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Viggiù
PERIODICO D’INFORMAZIONE COMUNALE [email protected]
MAGGIO 2007
2° suppl. al N. 5 del 20/04/2007 - di Notizie dal Comune - Tariffa ROC: "Poste Italiane spa - Spedizione in abb. postale - DL 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB BERGAMO" NdC 21
Impegnamoci tutti
ad aver più senso civico!
Il Sindaco invita i cittadini a rispettare il territorio e le sue regole
Cari cittadini,
Sono moltissime le tematiche di cui
vorrei parlare, il paese mi sta sicuramente a cuore e ogni vostro problema è un mio problema.
Durante la lettura di questo giornale
troverete sicuramente risposta a molte domande che ogni giorno vengono rivolte all’amministrazione o sentite per strada e nei centri di aggregazione. La tanto famosa nuova urbanizzazione di Baraggia è stata, vi assicuro,un lavoro di estremo impegno e
pazienza dell’Ass. Brusa Pasqué e del
geometra Trentini, che dedicarono
molto tempo al colloquio con i diretti interessati per riuscire al meglio a
soddisfare tutte le esigenze presentate. Dare una vera piazza a Baraggia,
dove le persone possano liberamente
chiacchierare e passeggiare, collegando in modo sicuro la parte alta e
quella bassa del paese, era un sogno
che da anni le amministrazioni si prefiggevano; ora sarà possibile grazie
alla realizzazione di questo centro
urbanistico. Non verranno costruiti
casermoni enormi e colate di cemento, non spaventatevi; come potete
vedere dall’articolo, molte sono le
norme a tutela dell’ambiente che
saranno applicate per la realizzazione
di queste villette.
Altro argomento che mi preme esprimere direttamente ad ognuno di voi
è il forte senso civico che dovremmo
avere per tutelare e rispettare il
nostro Paese.
Purtroppo molte persone sono incuranti di come sporcano il Paese, gettano cartacce e mozziconi di sigaretta da tutte le parti, lasciano in giro
bottiglie di vetro ed altro.
Più passa il tempo e più, guardandomi intorno, mi rendo conto che la
maggior parte degli italiani sembra
avere in testa un concetto un po’
distorto di libertà (e, di conseguenza,
di senso civico). Nel resto del mondo
civile, semplificando al massimo,
libertà significa più o meno “puoi
fare quello che vuoi, purché le tue
azioni non disturbino o danneggino
le altre persone”.
Sembrerebbe un concetto piuttosto
semplice, vero? E allora come mai da
noi sembra che invece la definizione
di libertà che va per la maggiore sia
“puoi fare quello che vuoi, purché tu
riesca a non farti beccare”? Tener
pulito, parcheggiare rispettando i
luoghi e gli orari prestabiliti è impossibile per molti cittadini viggiutesi.
Ma cosa fare direte voi? Noi c’impegneremo con ulteriori forze dell’ordine ad ottener rispetto per il paese,
voi dovreste lasciare da parte le indifferenze e le paure, spiegando in
modo civile ed intelligente a chi
commette scorrettezze, dove e cosa
sta sbagliando; vedrete sicuramente
che il Paese tornerà ad essere Paese e
non un posto fatto di strade, case e
sconosciuti che vi ci abitano.
Con affetto,
il Sindaco Federico Rizzi
SOMMARIO
• Piano Lottizzazione Baraggia
• Edilizia bioclimatica
• Aggiornamenti sull’acqua
• Salvare l’acqua è affare nostro
• Nuovo tetto a Villa Borromeo
• Consiglio comunale ragazzi
• Gruppi consiliari
• Nella pancia del papà
• ButtiAmici da 160 anni
• Manifestazioni Estate 2007
• La sagra Sapere e Sapori
• Il Palio dei Rioni
• Mostra su Garibaldi
• Raccontando la Fenice
• Avis e Viggiù Calcio
• Concorso di pittura
• “V” come Viggiù
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pag. 5
pag. 6
pag. 7
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pag. 20
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edilizia
Adottato il Piano
di Lottizzazione Baraggia
Il progetto prevede 26 unità a destinazione residenziale,
un centro commerciale, parcheggi ed aree verdi e pedonali
In data 19-02-2007 con deliberazione del Consiglio Comunale n. 5 è
stato adottato il Piano di
Lottizzazione denominato Viale
Varese Baraggia 2, situato su una
vasta area compresa tra il Viale
Varese, la Via Madonnina, la Via
Monte Rosa e la Via Torrente Lanza,
conformemente al P.R.G. vigente e
individuato come “zona d’espansione soggetta a piano urbanistico preventivo”.
Il piano di lottizzazione è stato proposto e sottoscritto dai 30 diversi
proprietari dei mappali ricompresi
nella perimetrazione del piano stesso. Il Comune di Viggiù risulta
anch’esso proprietario d’alcuni
mappali (superficie catastale totale
mq. 1040) ricompresi in detta area e
quindi interessati dalla lottizzazione; è intenzione dell’amministrazione procedere all’alienazione dei terreni non appena approvato il piano
esecutivo, previa perizia per la
determinazione del prezzo ed esperimento d’asta pubblica.
Il progetto prevede, con la realizzazione delle volumetrie massime
ammesse, complessive 26 unità a
destinazione residenziale, una struttura commerciale-terziaria (lotto
27) con annessa residenza, aree
destinate alla viabilità veicolare ed
in particolare pedonale (percorsi
interni), aree a standard per un totale di 3.250,00 mq, che in forza
all’art. 47 delle NTA del PRG, vengono identificate in mq 970 quali aree
a parcheggio pubblico (pari a 46
posti auto effettivi), in mq 800 quali
aree per attrezzature pubbliche ed
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edilizia
in mq 1480 quali aree per il verde
pubblico.
Le proposte e le ipotesi progettuali
del Piano, confermano la tipologia
insediativa che ha caratterizzato sino
agli anni Sessanta il nucleo della
Baraggia, costituito da insediamenti a
densità edilizia modesta con tipologie uni o bifamiliari.
Nello specifico il progetto propone
soluzioni tipologiche sostenibili, sia
per l’edilizia residenziale, con interventi solari attivi e passivi ed altro,
sia per l’edilizia commerciale, con
l’obbligo alla formazione di spazi
porticati.
Anche per i parcheggi pubblici, realizzati con masselli del tipo filtrante,
si è prevista una soluzione più compatibile con lo spirito del progetto e
meno impattante nel contesto.
Per quanto attiene alla viabilità pedo-
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nale specifica, il Piano ripropone la
trama di viottoli esistente un tempo
nei nostri nuclei storici d’origine
agricola, formando un sistema di
relazioni, separato dalla viabilità veicolare, che coinvolgerà via Torrente
Lanza, Via Madonnina, via Monte
Rosa, la nuova piazza pubblica, viale
Varese e il sistema gravitante attorno
alla chiesa parrocchiale e le strutture
scolastiche insediate.
Tali percorsi pedonali, separati dalla
viabilità veicolare, avranno la larghezza minima di 2 metri e, ove possibile, avranno i margini sistemati a
verde.
Il piano prevede altresì delle modifiche alla viabilità comunale, in particolare sul tratto del viale Varese fronteggiante l’area d’intervento, e più
precisamente: la realizzazione di uno
svincolo rotatorio in corrispondenza
dell’intersezione del Viale Varese con
la strada d’accesso al piano, a forma
ellittica allungata, al fine di migliorare il collegamento con il parcheggio
pubblico esistente e la messa in sicurezza dell’accesso alla scuola materna; la formazione di un marciapiede;
opere che costituiscono il naturale
completamento di quanto già realizzato nel tratto di viale Varese, fra la
frazione Baraggia ed il cimitero
comunale.
In forza dell’art. 46 della l.r. 12/2005,
a corredo del Piano, i proponenti
hanno depositato una bozza di convenzione nella quale s’impegnano:
- alla cessione d’aree interne al
perimetro dell’area del Piano;
- alla realizzazione diretta d’opere
d’urbanizzazione primaria e secondaria;
- alla monetizzazione dell’importo
computato analiticamente, per l’esecuzione delle modifiche alla viabilità su viale Varese (svincolo rotatorio e verde attrezzato) pari a
193.783, 15 euro al netto di IVA.
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ecologia
Edilizia bioclimatica
e risparmio energetico
Modificato il Regolamento edilizio comunale. Ecco le novità
In data 02-04-2007 con deliberazione
del Consiglio Comunale sono state
adottate le modifiche al regolamento edilizio in materia di “interventi
d’edilizia bioclimatica e risparmio
energetico “ che prevedono:
PANNELLI FOTOVOLTAICI
Ai fini del rilascio del permesso di
costruire per gli edifici di nuova
costruzione deve essere prevista l’installazione dei pannelli fotovoltaici
per la produzione d’energia elettrica
in modo da garantire una produzione energetica non inferiore a 0,2 Kw
per ciascuna unità abitativa.
IMPIANTI SOLARI TERMICI
Si prevede l’applicazione di riduzioni degli oneri d’urbanizzazione per
gli edifici di nuova costruzione, le
manutenzioni straordinarie, e le
ristrutturazioni d’edifici esistenti
che soddisfino almeno il 50% del
fabbisogno d’acqua calda sanitaria
attraverso l’impiego d’impianti solari termici. I serbatoi d’accumulo
devono essere preferibilmente posizionati all’interno degli edifici. Sono
fatte salve le disposizioni indicate
dalle norme vigenti per gli immobili
e zone di particolare pregio paesaggistico, o sottoposti a vincoli di natura paesaggistica.
SERRE E SISTEMI DI CAPTAZIONE
DELL’ENERGIA SOLARE
Sia nelle nuove costruzioni sia nell’esistente, le serre e i sistemi passivi per la captazione, lo sfruttamento dell’energia solare ed il trattenimento del calore proveniente dal
fabbricato salvi divieti paesaggistici
valutati dalla commissione paesaggio non sono computati ai fini volumetrici.
RECUPERO ACQUE PIOVANE
Al fine di una riduzione del consumo
d’acqua potabile, nelle nuove costruzioni, è obbligatorio l’utilizzo delle
acque meteoriche, raccolte dalle
coperture degli edifici, per l’irrigazione del verde pertinenziale, la pulizia dei cortili e dei passaggi.
Le acque piovane vengono convogliate fino alle vasche a tenuta realizzate in materiale resistente ed impermeabile dimensionate in funzione
dei seguenti parametri V (litri) = 0,8
litri /mq giorno x 40 gg x superficie
a verde. La vasca deve essere dotata
di un filtro per l’acqua in entrata, di
un adeguato sistema di pompaggio
per fornire l’acqua per gli usi suddetti, e di uno sfioratore sifonato per
smaltire l’acqua in eccesso, ove possibile collegato alla fognatura.
IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE
Tutti gli impianti d’illuminazione
esterna, pubblica e privata, anche a
scopo pubblicitario sono da eseguire
a norma antinquinamento luminoso e
a ridotto consumo energetico ai sensi
e per gli effetti delle disposizioni
regionali vigenti “Misure urgenti in
materia di risparmio energetico e di
lotta all’ inquinamento luminoso”.
COMPOSTAGGI DI TIPO DOMESTICO
Sono ammessi i “compostaggi” di
tipo domestico, che dovranno essere
preventivamente comunicati e che
devono avere superficie inferiore a 2
mq, costruiti con materiali ecologici
e naturali e ben inseriti nel contesto,
avere altezza massima di 1,00 mt e
comunque sempre da collocarsi a
distanza minima 10,00 mt da tutte le
abitazioni; si prevede una riduzione
del pagamento della tassa smaltimento rifiuti.
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emergenza idrica
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Aggiornamenti
in tema di acqua...
Si ripresenta l’emergenza idrica e il comune corre ai ripari.
Fra le soluzioni previste la realizzazione di un nuovo pozzo per potenziare
la capacità d’approvvigionamento
Purtroppo, come si può leggere da
molti giornali, quest’anno il tema
acqua sarà ancora d’estrema attualità; infatti il periodo di siccità si è
protratto per tutto il periodo invernale e le previsioni non sono ottimistiche.
Da un punto di vista operativo, da un
lato usciranno le ordinanze di razionamento idrico, dall’altro si sono attivati i lavori di adeguamento della
rete idrica (sistemazione di tratti usurati).
Inoltre per potenziare la capacità di
approvvigionamento si sta lavorando
per la realizzazione di un ulteriore
pozzo.
Il nostro comune oltre alle somme
stanziate lo scorso anno ha ulteriormente incrementato le somme al
bilancio di altri 50.000 euro ed è
pronto per ulteriori finanziamenti
che dovessero essere richiesti dalla
società gestore.
L’invito è per tutti a limitare i consumi perché resta sempre e comunque
la migliore arma per fronteggiare
eventuali crisi idriche.
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emergenza idrica
Salvare l’acqua...
è affare nostro!
Il risparmio idrico nell’ambiente domestico
Dì la verità: l’acqua non è tra le tue
principali preoccupazioni.
Perché forse non ti è mai mancata e
quella che cade dal cielo, alcune volte
ti sembra fin troppa. Se ti guardi un po’
attorno, però, non puoi ignorare che
l’acqua sia un problema serio. A livello
globale, perché un quarto della popolazione mondiale non ha acqua potabile e questa mancanza causa l’85% delle
malattie nei paesi poveri. Perché si
parla tanto delle guerre per il petrolio,
ma sono in corso tanti conflitti legati
all’acqua. Anche a livello locale, però.
Perché piove,ma la quantità delle risorse idriche peggiora. Col rischio di non
poterle più utilizzare a meno di costo-
sissimi trattamenti.E quando si tratta di
soldi, ci sentiamo tutti coinvolti.
Perciò, se impariamo ad usare bene
l’acqua, non potremo che trarne vantaggi. Collettivi e personali, compreso
quelli economici. Per capire i disagi
provocati dalla mancanza d’acqua
occorre avere i rubinetti secchi.
Solo allora ci si accorge dei disagi che
nascono nelle azioni quotidiane.
Ne sanno qualche cosa coloro che
sono costretti a ricorrere ai rifornimenti idrici, oppure a ricorrere agli
approvvigionamenti periodici nelle
ore della giornata in cui l’acqua è
disponibile. Eppure basterebbero piccoli comportamenti diversi da quelli
che siamo soliti seguire per risparmiare sul consumo dell’acqua, e quindi
rendere disponibile un quantitativo
idrico maggiore di quello a disposizione. Si possono proporre alcuni suggerimenti utili a realizzare un risparmio
idrico domestico. Come prima norma
di comportamento viene proposto di
individuare, ed eventualmente riparare
eventuali perdite; per l’igiene personale si propone di chiudere il rubinetto
mentre ci si lava i denti, applicare
riduttori di flusso ai lavabi. Vi sono WC
a flusso regolabile, mentre per la lavatrice se ne consiglia l’uso solo a pieno
carico, scegliendo programma a bassa
temperatura. Nel momento di cucinare
si consiglia l’uso delle pentole a pressione, di lavare la frutta in bacinelle e
non sotto il getto di acqua corrente del
rubinetto e di riutilizzare l’acqua di
cottura della pasta come detersivo
sgrassante. Infine per il giardino si
consiglia di innaffiare solo per lo stretto necessario, di mattino o sera. E di
riutilizzare l’acqua piovana, che oltre
ad essere ottima per le piante non
costa nulla. Usare meglio l’acqua è uno
dei possibili contributi per raggiungere un obiettivo ambizioso ma sacrosanto: permettere di vivere decentemente
a tutti coloro che condividono il pianeta Terra. Ed è proprio per questo che
si invita tutti a seguire questo vademecum sull’uso dell’acqua.
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notizie dal Comune
Nuovo tetto
per Villa Borromeo
La riqualificazione della dimora partirà quest’estate
La villa sarà messa “sotto i ferri” in
quest’estate.
Dovranno essere sostenuti dei lavori
di rifacimento del tetto e purtroppo
l’intera zona sarà chiusa per motivi
di sicurezza.
L’amministrazione comunale vuole
scusarsi vivamente con i bambini, le
mamme ed i nonni che trascorrono
il loro tempo libero nel parco della
villa.
Invita tuttavia a spostarsi, per continuare a passeggiare e giocare liberamente, nei giardini pubblici di
Viggiù, che per l’occasione saranno
risistemati e resi più accoglienti per
i piccoli fruitori e i loro accompagnatori.
IL CONSIGLIO COMUNALE
DEI RAGAZZI
Il 28 aprile presso la sala consigliare del nostro comune, si è tenuto il secondo “consiglio comunale dei
ragazzi”.
Quest’anno è stato eletto come Sindaco Daniel Franzè
che rappresenta una foltissima schiera di consiglieri,
ben dodici. Nelle osservazioni fatte dai ragazzi nel corso della seduta consiliare è emersa la loro profonda
conoscenza del territorio comunale, con i relativi problemi. L’assessore Petrolo Daniela ha osservato con i
propri occhi con quanto impegno lavorassero i ragazzi
per identificare cosa realmente servisse al comune per
essere “a misura” di ragazzo.
Nel prossimo numero del periodico comunale riporteremo più in dettaglio le iniziative ed i progetti proposti
dai nostri ragazzi con relative foto.
Nella fotografia a fianco il sindaco uscente con il primo
cittadino adulto e altri consiglieri in erba.
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gruppi consiliari
OBIETTIVO VIGGIÙ
Le vicende che in questo periodo hanno visto coinvolto
il nostro Governo nella gestione delle tensioni createsi
in Via Sarpi a Milano,ormai noto come la China Town del
capoluogo finanziario italiano, forniscono spunti importanti per alcune riflessioni su quello che le amministrazioni degli Enti Locali, ai vari livelli, saranno chiamate ad
affrontare sempre più frequentemente in un prossimo
futuro. La coesistenza di Comunità di cittadini provenienti da Paesi stranieri e la loro integrazione con le
realtà locali esistenti sarà sempre di più un tema centrale da affrontare: anche nel nostro Comune, e comunque
nella nostra Valle, esistono ormai gruppi di persone
numericamente consistenti con stabile dimora, che lavorano nelle nostre aziende, frequentano gli esercizi commerciali ed utilizzano i servizi che il Comune mette a
disposizione dei cittadini.
Ritengo che sarà nostro dovere pianificare attività che
territorialmente potranno consentire di CONOSCERCI A
VICENDA, organizzando e promuovendo, per esempio,
giornate con incontri Etnico-culturali in cui concretamente ciascuno possa vicendevolmente comprenderne
le radici culturali. Un’ottima occasione in questa direzione potrà essere “sfruttata” durante la stagione Estiva che
ci apprestiamo a vivere: la nostra Amministrazione infatti, grazie alla collaborazione con tutte le ASSOCIAZIONI
che operano sul nostro territorio e che qui pubblicamente ringraziamo, ha infatti approntato un calendario
ricco d’avvenimenti che certamente soddisferanno le
esigenze di tutti: dal bentornato “Palio dei Rioni”a nuove
iniziative quali il “Premio Città di Viggiù” e all’interessantissima “estemporanea di Pittura nei cortili”. Ma le manifestazioni in programma saranno davvero numerose e
sarà fondamentale stimolare la partecipazione di tutti
perché oltre a costituire un momento di svago diventeranno anche un’importante e formidabile occasione
d’aggregazione sociale.
Come molti di Voi sapranno, è in svolgimento un corso
promosso dal Comune di Viggiù e dalla Comunità
Montana della Valceresio riguardante il recupero della
Pietra: ho avuto il piacere di assistere ad alcune lezioni
pratiche che si sono svolte e ho provato una grande
emozione nel poter “ascoltare” il ticchettio degli strumenti di lavoro - martello e scalpello - che hanno fatto la
storia dei “picasass”. Spero vivamente che questa esperienza possa essere ripetuta anche in futuro e che i
nostri giovani si accostino sempre più numerosi a questo “antico mestiere” che, seppur di grande sacrificio,
sono convinto possa dare ancora tante soddisfazioni. Da
parte nostra sosterremo nelle sedi opportune iniziative
come questa e soprattutto ci attiveremo per fornire glistrumenti anche finanziari a coloro che vorranno intraprendere un’attività artigianale in questo settore.
La nostra amministrazione è particolarmente soddisfatta del completamento dei lavori riguardanti la
costruzione della rotonda in località “quattro strade”a
Baraggia: dopo molti anni in cui si parlava della necessità di mettere in sicurezza quell’incrocio noi l’abbiamo realizzato, grazie anche all’accordo ed il contributo del Comune di Clivio e della Comunità Montana.
Sempre nella stessa zona è in fase di completamento
anche il marciapiede che consentirà la messa in sicurezza dei pedoni e, a breve, contiamo di affidare l’appalto dei lavori per lo svincolo verso la Bevera completando così il progetto di messa in sicurezza viaria
intrapreso. Nel ringraziarVi per l’attenzione Vi saluto
cordialmente.
Il capogruppo Emanuele Cadei
PROGETTO GLOBALE
PER VIGGIÙ E BARAGGIA
Periodo di bilanci
Gentili lettrici e lettori,
abbiamo ormai passato metà del mandato e riteniamo
che una valutazione di quale politica si stia attuando per
il bene della nostra comunità sia doveroso farla.
È sotto gli occhi di tutti il fermento di costruzioni che nel
nostro paese si sta attuando, segno evidente di una politica che sicuramente vuole incrementare il numero dei
cittadini residenti. Di per sé una politica di tal genere
potrebbe anche essere condivisa ma la nostra comunità e
i nostri servizi, nonché il nostro territorio, sopportano un
carico residenziale ancora in aumento? Un po’ di buon
senso ed un minimo d’analisi dei problemi che ci affliggono fanno propendere per un secco no.Anche l’ultima
area centrale disponibile a Baraggia è stata lottizzata e a
nostro giudizio per la comunità sarà una grave perdita in
quanto bloccherà per sempre la possibilità di insediamento di qualsiasi struttura di interesse comunitario.
Qualcuno dirà: "ma i soldi dove andiamo a prendere?”.
Noi rispondiamo che quando c’è l’effettiva volontà e la
partecipazione dei cittadini ad un grande progetto, i soldi si trovano pagando anche i costi dell’indebitamento. Il
fatto è che grossi progetti socialmente utili non ce ne
sono! L’unica progettualità che spicca ma che è ancora
“sulla carta” è la ristrutturazione del centro storico. Ma a
questa si contrappone un’assoluta mancanza di progettualità nei servizi sociali, dove le iniziative si perdono in
una politica della maggioranza non chiara, almeno ai
nostri occhi! Anche in relazione al territorio ci piacerebbe un progetto di tutela chiaro che si armonizzi con i
principi sanciti nella Carta di Aalborg cha abbiamo sottoscritto ma tutto questo non appare.
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gruppi consiliari
Gradiremmo ora che la maggioranza in nome di quella
serietà a cui spesso si appella facesse una riflessione sui
programmi e chiarisca ai cittadini come intende proseguire nei prossimi anni.
Il mio gruppo dà il benvenuto al neoconsigliere della
Lega Nord Sig. Galinelli Gianpiero che sostituisce il consigliere Canini. Vorrei infine precisare che le recenti
dimissioni dell’Assessore al territorio sono avvenute a
seguito di motivi strettamente personali e non a seguito
dell’invito del mio gruppo espresso sull’articolo della
passata pubblicazione.
Un cordiale saluti a tutta la cittadinanza.
Il capogruppo Luca Belluzzi
LEGA NORD
Ringrazio la redazione per questo spazio che mi viene
concesso per potermi presentare ai concittadini viggiutesi. Mi chiamo Gian Pietro Gallinelli e subentro a
Paolo Canini come nuovo capogruppo della Lega Nord
presso il consiglio comunale della nostra città.
Purtroppo il consigliere Canini, per motivi famigliari ha
dovuto lasciare Viggiù e tornare al suo paese d’origine
in provincia di Brescia.Vorrei quindi prima di tutto ringraziarlo per l’ottimo lavoro svolto,a nome mio e di tutte le persone che gli hanno accordato fiducia e augurare a lui e famiglia le migliori cose.
Per tornare a me,sono nato a Sesto San Giovanni in provincia di Milano e risiedo a Viggiù da ormai otto anni.
In questi anni ho imparato ad affezionarmi e amare
questo piccolo angolo di Lombardia, stupendo dal punto di vista paesaggistico, storico ed artistico.
A questo proposito, come cittadino che comincia questa nuova esperienza in consiglio comunale, desidero
ringraziare l’attuale Amministrazione per l’operato che
giudico in maniera piuttosto positiva. Ritengo altresì
che esistano ancora molte cose da fare e soprattutto
che si possa mettere in cantiere molti altri progetti concreti, alla luce anche delle problematiche che affliggono a livello globale la nostra società in questo inizio di
secolo e direttamente e indirettamente nel suo piccolo
anche la nostra comunità, quali: la carenza d’acqua,
destinata a peggiorare negli anni a venire, la viabilità,
l’immigrazione, ecc.
Come gruppo Lega Nord valuteremo attentamente le
scelte amministrative della maggioranza, partecipando
attivamente con il nostro contributo, guidati dalla convinzione che l’obiettivo principale di un’amministrazione efficiente sia il perseguimento dell’interesse pubblico e cioè il soddisfacimento dei bisogni dei cittadini,
attraverso anche un’offerta di servizi al minor costo per
gli utenti e non per ultima una seria politica di salvaguardia del territorio.
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Purtroppo siamo tutti consapevoli che con le attuali
disponibilità finanziarie, concesse ai comuni secondo
l’ordinamento vigente, non ci è permesso realizzare
tutto quello che desidereremmo per noi e per la nostra
comunità. È anche per questo motivo che mi sono
avvicinato alle tematiche e alle battaglie portate avanti
dalla Lega Nord, in quanto sono convinto che solo con
una devoluzione politica e soprattutto finanziaria delle
risorse, che al momento sono gestite a livello centrale,
si possa raggiungere un grado di autonomia, di maggior
responsabilizzazione dell’amministrazione locale e di
conseguenza di maggior benessere per la comunità.
Opinione che vedo condivisa anche dalla maggioranza
della nostra cittadinanza, alla luce dei risultati ottenuti
nel comune di Viggiù e in tutta la provincia di Varese,
nonché in Lombardia, con il recente referendum con il
quale si chiedeva per l’appunto la devoluzione di competenze ben definite a livello regionale. Del resto,
soprattutto per quanto riguarda la nostra esperienza di
comune situato a ridosso del confine con la
Confederazione Elvetica, possiamo confrontarci tutti i
giorni con una realtà dove il federalismo è un’esperienza positiva con cui si coesiste da secoli. Nemmeno
sono da dimenticare, senza uscire dai confini nazionali,
i modelli e le esperienze delle regioni a statuto speciale quali la Valle d’Aosta o il Trentino/ Süd Tirol.
Ed è per questo che ho deciso d’impegnarmi a livello
locale, per dare anche il mio contributo ed essere un
punto di riferimento e un tramite per tutti quei concittadini che desiderino portare all’attenzione dell’amministrazione comunale le problematiche e le priorità
che ritengano debbano essere affrontate con minor o
maggior urgenza sul nostro territorio.
Un saluto a tutti.
Il capogruppo Gian Pietro Gallinelli
L’articolo del gruppo consiliare ‘Vicus Julii’
non è pervenuto alla Redazione.
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eventi
Nella pancia del papà
Una mostra-gioco divertente ed educativa per i piccoli e i loro padri
I TEMI DELLA MOSTRA - GIOCO
La mostra è articolata su 7 aree tematiche:
• le coccole
• il mondo delle emozioni dei bambini
• le regole e la disciplina
• giochiamo insieme
• la guerra del tempo
• il tempo libero e le occasioni speciali
• la vita in famiglia
A Natale scorso, presso il Polifunzionale di Viggiù, si è
tenuta un’originale mostra ispirata al libro ed intitolata
“Nella Pancia del Papà”. Le filastrocche e le splendide
illustrazioni dell’omonimo libro di Alberto Pellai (Franco
Angeli) trovano in questa mostra-gioco una nuova
espressione artistica divenendo occasione per genitori e
figli di divertirsi imparando.
L’idea centrale del libro consiste nell’allestimento di “stazioni di gioco” dove padri e figli (ma non solo loro) hanno potuto condividere azioni e pensieri per arricchire il
loro rapporto nella leggerezza del gioco con un’esperienza un po’ speciale.
Il Comune di Viggiù, in collaborazione con la Provincia,
testimonia così la sua attenzione promuovendo iniziative
di qualità a misura di bambino.
La mostra ha preso per mano i papà di ieri, oggi e domani e li ha invitati a riscoprire l’avventura emotiva che
accompagna l’esperienza della paternità, divenendo uno
stimolo per comprendere dubbi, paure ed emozioni.
La mostra è composta da 14 pannelli interattivi organizzati su diverse aree tematiche. Per ogni pannello era stato realizzato un progetto artistico per integrare in modo
armonioso tre elementi principali:
• un disegno, ripreso dalle splendide illustrazioni del
libro realizzate dall’artista Maria Cristina Lo Cascio
sulle suggestioni delle filastrocche.
• il testo di una filastrocca che veniva letto dai genitori
ai bambini; questo è stato indubbiamente un aspetto
cruciale della mostra per invitare i papà a parlare con
un linguaggio insolito ai proprio piccoli, coinvolgendoli in un “viaggio” intenso nel mondo delle loro emozioni.
• un gioco o una semplice attività che richiedeva l’interazione tra adulto e bambino.
LE AREE DELLA MOSTRA
L’area cantiere era una zona transennata con mattoni di
polistirolo di varie forme, utilizzati per realizzare insieme
le costruzioni più originali; questa proposta, com’era
immaginabile, ha raccolto il grande consenso di grandi e
piccini. O ancora la bocca della verità, un grosso orso di
gomma piuma pronto a sfidare bambini e genitori per
verificare la verità delle loro affermazioni: bastava infilare (come nella famosa Bocca della Verità di Roma) la
mano nella bocca dell’orso, oppure l’angolo delle ombre
cinesi.
ALTRI INCONTRI SUI MINORI
L’Istituto Comprensivo di Viggiù ha organizzato due serate su uno dei problemi che maggiormente hanno coinvolto l’opinione pubblica in questi ultimi tempi: l’abuso
sui minori.Gli incontri,realizzati in collaborazione con la
Provincia e con il contributo del Dottor Pellai, hanno
riscosso una grande partecipazione di genitori, a testimonianza dell’interesse e delle preoccupazioni che l’abuso e la violenza nei confronti dei minori suscitano in
tutte le famiglie.
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Museo Butti
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“ButtiAmici” da 160 anni
Il museo Butti è tornato a popolarsi di aspiranti artisti
L'idea del progetto nasce in
una notte prima di un esame di marketing per i beni
culturali:
"Come rendere
accattivante la
gipsoteca
Enrico Butti?".
Ci passiamo sicuramente in molti in biblioteca durante
l'anno, ma pochi varcano la soglia del museo dell'artista
viggiutese che ha così tanto da dire ma poche persone
che vogliono ascoltare.
Bisognava trovare un target di visitatore dal quale partire per ridare vita ad un'istituzione quasi al capolinea... in
effetti un museo senza visitatori, non è un museo, ma
assume le sembianze e la funzione di un magazzino.
I bambini delle elementari potevano essere la chiave di
volta. Sicuramente nella loro carriera scolastica prima o
poi avrebbero affrontato la gita al parco Butti, ma questa
volta doveva essere diverso...
Non doveva essere una visita, ma un esperienza a tutto
tondo. E così è stato.
Le classi delle elementari infatti hanno un'occasione unica di visitare il museo in modo "diverso" perché chi spiega le opere, il parco, Viggiù antica e la vita di Butti, è
magicamente Enrico Butti stesso!
Infatti la mattina tipo inizia con l'accoglienza delle classi
nel parco, poi la sorpresa di trovare l'artista stesso in carne e ossa spostato dal suo tempo ai giorni nostri, prosegue piano piano nella visita di casa sua e del suo museo
per ultimare con un'altra sorpresa: la "Buttofficina" ovvero i laboratori manuali specifici per ogni classe.
Il progetto è iniziato da diverse mattine e i risultati sono
stupendi:il museo è tornato a riempirsi, i laboratori stanno producendo delle mini opere da restare senza fiato, i
bambini sono interessatissimi e coinvolti finanche ad
offrire la merenda al Sig. Butti e a portargli i fiorellini.
Insomma, meglio di quanto potessimo aspettarci in previsione della giornata finale dove saranno invitati a partecipare anche i genitori e tutta la cittadinanza per trascorrere un pomeriggio tutti insieme giocando e ammirando in una mostra del frutto dei laboratori delle classi
elementari.
PRESENTAZIONE EVENTI
VIGGIUTESI ESTATE 2007
Lo scorso 4 maggio, nella stupenda cornice
della sala ottagonale di Villa Borromeo, si è
tenuto un incontro con i media locali per presentare il nutrito programma degli eventi dell’estate viggiutese 2007
Sono intervenuti diversi esponenti delle principali testate giornalistiche locali e delle tv.
L’occasione ha anche permesso all’amministrazione di presentare i tra direttori artistici
che hanno, con la loro competenza e professionalità, contribuito all’organizzazione degli
eventi.
I tre direttori, il prof. Germano Cortesi che ha
curato gli eventi musicali, il prof. Nino Cassani
che ha curato quelli artistico museali ed il
prof. Silvio Raffo che ha curato quelli relativi
alla prosa ed alla poesia, hanno illustrato ai
presenti gli interventi da loro organizzati.
Nella stessa occasione gli amministratori hanno ringraziato i tre direttori per la professionalità del loro intervento auspicando il successo di tutti gli eventi.
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Manifestazioni Estate 2007
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la sagra
Sapere e Sapori
Due giornate fieristiche all’insegna della cultura viggiutese
e della degustazione di piatti tipici del territorio
Anche quest’anno, dopo il successo ottenuto dalla prima edizione, l’amministrazione vuole riproporre la
sagra “Saperi e Sapori” che si terrà in località San Siro.
La fiera sarà divisa in due giornate: nella serata di sabato, oltre allo stand gastronomico che sarà in funzione
durante tutta la sagra con la possibilità di degustare
piatti tipici del territorio, ci sarà una serata culturale
all’interno della quale i nostri storici Beppe Galli e
Antonio Trapletti continueranno il percorso della storia
viggiutese. Sarà inoltre presente il gruppo folcloristico
“I scusartt” di Binago che allieterà la serata con canti
popolari.
La giornata di domenica agricoltori e produttori agricoli esporranno i loro prodotti e per i più piccoli ci
sarà la possibilità di osservare gli animali delle nostre
fattorie.
In quella stessa giornata, si terrà la Fiera del solare.
All’interno della Fiera i produttori svizzeri del Monte
San Giorgio esporranno i loro prodotti, come gemellaggio per la candidatura Unesco presentata dai
Comuni di parte italiana.
Il tutto sarà allietato con musica popolare e danze.
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palio dei rioni
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Ritorna il Palio dei Rioni
Attività sportive e giochi per tutti
PALIO DEI RIONI
2 - 24 GIUGNO 2007
BARAGGIA
sabato 2, alle 21.00
Apertura e gara a tema
SALTRIO
domenica 3, alle 20.30
Triathlon
VIGGIÙ
Dal 4 al 7 e dall’11 al 14, 3 tornei di calcio:
alle 20.30
under 14, libero e over 35
venerdì 8 riposo
CLIVIO
sabato 9, alle 22.00
CLIVIO
domenica 10, alle 21.30
Gara di ballo. Prima e dopo
serata danzante con salamini,
patatine e birra
La prima gara del Palio dei Rioni 2007
SABATO 2 GIUGNO 2007 ORE 21 presso l’oratorio di
Baraggia si terrà la prima gara del ritrovato Palio dei
Rioni.
Successivamente alla sfilata d’ogni rione, visto il grande successo ottenuto lo scorso anno, il Comitato ha
voluto riproporre la “gara a TEMA”.
In cosa consiste? Semplicemente nella rappresentazione di una favola o fiaba a scelta. Non esiste limite
di età, né di numero di concorrenti. Ogni rione ha un
totale di 20 minuti per la sua prova (nei 20 minuti
sono compresi la preparazione ed uscita di scena
anche delle eventuali scenografie). La giuria sarà
esterna e giudicherà: interpretazione, musiche e
costumi. Si ricorda che in caso di pioggia la prova si
effettuerà in palestra a Clivio; i rioni dovranno prevedere anche questa possibilità nella strutturazione della prova. Il Comitato del Palio invita tutti a partecipare numerosi e ringrazia anticipatamente.
Fiaccolata. Serata danzante con
salamini, patatine e birra
IL PALIO DEI RIONI... FORZA BAMBINI!
BARAGGIA
venerdì 15, alle 21.00
Giochi bimbi e tiro alla fune
VIGGIÙ
sabato 16, alle 21.00
Atletica maschile e femminile
BARAGGIA
domenica 17, alle 9.30
Camminata
SALTRIO
Dal 17 al 21, alle 20.00
Pallavolo & Basket
VIGGIÙ
Venerdì 22, alle 21.00
GARA A TEMA (FIABE E FAVOLE)
Bustarella. Prima e dopo:
salamini, patatine, birra, musica
VIGGIÙ
sabato 23, dalle 19.30
Stand gastronomico, musica live
VIGGIÙ
domenica 24, alle 9.00
dalle 19.30 alle 21.00
Staffetta S. Elia
Stand gastronomico e musica
LUNEDÌ 15 GIUGNO ALLE 20.30 presso l’Oratorio di
Baraggia, sono organizzate le gare del Palio dei Rioni
riservate ai bambini:
IL QUIZZONE
IL PERCORSO BICI-SACCO
PRENDI LA LATTINA
RIEMPI LA CARAFFA
Partecipare al Palio è un vero divertimento, quando si
conoscono già i giochi, è ancora più bello.
Possono giocare tutti i bimbi di età inferiore agli 11
anni. Per essere dei veri campioni nel gioco del QUIZZONE bisogna esercitarsi nella corsa e nel suono della campana per rispondere alle domande di cultura
locale. Per partecipare con successo al PERCORSO
BICI-SACCO invece è consigliato molto coraggio e
grande velocità. Servono 3 bambini e 3 bambine per
questo gioco. Per gli altri due giochi servirà avere
una buona mira Buon divertimento e ricorda, partecipare è sempre una vittoria!
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mostra su Garibaldi
Nel bicentenario della nascita
Viggiù celebra i suoi eroi
Il Comune ricorda i cittadini che parteciparono alla spedizione dei Mille
LA MOSTRA
Quest’anno cade il bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi,
anche il Comune di Viggiù vuole
festeggiare questa ricorrenza allestendo una Mostra che ricordi non
solo l’Eroe dei Due Mondi, come era
chiamato Garibaldi, ma anche i
nostri concittadini che hanno combattuto per l’unità d’Italia, sia come
patrioti sia come partecipanti alla
spedizione dei Mille.
I nostri cultori di storia locale Beppe
Galli e Antonio Trapletti hanno trovato durante le loro ricerche degli interessanti documenti che per lungo
tempo sono stati rinchiusi negli
archivi comunali e che ora saranno
esposti e andranno ad affiancare la
parte artistica curata dallo storico
dell’arte Federico Masedu.
L’intenzione dell’amministrazione
non è solo quella di ricordare
Garibaldi, ma di far conoscere alle
nuove generazioni,e non solo,il valore dei nostri concittadini che vissero
quel periodo travagliato che portò
all’unità d’Italia.
APERTURA DELLA MOSTRA
E CONCERTO
L’inaugurazione della mostra si terrà
il 2 giugno alle ore 17.
Nell’occasione sarà presentato il
lavoro svolto dagli esperti.
Il 5 giugno al parco Butti si svolgerà
il “Concerto del 2 Giugno”, eseguito
dalla nostra Filarmonica Puccini.
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associazioni
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Raccontando... la Fenice
Un nuovo spettacolo al femminile
Tra le tante manifestazioni viggiutesi della prossima stagione, come sempre, si ritaglia un posto di prestigio lo
spettacolo di danza e ginnastica dell’Associazione
Sportiva La Fenice. Dopo acrobazie sui vari attrezzi della
ginnastica artistica, rivisitazioni di musical quali “Notre
Dame de Paris” e messe in scena di storie quali la vita di
Francesco d’Assisi o, proprio l’ultima, la straordinaria esistenza di Nelson Mandela, ora La Fenice sta allestendo il
nuovo capolavoro del prossimo giugno. Presso il museo
Butti di Viggiù infatti sarà presentato uno spettacolo tutto dedicato alle donne, dal titolo “Quello che le donne
non dicono” che, partendo dalla famosa canzone di
Fiorella Mannoia, darà uno sguardo in tutto il mondo illu-
minando, con danze ed esercizi collettivi, le eccezionali
esistenze d’alcune donne che hanno segnato il tempo e
le vicissitudini dei loro paesi d’origine e del mondo con
le loro iniziative, le loro fatiche e le loro imprese. Come
non ricordare Maria Maddalena o la Montessori o
Giovanna d’Arco? La Fenice dedicherà a loro, e a tanti
altri importanti personaggi femminili d’ogni tempo, un
momento speciale di musica e movimento coinvolgendo
bambini , ragazzi e adulti e tutti coloro che vorranno partecipare come pubblico alla manifestazione stessa. La
Fenice vi aspetta quindi numerosi il 9 giugno al Parco
Butti alle ore 21 per trascorrere con voi un momento di
coinvolgente raccontare.
Viggiù
Direttore Responsabile: Carlo Baruffi
Direttori Editoriali:
Federico Rizzi, Emanuele Vitali
Redazione: Paolo Canini, Elena Guerra, Filippo Ferrarotto, Riccardo Filpa
[email protected]
Impaginazione: Paola Trinca Tornidor
Controllo qualità: Cecilia Modi
Redazione, amministrazione e stampa:
IKONOS srl - Via C. A. Dalla Chiesa, 10
24048 TREVIOLO - Tel. 035 200 515 - fax 035 201 041
E-mail: [email protected]
Autorizzazione n. 9 del 10.2.1986 - Tribunale di Bergamo - Associato USPI
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associazioni
CAMMINANMANGIANDO
GRAZIE RAGAZZI!
Tutti insieme a passeggio per i sentieri di Viggiù,
assaporando le prelibatezze locali
Vittoria del Campionato e promozione
per i calciatori viggiutesi
Quest’anno
l’amministrazione
comunale, in collaborazione con le
associazioni AVIS-AIDO, il 30 settembre ha organizzato una
Camminata per le vie del nostro
paese molto particolare.
Vi chiederete perché particolare:
perché non solo si camminerà per le vie e i sentieri di
Viggiù, ammirando le bellezze artistiche e naturalistiche,
ma ci saranno anche dei
gazebo dove saranno allestiti
stand gastronomici, e si
potranno degustare i prodotti tipici del nostro paese.
Vi aspettiamo numerosi, per trascorrere una bellissima
giornata all’aria aperta e in compagnia!
Come molti di voi sapranno i
ragazzi del Viggiù Calcio
Rifiorente, hanno vinto il campionato con gran merito e
saranno così promossi in una
categoria superiore, la PROMOZIONE, categoria che
fu già conquistata in precedenza. L’amministrazione
comunale e l’assessore allo sport, fanno i complimenti alla squadra e all’allenatore Colucci.
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avvisi
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PREMIO “CITTÀ DI VIGGIÙ”
L’amministrazione comunale a partire da quest’anno ha deciso di
istituire il premio “Città di Viggiù”.
Il premio costituirà il riconoscimento per un nostro concittadino o
per un’associazione attiva sul nostro territorio, che si siano particolarmente distinti in azioni nel campo sociale. Quale riconoscimento
sarà assegnata l’immagine maggiormente associata al nostro territorio: una statuina raffigurante un pompiere realizzata dallo scultore
viggiutese Ignazio Campagna.
COMUNE DI VIGGIÙ
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1° CONCORSO COMUNALE DI PITTURA ESTEMPORANEA
Regolamento
Art 1 - Il Comune di Viggiù organizza, all’interno della manifestazione “Pittori nei cortili”, il 1°Concorso di Pittura
Estemporanea della Città di Viggiù, che si terrà la prima domenica di settembre, avente per tema preferibilmente
“Luoghi caratteristici di Viggiù” o in alternativa tema libero.
Art 2 - Al concorso possono partecipare artisti italiani e stranieri, di qualsiasi tecnica artistica. Non è richiesta
alcun contributo per la partecipazione.
Art 3 - I concorrenti dovranno essere muniti, a propria cura e spesa di tutti i mezzi per l’esecuzione
dell’opera. La tela dovrà avere la misura minima di cm 35x50 e la misura massima di cm 70x100
Art 4 - A partire dalle ore 8 della prima Domenica di Settembre in piazza Albinola a cura degli organizzatori verrà
apposto il timbro sulla tela. Ogni artista potrà partecipare con una sola tela e
dovrà indicare sul retro dell’opera nome, cognome, indirizzo e tecnica di esecuzione.
Art 5 - Gli artisti dovranno dipingere le opere in loco e potranno allestire nei cortili messi a disposizione dei cittadini del comune di Viggiù, le loro esposizioni temporanee. L’opera eseguita deve essere consegnata nello stesso luogo della timbratura entro le ore 18 del medesimo giorno, pena l’esclusione dal concorso
Art 6 Le opere saranno sottoposte dalle ore 18 alle ore 19, una giuria composta da 5 esperti nominati dal
Sindaco, sceglierà le tele alle quali verranno assegni i seguenti premi:
al 1° classificato premio offerto dal Comune di Viggiù con pergamena
al 2° classificato premio offerto dal Comune di Viggiù con pergamena
al 3° classificato premio offerto dal Comune di Viggiù con pergamena
Art7 - Il comune di Viggiù non si assume nessuna responsabilità per eventuali furti, danneggiamenti smarrimenti delle opere.
Art 8 - Le opere saranno esposte nella sala di Casa Butti per un periodo di 3 settimane. Le opere previo accordo con agli artisti saranno messe all’asta il cui ricavato sarà devoluto ad un Associazione Benefica scelte
dall’Amministrazione Comunale, tra quelle che operano sul proprio territorio
Art 9 L’artista dovrà confermare la sua partecipazione al concorso-esposizione entro e non oltre il 15 Agosto
Art 10 La partecipazione implica da parte degli artisti la piena accettazione di tutte le norme contenute nel presente regolamento.
SCHEDA DI ADESIONE
NOME……………………………………. COGNOME………………………………….
VIA……………………………………………. CAP…………… CITTÀ…………………….PROV……………
N.TEL……………………………….N.CEL…………………………………………………
E-MAIL………………………………………………………………….
Dichiaro di aver preso atto di quanto esposto nel presente regolamento e lo sottoscrivo ed accetto integralmente. In riferimento alla legge N.196/03 (tutela dei dati personali) il sottoscritto dichiara di essere al corrente
della trasmissione dei suoi dati al Comune. Perché entrino nella banca dati dello stesso.
Per informazioni contattare i seguenti numeri 0332/486106 o 0332/486510
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vocabolario storico
“V” come Viggiù
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Vocabolario storico: un modo di conoscere la storia
del nostro paese, raccontata lettera per lettera... ovviamente iniziamo
dalla… V di Viggiù!
A cura di Beppe Galli con l’aiuto di Riccardo Filpa
V come Viggiù
Vigiute
Per la storia più antica del nostro paese
sul finire del tredicesimo secolo venne
redatto un prezioso documento, che è
conservato nell’archivio storico diocesano di Como e venne dato alle stampe
nell’Archivio Storico delle Diocesi di
Como, giusto dieci anni fa, dagli storici
Giancarlo Peregalli e Annino Ronchini.
In esso sono elencate le duecentodieci
proprietà della chiesa di Santa Maria
Maggiore di Como disseminate nella terra
di Viggiù.
Giovedì 8 maggio 1298 prete Airoldo
Brocchi figlio del fu ser Anselmo su incarico di "Fomaxio Advocato", canonico e
rappresentante il Capitolo di quella chiesa, approntò l’elenco in cui dettagliatamente espose la qualità, il luogo, le coerenze, le misure di ogni singolo bene
immobile, non tralasciando di indicare il
nome dei massari che da quel giorno li
avrebbero avuti in custodia.
Infatti: Martino Gonzi, Lanfranco de
Cançono, Guglielmo Reçus, Beltramo
Bonella, Guglielmo e Rodolfo Corda e
Ottobello Brocus tutti di Viggiù, confermarono la presa di possesso e l’impegno
di pagare, alla scadenza, il fitto pattuito.
Con il canonico comasco, furono presenti, come testimoni: Martino Guioldi
detto Abbas del fu Pietro da Lomazzo,
Giovanni Piumazzi figlio di Ottobello da
Fenegrò, Perini figlio di Pietro "de Loçia
de Valixio", ser Giacomo Buzzi e prete
Angelli cappellano della chiesa di San
Martino "de Vigiute".
I luoghi di quella Viggiù medievale intrigano al punto di far tentare a buttar giù
la presunta via tenuta da prete Airoldo
quando, in quella lontana primavera, percorse in lungo e in largo il territorio
comunale per misurare ogni cosa.
Il cammino potrebbe, anche oggi, prendere inizio dal prato posto "in Prata"
ovvero "in Prato Sancti Stephani" (termine ancor in uso), e poi continuare per lo
stesso luogo attraversando i terreni successivi, ovvero sette prati, due campi,
due vigne, due campi con filari di vite,
un campo in parte bosco, poi una selva
"cum arboribus et novellum" [con il termine albero era comunemente considerato il castagno] e altri due terreni, non
qualificati, uno sul margine del torrente
Poaggia ("Poaça", "Poaçia") e l’altro dove
si dice "ad Cadrellum".
Allungando di poco il passo si arriva a
Tassera ("ad Tasseram") dove vi sono un
campo, un bosco e una selva, per poi si
raggiungere la piana di Lucate dove, in
quel periodo, la chiesa Maggiore possedeva ben tredici campi, uno proprio "in
Lucate", gli altri in luoghi ben distinti,
cioè due "in Cassina Lucà", due "ad
Folucate" (al Faggio di Lucate), cinque "in
Vallis de Fò" (nella Valle del Faggio), uno
di questi confinava con beni appartenenti "a Umiliatorum de Vigiute", a oggi unica presenza certa di un ordine religioso
in Viggiù, due con una roggia, che anche
in quel torno di tempo aveva di sicuro
inizio alla cosiddetta Fontana di Lucate;
come pure nelle sue vicinanze, avrebbe
potuto trovarsi quello detto "ad Aquam
de Lucate". In questa frazione poteva
inoltre vantare, diverse selve, nello specifico "ad Lucate", "a Locaorium", "in Cerre
de Lucate" e "ab Baraçiam de Lucate", e
un appezzamento "ad Maçoranum" e una
selva dove si dice in "Oro Maçoranum",
luoghi al momento sconosciuti.
Scendendo più a sud: una selva con "guastura", cioè in cattivo stato, "ad Baraçolam
Seretonis", un bosco "ad Pradellum", e
poi ancora due prati paludosi che a nord
erano delimitati da corso d’acqua ovvero
"Lectum Bivere".
Proseguendo: un prato "ad Sabiuncella"
sul confine di Brenno, un prato "in Valle
Vigana", un terreno parte a prato parte a
brughiera e parte a bosco "in Pradatio"
ossia "in Baraçia" delimitato a sud dal fossato "Bivere". Sempre un fossato era scavato sul limitare del prato chiamato "ad
Lisugios de Lugorno", quindi nel territo-
rio di Ligurno. Gli fa seguito un prato
posto nella cosiddetta "valle de Luvera"
che confina con beni della chiesa di San
Siro, detta "de Clivio", con attiguo un
bosco; salendo si arriva ad un prato che
giace però "in valle de Spoto".
Ritornati a Lucate si passa nella vicina
"Polegia", l’odierna Pareggia, da intendersi, forse, come località Post Legium, dove
vengono segnalati un campo, ma zerbo,
cioè terreno poco produttivo, e due selve
con ciascuna otto castagni.
Sul confine di Poreggia troviamo ben cinque prati che vengono distinti sotto il
toponimo "Cortenago", altro toponimo
che con il passare degli anni cadde in
disuso e purtroppo dimenticato.
Dopo di che si giunge proprio nella frazione di Leggio dove troviamo di proprietà comasca quindici terreni suddivisi
in dieci campi, di cui uno in parte prato e
con alla sommità un bosco e una vigna.
La frazione viene ricordata: "ad Loçium",
"ad Locium", "Alexio", "ad Thornauram de
Leze", "Aleçe", "ad Leçe" dove c’è una
vigna, selve di trovano "ad Nuricium de
Leçio" e "ad Leçium inter duos dossos"
una in cui stanno ben quattordici castagni, infine altre due selve, con un bosco,
nella "Pau de Leçio" (palude di Leggio).
Tra le coerenze appare la Valle del San
Siro, ma se la chiesa e la cascina del San
Siro stanno ad est di Leggio, i terreni subito dopo descritti nell’antico documento
sono in direzione nord, più precisamente
salendo verso Roncolino, preceduti, però,
da una selva "ad Baraço", da un bosco "ubi
dicitur ad Castellatium", che confina con
beni della Comunità e alla Comunità, forse, un tempo appartenevano le contigue
cinque selve distinte con il termine "in
Vicanis", ma è la vigna segnata "ad
Maronum Donegum" a essere attaccata ai
beni di Roncolino, cioè: un zerbo in parte
selva, con 5 castagni, e un campo "in Valle
de Roncori", un campo "in Ronchori" e
per finire una vigna "in Ronchorino".
Nei contorni, in terreni da poco ridotti a
coltura, per via del toponimo che li iden-
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22
vocabolario storico
tifica: "ad Novelle", ci sono quattro campi,
uno dei quali con viti e alberi, e una vigna
in parte campo.
Continuando, sempre verso est: campi "a
Palostrellam" e "a Pollestrellam", di cui
uno spaccato in due da una strada, "ad
Crocis" e ancora un altro campo, ma con
filari di vite, "ad Croci" ossia "in Granaris",
e "in Granario sive ad Pellatam" risulta
una vigna in parte campo; e di nuovo e
"ad Novelle sive ad Crocis" e "ad
Pallestrellam" vi sono alcune selve con
ben venticinque castagni.
Prendendo verso sud troviamo: un prato
e una vigna "ad Saregium", una guastura,
ma con alberi, dove si dice "ad
Parestrellam" ossia "ad Brugellum"; sempre in quella direzione, migliorando il terreno, si incontra una vigna, così come
un’altra è nel contiguo luogo detto "in
Brecodene".
Risalendo verso nord nella zona dal toponimo "in Braga" sono descritti una selva e
ben otto campi, di cui uno con un noce e
quattordici alberi, è rimarcato a sud da un
fossato e a nord da una strada.
A conferma del percorso seguito si raggiungono di nuovo terreni posti "a
Saroçium", cioè un campo e un campo
con vigna. Nelle immediate vicinanze:
una vigna dove si dice "ad Montem", un
campo "ad Via Strictam" e un altro "a
Cirexam" con quattro alberi sopra, toponimi anch’essi caduti nel dimenticatoio.
Proseguendo si arriva in un campo posto
"ad Traite", luogo che con il passare dei
secoli ebbe a subire aggiornamenti: "a
Trailo", "a Trili", "a Trii" e dove attualmente
si trova il cimitero "nuovo" che, nel secolo appena trascorso,dai meno giovani,era
detto scherzosamente la Cà di Tri.
Allungando il passo verso est si giunge al
torrente Ariana ovvero alla Riana, dove la
chiesa maggiore di Como era proprietaria
di un campo detto proprio "ad Arianam".
A questo punto il cammino si rivolta di
nuovo verso sud per percorrere prati e
campi nella zona "ad Luminarium", "ad
prato de Luminerio", "ad Guilero" ossia
"ad Luminerium", ma al di qua del fossato
"de Givio" ovvero dal fossato creato dal
fiume Clivio, per giungere all’odierna
Baraggia dove viene ricordato un campo
con vigna "ad Baraziam", che a nord terminava a strapiombo perché il suo confine sta "a monte Orum" in fondo al quale
parrebbe di scorgere lo scorrere delle
acque del fiume Clivio.
Andando avanti si arriva alla selva che
una volta era vigna e che sta "a Gaçolum
sive ad Baraçia" con ben ventun castagni,
per poi, finalmente, raggiungere l’estremo sud di Viggiù, proprio "a Gaçolum"
luogo in cui primeggiano il brugo, le
ginestre e i rovi, ma dove si incontrano
anche tre selve con undici castani.
Risalendo a nord lungo la valle tracciata
dal fiume Clivio viene enumerato un
campo "ad Honctam" che proprio a sud
confina con "fossatum comunis de
Clivio", un altro campo "in Clova" che a
est è delimitato da una valle, per poi arrivare nella zona così detta "ad
Prandanum" dove la chiesa di Como può
vantare tre prati ("ad Pratum Danum" e
"ad Pradanum").
Qui la pianura lascia il posto alle prime
balze, dove "ad roncum de Subtus" si trovano due campi, uno in parte selva e l’altro in parte vigna, e "subtus Vexellum" un
altro anch’esso in parte vigna.Avanzando
verso nord si arriva nella località cosiddetta
"Bexanagum"
ovvero
"ad
Besenagum" e con il trascorrere del tempo fu detta Besnago, cioè quella zona
posta tra Vidisello e Lazzaretto, in cui ven-
gono elencate, in successione, due campi
con filari di vite, un campo, un prato con
un albero, una guastura con un albero e
una selva con tre alberi.
Poco distante, e forse nella zona del
Vidisello, si trova due campi distinti "ad
Orellum" e "ad Puteom de Straforo", ma
accomunati, ciascuno, dalla presenza di
quattro noci.
Dall’altura di Vidisello il laborioso amanuense, transitando sotto alle mura del
castello di San Martino e, di nuovo, ai Prati
di Santo Stefano,arrivò ai piedi del colle di
Sant’Elia, nell’odierna località detta "la
Fontanella", ma allora ricordata "ad
Caxaregum", e prese le misure a una vigna
e a due campi, in cui poté constatare la
presenza di ambienti atti a custodire latte
e formaggi.
Riprendendo il cammino si incontra "ad
Fragiam" un pezzo di terra con un noce e
alcuni alberi da frutta.
Di seguito un campo e una selva con quattro alberi "in Pradario", sempre in questa
località ma distinta anche in "Ovio",
"Ovium", "Novellina de Ovio", "apud
Ovium", "ad Ostium Brochi", ben sette selve con quarantun castagni, poi di nuovo
una selva con due alberi "ad Carale" (ora
Carà) e un’altra "ad Strinora", poi un terreno infruttifero "ad Semimoram", per così
giungere al luogo dalla migliore esposizione, cioè "ad Oliveto" dove della Chiesa
maggiore di Como stanno altre tre selve
con un totale di cinque alberi, e… un
bosco "ad Plodam", una selva con tre alberi "ad Vianovam", e otto terreni, il primo e
l’ultimo con il toponimo "Vallera" (due
boschi), mentre quelli di mezzo distinti
come "ad Cogoçum" (bosco), "ad
Cartarolam" (bosco) "ad la Texam" (selva
con un albero), in "Bocarecio" (selva e
due alberi), "ad Camugium" (selva), per
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di Ficacci Andrea e Baiteri Mirko
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Cell. 347 01 23 284 - 347 01 23 287
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vocabolario storico
finire in un bosco "ad Berbium" che era
ed è zona attigua alle Valere.
A questo contesto potrebbe far parte
anche una selva posta "in Oro Grumelli"
perché confina a nord con il torrente
Poaggia, così come altre due selve localizzate "in campo Saltra" e "ad Campum
Saltronum", e la seguente, con due castagni, che viene detta "in Calcarolam", termine che denota la presenza di fornaci,
che per secoli furono una presenza certa
in tutta la zona che da Piano/Besano sale
verso le Valere.
Nel lungo e zigzagante procedere restano, al momento, di difficile collocazione
cinque selve, che nell’antico documento
sono indicate "ad Cruce de Baneo", "ad
Lagrassiam","in Balneo" (due),"ad Costam
de Beola", e una "guastura" posta "in
Trotoso" e che confina, a sud, con un corso d’acqua ("flume").
Ritornando nei pressi dell’antico “centro
storico" di proprietà della Chiesa
Maggiore di Como si incontrano altre
quattro selve: due "ad Piscinam", con sette castani, una "ad Sanctum Martinum" e
l’altra "ubi dicitur ad Cantalupum apus
Sedimina", e a chiusura del cerchio piace
ricordarne un’ultima posta proprio "ad
Sanctum Stephanum" da dove prese
avvio ogni cosa.
Il documento non finisce qui.
Il paziente scrittore dopo essersi impegnato a registrare, tra boschi, campi, guasture, paludi, prati, selve, zerbi, ben duecentotre appezzamenti di terreno, termina elencando gli edifici costruiti dentro e
fuori le mura del castello di San Martino.
Un primo sedime,con orto e con un noce,
era nella località detta "ad Baruinum"
(ancora nel XIX secolo perdurava il ricordo: "Contrada di Bernino.
Strada Comunale di Viggiù
denominata del Bernino
che incomincia all’angolo
della casa della Sig.ra
Isabella Castagna di contro alla Chiesa della Croce
e termina al trivio all’incontro della Strada che si
dirige verso il Cimitero"),
vi facevano coerenza beni
degli eredi di Guido Piazza
(a est), del Monastero di
Ganna (a sud), di ser
Goffredo degli Orelli (a
nord) e a ovest la via; un
secondo era posto dove si
dice "ad Cantaluvum",
occupava una superficie
di 2 pertiche e 8 tavole, in
cui vi erano 4 alberi; confinava a est con la via e proprietà degli eredi di ser
Romano de Vigiute, a sud
con beni della chiesa
comasca e di ser Corrado
de Maso, a ovest con quelli di ser Giovanni de Sexa,
23
di ser Fomaxi Advocati e di Girardo Massi,
a nord con la via.
Un secondo, con spazio recintato ("clauso"), si trovava "ad Cantalupum sive ad
Frachiam", cioè dove ora si trova il
"Cimitero Vecchio"; aveva una superficie
di 5 pertiche e 22 tavole, con 10 alberi; vi
confinavano a est la via, proprietà del
Priore di Ganna e di Lanfranco Longhi, a
sud, ovest e nord beni tutti della Chiesa
comasca.
Un altro edificio con giardino, sorgeva
"ad Sanctum Martinum", occupava uno
spazio di 38 tavole e 3 piedi, gli facevano
coerenza a est e a ovest beni di "Ducis
Cerri", a nord beni di ser Giacomo
Bianchi e a sud la via.
Un altro immobile era stato costruito nel
castello appena oltre l’ingresso ("in
castro apud portam"), tre lati erano delimitati dalla via, mentre quello a ovest
confinava con beni di ser Rodolfo Buzzi e
di Guglielmo Cerri.
Nei immediate vicinanze del precedente,
lungo la via, appartenevano alla chiesa di
Santa Maria Maggiore di Como, due case,
una racchiusa nelle proprietà di ser
Ruggero de Induno (a sud), di Marchisio
Buonuomini (a ovest) e di Giovanni de
Ovio (a nord); l’altra circondata dai beni
di ser Lanfranco Longhi (est), di Pasino
Penne e degli eredi di Guido Piazza (sud),
mentre a ovest da proprietà "communis
de Vigiute" e a nord con il muro del
Castello ("murum castri")… ma le notizie
non finiscono qui.
(3 – continua)
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