la maglia che ammalia
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LA MAGLIA CHE AMMALIA Ma Agatha Ruiz de la Prada avrà mai giocato con la ‘Maglieria Magica’? Testo di Arianna Mariani Fotografie courtesy Alessandra Roveda 78 79 GLI OGGETTI RIVESTITI DI UNA ‘GUAINA’ TRICOTTATA ALL’UNCINETTO RIPRENDONO VITA PUR MANTENENDO UN SAPORE DÉMODÉ Il Dolce Forno e la Maglieria Magica- ipnotici contenitori di irrefrenabili emozioni infantili – sono stati nei desideri di tutte le bambine degli anni Settanta e Ottanta. Erano quasi archetipi nel senso di forme primitive dell’uomo-chef e dell’uomo-designer: con il Dolce Forno si compivano i primi passi in cucina; con la Maglieria Magica – scatola gialla in plastica dotata di manovella – si producevano chilometrici tubolari di lana. Gli stessi tubi di lana, ma questa volta ‘uncinettati’, sono i protagonisti del lavoro di Alessandra Roveda: e la manifattura artigianale diventa design! Da novembre 2011 le creazioni di Alessandra sono esposte presso la boutique di Agatha Ruiz de la Prada a Milano, in via Maroncelli. 80 81 In queste pagine: immagini della mostra “¡Maravilla!” presso lo store Agatha Ruiz de la Prada a Milano e la stilista Alessandra Roveda fra le sue creazioni. 82 83 L’intesa tra Alessandra e Agatha non poteva che essere immediata: stesso ottimismo e frizzante energia multicolor! Lo sgabello con la seduta a forma di fiore – tributo agli iconici simboli della maison madrileña – è uno dei fiori all’occhiello della rassegna “¡Maravilla!”, per cui la giovane designer italiana ha realizzato una serie di arredi a colpi di uncinetto: bottiglie, bicchieri, mestoli, padelle, tazze e, ancora, biciclette, chitarre, racchette, sci, snowboard, tv... Prima dell’incontro con Agatha, Alessandra tricottava in multicolor; dopo un lungo corteggiamento – definito dalla Roveda “d’altri tempi, con bouquet di fiori fatti all’uncinetto” - la stessa si è lasciata 84 indirizzare daAgatha al colore puro, incontrando un mondo diverso dal suo ma inaugurando un sodalizio a doppio filo! Gli oggetti in mostra sono elementi di recupero o antichi, reinterpretati e declinati in chiave super colorata, attraverso la pratica dell’uncinetto. Una passione che Alessandra si porta dietro da molti anni, da quando – bambina – osservava lo sferuzzare meticoloso della nonna. Così ‘vestiti’ gli oggetti riprendono vita e trasformano l’ambiente circostante in un non-luogo sognante. Con morbide corazze la Roveda ingloba gli oggetti, li irretisce e poi li ricrea. Il favoloso mondo di Alessandra. 85 ELEMENTI DI RECUPERO E ANTICHI, REINTERPRETATI E DECLINATI IN CHIAVE SUPER COLORATA Fili di lana, cotone, nylon, acrilico, seta, etc. vengono annodati all’uncinetto in un non-tempo che Alessandra trascorre davanti alla tv (alcuni suoi pezzi si chiamano Lost, Dexter, Madman...) o al cinema (ha un uncinetto luminoso!) o in qualsiasi altro contesto: “Mi porto l’uncinetto ovunque, ce l’ho sempre in borsa.”, tanto da auto-definirsi una sorta di “Re Mida. Tutto quello che lui toccava diventava oro. Io invece rivesto tutto quello che tocco”. Sculture surreali in cui il gusto vintage e l’appeal contemporaneo formano un singolare e meraviglioso mélange. Bicicletta, monociclo e racchette a sinistra. Il polipo bianco, tv in multicolor e coperta a destra. 86 >informazioni www.castellomonterone.com 87