ALLEGATO 6 71S21 Modalità operative
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ALLEGATO 6 71S21 Modalità operative
IMPIANTO DI TERMOUTILIZZAZIONE Loc. “Pian dei Foci” – Comune di POGGIBONSI ____________________________________ RICHIESTA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE Integrazioni di cui alle note dell’Amministrazione Provinciale di Siena Prot. 100963 del 14/05/08 Prot. 132762 del 01/07/08 ALLEGATO 6 Modalità operative per eventi anomali 71S21 Modalità operative straordinarie e parametri di processo termo utilizzatore 7IS21 Modalità operative straordinarie e parametri di processo termoutilizzatore Rev Data Motivo della revisione INDICE SCOPO......................................................................................................................................................................... 1 CAMPO DI APPLICAZIONE................................................................................................................................... 1 MODALITÀ OPERATIVE - EVENTI ANOMALI ............................................................................................... 1 OSTRUZIONE TRAMOGGE DI CARICO............................................................................................................ 2 FUGHE DI FUMO ............................................................................................................................................... 2 ANOMALIE NELLA DISTRIBUZIONE DEL RIFIUTO ....................................................................................... 2 OSTRUZIONE DELLE TRAMOGGE SOTTO GRIGLIA E SCARICO................................................................. 2 BLOCCO GRIGLIA .............................................................................................................................................. 2 ANOMALIE NELLA CIRCOLAZIONE ACQUA DI RAFFREDDAMENTO GRIGLIA (solo linea 3).................. 2 BLOCCO NASTRO TRASPORTATORE SCORIE ................................................................................................ 2 BASSO LIVELLO DELL’ACQUA PER RAFFREDDAMENTO SCORIE............................................................. 2 SUPERAMENTO DELLA SOGLIA DI TEMPERATURA NEI FORNI (T>1100°C) ............................................ 2 DISSERVIZIO LANCE UREA (solo linee 1 e 2) ................................................................................................... 3 DISSERVIZIO LINEA AMMONIACA (solo linea 3)............................................................................................. 3 PROBLEMI ALL’IMPIANTO DI TRATTAMENTO ACQUE DI ALIMENTO ...................................................... 3 OSTRUZIONE PERCORSO POLVERI ................................................................................................................ 3 OSTRUZIONE TRAMOGGETTE DEI FILTRI A MANICHE ............................................................................... 3 ROTTURA FACCHINI DEI NASTRI TRASPORTATORI SCORIE ...................................................................... 3 CONTROLLO PARAMETRI DI PROCESSO ....................................................................................................... 4 VALORI DI O2 IN POST-COMBUSTIONE .......................................................................................................... 4 TEMPERATURA POST-COMBUSTIONE ........................................................................................................... 4 TRATTAMENTO FUMI ........................................................................................................................................ 4 TURBOALTERNATORI ........................................................................................................................................ 5 SCOPO La presente istruzione ha lo scopo di descrivere le modalità di intervento in caso di superamento delle soglie stabilite per i parametri di processo (EVENTI ANOMALI) CAMPO DI APPLICAZIONE La presente istruzione si applica alla normale attività di conduzione relativa a quei parametri misurati in campo oppure visualizzati sui terminali della sala di controllo o su indicatori direttamente presenti sulla sezione di impianto da monitorare. MODALITÀ OPERATIVE - EVENTI ANOMALI In caso di scostamento del parametro monitorato dal normale range/condizione di fuzionamento l’operatore si attiva per la risoluzione del problema. Per quanto riguarda i parametri visualizzati sui terminali della sala controllo, l’operatore, allertato dall’allarme sonoro e/o visivo, controlla sul video qual è il parametro che lampeggia. Gli interventi risolutivi sono i seguenti: Pagina 1 di 5 OSTRUZIONE TRAMOGGE DI CARICO In caso di ostruzione fermare il carroponte dalla sala controllo, togliendo tensione alla linea, indossare i DPI adeguati (mascherina, tuta usa e getta, guanti, casco), recarsi al piano tramogge, chiudere elettricamente i tappi delle tramogge; ancorarsi mediante imbracatura di sicurezza, aprire il portello posto al centro del tappo della tramoggia ostruita e con un tubo di ferro lungo circa 4 m rimuovere il blocco. FUGHE DI FUMO In presenza di fumo nell’impianto, che indica la mancanza di depressione in uno o più forni, aumentare la depressione regolando i relativi ventilatori di coda. Si fa presente che l’aria primaria sottogriglia può essere aspirata sia dalla fossa di accumulo rifiuti che dal locale forni. Quest’ultima possibilità può essere utilizzata per allontanare più velocemente il fumo presente nell’impianto. ANOMALIE NELLA DISTRIBUZIONE DEL RIFIUTO Se il rifiuto non è distribuito uniformemente sul letto di combustione e la fiamma non ha andamento ondulato e colore rosso – arancio (se il colore tende al bianco controllare la temperatura) si può operare o manualmente, mediante la pulsantiera che agisce direttamente sulle griglie o dalla sala di controllo modificando i parametri di funzionamento del forno (velocità di scorrimento delle griglie, quantità di aria primaria). OSTRUZIONE DELLE TRAMOGGE SOTTO GRIGLIA E SCARICO In caso di ostruzione di una tramoggia: - bloccare le griglie del forno, - mettere in sicurezza togliendo l’aria primaria e aumentando la depressione all’interno - indossare adeguati DPI - aprire con cautela la portellina di accesso posta lateralmente alla tramoggia, - intervenire sull’ostruzione con un tubo di ferro lungo circa 3 m, fino a fare cadere la cenere. Per quanto riguarda la linea 3, si prevede una minore probabilità che si verifichino ostruzioni, date la diversa geometria della griglia con sezioni di passaggio minori, le maggiori dimensioni della tramoggia di scarico ed il maggiore utilizzo come combustibile di sovvallo ad elevato PCI e CDR. BLOCCO GRIGLIA In caso di blocco totale di una o più griglie agire dalla pulsantiera per cercare di sbloccarla/e; in caso contrario avvertire il capo impianto che dà disposizioni per fermare la linea interessata, facendola raffreddare gradualmente, fino a permettere l’intervento dall’interno dei manutentori meccanici. ANOMALIE NELLA CIRCOLAZIONE ACQUA DI RAFFREDDAMENTO GRIGLIA (solo linea 3) In caso di scostamento dal normale range di funzionamento dei valori di portata e temperatura misurati dagli indicatori posti sul circuito di raffreddamento verificare l’effettiva circolazione agendo sulle saracinesche manuali di spurgo del tratto interessato. In caso il problema persista avvertire il capo impianto. BLOCCO NASTRO TRASPORTATORE SCORIE In caso di blocco dello scorrimento del nastro trasportatore scorie a causa di corpi incastrati sulla ruota di trascinamento, in sala controllo suona l’allarme. Indossare i DPI idonei, fermare il nastro e sbloccare manualmente eventualmente con l’ausilio della fiamma ossiacetilenica. Per quanto riguarda la linea 3, si prevede una minore probabilità che si verifichino ostruzioni, date le maggiori dimensioni delle varie sezioni di passaggio rispetto alle linee 1 e 2 ed il maggiore utilizzo come combustibile di sovvallo ad elevato PCI e CDR. BASSO LIVELLO DELL’ACQUA PER RAFFREDDAMENTO SCORIE Il deposito è alimentato in automatico da una pompa che prende acqua dalla vasca acqua industriale. Controllare il livello e se questo è troppo basso controllare la funzionalità della pompa. In caso di disservizio al sistema acqua industriale, può essere garantito il rifornimento utilizzando acqua della rete AI. SUPERAMENTO DELLA SOGLIA DI TEMPERATURA NEI FORNI (T>1100°C) Linee 1 e 2: Ridurre manualmente l’aria primaria, aumentare in manuale l’aria secondaria e bloccare le griglie per un tempo limitato ad un minuto, dopodiché ridurre ulteriormente l’aria primaria ed azionare la griglia a mano. Pagina 2 di 5 Linea 3: si procede analogamente tenendo conto che si può aumentare anche il ricircolo fumi ed il tempo di arresto della griglia a qualche minuto. DISSERVIZIO LANCE UREA (solo linee 1 e 2) Controllare le lance di nebulizzazione dell’urea estraendo la lancia dal post-combustore, controllandone la nebulizzazione e la temperatura in base al colore della punta. Quando la lancia è incandescente aumentare l’aria di raffreddamento oppure estrarre parte della lancia dal post-combustore. Se l’ugello è ostruito chiudere manualmente il passaggio dell’urea e dell’aria di nebulizzazione, lasciare aperta la serranda di passaggio dell’aria di raffreddamento fino a quando la lancia è fredda, smontare l’ugello e ripulirlo, secondo le procedure indicate nel manuale di uso e manutenzione dell’impianto denox. DISSERVIZIO LINEA AMMONIACA (solo linea 3) Per tutti gli interventi che comportino il rischio di esposizione alla soluzione ammoniacale, l’operatore deve indossare i DPI previsti dalla norma. Lo stoccaggio dell’ ammoniaca in soluzione acquosa è dotato di un sistema di rilevamento in caso di fughe. In caso di intervento dei sensori di fuga in fase di carico, interrompere il carico stesso, individuare il punto di fuga, drenare e lavare la zona dello sversamento e quindi riparare la fuga. In fase di normale funzionamento, fermare la pompa dosatrice, intercettare la linea, individuare il punto della fuga, drenare e lavare la zona interessata e quindi riparare la perdita stessa. Se la perdita interessa esclusivamente la pompa dosatrice, passare il dosaggio alla pompa in stand-by e fermare quella interessata dalla perdita, quindi individuare il punto della fuga, drenare e lavare la zona interessata e infine riparare la perdita stessa. PROBLEMI ALL’IMPIANTO DI TRATTAMENTO ACQUE DI ALIMENTO Nel caso in cui l’impianto non funzioni in automatico, intervenire seguendo le procedure relative al funzionamento dell’apparecchiatura in manuale. Se i problemi persistono avvertire il capo impianto. controllo reagenti caldaie: l’operatore controlla il livello nel serbatoio della soluzione di deossigenante, aggiunge, se il livello è al minimo, l’additivo liquido e riempie il serbatoio con acqua demineralizzata (l’additivo proviene da una pompa che lo aspira da un fusto). L’operatore controlla il livello del serbatoio della soluzione di fosfato trisodico (protettivo per i tubi), aggiunge, se il livello è al minimo, l’additivo liquido e riempie il serbatoio di acqua demineralizzata (l’additivo proviene da una pompa che lo aspira da un fusto); analisi acque: l’operatore indossa i DPI adeguati, prende dei recipienti in cui mette i campioni da analizzare (acqua delle caldaie, acqua di condensa, degasatore, osmosi, pozzo), li fa raffreddare, e li analizza secondo le istruzioni 7IS24B. OSTRUZIONE PERCORSO POLVERI LINEE 1 e 2: L’operatore controlla con il martello di gomma il suono del nastro trasportatore, che segnala eventuali punti ostruiti. Lungo il percorso l’operatore può controllare il passaggio, ed eventualmente agire, attraverso dei portellini situati nei punti più critici. LINEA 3: trasporto pneumatico: in tutti gli interventi che comportino il rischio di esposizione a ceneri+PSR, indossare i DPI previsti a norma. Procedere con la verifica del propulsore individuando eventuali anomalie e/o intasamenti. Per le anomalie intervenire con ricambi di magazzino. Per l’eventuale intasamento provare ripetutamente il lancio in manuale. Se il problema persiste e non è imputabile al propulsore e/o relative valvole, passare al controllo della linea di trasporto, nella quale sono previsti appositi manicotti tappati. In caso di malfunzionamento del sistema di trasporto pneumatico è previsto a monte il convogliamento delle polveri su sistema di trasporto alternativo a nastro con scarico delle polveri in Big-Bag. OSTRUZIONE TRAMOGGETTE DEI FILTRI A MANICHE FILTRO LINEA 1 e 2: L’operatore sale sulla piattaforma circostante la parte bassa del filtro a maniche e controlla che il passaggio delle polveri nelle 12 tramoggette non sia ostruito; in caso contrario ferma la coclea della parte interessata e interviene con un ferro piatto rimuovendo l’ostruzione; FILTRO LINEA 3: le 8 tramogge del filtro sono dotate di indicatore di livello di intasamento. In caso di segnalazione l’operatore ferma la coclea della parte interessata e interviene con un ferro piatto rimuovendo l’ostruzione; avviare la catena di scarico su big-bag verificando il corretto funzionamento della stessa. ROTTURA FACCHINI DEI NASTRI TRASPORTATORI SCORIE l’operatore controlla visivamente che tutti i facchini siano integri e ben fissati al nastro; in caso di rottura di una saldatura su un lato segnala il guasto ai manutentori meccanici tramite apposito modulo. Pagina 3 di 5 CONTROLLO PARAMETRI DI PROCESSO Il progetto dell’impianto prevede che tutti i parametri di processo vengano gestiti mediante sistema di supervisione. Le principali grandezze atte a determinare le condizioni di funzionamento e il rispetto dei parametri di legge vengono regolate in modo automatico sulla base di valori di set point preimpostati e leggi di variazione stabilite a progetto. Gli stessi citati parametri possono essere variati anche mediante intervento manuale da parte degli addetti. Ciò principalmente in concomitanza con situazioni di esercizio transitorie (avviamento, gestione anomalie e avarie ecc.). L’andamento dei parametri riferiti alla normativa vigente viene registrato dal sistema di supervisione e reso disponibile per qualunque verifica. VALORI DI O2 IN POST-COMBUSTIONE L’evento è da considerare particolarmente raro considerato l’eccesso d’aria indispensabile a garantire la combustione e il controllo delle temperature nel caso di trattamento di rifiuti solidi urbani e/o trattati e/o speciali. In situazione di percentuale di ossigeno inferiore al valore del 6% (limite di legge) i dispositivi di regolazione delle arie (primaria e secondaria) consentono di ristabilire le condizioni di esercizio ottimali. Ulteriori interventi possono riguardare la regolazione della depressione in camera di combustione (-0.3 mbar <depressione<-1.2 mbar) e la gestione del carico termico (quantità di rifiuto immesso e velocità di azionamento griglia). In caso di persistenza di anomalie sull’ossigeno può essere intrapresa anche la procedura di spegnimento della linea. TEMPERATURA POST-COMBUSTIONE Nonostante l’autorizzazione all’esercizio preveda una temperatura superiore a 850°C, per motivi energetici e di ottimizzazione del processo, viene definito un set point tra 900 e 950°C. Tale valore è mantenuto grazie alle regolazioni automatiche su portata aria primaria, secondaria, ricircolo (solo linea tre), velocità avanzamento griglia e depressione. Qualora si manifesti comunque un abbassamento della temperatura al disotto degli 850 °C, come prescritto dalla legislazione vigente, si attiva in automatico il sistema di sostegno mediante bruciatori ausiliari alimentati a metano. LIVELLO DELL’ACQUA E PRESSIONE CALDAIA 1 I livelli e la pressione sono regolati da un sistema automatico. Il superamento della pressione di esercizio (40 bar) fa intervenire le valvole di sicurezza a protezione del sistema (collaudate). Il mantenimento dei livelli è garantito da una maggiore o minore apertura della valvola sul circuito di alimentazione caldaie. I generatori di vapore sono dotati di una valvola di sfioro del vapore surriscaldato, posta sul tubo di collegamento con la turbina a monte di quella di intercetto, per il contenimento della pressione in modo da minimizzare l’intervento delle valvole di sicurezza. L’apertura di detta valvola di sfioro convoglia il vapore all’esterno attraverso il relativo silenziatore (linea 3), così limitando e/o contenendo l’aumento di pressione; la valvola è regolata automaticamente grazie ad un servocomando pneumatico, pilotato dalla pressione del vapore. Si ricorda che la regolazione automatica del livello è del tipo “a tre punti” e tiene conto del livello rilevato nel corpo cilindrico caldaia e delle portate di vapore e acqua di alimento. TRATTAMENTO FUMI - LINEE 1 e 2: La pressione differenziale del filtro a maniche deve essere compresa tra 100 e 200 mmH2O; se il valore risulta più alto significa che è necessario rimuovere il deposito formatosi sulle maniche aumentando la frequenza dei cicli di pulizia; se tale provvedimento non è sufficiente a ripristinare il valore corretto della pressione differenziale far intervenire i manutentori elettrici per controllo, successivamente chiamare il capoimpianto per verifica e controllo funzionale dell’impianto nel suo insieme e valutare la sostituzione delle maniche. LINEA 3: La temperatura dei fumi che entrano nel filtro a maniche deve essere inferiore a 230°C, se viene superata questa soglia viene generato un allarme di Altissima Temperatura e l’impianto si porta automaticamente in By-Pass (i fumi non passano per il filtro per proteggere le maniche); La temperatura dei fumi viene regolata tramite l’immissione di aria “fredda” gestita da una valvola modulante controllata da un regolatore TIC per “tenere” una temperatura di 200°C. A 210°C viene generato un allarme di Alta Temperatura, suona la sirena e viene forzata la massima apertura della valvola modulante per immettere più aria possibile, controllare la posizione della valvola di ingresso dell’aria atmosferica. In caso di permanenza di tale anomalie e/o di eccessiva aria introdotta per raffreddare i fumi, chiamare il capo-impianto, per verifica e controllo funzionale dell’impianto nel suo insieme. 1 quanto scritto, relativamente alla conduzione delle caldaie, è puramente indicativo e non esaustivo, in quanto la conduzione dei generatori di vapore è regolamentata da leggi specifiche che impongono agli operatori il possesso del certificato di abilitazione per il tipo di generatore corrispondente. Il rilascio del certificato avviene da parte di enti riconosciuti dal ministero del lavoro e della previdenza sociale. Pagina 4 di 5 - La pressione differenziale del filtro a maniche deve essere compresa tra 100 e 200 mmH2O per le linee 1 e 2 (tra 80 e 200 mmH2O per la linea 3 nella quale superate queste soglie viene generato un allarme); se il valore risulta più alto significa che è necessario rimuovere il deposito formatosi sulle maniche aumentando la frequenza dei cicli di pulizia; se tale provvedimento non è sufficiente a ripristinare il valore corretto della pressione differenziale far intervenire i manutentori elettrici per controllo e successivamente valutare la sostituzione delle maniche. TURBOALTERNATORI La turbine sono dotate dei seguenti sistemi di sicurezza atti a fermare automaticamente la marcia della turbina e visualizzati in sala controllo: - Temperatura vapore in ingresso: T = 360 ± 5°C (380±10°C per la linea 3) Temperatura cuscinetti: 60°C ≤ T ≤ 80 °C (T<90°C per la turbina della linea 3) Temperatura olio: T = 40 ±5°C Vibrazioni Spostamenti assiali Livello olio Protezioni elettriche Velocità Casi di malfunzionamento dovuti a fuoriuscite di vapore per rottura flange, manicotti, valvole, tubazioni, rumorosità anomala, presenza di fumo nel locale e altre situazioni imprevedibili, devono essere gestite con l’attivazione del pulsante di trip posto in sala controllo Pagina 5 di 5