Roccia M. - Masala F.
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Roccia M. - Masala F.
EBR EUROPEAN BANKING REPORT HOTEL EXCELSIOR GALLIA 16 MAGGIO 2002 “Piccola e media banca in Europa” EBR EUROPEAN BANKING REPORT “Scenario strategico e trends nel mercato bancario europeo: vincoli, opportunità e minacce per le piccole e medie banche” Dr. Francesco MASALA*; Dr. Massimo ROCCIA** *Responsabile del R Research esearch Department dell’Osservatorio European Banking Report (EBR) dell’ABI **EBR ** EBR Director; Responsabile Funzione Valutazioni Economiche Pianificazione e Controllo dell’ABI Milano 16 maggio 2002 EBR EUROPEAN BANKING REPORT AGENDA 1. LA “MORFOLOGIA” DEL SISTEMA BANCARIO EUROPEO: LE MINACCE EMERGENTI 2. GLI ECONOMICS DI BILANCIO: GRANDI vs PICCOLE E MEDIE BANCHE 3. LE LEVE DI GOVERNO AZIENDALE: ü il business portfolio ü le operazioni di ristrutturazione ü la gestione attiva del capitale 4. CASE STUDIES 5. CONCLUSIONI EBR EUROPEAN BANKING REPORT SPREAD ON LENDING AND FUNDING BUSINESSES AT ITALIAN BANKS (mark-up and mark-down; basis points; %; 1995; 2001) Mark-up Mark-down • Mark-up and mark-down (basis points) • Mark-up and mark-down (composition %) 700 100% 616 bp - 28% 90% 600 500 80% 180bp 444 bp 55% 70% 60% 400 243 bp 300 200 29% 50% 40% 436bp 71% 30% 45% 20% 201 bp 100 0 10% 0% 1995 2001 1995 2001 EBR EUROPEAN BANKING REPORT SPREAD NELL’ATTIVITÀ BANCARIA TRADIZIONALE (LENDING RATE - DEPOSIT RATE; basis points; ott. 2001 vs dic 1995*) 2001 800 711 686 700 1995 616 600 500 525 459 444 438 365 400 495 460 360 358 314 300 300 263 259 245 182 200 182 135 100 Fonte: elaborazione EBR su dati FMI Un ite dK ing do m ** ** Sw ed en ** * Sp ain Po rtu ga l** Ne the rla nd s Ita ly* Ge rm an y Fr an ce Fin lan d Be lgi um 0 Il dato si riferisce a: dicembre 2001 (*) - marzo 2000 (**) - giugno 2001 (***) - dicembre 1998 (****) EBR EUROPEAN BANKING REPORT MARGINI SULL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO E RACCOLTA DELLE BANCHE ITALIANE (mark-up e mark-down; basis points %; 1995 - 2001) (b.p.) 500 MARK-UP 400 300 55% 200 29% 100 0 rendimento medio lordo dei BOT in circolazione -100 71% -200 45% MARK-DOWN -300 -400 -500 M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A MG L A S O N DG F M A M G L A S O N D 95 96 97 98 99 00 01 EBR EUROPEAN BANKING REPORT MARGINI SULL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO E RACCOLTA DELLE BANCHE ITALIANE (mark-up e mark-down; basis points %) (b.p.) 500 MARK-UP 400 300 200 100 0 rendimento medio lordo dei BOT in circolazione -100 -200 MARK-DOWN -300 -400 -500 M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M 95 EBR Fonte: elaborazioni 96 97 98 99 EBR EUROPEAN BANKING REPORT MARGINI SULL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO E RACCOLTA DELLE BANCHE ITALIANE (mark-up e mark-down; basis points %) COE riferito al lending Costo di amministrazione Perdita attesa (b.p.) 500 MARK-UP 400 300 200 100 0 rendimento medio lordo dei BOT in circolazione -100 -200 MARK-DOWN -300 -400 -500 M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M 95 EBR Fonte: elaborazioni 96 97 98 99 EBR EUROPEAN BANKING REPORT MARGINI SULL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO E RACCOLTA DELLE BANCHE ITALIANE (mark-up e mark-down; basis points %) COE riferito al lending Costo di amministrazione Perdita attesa (b.p.) 500 MARK-UP 400 300 200 100 0 rendimento medio lordo dei BOT in circolazione -100 -200 MARK-DOWN -300 -400 -500 M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M 95 EBR Fonte: elaborazioni 96 97 98 99 EBR EUROPEAN BANKING REPORT MARGINI SULL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO E RACCOLTA DELLE BANCHE ITALIANE (mark-up e mark-down; basis points %) COE riferito al lending Costo di amministrazione Perdita attesa (b.p.) 500 MARK-UP 400 300 200 100 0 rendimento medio lordo dei BOT in circolazione -100 -200 MARK-DOWN -300 -400 -500 M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M 95 EBR Fonte: elaborazioni 96 97 98 99 EBR EUROPEAN BANKING REPORT MARGINI SULL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO E RACCOLTA DELLE BANCHE ITALIANE (mark-up e mark-down; basis points %) COE riferito al lending Costo di amministrazione Perdita attesa (b.p.) 500 MARK-UP 400 300 200 100 0 rendimento medio lordo dei BOT in circolazione -100 -200 MARK-DOWN -300 -400 -500 M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M 95 EBR Fonte: elaborazioni 96 97 98 99 EBR EUROPEAN BANKING REPORT COMPOSIZIONE DEL MARGINE DI INTERMEDIAZIONE PER UN CAMPIONE DI 450 BANCHE EUROPEE (in %; 1995 - 2000) 100% 90% 19% 22% 27% 30% 80% Ricavi da servizi 37% 52% 70% 60% 50% 40% 81% 78% 70% 30% 73% 63% 48% 20% 10% 0% 1995 2000 BANCHE GRANDI Fonte: EBR (1) dati aggregati 1995 2000 BANCHE MEDIE 1995 2000 BANCHE PICCOLE Margine di interesse EBR EUROPEAN BANKING REPORT In breve: Ø il differenziale fra i tassi medi sugli impieghi a breve termine e quelli sui depositi continua a scendere rendendo gli spread sui tassi molto “sottili” e il rendimento dell’attività di lending ha assunto in alcuni mercati valori insufficienti a remunerare i costi del capitale allocato a questo business. Ø Questo trend, che si associa al perdurare di una rilevante esposizione delle banche europee (soprattutto piccole e medie) verso l’attività creditizia tradizionale, si configura come un chiaro elemento di criticità. L’analisi del business mix delle banche europee evidenzia, infatti, che il portafoglio prestiti rappresenta ancora uno dei principali asset finanziari in tutti i sistemi bancari mondiali. In particolare,come rilevato, ciò è vero per le piccole e medie banche per cui, in media, i ¾ del margine di intermediazione derivano dai ricavi del banking tradizionale. Ø Questa minaccia è peraltro aggravata, in alcuni mercati, quale quello italiano, dal processo di ricomposizione dei margini complessivi dell’attività di intermediazione creditizia verso il lending a danno del funding, cosa che comporta un maggior volume di componenti di ricavo al lordo anziché al netto dei rischi Ø La sistemica situazione di riduzione dei tassi determina inevitabilmente l’aumento delle emissioni di titoli da parte delle imprese, stimolate da un incremento della domanda di strumenti finanziari caratterizzati da un più elevato profilo rischio-rendimento. EBR EUROPEAN BANKING REPORT AGENDA 1. LA “MORFOLOGIA” DEL SISTEMA BANCARIO EUROPEO: LE MINACCE EMERGENTI 2. GLI ECONOMICS DI BILANCIO: GRANDI vs PICCOLE E MEDIE BANCHE 3. LE LEVE DI GOVERNO AZIENDALE: ü il business portfolio ü le operazioni di ristrutturazione ü la gestione attiva del capitale 4. CASE STUDIES 5. CONCLUSIONI EBR EUROPEAN BANKING REPORT Per analizzare il posizionamento competitivo delle banche europee e le risposte strategiche adottate è stato selezionato un campione di 450 banche rappresentativo dello scenario bancario europeo, in termini di dimensione e di copertura geografica: • in relazione al criterio dimensionale il campione è stato suddiviso in tre gruppi (banche grandi, medie e piccole) utilizzando quale parametro di riferimento il volume totale dei mezzi amministrati secondo la ripartizione proposta da Banca d’Italia che indica come “grandi” le banche con total asset superiore a 16.000 miliardi di Lire, “medie” le banche con total asset compreso tra 5.500 e 16.000 miliardi di Lire e “piccole” le banche con total asset inferiore a 5.500 miliardi di Lire. • dal punto di vista geografico sono stati considerati i seguenti mercati: Francia, Italia, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Portogallo, Belgio, Olanda, Danimarca, Finlandia, Svezia (questi ultimi tre paesi confluiscono nel gruppo denominato “Northern Countries”); affinchè ogni mercato fosse significativamente rappresentato è stato considerato un numero minimo di sei banche per ogni Paese. EBR EUROPEAN BANKING REPORT IL CAMPIONE DI BANCHE EBR CRITERI: NUMERICO DIMENSIONALE * GEOGRAFICO B CH D E F I • GRANDI • MEDIE 150 BANCHE 149 BANCHE NL 7% 20% OGNI CAMPIONE E’ COMPOSTO DA DIECI PAESI: • BELGIO • PAESI DEL NORD • FRANCIA • GERMANIA • ITALIA • OLANDA • PORTOGALLO • SPAGNA • SVIZZERA • REGNO UNITO NC P UK 7% 4% 23% 7% 5% 6% 4% 4% 17% 4% 7% 4% 5% 7% 28% 9% 4% 23% 4% 5% 4% 9% 5% 4% 12% • PICCOLE 150 BANCHE OGNI PAESE E’ RAPPRESENTATO DA ALMENO SEI BANCHE * I dati si riferiscono alla ripartizione dimensionale proposta da Banca d’Italia 49% 9% 4% EBR EUROPEAN BANKING REPORT SCHEMA DI RICLASSIFICAZIONE DEL CONTO ECONOMICO margine di intersse Fonte: EBR ricavi da servizi margine di intermediazione costi operativi accantonamenti e gestione straordinaria utile lordo imposte utile netto EBR EUROPEAN BANKING REPORT MARGINE DI INTERESSE PER UN CAMPIONE DI 450 BANCHE EUROPEE CONTO ECONOMICO 1 (In % del totale attivo; 1995 - 2000) CAGR 4,00% 1995 MARGINE DI INTERESSE 1996 3,50% 1,00% 0,50% 0,00% BANCHE GRANDI Fonte: EBR (1) dati aggregati BANCHE MEDIE BANCHE PICCOLE 2000 2,22% 2,49% 2,60% 2,35% 2,06% 2,10% 2,15% 2,22% 1999 1,20% 1,30% 1,37% 1,42% 1,50% -3.25% 1998 -5.07% -5.71% 1,52% 2,00% 1,61% 2,50% 2,41% 2,43% 3,00% 2,83% 2,88% 1997 EBR EUROPEAN BANKING REPORT RICAVI DA SERVIZI PER UN CAMPIONE DI 450 BANCHE EUROPEE CONTO ECONOMICO 1 (In % del totale attivo; 1995 - 2000) 4,00% 1995 RICAVI DA SERVIZI 1996 3,50% 1997 1998 1999 3,00% 2000 2,50% 0,50% 0,00% BANCHE GRANDI Fonte: EBR (1) dati aggregati BANCHE MEDIE BANCHE PICCOLE 0,86% 0,85% 0,87% 0,78% 0,72% 3.62% 0,72% 0,98% 0,90% 0,87% 0,81% 0,77% 1,16% 1,04% 1,01% 5.78% 0,74% 1,00% 0,95% 1,50% 1,10% 6.80% 1,32% 2,00% EBR EUROPEAN BANKING REPORT MARGINE DI INTERMEDIAZIONE PER UN CAMPIONE DI 450 BANCHE EUROPEE CONTO ECONOMICO 1 (In % del totale attivo; 1995 - 2000) MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 1,00% 0,50% 0,00% (1) dati aggregati 1998 2000 1,50% Fonte: EBR 1997 1999 2,00% BANCHE GRANDI 1996 3,09% 3,20% 1995 3,36% 3,39% 3,55% 3,59% 3,04% 3,00% 3,02% -2.96% 2,52% 2,46% 2,47% 2,46% 2,55% 2,50% 2,53% -0.24% 3,00% -0.90% 3,03% 3,18% 3,50% 3,18% 4,00% BANCHE MEDIE BANCHE PICCOLE EBR EUROPEAN BANKING REPORT COSTI OPERATIVI PER UN CAMPIONE DI 450 BANCHE EUROPEE CONTO ECONOMICO 1 (In % del totale attivo; 1995 - 2000) 4,00% COSTI OPERATIVI 1995 1996 3,50% 1997 1998 3,00% 1999 -1,57% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% BANCHE GRANDI Fonte: EBR (1) dati aggregati BANCHE MEDIE BANCHE PICCOLE 2,01% 2,08% 2,16% 2,16% 2,21% 1,98% 1,92% 1,94% 1,95% 1,69% 1,63% 1,65% 1,62% 1,67% 2,00% 1,71% -0,20% 2,06% 2,05% 2,50% 2,23% 2000 -0,58% EBR EUROPEAN BANKING REPORT COSTO DEL LAVORO PER UN CAMPIONE DI 450 BANCHE EUROPEE CONTO ECONOMICO 1 (In % del totale attivo; 1995 - 2000) 4,00% COSTI DELLAVORO 1995 1996 3,50% 1997 1998 3,00% 1999 2000 2,50% 2,00% 0,50% 0,00% BANCHE GRANDI Fonte: EBR (1) dati aggregati BANCHE MEDIE BANCHE PICCOLE 1,16% 1,19% 1,23% 1,25% 1,29% 1,30% 1,04% 1,04% 1,06% 1,07% 1,11% 1,12% 0,92% 0,89% 0,88% 0,90% 0,93% 1,00% 0,92% -0,2% 1,50% -1,9% -1,2% EBR EUROPEAN BANKING REPORT ALTRI COSTI OPERATIVI PER UN CAMPIONE DI 450 BANCHE EUROPEE CONTO ECONOMICO 1 (In % del totale attivo; 1995 - 2000) 4,00% ALTRI COSTI OPERATIVI 1995 1996 3,50% 1997 1998 3,00% 1999 2000 2,50% 2,00% 0,50% 0,00% BANCHE GRANDI Fonte: EBR (1) dati aggregati BANCHE MEDIE BANCHE PICCOLE 0,86% 0,89% 0,93% 0,91% 0,94% 0,91% 0,94% 0,88% 0,88% 0,88% 0,95% 0,93% 0,77% 0,74% 0,77% 0,72% 0,75% 0,78% -0,2% 1,00% -0,9% 0,9% 1,50% EBR EUROPEAN BANKING REPORT UTILE LORDO PER UN CAMPIONE DI 450 BANCHE EUROPEE CONTO ECONOMICO 1 (In % del totale attivo; 1995 - 2000) 4,00% UTILE LORDO 1995 1996 3,50% 1997 1998 3,00% 1999 2000 2,50% 2,00% 0,50% 0,00% BANCHE GRANDI Fonte: EBR (1) dati aggregati BANCHE MEDIE BANCHE PICCOLE 0,88% 0,82% 0,89% 0,87% 0,93% 0,87% 0,77% 0,82% 0,79% 0,83% 0,88% 0,82% 0,73% 0,70% 0,60% 0,63% 0,61% 5,05% 1,00% -3,05% -0.19% 1,06% 1,50% EBR EUROPEAN BANKING REPORT UTILE NETTO PER UN CAMPIONE DI 450 BANCHE EUROPEE CONTO ECONOMICO 1 (In % del totale attivo; 1995 - 2000) 4,00% UTILE NETTO 1995 1996 3,50% 1997 1998 3,00% 1999 2000 2,50% 2,00% 1,50% 0,00% BANCHE GRANDI Fonte: EBR (1) dati aggregati BANCHE MEDIE BANCHE PICCOLE 0,55% 0,47% 0,45% 0,46% 0,59% 0,55% 0,48% 0,47% 0,45% 0,44% 0,46% 0,60% 0,52% 0,49% -1,16% 3,02% 0,47% 0,40% 0,39% 0,50% 0,41% 7,44% 1,00% EBR EUROPEAN BANKING REPORT In breve: Ø L’analisi degli economics di bilancio è stata condotta comparando i risultati realizzati tra il 1995 e il 2000 dai 3 gruppi di banche individuati (grandi, medie e piccole). Ø Gli indicatori sono sostanzialmente concordi nel dare sostegno all’ipotesi di migliori performance delle banche di dimensioni più grandi. Øle banche grandi hanno saputo meglio compensare la riduzione dei margini sul banking tradizionale agendo sulla componente dei ricavi da servizi, con un azione che ha permesso di mantenere il margine di intermediazione unitario su livelli pressochè costanti dal 1995 al 2000… Ø …le banche piccole e medie, invece, più focalizzate sul segmento del banking tradizionale, sono andate incontro ad un progressivo decremento del margine di intermediazione... Ø …che ha portato ad una parallela erosione della redditività: le piccole banche, in particolare, hanno ridotto il loro rendimento, in termini di ROA, del 3,5% l’anno; al contrario, le grandi banche hanno accresciuto lo stesso indicatore del 9% l’anno EBR R EUROPEAN BANKING EUROPEAN BANKING REPORT REPORT SCOMPOSIZIONE LOGARITMICA DEL ROE PER UN CAMPIONE DI 450 BANCHE EUROPEE (Banche grandi vs Banche piccole; in %; 2000) 72,80% RICAVI COSTI 38,60% 56,40% -129,10% 48,30% 100% 69,40% ? Roe = 5 p.p. LEVERAGE Fonte: EBR RISCHIO TAX GESTIONE CARATTERISTICA Delta ROE EBR EUROPEAN BANKING REPORT COST/INCOME RATIO PER UN CAMPIONE DI 450 BANCHE EUROPEE (1995 - 2000) 1995 65,1% 65,0% 64,3% 63,7% 62,8% 61,6% 65,1% 0.9% 64,0% 64,2% 64,8% 64,5% 67,1% 66,3% 66,8% 65,9% 66,0% 67,1% 70,00% 0.2% 0% 64,4% 80,00% 1996 1997 1998 60,00% 1999 2000 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% BANCHE GRANDI Fonte: EBR (1) dati aggregati BANCHE MEDIE BANCHE PICCOLE EBR EUROPEAN BANKING REPORT In breve: Ø Il gap tra grandi e piccole banche in termini di ROE, tra il 1995 e il 2000, si è ampliato attestandosi intorno al 5% Ø la scomposizione logaritmica del Roe permette di spiegare il differenziale di redditività tra i diversi gruppi di banche individuati; le principali componenti in grado di spiegare la minore redditività delle piccole e medie banche (5 p.p.) risultano essere: ü una differente capacità di agire sulla leva del leverage finanziario (attivo/equity) ü un capacità di controllare i rischi inferiore per le banche locali ü il rilevante peso dei costi operativi, che annullano il vantaggio nella struttura di ricavo EBR EUROPEAN BANKING REPORT Analisi della creazione del valore per le banche quotate del campione (equity approach) Confronto ROE vs COE (2000) (ROE) 30% IL 62% DELLE BANCHE HA CREATO VALORE (ROE > COE) BANCHE GRANDI 25% BANCHE MEDIE BANCHE PICCOLE 20% 15% 10% IL 38% DELLE BANCHE HA DISTRUTTO VALORE (ROE < COE) 5% (COE) 0% 0% 3% 6% 9% 12% 15% EBR EUROPEAN BANKING REPORT In breve: Ø L’aumento delle dimensioni non è di per sé sufficiente a conseguire obiettivi di riduzione dei costi, diversificazione dei ricavi, efficiente governo dei rischi. L’evidenza empirica dimostra che nei grandi mercati bancari europei la capacità di generare valore proviene, infatti, sia dalle banche di grandi dimensioni che dalle piccole e medie banche, purché efficienti e ben posizionate sui mercati di riferimento. Ø E’ peraltro indubbio come sulla relazione costi-ricavi incida pesantemente anche il sistema paese; se infatti si analizzano gli economics aziendali sulla base di una ripartizione per Paese emergono divergenze dovute, almeno in parte, a regolamentazioni e sistemi competitivi non omogenei fra mercati europei: ne deriva che le piccole banche italiane pur caratterizzate dal maggiore livello di MINTM in Europa si trovano penalizzate in termini di ROA in virtù di un più “forte” livello di costi e tasse. EBR EUROPEAN BANKING REPORT AGENDA 1. LA MORFOLOGIA DEL SISTEMA BANCARIO EUROPEO: LE MINACCE EMERGENTI 2. GLI ECONOMICS DI BILANCIO: GRANDI vs PICCOLE E MEDIE BANCHE 3. LE LEVE DI GOVERNO AZIENDALE: ü il business portfolio ü le operazioni di ristrutturazione ü la gestione attiva del capitale 4. CASE STUDIES 5. CONCLUSIONI EBR EUROPEAN BANKING REPORT In breve: Ø Nel complesso, dunque, gli indicatori di performance confermano le attese e accentuano l’evidenza di alcune aree problematiche. Ø Come possono dunque reagire le banche piccole e medie di fronte ad uno scenario di questo tipo? Sembra evidente che accanto alla tradizionale peculiarità delle banche locali, ovvero il radicamento sul territorio e la creazione di solide relazioni con la clientela, debbano essere promosse nuove iniziative volte a migliorare il controllo della relazione costi-ricavi. Ø Certamente, la sola dimensione non appare sufficiente a garantire il successo, le banche piccole e medie possono però intervenire su tre leve per ridurre il gap di competitività esistente rispetto alle banche grandi pur mantenendo, ed anzi, esaltando, le peculiari caratteristiche di vicinanza al territorio e alla clientela di piccole e medie dimensioni : ü la diversificazione produttiva, specializzandosi in specifici segmenti di clientela o verso business diversi da quelli tradizionali (RICAVI) ü le operazioni di ristrutturazioni di business e di processo (COSTI); ü la gestione attiva del capitale, ricorrendo anche ai nuovi strumenti finanziari (RISCHIO e LEVERAGE) EBR EUROPEAN BANKING REPORT Cluster derivanti dall’analisi delle banche in funzione della segmentazione dei ricavi per business (specializzazione produttiva) struttura dei ricavi Banche grandi C C C C C C lu s t e r lu s t e r lu s t e r lu s t e r lu s t e r lu s t e r 1 2 3 4 5 6 Numero di banche Margine di interesse C o m m is s io n i Trading Altri ricavi operativi 12 50 55 7 7 6 103,3% 74,7% 55,7% 40,0% 33,0% 20,7% -5,1% 14,3% 29,6% 45,9% 10,5% 37,6% 1,0% 2,9% 7,8% 10,6% 3,6% 34,1% 0,8% 8,0% 6,9% 3,5% 52,8% 7,6% Numero di banche Margine di interesse C o m m is s io n i Trading Altri ricavi operativi 14 109 18 4 95,5% 75,4% 56,8% 20,5% 1,5% 18,3% 37,4% 68,1% 0,4% 1,7% 1,2% 8,4% 2,6% 4,6% 4,6% 3,0% Numero di banche Margine di interesse C o m m is s io n i Trading Altri ricavi operativi 31 66 37 5 92,2% 74,6% 58,6% 20,8% 2,3% 19,2% 31,3% 68,1% 0,6% 0,7% 5,3% 8,1% 5,0% 5,5% 4,9% 3,1% Banche medie C C C C lu s t e r lu s t e r lu s t e r lu s t e r 1 2 3 4 Banche piccole C C C C lu s t e r lu s t e r lu s t e r lu s t e r 1 2 3 4 Fonte: elaborazioni EBR EBR EUROPEAN BANKING REPORT Return on equity - comparazione 1995-2000 delle performance per singoli cluster 20% BANCHE MEDIE 13% 13% 15% 8% 8% 8% 6% 7% 7% 7% 7% 7% 8% 9% 10% 11% 11% 9% 9% 9% 12% 8% 12% 14% 9% 16% 14% 15% 18% 10% BANCHE PICCOLE 17% BANCHE GRANDI 2000 19% 19% 1995 5% 6% 4% 2% 0% tradizionale Specializzazione business Fonte: elaborazioni EBR non tradizionale trad. Specializzazione business non trad. trad. Specializzazione business non trad. EBR EUROPEAN BANKING REPORT Return on equity - 2000 vs 1995 Per singoli cluster (p.p.) 15 BANCHE GRANDI BANCHE MEDIE BANCHE PICCOLE 11 13 9 10 11 7 9 3 4 5 4 5 7 1 2 3 0 1 -2 -1 Specializzazione business Fonte: elaborazioni EBR non tradizionale trad. Specializzazione business non trad. trad. -5 tradizionale -7 -3 Specializzazione business non trad. EBR EUROPEAN BANKING REPORT Cost / income ratio - comparazione 1995-2000 delle performance per singoli cluster 100% 1995 2000 90% 75% 67% 54% 69% 66% 63% 67% 70% 70% 72% 66% 54% 55% 64% 67% 73% 74% BANCHE PICCOLE 45% 50% 57% 61% 60% 48% 52% 70% 67% 64% 80% BANCHE MEDIE 66% 70% 75% 75% BANCHE GRANDI 40% 30% 20% 10% 0% tradizionale Specializzazione business Fonte: elaborazioni EBR non tradizionale trad. Specializzazione business non trad. trad. Specializzazione business non trad. EBR EUROPEAN BANKING REPORT Cost / income ratio - 2000 vs 1995 per singoli cluster (p.p.) BANCHE GRANDI 9 10 BANCHE MEDIE BANCHE PICCOLE 4 -3 -3 0 0 1 0 1 3 4 4 4 5 tradizionale Specializzazione business Fonte: elaborazioni EBR non tradizionale trad. Specializzazione business -8 -6 -5 non trad. trad. Specializzazione business non trad. EBR EUROPEAN BANKING REPORT In breve: Ø l’analisi dell’efficienza e della redditività delle banche europee segmentate secondo cluster caratterizzati da livelli crescenti di specializzazione in attività diverse dal banking tradizionale mostra: ú una redditività più elevata per le banche che maggiormente hanno diversificato il proprio portafoglio di ricavi, e ciò vale sia per le grandi che per le piccole e medie banche. ú la minaccia che incombe sulle banche tradizionali (1° e 2° cluster) in termini di efficienza problema di governo dell’equilibrio economico aziendale (rigidità dei costi vs flessibilità dei ricavi) Ø La diversificazione del business mix è una “strada” perseguibile anche dalle banche regionali per agire sul lato dei ricavi all’interno di strategie volte ad acquisire un vantaggio competitivo basato sul forte posizionamento in specifici mercati geografici ma occorre agire anche sul lato del contenimento dei costi EBR EUROPEAN BANKING REPORT AGENDA 1. LA MORFOLOGIA DEL SISTEMA BANCARIO EUROPEO: LE MINACCE EMERGENTI 2. GLI ECONOMICS DI BILANCIO: GRANDI vs PICCOLE E MEDIE BANCHE 3. LE LEVE DI GOVERNO AZIENDALE: ü il business portfolio ü le operazioni di ristrutturazione ü la gestione attiva del capitale 4. CASE STUDIES 5. CONCLUSIONI EBR EUROPEAN BANKING REPORT OPERAZIONI DI RISTRUTTURAZIONE: Obiettivo 1. Domestic consolidation (DC) • Acquisire società operative sul mercato domestico per realizzare economie di scala e di scopo 2. Business extension (BE) • Ampliare lo spettro di attività offerte verso business non tradizionali 3. Market extension (ME) 4. Distribution alliance (DA) 5. Expertise acquisition (EA) 6. Reorganisation (ORG) • Ampliare la propria operatività su una più ampia scala geografica, globale o regionale • Integrare il sistema distributivo per permettere ai clienti di accedere ai prodotti bancari da canali differenziati • Realizzare operazioni e fasi di processo con partner specializzati (sviluppo di tecnologie sofisticate e di product capabilities) • Riorganizzare l’architettura aziendale attraverso operazioni “interne” EBR EUROPEAN BANKING REPORT OPERAZIONI DI RISTRUTTURAZIONE: Tipologia del deal 1. Merger & Acquisition (A) • Fusione o acquisizione di una partecipazione di controllo nel capitale sociale di banche o altre tipologie di istituti 2. Joint Venture (JV) • Alleanza strategica in forma equity: ovvero con la costituzione di una nuova società 4. Strategic Alliance (SA) • Alleanza strategica che non comportala costituzione di una nuova società 5. Internal Restructuring (IR) • Apertura di nuovi sportelli/ lancio di nuovi prodotti/ staff restructuring/ fusioni di divisioni infragruppo 6. Closure (RIT) • Chiusura di rami aziendali, abbandono di joint venture o alleanze strategiche 7. Disinvestment (V) • Cessione di società del gruppo, di rami aziendali o di partecipazioni di controllo in altre società EBR EUROPEAN BANKING REPORT OPERAZIONI DI RISTRUTTURAZIONE: Area di business 1. Commercial banking (CB) 2. Capital market (MC) • Attività e servizi di banca commerciale • Attività e servizi di capital market 3. Asset managemet (AM) • 4. Insurance (ASS) • 5. Financial services (SF) • Servizi finanziari, carte di credito, leasing factoring 6. TMT • computer system development, tecnology, back-office and internet operations, electronic trading platform, telecommunication networking system 7. Industrial activities (IA) • Attività e servizi di asset management Attività e servizi in campo assicurativo Attività e servizi non finanziari EBR EUROPEAN BANKING REPORT NUMERO MEDIO DI OPERAZIONI DI RISTRUTTURAZIONE PER BANCA (numero di operazioni per anno; 1995-2000)* 10 9,32 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0,66 0,48 BANCHE MEDIE BANCHE PICCOLE 0 BANCHE GRANDI Fonte: EBR *è opportuno evidenziare come le operazioni compiute da banche piccole e medie, essendo talvolta di portata decisamente limitata, non trovino ampio risalto a livello di organi di informazione, e ciò determina una indubbia difficoltà per l’analista nel cogliere appieno lo sviluppo delle operazioni in essere EBR EUROPEAN BANKING REPORT OPERAZIONI DI RISTRUTTURAZIONE DI UN CAMPIONE DI 450 BANCHE EUROPEE (Ripartizione delle operazioni per obiettivo perseguito; 1995-2000) 100% 12% 90% MARKET EXTENSION < 29% 80% 19% 4% 70% REORGANISATION < EXPERTISE ACQUISITION 60% 29% 22% DOMESTIC CONSOLIDATION > 7% 7% 7% 17% DISTIBUTION ALLIANCE > 21% 25% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Banche grandi Fonte: EBR Banche medie e piccole BUSINESS EXTENSION EBR EUROPEAN BANKING REPORT OPERAZIONI DI RISTRUTTURAZIONE DI UN CAMPIONE DI 450 BANCHE EUROPEE* (Ripartizione delle operazioni per tipologia; 1995-2000) 100% 90% DISINVESTEMENT 15% 2% 25% STRATEGIC ALLIANCE 13% 11% JOINT VENTURE 23% INTERNAL ORGANISATION > MERGER & ACQUISITION < 80% 70% 60% < 11% 18% 2% CLOSURE 50% 40% 15% 30% 20% 36% 10% 29% 0% Banche grandi Fonte: EBR Banche medie e piccole EBR EUROPEAN BANKING REPORT OPERAZIONI DI RISTRUTTURAZIONE DI UN CAMPIONE DI 450 BANCHE EUROPEE (Ripartizione delle operazioni per area di business; 1995-2000) 100% 9% 19% 90% 80% 70% 60% TMT 15% 12% 12% 13% 8% 7% 35% 36% 7% 7% 9% 11% Banche grandi Banche medie e piccole FINANCIAL SERVICES CAPITAL MARKET INDUSTRIAL ACTIVITIES 50% 40% 30% 20% COMMERCIAL BANKING INSURANCE 10% 0% Fonte: EBR ASSET MANAGEMENT > EBR EUROPEAN BANKING REPORT In breve: Ø le operazioni di ristrutturazioni di business e di processo rappresentano una fondamentale leva di governo aziendale giacché permettono di agire sia sulla composizione dei ricavi che sul livello dei costi operativi; Ø la ristrutturazione del portafoglio di business è stata negli anni novanta la grande via alla ricostruzione di condizioni di competitività nelle grandi global banks europee mentre solo di recente questa leva è stata usata più intensamente, ma ancora probabilmente non sufficientemente, anche dalle banche regionali: il minor dinamismo sembra la principale minaccia alla ristrutturazione delle regional europee... Ø ...tuttavia, le banche piccole e medie, già oggi, hanno realizzato numerose alleanze strategiche, generalmente assumendo il ruolo di distributori di prodotti di banche di dimensioni più grandi (il dato è confermato dall’elevata incidenza degli accordi volti a definire alleanze distributive) ; Ø rilevante è anche il peso delle operazioni concluse con operatori TMT finalizzate a “virtualizzare” i canali distributivi, in funzione delle specifiche esigenze dei differenti segmenti di mercato, come dimostra lo sviluppo di canali quali il phone banking, l’Internet banking, etc. EBR EUROPEAN BANKING REPORT In breve: Ø Diventa allora fondamentale capire quanto e come investire nell’uso della tecnologia (specie per le banche per le quali la quotazione del capitale azionario innalza molto il costo del capitale) e governare dinamicamente la scelta tra “produrre dentro o fuori” (secondo il principio di mantenere al proprio interno, impegnando capitale, solo quelle fasi di processo il cui governo diretto può creare più valore rispetto all’acquisizione dall’esterno, per esempio grazie all’acquisizione di economie di esperienza). È questo un tema fondamentale rispetto al binomio dimensione – efficienza: ü la crescente sofisticazione delle tecnologie può infatti richiedere una scala di investimento incompatibile con la dimensione della banca e spingere dunque verso soluzioni di outsourcing; ü al contrario, proprio scelte di outsourcing potrebbero non essere consigliabili rispetto ad obiettivi di governo diretto di fasi strategiche del business. EBR EUROPEAN BANKING REPORT AGENDA 1. LA MORFOLOGIA DEL SISTEMA BANCARIO EUROPEO: LE MINACCE EMERGENTI 2. GLI ECONOMICS DI BILANCIO: GRANDI vs PICCOLE E MEDIE BANCHE 3. LE LEVE DI GOVERNO AZIENDALE: ü il business portfolio ü le operazioni di ristrutturazione ü la gestione attiva del capitale 4. CASE STUDIES 5. CONCLUSIONI EBR EUROPEAN BANKING REPORT Coefficiente di solvibilità e Net Free Capital - grafico di riepilogo (186 banche su un campione di 450) 30% Market evidence: 1. Some banks featured by a sub-optimal amount of NFC ==> more free capital is required 2.Some banks show a strong total capital ratio ==> excess capital to be reduced BANCHE GRANDI (Coefficiente di solvibilità) BANCHE MEDIE 25% BANCHE PICCOLE 20% 15% 10% 5% (NFC / attivo) 0% -10% -5% Fonte: elaborazioni EBR 0% 5% 10% 15% 20% EBR EUROPEAN BANKING REPORT In breve: Ø Una ulteriore leva con la quale le banche possono modificare la loro combinazione tra rischio, capitale allocato e rendimento è la gestione dinamica della struttura finanziaria, i cui strumenti essenziali sono: Ÿ l’adozione di politiche di gestione del capitale più attive/dinamiche, basate su un controllo della dimensione/composizione del capitale (il che significa contenimento degli attivi infruttiferi ma anche ricomposizione del capitale verso strumenti ibridi, es. subordinati), finalizzate alla riduzione del fabbisogno di capitale necessario e a liberare risorse da impiegare su investimenti più redditizi senza però intaccare le relazioni con la clientela, Ÿ l’impiego di strumenti finanziari avanzati (cartolarizzazione e credit derivatives) che consentono di rivedere, tramite la scomposizione e successiva ricomposizione del proprio credit portfolio, il processo di valutazione e di assunzione dei rischi, permettendo anche a banche con un forte radicamento territoriale di diversificare il proprio portafoglio crediti dal punto di vista geografico e settoriale, evitando così la forte concentrazione dei crediti che determina la differente rischiosità tra banche grandi e piccole a sfavore di queste ultime. EBR EUROPEAN BANKING REPORT In breve: Ÿ I nuovi strumenti di gestione del rischio di credito (cartolarizzazione e credit derivatives) trasformano l’essenza della intermediazione bancaria da attività di posizione ad attività di negoziazione, in quanto la banca origina e cede il credito acquisendone successivamente uno nuovo. Questo rappresenta un grosso vantaggio in quei mercati dove il valore complessivo della transazione è concentrato nella fase di emissione dei prestiti e dove rilevano soprattutto le relazioni di lungo periodo con la clientela, le quali non potrebbero essere mantenute se la banca avesse poco patrimonio a disposizione da poter utilizzare per erogare nuove linee di credito Ÿ Un ostacolo all’impiego degli strumenti finanziari in questione per le banche più piccole risiede nei ridotti volumi intermediati… EBR EUROPEAN BANKING REPORT In breve: Ø …tuttavia anche le banche locali possono ricorrere agli strumenti finanziari a più elevato contenuto di sofisticazione, come i credit derivatives e/o tecniche di cartolarizzazione del passivo, attraverso operazioni in pool (es. cartolarizzazioni multioriginator) Cartolarizzazioni multi-originator Settembre 2001 Marzo 2002 Pool di banche Assets Bcc di Roma mutui in bonis Credico (80% Finance residenziali e Spa 20% commerciali) Bcc di Romagna est Bcc di Orsago Bcc di Agro Bresciano Bcc di Alba, Langhe e Roero Società veicolo Valore cartolarizzato Pool di banche Assets Società veicolo 303 mln euro in 3 tranche di obbligazioni 116 banche di credito cooperativo e ICCREA banca 117 Credico obbligazioni Funding senior a medio termine Valore cartolarizzato 889 milioni di euro EBR EUROPEAN BANKING REPORT AGENDA 1. LA MORFOLOGIA DEL SISTEMA BANCARIO EUROPEO: LE MINACCE EMERGENTI 2. GLI ECONOMICS DI BILANCIO: GRANDI vs PICCOLE E MEDIE BANCHE 3. LE LEVE DI GOVERNO AZIENDALE: ü il business portfolio ü le operazioni di ristrutturazione ü la gestione attiva del capitale 4. CASE STUDIES 5. CONCLUSIONI EBR EUROPEAN BANKING REPORT CASE STUDIES EBR EUROPEAN BANKING REPORT PRESENTAZIONE • La Banque Populaire de Lorraine (Francia) è una delle maggiori banche regionali nell’ambito del circuito delle banche popolari. • Si tratta di una banca cooperativa con un capitale di 90,6 milioni di Euro ed un totale attivo di 4,8 miliardi di Euro. • Attualmente il suo organico conta 981 unità distribuite tra la sede centrale di Metz e le 88 filali sparse nelle quattro provincie della Lorena. EBR EUROPEAN BANKING REPORT STRATEGIA La banca, pur mantenendo un connotato fortemente locale, ha esteso notevolmente le proprie attività grazie allo sviluppo di canali e prodotti UNA FITTA RETE DI CANALI… • • • • • • Filiali Promotori finanziari (appoggiandosi alla rete globale di Natexis) Telephone banking Internet banking PDA, WAP servicies …altri in continua evoluzione In questo modo la banca può acquisire clientela non solo nella regione della Lorena, grazie allo sviluppo dei canali virtuali che permettono di eliminare le distanze fisiche e basare la sfida competitiva sulla reale efficienza della banca. Peraltro, l’allargamento dell’offerta e dei canali non ha certo coinciso con una rinuncia alla propria connotazione territoriale, visto che nella regione della Lorena ben un’azienda di piccole-medie dimensioni su due ha rapporti con la banca. EBR EUROPEAN BANKING REPORT …E UN CONTINUO SVILUPPO DEI PRODOTTI Sono in gran numero i prodotti e servizi offerti; non essendo in grado di sviluppare esclusivamente al proprio interno l’offerta, la banca ha stretto diversi rapporti di partnership con partner specializzati, ad esempio: • offerte destinate al pubblico impiego tramite lo sviluppo di relazioni con ACEF (club financier des fonctionnaires); • offerta di prodotti immobiliari tramite la rete di FNAIM (Fédération Nationale des Agents immobilier). EFFICIENZA E PERFORMANCE COST TO INCOME 80% 72% RETURN ON EQUITY 25% 70% 70% 70,70% 70% 65% 59% 60% 20% 63% 20% 15% 50% 15% 13% 40% 10% 30% 9% 10% 10% 7,40% 20% 5% 10% 0% 0% 1995 1996 1997 1998 1999 2000 mF (2000) 1995 1996 1997 1998 1999 2000 mF (2000) EBR EUROPEAN BANKING REPORT STORIA (media banca) UK • HFC Bank, sorta nel 1973, è controllata interamente da Household International, Inc., tra i maggiori protagonisti del mercato del consumer finance negli Stati Uniti. • Nel 1993, tramite il lancio di Hamilton Direct Bank, è entrata nel mercato del direct lending. • Nel 1994 è entrata nel business delle carte di credito mediante il lancio di GM Card from Vauxhall. Oggi HFC offre più di 100 opzioni ai propri clienti nell’ambito delle carte di credito avendo aderito pure al consorzio che ha dato vita a Marbles, carta di credito venduta via Internet. • Nel 1998 si è fusa con Beneficial Bank dando vita ad una nuova realtà lanciata nell’espansione del mercato e del proprio potenziale di crescita. EBR EUROPEAN BANKING REPORT MISSIONE e STRATEGIA La mission di HFC Bank è di aiutare i propri clienti nell’organizzare le proprie esigenze di credito a breve e medio termine in moda da permettere loro di acquistare ciò che desiderano. Tale missione viene perseguita tramite una strategia che mira a fornire i clienti di tutto ciò di cui possono necessitare relativamente all’accensione di crediti a breve-medio termine. La concreta realizzazione di tale proposito strategico avviene tramite una vasta gamme di prodotti che, coordinati tra loro, permettono di venire incontro a qualsiasi esigenza. PRODOTTI E SERVIZI • • • • • • personal banking commercial servicies credit cards direct lending secured lending insurance servicies Molti servizi vengono forniti in partnership con altri soggetti specializzati sul mercato: ad esempio, per i servizi assicurativi HFC si appoggia alla rete assicurativa di Household International Group. In questo modo è pos= sibile fornire servizi per i quali mancherebbe all’interno della banca il know-how necessario EBR EUROPEAN BANKING REPORT EFFICIENZA E PERFORMANCE I clienti dimostrano di apprezzare notevolmente l’ampia offerta di HFC focaliz= zata su di un business ben conosciuto dalla banca; i servizi offerti sono ad alto valore aggiunto e ciò è ben riscontrabile dalle performance conseguite: RETURN ON EQUITY COST/INCOME RATIO 60% 55% 30% 56% 53% 53% 49,60% 50% 46% 45% 25% 25% 21% 40% 20% 30% 15% 20% 10% 10% 5% 0% 0% 23% 22% 19% 10,20% -2% 1995 1996 1997 1998 1999 2000 m UK (2000) 1995 1996 -5% Fusione con Beneficial Bank 1997 1998 1999 2000 m uk (2000) EBR EUROPEAN BANKING REPORT In breve: Ø Banque Populaire de Lorraine è una delle maggiori banche regionali nell’ambito del circuito delle banche popolari. Mantenendo un connotato fortemente locale (un’azienda di piccole-medie dimensioni su due della regione ha rapporti con lei): ü ha allargato la sua clientela oltre la regione, grazie allo sviluppo, in particolare, di canali virtuali, ü ha stretto diversi rapporti di patnership con aziende specializzate, per poter ampliare l’offerta di prodotti ai suoi clienti. Ø HFC Bank si pone come obiettivo quello di aiutare i propri clienti nell’organizzare le proprie esigenze di credito a breve e a medio termine, attraverso l’offerta di una vasta gamma di prodotti: ü personal banking, commercial services, credit cards, direct lending, secured lending, insurance services, ü molti di questi vengono forniti in patnership con aziende specializzate EBR EUROPEAN BANKING REPORT AGENDA 1. LA MORFOLOGIA DEL SISTEMA BANCARIO EUROPEO: LE MINACCE EMERGENTI 2. GLI ECONOMICS DI BILANCIO: GRANDI vs PICCOLE E MEDIE BANCHE 3. LE LEVE DI GOVERNO AZIENDALE: ü il business portfolio ü le operazioni di ristrutturazione ü la gestione attiva del capitale 4. CASE STUDIES 5. CONCLUSIONI EBR EUROPEAN BANKING REPORT ü I vantaggi del radicamento sul territorio non sono piu’ sufficienti a garantire l’economicità della gestione ü accanto alla tradizionale peculiarità delle banche locali (radicamento sul territorio, creazione di solide relazioni con la clientela) devono essere comunque promosse nuove iniziative volte a migliorare il controllo della relazione costi-ricavi e a ridefinire il portafoglio di business distribuire/consulenza vs produzione Contract banking (per non essere schiacciati dal cost/income) EBR EUROPEAN BANKING REPORT ü le piccole e medie banche possono reagire cercando di uscire dal localismo e dal banking tradizionale usando la leva delle ristrutturazioni per ricercare valore nella relazione di clientela… ü … e rinunciando ai modelli di produzione integrata a favore di formule differenziate e gestite dinamicamente