peugeot 402 evoluzione
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peugeot 402 evoluzione
PEUGEOT 402 EVOLUZIONE Al 29° Salone dell’Automobile che si apre a Parigi giovedì 3 Ottobre 1935, ventisei costruttori francesi espongono le loro vetture da turismo al Grand-Palais ed è questa l’occasione per il pubblico di ammirare la nuova linea a “fuso” della Peugeot 402 presentata in diverse versioni: una berlina Limousine (tipo F4) otto posti raggiunti con l’ausilio di due strapuntini posti nel senso di marcia , una berlina Gran Lusso (tipo N4Y) sei posti , con la panca posteriore dotata di poggiabraccia reclinabile, una coach Gran Lusso (tipo G4) sei posti a due porte, una roadster Gran Lusso (tipo R4) con parabrezza ribaltabile a cinque posti con capote Whipcord che si nasconde nella carrozzeria una volta abbassata e selleria in pelle, una cabriolet Gran Lusso (tipo D4) sei posti con selleria in pelle, una “ trasformabile “ elettrica, coupè che si può trasformare in cabriolet, la famosa Eclipse. Peugeot annuncia inoltre che a partire da Gennaio 1936 sarà disponibile una versione commerciale tipo C4 su chassis corto di 3,15 m. Infatti il passo distingue gli chassis in lunghi e corti; la versione lungo è riservata alle limousine ed alle “trasformabili “, mentre tutti gli altri modelli adottano la versione corto. Su tutte le versioni a partire da Dicembre 1935 sono disponibili in opzione due tipi di cambio elettromagnetico Cotal (tipo E su chassis corto ed LE su chassis lungo ). Il successo della 402 sorprende lo stato maggiore della Peugeot che non si attendeva una tale quantità di ordini e questo malgrado gli aumenti dei prezzi dovuti alla crisi che perdura. Come d’abitudine , il costruttore non fa che piccole modifiche e così per Ottobre 1936 tutti i modelli sono forniti di un comando per l’inclinazione dei fari. La “trasformabile “ debuttante con il comando elettrico per il rientro del tetto , sarà modificata con l’adozione del meccanismo manuale meno costoso e più sicuro. Parallelamente la gamma è leggermente rivista con il coach ed il cabriolet che spariscono dal catalogo. Al Salone d’Ottobre 1937 Peugeot propone un’importante cambiamento delle versioni 402 creando dei nuovi modelli intorno alla 402 leggera presentata nel Luglio 1937 che usa la carrozzeria della 302 ed il motore della 402. In effetti per distinguere la 402 leggera dalla 302 si dovrà leggere la scritta intorno al foro della manovella di avviamento. I tre nuovi modelli sono : una berlina quattro porte quattro vetri, una coach chiusa ed una coach decappottabile. Parallelamente, la 402 leggera adotta la leva cambio al pavimento (o il cambio Cotal in opzione ). La coach è senza dubbio la versione più originale, con i suoi vetri laterali panoramici senza montante detti “a guarnizione vetro su vetro”, le maniglie delle porte più basse che sulle berline. La coach decappottabile adotta degli archi fissi per l’inquadratura dei vetri laterali sempre panoramici, la capote abbassata viene nascosta da un copri-capote ; questo modello ha la targa d’immatricolazione fissata al centro della ruota di scorta e le cerniere del cofano posteriore vicino al paraurti. Ulteriori modifiche alla gamma 402 : - gli attacchi del motore allo chassis sono migliorati con l’adozione di silentbloc associati a delle molle intercalate entro i piedi di fissaggio del motore e lo chassis diminuendo sensibilmente le vibrazioni , nonché le reazioni alle accelerazioni e decelerazioni, - il sistema di riscaldamento (in opzione) è modificato con l’adozione di nuove tubazioni orientabili di ventilazione, - una levetta sul cruscotto , agente su un dispositivo collegato al carburatore , permette al conducente di fissare un limite alla velocità massima , - su tutti i modelli sono montati quattro rinforzi al tetto che servono a sostenere il portabagagli fornito in opzione, - il coupè trasformabile Eclipsè adotta il fissaggio della ruota di scorta sul cofano posteriore in modo da aumentare la capacità dei bagagli. A partire da Marzo 1938 tutte le 402 adottano progressivamente le ruote “Pilote “ della Michelin e dalla stessa data la roadster su chassis corto viene ritirata dal catalogo. Nuovo cambiamento della gamma 402 a partire da Luglio 1938, una 402 B leggera fa la sua apparizione , essa riprende questa volta la carrozzeria della nuova 202 ma montata sullo chassis della 402 leggera e con il nuovo motore di 2.142 c.c. a testata in Alpax. Esteriormente questo nuovo modello è riconoscibile dal tubo di rifornimento situato al centro della ruota di scorta a vista , e dal monogramma di calandra posto questa volta in alto sotto al leone . Questa berlina ha di serie il tetto apribile, una grande “première “ per l’epoca, l’equipaggiamento interno è più simile a quello della 202 con dei sedili anteriori separati meno imbottiti che sulla 402 normale ; il modello è disponibile nei primi tempi solo in versione berlina quattro porte, quattro posti , cambio Cotal in opzione. Altro modello appare al Salone di Ottobre 1938, è la 402 B , infatti si tratta della nuova denominazione della 402 che beneficiando del nuovo motore 2.142 c.c. grazie ad un allungamento della corsa di 7 mm. La potenza passa a 63 CV (con la testata in Alpax disponibile unicamente sulle GranLusso e GranTurismo) o a 60 CV (testata di fusione). Queste versioni sono cambiate visualmente adottando un cofano posteriore prominente col monogramma 402 nella parte inferiore a filo della targa, la quale è illuminata da due fanalini oblunghi. Questa 402 B si declina in Berlina, Familiare, Coach decappottabile Coach senza montanti. Lo chassis lungo è ancora utilizzato sulla trasformabile Eclipse, sulla limousine commerciale, sulla limousine familiare e sulle 402 dette BL lunghe. Le versioni alte di gamma ricevono un panno a coste fine grigio o bruno. Nello stesso tempo Peugeot procede alle prime prove del suo motore Diesel su una 402 B. Nel Febbraio 1939 montaggio di una nuova evoluzione del cambio Cotal (S.M.4) con nuove demoltiplicazioni. In primavera 1939 la 402 B riceve un nuovo cofano posteriore dove la ruota di scorta viene sistemata all’interno, il tubo di rifornimento spostato sulla destra ed il cofano si apre dal basso verso l’alto. La 402 BE sarà prodotta fino a Marzo 1941, la 402 B e la 402 BL terminano la loro carriera nel Dicembre 1941, ed a seguito di ordini passati dall’esercito qualche esemplare di 402 B leggera sarà ancora consegnato fino a Luglio 1942. Identificazione 402 Tipo Data fabbricazione 402 Settembre 1935 Dicembre 1936 402 L 402 E 402 LE 402 LT 402 B 402 BE 402 BL 402 BLE Ottobre 1935 Luglio 1938 Dicembre 1935 Luglio 1938 Dicembre 1935 Luglio 1938 Settembre 1935 Novembre 1936 Luglio 1938 Dicembre 1941 Luglio 1938 Marzo 1941 Agosto 1938 Dicembre 1941 Settembre 1938 Maggio 1940 da 614.001 da 473.001 da 478.001 da 742.001 da 801.001 da 820.001 da 272.501 da 368.001 a a a a a a a a Luglio Ottobre Settembre Settembre da 790.021 da 367.001 da 811.001 da 401.101 a 800.914 a 367.836 a 820.000 a 405.000 402 Leggera 402 Leggera E 402 B Leggera 402 B Leggera E 1937 1937 1938 1938 N° chassis Gennaio 1937 Luglio 1938 Giugno 1938 Giugno 1938 Luglio 1942 Settembre 1940 da 593.501 a 609.960 da 684.001 a 704.000 629.500 476.034 478.383 744.083 811.000 825.000 279.994 370.000 PEUGEOT 402 Guida all’acquisto Carrozzeria Le Peugeot 402 di sovente hanno percorso dei chilometraggi che il costruttore non avrebbe mai immaginato, e parallelamente la concezione stessa di queste vetture limita la propensione alla corrosione grazie alla qualità delle lamiere ed alla struttura tutta d’acciaio esente da scatolature dove si possa condensare l’umidità. Infatti le poche tracce di ruggine si possono scoprire intorno alla chiusura del tetto apribile o intorno alla guarnizione del parabrezza a differenza delle altre auto in cui i sottoporta o le parti basse delle porte risultano sempre marci . Degna d’attenzione è la zona posteriore della scocca dove è fissato il paraurti (il quale ha solo una funzione estetica) se ha subito urti deve essere ripristinata con la sua forma originale , a regola d’arte. Le tracce d’incidenti che possono influire sul funzionamento, vanno ricercate sull’allineamento dei cofani, dei parafanghi e della calandra. Una volta superato questo esame si deve pensare ad uno altrettanto importante: infatti dato l’alto grado di finizione della 402 dovuto agli accessori ed elementi decorativi molto curati, qualora questi siano deteriorati o mancanti, il reperimento può risultare un serio problema. Motore I due tipi di motori (TH non incamiciato o TH2 a camice umide) hanno la reputazione di essere quasi indistruttibili a condizione di sostituire regolarmente la catena distribuzione e revisionare il circuito di raffreddamento. L’esperienza di un certo numero di utilizzatori dice che la pompa dell’acqua è un po’ sotto dimensionata con cuscinetti fragili ed i tubi sono a volte corrosi o bloccati dal calcare, quando non sono totalmente da sostituire. Prima di rimettere in strada una tale meccanica è dunque importante verificare lo stato dei tubi, ma egualmente di procedere ad una pulizia del circuito di raffreddamento (aceto d’alcool ed acqua, motore in movimento). Sembrerebbe che questi motori abbiano una certa propensione a consumare un po’ d’olio, più accentuata nelle versioni non incamiciate che può arrivare fino a due litri per 1000 km. Il consumo di benzina varia dagli 11 ai 15 litri per 100 km a seconda dei percorsi ed alla pesantezza del piede sull’acceleratore. La benzina senza piombo è tollerata dalla 402 ma impone una piccola smerigliatura delle valvole ogni 10.000/15.000 km circa ( ogni 5 anni se si calcola il chilometraggio medio di un collezionista). Alimentazione Parlando di alimentazione è bene dire che numerosi sono quelli che preferiscono cambiare il loro carburatore Zenith EX 22 invertito con un Solex più facile da regolare , tendenza che era già in voga negli anni ‘50. La robustezza della meccanica presenta il piccolo neo di essere un po’ rumorosa quando gira sui rapporti intermedi (rumori di distribuzione e di bilancieri), questo può sorprendere chi è abituato alla silenziosità dei motori di oggi. Trasmissione La pratica della doppietta è una necessità quasi vitale se non si vuole rovinare la dentatura degli ingranaggi o finire per grippare l’albero primario. Il cambio Cotal funziona egregiamente a condizione di sorvegliare il livello dell’olio ed avere una dinamo che carica perfettamente; comunque si dovrà fare attenzione se si nota un certo pattinamento al passaggio dei rapporti determinato da un’ossidazione dei contatti o dalla batteria bassa di tensione. La trasmissione alle ruote posteriori avviene attraverso un albero con cuscinetto centrale nel tubo di spinta e raccordato al ponte con una scanalatura che a volte prende gioco. Il ponte posteriore , come su tutte le Peugeot è di una robustezza leggendaria se si prende la precauzione di lubrificarlo all’olio di ricino “ corona di bronzo oblige”. Freni La frenata comandata a mezzo di cavi muniti di guaine morbide (da ingrassare abitualmente per evitare il bloccaggio) con freni auto-centranti Bendix , impongono una regolazione ogni qualvolta la vettura tira da una parte o dall’altra. Sterzo Lo sterzo a vite e settore è duro a bassa velocità e leggero a grande velocità , e tenuto conto del numero superiore di articolazioni prende gioco più facilmente del tipo a cremagliera. Sospensioni Le ruote anteriori sono indipendenti , e la loro sospensione è assicurata da molle trasversali (attenzione, il bullone d’assemblaggio a volte si può troncare). Posteriormente si hanno le balestre del tipo “Cantilever” che se necessitano di ricarica vanno affidate ad un professionista. Gli ammortizzatori a leva di cui è fornita la 402 qualora fossero usurati , influiscono sulla tenuta di strada della vettura ; la loro revisione è un lavoro delicato che richiede l’opera di specialisti o quantomeno avere le istruzioni tecniche fornite dall’Adventure Peugeot. Per concludere la 402 globalmente è una vettura fatta per viaggiare, solida, adatta per grandi percorsi, che tiene una bella media di 90/100 km/h con un confort reale per i suoi passeggeri offrendo anche un bel bagagliaio malgrado la presenza su certi modelli della ruota di scorta. Evidentemente si potrà rimproverare alla 402 qualche esitazione a frenare , o dei piccoli rumori di distribuzione ma non dimentichiamo che questa signora ha circa 70 anni e sia nella salute che nell’aspetto, nel traffico di oggi poche sue coetanee le reggono il confronto ! Fausto Tronelli