Italia Oggi - Regione Abruzzo
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GERMANIA Volkswagen sta stretta alla cinese Saic Galli a pag. Una penna d’oro calamita i lettori 13 Giardina a pag. 12 A LIONE Naufraga il progetto del quartiere di lusso Galli a pag. 9 771120 606007 COSTRUTTORI AUTO 01229 • Nuova serie - Anno 20 - Numero 308 - € 1,20* - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Mercoledì 29 Dicembre 2010 • 12 * con «L’atlante delle banche 2010» a € 1,30 in più; con guida «Il nuovo codice della proprietà industriale» a € 6,50 in più; con «Guida Master & MBA 2011» a € 6,00 in più; con guida «Nuova iscalità internazionale» a € 6,00 in più, con «Guida ai servizi pubblici locali» a € 7,90 in più; con «L’atlante delle Società Leader 2010» a € 1,30 in più IN EDICOLA LA GUIDA AI SERVIZI PUBBLICI LOCALI www.italiaoggi.it QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Indagini senza frontiere Semeta a ItaliaOggi: l’Ue vuole scambi automatici di informazioni contro centri offshore, segreto bancario ed elusione internazionale Giornale dei professionisti IL * * * Punto e virgola Novanta secondi per mettere a fuoco l’evento politico del giorno Patente auto - Rinno novi a ostacoli per cchi ha problemi d di vista e diabette. In Gazzetta il d decreto del minist stero dei trasporti Santi a pag. 28 S Agenzia delle entrate - Pianificazione delle spese al via. Come evitare redditometro e indagini finanziarie Tozzi a pag. 31 Scambio automatico di informazioni sia all’interno che all’esterno dell’Europa. È la ricetta per combattere l’evasione internazionale secondo il commissario Ue al Fisco, Algirdas Semeta. Al termine di un anno impegnativo nella lotta ai centri offshore, al segreto bancario e all’elusione transnazionale, Semeta indica a ItaliaOggi le direttive dell’azione futura della Commissione Ue per le politiche fiscali necessarie, oggi più che mai, a sostenere una spesa pubblica crescente. Con un occhio sempre aperto su Svizzera e San Marino. ELEZIONI COMUNALI Montezemolo scende in campo e per Bologna sponsorizza Luigi Marino Pierre de Nolac a pagina 2 Russo a pag. 6 Il lavoratore potrà ricevere la propria attestazione solo l se d dispone d di posta elettronica l certificata f La malattia viaggia via e-mail I cittadini lavoratori, pubblici e privati, possono ricevere anche per posta elettronica certificata (Pec) la propria attestazione di malattia inviata all’Inps dal medico curante. Il nuovo servizio è disponibile sul sito internet dell’istituto di previdenza (www. inps.it) che, nella circolare n. 164 di ieri, spiega le istruzioni operative (allegato alla nota anche un manuale). Per l’attivazione del nuovo servizio, però, l’Inps riconosce come validi esclusivamente gli indirizzi di Pec attivati tramite il sito governativo www.postacertificata.gov.it. Cirioli a pag. 36 Documenti/1 - Il contratto collettivo per i dipendenti degli enti previdenziali Do Documenti/2 - L’audizzione di Sacconi sulle casse www.italiaoggi.it Troppa pressione sul Campidoglio, per colpa del caso delle singolari (ma multiple) assunzioni Atac. E troppa voglia da parte del sindaco di Roma Gianni Alemanno di abbandonare la politica locale per tornare a occupare un ruolo nazionale, nel governo di Silvio Berlusconi. Senza contare che c’è una «riserva della repubblica», Guido Bertolaso, mandato in pensione troppo presto, da candidare come successore di Alemanno: l’ex capo della protezione civile viene ritenuto l’amministratore in grado di mettere d’accordo il Pdl, l’Api di Francesco Rutelli e l’Udc di Pier Ferdinando Casini. Tenendo fuori Gianfranco Fini e Fli, spaccando il terzo polo. Frontoni a pagina 27 Previdenza - Per l’Adepp non c’è alcun rischio di commissariamento delle casse. Anche se alcune non hanno la sostenibilità chiesta dalla legge Marino a pag. 35 Documenti/3 - La ssentenza della Cassazione sulle aggressioni verbali Bertolaso si prepara a fare il sindaco di Roma. Alemanno a entrare nel governo È IN EDICOLA GENTLEMAN SERIE ORO MARKETING EDITORIA Nasce online l’enciclopedia delle sneakers di Foot Locker Antonio Polito A lascia la direzione d del Riformista Odini a pag. 15 Capisani a pag. 17 DIRITTO & ROVESCIO Enrico Rossi, Pd, presidente della Toscana, di fronte al blocco del traffico causato dalla neve, se l’è presa con i presidenti della società Autostrade e delle Ferrovie dicendo che, se «questo blocco fosse successo nella Francia di Sarkozy, sarebbero finiti dal capo del governo che avrebbe d cchiesto la loro testa» (Il Riformissta 21-12-10). Rossi non conosce la Francia, perché se la conoscesse, F ssaprebbe che domenica 19 dicembre, siccome cadevano due fiocchi b di neve che non restavano a terd rra, i taxi parigini non sono usciti dal loro garage. E al De Gaulle, d AirFrance, a chi doveva partire A domenica sera, garantiva, entro d giovedì mattina, il volo di rientro g in Italia. e in più IL SETTIMANALE DEI PROFESSIONISTI DELL’EDILIZIA http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it d da pag. p 21 2 2 Mercoledì 29 Dicembre 2010 I COMMENTI IL CASO DEL GIORNO LA NOTA POLITICA Alemanno si prepara a lasciare Roma per il governo. Bertolaso in Campidoglio http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it DI PIERRE DE NOLAC Troppa pressione sul Campidoglio, per colpa del caso delle singolari (ma multiple) assunzioni Atac. E troppa voglia da parte del sindaco di Roma Gianni Alemanno di abbandonare la politica locale per tornare a occupare un ruolo nazionale, nel governo di Silvio Berlusconi. Senza contare che c’è una «riserva della repubblica», Guido Bertolaso, mandato in pensione troppo presto, pronto a combattere una nuova battaglia. Il puzzle capitolino è pronto: Alemanno chiamato repentinamente da Berlusconi, con un ministero di prestigio (c’è chi individua per il primo cittadino la poltrona del dicastero per i beni e le attività culturali di via del Collegio Romano occupata da Sandro Bondi), con un’immediata fuga dal colle capitolino. Lo stesso Alemanno si rende conto della lenta agonia che sta mettendo in crisi la sua giunta, con gli assessori quotidiana- mente messi al muro dalla stampa, e non vuole essere trascinato al fondo del gorgo. E il ragionamento che è stato fatto nelle stanze del Pdl è questo: meglio andare Guido Bertolaso alle elezioni comunali anticipate, a Roma, piuttosto che vedere lo sgretolamento di una giunta guidata da un uomo come Alemanno che, tra l’altro, ha lasciato il presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini al suo destino, senza seguirlo nell’avventura di Futuro e libertà. Il candidato per la sedia di primo cittadino, poi, c’è già: Bertolaso, precocemente mandato ai giardinetti, viene ritenuto come l’amministratore in grado di mettere d’accordo il Pdl, l’Api di Francesco Rutelli e l’Udc di Pier Ferdinando Casini. Tenendo fuori proprio Fini, con l’obiettivo di spaccare il cosiddetto terzo polo. E ottenendo il plauso del Vaticano, per la sua esperienza maturata con il giubileo del 2000. Una scelta lungimirante, secondo i berluscones, anche per le olimpiadi del 2020, e pure a breve perché Roma deve rapidamente gestire che cosa fare dopo la chiusura della discarica di Malagrotta, per evitare di ripetere le scene viste nelle strade di Napoli, otturate da cumuli di spazzatura. E Bertolaso alla protezione civile ne ha viste di tutti i colori… © Riproduzione riservata Il Cav è sotto assedio dei suoi e della Consulta DI MARCO BERTONCINI La linea del governo non si può dire unitaria e chiara. Il presidente del Consiglio ostenta una sicurezza che sconcerta, almeno privatamente, perfino suoi ministri, oltre che diretti collaboratori. Questi famosi nuovi «responsabili» molti li vorrebbero vedere subito, temendo che si tratti di una sparata propagandistica, di una speranza, di una pressione senza possibili esiti. Allora, occorre rivolgersi ad altre fonti di approvvigionamento parlamentare. Poiché non si può pensare a un accordo di grande coalizione, bisogna guardare al terzo polo. Berlusconi vorrebbe trattare col solo Casini, ignorando Fini e omettendo di citare Rutelli e Lombardo: i moschettieri, però, sono quattro. A danneggiare ogni (teorica) ipotesi di trattativa coi finiani giungono gli assalti alla baionetta dell’accoppiata Libero+Giornale. A chiudere le possibili intese con Casini arrivano i dinieghi di Frattini e di ex diccì confluiti nel Pdl, come Pionati, sempre ostili a riallacciare discorsi con chi hanno abbandonato. Ancora, ecco la Lega. Ai leghisti non importano né il governo né Berlusconi né il centro-destra: importa la Lega. Punto. Di qui, la voglia di rastrellare seggi su seggi con nuove elezioni. Di qui, l’opposizione ad accordi con l’Udc. Di qui, ancora, le offerte scarsamente appetibili rivolte da Calderoli al terzo polo. Siamo in un coacervo di posizioni distinte, se non opposte, acuite da insofferenze politico-personali, come quelle che hanno segnato i botti di ben due ministre a poche settimane di distanza. Mentre governo e maggioranza avrebbero bisogno di robusta unità interna, sia fra gli uomini, sia fra i partiti, la forza dominante pare quella centrifuga. Lo stesso Berlusconi sembra in difficoltà. Lo dipingono forte, ma le sue stesse dichiarazioni paiono celare preoccupazioni. Sennò, perché mai avrebbe sparato a zero, anticipatamente, sui giudici costituzionali? © Riproduzione riservata L’ANALISI IL PUNTO Sono i giornali a dettare l’agenda della politica Inutile fare pronostici per la politica del 2011 P uò darsi che la ne sia l’intervista conDI MASSIMO TOSTI Premiata ditta cessa dal direttore del abbia voluto sotSecolo, Flavia Perina, tolineare la nuova condizione all’Unità. Uno sproposito: nessuno di assoluta indipendenza conquistata avrebbe mai ipotizzato che potesse acinsieme con il pacchetto azionario di cadere qualcosa del genere ai tempi in minoranza (ma con il controllo pieno cui Mario Alicata o Maurizio Ferrara (ai del prodotto) di Libero. Certo è che nel tempi di Togliatti e Longo) dirigevano il Popolo della libertà lo scoop di Mauriquotidiano del Partito comunista, e Cezio Belpietro ha avuto lo stesso indice sco Giulio Baghino, Giorgio Almirante e di gradimento della campagna 2009 Arturo Michelini si avvicendavano alla di Repubblica contro il premier per le direzione del Secolo. notti calienti di palazzo Grazioli. La doUna spiegazione di quel che sta acmanda che i berlusconiani si pongono è cadendo risiede anche nel peso enorme quella tradizionale degli esperti in dieche i media in generale (la Tv, internet, trologia: Cui prodest? A chi giova aver ma anche i giornali) hanno acquisito in riportato alla ribalta questi ultimi anni, come ccompensazione della l’avversario Gianfranco d Fini nel momento in cui debolezza della politica. Feltri-Belpietro D la sua posizione appare Da Porta a porta ad Anriaprono le danze n molto fragile? Che senso nozero, da Feltri a Ezio su Fini M ha pubblicare notizie priMauro (ma Repubblica d ve del dovuto riscontro? I dai tempi di Scalfari si eera conquistata un ruolo finiani si sono affrettati a politico di guid evocare il «metodo Boffo», che tuttavia guida della sinistra), sono i prese le mosse da un atto giudiziario, mezzi di comunicazione a dettare spesso mentre in questo caso l’intervento delle l’agenda del Palazzo. Un fenomeno che procure è successivo alle voci raccolte si verifica da tempi remotissimi negli dal direttore di Libero. Ben diverso fu Stati Uniti, dove il giornalismo ricopre anche il profilo della campagna estiva ufficialmente il ruolo di quarto potere, di Feltri sulla casa d Montecarlo. Lì perché il parlamento non ha i poteri c’erano foto, testimonianze, documenti. ispettivi delle nostre camere, mancanQui, almeno fino ad ora, c’è parecchio do lo strumento delle interrogazioni e fumo e neppure l’odore dell’arrosto. Le delle mozioni. Non solo: Oltreoceano accuse senza il sostegno di una pronon esiste l’ordine dei giornalisti, e la va, o di un indizio rilevante, finiscono magistratura raramente si intromette inevitabilmente per aiutare la vittima nella politica. Gli unici giudici, negli designata, creando un clima di sponStates, sono gli elettori e i lettori. © Riproduzione riservata tanea solidarietà in suo favore. Prova L’ avvenimento potrà fare solo col conDI SERGIO SOAVE politico italiano senso del centro-destra, più rilevante che mantiene un’impodell’anno è stata, senza dubstazione bipolare. Se si arriverà alle bio, la rottura tra Silvio Berlusconi e elezioni amministrative di primaveGianfranco Fini, avvenuta all’indomani ra, con l’elezione dei sindaci di molte di un successo elettorale ottenuto dal grandi città, da Milano a Napoli a ToriPopolo della libertà nelle consultazioni no a Bologna con un quadro di governo regionali, nonostante le difficoltà cauimmutato, lì ci sarà una prima verifica sate da una serie di pasticci che aveeffettiva dei rapporti di forza tra le covano caratterizzato la presentazione alizioni e al loro interno, dalla quale delle candidature. A causa di questa si potrà trarre qualche indicazione lacerazione la legislatura, che sembraper l’evoluzione politica successiva. va avviata a una seconda parte senza Vale anche in questo caso l’esigenza scosse, si è invece avviata per un sentiedi non trarre conclusioni affrettate, ro arduo che rischia di condurre a una come quella che aveva portato tutti, conclusione anticipata. compreso chi scrive, a p Da questa clamorosa pronosticare una fase d spaccatura di una fordi stabilità dopo la vitNel 2010 smentite ttoria del centro-destra mazione politica recente tutte le previsioni a ma di successo (oltre che alle amministrative più ragionevoli d dalle difficoltà di amalgadella scorsa primaverra. Peraltro la vicenda ma perduranti nell’altro p partito di raccolta, il Pd) politica non si esauriclusione che sce nelle relazioni relazi molti hanno tratto la conclusione tra i partiti. Avvel’assetto bipolare del sistema politico nimenti importanti, come ad esempio italiano ha ormai esaurito il suo percorla conclusione della vicenda Fiat o il so. Si tratta di una ipotesi ragionevole modo in cui si uscirà dalla fase di crisi ma solo di un’ipotesi. Il centro-destra finanziaria internazionale, influenzeha retto alla sfida di mozioni di sfiducia ranno la politica, creando fronti che possono passare anche all’interno del che erano annunciate come maggioriperimetro delle forze politiche. Il protarie alla Camera, il che consente alla maggioranza, seppure ridottissima, di nostico per l’anno nuovo, dunque, è che non si possono fare pronostici, il che provare a reggere oppure di provocare naturalmente può apparire deludenuna verifica elettorale, che in forza del te, ma è sempre meglio che affidarsi meccanismo elettorale, continuerà a a previsioni infondate che sono solo la mantenere una configurazione bipotraduzione di aspirazioni o di timori. lare. Il che significa che un’eventua© Riproduzione riservata le correzione della legge elettorale si http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Dicem Mercoledì 29 Dicembre 2010 PRIMO PIANO 3 La smentita di Cassese e le precisazioni di Capotosti rafforzano le anticipazioni sulla sentenza Legittimo impedimento, è bagarre Di Pietro: se verrà rigettato dalla Consulta sarà referendum DI FRANCO ADRIANO n attesa della riunione della Consulta per decidere sul legittimo impedimento, decisione che potrebbe determinare la sorte della legislatura in relazione ai processi del premier, si è già scatenata la bagarre. Le indicrezioni pubblicate nei giorni scorsi, infatti, dicono che si starebbe andando verso una sentenza interpretativa di rigetto del ricorso della corte d’appello di Milano (che contesta le modalità con le quali Silvio Berlusconi si sarebbe sottratto alle udienze del processo Mills). Di conseguenza a Palazzo Chigi si sarebbe già pronti a rispondere sollevando davanti ai tribunali il conflitto tra poteri dello Stato. Ad accendere gli animi in particolare è stata l’anticipazione del quotidiano La Stampa, che dava per ormai presa la decisione del relatore della causa, Sabino Cassese, che addirittura avrebbe già inviato ad ognuno dei giudici supremi la bozza via http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it I e-mail con le sue determinazioni. Una circostanza smentita da Cassese che invierà la memoria dopo il 3 gennaio. Tuttavia, a rafforzare l’ipotesi che la Corte costituzionale adotterà la via di una sentenza interpretativa di rigetto sul legittimo impedimento è intervenuto direttamente il presidente emerito della Consulta, Piero Alberto Capotosti. «Verrebbe a dichiarare che la norma non sarebbe incostituzionale in Silvio Berlusconi quanto il testo della legge potrebbe consentire, a determinate condizioni, la possibilità per il giudice di merito di valutare l’impedimento sollevato». Caso per caso, dunque. Così «l’ultima parola spetterebbe al giudice che dovrebbe valutare se il presidente del consiglio oppure se un ministro abbia un impedimento di carattere assoluto, tale da non consentirgli di essere presente al processo. Il giudice», ha spiegato Capotosti, «potrebbe valutare discrezionalmente quanto il tipo di impedimento possa impedire la partecipazione al dibattito oppure no». Si tratta di «un sentiero molto stretto», ha concluso il presidente emerito della Corte costituzionale, «perchè la Corte non può discostarsi dal testo della legge. La sua interpretazione in senso restrittivo o estensivo resta indissolubilmente legata alle finalità, al contesto e alle parole usate dal legislatore». Nel caso del legittimo impedimento l’interpretazione ruoterebbe tutta attorno ad un verbo, laddove è scritto che «il giudice sospende il procedimento in corso». Oggi significa che lo deve fare automaticamente. Dopo la sentenza Vignetta di Claudio Cadei potrebbe essere letto come un «può sospendere il processo» in presenza di determinate circostanze valutate dal giudice. La prova del nove sull’orientamento della Consulta viene dal comunicato ufficiale dell’Italia dei valori. «Se la sentenza fosse quella annunciata in questi giorni dai giornali, chiederemo direttamente ai cittadini di esprimersi attraverso il referendum abroga- tivo, che abbiamo promosso raccogliendo oltre mezzo milione di firme», ha spiegato il portavoce del movimento di Antonio Di Pietro, Leoluca Orlando. «In uno Stato democratico e di diritto», ha continuato, «la Corte costituzionale giudica la legittimità formale e sostanziale delle leggi e i cittadini giudicano le leggi e i legislatori». © Riproduzione riservata BELPIETRO & CO PREFERISCONO IL VEROSIMILE ALLA VERITÀ Cicchitto, Gasparri e Quagliarello (per tutti) si sfilano Finti attentati e prostitute non fanno ancora una notizia Il Pdl non ha gradito l’attacco al leader Fli DI ISHMAEL Come Charles De Gaulle nell’omonimo romanzo di Frederick Forsyth, anche Gianfranco Fini, secondo il direttore di Libero Maurizio Belpietro, avrebbe dovuto avere il suo giorno dello sciacallo. Non nel centro di Parigi, dove il killer assoldato dall’Oas (militari di destra con l’idée fixe dell’Algeria francese ou la Maurizio Belpietro mort) tentava di colpire il generale. Fini, più modestamente, doveva essere colpito ad Andria, Puglia, provincia di «Bat» (Barletta, Andria e Trani). È lì che il presidente della camera, si legge sempre su Libero, avrebbe dovuto recarsi in visita nei prossimi giorni (ma i futuristi smentiscono indignati una tale visita, come se Belpietro, oltre a mentire sull’attentato, cioè sulla storia, mentisse anche sulla geografia e Andria dunque neppure esistesse, come Paperopoli e Sghangri-La). Obiettivo dell’attentato non doveva essere Fini, spiega Libero, ma il suo mortale nemico Silvio Berlusconi, sul quale sarebbe stata fatta ricadere, attraverso insinuazioni e campagne di stampa pilotate, la colpa d’averlo organizzato reclutando il killer tra i malavitosi locali. Non si capisce nemmeno se l’attentato avrebbe dovuto essere soltanto dimostrativo («un ferimento», minimizza Libero, come i poliziotti dei telefilm quando dicono a labbra stirate d’essere stati colpiti «solo di striscio») o se Fini avrebbe dovuto invece vedersela brutta se non bruttissima. Sempre in Francia, ma nella realtà, ci fu un attentato, nel 1959, anche a François Mitterrand, futuro leader socialista. Attribuito anch’esso all’Oas, pare che a organizzarlo fosse stato invece lo stesso Mitterand per guadagnarsi l’attenzione della stampa. Libero nega di voler insinuare che anche Fini, sparito dalle prime pagine dopo il disastro del 14 dicembre, volesse ricorrere a un espediente analogo, ma la sensazione è che Belpietro Gianfranco Fini ci abbia fatto un pensierino. Stiamo comunque assistendo a una tempesta su un fatto mai accaduto. Ormai è la regola per il giornalismo politico italiano: avere più rispetto e interesse per il verosimile che per la verità. Ah, c’è un secondo fattoide: il leader futurista, sempre secondo Libero, si sarebbe trastullato con una prostituta modenese pagandola ben 1000 euro. È una colpa? Non saprei. Bisognerebbe chiederlo a sua moglie, Elisabetta Tulliani. Quanto alla prostituta, che prezzi, signora! © Riproduzione riservata DI G GIOVANNI GALLI uai a prestare il fianco alle polemiche sorte su Libero dopo l’editoriale del direttore Maurizio Belpietro sull’ipotetico attentato al presidente della Camera, Gianfranco Fini. I capigruppo del Pdl di Camera e Senato si sfilano platealmente dall’attacco del quotidiano dando così la linea ufficiale del partito. Nascondono la mano dopo aver lanciato il sasso come lasciano intuire i finiani? O davvero non hanno gradito quest’operazione? A giudicare dalle loro parole la bilancia sembrerebbe pendere verso quest’ultima ipotesi. «Premesso che il Fli non può dare lezioni di nessun tipo perché ricordiamo come è stato cavalcato il caso Ruby e altre vicende di gossip, va detto in modo netto che il dibattito deve rimanere sul piano politico e non riguardare vicende personali, siano esse vere o meno, di alcun tipo», ha detto Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera. Sì, perché, è andato oltre Gaetano Quagliariello, vice capogruppo del Pdl al Senato, «un conto è la polemica politica, altra cosa le questioni mediatiche e il Pdl non può pronunciarsi su una rivelazione giornalistica nella quale non è citata la fonte. Per questo la vicenda va tenuta fuori dal dibattito politico». Intanto, il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, dimostrava che che Fini va piuttosto incalzato politicamente: «Le lettere sono interessanti, ma contano di più i fatti», ha dichiarato a commento della lettera di alcuni parlamentari finiani al Corriere della Sera che definiscono Fli un partito laico e non laicista. «La Camera si pronunci finalmente sul testamento biologico dopo una interminabile attesa che tradisce l’impegno del Senato», ha continuato, «e chi si professa cattolico, firmando scritti, sconfessi le posizioni di Fini, che ha boicottato in ogni modo e in ogni fase il nostro impegno per la vita». Ma tornando al caso politico sorto sull’editoriale di Libero, ieri la Procura Distrettuale di Bari ha aperto un fascicolo sull’ipotetico attentato al presidente della camera nel corso di una sua futura visita ad Andria. L’ipotesi di reato alla base dell’inchiesta barese sarebbe quella di «attentato per finalità terroristiche o di eversione» (art. 280 c.p.), in questo caso si tratterebbe di «eversione all’ordine democratico» essendo il bersaglio un’alta carica dello Stato e per questo motivo di competenza della Procura Distrettuale che in questo caso diventa Antiterrorismo e non Antimafia. Va comunque sottolineato che al momento non risulta in programma nessuna visita istituzionale o politica del presidente Fini nella sesta provincia pugliese. Secondo quanto trapelato il procuratore di Bari, Antonio Laudati, sta lavorando in stretto collegamento con il procuratore aggiunto di Milano Armando Spataro il quale ha già sentito Belpietro ed ha trasmesso il verbale relativo a Bari. © Riproduzione riservata http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 4 Mercoledì 29 Dicembre 2010 PRIMO PIANO Il premier offre con una mano ministeri e con l’altra tenta di sottrarre deputati a Casini Due forni per bruciare Pierferdy Berlusconi vuole l’Udc nella maggioranza, ma anche no DI ANTONIO CALITRI el gioco del doppio forno di Silvio Berlusconi all’allargamento della maggioranza, tra l’ingresso ufficiale dell’Udc e quello di singoli deputati, rischia di scottarsi Pier Ferdinando Casini. Che ora ha capito il gioco e temendo di restare con il cerino in mano prepara le barricate subito dopo capodanno. Quello del parallelismo che sembrava prerogativa del leader centrista, adesso la sta adottando il premier cercando di logorare proprio Casini, che dopo le ultime vicende politiche di dicembre appare agli occhi degli elettori tra i più credibili e vincenti della compagnia. Quasi un padre della patria. E aspira apertamente a succedere a Berlusconi alla guida del centrodestra o meglio ancora, a distruggere il giochetto del bipolarismo e a riportare le lancette politiche a prima dell’uragano Tangentopoli. Per questo Berlusconi ha deciso di logorarlo. Con la stessa strategia del doppio forno tanto che avrebbe pure pronunciato ai suoi una frase del tipo, «chi di doppio forno ferisce, di doppio forno perisce». Fatto sta che dal giorno dopo http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it N del fallito tentativo di Giantrebbe soffiare il posto a tutti franco Fini di sfiduciare il goe tre e anche al premier se si verno, Casini si è elevato a leamuove al momento giusto. der quasi super partes, cercato Così, seppure abbia assoluto da destra e sinistra. E lui fermo bisogno dell’apparentamento e lì senza cedere un passo mendel puntellamento della magtre da Pier Luigi Bersani al gioranza, è costretto a giocare premier fanno anticamera per su due tavoli. Da una parte sentirlo. Anche in questi giorni manda emissari e lui stesso che si è concesso una piccola insiste perché l’Udc entri nella vacanza. maggioranza. E per questo è diMentre tutti lo cercano e sposto a convincere Umberto mentre nel centrosinistra il Bossi, a offrirgli ministeri di segretario dei democratici ha prim’ordine e a far fatto chiarezza dicendo di voler passare il quopuntare proprio al matrimonio ziente famicon il centrista e che Nichi liare che coVendola e Antonio Di Pietro stituirebbe la si adeguino o vadano via, nel vera vittoria centrodestra il gioco è complepolitica del tamente diverso e mira a concentrista. fondere gli elettori e a logorare Dall’altra la credibilità di Casini; o per lo però insiste meno a ridimensionarsempre ne la portata. diAnche perché il premier è convinto che, al di là dei tre candidati che ha lanciato alla sua successione (Franco Frattini, Mariastella Gelmini e Angelino Alfano), Pier Ferdinando Casini Casini po- rettamente o attraversi indiscrezioni, o meglio ancora attraverso i suoi fedelissimi e la stampa amica, a respingere Casini e ha puntare singolarmente sui singoli deputati. A partire dallo stesso Frattini che ieri proprio sul Giornale ha detto che sarebbe un errore imbarcare l’Udc, «non dobbiamo offrire loro posti di governo». Qualcuno ha pensato che teme un avvicinamento del centrista a Berlusconi ai suoi danni. Di fatto il gioco è concordato e visto che dai centristi non dovrebbe arrivare nessun’altro singolarmente e senza l’assenso del loro capo, il discorso è quello di creare un’immagine di Casini che entra si nella maggioranza quasi con il cappello in mano, per non farsi svuotare il partito. E se non entra e si va alle elezioni anticipate, allora l’immagine serve ad attribuire la colpa all’ostinazione di Casini. Insomma, una strategia per lasciargli il cerino in mano. Casini però sembra averlo capito e sta già preparando una nuova mossa per l’inizio di gennaio, per smascherare la strategia del doppio forno. Strategia che conosce bene. © Riproduzione riservata Polverini tifa Panariello C’era anche il presidente della regione Lazio Renata Polverini alla prima di Giorgio Panariello, l’altra sera nel romano Auditorium Conciliazione. E vicino all’ex sindacalista dell’Ugl è apparso Renato Zero: il cantante, improvvisatosi paparazzo, ha voluto immortalare il comico toscano capace, durante «Panariello non esiste», di produrre una divertente imitazione di Renatino. Ma c’è una cosa che lega Zero e Panariello alla Polverini: sia le serate di piazza di Siena per il cantante che quelle del comico sono state arricchite dagli spot della regione Lazio. Si tratta di «campagne di comunicazione sociale» dedicate alla sicurezza stradale e alla prevenzione femminile, che, per merito del presidente, sono state utilissime per realizzare gli eventi artistici. © Riproduzione riservata LA PRETESA CHE SALLUSTI ATTRIBUISCE A BERLUSCONI, QUELLA DI SCEGLIERE TRA I SUOI FEDELISSIMI, È ECCESSIVA I leader li nominano gli elettori, non i politici. Neanche il Cav Il premier ha un bell’indicare Alfano, Frattini o Gelmini come successori. Quei tre non ce la faranno DI DIEGO GABUTTI fatto). una bella pretesa quella che Ma essere nominati leader d’un vaAlessandro Sallusti, diretsto schieramento sociale e politico qual tore unico del Giornale dopo è il centrodestra italiano è decisamenil ritorno a Libero di Vittote un’altra partita. Berlusconi, che perrio Feltri, attribuisce al Cavaliere: sonalmente, sotto elezioni, può contarre su milionate e scegliere il proprio m successore tra i milionate di voti, Nessuno, nemmeno Berluiin realtà non ne suoi fedelissimi. sconi con tutti i suoi soldi, d Tre di numero: dispone affatto: possiede l’arcano potere di n Mariastella Gelnon sono voti suoi. S mini, Angelino Sono voti d’opiniotrasformare in divi i suoi n Alfano e Franco ne, almeno in laryesman e le sue yeswomen. g Frattini. Nessuga maggioranza, Francamente è difficile, con e alimentano le no glielo impedibuona pace del direttore ffortune politiche sce, naturalmente: unico del Giornale, che mezd mica viviamo in dell’opinione che za Italia possa seriamente lui incarna. E Urss, e nemmeno riconoscersi nella leadership n nella Russia di Punon basta condiv tin, come si diceva videre l’opinione di Gelmini, Alfano e Frattini d una volta, e siamo della metà e passsa dell’elettorato, tutti perfettamencome ha fatto il Cava te liberi di fare quel che ci pare e piace. Cavaliere negli ultimi Possiamo, volendo, anche nominare i sedici anni, per diventarne l’incarnanostri successori. Ma la pretesa rimane zione mistica (cioè una specie di tulku, eccessiva: le leadership, che ai tempi o lama incarnato: il Bodhisattva, didella prima repubblica s’ereditavano, ciamo così, del centrodestra italiano). oggi si conquistano, o ciccia. A conferire l’ambito mandato mistico Si può essere nominati direttori sono in primo, secondo, terzo, quarto d’un giornale, com’è capitato persino e quinto luogo le simpatie che per vie a Sallusti. Si può essere scritturati ignote ma infallibili riesce a guadanel cast d’un cinepanettone natalizio gnarsi il politico (quando ci riesce). (capita alle attricette più negate per Deve guadagnarsi la fiducia degli la recitazione) oppure essere invitati elettori, che non riconoscono a nessuad Annozero nella parte della vittima no, nemmeno al Dalai Lama defunto o sacrificale (sei masochista e il gioco è pensionato, il diritto di trasmettere il È anche loro, siamo stati tutti ragazzi, carisma ai fedelissimi. Nessuno, nemma ve li vedete passarsi uno spinello meno Berlusconi con tutti i suoi denti o partecipare a un corteo dietro lo strie tutti i suoi soldi, possiede l’arcano scione «PS=SS»? potere di trasformare in divi i suoi yeSono tre perle: le mamme li vorrebsman e le sue yeswomen. bero come figli, i coetanei come fratelli, Sono gli elettori, sulla base di conle zie suore come siderazioni imn nipotini. Ma la perscrutabili, a Sul piano delle emozioni fors sera del concerto decidere da chi si ti, lì dove si gioca il destino t tutti (anche le zie sentono rappredei leader e il futuro delle s suore) preferiscosentanti, e francan David Bowie no mente è difficile, nazioni, non sono nemmeno o Mick Jagger. con buona pace in gara. Sì, le mamme li vorFunzionava bedel direttore unico rebbero come fi gli, i coetanei n nissimo anche la del Giornale, che come fratelli, le zie suore p prima repubblica, mezza Italia possa come nipotini. Ma la sera q quando l’apparteseriamente riconodel concerto tutti (anche le n nenza ideologica, scersi nella leaderzie suore) preferiscono David a all’epoca follemenship di Mariastella t detta «l’ideale», te Gelmini, Angelino Bowie o Mick Jagger v veniva prima delAlfano e Franco la bella faccia dei Frattini. Senza oflle emozioni forti, leader oggi detti sconsideratamente sco fesa, ma sul piano delle «carismatici». Anzi, la vecchia republì dove si gioca il destino dei leader e blica, col suo teatrino della politica, il futuro delle nazioni, non sono nemfunzionava meglio di quella nuova, meno in gara. Ottime persone, niente col suo teatrino dell’antipolitica. Ma da dire, e forse persino bravi ministri. quei tempi sono definitivamente traIn piedi fino alle ore piccole. Sempre in scorsi e ai «fedelissimi» non resta che trincea a cantar le lodi del Cavaliere, rassegnarsi al destino che li terrà per un’ospitata televisiva dopo l’altra. Mai sempre in terza (nemmeno in seconda) beccati ad assumere parenti nei minifila. Così come nessuno, elettori a parsteri di competenza. Vero, verissimo. te, ha nominato Berlusconi, nessuno Ma le rock star della politica hanno nominerà il suo successore, elettori tutto un altro appeal. Frattini, Gelmini sempre a parte. e Alfano hanno un’aria rassicurante, © Riproduzione riservata da perfettini. Forse l’avranno fatto http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Dicem Mercoledì 29 Dicembre 2010 PRIMO PIANO 5 I guai dei due ministri fanno felice il premier. Che potrà offrire all’Udc altre due poltrone Meglio se vanno via uno alla volta Con Bondi e Brambilla fuori, più spazio per le manovre del Cav DI ANTONIO CALITRI guai di Sandro Bondi e di Michela Vittoria Brambilla fanno doppiamente felice il premier. Che, trovandosi nella necessità di liberare importanti poltrone di governo da poter offrire all’Udc o a chi si farà avanti per il sostegno della maggioranza e porterà almeno una decina di deputati dalla sua parte, ha bisogno di quei posti. Posti che grazie alle dimissioni volontarie e non collegate all’allargamento, gli permetterebbero di scansare anche una crisi parlamentare, seppur pilotata, come vorrebbe il Quirinale in caso di cambio della maggioranza o di copioso rimpasto. E poi, sia il ministro della cultura che quello del turismo oggi sarebbero più utili al premier nella riorganizzazione del partito e della macchina elettorale da tenere pronta per le http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it I Rifiuti, ci pensa Palazzo Chigi Palazzo Chigi oggi metterà in campo le nuove azioni per far rientrare la crisi dei rifiuti in Campania. Obiettivo, un accordo tra il sottosegretario Gianni Letta, il governatore della regione Campania Stefano Caldoro e gli altri presidenti delle province campane, anche grazie alla presenza di rappresentanti del ministero dell’Economia. Oltre che del Capo della Protezione civile Franco Gabrielli, a cui risponde l’Unità operativa della struttura stralcio che in teoria dovrebbe rimanere in Campania per appena altri due giorni, fino al 31 dicembre, a meno che la regione non chieda che i militari, che nelle ultime ore sono intervenuti a sgombrare per quanto possibile le strade, prolunghino la loro permanenza. Alla ripresa dei lavori parlamentari ci sarà poi da definire la questione del decreto rifiuti ora all’analisi del Senato dopo il via libera da parte di Montecitorio. Il provvedimento scade il prossimo 25 gennaio e non sembrano sussistere i tempi tecnici per modifiche dell’ultima ora.. Bartolomeo Scappi elezioni, nell’eventualità mai scomparsa che la situazione possa precipitare. A maggior ragione, fino a quando incombe la sentenza della Corte Costituzionale sul legittimo impedimento. Colpo di fortuna di Berlusconi che ha trovato un mese di dicembre dav- Sandro Bondi vero amico e sta riuscendo a guadagnare anche da quelli che sembrano inciampi. Qualche osservatore arriva a dire che i guai dei due ministri, potrebbero essere partite proprio da qualche velina uscita da Palazzo Chigi in direzione della stampa di opposizione che ha abboccato. Certo, le feste dei due fedelissimi del premier sono state rovinate ma anche senza arrivare a credere a tanta malignità, sicuramente Berlusconi ha tutta l’intenzione di prendere al balzo l’occasione piovutagli. Chiedere a Bondi e Brambilla di fare un passo indietro per evitare di indebolire il governo, in questa situazione è molto più facile di qualche giorno fa. Prima degli scandali infatti sarebbe sembrata una bocciatura del loro operato. Adesso invece da una parte serve per il governo e per loro stessi così che il tutto si dissolva come bolle di sapone. E poi loro due non verranno lasciati in mezzo alla strada ma avranno nuovi compiti importanti. Tanto che an- Michela Vittoria Brambilla che all’opposizione, soprattutto dalle parti di Futuro e libertà, sembrano aver capito il gioco e suggeriscono al loro capo nonché presidente della camera, Gianfranco Fini di rallentare la discussione della mozione di fiducia su Bondi, proprio per non avvantaggiare il premier. Già perché a quel punto Berlusconi potrebbe accelerare le cose e chiedere subito le dimissioni del ministro per non mettere in difficoltà il resto del governo. In questo modo, Berlusconi si troverebbe subito una, probabilmente due poltrone per poter iniziare a ricompensare gli arrivi più importanti e forse proprio l’Udc, senza essere costretto a passare per la crisi. Cosa che vorrebbero sia i centristi, con l’obiettivo di entrare nella maggioranza, sia il presidente della repubblica Giorgio Napolitano che nel breve colloquio post sfiducia mancata del 14 dicembre, avrebbe ventilato al premier quando questi gli ha parlato dell’intenzione di allargare il suo schieramento. Un rimpasto con la sostituzione di due, tre ministri più diversi sottosegretari e una diversa maggioranza, dovrebbe quindi passare per una nuova fiducia. Ma è risaputo che Berlusconi non vuole assolutamente questa eventualità. Meglio andare alla spicciolata e sostituire i ministri che si dimettono per cause personali, a uno a uno, limitandosi al giuramento davanti al presidente della Repubblica. © Riproduzione riservata La mozione su Pompei vuole solo inguaiare Pdl e Lega. Ma l’immagine di Bondi non aiuta Sandrino, il poeta sfiduciato perché succube del cavalier Berlusconi DI MARCO BERTONCINI N ulla è ancora certo del destino di Sandro Bondi, come ministro per i Beni culturali. Le previsioni maggioritarie, diremmo anzi largamente maggioritarie, lo danno per dimissionario, così da evitare lo sgradito appuntamento con la mozione di sfiducia. Lasciando da parte le considerazioni numeriche sulla possibilità che la mozione passi (con i voti scontati di Pd e di Idv, ma pure con l’intero terzo polo: l’esito dipenderebbe da cani sciolti e minoranze linguistiche), cerchiamo di chiederci perché Bondi patisca una disistima tale da aver causato la mozione a lui ostile, strumento non di uso quotidiano.La risposta reale è semplice: Bondi è un pretesto per inguaiare la maggioranza. Ovviamente la vicenda pompeiana non ha rilievo alcuno: non v’è chi non si renda conto dell’impossibilità di ragionevolmente addebitare a un ministro eventuali crolli in un qualsiasi monumento italiano. In passato crollò il Campanile di Venezia, crollò una torre medievale a Pavia, perfino si ipotizzò la tenuta del Cupolone fiorentino del Brunelleschi, ma a nessuno venne in mente di tirare in ballo responsabilità di un ministro in carica. Quel che importa, a Bersani come a Di Pietro, è sputtanare il governo e umiliare in prima persona Silvio Berlusconi, del quale Bondi appare uno dei più fedeli collaboratori, oltre che numero due dopo di lui, sia pure in condominio, nel partito. A Casini, Fini, Rutelli e Lombardo, del pari, poco importa di Bondi: vogliono segnalare il proprio peso, facendo rimarcare che senza i loro voti la maggioranza andrebbe sotto. Tale, almeno, è la loro speranza. A detrimento di Bondi giungono, poi, considerazioni non più politiche, bensì amministrative e personali. La sua conduzione del ministero è criticata da molti: si lamenta, essenzialmente, l’abbandono di responsabilità in favore di vertici burocratici. Basterebbe leggersi i comunicati del sindacato Uil dei Beni culturali per annoverare una lunga serie di attacchi sul piano schiettamente interno. Si aggiunga l’immagine, magari solo in parte vera, ma diffusa, del ministro preda dei tagli tremontiani, incapace di difendere gli stanziamenti al proprio dicastero.Non andrebbe neppure ignorato che a molti Bondi appare come una sorta di macchietta: poeta, Silvio Berlusconi schieratissimo a dar ragione al Cav, capace di far eleggere la convivente in Parlamento, oggetto di dileggio in un libro letto con ghiotta voracità negli ambulacri dei palazzi romani del potere, «Il pesce rosso non abita più qui». Si tratta di una storia d’amore di una donna innamorata di un politico d’alto bordo, il quale nelle pagine ricche di riferimenti di quel libello non fa una figura bella (il povero Bondi tra l’altro dovette sorbirsi irrisioni e battutine). Conta poco, si dirà, l’immagine personale di un politico quando si tratta di un voto parlamentare. È vero fino a un certo punto. Vi sono personaggi che, soprattutto per la loro tracotanza, sollevano antipatie in vasti strati di parlamentari, soprattutto peones, i quali di solito si vendicano in occasione di voti concernenti richieste della magistratura: Bettino Craxi e Francesco de Lorenzo ne furono esempi di tutto rilievo. Bondi non solleva antipatie perché strafottente, certo, semmai è il caso opposto. Ma appare come un succubo del Cav: e questo basta a molti per affossarlo. © Riproduzione riservata http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 6 Mercoledì 29 Dicembre 2010 PRIMO PIANO Cordero di Montezemolo lancia la candidatura a sindaco del presidente di Confcooperative Bologna, è Marino la carta di Luca Fini, Casini e Rutelli potrebbero convergere, poi verrà Napoli DI CARLO RUSSO http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it L uca Cordero di Montezemolo rompe gli indugi nella “sua” Bologna. Boccia i candidati sindaci (la città è commissariata, si voterà in primavera) che finora si sono profilati e detta la sua ricetta: «il sindaco ideale sarebbe Luigi Marino». Cioè colui che era suo vice-presidente quando Montezemolo era a capo di Bolognafiere, e da sempre nel mondo della cooperazione bianca. «Né di destra né di sinistra», dice Luca Cordero. E aggiunge che se ci saranno le condizioni e Marino si presenterà avrà l’appoggio della sua fondazione Italia Futura. Le condizioni sono due: che Pier Ferdinando Casini accetti l’indicazione di Montezemolo (ma i due forse ne hanno già parlato) e sponsorizzi la lista civica con cui Marino dovrebbe presentarsi (convincendo a ritirarsi Gian Luca Galletti, il deputato Udc bolognese che si stava preparando in panchina per la campagna elettorale, ma l’impresa è assai facile poiché Galletti è Casinidipendente) e, seconda condizione, che convergano anche i finiani e i rutelliani. La candidatura di Marino (presidente nazionale di Confcooperative dal 1991 e di Confcooperative-Bologna dal 1983, è l’uomo più potente della cooperazione bianca e membro del Cnel, il Consiglio nazionale dell´economia e del lavoro) è vi- sta con preoccupazione sia dal centrosinistra che dal centrodestra. Il primo schieramento si troverebbe di fronte un concorrente del mondo cooperativo, cattolico, aperto al sociale e in grado di erodere voti nel proprio elettorato tradizionale come fece Giorgio Guazzaloca quando riuscì a strappare la città al centrosinistra. Il secondo schieramento dovrebbe vedersela con un reale candidato in grado di competere alla pari col centrosinistra e quindi in grado di coagulare i voti di chi si oppone al Pd. La sortita di Montezemolo ha quindi rovinato le vacanze natalizie ai politici, bolognesi e non solo, poiché Bologna è considerata una delle città-clou delle prossime amministrative. Tra l’altro la discesa in campo a Bologna del presidente della Ferrari insieme ai centristi potrebbe rappresentare un esperimento destinato ad avere in futuro una valenza ben diversa, potrebbe insomma incominciare a prendere corpo quel blocco centrista capeggiato da Montezemolo in grado di dare l’ultima spallata (quando sarà il momento) all’era-Berlusconi. Luigi Marino sta alla finestra e aspetta gli eventi. Per prima cosa ha sterzato verso un embrasson nous con gli ex-rivali di Legacoop. «Basta con la distinzione tra coop bianche e rosse», sostiene da qualche settimana. «La federazione unitaria del movimento cooperativo è indubbiamente un passo avanti». Poi è intervenuto con vigore a difesa delle coop di consumo, polmone finanziario di Legacoop: «Il governo deve impegnarsi in modo pieno e assoluto a difesa della cooperazione italiana rispetto al ricorso presentato a Bruxelles sulla presunta posizione di vantaggio della cooperazione di consumo. Se Bruxelles accogliesse il ricorso sarebbe il tracollo per la cooperazione italiana, se ne annullerebbe l’unica specificità rimasta lasciando in essere solo i vincoli di una riforma che però è stata realizzata in modo bipartisan da un parlamento sovrano, mentre a Bruxelles decide solo una tec- Luigi Marino ad essi dobbiamo far fronte». nocrazia influenzata dalle forti Ma qual è per Luigi Marino la pressioni delle lobbies economico priorità cui il governo dovrebbe finanziarie con il rischio di comfar fronte ? «La ripresa lenta e il promettere il passato, il presente controllo dei conti pubblici sono e il futuro di un settore che indue motivi per accelerare la ricide per oltre il 7% sul Pil e dà forma fiscale. Accanto lavoro a oltre un mialla lotta all’evasione lione di persone». Più serve una semplifiin generale sui temi cazione, la riforma è economici, questo è il utile se consente di Marini-pensiero: «Ci portare l’evasione a confrontiamo con il livelli fisiologici. Da capitalismo comunitempo auspichiamo sta cinese, con quell’autofinanziamento lo oligarchico russo, delle imprese attracon quello anarchico verso la detassazione indiano, con quello degli utili reinvestiti, monopolistico di che consentirebbe di chi detiene le Luca Cordero liberare risorse frematerie prime di Montezemolo sche da destinare a e con quello investimenti per rendere le improtezionistico degli Usa. prese sempre più competitive sui Ognuno ha la sua linea. E mercati». Montezemolo-Marino: noi ? Illusi dal mercatismo, ce n’est que un debut. Oltre Botra Antitrust e norme rilogna, Napoli. Nel capoluogo gidissime, e un pensare campano il tandem potrebbe essempre come singoli Stati. sere Montezemolo-Lettieri (exAllora il problema non è l’eupresidente della Confindustria ro, che è una moneta orfana napoletana, che sta lavorando della politica. I suoi limiti non a una lista civica da terzo polo). sono monetari ma economiIn attesa che Gianni Lettieri ci e politici. E sciolga la riserva, Montezemolo dice: «Non entro in cose che non mi riguardano, e che poi vengono sempre strumentalizzate. Ma posso dire che Napoli sta vivendo un momento difficile ed ha bisogno del massimo supporto di tutti coloro che hanno a cuore questa città». © Riproduzione riservata Il blogger Diego Bianchi, sul Venerdì di Repubblica, ha messo alla berlina Walter per la candidatura di Calearo Il vero nemico di Veltroni è Zoro, non D’Alema fare le sei del mattino quando c’era da discutere la mozione per l’elezione del o, il peggior nemico di Walter segretario di zona. Uno che ha studiato Veltroni non è mica Massima non rinnega l’aspetto da borgataro mo D’Alema: si chiache sarebbe piaciuto tanto a Pier Pama Diego Bianolo Pasolini, uno che ha le idee chi, ed è conosciuto con chiare sul Partito democratico, il nome d’arte di Zoro. Zoro: «Il Pd, tra i tanti, ha il È questo blogger il problema congenito della grande cruccio dell’ex scarsa visibilità e della sua sindaco di Roma, uno continua ma spesso vana che pensa di conoscericerca. Per un motivo o re e interpretare alla per l’altro, distinguersi gli perfezione il ruolo riesce sempre in maniera di amico dei giovani un po’ goffa, soprattutto (superato in questo quando distinguersi da chi solo da Giovanall’opposizione la pensa più na Melandri) e o meno come te non è poi che con Zoro si così necessario». ritrova invece Ospitato anche nel saa combattere lotto televisivo di Serena una battaglia Dandini, su Raitre, Zoro già persa in ha anche uno spazio sul partenza. Venerdì di Repubblica: Si tratta nell’ultimo numero (nesdel classisuno deve avergli anticipaco ragazzo to l’articolessa domenicale che una di Eugenio Scalfari, dove volta veniWalter è risorto) Bianchi va definiha legnato senza alcun to «tutta timore Veltroni, con un casa e affondo intitolato «Ma si sezione», scuserà mai chi ha candiDiego Bianchi, in arte Zoro capace di dato Massimo Calearo?». DI N PIERRE DE NOLAC Capace di fare più danni scrivendo duemila battute se confrontato con il minorenne romano armato di pala durante la manifestazione parastudentesca, Zoro la mette giù dura fi n dall’inizio: «Che il Pd veltroniano fosse cosa troppo diversa da ciò che si poteva nostalgicamente ritenere un partito mediamente organizzato, lo si capì il giorno in cui arrivarono alla stampa le bozze di quella che sarebbero diventate liste elettorali». La prova della «lottizzazione correntizia, rafforzata dal potere concesso dalla legge ‘porcata’, ebbe pubblico riscontro nella casella riempita da Donna Margherita, che erano nome e cognome di una valida candidata rutelliana, ma le caratteristiche che una candidata avrebbe dovuto avere per riempire quella casella». Sistemata la questione procedurale, Zoro arriva ai contenuti: «Dalla bozza alla lista il passo fu breve, e grazie a Veltroni il mondo conobbe Calearo, imprenditore e in quanto tale capolista Pd in Veneto». E qui Bianchi si diverte: «La sua prima apparizione televisiva spaccò. La buona fede degli autori di Ballarò lo sistemò sulle poltrone antiberlusconiane, da dove riuscì nell’impossibile impresa di esaltare Mastella come miglior ministro del governo Prodi e schifare Visco come peggiore. Dall’altra parte dello studio i principali rappresentanti dello schiera- mento a lui avverso facevano la ola; il reality veltroniano cominciava da subito a scappare di mano al suo autore». Ecco così arrivare la nota più dolente per Walter: «Come ogni elettore del Pd ben sa, per i danni irreparabili di quel casting, a nessuno come a lui vengono chieste così spesso e boriosamente le ragioni del voto. Più che una motivazione si esige un alibi». E alla fine del fondo, Zoro ha messo un’altra spina nel fianco di Veltroni, attaccando il governatore della Puglia, Nichi Vendola, come e meglio di quanto abbia mai saputo fare un superman della politica che risponde al cognome D’Alema, uno che contro l’attuale presidente della regione combatte un duello rusticano da quasi quarant’anni: «Ecco perché, quando anche uno come Nichi Vendola ipotizza per un suo ipotetico governo di dare un ministero ad una precaria della ricerca (che su una bozza di lista finirebbe col triplice requisito di Donna Ricerca Precaria), temo che il 14 dicembre sia servito a poco. Perché per quanto donna, precaria e ricercatrice, un ministro, se così selezionato, può essere anche e soprattutto dannoso». Facendo riflettere il lettore sulla fortuna che ha avuto l’Italia a non avere un governo Veltroni, dopo la scelta di quei candidati messi in cima alle liste. © Riproduzione riservata http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Dicem Mercoledì 29 Dicembre 2010 PRIMO PIANO 7 Il prelievo massimo sui depositi bancari e postali dei più ricchi raggiungerebbe i 150.000 € Questa supertassa non si può fare Tutino (ex Secit) sulla patrimoniale: stangata irrealistica DI LEO SOTO rove tecniche di patrimoniale. L’idea descritta a grandi linee dall’ex premier Giuliano Amato sta innescando i primi studi con simulazioni piene di numeri e di previsioni di introiti. Amato, in una recente intervista al Corriere della Sera ha rilanciato quanto aveva proposto in una relazione tenuta lo scorso 4 dicembre in un convegno promosso dalla rivista Nuove ragioni del socialismo. Ecco quanto disse Amato: «L’Istat ha detto che il nostro debito totale ammonta a circa 30.000 euro per italiano. Non è così gigantesco. Un terzo di questo debito abbattuto metterebbe l’Italia in una zona di assoluta sicurezza. Potrebbe arrivare a circa l’80 per cento del pil. Un terzo signifi ca, probabilmente, imporre ad un terzo degli italiani, teoricamente, di pagare un terzo dei 30mila». Si domandò retoricamente Amato: «È così spaventoso spalmare, tra chi ha di più rispetto a chi ha di meno, 10.000 euro per risolvere un problema che così grave? Nessuno, nemmeno la sinistra http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it P ha il coraggio di sostenere una simile proposta». La risposta implicata era positiva. Da quella sortita dell’ex premier è rimasto affascinato, o comunque interessato, l’ex ministro delle Finanze, Rino Formica. Che, secondo la ricostruzione di Italia Oggi, si è rivolto a un esperto del ramo, il professor Salvatore Tutino, in passato direttore dei superispettori del Secit, e attualmente economista del Cer (Centro Europa Ricerche). Tutino, in un’analisi che contiene varie ipotesi per la modulazione dell’imposta patrimoniale con relative previsioni di gettito, è arrivato però a conclusioni che non vanno del tutto nella direzione auspicata o suggerita da Amato. Ecco quello che si legge nelle conclusioni dell’ex direttore del Secit in un documento tecnico che circola soltanto fra pochi addetti ai lavori e che Italia Oggi ha letto:« Si tratterebbe di richiedere contributi non indifferenti: ad esempio, con un’aliquota massima del 12 Salvatore Tutino Giuliano Amato per cento (come prospettato in una delle tre simulazioni), l’onere che mediamente graverebbe su una famiglia compresa nel decile più alto di ricchezza toccherebbe i 150 mila euro. Una somma», scrive Tutino, «imponente anche nell’ipotesi in cui fosse prevista la possibilità di una rateizzazione annuale. Tolte le tende dalla facoltà di architettura di Roma, gettonatissima da politici e tv Tetto addio. Più che della riforma gli studenti hanno paura del freddo DI DONATO DE’ BARDI G li studenti hanno paura del freddo, più che del ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini. I ragazzi che avevano scelto di occupare il tetto della facoltà di architettura della Sapienza di Roma hanno deciso di smontare le tende a causa del gelo invernale. Quel luogo che era stato consegnato alla golosità dei media, oggetto delle scalate bipartisan di numerosi personaggi della politica nazionale, dal segretario del Partito democratico Pier Lugi Bersani al finiano Fabio Granata, oltre al numero uno di Rifondazione comunista Paolo Ferrero, torna nel dimenticatoio e viene riconsegnato al suo ruolo: addio dirette televisive care al direttore del Tg3 Bianca Berlinguer, e alle conferenze stampa en plein air. E così si sposta il luogo della protesta ma resta ferma l’intenzione di «combattere» contro il testo Gelmini sulla riforma dell’università. I ricercatori che da 35 giorni hanno scelto di vivere sul tetto del palazzo generare difficoltà nell’assicuradi piazza Fontanella Borghese re lo svolgimento delle lezioni. hanno deciso di sciogliere il preI presidi a quel punto sarebsidio fisso ma non di fermarsi, bero costretti a coinvolgere i «spostando il focus della proteprofessori associati, ma se la sta dai tetti alle facoltà». protesta dei ricercatori dovesse La postazione però resta «il allargarsi potrebbe luogo deputato al confronto e al non bastare. lavoro che la Rete 29 Aprile porA quel punterà avanti nei prossimi mesi»: to i presidi resterà una «piazza scelta ed dovranno aperta alla discussione, e che rivolgersi è stata ribattezzata la piazza ai rettori. dell’università libera, pubbliA aiutare ca e aperta». L’intenzione, da i manifeparte dei ricercatori, è quella di stanti ieri bloccare la didattica anche per mattina è aril secondo semestre: quelli rivato anche della Rete dicono di il proessere in tutto 26mila e continueranno a spiegare a tutti gli studenti il contenuto della riforma. Forti del loro numero, i ricercatori strutturati negli atenei italiani rappresentano circa il 40% del corpo docente: e la paralisi promessa ieri matMaria Stella Gelmini tina potrebbe rettore della Sapienza Bartolomeo Azzaro. E pensare che quando iniziò la mobilitazione sul tetto dell’edificio romano, dopo aver montato tende sul tetto e srotolato striscioni contro la Gelmini, gli studenti avevano detto: «Occuperemo ad oltranza, chiediamo il ritiro del disegno di legge, non è emendabile in alcun modo». In mezzo ci sono state le proteste di piazza, con i giovani che hanno bloccato la capitale, offrendo la scena di una città messa a ferro e fuoco: particolare da sottolineare, a distanza di due settimane dalla data del 14 dicembre, un giorno nero per Roma, numerosi bancomat che erano stati colpiti dalla violenza dei manifestanti nella zona di corso Vittorio Emanuele II sono ancora fuori uso. Ora gli studenti e i ricercatori hanno scelto di far sventolare la bandiera bianca: il freddo ha vinto contro i manifestanti, che non potevano più sopportare temperature rigide. E poi incombe Capodanno, una festa a cui nessuno è capace di rinunciare… Si consideri, in proposito, che se la stessa tipologia di famiglia fosse chiamata ad assoggettare tutta la sua ricchezza (e non solo la componente costituita da depositi bancari e postali) a un prelievo analogo a quello introdotto nel 1992 (6 per mille), la somma da pagare non andrebbe oltre i 9 mila euro». Tutino a corredo dell’analisi giunge a un commento finale: «Di tutto si può parlare, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare della realtà politica, sociale ed economica». © Riproduzione riservata Atac, a ruba la mensa Mentre infuriano in Campidoglio le polemiche riguardanti il personale dell’Atac, l’azienda romana del trasporto pubblico, c’è chi ha pensato di ripulire il deposito alimentare dei dipendenti. Con un colpo grosso effettuato nel giorno di Natale che ha messo in ginocchio la mensa della rimessa Atac di Grottarossa. Secondo quanto è stato riferito da alcuni membri del dopolavoro agli autisti, «ignoti» si sono introdotti nella struttura saccheggiando le provviste della mensa che serve i circa 1.200 dipendenti dell’azienda di trasporto che fanno riferimento al deposito situato sulla via Flaminia. Dal magazzino della mensa, gestita proprio dal dopolavoro, sono scomparsi così prosciutti, provole, forme di parmigiano e in genere tutti gli alimenti di maggior valore. E con l’occasione sono stati rubati anche i pacchi natalizi destinati ai dipendenti. Sebastiano Luciani © Riproduzione riservata © Riproduzione riservata http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 8 Mercoledì 29 Dicembre 2010 PRIMO PIANO La presidenza della Repubblica dal 1° gennaio applica il dl 78 e sfoltisce del 5 e del 10% le retribuzioni Napolitano fa la cura Tremonti Tagli agli stipendi del Quirinale e stretta sulle pensioni DI ROBERTO MILIACCA a stretta agli stipendi del pubblico impiego arriva anche al Quirinale. Ieri, con una nota, la presidenza della Repubblica ha fatto sapere che «il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, su proposta del segretario generale, sentite le organizzazioni sindacali, ha adottato, ai sensi e con le modalità previste dal decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 («Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica», ndr), i decreti attuativi nell’ordinamento interno per il triennio 20112013 delle disposizioni del citato decretolegge». In soldoni, il Quirinale ha ricordato che anche da loro, dal primo gennaio, si dovrà applicare la disciplina taglia-stipendi prevista dal ministro dell’ecoGiorgio Napolitano nomia L http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Giulio Tremonti per tutto il settore pubblico, e in particolare per i redditi più alti. Che, nel caso della presidenza della Repubblica, non sono pochi. Le trattenute tremontiane del 5 e del 10% andranno infatti ad incidere sugli stipendi superiori, rispettivamente, ai 90.000 e 150.000 euro, che, sul Colle, riguarda diversi alti funzionari, come per esempio, solo per citarne alcuni, il segretario generale, Donato Marra (che è anche consigliere di Stato), il portavoce del presidente, Pasquale Cascella, o il Consiglie- re per gli affari militari e del Consiglio supremo di difesa, già comandante generale della Guardia di finanza, Rolando Mosca Moschini. Oltre alla sfoltitura delle retribuzioni, ai dipendenti del Quirinale, si legge nella nota, vengono bloccate anche «le progressioni automatiche di anzianità per le fasce stipendiali più elevate ed è mantenuto il blocco dell’adeguamento all’incremento del costo della vita di tutte le retribuzioni e dei trattamenti pensionistici in atto dal 2008. È inoltre incisivamente modificata la normativa dei pensionamenti anticipati di anzianità, fissando a regime il limite di 60 anni di età e 35 di anzianità utile al pensionamento, con l’introduzione in via transitoria di misure dissuasive attraverso significative riduzioni dei trattamenti pensionistici.». Insomma, un vero e proprio giro di vite che dovrebbe consentire di tenere ferma, anche per quest’anno, la richiesta di dotazione a carico del bilancio dello Stato da parte del Colle. «I risparmi così ottenuti», si legge nella nota del Quirinale, «si aggiungono alle econo- mie già realizzate dal 2006 al 2010, che hanno già consentito di mantenere ferma la richiesta di dotazione a carico del bilancio dello Stato per ciascun anno del triennio 2011-2013 al livello del 2010 di 228 mln di euro (sostanzialmente pari al livello del 2008, a seguito della riduzione di 3.217.000 euro della dotazione per il 2009)». Tutto perfettamente il linea, insomma, con quanto previsto a febbraio scorso nel bilancio di previsione dell’amministrazione della Presidenza Giulio Tremonti della Repubblica per il 2010. Dove veniva previsto che, per il triennio 2010-2012, non veniva fatto alcun adeguamento della dotazione al tasso di inflazione programmato. «Pertanto fino al 2012 la dotazione si manterrà sostanzialmente al medesimo livello del 2008, con un risparmio complessivo di circa 6 milioni e mezzo di euro rispetto agli stanziamenti a suo tempo stabiliti dal bilancio pluriennale dello Stato per il triennio 2009-2011». Quanto esattamente si risparmierà dalla cura Tremonti, la presidenza della Repubblica non è ancora in grado di quantificarlo, ma sa già esattamente dove dovrà andranno a finire quei soldi: a pagare gli interessi sul debito pubblico. «L’amministrazione provvederà a quantificare l’importo conseguente alle misure suindicate da versare in ciascun anno del triennio al bilancio dello Stato, per essere riassegnato al fondo per l’ammortamento dei titoli del debito pubblico, dandone comunicazione al ministro dell’economia». © Riproduzione riservata LE UTOPIE DEL WELFARE DATATE ANNI ‘60 HANNO DANNEGGIATO GLI UNIVERSITARI E I LAVORATORI DI OGGI Soltanto due lampi in un anno di politica grigia La riforma Gelmini e l’accordo Fiat-Mirafiori, due punti di partenza per svegliare un paese pigro DI MASSIMO TOSTI rispetto al Carnevale degli ultimi dee per “politica” si intende il cenni. Occorre (come spesso accade) cosiddetto “teatrino” (vale a risalire a una quarantina di anni fa dire le guerre personali, i petper comprendere la benefi ca rivolutegolezzi, gli scambi di accuse, zione alle porte. Alla fine degli anni le urla davanti alle platee televisive, Sessanta in tutto l’Occidente si aff il via-vai dei parfermò l’idea che lamentari da un i periodo delle il Marchionne ha avuto v gruppo all’altro) il vacche grasse si il coraggio di parlare s bilancio dell’anno sarebbe protratcon estrema chiarezza: t all’infinito. Gli che si chiude non è to nelle condizioni attuali, la Fiat a negativo: è nefasto. altri paesi nostri c Se invece si dà al concorrenti, molnon è competitiva se continua t prima di noi, vocabolo il signifito a produrre in Italia, se si h cato più nobile (la hanno compreso trasferisce all’estero sì. La q cura della Polis, quanto le utopie brutalità dell’impostazione ha d come la intendedello welfare e costretto due sindacati su tre a d vano i greci più delle pari opporriflettere sull’avvenire: il terzo, t di duemila anni tunità per tutti la Cgil, si è autoescluso dalle ( fa), il bilancio è in (senza distinzioni d merito) fossero chiaro-scuro. Dello di trattative. A questo punto della p scuro è persino superniciose. E sono partita, si riapre uno spiraglio c perfl uo occuparsi, corsi ai ripari. importante per il futuro tanto è evidente. Da noi si è cont La crisi economica tinuato a pensare le non promettodel battaglie sine quella istituzionale che le conquiste delle no nulla di buono. I conti non tornadacali di allora (il mitico «autunno no nelle tasche delle famiglie, e non caldo») e delle rivolte studentesche quadrano nei budget delle aziende. Il fossero una strada senza ritorno, chiaro è rappresentato da un paio di che avrebbe condotto alla felicità per eventi delle ultime settimane. tutti (quella promessa dalla CostituIl primo è la riforma Gelmini, il sezione americana quasi due secoli e condo è l’accordo per la Fiat-Mirafiori. mezzo fa). Al di là dei risultati specifici, tutti e Riassunto il concetto in parole podue aprono scenari incoraggianti per vere, gli studenti hanno maturato la il futuro italiano, in controtendenza convinzione (protrattasi nell’arco di S il futuro. due generazioni) che il pezzo di carMaria Stella Gelmini si è mossa ta strappato nelle università fosse il nella stessa direzione. Ha inferto un lasciapassare per un posto fisso da duro colpo ai baroni delle università e conservare fino all’età della pensione; ai criteri con i quali sono stati improvla classe operaia e i colletti bianchi visati corsi di studio inutili e si è persa non hanno voluto prendere atto deld di vista la funziola rivoluzione pron ne fondamentale dotta dall’aperGli studenti hanno maturato la d degli studi supetura dei mercati convinzione (protrattasi nell’arco rriori: preparare internazionali e di due generazioni) che il pezzo g gli studenti al dalla concorrendi carta strappato nelle universim mondo del lavoro za spietata dei e alle opportunità paesi che soltantà fosse il lasciapassare per cche esso offre. to da pochi anni un posto fisso da conservare fino Due punti di si affacciano nel all’età della pensione; la classe p partenza per abparadiso del beoperaia e i colletti bianchi non b battere le cattive nessere. Ciascuno hanno voluto prendere atto della a abitudini di un ha difeso i propri rivoluzione prodotta dall’aperp paese pigro, indiritti acquisiti (o tura dei mercati internazionali e ccapace di stare al acquisibili), nesp passo con i temsuno ha voluto acdalla concorrenza spietata p pi. I malumori (o cettare di perdere dei paesi che solo da pochi anni i piagnistei) sul il benché minimo si affacciano al benessere precariato che privilegio. n non offre futuro Sergio Marsi scontrano con la realtà dei paesi chionne ha avuto il coraggio (e il avanzati, dopo la maggior parte delmerito) di parlare con estrema chiala popolazione ha digerito la mobilirezza: nelle condizioni attuali, la tà del lavoro, consapevole anche che Fiat non è competitiva se continua soltanto essa garantisce prospettive a produrre in Italia, se si trasferisce a chi entra in un mercato del lavoro all’estero sì. La brutalità dell’imponon imbalsamato nella difesa di chi stazione ha costretto due sindacati su è improduttivo. È una legge crudele, tre a riflettere sull’avvenire: il terzo, forse, ma è l’unica che funziona ai la Cgil, si è autoescluso dalle trattatempi nostri. tive. A questo punto della partita, si © Riproduzione riservata riapre uno spiraglio importante per http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Non ne puoi più della solita TV piena di urla, di risse e vuota di contenuti? Allora Cambia! Da due colossi americani e dal primo canale TV per il digitale terrestre è arrivata finalmente una TV italiana pensata per chi vuole vivere meglio, al passo con il mondo che cambia: il clima cambia, la scienza cambia, la scuola cambia, l’alimentazione cambia, il sesso cambia, il potere cambia, lo sport cambia, il denaro cambia, il divertimento cambia, lo stile e il lusso cambiano con la velocità della luce. Cambia canale! Scegli la TV che ti dà solo informazioni e programmi utili per la tua vita. Gratis sul digitale terrestre. L A T V P E R L A T U A V I TA . ® DA DUE COLOSSI AMERICANI, UN GRANDE CANALE ITALIANO. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Dicem Mercoledì 29 Dicembre 2010 PRIMO PIANO Costata un anno fa 2,6 mln di capitale, ora sta per chiudere Equitalia Veneto ko La società non è mai stata operativa DI STEFANO SANSONETTI ra nata circa un anno e mezzo fa. Adesso, dopo aver richiesto 2,6 milioni di euro di capitale sociale e aver speso 117 mila euro in consulenze e compensi vari, destinati ad aumentare a fine 2010, la società sta per chiudere i battenti. È la storia, breve, di Equitalia Veneto, società della holding pubblica di riscossione dei tributi che avrebbe dovuto effettuare il servizio nella regione. Il fatto è che Equitalia, da diverse settimane a questa parte, sta lavorando a un piano di razionalizzazione che lascerà in vita, entro la fine del 2011, soltanto tre controllate: una per il Nord, una per il Centro e una per il Sud (vedi ItaliaOggi del 27 ottobre scorso). Insomma, un taglio netto rispetto alle attuali 19 società territoriali. A farne le spese sarà anche Equitalia Veneto, con la semplice differenza che la spa era nata il 24 giugno 2009 e da allora non è mai stata operativa. Eppure qualche ambizione c’era. Capitale sociale versato di 2,6 milioni di euro, l’obiettivo era quello che acquistare da Equitalia Nomos e da Equitalia Polis tutte le competenze relative alla riscossione dei tributi nelle province venete. A dare l’impulso, si racconta, fu anche l’allora governatore del Veneto, e oggi ministro dell’agricoltura, Giancarlo Galan. Peccato che, come conferma anche il primo e unico bilancio oggi disponibile, Equitalia Veneto di fatto non sia mai stata operativa. Cosa che, naturalmente, non vale per le spese, che invece hanno seguito un buon ritmo. A fine 2009, per esempio, si http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it E Giancarlo Galan contano 117.968 euro di soldi in pratica spesi inutilmente, visto il futuro che attende la società. Di questa cifra, 12.161 euro si riferiscono a servizi professionali, tra cui 4.150 euro di spese legali e notarili, 3.060 euro di consulenze amministrative e fiscali e 4.951 euro di collaborazioni a progetto e contratti di somministrazione. Altri 64.356 mila euro, come è scritto a pagina 35 del bilancio, se ne sono andati come compensi del consiglio di amministrazione e 20.958 euro come emolumenti per il collegio sindacale (e si tratta solo di metà anno). A chiudere il quadro, poi, ci sono 40.120 euro di spese amministrative infragruppo. Certo, la razionalizzazione dell’universo Equitalia non si completerà in un batter d’occhio. La holding presieduta da Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle entrate, conta di portare a termine il percorso entro la fine del 2011. Ma è chiaro che, rebus sic stantibus, il futuro di Equitalia Veneto è segnato. Attualmente il suo consiglio di amministrazione è presieduto da Giorgio Tino, un tempo direttore dei Monopoli di stato. Per fatti risalenti a quel periodo, grosso modo 2004-2007, Tino era stato coinvolto in un’inchiesta della Corte dei conti, la cui procura aveva rilevato un maxidanno erariale da 98 miliardi di euro (cifra poi notevolmente ridimensionata) derivante dal mancato collegamento informatico delle slot machine (vedi ItaliaOggi del 2 dicembre 2008). L’ad di Equitalia Veneto, invece, è Renato Scognamiglio, in passato anche ad di Equitalia Polis, società che riscuote i tributi in Campania. E proprio in questa veste, tempo fa, Scognamiglio era stato indagato dalla procura partenopea per abuso d’ufficio, in relazione a episodi di «ipoteche pazze» (vedi ItaliaOggi del 17 febbraio 2009). © Riproduzione riservata 2011, Verona sceglie Salgari Ma quale unità d’Italia! Verona, la città che ha come sindaco il leghista Flavio Tosi, nel 2011 penserà a celebrare il centenario della morte dello scrittore Emilio Salgari (18621911), piuttosto che del centocinquantesimo anniversario caro agli amanti di storia patria e dell’unità della nazione. E inizierà nel mese di gennaio, nella sua città natale, il viaggio letterario ideato per riscoprire Salgari: il primo appuntamento sarà con «Ritornano le tigri della Malesia (Più antimperialiste che mai)», che si terrà nella Biblioteca civica nel pomeriggio del giorno 28, con gli scrittori Paco Ignacio Taibo II, Luca Crovi e Pino Cacucci, per parlare di Sandokan, Yanez, il Corsaro Nero e le terribili tigri di Mompracem Sebastiano Luciani Giorgio Tino A CIASCUNO IL SUO di Riccardo Ruggeri Sui cieli di Genova un costosissimo, supertecnologico «falco drone» è stato abbattuto da quattro gabbiani reali che, rifiutando qualsiasi exit strategy, si sono sacrificati per difendere i diritti della loro gente, i nidi, il territorio, che anni fa abbiamo loro sottratto per fare un aeroporto. La direzione, causa i tagli orizzontali di Tremonti, ha ripiegato su una vecchia panda che seguirà i decolli cercando di spaventare gli uccelli con un clacson bitonale: un drone in meno, tre posti di lavoro in più. Perfetta metafora del 2011 euro americano. I «maiali» (Pigs, Portogallo, Irlanda, Grecia, Spagna) stanno fallendo, così i «cani» (California, Arizona, New Jersey, Illinois), mentre quelli del Bric (Brasile, Russia, India, Cina) crescono in modo incontenibile. Costoro hanno le materie prime, il petrolio e le centrali nucleari, eseguono per conto nostro attività ad alto valore aggiunto, lavorano come bestie, non rispettano i diritti sindacali, studiano con profitto, sono meritocratici, fanno vite spartane. Da noi comprano solo i prodotti del lusso, ma in futuro vogliono farsi anche quelli. Fra un po’ vorranno anche farsi Goldman&Sachs. Molti di noi si consolano con una locuzione inglese «Less is more», sperando che in futuro «il meno sia più». Nel frattempo, se vogliamo volare, siamo costretti a usare una panda usata con clacson bitonale per spaventare gabbiani coraggiosi. 11 PERISCOPIO DI PAOLO SIEPI Questa nostra cara penisola che, passata l’epoca scalfariana, prodiana, ciampiana (e, per un attimo, persino dalemiana) di una Tangentopoli concepita per fare spazio alle privatizzazioni stile Carlo De Benedetti e alle merchant bank organiche al famoso “Ulivo internazionale”, qualcuno vedrebbe di buon occhio finire come la fallita Grecia. Fallita perché, per dirla in breve, negli ultimi decenni ha ospitato governi che hanno barattato la realtà del debito e del lavoro con il consenso delle piazza antifasciste e i vitalizi statali. La variante italiana è che noi siamo pieni di repubulicones e di magistrati in fregola che scorazzano per praterie abbandonate dalla rappresentanza popolare e dal decisionismo politico. Luigi Amicone. Tempi. Bisogna riconoscere la capacità dei progressisti di ammorbidire il linguaggio. Chi ha saputo inventare gli operatori ecologici al posto degli spazzini, i non udenti al posto dei sordi, il diversamente abile al posto del paralitico e ha chiamato “cocco” i disoccupati, faccia una sforzo anche verso di noi. Non potrebbe, da domani, chiamarci “momomo”, moralmente molto moschi. Andrea Marcenaro. Il Foglio. Coloro che a sinistra reclamavamo massimalistiche rivoluzzioni del sistema universitario, dovrebbero confr frontare le loro legittime aspirazioni con i risulta tati prodotti dai governi di centrosinistra nei 7 d degli ultimi 15 anni, durante i quali il ministero d dell’università e della ricerca (Muir) faceva capo a alla loro maggioranza. Molti dei guai che si reg gistrano oggi nelle università derivano proprio dai provvedim provvedimenti emanati alla fine degli anni ’90. Non a caso Mussi quando si insediò al Muir nel 2006, disse che l’università era «un gran bordello». Ma poi non fece in tempo a fare la sua riforma perché il governo Prodi chiuse bottega anzitempo. Enzo Martinelli. QN. I greci di Calabria e di Sicilia, eredi della scienza di Archimede, hanno messo a punto un processo tecnologico che consente di produrre direttamente i ruderi, senza attendere il lavoro lento e noioso dei millenni. Tutta la costa jonica, da Stilo a Rossana, dove sorgevano i resti di Sibari e le colonne mozze di Era Lacinia, presetano ora un fitto e affascinante panorama di rovine nuove di zecca, villette e casoni, magari senza tetto, senza intonaco, senza strade, che hanno abrogato la costa ma accresciuto il fascino culturale e le suggestioni classicheggianti della regione. Saverio Vertone: “Viaggi in Italia” Rizzoli. Stefania Prestigiacomo è nemica di troppi, nemica del clan Casentino per ragioni di termovalorizzatore; nemica di Tremonti (e dunque di Calderoli) per ragioni di bilancio; nemica della coppia Schifani-Alfano per ragioni di collegio elettorale. onomia du Memorabile fu il suo scontro con il titolare dell’Economia durante il consiglio dei ministri dl 5 novembre scorso. Tremonti, che aveva già tentato di sfilarle i poteri sulle politiche energetiche, gli aveva appena negato tre miliardi per dissesto idrogeologico: lei si impuntò («che figura facciamo con il Paese?»), lui la prese per i fondelli («Se dopo vieni fuori, ti spiego… »),lei si inferocì («la smetti di dire cretinate?»),lui si indignò («Silvio, se questa non chiede scusa, me ne vado»). cusarsi. Lei Berlusconi, sbalordito, le chiese, con dolcezza, di scusarsi. lo fece. Andrea Cangini. QN. A curare noi di Striscia la notizia era arrivato Mario Maffucci: uno di quelli che, se consultano il calendario Pirelli, è solo per guardare le date. Antonio Ricci in “Striscia la tivù” Einaudi. La definizione della fedeltà? Una mancanza di occasioni. “C’est pur rire”. La generale, feroce, ostilità al merito, unita al culto del principio della “carriera”comunque e al legalismo spietato custodito dal Tar (sono questi i tre pilastri della burocrazia statale) si rivela un’arma efficacissima per impedire ai funzionari più giovani e intraprendenti di scalare rapidamente gli alti gradi. dell’università, neppure a parlarne. Ernesto Galli della Loggia. Corsera. Ma che volete da me? Sono un uomo vigoroso. E come posso a accontentarmi di una donna che, a letto, si fa il s segno della croce prima di ogni abbraccio, e che, d dopo, non sa dire che «Gesumaria?». Sette figli ho a avuto da lei, è sapete che cosa vi dico, padre? Non h mai visto il suo ombelico. Eh? E’ giusto questo? ho L chiedo a voi, padre. E’ giusto? E’ lei la peccatriLo ce Burt Lancaster al suo confessore nel film ce! Il Gattopard Gattopardo (1963). © Riproduzione riservata http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 12 Mercoledì 29 Dicembre 2010 ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA Franz Josef Wagner, columnist del quotidiano tedesco Bild, tiene una rubrica di successo Una penna d’oro calamita i lettori Ha il dono di scrivere in anticipo ciò che penserà la gente DA BERLINO ROBERTO GIARDINA crive ogni giorno appena 2 mila battute, 40 righe in seconda pagina della Bild Zeitung, ed è il giornalista più letto di Germania, probabilmente d’Europa. Franz Josef Wagner, 67 anni, il columnist, anzi il kolumnist del popolare quotidiano della Springer Verlag: 4,5 milioni di copie e 14 milioni di lettori, dal barbone a Frau Merkel. La rubrica appare dal lunedì al venerdì sotto il titolo «Post von Wagner» (posta da Wagner), indirizzata al protagonista del giorno, nel bene e nel male. FJW, come si firma, si rivolge a tu per tu a Obama o alla Cancelliera, al ferroviere che sciopera o alla casalinga alle prese con l’aumento dei prezzi. Ha il dono di scrivere in anticipo quel che penserà la gente senza farlo pesare. E i lettori si troveranno a pensare quel che pensa lui, senza rendersene conto. Ora FJW ha scritto un libro, Brief an Deutschland (lettera alla Germania), che è una sorta http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it S Franz Josef Wagner di autobiografia: il kolumnist tedesco si identifica con il suo paese; parlare di se stesso o della patria è, in fondo, la stessa cosa. E, a suo modo, ha ragione. Il libro non è una raccolta delle 2 mila lettere che ha pubblicato a partire dal 2001, ma è stato scritto in un anno appositamente «per spiegare se stesso ai suoi fan». Un libro breve, come la rubrica, 196 pagine per raccontare una vita. Al contrario di molti colleghi, Wagner sa Banchetti aziendali nel cuore della crisi bene che ciò che si scrive per un quotidiano non sopravvive per un libro. Nato a est, nell’attuale Repubblica Ceca, seguì i genitori a Regensburg, dove faceva parte delle voci bianche nel coro diretto dal fratello di Papa Ratzinger. A 19 anni eccolo a Monaco, compagno di bisbocce di Andreas Baader, che passerà alla lotta armata, il terrorista più temuto insieme a Ulrike Meinhof. Lui entrerà nella re- dazione della Bild. Oggi Wagner vive da solo in un appartamento di 240 metri quadrati nel quartiere berlinese di Charlottenburg. Esce pochissimo, e solo per recarsi al Paris Bar, ristorante storico dei tempi del muro, oggi decaduto. Impiega un’ora, un pacchetto di sigarette e cinque tazze di espresso per la sua rubrica, che scrive al computer per contare le battute: non una in meno, non una di troppo. Ma poi la detta al giornale al te- lefono, come si faceva decenni fa. Un vezzo che la Bild tollera solo da lui. «Leggo male», confessa, «ma sentirmi mi fa capire dove ho sbagliato». Chi vuol capire la Germania non dovrebbe perdere la posta quotidiana di Wagner, anche se spesso è difficile essere d’accordo con lui. E dovrebbero leggerlo anche coloro che cercano di scoprire il segreto della Bild: come si fa a creare un giornale popolare che venda quasi quanto tutti i giornali italiani messi insieme per oltre mezzo secolo? La ricetta sembra semplice, ma poi è quasi impossibile imitarla: una ragazza seminuda in prima, sesso e sangue? Quel che contano, invece, sono le parole: con 60 cent i lettori scoprono il mondo e, grazie alla penna di Wagner, scrivono ai protagonisti del nostro tempo per rimproverarli o per ringraziarli. Disprezzato dagli intellettuali, che fingono di non sapere chi sia, amato dalla gente comune, FJW è la chiave per entrare nell’anima tedesca, nei suoi sogni, e anche negli incubi. © Riproduzione riservata È naufragato il progetto immobiliare nel quartiere di Lione Il Giappone beve Grolée, per ora il lusso per dimenticare rimane una chimera DI MASSIMO GALLI S È un rituale d’obbligo in tutte le aziende giapponesi. Il bonenkai, letteralmente tradotto come riunione per dimenticare l’anno, riunisce tra il 15 e il 31 dicembre, nella sede di lavoro o al ristorante, tutti i salariati. Si mangia, si fanno degli sketch, si beve. Soprattutto per far scendere un po’ di oblio su quanto accaduto nei mesi precedenti. Dimenticare che il Giappone sta per cedere il suo posto di seconda economia mondiale alla Cina. Dimenticare che la disoccupazione tocca il 5,1% della popolazione. Dimenticare che il surplus commerciale del paese è crollato del 55,4% il mese scorso. Dimenticare che il morale degli imprenditori è a terra. Se nulla è obbligatorio, i lavoratori sono tenuti al nome del buon spirito d’impresa. Quest’ultima avrà speso a fine anno, in media, 44,30 euro per addetto, vale a dire 42 centesimi in più rispetto all’anno scorso. In realtà, stando a un sondaggio voluto dal gruppo di bevande Kirin, soltanto un terzo dei dipendenti partecipa al bonenkai con entusiasmo. Quest’anno, inoltre, non bisognerà dimenticare soltanto il 2010 ma anche il 2011: il governo prevede fin d’ora una crescita dimezzata. C’è da augurarsi che almeno le tavole siano ben imbandite. © Riproduzione riservata i è rivelato un fiasco il progetto commerciale lanciato cinque anni fa per il quartiere Grolée di Lione. L’area, costituita da un insieme di immobili in stile Haussmann nel centro della città, sarebbe dovuta diventare un polo del lusso: questo, almeno, secondo i piani del senatore e sindaco socialista Gérard Collomb. La realtà è molto meno idilliaca. Prima di Natale l’unico negozio di lusso che aveva deciso di insediarsi nel quartiere è stato attaccato con un’auto-ariete. Benoit de Valicourt, direttore della comunicazione del marchio di moda Zilli, è esasperato e parla di un Bronx, un quartiere inattivo dove non succede nulla sul versante economico. Già vittima di una rapina due anni fa, Zilli, la cui sede centrale si trova proprio Il quartiere è in cerca di una dificile rinascita a Lione, ha deciso che se ne andrà da Grolée tra due anni, una volta scaduto il contratto lungo periodo di ristrutturazione dei magazzini con la città. e assicura che finora il ritardo accumulato è Col passare del tempo hanno fatto le valigie limitato a tre mesi. Alcune insegne potrebbeproprio tutti, specialmente dopo che la società ro confermare il loro sbarco a Grolée l’anno Cargill marchés financiers aveva ceduto le aree prossimo. commerciali all’immobiliare Docks Lyonnais e Nel primo trimestre il gruppo Sephora apriaveva proposto la vendita degli appartamenti, rà la sua più ampia superficie commerciale con priorità agli inquilini, a prezzi salati: fino dell’intera Francia. Un timido segnale di ria 4.500 euro al metro quadrato. sveglio per una fetta di Lione che i residenti e I negozi sono desolatamente vuoti: sono spai commercianti esasperati non esitano a parariti generi alimentari, una farmacia, un cinegonare al newyorchese Bronx. Che però, negli ma, una libreria, un’orologeria. E pensare che ultimi anni, è stato finalmente i prezzi sono crollati a 2.500 risanato. Chissà se lo stesso deeuro al metro. Ciononostante Le due pagine di «Estero stino potrà avverarsi anche a Docks Lyonnais è in alto mare Le notizie mai lette in Grolée, una piccola porzione di nelle trattative con le maison Italia» sono a cura di Francia che sembra finita in un del lusso. Catherine Camus, Sabina Rodi cantuccio. responsabile del progetto, © Riproduzione riservata sostiene che è necessario un http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA M Mercoledì 29 Dicembre 2010 13 Il costruttore cinese vuole emanciparsi dai tedeschi e potenzia le vendite a marchio proprio Volkswagen sta stretta a Saic Investiti 1,14 miliardi di euro nella fabbrica di Nanchino DI MASSIMO GALLI a casa automobilistica cinese Saic vuole far da sé, emancipandosi da Volkswagen. La partnership con il gruppo tedesco comincia ad andare un po’ stretta a quello che è diventato il primo costruttore cinese. Saic ha annunciato un investimento di 1,14 miliardi di euro per i prossimi quattro anni nella fabbrica di Nanchino, la cui capacità produttiva dovrebbe triplicare per raggiungere un milione di veicoli nel 2015. Si tratta soprattutto di automobili a marchio proprio, che consentiranno a Saic (acronimo di Shanghai automotive industry corp) di uscire a poco a poco dall’ombrello protettivo dei due compagni di strada storici: General motors e, appunto, Volkswagen. Questi ultimi, grazie all’accordo con Saic, sono diventati protagonisti nel mercato cinese. L’intesa con i tedeschi è datata 1984; quella con Gm è più recente e risale a undici anni http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it L Con i modelli Roewe la casa cinese fa concorrenza ai costruttori occidentali fa. Lo stabilimento di Nanchino, città a est del paese asiatico, ereditato dalla fusione di tre anni fa con Nanjing au- tomotive, per ora sforna mo- Le enormi potenzialità dell’allevamento di maiali. Francesi pionieri delli dei marchi Mg e Roewe. Quest’ultimo commercializza le Rover 75 e 25. L’alleanza con i due costruttori occidentali ha permesso a Saic di acquisire elevate competenze tecnologiche. Ciò ha aperto la strada proprio a Mg e Roewe, che oggi appartengono al ristretto gruppo di marchi cinesi in grado di fare concorrenza alle aziende straniere nel segmento delle berline, il più redditizio e promettente, mentre gli altri attori locali restano ancorati alle piccole vetture. Saic è in grado di lavorare su una tecnologia propria di batterie al litio per auto elettriche. L’azienda, di proprietà del governo di Shanghai, spinta dalla politica centrale di sviluppo di veicoli propri, ha presentato cinque modelli ibridi ed elettrici un paio di mesi fa: essi dovrebbero ar- rivare sul mercato nell’arco di due anni. L’Expo è stata una formidabile vetrina per Saic: il costruttore ha fornito un migliaio di piccole auto ecologiche, facendosi conoscere a decine di milioni di visitatori provenienti dai cinque continenti. Le vendite conoscono ogni anno una crescita notevole. Quest’anno, come ha annunciato il vicepresidente della società, Chen Zhixin, si punta a quota 160 mila veicoli a marchio proprio, con un incremento del 77% rispetto al 2009. Numeri promettenti ma ancora marginali rispetto alle vendite totali, che comprendono le partnership, pari a 3,3 milioni di vetture tra gennaio e novembre. Nel frattempo, però, Pechino cerca di combattere il traffico mostruoso e l’inquinamento: le autorità municipali hanno deciso di ridurre di due terzi il numero di immatricolazioni autorizzate per l’anno prossimo. Una doccia fredda soprattutto per i colossi stranieri delle quattro ruote. © Riproduzione riservata Primi risultati dello studio del genoma Il supercacao Dopo il gas e il petrolio, la Russia scopre l’oro rosa presto in tavoletta D opo il gas e il petrolio, è l’oro rosa (inteso come il maiale) il business più promettente per la Russia. Un business nel quale i francesi hanno deciso di lanciarsi già nel 2005. A cinque anni di distanza e qualche milione di euro di investimenti dopo, si può dire che la scommessa sia stata vinta. A Bolchaia Otrada, 400 chilometri a sudest di Mosca, un allevamento in rovina è stato trasformato da un gruppo di imprenditori d’Oltralpe in un’azienda moderna, che vanta un’unità di moltiplicazione genetica di scrofe e il cui fatturato oscilla tra i 4 e i 5 milioni di euro l’anno. L’intuizione è stata dunque felice. Del resto, con 3 milioni di tonnellate di carne di maiale consumate ogni anno, i russi sono fra i più voraci del pianeta. Tuttavia il loro grande paese produce appena 2 milioni di tonnellate all’anno, e in maniera molto artigianale. Per il 60%, infatti, i maiali russi vengono allevati nei cortili dalle anziane di casa. Il resto viene importato. L’allevamento di maiali in Russia si avvantaggia anche dei prezzi relativamente bassi dei cereali (2.100 rubli, ossia circa 52 euro, la tonnellata di orzo per foraggio) e del prezzo elevato della carne pagata al produttore (2,6 U euro per chilo di carcassa). Unica difficoltà, il personale locale: poco qualificato, ancor meno motivato e soprattutto... molto poco sobrio. Per questo il veterinario della fattoria di Bolchaia Otrada arriva dalla Francia, e così anche il capo contabile e il direttore dell’allevamento. Non contenti del successo dell’azienda, gli imprenditori francesi hanno fondato anche Euroslats, una fabbrica di pedane in cemento dotate di fori per fare passare le deiezioni dei maiali. E presto ne apriranno un’altra, non lontana dalla prima. Il filone dell’oro rosa sembra, almeno per il momento, inesauribile. © Riproduzione riservata n supercacao di ottima qualità e resistente ai parassiti e alle malattie. Questo è uno dei risultati che si potranno presto ottenere grazie alla decrittazione del genoma del cacao, un’impresa nella quale nel 2007 si sono lanciati alcuni ricercatori. Lunedì scorso è stata pubblicata sulla rivista scientifica Nature Genetics la sequenza del criollo, una varietà di cacao poco coltivata (5% della produzione mondiale) perché meno resistente di altre alle malattie, ma di grande qualità e molto simile a quella coltivata dai Maya già duemila anni fa Nel mondo ogni anno sono prodotte circa 3,7 milioni di tonnellate di cacao, ma quasi il 30% del raccolto è distrutto da funghi e parassiti. «Oggi tra i 28 mila geni del cacao abbiamo identificato non meno di 554 geni di resistenza alle malattie, 84 implicati nella sintesi dei lipidi, 153 nella produzione di aromi come i flavonoidi e i terpeni», spiega Xavier Argout, autore dello studio. Partendo dal genoma si potranno creare nuove varietà di cacao con migliori e più durevoli caratteristiche. Per la gioia di tutti i golosi. © Riproduzione riservata http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 14 Mercoledì 29 Dicembre 2010 ECONOMIA E POLITICA L’Istat: nei primi dieci mesi aumento più contenuto rispetto all’analogo periodo del 2009 (+3%) Salari in frenata nel 2010: +2,2% Contratti, chiusi 23 accordi, di cui 15 col nuovo modello rena la dinamica dei salari in Italia nei primi dieci mesi del 2010. Secondo il rapporto «Le relazioni industriali e la recente dinamica retributiva contrattuale», pubblicato dall’Istat, l’aumento, pari al 2,2%, è stato più contenuto rispetto allo stesso periodo del 2009 (+3%), mentre la media delle retribuzioni contrattuali nell’intero 2008 aveva segnato un +3,5%. La decelerazione, precisa l’istituto di statistica, è avvenuta nonostante la quota di dipendenti in attesa di rinnovo contrattuale sia diminuita di oltre dieci punti percentuali tra gennaio e ottobre (scendendo al 37,7%). A livello settoriale si registrano situazioni molto differenziate. In particolare, nel settore dell’industria la quota di dipendenti in attesa, già molto contenuta a inizio anno, scende ulteriormente fino ad arrivare a meno del 5% in ottobre e la crescita retributiva media (2,8% nel periodo) resta più vivace rispetto agli altri settori, ma in netta decelerazione negli ultimi tre mesi. Sempre nei primi dieci mesi del 2010, rileva ancora l’Istat nel suo rapporto, si è assistito alla chiusura di 23 accordi (poco più di 3 milioni di dipendenti), che nella maggioranza dei casi (15 su 23) adottano il nuovo modello triennale siglato nel 2009 (senza la firma della Cgil). Dei restanti otto, prosegue l’istituto di statistica, quattro si riferiscono al secondo biennio economico, due riguardano la parte normativa quadriennale (comprensiva del primo biennio economico) e due il rinnovo del primo e secondo biennio. I contratti rinnovati nell’industria (12) sono stati siglati tutti secondo le regole del nuovo modello, mentre nei servizi di mercato solo tre dei cinque accordi siglati appartengono a questa tipologia. Nel settore della pubblica am- http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it F ministrazione con i rinnovi degli accordi dei conservatori (primo e secondo biennio), della presidenza del consiglio dei ministri e delle forze dell’ordine (ordinamento militare e civile), tutti relativi al secondo biennio, risulta quasi esaurita la tornata contrattuale relativa al quadriennio 20062009, rimanendo ancora in attesa di ratifica il rinnovo per i vigili del fuoco (biennio 2008-2009). Nel 2009 erano stati invece rinnovati 23 accordi a cui corrispondono poco più di 5,5 milioni di lavoratori dipendenti e un monte retributivo pari al 43,3% del totale. Nel 2011 rincari per oltre 1.000 € a famiglia Nel 2011 le famiglie italiane andranno incontro a una stangata di oltre mille euro in media, tra aumenti per l’alimentazione, treni e trasporto pubblico locale, benzina, Rc auto, servizi bancari e tariffe. Lo denunciano Federconsumatori e Adusbef che affermano: «Anche il 2011 si prospetta un anno infelice: sia dal punto di vista della crisi economica, che, se non adeguatamente affrontata, non permetterà di raggiungere nemmeno l’1% di pil, sia dal punto di vista dei rincari in arrivo dal 1° gennaio 2011, che contribuiranno a ridurre ulteriormente il potere di acquisto delle famiglie». Federconsumatori e Adusbef parlano di previsioni «estremamente negative» per l’anno che viene con un aumento medio a famiglia per l’alimentazione di 267 euro (+5-6%), per i treni (anche pendolari) e il trasporto pubblico locale di 163 euro (+25-30%), per le assicurazioni auto di 105 euro (+10-12%). A pesare anche le tariffe: per il gas 89 euro in più (+7-8%), per i rifiuti 32 euro (+7-8%), per l’acqua 21 euro (+5-6%), per le autostrade 37 euro (+2%), per l’elettricità 19 euro (+4-5%). Vola anche la spesa per i carburanti, che costeranno in media 131 euro in più, per i servizi bancari (65 euro in più) e infine la spesa per detersivi, plastiche e prodotti per la casa (87 euro in più in media). Per le associazioni Adoc, Codacons, Movimento difesa del cittadino e Unione nazionale consumatori, riunite nella sigla Casper, la stangata sarà di 902 euro: di questi ben 700 (77% del totale) sono attribuibili a «manovre speculative e rincari arbitrari che non trovano alcuna giustificazione economica». Arca Vita S.p.A. Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. Capitale Sociale € 90.000.000,00 interamente versato - Direzione: Via San Marco, 48 - 37138 - Verona - tel 045/8182111, fax 045/8102034 Sede Legale: Via San Marco, 48 - Impresa autorizzata all'esercizio delle assicurazioni con D.M. 18331 del 9/11/1989 - Reg. Società di Verona n. 24967 C.C.I.A.A. Verona n. 207330 - P. IVA 01947090237 PROSPETTO DELLA COMPOSIZIONE DEGLI INVESTIMENTI AL 31 OTTOBRE 2010 Gestione separata “OSCAR” Composizione al 31.07.10 % Gestione separata “OSCAR 100%” Composizione al 31.07.10 Composizione al 31.10.10 CATEGORIA DI ATTIVITA’ Importi in Euro Beni Immobili Titoli di Stato Obbl. Quotate in Euro Obbl. Non Quotate in Euro Titoli Azionari Quotati in Euro Titoli Azionari Quotati in Valuta Warrant Quote di OICR 1.802.836 0,66 191.867.517 70,45 59.146.121 21,72 1.005.600 0,37 2.472.910 0,91 942.704 0,35 3.542 15.080.121 5,54 Importi in Euro 1.802.836 0,67 190.373.931 70,30 59.613.540 22,01 1.005.600 0,37 2.472.910 0,91 942.704 0,35 3.542 14.593.856 5,39 % Titoli di Stato Obbl. Quotate in Euro Obbl. Quotate in Valuta Obbl. Non Quotate in Euro Obbl. Non Quotate in Valuta Titoli Azionari Quotati in Euro Titoli Azionari Quotati in Valuta Warrant Quote di OICR Strumenti Derivati Liquidità Totale Attività 272.321.351 100,00 270.808.919 100,00 Totale Attività CATEGORIA DI ATTIVITA’ Importi in Euro % Gestione separata “OSCAR DUE” Composizione al 31.10.10 Importi in Euro % Composizione al 31.07.10 CATEGORIA DI ATTIVITA’ Importi in Euro % Composizione al 31.10.10 Importi in Euro % 1.409.209.785 67,12 1.465.867.114 66,68 467.694.062 22,27 535.211.804 24,34 2.681.981 0,13 2.718.129 0,12 19.446.732 0,93 19.536.832 0,89 11.864.501 0,57 11.864.501 0,54 35.878.328 1,71 36.438.908 1,66 4.223.385 0,20 4.223.385 0,19 630 630 74.431.686 3,55 73.908.983 3,36 -204.053 -0,01 -248.429 -0,01 74.000.000 3,53 49.000.000 2,23 Titoli di Stato 87.440.086 69,32 87.319.119 69,11 Obbl. Quotate in Euro 35.860.467 28,43 36.243.686 28,68 2.099.227.037 100,00 2.198.521.857 100,00 Totale Attività Quote di OICR 2.843.184 2,25 126.143.737 100,00 2.790.624 2,21 126.353.429 100,00 RENDICONTO RIEPILOGATIVO (Periodo 01/11/2009 - 31/10/2010) PROVENTI ED ONERI Proventi ordinari Oneri di gestione Utile della Gestione Tasso medio di rendimento Aliquota di retrocessione Importi a b a-b Gestione separata “OSCAR DUE” Gestione separata “OSCAR 100%” Gestione separata “OSCAR” 13.828.541 25.799 13.802.742 4,96% 80,00% PROVENTI ED ONERI Importi Proventi ordinari Oneri di gestione Utile della Gestione a b a-b Tasso medio di rendimento 70.860.297 26.648 70.833.649 3,42% L'aliquota di retrocessione è determinata in funzione del prelievo sul rendimento così come previsto dalla documentazione contrattuale PROVENTI ED ONERI Proventi ordinari Oneri di gestione Utile della Gestione Importi a b a-b 5.857.321 25.767 5.831.554 Tasso medio di rendimento 4,72% L'aliquota di retrocessione è determinata in funzione del prelievo sul rendimento così come previsto dalla documentazione contrattuale Pubblicazione ai sensi delle circolari ISVAP n. 71 del 26 marzo 1987 e n. 336/S del 17 giugno 1998 www.arcassicura.com http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Mercoledì 29 Dicembre 2010 21 Edilizia & Appalti OGNI MESE IN EDICOLA IL PRIMO MENSILE MENSIL AL SERVIZIO DELL’UOM MO IL GIORNALE DEI PROFESSIONISTI DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI Il governo, dopo tre anni di lavori, ha approvato il regolamento attuativo in vigore dal 2011 Codice appalti, 2010 anno del fare Da risolvere la disciplina sulle opere superspecialistiche http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it DI ANDREA MASCOLINI pprovato il nuovo regolamento del Codice dei contratti pubblici, il 2011 vedrà il governo impegnato nell’approvazione di ulteriori modifiche al Codice dei contratti pubblici, ma anche nel tentativo di risolvere la partita sulle opere superspecialistiche e di introdurre il divieto di arbitrato; dovranno inoltre essere definite alcune discipline di dettaglio come quella sui requisiti per la validazione dei progetti. È così che si chiude il 2010 e si apre il 2011, con il governo che ha finalmente portato a termine il lungo lavoro di messa a punto del regolamento attuativo del Codice. Nuovo regolamento del Codice dei contratti pubblici È questo infatti il risultato più importante raggiunto dopo tre anni di iter tribolato del provvedimento. Il dpr 5 ottobre 2010, n. 207 entrerà in vigore il 9 giugno 2011, tranne le norme sulle sanzioni per le Soa entrate in vigore in questi giorni. Il corposo testo, che sostituirà, fra gli altri, il dpr 554/99 (regolamento della legge Merloni) e il dpr 34/2000, ha mol- A te novità al suo interno fra cui il performance bond (la garanzia globale di esecuzione), la nuova disciplina sulla validazione, i nuovi requisiti di qualificazione, la nuova disciplina sugli affidamenti di servizi di ingegneria e architettura (con i limiti ai ribassi) e sui collaudi. È rimasta incompiuta la disciplina sulla qualificazione per le opere superspecialistiche e proprio questa sarà una delle possibili patate bollenti sulla scrivania del ministro Matteoli già ad inizio anno. Ci saranno poi da definire le norme attuative per l’accreditamento dei soggetti valida tori dei progetti, anche questa una normativa particolarmente delicata. Decreto legge Milleproroghe Il decreto legge recante proroghe di disposizioni legislative, approvato dal consiglio dei ministri del 22 dicembre, rappresenta un altro tassello, ancorché «di urgenza», che si aggiunge alla normativa ordinaria, tenendo conto della difficile congiuntura economica che sta penalizzando oltremodo le imprese. In quest’ottica si prevede la proroga dal 31 dicembre 2010 al 31 dicembre 2013 dell’efficacia dell’articolo 253, comma 15 bis e comma 9-bis del Codice dei contratti pubblici che agevolano i progettisti e le imprese nella dimostrazione dei requisiti di qualificazione in gara e presso le Soa, società organismo di attestazione. Sarà inoltre ammessa fino al 31 dicembre 2013, la facoltà di esclusione automatica della offerte anomale in caso di aggiudicazione con il criterio del prezzo più basso, portando i limiti attualmente previsti (1 milione per i lavori e 100 mila per servizi e forniture) fino alla soglia comunitaria (5,2 milio- Altero Matteoli ni per i lavori e 193 mila euro per servizi e forniture). Divieto di arbitrato Il tentativo del governo di abolire gli arbitrati, per il momento, è naufragato ma il colpo di mano, nell’ambito della discussione della legge di stabilità, era stato quasi perfezionato se non fosse intervenuta la commissione bilancio della camera a bocciare l’emendamento del governo. Peraltro la partita, nonostante le forti rimostranze delle associazioni imprenditoriali, non sembra affatto chiusa se è vero che l’indomani della bocciatura dell’emendamento il ministro per la semplificazione normativa Roberto Calderoli, ha assicurato che «se ce ne saranno le condizioni» le misure saranno ripresentate. Disegno di legge sulla semplificazione amministrativa Fra i provvedimenti in itinere che attendono di essere conclusi c’è senz’altro il disegno di legge governativo sulla semplificazione amministrativa per il quale il governo ha presentato un emendamento all’articolo 11, una sorta di mini-correttivo del Codice. Le proposte riguardano le false dichiarazioni e le false documentazioni che possono essere rilevate dalle Soa nell’ambito delle funzioni di propria competenza; l’innalzamento da 500 mila euro a 1 milione di euro del limite massimo per l’affidamento dei lavori con procedura negoziata senza bando; l’aumento da 1 milione di euro a 1,5 milioni di euro del limite massimo di importo per l’affidamento dei lavori con procedura ristretta semplificata; una nuova procedura per il project financing Per la finanza di progetto si delinea una procedura di affidamento semplificata per affidamenti relativi ad opere non comprese nella programmazione triennale; previste anche modifiche sulle cause di esclusione. Supplemento a cura di SIMONETTA SCARANE [email protected] Ance, bene la cedolare secca ma da estendere anche agli affitti delle imprese L’approvazione della «cedolare secca» sugli affitti, secondo l’Ance, l’associazione dei costruttori edili guidata da Paolo Buzzetti, è positiva perchè ridurrà l’evasione fiscale e attrarrà nuovi investimenti nel settore dell’edilizia abitativa. Anche se, secondo l’Ance, gli effetti sulle nuove costruzioni saranno minori rispetto alle attese. E comunque la norma dovrà essere integrata per risolvere nodi aperti. Gli effetti sul recupero dell’evasione sarebbero stati maggiori, secondo l’associazione di via Guattani, se a t t r av e rso lo strumento del «contrasto d’interessi», fosse stata prevista una detrazione speculare a Paolo Buzzetti favore degli inquilini riferita al canone di locazione. Da tempo l’Ance sostiene che il «contrasto di interessi», tra fornitore e cliente, è lo strumento migliore per il recupero del sommerso. E lo testimoniano, dicono, le esperienze in tema di detrazione per i lavori di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica degli edifici (36% e 55%) In ogni caso l’Ance ritiene che sia necessario rispettare il termine del 2011 per l’entrata in vigore della «cedolare secca». Tuttavia l’Ance ha individuato e fatto presente alcune criticità. Due in particolare: l’applicabilità della «cedolare secca» soltanto agli affitti di abitazioni dei privati invece che l’estensione anche a quelli per le attività commerciale e la retroattività del regime delle sanzioni. Secondo l’Ance si dovrebbero studiare «meccanismi agevolativi analoghi a quelli previsti dalla «cedolare secca» per le persone fisi- che, anche con riferimento al reddito d’impresa derivante dalla locazione di fabbricati in genere, e in particolare abitativi». «In periodi di congiuntura economica negativa come quella che stiamo vivendo», si legge nel documento dell’associazione dei costruttori edili, «e che ciclicamente si ripropone, il mercato dell’affitto, in particolare nel comparto residenziale, rappresenta uno sbocco alternativo alla cessione del magazzino delle nostre imprese «beni merce» delle imprese edili)». «In ogni caso», prosegue la nota, «restando nell’ambito dei confini normativi proposti nello schema di decreto, è opportuno quantomeno estendere la cedolare secca anche alle locazioni di abitazioni effettuate dalle imprese, per le quali il reddito imponibile è determinato, così come accade per i privati, mediante il criterio della rendita catastale (art.90 del dpr. 917/1986) e cioè per gli immobili abitativi patrimonializzati». «Per contro», si legge nel documento Ance, «per restare alle persone fisiche cui si applica la cedolare secca, al fine di stimolare più incisivamente l’investimento immobiliare destinato alla successiva locazione, si ritiene opportuno estendere tale regime sostitutivo anche alle locazioni di fabbricati strumentali, per esempio, uffici e negozi, posseduti da privati persone fisiche, nella convinzione che, anche in tal caso, si avrebbero effetti positivi sul recupero dell’evasione. Non è chiara, infatti, la ragione dell’esclusione di tali immobili dal regime fiscale agevolato». La seconda criticità individuata dall’Ance riguarda l’inasprimento del regime sanzionatorio in caso di mancata registrazione del contratto o di registrazione a canone inferiore a quello reale e registrazione di comodato fittizio. L’Ance ha chiesto che venga chiarito «se il nuovo impianto sanzionatorio, che modifica la normativa vigente, venga applicato solo nei contratti di locazione per i quali il locatore possa esercitare l’opzione per la cedolare secca (locazioni di immobili residenziali effettuate da privati), o se valga per la generalità dei contratti di locazione, che, per contro, restando soggetti all’ordinaria disciplina, sono esclusi dal «premio fiscale». Inoltre, dubbi ci sono, per l’Ance, sul fatto che le nuove sanzioni possano essere applicate solo per i contratti stipulati a partire dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo (1° gennaio 2011), o anche ai contratti già esistenti. Su questo, l’Ance ha chiesto chiarezza per evitare contenziosi. Perplessità suscita, per l’Ance, l’efficacia della «sanatoria» per i contratti «registrati» entro il 31 dicembre 2010. In sostanza, «non è chiaro se la registrazione in sanatoria di questi contratti escluda automaticamente l’applicabilità del nuovo regime sanzionatorio, se esoneri il contribuente anche «dal rischio di eventuali ulteriori accertamenti fiscali relativamente ai periodi d’imposta precedenti.». http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 22 Mercoledì 29 Dicembre 2010 EDILIZIA E APPALTI L’Osservatorio nazionale Onre di Legambiente e Cresme online nel 2011 Le città vanno in classe A Più regolamenti edilizi per il risparmio energetico DI MILA SICHERA e città vanno in classe A. Bolzano: quartiere CasaNova, con edifici tutti di classe A pronto nel 2012. Torino: è in via di completamento il recupero secondo i principi dell’edilizia sostenibile di 30 edifici, con 622 alloggi di edilizia popolare degli anni 40 nella zona di via Arquata. Bergamo: è stato realizzato il Villaggio del futuro, uno dei quartieri sostenibili più interessanti costituito da edifici con certificato CasaClima di classe A costruiti seguendo i princìpi della bioedilizia. Brescia: due esempi di nuovi quartieri nati con criteri di sostenibilità ambientale si trovano nelle zone di Sanpolino e Violino si è installato impianti di solare fotovoltaico per la produzione di energia elettrica che permettono una produzione annua, per il solo quartiere Sanpolino, di circa 750 kWh e un risparmio di 165 tonnellate di petrolio e 500 tonnellate di CO2 evitate. Ogni abitazione è dotata di un pannello fotovoltaico da 1,3 kW. Inoltre, Casa solare, è il nuovo quartiere sostenibile inaugu- http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it L Il quartiere ecosostenibile di Sanpolino a Brescia rato la scorsa estate nel comune di Santa Maria Nuova, in provincia di Ancona: 12 abitazioni, cui si aggiungeranno entro pochi mesi altri 20 alloggi. Diciannove milioni di italiani vivono oggi in comuni che hanno affrontato la questione del risparmio energetico attraverso la stesura di regolamenti edilizi finalizzati a limitare i consumi energetici e le conseguenti emissioni di CO2. Si tratta del 31% della popolazione della penisola, concentrata in 705 comuni (erano 557 nel 2009), annoverati nella schiera virtuosa di enti locali partecipi del rapporto Onre (Osservatorio nazionale regolamenti edilizi per il rispar- APPUNTAMENTI «Le ville di Riccione», mostra fotografica dedicata alle antiche ville della città romagnola, nata dalla ricerca di Andrea Speziali (www.riccioneinvilla.it). Fino al 31 dicembre, presso la Biblioteca comunale di Riccione (via Lazio 10, tel. 0541/600504). «Housing. Nuovi modi di abitare. Tra innovazione e trasformazione», master, facoltà di architettura di Roma Tre. I temi saranno organizzati in cinque moduli didattici: sociologia-statistica; urbanistica-finanza; innovazione progettuale e tipologica; abitare ecologico; normative e procedure. Le lezioni, i workshop e il laboratorio di progettazione si svolgeranno da gennaio a giugno, per 23 settimane, i venerdì e sabato mattina. È possibile iscriversi fino al 31 dicembre. Informazioni: Eugenia Scrocca, tel. 06/57332949, www. masterhousing.it. «Le arti di Piranesi. Architetto, incisore, antiquario, vedutista, designer»: prorogata fino al 9 gennaio, la mostra ideata da Michele De Lucchi, prodotta dalla Fondazione Giorgio Cini e da Factum Arte, si svolge presso il centro espositivo Le Sale del convitto dell’isola di San Giorgio Maggiore (www.cini. it), a Venezia. In esposizione un video in 3d delle Carceri d’invenzione, di sette oggetti originali, ideati da Piranesi e mio energetico) di Legambiente e Cresme, presentato a Milano. Attraverso l’intervento su vari parametri dei processi costruttivi, cercano di perseguire obiettivi di efficienza energetica sul parco edilizio già costruito oltre che sul nuovo. «Per i nuovi edifici sia pubblici (dal 1° gennaio del 2019) sia privati (dal 1° gennaio 2021), la strada segnata dall’Ue è inequivocabile», ha spiegato Edoardo Zanchini, responsabile energia trasporti e urbanistica di Legambiente, «l’obiettivo è che siano tutti carbon neutral, cioè che soddisfino interamente il fabbisogno di energia al proprio interno o al più sopperisca- no attraverso l’uso di fonti rinnovabili». Ma per gli edifici già esistenti la gamma delle azioni è molto varia e, per tale ragione, diviene indispensabile l’azione regolativa dei comuni, chiamati a intervenire sugli aspetti tecnici e procedurali riguardanti azioni di matrice urbanistica, edilizia ed energetica su cui si incrociano competenze dello stato e delle regioni oltre che dei comuni. I nuovi regolamenti edilizi con attenzione al risparmio energetico sono aumentati dell’80% negli ultimi tre anni (tali regolamenti erano soltanto 66 nel 2006), dimostra l’accresciuta attenzione da parte delle amministrazioni, che introducono parametri sempre nuovi per raggiungere performance energetiche più elevate. Tuttavia, bisogna rilevare una maggiore solerzia da parte delle amministrazioni del Nord e del Centro Italia rispetto a quelle del Sud. L’azione sinergica di Legambiente, Cresme, Ance, Anima per la diffusione di buone pratiche presenti nei vari regolamenti, è consultabile dai primi mesi del 2011 nel nuovo sito Onre. CONCORSI ricavati dalle sue stampe ma mai realizzati prima; 32 vedute di Roma di Gabriele Basilico. «Marco Ferreri. Progettarepensieri», la selezione di lavori di design, architettura, grafica, allestimenti, installazioni dell’allievo di Munari prosegue fino al 6 gennaio al Design museum della Triennale di Milano (viale Alemagna). Fino al 16 gennaio continua anche la mostra «Carlo Contin. Interventi nella sfera domestica», a cura di Joseph Grima, nel ciclo dedicato al design italiano contemporaneo (evento organizzato in collaborazione con Klat magazine, www.klatmagazine. com). «Edoardo Gellner@Fabbrica», a cura di Michele Merlo, realizzata in collaborazione con l’archivio progetti dello Iuav di Venezia, prosegue a Gambettola (Forlì-Cesena) fino al 16 gennaio, nella sede di Fabbrica (viale Carducci 119, tel. 0547/52115, www. angelograssi.it). «Napoli la città e il mare», la mostra sulle recenti scoperte archeologiche effettuate durante i lavori di scavo per la realizzazione della metropolitana, è in corso fino al 10 gennaio al Mann (piazza del Museo Nazionale 19, Napoli, www.archeona.arti.beniculturali.it, tel. 081/440166). A cura di Daniela Giampaola. Riqualificazione ambientale e urbana delle piazze Pellegrini e Matteotti a Querceta (comune di Seravezza, provincia di Lucca, www.comune.seravezza.lucca. it, tel. 0584/757711), attraverso l’ideazione di elementi formali e funzionali. L’iscrizione dovrà pervenire entro il 18 gennaio. Richieste 4 tavole in formato A1 entro il 28 febbraio. Primo premio: € 2.500, 2° premio: € 1.000, 3° premio: € 500. Ristrutturazione degli spazi interni del Palazzo degli Studi di Lugano (Svizzera). Dal Dipartimento delle finanze e dell’economia, sezione della logistica, Bellinzona (Svizzera, tel. +41/91/8147835, www.ti.ch), per la selezione dei partecipanti, sono richiesti entro il 18 febbraio: relazione metodologica su una pagina A4; elenco delle referenze e dei lavori eseguiti (minimo 1, massimo 3, su fogli di dimensione massima A3 e foto); organizzazione del gruppo di progettazione. Il palazzo, edificato nel 1904, è attualmente occupato da un liceo e da una scuola media; si prevede la realizzazione di 16 aule. Presumibile termine di consegna del progetto: metà luglio 2011. Progettazione per la Casa della memoria a Milano, edificio pubblico destinato a funzioni civiche e culturali da realizzarsi nell’ambito dell’attuazione del programma integrato di intervento Isola Lunetta e adiacenze (www. porta-nuova.com). Il concorso è bandito da Hines Italia sgr in collaborazione con il comune. Per partecipare i capogruppi di progettazione devono avere cittadinanza italiana, età anagrafica non superiore a 40 anni e devono avere realizzato almeno un edificio. L’iscrizione scade il 14 gennaio. La giuria sarà presieduta da Stefano Boeri. Premio «Luigi Zordan», seconda edizione, organizzato dal dipartimento di architettura e urbanistica dell’università dell’Aquila (via Campo di Pile, tel. 0862/434102) e destinato a tesi di laurea, discusse nel biennio precedente alla data di emissione del bando, sul tema «Progetto e costruzione dell’architettura» (www.univaq.it, http://dau.ing.univaq. it). Previsto per il vincitore uno stage di sei mesi presso lo studio di Rotterdam di Claus en Kaan Architecten e un premio di € 2.000. Occorre iscriversi entro il 20 gennaio e inviare la documentazione di tesi entro il 31 gennaio. Le rubriche Libri, Concorsi e Appuntamenti sono a cura di Roberto Gamba LIBRI Il sistema stratificato a secco P. Bergamaschi, P. Bertozzi, A. Ghini Dario Flaccovio editore, 2010 pagine 200, € 38 L’opera offre una rassegna sulle possibilità applicative di una tecnologia, nuova per l’Italia, ma ampiamente adottata in Europa, che si distingue per l’assenza di giunzioni a umido, la stratificazione funzionale, l’implementabilità prestazionale. Nel primo capitolo, Bergamaschi, imprenditore edile, inquadra la situazione del settore edilizio ed enuncia le modalità con cui può svilupparsi una costruzione a secco, con riferimento a involucro esterno, struttura, involucro interno. I vantaggi che si riscontrano riguardano la sostenibilità ambientale, la flessibilità d’uso, la velocità di realizzazione, la sicurezza. Viene presentato il progetto Esi, nato nel 2007 per promuovere un’«edilizia sostenibile innovativa». Il secondo capitolo, a cura della Ghini (docente di architettura tecnica a Parma), passa in rassegna diversi sistemi che nel tempo hanno innovato il modo di costruire: il blockbau a tronchi sovrapposti; il fackwerk e il Poun de bois, a graticci in legno e riempimenti in argilla; tra le strutture intelaiate, lo stav norvegese, a montanti continui; il timber frame, a irrigidimenti in lastre; i balloon e platform frame, a irrigidimenti in tavole; il braced frame. I successivi tre capitoli sono quindi dedicati alle metodologie a secco adottate nelle nuove architetture. Bertozzi (docente di architettura tecnica a Parma) ne spiega l’impiego con elementi bidimensionali esterni o interclusi, posati a strati. Emanuele Mazzadi illustra con dettagli e confronta 40 casi studio, sistemi a secco o ibridi, a struttura monolitica, a montanti e traversi, preesistenze a setti in legno, con rivestimenti di ogni tipo di materiale. Liliana Canni, infine, presenta, con foto delle fasi di realizzazione dei tamponamenti, una sequenza di progetti, con strutture in acciaio, calcestruzzo, legno. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Mercoledì 29 Dicembre 2010 EDILIZIA E APPALTI 23 Opinione di alcuni operatori del settore a Milano sul piano di governo del territorio del comune L’immobiliare riprenderà col Pgt Cresceranno abitazioni e prezzi. Periferie più appetibili DI l piano di governo del territorio di Milano, il Pgt dell’assessore all’urbanistica Carlo Masseroli, fa discutere gli immobiliaristi mentre sono all’esame l’esorbitante numero degli emendamenti presentati. Il documento che indica le linee di sviluppo urbanistico di Milano di qui al 2032, e introduce innovazioni come la perequazione urbanistica e la borsa dei diritti volumetrici. L’approvazione definitiva del Pgt è in calendario per il 14 febbraio prossimo. Il Pgt pone obiettivi ambiziosi alla città che ipotizza più popolata, fino a 2 milioni di abitanti. Nuovi arrivi che significano anche nuovo fabbisogno di case. Quali ricadute potrà avere il Pgt sul mercato degli immobili secondo gli operatori immobiliari cittadini? Giudizio positivo sul Pgt da parte di Umberto Botti, presidente di Ubh, la holding del gruppo immobiliare Tree che riunisce sotto un’unica sigla tre società immobiliari con i loro marchi storici: Professionecasa, Grimaldi e Gabetti. Lo sviluppo di una Milano di due milioni di abitanti di qui al 2032 ipotizzata nel Pgt, che prevede lo sviluppo edilizio urbano lungo gli assi infrastrutturali e di trasporto pubblico, sembra a Botti una strada percorribile. Una opportunità di sviluppo che finirà con il riequilibrare l’offerta di abitazioni, per quantità e valore, anche nell’area strettamente urbana di Milano. Offerta ora sbilancia verso l’hinterland e i comuni limitrofi dove a fare emigrare i milanesi ha giocato la politica dei prezzi, meno cari, delle abitazioni. La possibilità della perequazione e gli scambi dei diritti volumetrici previsti dal Pgt, secondo Botti, potranno in sostanza aprire nuove possibilità di crescita non soltanto per le nuove costruzioni di fascia alta e di lusso ma anche per abitazioni a prezzo calmierato nelle operazioni di housing sociale. Ad avvantaggiarsene saranno le zone periferiche ora penalizzate dove, secondo il presidente di Ubh, Botti, i nuovi insediamenti edilizi riacquisteranno appeal sul mercato delle compravendite. E resterà deluso, secondo Botti, chi teme che la nuova offerta di case prevista abbasserà i prezzi, che, al contrario, secondo il numero uno di Ubh, sono destinati a crescere a Milano, mentre decresceranno nei comuni limitrofi, che finora hanno accolto i milanesi migranti. Sestilio Paletti, presidente Filcasa, guarda al Pgt come a una realtà possibile, e azzarda una previsione: «Se possiamo trasferire delle cubature dalla parte periferica a quella centrale, i prezzi dovrebbero diminuire. Questo permetterà il rientro delle 500 mila abitanti migrati perché non potevano permetter- I http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it ANTONINO D’ANNA si di comprare l’appartamento a Milano». Certo, è tutto da vedere: «Secondo me il Pgt sarà approvato per un pugno di voti», ha commentato il presidente Filcasa che guarda al mercato: «C’è crisi», ha detto, «ma devo dire che in questi ultimi sei mesi c’è una ripresa. Perché credo che oggi che il reddito del denaro è così basso che la gente preferisce metterli nel mattone». Con una nota: «Soprattutto il mercato qualificato è in ripresa, è più in crisi quello sulle parti periferiche perché c’è molta offerta e c’è meno richiesta, dovuta al fatto che le banche finanziano solo per il 70-80%». E l’Expo? Per Paletti «il Pgt se verrà attuato potrà sicuramente dare vantaggi. Ci sarà un primo impatto che per i primi 6 mesi rallenterà il programma di nuove edificazioni, ma poi le costruzioni ripartiranno. E l’Expo porterà innovazioni e vantaggi». «Dalla metà degli anni ’60 ad oggi Milano è stata al centro di interventi im- mobiliari illogici», ha sottolineato Marco Tirelli, presidente di Tirelli & Partners, «il pgt immagina per il 2032 un incremento di popolazione di circa 490 mila persone, più o meno come negli anni 70». Ma, dice, «La città ha già vissuto, nei Settanta, con 500 mila cittadini in più. Oggi ci sono, questi cittadini, ma solo di giorno: sono i pendolari». «La necessità del Pgt è dunque urgente, secondo Ti- Sestilio Paletti Umberto Botti relli. «Il Pgt è adeguato», ha sostenuto, «perché tante persone potrebbero tornare ad abitare a Milano senza pendolarismo». Tirelli paragona lo sviluppo milanese a quello di Manhattan: entrambe le città hanno circa 760 mila alloggi, ma mentre Manhattan ha visto crescere le sue abitazioni negli ultimi anni a un passo di circa 12-13 mila nuovi vani per anno, Milano si è aggirata attorno ai 2.500 soltanto. Per Tirelli insomma anche il Pgt, se riuscirà ad essere approvato, porterà all’abbassamento dei prezzi e al miglioramento complessivo della qualità dell’offerta di case. In particolare, potrà aiutare ad abbandonare l’idea di una Milano nella quale «il valore degli immobili aumenta all’avvicinarsi all’angolo tra Via Manzoni e Via Montenapoleone». Bisogna invece ripensare l’abitazione di prestigio, non basata solo sulla location, come è oggi, ma soprattutto sull’usabilità, ossia la capacità di offrire servizi capaci di semplificare la vita dell’utente. © Riproduzione riservata PIANO CASA / VENETO Ampliamenti generosi DI GIANFRANCO DI RAGO Il piano casa sfonda in Veneto. Sono infatti ben 10731 le istanze presentate ai comuni fino allo scorso mese di settembre, che hanno attivato nel settore dell’edilizia investimenti stimabili tra 600 milioni e un miliardo di euro. Con la legge regionale 14/2009 il Veneto ha consentito ampliamenti degli immobili fino al 20%, purché realizzati in aderenza oppure utilizzando un corpo edilizio contiguo già esistente, più un ulteriore 10% nel caso di utilizzo di tecnologie con l’impiego di fonti rinnovabili con potenza non inferiore ai 6 Kw/h. In determinate ipotesi è stata poi ammessa la realizzazione di un corpo edilizio separato, che comunque va considerato accessorio e pertinenziale rispetto al fabbricato principale. Via libera anche al recupero dei sottotetti, a eccezione di centri storici e aree non edificabili. Le attrezzature all’aperto degli insediamenti turistici e ricettivi sono risultate ampliabili del 20%, anche se ricadenti in area demaniale. Gli aumenti volumetrici sono stati portati fino al 40% per gli edifi ci residenziali e produttivi costruiti prima del 1989 ed è possibile arrivare al 50% qualora gli interventi siano oggetto di un piano attuativo. Per ottenere l’autorizzazione gli edifi ci devono essere situati in zona territoriale propria e utilizzare tecniche sostenibili per la ricostruzione. Il rilascio delle autorizzazioni è subordinato alla previa presentazione della Dia e la riduzione degli oneri, fissata al 60%, è stata resa accessibile solo per le prime case. Con la successiva legge regionale n. 26/2009 sono quindi state apportate correzioni e integrazioni al piano casa, nonché chiarimenti sulla portata degli interventi di ampliamento volumetrico e riqualificazione. È stato chiarito che non concorrono a formare cubatura aggiuntiva le pensiline e le tettoie realizzate su abitazioni esistenti finalizzate all’impianto di pannelli solari e fotovoltaici. Pensiline e tettoie possono poi essere realizzate anche in zona agricola dopo la presentazione della Dia, in deroga a regolamenti comunali e strumenti urbanistici e territoriali. Sono quindi state riviste le disposizioni sulle ristrutturazioni, ora ammesse anche per volumi inferiori rispetto a quanto previsto dal T.U. dell’edilizia. Attualmente nel consiglio regionale veneto si dibatte dell’estensione del piano casa ai centri storici, oltre che della proroga della legge n. 14/2009 fino al 31 dicembre 2012 e dell’estensione della Dia alle nuove costruzioni e alle ristrutturazioni urbanistiche. PIANO CASA / VENEZIA In laguna norme ristrette DI GIANFRANCO DI RAGO Piano casa con limitazioni nel comune di Venezia. La legge della regione Veneto n. 14 dell’8 luglio 2009, che si è proposta il rilancio dell’attività edilizia attraverso forme di deroga temporanea agli strumenti urbanistici comunali vigenti, è stata meglio dettagliata dal punto di vista applicativo da una circolare esplicativa della giunta regionale contenuta nella delibera n. 2797 del 22 settembre 2009. La legge regionale aveva infatti previsto che spettasse ai comuni di deliberare se o con quali ulteriori limiti applicare le nuove disposizioni, che trovano invece immediata applicazione per gli edifici costituenti prima casa di abitazione. Il consiglio comunale di Venezia, nel dare applicazione al piano casa regionale, ha dunque approvato la deliberazione n. 135 del 9 novembre 2009, contenente specifiche disposizioni che, integrando le norme regionali, hanno tenuto conto della particolarità morfologica del territorio, della dimensione e varietà tipologica degli insediamenti e della complessità della strumentazione urbanistica che ne regola le trasformazioni. In particolare, l’amministrazione comunale veneziana ha ritenuto di dare concreta attuazione sul proprio territorio agli articoli 2, 3 e 4 della legge n. 14/2009, specificando il carattere eccezionale di detta disciplina, che non deroga in via definitiva al piano regolatore generale e alle altre disposizioni urbanistiche comunali e istituendo uno specifico registro degli ampliamenti autorizzati per meglio identificare e controllare gli edifici che abbiano usufruito di questo particolare regime. Nell’allegato A alla suddetta deliberazione comunale vengono quindi introdotte una serie di limitazioni alle aperture contenute nel piano regionale, giudicate comunque tali da non compromettere le finalità avute di mira dal legislatore veneto. Sono infatti state fatte salve le disposizioni del prg comunale in materia di distanze dai confini e dagli edifici e sono state dettate disposizioni specifiche in merito all’obbligo della fornitura di standard nel caso di ampliamenti terziari e ricettivi la dimensione dei quali assuma carattere di rilevanza in termini di carico urbanistico aggiuntivo (per gli ampliamenti di superficie superiori a 500 mq è ad esempio richiesto l’adeguamento degli standard primari a parcheggio o, in caso di impossibilità a reperirli, la loro monetizzazione). Per gli interventi relativi alle prime case è stato quindi confermato il pagamento del contributo di costruzione ridotto del 60% rispetto agli interventi ordinari. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 24 Mercoledì 29 Dicembre 2010 EDILIZIA E APPALTI Il progetto dello studio Grassi ha vinto il concorso per la cittadella sportiva in Calabria Lamezia Terme avrà i suoi Sassi Palazzetto dello sport cangiante come le pietre del litorale DI ROBERTO GAMBA amezia Terme avrà un nuovo palazzetto dello sport d’autore, firmato dal progettista Vittorio Grassi, dalla forma antropomorfa che ricorda i sassi del litorale lametino. E al tempo capace di cambiare continuamente aspetto grazie all’intensità delle luci e ai materiali trasparenti con cui sarà costruito l’edificio firmato dal progettista Vittorio Grassi. «Si è adottata una forma fluida e asimmetrica», ha spiegato Grassi, «che sia funzionale come acustica, come visibilità, come accessibilità; una forma leggera che soddisfi requisiti sismici e aerodinamici; che sfrutti i venti dominanti per la ventilazione naturale: così si è arrivati a una forma che ricorda un sasso del litorale lametino». La struttura si adagia obliqua sul terreno, tra la piazza davanti al foyer d’ingresso, a quota del piano di campagna e il terrapieno circostante, sollevato di 5 metri. L’ingresso a doppia altezza e l’anello superiore sono vetrati e trasparenti per lasciare intravedere le attività all’interno e permettere al pubblico la vista del paesaggio. La leggerezza della copertura è stata ottenuta adottando una struttura reticolare metallica, costituita da elementi standard molto sottili e da una tripla membrana esterna traslucida in Etfe (polimero che contiene fluoro, un materiale plastico a alta resistenza alla corrosione). Così l’aspetto dell’edificio cambia continuamente, sotto l’influsso della luce diurna e della luce notturna, durante gli eventi serali. Lamezia Terme in provincia società AI Engineering, Annunziato Santoro, Pierluigi Samele e Marco Aloisini. Secondo il raggruppamento formato da Domenico Conaci, Andrea Michelini, Domenica Pieperno, Giorgio Antonazzo, Claudia La Spada; terzo quello di Guendalina Salimei, Vincenzino Bernardi, Eutecne srl, Rosario Antonio Pavia, Francesco D’Ambrosio, Alessandra De Berardis, Francesca Contuzzi, Società Impianti. Il progetto del nuovo palazzetto dello sport a Lamezia Terme http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it L di Catanzaro, è costituita da un insieme di insediamenti sparsi su una piana, affacciata sul golfo di sant’Eufemia. Il suo sviluppo è legato alla necessità di caratterizzare tali nuclei, di rapportarli tra loro e di innescare dinamiche urbane di tipo commerciale, o di altro tipo. La struttura qui illustrata, programmata dall’amministrazione comunale per ospitare attività che ne garantiscano l’utilizzo continuativo per tutto l’anno, punta a creare una nuova centralità di livello sovracomunale e regionale. Allo scopo, è stato bandito nella scorsa primavera questo concorso di progettazione, che prevede, dove già è presente lo stadio Carlei, la realizzazione di una «Cittadella dello sport», con un nuovo palazzetto polifunzionale, con 4 mila-5 mila posti, da utilizzare, oltre che per l’attività sportiva, anche per concerti, convegni e altre manifestazioni. Per il nuovo edificio, si è preventivato un costo di realizzazione di 14 milioni, comprensivo delle somme a disposizione dell’amministrazione. Il manufatto, comprendente spazi sportivi agonistici, spazi di esercizio e per attività propedeutiche (pal- lavolo, pallacanestro, pallamano, calcio a 5, judo, pesistica, pugilato), sarà collocato in località Stretto, lungo la strada statale dei Due mari, a quattro chilometri dall’Aeroporto, dallo svincolo dell’Autostrada e dalla stazione ferroviaria. Alla fine di novembre, è stata approvata la graduatoria dei progetti presentati al concorso. Sono risultati premiati i lavori del gruppo dell’architetto Vittorio Grassi di Milano, con la Vittorio Grassi è autore del masterplan «Polo per la ricerca scientifica e tecnologica Open Zone» e del masterplan «Giardini della scienza» a Bresso, del masterplan «Ex Feltrificio veneto e via delle Macchine a Venezia–Marghera», del Golf hotel a Madonna di Campiglio, del porto turistico di Marina di Loano e dei masterplan «Area Borsetto a Torino» e «Vanaprastha City of children» a Bangalore in India. Schüco con i suoi prodotti trasforma la sede in edificio che produce energia DI MILA SICHERA Schüco ha pensato la sua nuova sede di Padova come una «biomacchina», un’icona delle potenzialità tecnologiche dei propri prodotti che ha trasformato in edificio intelligente, capace di produrre energia, una vecchia costruzione energivora. La valorizzazione energetica dell’immobile obsoleto, in tempi record, ha fatto registrare una riduzione di oltre 325 tonnellate di Co2 emesse nell’atmosfera (equivalente a un risparmio di 150 mila Kw), e una produzione di 560 mila kw mediante fonti rinnovabili (solar cooling, impianto di raffrescamento che sfrutta l’acqua calda prodotta da collettori solari a elevata efficienza; impianto di geotermia composto da 7 sonde profonde 80 metri e supportato da collettori solari termici; impianto fotovoltaico di ultima generazione installato sul tetto dell’edificio). A questo va aggiunto un elevato rendimento energetico del sistema Schüco E2, la facciata che riesce a unire all’involucro dell’edificio efficienti soluzioni di aerazione con schermature solari gestite da un sistema di building automation, in grado di interagire con una stazione meteo collegata a numerosi sensori, e consentire di ottimizzare lo scambio energetico tra l’interno e l’esterno dell’edificio, gestendo la movimentazione sincronizzata delle aperture e dei sistemi di ombreggiatura. La nuova sede di Schüco è tra gli 8 progetti premiati e otto segnalati su un totale di 225 pervenuti del 2009, della decima edizione del «Premio all’innovazione amica dell’ambiente», promosso da Legambiente, in collaborazione con Fondazione Cariplo, Confindustria e regione Lombardia. Il premio intitolato «Green Life, dai territori la costruzione dell’economia del futuro», ha rivelato lo stato attuale del mondo delle costruzioni che, pur fra mille difficoltà, vive una stagione segnata dall’interesse per le innovazioni intese come strumento indispensabile a rompere l’immobilismo del mercato. Scardinare modelli energetici dissipativi basati sull’errata illusione di una disponibilità infinita di energia a basso costo, e arginare lo stato di degrado e di inquinamento ambientale generato dalle costruzioni edili, attraverso la reintroduzione di una cultura costruttiva attenta a soluzioni compositive e tecnologiche energeticamente sostenibili, sono obiettivi largamente condivisi dalle istituzioni e associazioni che partecipano al premio (tra cui Assimpredil Ance che ha ospitato a Milano la cerimonia di premiazione), e che lavorano insieme «per avviare una solida e competitiva economia verde all’interno della filiera delle costruzioni, con l’impo- sizione persino di una carbon tax penalizzante nei confronti di coloro che continuano a inquinare», come ha suggerito Marco Dettori, consigliere della commissione Ret di Assimpredil Ance. Entro il 2020, è fondamentale raggiungere i traguardi stabiliti dall’Unione europea, registrando per quella data il fatidico 20-20-20 anche attraverso la realizzazione di nuovi edifici pubblici e privati interamente carbon neutral. «Ciò richiede uno sforzo comune imponente», ha sottolineato Andrea Poggio, vicedirettore generale di Legambiente, «che dovrà svilupparsi su intere aree urbane. Gli episodi eccellenti ma isolati, premiati nell’edizione 2010, confortano sulla diffusione di una mentalità verde che ha consentito di registrare 11 miliardi di euro di investimenti privati in tutta Italia, attivati mediante il meccanismo delle detrazioni fiscali del 55%, ma non possono bastare. Per pensare a un cambio di registro significativo, bisognerebbe ricevere nel 2011», ha continuato Poggio, «varie proposte di nuovi quartieri ecosostenibili, sull’esempio di quelli diffusi in Germania, Austria, Olanda». La mostra dei progetti premiati, in tour in varie città italiane, sarà finalizzata a disseminare le buone pratiche sperimentate dalle imprese più lungimiranti, che sono riuscite a collocare beni in segmenti nuovi di mercato, distinguendosi per aver proposto innovazioni di prodotto e di processo, o per aver prodotto cellule abitative di elevata qualità ambientale ed ecosostenibile oppure ancora per aver realizzato il proprio headquarter come manifesto della propria filosofia ambientale (camera di commercio di Lucca; 3M Italia; Kerakoll; Studio 999; 3Ndy Studio; Azienda Usl di Lucca e Schüco international Italia srl). http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it EDILIZIA E APPALTI Mercoledì 29 Dicembre 2010 25 Allarme del presidente del Cni, Giovanni Rolando, sul dissesto idrogeologico e richieste al governo L’ingegneria in difesa del suolo Rolando: tavolo per pratiche innovative e fondi pubblici DI LOREDANA DIGLIO l Consiglio nazionale degli ingegneri (Cni) lancia un grido di allarme sul dissesto idrogeologico nazionale e afferma l’urgenza di rimettere al centro delle grandi priorità nazionali il comparto acqua-suolo. «Si tratta di una questione non più rinviabile, che richiede un serrato dibattito sulla distribuzione delle risorse rispetto ai livelli di rischio socialmente accettabili», ha affermato il presidente del Cni, Giovanni Rolando, all’indomani del convegno romano organizzato sul tema insieme al Centro nazionale studi urbanistici, al Gruppo 183 e all’Associazione idrotecnica italiana. «È necessario che le istituzioni si avvalgano dei saperi e delle buone pratiche, delle responsabilità e delle esperienze di una categoria come la nostra che, pur tra tante difficoltà, opera moltissimo Giovanni nel territorio, anche a Rolando livello di volontariato, ed ancor più vorrebbe operare. Anche per questo abbiamo pro- I http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it posto al ministero dell’Ambiente l’istituzione di un tavolo permanente sul tema della pianificazione del territorio e della difesa del suolo, dove mettere a disposizione le nostre competenze e la nostra esperienza per aiutare la politica a compiere le giuste scelte per il benessere del Paese». Secondo i dati del ministero dell’Ambiente, 6.600 sono i comuni a rischio idrogeologico, alluvionale e franoso e 540 i chilometri di costa in situazioni di rischio con beni esposti a fenomeni distruttivi. In questo quadro, «per risanare l’Italia dal punto di vista idrogeologico, occorrerebbero circa 40 miliardi di euro, cui due terzi al centro Nord e un terzo al Sud. Una cifra enorme», ha osservato Rolando. «Quest’anno la finanziaria stanziato 900 milioni di euro per risolvere le situazioni a più alto rischio, ma con 2 o 3 miliardi annui in 13 anni potremmo risanare l’intero territorio nazionale». Secondo il presidente degli ingegneri, nel breve periodo un sistema di radar potrebbe vantaggiosamente, con costi bassissimi, monitorare i siti più delicati, ma la proposta forte che arriva dal Cni è quella della cosiddetta «opzione zero». «Non occorre più consumare nuovo territorio per espansioni edilizie, bisogna pensare piuttosto a intervenire sull’esistente attraverso forme di ricostruzione del paesaggio», ha spiegato il presidente Rolando. «Ci sono tantissime aree dal punto di vista agricolo, ad esempio, non più integre, già abbondante- mente sfruttate. Si può incidere in queste parti di territorio valorizzandolo e riqualificandolo. Facciamo l’esempio di un lotto agricolo dismesso e inutilizzato, in abbandono: basterebbe, con opportune varianti, consentire nuove edificazioni o recuperi dell’esistente, anche attraverso incentivi, a patto che il territorio circostante sia migliorato e mantenuto. In tal modo avremmo un recupero e una messa in sicurezza a costo zero». Gli investimenti andrebbero dunque indirizzati verso politiche capaci di tutelare l’ambiente, i suoli, il paesaggio incidendo sull’esistente abbandonato o sottoutilizzato. «La ricostruzione potrebbe concentrarsi anche su altre parti di territorio urbano: sulla riqualificazione di complessi produttivi dismessi e sulla rivitalizzazione delle periferie o dei centri storici con forme progettuali ecosostenibili, non legate a singoli interventi ma sviluppate su più immobili o comparti. Progetti di housing sociale o la valorizzazione dei beni demaniali potrebbero rappresentare una buona occasione per attuare tali riqualificazioni». GIURISPRUDENZA CASA RINNOVAZIONE TACITA, QUANDO SCATTA «Ai fini della rinnovazione tacita del contratto di locazione occorre che dall’univoco comportamento tenuto da entrambe le parti, dopo la scadenza del contratto medesimo, possa desumersi la loro implicita ma inequivoca volontà di mantenere in vita il rapporto locativo. Ne consegue che detta rinnovazione non può dedursi dal totale silenzio serbato dal conduttore dopo la disdetta o dalla permanenza del conduttore nell’immobile oltre la scadenza del termine contrattuale o, ancora, dall’accettazione dei canoni da parte del locatore». Lo ha stabilito la Cassazione (sent. n. 10963/’10, inedita). a cura dell’Ufficio legale della Confedilizia Costruzioni, l’isolante termico diventa ecologico con il brevetto Cementieri, l’Antitrust Ue indaga sull’ipotesi di cartello bienti interni potrebbero causare danni alla salute. La lana di vetro, prodotta con Ecose Tecnology, è stata segnalata nella categoria «Abitare sostenibile» del Premio innovazione amica dell’ambiente di Legambiente, Confindusria, Fondazione Cariplo e regione Lombardia, che si aggiunge a un altro riconoscimento l’Indoor Air comfort gold di Eurofins, pertinente la certificazione dei prodotti a bassa emissione di Voc (composti organici volatili) per la qualità dell’aria interna. Si tratta di conferme a suggello dello sforzo dell’azienda Knauf Insulation, che ha investito circa 25 milioni di euro per diversificare Merville Casa il portafoglio prodotti, e nel Parco a Jesolo innovare interamente le tecnologie produttive, tra cui anche sostituire la resina a base di formaldeide dosata a 6-8% all’interno del processo con una resina a base vegetale, capace di garantire identiche performance con materiali di natura chimica, ma non termiche, acustiche e ignifughe di una mancano sperimentazioni su prodotti resina tradizionale, e consentire un riche utilizzano materiali di natura orga- sparmio energetico nel ciclo produttivo nica. Arriva dagli Stati Uniti, dopo cin- pari al 70%. L’azienda ha già all’attivo que anni di test nei laboratori di ricerca diverse realizzazioni di importanti prodella Knauf Insulation, un brevetto che getti nei quali il prodotto è stato posainnova la composizione materica degli to, e tra questi il nuovo ospedale Borgo isolanti in lana di vetro, introducendo Trento di Verona dello studio Altieri e, dei leganti naturali a base di destrosio a Jesolo, il grattacielo del complesso al posto della formaldeide, intorno alla Merville Casa nel Parco, affidato all’arquale negli Usa è in atto da tempo un chitetto portoghese Gonçalo Byrne, che dibattito per prevederne l’eliminazione è intervenuto con il paesaggista João dai processi produttivi, poiché concen- Ferreira Nunes, dello Studio Proap, sul trazioni elevate di tale sostanza in am- progetto urbano di Kenzo Tange. La Commissione europea ha avviato un procedimento antitrust contro alcuni produttori di cemento per presunta infrazione delle regole dell’Unione che vietano pratiche commerciali restrittive. In particolare, Bruxelles sospetta eventuali pratiche anti concorrenziali e intende appurare se ci siano state eventuali restrizioni alle importazioni o alle esportazioni, ripartizioni del mercato e coordinamento dei prezzi sui mercati del cemento e di prodotti affini da parte di produttori di cemento in Italia, ama anche Austria, Belgio, Repubblica ceca, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito. Oltre al cemento, i prodotti interessati comprendono anche i prodotti a base di cemento come il calcestruzzo pronto per l’uso e altri materiali utilizzati per la produzione di questi prodotti (clinker, aggregati, loppa d’altoforno, loppa granulata d’altoforno, loppa granulata d’altoforno macinata, ceneri volanti). La Commissione esaminerà il caso in via prioritaria, conducendo un’indagine approfondita. Già in passato la Commissione e le autorità nazionali garanti della concorrenza hanno analizzato i mercati del cemento e degli altri materiali di costruzione. Nel 1994 la Commissione ha inflitto ammende ad un cartello europeo nel settore cementifero. Le autorità garanti tedesca e polacca hanno inflitto a loro volta ammende ad accordi di cartello nel mercato del cemento rispettivamente nel 2003 e nel 2009. Nello stesso mercato, nel 2007, anche l’autorità garante francese ha sanzionato pratiche anticoncorrenziali. La base giuridica dell’avvio del procedimento è l’articolo 11, paragrafo 6, del regolamento (CE) n. 1/2003 del Consiglio e l’articolo 2, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 773/2004 della Commissione. L’articolo 11, paragrafo 6, del regolamento n. 1/2003 prevede che l’avvio di un procedimento privi le autorità garanti della concorrenza degli stati membri della competenza ad applicare le norme in materia di concorrenza di cui agli articoli 101 e 102 del trattato. L’articolo 16, paragrafo 1, dello stesso regolamento prevede peraltro che le giurisdizioni nazionali non possano prendere decisioni che siano in contrasto con la decisione adottata dalla Commissione. In base all’articolo 2 del regolamento n. 773/2004 la Commissione può decidere di avviare il procedimento per l’adozione, in fase successiva, di una decisione definitiva sul merito del caso ai sensi degli articoli da 7 a 10 del regolamento n. 1/2003. DI MILA SICHERA La frontiera dell’isolamento termico e acustico, bandito l’amianto, si è aperta negli ultimi anni a soluzioni sempre più innovative in virtù di un progressivo efficientamento energetico degli edifici. I prodotti proposti sono realizzati perlopiù http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 26 Mercoledì 29 Dicembre 2010 EDILIZIA E APPALTI Operazione da 20 milioni a San Donato Milanese nell’area dismessa accanto al quartier generale Immobiliare, Eni torna a investire Nuovo quartiere di uffici con torre per 3.500 posti di lavoro DI creare 3.500 posti di lavoro che si moltiplicheranno nell’indotto. Una scelta che rappresenta un deciso rilancio sia per l’azienda che per la città. Significative, infatti, sono le ricadute che «Palazzo 6» offrirà alla comunità di San Donato che, oltre a incassare la bella cifra di 12 milioni di euro per oneri d’urbanizzazione, ottiene 2mila metri quadri di verde pubblico, 1,5 milioni di euro finalizzati alla riqualificazione del Centro sportivo dedicato a Enrico Mattei, ai quali si aggiungeranno i 150mila metri quadri dell’area Monticello che verrà ceduta al comune che intende costruire nuove residenze (housing sociale) destinate alle giovani coppie. «Sarà un intervento attento anche all’impatto ambientale», assicurano all’Eni, «perché verrà garantita la continuità del verde con il trapianto delle alberature esistenti e l’impianto di altre specie autoctone. I nuovi percorsi ciclopedonali si integreranno con quelli già realizzati, i nuovi parcheggi saranno coperti da impianti fotovoltaici per la produzione di energia pulita, la localizzazione degli edifici e delle vie di transito terranno conto dell’insolazione e della circolazione dell’aria, l’uso dell’abbondante piantumazione, infine farà da filtro e contribuirà al raffrescamento dell’aria». CARLO ARCARI alazzo 6»: l’Eni investe 20 milioni in nuovi uffici a San Donato Milanese. Una grande piazza verde circondata da quattro gruppi di edifici destinati a ospitare nuovi uffici. Tra questi una torre di 12 piani, elemento «araldico» che integrerà il nuovo quartiere terziario con lo skyline di San Donato Milanese, lungo la via Emilia, andando ad aggiungersi ai primi due palazzi storici dell’Eni costruiti da Enrico Mattei negli anni 50 e 60. Questo in sintesi il master plan del nuovo complesso denominato «Palazzo 6» che la grande azienda energetica italiana andrà a costruire entro il 2015, riqualificando una vasta area dismessa e degradata di 73.826 metri quadri, la «De Gasperi Est», situata vicino agli altri edifici in cui ha sede la società petrolchimica. Un progetto per realizzare il quale è previsto un investimento complessivo di 20 milioni di euro. Il piano urbanistico dell’area la cui realizzazione architettonica sarà messa in gara tra breve, è stato predisposto dallo studio One Works di Milano e prevede, oltre ai quattro gruppi di palazzi per uffici, un attraversamento veicolare e ciclopedonale da Nord a Sud, nuove strade, parcheggi e nuovo verde pubblico. Il gruppo di costruzioni che sorgeranno nell’angolo nord-ovest dell’area da bonificare, attualmente occupata da capannoni industriali dismessi, sarà costituito da due nuclei di palazzi uniti da http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it «P una grande hall di ingresso e distribuzione dei flussi. Un altro gruppo di edifici che sorgerà a sud-ovest nell’area di insediamento rappresenterà il landmark del nuovo quartiere terziario, punto focale delle prospettive tracciate dal futuro boulevard che lo attraverserà. Annessi all’area verranno costruiti anche 42mila metri quadrati di parcheggi. L’Eni, con questo progetto di espansione, torna dopo vent’anni a investire sul suo quartier generale di San Donato Milanese e lo fa in grande stile con un investimento non speculativo, ma finalizzato a Il quartier generale dell’Eni a San Donato Milanese. Sopra, il progetto per il nuovo quartiere Palazzo 6, che sorgerà nell’area adiacente © Riproduzione riservata Metà abitazione e metà villaggio: nuovo concetto di residenza per gli anziani DI CRISTINA CIUSA I tedeschi aumentano gli investimenti nei servizi mentre l’Italia sta guadagnando importanza ne settore terziario e studia nuovi villaggi per la terza età. Un mercato trainante sarà quello che troverà soluzioni per la convivenza fra giovani, anziani, pensionati e malati, riscontrando un target degli over 60 cui rispondere con un nuovo modello di edilizia che disegnerà villaggi-residenze ad hoc, un turismo più culturale e gastronomico e prodotti alimentari dedicati health care e farmaceutici. Ancora non ci sono concept, ma qualche primo esempio sì. Uno per tutti: la residenza per anziani a Como finanziata da un investitore tedesco. Il prossimo maggio la camera di commercio italo-germanica organizzerà, per conto dell’assessorato al turismo della regione Sardegna, un convegno sul settore per la terza età, per ampliare, destagionalizzando, la fascia di recettività con formule nuove già applicate in Germania. Se n’è parlato nella nuova sede milanese della camera di commercio italo-germanica, di fresca inaugurazione, il cui layout è stato progettato dal giovane studio Emprin Jaeger Architetti Associati che a Torino La nuova sede della Camera di commercio italotedesca a Milano ha in corso la conversione dell’ex Enel di via Bertola. Lo spazio di 800 mq è stato studiato con un’ampia zona d’ingresso attrattiva con una stanza centrale dalle forme curve e asimmetrica realizzata in legno naturale, flessibile nelle aperture anche laterali per più utilità, da libreria ad interfaccia interattiva di visibilità. Un cuore, come uno stand fieristico sofisticato, attorno a cui si sviluppano le aree riunioni e operative, altrettanto mobili, divise da pareti trasparenti. Luminosità ed acustica si associano al bianco, che è il colore dominante. C’è molto ottimismo sul futuro dei rapporti bilaterali fra Germania e Italia, e la crisi politica non desta preoccupazioni, anzi si segnalano nuove collaborazioni fra imprese, anche per sviluppare nuovi prodotti, ad esempio nelle biotecnologie. I primi otto mesi del 2010 hanno registrato un bilanciato +16% dell’import e dell’export Italia Germania, rispetto a un 12,8% export Italia Europa. Secondo l’Istat le circa 2.342 imprese con capitale a maggioranza tedesca offrono un contributo del 1,6% al pil italiano, classificando la Germania seconda sola agli Usa per attività in Italia. E segnalando la Lombardia, con 651 imprese a capitale tedesco con fatturato del 2009 di 35 mld di euro, come fiore all’occhiello. Deutsche Bank ha intenzione di incrementare nel 2011 del 10% la propria rete italiana di 300 filiali, ritenendo i margini delle banche retail della penisola ancora attraenti. I settori di più interesse nelle relazioni fra i due Paesi sono la mobilità, la logistica, le energie rinnovabili (fotovoltaico-biogas), l’edilizia, la sicurezza, l’alimentazione, l’invecchiamento demografico e il nuovo orientamento ai consumi. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Mercoledì 29 Dicembre 2010 IN EDICOLA 27 Diritto CON ITALIAOGGI GUIDA AI SERVIZ ZI PUBBLIC CI LOCALI & Fisco CON ITALIAOGGI Il commissario alla iscalità ha svelato a ItaliaOggi i piani d’azione delle Commissione europea Informazioni Ue senza frontiere Semeta: lotta a centri off shore, segreti bancari ed elusione paesi terzi e dei territori dipendenti e associati. Ho molta fiducambio automatico di cia di poter contare sul sostegno informazioni sia all’indi Tremonti nella promozione di terno sia all’esterno questi sforzi». dell’Europa. È questa D. In questo contesto, qual è il la ricetta per combattere l’evagiudizio di Bruxelles sullo scudo sione internazionale secondo fiscale italiano? Si tratta di una il commissario Ue al Fisco, Almisura in linea con i principi girdas Semeta. Al termine di del diritto comunitario? uno degli anni più importanR. «La Commissione sta ti sul versante del contrasto ancora esaminando i termini ai centri offshore, al segreto dell’amnistia fiscale italiana. bancario e all’elusione tranAl momento, quindi, non posso snazionale, il guardiano della dare alcuna anticipazione sul fiscalità dell’Unione europea ha giudizio finale che verrà espresindicato a ItaliaOggi le direttiso a breve». ve dell’azione D. Il 13 luglio scorso futura della Per i paesi della Ue l’ Commissione l’Agenzia delle lo scambio automatico eentrate ha inUe per assicuv rare ai paesi viato una letdi informazioni te membri una tera alla Comè il modo più efficace m maggiore effimissione Ue per riscuotere rrelativa alla cacia nella reale entrate fiscali ccompatibilità lizzazione delle d politiche fiscadello scudo fisscale con il li necessarie, i a sostenere t t d ll’I oggi più che mai, versamento dell’Iva. Quali sono una spesa pubblica crescente. stati i termini delle vostre riCon un occhio sempre aperto su chieste? Svizzera e San Marino. R. «La lettera dell’Agenzia delle entrate rappresenta una Domanda. Dopo i molteplici risposta a una serie di questioattacchi condotti dal ministero ni sollevate dalla Commissione. italiano dell’economia, Giulio Tra queste, l’aspetto più rileTremonti, il futuro dell’eurovante riguarda proprio l’Iva. ritenuta sembra sempre più Un fattore che è stato preso incerto. Quali sono le strategie in considerazione nella nostra dell’Ue per contrastare l’evasiovalutazione del condono fiscale ne internazionale assicurando italiano. Le risposte fornite da agli stati membri di stringere le Roma andranno ad alimentare maglie del Fisco e di mettere le la decisione finale della Commani su quegli ingenti flussi di missione sull’ammissibilità capitali che si perdono oggi tra dell’amnistia fiscale». conti segreti e centri offshore? D. Alla fine di ottobre, la R. «Come l’onorevole TreGermania e il Regno Unito monti, anch’io sono desideroso hanno avviato i negoziati di migliorare il funzionamento con la Svizzera per consendella direttiva europea sul Ritire a Berna di mantenere sparmio, così come gli accordi il segreto bancario a fronte sulla tassazione del risparmio di una nuova imposta alla da noi sottoscritti con i paesi fonte del 30-35% sui proterzi. Mi auguro che nei mesi fitti generati dai capitali a venire saremo in grado di tedeschi e inglesi inveraggiungere un’intesa su una stiti nel paese. Come serie di importanti elementi giudicate questa posmigliorativi della direttiva sul sibilità? Non temete risparmio che possano ampliache si possa creare re il suo campo di applicazione un pericoloso e colmare le lacune esistenti. preceCome la maggior parte degli stati membri, la Commissione resta convinta che lo scambio automatico di informazioni rappresenti il modo più efficace per garantire ai paesi Ue di poter riscuotere le entrate fiscali di cui hanno diritto. Per questo, continueremo a fare pressioni per applicare lo scambio di informazioni alla più ampia base possibile, anche da parte dei http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it DI GABRIELE FRONTONI S dente per altri paesi? R. «Al momento si tratta solo di un avvio di negoziato. Non credo che dovremmo anticipare o speculare su un qualsiasi accordo finale. La Commissione è in stretto contatto con il Regno Unito e le autorità tedesche per quanto riguarda questi negoziati, e sono fiducioso che entrambi i paesi saranno totalmente impegnati dai principi comunitari di good governance in materia di imposizione fiscale. Il governo inglese e quello tedesco sono consapevoli dei loro obblighi derivanti dal diritto dell’Unione europea e ho tutte le ragioni per credere che rispetteranno pienamente la legislazione Ue nei negoziati bilaterali». D. Il 14 dicembre scorso, i ministri degli esteri dell’Ue hanno approvato un documento in cui criticano la politica fiscale dei cantoni svizzeri a causa della distorsione alla concorrenza fiscale europea. Come pensa che la Commissione possa intervenire per risolvere il problema? R. «Non si tratta di un problema nuovo. In realtà, fin dal 2007 la Commissione ha dichiarato ufficialmente che alcuni regimi fiscali cantonali erano in per la tassazione delle imprese, conflitto con le disposizioni sugli prevede che gli stati membri si aiuti di stato ai sensi dell’accorastengano da qualsiasi nuova do di libero scambio. La Commisura fiscale dannosa. Tratmissione è stata invitata dagli tandosi di un paese vicino e stati membri ad avviare colloqui importante per l’Unione eurocon la Svizzera su questo tema, pea, mi auspico vivamente che e al momento sono in corso alla Svizzera accune discusccetti in futuro sioni a tale San Marino nella Ue d di applicare gli riguardo. La dovrà adottare tutte sstessi principi riforma fiscale le regole europee in cche regolano i proposta dalla p paesi membri, Svizzera nel materia fiscale e dovrà im impegnandosi maggio 2009 applicare il codice di a ad astenersi non ci sembra condotta per la tassad da una concorsufficiente per zione delle imprese rrenza fiscale affrontare i d dannosa per problemi che ttutti. Finora, abbiamo solleti ll lle discussioni di i i sii sono svolte in vato. Per questo motivo, nelle un clima positivo e costruttivo conclusioni del Consiglio del 14 e ci sono segnali incoraggianti. dicembre scorso abbiamo inviMa c’è ancora molto lavoro da tato la Svizzera a sopprimere fare nel 2011 per andare avanqueste misure considerate alla ti in questo percorso». stregua di aiuti di stato». D. San Marino sta per voD. Al di là della questione letare un referendum per vagata alla tassazione cantonale, lutare un’eventuale adesione quali sono gli altri termini del all’Unione europea. Come concontendere tra Berna e Brusidera la questione da un punto xelles in tema di fiscalità? di vista fiscale? San Marino è R. «La Commissione non ha ancora trovato visto ancora dall’Europa come un paradiso fiscale o il paese un accordo con la Svizzera sull’applicazione ha raggiunto gli standard midei principi del Codice nimi di trasparenza previsti dall’Ocse e dal Moneyval? di condotta dell’Ue in materia di tassazione R. «Accolgo con favore l’impegno mostrato da San Maridelle imprese, iniziato no a conformarsi agli standard sotto la presidenza belOcse di trasparenza e scamga nel secondo semestre bio di informazioni su richiedel 2010. Una concorrenza sta. Ovviamente, se il paese fiscale equa rappresenta vorrà diventare un membro uno dei tre pilastri della dell’Unione europea, dovrà good governance in maadottare tutte le nostre regole teria fiscale. E il in materia fi scale, e si dovrà Codice di impegnare nell’applicazione condotta del Codice di condotta per la tassazione delle imprese. Questo signifi ca che San Marino dovrà eventualmente soddisfare standard ancora più elevati rispetto a quanto fatto fino a oggi, impegnandosi pienamente ad applicare e promuovere la good governance in materia fiscale». © Riproduzione riservata Algirdas Semeta http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 28 Mercoledì 29 Dicembre 2010 GIUSTIZIA E SOCIETÀ In GU il decreto del ministero dei trasporti sui nuovi requisiti di idoneità ALL’EX CONIUGE Patente, rinnovi a ostacoli Aggressioni verbali sono reato Regole più severe per problemi di vista e diabete DI ambiano gli accertamenti medici per il rilascio e rinnovo della patente di guida alle persone che soffrono di deficit visivi, diabete mellito o epilessia. Lo prevede il decreto del ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 30 novembre 2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 301 del 27 dicembre 2010. Il decreto, recependo la direttiva n. 2009/112/Ce del 25.08.2009 e modificando il dm n. 40/T del 30 settembre 2003, introduce parametri medici più stringenti per l’idoneità alla guida di autovetture e mezzi a due ruote, mentre invece allenta le restrizioni finora previste per chi ha o intende ottenere una patente di categoria uguale o superiore alla C. Patenti per la guida di autovetture, motoveicoli e ciclomotori. L’accertamento delle condizioni visive del soggetto deve essere rivolto non più solo alla verifica dell’acutezza visiva, del campo visivo, della visione crepuscolare e C http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it ENRICO SANTI delle malattie progressive degli occhi, ma anche alla valutazione della sensibilità all’abbagliamento e al contrasto, della diplopia e delle funzioni visive che possono compromettere la guida sicura. In caso di deficit della sensibilità all’abbagliamento e al contrasto, la commissione medica locale può autorizzare la guida solo con luce diurna. Se sussiste una malattia progressiva degli occhi, il rilascio o il rinnovo della patente può essere autorizzato solo con validità temporale limitata ed eventualmente con restrizioni per la guida notturna. Vengono introdotte restrizioni per il rilascio o il rinnovo della patente di guida a persone affette da diabete mellito. Se vengono assunti farmaci che possono indurre un’ipoglicemia grave, il soggetto può essere dichiarato idoneo alla guida per un periodo massimo di 5 anni. La guida di veicoli è preclusa a chi soffre di ipoglicemia grave e ricorrente o di un’alterazione dello stato di coscienza per ipoglicemia. Per quanto riguarda le malattie neurologiche, mentre finora DA VENERDÌ 31 DICEMBRE IN EDICOLA l’idoneità alla guida poteva essere riconosciuta alle persone epilettiche dopo l’effettuazione di specifici esami e controlli medici, il dm del 30 novembre 2010 introduce un ampio spettro di restrizioni. Occorre una lunga osservazione clinica prima di rilasciare o rinnovare la patente a chi soffre o ha sofferto di crisi epilettiche esclusivamente durante il sonno o di crisi che comunque non hanno effetti sulla stato di coscienza o sulla capacità di azione. Chi ha avuto una crisi epilettica iniziale o isolata o perde conoscenza deve comunque essere dissuaso dalla guida. Patenti di categoria uguale o superiore alla C. Anche per le patenti di categoria pari o superiore alla C, oltre all’acutezza visiva, al campo visivo, alla visione crepuscolare e alle malattie progressive degli occhi, devono essere valutate anche la sensibilità all’abbagliamento e al contrasto, la diplopia e le funzioni visive che possono compromettere la guida sicura. Mentre fi nora la patente © Riproduzione riservata Una circolare del ministero dell’interno Fare il buttafuori, ecco regole precise DI MARILISA BOMBI L www.italiaoggi.it non doveva essere rilasciata, né rinnovata, se il candidato o il conducente non aveva un campo visivo binoculare normale oppure se era colpito da diplopia, con il dm del 30 novembre 2010 le cause ostative al rilascio e al rinnovo della licenza di guida sono le alterazioni significative della visione crepuscolare e della sensibilità al contrasto e una visione non sufficiente dopo l’abbagliamento. Se si perde la visione da un occhio o se insorge la diplopia, occorre un periodo di adattamento adeguato durante il quale non è consentito guidare. Il diabete mellito e il trattamento con insulina non costituiscono più motivi ostativi alla guida, purché siano attestate e rispettate alcune precise e dettagliate condizioni. Infine, mentre finora era preclusa la possibilità di guidare veicoli a chi presentava crisi di epilessia, il dm del 30 novembre 2010 consente di rilasciare e rinnovare la patente, nel rispetto di alcune precise condizioni. a richiesta di iscrizione nel registro degli addetti ai servizi di controllo, i cosiddetti buttafuori, non può essere presentata direttamente dagli interessati a svolgere l’attività, ma deve pervenire attraverso il gestore dell’attività di trattenimento. È quanto ha chiarito il ministero dell’interno, dipartimento della pubblica sicurezza, nella circolare del 17 novembre scorso diramata alle prefetture e che fa il punto su alcune questioni interpretative del d.m. 6 ottobre 2009, al fine di evitare una applicazione difforme da provincia in provincia. Tra l’altro, puntualizza innanzitutto la nota ministeriale, il decreto del ministero dell’interno, emanato in attuazione dell’art. 3, comma 9, della legge 94/2009 e che ha istituito la figura dell’addetto ai servizi di controllo delle attività di trattenimento e di pubblico spettacolo va applicato per i locali che svolgono tale attività anche occasionalmente, quali ad esempio per i concerti musicali negli impianti sportivi. Sono, invece, esclusi dagli obblighi i pubblici esercizi in generale, dove non si svolge ordinariamente il trattenimento o il pubblico spettacolo. Più in particolare il ministero ri- leva che è esclusa la possibilità che la richiesta di iscrizione nel registro prefettizio sia inoltrata da agenzie del lavoro, mentre nulla impedisce il rilascio della licenza prevista dall’art. 134 del Tulps, che consente l’attività di vigilanza privata o guardia giurata. In quest’ultimo caso, i requisiti saranno valutati con riferimento specifico all’attività che si andrà a svolgere. Se, invece, un soggetto è già in possesso di tale licenza, dovrà chiederne l’ampliamento dei servizi autorizzati ma il personale adibito a buttafuori non potrà portare armi né indossare l’uniforme approvata, mentre dovrà utilizzare il tesserino di riconoscimento previsto dallo specifico decreto. La circolare chiarisce anche che può ottenere l’iscrizione nel registro prefettizio chi già svolge, autorizzato, il servizio di stewarding negli impianti sportivi, purché sia in possesso dei requisiti specifici previsti dal dm del 6 ottobre 2009. Ciò in quanto la formazione professionale richiesta non può essere considerata equivalente. Un occhio di riguardo anche alla privacy. In caso di diniego all’iscrizione la comunicazione con le relative motivazioni andrà inoltrata direttamente all’interessato e non al gestore che ha fatto la richiesta. DI DEBORA ALBERICI Rischia una condanna per maltrattamenti chi sottopone l’ex a continue aggressioni verbali. Lo ha stabilito la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 45547 del 28/12/2010, ha confermato la condanna nei confronti di un ex marito che, oltre a non versare il mantenimento per moglie e figli, durante le visite settimanali sottoponeva la donna a continue offese rendendole «disagevole e penosa l’esistenza». Confermando la decisione della Corte d’appello di Venezia (tranne che sul punto della continuazione del reato) la sesta sezione penale della Suprema corte ha chiarito che «i comportamenti abituali caratterizzati da una serie indeterminata di aggressioni verbali ingiuriose e offensive possono configurare il reato di maltrattamenti. Nella specie tali condotte, costantemente ripetute, hanno evidenziato l’esistenza di un programma criminoso diretto a ledere l’integrità morale della persona offesa, di cui i singoli episodi, da valutare unitariamente, costituiscono l’espressione ed in cui il dolo si configura come volontà comprendente il complesso dei fatti e coincidente con il fine di rendere disagevole e per quanto possibile penosa l’esistenza della moglie». Ora l’uomo, oltre a dover scontare la pena, dovrà anche risarcire la moglie. E precisamente dovrà corrisponderle 100 mila euro di danni patrimoniali e 15 mila di danni morali. Ma non è tutto. L’ex potrebbe ottenere uno sconto di pena perché la Cassazione gli ha riconosciuto la continuazione fra i due reati per i quali è stato rinviato a giudizio: i maltrattamenti in famiglia e la mancata corresponsione dei mezzi di sostentamento. Sul punto gli Ermellini hanno spiegato che «quando nel capo di imputazione contenuto nel decreto di rinvio a giudizio relativo al reato permanente si contesti una durata della permanenza e precisamente individuata nel tempo, quanto meno nel suo momento terminale il giudice può tener conto del successivo protrarsi della consumazione soltanto qualora vi sia un’ulteriore contestazione ad opera del pubblico ministero». Infatti la posticipazione della data finale della permanenza incide sulla individuazione del fatto come inizialmente contestato. Anche la Procura generale della suprema corte, nell’udienza svoltasi al Palazzaccio lo scorso 16 novembre, ha sollecitato la sesta sezione penale nel senso di confermare la condanna inflitta all’uomo dalla Corte d’appello di Venezia. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it I M P O S T E E TA S S E Mercoledì 29 Dicembre 2010 29 Le sezioni unite risolvano un contrasto giurisprudenziale Sperimentazione in quattro province Iva con il favor rei Non scatta il cumulo di sanzioni DI DEBORA ALBERICI lle irregolarità sull’Iva si applica il principio del favor rei e cioè la legge più favorevole al contribuente. Infatti il cessionario che ha acquistato senza fattura, anche prima della riforma del ’97, deve versare solo una sanzione pari al 100% dell’imposta che non può cumularsi all’imposta stessa dovuta solo dal venditore. Lo hanno stabilito le sezioni unite civili della Corte di cassazione che, con la sentenza n. 26126, ha accolto il ricorso di un’azienda Insomma, secondo il Collegio esteso il principio del favor rei andrebbe applicato a tutte le irregolarità alle quali è collegata una sanzione amministrativa. Insomma è stata condivisa quella parte della giurisprudenza, fra l’altro maggioritaria, secondo cui «in materia di sanzioni amministrative per la violazione di norme tributarie, l’art. 3 del dlgs 472/97, applicabile “ai procedimenti in corso” alla data del 1° aprile 1998, a condizione (nella specie sussistente) che il provvedimento di irrogazione della sanzione non sia divenuto definitivo, ha sancito il principio del “favor rei”, sicché la sanzione meno grave, più favorevole al http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it A trasgressore, ha portata retroattiva nei giudizi pendenti. Tale normativa di carattere generale è applicabile anche alle violazioni in materia di Iva, tenuto conto che il nuovo regime sanzionatorio introdotto dal dlgs 18 dicembre 1997, n. 471 ed entrato in vigore il 1° aprile 1998 prevede una sistematica repressiva meno onerosa rispetto al precedente sistema. In particolare, l’art. 16 ha abrogato, fra l’altro, l’art. 41 del dpr 26 ottobre 1972, n. 633 e l’art. 6, ottavo comma, ha determinato i margini del “quantum” della pena pecuniaria dovuta in ipotesi di omessa autofatturazione da parte del cessionario o del committente, senza però riproporre, neppure nella riformulazione contenuta nel dlgs 5 giugno 1998, n. 203, il pagamento dell’imposta (avente anch’esso, nel regime dell’abrogato art. 41, natura sanzionatoria)». La vicenda riguarda una grande società di Castiglion Fiorentino. Dopo un’ispezione della guardia di finanza che aveva rintracciato nella sede legale dell’azienda una contabilità parallela, era stata avviata un’azione penale nei confronti dei vertici, per evasione fiscale. Contestualmente l’ufficio Iva aveva spiccato una avviso di rettifica contestando all’azienda di aver acquistato senza fattura. Per questo l’impresa aveva Fisco discriminatorio sotto la lente di Bruxelles Bruxelles accende i riflettori sulle norme fiscali discriminatorie all’interno del’Ue. La Commissione ha pubblicato un vademecum con gli impegni concreti predisposti per i prossimi due anni al fine di risolvere i numerosi problemi tributari presenti ancora nelle operazioni transfrontaliere all’interno dell’Unione. «Nell’andare a lavorare o a investire all’estero, è possibile imbattersi nella doppia imposizione o in altri problemi, come la difficoltà nel reclamare un rimborso fiscale o nell’ottenere informazioni sulle norme fiscali dell’altro paese», hanno avvertito gli esperti di Bruxelles annunciando gli interventi in materia di redditi transfrontalieri, imposte di successione e sui dividendi, tasse di immatricolazione di un autoveicolo e commercio elettronico. «La fiscalità ha un ruolo cruciale da svolgere nel rafforzamento del mercato interno e nella ricostruzione di un’economia europea forte e sostenibile», ha spiegato Algirdas Šemeta, commissario per la Fiscalità e l’unione doganale secondo cui la comunicazione della Commissione rappresenta un ulteriore passo avanti verso l’abbattimento degli ostacoli fiscali e la promozione di un’equa fiscalità all’interno dell’Ue. A questo proposito, gli esperti della Commissione hanno proposto una serie di interventi capaci di avviare il processo di riforma della fiscalità europea. Come prima cosa, il prossimo anno Bruxelles emanerà una comunicazione sulla doppia tassazione in cui verrà esaminata la portata e la gravità del problema in tutta l’Ue, seguita nel 2012 da proposte legislative concrete. Non solo. Per far fronte ai problemi riguardanti l’imposta di successione transfrontaliera, nella seconda metà del 2011 la Commissione presenterà alcune soluzioni capaci di mettere fine una volta per tutte a questo genere di problemi. Allo stesso tempo, verranno presentate misure per risolvere i problemi di doppia imposizione che possono sorgere qualora un autoveicolo inizialmente immatricolato in uno stato membro venga trasferito e immatricolato nuovamente in un altro stato membro. Infine, si è deciso di estendere lo sportello unico al commercio elettronico, per fare sì che gli obblighi di dichiarazione diventino molto più semplici per le imprese che offrono beni e servizi online ai consumatori stranieri. Gabriele Frontoni dovuto versare all’erario, oltre alla sanzione, anche l’Iva evasa dal fornitore, soggetto passivo di imposta. In particolare era stata contestata «l’autofatturazione di operazioni imponibili, l’omessa fatturazione di operazioni imponibili e la presentazione della dichiarazione annuale con dati non conformi al reale volume d’affari». Contro la misura delle sanzioni la società ha presentato ricorso alla commissione tributaria provinciale di Arezzo ma senza successo. La decisione è stata poi confermata dalla commissione tributaria regionale. Così la contribuente ha presentato ricorso in Cassazione e, questa volta, lo ha vinto. Ma l’iter processuale si è allungato dal momento che la sezione tributaria ha rilevato un contrasto di giurisprudenza in materia, rimesso poi alle sezioni unite. In diciassette pagine di motivazioni è stato spiegato che il principio del favor rei (anche nelle liti fiscali) trova applicazione quando alla irregolarità sull’Iva venga collegata una sanzione. La procura generale della Suprema corte aveva chiesto in udienza un esito opposto rispetto alla posizione assunta dal Collegio esteso. Aveva infatti sollecitato un’inammissibilità del ricorso presentato dalla spa. © Riproduzione riservata Catasto, atti notarili trasmessi online DI FABRIZIO G. POGGIANI al prossimo 29 dicembre, presso gli uffici del Territorio di Bologna, Firenze, Lecce e Palermo e in via sperimentale, sarà possibile trasmettere in via telematica l’intera copia autenticata di un atto notarile, predisposta con strumenti informatici e sottoscritta con firma digitale. È stato sottoscritto ieri, dai direttori dell’Agenzia del territorio e del dipartimento per gli affari di giustizia del ministero della giustizia, il provvedimento interdirigenziale di attivazione sperimentale e facoltativa dell’invio degli atti notarili al conservatore dei registri immobiliari in via telematica, di cui all’art. 3-bis, dlgs n. 463/1997, in attesa di estendere la procedura su tutto il territorio nazionale. Il provvedimento in commento dispone l’attivazione, facoltativa e sperimentale, della trasmissione in via telematica degli atti destinati al conservatore dei registri immobiliari, aventi gli effetti di aggiornamento indicati dall’art. 2678 c.c. (cosiddetto «registro generale»). La trasmissione ha per oggetto, pertanto e come chiaramente indicato all’articolo 2 del provvedimento, la copia autenticata D FISCO DEGLI ALTRI Il governo di Pechino ha deciso di fare marcia indietro ritirando il contributo del 10% sul valore delle auto di cilindrata inferiore a 1,6 litri a partire dal 2011. E questo, perché il Paese non ha subito la crisi finanziaria e l’economia si è ripresa in rapida ascesa. Nel 2009 la Cina aveva deciso di abbassare al 5% la tassa per combattere la crisi e stimolare l’uso di macchine a migliore efficienza energetica. Il primo gennaio di quest’anno il balzello era stata innalzato al 7,5%. Grazie anche all’abbassamento di questa tassa, il mercato delle autovetture in Cina ha registrato una fortissima crescita negli ultimi due anni. Easyjet si prepara a lasciare il Regno Unito per trasferirsi in Svizzera. Secondo alcune indiscrezioni di stampa britannica, easyJet Holidays, la joint venture realizzata da EasyJet con Lowcost Travel, sarebbe pronta a lasciare la madrepatria per trasferirsi ai piedi delle Alpi nel tentativo di evitare l’aggravio fiscale legato all’aumento dell’Iva (dal 17,5% al 20%) che entrerà in vigore nel Regno Unito il 3 gennaio prossimo. Stangata in arrivo per i cittadini di Giacarta in possesso di più di un veicolo. Le autorità locali hanno deciso di aumentare, a partire dal prossimo anno, la tassa di proprietà per contrastare il traffico caotico che paralizza la metropoli con oltre 8 milioni di abitanti. Così, a partire dal 3 gennaio, il bollo auto sarà maggiorato dell’1,5% per la seconda vettura dello stesso proprietario, dell’1,75% per la terza e del 4% per la quarta. La Svizzera e la Corea del Sud hanno firmato una Convenzione per evitare le doppie imposizioni che contiene disposizioni sullo scambio di informazioni negoziate in base agli standard Ocse. I due governi hanno poi convenuto che nello Stato della fonte gli interessi versati a banche potranno essere tassati in ragione del 5% al massimo (oggi 10%). Non solo. In caso di società che partecipano ad altre società per almeno il 10% del capitale (adesso 25%), la distribuzione dei dividendi nello Stato della fonte verrà tassata al massimo al 5% contro il 10% di oggi. Anche i canoni saranno tassati alla fonte con un’aliquota del 5% al massimo. Gabriele Frontoni di un atto notarile predisposto in forma integrale con strumenti informatici e sottoscritto mediante l’utilizzo della firma digitale, di cui all’art. 23-bis, legge 16/02/1913 n. 89. Confermando quanto disposto per il periodo transitorio dal comma 3, dell’art. 7, del provvedimento del 6/12/2006, le formalità trasmesse integralmente in via telematica si devono intendere presentate nello stesso giorno della trasmissione, se la stessa è avvenuta nel corso dell’orario di apertura al pubblico degli sportelli, ovvero nel giorno successivo, se la citata trasmissione avviene al di fuori degli orari di apertura al pubblico; la procedura, al fine di fissare l’ordine di arrivo degli atti, assegna a tutte le formalità richieste in base al medesimo titolo l’ora di ricezione corrispondente alla scala di tempo Utc (Ien), di cui al decreto del ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato del 30/11/1993 n. 591. Una volta eseguita la trasmissione telematica delle formalità, nel rispetto delle specifiche tecniche, di cui agli allegati (1 e 2) del provvedimento in commento, viene rilasciato, tramite il canale telematico utilizzato, il certificato di eseguita formalità sottoscritto dal conservatore, o da un suo delegato, con firma digitale che ne attesta la conformità. Nel rispetto di quanto già indicato dall’articolo 12, del decreto interdirigenziale del 13/12/2000, preliminarmente, si deve considerare «irregolare funzionamento» del servizio telematico, l’interruzione dello stesso per un periodo superiore alle tre ore nell’arco temporale giornaliero di erogazione e, in caso di irregolare funzionamento del servizio telematico, l’amministrazione finanziaria deve garantire comunque l’eseguibilità degli adempimenti, anche mediante presentazione su supporto informatico, all’ufficio competente in relazione alla sede dell’utente, dei dati necessari per l’esecuzione dell’adempimento; per tale motivo, l’articolo 5 del decreto in commento conferma che il Territorio assicura detta eseguibilità degli adempimenti, in caso di irregolare funzionamento del servizio telematico, mediante la presentazione di copia conforme del titolo su supporto cartaceo, con la restituzione nella medesima forma del certificato di eseguita formalità, mediante consegna del secondo originale della nota. Infine, l’art. 6 dispone sulle specifiche tecniche confermando quanto già indicato nel provvedimento interdirigenziale del 30/04/2008, per quanto concerne la registrazione, la trascrizione, l’iscrizione e la voltura, nonché di quelle riferibili al certificato di eseguita formalità. © Riproduzione riservata http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 30 Mercoledì 29 Dicembre 2010 I M P O S T E E TA S S E La legge di stabilità inanziaria ha elevato l’arco temporale, in vigore dal 1° gennaio Case, imponibilità Iva più lunga Da quattro a cinque anni l’applicabilità alla cessione DI iù spazio all’Iva nelle vendite di abitazioni: dal prossimo 1° gennaio le imprese immobiliari avranno un anno di tempo in più per vendere i fabbricati abitativi con l’applicazione dell’imposta. La legge n. 220 del 13 dicembre 2010 ha infatti elevato da quattro a cinque anni l’arco temporale, decorrente dall’ultimazione dei lavori, entro il quale la cessione è imponibile; conseguentemente, saranno più limitati i casi di vendite esenti dall’Iva e sottoposte all’alternativa imposta di registro. Obiettivo della modifica sono gli effetti favorevoli sul versante del diritto alla detrazione dell’Iva dell’impresa venditrice. La norma. La novità è recata dall’art. 1, comma 86, della citata legge n. 220/2010, che ha modificato il n. 8-bis) dell’art. 10, dpr 633/72 sostituendo le parole «entro quattro anni» con «entro cinque anni». Pertanto tale disposizione, a decorrere dal 1° gennaio 2011, prevederà che sono esenti dall’imposta le cessioni di fabbricati o porzioni di fabbricato http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it P La transizione FRANCO RICCA FINO AL 31 DICEMBRE 2010 DAL 1° GENNAIO 2011 Le cessioni di fabbricati abitativi dall’impresa di costruzione o ristrutturazione sono imponibili se effettuate entro quattro anni dall’ultimazione. Le cessioni di fabbricati abitativi dall’impresa di costruzione o ristrutturazione sono imponibili se effettuate entro cinque anni dall’ultimazione. a destinazione abitativa (più esat esattamente, dei fabbricati diversi da quelli strumentali per natura di cui al n. 8-ter del medesimo articolo 10), escluse quelle effettuate dalle imprese costruttrici degli stessi o dalle imprese che vi hanno eseguito, anche tramite imprese appaltatrici, interventi di recupero di cui all’art. 31, lett. c), d) ed e) della legge n. 457/78, entro cinque anni dalla data di ultimazione della costruzione o dell’intervento o anche successivamente nel caso in cui, entro tale termine, i fabbricati siano stati locati per un periodo non inferiore a quattro anni in attuazione di programmi di edilizia residenziale convenzionata. La modifica consiste dunque, come anticipato, nell’innalzamento da quattro a cinque anni dall’ultimazione del periodo di tempo entro il quale la vendita dell’immobile IN EDICOLA www.italiaoggi.it abitativo da parte dell’impresa che lo ha costruito o ristrutturato, anche mediante appalto, sfugge al trattamento di esenzione previsto in via di principio dall’art. 10, n. 8-bis). Le imprese avranno così un po’ di tempo in più per evitare le conseguenze negative che il trattamento di esenzione dall’Iva comporta sul diritto alla detrazione dell’imposta «a monte» (indetraibilità, prorata, rettifica della detrazione). Si deve sottolineare che resta invece fissato in quattro anni, nell’ambito della medesima disposizione in esame, il periodo minimo locativo in regime convenzionato, in presenza del quale la successiva vendita dell’immobile effettuata dall’impresa costruttrice o ristrutturatrice rimane in ogni caso imponibile, indipendentemente dal tempo trascorso dalla data di ultimazione dei lavori. Va osservato, inoltre, che la legge 220/2010 non ha apportato analoga modifica alla disposizione del n. 8-ter, lett. a), dell’art. 10, che sottrae al trattamento di esenzione, assoggettandole all’imposta, le cessioni di fabbricati strumentali per natura poste in essere dalle imprese costruttrici o ristrutturatrici entro quattro anni dall’ultimazione dei lavori. Di conseguenza, su questo punto, le regole per l’imponibilità «a termine» delle cessioni di fabbricati effettuate dalle imprese costruttrici, finora identiche, dal 1° gennaio 2011 verranno a divergere: cinque anni per i fabbricati abitativi, quattro per quelli strumentali per natura. Ciò non rappresenta comunque un problema sostanziale, poiché, com’è noto, i fabbricati strumentali per natura, a differenza degli abitativi, possono essere ceduti in regime di imponibilità, anche dopo il decorso del termine quadriennale, sulla base dell’opzione espressa dal cedente ai sensi della lett. d) del n. 8-ter) dell’art. 10. È da evidenziare, tuttavia, che, diversamente dall’imponibilità obbligatoria ex lettera a), quando l’imponibilità discende dall’esercizio dell’opzione del cedente (in quanto è decorso il termine quadriennale per l’imponibilità obbligatoria), qualora l’acquirente sia un soggetto passivo nazionale, l’imposta non viene applicata con l’ordinario esercizio della rivalsa in fattura da parte del venditore, ma direttamente a cura dell’acquirente con il meccanismo dell’inversione contabile ai sensi dell’art. 17, sesto comma, lett. a-bis). La decorrenza. La descritta modifica ha effetto dal 1° gennaio 2011, data di entrata in vigore della legge 220/2010, per cui è da ritenere che il nuovo termine quinquennale valga per tutte le operazioni effettuate a partire da tale data, comprese quelle per le quali il nuovo termine risulta pendente alla data stessa. In altre parole, restano governate dal vecchio termine quadriennale le operazioni in relazione alle quali tale termine è scaduto alla data del 31 dicembre 2010. Al riguardo, l’unica incertezza parrebbe riguardare la sorte di eventuali fatture emesse entro tale data in esenzione per decorso del quadriennio, in relazione a cessioni divenute imponibili dal 1° gennaio 2011. ASSISTENZA Imposta sul valore aggiunto per il diporto Per Civis 270 mila richieste Navi e marinai pagano dazio Oltre 270 mila richieste di assistenza via Civis in 12 mesi. Primo compleanno col segno più per il canale di consulenza e aiuto online che l’Agenzia delle entrate mette a disposizione di contribuenti e professionisti per dialogare in rete con il Fisco. Numeri positivi per l’Agenzia che ha fornito il bilancio dell’iniziativa, anche per il servizio di Posta elettronica certificata, che nello stesso periodo è stato usato ben 14 mila volte per inviare agli uffici e-mail con valore legale, stabilendo così un contatto rapido e diretto con l’Amministrazione finanziaria. Code agli sportelli bye bye col feedback immediato. Un buon metro per misurare le performance di Civis e Pec è il tempo di risposta degli uffici ai quesiti e ai problemi sollevati dai contribuenti. Più precisamente, il feedback alla maggior parte delle comunicazioni che passano attraverso la Posta elettronica certificata arriva entro sei ore, mentre per quanto riguarda Civis, oltre il 50% degli utenti ottiene una risposta già nelle ventiquattro ore successive all’invio della richiesta online e, comunque, nell’arco di quattro-cinque giorni. DI ROBERTO ROSATI L a messa a disposizione di una nave con relativo equipaggio per fini da diporto è imponibile a Iva, non potendo rientrare fra le operazioni commerciali che fruiscono dell’esenzione prevista per i servizi internazionali. È quanto emerge dalla sentenza pronunciata dalla Corte di giustizia Ue il 22 dicembre 2010 nel procedimento C-116/10, relativo all’interpretazione dell’art. 15 della sesta direttiva Iva, che esenta dall’imposta, tra l’altro, il noleggio e la locazione di navi adibite alla navigazione d’alto mare e al trasporto a pagamento di passeggeri o usate nell’esercizio di attività commerciali, industriali e della pesca. La questione, sollevata dal giudice nazionale del Lussemburgo, mirava a chiarire se la suddetta disposizione consenta o meno di esentare le prestazioni rese da una società e consistenti nella messa a disposizione di persone fisiche che navigano in alto mare a fini di diporto, dietro pagamento, un’imbarcazione con il relativo equipaggio. Nella sentenza, la Corte ha osservato che la norma in esa- me si riferisce alle locazioni di navi adibite alla navigazione d’alto mare e al trasporto a pagamento di passeggeri o usate nell’esercizio di attività commerciali, industriali e della pesca; pertanto, affinché la locazione possa essere esentata, è necessario che il locatario utilizzi la nave per esercitare un’attività economica. Di conseguenza, se una nave viene data in locazione a persone che la utilizzano esclusivamente a fini di diporto e non a scopo di lucro, al di fuori di qualsiasi attività economica, la prestazione di locazione non rientra nell’esenzione prevista dalla suddetta disposizione. Questa interpretazione, prosegue la Corte, è suffragata anche dall’obiettivo delle esenzioni dettate dall’art. 15 della sesta direttiva, che, riferendosi a operazioni all’esportazione, a operazioni equiparate e ai trasporti internazionali, consiste nell’osservare il principio dell’imposizione dei beni o dei servizi interessati nel luogo di destinazione. Infine anche i lavori preparatori della sesta direttiva escludono in modo esplicito dall’esenzione le navi da diporto e i servizi forniti al consumo finale che si riferiscono alle navi stesse. © Riproduzione riservata http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it I M P O S T E E TA S S E Mercoledì 29 Dicembre 2010 31 I contribuenti alle prese con le strategie di difesa per evitare redditometro e indagini inanziarie Pianificazione delle spese al via Da conservare i documenti sulla disparità del dato reddituale DI Redditometro e comportamenti MAURIZIO TOZZI redibilità e ragionevolezza in prima linea per i contribuenti, nel 2011. La parola d’ordine è essere coerenti nelle manifestazioni di spesa in rapporto ai redditi dichiarati e alle altre disponibilità economiche/finanziarie. Necessario documentare adeguatamente le situazioni di palese «disparità» rispetto al dato reddituale. Queste le principali indicazioni da seguire per i contribuenti nel nuovo anno, soprattutto se si vuole evitare lo «spettro» del redditometro e l’ulteriore conseguenza delle indagini finanziarie. È noto che l’Agenzia delle entrate punterà forte sul rinnovato redditometro, sicuramente la tipologia di controllo, almeno in linea di principio, più equa e democratica in quanto ancorata alle manifestazioni di ricchezza dei cittadini. Il nuovo strumento di accertamento potrà contare su una mole notevole di informazioni di spesa, riferite non solo ai c.d. incrementi patrimoniali, ossia gli acquisti di beni immobili http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it C Necessaria la documentazione riguardante le risorse economiche disponibili per il contribuente o mobili registrati, registrati ma anche alle spese «di lusso», quali vacanze, frequenza di club esclusivi o di centri benessere, scuole private, etc, alle quali bisogna aggiungere tutte le informazioni già disponibili per il fisco, a partire dalle utenze fino ad arrivare agli oneri indicati nel quadro RP. E la tracciabilità di dette uscite monetarie diventa fondamentale nell’ottica soprattutto del nuovo «sintetico puro», ossia l’accertamento proprio ancorato alle spese sostenute in un anno, senza l’applicazione di nessun ricalcolo parametrico. Sul punto è bene riflettere: sia il sintetico puro sia il redditometro ammettono un’ampia difesa da parte del contribuente, il quale potrà ricorrere a qualsiasi fonte documentale circa la propria capacità economica/ finanziaria/reddituale. In ter- Non obbligatoria la tracciabilità delle spese correnti. Consigliabile la documentazione attinente le risorse impiegate per le spese patrimoniali mini pratici, pratici non è soltanto il reddito l’elemento spendibile in fase difensiva, ma qualsiasi ulteriore occorrenza, quali risparmi legittimamente accumulati nel tempo, fondi provenienti da sanatorie, in primis lo scudo fiscale, vincite, eredità, donazioni, dismissioni di altri beni, redditi forfetari o a tassazione sostitutiva, nonché esenti. Insomma, il contribuente deve provare la disponibilità di risorse adeguate allo stile di vita manifestato. Atteso che non sussiste un obbligo di «contabilità» (e ci mancherebbe altro) delle spese quotidiane, è evidente che onere del contribuente è solo quello di evidenziare le proprie capacità economiche e la legittimità della fonte di provenienza, senza dover illustrare come ha fatto fronte a ogni singolo acquisto, eccezion fatta, ovviamente, per gli incrementi patrimoniali, anCompito del contribuente nel corché al riguardo il problema prossimo futuro, dunque, è di esè francamente contenuto: è evisere in linea con i redditi dichiadente, infatti, che se si procede rati e le eventuali risorse econoall’acquisto di un immobile la miche, essendo altresì razionale tracciabilità del pagamento e credibile nei propri comporta(assegni e/o bonifici), sarà automenti. In caso di spese eccedenti matica, mentre la questione da i redditi mensili sarà necessario risolvere riguarderà le risorse interrogarsi sia sulla tipologia di impiegate e la relativa realizzaspesa che sulla risorsa utilizzata. zione. Per esempio, se si spendoNelle ipotesi degli incrementi pano 300 mila euro per un appartatrimoniali potrebbe essere usuamento, da un lato le l’impiego di a accumuli predi sicuro si avrà ccedenti, quali la documentazioIl tutto deve essere ini risparmi. Di ne di pagamento, dirizzato da un «equiliccontro, a fronma dall’altro, se brio» complessivo, con tte delle spese l’accumulo delle atteggiamenti e scelte d di «lusso», il risorse non è in n normale comlinea con i reddi spese «razionali» e p portamento diti dichiarati, credibili, senza errori d del soggetto l’Agenzia delle palesi che denotano ««diligente» entrate richiedeanche scelte economid dovrebbe esrà la fonte ecocamente non giustifi ssere quello nomica e sarà cabili d di spendere compito del con«surplus», tribuente provare ssenza attinche la stessa, per gere al risparmio, fermo restando ipotesi, proviene da una preceche l’adeguata documentazione dente dismissione o da risparmi della «fonte» risolve ogni problepluriennali (sperando che il conto ma. Le spese principali, quindi, corrente non presenti movimendevono essere adeguatamente tazioni anomale). monitorate, per verificare se il reddito è in linea o è necessario documentare le ulteriori occorrenze. E probabilmente, l’interrogativo più ampio dovrà porsi proprio in riferimento alle altre risorse utilizzabili: è evidente, per esempio, che le disponibilità del conto corrente potranno essere utili allo scopo, ma se poi sul conto dovessero risultare versamenti in contanti di non identificata origine si sarebServizi di pulizia e artigianabe al punto di partenza. Idem to, arrivano i codici tributo. per gli interventi societari e le Con due risoluzioni di ieri eventuali restituzioni di finanl’Agenzia delle entrate ha ziamenti infruttiferi: le somme istituito i codici tributi per la ritornate ai soci rappresentano riscossione tramite F24 per disponibilità economiche legitil versamento dei contributi. timamente utilizzabili in fase Con la risoluzione 137/10 al difensiva, ma la problematica fine di consentire il versaconnessa è l’utilizzabilità del mento, tramite modello F24, conto finanziamenti infruttifedei contributi per il finanri, soprattutto laddove dovessero ziamento a favore dell’Orgaemergere precedenti versamenti nismo nazionale bilaterale a favore della società che, ovviaservizi integrati (ONBSI), si mente, rappresenterebbero delle istituisce la seguente causale ulteriori spese per il contribuencontributo: «ONBS» denomite. Il tutto, pertanto, deve essenata «datori di lavoro - conre indirizzato da un «equilibrio» tributi per il finanziamento complessivo, con atteggiamenti dell’Ente bilaterale ONBSI». e scelte di spese «razionali» e Da riportate in sede di comcredibili, senza errori palesi che pilazione F24,sezione Inps. denotano anche scelte economiCon la seconda risoluzione, camente non giustificabili: si la 138/2010 è stata istituita pensi agli amministratori e alle la causale contributo «EBAR» eventuali rinunce ai compensi, per il versamento, tramite debitamente documentate. Ebmodello F24, dei contributi bene, se da un lato ciò può esseper il finanziamento a favore re giustificato, per esempio alla dell’Ente bilaterale nazionaluce della crisi dell’impresa e dei le dell’artigianato (in breve sacrifici complessivi, dall’altro EBARTIGIANATO) «EBAR» l’amministratore dovrà adeguadenominata «datori di lavotamente provvedere alle proprie ro - contributi per il fi nanoccorrenze quotidiane, evidenziamento dell’Ente bilaterale temente attingendo ai propri EBAR». In sede di compilarisparmi (e non sono rari i casi zione del modello di versadi contestazioni circa l’antiecomento «F24» la suddetta caunomicità della scelta laddove si sale è esposta nella sezione è constatata l’assenza di prelievi «INPS», nel campo «causale con conseguente supposizione di contributo». utilizzo di risorse a nero). Siglato l’accordo tra Agenzia e sindacati per il triennio 2011-2013 ENTI BILATERALI Entrate, passaggi interni Intesa per 19,6 mln di euro Imprese e artigiani codici tributo T DI VALERIO STROPPA E CRISTINA BARTELLI rovata l’intesa sui passaggi interni per il personale dell’Agenzia delle entrate. Nei giorni scorsi, infatti, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e dell’Agenzia hanno sottoscritto l’accordo di programma relativo al triennio 2011-2013 finalizzato a valorizzare le professionalità dei dipendenti. In particolare, le parti hanno convenuto di prevedere nel triennio il proseguimento della procedura 2010, attraverso ulteriori passaggi di fascia retributiva, da attuare secondo analoghi criteri e modalità, con l’aggiornamento delle graduatorie in base alla dinamica delle situazioni intervenuta. I passaggi d’area terranno conto dell’esperienza di servizio e dei titoli di studio, culturali e professionali dei dipendenti, oltre che di una percentuale incrementale di personale meritevole di particolare riconoscimento per le capacità professionali espresse. Le risorse aventi caratteri di stabilità e certezza disponibili per la contrattazione ammontano a 19,6 milioni di euro. L’accordo stabilisce che entro il 31 dicembre 2010 sarà attivata una procedura selettiva per i passaggi di livello retributivo all’interno delle aree, con la corresponsione di compensi accessori. Complessivamente, i posti a disposizione per i passaggi sono circa 12 mila. A siglare il protocollo sono state Cisl-Fps, UilPa e Confsal-Salfi. Non hanno firmato, invece, Cgil-Fp, Rdb-Pi e Flp-Finanze. «Giudichiamo negativamente l’introduzione di elementi di valutazione e selezione dei lavoratori non previsti dall’articolo 83 del Ccnl Agenzie fiscali», spiega in una nota Luciano Boldorini (Cgil-Fp), «si vogliono far passare per modernità e innovazione proposte che riportano i lavoratori indietro negli anni, limitando ogni forma di tutela collettiva». Pollice verso anche dalla Rdb-Usb, secondo cui «le risorse individuate come fisse e ricorrenti potevano essere maggiori e conseguentemente poteva essere maggiore il numero dei posti. L’accordo di programma, pur rappresentando un elemento positivo, dovrà dare risposte ai 20 mila lavoratori che oggi non avranno una progressione economica». Diversa, invece, la posizione della Flp-Finanze, che evidenzia come l’accordo «risponde alle richieste poste unitariamente dal sindacato nei mesi scorsi». Tuttavia, la sigla ritiene indispensabile consultare prima i propri iscritti dell’Agenzia delle entrate, riservandosi di firmare l’accordo all’esito del referendum. Contestualmente, i rappresentanti delle Entrate e dei sindacati hanno sottoscritto anche l’accordo sul finanziamento delle funzioni direttive. Il documento ha quantificato il budget totale per la retribuzione di posizione e quella di risultato in 14 milioni di euro: a tale scopo, quindi, le risorse aventi carattere di stabilità e certezza disponibili nel Fondo relativo all’anno 2010 sono state destinate, per circa 10,6 milioni, alla copertura del predetto budget. La valutazione annuale positiva dell’incarico svolto comporterà una maggiorazione della retribuzione di posizione del 5%, del 10% e del 20%, laddove la valutazione risulti rispettivamente di «adeguato», «più che adeguato» e «eccellente». A siglare l’accordo, però, sono state solo Cisl-Fps e Confsal-Salfi, pur non condividendo che «la definizione dei criteri attuativi relativi anche alla graduazione delle posizioni organizzative e degli incarichi di responsabilità sia stata sottratta alle relazioni sindacali previste dal Ccnl di comparto»; non hanno firmato, invece, Cgil-Fp, Uil-Pa, Rdb-Pi e Flp. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 32 Mercoledì 29 Dicembre 2010 I M P O S T E E TA S S E Le novità dell’Agenzia delle dogane impatteranno sull’attività di oltre 600 mila soggetti Le accise viaggeranno on-line Dal primo gennaio al via il sistema unico di informatizzazione DI on la pubblicazione sul sito dell’Agenzia delle dogane delle istruzioni operative, ultima quella del 24.12.2010, si è conclusa la fase preparatoria di quella che potremmo definire come una vera e propria «rivoluzione» per quanto riguarda la circolazione dei prodotti soggetti ad accisa, in regime di sospensione, che scatterà per tutti gli operatori dal 1° gennaio 2011. Da tale data, infatti, la circolazione dei prodotti sottoposti ad accisa in regime sospensivo avverrà esclusivamente con il «documento amministrativo elettronico» (e-AD). Una svolta di tale importanza si è resa possibile mediante l’adozione da parte di tutti gli stati membri dell’Unione del sistema unico di informatizzazione comunitario denominato Emcs (Excise movement control system), i cui adempimenti realizzativi, per quanto riguarda il nostro paese, hanno fatto carico all’Agenzia delle dogane. La nuova procedura, è stato stimato, riguarderà circa 600 mila operatori dei settori interessati, dalle grosse compagnie petrolifere ai più piccoli produttori di bevande alcoliche e di vino, oltre a un considerevole numero di consulenti e professionisti coinvolti a vario titolo. L’obiettivo è stato quello di creare, per prodotti ad alta incidenza fiscale e che rappresentano per l’erario nazionale la terza entrata dopo Imposte dirette e Iva, un sistema informatizzato integrato che consenta simultaneamente la sorveglianza dei movimenti di tali prodotti tanto nei trasferimenti all’interno di ciascuno stato membro dell’Unione Europea quanto nella circolazione intracomunitaria. Per esser pienamente operativi gli utenti si dovranno collegare al «sistema informatico doganale» tramite apposito sistema di accesso (Sda - Sistema di accesso doganale), che costituisce parte integrante del Servizio telematico doganale (Std). L’utilizzo del citato Std è subordinato al rilascio di un’autorizzazione da parte dell’Agenzia delle dogane. L’autorizzazione viene emessa, di norma, dietro presentazione di richiesta di abilitazione da parte dei soggetti che hanno un rapporto fiscale attivo con l’Agenzia stessa e che appartengono alle categorie di operatori obbligati alla trasmissione di dati e documenti. La circolazione pertanto avverrà non più sulla scorta del Documento di accompagnamento accise (Daa), previsto dal Reg. CEE n.2719/1992 ora abrogato, bensì attraverso l’invio al sistema informatizzato di specifici messaggi elettronici, che, una volta convalidati dal sistema stesso, consentiranno una migliore e più celere «tracciabilità» della movimentazione di prodotti che, notoriamente, sono soggetti a un carico fiscale considerevole C http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it La nuova procedura ANTONIO DE CICCO FONTI NORMATIVE 1- elimina il cartaceo 2- elimina la bollatura preventiva del DAA cartaceo; Determi3- rende più eficaci e tempestivi i controlli; Dir.va nazione Vantaggi della 4- sempliica la circolazione intracomunitaria dei prodotti soggetti ad accisa in Reg.to CE n. 2008/118/ Agenzia nuova procedura regime sospensivo; 684/2009 CE dogane del 5- offre agli stati membri la possibilità di controllare in tempo reale la movimen07/12/2010 tazione dei prodotti; 6- consente una puntuale gestione della garanzia e dello svincolo della stessa Circolazione dei La circolazione di prodotti sottoposti ad accisa in regime di sospensione dall'acprodotti soggetti cisa deve avvenire dal 1° gennaio 2011, solo con il «documento amministrativo elettronico»: e-AD. ad Accisa Il «documento amministrativo elettronico» (e-AD) è conforme alla struttura e al contenuto dei messaggi contenuti negli allegati al reg. Ce 684/2009 di seguito sintetizzati Allegato I, tabella 1- «formalità da espletare prima che abbia inizio la circolazione dei prodotti sottoposti ad accisa»; nell’Allegato I, tabella 2 - «Annullamento del documento amministrativo elettronico»; nell’Allegato I, tabella 3 - «il cambiamento di destinazione» della circolazione di prodotti sottoposti ad accisa,; nell’Allegato I, tabella 4 - «Notiica di cambiamento di destinazione/Notiica di frazionamento» Struttura e-AD nell’Allegato I, tabella 5 - «il frazionamento della circolazione di prodotti sottoposti ad accisa» nell’Allegato I, tabella 6 - «formalità da espletare alla conclusione della circolazione dei prodotti sottoposti ad accisa» mentre: nell’Allegato 2, sono riportati i vari «codici» da utilizzare per la compilazione dei campi del e-AD (Documento amministrativo Eeettronico) quali: 1. CODICI DELLE LINGUE 2. CODICE DI RIFERIMENTO AMMINISTRATIVO 3. STATI MEMBRI 4. CODICI DEI PAESI 5. NUMERO DI RIFERIMENTO DELL’UFFICIO DOGANALE (COR) 6. CODICE DEL TIPO DI GARANTE 7. CODICE DEL MODO DI TRASPORTO 8. CODICE DELL’UNITÀ DI TRASPORTO 9. CODICI DEGLI IMBALLAGGI 10. CODICE DEL MOTIVO DELL’ANNULLAMENTO 11. PRODOTTO SOTTOPOSTO AD ACCISA 12. UNITÀ DI MISURA L’invio della «bozza di documento amministrativo elettronico» (Draft) Lo speditore crea informaticamente la «bozza di documento amministrativo elettronico» (Draft) e la invia stesso mezzo alle autorità competenti dello Stato membro di spedizione compilando tutti i campi obbligatori previsti nell’ Allegato i al Reg.to 684/2009. In aggiunta e questi l’Italia ha previsto, a livello nazionale, obbligatoriamente l’indicazione nel Draft del: 1- Ora di spedizione; 2- numero Iva del garante 3- numero Iva di chi organizza il trasporto 4- identiicativo del primo trasportatore 5nonché 1- codice del conto garanzia (Funzione che sarà implementata nel corso del 2011) 1- tipologia della garanzia (cauzione o esonero) prestata (Funzione che sarà implementata nel corso del 2011) 1- ’importo della cauzione impegnata (Funzione che sarà implementata nel corso del 2011) 1- codice Taric 1- codice Cadd 1- identiicativo del committente qualora diverso dal destinatario della spedizione, limitatamente alla circolazione interna. Obblighi dello speditore (Art. 21 par.1) Allegato I e II Art. 21 par. 2 Adempimenti amministrativo-contabili Lo speditore è tenuto: 1a) ad annotare giornalmente sul registro di carico e scarico l’Arc ovvero in caso di utilizzo della cd. «procedura di riserva» nel caso di indisponibilità informatico: il numero di riferimento locale (LRN), la data di partenza, i dati relativi al soggetto e all'impianto destinatari ovvero la dicitura «Esportazione» accompagnata dall’indicazione del codice dell’uficio di esportazione, la qualità e la quantità di merce spedita; 2b) a contabilizzare l'ammontare della cauzione relativa alla singola spedizione ove prevista e a tenere in evidenza la quota di cauzione complessivamente impegnata per le spedizioni non ancora appurate; 3c) a constatare la conclusione della circolazione, annotando nel registro di carico e scarico, accanto agli estremi dell’e-AD, quelli della convalida della «nota di ricevimento». Termine presentazione Draft La «bozza di documento amministrativo elettronico» non può essere presentata prima di 7 giorni antecedenti la data di spedizione. Informazioni aggiuntive da inserire nel e-AD al ine dei controlli (previste da fonte legislativa o regolamentare) Riguardano: I «Contrassegni» (Gruppo 17 7campo i) Eventuali «sigilli» apposti (art. 26 DM 210/1996) (Gruppo 18/ campo a) La durata del tragitto, espresso in giorni (Gruppo 1/campo b) Annotazioni varie (Gruppo 3 / campo b) ee, come tali tali, considerati ad alto rischio. Che il regime della circolazione venga costantemente monitorato attraverso la procedura informatica e che la movimentazione di tali prodotti si perfezioni giungendo a buon fine, rappresenta oggi un interesse oltre che dell’erario, anche di chi spedisce il prodot- to quanto è bene ricordarlo, ricordarlo to, in quanto, quest’ultimo rimane il principale obbligato al pagamento dell’accisa gravante sulla spedizione, anche in caso di trasferimento della proprietà della merce a terzi e, finanche, nel caso di furto della merce durante il trasporto. Infatti le recenti modifiche all’art. 4 del Testo unico delle Art.3 par. 8 Art. 3 par. 2 Art. 3 par. 15 accise (Tua) hanno abrogato abrogato, tra l’altro, la previsione che per anni ha rappresentato una sorta di paracadute per lo speditore nel caso di furto del prodotto. Infatti la precedente normativa (inserita nel Tua dall’articolo 59 della legge 21 novembre 2000 n. 342, prima e dall’articolo 1, comma 472, della legge 30 dicembre 2004 n. 311 successivamente), consentiva di evitare il pagamento dell’imposta nel caso in cui i prodotti, detenuti o circolanti in regime sospensivo sotto la loro responsabilità, fossero stati sottratti fraudolentemente. D’ora in poi, i prodotti soggetti ad accisa in sospensione d’imposta circoleranno accompagnati da una copia stampata del documento elettronico di accompagnamento (meglio noto con l’acronimo di e-AD) o da altro documento commerciale indicante però il «codice di riferimento amministrativo» (denominato Arc) attribuito dal sistema informatizzato al momento della generazione dell’eAD, che dovrà necessariamente anch’esso scortare il trasporto. Sarà quindi cura dello speditore fornire al trasportatore la copia stampata dell’e-AD o altro documento commerciale che indichi in modo chiaramente identificabile l’Arc. Tale documentazione dovrà poter essere esibita, a richiesta alle autorità competenti, durante tutta la circolazione della merce in regime di sospensione dall’accisa. Appare superfluo precisare che, in caso di non corrispondenza dei dati ovvero di loro divergenza, prevarranno sempre i dati contenuti nel sistema informatizzato rispetto a quelli riportati sul cartaceo. La circolazione di tali prodotti si perfeziona nel momento della loro presa in consegna «telematica» da parte del destinatario. Tale circostanza, a meno che non si tratti di esportazione, è attestata dalla «nota di ricevimento» inviata, sempre per via informatica, dal destinatario al mittente ed all’amministrazione doganale, venendosi in tal modo ad «appurarsi» regolarmente il relativo regime (chiusura amministrativa del regime stesso). È stata prevista anche una procedura cd. di riserva da utilizzare nel caso di indisponibilità del sistema informatico. Le attuali novità al sistema di circolazione dei prodotti soggetti ad accisa si inseriscono in un quadro normativo che, rispetto a quello di appena qualche mese fa, risulta ampiamente e sostanzialmente modificato da Direttive comunitarie di recente mediante modifiche agli articoli del Tua (Testo unico accise dlgs 504/1995) - si veda da ultimo la 2008/118/Ce che ha dettato nuove disposizioni sul regime generale e sulla circolazione delle accise - e dal Reg. Ce 684/2009 (di attuazione della citata Direttiva 2008/118/CE) per quanto riguarda le procedure informatizzate relative alla circolazione di prodotti sottoposti ad accisa in sospensione dall’accisa. Per il solo settore dei tabacchi le modalità di applicazione saranno determinate con provvedimento del Direttore Generale dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (art. 3 dlgs 48/2010) © Riproduzione riservata http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Merco Mercoledì 29 Dicembre 2010 PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Slitta la pubblicazione in Gazzetta del dl milleproroghe 33 Legge di stabilità: niente limite del 20% Scuole, scope in gara Assunzioni in libertà DI FRANCESCO E ALESSANDRA l milleproroghe inciampa sulla pulizia delle scuole. Non troverà soluzione nel decreto legge n.225/2010, oggi in Gazzetta Ufficiale, la spinosa problematica che riguarda il futuro degli addetti ai servizi di pulizia negli istituti scolastici. Un esercito di 25.000 ex Lsu che rischiano dal 31 dicembre di trovarsi senza posto di lavoro. Il ministero dell’economia non ha infatti acconsentito alla richiesta di prorogare per l’ennesima volta gli affi damenti, ormai cristallizzati nel tempo, ai consorzi di pulizia. Con la conseguenza che dal prossimo anno scolastico gli appalti dovranno essere assegnati tramite gara. Un’apertura al mercato che non piace ai datori di lavoro i quali già da qualche mese hanno iniziato a spedire le lettere di licenziamento ai propri dipendenti. Innescando una miccia potenzialmente esplosiva per il ministero guidato da Maurizio Sacconi che si troverebbe a dover gestire una montagna di procedure di cassa integrazione. La possibilità di inserire all’ultimo momento nel decreto legge una proroga dei contratti in essere è tramontata definitivamente ieri dopo l’accordo raggiunto col ministero dell’istruzione che in pratica si farà garante del graduale passaggio del settore verso la concorrenza. Il dicastero di viale Trastevere assicurerà la continuità dei contratti di appalto fino alla loro scadenza naturale e la proroga di quelli in immediata scadenza fino al completamento delle I http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it CERISANO RICCIARDI procedure di gara. Che in ogni caso dovranno essere completate per l’inizio del prossimo anno scolastico. In cambio i datori di lavori sospenderanno le procedure di Cig. Una promessa che però non basta ai sindacati che invece vorrebbero un impegno preciso a ritirare le lettere di licenziamento. Nel milleproroghe troverà invece sicuramente posto il congelamento delle graduatorie dei docenti voluto dal ministro Mariastella Gelmini (si veda ItaliaOggi del 23/12/2010) in prospettiva della riforma del sistema di reclutamento che dovrebbe compiersi nel 2011. In alcune bozze di decreto circolate ieri la norma (che blinderà le liste per il prossimo anno scolastico 2011-2012, smorzando di fatto le speranze dei circa 230 mila prof s e n z a cattedra di aggiornare la propria posizione e dunque chiedere anche il Mariastella Gelmini trasferimento nelle liste di altre province, in particolare quelle del Nord dove le chance di essere assunti sono molto più alte) sembrava improvvisamente sparita dall’elenco delle proroghe non onerose per cui il decreto legge dispone lo slittamento automatico al 31 marzo 2011, rinviando a successivi dpcm la possibilità di allungare i termini fino al 31 dicembre 2011. Ma, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, non ci sono dubbi sul fatto che alla fine il blocco delle graduatorie troverà posto nel testo definitivo del decreto. Un’altra proroga che sembra svanita nel nulla ma invece sarà confermata riguarda il finanziamento (anche per il triennio 2011-2013) da parte dell’Inail di progetti per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado. Anche in questo caso, precisa la relazione d’accompagnamento al dl, si tratta di un differimento a costo zero perché «si limita a prevedere non l’obbligo bensì la mera possibilità che l’Inail finanzi progetti per l’abbattimento delle barriere architettoniche o l’adeguamento di strutture alle vigenti disposizioni in tema di sicurezza e igiene del lavoro». Ma nell’elenco delle proroghe non onerose circolato ieri non ve n’è traccia. Non resta che aspettare dunque il testo che andrà stamattina sul tavolo di Giorgio Napolitano. nei piccoli comuni DI LUIGI OLIVERI a legge di stabilità per il 2011 fornisce la prova definitiva che gli enti non soggetti al patto di stabilità non incontrano il limite alle assunzioni del 20% del costo delle cessazioni dell’anno precedente. Ai sensi dell’articolo 76, comma 7, novellato dalla manovra estiva 2010, della legge 133/2008 «è fatto divieto agli enti nei quali l’incidenza delle spese di personale è pari o superiore al 40% delle spese correnti di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale; i restanti enti possono procedere ad assunzioni di personale nel limite del 20 per cento della spesa corrispondente alle cessazioni dell’anno precedente». Sul limite del 20 per cento si registra una spaccatura interpretativa, sia in letteratura, sia tra le sezioni regionali di controllo della Corte dei conti. In particolare, la sezione Piemonte insiste nel ritenere che tale limite del 20% riguardi anche gli enti non soggetti al patto. Le sezioni Lombardia, veneto e, da ultimo, Toscana (parere 17 novembre 2010, n. 160) affermano il contrario. Esistono già semplicemente a guardare l’articolo 14 della legge 122/2010 fortissime motivazioni tali da privare di pregio la teoria secondo la quale gli enti non soggetti al patto sarebbero vincolati al limite del 20% del costo delle cessazioni. Basti evidenziare che la norma è posta a salvaguardia del patto di stabilità e che il legislatore ha modificato, ma non soppresso, l’articolo 1, comma 562, della legge 296/2006, per capire come il limite di spesa del 20% delle cessazione sia disposizione finalizzata esclusivamente al rispetto del patto e, dunque, L priva di qualsiasi efficacia per gli enti ad esso non sottoposti. In ogni caso, l’articolo 1, comma 118, della legge 220/2010 risolve definitivamente la questione. Esso aggiunge alla fine del comma 7 dell’articolo 76 della legge 133/2008: «Per gli enti nei quali l’incidenza delle spese di personale è pari o inferiore al 35 per cento delle spese correnti sono ammesse, in deroga al limite del 20 per cento e comunque nel rispetto degli obiettivi del patto di stabilità interno e dei limiti di contenimento complessivi delle spese di personale, le assunzioni per turn-over che consentano l’esercizio delle funzioni fondamentali previste dall’articolo 21, comma 3, lettera b), della legge 5 maggio 2009, n. 42». Non vi è più alcuna incertezza. Se la deroga al limite del 20% è ammessa, nei comuni, «comunque nel rispetto degli obiettivi del patto di stabilità interno», come esplicitamente prevede la novella legislativa, la conclusione è una sola: detto limite del 20% vale esclusivamente per gli enti soggetti al patto. Solo nei confronti di questi, infatti, la deroga introdotta dalla legge di stabilità è in grado di sortire effetti. Esclusivamente gli enti con popolazione superiore ai 5.000 abitanti potrebbero valutare la fattibilità della deroga alla luce del rispetto degli obiettivi del patto; non gli enti con popolazione inferiore. I quali, dunque, né sono destinatari della deroga, né incontrano, per le assunzioni, il limite di spesa del 20% delle cessazioni. Per loro, sono previsti a partire dall’1.1.2011 solo due vincoli: il rispetto del tetto della spesa di personale del 2004 e il limite all’incidenza della spesa di personale sul totale di quella corrente, che non potrà superare il 40%. A buon intenditor poche parole. I nostri clienti? Li ascoltiamo, li capiamo e ci intendiamo subito su ciò che serve. Gestione contabilità e paghe, rilevazione presenze, servizi di outsourcing: i nostri software aiutano Commercialisti, Consulenti del Lavoro e Associazioni di Categoria a svolgere al meglio la propria attività. Soprattutto, quando occorre, siamo sempre disponibili. RICORDATEVELO. 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La legge n. 389/1989 dispone che la retribuzione da assumere come base per il calcolo dei contributi di previdenza, non può essere inferiore all’importo delle retribuzioni stabilite da leggi, regolamenti, contratti o accordi collettivi, stipulati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative su base nazionale, ovvero da contratti individuali, qualora ne derivi una retribuzione di importo superiore a quello previsto dal contratto collettivo. La norma, come ha a suo tempo sottolineato l’Inps, ha portata generale e quindi vincola anche quei datori di lavoro che non aderiscono (neppure di fatto) ai contratti o accordi collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative su base nazionale. Ciò signifi- D http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it GIGI LEONARDI ca, in altri termini, che l’obbligo del versamento contributivo nel rispetto dei trattamenti retributivi previsti dai contratti collettivi, sempre che la retribuzione corrisposta non risulti di importo superiore, investe tutti i datori di lavoro. l’art. 2, comma 25, della legge n. 549/1995 (provvedimento collegato alla finanziaria 1996) ha inoltre aggiunto che in caso di pluralità di contratti collettivi per uno stesso settore, la retribuzione da assumere ai fini del minimale contributivo, è quella stabilita dal contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali (datoriali e dei lavoratori) comparativamente più rappresentative nella categoria. I minimali. A far tempo dal 1° gennaio 1989 (è la stessa legge n. 389/1989 a sostenerlo), il minimale giornaliero da assoggettare a contributi non può comunque essere inferiore al 9,5% del trattamento minimo di pensione del fondo lavoratori dipendenti. La misura della retribuzione minima giornaliera per l’anno prossimo sarà pertanto fissata in 44,41 euro, pari al 9,5% di 467,43 euro, minimo di pensione di gennaio I minimali 2011 SETTORE Impiegato 122,85 37,11* 34,65* ARTIGIANATO - 39,54* 34,65* AGRICOLTURA 98,29 51.84 39,51 COMMERCIO 122,85 34,65* 34,65* CREDITO/ASSICURAZIONI/SERVIZI 122,85 42,02* 39,54* * Da adeguare a 44,41 euro (legge n. 389/1989) 2011 2011. Lo stipendio minimo con contributivo mensile (minimale giornaliero per 26) passa quindi da 1.138,54 a 1.154,66 euro. In una circolare del gennaio 1989 l’Inps ha inoltre precisato che i diversi criteri circa l’individuazione del minimale contributivo non hanno abrogato la previgente disciplina relativa alla determinazione della retribuzione minima giornaliera prevista dalla legge n. 537/1981 (i minimali che vengono aggiornati annualmente sulla base dell’indice medio del costo della vita calcolato dall’Istat). per cui la retribuzione da assoggettare a contributi deve soddisfare una duplice condizione: •rispetto della retribuzione minima imponibile fissata dai Venerdì 14 gennaio 2011 - ore 10.30 / 14.30 Segui gratuitamente la teleconferenza in diretta su www.italiaoggi.it canale 906 di Sky www.commercialisti.it Coordina: Marino LONGONI, Condirettore ItaliaOggi Introduce: Claudio SICILIOTTI, Presidente CNDCEC I TEMI: Il nuovo accertamento sintetico Le novità in materia di IVA Il regime iscale del leasing Novità in materia di accertamento GLI ESPERTI: Andrea BONGI Franco RICCA Fabrizio Giovanni POGGIANI Duilio LIBURDI I DIRIGENTI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE RISPONDERANNO AI QUESITI PROPOSTI DAI LETTORI Operaio INDUSTRIA LA FINANZIARIA E LE ALTRE NOVITÀ FISCALI 2011 canale 507 di Sky QUALIFICHE in collaborazione con Gli Ordini, i Collegi, le Associazioni e tutte le realtà che volessero ospitare in diretta presso la loro sede la teleconferenza di ItaliaOggi possono inviare un’e-mail a [email protected] Potete inviare i Vostri quesiti all’indirizzo [email protected] contratti di lavoro; •rispetto dei minimali di salariali giornalieri stabiliti dalla legge 537/1981, in considerazione appunto della soglia minima rappresentata dal 9,5% della pensione al 1° gennaio dell’anno interessato. Minimale part-time. La citata legge n. 389/1989 ha peraltro introdotto un diverso criterio da adottare per la determinazione del limite minimo di retribuzione oraria applicabile ai fini contributivi per i lavoratori con contratto a tempo parziale. il minimale utilizzato in passato era stabilito (dall’art. 5 della legge 863/1984) in ragione di un sesto di quello giornaliero. Le attuali disposizioni prevedono invece che la retribu- BREVI Una ricerca sul mondo delle professioni a Milano. L’ha promossa la Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Milano per approfondire, sul piano conoscitivo, l’attuale situazione delle professioni e delle attività terziarie a elevata qualificazione. Il Consorzio AAster, istituto di ricerca incaricato dello svolgimento della ricerca, ha predisposto quindi un questionario online rivolto ai singoli professionisti (www.aaster.it). Contribuirà all’iniziativa, tra gli altri, l’ordine degli avvocati di Milano, che ha invitato tutti gli iscritti a compilare il questionario, che resterà in forma anonima. Comunicazione, organizzazione e marketing nelle università e nei centri di ricerca in Italia. È questa la cornice ideata dall’Aicun (Associazione italiana comunicatori d’università) per il premio di studio per tesi sulla comunicazione nel suo complesso delle organizzazioni universitarie e di ricerca. L’iniziativa dell’Associazione è rivolta ai laureati negli anni 2008-09. Le domande vanno inviate entro il 31 dicembre. Il bando è consultabile sul sito www. aicun.it zione minima oraria da assumere quale base in caso di part-time, debba determinarsi rapportando alle giornate di lavoro settimanale a orario normale il minimo giornaliero, e dividendo l’importo così ottenuto per il numero delle ore di orario normale settimanale stabilito dal contratto collettivo nazionale di categoria per i lavoratori a tempo pieno. Il procedimento di calcolo del minimale orario si articola nelle seguenti operazioni: a) si moltiplica il minimale giornaliero, ossia 44,41 euro per il numero delle giornate di lavoro settimanale a orario normale. l’anzidetto numero, in considerazione delle disposizioni e dei criteri vigenti in materia di minimali giornalieri, è in linea generale pari a 6, anche nei casi in cui l’orario di lavoro sia distribuito in cinque giorni; b) si divide il prodotto per il numero delle ore di orario normale settimanale previsto dal contratto collettivo nazionale di categoria per i lavoratori a tempo pieno. Applicando tale criterio, considerando un orario settimanale contrattuale di 40 ore, il minimale orario part-time per il 2011 risulta pari a 6,57 euro (44,41 x 6: 40). Aliquota aggiuntiva. L’art. 3-ter legge n. 438/1992 stabilisce che, a decorrere dal 1° gennaio 1993, in favore di tutti i regimi pensionistici che prevedono aliquote contributive a carico del lavoratore inferiore al 10% (nonostante l’aumento di 0,3% previsto dalla Finanziaria 2007, l’aliquota a carico del dipendente si attesta a 9,19%, ossia sotto il 10%), è dovuta una aliquota aggiuntiva nella misura di un punto percentuale sulle quote di retribuzione eccedenti il limite della prima fascia di retribuzione pensionabile (il cosiddetto «tetto»). Per il 2011 la prima fascia di retribuzione pensionabile sale a 42.958,00 euro). Pertanto, l’aliquota aggiuntiva predetta (1%), deve essere applicata sulla quota di retribuzione eccedente detto limite, il quale, rapportato a 12 mesi, viene mensilizzato in 3.580,00 euro. Mensa. Il comma 9 dell’art. 48 del Tuir, come sostituito dall’art. 3 del dlgs n. 314/1997, ha previsto che tutti gli ammontari degli importi che non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente, erogazioni liberali fino a 258,23 euro (500 mila lire), indennità di mensa di 5,29 euro (10.240 lire) ecc., possono essere rivalutati con dpcm quando la variazione percentuale del valore medio dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati relativo al periodo di 12 mesi terminante al 31 agosto, supera il 2% rispetto al valore medio del medesimo indice rilevato con riferimento allo stesso periodo dell’anno 1998. Per il 2011, in mancanza quindi del dpcm, detti importi continuano ad essere quelli fissati dal dlgs n. 314/1997. © Riproduzione riservata http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Mercoledì 29 Dicembre Dicem 2010 PROFESSIONI 35 Il presidente Adepp esclude il rischio commissariamento. Anche se alcuni istituti sono in sofferenza Sulle Casse allarmismo infondato Camporese: la sostenibilità previdenziale sempre migliorabile PAGINA A CURA DI IGNAZIO MARINO a previdenza dei professionisti è una realtà complessa come altrettanto complessa è la valutazione della sostenibilità delle Casse. E prima di parlare di commissariamento (si veda ItaliaOggi di ieri) bisogna comprendere a pieno se si tratta di difficoltà strutturali o di semplici gobbe che con il tempo si attenuano». Andrea Camporese, presidente dell’Adepp (l’associazione degli enti previdenziali) butta acqua sul fuoco e pensa che, nonostante alcune Casse (agenti di commercio, medici, giornalisti, ragionieri, consulenti del lavoro, geometri, notai) abbiano presentato delle proiezioni attuariali che rispecchiano più di qualche difficoltà nella tenuta dei conti, sia «del tutto fuori luogo parlare di commissariamento». Domanda. Presidente, però il ministro Sacconi ha annunciato che ai fini della verifica della stabilità trentennale della gestione previdenziale si prenderà come indicatore l’anno in cui il saldo corrente, dato dalla differenza tra le entrate totali e le uscite totali, assumerà strutturalmente valore negativo. E in base alle proiezioni fornite al ministero, sette casse nel 2039 non hanno la sostenibilità richiesta dalla Finanziaria 2007. Questo non espone gli enti in sofferenza a http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it «L qualche rischio? che non richiedere contributi in Risposta. Il concetto di sostenieccesso solo per superare una fase bilità è complesso e va messo in a volte transitoria e legata a curve relazione con una serie di parademografiche. metri, primo fra tutti quello di diD. Secondo il criterio della savanzo economico-finanziario cisostenibilità, le casse con il metato dalla legge di privatizzazione. todo retributivo saranno sempre Se è corretto valutare la data in quelle che mostreranno segni di cui il saldo entrate-uscite diviene debolezza rispetto a quelle nate negativo, è altrettanto necessario con il contributivo. Qual è la via capire se la negatività è strutturaper un giusto equilibrio? R. L’eventuale debolezza di una le e quali siano i fattori a renderla ca cassa non tale. In moldi dipende dal ti casi siamo m metodo di di fronte a ca calcolo delle «gobbe» nepr prestazioni gative cirPugno duro di Sacconi: riforme o commissariamento senza sostenibilità dei bilanci per 30 anni. Medici, ragionieri e giornalisti a maggior rischio (c (contributicoscritte nel I soldi dell’Ambiente sono finiti a Pannella Ecco perché la Prestigiacomo s’è dimessa vo o retributempo (e, Punto e virgola tiv ma dal tivo) pertanto, a nsitori), superate le livello di contribuzione sostenuto disavanzi transitori), dagli iscritti in connessione al liquali si evidenzia una tenuta cervello delle promesse previdenziali ta e prospettica, magari frutto di che la cassa garantisce. Quindi le riforme che entrano a regime nel cause di eventuali squilibri non demedio-lungo periodo e/o di colletvono essere ricercate nel sistema tivi che si stabilizzano lentamente di calcolo (contributivo o retribusul piano demografico. tivo) delle pensioni ma in percorsi Decontestualizzare i disavanzi ed esperienze storiche di più amnegativi e azzerare sistematicapia portata che oggi manifestano mente una gobba di spesa può i loro effetti sulle casse. significare, e alcuni bilanci atLo stesso sistema finanziario tuariali lo evidenziano in modo di gestione delle casse (che può chiaro, ritrovarsi con un surplus essere di capitalizzazione, di ridi accantonamenti nell’orizzonte partizione o di ripartizione mista dei cinquant’anni e con patrimoni associato a prestazioni di tipo (non destinati al pagamento delle contributivo o retributivo) non è pensioni) che crescono ben oltre il di per sé indice di una maggiore loro ruolo naturale di presidio e o minore solidità. garanzia delle prestazioni. Ma, cosa che ritengo ancor più In ultima analisi l’obiettivo non importante, non basta un nome è solo garantire agli iscritti una per definire un sistema, serve tenuta di lungo periodo, ma anwww.italiaoggi.it IN EDICOLA LA GUIDA AI SERVIZI PUBBLICI LOCALI QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Sette casse in zona rossa IL Giornale dei professionisti * * * Le casse di previdenza di geometri, notai, consulenti del lavoro, giornalisti, ragionieri, medici e agenti di commercio rischiano di essere commissariate perché - in base alle ultime proiezioni attuariali trasmesse al ministero del lavoro il 30/11/2010 - non sarebbero in grado di garantire il paga- Se l’editoria piange, Marco Pannella festeggia A radio un’analisi profonda per capirlo. Che si tratti di contributivo o retributivo, ogni sistema ha bisogno di una quota solidaristica senza la quale non faremmo previdenza ma saremmo associabili a qualsiasi operatore finanziario del risparmio. Solidarietà significa copertura delle fasi difficili della vita lavorativa, forme assistenziali, welfare allargato, pensioni adeguate ad una vita decente. Tutto questo è ineludibile, tutto questo costa. L’equilibrio, tenendo ben presente il faro della sostenibilità economica, va trovato dentro la storia di ciascuna Cassa, di ciascuna categoria professionale. D. Che cosa ne pensa della provocazione di un sistema contributivo per tutti? Si raggiungerebbe almeno l’obiettivo di avere un sistema in equilibrio per definizione? R. Non spetta a me dire quale sia il sistema giusto, sicuramente il problema non si risolve con un equilibrio finanziario a prescindere che porti a pensioni molto basse che potenzialmente creano un problema di adeguatezza. Credo che le leggi vigenti, i molteplici controlli sui nostri patrimoni, la presenza dei ministeri vigilanti negli organi sociali siano sufficienti a verificare con grande anticipo la sostenibilità di un sistema richiedendo correttivo qualora fossero necessari. Non serve un sistema uguale per tutti ma garanzie di tenuta e autonomia di gestione. In questo senso chie- diamo un chiarimento definitivo su questo tema. D. È possibile fare un bilancio dei primi sei mesi del suo mandato? R. Io credo sia positivo, anche se molto resta da fare. L’Adepp riunificata rappresenta un interlocutore istituzionale autorevole e rispettato, anche se ci attendiamo molto di più dal ministero dell’economia. Aver affrontato il problema dei controlli sul patrimonio immobiliare attraverso il decreto interministeriale, che speriamo veda finalmente la pubblicazione in Gazzetta, è stato importante. Aver smaltito buona parte dell’arretrato e aver avuto garanzie sui tempi di risposta futuri sulle delibere degli enti ha rappresentato un passaggio rilevante. Anche l’apertura su una serie di tavoli tecnici che si svilupperanno nei prossimi mesi non va sottovalutata. D. Quali sono i prossimi obiettivi sui quali lavorerà l’Adepp? R. Ci aspettiamo che in occasione della conversione del decreto Milleproroghe trovino soluzione sia l’applicazione della «Lo Presti» sull’aumento del contributo integrativo, sia il problema dei versamenti previdenziali a carico degli over 65 non previsti da molti statuti e richiesti dall’Inps. Resta la grande battaglia per l’esclusione del nostro sistema dall’elenco Istat in modo da non essere continuamente ed indebitamente equiparati al contesto pubblico. FIRMATO L’ACCORDO 2010-2013 Rinnovato il contratto collettivo per i dipendenti degli enti Buste paga più pesanti per i lavoratori. Gli aumenti vanno da 128 a 349 euro in base alla qualifica A ggiornate le retribuzioni per i circa 1.500 dipendenti degli enti Livello previdenziali dei professionisti. Gli aumenti annuali Quadri vanno da un minimo di 128 a un A1 massimo di 349 euro in base alla A2 qualifica dei lavoratori. Dopo una A3 lunga trattativa la parte datoria- B1 le e quella delle organizzazioni B2 B3 sindacali dei lavoratori hanno C1 firmato il 23 dicembre l’accordo C2 sul nuovo contratto collettivo di C3 lavoro 2010-2013. Le trattative, D1 infatti, hanno subito una battuta 1R1 1R2 d’arresto in funzione della legge 1R3 122/2010 che ha individuato mi- 2R1 sure straordinarie in materia di 2R2 finanza pubblica per il triennio 3R2 2011-2013, anche con riferimen’elenco to al personale degli enti di cui all’elenco Istat. Elenco che contempla anche le casse di previdenza dei professionisti. Le parti si sono non a caso impegnate ad ottenere un chiarimento da parte del ministero dell’economia e delle finanze e del ministero del lavoro e delle politiche sociali circa l’ambito di applicazione dell’art. 9 al fine di escludere le casse e gli enti previdenziali privati dal blocco del rinnovo contrattuale dei dipendenti. Trattamento economico. Dal 1° gen- p pe per i «Passaggi di area - Livello» iin modo da valorizzare ulteriorm mente il merito. Tabella T b ll annuale l al 30/10/2010 Permessi. Novità in arrivo an anche per quanto riguarda la 47.754,54 p parte normativa. In aggiunta 33.328,69 al alle ore di permesso sindacale 30.415,10 29.064,89 gi già riconosciute è assegnato alle 27.714,69 or organizzazioni sindacali che sia25.298,54 n no rappresentate in almeno la 24.587,91 m metà delle casse e degli enti alla 23.877,28 da data del 31 dicembre, un plafond 22.669,20 22.029,64 co composto dalla somma di 2 ore 21.390,06 e mezza per ciascun lavoratore 58.271,91 o lavoratrice delle casse o enti 47.754,54 fi firmatari del Ccnl iscritti alle 35.247,40 m medesime organizzazioni sinda30.912,54 ca cali, da fruirsi entro l’anno di ri28.070,01 26.080,23 fe ferimento. Al fine di garantire la pu puntuale applicazione di quanto enti previsto iin materia di permessi sindaenti. In ogni caso caso, il Premio aziendale di risultato verrà riconosciuto nella misura cali viene costituito un Osservatorio a minima annua del 10% della retribuzione composizione paritetica. All’Osservatotabellare annua in vigore al 31/12/2004. rio è assegnato il compito di seguire e Le parti firmatarie si sono, inoltre, imverificare la puntuale applicazione della pegnate ad aprire una apposita sessione disciplina che regola i permessi nonché contrattuale che, entro quello di esaminare le un anno dalla data di problematiche che fosIl Ccnl stipula del presente acsero evidenziate dalle sul sito www.italiacordo, dovrà pervenire parti nell’applicazione alla rivisitazione e definidella medesima discioggi.it/documenti zione di quanto previsto plina. Nuove tabelle dall’1/12/2010 Tabella T b ll mensile il al 30/11/2010 3.673,43 2.563,75 2.339,62 2.235,76 2.131,89 1.946,04 1.891,37 1.836,72 1.743,79 1.694,58 1.645,39 4.482,46 3.673,43 2.711,34 2.377,89 2.159,23 2.006,18 Aumento mensile 0,60% 22,04 15,38 14,04 13,41 12,79 11,68 11,35 11,02 10,46 10,17 9,87 26,89 22,04 16,27 14,27 12,96 12,04 NUOVA TABELLA MENSILE DALL’1/12/2010 3.695,47 2.579,13 2.353,66 2.249,17 2.144,69 1.957,71 1.902,72 1.847,74 1.754,25 1.704,74 1.655,26 4.509,35 3.695,47 2.727,61 2.392,16 2.172,19 2.018,22 naio 2010 i minimi tabellari in atto al 31/12/2009 sono incrementati del 1,4%. E dal primo dicembre 2010 di un ulteriore 0,6%. I vecchi importi e quelli aggiornati sono riportati nella tabella allegata all’accordo e pubblicata in pagina. Gli arretrati saranno corrisposti al netto di quanto già erogato a titolo di vacanza contrattuale. Per quanto riguarda la regolamentazione del premio aziendale di risultato questa è demandata alla contrattazione integrativa di secondo livello delle singole casse- Aumento annuale 0,60% 286,53 199,97 182,49 174,39 166,29 151,79 147,53 143,26 136,02 132,18 128,34 349,63 286,53 211,48 185,48 168,42 156,48 NUOVA TABELLA ANNUALE DALL’1/12/2010 48.041,07 33.528,66 30.597,59 29.239,28 27.880,98 25.450,33 24.735,44 24.020,54 22.805,21 22.161,81 21.518,40 58.621,54 48.041,07 35.458,88 31.098,02 28.238,43 26.236,71 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 36 Mercoledì 29 Dicembre 2010 LAVORO E PREVIDENZA L’Inps estende il servizio di consultazione delle attestazioni trasmesse dai medici Certificato medico con una e-mail I lavoratori potranno ricevere documenti con posta certificata DI DANIELE CIRIOLI cittadini lavoratori, pubblici e privati, possono ricevere anche per posta elettronica certificata (Pec) la propria attestazione di malattia inviata all’Inps dal medico curante. Il nuovo servizio è disponibile sul sito internet dell’istituto di previdenza (www.inps.it) che, nella circolare n. 164 di ieri, spiega le istruzioni operative (allegata alla nota anche un manuale). Per l’attivazione del nuovo servizio, però, l’Inps riconosce come validi esclusivamente gli indirizzi di Pec attivati tramite il sito governativo www.postacertificata.gov.it. La malattia viaggia online. A partire dal 3 aprile, a seguito della riforma Brunetta (dlgs n. 150/2009), i medici dipendenti del Ssn o in regime di convenzione sono obbligati a trasmettere all’Inps, online, tramite il Sac (sistema di accoglienza centra- http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it I I SERVIZI ONLINE AL CITTADINO Si ha la disponibilità di tutti i certii cati telematici rilasciati alla persona che si è identiicata, comprensivi di diagnosi e di codice nosologico, se indicati dal medico Tramite il codice Pin Tramite codice iscale e numero del certiicato Tramite attivazione sul sito web dell’Inps Si ha la possibilità di ricercare e di consultare uno speciico attestato di malattia Si ha la possibilità di ricevere le attestazioni di malattia nella casella di posta elettronica certiicata di chi (cittadino) ne fa richiesta le), il certificato di malattia del lavoratore. Ricevuto il certificato, il Sac lo invia all’Inps che lo mette a disposizione dei datori di lavoro, privati e pubblici, e dei lavoratori sul proprio sito internet. Con la circolare n. 60/2010 (si veda ItaliaOggi del 17 aprile 2010), l’Inps, in attuazione di quanto previsto dalle predette disposizioni (riforma Brunetta) ha fornito le proprie indicazioni in merito ai servizi messi a disposizione dei cittadini lavoratori, sia pubblici sia privati, per la consultazione e la stampa dei propri certificati di malattia inviati telematicamente dal me- dico curante. Tali servizi, utilizzabili mediante accesso al sito dell’istituto (www.inps.it – servizi online), consentono al cittadino di avere la disponibilità dei propri certificati telematici rilasciati a suo carico, comprensivi di diagnosi e di codice nosologico se indicati dal medico, nonché lo storico di tutti i certificati a suo carico, ricercabili e consultabili direttamente dal sito web. Le attestazioni per Pec. La novità di ieri è questa. L’Inps rilascia un ulteriore servizio, a favore dei lavoratori, che consiste nell’invio delle attesta- zioni di malattia direttamente all’indirizzo di posta elettronica certificata del cittadino che ne faccia richiesta. In particolare, occorre effettuare un’attivazione del nuovo servizio. A tal fine, dopo aver scelto sul sito internet dell’Inps l’opzione «consultazione certificati di malattia» e aver immesso il codice pin di identificazione, viene visualizzato un pannello sul quale è possibile scegliere di consultare i certificati telematici rilasciati a proprio nome e/o di gestire la richiesta d’invio degli attestati alla propria casella di Pec. La scelta di questa seconda fun- zione presenta lo stato (attivo, disattivo) della richiesta; su tale stato il cittadino che è interessato a ricevere le attestazioni di malattia può intervenire per modificare la condizione della richiesta. Il cambiamento dello stato iniziale da «disattivo» a quello «attivo» determinerà la ricerca automatica nell’indice delle Pec del cittadino e la sua visualizzazione; a tale indirizzo di posta elettronica verranno inviati gli attestati. La disattivazione del servizio si ottiene selezionando la stessa funzione e variando lo stato della richiesta in «disattivo». Attenzione. Come specificato nel manuale, per questo servizio l’Inps ritiene validi esclusivamente gli indirizzi (pec) attivati tramite il sito www.postacertificata.gov.it. Pertanto, chi sia sprovvisto di un tale indirizzo Pec, non potrà fruire del nuovo servizio (non prima di aver attivato una casella Pec su tale sito internet). Messaggio dell’Inps sul bonus riconosciuto alle aziende sui contratti a termine DENUNCIA Lavoratori in mobilità, l’assunzione sconta i contributi previdenziali Sicurezza, agrotecnici contro l’Inail DI GIGI LEONARDI E DANIELE CIRIOLI azienda che assume a tempo determinato un lavoratore iscritto nelle liste di mobilità, ha diritto all’agevolazione contributiva (nella misura prevista per gli apprendisti) solo per i primi 12 mesi, anche nel caso di successive proroghe del rapporto. Lo precisa l’Inps nel msg 32661/2010. Tre contratti. La legge n. 223/1991, indica la nota, ha introdotto agevolazioni per l’assunzione di soggetti iscritti nelle liste di mobilità, distinguendo tre diverse fattispecie di contratto di lavoro agevolato: il contratto a termine, il contratto che trasforma a tempo indeterminato un rapporto a termine, il contratto L’ ARPA Emilia Romagna Avviso di gara L’Agenzia Regionale per la Prevenzione e l’Ambiente dell’Emilia-Romagna indice una gara a procedura aperta per l’affidamento suddiviso in tre lotti della fornitura ed installazione di strumentazione di misura del particolato atmosferico. Importo complessivo a base di gara Euro 512.000,00 IVA esclusa. Le offerte dovranno essere presentate entro le ore 13,00 del 27/01/2011 ad Arpa, Via Po, 5 40139 Bologna con le modalità indicate nel disciplinare di gara. Il bando è stato inviato alla G.U.U.E. in data 17/12/2010. La documentazione ufficiale di gara è disponibile in formato elettronico, sul sito www.arpa.emr.it Per informazioni: Area Acquisizione Beni e Servizi di Arpa, via Po 5 40139 Bologna. Tel. 051 6223811 - fax 051 541026 – e mail: [email protected] La Responsabile dell’Area Acquisizioni Beni e Servizi Dr.ssa Elena Bortolotti a tempo indeterminato. In particolare, l’art. 8, comma 2, afferma testualmente che «i lavoratori in mobilità possono essere assunti con contratto di lavoro a termine di durata non superiore a 12 mesi», con la conseguente applicazione, per il corrispondente periodo appunto non superiore a 12 mesi, delle previste agevolazioni contributive. L’art. 8, comma 2, secondo l’Inps, ha una duplice valenza normativa: da un lato introduce nell’ordinamento italiano una particolare deroga di carattere soggettivo alle norme che limitano l’apposizione del termine finale al rapporto di lavoro subordinato; dall’altro lato prevede un’agevolazione contributiva. Assunzione motivata. In conseguenza della suddetta duplice valenza normativa, l’ente di previdenza ritiene quanto segue. 1) Il datore di lavoro può assumere a tempo determinato un lavoratore iscritto nelle liste di mobilità, anche in assenza delle ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo, che giustifichino l’apposizione del termine in base all’art. 1 del dlgs 368/2001. In tal caso, tuttavia, il rapporto dovrà avere una durata massima (originaria o attraverso proroghe successive) di 12 mesi; analoga durata caratterizzerà l’agevolazione contributiva. 2) Può tuttavia accadere che l’assunzione a tempo determinato di un lavoratore iscritto nelle liste di mobilità abbia alla base una delle ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzati- vo o sostitutivo, previste dall’art. 1 del dlgs 368/2001. In tali casi il rapporto di lavoro potrà avere, conformemente alla disciplina contenuta nel decreto legislativo citato, durata massima (originaria o attraverso proroghe successive) superiore a 12 mesi; in ogni caso, tuttavia, l’agevolazione contributiva spetterà per il periodo massimo di 12 mesi. Un esempio. Nel caso in cui si stipuli, per ragioni produttive, un contratto di durata di 16 mesi, spetta l’agevolazione per i primi 12 mesi; se, per ragioni produttive, si stipuli un contratto di sei mesi e poi, ricorrendo sempre le ragioni produttive, si proroghi il rapporto per ulteriori dieci mesi, spetterà l’agevolazione contributiva per i complessivi primi 12 mesi del rapporto. Buonuscite, via libera al contributo di solidarietà Via libera al contributo di solidarietà sulle «buonuscita d’oro». L’importo eccedente 1,5 milioni di euro sconta una contribuzione aggiuntiva del 15%. Lo stabilisce il decreto interministeriale (lavoro ed economia) 29 ottobre pubblicato sulla gazzetta ufficiale n. 300/2010. La novità è stata introdotta dalla legge n. 296/2006 (Finanziaria 2007) per il triennio 2007/2009. Riguarda i trattamenti di fine rapporto e le indennità di buonuscita, nonché i trattamenti integrativi dell’ago d’importo superiore a 1,5 milioni di euro. Il dm stabilisce che, qualora siano stati erogati, a decorrere dal 1° gennaio 2007, il contributo si applica per un periodo di 18 mesi fino a concorrenza dell’importo dovuto e salvo conguaglio al termine del periodo. I datori di lavoro privati sono tenuti a informare l’ente di previdenza cui compete l’erogazione della pensione dell’avvenuto pagamento di un tfr d’importo superiore a 1,5 milioni di euro ai fini della trattenuta. Le somme trattenute dagli enti di previdenza e dai datori di lavoro privati devono essere versate entro il quindicesimo giorno dalla data di erogazione del trattamento su cui è stata effettuata la trattenuta. Tali somme, in misura del 90%, finiranno al fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. Carla De Lellis DI GIOVANNI GALLI Nel bandi Inail (60 milioni di euro) per migliorare la sicurezza nei cantieri un privilegio indebito per le associazioni sindacali. Lo denuncia l’ordine degli agrotecnici rivolgendosi all’Antitrust. Dopo aver inviato al ministero del lavoro apposito quesito, il presidente del Consiglio nazionale della categoria, Roberto Orlandi, si è dunque rivolto al garante. Nei bandi emanati dall’Inail in ciascuna regione, secondo lo specifico plafond disponibile, è previsto che le domande relative ai progetti da finanziare devono essere registrate per via telematica sul sito dell’Inail; se con il punteggio che viene assegnato automaticamente alla richiesta si raggiunge la «soglia minima», sarà possibile proseguire nella compilazione della domanda on-line, però i progetti presentati tramite Associazioni di categoria e/o sindacali (le cd «parti sociali») godono dell’aumento del 10% del punteggio, a prescindere da qualunque elemento di merito e per il sol fatto di essere in tal modo inoltrati. © Riproduzione riservata http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI DI ROMA M Mercoledì 29 Dicembre 2010 37 L’Odcec Roma lancia un censimento per sapere quanti commercialisti si occupano della materia Niente divisioni in materia di lavoro L’attività di consulenza non può essere attribuita in esclusiva DI LORENZO DI PACE * l Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro ha proposto la riforma della legge 11 gennaio 1979 n.12 (Norme per l’ordinamento della professione di consulente del lavoro) che, con la riscrittura dell’art.1 comma 1, sembra voler introdurre una riserva dell’attività di consulenza del lavoro a coloro che sono e saranno a regime iscritti al loro albo. La presidente del Consiglio nazionale, Marina Calderone, afferma che i professionisti delle altre categorie professionali attualmente titolate a svolgere tale attività, in futuro dovranno iscriversi all’albo del Cdl (così si rileva dall’editoriale del n.6/2010 della rivista del Cncdl). La proposta sembrerebbe potenzialmente lesiva delle prerogative dei commercialisti, ai quali l’ordinamento riconosce attualmente l’attività di consulenza in materia di lavoro, ancorché non in esclusiva. La proposta è stata avanzata dalla dottoressa Calderone, quale presidente del Cup nell’ambito del http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it I medesimo articolo nel quale si afferma che «le professioni, devono mandare un messaggio forte alla politica, dimostrando l’unità delle professioni, pronti ad assumersi la responsabilità di fare proposte per il miglioramento sia del sistema professionale che dell’intero paese». Peraltro, come si rileva da un’intervista del 27 novembre 2010 dello stesso presidente Calderone, «se andrà in porto la riforma, commercialisti e avvocati non potranno più condividere l’attività dei consulenti, a meno che non si iscrivano all’albo, naturalmente, per quanti già esercitano è previsto un regime transitorio, che fa salva la possibilità di iscrizione». Insomma, l’ipotesi è che un commercialista o un avvocato debbano iscriversi anche all’albo dei consulenti del lavoro per continuare a esercitare un’attività che hanno sempre svolto. È una proposta che non convince, perché crea divisioni e presuppone persino una doppia iscrizione a un albo per l’esercizio di un’attività consulenziale per la quale, attualmente, non esiste Scuola praticanti Sanchini Si è svolta il 16 dicembre, presso la Facoltà di Economia e Commercio della Sapienza la cerimonia di consegna degli attestati ai praticanti che hanno frequentato più assiduamente il corso di preparazione all’esame di abilitazione nel 2010. La consegna degli attestati è stata preceduta da un dibattito che ha coinvolto alcuni praticanti e alcuni esponenti dell’Ordine, nel quale si è parlato di avvio dei colleghi all’attività professionale, delle forme di aggregazione per affrontare il mercato dei servizi consulenziali, di specializzazione e formazione generalista, del rapporto tra dominus e praticanti, del valore della deontologia e della formazione permanente. Alle ansie e alle speranze dei futuri colleghi hanno risposto il direttore della Scuola, Lodovico Zocca, il Consigliere responsabile dei praticanti, Andrea Perrone, il Presidente della Fondazione Telos, Giovanni Castellani, il Presidente dell’Ordine, Gerardo Longobardi e il Consigliere Luigi Lucchetti. Chiuso brillantemente l’anno 2010, la Scuola Aldo Sanchini riapre le iscrizioni al corso 2011 per la preparazione all’esame di abilitazione. Il programma formativo e la scheda di iscrizione sono sul sito web dell’Ordine. Il Consiglio direttivo invita gli iscritti che abbiano dei praticanti presso i loro studi a favorirne l’iscrizione e la frequentazione dei corsi, investendo su quanti potrebbero essere i loro futuri collaboratori. un’esclusiva per un’unica categoria professionale. I commercialisti già si devono rammaricare per le occasioni perse nel passato. La nostra categoria non è stata inclusa nel novero degli organi accreditati per la certificazione dei contratti di lavoro previsti dall’art.76 del dlgs. 276/2003. Essere accreditati per la cer- tificazione dei contratti avrebbe consentito, oggi, di istituire delle Commissioni di conciliazione e Camere arbitrali, come prevede l’art.31, commi 12 e 13, della l. 183/2010, nota come Collegato Lavoro. Non sfugge a nessuno come questo aumento delle prerogative dei Consulenti del lavoro impoverisce la figura dei non pochi Commercialisti che si occupano della materia del lavoro, in maniera non meno professionale e specialistica dei Consulenti del lavoro che, come categoria, dimostrano, invero, una maggiore capacità di proposizione. Chissà che, in un futuro prossimo, non ci tocchi veramente di doverci iscrivere a un secondo albo? La Commissione diritto del lavoro lancerà un censimento presso gli iscritti di Roma per quantificare i soggetti che si occupano in via continuativa di questa materia e quale percentuale del loro fatturato essa rappresenta. * Presidente Commissione Diritto del lavoro dell’Odcec di Roma RISARCIMENTO CIVILE E GIURISDIZIONE TRIBUTARIA Controversie tributarie e risarcimento del danno DI LUIGI LUCCHETTI* Le Commissioni tributarie hanno giurisdizione esclusivamente in materia amministrativa o possono statuire anche in tema di risarcimento dei danni, se la natura della controversia è tributaria? A questo interrogativo fornisce alcuni spunti di riflessione un breve saggio dell’avvocato Alessandro Riccioni, in via di pubblicazione sul sito internet dell’Ordine di Roma (<http://www.odcec.roma.it/>www.odcec.roma.it). L’argomento, quanto mai attuale in vista della concentrazione dell’accertamento con la riscossione previsto dal dl. 78/2010 in vigore dal prossimo mese di luglio, coinvolge una molteplicità di interessi. In primo luogo, da un punto di vista professionale, poiché i commercialisti hanno la rappresentanza dei contribuenti in giudizio avanti alle Commissioni tributarie, è evidente l’allargamento di prerogative che deriverebbero alla nostra categoria dall’affermazione di un simile principio. I giudici tributari acquisirebbero competenze che aumenterebbero l’importanza del loro ruolo, essendo, per vari motivi, oggi ingiustamente considerata, la loro, una magistratura minore. Al proposito la Corte costituzionale ha già statuito che il giudice amministrativo, investito della questione del danno, ha la cognizione piena sulla materia, potendo persino avvalersi di un consulente tecnico d’ufficio per la sua determinazione. Mutatis mutandis, si provi a pensare quali effetti questo principio potrebbe avere nell’ambito del processo tributario nei casi, non rari nella pratica giudiziaria, in cui si manifesti il nesso eziologico tra azione di accertamento o di riscossione e danno. Dall’altro lato, l’Agenzia delle entrate e i Concessionari per la riscossione, sotto la spada di Damocle di una condanna per risarcimento dei danni, opererebbero, in situazioni più delicate, con la cautela che le conseguenze suggeriscono. Il giusto processo è, soprattutto, un processo rapido, nell’interesse reciproco del fisco e del contribuente. Nel caso in cui la pretesa tributaria ingiusta sia anche fonte di danno risarcibile, il cittadino non dovrebbe essere costretto a iniziare un nuovo giudizio per farsi riconoscere le proprie ragioni. La pienezza della giurisdizione con la concentrazione su un unico giudice di tutti gli aspetti della controversia, incluso il risarcimento del danno, costituirebbe un passo importante verso la realizzazione del giusto processo anche in campo tributario, ove ancora il principio costituzionale della parità delle parti è troppo spesso calpestato, specialmente in tema di condanna alla rifusione delle spese del giudizio. Molti i segnali di un cambiamento di indirizzo della giurisprudenza di legittimità, ma troppi ancora i dubbi dei giudicanti del merito, ancorati alla tradizionale ripartizione della giurisdizione che vedeva una competenza sul risarcimento attribuita esclusivamente al giudice civile. Ma siamo sul terreno dei desideri e delle rivendicazioni o su quello del possibile, oggi e subito? Va ricordato che l’art.12 della L. 48/2001 ha operato un allargamento della giurisdizione, che ha travolto il principio della tassatività degli atti impugnabili, siccome elencati Pagina a cura dell’ Tel. 06/367211 Fax 06/36721220 - [email protected] dall’art.19 del dlgs. 546 del 1992 (Cass. Sezioni Unite sentenza 16778/05; Cass. Sezioni Unite 27 marzo 2007, n. 7388). Interessanti gli spiragli che la Corte Costituzionale ha aperto allorquando, con la sentenza n.191 del 2006, i giudici della legittimità hanno ricordato che «il potere riconosciuto al giudice amministrativo di disporre, anche attraverso la reintegrazione in forma specifica, il risarcimento del danno ingiusto non costituisce sotto alcun profilo una nuova «materia» attribuita alla sua giurisdizione, bensì uno strumento di tutela ulteriore, rispetto a quello classico demolitorio (e/o confermativo), da utilizzare per rendere giustizia al cittadino nei confronti della pubblica amministrazione». In dottrina una posizione di netto favore all’affermazione dell’esistenza, a legislazione attuale, della competenza giurisdizionale del giudice tributario in materia di risarcimento dei danni, è stata espressa vigorosamente da Domenico Chindemi (Il processo e le prove nel contenzioso tributario - Maggioli - 2009). Chindemi ha sostenuto che l’attribuzione di tale competenza al giudice tributario non creerebbe nessun nuovo giudice aggirando il divieto previsto dall’art.103 della Costituzione. L’esigenza costituzionalizzata del giusto processo, ha sostenuto il Chindemi, oltre alla maggiore celerità del giudizio tributario rispetto a quello ordinario, impone di non spezzettare in più giudizi pretese comunque azionabili in un unico contesto, senza che vengano snaturate la natura e le funzioni delle Commissioni tributarie, trattandosi di domanda strettamente connessa con la pretesa tributaria. La stessa Corte di cassazione a SS. UU., con la recente sentenza n.14499 del 25/5/2010, ha confermato una sentenza della Corte d’appello di Napoli che, a sua volta, aveva statuito che era di competenza della Commissione tributaria la controversia per il risarcimento del danno derivato a un contribuente per l’ingiustificato ritardo di un rimborso Irpef. La giurisprudenza di merito è ancora troppo timida sul punto. Con un’isolata pronunzia la Ctr di Bari (sent. 36/8/10 del 18/12/2009) estendendo al processo tributario l’applicazione dell’art. 96 Cpc, ha condannato l’Ade ed Equitalia a risarcire a un contribuente, a titolo di danno morale, un importo di 15 mila euro a fronte dell’ingiustificata iscrizione di un’ipoteca immobiliare per un debito d’imposta inesistente. Dottrina e giurisprudenza devono ancora indagare la reale portata delle modifiche apportate all’art.96 Cpc e in che misura tale norma spiega efficacia all’interno del processo tributario. La Fondazione Telos è stata sensibilizzata affinché produca uno studio sull’argomento e la Commissione sul processo tributario dell’Ordine di Roma organizzerà un convegno su un tema di così grande rilevanza per la professione e, insieme, per la civiltà giuridica del nostro Paese. Abbiamo inoltre creato un caso molto preciso affinché le Sezioni Unite della Cassazione, che saranno presto investite della questione con un regolamento preventivo di giurisdizione, assumano una posizione precisa e definitiva nel segno, che noi commercialisti auspichiamo, della concentrazione della giurisdizione in base al principio della natura della controversia, senza dare autonomo rilievo al profilo risarcitorio, come persino la Corte costituzionale sembra suggerire. Ci auguriamo che iniziative similari si diffondano su tutto il territorio nazionale nel segno dell’obiettivo di progresso civile e giuridico, comune a tutti gli attori del processo tributario e del fisco stesso. *Consigliere dell’Odcec di Roma http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 38 Mercoledì 29 Dicembre 2010 5/=3 & /557@271/B7;:3 /<</8?7 & 078/:17 3:?7 <@008717 <=;A7:17/ 27 :/<;87 <%WWD 9DTTHPTTL ( Y :DQPML /VVLSP GL JDRD EaR_`N ¥^[bVZPVN VZQVPR ¥R^ VX TV[^Z[ *0(+(+)** ¥^[PRQa^N N¥R^`N ¥R^ XtNS QNYRZ`[ QRV XNb[^V QV YNZa`RZfV[ZR _`^N[^QVZN^VN +)*) _aV T^a¥¥V _`^NQNXV QV P[Y¥R`RZfN QRXXN > 9V^RfV[ZR `RPZVPN bVNOVXV`g3 >_PUVN R 8N¥^V o 6S^NT[XN o 8N__NZ[ o ;^N``NYNTTV[^R o G' A' N 8aOV`[ o Rd __' +0) p6ZRXX[ >_[XN bR^QRq o Rd __' +0) ^NPP[^Q[ >_PUVN D[^`[ RQ Rd __' */+ QRXXN JNXXR 8NaQVZN' >Y¥[^`[ XNb[^V Ra^[ 2))'*0.%-. 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CASOTTE CON LA CIRCONVALLAZIONE DI MORI” per l’importo complessivo di Euro 6.737.716,89-. Le imprese interessate possono presentare l’offerta all’AGENZIA PER I SERVIZI – Ufficio Gestione Gare, Trento Via Dogana 8, 1^ piano–stanza 101. Il termine di presentazione delle offerte è fissato alle ore 12.00 del giorno 24 marzo 2011. La prima seduta di gara è fissata per il giorno 28 marzo 2011 – ore 9.00. IL SOSTITUTO DIRIGENTE DELL’AGENZIA - dott. Leonardo Caronna - !)'+(% $& ")'+*(),#* !/BAE>@8>6 &6B7A@>6 +<?:C>6C" $EE>CA 9> B:DD>;>86 76@9A 9> <6B6 Y9OLFDQQ@THLKD DPDBRQHS@ D OD@IHTT@THLKD CDH I@SLOH CH OHNR@IHEHB@THLKD CDH MDOBLOPH ROA@KH PQLOHBH ODPQ@ROL 3@P@ =BBGDCCR BLJD MRKQL HKELOJ@QHSL DPMLPHQHSL CDII@ ODQD CDII[LPMHQ@IHQU CHEERP@%Z 3760 &++.+()225 X 3=90 5'*3'&&&&&+&&&(# 3LK OHEDOHJDKQL @II@ MOLBDCRO@ HK LFFDQQL MRAAAIHB@Q@ PRII@ 6@TTDQQ@ =EEHBH@ID CDII@ :DMRAAIHB@ 7Q@IH@K@ K% '*' CDI &,%'(%(&'&# PH MODBHP@ BGD ID FHRPQHEHB@THLKH CDH MODTTH LEEDOQH CH BRH @II@ IDQQDO@ 4" CDI CHPBHMIHK@OD CH F@O@# KLK CLSO@KKL MHW DPPDOD MODPDKQ@QD C@II@ CHQQD BLKBLOODKQH HK PDCD CH LEEDOQ@# @H PDKPH CDII[@OQ% *$NR@OQDO B% ' IDQQ% A" CDII@ IDFFD K% '&( CDI &)%&.%(&&/# CH @AOLF@THLKD CDII[@OQ% ., B% + CDI 4%8% '(%&*%(&&, K% ',) D PP%JJ%HH% 5DOJL D HKS@OH@QL HI ODPQL% 7I MODPDKQD @SSHPL P@OU MRAAIHB@QL PDBLKCL ID JLC@IHQU @CLQQ@QD MDO I@ MRAAIHB@THLKD CDI A@KCL CH F@O@% 8V# ()%'(%(&'& 7I :DPMLKP@AHID CDI 9OLBDCHJDKQL +@<# )B6@8A 4><@6 1;9@:3 27 >/: 1;8;9$ 0/:; /8 8/90=; !97" /VVLSP GL RHTTL FD H QRPRPJD THRNLOL GHM 0DOGP GL 5DRD 8VT )..0*,):,- o 8a¥ 7-2:*)))*0/)))GV ^RZQR Z[`[ PUR% N _RTaV`[ QV ^R``V PUR RSSR``aN& `R NXXtN^`' *0 ¥N^NT^NS[ 7% XR``R^N O# QRX 9V_PV¥XV& ZN^R QV <N^N R NXXt-0 P[YYN ,% XR``R^N O# QRX 8N¥V`[XN`[ G¥RPVNXR V `R^YVZV QV _PNQRZfN RQ N¥R^`a^N QRXXN TN^N ¥R^ XtNS QNYRZ`[ QRV GR^bVfV QV >TVRZR I^ONZN ZRX 8[YaZR QV GNZ 8[X[YONZ[ NX @NYO^[ "¥aOOXVPN`[ _aXXN <NffR``N IS PVNXR Z' *,* QRX *+'**'+)*) R ¥aOOXVPN`[ _a <II: Z' *-0/.1 QRX /'**'+)*)#% _[Z[ P[_j ¥^[^[TN`V3 HR^YVZR ¥^R_RZ`NfV[ZR [SSR^`R3 TV[^Z[ )1()*(+)** [^R *+'))' 8RXRO^NfV[ZR QRXXN TN^N3 *m _RQa`N ¥aOOXVPN VX TV[^Z[ +)()*(+)** [^R *)'))' @N Q[PaYRZ`NfV[ZR Y[QV PN`N3 9V_PV¥XVZN^R QV <N^N R 8N¥V`[XN`[ G¥RPVNXR Qt6¥¥NX`[% _[Z[ QV& _¥[ZVOVXV _aX _V`[ ccc'P[YaZR'_NZP[X[YONZ[& NXXNYO^['YV'V` [ ¥^R__[ VX GR^bVfV[ 6YOVRZ`R bVN <' A[Z`V% -0& `RX' ),0*(+2,+++' 9N`N QV VZbV[ QV Y[QV PN NXXt<II: VX +)(*+(+)*) Z' */2,** GNZ 8[X[YONZ[ NX @NYO^[% +) 9VPRYO^R +)*) >@ F:GD' 9:@ G:FJ>K>C 1PRRDGP 5HPN% =LFFL 1;9@:3 27 >73:/ 2LRHWLPOH 5DRH H /QQDMTL @I FLP 3FPOPNDTP /VVLSP HSLTP GL JDRD D^[PRQa^N N¥R^`N ¥R^ XN _`V¥aXNfV[ZR QV ¥[XVffR N__VPa^N`VbR ¥R^V[Q[ ,*'*+'+)*)&,*'*+'+)*, ". 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Offerte ricevute: 1; 6 Aggiudicatario: Associazione Regionale Allevatori della Lombardia (ARAL) Via Kennedy, 30 – 26013 Crema (CR); 7. Importo aggiudicazione: €. 6.666.400,00= (IVA esclusa); 8. Data invio avviso GUCE: 16/12/2010; 9. Avviso pubblicato su GUCE, GURI e sito www.regione.lombardia.it al link “BANDI”. Il Dirigente della Struttura Acquisti Contratti e Patrimonio Michele Colosimo &.-1.05+. *(-(0$,( '+ %.-+)+&$ +-)(0+.0( '(, 4.,230-. FFF#8A@C7>E#>D $44+1. 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Liguria -F.E.S.R. (2007-2013) - Asse 3 “Sviluppo Urbano - Progetto Integrato “Prà Marina”, lavori di riqualificazione di Piazza Sciesa in Genova, da aggudicarsi ai sensi dell’art. 83 del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i. Importo dell’appalto interamente a corpo: Euro 1.120.000,00 comprensivo di Euro 17.183,94 per oneri della sicurezza. I lavori rientrano nella Categoria OG3 (100%). Le offerte, complete della documentazione richiesta dal bando di gara, dovranno pervenire entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 31 gennaio 2011. Il bando integrale, affisso all'Albo Pretorio del Comune, in corso di pubblicazione sulla G.U.R.I., è stato inviato alla G.U.C.E. ed è scaricabile dai siti www.appaltiliguria.it, www.serviziocontrattipubblici.it e www.comune.genova.it ed è ritirabile presso il Settore Gare e Contratti - Ufficio Appalti. IL DIRIGENTE Dott. Alessio Canepa :DPMLKP@AHID CDI 9OLBDCHJDKQL 'ADD# +@<# $@DA@>A 9: &=>6B6 3>7?; 27 5/=/ 6P]aRQ[``[ QRX ;V[^N ^RZQR Z[`[ PUR XN TN^N R_¥XR`N`N ZRX TV[^Z[ +/(*)(+)*) ^RXN`VbN NV GR^bV& fV QV pANZa`RZfV[ZR ^RXN`Vb[ NXXN ¥aXVfVN QRXXR ^R`V S[TZN^VR R QRTXV VY¥VNZ`V QV QR¥a^NfV[ZR R `^N_¥[^& `[ ^V a`V XV]aVQV _¥RPVNXVq & _aQQVbV_[ VZ Z'. @[``V ^V& SR^V`V NQ NX`^R``NZ`R K[ZRq R_¥R^V`N YRQVNZ`R DFC& 8:9IF6 6D:FH6o[bbR^[ P[Z VX P^V`R^V[ QRX ¥^Rff[ ¥Vl ON__[ P[Z XR Y[QNXV`g QV PaV NXXtN^`'1+% PY'+ XR``' N#% QRX 9'@T_' */,()/ @[``[*3 >Y¥^R_R ¥N^`RPV¥NZ`V3 Z' +4 >Y¥^R_N NTTVaQVPN`N^VN3 D6& 8=:8C GF@ o ;[XX[ZVPN "<^#% P[Z ^VON__[ QRX ,)%*.)!4 [bbR^[ ¥R^ XtVY¥[^`[ ZR``[ QV r *0.21/%.0& QV PaV r -'.*/%)) ¥R^ [ZR^V VZR^RZ`V XN _VPa^RffN Z[Z _[TTR``V N ^VON__[4 @[``[ +3 >Y¥^R& _ R ¥ N ^ ` R P V ¥ N Z ` V 3 Z ' *4 > Y ¥ ^ R _ N NTTVaQVPN`N^VN3HF6@>8: 8CGHF'B> G'^'X'8N^QV`[ "B6#% P[Z ^VON__[ QRX +%))!% [bbR^[ ¥R^ XtVY¥[^`[ ZR``[ QV r *0/'-/.%)+ QV PaV r ,'+.*%)) ¥R^ [ZR^V VZR^RZ`V XN _VPa^RffN Z[Z _[TTR``V N ^VON__[4 @[`& `[,3 >Y¥^R_R ¥N^`RPV¥NZ`V3 Z'+4 >Y¥^R_N NTTVaQV& PN`N^VN3 6H> 7ICB> @I8>6BC o CFJ>:HC GDIF<=>oDVNZPN_`NTZNV[ "G>#% P[Z ^VON__[ QRX *0%*,)!% [bbR^[ ¥R^ XtVY¥[^`[ ZR``[ QV r *-*'-).%)/ & QV PaV r ,')0*%)) ¥R^ [ZR^V VZR^RZ`V XN _VPa^RffN Z[Z _[TTR``V N ^VON__[4 @[``[ - >Y& ¥^R_R ¥N^`RPV¥NZ`V ,4 >Y¥^R_R R_PXa_R3, B[Z 6TTVaQVPN`[ @[``[ .3 >Y¥^R_R ¥N^`RPV¥NZ`V3 Z' +4 >Y¥^R_N NTTVaQVPN`N^VN3:8C GDIF<C G'Z'P' D[TTVO[Z_V "G>#% P[Z ^VON__[ QRX +-%).)!% [bbR^[ ¥R^ XtVY¥[^`[ ZR``[ QV r *.+'0/1%2,& QV PaV r ,'/*,%)) ¥R^ [ZR^V VZR^RZ`V XN _VPa^RffN Z[Z _[T& TR``V N ^VON__[' >X ¥^R_RZ`R NbbV_[ i _`N`[ ¥aOOXV& PN`[ _aXXN <II: VZ QN`N */'*+'+)*)' @t6AA>B>GHF6HCF: 9:@:<6HC !2PTT% 7OJ% <DPMP <LWWDRL" 1;9@:3 27 >73:/ 2LRHWLPOH 5DRH H /QQDMTL @I FLP 3FPOPNDTP /VVLSP HSLTP GL JDRD 175. 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QVPRYO^R +)*) http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Mercoledì 29 Dicembre 2010 IL TAGLIAMARE T Collana fondata da Mauro Mancini NAVIGARE LUNGOCOSTA PER ACQUISTI E INFORMAZIONI www.iltagliamare.it 39 Mercati& IL TAGLIAMARE T E Collana fondata da Mauro Mancini NAV VIGARE LUNG GOCOSTA PER ACQUISTI E INFO ORMAZIONI Finanza www.iltagliamare.it ilt Ieri i sindacati che siedono al tavolo hanno espresso ottimismo su norme e aumenti salariali Fiat Pomigliano: oggi si chiude Dopo una giornata di stesura tecnica del nuovo contratto i lavorerà ancora oggi del 15 giugno, dovrà trovare per concludere il testo un’intesa su salario, orario e del nuovo contratto scatti d’anzianità. L’obiettivo che riguarderà gli oltre è chiudere oggi. 4.600 operai dello stabilimento Secondo il segretario geneFiat di Pomigliano d’Arco. Lo rale della Uilm Campania, hanno annunciato ieri, nel corso Giovanni Sgambati, la tratdi alcune pause della trattativa, tativa di ieri si è svolta con diversi esponenti sindacali. Ma, «molta concordia». Per Sgamdalle dichiarazioni, la strada bati, «non siamo in alto mare, fin qui percorsa sembra quella anche se una valutazione pogiusta, c’è accordo su diversi trà essere data solo quando punti e, secondo alvedremo il testo cuni rappresentanti finale. Le parti sindacali, si stanno stanno lavorando Per la Uilm costruendo le basi per trovare le soluper concreti migliozioni. Non mi pare si lavora ramenti normativi ci siano manfrine con molta e salariali per gli da parte di alcuno. concordia. operai dello stabiliNoi siano pronti a Centrella mento campano. fare l’accordo». (Ugl): Diritti sindacali La newco di i politici e inquadramento Pomigliano non abbassino sono i primi temi entrerà in Conaffrontati da Fiat findustria, in ati toni e sindacati per la tesa che il tavolo messa a punto della Federmeccanicanewco di Pomigliasindacati indivino d’Arco, che dovrà regolare dui una disciplina specifica il rapporto di lavoro. per il settore auto. Poi toccheUna volta definito il conrà scrivere il contratto per la tratto della newco, la Fiat newco di Mirafiori, in seguito darà il via alle assunzioni dal all’accordo separato del 23 di2011. Il tavolo, cui non partecembre, che dovrà essere racipa la Fiom, perché non ha tificato da un referendum tra sottoscritto l’accordo separato i lavoratori che si svolgerà a http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it S metà gennaio. Fiom, secondo Centrella, «poMa il clima intorno alla trebbero agire diversamente, trattativa non è certo idilliaco. tornando al tavolo e dando il Lo stato di tensione e le diproprio contributo, così come chiarazioni di molti esponenti sanno fare, a importantissimi politici di Italia dei valori e Sl progetti industriali a beneficio non sono piaciuti a Giovanni di città come Napoli, Torino e Centrella, segretario generadell’intero paese, che, dal nole dell’Ugl, il quale ha detto stro punto di vista, meriterebmolto chiaramente che «sulla bero l’attenzione e l’impegno trattativa in corso tra sindadi tutte le forze sociali, nescati e Fiat si sta gettando irsuna esclusa». responsabilmente Al di là della benzina sul fuoco, a querelle politica, danno di lavoratori comunque, il cliIn Fiom e di interi territori. ma, a fine giorIn questo momento nata, era positivo (fuori dalla è in corso un nortra le rappresentrattativa) t c’è male confronto tra tanze sindacali tensione. E due controparti, che hanno preso in Cgil che stanno tentanparte alla riunioRinaldini do di individuare la ne. chiede migliore delle solu«Ci sono novità lo sciopero zioni nel reciproco e miglioramenti interesse, come è importanti rispetgenerale sempre avvenuto to al contratto nadal 1950 a oggi». zionale di lavoro dei metalmeccaPer il sindacalinici», ha dichiarato, a fine sta, «gli esponenti politici, che giornata, il segretario genein questi giorni stanno contrirale della Fismic, Roberto Di buendo ad alzare la temperaMaulo, il quale ha confermato tura del clima, dovrebbero torla volontà di chiudere entro nare a fare il proprio mestiere, questa sera. abbassando i toni della poleChi non si rassegna al cammica, per evitare gravi riperbio di rapporti tra le parti cussioni sociali. Anche Cgil e I russi non vogliono Sawiris in Vimpelcom La nuova proposta avanzata gerina Djezzy, che il governo dalla russa Vimpelcom per dell’Algeria punta a nazional’acquisizione di alcuni asset lizzare per risolvere un contendella Weather di Naguib Sawizioso fiscale da 700 mln usd. ris non prevede che il miliarInoltre, hanno affermato due dario egiziano partecipi alla fonti al quotidiano russo, i gestione della nuova società e norvegesi non hanno accettato quindi che non ottenga due pouna serie di modifiche al patto sti nel nuovo cda composto da parasociale di Vimpelcom, che 11 consiglieri. Lo ha rivelato prevede la cessione di diritti a una fonte vicina all’azienda di Sawiris. Pertanto, la settimatelefonia russa al quotidiano na scorsa il cda di Vimpelcom Vedomosti. ha autorizzato l’a.d., AlessanL’accordo prevede che Vimdro Izosimov «a continuare i pelcom riceva il 51,7% di negoziati con Weather sulle Orascom telecom holding, condizioni dell’accordo rivesocietà egiziana che possiede duto». L’essenza della nuova partecipazioni in nove socieproposta prevede che le attà di telefonia mobile in Catività siano combinate alle nada, Africa e Asia e il 100% medesime condizioni iniziali, dell’italiana Wind. In cambio, ma senza la firma di un patto Weather riceverebbe il 20% parasociale. In questo caso, di Vimpelcom (pari al 18,5% Weather non parteciperà alla delle azioni con diritto di voto) gestione della nuova società e 1,8 mld usd in contanti. e non riceverà due posti nel Contro tale accordo si è espresconsiglio di sorveglianza. Naguib Sawiris so il principale azionista di Dal canto suo, Sawiris ha afVimpelcom, la norvegese Tefermato laconicamente che lenor, secondo cui il costo dell’operazione sa- «l’operazione sta proseguendo in modo posirebbe troppo elevato, visto che nell’affare non tivo». © Riproduzione riservata sarà coinvolto un asset chiave di Orascom, l’al- sociali sono Fiom e Cgil. La prima riunisce oggi in via straordinaria il comitato centrale per decidere la linea da tenere, anche in vista del referendum con cui a gennaio i lavoratori di Mirafiori dovranno pronunciarsi sull’accordo che riguarda lo stabilimento torinese. La seconda registra le prime tensioni tra l’ala minoritaria, che fa capo a Gianni Rinaldini e quella maggioritaria rappresentata dal neo segretario, Susanna Camusso. L’area programmatica congressuale «La Cgil che vogliamo» ha chiesto formalmente la convocazione urgente e straordinaria del direttivo nazionale con all’ordine del giorno la vicenda Fiat. Secondo Rinaldini, la riunione è urgente «perché la Cgil possa fare una discussione vera sugli effetti dell’intesa, sulle modificazioni radicali che introduce nel mondo del lavoro e nel sistema di relazioni sindacali, sulla risposta di mobilitazione da predisporre». Il sindacalista è tornato a chiedere la proclamazione di uno sciopero generale. © Riproduzione riservata Rendiconto riepilogativo della Gestione Separata. Periodo dal 1° novembre 2009 al 31 ottobre 2010 In conformità alla circolare ISVAP n. 71 del 26/3/1987 Aviva Assicurazioni Vita S.p.A. Una società del Gruppo Aviva Sede legale e sede sociale in Italia Viale Abruzzi 94 20131 Milano Capitale Sociale Euro 49.721.776,00 (i.v.) R.E.A. di Milano 1254313 Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano, Codice Fiscale e Partita IVA 08869370158 Società soggetta a direzione e coordinamento di Aviva Italia Holding S.p.A. Impresa autorizzata all’esercizio delle assicurazioni con decreto del Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato del 27/12/1988 (Gazzetta Ufficiale n. 3 del 04/01/1989) Iscrizione all’Albo delle Imprese di Assicurazione n. 1.00079 Iscrizione all’albo dei gruppi assicurativi n. 038.00004 Proventi ed oneri distinti per categoria di attività Importi in Euro PREVIFIT I Proventi da investimenti: A 9.289 Interessi su titoli di Stato in euro I Utili/perdite da realizzi: I Totale rendimenti I Oneri di gestione I Utile/perdita della gestione I Giacenza media delle attività investite 9.289 B - A+B 9.289 C - A+B-C 9.289 403.625 Tasso medio di rendimento 2,30% Aliquota di retrocessione 90% (Con minimo trattenuto dell’1%) Dal 1921 ci prendiamo cura degli italiani. Aviva può contare sulla fiducia di 53 milioni di clienti in tutto il mondo perché ha deciso di dedicare loro la massima attenzione. E anche per ognuno dei suoi clienti italiani crea soluzioni integrate di assicurazioni, risparmio e investimento su misura. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 40 Mercoledì 29 Dicembre 2010 MERCATI E FINANZA Sospesa in borsa con teorico +15% Reyl (Lux) Global Sicav www.reyl.ch Valori al 27/12/2010 Ivy Asset Strategy A1 EUR 1109,62 Japan A1 EUR US Large Cap Value A1 EUR 1202,96 W&R Science & Technology A1 EUR 1026,08 614,23 Valori al 27/12/2010 Elite France-Europe B Elite France-Europe F Em Debt Opp. B($) Em Debt Opp. C(Chf) Em Debt Opp. E Em Debt Opp. I($) Em Debt Opp. M Em Mkts Eq B($) Em Mkts Eq F($) Em Mkts Eq J(Chf) Em Mkts Eq L Europe Low Vol B Europe Low Vol C(Chf) Europe Low Vol F European Equities B European Equities C(Chf) European Equities D($) European Equities F European Equities H European Opp B European Opp C(Chf) European Opp D($) European Opp F European Opp N(Chf) North American Eq. B($) North American Eq. E North American Eq. F($) North American Eq. G North American Eq. H($) EUR EUR USD CHF EUR USD EUR USD USD CHF EUR EUR CHF EUR EUR CHF USD EUR EUR EUR CHF USD EUR CHF USD EUR USD EUR USD 99,24 96,69 108,25 107,42 107,77 109,07 108,49 132,18 131,92 121,06 133,47 100,29 95,85 98,93 233,19 214,27 231,63 228,82 221,15 109,71 106,95 108,92 109,02 106,38 153,12 146,50 150,99 143,47 143,86 POLAR CAPITAL FUNDS Comparto Classe di Azioni Global Technology http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it SUB-FUND NAME EUR GBP USD NAV DATE PRICE BLUESKY GLOBAL STRATEGY 27/12/2010 1353,80 BOND EURO 27/12/2010 1062,59 BOND RISK 22/12/2010 1259,33 EMERGING MARKET CORPORATE 22/12/2010 1329,57 EUROPEAN EQUITY 27/12/2010 934,03 MULTIMAN. EQ. AFRICA&MIDDLE EAST 22/12/2010 85,75 Healthcare Opportunities EUR GBP USD Polar Japan Fund USD GBP JPY UK Absolute Return Class A EUR Class A GBP Class A USD Class I EUR Class I GBP Class I USD NAV Valori al 13,66 23/12/2010 11,58 23/12/2010 17,84 23/12/2010 7,16 6,08 9,36 18,35 11,88 1521,69 13,08 11,11 17,16 13,21 11,22 17,33 23/12/2010 23/12/2010 23/12/2010 24/12/2010 24/12/2010 24/12/2010 24/12/2010 24/12/2010 24/12/2010 24/12/2010 24/12/2010 24/12/2010 www.polarcapital.co.uk www.compamfund.com Sede sociale: Via Gaggia, 4 - 20139 Milano - Cap. Soc. Euro 34.178.000 i.v. POLIZZE UNIT LINKED Unidesio 760071 11,143 17/12/2010 Unidesio 760143 10,256 17/12/2010 Unidesio 760072 10,191 17/12/2010 Unidesio 760144 10,265 17/12/2010 Unidesio 760073 10,194 17/12/2010 Unidesio 760145 10,838 17/12/2010 Unidesio 760074 10,089 17/12/2010 Unidesio 760147 10,386 17/12/2010 Unidesio 760075 11,643 17/12/2010 Unidesio 760148 10,200 17/12/2010 Unidesio 760077 10,663 17/12/2010 Unidesio 760149 10,381 17/12/2010 Unidesio 760078 10,250 17/12/2010 Unidesio 760150 10,403 17/12/2010 Unidesio 760079 10,592 17/12/2010 Unidesio 760156 9,945 17/12/2010 Unidesio 760080 10,426 17/12/2010 Unidesio 760157 10,668 17/12/2010 Unidesio 760082 9,634 17/12/2010 Unidesio 760158 9,939 17/12/2010 Unidesio 760083 10,728 17/12/2010 Unidesio 760159 10,104 17/12/2010 Unidesio 760085 10,242 17/12/2010 Unidesio 760160 9,930 17/12/2010 Unidesio 760087 10,984 17/12/2010 Unidesio 760161 9,939 17/12/2010 Unidesio 760088 9,380 17/12/2010 Unidesio 760162 9,939 17/12/2010 Unidesio 760089 11,072 17/12/2010 Unidesio 760163 9,930 17/12/2010 Unidesio 760166 10,012 17/12/2010 Unidesio 760167 9,985 17/12/2010 Unidesio 760168 10,159 17/12/2010 Unidesio 760169 10,466 17/12/2010 Unidesio 760170 10,266 17/12/2010 Unidesio 760171 10,000 17/12/2010 Unidesio 760173 10,001 17/12/2010 Unidesio 760174 10,016 17/12/2010 Unidesio 760178 10,036 17/12/2010 Unidesio 760179 9,953 17/12/2010 Unidesio 760180 10,032 17/12/2010 Unidesio 760181 10,106 17/12/2010 Unidesio 760182 10,011 17/12/2010 Unidesio 760183 10,018 17/12/2010 Unidesio 760184 10,027 17/12/2010 Unidesio 760185 10,005 17/12/2010 17/12/2010 Unidesio 760186 9,948 17/12/2010 10,023 17/12/2010 Unidesio 760090 7,479 17/12/2010 Unidesio 760091 10,496 17/12/2010 Unidesio 760092 10,462 17/12/2010 Unidesio 760093 10,172 17/12/2010 Unidesio 760094 10,541 17/12/2010 Unidesio 760095 10,116 17/12/2010 Unidesio 760096 10,251 17/12/2010 Unidesio 760097 10,543 17/12/2010 Unidesio 760098 10,686 17/12/2010 Unidesio 760099 10,748 17/12/2010 Unidesio 760100 10,307 17/12/2010 Unidesio 760101 10,607 17/12/2010 Unidesio 760102 10,035 17/12/2010 Unidesio 760104 10,312 17/12/2010 Unidesio 760105 10,567 17/12/2010 Unidesio 760106 10,398 17/12/2010 Unidesio 760109 10,608 17/12/2010 Unidesio 760110 10,483 Unidesio 760111 10,485 17/12/2010 Unidesio 760187 Unidesio 760124 10,638 17/12/2010 Unidesio 760188 9,931 17/12/2010 Unidesio 760125 10,560 17/12/2010 Unidesio 760189 10,014 17/12/2010 9,967 17/12/2010 Unidesio 760126 9,916 17/12/2010 Unidesio 760191 Unidesio 760129 10,787 17/12/2010 Unidesio 760192 9,946 17/12/2010 Unidesio 760130 10,462 17/12/2010 Unidesio 760193 10,024 17/12/2010 9,618 17/12/2010 Unidesio 760131 10,519 17/12/2010 Unidesio 760198 Unidesio 760132 10,454 17/12/2010 Unidesio Obbligazionario Breve Termine10,000 Unidesio 760133 10,499 17/12/2010 11/11/2010 Unidesio 760134 10,406 17/12/2010 Unidesio Obbligazionario Medio Termine10,000 Unidesio 760137 10,321 17/12/2010 11/11/2010 Unidesio 760138 10,538 17/12/2010 Unidesio Azionario Area Euro Unidesio 760139 10,692 17/12/2010 11/11/2010 Unidesio 760140 10,586 17/12/2010 Unidesio Azionario Internazionale Unidesio 760141 10,122 17/12/2010 11/11/2010 www.chiaravita.it 10,000 10,000 I fatti separati dalle opinioni Telefono 02/58219.1 - e-mail: [email protected] Direttore ed editore: Paolo Panerai (02-58219209) Direttore ed editore associato: Pierluigi Magnaschi (02-58219207) Condirettore: Marino Longoni (02-58219207) Vicedirettore: Sabina Rodi (02-58219339) Caporedattore centrale: Marco Castoro (06-6976081); Caporedattori: Gianni Macheda (02-58219220); Roberto Miliacca (Roma 06-6976081). 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La prima, riportata ieri mattina da MF-Milano Finanza, è che il vicepresidente, Simone Cimino, ha iniziato a rastrellare azioni della società in vista dell’assemblea straordinaria dell’11 febbraio. In quell’occasione, l’organo sarà chiamato a votare un aumento di capitale che verrà definito nei dettagli nei prossimi giorni da un cda. Dalle segnalazioni di internal dealing è emerso che il figlio di Cimino, Alessandro, ha acquisito altre 30 mila azioni dell’investment company, nata per fare da volano ai fondi di private equity che fanno capo a Cimino&associati. Con l’operazione di lunedì, Alessandro Cimino detiene 200 mila titoli di Cape live. Sommando il pacchetto azionario ai titoli presenti nel portafogli di Cape spa e Cape live team, sono ormai 800 mila le azioni controllate da Cimino e dai suoi manager: si tratta dell’1,57% del capitale della quotata; e il finanziere non pare intenzionato a fermarsi. La seconda notizia che ha sostenuto i corsi di borsa ieri mattina è stata quella dell’ingresso nell’azionariato di Atlantis capital special situation, effettuato indirettamente attraverso il veicolo Fenicia srl, interamente controllato. Lunedì, Atlantis ha comunicato di aver acquistato fuori mercato 2.300.000 azioni ordinarie, rappresentative del 4,51% del capitale sociale di Cape live, a un prezzo per azione di 0,19 euro, per 437 mila euro. Per quanto riguarda le altre partecipazioni qualificate, secondo quanto emerge dai dati Consob, figurano due ulteriori realtà legate al mondo della finanza. Il gruppo Ubi banca, con il 2,02% di proprietà e Anima sgr, indirettamente attraverso i suoi fondi d’investimento, con il 4,51%. La società di gestione del risparmio è controllata, dopo il delisting, da Popolare Milano (75,70%), con partecipazioni detenute anche da alcune controllate come Banca di Legnano (20%) e Cassa di risparmio di Alessandria (0,58%). Al di fuori del gruppo, possiedono quote anche Bancaetruria (2,91%) e Banca Finnat (0,81%). Nell’azionariato di Cape live c’è poi Edoardo Rossetti, azionista unico e fondatore della Rossetti vernici e idee, che detiene una quota del 5,127% direttamente e indirettamente attraverso la Fin- C Simone Cimino ross spa. Altri soggetti titolari di partecipazioni superiori al 2% sono infine Franco Stefani (3,922% attraverso Syfal spa), Michele Bargauan (2,066%) e Cesare Bevilacqua (2,255%). © Riproduzione riservata CORTE DEI CONTI In flessione i numeri di Fintecna Lo scorso anno, come nel 2007 e 2008, la gestione di Fintecna si è caratterizzata per la contrazione di quasi tutte le voci; sono peggiorati il valore della produzione (-78,3%), il saldo tra valore e costi della produzione (-108,8%), il saldo tra proventi e oneri finanziari. Lo sostiene la Corte dei conti, secondo cui anche nel 2009 è continuato il processo di razionalizzazione societaria. Come in passato, sono state incorporate alcune società in liquidazione, acquisite partecipazioni (tra cui l’aumento di capitale in Fincantieri per 296,3 milioni di euro) e/o dismesse altre; è continuato il processo di razionalizzazione societaria. Peculiare importanza ha assunto la complessa attività connessa alla privatizzazione della Tirrenia. Positive, invece, sono risultate le rettifiche di valore di attività finanziarie. I costi sono lievemente aumentati (+1%). Il rapporto costi/ricavi è passato al 129,3% a fine esercizio 2009. L’utile dell’esercizio ha subito un calo del 16,3%. Per questo, la Corte raccomanda di monitorare l’entità delle riserve residue per non esporre la società al ricorso del credito. © Riproduzione riservata http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Mercoledì 29 Dicembre 2010 MERCATI E FINANZA Ftse All share -0,25%, euro in calo a 1,3130, petrolio a 91,40 dollari AZIENDE ITALIANE Le borse tirano a campare UniCredit, sostegno in Brasile Con poche idee e scambi scarsi verso il 2011 hiusura in rosso e senza spunti di rilievo, ieri, per le borse europee, in una seduta caratterizzata anche dai limitati scambi, complice il clima festivo e la chiusura del London stock exchange. La tendenza si è già manifestata nella seduta di lunedì e non sono pochi gli analisti che prevedono un’uguale situazione anche nelle sedute di oggi e di domani. Anche le borse hanno dunque voglia di archiviare un anno difficile e pieno di contraddizioni, ma non si vedono spunti incisivi che facciano aprire con più ottimismo il 2011 borsistico. Poche anche le indicazioni sul fronte macroeconomico: si è segnalato il dato della fiducia dei consumatori americani a dicembre, che si è rivelata peggiore delle attese, visto che è scesa in modo inaspettato a 52,5 punti. Senza risalto il dato sui prezzi delle case in ottobre, scesi più del previsto, per il quarto mese consecutivo, dell’1% (-0,6% il consensus). Il dato non ha, infatti, mosso più di tanto i mercati. A Milano, il Ftse Mib ha chiu- C http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 41 so a -0,32% a 20.448 punti, il con target price rivisto a 19,5 Ftse All share a -0,25% a 21.184 euro da 17,5 euro per azione. punti, il Ftse Mid cap a +0,02%, Senza spunti di rilievo Telecom il Ftse Star a +0,19%. A FranItalia (-0,15%), nonostante le coforte il Dax ha perso lo 0,02% indiscrezioni secondo le quali e a Parigi il Cac-40 lo 0,09%. A sarebbe in dirittura d’arrivo la metà seduta, a New York, il cessione della partecipazione deDow Jones segnava +0,07%, tenuta in Etecsa, la compagnia l’S&P 500 -0.03%, il Nasdaq cubana di telecomunicazioni. Composite -0,24%. Deboli anche ieri i A Milano, sul pabancari con UnicrePiazza Affari niere principale, dit e Intesa SanpaRitorna è di nuovo stata olo che hanno perso a correre giornata di acrispettivamente lo il titolo Fiat quisti per Fiat 0,68% e lo 0,95%. (+1,53%) dopo il In rosso anche Banpesante calo di ca Mps (-0,69%), lunedì e per la Banco popolare controllante Exor (-1%) e Popolare (+1,07%). Il LinMilano (-1,38%). gotto, secondo un Nel comparto operatore, resta «la d e l l e u t i l i t y, è storia del momenrisultata deboto» a piazza Affari le Enel (-0,46%). con l’avvicinarsi Ieri un portavodello spin-off di inizio anno. ce dell’azienda in Russia ha È stata una giornata di acquisti confermato che l’utility ha avanche su Ansaldo Sts (+1,03%), viato una trattativa con Inter Buzzi Unicem (+0,94%) e CamRao per studiare la possibile pari (+0,56%), mentre ha perso cessione della quota del 73% terreno Tenaris (-0,86%), penaattualmente detenuta nell’imlizzata dal downgrade di Exapianto bulgaro di Maritsa East ne a neutral da outperform, 3. Segno più per Snam rete Modifiche Consob a norme per quotate gas (+0,34%) e Terna (+0,55%). Nel resto del listino, è stata sugli scudi Cape live (+30,65%). A sostenere il titolo è stata la notizia che il vicepresidente della società, Simone Cimino, ha iniziato a rastrellare azioni in vista dell’assemblea straordinaria del prossimo 11 febbraio e l’ingresso nell’azionariato di Atlantis capital special situation, effettuato indirettamente attraverso il veicolo Fenicia, interamente controllato. Ben impostate anche Ss Lazio (+13,64%), Olidata (+4,1%), Enervit (+8,17%), La Doria (+8,1%) e Aeffe (+7,71%). Lettera invece su Mediacontech (-4,18%) e Cdc (-3,62%). Quanto all’euro, ha chiuso in leggero calo sul dollaro a 1,3130 dollari, contro la chiusura di lunedì a 1,3151 dollari. Dollaroyen a 82,13, ai minimi da tre settimane. Euro-yen a 107,72. Infine il petrolio, in leggero aumento, con il future sul Wti, che, a metà seduta, a New York, passava di mano a 91,40 dollari al barile, contro i 94,27 dollari al barile del Brent a Londra. © Riproduzione riservata Abi: più debiti famiglie, ma contenuti Assemblee, via Crescono i mutui per la casa al voto a distanza I n attuazione del decreto legislativo che ha recepito la direttiva in materia di esercizio di alcuni diritti degli azionisti di società quotate, Consob ha approvato alcune modifiche al regolamento emittenti, adeguando la disciplina regolamentare alle norme primarie modificate in materia di informativa pre-assembleare, voto di lista e sollecitazione delle deleghe di voto. Un documento pubblicato dal sito della Consob, spiega come le nuove disposizioni siano in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale ed entreranno quindi in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione. Tra le novità introdotte, lo statuto assembleare potrà prevedere l’utilizzo di mezzi elettronici per consentire l’esercizio del diritto di voto prima o durante un’assemblea, senza che sia necessario designare un rappresentante fisicamente presente alla stessa. Tali mezzi elettronici saranno consentiti anche per favorire la trasmissione in tempo reale delle assemblee e per intervenire attraverso sistemi di comunicazione in tempo reale a due vie e poter così interagire a distanza. Consob ha poi autorizzato la pubblicazione dei prospetti per la raccolta delle deleghe di voto, anche se connessi a sollecitazio- ni concorrenti su una medesima società. In particolare, non è più previsto l’invio preventivo alla Commissione di sorveglianza del prospetto di sollecitazione ed è sufficiente un invio contestuale alla pubblicazione. Inoltre, è stata ammessa, a scelta del promotore, anche la «two-way proxy» (possibilità di accettare anche deleghe di voto non conformi alle proposte di voto del promotore) in modo da aumentare la capacità attrattiva, per gli azionisti, della sollecitazione. Sono state infine stabilite specifiche regole di correttezza nell’ipotesi in cui sia lo stesso emittente a farsi promotore di una sollecitazione deleghe. Con riguardo ai criteri di ripartizione dei costi per l’identificazione dell’azionista è stato invece inserito un criterio che favorisce il coordinamento delle minoranze in vista delle assemblee annuali, rinviando agli statuti delle quotate la determinazione di ulteriori criteri di ripartizione dei costi per le successive richieste di identificazione. Nel provvedimento post-trading, è stato poi rivisto nel suo complesso il sistema di richiesta e rilascio delle comunicazioni e delle certificazioni necessarie per l’esercizio dei diritti. © Riproduzione riservata L e famiglie italiane si confermano solide, nonostante la debolezza dell’economia. Lo sostiene l’Abi nel terzo report trimestrale su indebitamento e vulnerabilità delle famiglie, realizzato in collaborazione con il ministero del lavoro. I finanziamenti per la casa, infatti, continuano a crescere, favoriti dai costi più accessibili delle case e dal basso livello dei tassi d’interesse. A giugno i prestiti per l’acquisto di abitazioni sono cresciuti del 4,7% (+9,5% a giugno 2009), mentre i dati di ottobre segnalano un +8,3%. Il livello d’indebitamento delle famiglie, tuttavia, «rimane contenuto, anche rispetto al confronto internazionale». A giugno, secondo i dati più recenti, il complesso delle rate assorbiva il 5,2% del reddito di tutte le famiglie, incidenza di un punto più alta rispetto al 2009, ma inferiore di oltre 2 punti percentuali rispetto alla metà del 2008. La maggiore solidità delle famiglie, per l’Abi, «è anche il risultato dell’attenta politica di erogazione dei mutui» da parte delle banche. L’incidenza del mutuo rispetto al valore dell’immobile in Italia è pari al 65%, mentre nella media dell’area euro è del 79% (Germania 70%, Irlanda 83%, Spagna 72,5%, Francia 91%, Olanda 101%)». UniCredit sostiene l’internazionalizzazione delle aziende italiane anche in Brasile. È stata infatti appena istituita la «Italian company business development unit» presso l’ufficio di rappresentanza di San Paolo. L’obiettivo della nuova struttura, la più importante iniziativa del genere nel paese di un istituto bancario italiano, è quello di supportare le aziende italiane che sono attive, attraverso sussidiarie o presenze dirette, nello stato sudamericano, ma anche quello di accompagnare gli imprenditori che vogliano investire in questo paese. Il Brasile gode di un alto tasso di crescita e di un piano di potenziamento e modernizzazione delle infrastrutture da oltre 160 miliardi di dollari. La bilancia dei pagamenti tra Italia e Brasile, infine, è positiva per l’Italia, che esporta per oltre 3,7 miliardi di dollari. Già oggi oltre 350 aziende italiane operano in Brasile e di queste oltre 230 sono già clienti UniCredit. La struttura sarà il punto di coordinamento tra Cross border business management (Cbbm), la struttura di UniCredit dedicata al sostegno della clientela italiana operante nei mercati internazionali, il network corporate nazionale e quello che si occupa di pmi sempre in Italia, per offrire una «piattaforma completa di supporto». La nuova unit è guidata da Renzo Regini, da oltre venti anni in Brasile, con una lunga esperienza bancaria. © Riproduzione riservata © Riproduzione riservata CENTROBANCA - BANCA DI CREDITO FINANZIARIO E MOBILIARE S.p.A. Sede in Milano - Corso Europa n. 16 Capitale sociale Euro 369.600.000 interamente versato Codice fiscale e Registro delle Imprese di Milano n. 00714470150 Iscritta all'Albo delle Banche - Facente parte del Gruppo “Unione di Banche Italiane” Iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari al n.3111.2 Soggetta all’attività di direzione e coordinamento di UBI Banca Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia Allo scopo di segnalare variazione peso titolo azionario componente del paniere sottostante del Prestito Obbligazionario “CENTROBANCA 1998/2013 Equity Linked” Codice ISIN IT0001278941 Informiamo – secondo le modalità previste dall'articolo 7 del Regolamento – i signori Obbligazionisti che in data 03.01.2011 il peso del titolo Fiat S.p.A. componente del paniere sottostante dell’Obbligazione diventa: 0,32676 azioni Fiat S.p.A. 0,32676 azioni Fiat Industrial Milano, 29 dicembre 2010 CENTROBANCA S.P.A. www.centrobanca.it http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Prospetto dei valori correnti delle polizze index linked VALORI AL http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it PRODOTTO VALORE EMITTENTE ZCB TITOLO STRUTTURATO RATING Z.C.B. / TITOLO STRUTT. MOODY’S/S&P/FITCH Adesso Index Aprile '07 88,780 MERRILL LYNCH & CO. INC. Adesso Index Febbraio '07 96,833 B.CA POPOLARE DI VERONA NOVARA Scarl Alba Carim Index 08/07 101,095 CASSA DI RISPARMIO DI RIMINI S.p.A. EMITTENTE OPZIONE 15/12/2010 RATING OPZIONE MOODY’S/S&P/FITCH VALORI AL PRODOTTO VALORE EMITTENTE ZCB TITOLO STRUTTURATO RATING Z.C.B. / TITOLO STRUTT. MOODY’S/S&P/FITCH EMITTENTE OPZIONE A2 | A | A+ BANCA ALETTI & C. S.p.A. - | A- | A- CRESCITA SICURA SERIE IX 2006 96,840 ABN AMRO BANK NV A2 | A- | A- * BANCA ALETTI & C. S.p.A. - | A- | A- Crescita Sicura Serie V 2005 99,080 SNS BANK NV A3 | A- | A- CREDIT SUISSE INTERNATIONAL CRESCITA SICURA SERIE V 2006 96,320 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. A1 | A | A+ ROYAL BANK OF SCOTLAND PLC Aa2 | AA | AA- Crescita Sicura Serie V 2007 97,340 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG Aa3 | A+ | A+ - | BB | - ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA- Alba Carim Index 11/06 99,091 CASSA DI RISPARMIO DI RIMINI S.p.A. - | BB | - BNP PARIBAS Alti Percorsi Index 1 – 2007 99,380 BANCA POPOLARE DI CIVIDALE SCPA A3 | - | - UBS Ltd AltiPercorsi Index 2005 100,041 BANCA POPOLARE DI CIVIDALE SCPA A3 | - | - BARCLAYS BANK PLC CariChieti Index Linked 2005 102,720 SNS BANK NV Carichieti index linked 2006 98,090 INTESA SANPAOLO S.p.A. Aa2 | A+ | AA- HVB HYPO-UND EREINSBANK AG Carichieti Index Linked 2007 98,070 INTESA SANPAOLO S.p.A. Aa2 | A+ | AA- BANCO SANTANDER S.A. Aa2 | AA | AA Creberg altiplano marzo 07 96,026 CREDITO BERGAMASCO S.p.A. - | A- | A- BANCA ALETTI & C. S.p.A. - | A- | A- A3 | A- | A- BNP PARIBAS A1 | A | A DEUTSCHE BANK AG CRESCITA SICURA SERIE VI 2005 98,470 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Crescita Sicura Serie VI 2007 96,920 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG Aa2 | AA | AA- CRESCITA SICURA SERIE VII 2005 98,680 BANCA DI VALLE CAMONICA S.p.A. A1 | A | A+ *** UBS Ltd CRESCITA SICURA SERIE VII 2006 97,660 BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA- Crescita Sicura Serie VII 2007 95,300 HBOS Treasury Services Plc Creberg Altiplano Aprile '07 87,930 BANCA ITALEASE S.p.A. Baa3 | - | BBB+ BANCA ALETTI & C. S.p.A. - | A- | A- Creberg Polar Aprile '07 87,780 BANCA ITALEASE S.p.A. Baa3 | - | BBB+ BANCA ALETTI & C. S.p.A. - | A- | A- Derby Index Linked Dicembre 2006 91,670 BANCA ITALEASE S.p.A. Baa3 | - | BBB+ UNICREDIT S.p.A. Derby Index Linked Ottobre 2006 92,260 BANCA POPOLARE DI BARI Scrl DOMANIDEA 2 – INDEX LINKED 2007 73,320 ANGLO IRISH BANK PLC Duomo Index Nuove Frontiere 99,310 SNS BANK NV Duomo Index Nuove Frontiere II Serie N/D (o) GLITNIR BANKI HF Aa3 | A | A **** - | (1) | - BANCA ALETTI & C. S.p.A. A2 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AAA1 | A | A+ - | A- | A- Aa3 | A+ | AA- UNICREDIT S.p.A. A1 | A | A BANCO SANTANDER S.A. Aa3 | - | - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL CRESCITA SICURA SERIE VIII 2005 98,516 BANCA DI VALLE CAMONICA S.p.A. A1 | A | A+ *** BANCA IMI S.p.A. CRESCITA SICURA SERIE VIII 2006 97,800 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA- Crescita Sicura Serie VIII 2007 87,870 NIBC Bank NV CRESCITA SICURA SERIE X 2006 97,020 BNP PARIBAS CRESCITA SICURA SERIE XI 2006 96,620 DJ EUROSTOXX CRESCITA EUROPA SERIE II FEBBRAIO 2006 99,640 ABN AMRO BANK NV BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG 15/12/2010 RATING OPZIONE MOODY’S/S&P/FITCH Baa2 | BBB | BBB CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AAAa3 | A+ | AAAa3 | A+ | AAAa3 | A | A **** Aa2 | AA | AA Aa3 | A+ | A+ Aa1 | A+ | AAAa3 | A+ | AAAa1 | A+ | AA- Aa2 | AA | AAA2 | A+ | AAA1 | A | A SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+ Aa3 | AA- | AA- BARCLAYS BANK PLC Aa3 | AA- | AA- Ba3 | BBB | B DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA- Esagono Plus Nikkei Serie XXI 2006 99,850 BARCLAYS BANK PLC A3 | A- | A- SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+ Euramerica 87 Index Linked Serie IX Maggio 2007 94,180 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE WR | NR | NR SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+ Euro dollaro Index Coupon 1,75% serie VII 5/2005 99,910 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- BARCLAYS BANK PLC Aa3 | AA- | AA- Aa2 | AA | AA- EURO-DOLLARO INDEX COUPON - SERIE XVI DICEMBRE 2004 101,380 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- JP MORGAN CHASE BANK Aa1 | AA- | AA- Aa3 | A+ | AA- Euro-dollaro Serie V aprile 2005 99,700 SNS BANK NV A3 | A- | A- BNP PARIBAS EURO-JAPAN INDEX LINKED SERIE III MARZO 2006 99,300 MERRILL LYNCH & CO. INC. A2 | A | A+ IXIS CORP. AND INVESTMENT BANK Duomo Index Nuove Frontiere III serie 92,090 BANCA POPOLARE DI VICENZA Duomo Index Nuove Frontiere IV serie 94,980 INTESA SANPAOLO S.p.A. - | BBB+ | BBB+ BANCO BILBAO SA Aa2 | A+ | AA- DEUTSCHE BANK AG Duomo Index Nuove Frontiere VI serie 116,250 SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+ Duomo Index Nuove Frontiere VII serie 73,320 ANGLO IRISH BANK PLC Ba3 | BBB | B DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA- EUROSTOXX 3,75% SERIE VII MAGGIO 2006 ExtraFrutti - Index Linked 2008 101,930 UNICREDIT S.p.A. Aa3 | A | A **** SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+ EUROSTOXX 4% PIU' INDEX LINKED SERIE XII AGOSTO 2006 97,660 BNP PARIBAS Futuro Forte 1 - 2006 99,260 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. A1 | A | A+ SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+ EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XIV OTTOBRE 2006 96,840 ABN AMRO BANK NV 95,710 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | A | A+ HVB HYPO-UND EREINSBANK AG A1 | A | A+ COMMERZBANK AG A1 | A | A+ Aa2 | AA | AAAa3 | A+ | A+ ***** Aa3 | A | A+ Aa2 | AA | AAA2 | A+ | AA- Index Scatto piu' Persona Life 96,320 SOCIETÉ GENERALE EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XV NOVEMBRE 2006 97,020 BNP PARIBAS Index Up 1-2008 86,430 MORGAN STANLEY A2 | A | A SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+ EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XVI DICEMBRE 2006 96,620 ABN AMRO BANK NV Index Up 3 - 2005 99,779 BANCA POPOLARE DI INTRA Scrl - | NR | A- SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+ EUROSTOXX 4% PIU'SERIE XIII SETTEMBRE 2006 97,800 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA- Indice Più 4 - 2004 99,985 BANCA POPOLARE DI INTRA Scrl - | NR | A- DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA- EUROSTOXX 4% SERIE I GENNAIO 2007 97,890 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA- EUROSTOXX 4% SERIE IX GIUGNO 2006 96,320 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. EUROSTOXX 4% SERIE XI LUGLIO 2006 95,587 MORGAN STANLEY A2 | A | A BANCA IMI S.p.A. EUROSTOXX 4,20% SERIE III FEBBRAIO 2007 93,030 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A COMMERZBANK AG Aa3 | A | A+ EUROSTOXX CRESCITA SICURA SERIE III 2006 99,640 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+ Everest Equity World Serie XI 2007 98,160 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG Aa2 | A+ | A+ Aa2 | AA | AAA2 | A+ | AA- A1 | A | A+ ROYAL BANK OF SCOTLAND PLC Aa3 | A+ | AA- Prima Classe 1 - 2005 102,751 BANCA POPOLARE DI CIVIDALE SCPA A3 | - | - BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA- Prima Classe 2 - 2005 101,660 BANCA POPOLARE DI INTRA Scrl - | NR | A- UNICREDIT S.p.A. Aa3 | A | A **** Prima Classe 2005 - Edizione speciale Progetti Regionali 98,080 SNS BANK NV A3 | A- | A- SOCIETÉ GENERALE Prima Classe 3 - 2005 98,488 ABN AMRO BANK NV Scelgo Index 10 98,240 CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA S.p.A. Baa3 | - | - ROYAL BANK OF SCOTLAND PLC Scelgo Index 11 98,154 CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA S.p.A. Baa3 | - | - CITIBANK N.A. Scelgo index 12 98,057 CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA S.p.A. Baa3 | - | - BANCO SANTANDER S.A. Scelgo Index 13 97,703 CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA S.p.A. Baa3 | - | - BARCLAYS BANK PLC Aa3 | AA- | AA- Global Alternative Energy & Water Serie XIII Settembre 2007 91,750 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | A | A+ CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- Scelgo Index 14 97,203 CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA S.p.A. Baa3 | - | - JP MORGAN CHASE BANK Aa1 | AA- | AA- INDEX "€uro/Dollaro" BSG 2006/2012 SERIE IV SNS BANK NV A3 | A- | A- CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- Treviso Index 2007 99,380 BANCA POPOLARE DI CIVIDALE SCPA Aa2 | A+ | A+ A2 | A+ | AA- BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AAAa3 | A+ | AAA1 | A+ | A+ Aa2 | AA | AA A3 | - | - UBS Ltd Aa3 | A+ | A+ (o) Index con sottostante Glitnir Banki HF; si comunica che, a partire dalle quotazioni dell’ 1/10/2008, le quotazioni sono sospese come da comunicato disponibile sulla home page del sito www.cattolica.it e www.cattolicabanche.it. VALORI AL PRODOTTO VALORE EMITTENTE ZCB TITOLO STRUTTURATO RATING Z.C.B. / TITOLO STRUTT. MOODY’S/S&P/FITCH EMITTENTE OPZIONE 2,40% S&P/Mib CRESCITA ITALIA SERIE XIV LUGLIO 2005 98,470 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- UNICREDIT S.p.A. 2,80% EURO DOLLARO SERIE XV SETT 05 BANCA REGIONALE EUROPEA A1 | A | A+ *** UBS Ltd 98,680 15/12/2010 RATING OPZIONE MOODY’S/S&P/FITCH Aa3 | A | A **** Everest Equity World Serie XII Settembre 2007 97,650 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE Everest Global Basket Serie XIII 2007 98,160 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG Everest Global Basket Serie XV 2007 97,650 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE IX 95,870 A1 | A | A BANK OF AMERICA NA A1 | A | A+ SOCIETÉ GENERALE A1 | A | A BANK OF AMERICA NA A1 | A | A+ SOCIETÉ GENERALE 95,587 MORGAN STANLEY INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE V 95,710 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | A | A+ COMMERZBANK AG INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE VI 96,320 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. A1 | A | A+ ROYAL BANK OF SCOTLAND PLC A2 | A | A BANCA IMI S.p.A. INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE X 97,660 BNP PARIBAS INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XI 97,800 ABN AMRO BANK NV INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XII 96,840 ABN AMRO BANK NV INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XIII 97,020 BNP PARIBAS Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | A+ Aa2 | A+ | A+ Aa3 | A+ | A+ Aa2 | A+ | A+ Aa3 | A+ | AAAa3 | A | A+ Aa3 | A+ | AA- Aa2 | AA | AAA2 | A+ | AAA2 | A+ | AAAa2 | AA | AA- INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XIV 96,620 ABN AMRO BANK NV INDEX "DJ EUROSTOXX 6Y" BSG 2007/2013 SERIE V 93,030 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG INDEX "EURO/$" 2011/BSG SERIE XIII 98,680 BANCO DI SAN GIORGIO S.p.A. A1 | A | A+ *** UBS Ltd A2 | A+ | AA- A2 | A+ | AA- A1 | A | A COMMERZBANK AG Aa3 | A | A+ Aa3 | A+ | A+ INDEX "EUROSTOXX50 - SWING 6Y" BSG-2007/2013 SERIE II 97,890 ABN AMRO BANK NV Aa3 | A+ | A+ INDEX "HICP-INFLATION" BSG 2007/2012 SERIE III 99,490 CREDIT SUISSE, LONDON BRANCH A3 | A- | A- DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA- Index “Alternative Basket 5Y” BSG 2007/2012 Serie XI 87,870 NIBC Bank NV - | A+ | - BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA- BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A BANCO SANTANDER S.A. Aa2 | AA | AA Aa1 | - | - 3% Cliquet Crescita Italia SERIE III - 2 2005 101,030 SNS BANK NV 3% Cliquet Crescita USA SERIE II 1/2005 100,600 MEDIOBANCA S.p.A. Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie IX 96,920 3,15% GRIFO COUPON - SERIE VI MAGGIO 2004 99,161 BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA- BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA- Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie VIII 97,340 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA- 3,80% S&P / Mib CRESCITA ITALIA SERIE XVII DICEMBRE 2004 100,554 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA- Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie X 95,300 HBOS Treasury Services Plc Aa3 | - | - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- 4,30% International Index Serie V Marzo 2007 75,420 ANGLO IRISH BANK PLC Ba3 | BBB | B UBS Ltd 4,30% International Index Serie VIII Maggio 2007 97,340 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A DEUTSCHE BANK AG Baa2 | BBB | BBB CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa3 | A+ | A+ INDEX “DJ EUROSTOXX 50” BSG 2005/2010 SERIE XVI 99,950 SNS BANK NV A3 | A- | A- BARCLAYS BANK PLC Aa3 | A+ | AA- Index “DJ Eurostoxx 6Y” BSG 2007/2013 Serie VI 95,290 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | A | A+ ABN AMRO BANK NV 4,30% International Index Serie XV Settembre 2007 95,300 HBOS Treasury Services Plc Aa3 | - | - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- Index “DJ Eurostoxx 6Y” BSG 2007/2013 Serie VII 94,460 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG 4,30% International Serie VI Aprile 2007 73,980 ANGLO IRISH BANK PLC Ba3 | BBB | B CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG Ba3 | BBB | B CREDIT SUISSE INTERNATIONAL A1 | A | A BANCO SANTANDER S.A. Aa3 | AA- | AAA2 | A+ | AAAa2 | AA | AA INDEX BSG 2006/2011 “MAXIESAGONO” SERIE I 2006 99,600 4,30% International Serie VII Aprile 2007 74,180 ANGLO IRISH BANK PLC Aa1 | A+ | AA- Index Coupon Euro/Dollaro Serie IX 2005 99,080 SNS BANK NV A3 | A- | A- CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- 4,30% International Serie X Giugno 2007 96,920 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A BANCO SANTANDER S.A. Aa2 | AA | AA Index Coupon Euro/Dollaro Serie V 2005 99,700 SNS BANK NV A3 | A- | A- BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA- AUSTRALIAN & SWISS INDEX SERIE VIII GIUGNO 2006 95,615 MORGAN STANLEY A2 | A | A UBS Ltd Aa3 | A+ | A+ Index Coupon Euro/Dollaro serie XX 2005 98,516 B.CO DI BRESCIA SAN PAOLO S.p.A. A1 | A | A+ *** BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA- A1 | A | A+ *** BNP PARIBAS Capital Index Serie II 2005 Aa2 | AA | AA- INDEX ESAGONO MAXI SERIE II 2006 99,600 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG Capital Index SERIE IV 2005 98,830 SNS BANK NV A3 | A- | A- DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA- Index Esagono Maxi serie XXIV 2005 99,950 SNS BANK NV CAPITAL INDEX SERIE VI 2005 98,720 99,746 SNS BANK NV B.CO DI BRESCIA SAN PAOLO S.p.A. A3 | A- | A- DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA- Index Esagono Plus Serie XIV 2006 98,410 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. Capital index serie XX 2004 99,978 B.CO DI BRESCIA SAN PAOLO S.p.A. A1 | A | A+ *** BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA- Index Euro - Dollaro 2011 BSG Serie VII 99,910 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Convergence Serie IX 2007 73,980 ANGLO IRISH BANK PLC Ba3 | BBB | B CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- Index Euro-dollaro 2011 BSG Serie VI 99,700 SNS BANK NV Ba3 | BBB | B UBS Ltd Convergence Serie VIII 2007 75,420 ANGLO IRISH BANK PLC Convergence Serie XI 2007 97,340 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG Convergence Serie XII 2007 96,920 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A DEUTSCHE BANK AG A1 | A | A BANCO SANTANDER S.A. A1 | A | A CREDIT SUISSE INTERNATIONAL A3 | A- | A- BARCLAYS BANK PLC A1 | A | A+ CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa3 | A+ | AA- BARCLAYS BANK PLC A3 | A- | A- BNP PARIBAS Aa3 | A+ | A+ Index Euro-Dollaro 2011 BSG Serie X 2005 99,080 SNS BANK NV Aa3 | A+ | AA- Index Eurodollaro Bsg serie 12^ - 2004 101,380 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- JP MORGAN CHASE BANK A1 | A | A+ *** UBS Ltd Aa2 | AA | AA INDEX SERIE XVI 2005 COUPON EURO/DOLLARO 98,680 B.CO DI BRESCIA SAN PAOLO S.p.A. Convergence serie XIV 2007 95,300 HBOS Treasury Services Plc Aa1 | A+ | AA- Index superswing S&P 500 BSG/2011 Serie II 2005 100,600 MEDIOBANCA S.p.A. CRESCITA ITALIA 70% SERIE XIII 2005 98,100 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA- BNP PARIBAS Aa3 | - | - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL A1 | A | A CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- A3 | A- | A- CREDIT SUISSE INTERNATIONAL - | A+ | - BANCA IMI S.p.A. Aa1 | A+ | AAAa3 | AA- | AAAa1 | A+ | AAAa3 | AA- | AAAa2 | AA | AAAa1 | A+ | AAAa1 | AA- | AAAa3 | A+ | A+ Aa3 | A+ | AA- Index superswing S.&P. MIB - BSG/2011 Serie IV 2005 101,030 SNS BANK NV CRESCITA ITALIA 80% SERIE XII LUGLIO 2005 98,130 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa2 | AA | AA- INDEX SWING SPMIB BSG 2011 SERIE XII/2005 98,470 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- UNICREDIT S.p.A. CRESCITA SICURA SERIE VI 2006 95,587 MORGAN STANLEY A2 | A | A BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA- Japan – Euro Serie IV 2007 74,100 ANGLO IRISH BANK PLC Ba3 | BBB | B SOCIETÉ GENERALE Crescita Sicura Serie I 2005 100,600 MEDIOBANCA S.p.A. - | A+ | - BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA- Lombarda vita 6&6 95,910 MEDIOBANCA S.p.A. - | A+ | - COMMERZBANK AG Aa3 | A | A+ CRESCITA SICURA SERIE I 2006 99,600 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG Aa1 | A+ | AA- Lombarda vita 6&6 New 92,255 MORGAN STANLEY A2 | A | A ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA- CRESCITA SICURA SERIE I 2007 97,890 ABN AMRO BANK NV Crescita Sicura Serie II 2005 101,030 SNS BANK NV A3 | A- | A- DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA- Lombarda Vita BRIC 40 "5 + 5" 81,960 NIBC Bank NV - | (1) | - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- CRESCITA SICURA SERIE II 2007 93,030 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A COMMERZBANK AG Aa3 | A | A+ LOMBARDA VITA BRIC 40 "5,10 + 5,10” 91,010 MEDIOBANCA S.p.A. - | A+ | - BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA- CRESCITA SICURA SERIE II/2006 99,640 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG Aa2 | A+ | A+ Lombarda Vita Classic Markets 95,913 CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Crescita Sicura serie III 2005 99,700 SNS BANK NV A3 | A- | A- BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA- Lombarda Vita Classic Markets New 94,930 MEDIOBANCA S.p.A. - | A+ | - BANCO BILBAO SA CRESCITA SICURA SERIE III 2006 95,870 SNS BANK NV A3 | A- | A- CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- Lombarda Vita Euro Sector 95,010 MEDIOBANCA S.p.A. - | A+ | - FORTIS BANK SA Crescita Sicura Serie III 2007 95,290 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | A | A+ ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA- Lombarda Vita Euro Sector New 91,920 BANCA IMI S.p.A. Crescita Sicura Serie IV 2005 99,910 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- BARCLAYS BANK PLC Aa3 | AA- | AA- CRESCITA SICURA SERIE IV 2006 95,710 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE Crescita Sicura Serie IV 2007 94,460 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A CREDIT SUISSE INTERNATIONAL A2 | A+ | AA- A1 | A | A SOCIETÉ GENERALE A1 | A | A+ COMMERZBANK AG A1 | A | A BANCO SANTANDER S.A. Lombarda Vita Best of Euro-USA 2008-2014 Aa3 | A | A+ Aa2 | AA | AA 94,990 ABN AMRO BANK NV A3 | A- | A- DEUTSCHE BANK AG Aa1 | A+ | AA- A2 | A+ | AA- SOCIETÉ GENERALE Aa3 | A+ | AAAa3 | A | A **** Aa2 | A+ | A+ Aa2 | A+ | A+ Aa1 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA- BNP PARIBAS Aa2 | AA | AAA1 | AA | A+ Aa2 | AA | AA- Presente e Futuro 2007-2012 Serie XIV settembre 2007 87,870 NIBC Bank NV Baa2 | BBB | BBB CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- Presente e Futuro Serie XVI 2007 Protezione e Valore Serie III 2007 87,870 99,490 NIBC Bank NV CREDIT SUISSE, LONDON BRANCH Baa2 | BBB | BBB CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | - | - Aa1 | A+ | AA- http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Mercoledì 29 Dicembre 2010 VALORI AL http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it PRODOTTO VALORE EMITTENTE ZCB TITOLO STRUTTURATO Short Everest Global Basket Dicembre 2007 103,760 HYPO PUBLIC FINANCE BANK Swing DJ Eurostoxx50 Serie II 2007 97,890 ABN AMRO BANK NV Swing DJ Eurostoxx50 Serie V 2007 93,030 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG RATING OPZIONE MOODY’S/S&P/FITCH Baa3 | BBB | BBB+ BARCLAYS BANK PLC Aa3 | AA- | AA- A2 | A+ | AAA1 | A | A COMMERZBANK AG Swing DJ Eurostoxx50 Serie VI 2007 95,290 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE Swing DJ Eurostoxx50 Serie X 2007 94,460 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG SWING DJ EUROSTOXX50 SERIE XVI 2006 97,800 ABN AMRO BANK NV Swing DJ Eurostoxx50 Serie XVII 2006 97,130 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA- SWING DJ EUROSTOXX50 SERIE XVIII 2006 96,840 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA- Swing DJ Eurostoxx50 Serie XX 2006 97,020 BNP PARIBAS Swing DJ Eurostoxx50 Serie XXII 2006 96,620 ABN AMRO BANK NV Tortona Borse Più Index - Serie XXXV 2005 100,600 MEDIOBANCA S.p.A. TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLI - 2005 99,910 BEAR STEARNS COMPANIES INC. 15/12/2010 RATING Z.C.B. / TITOLO EMITTENTE OPZIONE STRUTT. MOODY’S/S&P/FITCH Aa3 | A | A+ A1 | A | A+ ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA- A1 | A | A BANCO SANTANDER S.A. Aa2 | AA | AA A2 | A+ | AA- Aa2 | AA | AAA2 | A+ | AA- | A+ | - BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA- BARCLAYS BANK PLC Aa3 | AA- | AA- TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLII - 2005 99,080 SNS BANK NV TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLIV 2005 98,470 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- UNICREDIT S.p.A. Aa3 | A | A **** Tortona Borse Più Index Serie XXXIII 101,380 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- JP MORGAN CHASE BANK Aa1 | AA- | AA- Tortona Borse Più Index Serie XXXIX 2005 99,700 SNS BANK NV A3 | A- | A- BNP PARIBAS Tortona Borse Più Index Serie XXXVI 2005 101,030 SNS BANK NV A3 | A- | A- DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA- Tortona Borse Piu' Index Serie LI 2006 96,320 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. A1 | A | A+ ROYAL BANK OF SCOTLAND PLC Aa3 | A+ | AA- Tortona Borse Piu' Index Serie LIII 2006 95,587 MORGAN STANLEY Tortona Borse Piu' Index Serie LV 2006 97,800 ABN AMRO BANK NV Tortona Borse Piu' Index Serie LVI 2006 96,840 ABN AMRO BANK NV Tortona Borse Piu' Index Serie LVIi 2006 97,020 BNP PARIBAS A3 | A- | A- CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- Aa2 | AA | AA- A2 | A | A BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA- A2 | A+ | AAA2 | A+ | AAAa2 | AA | AA- Tortona Borse Piu' Index Serie XLIX 2006 95,710 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | A | A+ COMMERZBANK AG TORTONA BORSE PIU’ INDEX SERIE XLV 2005 99,950 SNS BANK NV A3 | A- | A- BARCLAYS BANK PLC Aa3 | A | A+ Aa3 | AA- | AA- VALORI AL PRODOTTO VALORE EMITTENTE ZCB TITOLO STRUTTURATO RATING Z.C.B. / TITOLO EMITTENTE OPZIONE STRUTT. MOODY’S/S&P/FITCH 15/12/2010 RATING OPZIONE MOODY’S/S&P/FITCH Carismi Più Certezza 10 103,724 C. DI RISP. DI SAN MINIATO S.p.A. Carismi Più Certezza 11 106,860 BANCA IMI S.p.A. - | (1) | - SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+ Carismi Più Certezza 2 106,796 DEXIA CREDIOP S.p.A. A2 | A- | A UNICREDIT S.p.A. Aa3 | A | A **** Carismi Più Certezza 2 Private 101,290 MEDIOBANCA S.p.A. - | A+ | - BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA- Carismi Più Certezza 3 97,064 C. DI RISP. DI SAN MINIATO S.p.A. - | (1) | - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Carismi Più Certezza 4 102,040 ANGLO IRISH BANK PLC Aa3 | A+ | AA- BANCO BILBAO SA Aa2 | AA | AA- Aa1 | A+ | AA- Ba3 | BBB | B DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AAAa3 | A+ | AA- Carismi Più Certezza 5 99,320 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- DEUTSCHE BANK AG Carismi Più Certezza 6 104,320 BANCA ITALEASE S.p.A. Baa3 | - | BBB+ Carismi Più Certezza 7 98,150 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG CARISMI Più Certezza 8 88,860 UNICREDIT S.p.A. Carismi Più Certezza 9 90,260 MEDIOBANCA S.p.A. A1 | A | A SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+ Aa3 | A | A **** SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+ - | A+ | - SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+ VALORI AL VALORE PRODOTTO INDEX LINKED NUMERO 1 102,751 EMITTENTE ZCB TITOLO STRUTTURATO RATING Z.C.B. / TITOLO STRUTT. MOODY’S/S&P/FITCH BANCA POPOLARE DI CIVIDALE SCPA EMITTENTE OPZIONE A3 | - | - BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA- VALORI AL PRODOTTO VALORE EMITTENTE ZCB TITOLO STRUTTURATO RATING Z.C.B. / TITOLO EMITTENTE OPZIONE STRUTT. MOODY’S/S&P/FITCH 15/12/2010 RATING OPZIONE MOODY’S/S&P/FITCH 15/12/2010 RATING OPZIONE MOODY’S/S&P/FITCH /$ Doppia Opportunità protezione totale 99,505 C. DI RISP. DI FABR.NO E CUPRAMONTANA - | (1) | - BARCLAYS BANK PLC Aa3 | AA- | AA- BCP Più index serie IV 2005 97,270 MEDIOCREDITO FRIULI VENEZIA GIULIA - | A- | - UNICREDIT S.p.A. Aa3 | A | A **** CRFC INDEX LINKED SERIE XII 98,293 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA- CRFC INDEX LINKED SERIE XII bis 2004 98,633 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA- Il valore dell'energia 98,540 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. Index Linked Bull Dividend 92,640 BARCLAYS BANK PLC A1 | A | A+ BANCA ALETTI & C. S.p.A. Index linked di lusso 105,900 MEDIOBANCA S.p.A. Index Linked Select Dividend 94,270 BANCA ITALEASE S.p.A. Index Up 1 2006 100,735 BANCA POPOLARE DI INTRA Scrl - | NR | A- DEUTSCHE BANK AG Index Up 1 2007 99,023 BANCA POPOLARE DI INTRA Scrl - | NR | A- UBS Ltd Aa3 | A+ | A+ Index Up 2 2006 96,160 MERRILL LYNCH & CO. INC. A2 | A | A+ INTESA SANPAOLO S.p.A. Aa2 | A+ | AAAa2 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA- SOCIETÉ GENERALE - | A+ | - IXIS CORP. AND INVESTMENT BANK Baa3 | - | BBB+ BANCA IMI S.p.A. - | A- | AAa2 | A+ | A+ Aa3 | A+ | A+ ***** Aa3 | A+ | AAAa3 | A+ | AA- Nikkei Avenue 94,190 BANCA ITALEASE S.p.A. Baa3 | - | BBB+ INTESA SANPAOLO S.p.A. PROFIT + 99,510 BANCA POPOLARE DI VICENZA - | BBB+ | BBB+ CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- SOLO FRUTTI - SERIE VI 2003 143,650 SOLUZIONE FUTURO S.r.l. - | - | AA CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- SoloFrutti serie I 144,620 SOLUZIONE FUTURO S.r.l. - | - | AA CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- SoloFrutti serie II 143,650 SOLUZIONE FUTURO S.r.l. - | - | AA CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- SoloFrutti serie III 142,680 SOLUZIONE FUTURO S.r.l. - | - | AA CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- SoloFrutti serie IV 141,710 SOLUZIONE FUTURO S.r.l. - | - | AA CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- SoloFrutti serie V 143,800 SOLUZIONE FUTURO S.r.l. - | - | AA CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- Tandem Doppia Opportunità 98,957 C. DI RISP. DI FABR.NO E CUPRAMONTANA - | (1) | - SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+ Valore Assicurato 97,580 INTESA SANPAOLO S.p.A. Aa2 | A+ | AA- INTESA SANPAOLO S.p.A. Aa2 | A+ | AA- * Rating della Società Incorporante Banco Popolare Scarl *** Rating della Società Incorporante Unione di Banche Italiane ScpA **** Rating della Società Incorporante Madre Unicredit S.p.A. ***** Rating della Società Incorporante Natixis (1) La Compagnia assume integralmente il rischio di controparte 43 Materie prime per nuovo high tech Terre rare, Pechino taglia l’export ’11 a Cina ha fatto sapere che a partire dall’anno prossimo ridurrà di oltre il 10% le esportazioni di «terre rare», quel gruppo di 17 elementi chimici derivanti da alcuni minerali, che ha assunto un’importanza cruciale per lo sviluppo delle energie alternative e dell’elettronica, dai telefoni cellulari, ai computer fino alle auto ibride. La Cina vanta il 97% della produzione globale di terre rare (che si aggira intorno alle 40 mila tonnellate l’anno) e molti paesi, in particolare Stati Uniti, Germania e Giappone, temono che Pechino apra e chiuda i rubinetti delle forniture a sua discrezione. Per questo, i paesi occidentali stanno completando studi per aprire (o riaprire) impianti in India, Sudafrica e Stati Uniti, per ridurre, quanto possibile, la dipendenza da Pechino. I dati forniti dal ministero del commercio cinese mostrano che le quote di esportazioni delle terre rare diminuiranno dell’11% nel 2011; la Cina suddividerà 14.446 tonnellate L di terre rare tra 31 compagnie. Inoltre, un comunicato ufficiale ha reso noto che verrà presto istituita un’Authority statale che raggrupperà tutte le aziende che producono terre rare e che quindi coordinerà la loro produzione e commercializzazione. La prima scoperta scientifica delle terre rare risale alla fine del XVIII secolo, ma buona parte di esse è stata scoperta e isolata nel XIX secolo. Il loro utilizzo è diventato importante negli ultimi 60 anni e strategico negli ultimi 20 per le implicazioni tecnologiche legate a essi. Ittrio, Scandio, Lantanio, Cerio, Praseodimio, Neodimio, Promezio, Samario, Europio, Gadolinio, Terbio, Disprosio, Olmio, Erbio, Tulio, Itterbio e Lutezio sono alla base di buona parte delle lavorazioni ad alta tecnologia, come superconduttori, magneti, catalizzatori, componenti di veicoli ibridi, applicazioni di optoelettronica, fibre ottiche, risonatori a microonde. © Riproduzione riservata BREVI Sainsbury. La quota di mercato nel settore dell’abbigliamento è triplicata negli ultimi cinque anni. Lo ha riportato il Daily Telegraph citando una ricerca effettuata dal Verdict research. La quota di mercato è cresciuta al 5,9% tra il 2005 e il 2010 (1,8% nel 2005). La quota di Tesco, al contrario, si è ridotta al 10,3% mentre quella di Associated british food è cresciuta al 20,6%. In calo anche Matalan e Wal-Mart stores. Pai partner. Il fondo di private equity francese venderà a marzo il 50% di Yoplait. Secondo il giornale La Tribune, il fondo ha già inviato i documenti di pre-vendita ai potenziali acquirenti, tra i quali Nestlé e PepsiCo. Le offerte sono attese per metà gennaio. Il rimanente 50% di Yoplait è nelle mani della cooperativa francese Sodiaal, che potrebbe essere interessata a vendere la partecipazione o a ridurla. Il mese scorso l’offerta totalitaria da parte di Groupe Lactalis di 1,4 mld euro è stata rifiutata perché ritenuta troppo bassa. Enel. Inter Rao, una delle maggiori società energetiche russe, partecipata dal governo di Mosca, starebbe mettendo a punto un accordo con Enel per rilevare il 73% della partecipazione italiana nell’impianto bulgaro di Maritza East 3. Le trattative sarebbero a buon punto ed entro la fine di gennaio potrebbe essere ufficializzato l’accordo di cessione. Enel, dopo un primo no comment, ha poi confermato la notizia, sottolineando tuttavia che, a differenza di quanto riportato dall’agenzia moscovita Ria Novosti, Enel «non è interessata ad alcuno scambio di asset, ma solo a un pagamento in contanti». Ternienergia ha sottoscritto un contratto preliminare per l’acquisizione del 100% della pugliese Meet green Italia. L’acquisizione è finalizzata allo sviluppo di nuovi impianti fotovoltaici di taglia industriale in Abruzzo, per una potenza installata complessiva di 11 Mwp. Il prezzo concordato per l’acquisizione è compreso tra 2,2 e 2,64 mln di euro. Siemens ha ricevuto un ordine di 258 turbine eoliche onshore dalla statunitense MidAmerican energy. È il maggior ordine mai ricevuto finora dal conglomerato industriale tedesco, che fornirà gli impianti per tre progetti nello stato dell’Iowa dalla capacità totale di 593 Mw. Secondo gli esperti, un megawatt di energia eolica onshore corrisponde a 1 mln di euro per il fornitore. Le turbine saranno consegnate a partire dal secondo trimestre 2011 fino agli inizi del 2012. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it www.telecomitalia.com www.trenitalia.com http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it A BORDO Far crescere l’Italia è un gioco da grandi Telecom Italia e Trenitalia portano l’accesso ad internet tramite wi-fi sui treni Frecciarossa. Due grandi aziende, insieme per connettere il Paese. Il servizio wi-fi sarà fornito anche da altri operatori mobili. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it