La scuola di polizia di Cairo diventerà un polo interforze
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La scuola di polizia di Cairo diventerà un polo interforze
SV LA STAMPA DOMENICA 8 GENNAIO 2017 Valbormida .45 . Ipotesi di lavoro sulla struttura di 86 mila metri quadrati La scuola di polizia di Cairo diventerà un polo interforze Dopo i carabinieri anche le Fiamme gialle interessate al trasloco MAURO CAMOIRANO CAIRO MONTENOTTE Trasferimento del Comando dei carabinieri di Cairo all’interno della Scuola di polizia penitenziaria: l’iter prosegue. E ci sarebbero altri corpi interessati. Preoccupante silenzio, invece, sull’ipotesi di un nuovo carcere. Non che le due situazioni siano strettamente collegate, ma certo che parevano, inizialmente, le caselle dello stesso puzzle. Infatti, il trasferimento del Comando carabinieri all’interno della Scuola garantirebbe da un lato una soluzione per l’Arma, ora stretta all’interno di un condominio; e dall’altro scongiurerebbe qualsiasi ipotesi di chiusura o ridimensionamento della Scuola. Ma allo stesso modo il trasferimento libererebbe definitivamente l’area cairese del Tecchio (dove si era ipotizzato di costruire la nuova caserma) che potrebbe così ospitare il futuro carcere, come pareva fosse nelle intenzioni del ministro Orlando. Ipotesi, quest’ultima, sulla quale, però, è poi calato un La grande area della Scuola di polizia di Cairo preoccupante silenzio. A dire il vero mancano anche notizie ufficiali sul trasferimento dei Carabinieri, se non la conferma che il Dipartimento di polizia penitenziaria di Roma avrebbe ceduto all’Arma l’ex palazzina dormitorio di 5 piani, e che l’iter burocratico sta proseguendo. I carabinieri già stanno utilizzando un appartamento all’inter- no della Scuola, come dormitorio. Ma per il trasferimento del Comando non basterà adeguare la palazzina, ma serviranno accessi diversi rispetto agli attuali e tutta una serie di accorgimenti, secondo un progetto di massima che sarebbe già stato abbozzato. Del resto, non è certo lo spazio che manca. La struttura si sviluppa su un’area di 86 mila mq, e oltre ai locali destinati all’accoglienza del personale e alla ricreazione, vanta aule per la didattica e la formazione, una sala informatica, una biblioteca, due palestre, un poligono di tiro, due campi da pallavolo e tennis, un campo sportivo in terra battuta e uno in erba, un teatro e l’aula magna. Ed anche per questo ci sarebbero altri Corpi interessati. Si torna a parlare, ad esempio, di un interessamento della Guardia di finanza, ora ospitata in un civile appartamento in zona Cairo Due, per uno dei sei appartamenti che sono all’interno del complesso (dei quali quattro disponibili visto che uno è quello del direttore e l’altro è, come detto, quello già concesso ai Carabinieri). Pesante silenzio, invece, sull’ipotesi carcere, dopo che lo stesso ministro, mesi fa, aveva parlato di una struttura per 350-400 detenuti, per un investimento di 15 milioni di euro, che sarebbe dovuta sorgere a Cairo all’interno del nucleo abitato, in un’area nelle vicinanze della Scuola. c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Villa De Marini offre mille metri quadrati abitabili e un parco Carcare L’Asl lascia vuota Villa De Marini caccia a un’acquirente L’Asl 2 ha definitivamente lasciato la villa De Marini nel centro storico di Carcare, ed ora l’amministrazione comunale dovrà decidere come utilizzare il prestigioso edificio. Spiega il sindaco Franco Bologna: «Per prima cosa si dovrà procedere ad una perizia: la valutazione teorica di qualche anno fa, che la quotava un milione di euro, potrebbe, infatti, non corrispondere agli attuali valori di mercato. Allo stesso tempo c’è la consapevolezza di trovarci di fronte ad un immobile di pregio, mille metri quadri abitabili e 2.600 di parco, che si affaccia sulla centra- Una storia lunga quarant’anni Carcare Dalle frequenze al web Radio Cairo 103 rivive tra amarcord e novità “Raccogliete le deiezioni dei vostri cani” Il centro storico di Carcare Carcare «Radio Cairo 103» rivive 40 anni dopo con un sito. L’iniziativa è di Alessandro Ghione, animatore dell’emittente dal 1978 al 1994, quando fu acquisita dagli allora titolari di Radio Golfo Ligure che, l’anno dopo, cedettero le frequenze. «Siamo in ritardo rispetto alla tabella di marcia, con qualche problema soprattutto nel raccogliere materiale d’epoca che sia utilizzabile, ma nei primi mesi di quest’anno il sito, che poi speriamo possa trasformarsi in una web radio, sarà varato, a più di 40 anni dalla nascita della mitica emittente». Era il primo dicembre 1975 quando «Radio Cairo 103», una delle prime emittenti radiofoniche d’Italia, da una piccola cascina in località Pastoni inaugurava le sue trasmissioni, in uno scenario che vedeva Cairo fucina di idee e cultura giovanile (erano gli anni di Rockerilla e del film «L’ora di Carlo»). Ag- giunge Ghione: «Abbiamo riscontrato qualche difficoltà per la raccolta di materiali e testimonianze. Anche recuperando reperti, ad esempio registrazioni su nastro, sono spesso di qualità scadente, quindi non utilizzabili. Il sito partirà comunque con una componente legata alla memoria e con alcune novità. Ci stiamo ad esempio attrezzando per servizi informativi in tempo reale fruibili via streaming, anche in diretta, avvalendomi della collaborazione di alcuni ragazzi, studenti universitari, a titolo di volontariato». Come era accaduto per la prima Radio Cairo, «i servizi giornalistici e sportivi potrebbero essere un valido punto di partenza, in modo da integrare compiutamente la parte musicale. Oltre all’archivio delle vecchie trasmissioni, stiamo verificando come proporre nuovi programmi e integrare [M.CA.] brani musicali. c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Lezioni all’Istituto Secondario Cairo Montenotte Il nuovo polo dei servizi in piazza Donatori di sangue Una foto storica dell’emittente che ora rivive su un sito web lissima via Garibaldi». L’obiettivo ottimale sarebbe trovare un acquirente, e Bologna non fa mistero che la villa è già stata oggetto di interesse da parte di imprenditori sia di Carcare che di Cairo. Ma per un uso residenziale, nonostante un buono stato di conservazione, oltre al prezzo di acquisto ci sarebbero diversi interventi da eseguire. Alternativa, sarebbe, come era nel caso dell’Asl 2, affittarla a qualche ente, magari intenzionato a una prestigiosa sede di valenza non solo locale, magari accedendo a specifici finanziamenti. [M. CA.] L’Inps sposta gli uffici nell’ex Centro impiego insieme alla sede Inail Uffici Inps di Carcare, è imminente il trasferimento nel nuovo «polo dei servizi» della Val Bormida. Con l’inizio del 2017, prende il via l’iter per il progetto di spostamento della sede carcarese dell’Istituto da piazza Pertini a piazza Donatori di Sangue, negli stessi spazi che già ospitano la sede di Inail e, dallo scorso ottobre, anche la sede valbormidese del Centro per l’impiego provinciale. «Abbiamo avuto conferma dall’ Inps che in questi primi mesi dell’anno si organizzeranno per il trasferimento - spiega il sindaco, Franco Bologna -. Dopo i lavori di adeguamento degli spazi, infatti, i nuovi uffici sono pronti, anche con i necessari cablaggi, così come confermato dai tecnici». L’idea di unire in un unico spazio tre dei presìdi fondamentali per il territorio valbormidese come le sedi di Inail, Inps e Centro per l’im- Storia della Val Bormida Nuove lezioni piego, mantenendoli così attivi, aveva preso le mosse esattamente un anno fa: dopo la definitiva chiusura dello stabile di via Cornareto, che oltre all’ex Ial ospitava appunto il Centro per l’impiego, era spuntata l’ipotesi di concentrare nella sede di proprietà di Inail gli sportelli, creando appunto un unico «polo dei servizi», necessario per il mantenimento dei servizi sul territorio. Ipotesi che ha poi trovato realizzazione durante il 2016, con la riorganizzazione degli spazi di piazza Donatori di Sangue, e, in ottobre, con la definitiva riapertura del Centro per l’impiego. E proprio della gestione del Centro per l’Impiego valbormidese si è parlato anche nell’ultimo Consiglio comunale di Cairo, dove è stata approvata la convenzione che regola la ripartizione dei costi e delle spese con il vicino Comune di [L. MA.] Carcare. Una nuova campagna contro l’abbandono delle deiezioni canine, e per tutelare l’igiene ed il decoro a Carcare. E’ quella che, questa settimana, hanno rilanciato i ragazzi del Consiglio comunale giovanile: un invito alla collaborazione da parte dei proprietari di cani, che si spera in molti vorranno raccogliere. «Come Consiglio comunale giovanile di Carcare ci teniamo all’igiene e alla pulizia del paese - hanno scritto i ragazzi sulla loro pagina Facebook -. Quello che lanciamo è un messaggio di civiltà, per far sì che il nostro obiettivo sia centrato. La raccolta dei bisogni del cane è un gesto di grande rispetto, non solo per gli altri, ma anche per il cane e per se stessi». L’iniziativa, che segue quella originariamente promossa dall’amministrazione nel 2013, con lo slogan «La fa lui ma è tua!», punta non solo a sensibilizzare la popolazione, ma anche ad incentivare quelle buone pratiche che contrastino, per quanto possibile, i gravi episodi e tentativi di avvelenamento degli animali, che periodicamente tornano ad affacciarsi anche [L.MA.] in Val Bormida. Con la riapertura delle scuole, riparte anche il progetto sulla storia della Val Bormida organizzato dall’Istituto Secondario Superiore di Cairo con la Società savonese di Storia Patria. «Visti i positivi riscontri del 2016 - spiegano i promotori -, l’Istituto di Cairo, la Società Savonese di Storia Patria e la sezione valbormidese dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri hanno deciso di proporre un nuovo ciclo sull’archeologia e la storia della Val Bormida. Gli argomenti monografici riguardano anche la storia ecclesiastica e l’età napoleonica, e gli incontri si terranno in orario pomeridiano a Cairo, nella sede di via Allende dell’Istituto». La serie di incontri si aprirà il 27 gennaio con la lezione sul tema «L’insediamento umano nella Valle del Bormida: nuove evidenze», a cura di Silvia Pirotto. Seguiranno il 17 febbraio «L’organizzazione ecclesiastica della Val Bormida» con Roberto Vassallo, il 17 marzo «Le campagne napoleoniche in Val Bormida» di Luca Pistone e il 12 maggio, «Bonaparte tra Nelson e Montenotte: la storia dimenticata della battaglia di Capo Noli» di Alessandro Garulla. [L.MA.] c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI