Indirizzi e numeri di telefono utili

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Indirizzi e numeri di telefono utili
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Indirizzi e numeri di telefono utili…………………………………………………….……………..4
Indirizzi web citati………………………………………………………………….………………………..5
Capitolo 1. Breve riassunto degli ultimi 50.000 anni
1.1. La città di Melbourne…………………………………..…………………6
1.2 Il Victoria…………………………………………………………….………….8
Capitolo 2. Divertimenti & Cultura
2.1 Uno sguardo sulla città………………………………………………..11
2.2 Melbourne underground………………………………………………16
Capitolo 3. La scuola in Australia
3.1 La struttura scolastica………………………………………………...19
3.2. Chi è l’Assistente linguistico………………………………….…….21
3.3 In classe…………………………………………………………………….…23
Capitolo 4. Trovare casa
4.1 Orientare la ricerca……………………………………………………...24
4.2 Orientarsi tra gli annunci…………………………………………....26
4.3 Arredare una camera vuota…………………………………….……27
4.4 Quanto pagare?....................................................28
Capitolo 5. Telefonare
5.1 Telefoni cellulari……………………………………………..…………….30
5.2 Chiamare in Italia………………………………………………………...31
Capitolo 6. Trasporti
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6.1 Tram & treni………………………………………………………..………..33
6.2 Automobile…………………………………………………..……………….35
Capitolo 7. Assicurazione medica…………………………………………………………36
Capitolo 8. Come rinnovare il visto……………………………….…………………….37
Capitolo 9. Vacanze
9.1 Long weekend…………………………………………………..…………..39
9.2 Fine dei Terms………………………………………..……………………..39
9.3 Su e giù per il Victoria………………………………….…………………42
Capitolo 10. Costo della vita………………………………………………….……………….45
Capitolo 11. Operazioni bancarie………………………………………..…………………46
Capitolo 12. Abbigliamento…………………………………………………….……………….47
Capitolo 13. Slang australiano…………………………………………….………………….48
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Indirizzi e numeri di telefono utili
•
Coasit = 189 Faraday Street, Carlton, tel.93499000/ 93473555
•
Ambulanza, vigili del fuoco, polizia (numero generico di EMERGENZA)=
tel. 000
•
Directory Service (come il 12 in Italia) = 1223 (fino ad ora è GRATIS)
•
Royal Melbourne Hospital = Grattan Street, Parkville 3052, tel.
93427000
•
Medicare = 461 Bourke Street, Centrepoint Mall
•
Consolato italiano = 509 St Kilda Road, tel. 98675744
•
Ambasciata italiana (a Canberra) = 12 Grey Street, Deakin, CANBERRA
ACT 2600, tel. 02 62733333
•
Camera di commercio e industria italiana = 499 St Kilda Road, tel.
98665433
•
Informazioni sui trasporti = tel. 131638
•
Ufficio immigrazione = Casselden Place, 2 Lonsdale Street, tel. 131881
•
Commonwealth Bank = 259 Lygon Street, Carlton, tel.93472433
•
Victorian Arts Centre = 100 St Kilda Road, tel. 92818000
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Indirizzi web citati
Storia di Melbourne e dell’Australia =
http://viaggi.virgilio.it/destinazioni/oceania/australia/melbourne/storia.html,
http://www.australiadovecomequando.it/victoria/iareacomevictoria.html
National Gallery of Victoria = www.ngv.vic.gov.au
Sito ufficiale dei trasporti pubblici = www.victrip.com.au
Tariffe dei biglietti =
www.victrip.com.au/metcard/fares_zones/ticket_type.php
Il sito migliore per avere informazioni complete sui trasporti anche in italiano
è www.metlinkmelbourne.com.au
Traduzioni ufficiali di documenti = www.vits.com.au
Ufficio Immigrazione = www.immi.gov.au
Medicare = per avere informazioni più approfondite sulla Medicare (quali
servizi sono coperti, come ottenere i rimborsi etc.) www.hic.gov.au o il sito
ufficiale della sanità http://mhcs.health.nsw.gov.au
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1. Breve riassunto degli ultimi 50.000 anni
1.1 La città di Melbourne
Sebbene la preistoria dell'Australia sia circondata dal mistero, pare che i
primi esseri umani a raggiungerla arrivassero via mare dal Sud-est asiatico
(circa 50.000 anni fa). All'arrivo dell'uomo bianco, nella zona dell'attuale stato
del Victoria risiedevano circa 38 tribù di aborigeni, organizzati in grandi
gruppi familiari, che vivevano di ciò che la natura produceva. Si ritiene che gli
Aborigeni siano stati i primi a costruire utensili di pietra levigata e appuntita, a
cremare i defunti e a incidere e dipingere rappresentazioni di se stessi e di
animali. Anche se tecnologicamente arretrata, la loro società produsse una
cultura elaborata con cerimonie complesse che univano la religione, la storia,
le leggi, l'arte e i codici di comportamento.
Gli aborigeni di questa regione opposero resistenza all'insediamento dei bianchi
(che iniziò nel 1803), ma nonostante qualche successo, essi riuscirono solo a
rimandare l'inevitabile. Poco dopo l'insediamento dei bianchi, gli aborigeni
furono privati delle loro terre e massacrati a migliaia: dal 1834 al 1860, la
popolazione aborigena del Victoria passò da 15.000 individui a 2000.
Melbourne fu fondata nel 1835 ed è la più recente tra tutte le città del
mondo delle sue dimensioni. Il nome le fu dato solo nel 1837. Fin dall'inizio
l'insediamento ebbe la caratteristica struttura reticolare voluta dal topografo
militare Robert Hoddle. Nel 1840 erano già giunte in zona 10.000 persone; nel
1851 fu costituita la colonia del Victoria, con capitale Melbourne, e
proprio negli stessi anni fu scoperto l'oro che cambiò la faccia a entrambe.
L'oro portò un grande flusso di immigrati da tutto il mondo, e il benessere che
apportava fece crescere la città sproporzionatamente: in 30 anni gli architetti
cittadini, la manodopera dei commercianti europei e la decisione di destinare
grandi aree della città a parco pubblico costituirono quella che allora era nota
come 'Marvellous Melbourne - the Paris of the Antipodes'. Questo sviluppo
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venne però temporaneamente interrotto nel 1890 dalla prima delle numerose
crisi finanziarie che hanno da allora colpito la fragile economia della città.
La mescolanza etnica della popolazione di Melbourne ha influenzato molto
l'aspetto della città: sia i cercatori d'oro arrivati nel XIX secolo, sia i rifugiati e
gli immigrati del dopoguerra europeo (giunti soprattutto da Grecia, Italia,
Jugoslavia, Turchia e Polonia), sia ancora i più recenti arrivi dal Vietnam e dalla
Cambogia, hanno tutti portato con sé caratteristiche culturali del paese di
provenienza che hanno modificato la mentalità conservatrice e tutt'altro che
passionale della società inglese. Questi immigrati hanno incrementato la
popolazione fino a oltre 3,6 milioni e la varietà di stili architettonici, ristoranti,
festival e divertimenti di Melbourne ne testimonia l'influenza.
L'agglomerato urbano di Melbourne si estende intorno all'enorme Port Phillip
Bay (baia di Port Phillip), lungo le pianure occidentali e orientali e su per le
colline ai piedi dei monti Dandenongs. Dovendo dare alloggio a più di tre
milioni di persone, la sua disordinata area urbana si estende per più di 50 km
da est a ovest e per 70 km da nord a sud, con una superficie di 1700 kmq.
Il centro cittadino si trova nell'entroterra a circa 3 km dalla baia, sulla sponda
settentrionale del fiume Yarra, e consiste in una mescolanza di elementi
architettonici del XIX secolo. L'arteria nord-sud principale, Swanson St, è
pedonale e le due vie trasversali Bourke St (anch'essa in parte pedonale) e
Collins St sono le altre due principali strade commerciali della città.
L'aeroporto Tullamarine si trova 22 km a nord-ovest del centro cittadino,
mentre le stazioni ferroviarie interstatale (Spencer St) e locale (Flinders St)
si trovano entrambe nel centro e la stazione degli autobus poco a nord.
L'offerta gastronomica di Melbourne è da qualche decennio uno dei suoi punti
forti: si va dalla cucina cinese del centro e di Victoria St a Richmond (nota
come 'piccola Saigon') ai piatti italiani di Lygon St a Carlton fino ai numerosi
ristoranti internazionali di Southgate nel centro, di Brunswick St a Fitzroy, di
Chapel St a Prahran e di Fitzroy St e Acland St a St Kilda.
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Centro di Melbourne
•
Popolazione: 3.610.800 abitanti
•
Fuso orario: dieci ore avanti rispetto al meridiano di Greenwich
•
Prefisso telefonico: 03 (dall'Italia 0061 3)
1.2 Il Victoria
Lo Stato del Victoria è caratterizzato da vaste distese coltivate a vigneti e
da città ricche di parchi pubblici fioriti: ciò gli è valso il soprannome di Garden
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State, lo "Stato Giardino" d'Australia. Il Victoria non è eccessivamente esteso
(occupa una superficie pari a due terzi dell'Italia) quindi le località da
visitare non sono mai troppo distanti tra loro. La popolazione totale è di circa 5
milioni, di cui come detto sopra 3 milioni e mezzo vivono a Melbourne.
Le città più importanti sono legate alla corsa all’oro, che prese il via a partire
dagli anni 50 dell’Ottocento; Bendigo e Ballarat sono i centri più famosi.
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Distanze in chilometri tra i maggiori centri del Victoria
Melbourne-Adelaide: totale km 880
da
a
km
Melbourne
Geelong
75
Geelong
Torquay
22
Torquay
Lorne
44
Lorne
Apollo Bay
45
Apollo Bay
Port Campbell
99
Port Campbell
Warrnambool
62
Warrnambool
Portland
88
Portland
Confine S.A.
70
Melbourne-Sydney: totale km 1140
da
a
km
Melbourne
Bendigo
155
Bendigo
Echuca
95
Echuca
Albury (NSW)
240
Melbourne
Wilson Prom
220
Wilson Prom
Lake Entrance
285
Lake Entrance
Eden (NSW)
245
(estratti da
http://viaggi.virgilio.it/destinazioni/oceania/australia/melbourne/storia.html,
http://www.australiadovecomequando.it/victoria/iareacomevictoria.html )
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2. Divertimenti & cultura
2.1 Uno sguardo sulla città
Melbourne è una città ricchissima culturalmente, con un’ampia gamma di
scelta sia per esigenze culturali che per svaghi mondani.
E’una città che va scoperta pian piano, ma la sua esplorazione non deluderà
affatto.
Come prima cosa segnaliamo il Tourist Information, in Federation Square,
dove potrete trovare tutto il materiale su cosa fare e cosa vedere a Melbourne.
Gli orari di apertura sono da Lunedì a Domenica dalle 9.00 alle 18.00. Un altro
punto dove trovare materiale è Information Booth, in Bourke St Mall.
Per avere un’idea precisa della tumultuosa vita culturale suggeriamo inoltre di
procurarvi nei caffè e nei locali delle vie del divertimento (come Brunswick
Street) gli opuscoli gratuiti che vengono stampati alla bisogna. Vi troverete
preziose informazioni su eventi, mostre e concerti che avvengono in città: i più
famosi e completi sono Me!bourne Events e Melbourne Scope.
Vita notturna. Uno dei fulcri del divertimento nella città è il Crown
Casino, costruito sulle rive dello Yarra River alla metà degli anni novanta per
rinnovare la zona e attirare la gente a Southgate. Si tratta di una costruzione
megalitica, strutturata per attirare i giocatori ma non solo: al suo interno si
trovano cinema, discoteche, negozi, boutique e ristoranti. L’ambiente è ispirato
a Las Vegas, per cui classe e raffinatezza andranno cercati da tutt’altra parte.
In generale, i posti migliori per uscire la sera non si trovano all’interno della
City ma un po’ fuori.
Sicuramente degna di citazione è Brunswick Street, in Fitzroy. Si tratta della
via dei locali più alternativi e alla moda di Melbourne, dove troverete
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un’atmosfera a metà tra la boheme e lo yuppismo; è senz’altro uno dei posti
più interessanti della città, sia per la musica che per i ristoranti.
Chapel Street in Prahran (al di là dello Yarra rispetto alla City) è la via della
moda, ricca di negozi, boutique e caffè chic; va citata The Jam Factory (ex
fabbrica di marmellate), centro con negozi e cinema.
Una della zone più caratteristiche di Melbourne è St. Kilda; negli anni settanta
e ottanta zona degradata invasa da crimine e prostituzione, ricca di personaggi
alternativi e artistici (Nick Cave ha iniziato la sua carriera di rocker maledetto –
ai tempi- nei bar di St. Kilda). Durante gli anni novanta ha subito un’opera
massiccia di recupero, ora è stata ripulita e ha perso le sue caratteristiche di
degrado per diventare una delle più importanti zone turistiche e commerciali
della città. O, come ha aggiunto qualcuno, non più crimine ma sempre tanta
prostituzione…
Mangiare. Per quanto riguarda la varietà e la qualità dei cibi, Melbourne è
una città assolutamente unica. Si possono trovare veramente ogni tipo di
cucina locale, da quella italiana alla malese passando per quella indiana e
africana.
Lygon Street è impagabile se si vuole avere un’esperienza più italiana
dell’Italia stessa; ricca di ristoranti italiani meritano una citazione (giudizio
naturalmente strettamente personale) TiAmo (303 Lygon Street, tel
93475759), Threshman (questo in Faraday Street, che a parte la difficoltà
estrema nel pronunciare il suo nome, offre una buona varietà di panini e pasti
caldi a prezzi ragionevoli) e Mercadante (123 Lygon Street, tel 93476974) ,
dove si trova, a insindacabile giudizio di chi scrive, la migliore pizza di
Melbourne. A fianco di Mercadante si trova Flaming Bull, ristorante di
specialità aborigene; non un granché come cucina ma esperienza divertente
(se giudicate divertente mangiare un opossum).
Non bisogna dimenticare la zona di Chinatown, all’interno della City. Vi si
troveranno numerosissimi ristoranti asiatici, cucina cinese, giapponese, malese
e indiana, l’imbarazzo è solo quello della scelta.
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Si possono trovare anche numerosi ristoranti vegetariani, come Vegiebar in
Brunswick Street (Fitzroy) e Vegie Orgasm, sempre in Fitzroy all’incrocio tra
Gertrude Street e Fitzroy Street.
Musei. Melbourne è una città ricca di teatri e di musei. I musei più importanti
sono la National Gallery of Victoria (St. Kilda Road, www.ngv.vic.gov.au ), il
Melbourne Museum (11 Nicholson Street, Carlton), l’Immigration Museum
(corner Flinders e Williams Streets), la Ian Potter Gallery (Federation
Square), Ian Potter Museum of Art (University of Melbourne, Swanston St,
Parkville).
Chiese. Melbourne è una città cosmopolita come poche, quindi troverete ogni
tipo di culto e di istituzione religiosa. Limitandoci alla religione cristiana (e in
rapporto alla loro importanza architettonica nella città), citiamo St. Patrick
Cathedral, la più importante chiesa cattolica, in East Melbourne; la più
importante chiesa anglicana è St. Paul, vicino a Flinders Station, famosa oltre
che per motivi religiosi per essere un punto di incontro della città.
Teatri. I teatri più importanti sono il Victorian Art Centre (vicino alla
National Gallery), La Mama Theatre (vicinissimo al Coasit), The Princess
Theatre (Spring Street). Per assistere a concerti e musica lirica il luogo più
rinomato è il Victoria Concert Hall, in St. Kilda Road.
Cinema. Tra i numerosi cinema vanno citati per i loro programmi alternativi
il Cinema Nova (Lygon Court Piazza, 380 Lygon Street Carlton, tel
93475331), Cinema Astor (vicino a Chapel Street), Rivoli Cinema (Bourke
Road, Camberwell), Imax (cinema tridimensionale, accanto al Melbourne
Museum, Rathdowne Street, Carlton), Lumiere (108 Lonsdale Street, tel
96391055) e ACMI (che fa parte del complesso Australian Centre for the
Moving Image, un centro multimediale dedicato ad ogni forma di immagine in
movimento, film, televisione, video. Si trova in Federation Square, tel
86632583).
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Landmark. Uno dei punti di riferimento della città è lo Shrine of
Remembrance, il monumento ai caduti australiani delle due guerre, che
domina St Kilda Road e offre una notevole vista panoramica del mare e dalla
città. Lo troverete in St Kilda Road di fianco ai Royal Botanic Gardens, il più
importante parco botanico della città al di là dello Yarra opposto alla city.
Una delle prime cose che noterete sarà la State Library of Victoria (328
Swanston Street, tel 86647000), costruita nel 1856 e considerata uno dei
gioielli dell’architettura cittadina, riconoscibile dall’enorme scultura raffigurante
un capitello sprofondato nel marciapiede di fronte alla facciata.
In Spring Street, East Melbourne, troverete la Parliament House, sede del
parlamento del Victoria. E’ possibile partecipare a tour gratuiti quando il
parlamento non è riunito, il numero è 96518568.
In South Yarra troverete la Como House, di cui non vi raccomandiamo la
visita perché è abbastanza tristanzuola (a meno che non siate comaschi come
il sottoscritto), ma che è considerata monumento storico perché è una delle
pochissime costruzioni rimaste del primo periodo di Melbourne, tra gli anni ’30
e ’50 dell’800.
Flinders Station è la colorata stazione centrale di Melbourne che si affaccia
sulla nuovissima Federation Square; di fronte ad essa uno dei pub più famosi
della città, Young & Jackson.
Animali. Da non perdere una visita al Melbourne Zoo (Elliott Ave, Parkville
tel 92859300), dove potrete ammirare una delle migliori vasche di ornitorinchi
d’Australia e al Melbourne Aquarium (corner Queenswharf & King St, tel
96200999).
Se volete vedere gli animali nativi liberi da gabbie, raccomandiamo la visita a
Healesville Sanctuary a Healesville.
Sport. Lo sport è una parte fondamentale nella vita degli australiani, e
Melbourne soddisfa pienamente la loro voglia di sport. E’ impossibile vivere a
Melbourne e non venire a contatto in un modo o in un altro con l’Australian
Rules Football, chiamato anche familiarmente Aussie Rules. Si tratta di una
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specie di rugby praticato in un campo ovale, con la possibilità di passare la
palla (ovale e più piccola di quella da rugby) in tutte le direzioni usando le
mani e i piedi. Scopo del gioco è calciare la palla attraverso i pali posti alle
estremità del campo, segnando un goal che vale 6 punti. E’ un gioco molto
veloce e violento, con la palla sempre in movimento (una commentatrice
maligna di Sydney, terra di rugby, lo definì “ping pong aereo”); gli abitanti del
Victoria vanno letteralmente pazzi per questo sport, come da noi per il calcio.
La stagione parte a fine marzo e termina la seconda settimana di settembre
con le Grand Finals, serie di playoff che proclama la vincitrice del torneo. I
vincitori degli ultimi 2 tornei sono stati i Brisbane Lions, una squadra
originaria di Melbourne trasferitasi a Brisbane a causa di un cambio di
proprietà.
Gli stadi più importanti sono il Telstra Dome, enorme impianto coperto a
West Melbourne vicino a Flinders station e l’MCG, in East Melbourne,
considerato la casa dell’Aussie Rules.
Un altro appuntamento da non perdere è la Melbourne Cup, che si svolge il
primo martedì di novembre: si tratta della più importante corsa di cavalli
d’Australia e la sua portata esce dai confini sportivi per trasformarsi in enorme
evento sociale. L’ippodromo di Flemington che ospita la corsa è invaso
durante la settimana delle corse da decine di migliaia di persone, che ne
approfittano per sfoggiare vestiti e cappelli comprati per l’occasione,
scommettere e bere champagne.
Gennaio e febbraio invece sono il periodo degli Australian Open di tennis,
mentre in marzo si corre il Gran Premio d’Australia di Formula 1.
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2.2 Melbourne underground (a cura di Matteo Hu, principe della notte
e anch’esso assistente linguistico 2003)
Dietro le luccicanti vetrine dei negozi e le orde di yuppies che imperversano
il venerdì sera anche Melbourne ha un’anima underground, hippy e spirituale.
Irene Warehouse. 5 Pitt St., Brunswick, 3056 93879699, 93879969,
www.antimedia.net/irene/index.php [email protected].
Se siete artisti e desiderate uno spazio dove lavorare, al primo piano di questa
ex-fabbrica di lingerie sono disponibili studi al modico prezzo di 40/50 $ al
mese. Gli altri spazi sono occupati da associazioni e gruppi che offrono
workshop e laboratori o gratis o a prezzi politici. Solo per citarne alcuni:
Black Rose Bikeworkshop, dove potete aggiustare o costruire gratuitamente
la vostra bicicletta. Chiedete di Andrew; Suspended Circus se volete
diventare acrobati; Giocoleria: il mercoledì sera; Indymedia; Lavorazione
del metallo; Yoga; Internet a offerta libera; Barricade Bookstore, libreria
anarchica-libertaria.
Collingwood Children’s Farm. Heliers St, Abbotsford. Melways Map 44 g5.
Questa fattoria nel cuore di Abbotsford ha un mercato bio una volta al mese.
Gli altri giorni si può visitare e fare una piacevole passeggiata lungo lo Yarra
tra mucche e tacchini.
Ceres Community Environment Park. 8, Lee St East Brunswick 3057
www.ceres.org.au.
Uno dei posti più significativi di tutta Melbourne. Più di 20 anni fa un gruppo di
attivisti si stabilirono in una landa inquinata e puzzolente, trasformandola in
uno dei posti più vivi e attivi della città. Oltre a numerosi eventi, meeting e
conferenze vi sono un rinomato bio-bar, un mercato biologico settimanale, un
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laboratorio di biciclette, un centro per la produzione di energia pulita, tepee,
orti e bellissima gente.
St. Andrews Market. Ogni sabato mattina a St Andrew, vicino a Eltham.
Lo spirito “aquariano” per certi versi vive ancora in questo mercato, situato
nella parte Hippy dei dintorni cittadini. Il cibo è vegie, la verdura bio, i
manufatti artigianali e a prezzi molto abbordabili. Molti, tra un sorso di chai e
una boccata di pipa, amano rilassarsi sugli ameni prati circostanti. Se volete
evitare la macchina, caricate la bici sul treno, scendete a Hurstbridge, quindi
pedalate per circa 4-5 km in direzione di St Andrews.
Hare Krishna.
Hanno due ristoranti in Swanston St. ma il modo migliore di apprezzare il tutto
è di andare il giovedì sera verso le 6 per una lettura del Bhagavadgita, un
mantra e una cena in compagnia. La domenica alle 4 nel loro tempio di Albert
Park vi sono festa e banchetto comunitario. Per gli Hare Krishna cucinare è
una pratica yoga, forse per questo il loro cibo vegetariano è tanto delizioso.
Lentil as anything. 41, Blessington St., St Kilda 3182
95345833 [email protected]
Il denaro, con tutte le sue valenze materiali e simboliche avvelena i rapporti
tra le persone ma la rivoluzione inizia nel piatto! Ecco perché in questo
ristorante , dopo un delizioso banchetto bio-vegetariano nessuno vi presenterà
il conto. Anzi, strabuzzerete gli occhi quando vi accorgerete che i prezzi non
compaiono da nessuna parte. Sarete voi che, uscendo, metterete in una
cassettina quanto, a vostro insindacabile giudizio, sia giusto dare. Sia esso 1$
o un milione.
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Feste, Rave e Gathering.
Ce ne sono tantissimi, i più famosi sono l’EARTHCORE a Novembre e il
RAINBOW SERPENT a fine Gennaio. www.earthcore.org.au
www.vapourspace.com.au/rainbow/
La Confest si tiene due volte l’anno vicino a Echuca, a poche ore di automobile
da Melbourne. Tutti i workshop sono gratuiti, liberi ed autorganizzati: Yoga,
zen, meditazione, tantra, om, TaiChi, capoera, alternative
healing…massaggiatori volontari offrono prestazioni a ciclo continuo,vi sono
sauna, idromassaggio, mud e la sera fuochi e musica.
Simile a una Confest ma senza l’uso del denaro, il Rainbow Gathering è il
momento di incontro della ”Rainbow family of the living light” ovvero l’unione
di molte delle hippy tribes del mondo ma tutti sono i benvenuti, non a caso il
motto è “Welcome Home”.
Rainbow Gathering si tengono con scadenza irregolare, unofficial website:
www.australia.rainbowinfo.ch
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3. La scuola in Australia
3.1 La struttura scolastica
La realtà scolastica in Australia e nel Victoria è ovviamente diversa da
quella italiana: sarà bene quindi prima di prendere servizio avere un’idea
generale sulla sua struttura.
L’obbligo scolastico nel Victoria va dai 5 ai 15 anni d’età.
Il primo anno di scuola è chiamato Preparatory (o Prep year); per accedere al
Prep il bambino deve aver compiuto 5 anni entro il 30 Aprile dell’anno corrente.
I primi 7 anni di scuola (compreso il Prep, che non viene contato nella
numerazione) fanno parte del ciclo della Primary School, e corrispondono più
o meno al ciclo delle Elementari in Italia.
A questi vanno aggiunti 6 anni di Secondary School, dei quali 3 o 4 obbligatori
per ogni studente (dipende dalla loro età). Gli ultimi 2 anni della Secondary
(year 11 e 12) sono gli anni del VCE (Victorian Certificate of Education),
nei quali lo studente si prepara agli esami finali che avvengono durante l’ultimo
term dell’anno 12 (anche se alcuni esami vengono fatti l’anno precedente).
L’anno scolastico è suddiviso in 4 terms, della durata di circa 10 settimane
ciascuno. Tra la fine e l’inizio di ogni term ci sono 2 settimane di vacanza; alla
fine dell’anno scolastico (poco prima di Natale, quando si sta entrando nel
pieno dell’estate) le settimane di vacanza sono circa 6.
Dopo le scuole dell’obbligo c’è come in Italia il ciclo universitario o TAFE
(Tertiary and Further Education, a indirizzo tecnico-professionale), ma la
durata dei corsi varia da facoltà a facoltà.
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Età
Ciclo
Primary School
5
Preparatory
6
Year 1
7
Year 2
8
Year 3
9
Year 4
10
Year 5
11
Year 6
Secondary School
12
Year 7
13
Year 8
14
Year 9
15
Year 10
16
Year 11
17
Year 12
Gli studenti hanno a disposizione 8 aree di apprendimento nel loro curriculum,
che vengono introdotte nel primo anno fino all’anno 10; negli ultimi 2 anni il
curriculum può cambiare a seconda delle scelte dello studente (in relazione alla
facoltà universitaria che ha in mente di frequentare) o anche a seconda delle
disponibilità degli insegnanti (per quanto riguarda l’italiano, se non si
raggiunge il numero sufficiente per formare una classe si sono trovate soluzioni
di compromesso, come raggruppare più classi insieme anche se di anno
diverso- chi scrive ha svolto il suo assistentato in una classe formata da un
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anno 10 e un anno 11- o non avere un insegnante fisso e fare seguire agli
studenti un corso per corrispondenza).
Le 8 aree di apprendimento sono:
•
Arts
•
English
•
Health and Physical education
•
Languages Other Than English (abbreviato in LOTE)
•
Mathematics
•
Science
•
Studies Of Society and Environment (SOSE, sostanzialmente si tratta di
Storia e Geografia)
•
Technology
Ogni scuola deve consegnare ai genitori almeno 2 reports scritti all’anno; si
tratta di una pagella con parecchie voci da riempire (grande fonte di stress
per gli insegnanti e gran fortuna per gli assistenti che NON devono
collaborare alla loro stesura).
3.2 Chi è l’Assistente linguistico
Il compito dell’assistente di italiano è quello di affiancare l’insegnante
titolare nelle lezioni e aiutarlo a sviluppare e organizzare il suo lavoro. Il
problema è che questo compito è molto vago e l’assistente dovrà modificare
il suo comportamento a seconda della situazione in cui viene a trovarsi.
Vi sono infatti molte incognite da tenere in considerazione, per evitare di
crearsi aspettative irreali sul proprio lavoro e rimanere delusi o demotivati.
Innanzitutto è necessario adattarsi ai propri partner lavorativi: si potrà
essere abbinati ad insegnanti di madrelingua italiana che parlano
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perfettamente o ad insegnanti di background anglosassone con parecchi
problemi linguistici.
In questo caso il lavoro sarà non solo rivolto alla classe ma anche allo
stesso insegnante, talvolta con qualche problema da superare. E’ bene
chiarire da subito per esempio come comportarsi in classe in caso di suo
errore in italiano, se gradisce essere corretto di fronte agli studenti o se
preferisce che si sorvoli (a rischio di insegnare bestialità in classe); il fattore
umano è decisivo e non va sottovalutato, se non si vuole creare spiacevoli
equivoci che potrebbero rovinare la relazione.
Il rapporto con gli insegnanti è più importante della bontà e della
preparazione culturale delle vostre classi; una cattiva relazione rischia di
rovinare la vostra permanenza nella scuola.
Soprattutto i primi giorni a casa del vostro ospite sono delicati; entrano in
gioco anche differenze culturali da intuire per evitare incomprensioni.
Un buon esempio di queste differenze è la questione economica. In genere
l’assistente viene ospitato durante le prime settimane dall’insegnante di
italiano, o da un altro insegnante: con simili premesse, è normale pensare
di non dover contribuire finanziariamente.
Può succedere invece che l’insegnante si aspetti un contributo da parte
vostra: questo perché non fa parte della cultura australiana (al contrario di
quella italiana, specialmente meridionale) avere ospiti per un lungo periodo
senza che questi contribuiscano al loro sostentamento. L’idea di base è che
ciascuno debba pensare per sé, tant’è che, per trovare un esempio
veramente diverso dall’Italia, ognuno si porta la propria birra alle feste.
Questo non è da scambiare per avarizia o per grettezza, visto che in genere
l’australiano è molto più disponibile e amichevole dell’italiano ma si tratta di
una differenza culturale da rispettare.
L’importante è essere consci delle differenze di comportamento e stare
all’erta, senza diventare paranoici ma sapendo che possono nascere piccole
incomprensioni.
Per cui, se vedete il vostro insegnante che dà cenni di sofferenza appena vi
avvicinate al frigo, offritevi immediatamente di pagare metà della spesa
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senza pensare che questa offerta sia offensiva nei loro riguardi; se avete
male interpretato rifiuterà, in caso contrario non andrà in giro a dire che
siete spilorci e non vi siete offerti di pagare la vostra parte.
3.3 In classe
Tatto e orecchie dritte con gli insegnanti aiuteranno la vostra relazione
anche in classe, dove le cose da aspettarsi cambiano veramente da scuola a
scuola.
La preparazione e la disponibilità degli studenti può variare enormemente a
seconda che si insegni in una scuola privata o pubblica, che la scuola sia in
un suburb vicino al centro della città o nella campagna.
In alcune situazioni estreme si potranno trovare dei problemi anche di
ordine comportamentale, nonché una generale mancanza d’interesse per lo
studio di una lingua straniera. Il problema più grande in questo caso è la
motivazione: si tratta per la maggior parte di ragazzi privi di un solido
background culturale, con la ferrea convinzione (a volte purtroppo
sostenuta dagli stessi genitori) che imparare una lingua straniera sia
soltanto una perdita di tempo e fatica inutile, visto che il resto del mondo
sta disperatamente cercando di imparare l’inglese.
Questo approccio è il più difficile da affrontare, anche perché normalmente
appartiene a ragazzi che hanno problemi di comprensione persino della loro
lingua, figurarsi con l’italiano.
Purtroppo non è possibile, a causa delle differenze che ogni situazione porta
con sè, suggerire delle direzioni generali da prendere, tranne il consiglio di
essere molto adattabili e capire il contesto in cui si opera, sapendo che
in alcuni casi il lavoro può essere anche frustrante e ripetitivo, a causa della
cattiva attitudine degli studenti.
La sfida, perché si tratta di una vera sfida, è nel cercare di rendere l’italiano
una materia appetibile e interessante, senza scoraggiarsi o demotivarsi se la
risposta dei ragazzi non è immediatamente positiva.
23
4. Trovare casa
4.1 Orientare la ricerca
Il primo mese di alloggio è responsabilità delle cosiddette “comunità
scolastiche” (school comunities).
Le prime due o tre settimane dovrebbero servire per comprendere a grandi
linee come sarà la routine dei prossimi mesi e, in parole povere, capire dove
siete finiti: lontani o vicini dalle vostre scuole, in pieno centro o nell’outback
più sperduto…
Prima di iniziare a cercare un nuovo alloggio, è bene fare un po’ di mente
locale e valutare tutte le opzioni a disposizione.
Alcuni di voi potranno ricevere da parte dei loro insegnanti la proposta di
condividere l’alloggio, scelta che offre vantaggi (come l’affitto a prezzo di
favore) e svantaggi (tra cui l’inevitabile limitazione della libertà); poiché si
entra nel campo delle scelte personali, non approfondiremo l’argomento.
Quello che ci interessa è il caso dell’assistente che decida di tranciare il
cordone ombelicale che lo lega al suo collega australiano e tuffarsi alla ricerca
di un posticino per sé.
Innanzitutto, la prima cosa da fare è munirsi di una cartina particolareggiata
del territorio e della mappa dei trasporti pubblici. La prima, e fortissima,
tentazione, sulle ali dell’esaltazione della nuova esperienza appena iniziata, è
di pensare “Che me frega se sono lontano dalle mie scuole, voglio vivere in
centro dove c’è la vita”.
Il mondo purtroppo è ingiusto, e una scelta del genere, se può aiutare la vostra
vita sociale, può anche portarvi al collasso da fatica. A che serve vivere in
centro per uscire tutte le sere se poi dovete alzarvi la mattina alle 5.30 per
prendere il treno che vi porterà al tram che vi porterà al bus che vi porterà a
scuola un’ora prima dell’inizio delle lezioni perché non c’è altra alternativa con i
trasporti pubblici?
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La miglior cosa da fare (a meno che non siate Flavio Briatore e non potete
vivere se non circondati da modelle, o un suo equivalente femminile che al
momento non ci sovviene) è, prima di pensare alla zona dove installarvi,
pensare ai trasporti e al modo migliore per arrivare a scuola alzandovi ad orari
umani. Non basta prendere una cartina, segnarsi dove sono le scuole e dire “Mi
metto in mezzo”; spesso luoghi più lontani sono serviti dai trasporti meglio dei
luoghi più vicini.
Esempio: un ipotetico assistente ha 2 scuole, una a Sunbury (oltre 40 km. da
Melbourne) ed una ad East Keilor (circa 20). Studiando la rete dei trasporti si
scopre che a Moonee Ponds c’è la stazione centrale dei bus che lo possono
portare ad entrambe le direzioni, e che non c’è altro modo di arrivare in questi
2 posti senza passare da questa stazione. La cosa migliore sarebbe dunque
posizionarsi nelle vicinanze.
Regola d’oro: non basta sapere che ho un treno sotto casa che arriva al
suburb dove c’è la mia scuola. Può accadere che la stazione del treno sia a 40
minuti di cammino…non avere un’automobile in Australia causa dei grattacapi.
A proposito di automobile, vedere il punto 2 qui sotto e il capitolo 6 ’Trasporti’.
Riassumendo:
1. Pensare in termini pratici e scegliere il posto che mi porterà più
comodamente a scuola.
2. Non essere timidi e iniziare IMMEDIATAMENTE una ricerca tra i nuovi
colleghi per capire se c’è la possibilità di scroccare un passaggio (naturalmente
vi offrirete di pagare la benzina e alla fine dell’anno farete un regalo generoso
al vostro autista: soldi ampiamente ripagati dalla comodità che un passaggio in
macchina offre, lo diciamo per esperienza).
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4.2 Orientarsi tra gli annunci
Una volta individuata la zona della città nella quale orientare la propria
ricerca, ci sono diversi posti dove cercare gli annunci:
1. Pagina degli annunci dei quotidiani di Melbourne: The Age e The Herald
Sun sono i maggiori quotidiani, affiancati da altri locali come The Leader
o The Melbourne Times.
2. Bacheca degli annunci all’University of Melbourne (incrocio tra Grattan e
Swanston Streets, dal Coasit sempre dritto).
3. Vetrina laterale della libreria Readings in Lygon Street.
Queste sono le fonti più comuni, alle quali si potrebbe aggiungere la
comunicazione con i propri colleghi (inutile affaticarsi tanto per poi scoprire che
il cugino del vostro insegnante è da mesi che cerca un coinquilino nella zona
che vi interessa).
Annunci: la differenza fondamentale tra gli annunci (al di là dei soldi che vi
chiedono e altri particolari) è tra appartamento fully furnished (a volte
semplicemente abbreviato in F) e non; vale a dire appartamento con mobilia o
semplice camera vuota con NIENTE dentro. Naturalmente nel primo caso
l’affitto sarà più alto, anche perché a volte le stanze senza mobilia
appartengono a case meno, diciamo, curate.
La cosa importante, nel caso di stanze senza furniture, è di non farsi
spaventare e scartarle a priori: è infatti molto più comune e facile trovare un
alloggio senza mobilia che con.
Il vantaggio di questa soluzione è quindi, come sopra, l’affitto più
conveniente e la maggiore facilità nel trovare casa.
Lo svantaggio è evidente: con cosa la riempio una stanza vuota, se magari non
ho neanche idea di come si dice ‘attaccapanni’ in inglese? (esempio tratto da
esperienze personali).
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E’ più importante trovare una zona conveniente e dei coinquilini con
cui sentirsi a proprio agio che una bella cameretta tutta arredata.
4.3 Arredare una camera vuota
Ecco alcune dritte per avventurarsi nel mondo dell’arredamento:
•
Letto e mobilia: non avete idea di quante persone ci sono o ci saranno
ansiose di prestarvi un letto e un materasso, nonché mobilia della più
variegata specie, anche tra personaggi insospettabili (un’assistente
recuperò una stufetta da una lollypop lady- inserviente che la mattina
aiuta i ragazzi ad attraversare la strada- che l’aveva presa in simpatia).
Nel momento in cui riuscite a farvi prestare da qualcuno un letto e un
materasso (o almeno un materasso, se siete sportivi), il più è fatto:
piccoli oggetti come sveglie o comodini (ma anche biciclette, pur non
essendo classificabili come mobilia) etc. saranno facilmente reperibili
chiedendo in giro.
•
Appendiabiti: il trucco è capire che esiste un’altra realtà parallela
all’armadio, e che quest’ultimo è tutt’altro che indispensabile. Se non
riuscite a farvelo prestare da qualcuno, è molto facile trovare in grandi
magazzini come Target o K-Mart dei portabiti montabili, tipo Ikea. Si
chiamano clothes rack, costano dai 40 dollari in su e sono
sufficientemente grandi e studiati per sopportare un robusto guardaroba.
L’unico inconveniente è la mezz’oretta che perderete a montarvelo, ma
non si può avere tutto.
27
•
Stufetta: inserisco questo articolo qui non perché sia particolarmente
difficile da trovare, ma perché purtroppo troverete un numero
ridicolmente grande di case sprovviste di riscaldamento automatico,
nonostante che in inverno non faccia affatto caldo (niente di drammatico,
ma 2 o 3 gradi senza uno straccio di calorifero in casa si fanno sentire,
specialmente di mattina). Molti di voi dovranno quindi pensare anche al
proprio riscaldamento, chiedendo a prestito una stufetta elettrica:
quelle a conduzione sono le migliori in quanto a riscaldamento
dell’ambiente, ma tenete presente che in molte camere c’è la moquette,
quindi potete correre il rischio di finire arrosto. Un compromesso è quindi
la stufa a ventola.
Per trovare mobilia o utensili da cucina di vario genere di seconda mano
(niente materassi per motivi igienici) potete cercare nei negozi dell’usato
gestiti da organizzazioni di beneficenza come Salvation Army, Brotherhood
of St Laurence, St Vincent De Paul Society.
La cosa migliore da fare, visto il grande numero di negozi presenti in città, è
controllare sull’elenco telefonico il numero generale e poi cercare il più vicino a
casa vostra.
4.4 Quanto pagare?
Una volta decisa la zona in cui cercare alloggio, stabilito se volete la
comodità del full furniture o se volete lanciarvi nella carriera di arredatore, è
ora di avere un’idea del costo dell’affitto.
Normalmente negli annunci viene comunicato quanto l’affittuario chiede a
settimana: tenete conto che in un mese non ci sono 4 settimane ma 4
settimane e alcuni giorni. Per cui, se decidete per comodità di pagare una
volta al mese (che è molto più comodo che pensarci ogni 7 giorni), vi verrà
chiesta di conseguenza una cifra più alta della semplice somma.
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In un anno ci sono 52 settimane, per cui il calcolo da fare sarà cifra
settimanale * 52 : 12 (mesi in un anno) = cifra mensile.
Esempio: vi viene chiesto 100 dollari a settimana. Se pagate al mese non
sarà 400 dollari ma 100*52:12= 433 dollari.
Le cifre richieste variano da zona a zona e da casa a casa, con a volte
spiacevoli sorprese: non è detto che una bellissima casa in centro costi di
più di una catapecchia in periferia.
Questo è spiegato dalla deregolamentazione del mercato degli affitti, per cui
chiunque può affittare SENZA FIRMARE alcun contratto e in pratica
chiedendo la cifra che vuole. Per cui è normale avere contratti sulla parola
ed essere guardati come degli eccentrici se volete qualcosa di firmato in
mano; va detto che questo è l’uso, per cui non ci sono truffe da temere.
La cosa da stare accorti è quindi la cifra che viene chiesta: per dare un’idea
generale, considerando l’anno 2003, una stanza senza furniture a buon
mercato in un appartamento può venire sugli 85 dollari a settimana.
Invece una stanza arredata più o meno nella stessa zona, in una casa
decisamente meglio tenuta, può venire a costare 125 dollari.
Se si contano i singoli dollari è facile impazzire, perché ci sarà sempre
quello fortunato nella casa bellissima che paga poco. Oltre che mandargli
degli accidenti, la cosa che può alleviare l’animo se si pensa di essere stati
bidonati con l’affitto è sapere che, più o meno, la cifra che andrebbe pagata
sta in questi 2 estremi.
Sopra i 125 dollari a settimana inizia ad essere caro (e quindi tale affitto
dovrà essere compensato da altri bonus: posizione, stanza bellissima,
vicinanza dei trasporti, coinquilini/e modelli/e di Armani), sotto gli 80 dollari
il rischio di contrarre la peste setticemica a causa dei topi morti in camera
cresce esponenzialmente.
Naturalmente questo è un discorso generale, trovare posti fantastici a 25
dollari a settimana sta alla vostra inventiva.
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5. Telefonare
5.1 Telefoni cellulari
Avere un telefono cellulare è abbastanza indispensabile, anche per evitare
di creare problemi con bollette e avere un po’ di autonomia.
Le possibilità sono 2: cambiare scheda al proprio cellulare italiano (che sia
trial band e che abbia la possibilità di funzionare in Australia) o procurarsene
uno nuovo.
Nel primo caso semplicemente ci si rivolgerà ad un qualsiasi negozio di
telefonia (si trovano anche nei centri commerciali) e si compareranno le tariffe,
scegliendo quella più congeniale. Ci sono varie opzioni, con tariffe scontate nei
primi 10 minuti o con un numero favorito che paga meno etc.; più o meno è
come in Italia, per cui si ha sempre l’idea che le tariffe siano confuse e
nebulose. In realtà le tariffe SONO confuse e nebulose: non prendetevela con
noi ma con la Telecom.
Nel caso in cui si voglia comprare un telefono cellulare, ci sono varie offerte a
disposizione.
La più economica (anno 2003) è quella lanciata da Optus, con il suo pre-paid
mobile, che fornisce un telefono basilare Motorola a 119 dollari, con 20 dollari
di traffico compresi nel prezzo.
Telefonare in genere non è economico, è normale pagare da 60 ad 80
centesimi al minuto, compensati da vari bonus che cambiano di volta in volta;
gli SMS sono dai 25 cent in su.
E’ anche possibile comprare un cellulare di seconda mano, trovando a volte dei
veri e propri affari; non è necessario cercare negozietti loschi a Chinatown,
spesso gli stessi negozi di grandi marche (come Optus) vendono più o meno
sotto banco telefonini usati.
Si consiglia, se ne avrete la possibilità, di procurarsi un telefono o
comunque di cambiare scheda durante la prima settimana di
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permanenza a Melbourne, se volete mantenere contatto più facilmente tra
voi assistenti.
Quando verrete presi in consegna dai vostri insegnanti infatti ci sarà una vera
e propria diaspora nel raggio di 50 km, per non parlare di chi verrà assegnato
alle scuole del country: è molto più comodo non avere da pensare, tra le mille
altre cose, come fare a contattare i vostri amici. Naturalmente avrete i numeri
di telefono fisso di chi li ospita, quindi non sarete isolati, però è meglio
pensarci prima.
5.2 Chiamare in Italia
Un diverso capitolo è quello delle chiamate in Italia. E’ abbastanza
impensabile telefonare da un telefono fisso con le tariffe intercontinentali, men
che meno da un telefono cellulare.
Melbourne, e in generale l’Australia, è un luogo caratterizzato da un forte
multiculturalismo, considerato anche che, in un modo o nell’altro, tutta la
popolazione è formata da immigranti.
La domanda di poter comunicare a tariffe abbordabili con i propri famigliari
oltreoceano è quindi molto grande; la soluzione più comune è offerta dalle
schede telefoniche a credito.
Si tratta di normali schede telefoniche che ti connettono ad un numero verde
e, attraverso trucchi che non voglio indagare, permettono la chiamata a prezzi
assolutamente bassissimi, tant’è che costa molto di più chiamare un cellulare a
10 metri di distanza che chiamare casa a 20.000 km.
Ci sono molte schede in circolazione, con varie tariffe e differenze.
Alcune sono veramente delle truffe, nel senso che non si riesce a prendere la
linea o è assai disturbata, altre sono più affidabili.
La migliore, a nostro parere (anno 2003) è la scheda Global dial Phonecard,
disponibile in scheda da 10 o da 20 dollari.
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Ha le istruzioni più chiare, si prende la linea praticamente sempre, è facile da
trovare: i posti migliori sono le edicole dei giornalai in centro.
Nel retro della scheda c’è il numero verde da contattare, dopodiché vi verrà
chiesto il vostro codice personale (scritto sulla scheda e protetto da una
vernice argentata da grattare via al momento dell’acquisto); una volta
comunicatovi quanto credito e quante ore di conversazione avete a
disposizione (una scheda da 10 dollari offre circa 12 ore di conversazione
oltremare: sembra una truffa ma non lo è…o almeno è una truffa che non è
stata ancora scoperta) vi si chiede di digitare lo 0011, più 39 (prefisso Italia) e
il numero che desiderate contattare provvisto di prefisso.
L’unico svantaggio è che ci mettete minuti buoni solo a digitare il numero
intero, ma considerando le tariffe scandalosamente basse è ben poca cosa.
Esempio: 90190009 (numero Global dial) + 225745532 (numero della
scheda) +#+ 0011+39+ numero da contattare+#.
Ogni telefonata costa 40 cent alla risposta, per cui considerando che al minuto
viene a costare dai 3 ai 5 centesimi, conviene fare telefonate lunghe in Italia.
Queste schede possono essere usate anche con telefoni pubblici, basta solo
avere a disposizione i 40 cent per la risposta.
Ci sono altre schede meno complicate (anche se basate sullo stesso principio)
ma Global dial è parsa la più economica e affidabile.
Se vi capita di dover comprare una scheda da un 7/11 (catena di supermercati
molto cara chiamata così perché aperta 7 giorni alla settimana 11 ore al
giorno) non troverete Global dial ma altre schede, o addirittura non vi daranno
la scheda ma vi stamperanno su uno scontrino il numero di telefono da
chiamare e il credito a vostra disposizione. Se pensate che questo sia un po’
troppo malfamato, non avete tutti i torti…
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6. Trasporti
6.1 Tram & treni
Melbourne è servita da un’efficiente rete di tram e treni che copre molto
bene la parte centrale della città senza trascurare le periferie.
Sul sito www.victrip.com.au si potranno controllare le tratte previste, se
determinati posti sono raggiungibili o meno, se conviene utilizzare il tram o il
treno. La città e la periferia sono divise in 3 zone (Gialla, Blu e Rossa) a partire
dal centro e ad ognuna di esse corrisponde una tariffa diversa a crescere.
1. Gialla: centro di Melbourne e suburb più vicini, inclusi Footscray, Sth
Melbourne, St Kilda, North Melbourne e Carlton
2. Blu: zone che circondano la zona 1, tra cui Sunbury, Greensborough,
Werribee, Box Hill
3. Rossa: Area a sud ed est della zona 2, arriva fino a Frankston,
Dandenong, Cranbourne
I biglietti si acquistano a terra nelle macchinette alle stazioni o in biglietteria se
si deve prendere il treno; nel caso dei tram si acquistano a bordo, sempre
utilizzando i distributori automatici.
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Le tariffe più importanti sono:
•
Two Hours: permette utilizzo di tram, bus e treni per 2 ore nelle zone
selezionate
•
Daily: Giornaliero che parte dalla data di validazione fino al giorno dopo
alla stessa ora
•
Monthly: Mensile, anch’esso parte dal giorno in cui lo si compra (non
come in molte pa rti d’Italia che parte dal primo giorno del mese)
•
City saver: permette di utilizzare più mezzi di trasporto in un solo
viaggio
Ci sono altre combinazioni possibili (per chi è interessato
www.victrip.com.au/metcard/fares_zones/ticket_type.php), il problema è che
le più sfiziose non si trovano nelle normali macchinette presenti sul tram e
bisogna trovare le stazioni con del personale.
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Le tariffe sono inoltre di 2 tipi: full fare e concession, con quest’ ultima che
costa la metà circa della prima, essendo la tariffa degli studenti e degli anziani.
Purtroppo gli assistenti di italiano non entrano in NESSUNA delle categorie
previste dal regolamento delle concession, quindi è meglio non fare i furbi e
pagare il biglietto regolare, visto che, soprattutto in centro, non è infrequente
trovare i controllori.
6.2 Automobile
Se avete intenzione di guidare con regolarità, avrete bisogno della
traduzione della vostra patente (per permettere agli agenti di capire cosa c’è
scritto nel documento, e per farvi sottrarre 40 dollari per la traduzione).
L’indirizzo dell’ufficio per le traduzioni ufficiali è First floor, 371 Spencer
Street, Melbourne 3000, tel. (03) 92801941, email [email protected] (sito
web naturalmente www.vits.com.au).
Se non avete voglia di andare di persona, potete spedire una fotocopia della
vostra patente fronte e retro, unita ad una dichiarazione del vostro preside
della scuola che garantisca che siete veramente voi e non un terrorista. E’
meglio naturalmente, prima di spedire il materiale, chiedere conferma se la
procedura è la medesima o è cambiata. Nel giro di una decina di giorni
dovrebbe arrivarvi in duplice copia la traduzione della vostra patente,
dopodichè l’unica cosa da ricordarsi è che si guida a sinistra e che sono molto
rigidi con i limiti di velocità, per cui prudenza (se non per la salute, almeno per
il portafoglio).
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7. Assicurazione medica
Il governo australiano fornisce agli assistenti di italiano una copertura medica
per i primi 6 mesi di permanenza in Australia. Per chi non avesse provveduto a
procurarsi un’assicurazione integrativa per coprire tutto il periodo si consiglia di
pensarci prima della scadenza, onde evitare spiacevoli sorprese.
Avendo il visto lavorativo, avete dunque diritto automaticamente all’accesso al
sistema sanitario; l’unica preoccupazione è quella di iscriversi al Medicare, il
programma di assistenza gratuita negli ospedali pubblici e di aiuto per far
fronte alle spese dei medicinali e delle visite .
Il sito della Medicare consiglia di recarsi nei loro uffici una settimana dopo il
vostro arrivo in Australia per permettere il passaggio dei vostri dati dal
Department of Immigration; una volta deciso di attivare la propria Medicare
Card (un tesserino di plastica verde con il nome del titolare della carta e il
numero di Medicare, l’equivalente della nostra tessera sanitaria) bisogna
recarsi all’ufficio presentando il passaporto, in modo da dimostrare che siete
in possesso di un working visa.
Accertato il vostro possedere tutti i requisiti per ottenere la Medicare, vi verrà
comunicato subito il numero della vostra tessera, che comunque vi verrà
inviata per posta dopo circa 10 giorni.
Per accertarsi su quali prestazioni siano coperte dalla Medicare, consultate il
sito ufficiale della sanità http://mhcs.health.nsw.gov.au
Gli uffici generali del Medicare a Melbourne sono in 461 Bourke Street,
Centrepoint Mall.
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8. Come rinnovare il visto
Siete giunti alla fine della vostra esperienza e avete una mezza idea di
rimanere ancora qualche mesetto, ma non sapete come fare.
Innanzitutto,potete rimanere un anno dal vostro arrivo in Australia senza
sottoporvi a visite mediche; oltrepassato l’anno è obbligatorio un controllo.
Il vostro visto attuale è un visto lavorativo ed è legato al contratto che avete
stipulato con il Coasit; normalmente scade un mese dopo la fine del vostro
impiego.
La soluzione più comune è cambiare il vostro visto da lavorativo a visto
turistico, che va dai 3 ai 6 mesi e che impone alcune restrizioni (essendo un
visto per turisti vi è proibito lavorare).
Il problema nel chiedere un altro visto lavorativo è che prima di chiederlo
bisogna trovare qualcuno che accetti di sponsorizzarvi e di assumervi
regolarmente, ma è molto difficile trovare un lavoro regolare se prima non si
possiede il visto. Gatto che si mangia la coda, la burocrazia dell’immigrazione
non ha niente da invidiare a quella italiana.
Per prima cosa dovete recarvi al Department of Immigration and
Multicultural and Indigenous Affairs.
L’indirizzo intero è: Casselden Place, 2 Lonsdale Street, Melbourne –
tel. 131881. www.immi.gov.au.
Orari: da Lunedì a Venerdì 09.00- 16.00; Mercoledì 09.00- 13.30
Lì vi verrà consegnato un form da compilare (form 601) e una lista di punti da
adempiere, tra i quali:
•
L’esibizione del passaporto valido
•
Il biglietto aereo di ritorno o soldi sufficienti per acquistarne uno
•
Ricevuta della banca che testimonia il vostro possedere almeno 1000
dollari per ogni mese in cui siete intenzionati a rimanere.
•
Dichiarazione scritta dal Coasit che avete prestato e terminato servizio
presso di loro (chissà cosa se ne fanno)
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Attenzione: gli addetti allo sportello sono dei poverini che, in alcuni casi
addirittura parlano molto male perché non sono di madre lingua inglese.
Pretendete che vi segnino sul foglio quali sono i punti da adempiere e
chiedeteglielo fino allo sfinimento; precauzione che vi eviterà di tornare
indietro 2 o 3 volte perché manca qualcosa che non vi hanno detto.
Il vostro visto può essere prolungato fino ad un anno dal vostro arrivo in
Australia: dopodiché, se desiderate rimanere ulteriormente, dovrete sottoporvi
a visita medica e produrre adeguata certificazione bancaria che testimoni la
vostra capacità di sussistenza.
Una volta raccolti tutti i documenti richiesti, si dovrà ritornare all’ufficio
immigrazione, dove si mostreranno i medesimi documenti allo sportello dove
precedentemente avrete chiesto i moduli.
Dopo un breve controllo (e dopo avervi rimandato indietro se manca qualcosa)
vi fisseranno un appuntamento con l’addetto alla valutazione delle richieste.
Questi esaminerà più a fondo la vostra candidatura e darà parere positivo o
negativo. In pratica controlla se avete soldi bastanti per i mesi in cui avete
intenzione di rimanere, chiede cosa avete intenzione di fare, dove volete
andare e altre domande generiche: come al solito il fulcro è il quattrino, se
avete quello siete in una botte di ferro.
Se la sua risposta è positiva vi stamperà sul momento il nuovo visto, che andrà
a sostituire immediatamente quello vecchio, anche se quest’ultimo non è
ancora scaduto (e vi salasserà di un paio di centinaia di dollari).
Consigli: Il processo è abbastanza veloce ed efficiente, basta sapere prima
cosa fare e come. Vi basteranno 2 visite per terminare la pratica, una per
raccogliere i moduli e la seconda per presentarli al controllore; raccomandiamo
di presentarsi presto agli uffici la seconda volta perché la trafila è più lunga
(anche se in 2 o 3 ore si dovrebbe sbrigare) e, se si arriva presto, si finisce
tutto in giornata.
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9. Vacanze
9.1 Long weekend
Naturalmente, le vacanze sono il momento centrale della vostra esperienza,
checché ne dica il vostro capo Umberto Martinengo.
Oltre alle 2 settimane di vacanza alla fine del secondo e terzo term, ci sono
altre 2 festività che possono formare con i weekend dei ponti.
La prima è il compleanno della regina (che in Inghilterra snobbano, ma qui
festeggiano): la data ogni anno varia (e non siamo riusciti ad appurare per
quale esoterico motivo) e cade il secondo lunedì di giugno per formare il
long weekend (potete immaginare perché si chiama così…).
La seconda è la Melbourne Cup (cfr. cap. 2) che cade il primo martedì di
novembre.
Il nostro consiglio è di approfittare del primo ponte per viaggiare ma di
rimanere in città per la Melbourne Cup, visto che si tratta di un evento molto
particolare che merita l’esperienza.
9.2 Fine dei terms
Dovrete dunque concentrare le vostre esplorazioni del continente australe
durante le vacanze scolastiche; il Coasit richiede in genere (ma la richiesta è
elastica) che lavoriate 5 giorni ogni 2 settimane di vacanza nell’Italian
Resource Centre per preparare materiale didattico. Sottratti questi 5 giorni vi
restano una decina di giorni da sfruttare a pieno ogni fine term.
Il consiglio che possiamo dare è di utilizzare long weekend e fine settimana per
vedere le città vicine (relativamente) come Sydney e Adelaide (Canberra la
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potete saltare senza remore…), nonché la Tasmania (qui il discorso è diverso:
3 giorni bastano per avere una buona idea dell’isola, ma si possono
tranquillamente passare 2 settimane, dato che è uno dei posti più belli
dell’Australia).
Dopodiché si aprono diverse strade: si può visitare il Northern Territory (Ayers
Rock e il deserto), il Queensland (barriera corallina e foreste subtropicali), il
New South Wales (Byron Bay e Sydney), il Western Australia (Perth e la costa
occidentale) o addirittura andare in Nuova Zelanda, che non comporta una
spesa tanto più elevata.
Il problema è come muoversi, visto che molto probabilmente non possiederete
una macchina e che comunque le grandi distanze sconsigliano di buttarsi allo
sbaraglio nel deserto con una macchina affittata.
Una delle soluzioni migliori che abbiamo trovato per vedere il più possibile
pagando il meno possibile è quella di affidarsi ai tour organizzati dalle
compagnie dei backpackers. Ci sono diverse agenzie (come OZ Experience,
Australia Adventures, Groovy Grapes) che offrono più o meno gli stessi
itinerari e servizi a prezzi più che onesti. Il servizio offre il trasporto su bus in
giro per i posti più famosi, dormendo in hostel che costano circa 20 dollari a
notte; per il cibo a volte è compreso nel prezzo o lasciato alla libera iniziativa
del backpacker (che significa saccopelista). A seconda dei tour c’è la possibilità
di scendere durante il tragitto e rimanere più giorni nello stesso posto. I
vantaggi di una soluzione del genere sono l’aver risolto il problema del
trasporto e avere la certezza di visitare (anche se a volte solo per una
frettolosa occhiata) tutte le attrazioni naturali più famose, che magari in un
viaggio fai da te si corre il rischio di saltare.
Gli svantaggi d’altra parte sono la mancanza completa di autonomia e di
indipendenza dalle decisioni del tour: se siete fortunati e trovate un autista in
gamba andrà tutto bene, se è invece poco professionale diventa una seccatura.
A nostro giudizio i vantaggi logistici, organizzativi ed economici di un tour
organizzato superano gli svantaggi, soprattutto se volete stare via una
settimana - 10 giorni.
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Per avere informazioni sul mondo dei backpackers potete rivolgervi alle varie
agenzie che si trovano in città (la più facile da trovare è in fondo ad Elizabeth
Street, vicino al capolinea dei tram 57 e 59) o cercare le loro brochure nei
backpackers hostels (ce ne sono diversi, uno si trova di fronte al Queen
Victoria Market).
Consigli metereologici: il periodo migliore per visitare il deserto del Northern
Territory è l’inverno, durante le vacanze di giugno-luglio. La temperatura è sui
26-28 gradi e permette splendide camminate lungo Ayers Rock e le Olgas
impensabili con le temperature estive (oltre a ciò, d’estate il deserto è invaso
da mosche insopportabili).
Anche il Queensland è da evitare d’estate, a causa della presenza infestante
delle box stingers. Si tratta di grosse meduse che arrivano fino a riva,
pericolosissime per l’uomo; finire sotto i loro tentacoli significa dolorosissime
ferite (in alcuni casi estremi anche mortali) che è meglio evitare.
Ricordiamo: essendo agli antipodi con l’Europa, le stagioni sono invertite. Le
date ufficiali (che non si accordano con i solstizi) sono:
Autunno: 1 Marzo- 30 Maggio
Inverno: 1 Giugno- 31 Agosto
Primavera: 1 Settembre- 30 Novembre
Estate: 1 Dicembre- 28 Febbraio
In realtà contare le stagioni in questo modo è una convenzione che ricalca le
stagioni europee; il clima australiano non segue in realtà 4 periodi l’anno ma è
diviso in più parti, tant’è che gli aborigeni stimavano che in un anno ci fossero
7 stagioni.
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9.3 Su e giù per il Victoria
Il Victoria è ricco di posti da visitare e, essendo la vostra nuova casa per
almeno 8 mesi, sarà bene conoscerlo a fondo, considerando anche che le
distanze da percorrere non sono eccessive.
Ballarat, a circa un’ora da Melbourne, è rinomata grazie a Sovereign Hill,
piccolo centro di minatori dove sono venute alla luce le pepite d’oro più
pregiate nella storia della corsa all’oro: esauriti i filoni, è stato costruito
nell’antico sito dei minatori un museo vivente, in cui viene ricreata dal vivo la
giornata di lavoro di allora da persone che indossano gli antichi costumi. Ogni
particolare è stato ricostruito sulla base di meticolose ricerche usando antiche
fotografie, giornali e lettere. E' probabilmente la miglior attrazione di questo
genere in Australia e merita senza dubbio una visita.
A Ballarat si possono inoltre visitare il Gold Museum ricostruito sui resti delle
miniere, in cui sono documentate in modo eccellente tutte le tecniche di
estrazione dell'oro e il Ballarat Wildlife Park, una riserva naturale privata che,
oltre agli animali nativi ospita anche specie esotiche. Vi si trovano koala,
canguri di varie specie, diavoli della Tasmania, wombat, alligatori, coccodrilli,
serpenti e aquile, con la possibilità di camminare in mezzo ai canguri e di
accarezzarli.
Da Newhaven nella Westernport Bay, 137 Km a sud est di Melbourne, si può
raggiungere Phillip Island, che, nonostante il nome, è collegata alla
terraferma da un ponte stradale. Bastano un paio d'ore di auto per visitare una
delle principali attrazioni del Victoria e soprattutto per assistere alla Penguin
Parade, una pacifica invasione di pinguini che si verifica puntualmente ogni
sera al tramonto da oltre 59 anni.
Sulla Summerland Beach, a sud ovest dell'isola, i piccoli pinguini Fairy (non
superano i 33 cm di altezza) ritornano dal mare verso le proprie tane lungo la
spiaggia sotto gli occhi di turisti provenienti da tutto il mondo. Per gli spettatori
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sono state allestite apposite tribune a pochi metri dalla sfilata. Si può
approfondire la conoscenza del ciclo di vita e dei comportamenti dei pinguini al
Visitor Centre, nel quale è anche possibile assistere alla simulazione di un
viaggio sottomarino in cui si osservano i piccoli Fairy nella loro vita quotidiana.
L'itinerario più spettacolare del Victoria è senza dubbio quello che vi porterà
lungo la Great Ocean Road. Per realizzare l'intero percorso ad anello
consigliamo di disporre di almeno tre intere giornate: i punti di osservazione
(viewpoint) sono numerosi e offrono diverse prospettive. Da Melbourne ci si
dirige subito verso la Great Ocean Road, una della più belle strade
panoramiche di tutta l'Australia. Dopo Geelong, la Great Ocean Road inizia a
Torquay, le cui spiagge sono il paradiso dei surfisti. Gli appassionati di questo
sport troveranno in questa cittadina anche un originale e interessante
"Surfworld Museum" proprio a pochi km. dalla mecca del surf Bells Beach. Qui
si svolgono ogni anno competizioni a livello mondiale e numerose gare
nazionali.
Quindi si prosegue per Lorne (che ugualmente vanta bellissime spiagge) e tra
i campi da golf di Apollo Bay che si estendono fino al mare. Si arriva poi alla
zona più spettacolare: quella di Cape Otway con il promontorio di Moonlight
Head.
Qui, proprio di fronte alla costa, si ergono i Dodici Apostoli, imponenti
formazioni rocciose alte fino a 60 metri dai contorni bizzarri, creati
dall'erosione delle onde dell'oceano e degli agenti atmosferici. Nelle vicinanze,
sulla Shipwreck Coast ("costa dei naufragi"), si trova Loch Ard Gorge, luogo
in cui viene ricordato il naufragio della nave Loch Ard nel quale solo due
giovani, tra i 54 passeggeri, si salvarono.
Proseguendo ancora lungo la costa, a circa 50 km oltre Peterborough, si
incontra la cittadina di Warrnambool, rinomata per il "whale watching": da
giugno a settembre, pare sia la stagione dove sono frequenti gli avvistamenti.
Si sconsiglia però di organizzare un viaggio fino a Warrnambool solo per
vedere le balene perché la loro presenza non è prevedibile e si potrebbe
rimanere molto delusi.
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Poco oltre, superato il grazioso villaggio di Port Fairy dalle caratteristiche case
bianche di pescatori, si svolta nell'interno a nord per raggiungere il più grande
parco nazionale del Victoria, il Grampians National Park le cui rocce hanno
nomi caratteristici come "Lady Hat", "Fallen Giant", "Grand Canyon", che ne
fanno immaginare le forme. Raggiungendo i punti panoramici di Balconies e
Boroka si può avere una visione d'insieme della spettacolare flora del parco in
cui si trovano ben 1.000 specie di alberi e fiori, tra cui 20 rare specie di
orchidee. Halls Gap è una delle molte attrazioni (si suggerisce la sosta al
Visitor Centre per raccogliere informazioni).
Consigliamo vivamente una visita di qualche giorno ai Grampians perché un
simile impatto visivo di natura incontaminata non trova uguali in Italia.
Altri luoghi da visitare:
Wilson Promontory National Park, conosciuto come "The Prom", mèta di
indiscusso interesse per gli escursionisti, a sud est di Melbourne. Si può
scegliere tra più di 100 tracciati per una lunghezza complessiva di circa 80
km.
Mt. Buffalo National Park (il cui monte omonimo è così chiamato perché il
suo profilo ricorda appunto un bufalo) offre splendidi scenari: imponenti
formazioni granitiche, ruscelli e cascate, varie specie di animali tra cui rari
esemplari di uccelli.
Murray River, il fiume più lungo d'Australia, che con i suoi 2.700 km. è il
terzo fiume navigabile più lungo del mondo e segna il confine con il New South
Wales. Nella cittadina di Echuca, che nella lingua aborigena significa "incontro
delle acque", confluiscono nel Murray River altri due fiumi minori. Sono quindi
praticabili molti sport acquatici e si possono fare escursioni in battelli turistici
(anche a pale) o in houseboat a noleggio.
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10. Costo della vita
Presentiamo qui un elenco di prodotti alimentari basilari con i loro prezzi. Va
ricordato che i prezzi possono subire delle variazioni notevoli da posto a posto
e anche secondo come è andata la stagione agricola.
Questa lista è stata raccolta nel supermercato Safeway in Lygon Street, il 5
Marzo 2004.
Pane a cassetta, 700 sr.
= $ 2.77
Latte, 1 l.
= $ 1.84
Burro, 250 gr.
= $ 1.28
Caffè Lavazza, 250 gr.
= $ 7,57
Spaghetti Barilla, 500 gr.
= $ 1.95
Lattuga, 1 Kg.
= $ 2.47
Carote, 1 Kg.
= $ 1.98
Patate, 1 Kg.
= $ 2.98
Pomodori, 1 Kg.
= $ 2.45
Mele, 1 Kg.
= $ 3.98
Arance, 1 Kg.
= $ 2.98
Banane, 1 kg.
= $ 2.98
Pesche, 1 Kg.
= $ 4.98
T-bone, 1 Kg.
= $ 9.87
Porterhouse, 1 Kg.
= $ 23.99
Filetto, 1 Kg.
= $ 32.99
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11. Operazioni bancarie
Al vostro arrivo in Australia si porrà il problema di aprire un nuovo conto
corrente da utilizzare per i mesi a venire.
Il Coasit apre per ogni assistente un conto con la Commonwealth Bank, che
ha una filiale al 259 Lygon Street, Carlton, (tel. 93472433).
Il conto verrà attivato immediatamente e vi verrà consegnato un cartoncino
con i dati relativi al vostro account. E’ dunque consigliabile depositare fin da
subito del denaro, che sarà a vostra disposizione anche se non avete ancora la
carta.
La carta (equivalente di una carta bancomat, senza credito e libretto degli
assegni) vi verrà spedita per posta al Coasit entro 10-15 giorni dopo il disbrigo
delle pratiche burocratiche, ma nel frattempo potrete prelevare nelle filiali della
Commonwealth Bank presentando il numero del vostro conto e un documento
di identificazione.
Una volta ottenuta la carta potrete prelevare da ogni sportello (con
commissioni che variano a seconda delle banche) e potrete usufruire del
comodissimo EFTPOS: i negozi e i supermercati che hanno questa opzione
sono autorizzati, nel momento in cui pagate con la vostra carta, a rilasciarvi
denaro come se fossero un Bancomat.
Per cui ad esempio, se spendete 50 dollari e ne volete altrettanti in denaro
contante, vi verrà addebitato sul conto corrente un prelievo di 100 dollari e ve
ne saranno consegnati 50 dalle casse del negozio o supermercato.
Il Coasit versa il vostro stipendio a cadenza quindicinale, il venerdì pomeriggio.
E’ uno dei giorni in cui sarete inspiegabilmente più felici.
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12. Abbigliamento
Queste brevi note sono per ricordarvi che siete in Australia e non in Italia (non
che sottovalutassimo le vostre capacità di orientamento, ma repetita aiutat,
come diceva il presidente del Monopoli Calcio).
La prima considerazione è di ordine meteorologico, considerando che arrivate
in autunno e vi avvicinate all’inverno. Il clima autunnale è più mite di quello
italiano e quello invernale lo è decisamente: la temperatura non scende
praticamente mai sotto lo zero e i vostri abiti autunnali italiani serviranno
egregiamente alla bisogna.
La città a volte è molto ventosa e questo può portare a dei bruschi
abbassamenti della temperatura, ma quello degli sbalzi è un inconveniente a
cui dovrete presto abituarvi. Persino d’estate ci possono essere da un giorno
all’altro sbalzi di temperatura di 10 gradi, il tempo è senza dubbio la cosa più
inconsistente e strana che troverete nel Victoria; qui le discussioni
meteorologiche non sono di cortesia ma vitali per sapere cosa indossare…
Clima quindi senza dubbio più mitigato ma pazzerello, la storia che Melbourne
abbia 4 stagioni in un giorno è purtroppo vera.
La seconda considerazione è per aiutarvi nella scelta dell’abbigliamento a
scuola. La società australiana è molto meno basata sull’apparenza e sulla
formalità che quella italiana, vi potrà tranquillamente capitare di andare ad un
barbecue con il vostro preside o di andare a farvi due birre con i vostri colleghi
dopo scuola. Questa rilassatezza è uno stile di vita che si riflette anche sul
modo di vestire; non è raro vedere insegnanti a scuola in pantaloni corti e in
maglietta senza destare scandalo alcuno.
Come al solito, la regola generale è quella di capire il contesto in cui si opera.
In alcune scuole cattoliche potrà essere richiesto un abbigliamento più formale
e sarà necessario indossare camicia e pantaloni o per le ragazze un vestito; in
altre la scelta nel vestire è lasciata interamente al gusto dell’interessato.
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13. Slang Australiano
La lingua australiana (da non confondere con la lingua inglese, soprattutto per
la pronuncia…) è ricca di numerose espressioni colloquiali che non
mancheranno di farvi scervellare sul loro significato.
Ecco un breve assaggio delle frasi più usate.
Bloke. Un bloke è un uomo australiano, il suo corrispettivo femminile è sheila.
Bludger. Fannullone, scansafatiche. Chi sfrutta il sussidio di disoccupazione
non avendone diritto è un dole bludger.
Down under. Sotto sopra, così ci si riferisce all’Australia in relazione
all’Europa.
Dunny. Toilette.
Fair dinkum. Vero, puro.
G’day, mate. Saluto tipico australiano, molti chiamano mate (amico) anche la
mamma.
How’s it goin’? Come va? Indispensabile appena si entra in contatto auditivo
con qualcuno.
No worries. Nessun problema, frase distintiva dell’australiano.
Map of Tasmania. Questa scopritela da soli.
Pommy. Anglosassone.
Wog. Latino (italiani, greci, libanesi), dispregiativo.
SIGLE
BYO. Bring your own. Scritta che si trova fuori dai locali sprovvisti di licenza
per gli alcolici: significa che potete portarvi da bere da casa.
EFTPOS. Sistema di prelevamento denaro in uso nei supermercati. La
domanda tipica “Any cash out?” (dicono proprio così, anche se le prime volte
sembra che ti insultino) implica che, al momento di pagare il conto con la carta
di credito si possa prelevare altro denaro, come fosse un Bancomat.
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