Dicembre 2007 - Comune di Viggiù
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Dicembre 2007 - Comune di Viggiù
Viggiù PERIODICO D’INFORMAZIONE COMUNALE [email protected] DICEMBRE 2007 2° suppl. al N. 5 del 20/04/2007 - di Notizie dal Comune - Tariffa ROC: "Poste Italiane spa - Spedizione in abb. postale - DL 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB BERGAMO" NdC 21 L’operato invisibile degli amministratori Molti interventi realizzati nell’ambito dei servizi non sono visibili ma sono indispensabili per la collettività Nel numero del giornalino di dicembre ripercorriamo un anno di lavoro per vedere quanto fatto. Mi rendo conto che a volte è difficile per un cittadino vedere ciò che l’amministrazione sta portando avanti; per questo ritengo utile utilizzare questo spazio per una rassegna di quanto fatto anche perché gli interventi sono in area ambiente e servizi. Vi invito fortemente a leggere questi articoli perché permettono di meglio conoscere le esigenze del nostro comune e forniscono una panoramica della direzione che si sta intraprendendo. Il primo argomento che mi preme evidenziare è un articolo della polizia locale in cui emerge come l’installazione delle telecamere abbia dato qualche esito positivo tra cui l’individuazione dei responsabili di un atto vandalico che la nostra piazza ha subito qualche mese fa. Rilevante è poi l’attività culturale culminata con la partecipazione del nostro Comune al Premio Chiara con l’incontro della nipote di Totò dove in una cerimonia simpatica ed accalorata abbiamo consegnato il Pompierino di bronzo, nostra statua simbolo, per testimoniare come Totò abbia contribuito alla diffusione del nome di Viggiù in Italia. Continua poi l’impegno dei servizi alla persona, spesso invisibili ma segno della civiltà di una società; l’impegno odierno è soprattutto per l’area anziani. Inoltre la buona collaborazione iniziata con l’A.S.L. di Varese ci fa ben sperare che i servizi integrati potranno aumentare e migliorare. Infine troverete un articolo che rendiconterà dei lavori svolti sul depuratore in località Bevera; ci auguriamo che i lavori possano dare i loro frutti in futuro. Tengo a sottolineare questo intervento perché sono lavori costosi e poco visibili ma necessari. Infine ho saputo che le realtà che si occupano di attività per giovani (Fenice, sportiva, centro musicale) hanno avuto un buon successo di iscrizioni: ciò non può che farmi piacere, sia come cittadino sia come amministratore. Concludendo vorrei augurare a tutti voi i miei più sinceri auguri per un sereno Natale e un buon 2008. Il Sindaco Federico Rizzi Il sindaco col Prefetto Roberto Aragno SOMMARIO • Il depuratore di Bevera: si muovono le acque • Il Piano di recupero per l’Albergo Viggiù • Nuove prospettive per i Musei Civici Viggiutesi • Un’estate indimenticabile per la cultura • Nuovo sito internet del Comune • La scuola media sostiene l’Unicef • Scuola: Il 25 Aprile e il 4 Novembre • Testimonianze: i nonni raccontano la guerra • La nuova dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo • Mense scolastiche: le novità per quest’anno • Servizi socio-sanitari per malati, anziani e casalinghe • I nuovi giochi ai giardini pubblici • La transfrontaliera ferroviaria Arcisate-Stabio • Storia degli eroi viggiutesi • Gruppi consiliari • La Linea Cadorna e il Gruppo Alpini • Gli auguri dell’amministrazione comunale • Nuovi orari degli uffici comunali pag. 2 pag. 3 pag. 4 pag. 5 pag. 6 pag. 7 pag. 8 pag. 10 pag. 11 pag. 12 pag. 13 pag. 15 pag. 16 pag. 17 pag. 18 pag. 20 pag. 22 pag. 23 pagina 02 opere pubbliche Depuratore di Bevera: si muovono le acque Avviati i lavori presso l’impianto di depurazione in località Bevera Premettendo che l’amministrazione comunale vuole da sempre mantenere le acque del proprio territorio sane, quest’anno sono partiti ulteriori lavori al nostro impianto di depurazione in località Bevera. L'impianto di depurazione ha aumentato in questo modo anche la potenzialità di servizio, cioè potrà servire una popolazione di ben 3000 abitanti. Per render l’idea di cosa viene fatto in un depuratore, ecco descritte le fasi più importanti: Linea acque 1. Sollevamento liquami 2. Grigliatura meccanizzata 3. Ossidazione - nitrifìcazione 4. Defosfatazione in simultanea 5. Sedimentazione secondaria 6. Disinfezione Linea fanghi 1. Ispessimento fanghi INTERVENTI PREVISTI Hanno come scopo principale di ottenere che l’impianto sia in grado di rispettare le prescrizioni contenute nell'autorizzazione allo scarico rilasciata dalla Provincia di Varese N°3220 del 19/0772005 ed allo stesso tempo di migliorare alcune sezioni attualmente carenti dal punto di vista tecnico. Lo stanziamento messo a disposizione dall’amministrazione comunale è di ben 210.000 Euro. Attualmente cosa è stato fatto? 1. Messa a norma dell'impianto elettrico con sostituzione di quadro elettrico, cavi e sistemazione rete di messa a terra. 2. Installazione di misuratore di portata in ingresso - punto 13 del documento di autorizzazione allo scarico. 3. Installazione di griglia fine (rotostacciatura). 4. Installazione d’autocampionatore sullo scarico finale - punto 15 del documento di autorizzazione allo scarico. 5. Realizzazione della sezione di disinfezione delle acque di scarico. 6. Realizzazione di pozzetto d'ispezione per prelievo dei campioni acque depurate - punto 12 del documento di autorizzazione allo scarico. E cosa si andrà a fare ora? Sezione d’ossidazione e nitrificazione Sostituzione e potenziamento del sistema d’aerazione della vasca di nitrificazione, compreso la sostituzione delle soffianti ad esso asservite. L'intervento risulta indispensabile per migliorare le rese depurative e la demolizione delle sostanze organiche in arrivo all'impianto. Sezione di sedimentazione secondaria Manutenzione di carpenterie sommerse con lo scopo di migliorare al sedimentabilità dei fanghi e limitare al massimi possibili fughe degli stessi, (campana centrale, paraschiume, stramazzi, ecc), razionalizzazione riciclo fanghi ed estrazione schiume. Collegamento idraulici Per rendere operativa la fase di disinfezione occorre previo bypass dell'impianto collegare idraulicamente l'uscita delle acque dalla sedimentazione secondaria con la vasca di disinfezione recentemente costruita. Questa operazione, unitamente all'installazione di un sistema di dosaggio d’opportuno reagente, permetterà di ottemperare al punto 14 del documento d’autorizzazione allo scarico. Per l'esecuzione delle opere elencate al punto B è necessario ricorrere al bypass totale dell'impianto, e richiedere alle autorità competenti il nulla osta, come previsto nel documento di autorizzazione allo scarico. Il tempo necessario all'esecuzione dei lavori salvo imprevisti si è stimato seguendo la seguente tabella: N. GIORNI LAVORO PREVISTO 4 bonifica delle vasche (estrazione surnatante, smaltimento fanghi, lavaggio e pulizia). 3 montaggio del tappeto di diffusori e sostituzione delle relative tubazioni di mandata aria. 3 sistemazione vasca sedimentazione e collegamento idraulico della stessa alla vasca di disinfezione. Durante il funzionamento del depuratore l’'istallazione dei nuovi compressori insonorizzati potrà essere effettuata con impianto in servizio. L’inizio dei lavori avverrà solo dopo il nulla osta concesso dalle autorità competenti. La completa riattivazione del processo biologico dopo il riavvio richiederà presumibilmente un periodo di circa 20 giorni, tempo necessario per la formazione della biomassa e la ripresa dei processi biologici. pagina edilizia 03 Piano di recupero per l’albergo Viggiù È stata firmata la convenzione fra Comune e proprietà. Ceduti al Comune 1320 mq per parcheggi e zona verde Nel mese di novembre è stata sottoscritta la convenzione tra la “fondazione Giovanni Amodeo”, proprietaria dell’immobile denominato albergo Viggiù e il”comune di Viggiù”avente per oggetto il “piano di recupero e trasformazione di destinazione d’uso dell’esistente struttura alberghiera”. Con la stipula dell’atto, la proprietà ha ceduto al comune l’area situata nella porzione antistante all’edificio con affaccio sulle vie Roma e Canzani pari a circa mq 1320,00 da destinarsi a zona verde e parcheggi a sostegno del centro storico. Oltre alla cessione sopracitata, la fondazione ha provveduto a versare Euro 12.917,00 come monetizzazione standard e si è impegnata alla realizzazione delle opere di sistemazione dell’area ceduta per un importo pari a Euro 58.500,00. I lavori di ristrutturazione e di cambio di destinazione d’uso avranno inizio tra il mese di febbraio /marzo 2008. AVVISO CONVENZIONE PER I GEOMETRI PRATICANTI PRESSO L’UFFICIO TECNICO COMUNALE È stata siglata la Convenzione per l’accesso dei geometri praticanti presso l’Ufficio Tecnico comunale - settore edilizia privata, urbanistica e catasto. I diplomati geometri, anche di altri Comuni, possono presentare richiesta per l’espletamento dei periodi di praticantato. Per informazioni contattare il Geom. Letizia Cracò del settore urbanistica ed edilizia privata negli orari di apertura al pubblico degli sportelli: LUNEDÌ, MARTEDÌ, MERCOLEDÌ, VENERDÌ E SABATO dalle 9.30 alle 12.00 GIOVEDÌ dalle 16.00 alle 19.00 pagina 04 Regione Lombardia Nuove prospettive per i Musei Civici Viggiutesi La Regione ha conferito ai musei di Viggiù il titolo di “Raccolte Museali” FIOCCO AZZURRO ALL’ORANGERIE DI VILLA BORROMEO LE RACCOLTE MUSEALI DI VIGGIÙ Una recente comunicazione della Regione Lombardia ha confermato il riconoscimento dei Musei Civici Viggiutesi quale “Raccolta museale”. Il processo per l’acquisizione di quest’importante titolo è iniziato a metà del 2006 ed è stata la conclusione naturale di un lungo processo di trasformazione qualitativa dei musei viggiutesi. Tale processo ebbe inizio alla fine degli anni Novanta con la sistemazione del parco Butti, sviluppandosi con la totale ristrutturazione del Museo Butti, mediante il rifacimento dei suoi impianti tecnici e con il restauro d’alcuni modelli di gesso. In anni più recenti è stato trasferito il Museo dei Picasass nella scuderia di Villa Borromeo e si è quindi proceduto alla ristrutturazione dell’edificio del Museo degli Artisti Viggiutesi ed al suo nuovo allestimento con la parte dedicata agli scultori del Novecento. Il riconoscimento da parte della Regione è indice della buona valutazione degli impegni portati avanti in questi anni dal Comune e dai Conservatori del Museo Butti. Esso permetterà, tra l’altro, al Comune di poter accedere ad una serie di finanziamenti regionali che altrimenti sarebbero preclusi. Per celebrare ufficialmente gli 84 istituti museali riconosciuti dalla Regione Lombardia, il 10 dicembre, presso la sede istituzionale nel grattacielo Pirelli di Milano, è annunciata una cerimonia di presentazione e di consegna di uno speciale contrassegno che contraddistinguerà le istituzioni che hanno raggiunto questo importante ed impegnativo traguardo. Oltre a questa prima importante notizia segnaliamo che dopo la recente inaugurazione del museo degli artisti viggiutesi del Novecento, tenutasi nel settembre dello scorso anno, si aggiunge un altro tassello alla storia degli scultori viggiutesi. Sabato 8 dicembre, infatti, gli spazi del comune dedicati all’arte saranno incrementati con l’inaugurazione di una nuova sede museale: il museo dell’Ottocento viggiutese. Gli spazi artistici del Comune si arricchiscono di una nuova sede museale: il museo dell’Ottocento viggiutese. La nuova rassegna artistica ha trovato spazio nell’orangerie di villa Borromeo, nel centro storico a pochi passi dal museo dei Picasass. Il nuovo museo si inserisce in un più vasto progetto di riqualificazione dei Musei Civici viggiutesi portato avanti con notevole impegno dal conservatore dei musei civici Nino Cassani coadiuvato dall’instancabile ex scalpellino Giovanni Molina. Lo spazio espositivo è stato dedicato agli scultori che si sono distinti nel panorama artistico italiano a cavallo tra Otto e Novecento. Le opere, esposte sino a metà degli anni ‘90 nel museo degli artisti viggiutesi, dopo la trasformazione dello stesso in sede del museo dei picasass, giacevano dimenticate, in attesa di nuova destinazione, al secondo piano di Casa Butti. La scorsa estate la grande svolta: la decisione di utilizzare lo splendido spazio espositivo di Villa Borromeo per riportare alla luce quelle splendide opere d’arte di artisti del calibro di Antonio ed Angelo Bottinelli, Stefano Butti, Giuseppe e Luigi Buzzi Leone, Antonio e Giosué Argenti che hanno contribuito a diffondere il nome degli artisti viggiutesi a livello internazionale come garanzia di grande qualità artistica. Grazie a questa oculata decisione finalmente torneranno alla luce capolavori come “Monumento al cacciatori delle Alpi”, “Terrore”, “Le prime rose”, “Dafne e Cloe”, “Ritratto di Felice Argenti” e molte altre. Nell’orangerie sono raccolte più di un centinaio di opere. Per ora il museo sarà visitabile solo su appuntamento ma, quasi certamente, la prossima estate sarà prevista un’apertura del museo dell’Ottocento viggiutese e del Museo dei Picasass nei giorni festivi. pagina eventi culturali 05 Un’estate indimenticabile per la cultura Terminata la stagione culturale estiva promossa dal Comune di Viggiù L’estate appena trascorsa ha visto una vasta programmazione culturale che pensiamo abbia soddisfatto sia i viggiutesi sia i numerosi visitatori che vi hanno partecipato. La regia degli eventi è stata curata dai tre responsabili delle aree di interesse culturale Arte, Musica e Teatro, rispettivamente: Nino Cassani, Germano Cortesi e Silvio Raffo. Gli avvenimenti hanno visto il coinvolgimento di un folto pubblico che ha apprezzato il notevole sforzo dell’amministrazione comunale. Gli appuntamenti hanno preso il via con l’importante manifestazione Saperi e Sapori svoltasi nella cornice della chiesa di San Siro. È stata poi organizzata al Museo Butti un’interessante mostra dedicata a Garibaldi e ai garibaldini viggiutesi, seguita dalla programmazione dei Venerdì Musicali con la presenza di quattro gruppi d’eccezione. Nel mese di luglio, come ormai tradizione consolidata, si è tenuta la rassegna cinematografica all’aperto Esterno Notte che ha avuto un’appendice speciale nella proiezione della pellicola Totò e i pompieri di Viggiù organizzata in collaborazione col Premio Chiara in occasione delle celebrazioni in memoria del grande Totò. La programmazione teatrale ha avuto come protagonista Silvio Raffo che ha coinvolto con SABATO 15 SETTEMBRE, A VARESE, NELL’AMBITO DELLA MANIFESTAZIONE DEL PREMIO CHIARA, L’AMMINICOMUNALE HA OMAGGIATO LA NIPOTE DI TOTÒ DI UNA STATUETTA RAFFIGURANTE UN POMPIERE DI VIGGIÙ A RICORDO DEL 40° ANNIVERSARIO DALLA SCOMPARSA DEL GRANDE TOTÒ. STRAZIONE le sue rappresentazioni il numeroso pubblico. Evento speciale è stata l’edizione del concorso di poesia per giovani Finché vivi splendi. Nell’ambito museale sono state organizzate esposizioni con opere d’arte contemporanea della collezione del museo Butti ed opere d’arte contemporanea su carta prestate da collezionisti che hanno riscosso un particolare successo di visitatori. Sempre in quest’ambito si è svolta la terza edizione della mostra estemporanea Pittori nei cortili che ha guidato viggiutesi e non alla scoperta dell’arte e dei tesori cu- stoditi nei cortili. All’interno della manifestazione Una notte al museo 2007 oltre all’apertura serale, nella cornice del museo Butti si è assistito alla recita di brani dal Purgatorio di Dante Alighieri a cura di Silvio Raffo. Ultimo appuntamento con arte e poesia è stato il 2 novembre in occasione del recital di poesie da Spoon River Anthology sempre curata da Silvio Raffo. Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo ricco calendario di eventi e il pubblico. Arrivederci alla prossima stagione! pagina 06 servizi al cittadino È nato il nuovo sito internet del Comune! L’indirizzo web è www.comune.viggiu.va.it Il 7 luglio 2007 ha visto la luce il sito ufficiale del Comune di Viggiù. L’indirizzo web del sito internet è www.comune.viggiu.va.it (senza accento sulla ‘u’ di Viggiù) ed è simile a quello di tutti i comuni che rispettano le direttive relative ai siti internet delle amministrazioni comunali. I CONTENUTI Ho sviluppato le pagine web del Comune in stretta collaborazione con capi-area e dipendenti con lo scopo dichiarato di realizzare un sito di servizio di facile consultazione e di immediato utilizzo. I contenuti sono divisi in due aree nettamente separate. Da una parte le pagine ‘istituzionali’ visualizzabili grazie al menù orizzontale posizionato subito sotto le foto dell’intestazione (le voci relative sono: Amministrazione, Uffici e Servizi, Il Territorio, Il Sito; ciascuna di esse apre un sottomenù), dall’altra le pagine delle ‘news’ i cui contenuti sono soggetti a frequenti variazioni trattandosi di comunicazioni, eventi, annunci, segnalazioni ecc. Nel caso non si riesca a trovare la notizia che interessa è disponibile un valido motore di ricerca interno con varie opzioni. Presenti, naturalmente, link per contattare politici e uffici; form per segnalare il sito; la mappa dello stesso; informazioni per l’inserimento di banner pubblicitari gestibili direttamente dagli utenti; moduli e documenti scaricabili ecc. LA FILOSOFIA Prima di chiudere ritengo opportuno segnalare alcuni aspetti non immediatamente percepibili dal normale visitatore. Grafica, colori, modalità di visualizzazione dei contenuti non sono stati scelti a caso. Icone animate, scritte scorrevoli, mega effetti in tecnologia flash sono volutamente assenti per rispetto dei principi di accessibilità (il sito è classificato tripla A, valutazione massima tra quelle disponibili). Inoltre alcune scelte ‘organizzative’ del sito sono state concepite, sin dall’inizio della lavorazione, con lo scopo di rendere autonomo e indipendente il committente (il Comune) nella gestione dei singoli aspetti delle proprie pagine web. Troppo spesso vediamo enti pubblici, ma anche ditte private, diventare ‘ostaggi’ dei produttori di software e non volevo che ciò accadesse per il sito del Comune di Viggiù di cui sono cittadino. Ciò ha comportato non solo la realizzazione di strumenti di gestione semplici da utilizzare, ma anche l’eliminazione e/o il ridimensionamento di tutte quelle parti che avrebbero richiesto specifiche competenze di programmazione per i dipendenti comunali che da luglio 2008 saranno chiamati a gestire “in proprio” il sito senza l’aiuto di un webmaster esterno. Saverio Taglialatela il Web Master Viggiù Direttore Responsabile: Carlo Baruffi Direttori Editoriali: Federico Rizzi, Emanuele Vitali Redazione: Paolo Canini, Elena Guerra, Filippo Ferrarotto, Riccardo Filpa [email protected] Impaginazione: Paola Trinca Tornidor Controllo qualità: Cecilia Modi Redazione, amministrazione e stampa: IKONOS srl - Via C. A. Dalla Chiesa, 10 24048 TREVIOLO - Tel. 035 200 515 - fax 035 201 041 E-mail: [email protected] Autorizzazione n. 9 del 10.2.1986 - Tribunale di Bergamo - Associato USPI pagina scuola 07 La Scuola Media sostiene i progetti dell’Unicef Una festa di fine anno scolastico all’insegna della solidarietà Lo scorso 8 giugno 2007, in coincidenza con la fine dell’anno scolastico, si è svolta al Centro Sportivo di Viggiù una giornata di festa e solidarietà voluta ed organizzata dal Consiglio Comunale dei Ragazzi (C.C.R.) di Viggiù. Gli alunni del plesso della Scuola Media “Buzzi Reschini”, divisi in sei squadre, hanno gareggiato in quattro diverse specialità sportive per far finanziare uno dei progetti che l’UNICEF sostiene a favore dell’infanzia in diverse parti del mondo. In virtù dei migliori piazzamenti, si è imposta la squadra rossa, abbinata al progetto “Acqua e igiene nelle scuole” a favore dei bambini dell’Eritrea; la compagine, capitanata dal Sindaco dei Ragazzi Daniel Franzè, è, infatti, giunta seconda nelle gare di calcetto, pallavolo, lancio del peso e prima nella corsa con i sacchi. Alla presenza del Sindaco di Viggiù, dott. Federico Rizzi, e del Dirigente Scolastico, prof. Sabino Famiglietti, è stato proprio il Sindaco dei Ragazzi Franzè a consegnare alla delegata della sezione UNICEF di Varese il simbolico assegno di 253 Euro, raccolto dai ragazzi tramite la quota di iscrizione alle gare. La somma contribuirà a finanziare il progetto che l’UNICEF ha avviato nel paese africano, sofferente da anni per la guerra con la vicina Etiopia e per l’aggravarsi del problema della siccità. Si tenga conto che in Eritrea solo il 36% delle scuole dispone di acqua e servizi igienici. L’aiuto fornito dai ragazzi di Viggiù potrà servire ad esempio all’acquisto di una pompa per l’acqua capace di pescare risorse idriche a 45 metri di profondità, e per dare in questo modo risposta alle necessità medie di un edificio scolastico. L’iniziativa del C.C.R. intende incoraggiare chiunque lo voglia a sostenere i programmi dell’UNICEF, anche con donazioni di pochi euro (per saperne di più consultare il sito www.unicef.it ) affinché milioni di bambini possano beneficiare d’acqua, cibo, cure sanitarie, istruzione. Con quest’iniziativa il C.C.R. ha dato seguito all’intenzione più volte espressa di non preoccuparsi soltanto di temi inerenti la realtà locale, ma di interessarsi anche di realtà più lontane e, spesso, più sfortunate della nostra. Un particolare ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito all’iniziativa: docenti, personale scolastico, amministratori e responsabili della ex-società sportiva Viggiù Calcio Rifiorente”. L’appuntamento è per il prossimo anno! pagina 08 il 25 Aprile Quel forte desiderio di pace degli alunni viggiutesi Pensieri dei bambini delle ex quinte elementari di Baraggia I bambini delle ex quinte elementari di Baraggia (F.Argenti), lo scorso 25 aprile hanno voluto ricordare il 62° anniversario della liberazione con la lettura dei loro pensieri e delle loro considerazioni sulla seconda guerra mondiale. Dapprima a scuola hanno analizzato tutto ciò che attualmente accade a bambini della loro età nel mondo, rimanendone molto turbati. Non vorrei però raccontare a modo mio il loro lavoro, ma userò le loro stesse parole. Guardando le immagini che i vari telegiornali ci propongono quotidianamente, nasce in noi una grande tristezza. Le scene dolorose degli attentati, dei bambini e delle persone morte per bombardamenti. Ciò che più turba il nostro cuore è un gran senso d’impotenza, è l’impressione che non si possa far nulla per fermare questa violenza incontrollata. COSA POSSIAMO FARE NOI BAMBINI? Noi chiediamo una terra pacifica ed accogliente con popoli e culture diverse e lontane, una terra ricca d’idee solidale e consapevole delle sue risorse naturali. Una terra che mette al centro della sua attenzione l’uomo e il suo bisogno di libertà. E sono proprio gli ideali di libertà i valori della democrazia, della tolleranza e dell’uguaglianza che hanno ispirato il movimento della resistenza italiana della 2° guerra mondiale. Dopo aver parlato di questi argomenti storici, ci siamo accorti che è importante ricordare quei dolorosi avvenimenti. Perché? Perché ricordare significa conoscere la storia, significa cercare di imparare dagli errori commessi affinché questi non si possano più ripetere. Costruire la pace, anche in ogni piccolo gesto quotidiano, non dobbiamo dimenticare gli ideali in cui credevano i nostri partigiani, non si possono esaurire o cancellare i loro pensieri, perché sono anche dentro di NOI. A.S.D. LA FENICE VIGGIÙ Risultati sportivi conseguiti nell’anno 2006-2007… un anno da campioni!! Atlete di II fascia ( ragazze delle scuole medie): Giulia Bugnoni, Francesca Soricelli, Sonia Curcio, Claudia Vitellozzi, Giulia Vittori, Greta spiazza, Ilaria Pinotti, Francesca Brazzale, Claudia Fontana, Silvia Licchetta, Debora Alfieri, Erica Centorrino, Elisa Zuanon. 1. campionesse italiane di squadra trofeo Gymteam 2. vice campionesse di squadra trofeo Coppa Italia – sezione mista 3. Giulia Bugnoni 5° posto assoluto finale nazionale di Fiuggi – trofeo Mare di Ginnastica 4. Francesca Sorricelli campionessa regionale – trofeo mare di ginnastica. Atlete III fascia (ragazze scuole superiori): Francesca Franzi, Valentina Zucchi, Sara Brusco, Andrea Degani, Leila Palma,Valentina Castelli,Veronica Petrelli, Giulia Arlant. 1. 4° posto di squadra finali nazionali di Fiuggi trofeo Gymteam 2. Francesca Franzi, 1° posto finale nazionale di Fiuggi attrezzo minitrampolino. Atlete giovani (I-II elementare) Elisa Carabelli, Sveva De Bortoli, Martina Cortesi, Nublana Cavallero, Anastasia varinelli. 1. Partecipazione alle finali nazionali di Fiuggi. pagina il 4 Novembre Il ricordo dei Caduti della Grande Guerra 09 Le emozioni raccontate da una partecipante alla commemorazione QUATTRO NOVEMBRE: RICORDO AI CADUTI Il colossale monumento rifletteva la luce del sole, i nomi scritti su di esso scintillavano. La bandiera fiera s'innalzava al ritmo dell'inno nazionale cantato da noi. Gli stendardi delle varie associazioni erano colorati e schierati uno accanto all'altro. Le nostre voci, che leggevano le testimonianze dei nonni, toccavano nel profondo il cuore di tutti. Io ero molto emozionata all'idea di leggere la testimonianza di zia Cesira, mi mancava il fiato. Tutti i presenti erano commossi, gli occhi erano pieni di lacrime… Alla fine mi sono commossa anch' io. Dobbiamo ricordare per non imitare. Annalisa Fusi Ieri sono andata ad un evento straordinario: la giornata del ricordo ai caduti e della fine della prima guerra mondiale. Arrivati tutti, siamo scesi verso il monumento. Il trombettista ha attaccato a sorpresa l’“Inno Italiano” e il sindaco ha fatto un discorso per poi passarmi il microfono. Cercavo di stare calma, ma il cuore mi batteva a mille. Arrivata alla fine ho passato il microfono a Giulia e mi sono calmata.A poco a poco abbiamo finito tutti di leggere; è stato un successo, ma c’era la tristezza per i caduti. Il trombettista ha suonato poi il “Silenzio” e a quelle note gli stendardi delle associazioni si sono innalzati al cielo al ricordo dei caduti di guerra. Alla fine il corteo si è spostato al cimitero con le autorità, le forze dell’ordine e il Sindaco. Ho provato emozione e tristezza in questo giorno di memoria. Orrù Maria Francesca LA RINASCITA DEL POLIFUNZIONALE Da molti anni lasciato a cadere a pezzi, ora il polifunzionale, meglio conosciuto come ostello diurno, è davvero rinato. Molte le manifestazioni effettuate nello stabile. Inoltre il salone può essere utilizzato da parte di privati: chiunque può affittarlo per ricorrenze, feste, matrimoni. Per meglio rendere l’idea del suo utilizzo, ecco alcuni numeri relativi agli affitti e agli incassi. utilizzo da parte di privati: 12 volte con un incasso di 2400 Euro utilizzo domenicale da parte della Chiesa Cristiana Evangelica: 50 Euro a domenica L’incasso è utilizzato per le spese di gestione dell’immobile, ma il servizio dato ai cittadini non ha sicuramente prezzo. pagina 10 scuola I nonni raccontano la guerra Testimonianze riportate dagli alunni della scuola primaria di Baraggia IL NONNO MARIO Mio nonno Mario mi ha detto: è stato brutto essere andato in guerra, soprattutto quando dovevo combattere. Maria Francesca Orrù NONNO DANILO Il nonno prendeva il suo zaino, andava a prendere il riso trasportato dal carro bestiame e aveva paura che glielo portassero via. Lisa Velli ZIA CESIRA - GRANDE GUERRA Cesira aveva 8 anni. Suo papà era militare. Accompagnava i militari al fronte. La posta era nel cortile del comune. Zia Cesira era in piazza quando dal telegrafo della posta si è sentita la notizia: fine della guerra, depositare le armi! Tra la gente in festa c’era una signora che aveva vestito la sua bambina con i colori della bandiera italiana. A padre Beccaro c’era il ricovero dei soldati malati di tubercolosi e c’era Santa Maria Bertilla che faceva l’infermiera. Annalisa Fusi NONNA RITA La nonna si ricorda che gli Americani avevano bombardato la fornace dove viveva. Erano cadute sei bombe, una non era esplosa ed erano andati i Tedeschi a farla esplodere. Camilla Folloni NONNO CARLO Nonno Carlo ricorda di aver visto dal piazzale della chiesa di Viggiù un incendio, provocato da un bombardamento aereo, ai danni della ditta “Aermacchi” di Varese. Egli dice che bisogna ricordare e non imitare. Mattia Desiante NONNA BARBARA Un giorno un soldato tedesco ha regalato a nonna Barbara, che allora aveva sei anni, cinque tavolette di cioccolato e un vaso di frutta sciroppata. Un altro giorno un soldato tedesco cercava il papà di nonna Barbara per deportarlo, ma era nascosto in mezzo ai covoni di fieno e si è salvato. Elisa Pradelli – Brian Atzori NONNO MAURIZIO Mio padre ha vissuto la seconda guerra mondiale da soldato, era un carabiniere. Ha combattuto nel sud Italia, a Montecassino. Piovevano bombe di giorno e di notte e morivano molti soldati amici e tanti civili. Montecassino è un ricordo che non si cancellerà mai. Andrea Damiano Barra NONNA ALBINA La mamma della mia nonna racconta che i Tedeschi le davano caramelle, pane secco, perchè la gente non aveva cibo. Non c'era la luce e si faceva uso del fuoco del camino e di lanterne a petrolio. Andrea Cortesi IL MIO BISNONNO QUINTO Il mio bisnonno ricorda che era inverno e c'era la neve infatti non dovette combattere solo contro i partigiani slavi ma anche contro il freddo che in montagna si faceva sempre più rigido. Marco Cerabona NONNA RITA La nonna Rita mi racconta che, quando gli Americani entrarono nel suo paese, i Tedeschi che erano rimasti si arrendevano buttando i fucili in un pozzo. I soldati americani li accolsero abbracciandoli e offrendo loro sigarette e cioccolato. La nonna, anche se era piccolina, si ricorda quel bel gesto fra uomini. Giulia Gavioli NONNA BRUNA In Veneto, a Fratte, avevano bombardato la ferrovia che portava da Padova a Bassano del Grappa. La nonna aveva 11 anni. Era a scuola, in una classe di 54 alunni, era vicino alla finestra, aveva visto la bomba cadere sulla ferrovia e sentiva il rumore degli aerei. Quando è caduta la bomba i vetri della scuola si frantumarono. La nonna è rimasta ferita sul viso, tutti i bambini si nascosero nel campanile. Dopo venne sua mamma a prenderla per portarla dal dottore. Annalisa Fusi LA BISNONNA DI MIRKO Quando la gente doveva scappare per i bombardamenti prendeva il necessario per la sopravvivenza, come farina per il pane e la pasta, formaggio, acqua e capre per il latte. Il cibo veniva diviso fra tutti i presenti nella grotta che serviva da rifugio. Mirko Trapani NONNA ARPALICE La nonna ha vissuto la guerra a Torino sotto i bombardamenti. Ricorda che le strade erano pieni di morti e non si poteva neanche camminare. Matteo Lozza NONNA FIORELLA Da Milano ero sfollata a Viggiù. Un intero squadrone del Savoia Cavalleria attraversò il paese. I militari scrivevano frettolosamente l’indirizzo dello loro famiglie, pregandoci di dare notizie del loro passaggio. Noi cercavamo di rincuorarli e di dare loro viveri. Li abbiamo accompagnati al confine con le lacrime agli occhi. Luca Delrio NONNO GAETANO Avendo vissuto l’esperienza di questo terribile conflitto, che ha portato morte e distruzione in tutto il nostro paese, nonno Gaetano augura alla gioventù di oggi di ricordare questi fatti come ammonimento, affinché questi tragici e drammatici eventi non accadano più. Paolo Galli pagina scuola 11 Nuova dirigente scolastica all’istituto comprensivo Le mansioni della manager scolastica raccontate da lei stessa Care famiglie, essere approdata all’istituto comprensivo di Viggiù è per me una tappa importante, poiché in questi territori ho mosso i primi passi da insegnante, ho maturato le mie esperienze più significative ed ho consolidato la mia professionalità. Ho vissuto e vivo esperienze di management anche al di fuori della scuola perché credo che sia importante confrontarsi con la cultura d’impresa, ma i giovani rimangono la vera passione della mia vita. Proprio perché conosco il mondo delle aziende e quello che cercheranno un giorno alle nuove generazioni, ho maturato alcune convinzioni che vorrei condividere con voi. La prima tra queste, trae origine da una frase di Goethe che dice: “ trattate un essere umano per quello che è, e rimarrà quello che è. Trattate un essere umano per quello che può e che deve essere e diventerà quello che può e deve essere”. Come non riconoscere la modernità e la giustezza di questo pensiero? Ogni giorno, il mio ruolo di dirigente scolastico m’impone di avere ben presente alla mente questi concetti, poiché le esigenze di un mondo in continua e rapida evoluzione, richiedono la valorizzazione di un potenziale delle persone e che, quindi venga dato ad ogni individuo la possibilità di esprimere il meglio di sé per contribuire a costruire un mondo migliore. Perseguire questi obiettivi può apparire sicuramente ambizioso, la scuola oggi non può darsi traguardi di basso profilo: i giovani, una volta diventati adulti, non ce lo perdonerebbero. D’altra parte obiettivi ambizioni non devono essere appannaggio solo di pochi ma, richiedono inevitabilmente uno sforzo comune. Per questo motivo la scuola, oggi più che mai, deve porsi al cuore di un processo di valorizzazione delle risorse umane che veda coinvolti tutti gli attori sociali, nessuno escluso. Coerentemente con questa visione chiederò a tutti coloro i quali operano, a vario titolo, nel territorio, un supplemento d’impegno verso la nostra scuola. Le sfide che attendono i cittadini di domani devono vedere la scuola impegnata in prima fila, ma la scuola deve a proprio volta trovare il supporto concreto da parte di tutti: dai comuni alla aziende, dai Comitati genitori a tutto quel mondo di piccolo e grandi realtà, che gravitano al nostro I.C. per tutte queste ragioni dobbiamo quindi investire sui giovani. Occorre dar quindi a loro il nostro impegno la nostra esperienza il nostro esempio la nostra competenza, ma occorre anche che la scuola abbia le risorse necessarie per raggiungere tali obiettivi. La qualità è un ambito mentale rivolto all’eccellenza, ma richiede anche adeguate risorse economiche che il territorio può e deve esprimere. Se affermiamo di credere nei giovani, dobbiamo mostrare concretamente di avere cura della nostra scuola che rappresenta una tappa fondamentale per la costruzione del nostro futuro. Ho citato prima la parola cuore e ciò non è stato casuale. Infatti, quando gli obiettivi sono così di ampio respiro, non occorre mettere in campo solo risorse e mezzi, ma occorre un supplemento d’anima, una passione genuina e una buna dose di amore vero verso ciò che si fa: in sintesi occorre metterci cuore. Non dobbiamo dimenticare, infine che, la scuola deve darsi ulteriore obiettivo di abituare giovani a coniugare termini che la società, a volte, pone come antitetiche quali: “competizione e solidarietà”, “risultati ed etica”, “libertà e disciplina”,“ragione ed anima”. Concludendo questo mio saluto invito tutti a raccogliere queste sfide. Sono certa che ognuno metterà la propria parte di cuore e ragione, di impegno e di responsabilità. Ponendo le basi per ottenere successi e risultati e se questi arrivassero in misura minore, rispetto alle nostre aspettative, ci saremmo comunque incamminati nella giusta direzione. Un caloroso saluto a tutti. Il Dirigente Scolastico Anna Politi pagina 12 Mense scolastiche: che cosa è cambiato La mensa della materna resta comunale. Istituita la Commissione Mensa per le primarie. Nuovi menù stagionali per elementari e medie Un caro saluto alla nostra cara Angela Chillemi, cuoca della scuola materna, che dopo 30 anni di servizio è andata in pensione. Ricorderemo con affetto le sue specialità culinarie ed il buon rapporto con i “suoi” bambini. Nonostante questo, la volontà dell’amministrazione è stata di mantenere le mense alla scuola materna gestite direttamente dal comune, un impegno assai importante che continuerà con il buon lavoro della sig. Cadei; la quale “guiderà” le mense delle materne supportata come si deve da validi collaboratori. Per quanto riguarda le mense delle scuole elementari, è stata istituita, con deliberazione di consiglio Comunale n° 22 del 11 giugno 2007 la Commissione Mensa, frutto di un lavoro congiunto tra amministrazione comunale, comitato genitori e dirigenza scolastica. La commissione, composta da genitori, rappresentati della direzione didattica e dei docenti e in collaborazione con l’amministrazione comunale, avrà il compito di monitorare e suggerire proposte sulla gestione del servizio. I genitori avranno il compito di effettuare visite ispettive alle mense scolastiche. Per tale compito l’amministrazione Comunale si è impegnata ad organizzare per i genitori eletti un corso di formazione inerenti le tematiche collegate con tale servizio. Inoltre la novità di quest’anno sono i nuovi menù invernali ed estivi della scuola elementare e media. Sperando siano di gradimento per tutti i bambini e i ragazzi vi auguriamo buon appetito. pagina 13 Apre un nuovo ambulatorio per la prevenzione dei tumori Dalla collaborazione fra la Lega Tumori della Provincia di Varese e l’amministrazione comunale è nata una convenzione per l’apertura di un nuovo centro medico presso l’istituto Madonna della Croce A luglio l’amministrazione ha consegnato il premio “Città di Viggiù” che è stato conferito alla memoria di due persone distintesi nel campo sociale. Durante questa cerimonia abbiamo avuto un primo incontro con il Presidente della Lega Tumori della provincia di Varese, nel quale ci proponeva in collaborazione con l’Istituto Madonna della Croce la possibilità della riapertura dell’ambulatorio di prevenzione al tumore al seno, chiuso dopo la morte del Dott. Fontana, una delle persone premiate in quel pomeriggio l’altro era il nostro caro Ughetto Roncoroni. L’amministrazione, sensibile verso queste problematiche stipulerà una convenzione con la Lega Tumori per l’apertura dell’ambulatorio, presso l’Istituto Madonna della Croce, che prevede l’acquisto dell’attrezzatura mediche che serviranno per lo svolgimento dell’attività di prevenzione. Speriamo che questa collaborazione possa comprendere anche altri interventi che aiutino gli ammalati ad affrontare con dignità e con serenità la malattia che li ha colpiti. IL FARMACO A CASA TUA Il progetto “Il farmaco a casa tua”, è stato promosso dalla Federfarma in convenzione con Euro Securitas Service Srl, il Comune di Viggiù ha aderito a quest’iniziativa sicuro che questo progetto fosse indispensabile ai cittadini di Viggiù anziani e non. IL SERVIZIO A DOMICILIO In cosa consiste questo servizio? Si chiederà il cittadino. Grazie a questo servizio, il cittadino, in possesso di ricetta medica che prescrive il farmaco necessario, potrà rivolgersi negli orari, serali e festivi, di chiusura della farmacia di Viggiù, al numero 0332 47 48 95, il personale della EUROSECURITAS provvederà a ritirare la ricetta presso il domicilio del paziente, prelevare presso la farmacia di turno più vicina, senza alcun costo aggiuntivo se non il ticket richiesto, il farmaco e consegnarlo al domicilio del paziente, il servizio ribadiamo è GRATUITO. NUOVO NUMERO DELLA GUARDIA MEDICA Vi vogliamo informare che è cambiata la sede della Guardia Medica. Ora si trova a Besano in via Restelli al civico 4. Il nuovo numero telefonico è lo 0332 91 70 73. pagina 14 sanità Anziani in ospedale con la Croce Rossa Il Comune ha stipulato una convenzione con la C.R.I.Valceresio per il trasporto degli anziani alle strutture sanitarie per analisi e terapie È risaputo… da più parti ci hanno segnalato che la difficoltà più grossa per i nostri anziani è il trasporto è “chi mi porta all’ospedale per questa terapia… per l’esame… i miei figli lavorano …, sono solo, ecc”. Ecco la risposta. Il Centro Anziani ha donato una cifra all’amministrazione comunale impegnando questo ente ad offrire una risposta professionale a questo problema. L’amministrazione ha stipulato una convenzione con la C.R.I. Comitato Valceresio per il trasporto di persone anziane alle strutture sanitarie per analisi o terapie varie. A questo servizio posso accedere tutti i soci del Centro Anziani di Viggiù e anche gli altri anziani con modalità diverse. Siamo sicuri che anche questo servizio, come altri già attivi sul nostro territorio, possano aiutare a migliorare la vita dei nostri cittadini anziani. 2/3 (limite del 67%) o in attesa del suo riconoscimento impossibilitati ad usare mezzi pubblici. - Anziani che devono sottoporsi ad esami invasivi che necessitano di assistenza e che non abbiano i requisiti del punto 1. TARIFFE CRITERI D’ACCESSO AL SERVIZIO - Anziani ultra sessantacinquenni senza disponibilità di auto propria, i cui figli o congiunti siano impossibilitati per motivi di salute o di lavoro ad accompagnare i propri congiunti. - Anziani con invalidità superiore ai - Euro 8 per ogni trasporto dei soci del centro anziani residenti a Viggiù - Euro 20 per ogni trasporto dei soci del centro anziani residenti in altri comuni. - Euro 40 per ogni trasporto per qualunque destinazione. PROGETTO TARTARUGA Il Comune di Viggiù è stato scelto dalla Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Varese per avviare un’iniziativa per la prevenzione degli infortuni domestici negli anziani. Si tratta di una campagna sperimentale, che prende il nome di “Progetto Tartaruga”, attuata dal Dipartimento di Prevenzione Medico dell’ASL in collaborazione con il Dipartimento ASSI sulla base di precise indicazioni dei competenti Assessorati Regionali. Gli studi fatti dicono che gli incidenti domestici, soprattutto le cadute, sono inconvenienti molto più frequenti di quanto si pensi e che le conseguenze sulle condizioni di salute e di vita sono spesso pesanti, in quanto in più della metà dei casi portano a fratture degli arti inferiori e possono lasciare residui invalidanti permanenti. Con questa iniziativa si desidera conoscere quanto questi eventi sono frequenti tra gli anziani di Viggiù, individuando le cause più importanti, in modo da studiare le soluzioni possibili. Sarà attuata un’indagine specifica da parte di volontari delle Associazioni del nostro territorio, istruiti in proposito, e verrà anche organizzato un incontro pubblico di presentazione dettagliata del “Progetto Tartaruga”, al quale parteciperanno tutte le figure sanitarie e sociali coinvolte, ivi compresi i medici di famiglia, che meglio d’ogni altro conoscono le situazioni di salute dei cittadini. In seguito, dai primi mesi del nuovo anno, prenderà il via la fase operativa vera e propria. Con questa prima presentazione si vuole stimolare sin da adesso la popolazione del Comune di Viggiù affinché accetti questa iniziativa con il dovuto spirito di collaborazione: dai risultati di questa indagine e di questa collaborazione l’ASL conta di trarre indicazioni importanti per trovare soluzioni applicabili a molti, ad iniziare da tutti gli altri comuni del territorio della Provincia di Varese. pagina per i bambini 15 Nuovi giochi ai giardini pubblici di Viggiù Il parco giochi si arricchisce di nuove altalene, di un ponte tibetano e di uno scivolo per i suoi piccoli utenti Questa estate, per far rinascere i giardini pubblici di Viggiù e per sopperire alla chiusura del parco della villa Borromeo, sono stati istallati nuovi giochi per i bambini, quali: altalene nuove, 1 ponte tibetano, ed uno scivolo. In progetto c’è anche quello di portare i restanti giochi di Villa Borromeo su ai giardini, creando in questo modo un grosso centro per bambini e famiglie. I prossimi sabati e domeniche primaverili potranno essere trascorsi in un posto vicino casa facendo una semplice passeggiata per le vie del paese e raggiungendo quel luogo tranquillo e pulito. Giustamente per mantenerlo tranquillo, pulito ed in ordine c’è sicuramente bisogno del vostro aiuto. Come? Riprendendo coloro che lasciano i loro cani sporcare qua e là, ma soprattutto denunciando coloro che distruggono e bruciano tutto ciò che non è loro. L’amministrazione crede nelle famiglie e cerca di stargli vicino anche in questo modo. NOTIZIE DALLA POLIZIA MUNICIPALE ADDIO ALLEVAMENTO CANILE ABUSIVO Come molte sapranno, sul nostro territorio, poco tempo fa era nato abusivamente un allevamento di cani. Venivano allevati cani ritenuti pericolosi dalla legge, ROTT – WEILER. Ma l’ufficio della Polizia Locale in collaborazione con l’U.T.E. ha attivato procedure di recupero degli animali (ricoverati in centri specifici), e sanzionato i responsabili di tale attività. UN GRAZIE ALLA VIDEOSORVEGLIANZA voluta dall’amministrazione comunale. Più di un atto vandalico è stato punito grazie alle riprese effettuate. POTENZIAMENTO DEL SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA Con l’installazione di nuove linee, necessarie al collegamento di ulteriori telecamere, sarà possibile a breve controllare meglio il centro storico e punendo coloro che transiteranno nelle zone a traffico limitato o commetteranno atti vandalici. La Polizia Locale ricorda: 1. Ordinanza numero 59 “Tutela ambientale: feci canine su area pubblica. ot. n. 7567 del 18.07.2005 2. Ordinanza numero 25 del 26 maggio 2006. “Regolamentazione dei fuochi all’aperto. 3. Ordinanza sul controllo delle bottiglie in vetro che non devono uscire dai bar. pagina 16 raccordi ferroviari La linea transfrontaliera Arcisate - Stabio Approvato il progetto del collegamento ferroviario fra i due centri Il progetto del nuovo collegamento ferroviario tra Arcisate e Stabio è stato approvato. Il territorio viggiutese non sarà attraversato, resta comunque il fatto che anche per Viggiù sarà di estrema importanza. Il progetto prevede la realizzazione ex novo di un raccordo ferroviario a doppio binario tra l’esistente linea ferroviaria Varese-Porto Ceresio e la tratta Stabio-Mendrisio, nonché il raddoppio (con abbassamento del piano del ferro a circa 8 mt) della tratta ferroviaria esistente Arcisate - Induno. Sarà costruita una nuova fermata ferroviaria al confine italo–svizzero (località Giaggiolo). Il tutto comprenderà ben 8, 42 km di nuova linea ferroviaria in territorio italiano, di cui 3,5 km in trincea profonda, 2 km in galleria e 500 m in viadotto e il rimanente in trincea non profonda e rilevato. Il costo dell’intero progetto sarà di 223 milioni di Euro per la parte italiana e di 87 milioni di Euro per la parte svizzera. Ma quali sono i vantaggi di tale realizzazione? 1. integrazioni degli orari tra il sistema regionale svizzero e quello lombardo. 2. treni moderni del tipo FLIRT: silenziosi e confortevoli. 3. riduzione del traffico motorizzato 4. maggior attrattività economica dei comuni: sistema unico di mobilità tra Como,Varese, Mendrisiotto, Lugano. 5. collegamenti transfrontalieri cadenzati. Nel 2008 sarà espletata la gara d’appalto integrata, e nel 2009 partiranno i lavori che termineranno entro il 2013. Il percorso ferroviario non interseca le Zone di Rispetto (parte Italiana) e di Protezione (parte Svizzera) dei pozzi captati ad uso idropotabile. Le zone di protezione I, II e III del pozzo di captazione 626.36 del Comune di Stabio e le Zone di Rispetto dei pozzi a nord di Gaggiolo di proprietà dell’ASPEM del Comune di Cantello vengono evitate completamente passando a valle dei pozzi. Unica eccezione è l’intersezione del tracciato con la Zona di Rispetto dei pozzi di Varese ad Arcisate.All’interno di queste aree vige il divieto di disperdere nel sottosuolo acque di dilavamento potabile dai pozzi ASPEM. Le indagini hanno confermato che lungo il tracciato non vi è un’interferenza diretta con la falda freatica, con i corsi d’acqua superficiali o con il substrato roccioso. La fermata seminterrata del Gaggiolo verrà eseguita nei materiali ghiaiosi-sabbiosi superficiali, poco coesivi, ma verosimilmente al di sopra della quota della falda in condizioni normali, mentre sussistono dubbi in caso di falda alta. Lo soluzione A provenienti da strade e piazzali; è inoltre vietato l’uso di pesticidi e fitofarmaci per la disinfestazione della sede ferroviaria. Lungo il percorso la soggiacenza della falda è superiore ai 10 m, ad eccezione dell’attraversamento della Bevera e della piana tra Stabio e Gaggiolo, dove varia da 1 a 5 m. Sono state fatte indagini geognostiche allo scopo di verificare l’effettiva interferenza idrogeologica fra i terreni interessati dalle opere di fondazione profonde del viadotto d’attraversamento della Valle della Bevera e l’acquifero captato a scopo scavo della trincea è prevista fino alla profondità di circa 10m per una lunghezza di circa 400m. Per la realizzazione di ambedue i ponti sui torrenti Gaggiolo e Laveggio si prevedono fondazioni sui terreni fluviali e fluvioglaciali, costituiti da ghiaie frammiste a sabbie. La quota dello scavo per i plinti di fondazione del ponte sul Gaggiolo è situata a circa 4 m al disotto dell’alveo del fiume. Le fondazioni del ponte sul Laveggio sono invece più superficiali e si situano a 2 m circa al di sotto della quota del fiume. pagina storia locale 17 Eroi viggiutesi in mostra Il 2 giugno al Museo Butti è stata inaugurata una mostra voluta dall’amministrazione comunale e dal professor Nino Cassani per ricordare il duecentesimo della nascita di Garibaldi. Cinque anni prima della nascita di Giuseppe Garibaldi, il 2 marzo 1802 vide la luce in Viggiù Felice Isaia Argenti figlio di David e di Marianna Ganna. Poco più che adolescente lasciò il paese per andare a Milano a studiare presso la Ragioneria Arcivescovile ma nell’aprile del 1821 corse in Torino a tramare per l’indipendenza italiana. Compromesso si rifugiò a Genova, da dove prese il mare per la Spagna e giusto in tempo per sostenere la rivoluzione liberale, per poi riprende di nuovo il mare, ovvero l’oceano, fino ad approdare in Messico, dove partecipò alla detronizzazione dell’imperatore e alla formazione della repubblica. Nello stesso tempo anche Garibaldi fu condannato a morte, ma dal Regno Sabaudo. Scappò in Francia che lasciò negli ultimi giorni del 1835 per la volta del Brasile. Così pure l’Argenti, quando l’imperatore Ferdinando I, succeduto al defunto Francesco I, con atto di sovrana clemenza commutò la pena del carcere ai condannati dello Spielberg, con la deportazione in America, lasciando però ai medesimi il crudele dilemma del carcere o dell’esilio perpetuo, preferì il secondo. Nel 1836 attraversò nuovamente l’Atlantico, questa volta in compagnia del compaesano Giovanni Albinola, che aveva trascinato nelle file della Carboneria, e condannato a otto anni di carcere duro allo Spielberg. D’oltre oceano ritornarono sia Giuseppe Garibaldi, con un gruppo di suoi fedeli legionari, sia Felice Argenti. Viggiù partecipò offrendo, il 21 agosto, alloggio e viveri a N° cento dieci uomini della Colonna Garibaldi compresi 6 Ufficiali e due di Cavalleria, i quali presero alloggio nelle chiese di St. Elia sopra Viggiù, e St. Martino e, forse, nei dì seguenti due buoi al resto dei legionari accampati a Induno. Viggiù venne occupata dagli Austriaci e un consistente numero di truppa, fino al 1854, tenne residenza in paese: gli ufficiali con i loro cavalli nella casa Giudici (l’attuale Municipio), un tenente nella casa del sacerdote don Antonio Viola, i soldati nelle chiese del Rosario e di San Martino, in Villa Borromeo, nelle case di Pietro Bottinelli, dei Fratelli Catella, dei Gamba-Marinoni e in un locale alla Baraggia. Lo stesso 23 maggio, come ricordò la deputazione comunale, il comune di Viggiù, Distretto di Varese, [fu] uno fra i primi e fortunati paesi di Lombardia a spiegare la nazionale bandiera, e proclamare la Sovranità del prode Re Vittorio Emanuele nel mentre che il Signor Dottor Piazza Paolo diede opera energica per l’organizzazione della Guardia Nazionale, ed indi di conformità al mandato del Regio Commissario Sardo, in data 25 Maggio 1859 N° 51, provvide con attività e patriottismo alla sicurezza del paese minacciato da nuova invasione delle truppe nemiche. Neppure i Viggiutesi stettero con le mani in mano, undici giovani, seguendo gli impulsi della natura… si sono presentati volontariamente al Corpo del generale Garibaldi, erano: Giuseppe Balzaretti di Ambrogio, i fratelli Francesco e Angelo Buzzi Croce di Maurizio, Severino Buzzi Donato di Gabriele, Francesco Cassi del fu Bernardo, Gaetano Checchi di Giuseppe, Giovanni Franzi di Gerolamo del Casino, Ludovico Malnati di Francesco, i fratelli Carlo e Giuseppe Molina di Giuseppe e Pietro Rizzi del fu Domenico. Purtroppo la guerra, con il passare dei giorni, si fece sempre più cruenta, finché l’8 luglio, furono firmati a Villafranca i patti dell’armistizio, che dovevano preludere la pace, pace che fu poi sottoscritta tra l’imperatore dei francesi e l’imperatore d’Austria con patti precisi: «Confederazione italiana sotto la presidenza onoraria del Papa. L’Imperatore d’Austria cede i suoi diritti sulla Lombardia all’Imperatore de’ Francesi, che li rimette al Re di Sardegna.Amnistia generale». Contemporaneamente altre innovazioni, più o meno forzate, si dovettero affrontare: Al ritratto dell’Imperatore d’Austria prima d’ora esposto nelle Scuole Elementari Comunali deve essere senza ritardo sostituito quello del Magnanimo Nostro Re S. M.Vittorio Emanuele IIdo; Sua Maestà il Magnanimo Nostro Re Vittorio Emanuele mercoledì prossimo 17 corrente mese [agosto 1859] entrerà in Varese di buon mattino. Partì da Quarto il 6 maggio 1860 con un migliaio di compagni, provveduti di armi, vestiti parte alla foggia del 1848, con berretto da guardia nazionale, parte con cappotti militari prendendo il mare a bordo di due battelli. Alla fine Garibaldi ritornò a Caprera e Gerolamo Bottinelli a Viggiù, dove oltre far parte attiva nella Guardia Nazionale, vide partire altri Viggiutesi a combattere per ingrandire i confine d’Italia; con gran entusiasmo accolse il 20 settembre 1870 l’annunzio che le truppe italiane erano entrate in Roma e fu invaso di gioia nel vedere come la popolazione sorse entusiasta a dar segni del suo contento coll’improvvisare la sera del 21 una luminaria alle case con bandiere tricolori e spari di mortaretti. La mostra proponeva due fucili della Guardia Nazionale, quattro sculture in gesso: il busto di Felice Argenti eseguito da Stefano Butti, il bassorilievo del podestà di Varese Carlo Carcano, il modello del Cacciatore delle Alpi di Luigi Buzzi Leone, il bozzetto per il monumento del generale Giuseppe Sirtori d’Enrico Butti, (articolo tratto da “R come Risorgimento a Viggiù – 1820/1870: cinquant’anni pericolosamente vissuti” di Beppe Galli e Daniele Trentini). pagina 18 gruppi consiliari OBIETTIVO VIGGIÙ Gentilissimi lettori/lettrici, avrei voluto scrivere questo articolo esprimendo la mia opinione su alcuni importanti argomenti che riguardano le infrastrutture e gli investimenti che saranno effettuati nei prossimi anni sul nostro territorio: mi riferisco alla tratta ferroviaria Arcisate-Stabio che consentirà il collegamento veloce con Malpensa e con l’Europa. Ho deciso invece che Vi scriverò del nostro territorio, ma non di opere da fare, ma della CANCELLAZIONE di un Ente che del territorio è sato per tanti anni sicuro, positivo protagonista. Quando questo giornalino arriverà nelle Vostre case, la Finanziaria avrà terminato il suo iter parlamentare e sarà stata resa definitiva! Cosa ha previsto la Finanziaria? Cari lettori, ha previsto la CHIUSURA della nostra COMUNITÀ MONTANA DELLA VALCERESIO! Dopo anni di ‘onorato servizio’, il Governo di centro sinistra ha pensato che il nostro ente è inutile: ha deciso che la Comunità Montana della Valceresio non è sufficientemente ‘alta’ per continuare ad esistere! Il Governo ha deciso che tutti i servizi che la Comunità Montana svolge nel nostro territorio non sono importanti! E allora mi domando e invito Voi a dare una risposta: il Governo avrà pensato alle tante persone e nostri concittadini che negli ultimi anni hanno usufruito dei servizi del Piano di Zona? Avrà pensato ai tanti genitori che hanno mandato i loro figli a frequentare i corsi di meccanico o di idraulico presso la scuola di formazione professionale di Bisuschio? Avrà pensato a quegli instancabili lavoratori delle strutture sanitarie (ospedali, case di riposo come l’Istituto Madonna della Croce,il Molina di Varese e altri) che hanno frequentato i molti corsi gratuiti di Ausiliaria Socio Assistenziale e di Operatore Socio Sanitario per essere meglio preparati e qualificati con i loro pazienti? Avrà pensato a tutte quelle opere che in questi anni si sono potute realizzare grazie ai contributi della Comunità Montana come la rotonda in località Quattro Strade di Baraggia o quella di Cantello o di Cuasso o di Induno Olona? Avrà pensato a come sarebbe il lago Ceresio se la Comunità Montana non avesse realizzato il grande depuratore di Valle? Francamente credo proprio che anche questa volta stiamo subendo un FURTO: il Governo ci vuole far credere che questo provvedimento serve per tagliare la spesa pubblica! No: questo provvedimento è uno SCIPPO legalizzato: ci stanno togliendo risorse economiche che verranno destinate a chissà quale ente davvero inutile, a chissà quale ‘cassa’ pronta ad accontentare gli amici di turno. Voglio esprimere la mia solidarietà a tutti i dipendenti della Comunità Montana Valceresio che vivono questi momenti nell’incertezza. Vorrei che il prossimo Natale regalasse certezze per il futuro e serenità per le famiglie. Il capogruppo Emanuele Cadei PROGETTO GLOBALE Trasporti tranfrontalieri e realtà viggiutese Cari lettori,come molti di Voi sapranno è già da anni che la nostra comunità è parte attiva di un progetto di valorizzazione economica, paesaggistica e sociale del territorio del complesso Monte San Giorgio – Pravello – Orsa. Inoltre la presenza dell’aeroporto internazionale di Malpensa nelle immediate vicinanze fa del nostro territorio un crocevia di riconosciuto interesse per le comunicazioni nord-sud Europa che ci mette in posizione di vantaggio e ci dà ampie possibilità di sviluppo. In questo contesto va collocato il progetto della linea ferroviaria Arcisate-Stabio-Mendrisio (tratto fondamentale per la connessione Lugano – Malpensa) i cui finanziamenti da parte del Canton Ticino sono già stati resi disponibili e i lavori a mia conoscenza dovrebbero già partire nel 2008 dalla stazione di Mendrisio, anche se e’ difficile dire se gli impegni di spesa verranno mantenuti viste le universali problematiche finanziarie che affliggono ormai tutte le istituzioni di tutti gli stati.Questi sono i fatti.La posizione del nostro gruppo e’ di condivisione del progetto: anzi noi sollecitiamo, per un’impresa di questo genere,un impegno primario di tutte le amministrazioni interessate, in primis la nostra.Tuttavia i problemi che intravediamo sono legati ad una possibile violazione del territorio senza una conseguente crescita socioeconomica delle nostre aree: esiste il forte dubbio che la linea si possa trasformare nel tempo in un canale di comunicazione quasi esclusivamente destinato al trasporto di merci, senza prevedere un’adeguata ricaduta sul territorio dei vantaggi che tale infrastruttura potrebbe generare (es. incremento del turismo e infrastrutture annesse). In tal senso l’impegno delle amministrazioni locali deve farsi forte e preciso: definire fin da principio i limiti d’utilizzo di una tale risorsa mi sembra fondamentale al fini di non trovarsi in casa il problema quando ormai le cose sono fatte e cioè quando le possibilità di trattativa per le nostre amministrazioni sarebbero ormai inesistenti. Dobbiamo comunque essere tutti coscienti che un costo per tale opera andrà comunque sostenuto in termini ambientali. Difficile ad oggi stabilire se il costo sarà congruo: analizzando i vari obbiettivi del piano integrato di sviluppo locale a valenza transfrontaliera proposto nel progetto INTERREG III si direbbe di sì: resta fermo l’impegno delle nostre amministrazioni a perseguire fattivamente tutte le tappe e gli obbiettivi di del piano di sviluppo perché solo in questa prospettiva acquisterà un senso concretamente vantaggioso per tutta la nostra comunità la costruzione della ferrovia Mendrisio-Arcisate.Vogliamo comunque ribadire che anche se è operativa una commissione di pianificazione e controllo del progetto INTERREG III (nel quale va inquadrata la realizzazione della linea ferroviaria), il nostro gruppo non smetterà di vigilare su tutti gli sviluppi.L’altro problema serio che intravedo è la mancanza di una chiara pianificazione temporale dei lavori: con l’evolvere così rapido delle condizioni economiche degli stati interessati non e’ da escludere che si possano nel frattempo affermare soluzioni alternative, bruciando questa opportunità. Ricordo con un certo ironico sorriso una domenica mattina di molti anni fa quando nella Stazione di Arcisate si inaugurava “virtualmente” il tratto di ferrovia Arcisate –Stabio: la mia personale speranza era forte. Si prospettava il 2008 come l’anno della messa a regime del servizio ferroviario, purtroppo un tempo disatteso. Ma forse ora le condizioni sono migliorate: il governo nazionale attraverso Regione, Provincia e Comunità Montana sta procedendo agli impegni di spesa: 203,7 milioni di euro sono stati inseriti nell’accordo stipulato per il nuovo collegamento transfrontaliero Varese-Mendrisio e il Ministero delle Infrastrutture si e’ impegnato a garantire le necessarie risorse finanziarie, a decorrere dal 2008, tenuto anche conto che la Confederazione Elvetica ha già provveduto al finanziamento degli interventi ricadenti nel proprio territorio (anche se probabilmente anche la Confederazione Elvetica ritarderà ancora la partenza dei lavori). Ritornando ad una realtà un po’ più piccola ma non meno importante, i nostri giardini pubblici con il loro complesso polifunzionale si potrebbero ben candidare come struttura di riferimento e sviluppo per tutto il complesso di rappresentanza e di promozione che il progetto INTERREG richiede. Soprattutto ritengo pagina gruppi consiliari fattibile negli spazi del polifunzionale una possibile sede di un organismo operativo che instradi le realtà economiche,sociali e culturali locali in tutte quelle possibilità che il progetto di cooperazione internazionale apre. Lo sforzo della nostra amministrazione in tal senso dovrà essere grande e ampio soprattutto in un’analisi preventiva di tutti quegli aspetti della nostra comunità che possono essere valorizzati senza pagare un prezzo troppo alto per lo sviluppo: i vincoli che il nostro territorio c’impone sono alti ed è dovere primario di qualsiasi amministrazione rispettarli. Se comunque volessimo nel frattempo vivacizzare, almeno per il periodo estivo, i giardini pubblici, uno dei più suggestivi angoli verdi di Viggiù, basterebbe crearvici un piccolo punto di ristoro e vedere se, sistemando i campi da bocce e cercando, ancora una volta, una strada percorribile per la gestione dei campi stessi, si riesca ad innestare nei Viggiutesi la passione per questo sport così socialmente valido. Mi rendo conto che esperienze di questo genere sono già state fatte nel passato ma proprio perchè in alcuni periodi hanno anche ben funzionato, varrebbe la pena di capire quali sono stati i presupposti e i problemi che hanno fatto morire queste attività (mancanza di finanziamenti? poca chiarezza nei rapporti della gestione? disinteresse delle persone?). Inoltre credo che come parco pubblico necessiti di un’area recintata per i cani (naturalmente confidando sul senso civico dei padroni), evitando l’anacronistico e sbrigativo divieto di ingresso ai cani. Colgo l’occasione per salutare tutti i lettori e per augurare serenità in occasione delle prossime festività natalizie .Il capogruppo Luca Belluzzi LEGA NORD Linea ferroviaria Arcisate–Stabio: un progetto che sembra avere finalmente raggiunto il traguardo di partenza. Sono stati infatti promessi i 200 milioni di euro che dovrebbero coprire i costi, per parte italiana, di quest’importante opera che consentirà un collegamento diretto tra la provincia di Varese e il Canton Ticino. I lavori dovrebbero cominciare nel 2008 e la messa in esercizio è prevista per il dicembre 2011. La linea misurerà 17.7 chilometri di lunghezza dei quali 11,2 in territorio italiano e 6.5 chilometri in territorio svizzero. Da parte svizzera si prevede la posa di un doppio binario e il potenziamento degli impianti della stazione di Mendrisio. Ma vediamo le motivazioni che hanno portato a questo progetto e a queste scelte. Il collegamento con il Canton Ticino era già una realtà nella nostra area sino a un secolo fa con la linea della Valmorea, quando i cittadini della provincia di Varese potevano fare affidamento su di una rete ferroviaria ben più funzionale di quanto sia oggi disponibile all’utenza di questo inizio di ventunesimo secolo. Purtroppo sfortunate scelte politiche e commerciali, incoraggiate e soprattutto favorite per meri fini utilitari da famiglie della grande industria, portò all’abbandono di determinate tratte ferroviarie a favore dello sviluppo del trasporto su gomma, con gli effetti deleteri che abbiamo sotto i nostri occhi tutti i giorni: traffico incontrollato, inquinamento ambientale, inquinamento acustico, sempre maggiori oneri a carico delle famiglie, che sono obbligate a servirsi principalmente dei propri mezzi per gli spostamenti (vedi costi del carburante sempre in aumento, costi del mezzo, assicurazioni, bolli, autostrade e chi più ne ha più ne metta).Tutto ciò ha portato ad un’indiscutibile deterioramento della qualità della vita. Oggi giorno però, una più accresciuta sensibilità ambientale e nondimeno specifiche strategie commerciali sviluppatesi a livello europeo, favoriscono il ritorno al trasporto ferroviario, mai abbandonato tra l’altro 19 dai nostri partner europei, com’è invece accaduto presso i nostri lidi. Oltremodo a seguito della sempre più spiccata tendenza alla globalizzazione dell’economia, si richiedono collegamenti sempre più efficienti e veloci tra le varie aree di sviluppo europee.Tutto ciò a portato alla necessità di un adeguamento delle nostre infrastrutture, rimaste per certi versi ancora a livelli ottocenteschi, per poter far fronte alle continue esigenze del mercato e della mobilità. Dobbiamo quindi vedere in questo contesto la riapertura di questo fondamentale collegamento ferroviario che permetterà alla provincia di Varese di trovarsi più vicina ai mercati del centro e del nord Europa (vocazione storicamente propria della città di Varese, sviluppatasi nel medioevo come importante nodo commerciale per le merci che transitavano, attraverso il Seprio, dal Ducato di Milano verso i vari mercati del Centro Europa e viceversa). Quest’opera consentirà finalmente di collegare la rete ferroviaria varesina alla prossima linea ad alta velocità che, attraverso il Gottardo, collegherà il nord al sud dell’Europa in tempi molto più brevi. Sino a questo momento di fatto, il sistema dei trasporti lombardo era ed è basato su una pressoché totale dipendenza dal capoluogo milanese che funge tuttora da snodo unico di tutto il sistema viario regionale. Ciò, per quanto inevitabile data la posizione centrale della città di Milano, ha avuto per effetto un aumento esponenziale del traffico, a seguito del forte sviluppo economico della regione. Aumento non più sostenibile dalla rete viaria milanese, che ha portato e porta a continue ripercussioni negative di un sistema che oramai tende al collasso ogni giorno che passa (ne sanno qualcosa coloro che sono costretti a muoversi sulla famigerata A4 dove non passa giorno che non ci s’imbatta in interminabili code e continui incidenti). In questo contesto dobbiamo inquadrare anche il decennale progetto dell’autostrada Pedemontana che,assieme al progetto ferroviario Arcisate- Stabio, dovrebbe aiutare a snellire e velocizzare il movimento delle persone e delle merci, senza trovarsi più obbligati a dover transitare per lo snodo di Milano, oramai incapace di assorbire la crescita esponenziale del traffico commerciale e non. L’idea della bretella ferroviaria tra Arcisate e Stabio viene quindi ad assumere caratteri più che positivi per molteplici motivi: il vantaggio che ne trarrà la popolazione delle valli di confine, tra cui la nostra Valceresio e in particolare pensiamo ai pendolari, che potranno raggiungere Lugano con notevoli risparmi di tempo. La velocizzazione nel movimento delle merci a livello locale. La possibilità per gli utenti svizzeri di disporre di un collegamento diretto con l’aeroporto di Malpensa, con tutti i benefici che ciò ne derivano per la nostra provincia e la regione. Sono infatti previsti da parte svizzera treni InterRegio ogni due ore da Lugano per il nostro Hub. Non dimentichiamo che in un momento in cui le strategie commerciali della compagnia di bandiera sono più che mai confuse, per non dire ambigue, diviene sempre più necessario, se non vitale, aprirsi a nuovi mercati e ciò nella presa d’atto di Malpensa come importante bacino di sviluppo economico e lavorativo per gli abitanti della provincia di Varese. In questo ambito la linea Arcisate –Stabio assume una valenza più che positiva ed è un risultato che premia l’attenzione e l’importante lavoro svolto dalla giunta provinciale, presieduta dal presidente Marco Reguzzoni, che con il suo lavoro e supporto concreto a tale progetto ha fatto si che si potesse giungere a questi importanti risultati e che il collegamento tra territori transfrontalieri della Regio Insubrica non fosse solo un proposito sulla carta ma una concreta realtà. GianPietro Gallinelli pagina 20 associazioni Le Penne Nere in trincea sulla Linea Cadorna Gli Alpini si adoperano per la manutenzione e la salvaguardia del fronte Nell’anno 2005 l’amministrazione comunale di Viggiù ha stipulato con il gruppo alpini Viggiù-Clivio una convenzione della durata di tre anni che vedeva le Penna Nere impegnate in trincea nell’ordinaria manutenzione del tratto di linea Cadorna sita sul territorio di Viggiù. L’accordo prevedeva la falciatura dell’erba, la ricostruzione dei muri a secco, il taglio delle piante cresciute all’interno dei camminamenti e la pulizia degli sessi da foglie e rami secchi. Devo ammettere che gli alpini, per impegno e costanza sono andati oltre agli accordi presi,a tal punto di coinvolgere la protezione civile ANA della sezione di Varese, la quale ha inserito tra i suoi interventi il tratto di Linea che sovrasta Viggiù…Mah!! Non solo lavoro. Bisognava farla conoscere, così il Gruppo Alpini Viggiù-Clivio ha creato (in casa) un DVD musicato con 250 fotografie, dove si spiega come, e perché, il Generale di Pallanza abbia fatto costruire la suddetta linea di demarcazione. Per ultimo si è pensato alla collaborazione con le scuole, qui gli Alpini, zaino a terra, sono entrati di persona nelle aule tenendo vere e proprie lezioni di storia, per poi passare in un secondo tempo a portare le scolaresche in prima linea tra trincee e camminamenti. Si è così iniziato dalla 3^ liceo dell’Istituto di Bisuschio, per poi passare ad altri istituti scolastici della Valceresio, e via tra associazioni varie, ad un gruppo di docenti del Liceo di Gallarate, e comitive venute dalla vicina Confederazione, gruppi e scolaresche, ed altri, impossibili da elencare singolarmente. Cogliamo l’occasione per ringraziare il socio Luigi Ciceri per la disponibilità e la professionalità nell’aver degnamente sostituito i docenti durante le lezioni in aula, proseguite poi in montagna. Di sovente una delegazione del Gruppo viene invitata a partecipare a simposi inerenti alla Linea Cadorna, anche fuori i confini della provincia di Varese, durante le proiezioni di presentazione ritroviamo sullo schermo fotogrammi inerenti al tratto di Linea che va dal M0onte Orsa al Monte Pravello, immagini acquisite da uno dei 500 dvd che il Gruppo Alpini ha messo in circolazione a titolo gratuito, per portare alla conoscenza di tutti un’opera di tale importanza ai fini storici, turistici e culturali. Visto l’impegno perpetuato sui vari fronti per la salvaguardia e diffusione della Linea Cadorna da parte del gruppo Alpini, l’Amministrazione Comunale di Viggiù ha ritenuto opportuno rinnovare ancora per tre anni il rapporto di collaborazione, la convenzione, dimostrandosi vero e proprio collante tra Istituzioni, storia, montagna e Penne Nere, nulla a vedere con le penne di certi signori della carta stampata che spesso e volentieri cadono nei luoghi comuni, facendo paralleli tra la figura degli Alpini e quella del vino tralasciando per comodità “Del Momento”, quei valori che animano l’Associazione Nazionali SAlpini. pagina associazioni Il coro Stella Alpina sulle rive della Moldava 21 Alla XXI edizione delle Giornate del Canto corale di Praga Dopo le esperienze della Val Pusteria e di Barcellona, per il Coro Stella Alpina di Viggiù è arrivata un'altra soddisfazione a livello canoro, e non solo, partecipare alla 21° Edizione delle Giornate del canto corale di Praga, Praga Cantat. Essendo una rassegna internazionale da parte di tutto il coro vi era la consapevolezza di un confronto con cori provenienti da ogni parte del mondo. Da parte del maestro Luigi Ciceri e di tutti i coristi vi è stato un lungo lavoro di preparazione, a livello di prove con l'inserimento di nuovi pezzi, tra cui un canto scritto da un compositore Ceko. Il programma della nostra prima giornata nella capitale Boema, inizia al Palazzo Dell'Opera di Stato, per assistere al Concerto Inaugurale tenuto dal Coro dei Bambini di Praga con un repertorio di canti di varie nazioni. La bellezza del teatro, e la bravura dei bambini ci ha catapultato nella storia e nella cultura corale e musicale della città. Il pomeriggio ecco arrivare il nostro debutto. In base al programma organizzativo il Coro Stella Alpina doveva esibirsi presso la casa di riposo che ospita i musicisti, il concerto prevedeva dodici brani di canti della montagna. Il mattino seguente si faceva sul serio, si andava al Palazzo Nazionale di Vinohrady per un'esibizione di cinque brani nella bellissima Sala Mayakovski in stile barocco, molto simile alla Sala della filarmonica di Vienna, ad impressionarci oltre la sua maestosità, è stato il pensiero di doversi esibire in una Sala tanto cara a Mozart. A giudicare la nostra esibizione era presente il Professor Felix Resch docente al conservatorio Claudio Monteverdi di Bolzano. Al termine della prova il nostro Maestro si è subito complimentato con i coristi per la qualità del canto espressa, unanime anche il giudizio espresso dal Professor Resch durante il colloquio previsto dal protocollo della manifestazione. Il pomeriggio libero da impegni canori ci portava a visitare le bellezze di Praga, che essendo al centro dell'Europa ha raccolto in se le migliori espressioni artistiche, che vanno dalla musica alla letteratura e teatro. Dopo tanta cultura si ritornava al Palazzo Nazionale di Vinohrady per la serata conclusiva. Presenti venti cori per la maggior parte misti, li, tutti i venti cori, sotto la direzione dal maestro Jakub Zicyha si sono esibiti nel canto Ceko in Praga Carmina Resonant, le cui partiture furono spedite ai cori partecipanti al momento dell'iscrizione alla manifestazione canora. Terminato il canto, si è dato il via al fuori programma, con due cori provenienti dalla Germania ad intonare un loro canto, nel frattempo si radunava anche la rappresentativa Italiana con il Coro A.N.A. Rocce Nere, la Corale polifonica di Lavis ed il Coro Stella Alpina, si è iniziato il primo canto, con la Montanara, poi tra i coristi si è pensato ad un brano che rappresentasse L'Italia, la scelta è caduta sul Va Pensiero, all'improvvisato coro si sono aggiunti i cugini Francesi, è toccato al Maestro Ciceri disporre per sezioni il coro misto composto da oltre cento coristi, per poi dirigere il pezzo tratto dal Nabucco di Verdi, penso che per tutti sia stato difficile controllare l'emotività dovuta dalla sacralità musicale della sala e dal folto pubblico presente,al termine del pezzo vi è stato un forte consenso, confermato dal lungo applauso protratto per molto tempo, una nuova esperienza, mista ad orgoglio e soddisfazione, nell'aver portato un pezzo d'Italia nella capitale Boema. pagina 22 auguri pagina avvisi DECALOGO DEL BUON CITTADINO Se un buon cittadino vorrai sembrare, almeno 10 regole dovrai seguire 1. Parcheggiare negli appositi spazi, (non come nella fotografia). 2. Non gettare mozziconi di sigarette e cartacce per terra. 3. Non lasciare le bottiglie di vetro per la strada. 4. Raccogliere i bisogni dei vostri cani (c’è chi potrebbe pestarli). 5. Mettere nei giorni prestabiliti la spazzatura la plastica e l’umido per strada. 6. Utilizzare la discarica di Piamo per buttare il verde del proprio giardino. 7. Utilizzare la discarica di Piamo per buttare gli ingombranti. 8. Evitare schiamazzi nelle ore notturne, rispettando chi riposa. 9. Rispettare gli arredi urbani, sono nostri non vanno distrutti. 10. Non danneggiare il verde pubblico. AVVISO - CERTIFICAZIONE ENERGETICA La Regione Lombardia in attivazione di una direttiva europea ha previsto, che a partire dal 1/9/2007 per tutti gli atti di trasferimento a titolo oneroso di interi edifici, è necessario l' ATTESTATO DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA che viene sottoscritto da un libero profesionista. Dal 1/1/2008 tutti i progetti edilizi che si presentano in Comune dovranno prevedere la relazione sull' isolamento termico e la nomina del certificatore. Il certificatore esegue i calcoli e verifica che i lavori siano eseguiti così come nel progetto per l' isolamento termico depositato in comune, e rilascia al proprietario, ultimati i lavori, l' attestato di certificazione energetica. Il proprietario deposita in Comune l' asseverazione del direttore lavori, l' attestato di certificazione energetica e la ricevuta del catasto, ai fini del rilascio dell' agibilità. Il Comune, sempre che la documentazione di cui sopra sia completa e conforme, provvede a consegnare al proprietario dell' edificio entro max 30 gg. una copia dell' ATTESTATO di CERTICAZIONE ENERGETICA timbrato per accettazione dal Comune e, qualora sia prevista, la TARGA ENERGETICA da apporre all' esterno. La finalità della nuova normativa è il risparmio energetico, promuovere l' uso razionale dell' energia e favorire la produzione energetica da fonti energetiche rinnovabili. L' ufficio tecnico è a disposizione per informazioni. 23 I NUOVI ORARI DEGLI UFFICI COMUNALI