«La figlia neonata in agonia e lui violenta una ragazzina»

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«La figlia neonata in agonia e lui violenta una ragazzina»
16 CRONACHE ITALIANE
Domenica 10 aprile 2016
AD ALTAMURA
COINCIDENZE
La bimba del presunto stupratore, a soli 3 mesi, è
morta in clinica. I Carabinieri, indagando sul
NON HA POTUTO CHIEDERE AIUTO poi
decesso, hanno scoperto il presunto caso di stupro
«La figlia neonata in agonia
e lui violenta una ragazzina»
CARABINIERI
Una veduta
esterna della
caserma di
Altamura
.
Arrestato un 28enne incensurato, amico di famiglia della vittima
L’aiutava a ripulire la casa, trascurata per via del ricovero della bimba
ONOFRIO BRUNO
l ALTAMURA. Un dramma
nella tragedia ad Altamura.
Un’accusa di violenza sessuale
s’incrocia con una storia molto
triste e con un lutto inconsolabile. Un giovane di 28 anni, incensurato, è stato arrestato con
l’accusa di aver violentato una
14enne di cui conosce la madre,
amica della sua compagna. L’uomo arrestato era padre di una
figlioletta di tre mesi che, a febbraio scorso, è morta all’ospedale
«Giovanni XXIII» di Bari per cause ancora non chiarite e su cui
sono in corso indagini della Procura di Bari e dei Carabinieri.
L’arresto è avvenuto ieri mattina. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale ed i militari della Compagnia di Altamura (Nucleo operativo e radiomobile) hanno eseguito nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in
carcere firmata dal gip, Roberto
Olivieri del Castillo, su richiesta della pm Simona Filoni. Un
provvedimento scaturito da una
voluminosa serie di indagini incrociate e serrate.
La brutta storia risale al 6 gen-
naio. L’uomo ha conosciuto la minorenne poiché è figlia di una
donna che è amica alla sua convivente, madre della figlioletta
poi morta prematuramente. Proprio in quel periodo la figlia di tre
mesi del 28enne era al «Giovanni
XXIII». Il giorno dell’Epifania il
28enne accompagnò a casa sua la
quattordicenne per effettuare
delle pulizie nella propria abitazione che non veniva utilizzata
per i continui spostamenti in
ospedale. In un momento di relax
della quattordicenne, il giovane
«ne abusava sessualmente - si è
appreso da un comunicato della
Procura di Bari - approfittando
della totale fiducia riposta dalla
ragazza in lui e dell’amicizia che
legava la madre della stessa alla
convivente dell’arrestato». La ragazzina era distesa sul letto della
camera matrimoniale dell’abitazione, in un momento tranquillo
dopo aver effettuato le pulizie, intenta ad usare il telefono cellulare e ad attendere che l’uomo
LA RAI SAVIANO: INTERVISTA RICCA DI MESSAGGI AI MAFIOSI. MERCOLEDÌ IN VIGILANZA SARÀ VAGLIATO ANCHE IL CASO DELLA LIBERATORIA
Riina jr, Vespa: mons. Galantino incauto
Intervenendo a un seminario, a Taranto, reagisce alle critiche del segretario della Cei
l ROMA. «Da una personalità come
monsignor Galantino mi sarei aspettato
maggiore cautela». Il giorno dopo le critiche del segretario generale della Cei
alla discussa puntata di Porta a Porta
con Riina jr (servono «giornalisti intelligenti, non inginocchiati»), Bruno Vespa si dice «stupito» e replica: monsignor
Galantino sostiene che «non verrebbe a
sedersi su quella sedia. Su quella sedia
non si è seduto nemmeno Salvo Riina
perché è stato intervistato a Padova. Insomma, se un sacerdote decide di scomunicare un peccatore, almeno dovrebbe conoscere i peccati». Il giornalista
incassa però il sarcasmo di Beppe Grillo:
«L’intervista ha messo in crisi tutti i figli
dei mafiosi: pensate al figlio di Messina
Denaro, sgridato dal padre per non essere andato anche lui in tv». E le critiche
di Roberto Saviano: «Il non detto di
quell’intervista, di cui penso che Vespa
non si sia neanche accorto, è gravido di
informazioni che Riina Jr ha dato a chi
deve capire»; il figlio del «Capo dei capi»
«ha voluto parlare a pezzi della vecchia
Cosa Nostra, a pezzi della società dell’antimafia, a pezzi della nuova mafia e anche a un pezzo di Stato che avrà capito
benissimo cosa voleva dire». Riina jr,
insiste lo scrittore, «ha fatto capire che la
vecchia mafia non esiste più. Ma riven-
dica che la loro era la vera mafia».
E nell’intervento a un seminario a
Taranto, Vespa prova a minimizzare anche la questione della liberatoria, firmata da Salvo Riina dopo l’intervista e
non prima, come normalmente accade.
«Tutti firmano la liberatoria prima perché noi facciamo una “diretta differita”.
Nel caso di un’intervista registrata io
teoricamente potrei fare dei tagli, ma è
andata in onda l’intervista integrale».
Le modalità con cui è stata concessa la
liberatoria restano comunque uno degli
aspetti dell’ospitata del figlio del boss di
Cosa Nostra su cui vuole fare chiarezza
la commissione di Vigilanza mercoledì.
A GIUGNO SARÀ IN ARMENIA, I TURCHI NEGAZIONISTI «TREMANO»
In Georgia e in Azerbaigian
i nuovi viaggi apostolici del Papa
l CITTÀ DEL VATICANO. Si amplia con due nuovi L’Armenia era da tempo una meta nei desideri del
viaggi l’agenda delle visite che papa Francesco com- Papa, che aveva già rinunciato a farci tappa nel suo
pirà quest’anno all’estero. E il viaggio che si atten- viaggio in Turchia nel novembre di due anni fa e
deva in Armenia e nelle altre Repubbliche ex-sovie- anche l’anno scorso quando ricorreva il centenario
tiche del Caucaso si sdoppia, appunto, in due visite del «genocidio» - parola tuttora strenuamente contedistinte nella regione, a distanza di pochi mesi l’una stata dai turchi - compiuto sugli armeni dall’Impero
dall’altra: Francesco andrà infatti in Armenia dal 24 ottomano. Proprio l’uso della parola «genocidio», e
al 26 giugno e in Georgia e Azerbaigian dal 30 set- l’indicazione come il primo del ventesimo secolo, da
tembre al 2 ottobre prossimi. Lo ha annunciato ai parte del Papa durante la celebrazione di quel centegiornalisti il direttore della sala stampa vaticana, nario in San Pietro, l’anno scorso ha determinato
una crisi diplomatica tra Ankara e il Vaticano, pepadre Federico Lombardi.
raltro solo pochi mesi dopo la visita del Papa in Tur«Accogliendo gli inviti di Sua Santità Karekin II,
Supremo Patriarca e Catholicos di tutti gli Ar- chia, con il richiamo in patria, da parte del regime di
Erdogan, dell’ambasciatore
meni, delle Autorità civili e
presso la Santa Sede: crisi che
della Chiesa Cattolica», papa
si è risolta solo recentemente,
Francesco «si recherà in Ardopo che Ankara ha pubblicamenia dal 24 al 26 giugno 2016»,
mente apprezzato come in un
si legge nel comunicato difdocumento vaticano sull’argofuso dalla Sala stampa vatimento la parola «genocidio»
cana. «Allo stesso tempo, acconon fosse più usata. Si vedrà
gliendo gli inviti di Sua Sancome il Papa, nel suo viaggio a
tità e Beatitudine Ilia II, CathoErevan del prossimo giugno, si
licos Patriarca di tutta la
muoverà su questo delicato
Georgia, e delle Autorità civili
crinale diplomatico.
e religiose della Georgia e
L’altra visita in Georgia e
dell’Azerbaigian», il Pontefice
Azerbaigian (con quest’ultimo
«completerà il suo viaggio apoPaese e con la famiglia del prestolico nel Caucaso, visitando
sidente Aliyev il Vaticano inquesti due Paesi dal 30 set- IL PAPA All’arrivo a piazza San Pietro
trattiene importanti rapporti
tembre al 2 ottobre 2016».
Alla richiesta dei giornalisti se il Papa farà una anche sul fronte culturale) porrà importanti quepuntata nel Nagorno-Karabakh, l’enclave armena in stioni anche nel campo ecumenico e interreligioso,
Azerbaigian contesa tra i due Paesi, oggetto di un come pure per gli aspetti politici legati alla vicinanza
conflitto fin dagli anni ‘90 rinfocolatosi anche negli alla zona «calda» del conflitto ucraino.
Quindi sono 6 i viaggi programmati quest’anno:
ultimi tempi, padre Lombardi ha risposto: «Io comunico solo che ci saranno i due viaggi, in Armenia e in dopo Cuba e Messico, seguirà sabato prossimo, 16
aprile, la visita all’isola di Lesbo; quindi a giugno
Georgia e Azerbaigian. Al momento non c’è altro».
Proprio la guerra in corso nel Nagorno-Karabakh l’Armenia, a luglio la Polonia con la Gmg di Craè stato il principale ostacolo, dal punto di vista diplo- covia, a settembre-ottobre la Georgia e l’Azerbaigian,
matico, al fatto che il viaggio nelle tre Repubbliche e il 31 ottobre la Svezia, per commemorare a Lund,
del Caucaso potesse svolgersi in un’unica tornata. con la Chiesa luterana, i 500 anni della Riforma.
E abbraccia
ex-prostitute
e transessuali
l CITTÀ DEL VATICANO. È
stato un «abbraccio particolarmente significativo» quello che
papa Francesco ha avuto ieri in
Piazza San Pietro, in occasione
dell’udienza giubilare, con un
gruppo di 50 donne e transessuali, provenienti da 10 Paesi,
che hanno vissuto la tragedia
della prostituzione, vittime
della tratta. È così che lo definisce l’Osservatore Romano, che
ne ha dato notizia, spiegando
che a sostenere le ex-prostitute e
i trans nel loro sforzo di ritrovare una vita finalmente libera è
l’associazione Rabbuni, attiva
nella zona di Reggio Emilia e diretta da don Daniele Simonazzi.
«Anche le donne costrette a
prostituirsi - hanno spiegato hanno qualcosa di bello dentro
da condividere e da presentare
al Papa, hanno voglia di pregare
con lui, soprattutto per i loro
figli». E infatti ieri nel gruppo
c’erano anche diversi bambini.
Sempre in Piazza San Pietro,
il papa ha incontrato ieri tre detenuti del carcere milanese di
Opera, condannati per gravi delitti come l’omicidio, che gli
hanno portato le ostie da loro
realizzate in carcere nell’ambito
del progetto «Il senso del pane».
«Le nostre mani che ieri hanno
ucciso oggi preparano le ostie
per l’Eucaristia che è la salvezza
del mondo», gli hanno detto Cris t i a n o Va l l a n z a n o , C i r o
D’Amora e Giuseppe Ferlito.
2001
15 Aprile
2016
ultimasse le faccende. In quegli
attimi, stando alla ricostruzione,
si è consumata la violenza.
La vittima è stata completamente sorpresa per «la repentinità ed insidiosità dell’azione con
cui l’uomo coglieva la vittima, la
quale non solo non aveva avuto la
percezione del pericolo imminente, stante la positiva considerazione riposta nella persona
dello indagato, ma si era, altresì,
trovata nella impossibilità di
chiedere aiuto», ha fatto sapere
ancora la magistratura inquirente. Infatti non è stata in grado di
difendersi. Non solamente per la
differenza fisica e per la giovanissima età. Ma anche perché la
casa presentava porte e finestre
chiuse, poiché non veniva utilizzata. Pertanto non ha potuto chiedere aiuto né fuggire.
Il 13 febbraio la bambina di tre
mesi ricoverata al «Giovanni
XXIII» è morta, per cause ancora
ignote. È stata effettuata l’autopsia e si attendono gli esiti delle
perizie. È scattata un’indagine
certosina che ha scavato a ritroso, nei mesi precedenti. E in questo modo gli investigatori hanno
scoperto anche l’episodio della
violenza sessuale.
PRESIDENTE, CONSIGLIERI e
REVISORI dell’Ordine Interprovinciale dei Farmacisti Bari-Bat partecipano al dolore del collega dott.
Giovanni Caputo per la scomparsa
del caro padre
Dott.
Dr.
Giuseppe Pace
Francesco Caputo
Incancellabili i ricordi che ci accompagnano, immutato il dolore di
chi non si rassegna alla Tua dipartita.
Una SS Messa sarà celebrata venerdì 15 ore 19 Parrocchia Ognissanti Valenzano.
e si associano con sentimenti di profondo cordoglio al dolore dei familiari tutti.
Improvvisamente è venuta a mancare all’affetto dei Suoi cari all’età di
67 anni la
Prof.ssa
Maria Proscia
«Mariella»
in Fiore
A tumulazione avvenuta ne danno
il triste annuncio il marito NATALE,
le figlie FEDERICA con GREGORY e
la piccola MICHELLE, ALESSANDRA con STEFANO e il piccolo CESARE, la mamma CLELIA, il fratello
FRANCESCO con PAOLA, le sorelle
ANNA RITA e LUCIANA, i cognati,
le cognate e i nipoti tutti.
Bari, 10 aprile 2016
On. Fun. S. Nicola
di Gernone
via F.sco Crispi n. 250 - Bari
Tel. 080/527.72.85 - 336.82.10.10
Bari, 10 aprile 2016
Nella ricorrenza del 47° anniversario della nascita di
Biscio Colella
lunedì 11 aprile 2016 con sempre
immutato affetto Lo ricorderemo alle ore 7 con una Messa celebrata dai
Paolini via Vassallo 35 Bari.
1997
11 Aprile
2016
Cav.
Giovanni Saliani
La figlia ROSA Lo ricorda con
amore.
1986
2016
Alessandro Simone
Sempre nei nostri cuori.