e introduzione all'opera letteraria; presentazione dei romanzi “Uno, nessuno e centomila” e “Il fu Mattia Pascal”, dell'opera teatrale “Sei personaggi in 45 cerca d'autore”; lettura di passi scelti da “L'umorismo” e della teoria poetica e filosofica. Ermetismo: cenni biografici e presentazione dell'opera letteraria di Giuseppe Ungaretti; lettura di brani scelti dalle raccolte Allegria di naufragi e Il porto sepolto. Eugenio Montale: cenni biografici e lettura di brani scelti dalle raccolte Ossi di seppia e Le Occasioni. Umberto Saba: cenni biografici e lettura di brani scelti dal Canzoniere “A mia moglie”, “La capra”, “Mio padre è stato per me l'assassino”. Monselice, 15/05/2016 Il docente: Lorenzo Daniele I rappresentanti degli studenti 46 GRIGLIA DI VALUTAZIONE ORALE INDICATORI DESCRITTORI CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO Assente 2-3 Scarsa e frammentaria 4 Incompleta e superficiale 5 Generica ma essenziale 6 Complessivamente adeguata pur con qualche carenza 7 Adeguata e precisa 8 Ampia, precisa, efficace 9- 10 Non comprende il senso della domanda Comprende il senso della domanda in modo confuso e frammentario Comprende il senso della domanda in modo approssimativo Comprende parzialmente il senso della domanda Comprende il senso della domanda in modo preciso Comprende il senso della domanda in modo aderente Comprende perfettamente il senso della domanda 2-3 Non sviluppa l’argomento 2-3 Sviluppa l’argomento in modo frammentario Sviluppa l’argomento in modo approssimativo Sviluppa ed espone l’argomento in modo parziale Sviluppa ed espone l’argomento in modo accettabile Sviluppa ed espone l’argomento in modo preciso ma non esauriente Sviluppa ed espone l’argomento in modo organico e compie approfondimenti personali 4 Del tutto inadeguati 2-3 COMPRENSIONE DEL QUESITO ESPOSIZIONE E SVILUPPO DELL’ARGOMENTO LESSICO SPECIFICO e LIVELLI DI VALUTAZIONE PROPRIETA’ 47 4 5 6 7 8 9-10 5 6 7 8 9-10 VOTO SOMMATIVO LINGUISTICA ATTITUDINI ALLO SVILUPPO CRITICO(capacità di analisi, capacità di sintesi, capacità di interrelazioni, originalità di idee) Molto limitati e inefficaci Imprecisi e trascurati Limitati ma sostanzialmente corretti 4 5 6 Corretti, con qualche inadeguatezza e imprecisione 7 Precisi e sostanzialmente adeguati Precisi, appropriati e sicuri 8 9-10 Gravemente lacunose 2-3 Inconsistenti Frammentarie e superficiali Appena adeguate Coerenti Significative Sicure e originali 4 5 6 7 8 9-10 Monselice, 15 maggio 2016 il docente: Lorenzo Daniele 48 MATEMATICA APPLICATA Docente: Passarotto Mareva Relazione finale (Allegato A) 7. Presentazione della classe La classe ha iniziato l’anno scolastico con il prof. De Checchi Jonathan. Io ho iniziato la supplenza dal 27 Novembre 2015. L’impressione iniziale è stata di una classe eterogenea per provenienza, conoscenza ed età. La preparazione iniziale era piuttosto disomogenea. Alcuni alunni presentavano lacune di base mentre una parte dimostrava di avere buone attitudini per la materia. L’impegno e l’interesse da parte degli alunni sono emersi lentamente nel corso dell’anno scolastico, non sempre si sono dimostrati puntuali nel lavoro assegnato e spesso è stato chiesto di ripetere gli argomenti spiegati, atteggiamento questo che ha messo in luce scarse capacità di studio e rielaborazione individuale. Tali atteggiamenti, assieme ad un orario delle lezioni poco favorevole (le ultime due ore del lunedì e l’ultima del venerdì, con relative festività) non hanno favorito il raggiungimento del programma completo ne di una preparazione sufficientemente articolata e approfondita per alcuni alunni, soprattutto per i più in difficoltà. Pochi alunni hanno raggiunto risultati a volte anche ottimi. 8. Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione Disequazioni in due variabili: 10 ore le disequazioni lineari, le disequazioni non lineari, i sistemi di disequazioni non lineari. Funzioni in due variabili: 18 ore la ricerca del dominio, il grafico, il piano, il calcolo delle derivate prime parziali, le derivate successive e il differenziale. Ricerca degli estremi liberi e vincolati di una funzione di due variabili: 30 ore Definizioni. Ricerca dei punti estremanti mediante derivate parziali. Ricerca dei punti estremanti mediante le curve di livello. Ricerca dei punti estremanti vincolati mediante il metodo dei moltiplicatori di Lagrange. Ricerca dei punti estremanti di una funzione lineare di due variabili sottoposta a vincoli lineari. 9. Metodologia Lezione frontale e lezione partecipata 49 10. Strumenti didattici Testo in adozione: Lineamenti.MATH ROSSO 5, P. Baroncini, R. Manfredi, E. Fabbri, C. Grassi 11. Verifiche e valutazioni Prove scritte e verifiche orali (interrogazioni brevi) Programma di Matematica (Allegato B) Disequazioni in due variabili: le disequazioni lineari, le disequazioni non lineari, i sistemi di disequazioni non lineari. Funzioni in due variabili: la ricerca del dominio, il grafico, il piano, il calcolo delle derivate prime parziali, le derivate successive e il differenziale. Ricerca degli estremi liberi e vincolati di una funzione di due variabili: Definizioni. Ricerca dei punti estremanti mediante derivate parziali. Ricerca dei punti estremanti mediante le curve di livello. Ricerca dei punti estremanti vincolati mediante il metodo dei moltiplicatori di Lagrange. Da fare dopo il 15 maggio: Ricerca dei punti estremanti di una funzione lineare di due variabili sottoposta a vincoli lineari. 50 LINGUA FRANCESE Docente: CORSO LAURA Relazione finale (Allegato A) RELAZIONE FINALE anno scolastico 2015/2016 DOCENTE: CORSO LAURA MATERIA: FRANCESE CLASSE: 5 Sirio INDIRIZZO: AFM ORE SETTIMANALI: 2 ORE DI LEZIONI SVOLTE DURANTE L’A.S: 36 BREVE GIUDIZIO SULLA CLASSE: la classe ha dimostrato nel corso di tutto l’anno scolastico partecipazione adeguata e metodo di lavoro buono. La programmazione iniziale è stata comunque decurtata poiché si è reso necessario ritornare su alcuni argomenti di grammatica con attività di consolidamento e lo svolgimento della microlingua è iniziato con notevole ritardo. Bisogna però sottolineare che gli alunni si sono interessati alla materia sin dai primi giorni e hanno partecipato attivamente. CONOSCENZE: la classe ha conoscenze basilari e non commette errori gravi nella esecuzione di compiti semplici. Se guidata, è in grado di effettuare delle produzioni scritte, ma è imprecisa nel momento della microlingua. Possiede accettabili competenze linguistiche. COMPETENZE: la classe mostra di possedere competenze su contenuti fondamentali; ha raggiunto una buona autonomia nel lavoro di gruppo e sa esprimere valutazioni critiche. Si esprime in modo accettabile, ma le abilità linguistiche stentano se applicate fuori dai contenuti. CAPACITA’: la classe mostra delle capacità relazionali, comportamentali e cognitive soddisfacenti. La preparazione raggiunta, in rapporto al programma svolto, è stata: Ottima per n. 3 alunni Buona per n. _4 alunni Discreta per n. _4_ alunni Sufficiente per n. 3 alunni Insufficiente per n. 1 alunno. 51 1) Grado di acquisizione degli obiettivi didattici della disciplina (in termini di profitto, competenze, esiti delle attività di recupero) …. In ambito cognitivo alla fine del quinto anno gli alunni hanno acquisito una discreta competenza comunicativa relativamente ai contenuti affrontati; pertanto essi sanno: Comprendere e utilizzare formule tese a soddisfare bisogni di tipo concreto Fare domande e rispondere su particolari personali Interagire in modo semplice Comprendere informazioni su persone, famiglia, acquisti, occupazione, tempo libero Comunicare in attività di routine Descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e dell’ambiente che li circonda Esprimere bisogni immediati Comprendere dialoghi e messaggi espressi a velocità normali Leggere e comprendere testi su argomenti di carattere quotidiano (annunci, descrizioni) Produrre semplici testi orali su argomenti di vita quotidiana (presentazione, descrizione) Produrre testi scritti, guidati, di tipo commerciale: formulare lettere, completare moduli con lessico della microlingua, riuscendo a comunicare anche in presenza di errori formali. OBIETTIVI TRASVERSALI RAGGIUNTI Poiché la classe è formata da alunni di uguali provenienze culturali e linguistiche ho dato importanza agli obiettivi trasversali che favorissero l’acquisizione di strumenti per un confronto diretto e continuo fra la propria e le altre culture quale fattore di educazione al cambiamento e alla consapevolezza della propria identità culturale, la comprensione e l’accettazione dell’altro, del diverso da sé. Tutti gli alunni hanno raggiunto almeno in parte i seguenti obiettivi trasversali: Formazione umana, sociale culturale attraverso il contatto con altre realtà in un educazione interculturale che porti ad una ridefinizione degli atteggiamenti nei confronti del diverso da sé Sviluppo delle modalità generali del pensiero, attraverso la riflessione sul linguaggio Uso della lingua in modo adeguato al contesto Riflessioni sulla propria lingua madre italiano e altre lingue attraverso l’analisi comparativa con la lingua e la cultura francese Modalità di recupero in itinere: ripresa dell’argomento nelle lezioni e nelle verifiche successive in caso di mancato o parziale raggiungimento dell’obiettivo. 52 2. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER: UNITA' DIDATTICHE - PERCORSO FORMATIVO - APPROFONDIMENTO Grammatica : ripasso verbi di 1° e 2° gruppo, COD e COI. Lezione 7 La liste des courses: partitivo, verbi irregolari, il lessico alimentare La liste des courses: frase interrogativa, avverbi di quantità, storia della cucina PERIODO Dicembre Gennaio Febbraio francese. Lezione 8 Bon Appétit Marzo Frasi negative, pronome en, verbi irregolari i piatti tipici della tradizione culinaria, inizio lettera commerciale. Studio della microlingua nella lettera commerciale, Parigi dal punto di vista Aprile-Maggio economico, Parigi e i suoi monumenti. Lezione 9 On fait du Shopping Futuro semplice. Maggio 3. Metodologie di insegnamento utilizzate e condizioni del materiale didattico Metodologie e tecniche di insegnamento: La metodologia è stata adattata agli obiettivi, alle fasi dell’apprendimento e alle necessità manifestate di volta in volta dalla classe. Si è privilegiato il metodo comunicativo in modo da far acquisire agli alunni il francese prevalentemente come mezzo di comunicazione e non soltanto come materia scolastica. Sono stati seguiti i moduli e le unità proposti dal testo, sono state presentate situazioni in contesti tipici della vita quotidiana che fungono da punto di partenza per le riflessioni grammaticali, morfo-sintattiche e funzionali. Nel momento di iniziare un nuovo argomento, veniva riallacciata la riflessione grammaticale e comunicativa con gli argomenti già svolti per fissarli ulteriormente e per mostrare le modalità di interazione delle diverse regole e strutture. Le regole grammaticali venivano spiegate utilizzando le brevi schede grammaticali dei libri di testo, integrate però sempre dalla spiegazione dell’insegnante, soprattutto con schemi ed esempi alla lavagna, e da materiale fornito in fotocopia con ulteriori esercizi ed attività. Per ogni nuovo argomento, i primi esercizi venivano sempre svolti in classe in modo da agevolare il lavoro a casa. Gli argomenti di microlingua venivano affrontati attraverso la lettura, la comprensione e l’analisi del testo, spesso col supporto informatico. Ciascun modulo (di microlingua e di grammatica) veniva articolato in più fasi: - revisione di alcuni elementi già appresi, come base per l’unità stessa; introduzione e presentazione del nuovo materiale; ascolto e lettura con comprensione globale dei testi proposti; 53 - produzione guidata (scritta e orale, a partire dagli esempi dati); presentazione di strutture e funzioni; esercitazione orale e scritta per accertare la comprensione del testo e delle funzioni, la conoscenza del lessico e delle strutture; revisione e consolidamento; verifica orale e scritta del materiale appreso nell’unità, con test ed esercitazioni varie che servono a valutare il raggiungimento dell’obiettivo specifico; Metodi didattici: Lezione frontale Attività in piccoli gruppi/cooperative learning Attività di ricerca e rielaborazione personale Lezione dialogata Strumenti di lavoro oltre al libro di testo in adozione: i CD che accompagnano i libri di testo; materiale ad integrazione del testo (schede, fotocopie, internet). VERIFICHE E VALUTAZIONI Per la valutazione dello scritto mi sono avvalsa di prove contenenti attività molto simili a quelle espletate in classe: prove di tipo misto (composte da più esercizi) con esercizi strutturati di vario genere: a completamento, trasformazione, sostituzione, di tipo fattoriale e di tipo globale. Per la valutazione dello scritto ho tenuto anche in considerazione la precisione grammaticale, ortografica e l’accuratezza lessicale. La valutazione dell’orale è stata più frequente e ho sfruttato tutte le occasioni in cui gli alunni sono chiamati ad operare in classe. Infine, la valutazione finale ha tenuto conto anche dell’impegno, della partecipazione, dei progressi. Tipologia delle prove: verifiche scritte, interrogazioni orali, lavori pratici e ricerche 4. Osservazioni varie Monselice,.......................................... Il Docente Prof. CORSO LAURA 54 ALLEGATO B: PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO CLASSE 5^AFM LINGUA E CULTURA FRANCESE ANNO SCOLASTICO 2015/2016 PROFESSORESSA LAURA CORSO IIS J.F. KENNEDY-MONSELICE TESTI IN ADOZIONE: Madeilne Leonard, Français Ado, livre 1, Dossier 3 GRAMMATICA: Verbi primo gruppo Verbi decondo gruppo i verbi mettre, acheter e essayer, avverbi di quantita il pronome en articoli partitivi i verbi manger, boire, servir Pronomi personali complemento oggetto diretto (COI) Pronomi personali complemento oggetto indiretto (COD) Frase interrogativa verbi impersonali ( il faut, etc.) il futuro semplice Frase negativa nominalizzazione LESSICO: l’abbigliamento La moda, gli acquisti, i negozi prodotti alimentari e confezioni negozi e negozianti i pasti i piatti della cucina francese i luoghi dell’alimentazione L’alimentazione esperienze personali Abilità/contenuti comunicativi Descrivere abiti Esprimere giudizi positivi o negativi Fare acquisti in un negozio di abbigliamento Partecipare a conversazioni per acquistare Esprimere la quantita Fare acquisti alimentari Chiedere e dire il prezzo Ordinare al ristorante Esprimere reazioni, apprezzare o criticare Parlare delle proprie abitudini alimentari Partecipare a conversazioni per acquistare alimenti e per ordinare al ristorante Capire delle interviste Leggere per informarsi degli alimenti Leggere delle pubblicita di alimenti 55 Leggere un menu Leggere ricette Esprimere accordo, disaccordo, dubbio, certezza, preferenze Raccontare Parlare di azioni future Negare CIVILISATION (svolta durante le ore di lettorato) la cucina nella storia francese Piatti tipici della tradizione francese Parigi, terza citta piu influente del mondo I monumenti di parigi MICROLINGUA Le tecniche di comunicazione La comunicazione scritta La presentazione della lettera: modello di lettera La comunicazione telematica: modello di mail Partecipare ad una fiera: richiesta di informazioni Formule orali Formule scritte PROGRAMMA DA SVOLGERE Pronome relativo qui/que Pronome dimostrativo Avverbio interrogativo quel gallicismi comparativo le lettere di vendita le circolari d’informazione l’ordine la modifica del contratto di vendita lettera di reclamo DATA………………………………………………….. FIRMA INSEGNANTE…………………………… FIRMA ALUNNI……………………………………... ……………………………………………………………… 56 Relazione Finale Classe 5^ serale anno scolastico 2015-2016 Prof. Luciano Caffagni Diritto- Economia Politica Situazione finale della Classe: Ho assunto incarico di docenza in questa classe solo da quest’ anno e, pertanto, non sono in grado di illustrare il percorso scolastico della stessa nel corso degli anni. Alcuni alunni che si erano iscritti ed avevano iniziato a frequentare, non hanno completato l’ anno, nonostante si sia cercato, in ogni modo, di evitare tale dispersione scolastica. Valuto la classe molto positivamente sia per quanto attiene l’ impegno che la presenza. Alcuni alunni presentano difficoltà culturali di base che si è riusciti solo in parte a colmare. Per alcuni, fors’anche perché assenti dalla Scuola da diversi anni, le difficoltà hanno riguardato anche il rapporto con i docenti, non riuscendo del tutto a comprendere alcune regole base comportamentali richieste. In tal senso vanno interpretate alcune sospensioni dalle lezioni comminate loro, dal Consiglio di Classe, nel corso dell’ anno scolastico. Impegno ed interesse costante per tutti, con una qualche alunno particolarmente brillante. Una qualche “assenza strategica”. Nella votazione ho tenuto conto della mia “griglia di valutazione” e, come in essa riportato, ho valutato anche capacità critica (che, in realtà mi aspettavo potesse esser superiore, stante l’ età e le esperienze lavorative individuali), la capacità di effettuare collegamenti interni alle materia e tra materie diverse. Buona la risposta all’ approccio interdisciplinare, all’ utilizzo di moderne tecnologie ed all’ “imparare ad imparare” (attuato attraverso mappe concettuali, da me costantemente fornite e, verso la fine dell’ anno scolastico elaborate da loro stessi). Bene accolti i filmati di approfondimento, i tests di ripasso, i questionari, le verifiche tradizionali orali e scritte. Un alunno esonerato. 57 ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE J.F KENNEDY Amministrazione, Finanza e Marketing Anno scolastico 2015-2016 DOCENTE: Caffagni Luciano CLASSE: 5^ corso serale MATERIA: DIRITTO Programmazione annuale La presente programmazione è effettuata tenendo conto del Programma Ministeriale, delle circolari della Dirigenza, delle riunioni iniziali del Dipartimento per materia e per materie affini. COMPETENZE DI BASE Saper interpretare gli eventi storici che hanno portato alla creazione dello Stato Italiano, analizzando gli aspetti economici e giuridici Saper leggere ed intrepretare correttamente i principi contenuti nella Costituzione assorbendone i valori fondamentali; Conoscere la struttura e funzioni degli organi internazionali; Conoscere la struttura e funzioni delle principali organizzazioni europee; Conoscere la struttura e funzioni degli organi costituzionali nazionali; Conoscere la struttura e funzioni dei principali enti locali individuando l’intervento nello sviluppo economico, sociale e territoriale; Conoscere i principi della formazione degli atti amministrativi e l’organizzazione e le funzioni della pubblica amministrazione; Saper analizzare e commentare i documenti di natura giuridica. MODULO 1:LO STATO E GLI STATI Unità 1:LO STATO E LA COSTITUZIONE Lo stato in generale Il popolo dello stato Il territorio dello stato 58 La sovranità dello stato La costituzione e lo stato unità 2: L’ORGANIZZAZIONE COSTITUZIONALE DELLO STATO ITALIANO Il Parlamento Il Presidente della Repubblica Il Governo La Corte costituzionale La Magistratura Unità 3:LO STATO E L’UNIONE EUROPEA Le istituzioni comunitarie Le fonti comunitarie (definizione) Unità 4: LO STATO E LA COMUNITA’ INTERNAZIONALE L’organizzazione delle Nazioni Unite (definizione) MODULO 2: LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Unità 1: L’ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA E L’AMMINISTRAZIONE DIRETTA (schema) L’attività e l’organizzazione amministrativa Principi dell’attività amministrativa Amministrazione diretta Amministrazione consultiva Amministrazione di controllo Unità 2:L’AMMINISTRAZIONE INDIRETTA E GLI ENTI TERRITORIALI Amministrazione indiretta (schema) Le Regioni I Comuni e le Province MODULO 3:L’ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA Unità 1: GLI ATTI AMMINISTRATIVI (schema) L’attività della pubblica amministrazione I provvedimenti amministrativi Il procedimento amministrativo Unità 3: I MEZZI DELL’ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA I beni e diritti pubblici (definizione) Unità 4: IL RAPPORTO DEL PUBBLICO IMPIEGO Il pubblico impiego (cenni) 59 Unità 5: LA TUTELA NEI CONFRONTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE I ricorsi amministrativi e giurisdizionali (cenni) La giustizia amministrativa (cenni) ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE J.F KENNEDY Amministrazione, Finanza e Marketing Anno scolastico 2015-2016 CLASSE: 5^ corso serale MATERIA: ECONOMIA POLITICA Programmazione annuale La presente programmazione è effettuata tenendo conto delle indicazioni del Prof. , delle circolari della Dirigenza, delle riunioni iniziali del Dipartimento per materia e per materie affini. COMPETENZE DI BASE Individuare le sostanziali differenze fra le varie teorie economiche sull’equilibrio del sistema economico e le diverse modalità di intervento dello Stato nell’economia nazionale e locale; Analizzare i vari strumenti di politica economica e monetaria cogliendone le differenze e gli effetti nel sistema economico nazionale; Conoscere soggetti, mercati, prodotti e organi del sistema finanziario; Analizzare i rapporti economici e commerciali fra i vari paesi europei e le caratteristiche del mercato globale Individuare gli effetti delle innovazioni tecnologiche sul sistema economico mondiale; Approfondire il ruolo dell’impresa etica nel sistema economico locale e mondiale. 60 MODULO 1: L’ATTIVITA’ ECONOMICA PUBBLICA Unità 1: LA PRESENZA DEL SOGGETTO ECONOMICO PUBBLICO NEL SISTEMA ECONOMICO Attività finanziaria pubblica Scienza delle finanze ed economia pubblica La diversa funzione dell’attività economica pubblica Il sistema liberista e la finanza neutrale Il sistema collettivista Il sistema misto e la finanza funzionale Il soggetto economico pubblico Unità 2: LE DIVERSE FUNZIONI SVOLTE DAL SOGGETTO PUBBLICO NEL SISTEMA ECONOMICO Le diverse funzioni svolte dall’intervento del soggetto pubblico nell’attività economica Gli strumenti di intervento Unita 3: L’INTERVENTO PUBBLICO DIRETTO E LA REGOLAMENTAZIONE DEL MERCATO L’intervento diretto del soggetto pubblico Beni pubblici demaniali (definizione) Beni pubblici patrimoniali (definizione) Le imprese pubbliche La regolamentazione dei mercati Unità 4:LA POLITICA ECONOMICA La politica economica I momenti della politica economica Unità 5: GLI OBIETTIVI DELLA POLITICA ECONOMICA Gli obiettivi della crescita economica Nel breve periodo e nel lungo periodo Il superamento degli squilibri Lotta alla disoccupazione Lotta all’inflazione MODULO 2: LA POLITICA DELLA SPESA PUBBLICA Unità 1: IL FENOMENO DELLA SPESA PUBBLICA Classificazione della spesa pubblica Il problema della crescita della spesa pubblica Effetti positivi della politica della spesa pubblica Effetti negativi della politica della spesa pubblica 61 MODULO 3: LA POLITICA DELL’ENTRATE PUBBLICHE Unità 1: LE ENTRATE PUBBLICHE Entrate pubbliche Prezzi, prestiti, tributi Classificazione delle entrate I tributi Tipi di tributi Unità 2: LE IMPOSTE L’imposta Presupposto ed elementi Classificazione delle imposte MODULO 4: LA PROGRAMMAZIONE DELLE SCELTE PUBBLICHE Unità 1: IL BILANCIO DELLO STATO Tipologie di bilancio (definizione) Principi di redazione del bilancio Unità 2: STRUTTURA E GESTIONE DEL BILANCIO Le classificazioni del bilancio dello stato (cenni) Unità 4:LA FINANZA LOCALE E IL FEDERALISMO FISCALE Le teorie economiche sul decentramento (cenni) Unità 5: IL BILANCIO DELL’UNIONE EUROPEA Il bilancio dell’Unione europea (definizione) MODULO 5: IL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO Unità 1: L’EVOLUZIONE DEL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO L’IMU (definizione) Unità 2: L’IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE (sintesi) Caratteri dell’Irpef Categorie di reddito Determinazione dell’imposta Unità 3: L’IRES E LA TASSAZIONE DEL REDDITO DI IMPRESA L’IRES (definizione) Caratteri dell’IRES e determinazione della base imponibile (cenni) Unità 4: LE IMPOSTE INDIRETTE Le imposte indirette (definizione) Le imposte sugli affari (definizione) Le imposte sulla produzione (definizione) Monopoli e lotto (definizione) Unità 5: L’IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO L’imposta sul valore aggiunto in Italia 62 Storia Docente: Lorenzo Daniele Relazione finale (Allegato A) Presentazione della classe La mia attività didattica in questa classe è iniziata il 26 novembre 2015. Gli studenti hanno dimostrato sin da subito interesse per la materia e una discreta maturità sul piano del pensiero critico. Sono stati necessari circa due mesi per orientare la classe verso un metodo di studio e di verifica funzionale alla preparazione dell'esame di stato. Il rendimento è sempre stato mediamente discreto, anche se occasionalmente la regolarità degli incontri è stata limitata dai numerosi impegni di lavoro che hanno coinvolto una buona parte degli studenti. Nessuno di questi è però risultato assente per periodi continuativi e duraturi. Dal punto di vista delle conoscenze e delle abilità, il livello è fortemente diversificato: alcuni studenti si presentano maturi e competenti, e hanno dimostrato di possedere un metodo di studio efficace e funzionale alla preparazione dell'esame; altri, invece, dimostrano di non avere un metodo di studio convincente e quindi, nonostante l'impegno, hanno raggiunto risultati modesti. Tutti gli studenti si sono dimostrati comunque interessati ed impegnati, e hanno frequentato le lezioni secondo le loro possibilità lavorative. Obiettivi e loro raggiungimento Gli obiettivi didattici sono stati orientati all'acquisizione di alcuni elementi di base della disciplina e alla preparazione della prova d'esame. Nella fattispecie sono stati raggiunti, a un livello quantomeno soddisfacente, i seguenti obiettivi didattici, declinati in conoscenze, abilità e obiettivi di apprendimento (per una visione più approfondita delle conoscenze, fare riferimento al programma facente parte dell'allegato B). Conoscenze Conoscenza delle principali persistenze e sei processi di trasformazione che caratterizzano la storia italiana ed europea dalla fine del XIX secolo agli anni '60 del XX secolo. Conoscenza di alcuni aspetti caratterizzanti della storia del Novecento (industrializzazione, limiti dello sviluppo sociale ed economico, globalizzazione). Conoscenza del lessico di base delle scienze storico-sociali. Conoscenza dei principali metodi e strumenti della ricerca storica. 63 Abilità Riconoscere nella storia de Novecento e nel mondo attuale le radici storiche del passato attraverso i principali elementi di continuità e di discontinuità. Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico dei sistemi economici e politici Effettuare confronti tra modelli, tradizioni e variabili demografiche, sociali e culturali. Applicare categorie, strumenti e metodi delle scienze sociali, della storia economica e del diritto internazionale per comprendere i mutamenti socio-economici, gli aspetti demografici e i processi di trasformazione. Obiettivi di apprendimento Valutare i fatti e orientare comportamenti sociali e professionali in ottemperanza dei principi della Costituzione. Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e e responsabile nei confronti della società. Comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all'economia, all'organizzazione, allo svolgimento dei processi produttivi e dei servizi. Partecipare attivamente alla vita sociale, culturale a livello locale, nazionale e comunitario. Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione I contenuti disciplinari sono esposti nei singoli programmi (allegato b). La ripartizione oraria (3 ore alla settimana di letteratura italiana e 2 di storia) è stata generalmente rispettata. In totale le ore di lezione di storia sono state così ripartite: novembre: 2 ore dicembre: 6 ore gennaio: 8 ore febbraio: 8 ore marzo: 6 ore aprile: 6 ore maggio: 4 ore ore residue maggio/giugno: 4+2 Totale ore Storia: 46 I programmi (sia di storia che di letteratura italiana) sono stati conclusi il 12 maggio. Il programma, dall'inizio dell'anno, è stato svolto in maniera regolare e cronologica, affrontando un fenomeno storico per volta, secondo le modalità che verranno illustrate nel punto successivo. Le ore rimanenti saranno dedicate a un'intensa attività di ripasso e alla preparazione del colloquio dell'esame di Stato. 64 Metodologia La metodologia didattica preferita è stata quella della lezione frontale anticipativa. Si è cercato di evidenziare i nessi logici e cronologici fondamentali (i collegamenti fondamentali tra i fenomeni storici e il contesto politico e culturale, nonché le periodizzazioni di base) con il fine di orientare lo studio autonomo degli studenti, spesso condotto in ritagli di tempo o in forma necessariamente discontinua. Si sono fornite inoltre numerose domande guida da affrontare sia in forma orale che scritta, e si è costantemente stimolato l'intervento critico e il dibattito costruttivo. Dal punto di vista dell'espressione orale, si è insistito notevolmente sullo sviluppo di capacità comunicative adeguate al contesto, perfezionando lessico specifico, chiarezza espositiva, coerenza, registri comunicativi. Per la produzione scritta, invece, è stata potenziata l'attenzione alla comprensione del testo e la conseguente pertinenza delle risposte, e la coesione dei registri linguistici e lessicali nelle stesse. Strumenti didattici Lo strumento didattico preferenziale e stato il libro di testo in adozione (Feltri, Bertazzoni, Neri, Chiaroscuro, SEI). Molti dei ragazzi erano in possesso di un diverso libro di testo. Per questo motivo si è cercato di uniformare i contenuti su un piano evenemenziale, integrandoli poi la contestualizzazione in classe e il confronto tra le fonti, la quale è stata condotta attraverso strumenti integrativi (materiali forniti dall'insegnante, risorse online, schede enciclopediche). Si è inoltre fatto ricorso alla LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) per la fruizione di materiali audiovisivi (documentari originali, foto, programmi di formazione storica). Verifiche e valutazioni Le verifiche sia scritte che orali sono state valutate in scala decimale, secondo il criterio approvato nel POF e adottato dal Consiglio di classe. Date le particolarità e specificità della materia, dopo alcune prove iniziali di tipo oggettivo condotte dall'insegnante incaricata tra settembre e dicembre, e volte a verificare le capacità di base di comprensione del testo, ho preferito somministrare verifiche modellate sulla tipologia B della terza prova di maturità, con il fine di permettere agli studenti di avere a disposizione il maggior tempo possibile per familiarizzare con la tipologia di verifica proposte dall'esame di Stato. Nel primo periodo sono state somministrate 3 prove scritte. Nel secondo periodo, oltre alle due simulazioni, sono state effettuate due verifiche scritte (a risposta aperta limitata a dieci righe) e una orale. Nella valutazione finale si terrà conto dei risultati delle prove, ma anche dell’impegno, della partecipazione, dell'interesse e e della progressione rispetto ai livelli di partenza. Le valutazioni relative alle due simulazioni di terza condotte durante l'anno si basano sulla griglia di valutazione adottata dal consiglio di classe e presente nel documento del 15 maggio. Essa verrà proposta alla commissione esaminatrice. 65 Allegato B: Programma di Storia Prof: Lorenzo Daniele A. S. 2015/2016 Divisione in moduli: L'età degli Imperialismi: la situazione europea alla fine del XIX secolo; la Seconda Rivoluzione Industriale; il sistema delle alleanze tra le nazioni europee. La Grande Guerra: analisi delle cause remote e prossime; gli schieramenti in campo; i fronti europei; Il dibattito politico italiano; l'entrata in guerra dell'Italia; la situazione sul fronte italiano; la Strafexpedition; l'entrata in guerra di Giappone e Stati Uniti; la battaglia di Vittorio Veneto; la resa degli Imperi Centrali. Le condizioni di pace: il trattato di Versailles; la vittoria mutilata; i 14 punti di Wilson; la Società delle Nazioni. La situazione europea e mondiale dopo la Prima Guerra Mondiale: Italia, Francia, Inghilterra e Germania; la Repubblica di Weimar; la Rivoluzione Russa e il modello di sviluppo socialista; il patto di Locarno, la crisi del '29. L'avvento del Fascismo in Italia: caratteristiche del movimento; la trasformazione in partito; la presa del potere; la trasformazione in regime; la politica interna ed estera; l'espansione coloniale; l'alleanza con la Germania nazista. L'avvento del Nazismo in Germania: ascesa del potere di Hitler; la riforma dello stato nazista; l'ideologia razzista e la pianificazione dello sterminio degli Ebrei. La Seconda Guerra Mondiale: le cause remote e prossime; il trattato Ribbentrop-Molotov e l'invasione nazista dell'Europa continentale; l'entrata in guerra dell'Italia; la guerra in Africa; l'entrata in guerra di Stati Uniti e Giappone; l'occupazione nazista dell'Unione Sovietica; lo sbarco in Sicilia e in Normandia; la resa delle forze dell'Asse. La situazione italiana: il crollo del Fascismo; l'occupazione nazista; l'armistizio; la formazione della Repubblica di Salò e la resistenza antifascista. La Liberazione. L'Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale: le condizioni di pace; il Referendum; l'Assemblea Costituente; la Costituzione; cenni sui governi della DC durante la Guerra Fredda. La Guerra Fredda: la divisione geopolitica del mondo; i due sistemi economici e sociali a confronto; l'istituzione degli organismi internazionali (ONU, FAO, FMI, UNICEF); cenni sui trattati costitutivi dell'Unione Europea; il Piano Marshall e la NATO; Il COMECON e il Patto di Varsavia; cenni sulla crisi di Berlino; la guerra di Corea; la crisi di Cuba; la Guerra in Vietnam. La decolonizzazione: la decolonizzazione dei paesi arabi; cenni sulle vicende militari dello stato di Israele; cenni sulla decolonizzazione dei paesi del sudest asiatico; cenni sulla decolonizzazione dei paesi africani. Monselice, 15/05/2016 Il docente: Lorenzo Daniele I rappresentanti degli studenti 66 GRIGLIA DI VALUTAZIONE ORALE INDICATORI DESCRITTORI CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO Assente 2-3 Scarsa e frammentaria 4 Incompleta e superficiale 5 Generica ma essenziale 6 Complessivamente adeguata pur con qualche carenza 7 Adeguata e precisa 8 Ampia, precisa, efficace 9- 10 Non comprende il senso della domanda Comprende il senso della domanda in modo confuso e frammentario Comprende il senso della domanda in modo approssimativo Comprende parzialmente il senso della domanda Comprende il senso della domanda in modo preciso Comprende il senso della domanda in modo aderente Comprende perfettamente il senso della domanda 2-3 Non sviluppa l’argomento 2-3 Sviluppa l’argomento in modo frammentario Sviluppa l’argomento in modo approssimativo Sviluppa ed espone l’argomento in modo parziale Sviluppa ed espone l’argomento in modo accettabile Sviluppa ed espone l’argomento in modo preciso ma non esauriente Sviluppa ed espone l’argomento in modo organico e compie approfondimenti personali 4 Del tutto inadeguati 2-3 COMPRENSIONE DEL QUESITO ESPOSIZIONE E SVILUPPO DELL’ARGOMENTO LESSICO SPECIFICO e LIVELLI DI VALUTAZIONE PROPRIETA’ LINGUISTICA 67 4 5 6 7 8 9-10 5 6 7 8 9-10 VOTO SOMMATIVO ATTITUDINI ALLO SVILUPPO CRITICO(capacità di analisi, capacità di sintesi, capacità di interrelazioni, originalità di idee) Molto limitati e inefficaci Imprecisi e trascurati Limitati ma sostanzialmente corretti 4 5 6 Corretti, con qualche inadeguatezza e imprecisione 7 Precisi e sostanzialmente adeguati Precisi, appropriati e sicuri 8 9-10 Gravemente lacunose 2-3 Inconsistenti Frammentarie e superficiali Appena adeguate Coerenti Significative Sicure e originali 4 5 6 7 8 9-10 Monselice, 15 maggio 2016 il docente: Lorenzo Daniele 68 INGLESE Docente: Prof. Mirco Nalesso Relazione finale (Allegato A) Testo adottato: English Tools for Information Technology and Telecommunications, Minerva Scuola, 2013 Ore settimanali: 2 Ore svolte: 54 Ore da svolgere: 8 1 Presentazione della classe Dal punto di vista delle competenze linguistiche in entrata, fin dall’inizio dell’anno scolastico si è riscontrata una situazione abbastanza eterogenea: in particolare nella classe si potevano distinguere tre fasce di livello, con un terzo degli alunni che dimostravano di aver raggiunto un sicuro possesso dei prerequisiti, motivati ed interessati, nonché autonomi nel lavoro; una fascia intermedia che si attestava su un livello quasi sufficiente, con alunni con conoscenze adeguate o essenziali e metodo di studio in via di consolidamento, ed infine una terza, di livello basso o addirittura molto basso con alunni con metodo di studio non adeguato e poco motivati. Durante l’anno scolastico l’attenzione e l’interesse per la materia sono stati buoni, e anche lo svolgimento del lavoro per casa è stato abbastanza puntuale, anche se non da parte di tutti. Tuttavia si è riscontrato negli alunni con maggiori difficoltà nella disciplina uno stile di lavoro meccanico, poco attento all’aspetto complessivo, e poco interessato ad approfondire gli argomenti trattati. La frequenza non è stata regolare e molti hanno totalizzato un numero molto alto di assenze, in molti casi non giustificate da motivi di salute o lavoro. Il clima di lavoro è stato buono, anche se qualche alunno ha mantenuto un atteggiamento alle volte poco educato. Complessivamente però il comportamento è stato sempre corretto, sia nei confronti dell’insegnante che tra gli alunni. 2. Obiettivi e loro raggiungimento L'insegnamento della lingua inglese è stato impostato secondo le indicazioni ministeriali e in modo tale da mettere lo studente in grado di sviluppare una competenza comunicativa più articolata per raggiungere obiettivi coerentemente con il livello B1/B2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue Obiettivi didattici disciplinari Con riferimento al piano di lavoro, gli obiettivi sotto riportati si possono considerare raggiunti dall’intera classe in termini di conoscenze, fatta eccezione per tre studenti la cui preparazione, alla data di stesura del presente documento, risulta non ancora del tutto sufficiente. In sede di programmazione sono stati individuati i seguenti obiettivi didattici disciplinari: Conoscenze Organizzazione del discorso nelle principali tipologie testuali, comprese quelle tecnicoprofessionali. Modalità di produzione di testi comunicativi relativamente complessi, scritti e orali, continui e non continui, anche con l’ausilio di strumenti multimediali e per la fruizione in rete. Strategie di esposizione orale e d’interazione in contesti di studio e di lavoro, anche formali. Strategie di comprensione di testi relativamente complessi riguardanti argomenti socioculturali, in particolare il settore di indirizzo. Strutture morfosintattiche adeguate alle tipologie testuali e ai contesti d’uso, in particolare professionali. Lessico e fraseologia convenzionale per affrontare situazioni sociali e di lavoro; varietà di registro e di contesto. Lessico di settore codificato da organismi internazionali. Aspetti socio-culturali della lingua inglese e del linguaggio settoriale. Modalità e problemi basilari della traduzione di testi tecnici. 69 Abilità Esprimere e argomentare le proprie opinioni con relativa spontaneità nell’interazione anche con madrelingua, su argomenti generali, di studio e di lavoro. Utilizzare strategie nell’interazione e nell’esposizione orale in relazione agli elementi di contesto. Comprendere idee principali, dettagli e punto di vista in testi orali in lingua standard, riguardanti argomenti noti d’attualità, di studio e di lavoro. Comprendere idee principali, dettagli e punto di vista in testi scritti relativamente complessi riguardanti argomenti di attualità, di studio e di lavoro. Comprendere globalmente, utilizzando appropriate strategie, messaggi radio-televisivi e filmati divulgativi tecnico-scientifici di settore. Utilizzare le principali tipologie testuali, anche tecnico-professionali, rispettando le costanti che le caratterizzano. Produrre, nella forma scritta e orale, relazioni, sintesi e commenti coerenti e coesi, su esperienze, processi e situazioni relative al settore di indirizzo. Utilizzare il lessico di settore, compresa la nomenclatura internazionale codificata. Trasporre in lingua italiana brevi testi scritti in inglese relativi all’ambito di studio e di lavoro e viceversa. Riconoscere la dimensione culturale della lingua ai fini della mediazione linguistica e della comunicazione interculturale. A livello di abilità e competenze, si può affermare che complessivamente gli alunni ammessi possono vantare un grado di preparazione appena sufficiente, in qualche caso molto buona. La capacità di esprimersi in inglese in modo spontaneo su argomenti specialistici è stata raggiunta da pochi studenti: all’atto della produzione, la correttezza linguistica è molto compromessa, soprattutto per quanto riguarda aspetti come la concordanza soggetto-verbo, uso dei tempi verbali e struttura della frase. Ciò va imputato a una serie di fattori, tra cui gli impegni lavorativi degli alunni, la riduzione del monte ore annuale, che ha portato la lingua inglese da 99 a 66 ore, le difficoltà che normalmente si incontrano nell’intraprendere lo studio di una lingua straniera in età adulta. Appare quindi comprensibile che alcuni alunni abbiano dovuto sopperire a importanti lacune pregresse attraverso uno studio prevalentemente mnemonico. Di conseguenza, il grado di preparazione per gli allievi della fascia più bassa si riferisce quasi esclusivamente al programma svolto, in quanto per questi studenti è risultata in generale sempre molto difficile l’acquisizione di autonomia nel metodo di studio ed in particolare la capacità di elaborare ed esprimere in lingua inglese contenuti personali. Grande attenzione è stata dedicata all’aspetto fonologico della lingua, attraverso un lavoro costante, iniziato già in terza, di lettura ad alta voce, che gli alunni erano tenuti a svolgere mensilmente registrando la propria voce ed inviando la registrazione all’insegnante per un feedback e una valutazione. 3. Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione Si veda Allegato B 4. Metodologia Obiettivi di apprendimento Nella formulazione degli obiettivi da perseguire, date le caratteristiche della classe, si è ritenuto opportuno considerare con attenzione quali fossero quelli più importanti e realisticamente raggiungibili, in prospettiva non solo di una prova d’esame dignitosa, ma anche di possibili bisogni futuri nel campo del lavoro. È stato adottato principalmente il metodo comunicativo, basato sullo sfruttamento attivo di testi orali e scritti. Le funzioni, le strutture, le nozioni ed il lessico caratteristici della lingua di settore sono stati presentati in contesti significativi, che permettessero l’acquisizione passiva ed attiva di linguaggio specifico, visto soprattutto come strumento. Nella presentazione del materiale sono state tenute in considerazione le componenti: linguistica: saper usare l’aspetto grammaticale, lessicale e fonologico della lingua 70 funzionale: saper usare la lingua per determinati scopi testuale: saper interpretare e produrre semplici testi orali e scritti. Criteri metodologici utilizzo di sussidi multimediali predominanza di attività di tipo comunicativo acquisizione dei contenuti in modo operativo gradualità nella presentazione degli argomenti creazione di opportunità di apprendimento cooperativo esplicitazione dei criteri di valutazione Si è proceduto attraverso vari tipi di attività (esercizi di vero/falso, di abbinamento, di completamento, di scelta multipla, domande aperte di comprensione, traduzione da e nella lingua straniera, trasferimento d’informazioni, note-taking) mirate al potenziamento delle abilità ricettive e produttive e alla loro interrelazione nell’atto comunicativo. Le attività di conversazione sono state affrontate con interesse e partecipazione, anche se una parte consistente della classe ha faticato ad esporsi, intervenendo poco e solo se sollecitata dall’insegnante. Per quanto riguarda la strutturazione della lezione, all’interno di ogni unità didattica si sono avvicendati momenti di lezione di tipo frontale, lavori a coppie, ricerche e momenti di verifica delle abilità ricettive e produttive, scritte e orali. Fasi di lavoro Presentazione del testo nella sua globalità (warming up, elicitazione) Analisi e decodificazione con attività di comprensione Riflessione sulla lingua attraverso il metodo induttivo Produzione con attività di rielaborazione attraverso esercizi sempre meno guidati, cercando di stimolare la discussione, sia per piccoli gruppi sia con l’intero gruppo classe. La discussione in molti casi è stata svolta prima di affrontare la lettura del testo, al fine di mettere in risalto le carenze lessicali che il testo avrebbe colmato. Valutazione 5. Strumenti didattici libro di testo dizionario LIM 6. Verifica e valutazione Verifiche La verifica si è avvalsa di prove di tipo oggettivo e soggettivo. Le prove oggettive sono state utili per la verifica delle abilità ricettive scritte e orali, mentre sono state necessarie prove di tipo soggettivo per la verifica della competenza comunicativa in riferimento sia ad abilità isolate (comprensione, produzione orale e scritta), sia ad abilità integrate. Per preparare gli alunni alla terza prova scritta dell’esame di stato, nel pentamestre sono state effettuate due simulazioni (tipologia B), una delle quali ha coinvolto la lingua inglese. Sono state effettuate due prove (una strutturata e una aperta) nel primo periodo e due (una strutturata e una aperta) nel corso del pentamestre. Nel corso del pentamenstre è stata altresì effettuata una prova oggettiva di comprensione orale, della tipologia adottata negli esami di certificazione linguistica. Per quanto concerne i criteri di valutazione delle prove non strutturate, essi sono stati incentrati su: 1. Conoscenza dei contenuti disciplinari; 2. Competenza linguistica formale e lessicale; 3. Capacità di rielaborazione e sintesi; Criteri di valutazione Le verifiche sia scritte che orali sono state valutate in scala decimale, secondo il criterio approvato nel POF e adottato dal Consiglio di classe. 71 Nella valutazione finale si terrà conto dei risultati delle prove, ma anche dell’impegno, partecipazione, interesse e progressione rispetto ai livelli di partenza, a volte molto modesti. I quesiti di inglese della simulazione di terza prova scritta sono stati valutati in quindicesimi utilizzando la griglia allegata. Il punteggio è stato poi trasformato in scala decimale per essere utilizzato come voto delle prove scritte del pentamestre. Criteri di attribuzione del punteggio per le prove non strutturate Conoscenza dei contenuti disciplinari Non fornisce alcuna risposta 1 Non coglie il significato delle domande 2-3 La conoscenza degli argomenti è limitata 4 La conoscenza degli argomenti è insufficiente 5 La conoscenza degli argomenti è sufficiente. 6 La conoscenza degli argomenti è discreta 7 La conoscenza degli argomenti è buona 8 La conoscenza degli argomenti è ottima 9-10 Competenza linguistica formale e lessicale L’espressione presenta gravi e numerosi errori, al limite dell’incomprensione; usa un lessico improprio e povero 1-4 Si esprime in modo scorretto; usa un lessico improprio 4-5 Si esprime in modo sufficientemente corretto; usa un lessico sostanzialmente corretto 6 Si esprime con discreta correttezza grammaticale; usa un lessico corretto 7 Si esprime correttamente con occasionali incertezze; usa un lessico ampio e corretto 8 Si esprime con fluidità, coesione sintattica e correttezza grammaticale; usa un lessico ampio, corretto, appropriato 910 Capacità di rielaborazione e sintesi Non sa organizzare il discorso e non riesce a rielaborare né a sintetizzare 1-4 Organizza il contenuto essenziale senza rielaborarlo 4-5 Organizza il contenuto essenziale rielaborandolo in modo semplice 6 Organizza logicamente il contenuto rielaborandolo in modo adeguato 7 Organizza logicamente il contenuto rielaborandolo in modo personale 8 Svolge un discorso articolato e completo rielaborandolo in modo personale 72 9-10 Contenuti Grammatica della frase e del testo primo quadrimestre Discutere di preferenze musicali Parlare di abilità nel fare le cose Paragonare le abilità Scusarsi Grammatica della frase e del testo secondo quadrimestre Parlare della salute Dare consigli e accettarli Parlare di obblighi e permessi Strutture grammaticali Primo quadrimestre Avverbi di modo Comparativo degli avverbi (not) as… as Strutture grammaticali secondo quadrimestre should, ought to, had better per dare consigli make, let Ripasso: Present perfect ever, never just, already, (not) yet, still Present perfect con for e since Lessico primo quadrimestre musica, strumenti musicali e persone del mondo della musica Lessico secondo quadrimestre il corpo problemi di salute e rimedi lavori di casa Lessico inerente alla microlingua Contenuti di Microlingua 73 Allegato B: Programma di Inglese Prof: Mirco Nalesso A. S. 2015/2016 Unit 1 – The framework of business The production process The factors of production Commerce and trade Distribution channels The impact of Information Technology on business E-commerce From New Economy to the Green Economy page 189 page 190 page 191 page 193 page 194 page 196 page 198 Unit 2 – Home and international trade The contract of sale Import/Export Visible and invisible trade The balance of trade and the balance of payments Customs procedures Incoterms and other clauses of sale Basic trade documents page 209 page 209 page 211 page 212 page 212 page 214 page 217 Da B on the Net secondo quadrimestre Unit 3 – Business Organizations Private and public enterprises Sole traders Partnerships Limited companies Cooperatives The public sector External business growth Multinationals Franchising page 227 page 228 page 228 page 229 page 231 page 232 page 233 page 234 page 235 Unit 4 – Marketing and advertising The role of marketing The marketing mix Market research Market segmentation The electronic marketplace Advertising Trade fairs page 245 page 246 page 247 page 248 page 249 page 250 page 251 Unit 5 – Banking and finance Bank services E-banking Ethical Banks ATMs, debit and credit cards Instruments of credit The letter of credit The Stock Exchange page 261 page 263 page 264 page 266 page 267 page 270 page 271 Monselice, 15 maggio 2016 L’insegnante: prof. Mirco Nalesso 74 ANNO SCOLASTICO 2015 / 2016 Programma svolto ECONOMIA AZIENDALE Classe quinta serale SIRIO Prof. Altoviti Pierluigi Trattandosi dell’anno conclusivo del corso di studi ed in vista degli esami di maturità, si è provveduto inizialmente ad un ripasso generale guidato dal Professore, trattando tutti gli argomenti svolti fino all’anno scolastico della classe IV. Si sono svolte molteplici esercitazioni, seguite da una verifica finale di controllo. Quindi si è proseguito con la spiegazione del programma della V classe, riguardante le imprese industriali e mercantili, considerando quanto proposto dai libri di testo adottati, privilegiando i colloqui con gli studenti e provvedendo a vari collegamenti con i fatti reali. Si è favorito inoltre l’aspetto pratico, includendo esercitazioni collettive e coinvolgendo tutti gli studenti. Per quanto riguarda le imprese ci si è concentrati in particolare sulla contabilità generale e sull’analisi di bilancio e dopo l’introduzione 75 sull’economia della banca e la sua gestione, si sono svolte le esercitazioni su alcune tipologie di contratti legati al credito bancario. Sistematicamente si sono svolte prove scritte e colloqui, al fine di stimolare e migliorare l’espressione e raggiungere una migliore preparazione. Nel complesso il programma preventivato è stato in parte riassunto e parzialmente limitato in considerazione delle limitate capacità di alcuni alunni, e delle difficoltà da parte di altri a presenziare costantemente alle lezioni che, uniti alla difficoltà legate alla carente preparazione di base, hanno portato alla valutazioni negative meglio dettagliate nei giudizi individuali. Si sottolinea, tuttavia, che oltre il 50% degli studenti, grazie ad un impegno assiduo, alla presenza e alla partecipazione costanti, sono riusciti a maturare e migliorare in modo apprezzabile e consapevole fino a giungere ad esprimersi al meglio delle loro possibilità. Per questi studenti i risultati raggiunti si possono ritenere, nel complesso, più che sufficienti e in taluni casi buoni. Nelle pagine seguenti si illustra il programma svolto nell’anno scolastico. F. to Prof. Altoviti Pierluigi 76 MODULO 1 Le aziende industriali: aspetti generali,CO.GE. e Bilancio d’esercizio 1.1. – Organizzazione, gestione e sistema informativo o L’attività industriale o La classificazione delle aziende industriali o La localizzazione delle aziende industriali o L’organizzazione o Le strutture organizzative o Le aree funzionali o La gestione delle aziende industriali e le fasi tipiche del processo produttivo o I cicli dell’attività aziendale o La struttura del patrimonio nelle aziende industriali o La struttura del reddito nelle aziende industriali o La rilevazione e il sistema informativo 1.2. – Le scritture d’esercizio o La CO.GE. e il sistema informativo o L’acquisizione e l’utilizzazione dei fattori produttivi o Operazioni di gestione relative ai beni strumentali o Gli acquisti o Le prestazioni di lavoro subordinato o Le vendite o Le operazioni di finanziamento o Gli investimenti accessori 1.3. – Le scritture di chiusura o La fase della chiusura dei conti o Le scritture di completamento o Le scritture di rettifica o Le scritture di riclassificazione dei conti 77 o La situazione contabile finale (post-assestamento) o Il riepilogo del Conto Economico e la rilevazione del risultato d’esercizio o Le scritture di chiusura generale dei conti patrimoniali 1.4. – La redazione e la revisione del Bilancio d’esercizio o Considerazioni introduttive o I postulati di bilancio o La composizione del fascicolo di bilancio o Il bilancio d’esercizio o Le relazioni accompagnatorie o Il Bilancio d’esercizio in forma abbreviata o I criteri di valutazione o L’approvazione e la pubblicazione del Bilancio d’esercizio o La revisione contabile MODULO 2 L’analisi di bilancio 2.1. – L’analisi del Bilancio d’esercizio la sua riclassificazione o La funzione informativa del Bilancio d’esercizio o Presupposti e contenuto delle analisi di bilancio 2.2. – L’analisi di Bilancio per indici o L’analisi per indici o L’analisi patrimoniale: gli indici di struttura o L’analisi finanziaria o L’analisi economica: gli indici di redditività e di produttività o L’analisi coordinata degli indici di bilancio 2.3. – L’analisi di bilancio per flussi e il Rendiconto finanziario o Fondi, flussi e Rendiconto finanziario o Il Rendiconto finanziario delle variazioni di Ccn o Il Rendiconto finanziario delle variazioni di liquidità 78 MODULO 3 L’imposizione fiscale 3.1. – Il reddito fiscale d’impresa e le imposte dirette o La fiscalità diretta nelle imprese o Reddito di bilancio e reddito fiscale d’impresa o I principi fiscali o La determinazione del reddito fiscale o I criteri fiscali di valutazione o L’IRAP o Adempimenti e versamento delle imposte sui redditi MODULO 4 Strategie, programmazione e controllo di gestione 4.1. – La gestione strategica: cenni 4.2. – La contabilità analitico – gestionale: cenni 4.3. – Il controllo di gestione: budget, reporting e analisi degli scostamenti o La gestione programmata o Piani, programmi e budget Appendice o Indicazioni per l’impostazione del bilancio con dati a scelta. 79