Ucraina - Disciplina doganale

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Ucraina - Disciplina doganale
Ucraina - Disciplina doganale
La liberalizzazione del commercio con l'estero da parte dell'Ucraina è stato un requisito
indispensabile per poter accedere alla WTO, nonché per ottenere l'assistenza finanziaria da
parte della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale. La normativa riguardante i
principi doganali per il commercio in Ucraina è rappresentata dal Customs Code of Ucraine
(Codice Doganale Ucraino) e dalla
Law on Uniform Customs Tariff
(Legge sulla Tariffa Doganale Unica), che regola l'applicazione dei dazi doganali
all'importazione di merci, lavori e servizi, definendo le procedure per il prelievo degli stessi.
Il
Codice doganale
, in vigore dal 1° gennaio 2004, ha adeguato i regolamenti doganali ai parametri fissati dal
WTO. Di conseguenza, le società Ucraine possono liberamente commerciare con i Paesi esteri,
senza necessità di particolari autorizzazioni da parte delle Autorità. Tuttavia, per
l'importazione/esportazione di determinati prodotti è ancora necessaria una speciale licenza
rilasciata dal Ministero dell'Economia e dell'Integrazione Europea.
Dal 2008 l'Ucraina ha introdotto la possibilità di archiviazione elettronica delle dichiarazioni
doganali. Ma, al momento, l’archiviazione elettronica è usata solo per le notifiche preliminari.
Per quanto concerne l'importazione, le Licenze sono richieste per prodotti fito-chimici, bolli
postali, contrassegni di stato per accise e simili; carte filigranate per uso statale; sostanze che
danneggino l'ozonosfera o prodotti a base di tali sostanze o che le contengano e tutti gli altri
prodotti che rappresentano un pericolo per la natura, l'uomo o la sicurezza nazionale.
Il Governo esercita uno stretto controllo e limita l'importazione di armi, narcotici, sostanze
chimiche e farmaceutiche ed alcuni prodotti per le telecomunicazioni. Le società straniere che
intendano importare prodotti rientranti in una delle categorie menzionate, devono rivolgersi alla
Direzione del Ministero competente (es. il Ministero Interni è responsabile per il rilascio di
licenze per l'importazione di fucili da caccia.)
Documenti e formalità
Le merci importate in Ucraina devono essere accompagnate dai seguenti documenti:
-
copia del contratto di compravendita (tradotto in russo/ucraino);
fattura commerciale;
documenti di trasporto;
carnet TIR;
packing list;
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- certificato d'origine;
- certificato di conformità rilasciato dal Comitato per la standardizzazione, certificazione e
metrologia dell'Ucraina.
È prevista, inoltre, una particolare procedura di certificazione al fine di accertare che i
prodotti importati siano conformi agli standard nazionali del Paese:
1. Certificato di accettazione di certificazione straniera, rilasciato dall'Agenzia di
Certificazione Ucraina (DerzhStandard);
2. Certificato di conformità, rilasciato da un'agenzia ucraina, dopo che la merce è stata
certificata.
Le certificazioni di enti stranieri sono riconosciute solo in presenza di un accordo bilaterale in
materia tra i Paesi interessati. Il DerzhStandard ha adottato il sistema ISO 9000 come standard
nazionale per la certificazione dei sistemi di produzione. Sulla base di tali standard, gli Enti
certificatori ucraini possono valutare la qualità del processo produttivo, più che la qualità del
singolo prodotto. Con tale sistema, le certificazioni hanno validità tre anni, ma ciò non esenta
l'importatore dal certificare i singoli prodotti (la verifica verrà effettuata a campione). La
vigente normativa, inoltre, non prevede disposizioni particolari riguardo l'etichettatura delle
merci importate, tranne che per i prodotti alimentari. In questo caso, l'etichetta deve essere
scritta in lingua ucraina e contenere informazioni sul produttore, gli ingredienti e la data di
scadenza ai fini dei controlli di qualità. Per determinate categorie di merci, invece, è previsto
l'uso di etichette adesive (es.: per i materiali pericolosi, per indicare contenuto e data di
scadenza di prodotti alimentari o per indicare dati tecnici, come frequenze e voltaggio elettrico).
Riguardo alle esportazioni, invece, è necessario registrare i contratti presso il Ministero
dell'Economia e dell'Integrazione Europea, per determinate categorie di beni (ad es.: quelli
rientranti nella normativa anti-dumping). Le Licenze (e/o quote, ove previsto) sono necessarie
per alcuni beni, tra cui: ambra, metalli e pietre preziose, determinati metalli e prodotti tessili, se
esportati verso l'Europa o gli Stati Uniti; rottami ferrosi, manganese ferro-siliceo, sostanze che
danneggino l'ozonosfera o prodotti contenenti tali sostanze. Inoltre, controlli particolari sono
prescritti per l'esportazione di forniture militari ed altri attrezzi multiuso. Tali controlli sono
effettuati a cura delle Agenzie del Comitato nazionale per il controllo delle esportazioni.
I prezzi delle merci destinate all'esportazione non devono essere inferiori a quelli del mercato
mondiale; il Ministero dell'Economia e dell'Integrazione Europea ha il potere di fissare i prezzi
minimi di esportazione per determinate categorie di beni, come i metalli ferrosi e non,
manganese ferro-siliceo, bestiame e pelli, semi di girasole ecc. Tutte le ditte che operano nel
settore dell'import/export devono accreditarsi presso l'Ufficio doganale competente per l'area in
cui la ditta ha la propria sede.
Le merci che passano la frontiera devono essere dichiarate all'Autorità doganale direttamente
dall'importatore o da un Agente doganale da lui incaricato. Riguardo la classificazione doganale
delle merci, l'Ucraina ha adottato l'
Ukrianian Classification of Foreign Economic Activities
(UC FEA), che si basa su "
Harmonized Commodity Description and Coding System and Combined Nomenclature
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" e costituisce la base tariffaria per le Dogane ucraine.
L'Ucraina ha, inoltre, aderito alla Convenzione Internazionale per l'Armonizzazione della
descrizione delle merci e dei Sistemi di codifica. Le operazioni di importazione ed esportazione
in Ucraina sono soggette a dazi doganali ed IVA. In linea di principio, l'importazione di merci è
soggetta al pagamento delle seguenti tasse ed imposte:
- tassa doganale pari al 0,2% del valore doganale delle merci, con il limite massimo di
1.000 USD;
- dazio doganale in conformità alle Tariffe Doganali Unificate;
- accisa su di una cerchia limitata di prodotti (es.: autoveicoli, alcolici, tabacchi, ecc.);
- IVA all'aliquota del 20%.
All'imposta al consumo e fabbricazione sono applicate aliquote tra il 10 e il 150%. All'aliquota
più elevata sono soggette merci quali alcool, tabacco, cioccolato auto e beni di lusso. Sono
previste anche accise ed altri pagamenti relativi al rilascio di licenze e all'approvazione
dell'etichettatura dei prodotti. A decidere l'ammontare dei dazi e le tipologie di prodotto ai quali
applicarli è il Parlamento ucraino. L'applicazione dei dazi doganali è diversificata per tre
categorie di paesi:
- Stati completamente esentati dal pagamento di ogni diritto doganale (questi paesi
appartengono a Zone di libero scambio, Unioni doganali con l'Ucraina oppure sono classificati
come PVS);
- Stati che godono del trattamento della "nazione più favorita";
- Stati che non beneficiano di particolari agevolazioni doganali.
I dazi all'importazione sono determinati sulla base del Sistema tariffario doganale unificato ed
in percentuale del valore doganale delle merci ed altri beni, per singola unità o per un certo
numero di unità. Sono applicati in misura parziale o piena, a seconda del Paese di provenienza
delle merci (il regime agevolato è concesso a Paesi o gruppi di Paesi maggiormente attivi come
partner commerciali dell'Ucraina, tra cui l'Italia). Inoltre, per alcuni tipi di merci o per gruppi
merceologici, vengono applicati dazi doganali speciali, quali le imposizioni speciali di
compensazione, antidumping e di importazione/esportazione stagionale.
Nel marzo 2000
sono stati abbattuti i dazi doganali e le imposte per la registrazione di prodotti farmaceutici (pari
a cento volte il livello applicabile per i prodotti domestici) che ostacolavano l'accesso
dell'industria europea al mercato ucraino, penalizzando la politica sanitaria ucraina.
Recentemente, è stato anche stipulato un accordo doganale con Russia e Bielorussia, che
porta all'abbattimento dei dazi doganali tra queste aree.
Le merci in esportazione possono essere depositate, senza il pagamento di dazi e/o tasse, in
Magazzini doganali, sotto la sorveglianza delle Autorità doganali, per un periodo massimo di tre
anni; quelle in esportazione possono essere depositate nei magazzini, dopo aver espletato le
relative formalità, per un massimo di tre mesi, sino alla loro esportazione definitiva.
I Magazzini si distinguono in:
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1. doganali pubblici, a disposizione di tutti i richiedenti su base contrattuale;
2. privati, di uso esclusivo del proprietario.
Dal 1° Gennaio 1998 è obbligatorio imprimere i codici a barre sui prodotti importati
(uniformando la classificazione doganale con i codici a nove cifre). C'è da notare, infine, che le
materie prime importate in Ucraina al fine di subire una trasformazione, non sono soggette alle
tasse di importazione ed ai dazi doganali, a condizione che i prodotti finiti vengano riesportati
dall'Ucraina entro un periodo massimo di 90 giorni. Tali prodotti possono essere venduti anche
in Ucraina, ma dopo aver pagato le relative imposte. Tuttavia, il proprietario dei prodotti finiti che
non sia residente dovrà registrare una stabile organizzazione nel Paese per poter pagare le
tasse ed i dazi di cui sopra. Per le importazioni di prodotti ucraini in Italia, e quindi per
conoscere i dazi e le tariffe doganali specifiche, è possibile consultare i seguenti siti:
- Agenzia delle Dogane italiane: www.agenziadogane.it
- Codice di Nomenclatura Combinata (Taric): http://aidaonline.agenziadogane.it/nsitaric/ind
ex.html
E' interessante menzionare la Legge 19 luglio 2004 n. 198 relativa alla ratifica e all’esecuzione
dell'Accordo tra Italia e Ucraina, per quanto riguarda la mutua assistenza amministrativa per la
prevenzione, l'accertamento e la repressione delle infrazioni doganali. Infine, tra l'Ambasciata
d'Italia e le autorità ucraine esiste un'ipotesi di accordo in tema di agevolazioni tariffarie
nell'ambito di progetti di collaborazione, intesa non ancora perfezionata. Il tempo medio per le
pratiche di sdoganamento all'esportazione è di circa 44 minuti, mentre all’importazione è di 1
giorno e 42 minuti.
Secondo l'agenzia di statistiche, nel 2012, il numero delle dichiarazioni doganali elettroniche
era solo il 20%; a fine 2013, il loro numero è più che triplicato, salendo al 70%. Nel complesso,
tra gennaio e dicembre 2013 ne sono state emesse più di 2,6 milioni. Di queste, quelle relative
all’importazione erano quasi 1,2 milioni, mentre quelle relative all’esportazione erano 0,8 milioni.
Secondo quanto riportato nel bilancio statale di gennaio 2014, i servizi doganali fiscali dello
Stato hanno valutato 404 casi di violazione delle norme doganali. Come conseguenza di ciò, i
trasgressori hanno dovuto pagare multe per un ammontare totale di più di 8.070.000 UAH, da
questa somma, circa 1 milione USD è rientrato nelle casse dello Stato.
Nel gennaio 2015, i funzionari doganali hanno registrato 1237 casi di violazione delle norme
doganali, per una somma totale di oltre 76,4 milioni USD.
Il 26 dicembre 2014, il Vice Presidente dello State Fiscal Service of Ukraine (DFS), Anatoliy
Makarenko, e il Segretario Generale dell'Organizzazione per la Democrazia e lo Sviluppo
Economico (GUAM), Valery Chechelashvili, nel corso di una riunione, hanno discusso a
proposito dello sviluppo della cooperazione in campo doganale. Il Segretario Generale di
GUAM, Valery Chechelashvili, ha ringraziato le autorità fiscali dello Stato per l’organizzazione
ed il successo della 21° riunione del Comitato Direttivo del Commercio, durante il quale i
funzionari doganali e le guardie di frontiera di Ucraina, Azerbaigian, Georgia e Moldavia hanno
discusso di una vasta gamma di questioni, finalizzate a sviluppare le relazioni commerciali con
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l’UE. Il Segretario Generale di GUAM ha dichiarato che la GUAM è diventata la piattaforma
per la cooperazione tra Ucraina, Georgia e Moldavia sull'attuazione dell'accordo di associazione
con l'UE, firmato recentemente.
Il 26 aprile 2014, a causa della recente difficile situazione negli oblast di Donetsk e di
Luhansk, il Parlamento ha modificato il codice doganale e le leggi ucraine sull'importazione di
dispositivi di protezione individuale e medicinali, stabilendo una riduzione del costo delle
importazioni in Ucraina durante le operazioni antiterrorismo, esentandoli dalle tasse.
Nel marzo 2015, al termine della consultazione con le istituzioni finanziarie internazionali, il
governo ucraino ha introdotto ulteriori dazi sulle importazioni di beni. La tassazione è aumentata
del 10%. Sono esenti dal pagamento di questa imposta i combustibili (olio, gas e carbone), i
medicinali più importanti e gli aiuti umanitari.
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