Dicembre 2007 - Comune di Viggiù

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Dicembre 2007 - Comune di Viggiù
Viggiù
PERIODICO D’INFORMAZIONE COMUNALE [email protected]
DICEMBRE 2007
2° suppl. al N. 5 del 20/04/2007 - di Notizie dal Comune - Tariffa ROC: "Poste Italiane spa - Spedizione in abb. postale - DL 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB BERGAMO" NdC 21
L’operato invisibile
degli amministratori
Molti interventi realizzati nell’ambito dei servizi non sono visibili
ma sono indispensabili per la collettività
Nel numero del giornalino di dicembre ripercorriamo un
anno di lavoro per vedere quanto fatto. Mi rendo conto
che a volte è difficile per un cittadino vedere ciò che
l’amministrazione sta portando avanti; per questo ritengo
utile utilizzare questo spazio per una rassegna di quanto
fatto anche perché gli interventi sono in area ambiente e
servizi. Vi invito fortemente a leggere questi articoli
perché permettono di meglio conoscere le esigenze del
nostro comune e forniscono una panoramica della
direzione che si sta intraprendendo. Il primo argomento
che mi preme evidenziare è un articolo della polizia
locale in cui emerge come l’installazione delle telecamere
abbia dato qualche esito positivo tra cui l’individuazione
dei responsabili di un atto vandalico che la nostra piazza
ha subito qualche mese fa. Rilevante è poi l’attività
culturale culminata con la partecipazione del nostro
Comune al Premio Chiara con l’incontro della nipote di
Totò dove in una cerimonia simpatica ed accalorata
abbiamo consegnato il Pompierino di bronzo, nostra
statua simbolo, per testimoniare come Totò abbia
contribuito alla diffusione del nome di Viggiù in Italia.
Continua poi l’impegno dei servizi alla persona, spesso
invisibili ma segno della civiltà di una società; l’impegno
odierno è soprattutto per l’area anziani. Inoltre la buona
collaborazione iniziata con l’A.S.L. di Varese ci fa ben
sperare che i servizi integrati potranno aumentare e
migliorare. Infine troverete un articolo che rendiconterà
dei lavori svolti sul depuratore in località Bevera; ci
auguriamo che i lavori possano dare i loro frutti in futuro.
Tengo a sottolineare questo intervento perché sono lavori
costosi e poco visibili ma necessari. Infine ho saputo che
le realtà che si occupano di attività per giovani (Fenice,
sportiva, centro musicale) hanno avuto un buon successo
di iscrizioni: ciò non può che farmi piacere, sia come
cittadino sia come amministratore. Concludendo vorrei
augurare a tutti voi i miei più sinceri auguri per un sereno
Natale e un buon 2008.
Il Sindaco Federico Rizzi
Il sindaco col Prefetto Roberto Aragno
SOMMARIO
• Il depuratore di Bevera: si muovono le acque
• Il Piano di recupero per l’Albergo Viggiù
• Nuove prospettive per i Musei Civici Viggiutesi
• Un’estate indimenticabile per la cultura
• Nuovo sito internet del Comune
• La scuola media sostiene l’Unicef
• Scuola: Il 25 Aprile e il 4 Novembre
• Testimonianze: i nonni raccontano la guerra
• La nuova dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo
• Mense scolastiche: le novità per quest’anno
• Servizi socio-sanitari per malati, anziani e casalinghe
• I nuovi giochi ai giardini pubblici
• La transfrontaliera ferroviaria Arcisate-Stabio
• Storia degli eroi viggiutesi
• Gruppi consiliari
• La Linea Cadorna e il Gruppo Alpini
• Gli auguri dell’amministrazione comunale
• Nuovi orari degli uffici comunali
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02
opere pubbliche
Depuratore di Bevera:
si muovono le acque
Avviati i lavori presso l’impianto di depurazione in località Bevera
Premettendo che l’amministrazione
comunale vuole da sempre mantenere
le acque del proprio territorio sane,
quest’anno sono partiti ulteriori lavori
al nostro impianto di depurazione in
località Bevera. L'impianto di depurazione ha aumentato in questo modo
anche la potenzialità di servizio, cioè
potrà servire una popolazione di ben
3000 abitanti.
Per render l’idea di cosa viene fatto in
un depuratore, ecco descritte le fasi
più importanti:
Linea acque
1. Sollevamento liquami
2. Grigliatura meccanizzata
3. Ossidazione - nitrifìcazione
4. Defosfatazione in simultanea
5. Sedimentazione secondaria
6. Disinfezione
Linea fanghi
1. Ispessimento fanghi
INTERVENTI PREVISTI
Hanno come scopo principale di ottenere che l’impianto sia in grado di rispettare le prescrizioni contenute nell'autorizzazione allo scarico rilasciata
dalla Provincia di Varese N°3220 del
19/0772005 ed allo stesso tempo di
migliorare alcune sezioni attualmente
carenti dal punto di vista tecnico.
Lo stanziamento messo a disposizione
dall’amministrazione comunale è di
ben 210.000 Euro.
Attualmente cosa è stato fatto?
1. Messa a norma dell'impianto elettrico con sostituzione di quadro elettrico, cavi e sistemazione rete di
messa a terra.
2. Installazione di misuratore di portata in ingresso - punto 13 del documento di autorizzazione allo scarico.
3. Installazione di griglia fine (rotostacciatura).
4. Installazione d’autocampionatore
sullo scarico finale - punto 15 del
documento di autorizzazione allo
scarico.
5. Realizzazione della sezione di disinfezione delle acque di scarico.
6. Realizzazione di pozzetto d'ispezione per prelievo dei campioni acque
depurate - punto 12 del documento
di autorizzazione allo scarico.
E cosa si andrà a fare ora?
Sezione d’ossidazione e nitrificazione
Sostituzione e potenziamento del sistema d’aerazione della vasca di nitrificazione, compreso la sostituzione delle
soffianti ad esso asservite. L'intervento
risulta indispensabile per migliorare le
rese depurative e la demolizione delle
sostanze organiche in arrivo all'impianto.
Sezione di sedimentazione secondaria
Manutenzione di carpenterie sommerse con lo scopo di migliorare al sedimentabilità dei fanghi e limitare al massimi possibili fughe degli stessi, (campana centrale, paraschiume, stramazzi,
ecc), razionalizzazione riciclo fanghi
ed estrazione schiume.
Collegamento idraulici
Per rendere operativa la fase di disinfezione occorre previo bypass dell'impianto collegare idraulicamente l'uscita delle acque dalla sedimentazione secondaria con la vasca di disinfezione
recentemente costruita.
Questa operazione, unitamente all'installazione di un sistema di dosaggio
d’opportuno reagente, permetterà di
ottemperare al punto 14 del documento d’autorizzazione allo scarico. Per l'esecuzione delle opere elencate al
punto B è necessario ricorrere al bypass totale dell'impianto, e richiedere
alle autorità competenti il nulla osta,
come previsto nel documento di autorizzazione allo scarico.
Il tempo necessario all'esecuzione dei
lavori salvo imprevisti si è stimato seguendo la seguente tabella:
N. GIORNI LAVORO PREVISTO
4
bonifica delle vasche
(estrazione surnatante,
smaltimento fanghi,
lavaggio e pulizia).
3
montaggio del tappeto
di diffusori e
sostituzione delle
relative tubazioni
di mandata aria.
3
sistemazione vasca
sedimentazione e
collegamento idraulico
della stessa alla vasca
di disinfezione.
Durante il funzionamento del depuratore l’'istallazione dei nuovi compressori insonorizzati potrà essere effettuata con impianto in servizio. L’inizio dei
lavori avverrà solo dopo il nulla osta
concesso dalle autorità competenti. La
completa riattivazione del processo
biologico dopo il riavvio richiederà
presumibilmente un periodo di circa
20 giorni, tempo necessario per la formazione della biomassa e la ripresa dei
processi biologici.
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edilizia
03
Piano di
recupero
per l’albergo
Viggiù
È stata firmata la convenzione
fra Comune e proprietà.
Ceduti al Comune 1320 mq
per parcheggi e zona verde
Nel mese di novembre è stata sottoscritta la convenzione tra
la “fondazione Giovanni Amodeo”, proprietaria dell’immobile
denominato albergo Viggiù e il”comune di Viggiù”avente per
oggetto il “piano di recupero e trasformazione di destinazione
d’uso dell’esistente struttura alberghiera”.
Con la stipula dell’atto, la proprietà ha ceduto al comune
l’area situata nella porzione antistante all’edificio con affaccio
sulle vie Roma e Canzani pari a circa mq 1320,00 da
destinarsi a zona verde e parcheggi a sostegno del centro
storico. Oltre alla cessione sopracitata, la fondazione ha
provveduto a versare Euro 12.917,00 come monetizzazione
standard e si è impegnata alla realizzazione delle opere di
sistemazione dell’area ceduta per un importo pari a Euro
58.500,00. I lavori di ristrutturazione e di cambio di
destinazione d’uso avranno inizio tra il mese di febbraio
/marzo 2008.
AVVISO
CONVENZIONE
PER I GEOMETRI PRATICANTI
PRESSO L’UFFICIO TECNICO COMUNALE
È stata siglata la Convenzione per l’accesso dei geometri
praticanti presso l’Ufficio Tecnico comunale - settore
edilizia privata, urbanistica e catasto.
I diplomati geometri, anche di altri Comuni, possono
presentare richiesta per l’espletamento dei periodi di
praticantato.
Per informazioni contattare il Geom. Letizia Cracò del
settore urbanistica ed edilizia privata negli orari di
apertura al pubblico degli sportelli:
LUNEDÌ, MARTEDÌ, MERCOLEDÌ,
VENERDÌ E SABATO
dalle 9.30 alle 12.00
GIOVEDÌ
dalle 16.00 alle 19.00
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04
Regione Lombardia
Nuove prospettive
per i Musei Civici Viggiutesi
La Regione ha conferito ai musei di Viggiù il titolo di “Raccolte Museali”
FIOCCO AZZURRO
ALL’ORANGERIE
DI VILLA BORROMEO
LE RACCOLTE MUSEALI DI VIGGIÙ
Una recente comunicazione della Regione Lombardia ha
confermato il riconoscimento dei Musei Civici Viggiutesi
quale “Raccolta museale”. Il processo per l’acquisizione di
quest’importante titolo è iniziato a metà del 2006 ed è stata
la conclusione naturale di un lungo processo di
trasformazione qualitativa dei musei viggiutesi. Tale
processo ebbe inizio alla fine degli anni Novanta con la
sistemazione del parco Butti, sviluppandosi con la totale
ristrutturazione del Museo Butti, mediante il rifacimento
dei suoi impianti tecnici e con il restauro d’alcuni modelli
di gesso. In anni più recenti è stato trasferito il Museo dei
Picasass nella scuderia di Villa Borromeo e si è quindi
proceduto alla ristrutturazione dell’edificio del Museo
degli Artisti Viggiutesi ed al suo nuovo allestimento con la
parte dedicata agli scultori del Novecento. Il
riconoscimento da parte della Regione è indice della
buona valutazione degli impegni portati avanti in questi
anni dal Comune e dai Conservatori del Museo Butti. Esso
permetterà, tra l’altro, al Comune di poter accedere ad una
serie di finanziamenti regionali che altrimenti sarebbero
preclusi. Per celebrare ufficialmente gli 84 istituti museali
riconosciuti dalla Regione Lombardia, il 10 dicembre,
presso la sede istituzionale nel grattacielo Pirelli di Milano,
è annunciata una cerimonia di presentazione e di consegna
di uno speciale contrassegno che contraddistinguerà le
istituzioni che hanno raggiunto questo importante ed
impegnativo traguardo. Oltre a questa prima importante
notizia segnaliamo che dopo la recente inaugurazione del
museo degli artisti viggiutesi del Novecento, tenutasi nel
settembre dello scorso anno, si aggiunge un altro tassello
alla storia degli scultori viggiutesi. Sabato 8 dicembre,
infatti, gli spazi del comune dedicati all’arte saranno
incrementati con l’inaugurazione di una nuova sede
museale: il museo dell’Ottocento viggiutese.
Gli spazi artistici del Comune si arricchiscono di una nuova
sede museale: il museo dell’Ottocento viggiutese. La nuova
rassegna artistica ha trovato spazio nell’orangerie di villa
Borromeo, nel centro storico a pochi passi dal museo dei
Picasass.
Il nuovo museo si inserisce in un più vasto progetto di
riqualificazione dei Musei Civici viggiutesi portato avanti
con notevole impegno dal conservatore dei musei civici
Nino Cassani coadiuvato dall’instancabile ex scalpellino
Giovanni Molina.
Lo spazio espositivo è stato dedicato agli scultori che si
sono distinti nel panorama artistico italiano a cavallo tra
Otto e Novecento.
Le opere, esposte sino a metà degli anni ‘90 nel museo degli
artisti viggiutesi, dopo la trasformazione dello stesso in
sede del museo dei picasass, giacevano dimenticate, in
attesa di nuova destinazione, al secondo piano di Casa
Butti.
La scorsa estate la grande svolta: la decisione di utilizzare lo
splendido spazio espositivo di Villa Borromeo per riportare
alla luce quelle splendide opere d’arte di artisti del calibro
di Antonio ed Angelo Bottinelli, Stefano Butti, Giuseppe e
Luigi Buzzi Leone, Antonio e Giosué Argenti che hanno
contribuito a diffondere il nome degli artisti viggiutesi a
livello internazionale come garanzia di grande qualità
artistica. Grazie a questa oculata decisione finalmente
torneranno alla luce capolavori come “Monumento al
cacciatori delle Alpi”, “Terrore”, “Le prime rose”, “Dafne e
Cloe”, “Ritratto di Felice Argenti” e molte altre.
Nell’orangerie sono raccolte più di un centinaio di opere.
Per ora il museo sarà visitabile solo su appuntamento ma,
quasi certamente, la prossima estate sarà prevista
un’apertura del museo dell’Ottocento viggiutese e del
Museo dei Picasass nei giorni festivi.
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eventi culturali
05
Un’estate indimenticabile
per la cultura
Terminata la stagione culturale estiva promossa dal Comune di Viggiù
L’estate appena trascorsa ha visto una
vasta programmazione culturale che
pensiamo abbia soddisfatto sia i viggiutesi sia i numerosi visitatori che vi
hanno partecipato. La regia degli eventi è stata curata dai tre responsabili
delle aree di interesse culturale Arte,
Musica e Teatro, rispettivamente: Nino
Cassani, Germano Cortesi e Silvio
Raffo.
Gli avvenimenti hanno visto il coinvolgimento di un folto pubblico che ha
apprezzato il notevole sforzo dell’amministrazione comunale.
Gli appuntamenti hanno preso il via
con l’importante manifestazione Saperi e Sapori svoltasi nella cornice della
chiesa di San Siro. È stata poi organizzata al Museo Butti un’interessante mostra dedicata a Garibaldi e ai garibaldini viggiutesi, seguita dalla programmazione dei Venerdì Musicali con la presenza di quattro gruppi d’eccezione.
Nel mese di luglio, come ormai tradizione consolidata, si è tenuta la rassegna cinematografica all’aperto Esterno
Notte che ha avuto un’appendice speciale nella proiezione della pellicola
Totò e i pompieri di Viggiù organizzata in collaborazione col Premio Chiara
in occasione delle celebrazioni in memoria del grande Totò. La programmazione teatrale ha avuto come protagonista Silvio Raffo che ha coinvolto con
SABATO 15
SETTEMBRE, A VARESE, NELL’AMBITO DELLA MANIFESTAZIONE DEL PREMIO CHIARA, L’AMMINICOMUNALE HA OMAGGIATO LA NIPOTE DI TOTÒ DI UNA STATUETTA RAFFIGURANTE UN POMPIERE DI
VIGGIÙ A RICORDO DEL 40° ANNIVERSARIO DALLA SCOMPARSA DEL GRANDE TOTÒ.
STRAZIONE
le sue rappresentazioni il numeroso
pubblico. Evento speciale è stata l’edizione del concorso di poesia per giovani Finché vivi splendi.
Nell’ambito museale sono state organizzate esposizioni con opere d’arte
contemporanea della collezione del
museo Butti ed opere d’arte contemporanea su carta prestate da collezionisti che hanno riscosso un particolare
successo di visitatori. Sempre in quest’ambito si è svolta la terza edizione
della mostra estemporanea Pittori nei
cortili che ha guidato viggiutesi e non
alla scoperta dell’arte e dei tesori cu-
stoditi nei cortili. All’interno della manifestazione Una notte al museo
2007 oltre all’apertura serale, nella
cornice del museo Butti si è assistito
alla recita di brani dal Purgatorio di
Dante Alighieri a cura di Silvio Raffo.
Ultimo appuntamento con arte e poesia è stato il 2 novembre in occasione
del recital di poesie da Spoon River
Anthology sempre curata da Silvio
Raffo. Ringraziamo tutti coloro che
hanno contribuito alla realizzazione di
questo ricco calendario di eventi e il
pubblico.
Arrivederci alla prossima stagione!
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06
servizi al cittadino
È nato il nuovo sito
internet del Comune!
L’indirizzo web è www.comune.viggiu.va.it
Il 7 luglio 2007 ha visto la luce il sito ufficiale del Comune di
Viggiù. L’indirizzo web del sito internet è
www.comune.viggiu.va.it
(senza accento sulla ‘u’ di Viggiù) ed è simile a quello di tutti
i comuni che rispettano le direttive relative ai siti internet
delle amministrazioni comunali.
I CONTENUTI
Ho sviluppato le pagine web del Comune in stretta
collaborazione con capi-area e dipendenti con lo scopo
dichiarato di realizzare un sito di servizio di facile
consultazione e di immediato utilizzo.
I contenuti sono divisi in due aree nettamente separate.
Da una parte le pagine ‘istituzionali’ visualizzabili grazie al
menù orizzontale posizionato subito sotto le foto
dell’intestazione (le voci relative sono: Amministrazione,
Uffici e Servizi, Il Territorio, Il Sito; ciascuna di esse apre un
sottomenù), dall’altra le pagine delle ‘news’ i cui contenuti
sono soggetti a frequenti variazioni trattandosi di
comunicazioni, eventi, annunci, segnalazioni ecc.
Nel caso non si riesca a trovare la notizia che interessa è
disponibile un valido motore di ricerca interno con varie
opzioni.
Presenti, naturalmente, link per contattare politici e uffici;
form per segnalare il sito; la mappa dello stesso; informazioni
per l’inserimento di banner pubblicitari gestibili direttamente
dagli utenti; moduli e documenti scaricabili ecc.
LA FILOSOFIA
Prima di chiudere ritengo opportuno segnalare alcuni aspetti
non immediatamente percepibili dal normale visitatore.
Grafica, colori, modalità di visualizzazione dei contenuti non
sono stati scelti a caso.
Icone animate, scritte scorrevoli, mega effetti in tecnologia
flash sono volutamente assenti per rispetto dei principi di
accessibilità (il sito è classificato tripla A, valutazione massima
tra quelle disponibili).
Inoltre alcune scelte ‘organizzative’ del sito sono state
concepite, sin dall’inizio della lavorazione, con lo scopo di
rendere autonomo e indipendente il committente (il
Comune) nella gestione dei singoli aspetti delle proprie
pagine web.
Troppo spesso vediamo enti pubblici, ma anche ditte private,
diventare ‘ostaggi’ dei produttori di software e non volevo che
ciò accadesse per il sito del Comune di Viggiù di cui sono
cittadino.
Ciò ha comportato non solo la realizzazione di strumenti di
gestione semplici da utilizzare, ma anche l’eliminazione e/o il
ridimensionamento di tutte quelle parti che avrebbero
richiesto specifiche competenze di programmazione per i
dipendenti comunali che da luglio 2008 saranno chiamati a
gestire “in proprio” il sito senza l’aiuto di un webmaster
esterno.
Saverio Taglialatela
il Web Master
Viggiù
Direttore Responsabile: Carlo Baruffi
Direttori Editoriali:
Federico Rizzi, Emanuele Vitali
Redazione: Paolo Canini, Elena Guerra, Filippo Ferrarotto, Riccardo Filpa
[email protected]
Impaginazione: Paola Trinca Tornidor
Controllo qualità: Cecilia Modi
Redazione, amministrazione e stampa:
IKONOS srl - Via C. A. Dalla Chiesa, 10
24048 TREVIOLO - Tel. 035 200 515 - fax 035 201 041
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Autorizzazione n. 9 del 10.2.1986 - Tribunale di Bergamo - Associato USPI
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scuola
07
La Scuola Media sostiene
i progetti dell’Unicef
Una festa di fine anno scolastico all’insegna della solidarietà
Lo scorso 8 giugno 2007, in coincidenza con la fine dell’anno scolastico,
si è svolta al Centro Sportivo di Viggiù
una giornata di festa e solidarietà voluta ed organizzata dal Consiglio Comunale dei Ragazzi (C.C.R.) di Viggiù.
Gli alunni del plesso della Scuola
Media “Buzzi Reschini”, divisi in sei
squadre, hanno gareggiato in quattro
diverse specialità sportive per far finanziare uno dei progetti che l’UNICEF sostiene a favore dell’infanzia in
diverse parti del mondo.
In virtù dei migliori piazzamenti, si è
imposta la squadra rossa, abbinata al
progetto “Acqua e igiene nelle scuole”
a favore dei bambini dell’Eritrea; la
compagine, capitanata dal Sindaco dei
Ragazzi Daniel Franzè, è, infatti, giunta
seconda nelle gare di calcetto, pallavolo, lancio del peso e prima nella corsa
con i sacchi.
Alla presenza del Sindaco di Viggiù,
dott. Federico Rizzi, e del Dirigente
Scolastico, prof. Sabino Famiglietti, è
stato proprio il Sindaco dei Ragazzi
Franzè a consegnare alla delegata
della sezione UNICEF di Varese il simbolico assegno di 253 Euro, raccolto
dai ragazzi tramite la quota di iscrizione alle gare.
La somma contribuirà a finanziare il
progetto che l’UNICEF ha avviato nel
paese africano, sofferente da anni per
la guerra con la vicina Etiopia e per
l’aggravarsi del problema della siccità.
Si tenga conto che in Eritrea solo il
36% delle scuole dispone di acqua e
servizi igienici. L’aiuto fornito dai ragazzi di Viggiù potrà servire ad esempio all’acquisto di una pompa per l’acqua capace di pescare risorse idriche
a 45 metri di profondità, e per dare in
questo modo risposta alle necessità
medie di un edificio scolastico.
L’iniziativa del C.C.R. intende incoraggiare chiunque lo voglia a sostenere i
programmi dell’UNICEF, anche con
donazioni di pochi euro (per saperne
di più consultare il sito www.unicef.it
) affinché milioni di bambini possano
beneficiare d’acqua, cibo, cure sanitarie, istruzione.
Con quest’iniziativa il C.C.R. ha dato
seguito all’intenzione più volte
espressa di non preoccuparsi soltanto
di temi inerenti la realtà locale, ma di
interessarsi anche di realtà più lontane e, spesso, più sfortunate della nostra.
Un particolare ringraziamento va a
tutti coloro che hanno contribuito all’iniziativa: docenti, personale scolastico, amministratori e responsabili della
ex-società sportiva Viggiù Calcio Rifiorente”.
L’appuntamento è per il prossimo
anno!
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08
il 25 Aprile
Quel forte desiderio di
pace degli alunni viggiutesi
Pensieri dei bambini delle ex quinte elementari di Baraggia
I bambini delle ex quinte elementari di Baraggia (F.Argenti),
lo scorso 25 aprile hanno voluto ricordare il 62°
anniversario della liberazione con la lettura dei loro pensieri
e delle loro considerazioni sulla seconda guerra mondiale.
Dapprima a scuola hanno analizzato tutto ciò che
attualmente accade a bambini della loro età nel mondo,
rimanendone molto turbati.
Non vorrei però raccontare a modo mio il loro lavoro, ma
userò le loro stesse parole.
Guardando le immagini che i vari telegiornali ci
propongono quotidianamente, nasce in noi una grande
tristezza. Le scene dolorose degli attentati, dei bambini e
delle persone morte per bombardamenti.
Ciò che più turba il nostro cuore è un gran senso
d’impotenza, è l’impressione che non si possa far nulla per
fermare questa violenza incontrollata.
COSA POSSIAMO FARE NOI BAMBINI?
Noi chiediamo una terra pacifica ed accogliente con popoli
e culture diverse e lontane, una terra ricca d’idee solidale e
consapevole delle sue risorse naturali.
Una terra che mette al centro della sua attenzione l’uomo e
il suo bisogno di libertà. E sono proprio gli ideali di libertà i
valori della democrazia, della tolleranza e dell’uguaglianza
che hanno ispirato il movimento della resistenza italiana
della 2° guerra mondiale.
Dopo aver parlato di questi argomenti storici, ci siamo
accorti che è importante ricordare quei dolorosi
avvenimenti.
Perché?
Perché ricordare significa
conoscere la storia,
significa cercare di imparare dagli errori commessi
affinché questi non si possano più ripetere.
Costruire la pace, anche in ogni piccolo gesto quotidiano,
non dobbiamo dimenticare gli ideali in cui credevano i
nostri partigiani,
non si possono esaurire o cancellare i loro pensieri,
perché sono anche dentro di NOI.
A.S.D. LA FENICE VIGGIÙ
Risultati sportivi conseguiti nell’anno 2006-2007… un
anno da campioni!!
Atlete di II fascia ( ragazze delle scuole medie): Giulia
Bugnoni, Francesca Soricelli, Sonia Curcio, Claudia
Vitellozzi, Giulia Vittori, Greta spiazza, Ilaria Pinotti,
Francesca Brazzale, Claudia Fontana, Silvia Licchetta,
Debora Alfieri, Erica Centorrino, Elisa Zuanon.
1.
campionesse italiane di squadra trofeo Gymteam
2.
vice campionesse di squadra trofeo Coppa Italia –
sezione mista
3.
Giulia Bugnoni 5° posto assoluto finale nazionale
di Fiuggi – trofeo Mare di Ginnastica
4.
Francesca Sorricelli campionessa regionale –
trofeo mare di ginnastica.
Atlete III fascia (ragazze scuole superiori): Francesca
Franzi, Valentina Zucchi, Sara Brusco, Andrea Degani, Leila
Palma,Valentina Castelli,Veronica Petrelli, Giulia Arlant.
1.
4° posto di squadra finali nazionali di Fiuggi trofeo
Gymteam
2.
Francesca Franzi, 1° posto finale nazionale di
Fiuggi attrezzo minitrampolino.
Atlete giovani (I-II elementare) Elisa Carabelli, Sveva De
Bortoli, Martina Cortesi, Nublana Cavallero, Anastasia
varinelli.
1.
Partecipazione alle finali nazionali di Fiuggi.
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il 4 Novembre
Il ricordo dei Caduti
della Grande Guerra
09
Le emozioni raccontate da una partecipante alla commemorazione
QUATTRO NOVEMBRE: RICORDO AI CADUTI
Il colossale monumento rifletteva la luce del sole, i nomi
scritti su di esso scintillavano. La bandiera fiera s'innalzava
al ritmo dell'inno nazionale cantato da noi. Gli stendardi
delle varie associazioni erano colorati e schierati uno
accanto all'altro. Le nostre voci, che leggevano le
testimonianze dei nonni, toccavano nel profondo il cuore
di tutti. Io ero molto emozionata all'idea di leggere la
testimonianza di zia Cesira, mi mancava il fiato.
Tutti i presenti erano commossi, gli occhi erano pieni di
lacrime… Alla fine mi sono commossa anch' io.
Dobbiamo ricordare per non imitare.
Annalisa Fusi
Ieri sono andata ad un evento
straordinario: la giornata del
ricordo ai caduti e della fine
della prima guerra mondiale.
Arrivati tutti, siamo scesi verso
il monumento. Il trombettista
ha attaccato a sorpresa l’“Inno
Italiano” e il sindaco ha fatto un
discorso per poi passarmi il
microfono. Cercavo di stare
calma, ma il cuore mi batteva a
mille. Arrivata alla fine ho
passato il microfono a Giulia e mi sono calmata.A poco a poco
abbiamo finito tutti di leggere; è stato un successo, ma c’era la
tristezza per i caduti.
Il trombettista ha suonato poi il “Silenzio” e a quelle note gli
stendardi delle associazioni si sono innalzati al cielo al ricordo
dei caduti di guerra. Alla fine il corteo si è spostato al cimitero
con le autorità, le forze dell’ordine e il Sindaco. Ho provato
emozione e tristezza in questo giorno di memoria.
Orrù Maria Francesca
LA RINASCITA DEL POLIFUNZIONALE
Da molti anni lasciato a cadere a
pezzi, ora il polifunzionale,
meglio conosciuto come ostello
diurno, è davvero rinato. Molte
le manifestazioni effettuate
nello stabile. Inoltre il salone
può essere utilizzato da parte di privati: chiunque può
affittarlo per ricorrenze, feste, matrimoni. Per meglio
rendere l’idea del suo utilizzo, ecco alcuni numeri relativi
agli affitti e agli incassi.
utilizzo da parte di privati: 12 volte con un incasso
di 2400 Euro
utilizzo domenicale da parte della Chiesa Cristiana
Evangelica: 50 Euro a domenica
L’incasso è utilizzato per le spese di gestione
dell’immobile, ma il servizio dato ai cittadini non ha
sicuramente prezzo.
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10
scuola
I nonni
raccontano la guerra
Testimonianze riportate dagli alunni della scuola primaria di Baraggia
IL NONNO MARIO
Mio nonno Mario mi ha detto:
è stato brutto essere andato in guerra,
soprattutto
quando
dovevo
combattere. Maria Francesca Orrù
NONNO DANILO
Il nonno prendeva il suo zaino,
andava a prendere il riso trasportato
dal carro bestiame e aveva paura che
glielo portassero via.
Lisa Velli
ZIA CESIRA - GRANDE GUERRA
Cesira aveva 8 anni. Suo papà era
militare. Accompagnava i militari al
fronte. La posta era nel cortile del
comune. Zia Cesira era in piazza
quando dal telegrafo della posta si è
sentita la notizia: fine della guerra,
depositare le armi! Tra la gente in
festa c’era una signora che aveva
vestito la sua bambina con i colori
della bandiera italiana. A padre
Beccaro c’era il ricovero dei soldati
malati di tubercolosi e c’era Santa
Maria Bertilla che faceva l’infermiera.
Annalisa Fusi
NONNA RITA
La nonna si ricorda che gli Americani
avevano bombardato la fornace dove
viveva. Erano cadute sei bombe, una
non era esplosa ed erano andati i
Tedeschi a farla esplodere.
Camilla Folloni
NONNO CARLO
Nonno Carlo ricorda di aver visto dal
piazzale della chiesa di Viggiù un
incendio,
provocato
da
un
bombardamento aereo, ai danni della
ditta “Aermacchi” di Varese.
Egli dice che bisogna ricordare e non
imitare.
Mattia Desiante
NONNA BARBARA
Un giorno un soldato tedesco ha
regalato a nonna Barbara, che allora
aveva sei anni, cinque tavolette di
cioccolato e un vaso di frutta
sciroppata. Un altro giorno un soldato
tedesco cercava il papà di nonna
Barbara per deportarlo, ma era nascosto
in mezzo ai covoni di fieno e si è
salvato. Elisa Pradelli – Brian Atzori
NONNO MAURIZIO
Mio padre ha vissuto la seconda guerra
mondiale da soldato, era un carabiniere.
Ha combattuto nel sud Italia, a
Montecassino. Piovevano bombe di
giorno e di notte e morivano molti
soldati amici e tanti civili. Montecassino
è un ricordo che non si cancellerà mai.
Andrea Damiano Barra
NONNA ALBINA
La mamma della mia nonna racconta
che i Tedeschi le davano caramelle,
pane secco, perchè la gente non aveva
cibo. Non c'era la luce e si faceva uso
del fuoco del camino e di lanterne a
petrolio.
Andrea Cortesi
IL MIO BISNONNO QUINTO
Il mio bisnonno ricorda che era inverno
e c'era la neve infatti non dovette
combattere solo contro i partigiani slavi
ma anche contro il freddo che in
montagna si faceva sempre più rigido.
Marco Cerabona
NONNA RITA
La nonna Rita mi racconta che, quando
gli Americani entrarono nel suo paese, i
Tedeschi che erano rimasti si
arrendevano buttando i fucili in un
pozzo. I soldati americani li accolsero
abbracciandoli e offrendo loro sigarette
e cioccolato. La nonna, anche se era
piccolina, si ricorda quel bel gesto fra
uomini.
Giulia Gavioli
NONNA BRUNA
In
Veneto, a
Fratte, avevano
bombardato la ferrovia che portava
da Padova a Bassano del Grappa.
La nonna aveva 11 anni. Era a scuola,
in una classe di 54 alunni, era vicino
alla finestra, aveva visto la bomba
cadere sulla ferrovia e sentiva il
rumore degli aerei. Quando è caduta
la bomba i vetri della scuola si
frantumarono. La nonna è rimasta
ferita sul viso, tutti i bambini si
nascosero nel campanile. Dopo venne
sua mamma a prenderla per portarla
dal dottore.
Annalisa Fusi
LA BISNONNA DI MIRKO
Quando la gente doveva scappare per i
bombardamenti prendeva il necessario
per la sopravvivenza, come farina per il
pane e la pasta, formaggio, acqua e
capre per il latte. Il cibo veniva diviso
fra tutti i presenti nella grotta che
serviva da rifugio.
Mirko Trapani
NONNA ARPALICE
La nonna ha vissuto la guerra a Torino
sotto i bombardamenti. Ricorda che le
strade erano pieni di morti e non si
poteva
neanche
camminare.
Matteo Lozza
NONNA FIORELLA
Da Milano ero sfollata a Viggiù. Un
intero squadrone del Savoia Cavalleria
attraversò il paese. I militari scrivevano
frettolosamente l’indirizzo dello loro
famiglie, pregandoci di dare notizie del
loro passaggio. Noi cercavamo di
rincuorarli e di dare loro viveri. Li
abbiamo accompagnati al confine con
le lacrime agli occhi.
Luca Delrio
NONNO GAETANO
Avendo vissuto l’esperienza di questo
terribile conflitto, che ha portato morte
e distruzione in tutto il nostro paese,
nonno Gaetano augura alla gioventù di
oggi di ricordare questi fatti come
ammonimento, affinché questi tragici e
drammatici eventi non accadano più.
Paolo Galli
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scuola
11
Nuova dirigente scolastica
all’istituto comprensivo
Le mansioni della manager scolastica raccontate da lei stessa
Care famiglie,
essere approdata all’istituto comprensivo di Viggiù è per
me una tappa importante, poiché in questi territori ho
mosso i primi passi da insegnante, ho maturato le mie
esperienze più significative ed ho consolidato la mia
professionalità.
Ho vissuto e vivo esperienze di management anche al di
fuori della scuola perché credo che sia importante
confrontarsi con la cultura d’impresa, ma i giovani
rimangono la vera passione della mia vita.
Proprio perché conosco il mondo delle
aziende e quello che cercheranno un
giorno alle nuove generazioni, ho maturato
alcune convinzioni che vorrei condividere
con voi.
La prima tra queste, trae origine da una
frase di Goethe che dice: “ trattate un
essere umano per quello che è, e rimarrà
quello che è. Trattate un essere umano per
quello che può e che deve essere e
diventerà quello che può e deve essere”.
Come non riconoscere la modernità e la giustezza di
questo pensiero?
Ogni giorno, il mio ruolo di dirigente scolastico m’impone
di avere ben presente alla mente questi concetti, poiché le
esigenze di un mondo in continua e rapida evoluzione,
richiedono la valorizzazione di un potenziale delle persone
e che, quindi venga dato ad ogni individuo la possibilità di
esprimere il meglio di sé per contribuire a costruire un
mondo migliore.
Perseguire questi obiettivi può apparire sicuramente
ambizioso, la scuola oggi non può darsi traguardi di basso
profilo: i giovani, una volta diventati adulti, non ce lo
perdonerebbero.
D’altra parte obiettivi ambizioni non devono essere
appannaggio solo di pochi ma, richiedono inevitabilmente
uno sforzo comune. Per questo motivo la scuola, oggi più
che mai, deve porsi al cuore di un processo di
valorizzazione delle risorse umane che veda coinvolti tutti
gli attori sociali, nessuno escluso.
Coerentemente con questa visione chiederò a tutti coloro
i quali operano, a vario titolo, nel territorio, un
supplemento d’impegno verso la nostra scuola.
Le sfide che attendono i cittadini di domani devono vedere
la scuola impegnata in prima fila, ma la scuola deve a
proprio volta trovare il supporto concreto da parte di tutti:
dai comuni alla aziende, dai Comitati genitori a tutto quel
mondo di piccolo e grandi realtà, che gravitano al nostro
I.C. per tutte queste ragioni dobbiamo quindi investire sui
giovani.
Occorre dar quindi a loro il nostro impegno la nostra
esperienza il nostro esempio la nostra competenza, ma
occorre anche che la scuola abbia le risorse necessarie per
raggiungere tali obiettivi.
La qualità è un ambito mentale rivolto
all’eccellenza, ma richiede anche adeguate
risorse economiche che il territorio può e
deve esprimere.
Se affermiamo di credere nei giovani,
dobbiamo mostrare concretamente di avere
cura della nostra scuola che rappresenta
una tappa fondamentale per la costruzione
del nostro futuro.
Ho citato prima la parola cuore e ciò non è
stato casuale. Infatti, quando gli obiettivi
sono così di ampio respiro, non occorre mettere in campo
solo risorse e mezzi, ma occorre un supplemento d’anima,
una passione genuina e una buna dose di amore vero verso
ciò che si fa: in sintesi occorre metterci cuore.
Non dobbiamo dimenticare, infine che, la scuola deve darsi
ulteriore obiettivo di abituare giovani a coniugare termini
che la società, a volte, pone come antitetiche quali:
“competizione e solidarietà”, “risultati ed etica”, “libertà e
disciplina”,“ragione ed anima”.
Concludendo questo mio saluto invito tutti a raccogliere
queste sfide. Sono certa che ognuno metterà la propria
parte di cuore e ragione, di impegno e di responsabilità.
Ponendo le basi per ottenere successi e risultati e se questi
arrivassero in misura minore, rispetto alle nostre
aspettative, ci saremmo comunque incamminati nella
giusta direzione.
Un caloroso saluto a tutti.
Il Dirigente Scolastico
Anna Politi
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12
Mense scolastiche:
che cosa è cambiato
La mensa della materna resta comunale. Istituita la Commissione Mensa
per le primarie. Nuovi menù stagionali per elementari e medie
Un caro saluto alla nostra cara Angela
Chillemi, cuoca della scuola materna,
che dopo 30 anni di servizio è andata
in pensione.
Ricorderemo con affetto le sue specialità culinarie ed il buon rapporto
con i “suoi” bambini. Nonostante questo, la volontà dell’amministrazione è
stata di mantenere le mense alla
scuola materna gestite direttamente
dal comune, un impegno assai importante che continuerà con il buon lavoro della sig. Cadei; la quale “guiderà” le mense delle materne supportata come si deve da validi collaboratori.
Per quanto riguarda le mense delle
scuole elementari, è stata istituita,
con deliberazione di consiglio Comunale n° 22 del 11 giugno 2007 la
Commissione Mensa, frutto di un lavoro congiunto tra amministrazione
comunale, comitato genitori e dirigenza scolastica.
La commissione, composta da genitori, rappresentati della direzione didattica e dei docenti e in collaborazione
con l’amministrazione
comunale, avrà il compito di monitorare e suggerire proposte sulla gestione del servizio.
I genitori avranno il compito di effettuare visite ispettive alle mense scolastiche.
Per tale compito l’amministrazione
Comunale si è impegnata ad organizzare per i genitori eletti un corso di
formazione inerenti le tematiche collegate con tale servizio.
Inoltre la novità di quest’anno sono i
nuovi menù invernali ed estivi della
scuola elementare e media.
Sperando siano di gradimento per
tutti i bambini e i ragazzi vi auguriamo buon appetito.
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13
Apre un nuovo ambulatorio
per la prevenzione dei tumori
Dalla collaborazione fra la Lega Tumori della Provincia di Varese
e l’amministrazione comunale è nata una convenzione per l’apertura
di un nuovo centro medico presso l’istituto Madonna della Croce
A luglio l’amministrazione ha consegnato il premio “Città di
Viggiù” che è stato conferito alla memoria di due persone
distintesi nel campo sociale. Durante questa cerimonia
abbiamo avuto un primo incontro con il Presidente della Lega
Tumori della provincia di Varese, nel quale ci proponeva in
collaborazione con l’Istituto Madonna della Croce la
possibilità della riapertura dell’ambulatorio di prevenzione al
tumore al seno, chiuso dopo la morte del Dott. Fontana, una
delle persone premiate in quel pomeriggio l’altro era il nostro
caro Ughetto Roncoroni.
L’amministrazione, sensibile verso queste problematiche
stipulerà una convenzione con la Lega Tumori per l’apertura
dell’ambulatorio, presso l’Istituto Madonna della Croce, che
prevede l’acquisto dell’attrezzatura mediche che serviranno
per lo svolgimento dell’attività di prevenzione.
Speriamo che questa collaborazione possa comprendere
anche altri interventi che aiutino gli ammalati ad affrontare
con dignità e con serenità la malattia che li ha colpiti.
IL FARMACO
A CASA TUA
Il progetto “Il farmaco a casa tua”, è stato promosso dalla
Federfarma in convenzione con Euro Securitas Service Srl, il
Comune di Viggiù ha aderito a quest’iniziativa sicuro che
questo progetto fosse indispensabile ai cittadini di Viggiù
anziani e non.
IL SERVIZIO A DOMICILIO
In cosa consiste questo servizio? Si chiederà il cittadino.
Grazie a questo servizio, il cittadino, in possesso di ricetta
medica che prescrive il farmaco necessario, potrà rivolgersi
negli orari, serali e festivi, di chiusura della farmacia di
Viggiù, al numero 0332 47 48 95, il personale della
EUROSECURITAS provvederà a ritirare la ricetta presso il
domicilio del paziente, prelevare presso la farmacia di turno
più vicina, senza alcun costo aggiuntivo se non il ticket
richiesto, il farmaco e consegnarlo al domicilio del paziente,
il servizio ribadiamo è GRATUITO.
NUOVO NUMERO DELLA GUARDIA MEDICA
Vi vogliamo informare che è cambiata la sede della Guardia
Medica. Ora si trova a Besano in via Restelli al civico 4.
Il nuovo numero telefonico è lo 0332 91 70 73.
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14
sanità
Anziani in ospedale
con la Croce Rossa
Il Comune ha stipulato una convenzione con la
C.R.I.Valceresio per il trasporto degli anziani alle
strutture sanitarie per analisi e terapie
È risaputo… da più parti ci hanno segnalato che la difficoltà più grossa per
i nostri anziani è il trasporto è “chi
mi porta all’ospedale per questa terapia… per l’esame… i miei figli lavorano …, sono solo, ecc”. Ecco la risposta.
Il Centro Anziani ha donato una cifra
all’amministrazione comunale impegnando questo ente ad offrire una risposta professionale a questo problema. L’amministrazione ha stipulato
una convenzione con la C.R.I. Comitato Valceresio per il trasporto di persone anziane alle strutture sanitarie per
analisi o terapie varie. A questo servizio posso accedere tutti i soci del Centro Anziani di Viggiù e anche gli altri
anziani con modalità diverse. Siamo sicuri che anche questo servizio, come
altri già attivi sul nostro territorio, possano aiutare a migliorare la vita dei nostri cittadini anziani.
2/3 (limite del 67%) o in attesa del
suo riconoscimento impossibilitati ad
usare mezzi pubblici.
- Anziani che devono sottoporsi ad
esami invasivi che necessitano di
assistenza e che non abbiano i
requisiti del punto 1.
TARIFFE
CRITERI D’ACCESSO AL SERVIZIO
- Anziani ultra sessantacinquenni senza
disponibilità di auto propria, i cui figli
o congiunti siano impossibilitati per
motivi di salute o di lavoro ad
accompagnare i propri congiunti.
- Anziani con invalidità superiore ai
- Euro 8 per ogni trasporto dei soci del
centro anziani residenti a Viggiù
- Euro 20 per ogni trasporto dei soci
del centro anziani residenti in altri
comuni.
- Euro 40 per ogni trasporto per
qualunque destinazione.
PROGETTO TARTARUGA
Il Comune di Viggiù è stato scelto dalla
Azienda Sanitaria Locale della Provincia
di Varese per avviare un’iniziativa per la
prevenzione degli infortuni domestici
negli anziani. Si tratta di una campagna
sperimentale, che prende il nome di
“Progetto Tartaruga”, attuata dal
Dipartimento di Prevenzione Medico
dell’ASL in collaborazione con il
Dipartimento ASSI sulla base di precise
indicazioni dei competenti Assessorati
Regionali.
Gli studi fatti dicono che gli incidenti
domestici, soprattutto le cadute, sono
inconvenienti molto più frequenti di
quanto si pensi e che le conseguenze
sulle condizioni di salute e di vita sono
spesso pesanti, in quanto in più della
metà dei casi portano a fratture degli
arti inferiori e possono lasciare residui
invalidanti permanenti.
Con questa iniziativa si desidera
conoscere quanto questi eventi sono
frequenti tra gli anziani di Viggiù,
individuando le cause più importanti,
in modo da studiare le soluzioni
possibili. Sarà attuata un’indagine
specifica da parte di volontari delle
Associazioni del nostro territorio,
istruiti in proposito, e verrà anche
organizzato un incontro pubblico di
presentazione dettagliata del “Progetto
Tartaruga”, al quale parteciperanno
tutte le figure sanitarie e sociali
coinvolte, ivi compresi i medici di
famiglia, che meglio d’ogni altro
conoscono le situazioni di salute dei
cittadini.
In seguito, dai primi mesi del nuovo
anno, prenderà il via la fase operativa
vera e propria.
Con questa prima presentazione si
vuole stimolare sin da adesso la
popolazione del Comune di Viggiù
affinché accetti questa iniziativa con il
dovuto spirito di collaborazione: dai
risultati di questa indagine e di questa
collaborazione l’ASL conta di trarre
indicazioni importanti per trovare
soluzioni applicabili a molti, ad iniziare
da tutti gli altri comuni del territorio
della Provincia di Varese.
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per i bambini
15
Nuovi giochi
ai giardini
pubblici
di Viggiù
Il parco giochi si arricchisce di
nuove altalene, di un ponte
tibetano e di uno scivolo per i
suoi piccoli utenti
Questa estate, per far rinascere i giardini pubblici di
Viggiù e per sopperire alla chiusura del parco della villa
Borromeo, sono stati istallati nuovi giochi per i bambini,
quali: altalene nuove, 1 ponte tibetano, ed uno scivolo.
In progetto c’è anche quello di portare i restanti giochi
di Villa Borromeo su ai giardini, creando in questo modo
un grosso centro per bambini e famiglie. I prossimi
sabati e domeniche primaverili potranno essere
trascorsi in un posto vicino casa facendo una semplice
passeggiata per le vie del paese e raggiungendo quel
luogo tranquillo e pulito. Giustamente per mantenerlo
tranquillo, pulito ed in ordine c’è sicuramente bisogno
del vostro aiuto. Come? Riprendendo coloro che
lasciano i loro cani sporcare qua e là, ma soprattutto
denunciando coloro che distruggono e bruciano tutto
ciò che non è loro.
L’amministrazione crede nelle famiglie e cerca di stargli
vicino anche in questo modo.
NOTIZIE DALLA POLIZIA MUNICIPALE
ADDIO ALLEVAMENTO CANILE ABUSIVO
Come molte sapranno, sul nostro territorio, poco tempo fa
era nato abusivamente un allevamento di cani. Venivano
allevati cani ritenuti pericolosi dalla legge, ROTT – WEILER.
Ma l’ufficio della Polizia Locale in collaborazione con
l’U.T.E. ha attivato procedure di recupero degli animali
(ricoverati in centri specifici), e sanzionato i responsabili di
tale attività.
UN GRAZIE ALLA
VIDEOSORVEGLIANZA voluta
dall’amministrazione comunale.
Più di un atto vandalico è stato
punito grazie alle riprese effettuate.
POTENZIAMENTO DEL SISTEMA
DI VIDEOSORVEGLIANZA
Con l’installazione di nuove linee, necessarie al
collegamento di ulteriori telecamere, sarà possibile a breve
controllare meglio il centro storico e punendo coloro che
transiteranno nelle zone a traffico limitato o
commetteranno atti vandalici.
La Polizia Locale ricorda:
1. Ordinanza numero 59 “Tutela ambientale: feci canine su
area pubblica. ot. n. 7567 del 18.07.2005
2. Ordinanza numero 25 del 26 maggio 2006.
“Regolamentazione dei fuochi all’aperto.
3. Ordinanza sul controllo delle bottiglie in vetro che non
devono uscire dai bar.
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16
raccordi ferroviari
La linea transfrontaliera
Arcisate - Stabio
Approvato il progetto del collegamento ferroviario fra i due centri
Il progetto del nuovo collegamento
ferroviario tra Arcisate e Stabio è stato
approvato. Il territorio viggiutese non
sarà attraversato, resta comunque il fatto
che anche per Viggiù sarà di estrema
importanza. Il progetto prevede la
realizzazione ex novo di un raccordo
ferroviario a doppio binario tra
l’esistente linea ferroviaria Varese-Porto
Ceresio e la tratta Stabio-Mendrisio,
nonché
il
raddoppio
(con
abbassamento del piano del ferro a circa
8 mt) della tratta ferroviaria esistente
Arcisate - Induno. Sarà costruita una
nuova fermata ferroviaria al confine
italo–svizzero (località Giaggiolo). Il
tutto comprenderà ben 8, 42 km di
nuova linea ferroviaria in territorio
italiano, di cui 3,5 km in trincea
profonda, 2 km in galleria e 500 m in
viadotto e il rimanente in trincea non
profonda e rilevato. Il costo dell’intero
progetto sarà di 223 milioni di Euro per
la parte italiana e di 87 milioni di Euro
per la parte svizzera.
Ma quali sono i vantaggi di tale
realizzazione?
1. integrazioni degli orari tra il sistema
regionale svizzero e quello lombardo.
2. treni moderni del tipo FLIRT:
silenziosi e confortevoli.
3. riduzione del traffico motorizzato
4. maggior attrattività economica dei
comuni: sistema unico di mobilità tra
Como,Varese, Mendrisiotto, Lugano.
5. collegamenti transfrontalieri cadenzati.
Nel 2008 sarà espletata la gara d’appalto
integrata, e nel 2009 partiranno i lavori
che termineranno entro il 2013.
Il percorso ferroviario non interseca le
Zone di Rispetto (parte Italiana) e di
Protezione (parte Svizzera) dei pozzi
captati ad uso idropotabile. Le zone di
protezione I, II e III del pozzo di
captazione 626.36 del Comune di
Stabio e le Zone di Rispetto dei pozzi a
nord di Gaggiolo di proprietà
dell’ASPEM del Comune di Cantello
vengono evitate completamente
passando a valle dei pozzi.
Unica eccezione è l’intersezione del
tracciato con la Zona di Rispetto dei
pozzi di Varese ad Arcisate.All’interno di
queste aree vige il divieto di disperdere
nel sottosuolo acque di dilavamento
potabile dai pozzi ASPEM.
Le indagini hanno confermato che
lungo il tracciato non vi è
un’interferenza diretta con la falda
freatica, con i corsi d’acqua superficiali
o con il substrato roccioso. La fermata
seminterrata del Gaggiolo verrà eseguita
nei
materiali
ghiaiosi-sabbiosi
superficiali, poco
coesivi, ma
verosimilmente al di sopra della quota
della falda in condizioni normali, mentre
sussistono dubbi in caso di falda alta. Lo
soluzione A
provenienti da strade e piazzali; è inoltre
vietato l’uso di pesticidi e fitofarmaci
per la disinfestazione della sede
ferroviaria. Lungo il percorso la
soggiacenza della falda è superiore ai 10
m, ad eccezione dell’attraversamento
della Bevera e della piana tra Stabio e
Gaggiolo, dove varia da 1 a 5 m. Sono
state fatte indagini geognostiche allo
scopo
di
verificare
l’effettiva
interferenza idrogeologica fra i terreni
interessati dalle opere di fondazione
profonde
del
viadotto
d’attraversamento della Valle della
Bevera e l’acquifero captato a scopo
scavo della trincea è prevista fino alla
profondità di circa 10m per una
lunghezza di circa 400m.
Per la realizzazione di ambedue i ponti
sui torrenti Gaggiolo e Laveggio si
prevedono fondazioni sui terreni fluviali
e fluvioglaciali, costituiti da ghiaie
frammiste a sabbie. La quota dello scavo
per i plinti di fondazione del ponte sul
Gaggiolo è situata a circa 4 m al disotto
dell’alveo del fiume. Le fondazioni del
ponte sul Laveggio sono invece più
superficiali e si situano a 2 m circa al di
sotto della quota del fiume.
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storia locale
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Eroi viggiutesi in mostra
Il 2 giugno al Museo Butti è stata
inaugurata
una
mostra
voluta
dall’amministrazione comunale e dal
professor Nino Cassani per ricordare il
duecentesimo della nascita di Garibaldi.
Cinque anni prima della nascita di
Giuseppe Garibaldi, il 2 marzo 1802
vide la luce in Viggiù Felice Isaia Argenti
figlio di David e di Marianna Ganna.
Poco più che adolescente lasciò il paese
per andare a Milano a studiare presso la
Ragioneria Arcivescovile ma nell’aprile
del 1821 corse in Torino a tramare per
l’indipendenza italiana. Compromesso si
rifugiò a Genova, da dove prese il mare
per la Spagna e giusto in tempo per
sostenere la rivoluzione liberale, per poi
riprende di nuovo il mare, ovvero
l’oceano, fino ad approdare in Messico,
dove partecipò alla detronizzazione
dell’imperatore e alla formazione della
repubblica. Nello stesso tempo anche
Garibaldi fu condannato a morte, ma dal
Regno Sabaudo. Scappò in Francia che
lasciò negli ultimi giorni del 1835 per la
volta del Brasile. Così pure l’Argenti,
quando l’imperatore Ferdinando I,
succeduto al defunto Francesco I, con
atto di sovrana clemenza commutò la
pena del carcere ai condannati dello
Spielberg, con la deportazione in
America, lasciando però ai medesimi il
crudele dilemma del carcere o
dell’esilio perpetuo, preferì il secondo.
Nel 1836 attraversò nuovamente
l’Atlantico, questa volta in compagnia
del compaesano Giovanni Albinola, che
aveva trascinato nelle file della
Carboneria, e condannato a otto anni di
carcere duro allo Spielberg. D’oltre
oceano ritornarono sia Giuseppe
Garibaldi, con un gruppo di suoi fedeli
legionari, sia Felice Argenti. Viggiù
partecipò offrendo, il 21 agosto, alloggio
e viveri a N° cento dieci uomini della
Colonna Garibaldi compresi 6
Ufficiali e due di Cavalleria, i quali
presero alloggio nelle chiese di St. Elia
sopra Viggiù, e St. Martino e, forse, nei
dì seguenti due buoi al resto dei
legionari accampati a Induno. Viggiù
venne occupata dagli Austriaci e un
consistente numero di truppa, fino al
1854, tenne residenza in paese: gli
ufficiali con i loro cavalli nella casa
Giudici (l’attuale Municipio), un tenente
nella casa del sacerdote don Antonio
Viola, i soldati nelle chiese del Rosario e
di San Martino, in Villa Borromeo, nelle
case di Pietro Bottinelli, dei Fratelli
Catella, dei Gamba-Marinoni e in un
locale alla Baraggia. Lo stesso 23
maggio, come ricordò la deputazione
comunale, il comune di Viggiù,
Distretto di Varese, [fu] uno fra i primi
e fortunati paesi di Lombardia a
spiegare la nazionale bandiera, e
proclamare la Sovranità del prode Re
Vittorio Emanuele nel mentre che il
Signor Dottor Piazza Paolo diede
opera energica per l’organizzazione
della Guardia Nazionale, ed indi di
conformità al mandato del Regio
Commissario Sardo, in data 25
Maggio 1859 N° 51, provvide con
attività e patriottismo alla sicurezza
del paese minacciato da nuova
invasione delle truppe nemiche.
Neppure i Viggiutesi stettero con le
mani in mano, undici giovani, seguendo
gli impulsi della natura… si sono
presentati volontariamente al Corpo
del generale Garibaldi, erano:
Giuseppe Balzaretti di Ambrogio, i
fratelli Francesco e Angelo Buzzi Croce
di Maurizio, Severino Buzzi Donato di
Gabriele, Francesco Cassi del fu
Bernardo, Gaetano Checchi di
Giuseppe, Giovanni Franzi di Gerolamo
del Casino, Ludovico Malnati di
Francesco, i fratelli Carlo e Giuseppe
Molina di Giuseppe e Pietro Rizzi del fu
Domenico. Purtroppo la guerra, con il
passare dei giorni, si fece sempre più
cruenta, finché l’8 luglio, furono firmati
a Villafranca i patti dell’armistizio, che
dovevano preludere la pace, pace che fu
poi sottoscritta tra l’imperatore dei
francesi e l’imperatore d’Austria con
patti precisi: «Confederazione italiana
sotto la presidenza onoraria del Papa.
L’Imperatore d’Austria cede i suoi diritti
sulla Lombardia all’Imperatore de’
Francesi, che li rimette al Re di
Sardegna.Amnistia generale».
Contemporaneamente altre innovazioni,
più o meno forzate, si dovettero
affrontare: Al ritratto dell’Imperatore
d’Austria prima d’ora esposto nelle
Scuole Elementari Comunali deve
essere senza ritardo sostituito quello
del Magnanimo Nostro Re S. M.Vittorio
Emanuele IIdo; Sua Maestà il
Magnanimo Nostro Re Vittorio
Emanuele mercoledì prossimo 17
corrente mese [agosto 1859] entrerà in
Varese di buon mattino. Partì da
Quarto il 6 maggio 1860 con un migliaio
di compagni, provveduti di armi,
vestiti parte alla foggia del 1848, con
berretto da guardia nazionale, parte
con cappotti militari prendendo il
mare a bordo di due battelli. Alla fine
Garibaldi ritornò a Caprera e Gerolamo
Bottinelli a Viggiù, dove oltre far parte
attiva nella Guardia Nazionale, vide
partire altri Viggiutesi a combattere per
ingrandire i confine d’Italia; con gran
entusiasmo accolse il 20 settembre
1870 l’annunzio che le truppe italiane
erano entrate in Roma e fu invaso di
gioia nel vedere come la popolazione
sorse entusiasta a dar segni del suo
contento coll’improvvisare la sera del
21 una luminaria alle case con
bandiere tricolori e spari di
mortaretti. La mostra proponeva due
fucili della Guardia Nazionale, quattro
sculture in gesso: il busto di Felice
Argenti eseguito da Stefano Butti, il
bassorilievo del podestà di Varese Carlo
Carcano, il modello del Cacciatore delle
Alpi di Luigi Buzzi Leone, il bozzetto per
il monumento del generale Giuseppe
Sirtori d’Enrico Butti,
(articolo tratto da “R come Risorgimento a Viggiù – 1820/1870: cinquant’anni pericolosamente vissuti” di Beppe Galli e Daniele Trentini).
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18
gruppi consiliari
OBIETTIVO VIGGIÙ
Gentilissimi lettori/lettrici, avrei voluto scrivere questo articolo
esprimendo la mia opinione su alcuni importanti argomenti che
riguardano le infrastrutture e gli investimenti che saranno effettuati nei
prossimi anni sul nostro territorio: mi riferisco alla tratta ferroviaria
Arcisate-Stabio che consentirà il collegamento veloce con Malpensa e
con l’Europa. Ho deciso invece che Vi scriverò del nostro territorio, ma
non di opere da fare, ma della CANCELLAZIONE di un Ente che del
territorio è sato per tanti anni sicuro, positivo protagonista. Quando
questo giornalino arriverà nelle Vostre case, la Finanziaria avrà terminato
il suo iter parlamentare e sarà stata resa definitiva! Cosa ha previsto la
Finanziaria? Cari lettori, ha previsto la CHIUSURA della nostra
COMUNITÀ MONTANA DELLA VALCERESIO! Dopo anni di ‘onorato
servizio’, il Governo di centro sinistra ha pensato che il nostro ente è
inutile: ha deciso che la Comunità Montana della Valceresio non è
sufficientemente ‘alta’ per continuare ad esistere! Il Governo ha deciso
che tutti i servizi che la Comunità Montana svolge nel nostro territorio
non sono importanti! E allora mi domando e invito Voi a dare una
risposta: il Governo avrà pensato alle tante persone e nostri concittadini
che negli ultimi anni hanno usufruito dei servizi del Piano di Zona? Avrà
pensato ai tanti genitori che hanno mandato i loro figli a frequentare i
corsi di meccanico o di idraulico presso la scuola di formazione
professionale di Bisuschio? Avrà pensato a quegli instancabili lavoratori
delle strutture sanitarie (ospedali, case di riposo come l’Istituto Madonna
della Croce,il Molina di Varese e altri) che hanno frequentato i molti corsi
gratuiti di Ausiliaria Socio Assistenziale e di Operatore Socio Sanitario per
essere meglio preparati e qualificati con i loro pazienti? Avrà pensato a
tutte quelle opere che in questi anni si sono potute realizzare grazie ai
contributi della Comunità Montana come la rotonda in località Quattro
Strade di Baraggia o quella di Cantello o di Cuasso o di Induno Olona?
Avrà pensato a come sarebbe il lago Ceresio se la Comunità Montana non
avesse realizzato il grande depuratore di Valle? Francamente credo
proprio che anche questa volta stiamo subendo un FURTO: il Governo ci
vuole far credere che questo provvedimento serve per tagliare la spesa
pubblica! No: questo provvedimento è uno SCIPPO legalizzato: ci stanno
togliendo risorse economiche che verranno destinate a chissà quale ente
davvero inutile, a chissà quale ‘cassa’ pronta ad accontentare gli amici di
turno. Voglio esprimere la mia solidarietà a tutti i dipendenti della
Comunità Montana Valceresio che vivono questi momenti
nell’incertezza. Vorrei che il prossimo Natale regalasse certezze per il
futuro e serenità per le famiglie.
Il capogruppo Emanuele Cadei
PROGETTO GLOBALE
Trasporti tranfrontalieri e realtà viggiutese
Cari lettori,come molti di Voi sapranno è già da anni che la nostra comunità
è parte attiva di un progetto di valorizzazione economica, paesaggistica e
sociale del territorio del complesso Monte San Giorgio – Pravello – Orsa.
Inoltre la presenza dell’aeroporto internazionale di Malpensa nelle
immediate vicinanze fa del nostro territorio un crocevia di riconosciuto
interesse per le comunicazioni nord-sud Europa che ci mette in posizione
di vantaggio e ci dà ampie possibilità di sviluppo. In questo contesto va
collocato il progetto della linea ferroviaria Arcisate-Stabio-Mendrisio (tratto
fondamentale per la connessione Lugano – Malpensa) i cui finanziamenti
da parte del Canton Ticino sono già stati resi disponibili e i lavori a mia
conoscenza dovrebbero già partire nel 2008 dalla stazione di Mendrisio,
anche se e’ difficile dire se gli impegni di spesa verranno mantenuti viste le
universali problematiche finanziarie che affliggono ormai tutte le
istituzioni di tutti gli stati.Questi sono i fatti.La posizione del nostro gruppo
e’ di condivisione del progetto: anzi noi sollecitiamo, per un’impresa di
questo genere,un impegno primario di tutte le amministrazioni interessate,
in primis la nostra.Tuttavia i problemi che intravediamo sono legati ad una
possibile violazione del territorio senza una conseguente crescita socioeconomica delle nostre aree: esiste il forte dubbio che la linea si possa
trasformare nel tempo in un canale di comunicazione quasi esclusivamente
destinato al trasporto di merci, senza prevedere un’adeguata ricaduta sul
territorio dei vantaggi che tale infrastruttura potrebbe generare (es.
incremento del turismo e infrastrutture annesse). In tal senso l’impegno
delle amministrazioni locali deve farsi forte e preciso: definire fin da
principio i limiti d’utilizzo di una tale risorsa mi sembra fondamentale al
fini di non trovarsi in casa il problema quando ormai le cose sono fatte e
cioè quando le possibilità di trattativa per le nostre amministrazioni
sarebbero ormai inesistenti. Dobbiamo comunque essere tutti coscienti
che un costo per tale opera andrà comunque sostenuto in termini
ambientali. Difficile ad oggi stabilire se il costo sarà congruo: analizzando i
vari obbiettivi del piano integrato di sviluppo locale a valenza
transfrontaliera proposto nel progetto INTERREG III si direbbe di sì: resta
fermo l’impegno delle nostre amministrazioni a perseguire fattivamente
tutte le tappe e gli obbiettivi di del piano di sviluppo perché solo in questa
prospettiva acquisterà un senso concretamente vantaggioso per tutta la
nostra comunità la costruzione della ferrovia Mendrisio-Arcisate.Vogliamo
comunque ribadire che anche se è operativa una commissione di
pianificazione e controllo del progetto INTERREG III (nel quale va
inquadrata la realizzazione della linea ferroviaria), il nostro gruppo non
smetterà di vigilare su tutti gli sviluppi.L’altro problema serio che intravedo
è la mancanza di una chiara pianificazione temporale dei lavori: con
l’evolvere così rapido delle condizioni economiche degli stati interessati
non e’ da escludere che si possano nel frattempo affermare soluzioni
alternative, bruciando questa opportunità. Ricordo con un certo ironico
sorriso una domenica mattina di molti anni fa quando nella Stazione di
Arcisate si inaugurava “virtualmente” il tratto di ferrovia Arcisate –Stabio: la
mia personale speranza era forte. Si prospettava il 2008 come l’anno della
messa a regime del servizio ferroviario, purtroppo un tempo disatteso. Ma
forse ora le condizioni sono migliorate: il governo nazionale attraverso
Regione, Provincia e Comunità Montana sta procedendo agli impegni di
spesa: 203,7 milioni di euro sono stati inseriti nell’accordo stipulato per il
nuovo collegamento transfrontaliero Varese-Mendrisio e il Ministero delle
Infrastrutture si e’ impegnato a garantire le necessarie risorse finanziarie, a
decorrere dal 2008, tenuto anche conto che la Confederazione Elvetica ha
già provveduto al finanziamento degli interventi ricadenti nel proprio
territorio (anche se probabilmente anche la Confederazione Elvetica
ritarderà ancora la partenza dei lavori). Ritornando ad una realtà un po’ più
piccola ma non meno importante, i nostri giardini pubblici con il loro
complesso polifunzionale si potrebbero ben candidare come struttura di
riferimento e sviluppo per tutto il complesso di rappresentanza e di
promozione che il progetto INTERREG richiede. Soprattutto ritengo
pagina
gruppi consiliari
fattibile negli spazi del polifunzionale una possibile sede di un organismo
operativo che instradi le realtà economiche,sociali e culturali locali in tutte
quelle possibilità che il progetto di cooperazione internazionale apre. Lo
sforzo della nostra amministrazione in tal senso dovrà essere grande e
ampio soprattutto in un’analisi preventiva di tutti quegli aspetti della nostra
comunità che possono essere valorizzati senza pagare un prezzo troppo
alto per lo sviluppo: i vincoli che il nostro territorio c’impone sono alti ed
è dovere primario di qualsiasi amministrazione rispettarli. Se comunque
volessimo nel frattempo vivacizzare, almeno per il periodo estivo, i giardini
pubblici, uno dei più suggestivi angoli verdi di Viggiù, basterebbe crearvici
un piccolo punto di ristoro e vedere se, sistemando i campi da bocce e
cercando, ancora una volta, una strada percorribile per la gestione dei
campi stessi, si riesca ad innestare nei Viggiutesi la passione per questo
sport così socialmente valido. Mi rendo conto che esperienze di questo
genere sono già state fatte nel passato ma proprio perchè in alcuni periodi
hanno anche ben funzionato, varrebbe la pena di capire quali sono stati i
presupposti e i problemi che hanno fatto morire queste attività (mancanza
di finanziamenti? poca chiarezza nei rapporti della gestione? disinteresse
delle persone?). Inoltre credo che come parco pubblico necessiti di
un’area recintata per i cani (naturalmente confidando sul senso civico dei
padroni), evitando l’anacronistico e sbrigativo divieto di ingresso ai cani.
Colgo l’occasione per salutare tutti i lettori e per augurare serenità in
occasione delle prossime festività natalizie
.Il capogruppo Luca Belluzzi
LEGA NORD
Linea ferroviaria Arcisate–Stabio: un progetto che sembra avere
finalmente raggiunto il traguardo di partenza. Sono stati infatti promessi i
200 milioni di euro che dovrebbero coprire i costi, per parte italiana, di
quest’importante opera che consentirà un collegamento diretto tra la
provincia di Varese e il Canton Ticino. I lavori dovrebbero cominciare nel
2008 e la messa in esercizio è prevista per il dicembre 2011. La linea
misurerà 17.7 chilometri di lunghezza dei quali 11,2 in territorio italiano
e 6.5 chilometri in territorio svizzero. Da parte svizzera si prevede la posa
di un doppio binario e il potenziamento degli impianti della stazione di
Mendrisio. Ma vediamo le motivazioni che hanno portato a questo
progetto e a queste scelte. Il collegamento con il Canton Ticino era già
una realtà nella nostra area sino a un secolo fa con la linea della Valmorea,
quando i cittadini della provincia di Varese potevano fare affidamento su
di una rete ferroviaria ben più funzionale di quanto sia oggi disponibile
all’utenza di questo inizio di ventunesimo secolo. Purtroppo sfortunate
scelte politiche e commerciali, incoraggiate e soprattutto favorite per
meri fini utilitari da famiglie della grande industria, portò all’abbandono
di determinate tratte ferroviarie a favore dello sviluppo del trasporto su
gomma, con gli effetti deleteri che abbiamo sotto i nostri occhi tutti i
giorni: traffico incontrollato, inquinamento ambientale, inquinamento
acustico, sempre maggiori oneri a carico delle famiglie, che sono
obbligate a servirsi principalmente dei propri mezzi per gli spostamenti
(vedi costi del carburante sempre in aumento, costi del mezzo,
assicurazioni, bolli, autostrade e chi più ne ha più ne metta).Tutto ciò ha
portato ad un’indiscutibile deterioramento della qualità della vita. Oggi
giorno però, una più accresciuta sensibilità ambientale e nondimeno
specifiche strategie commerciali sviluppatesi a livello europeo,
favoriscono il ritorno al trasporto ferroviario, mai abbandonato tra l’altro
19
dai nostri partner europei, com’è invece accaduto presso i nostri lidi.
Oltremodo a seguito della sempre più spiccata tendenza alla
globalizzazione dell’economia, si richiedono collegamenti sempre più
efficienti e veloci tra le varie aree di sviluppo europee.Tutto ciò a portato
alla necessità di un adeguamento delle nostre infrastrutture, rimaste per
certi versi ancora a livelli ottocenteschi, per poter far fronte alle continue
esigenze del mercato e della mobilità. Dobbiamo quindi vedere in questo
contesto la riapertura di questo fondamentale collegamento ferroviario
che permetterà alla provincia di Varese di trovarsi più vicina ai mercati del
centro e del nord Europa (vocazione storicamente propria della città di
Varese, sviluppatasi nel medioevo come importante nodo commerciale
per le merci che transitavano, attraverso il Seprio, dal Ducato di Milano
verso i vari mercati del Centro Europa e viceversa). Quest’opera
consentirà finalmente di collegare la rete ferroviaria varesina alla
prossima linea ad alta velocità che, attraverso il Gottardo, collegherà il
nord al sud dell’Europa in tempi molto più brevi. Sino a questo momento
di fatto, il sistema dei trasporti lombardo era ed è basato su una pressoché
totale dipendenza dal capoluogo milanese che funge tuttora da snodo
unico di tutto il sistema viario regionale. Ciò, per quanto inevitabile data
la posizione centrale della città di Milano, ha avuto per effetto un
aumento esponenziale del traffico, a seguito del forte sviluppo
economico della regione. Aumento non più sostenibile dalla rete viaria
milanese, che ha portato e porta a continue ripercussioni negative di un
sistema che oramai tende al collasso ogni giorno che passa (ne sanno
qualcosa coloro che sono costretti a muoversi sulla famigerata A4 dove
non passa giorno che non ci s’imbatta in interminabili code e continui
incidenti). In questo contesto dobbiamo inquadrare anche il decennale
progetto dell’autostrada Pedemontana che,assieme al progetto ferroviario
Arcisate- Stabio, dovrebbe aiutare a snellire e velocizzare il movimento
delle persone e delle merci, senza trovarsi più obbligati a dover transitare
per lo snodo di Milano, oramai incapace di assorbire la crescita
esponenziale del traffico commerciale e non. L’idea della bretella
ferroviaria tra Arcisate e Stabio viene quindi ad assumere caratteri più che
positivi per molteplici motivi: il vantaggio che ne trarrà la popolazione
delle valli di confine, tra cui la nostra Valceresio e in particolare pensiamo
ai pendolari, che potranno raggiungere Lugano con notevoli risparmi di
tempo. La velocizzazione nel movimento delle merci a livello locale. La
possibilità per gli utenti svizzeri di disporre di un collegamento diretto
con l’aeroporto di Malpensa, con tutti i benefici che ciò ne derivano per
la nostra provincia e la regione. Sono infatti previsti da parte svizzera treni
InterRegio ogni due ore da Lugano per il nostro Hub. Non dimentichiamo
che in un momento in cui le strategie commerciali della compagnia di
bandiera sono più che mai confuse, per non dire ambigue, diviene
sempre più necessario, se non vitale, aprirsi a nuovi mercati e ciò nella
presa d’atto di Malpensa come importante bacino di sviluppo economico
e lavorativo per gli abitanti della provincia di Varese.
In questo ambito la linea Arcisate –Stabio assume una valenza più che
positiva ed è un risultato che premia l’attenzione e l’importante lavoro
svolto dalla giunta provinciale, presieduta dal presidente Marco
Reguzzoni, che con il suo lavoro e supporto concreto a tale progetto ha
fatto si che si potesse giungere a questi importanti risultati e che il
collegamento tra territori transfrontalieri della Regio Insubrica non fosse
solo un proposito sulla carta ma una concreta realtà.
GianPietro Gallinelli
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20 associazioni
Le Penne Nere in trincea
sulla Linea Cadorna
Gli Alpini si adoperano per la manutenzione e la salvaguardia del fronte
Nell’anno 2005 l’amministrazione
comunale di Viggiù ha stipulato con il
gruppo alpini Viggiù-Clivio una
convenzione della durata di tre anni che
vedeva le Penna Nere impegnate in
trincea nell’ordinaria manutenzione del
tratto di linea Cadorna sita sul territorio
di Viggiù.
L’accordo prevedeva la falciatura
dell’erba, la ricostruzione dei muri a
secco, il taglio delle piante cresciute
all’interno dei camminamenti e la pulizia
degli sessi da foglie e rami secchi.
Devo ammettere che gli alpini, per
impegno e costanza sono andati oltre agli
accordi presi,a tal punto di coinvolgere la
protezione civile ANA della sezione di
Varese, la quale ha inserito tra i suoi
interventi il tratto di Linea che sovrasta
Viggiù…Mah!! Non solo lavoro.
Bisognava farla conoscere, così il Gruppo
Alpini Viggiù-Clivio ha creato (in casa) un
DVD musicato con 250 fotografie, dove si
spiega come, e perché, il Generale di
Pallanza abbia fatto costruire la suddetta
linea di demarcazione.
Per ultimo si è pensato alla
collaborazione con le scuole, qui gli
Alpini, zaino a terra, sono entrati di
persona nelle aule tenendo vere e
proprie lezioni di storia, per poi passare
in un secondo tempo a portare le
scolaresche in prima linea tra trincee e
camminamenti. Si è così iniziato dalla 3^
liceo dell’Istituto di Bisuschio, per poi
passare ad altri istituti scolastici della
Valceresio, e via tra associazioni varie, ad
un gruppo di docenti del Liceo di
Gallarate, e comitive venute dalla vicina
Confederazione, gruppi e scolaresche, ed
altri,
impossibili
da
elencare
singolarmente.
Cogliamo l’occasione per ringraziare il
socio Luigi Ciceri per la disponibilità e la
professionalità nell’aver degnamente
sostituito i docenti durante le lezioni in
aula, proseguite poi in montagna. Di
sovente una delegazione del Gruppo
viene invitata a partecipare a simposi
inerenti alla Linea Cadorna, anche fuori i
confini della provincia di Varese, durante
le proiezioni di presentazione ritroviamo
sullo schermo fotogrammi inerenti al
tratto di Linea che va dal M0onte Orsa al
Monte Pravello, immagini acquisite da
uno dei 500 dvd che il Gruppo Alpini ha
messo in circolazione a titolo gratuito,
per portare alla conoscenza di tutti
un’opera di tale importanza ai fini storici,
turistici e culturali. Visto l’impegno
perpetuato sui vari fronti per la
salvaguardia e diffusione della Linea
Cadorna da parte del gruppo Alpini,
l’Amministrazione Comunale di Viggiù ha
ritenuto opportuno rinnovare ancora per
tre anni il rapporto di collaborazione, la
convenzione, dimostrandosi vero e
proprio collante tra Istituzioni, storia,
montagna e Penne Nere, nulla a vedere
con le penne di certi signori della carta
stampata che spesso e volentieri cadono
nei luoghi comuni, facendo paralleli tra la
figura degli Alpini e quella del vino
tralasciando per comodità “Del
Momento”, quei valori che animano
l’Associazione Nazionali SAlpini.
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associazioni
Il coro Stella Alpina
sulle rive della Moldava
21
Alla XXI edizione delle Giornate del Canto corale di Praga
Dopo le esperienze della Val Pusteria e di
Barcellona, per il Coro Stella Alpina di
Viggiù è arrivata un'altra soddisfazione a
livello canoro, e non solo, partecipare alla
21° Edizione delle Giornate del canto
corale di Praga, Praga Cantat.
Essendo una rassegna internazionale da
parte di tutto il coro vi era la
consapevolezza di un confronto con cori
provenienti da ogni parte del mondo.
Da parte del maestro Luigi Ciceri e di
tutti i coristi vi è stato un lungo lavoro di
preparazione, a livello di prove con
l'inserimento di nuovi pezzi, tra cui un
canto scritto da un compositore Ceko.
Il programma della nostra prima giornata
nella capitale Boema, inizia al Palazzo
Dell'Opera di Stato, per assistere al
Concerto Inaugurale tenuto dal Coro dei
Bambini di Praga con un repertorio di
canti di varie nazioni.
La bellezza del teatro, e la bravura dei
bambini ci ha catapultato nella storia e
nella cultura corale e musicale della città.
Il pomeriggio ecco arrivare il nostro
debutto.
In base al programma organizzativo il
Coro Stella Alpina doveva esibirsi presso
la casa di riposo che ospita i musicisti, il
concerto prevedeva dodici brani di canti
della montagna.
Il mattino seguente si faceva sul serio, si
andava al Palazzo Nazionale di Vinohrady
per un'esibizione di cinque brani nella
bellissima Sala Mayakovski in stile
barocco, molto simile alla Sala della
filarmonica di Vienna, ad impressionarci
oltre la sua maestosità, è stato il pensiero
di doversi esibire in una Sala tanto cara a
Mozart. A giudicare la nostra esibizione
era presente il Professor Felix Resch
docente al conservatorio Claudio
Monteverdi di Bolzano.
Al termine della prova il nostro Maestro si
è subito complimentato con i coristi per
la qualità del canto espressa, unanime
anche il giudizio espresso dal Professor
Resch durante il colloquio previsto dal
protocollo della manifestazione.
Il pomeriggio libero da impegni canori ci
portava a visitare le bellezze di Praga, che
essendo al centro dell'Europa ha raccolto
in se le migliori espressioni artistiche, che
vanno dalla musica alla letteratura e
teatro.
Dopo tanta cultura si ritornava al Palazzo
Nazionale di Vinohrady per la serata
conclusiva. Presenti venti cori per la
maggior parte misti, li, tutti i venti cori,
sotto la direzione dal maestro Jakub
Zicyha si sono esibiti nel canto Ceko in
Praga Carmina Resonant, le cui partiture
furono spedite ai cori partecipanti al
momento
dell'iscrizione
alla
manifestazione canora.
Terminato il canto, si è dato il via al fuori
programma, con due cori provenienti
dalla Germania ad intonare un loro canto,
nel frattempo si radunava anche la
rappresentativa Italiana con il Coro
A.N.A. Rocce Nere, la Corale polifonica di
Lavis ed il Coro Stella Alpina, si è iniziato
il primo canto, con la Montanara, poi tra i
coristi si è pensato ad un brano che
rappresentasse L'Italia, la scelta è caduta
sul Va Pensiero, all'improvvisato coro si
sono aggiunti i cugini Francesi, è toccato
al Maestro Ciceri disporre per sezioni il
coro misto composto da oltre cento
coristi, per poi dirigere il pezzo tratto dal
Nabucco di Verdi, penso che per tutti sia
stato difficile controllare l'emotività
dovuta dalla sacralità musicale della sala e
dal folto pubblico presente,al termine del
pezzo vi è stato un forte consenso,
confermato dal lungo applauso protratto
per molto tempo, una nuova esperienza,
mista ad orgoglio e soddisfazione,
nell'aver portato un pezzo d'Italia nella
capitale Boema.
pagina
22
auguri
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avvisi
DECALOGO DEL BUON CITTADINO
Se un buon cittadino vorrai sembrare, almeno 10 regole dovrai seguire
1.
Parcheggiare negli appositi spazi,
(non come nella fotografia).
2.
Non gettare mozziconi di sigarette e cartacce
per terra.
3.
Non lasciare le bottiglie di vetro
per la strada.
4.
Raccogliere i bisogni dei vostri cani
(c’è chi potrebbe pestarli).
5.
Mettere nei giorni prestabiliti la spazzatura la
plastica e l’umido per strada.
6.
Utilizzare la discarica di Piamo per buttare
il verde del proprio giardino.
7.
Utilizzare la discarica di Piamo per buttare
gli ingombranti.
8.
Evitare schiamazzi nelle ore notturne,
rispettando chi riposa.
9.
Rispettare gli arredi urbani,
sono nostri non vanno distrutti.
10.
Non danneggiare il verde pubblico.
AVVISO - CERTIFICAZIONE ENERGETICA
La Regione Lombardia in attivazione di una direttiva europea ha previsto, che a
partire dal 1/9/2007 per tutti gli atti di trasferimento a titolo oneroso di interi
edifici, è necessario l' ATTESTATO DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA che viene
sottoscritto da un libero profesionista. Dal 1/1/2008 tutti i progetti edilizi che si
presentano in Comune dovranno prevedere la relazione sull' isolamento termico
e la nomina del certificatore. Il certificatore esegue i calcoli e verifica che i lavori
siano eseguiti così come nel progetto per l' isolamento termico depositato in
comune, e rilascia al proprietario, ultimati i lavori, l' attestato di certificazione
energetica. Il proprietario deposita in Comune l' asseverazione del direttore
lavori, l' attestato di certificazione energetica e la ricevuta del catasto, ai fini del
rilascio dell' agibilità. Il Comune, sempre che la documentazione di cui sopra sia
completa e conforme, provvede a consegnare al proprietario dell' edificio entro
max 30 gg. una copia dell' ATTESTATO di CERTICAZIONE ENERGETICA timbrato
per accettazione dal Comune e, qualora sia prevista, la TARGA ENERGETICA da
apporre all' esterno. La finalità della nuova normativa è il risparmio energetico,
promuovere l' uso razionale dell' energia e favorire la produzione energetica da
fonti energetiche rinnovabili. L' ufficio tecnico è a disposizione per informazioni.
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I NUOVI ORARI
DEGLI UFFICI
COMUNALI