LORD OF WAR LORD OF WAR

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LORD OF WAR LORD OF WAR
Fulvio Lucisano
presenta
Nicolas Cage
LORD OF WAR
un film di
Andrew Niccol
www.iif-online.it/lordofwar
Uscita: 18 novembre 2005
a sostegno di
Lord of War
CAST ARTISTICO
Yuri Orlov
Jack Valentine
Vitaly Orlov
Ava Fontaine
Simeon Weisz
Andre Baptiste Junior
Irina Orlov
Anatoly Orlov
Criminale Ucraino
Criminale Ucraino
Venditore di Armi
Colonnello Oliver Southern
NICOLAS CAGE
ETHAN HAWKE
JARED LETO
BRIDGET MOYNAHAN
IAN HOLM
SAMMI ROTIBI
SHAKE TOUKHMANIAN
JEAN-PIERRE NSHANIAN
JARED BURKE
DAVID SHUMBRIS
JEREMY CRUTCHLEY
DONALD SUTHERLAND
CAST TECNICO
Soggetto/Sceneggiatura/Regia
Fotografia
Scenografie
Costumi
Montaggio
Produzione
Produzione ecesutiva
Distribuito da
Durata
Uscita
ANDREW NICCOL
AMIR MOKRI
JEAN VINCENT PUZOS
ELISABETTA BERALDO
ZACH STAENBERG, A.C.E.
ANDREW NICCOL
PHILIPPE ROUSSELET
NORM GOLIGHTLY
FABRICE GIANFERMI
BRADLEY CRAMP
ANDREAS SCHMID
ITALIAN INTERNATIONAL FILM
120 minuti
18 novembre 2005
Ufficio stampa:
Valentina Guidi tel 335.6887778 – [email protected]
Mario Locurcio tel 335.8383364 - [email protected]
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Lord of War
SINOSSI
Basato su fatti reali, LORD OF WAR è un’avventura d’azione ambientata nel mondo del
traffico internazionale di armi.
Il film segue le imprese del mercante di armi Yuri Orlov (NICOLAS CAGE). Attraverso
alcune delle zone di guerra più pericolose, Yuri lotta per stare sempre un passo avanti a un
implacabile agente dell’Interpol (ETHAN HAWKE), ai suoi rivali in affari e persino ad alcuni
dei suoi clienti tra cui figurano i dittatori più noti del pianeta.
Il film approfondisce una conseguenza poco nota della fine della Guerra Fredda: l’enorme
quantitativo di armi andate improvvisamente in disuso, vendute dagli stati dell’ex Unione
Sovietica ai paesi in via di sviluppo (in modo particolare all’Africa) e le ingenti somme di
denaro incassate dai trafficanti di armi che le hanno vendute.
Sono molti a ritenere che sia trattato del colpo più grosso del XX secolo. Solo in Ucraina tra il
1982 e il 1992 sono state rubate armi per un valore che supera i 32 miliardi di dollari. Nessun
colpevole è mai stato arrestato o perseguito.
Oltre al premio Oscar® NICOLAS CAGE (“Il mistero dei templari”, “Adaptation”, “Via da
Las Vegas”, “Face Off”, “Con Air”, “The Rock”) troviamo nel cast ETHAN HAWKE
(“Taking Lives”, “Training Day”, “Gattaca – La porta dell’universo”, “Giovani, carini e
disoccupati”, “L’attimo fuggente”), e BRIDGET MOYNAHAN (“Io Robot”, The Sum of All
Fears, “La regola del sospetto”, “Le ragazze del Coyote Ugly”), JARED LETO (“Panic Room”,
“Fight Club”, “Requiem For A Dream”, “American Psycho”) ed il candidato all’Oscar® IAN
HOLM (“Il Signore degli anelli”, “The Aviator”, “The Day After Tomorrow – L’alba del
giorno dopo”, “Il dolce domani”, “Alien”).
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Lord of War
LORD OF WAR: DALLA STORIA AL GRANDE SCHERMO
Il tema attuale del traffico internazionale di armi è dibattuto e discusso dai media ma non è mai stato
realizzato un film che raccontasse tanto direttamente la realtà di questo commercio. L’autore/regista
Andrew Niccol ha tratto ispirazione da una serie di eventi degli ultimi anni, per ideare il personaggio di
Yuri Orlov, il trafficante di armi i cui accordi commerciali gli hanno valso l’epiteto di ‘Signore della
Guerra’. Nato dalle storie di cinque diversi trafficanti d’armi realmente esistiti, il personaggio di Orlov
per Niccol rappresenta anche lo studio sulla persona, che gli consente di esplorare i lati più oscuri
dell’animo umano.
Per quanto Orlov sia frutto di fantasia, gli eventi raccontati nel film non lo sono.
Niccol commenta: “Quasi tutti i fatti del film hanno un precedente reale. Elicotteri militari venduti
come mezzi di soccorso, trafficanti di armi che cambiano il nome e le registrazioni delle loro navi in
alto mare, un noto criminale liberato dal carcere negli Stati Uniti in circostanze misteriose, i fatti sul
saccheggio delle attrezzature militari sovietiche dopo il collasso dell’U.R.S.S., sono tutti veri”.
Tuttavia è stata proprio l’aderenza alla realtà ad avere reso perfino più difficile del solito reperire
finanziamenti per il progetto. Niccol riflette: “Dato che il film non si esime dal rendere noti fatti
concreti sul ruolo degli Stati Uniti nella fornitura di armi, era considerato troppo polemico”.
Il compito di trovare finanziamenti americani è stato reso ancora più difficile dal periodo in cui la
sceneggiatura è stata presentata, la settimana precedente all’inizio della Guerra in Iraq.
Sono stati poi una serie di investitori stranieri ad aver avuto coraggio sufficiente da scommettere sulla
validità del film e sulla forza della sceneggiatura. Il produttore Philippe Rousselet è stato di importanza
fondamentale nel procurare i finanziamenti per la realizzazione del film ed anche lui non l’ha trovato
un compito facile: “Quando cerchi di vendere un film che racconta la storia di un trafficante di armi
una settimana prima dell’inizio della guerra in Iraq, hai idea di quanto sia difficile mettere insieme la
somma necessaria. Mi ci è voluto effettivamente un anno e mezzo, e probabilmente nello stesso tempo
avrei potuto mettere in piedi tre progetti e con tutti i contratti che ho stipulato avrei potuto fare tre
film; ma alla fine è partito”.
Né Rousselet né Niccol avevano intenzione di abbandonare il progetto, quando inizialmente Rousselet
era salito a bordo, era rimasto affascinato dalla qualità e dall’intelligenza dello stile di Niccol ed era
certo che sarebbe stata una produzione di raro pregio. Rousselet aggiunge: “È una vera fortuna leggere
una sceneggiatura come quella di Andrew”.
È stata la forza del materiale ad aver richiamato un cast di alto livello come quello di Lord of War, il
protagonista Nicholas Cage che veste i panni del trafficante di armi Yuri Orlov riflette: “Di certo sono
rimasto colpito dalla mancanza di inibizioni, dalla sua onestà, non sono molti ad avere il coraggio di
porre la questione come ha fatto Andrew. In parte è questo il motivo per cui ho voluto partecipare, mi
sembrava diverso da tutti gli altri. La storia era originale ed unica ed è uno sguardo all’interno di
quella che credo sia la realtà del traffico di armi”.
Cage, che ha creduto nel progetto tanto da prendere alla realizzazione, continua: “Abbiamo iniziato a
lavorarci circa due anni fa, parlando con Andrew della sceneggiatura, organizzando incontri sui temi
principali, parlando con gli altri attori e discutendo sulla realizzazione. Non è un film a basso costo, è
forse uno dei film veramente indipendenti più costosi; in questo non c’è nessuna componente
americana che finanzia il film”.
Il produttore Rousselet ricorda il primo incontro tra Cage e Niccol. “Lui (Niccol) e Nic si incontravano
per la prima volta, Niccol aveva nel suo ufficio un tavolo di 10 metri coperto di foto di riviste e
quotidiani con tutto quello che riguardava le sue idee per il film; come sarebbe stato. Stava
illustrando il film a Nic e al lato del tavolo c’era un vero mitra AK-47. Andrew chiese a Nic, ‘Allora
vuoi fare il film o no?” Nic rispose, “Si”.
Lo stesso Niccol non poteva immaginare altro attore capace di interpretare con tale carisma il ruolo di
Yuri Orlov e il suo conflitto morale: “Nicolas Cage è probabilmente l’unico attore che potrebbe
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Lord of War
interpretare un trafficante di armi come Yuri Orlov, risultando allo stesso tempo plausibile e
affascinante”.
Non era solo Cage ad essere attratto dal materiale, l’attore Ethan Hawke che interpreta l’antagonista di
Orlov, l’agente dell’Interpol Jack Valentine era già un fan del lavoro di Niccol, con cui aveva già
collaborato al film “Gattaca – La porta dell’universo”; l’attore commenta: “Tutto il modo di scrivere di
Andrew mi sorprende” commenta Hawke. “Prima di tutto, l’argomento in sé è una parte estremamente
interessante da esplorare dell’universo umano. So di essere rimasto profondamente colpito e molto
interessato dalla sceneggiatura”.
L’attore Jared Leto che ha vestito i panni di Vitaly, il fratello minore di Orlov aggiunge: “Questo film è
davvero unico, quando lessi il sceneggiatura rimasi molto colpito perché in parte è una critica sociale
radicale ed in parte lo studio del personaggio di un trafficante di armi, qualcosa che non ho mai visto
prima al cinema. Non ho mai visto nessun film su questo mondo, mi ha affascinato e insegnato molto”.
L’attrice Bridget Moynahan è d’accordo con i suoi colleghi: “Non ci sono molti copioni scritti bene,
per cui tenevo moltissimo a questo progetto. Sono stata davvero felice di ottenere finalmente la parte,
in modo particolare anche per il cast”.
A completare il cast di rilievo il regista Andrew Niccol ha chiamato anche l’attore veterano Ian Holm
nei panni del trafficante di armi della vecchia scuola, Simeon Weisz, che contrasta il giovane e
sfacciato Orlov interpretato da Cage. La presenza sullo schermo dell’attore Eamonn Walker ha dato
corpo a uno dei dittatori africani più efferati, Andre Baptiste, insieme a Sammi Rotibi che ha
impersonato l’assurda violenza del figlio di Baptiste, Andre Junior.
In effetti, il produttore Philippe Rousselet ha confermato prontamente che la sceneggiatura di Niccol ha
suscitato una risposta affermativa immediata da parte di ogni attore cui si era rivolto, Rousselet
racconta entusiasta: “Nic è stato legato al film in tutto il suo sviluppo, è stato il primo a salire a bordo.
Ethan è da sempre nella mente di Andrew, per cui noi abbiamo lavorato immaginando che Ethan
avrebbe fatto parte del film. Per cui anche se non avevamo ufficialmente strutturato il processo,
ufficiosamente è sempre stato con noi. La caratteristica straordinaria di Andrew e del suo lavoro sta
proprio nel fatto che gli attori, una volta letto il copione o parlato con lui, non hanno esitato un
attimo”.
L’ATMOSFERA DEL FILM
Jared Leto commenta: “Tendenzialmente non vado a vedere i film in cui recito, ma sono veramente
curioso di questo film, perché è talmente unico e la sua dimensione… beh, di solito un film come questo
avrebbe un budget molto ristretto ma le persone che lo sostengono sono ovviamente davvero
coraggiose. Sono molto curioso perché l’argomento e le proporzioni della vicenda ne fanno un film
grandioso, pur essendo indipendente”.
L’attore prosegue: “Lord of War è in parte una riflessione politica e sociale, in parte lo sviluppo di un
personaggio ed anche un film avvincente”.
La portata e i diversi influssi della scrittura e della regia di Niccol hanno reso ancora più difficile
classificare questa produzione, anche se lo stesso Niccol parla del film con termini essenziali: “Dato
che Yuri è un trafficante di armi internazionale, il film è primariamente un road movie, in cui si
susseguono oltre 13 paesi, collegati dall’intensa fotografia di Amir Mokri e dalle ingegnose
scenografie di Jean Vincent Puzos. I loro talenti si uniscono nel raffigurare il triste paradosso del
traffico di armi internazionale”.
Rousselet loda anche il talento dello scenografo Puzos per la realizzazione degli ambienti afflitti dalla
guerra in cui si muove Yuri Orlov, anche se Puzos ha lavorato con risorse limitate: “È un film molto
indipendente da 50 milioni di dollari, ed è molto difficile creare gli ambienti descritti nella
sceneggiatura e tutto il cast tecnico ha compiuto uno sforzo enorme per raggiungere lo scopo. Hanno
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lavorato con un budget limitato, dando vita a un film che sullo schermo, sembra costato 200 milioni di
dollari”.
Leto spiega: “È un film incredibile. Perché visivamente propone cose che nessuno di noi ha mai visto
davvero. Dopo una battaglia nelle strade resta sull’asfalto un tappeto di bossoli vuoti ed è una cosa
che non vediamo mai. Ti porta in luoghi inaspettati”.
Conclude: “Per me si tratta di un film politico per i tempi che stiamo vivendo. Ora sembra ancora più
importante, darà decisamente da riflettere”.
Il coprotagonista Hawke è d’accordo sulla preponderanza dell’aspetto politico del film, quello che in
Lord of War è raffigurato come il mondo contemporaneo è visto attraverso gli occhi di un trafficante di
armi: “La verità è che questo paese (gli Stati Uniti), fabbrica e vende molte armi. E le vendiamo a
molta povera gente che finisce per uccidersi a vicenda”.
Il produttore Norm Golightly è d’accordo: “È davvero un’istantanea di un personaggio che segue una
linea morale tutta sua, in un certo senso, che segue il proprio codice che si è ritagliato su misura in un
mondo molto legato alla realtà. Per cui anche un’istantanea del modo in cui funziona il mondo oggi e
di cosa accade dietro le quinte e di cui molte persone hanno sentore, che stride con quello che si vede
nei notiziari tutte le sere”.
Tuttavia, anche se il pubblico dovesse cogliere un messaggio politico nel film, questo vuole essere
comunque principalmente una storia drammatica: “Se hai una sceneggiatura dal titolo ‘Lord of War’,
quando la gente vede il film per la prima volta, potrebbe sembrare un film d’azione ma non lo è, è una
storia drammatica”, spiega Nicolas Cage. “Gioca sul genere d’azione presentato in forma
cinematografica ma segue una direzione del tutto diversa”. Cage è rimasto anche affascinato dalla
“sensibilità da humour nero”che percorreva il film e che ha controbilanciato l’attività illegale di Orlov
con momenti di autentica umanità. Il coprotagonista Ethan Hawke si è trovato anche lui attratto dalla
commistione di humour nero e drammaticità della storia di Niccol.
Il regista conclude: “Il film finirà inevitabilmente nella sezione “DRAMMATICO” del negozio di
video, se si trovasse nella sezione ‘TRAFFICO DI ARMI’ sarebbe solo, visto che è un mondo che
abbiamo visto di rado, se non mai, al cinema. Spero che il pubblico trovi nel film lo spunto di molte
riflessioni”.
LA PRODUZIONE
Le riprese di Lord of War sono iniziate il 2 agosto 2004 a New York, ed effettuate in diverse location a
Manhattan e nella zona di Brighton Beach a Coney Island. Dopo nove giorni di riprese, la produzione
si è spostata a Città del Capo in Sudafrica per dieci settimane. Questa fase si è conclusa il 2 novembre
2004, con tre giorni di lavoro nella Repubblica Ceca, dove sono stati filmati i paesaggi dell’Europa
orientale ed un’ex base militare sovietica che nel film si trova in Ucraina.
Attori e tecnici di Lord of War hanno sentito un rispetto enorme per la vastità e la precisione delle
ricerche preparatorie condotte dal regista Andrew Niccol, anche prima di iniziare a scrivere la
sceneggiatura. Senza dubbio l’autorità principale per quanto riguardava fatti e personaggi di Lord of
War era lo stesso autore.
Rousselet spiega: “Tutte quelle ricerche le ha davvero svolte Andrew, che lavora in maniera molto
indipendente, visto che è la persona che si occupa di tutto il lavoro preparatorio, in effetti fa tutto il
lavoro. Andrew è talmente preciso e un tale perfezionista da non tralasciare nulla, ha già la risposta
pronta a ogni domanda”.
Hawke concorda: “Uno degli aspetti che mi piace di Andrew è che si sofferma su aspetti su cui di solito
si sorvola, e nel lavorare con lui la cosa più interessante è che svolge tante ricerche, tanto da
inondarti. Basta rivolgersi a lui per sapere tutto ciò che serve sull’argomento del film”.
Jared Leto aggiunge: “La sceneggiatura di Andrew è tanto ricca da fornire tutte le indicazioni sulla
direzione da prendere. Ha svolto un ottimo lavoro”.
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Il produttore Norm Golightly commenta: “Niccol non ha tralasciato molti approfondimenti alla fine!”
È stata la conoscenza di Niccol dell’argomento che stava sviscerando, unita alla sua dedizione nel
creare un quadro realistico del mondo di Orlov, ad aver portato poi la produzione a girare in una delle
aree più pericolose di Città del Capo. Nonostante molti dubbi in fatto di sicurezza, Niccol era certo che
avrebbe fornito la ricostruzione perfetta dello scenario delle strade di Monrovia.
Il risultato, come testimonia prontamente anche Rousselet, è stato: “Fantastico e molto vicino alla
realtà di Monrovia in Liberia”.
In effetti la varietà del paesaggio sudafricano ha consentito di ricreare con il budget della produzione
una serie di paesi africani, asiatici e sudamericani, perfino luoghi tanto diversi come l’Ucraina e i
Carabi, dove Orlov si deve recare, senza doversi spostare in tutti questi paesi. Attori e tecnici sono
rimasti sopraffatti dalla bellezza e dall’intensità del paesaggio, Cage commenta: “È uno splendido
paese, la luce particolare qui in Africa, puoi vedere gli animali e fare moltissime cose, è un’esperienza
altamente adrenalinica”.
Leto nota: “É uno degli aspetti unici del Sudafrica, vi si trova una copia della maggior parte degli
ambienti naturali del mondo. E dal punto di vista della topografia è un paese splendidamente
originale. È stato un piacere girare il film qui”.
Per quanto il paesaggio africano fosse ipnotico per attori e tecnici l’attore Nicolas Cage non ha trovato
molto attraente parte della fauna che lo ha accompagnato: “Sul set c’era un avvoltoio del capo
sudafricano ed ero certo che fosse una specie di feroce velociraptor di Jurassic Park. Sembrava un
dinosauro, urlava, strideva, saltava ed aveva artigli tali da fare a pezzi qualsiasi parte del corpo
toccassero. E gli davano da mangiare dei piccoli avvoltoi il che rendeva la scena ancora più orribile!”
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GLI ATTORI RACCONTANO I LORO PERSONAGGI
NICOLAS CAGE parla di Yuri Orlov
Quando lessi la prima volta il copione non ero proprio sicuro di voler interpretare questo personaggio
perché avevo paura che mi entrasse troppo dentro e anche quello che faceva mi spaventava. Allo stesso
tempo, però, credo che sia arrivato a un punto in cui crede che ciò che fa possa davvero… Sono
titubante nel dire qualsiasi cosa al riguardo perché si tratta di riflessioni soggettive, nate da
un’interpretazione personale e ciò che si sottintende è molto più interessante di quello che si può dire al
riguardo. Il fatto principale è che la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni e il diavolo è
una persona fantastica. Per cui sono semplicemente una brava persona con buone intenzioni, il film è
l’analisi approfondita di un personaggio, raccontato dalla prospettiva di un protagonista improbabile
come Yuri Orlov. Di solito non ci sono film raccontati dalla parte di un vero trafficante di armi. E il
rapporto con il personaggio di Jared (Vitaly), pur essendo mio fratello nel film, somiglia
sostanzialmente a una relazione padre/figlio, dato che i nostri genitori – ammettiamolo – hanno
cresciuto un tossico e un trafficante di armi. In un certo senso siamo soli, per cui credo che siamo più
vicini tra noi di quanto non siamo legati ai nostri genitori.
JARED LETO parla di Vitaly Orlov
Io vesto i panni di Vitaly, il fratello di Nicolas Cage (Yuri) nonché socio nel crimine, la sua coscienza
in un certo senso. In questo film sono un sognatore, un innocente; uno che vuole fortemente fare tante
cose ma non riesce a capire come metterle in pratica. Non sa come realizzare ciò che desidera
veramente, che è una condizione molto frustrante. In quanto esseri umani abbiamo tutti attraversato fasi
come queste, è un cuoco e il suo sogno è quello di aprire un ristorante. È un ragazzo semplice sotto
molti aspetti. Ama profondamente il fratello, che è stato la sua forza motrice tutta la vita e i due hanno
un rapporto davvero speciale. Si appoggiano molto l’uno all’altro.
Yuri è l’antieroe, è una persona che si ama senza sapere il perché. È spietato e moralmente alla deriva,
ma in lui c’è ancora dell’umanità. Credo che Vitaly viva di grandi speranze ma non sappia come
realizzarle e che Yuri sia l’opposto, si impegna, sa cosa vuole se lo prende.
ETHAN HAWKE parla di Jack Valentine
Sono l’agente Valentine. Lavoro per l’agenzia internazionale di polizia, Interpol e cerco di scovare
questo trafficante internazionale di armi. Questo è il succo, fondamentalmente, io tampino Nic per tutto
il film. Credo che da parte mia sia un comportamento ossessivo. Non credo che a Nic importi davvero,
lui sta semplicemente ingannando tutti quanti. Mentre io, invece, sono il classico militare che ha questa
lista molto precisa di cosa è giusto e sbagliato ed è determinato a metterla in atto. Credo che il
personaggio di Nic sia in netta opposizione a tutto questo. L’aspetto interessante degli agenti
dell’Interpol in caccia di trafficanti di armi è che anche loro vanno in giro armati di mitra e sparano alla
gente.
BRIDGET MOYNAHAN parla di Ava Fontaine
Lei non sa cosa faccia Yuri. Al matrimonio ammette di sapere che ha una specie di doppia vita ma che
non avrebbe approfondito troppo. Ha accettato la situazione. C’è un legame incredibile e un rapporto
affettuoso tra i due. Credo che abbia l’impressione che lui (Yuri) fosse coinvolto in qualcosa di non
“legale” ma non credo che ci abbia mai riflettuto molto. Voglio dire chi lo farebbe mai? Credo che sia
facile ignorare le cose nelle relazioni, credo che tutti lo facciano e poi si inventino delle scuse o che poi
il tempo passi. Non credo che la sua situazione sia unica, anche se chiaramente sono i dettagli della sua
situazione ad esserlo. È capace di farsene una ragione, ma con il procedere della storia prende sempre
più coscienza. E credo che con un figlio e con le altre cose che le accadono debba prendere una
decisione.
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IL CAST ARTISTICO
NICOLAS CAGE - Yuri Orlov
Il premio Oscar® Nicolas Cage è uno degli attori più versatili del nostro tempo, che si è distinto allo
stesso modo nel genere drammatico e nella commedia. La sua indimenticabile performance nei panni di
un alcolizzato che beve fino alla morte nel dramma della MGM "Via da Las Vegas”, diretto da Mike
Figgis gli ha valso il primo Oscar®, seguito da un Golden Globe e dal premio di miglior attore del New
York Film Critics Circle, Los Angeles Film Critics Association, Chicago Film Critics e del National
Board of Review. Cage era già un protagonista affermato quando fu candidato all’Oscar®, Golden
Globe, Screen Actor's Guild e al BAFTA per il doppio ruolo dei fratelli gemelli, 'Charlie' e 'Donald
Kaufman' nella commedia di Spike Jonze, "Adaptation”, con Meryl Streep e Chris Cooper.
Nel 2003, Cage è stato protagonista de “Il genio della truffa” della Warner Brothers, in cui interpretava
un artista del crimine fissato, sul punto di mettere a segno una truffa colossale, quando la figlia
teenager sopraggiunge inaspettatamente. Diretto da Ridley Scott, il film vedeva protagonisti anche Sam
Rockwell e Alison Lohman. Il film è stato presentato al Festival di Venezia e ha preso parte al Toronto
Film Festival.
Di recente abbiamo visto Cage ne “Il mistero dei templari” di Jerry Bruckheimer e Disney film, per la
regia di Jon Turteltaub. Cage ha anche preso parte accanto a Michael Caine a "Weatherman” di Gore
Verbinski per Paramount Studios.
"Weatherman" parla di un meteorologo che vive con moglie e figli a Chicago e che deve affrontare I
problemi derivanti da un trasferimento a New York.
Alla fine del 2002, Cage ha presentato il suo debutto alla regia dal titolo "Sonny” prodotto da Gold
Circle Films, Vortex Pictures e Saturn Productions dello stesso Cage, per il quale il regista ha riunito
un cast sbalorditivo di attori come il premio Golden Globe James Franco nel ruolo del protagonista
'Sonny', un gigolo, e poi Mena Suvari, Brenda Blethyn ed Harry Dean Stanton. Il film è stato accolto al
Festival di Deauville del 2002, sempre nel 2002, la società di produzione di Cage, la Saturn Films, ha
realizzato per la Universal Pictures, "The Life of David Gale”. Il film aveva per protagonisti Kevin
Spacey nei panni di un assassino nel braccio della morte, Kate Winslet, che interpretava una giornalista
e Laura Linney come attivista contro la pena di morte. La Saturn Films ha prodotto inoltre il successo
di critica della Lions Gate, "L’ombra del vampiro”, per cui Willem Dafoe è stato candidato all’Oscar®.
Sempre nel 2002, Cage era protagonista nei panni del Sergente Joe Enders di “Windtalkers”, di John
Woo, un dramma ambientato nella seconda Guerra mondiale, prodotto da MGM.
L’attore ha anche preso parte a “Il mandolino del Capitano Corelli” di Universal Pictures, per la regia
di John Madden e scritto da Shawn Slovo, il film è una storia romantica basata sull’omonimo romanzo,
ed è stato girato interamente in Grecia, nell’isola di Cefalonia.
Cage è tornato poi alla commedia romantica nel ruolo di protagonista, accanto a Tea Leoni, con "The
Family Man”, della Universal, per la regia di Brett Ratner ("Rush Hour – Due mine vaganti"). Per la
sua performance, Cage è stato premiato nel 2000 con il Blockbuster Entertainment Award. Lo stesso
anno l’attore è stato protagonista del remake "Fuori in 60 secondi”, di Jerry Bruckheimer, con Angelina
Jolie e Giovanni Ribisi e nel successo di critica di Martin Scorsese "Al di là della vita" con Patricia
Arquette e John Goodman.
Nel febbraio del 1999, Cage ha recitato in "8 mm – Delitto a luci rosse” della Columbia TriStar. Il film,
diretto da Joel Schumacher, vedeva protagonisti anche Joaquin Phoenix ed è stato presentato al Festival
di Berlino. Nel 1998, l’attore la lavorato con Brian De Palma in "Omicidio in diretta”, della Paramount
Pictures nonché nel successo di incassi della Warner Bros "City of Angels – La città degli angeli”, con
Meg Ryan e per la regia di Brad Silberling.
"City of Angels" è il remake dell’acclamato film di Wim Wenders del 1987 "Il cielo sopra Berlino”.
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Nel 1997, Cage ha preso parte al thriller d’azione di grande successo "Face Off” di John Woo, di cui
era protagonista accanto a John Travolta. Il ruolo gli valse un Blockbuster Entertainment award come
miglior attore in un film d’azione, nonché tre candidature all’MTV Movie Award per la miglior
performance maschile, miglior duo sullo schermo (con John Travolta) e miglior antagonista. Cage è
stato anche protagonista, accanto a John Cusack e John Malkovich di "Con-Air”, che lo ha visto di
nuovo collaborare col produttore Jerry Bruckheimer, nonché del successo d’azione "The Rock" accanto
a Sean Connery ed Ed Harris per la Simpson-Bruckheimer Productions e Hollywood Pictures.
Cage ha recitato accanto a Shirley MacLaine, nel successo della TriStar "Cara, insopportabile Tess”, e
nell’acclamato noir prodotto da Propaganda "Red Rock West", accolto da un pubblico entusiasta,
nonostante la distribuzione limitata. L’attore ha ripreso la collaborazione con il regista Andrew
Bergman in "Può succedere anche a te" accanto a Bridget Fonda e Rosie Perez, ed è stato protagonista
del thriller di Barbet Schroeder "Il bacio della morte”.
È stato il ritratto di Cage del tormentato veterano della Guerra del Vietnam di "Birdy" a far notare la
prima volta le sue qualità di attore. Diretto da Alan Parker, "Birdy" vinse il premio della giuria a
Cannes, successivamente Cage fu candidato al Golden Globe come miglior attore protagonista per il
ruolo dell’amante di Cher in "Stregata dalla luna”. “Cuore selvaggio” di David Lynch, con Cage e
Laura Dern, vinse la Palma d’Oro al Festival di Cannes del 1990.
Nel 1992 è stato candidato ancora al Golden Globe per la commedia romantica "Mi gioco la moglie…
a Las Vegas”, diretto da Andrew Bergman per la Castlerock, accanto a Sarah Jessica Parker e James
Caan. Nell’agosto del 1996, Cage è stato premiato al Festival di Montreal con l’autorevole premio alla
carriera.
L’attore ha avuto l’onore di ricevere il primo Distinguished Decade in Film Award, mai attribuito
prima da ShoWest. Inoltre, con una nota cerimonia, ha lasciato l’impronta della mano e del piede al
Grauman's Chinese Theater su Hollywood Boulevard, è stato premiato dalla American Cinematheque
dal Moving Picture Ball Award del 2001, preceduto da colleghi del calibro di Sean Connery, Mel
Gibson e Jodie Foster.
Sempre al cinema ha preso parte a "Valley Girl”, "The Cotton Club”, "In gara con la luna”, "Nato per
vincere”, "Peggy Sue si è sposata”, “Arizona Junior” di Joel e Ethan Coen, "Stress da vampiro" e
"Apache pioggia di fuoco”.
Nicolas Cage è cresciuto a Long Beach in California, dove ha vissuto fino al trasferimento della sua
famiglia a San Francisco, quando aveva 12 anni. Cage ha poi iniziato a recitare a 15 anni, quando si
iscrisse al San Francisco American Conservatory Theatre, con cui prese parte alla produzione scolastica
di "Golden Boy”. Si trasferì successivamente a Los Angeles, e pur frequentando ancora il liceo, ottenne
una parte nel film TV "The Best of Times”. Il debutto cinematografico risale a "Rusty il selvaggio”.
Cage vive a Los Angeles.
ETHAN HAWKE - Jack Valentine
È un attore candidato all’Oscar® e al SAG per il suo lavoro in “Training Day”, Ethan Hawke affronta
una costante sfida artistica con sé stesso. Ethan si è costruito una carriera di successo non solo al
cinema, ma anche in teatro, nonché come autore e regista.
Ethan è originario di Austin in Texas, da cui poi si è trasferito a Princeton Junction nel New Jersey.
Hawke ha iniziato a studiare recitazione al prestigioso McCarter Theater di Princeton, per poi ottenere
il suo primo ingaggio professionale nella messa in scena teatrale di “St. Joan”. L’attore ha studiato
teatro anche in Inghilterra, con la British Theater Association e la Carnegie Mellon University di
Pittsburgh. Ha preso parte agli spettacoli “Il Gabbiano” al National Actors Theater e “Sophistry” di
Jonathan Marc Sherman. A Chicago, Hawke è stato protagonista della produzione dello Steppenwolf di
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Lord of War
“Buried Child” di Sam Shephard, per la regia di Gary Sinise. Recentemente ha recitato accanto a Kevin
Kline nell’”Enrico IV” al Lincoln Center Theatre, accolto da critiche entusiaste.
Vedremo presto Ethan in “Assault On Precinct 13”, il remake del thriller del 1976 “Distretto 13: le
brigate della morte” di John Carpenter per la Focus Features. Sarà protagonista accanto a Laurence
Fishburne, Drea De Matteo, John Leguizamo e Maria Bello. Diretta da regista francese Jean-François
Ríchet, la storia è ambientata nei giorni nostri, in un distretto di polizia che sta per chiudere.
Nel corso di un capodanno nevoso, un criminale ricercato, Nicholas Zambrano (Fishburne), è
temporaneamente recluso al 13° distretto in rovina, e il posto riceve attenzioni nuove e non accette da
parte di tutti gli organi della legge. Dopo il tramonto inizia una lunga notte e un eterogeneo gruppo di
poliziotti e carcerati, guidati con riluttanza dal poliziotto Jake Roenick (Hawke), devono unirsi per
sconfiggere una gang criminale che vuole prendere Zambrano ad ogni costo.
Ethan è stato protagonista del successo di critica di Richard Linklater “Before Sunset – Prima Del
Tramonto”, il sequel di “Prima dell’alba”, con Julie Delpy per la Warner Bros. Independent. Hawke è
stato anche coautore della sceneggiatura insieme al regista Richard Linklater e alla coprotagonista Julie
Delpy. Lo abbiamo visto sul grande schermo anche in “Identità violate” con Angelina Jolie, Keifer
Sutherland, Olivier Martinez e Gena Rowlands per la Warner Bros.
Ethan ha debuttato al cinema nel 1985 a 14 anni nel film di fantascienza “Explorers”, seguito poco
dopo dal ruolo primario di Todd Anderson nel film premio Oscar® “L’attimo fuggente” della
Touchstone Picture. L’attore ha proseguito con il ruolo di protagonista accanto a Jack Lemmon e Ted
Danson di “Dad – Papà” e nell’adattamento per lo schermo della classica avventura in Alaska di Jack
London “Zanna bianca un piccolo grande lupo” diretto da Randal Kleiser.
Per quanto riguarda gli altri crediti, ricordiamo, “Rich In Love” con Albert Finney, “Waterland –
memorie d’amore” con Jeremy Irons, “Vicino alla fine”, il film d’avventura tratto da una storia vera
della Disney “Alive – I sopravvissuti”, “Giovani, carini e disoccupati”, il successo di critica “Prima
dell’alba”, “Gattaca – La porta dell’universo”, “Paradiso perduto”, l’originale raffigurazione
dell’Amleto di William Shakespeare con Bill Murray, Julia Stiles e Tape di Michael Almereyda.
L’attore ha prestato la voce al personaggio di Jesse in “Waking Life”, ed è stato protagonista accanto a
Denzel Washington nel drammatico “Training Day” della Warner Brothers, per la regia di Antoine
Fuqua, per cui è stato candidato al un Sag e un Oscar® come miglior attore non protagonista.
Nel 2001, Ethan ha debuttato alla regia con il drammatico “Chelsea Walls”, il film segue cinque storie
ambientate lo stesso giorno al Chelsea Hotel e vede protagonisti Uma Thurman, Kris Kristofferson,
Rosario Dawson, Natasha Richardson e Steve Zahn. Hawke ha diretto Josh Hamilton nel
cortometraggio “Straight to One”, la storia di una giovane coppia innamorata, che vive al Chelsea
Hotel, nonché il video musicale per il film.
Hawke ha al suo attivo due romanzi, di cui il primo “The Hottest State”, è stato pubblicato da Little
Brown nell’autunno del 1996. La pagina letteraria del New York Times Book Review lo ha descritto
come "una dolce storia d’amore...[in cui]... Mr. Hawke fa un buon lavoro...[e]...evoca con naturalezza
l’irrequietezza dei 21 anni vissuti a metà delgi anni novanta a sud della 14° strada”. Il San Francisco
Chronicle l’ha definito: "Toccante e avvincente...’The Hottest State’ è pervaso di autenticità”. Il
romanzo si trova alla 19° sua ristampa, il secondo libro, “Ash Wednesday” è stato pubblicato da Knopf
nel 2002.
JARED LETO - Vitaly Orlov
Jared Leto offre al suo pubblico performance intelligenti e intense. La sua prima apparizione sul grande
schermo è stato il ruolo di protagonista, accanto a Ed O’Neill, di “Prefontaine” – un dramma
documentario di successo che racconta la tragica vita di Steve Prefontaine, una speranza olimpica nel
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fondo. L’attore ha poi proseguito guadagnandosi ulteriore fama con la sua indimenticabile performance
nei panni di un eroinomane illuso nel dramma di Darren Aronofsky “Requiem for a Dream”, con
Jennifer Connelly ed Ellen Burstyn.
Abbiamo visto di recente Leto nel film epico di Oliver Stone “Alexander”, con Colin Farrell, Anthony
Hopkins, Angelina Jolie e Val Kilmer, oltre a “Lord of War” l’attore ha preso parte anche al thriller
“Awake”.
Tra gli altri crediti dell’attore ricordiamo “Panic Room” di David Fincher con Jodie Foster e Forrest
Whitaker; “American Psycho” con Christian Bale, Chloe Sevigny e Reese Witherspoon; “Ragazze
interrotte” con Winona Ryder, Angelina Jolie e Brittany Murphy; “Fight Club” accanto a Ed Norton e
Brad Pitt; e il film corale sulla Seconda Guerra Mondiale di Terrence Malick, “La sottile linea rossa”.
Leto ha preso parte come coprotagonista a “Urban Legend” e “Gli anni dei ricordi“, con Winona
Ryder, Anne Bancroft ed Ellen Burstyn.
In televisione Leto ha vestito i panni del celebre ‘Jordan Catalano’, il rubacuori del liceo, nella serie
drammatica di grande successo di critica, “My So Called Life”.
BRIDGET MOYNAHAN - Ava Fontaine
Con il suo vivace talento ed energia Bridget Moynahan si sta rapidamente affermando quale una delle
giovani attrici più promettenti di Hollywood.
L’attrice è stata di recente protagonista, accanto a Will Smith del futuristico "Io robot" della 20th
Century Fox, il film è basato su un romanzo di Isaac Asimov.
In precedenza abbiamo visto l’attrice accanto a Al Pacino e Colin Farrell in "La regola del sospetto" di
Touchstone Pictures.
Bridget ha inoltre affiancato Ben Affleck nel thriller politico della Paramount "Al vertice della
tensione”, basato sul bestseller di Tom Clancy, prodotto da Mace Neufeld e diretto da Phil Alden
Robinson.
La Moynahan ha richiamato per la prima volta l’attenzione di un vasto pubblico con "Le ragazze del
Coyote Ugly" della Disney, prodotto da Jerry Bruckheimer ed ha preso parte ai film indipendenti
“Whipped - Ragazzi al guinzaglio" e "In The Weeds” e a "Serendipity – Quando l’amore è magia"
con John Cusack.
In televisione l’attrice vestiva i panni di Natasha, moglie di Mr. Big, nella serie di grande successo
"Sex And The City” della HBO.
Nata a Binghamton, New York e cresciuta a Longmeadow nel Massachusetts, la Moynahan vive tra
New York City e Los Angeles.
IAN HOLM - Simeon Weisz
L’attore veterano Ian Holm ha goduto di una prolifica carriera in teatro e sullo schermo che abbraccia
cinquant’anni. L’attore ha lavorato con svariati registi di fama, da Kenneth Branagh, a Peter Jackson,
Atom Egoyan, Danny Boyle, Stanley Tucci, Ridley Scott, Richard Eyre, Mike Newell, Peter Hall,
Richard Attenborough, Terry Gilliam, Luc Besson e Franco Zeffirelli.
Tra i maggiori successi cinematografici di Holm, come anche tra le produzioni minori acclamate dalla
critica ricordiamo “The Day After Tomorrow – L’alba del giorno dopo”, “Il Signore degli anelli”, “La
vera storia di Jack lo squartatore - From Hell”, “Simon Magus”, “Il dolce domani”, “Il quinto
elemento”, “La pazzia di Re Giorgio”, “Frankenstein di Mary Shelley”, “Hamlet”, “Brazil”, “Inside the
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Third Reich”, “Momenti di gloria”, “Alien”, “Niente di nuovo sul fronte occidentale” e “Oh, che bella
guerra”.
In televisione Holm ha preso parte a “The Last of the Blonde Bombshells”, “King Lear”, “Cappuccetto
rosso” di Roald Dahl, “Landscape” e due serie di “the Borrowers” per la BBC. In teatro i suoi successi
vanno da “Moonlight and Landscape”, “The Homecoming”, “The Room”, “Zio Vanya”, “The Iceman
Cometh”, “Romeo e Giulietta”, “Enrico V” e “Il giardino dei ciliegi”.
SAMMI ROTIBI - Andre Baptiste Junior
L’autenticità, il carisma e l’aspetto attraente di Sammi Rotibi hanno lasciato il segno nel panorama
cinematografico.
Sammi basa il suo lavoro sull’esperienza personale, avendo viaggiato in tutto il mondo. Ha trascorso
gran parte dell’infanzia in Nigeria. Pur essendo nato a Miami, Rotibi si trasferì nella nazione
dell’Africa occidentale quando il padre vi fece ritorno per seguire la carriera nell’industria petrolifera.
Da ragazzo Sammi si trasferì a Londra, dove terminò gli studi secondari. Tornato in Florida, frequentò
lo junior college prima di stabilirsi a Los Angeles, per proseguire gli studi al Santa Monica College e a
Cal State-Northridge.
Un incontro casuale con un agente, mentre lavorava come impiegato in una banca commerciale gli
valse una piccola parte nell’episodio finale di “21 Jump Street”. Proseguì poi a recitare, passando al
ruolo di Willie nello spettacolo teatrale “Jonin”; sempre sulle scene di Los Angeles ha poi recitato in
“Paradise Lost” di Clifford Odets, in “Calypso” nel ruolo di Desmond e in quello di Jimmy in “A Taste
of Honey” di Shelagh Delaney,.
Sammi è stato protagonista de “L’ultima alba” accolto da grande successo di critica, con Bruce Willis e
per la regia di Antoine Fuqua.
Al momento Sammi vive a Los Angeles.
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IL CAST TECNICO
ANDREW NICCOL – Soggetto/Sceneggiatur/Regia/Produzione
Nato in Nuova Zelanda, Niccol era autore e regista di spot pubblicitari a Londra prima di stabilirsi a
Los Angeles per girare film, definiti con parole sue, "più lunghi di 60 secondi”.
“Gattaca – La porta dell’Universo” una sua sceneggiatura originale ha segnato il suo debutto alla regia
cinematografica. I protagonisti erano Ethan Hawke e Uma Thurman, ed il film è stato candidato
all’Oscar® per la direzione artistica e candidato a un Golden Globe per la musica.
“The Truman Show”, con Jim Carrey e scritto e prodotto da Niccol, è stato candidato a 3 Oscar® tra
cui quello per la migliore sceneggiatura e Niccol ha vinto il BAFTA per la sceneggiatura.
Il secondo film diretto da Niccol è stato la satira, “Simone” con Al Pacino, di cui Niccol era anche
autore e produttore. Niccol è inoltre autore del soggetto originale e produttore esecutivo di “The
terminal” di Steven Spielberg, con Tom Hanks e Catherine Zeta-Jones.
AMIR MOKRI – Fotografia
Il lavoro di Mokri in pubblicità lo ha avvicinato ad alcuni dei maggiori registi tra cui Mike Bigelow,
Danny Boyle, Steve Beck, Jeff Gorman, Dale Hislip, Kevin Hooks, Richard Hoover, Gary Johns, Rick
Levine, Katherine Le Febre, Ian McDonald, Michael Norman, Michael Shapiro, Zack Snyder, Brian
Webber e Greg Wilson.
Per il cinema ha collaborato a “Blue Steel – Bersaglio mortale” diretto da Kathryn Bigelow, “Life is
Cheap” e “Il circolo della fortuna e della felicità” di Wayne Wang, al thriller “Uno sconosciuto alla
porta” con Melanie Griffiths e “Eye for an Eye”, entrambi di John Schlesinger e al film d’azione
“Freejack – In fuga nel futuro” con Emilio Estevez.
Tra le ultime collaborazioni di Mokri ricordiamo la sua seconda esperienza con il regista DJ Caruso in
“Identità violate” con Angelina Jolie e Ethan Hawke, preceduta dal film di Caruso “Salton Sea – Incubi
e menzogne” per Castle Rock Productions/Warner Bros. Mokri ha curato inoltre la fotografia del film
d’azione di Michael Bay “Bad Boys II” sequel del successo originale con Will Smith, “Bad Boys”,
prodotto da Jerry Bruckheimer.
ZACH STAENBERG, A.C.E. – Montaggio
Zach Staenberg ha al suo attivo un Oscar® e un Eddie Award dell’American Cinema Editor per il suo
lavoro in “Matrix” di Andy e Larry Wachowski. Prima di montare i successivi “Matrix Reloaded” e
“Matrix Revolutions”, Staenberg ha lavorato a “S.Y.N.A.P.S.E. – Pericolo in rete” di Peter Howitt. Il
suo lavoro era iniziato con il primo film dei fratelli Wachowski, “Bound – Torbido inganno”, preceduto
dal primo film della serie “Accademia di polizia”, la sua prima esperienza per il grande schermo.
Staenberg è stato riconosciuto con un American Cinema Editors Eddie Award e una candidatura al
premio Emmy per il suo lavoro in “Gotti”, un film per la HBO con Armand Assante.
PHILIPPE ROUSSELET – Produttore
Philippe Rousselet con la sua società francese 'Les Films de la Suane', ha iniziato a produrre nel 1994.
In quindici anni di esperienza cinematografica si è assicurato un successo ininterrotto. In precedenza
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era stato per cinque anni vicepresidente di produzione della Warner Bros. (divisione cinematografica) a
Los Angeles,.
Il produttore ha sviluppato e realizzato film francesi e internazionali come "Serial Lover", "Barnie's
Minor Annoyances", "Blanche", "Balzac e la piccola sarta cinese", "Papa" e "The Do-gooders".
NORM GOLIGHTLY – Produttore
Norm Golightly è presidente e socio di Nicolas Cage per Saturn Films. Originario del Canada e della
Florida, Golightly ha frequentato la Wharton School della University of Pennsylvania, periodo in cui ha
scritto, diretto e recitato per “Mask and Wig Club”, la compagnia teatrale maschile universitaria dal
repertorio comico con oltre cento anni di storia, “Mask and Wig” è l’ensamble comica più antica
d’america.
Golightly ha iniziato la sua carriera cinematografica lavorando alla CAA, passando al ruolo di
responsabile dello sviluppo per l’attore/autore/regista Ben Stiller. Si è poi unito alla Saturn Films nel
1997 come vicepresidente e nel 2001 ha assunto l’incarico di presidente.
La primo progetto realizzato da Saturn Films è stato l’acclamato “L’ombra del vampiro”, che ha valso
a Willem Dafoe una candidatura al premio Oscar® come miglior attore non protagonista e a Ann
Buchanan e Amber Stiley le candidature per il trucco.
“L’ombra del vampiro” ha segnato per Cage la prima fatica come produttore, di cui Golightly era
produttore associato.
Golightly e la Saturn hanno prodotto anche: “The Life of David Gale”, “Sonny” il debutto alla regia di
Nicolas Cage, “The Weather Man” e “Ghost Rider”. Sono in fase di uscita “The Wicker Man” e
“Next”. Golightly e la Saturn lavorano a progetti con diversi interpreti di talento come Will Smith, 50
Cent, Milos Forman, Darren Aronofsky e Frank Miller.
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LE MUSICHE
“FOR WHAT IT'S WORTH”
SCRITTA DA STEPHEN STILLS
ESEGUITA DA BUFFALO SPRINGFIELD
PER GENTILE CONCESSIONE DI ELEKTRA ENTERTAINMENT GROUP
IN ACCORDO CON WARNER STRATEGIC MARKETING
“MONEY (THAT'S WHAT I WANT)”
SCRITTA DA BERRY GORDY, JR./JANIE BRADFORD
CON L’AUTORIZZAZIONE DI JOBETE MUSIC CO., INC.,
STONE AGATE MUSIC, DIVISIONE DI JOBETE MUSIC CO., INC.
ESEGUITA DA FLYING LIZARDS
PER GENTILE CONCESSIONE DI VIRGIN RECORDS
SU LICENZA DI EMI FILM & TELEVISION MUSIC
“LA VIE EN ROSE”
SCRITTA DAMACK DAVID, EDITH GASSION
“YOUNG AMERICANS”
SCRITTA DA DAVID BOWIE
PUBBLICATA DA JONES MUSIC AMERICA (ASCAP) - RZO MUSIC LIMITED
SU LICENZA DI COLGEMS-EMI MUSIC, INC.
PUBBLICATA DA CHRYSALIS MUSIC (ASCAP)
ESEGUITA DA DAVID BOWIE
PER GENTILE CONCESSIONE DI RZO MUSIC
“COYITA”
ESEGUITA DA GUSTAVO SANTAOLALLA
PER GENTILE CONCESSIONE DI NONESUCH RECORDS
IN ACCORDO CON WARNER STRATEGIC MARKETING
“COCAINE”
SCRITTA DA J.J. CALE E LUIS GUGLIEMI
ESEGUITA DA GRACE JONES
PER GENTILE CONCESSIONE DI THE ISLAND DEF JAM MUSIC GROUP
SU LICENZA DI UNIVERSAL MUSIC ENTERPRISES
“IT'S THE MOST WONDERFUL TIME OF THE YEAR”
SCRITTA DA EDWARD POLA E GEORGE WYLE
ESEGUITA DA ANDY WILLIAMS
PER GENTILE CONCESSIONE DI BARNABY RECORDS, INC.
IN ACCORDO CON NOLA LEONE/ACE MUSIC SERVICES
“VOLGA'S BOATMEN'S SONG”
ESEGUITA DA THE NATIONAL TATARSAN ORCHESTRA AND CHOIR
SCRITTA DA DIMITRI OLEG YACHINOV
PUBBLICATO DA BIG TIGER MUSIC (BMI)
PER GENTILE CONCESSIONE DI LOVE CAT MUSIC
IN ACCORDO CON OCEAN PARK MUSIC GROUP
“U READY TO DIE”
SCRITTA DA SCOTT NICKOLEY, JAMIE DUNLAP E DARREN MILTON
ESEGUITA DA QUAKE
PER GENTILE CONCESSIONE DI KID GLOVES MUSIC
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“FADE INTO YOU”
SCRITTA DA HOPE SANDOVAL E DAVID ROBACK
PER GENTILE CONCESSIONE DI EMI BLACKWOOD MUSIC, INC.
ESEGUITA DA MAZZY STAR
PER GENTILE CONCESSIONE DI CAPITOL RECORDS
SU LICENZA DI EMI FILM & TELEVISION MUSIC
“MUMBAI THEME TUNE”
SCRITTA ED ESEGUITA DA A.R. RAHMAN
PER GENTILE CONCESSIONE DI UNIVERSAL MUSIC INDIA PVT. LTD.
SU LICENZA DI UNIVERSAL MUSIC ENTERPRISES
“HALLELUJAH”
SCRITTA DA LEONARD COHEN
ESEGUITA DA JEFF BUCKLEY
PER GENTILE CONCESSIONE DI COLUMBIA RECORDS
IN ACCORDO CON SONY BMG MUSIC ENTERTAINMENT
“D-TUNE”
ESEGUITA DA ZINO E TOMMY
SCRITTA DA HAIM ZINOWITCH AND TOMMY BIRAN
PUBBLICATA DA BIG TIGER MUSIC (BMI)
ESEGUITA DA ERIC CLAPTON
PER GENTILE CONCESSIONE DI POLYDOR LTD. (UK)
SU LICENZA DI UNIVERSAL MUSIC ENTERPRISES
“A KISS TO BUILD A DREAM ON”
SCRITTA DA BERT KALMAR, HARRY RUBY E OSCAR HAMMERSTEIN II
ESEGUITA DA LOUIS ARMSTRONG
PER GENTILE CONCESSIONE DI THE VERVE MUSIC GROUP
SU LICENZA DI UNIVERSAL MUSIC ENTERPRISES
“O, LITTLE TOWN OF BETHLEHEM”
ARRANGIAMENTO P.D. DI SIDNEY JAMES
PER GENTILE CONCESSIONE DI KID GLOVES MUSIC
“KILL THAT”
ESEGUITA DA SX-10
SCRITTA DA SENEN REYES, JEREMY FLEENER E ANDY ZAMBRANO
PER GENTILE CONCESSIONE DI LATIN THUG RECORDS
IN ACCORDO CON MEDIA CREATURE MUSIC
“GLORY BOX”
SCRITTA DA GEOFF BARROW, BETH GIBBONS E ADRIAN UTLEY
ESEGUITA DA PORTISHEAD
PER GENTILE CONCESSIONE DI GO! DISCS LTD./ POLYDOR LTD. (UK)
SU LICENZA DI UNIVERSAL MUSIC ENTERPRISES
CON UN BRANO DI RAP III DI IKE,
SCRITTO ED ESEGUITO DA ISAAC HAYES
PER GENTILE CONCESSIONE DI STAX RECORDS/CONCORDE MUSIC GROUP, INC.
“DIARABI”
SCRITTA DA ISSA BAGAYOGO E YVES WERNERT
ESEGUITA DA ISSA BAGAYOGO
PER GENTILE CONCESSIONE DI SIX DEGREES RECORDS
IN ACCORDO CON OCEAN PARK MUSIC GROUP
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“MAMA AFRICA”
SCRITTA DA WANKEBULUA DOMINGOS
ESEGUITA DA YOUNG BAKUBAS
PER GENTILE CONCESSIONE DI VIBRATIONS
“BOBO-DIOULASSO”
SCRITTA DA CHEIKH LO E HABIB FAYE
ESEGUITA DA CHEIKH LO
L’ALBUM DELLA COLONNA SONORA È DISPONIBILE PRESSO
LAKESHORE RECORDS
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La campagna Control Arms in Italia
Il 9 ottobre 2003 Amnesty International, Oxfam e International action network on small arms (Iansa,
una rete di oltre cinquecento associazioni in cento paesi - tra cui la Rete Italiana per il Disarmo) hanno
lanciato la campagna mondiale Control Arms, che ha per obiettivo l’adozione di un Trattato
internazionale sul commercio di armi entro il 2006. La proposta del Trattato ha già raccolto l’adesione
di numerosi premi Nobel e di circa 20 governi.
In Italia la campagna è rilanciata da Amnesty International e dalla Rete Italiana per il Disarmo.
Numerose iniziative in tutto il paese, portate avanti dalle associazioni che fanno parte della Rete
Disarmo e dai Gruppi della Sezione Italiana di Amnesty International, stanno mobilitando l’opinione
pubblica in un'unica grande voce contro il commercio delle armi.
Le armi: un problema reale e urgente
Circa mezzo milione di bambini, donne e uomini sono uccisi ogni anno dalle armi. Migliaia di persone
vengono mutilate, torturate o sono obbligate a lasciare le proprie case. Dalle favelas di Rio de Janeiro
ai sobborghi di Los Angeles, per arrivare alle guerre civili della Liberia e della Cecenia, l’impatto della
proliferazione globale e del perverso utilizzo delle armi ha ormai raggiunto un punto di crisi.
Oggi ci sono circa 639 milioni di armi piccole e leggere nel mondo. Ogni anno ne sono prodotte otto
milioni in più. Le armi leggere sono così diffuse che si stima ce ne sia una per ogni 10 persone nel
mondo. La fornitura indiscriminata di armi è un problema internazionale con conseguenze locali:
provoca violazioni dei diritti umani, fa crescere e alimenta i conflitti, intensifica la povertà.
Nonostante il danno che da esse viene provocato, non esiste attualmente nessuna legge internazionale
comprensiva e vincolante per controllare l’export di armi. Il flusso di armi verso coloro che
apertamente violano le leggi umanitarie è assolutamente ignorato da molti governi e da molte aziende
produttrici. Le pistole, specialmente, non sono mai state così facilmente reperibili in molte città e
regioni del mondo.
Lo squilibrio delle armi
La diffusione incontrollata degli armamenti, soprattutto di quelli leggeri (vere e proprie armi di
distruzione di massa), è pericolosa per la sicurezza nel mondo. Ogni giorno, milioni di donne, di
uomini e di bambini vivono nel terrore della violenza armata; ogni minuto, uno di loro resta ucciso. Le
armi purtroppo proliferano liberamente in molte zone attraversate da conflitti.
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La diffusione incontrollata di armi e il loro uso arbitrario da parte delle forze ufficiali e di gruppi armati
hanno un costo elevato in termini di vite umane, di risorse e di opportunità per sfuggire alla povertà.
Ogni anno, in Africa, Asia, Medio oriente e America latina si spendono in media 22 miliardi di dollari
per l'acquisto di armi: una somma che avrebbe permesso a questi paesi di mettersi in linea con gli
Obiettivi di Sviluppo del Millennio, eliminare l'analfabetismo (cifra stimata: 10 miliardi di dollari
l'anno) e ridurre la mortalità infantile e materna (cifra stimata: 12 miliardi di dollari l'anno). Da queste
considerazioni devono discendere scelte, mobilitazioni, politiche che favoriscano la diffusione di una
reale sicurezza attraverso un controllo e una regolamentazione efficaci degli armamenti.
La foto-petizione da un milione di volti
La foto-petizione è un nuovo strumento di mobilitazione che intende raccogliere un milione di volti in
tutto il mondo entro il luglio 2006.
Proprio nel luglio 2006, a New York, si terrà la conferenza di revisione delle Nazioni Unite sul
Programma d’azione per prevenire, combattere e sradicare il traffico illecito delle piccole armi e delle
armi leggere in tutti i suoi aspetti e in quella occasione la campagna Control Arms presenterà ai governi
tutte le fotografie raccolte per indurli ad affrontare le proprie responsabilità firmando il Trattato
internazionale sul commercio delle armi.
Per ulteriori informazioni:
Il sito italiano della campagna: www.controlarms.it
I siti delle organizzazioni promotrici della campagna in Italia:
www.amnesty.it
www.disarmo.org
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