Corriere Imprese 2015_11_16 pag.27
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Corriere Imprese Lunedì 16 Novembre 2015 27 PD L’INNOVAZIONE L’ex capannone in disuso riparte per i giovani talenti «Imprenditori, aprite un coworking nelle Pmi» Infinite Area, LmSpace ed Euris: viaggio, in tre tappe, nelle aziende che offrono spazio ai ragazzi Il progetto Non un semplice progetto di «Customer Intelligence» del trasporto aereo ma una vera e propria missione: dare vita ad una nuova impresa. Questo è l’obiettivo che si sono posti Air Dolomiti e InfiniteArea con il progetto Air Dolomiti Innovation Lounge. La «Call» per Air Dolomiti è stata lanciata ad ottobre ed era diretta a ricercatori, neolaureati, professionisti e studenti. Hanno risposto oltre 100 tra studenti e dottorandi delle Università di Udine, Padova, Verona e Venezia. Dopo una prima scrematura, i colloqui con il Comitato d’Innovazione con l’obiettivo di individuare i professionisti che faranno parte del team C apannoni in disuso, aree uffici rimaste libere e spazi aziendali semplicemente da ottimizzare. Come? Offrendoli a giovani e startup per programmi di incubazione o semplici coworking. Puro mecenatismo? Sicuramente no, piuttosto una scommessa: attrarre talenti per rinnovare le Pmi. Ecco tre casi, tre esempi, indici di un fenomeno sempre più significativo. Prima tappa di questo viaggio è a Montebelluna. Il luogo, per l’aspetto, può somigliare a strutture ormai note per il lancio di imprese innovative concepite da giovani talenti, con open space in capannoni del vecchio Veneto recuperati sulla campagna e vetrate a resoterra su distese d’erba. Infinite Area, inaugurato venerdì a Montebelluna, funziona però in modo opposto rispetto ai rodati incubatori di startup. A strutturarlo, rimettendo in uso un sito da 1.800 metri quadrati fino a qualche anno fa usato da una grande ma fallita impresa edile, è stato Patrizio Bof, imprenditore informatico con uffici adiacenti, che ha scelto di capovolgere il modo di procedere partendo dalla considerazione che le startup non sono sostenibili perché nel 75% dei casi i ricavi non coprono i costi di gestione. «Qualcosa evidentemente non funziona – è il ragionamento di Bof – l’impostazione va fatta in altro modo. Infinite Area non sarà dunque un luogo in cui far nascere molte newco sulla base di idee astratte, ma uno spazio polifunzionale nel quale far crescere gruppi di “inventori” orientati dalle esigenze precise di clienti che già esistono. Solo alla fine, se tutto va bene, si deciderà se ciascuna iniziativa potrà assumere la forma di una nuo- Innovation Moments va azienda autonoma oppure, nel caso estremo opposto, essere inglobata nella società committente». E il primo grosso cliente in effetti già c’è ed è la compagnia aerea Air Dolomiti (gruppo Lufthansa), presente all’apertura di Infinite con il suo presidente, Joerg Eberhart. Ad un nucleo di lavoro, composto da quattro giovani selezionati fra più di 100 nomi proposti anche dalle università, il vettore tedesco ha commissionato una ricerca di modelli di sviluppo delle politiche di mercato basati sullo studio dei Big data raccolti negli anni sulle abitudini dei passeggeri. Per stimolare l’ispirazione, al centro del capannone è stata pure posizionata una vera carlinga di aereo di linea trasformata in piccola sala riunioni. Presto a Infinite arriveranno altri progetti legati a più settori e la contaminazione fra i saperi generati da diversi ambiti di business genererà, come sempre accade, dagli anni della formidabile accelerazione dei distretti del secolo scorso, il valore aggiunto ricercato. Fra gli operatori tecnici che seguiranno il procedere delle iniziative si insedierà, infine, anche un ufficio finanziario di Bnp Paribas. Chi ha aperto un coworking negli spazi della sua azienda è Roberto Reffo presidente de La Meccanica e fondatore di LM Space. «Imprenditori, aprite un coworking accanto al capannone: è l’unico modo per contaminarsi e scoprire il futuro», è stato il suo appello durante il convegno «Diventare imprenditori innovativi» organizzato da Corriere Imprese e Niuko a Cittadella. Reffo ha deciso di dedicare a giovani e startup uno spazio dove si può lavorare insieme ma anche partecipare a un forte programma di formazione e incontri: per mettere in cir- Pronti al decollo Ad Infinite Area, a Montebelluna, in 1.800 metri quadri anche la carlinga di un aereo Bof Mettiamo inventori accanto ai clienti colo le idee dei ragazzi e possibilmente contaminarle con quelli degli imprenditori più anziani. «Lm Space è una risposta all’esigenza di competenze tecniche e uno strumento che promuove la formazione continua delle Pmi, un spazio che permette l’incontro e il confronto tra competenze», continua Reffo. Prezzi contenuti (ma si paga, perché il progetto deve essere sostenibile) e un giovane che voglia lavorare trova, oltre alla formazione, anche un uf- ficio a basso prezzo. Ultima tappa nella sede del Gruppo Euris, una media azienda che si fa incubatore di startup nelle sedi di Padova, Udine e Trieste. Azienda con quasi 300 collaboratori, 16 milioni di fatturato (previsti in crescita) attiva da 25 anni nello sviluppo di software applicativo e nell’erogazione di servizi informatici, che ha ideato il progetto «Speed Up» con il quale intende ospitare nelle proprie sedi e assistere con propri tutor alcune startup che saranno selezionate attraverso un bando la cui prima fase si chiuderà a fine mese. «La nostra idea – spiega l’ingegner Egisto Bressan, presidente e amministratore delegato dell’azienda – nasce da un progetto di crescita. Oggi – spiega - la nostra forza, maturata in particolare durante i recenti anni di crisi, è quella di essere diventati un’azienda molto efficiente, attraverso una forte semplificazione e razionalizzazione, ma tutto ciò ci ha fatto raggiungere livelli in cui non ci sono molti margini di crescita della redditività e ci ha reso piuttosto rigidi. Volendo, però, continuare a crescere poiché nel nostro mercato la crescita continua è necessaria per competere, abbiamo deciso di aumentare progressivamente gli investimenti in R&S portandoli dal 2% attuale verso il 5-6%, per riuscire ad ampliare la nostra l’offerta con la proposta di nuovi prodotti e servizi a clienti. L’ideazione di nuove proposte, però, contrasta con la nostra rigidità e abbisogna di una mentalità più creativa e flessibile. Per questo – conclude Bressan – abbiamo deciso di “contaminarci” ospitando nelle nostre sedi alcune start-up che vogliano operare nel settore del’Ict e dei servizi informatici b2b e sappiano stimolarci con la loro freschezza e capacità innovativa». E’ nato così il progetto Speed Up che offrirà gratuitamente per 12-18 mesi alle startup selezionate lo spazio fisico, i servizi logistici, la connettività e l’ufficio condiviso in una delle cinque sedi di Euris (tra cui Trieste, Padova e Udine). E se l’idea vale, il gruppo è pronto anche ad investire. Gianni Favero Carlo Tomaso Parmegiani © RIPRODUZIONE RISERVATA L’importanza di essere «vergini»: due ventenni rivoluzionano l’industria discografica mondiale di Massimiano Bucchi P rimi anni Settanta, Inghilterra. Il mercato discografico è dominato da pochi grandi colossi multinazionali. Mike è un ragazzino prodigio che accompagna alla chitarra la voce sorella Sally. Entra come bassista in un gruppo, ma le esibizioni dal vivo gli procurano attacchi di panico. Si ritira allora nella casa di famiglia, dove trova sollievo ascoltando musica classica. Con un piccolo registratore e un organo Farfisa presi a prestito, Mike tira fuori un riff di quindici battute in la minore («in modo da poter suonare solo sui tasti bianchi», ricorda). Lo ripete per cinque minuti. Lo riascolta. Funziona. «Quarant’anni dopo, non ho ancora trovato un riff migliore», dirà un giorno. Manomettendo il registratore con un cacciavite e un pezzo di carta, riesce a IMPRESE A cura della redazione del Corriere Veneto Direttore responsabile: Alessandro Russello Vicedirettore: Massimo Mamoli Coordinatore editoriale: Alessandro Zuin registrare su una traccia e poi riversare tutto sull’altra per aggiungere altri strumenti: un basso, poi una campanella giocattolo per bambini, ottenendo circa venti minuti di musica. Mike la fa ascoltare ad alcune case discografiche, ma le reazioni sono tiepide – come si fa a pubblicare un album tutto strumentale, e di uno sconosciuto, poi? È qui che entra in scena il secondo giovane. Richard è uno studente sveglio che offre consulenze agli altri studenti un po’ su tutto, dagli affitti ai contraccettivi. E già che c’è, vende anche dischi alternativi a prezzo scontato. Quest’ultimo business prende il sopravvento e il giovane Richard apre un negozio di dischi a Oxford Street, e poi molti altri. Quando si presenta l’occasione di comprare una proprietà per creare uno studio di registrazione, si fa prestare Editoriale Veneto s.r.l. Presidente: Pilade Riello Amministratore Delegato: Massimo Monzio Compagnoni Sede legale: Via F. Rismondo, 2/E 35131 Padova Testata in corso di registrazione presso il Tribunale Responsabile del trattamento dei dati (D.Lgs. 196/2003): Alessandro Russello COMITATO SCIENTIFICO: Stefano Allievi, sociologo e docente universitario Alberto Baban, imprenditore e presidente della Piccola Industria di Confindustria Ferdinando Businaro, imprenditore e Ad dell’Associazione Progetto Marzotto Giuseppe Caldiera, direttore Cuoa Ruggero Frezza, fondatore e presidente di M31 trentamila sterline da una zia.Mike arriva allo studio per suonare con uno dei primi clienti e qui riesce a far ascoltare i suoi nastri. Richard acconsente a lasciargli usare lo studio per una settimana, chissà che non ne venga fuori qualcosa di buono. Mike registra da solo quasi tutti gli strumenti (chitarra, basso, organo, glockenspiel, mandolino, percussioni). Manca un tocco finale: trova in studio delle campane tubolari lasciate da un illustre ospite, l’ex-Velvet Underground John Cale. Le percuote con un martello, e trova così anche il titolo definitivo dell’album. Anche Richard ha deciso: se nessuno vuole pubblicare questa musica, lo farò io. Tubular Bells di Mike Oldfield esce il 25 maggio 1973: l’autore ha appena compiuto vent’anni. È il primo album pubblicato dalla Virgin Records di Richard Branson. Entra in classifica due Paolo Gubitta, economista e docente universitario Francesco Inguscio, rainmaker e fondatore di Nuvolab Sandro Mangiaterra, giornalista e saggista Elena Mauro, consigliere del Forum della meritocrazia Gianni Potti, imprenditore e presidente Cnct © Copyright Editoriale Veneto s.r.l. Tutti i diritti sono riservati. 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Anziché coltivare emuli di Oldfield come logica tradizionale suggerirebbe, negli anni successivi Branson cavalca l’onda di cambiamento che attraversa il mondo musicale e giovanile, pubblicando senza esitazioni un altro album d’esordio che nessuna casa discografica voleva: Never Mind the Bollocks dei Sex Pistols (1977). Diffusione: m-dis Spa - Via Cazzaniga, 19 20132 Milano - Tel. 02.25821 Redazioni: Via F. Rismondo, 2/E - 35131 Padova Tel. 049.82.38.811 - Fax 049.82.38.831 Via Calmaggiore, 5 - 31100 Treviso Tel. 0422.58.04.34 - Fax 0422.41.97.58 Dorsoduro 3120 - 30123 Venezia Tel. 041.24.01.91 - Fax 041.241.01.09 Via della Valverde, 45 - 37122 Verona Tel. 045.80.591 - Fax 045.803.01.37 © RIPRODUZIONE RISERVATA Pubblicità: Rcs MediaGroup S.p.A. Dir. Communication Solutions Via Rizzoli, 8 - 20132 Milano - Tel. 02.2584.1 www.rcscommunicationsolutions.it Pubblicità Locale: Piemme S.p.A. 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