la maglia che ammalia

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la maglia che ammalia
LA MAGLIA
CHE AMMALIA
Ma Agatha Ruiz de la Prada avrà mai giocato
con la ‘Maglieria Magica’?
Testo di Arianna Mariani
Fotografie courtesy Alessandra Roveda
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GLI OGGETTI RIVESTITI DI
UNA ‘GUAINA’ TRICOTTATA
ALL’UNCINETTO RIPRENDONO
VITA PUR MANTENENDO
UN SAPORE DÉMODÉ
Il Dolce Forno e la Maglieria Magica- ipnotici contenitori di irrefrenabili emozioni infantili – sono stati nei desideri di tutte le bambine
degli anni Settanta e Ottanta. Erano quasi archetipi nel senso di
forme primitive dell’uomo-chef e dell’uomo-designer: con il Dolce
Forno si compivano i primi passi in cucina; con la Maglieria Magica
– scatola gialla in plastica dotata di manovella – si producevano
chilometrici tubolari di lana. Gli stessi tubi di lana, ma questa volta
‘uncinettati’, sono i protagonisti del lavoro di Alessandra Roveda:
e la manifattura artigianale diventa design! Da novembre 2011 le
creazioni di Alessandra sono esposte presso la boutique di Agatha
Ruiz de la Prada a Milano, in via Maroncelli.
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In queste pagine: immagini della mostra “¡Maravilla!” presso lo store Agatha Ruiz de
la Prada a Milano e la stilista Alessandra Roveda fra le sue creazioni.
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L’intesa tra Alessandra e Agatha non poteva che essere
immediata: stesso ottimismo e frizzante energia multicolor!
Lo sgabello con la seduta a forma di fiore – tributo agli iconici
simboli della maison madrileña – è uno dei fiori all’occhiello della rassegna “¡Maravilla!”, per cui la giovane designer
italiana ha realizzato una serie di arredi a colpi di uncinetto:
bottiglie, bicchieri, mestoli, padelle, tazze e, ancora, biciclette,
chitarre, racchette, sci, snowboard, tv... Prima dell’incontro
con Agatha, Alessandra tricottava in multicolor; dopo un
lungo corteggiamento – definito dalla Roveda “d’altri tempi,
con bouquet di fiori fatti all’uncinetto” - la stessa si è lasciata
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indirizzare daAgatha al colore puro, incontrando un mondo
diverso dal suo ma inaugurando un sodalizio a doppio filo!
Gli oggetti in mostra sono elementi di recupero o antichi,
reinterpretati e declinati in chiave super colorata, attraverso
la pratica dell’uncinetto. Una passione che Alessandra si porta
dietro da molti anni, da quando – bambina – osservava lo
sferuzzare meticoloso della nonna. Così ‘vestiti’ gli oggetti
riprendono vita e trasformano l’ambiente circostante in un
non-luogo sognante. Con morbide corazze la Roveda ingloba
gli oggetti, li irretisce e poi li ricrea.
Il favoloso mondo di Alessandra.
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ELEMENTI DI RECUPERO E ANTICHI,
REINTERPRETATI E DECLINATI IN CHIAVE
SUPER COLORATA
Fili di lana, cotone, nylon, acrilico, seta, etc. vengono annodati
all’uncinetto in un non-tempo che Alessandra trascorre davanti
alla tv (alcuni suoi pezzi si chiamano Lost, Dexter, Madman...) o al
cinema (ha un uncinetto luminoso!) o in qualsiasi altro contesto:
“Mi porto l’uncinetto ovunque, ce l’ho sempre in borsa.”, tanto da
auto-definirsi una sorta di “Re Mida. Tutto quello che lui toccava
diventava oro. Io invece rivesto tutto quello che tocco”. Sculture
surreali in cui il gusto vintage e l’appeal contemporaneo formano
un singolare e meraviglioso mélange.
Bicicletta, monociclo e racchette a sinistra. Il polipo bianco, tv in multicolor e
coperta a destra.
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>informazioni
www.castellomonterone.com
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