9 novembre 2013
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QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI l’Altopiano La voce degli 8 Comuni pag.10 www.giornalealtopiano.it ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” N. 411 - ANNO XV - EURO 1,50 Verso il centenario I giovani d’Italia sui siti della Grande Guerra con la nuova Card “I luoghi della memoria” Pagina 12 L’incontro con Mons. Gloder “A Gallio le mie radici da cui attingo linfa vitale” SABATO 9 NOVEMBRE 2013 CANOVE FOZA Discarica abusiva in località Waister: a breve si farà la bonifica Un borgo meraviglioso che piace ai giapponesi Pagina 13 TURISMO INVERNALE Pagina 2 Pagina 14 Pagina 3 LUSIANA Contributi straordinari per le scuole dell’infanzia L’ottimismo di Andrea Gios: “Due milioni per le Melette? Li troviamo, non ci sono scuse!” Hockey su Ghiaccio All’Odegar va in scena la missione Continental Cup Grafica Altopiano Pagina 15 I SAPORI DELLA TRADIZIONE Pagina 21 STORIA Il movimento della Resistenza nel centro di Asiago: le famiglie Scaggiari, Cogo e Rigoni Boemo Pagina 16 ASIAGO Società Aeroporto: i Comuni vendono le loro quote Pagina 3 l’Altopiano Sabato 9 novembre 2013 2 La voce degli 8 Comuni TURISMO Progetto di sviluppo delle Melette: Gios è fiducioso “I due milioni? Li troviamo, non possiamo perdere tutto!” Riuscirà l’Altopiano a garantirsi l’effettiva erogazione degli 8 milioni di euro dei fondi ODI da utilizzare per dare una svolta alle stazioni sciistiche interessate, Melette in primis? Se lo chiedono in tanti, e in tanti esprimono forti perplessità, domandandosi chi sborserà i 2 milioni aggiuntivi che servono per completare l’operazione. Così come ci si chiede se si arriverà a un accordo con la società proprietaria della stazione per la quale sono previsti i maggiori contributi, che nelle ultime stagioni ha dimostrato una certa sofferenza nella gestione degli impianti di risalita e la cui parziale chiusura in determinate giornate non ha mancato di suscitare polemi- che. “Abbiamo già fatto una serie di incontri con la proprietà delle Melette – dice il sindaco di Asiago Andrea Gios – e stiamo definendo tempi e modi per assicurarci di non perdere questa opportunità essenziale per l’Altopiano. Le strade da percorrere per reperire i soldi che servono ci sono, e siamo convinti che troveremo la più idonea. Dobbiamo mettere bene in chiaro una cosa: gli impianti e le opere previste dal progetto che riguardano Melette, Kaberlaba e Verena, verranno realizzati direttamente dal Comune di Asiago, unico beneficiario degli 8 milioni di euro. Per assicurarseli, Asiago deve reperire dai privati altri 2 milioni, quin- di indire la gara pubblica per i lavori e realizzarli. Dopo di che il Comune darà in affitto impianti e opere alle società che gestiscono le stazioni sciistiche, a fronte di un canone di affitto annuale che verrà calcolato in modo che nel periodo di previsto (20 o 30 anni), rientrino i 2.000.000 di euro”. “Lo sforzo più grosso è stato fatto – continua Gios – sono tre anni che ci muoviamo e corriamo per riuscire a portare a casa i soldi ed ora che ci siamo riusciti non possiamo pensare di perderli. E’ essenziale che l’Altopiano riesca in questo, anche per avere modo di pro- COMUNE DI ASIAGO UFFICIO PATRIMONIO AVVISO D’ASTA PER LA VENDITA DI N. 4 GARAGE INTERRATI DI PROPRIETÀ COMUNALE IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Dottor Franco Chemello rende noto che A seguito di Deliberazione di Consiglio Comunale n. 11 del 30/04/2013 esecutiva, nel giorno di giovedì 14 novembre 2013 alle ore 10.00, nella Sala Consiliare del Municipio di Asiago (VI), si procederà all’Asta Pubblica per la vendita di n. 4 garage interrati di proprietà comunale. UBICAZIONE IMMOBILI: I garage posti in vendita sono ubicati in Via Matteotti di Asiago (VI) (parcheggio interrato dello Sporting). PREZZO A BASE D’ASTA: • 20.000,00 cadauno. METODO DELL’ASTA: l’asta sarà tenuta col metodo delle offerte segrete, da confrontarsi poi con il prezzo posto a base d’asta, con il criterio e le modalità di cui all’art. 73 comma n. 1, lettera C del R.D. n. 827/1924. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELL’OFFERTA: Il plico contenente l’offerta dovrà pervenire con consegna a mano o tramite servizio postale Raccomandato con avviso di ricevimento, all’Ufficio Protocollo del Comune di Asiago - Piazza Secondo Risorgimento n. 6 – 36012 Asiago (VI) entro le ore 12.00 del giorno precedente a quello fissato per l’asta. AGGIUDICAZIONE: i garage saranno aggiudicati al miglior offerente con prezzo in aumento rispetto al prezzo indicato a base d’asta. Alle medesime condizioni, si procederà all’aggiudicazione anche in presenza di una unica offerta valida. In presenza di offerte eguali, l’alienazione verrà effettuata ai sensi dell’art. 77 comma n. 2 del R.D. n. 827/1924. MODALITÀ DI PAGAMENTO: il pagamento del prezzo offerto in sede di gara sarà effettuato in una unica soluzione alla firma del contratto di compravendita. Il Responsabile del procedimento è il dr. Chemello Franco, Responsabile dell’Ufficio Patrimonio Ecologia del Comune di Asiago (VI), contattabile presso l’ufficio stesso durante gli orari di apertura al pubblico (tel. 0424/460124). La documentazione del Bando è visionabile sul sito: www.comune.asiago.vi.it Asiago, 26 settembre 2013 seguire poi con altri progetti, più vasti. Stiamo lavorando gomito a gomito con i Comuni di Gallio e Roana e con il prossimo bando proporremo un progetto incentrato sul Verena, con lo stesso meccanismo. La chiave vincente di questo nostro lavoro è il coinvolgimento di tutta la conca centrale dell’Altopiano: con lo scopo di rimodernare l’Altopiano e le sue stazioni sciistiche stiamo anche trovando una nuova importante unione tra di noi. Ed ora si tratta di coinvolgere le categorie e gli operatori economici, soprattutto coloro che maggiormente hanno beneficiato e potranno beneficare del turismo, ovvero immobiliaristi e albergatori. I tempi sono cambiati, e a lungo termine sarà necessario arrivare a una gestione coordinata e partecipata per le sta- zioni sciistiche che non possono più mantenersi da sé e il cui ritorno va a beneficio soprattutto delle attività che operano a valle. Dunque a fianco del necessario cospicuo finanziamento pubblico serve il coinvolgimento dei privati. Non appena avremo un quadro preciso della situazione indiremo un incontro di spiegazione con le categorie economiche e la popolazione”. “In un recente incontro con ODI – continua il sindaco - abbiamo capito che sono molti i comuni che non riusciranno a garantirsi l’effettiva erogazione dei fondi, che verranno dunque ridistribuiti. Per questo è fondamentale che noi riusciamo ad essere concreti e veloci per riuscire a portare a casa i soldi che gli altri non riusciranno a spendere. Il nostro è un progetto importante e vincente, che ci darà la possibilità di competere con le stazioni vicine e riconquistare quella fascia di clientela persa dopo la creazione di nuovi impianti come a Folgaria e ad Alleghe. Ricordiamoci che nel bando precedente ci hanno bocciato il progetto perché le stazioni trentine hanno fatto ostruzionismo, poco corretto, capendo che con questi investimenti potremo tornare a ricoprire un ruolo importante nel panorama del turismo invernale”. Silvana Bortoli l’Altopiano Sabato 9 novembre 2013 La voce degli 8 Comuni 3 TURISMO “I luoghi della memoria”: una card per portare i giovani d’Italia sui siti della Grande Guerra Proseguono le iniziative promozionali in vista della ricorrenza del centenario della Prima guerra mondiale. Il Progetto Grande Guerra, contenitore di iniziative per il quale il Consorzio Turistico Asiago 7 Comuni è stato nominato dalla Regione Veneto capofila di un’associazione temporanea formata con i consorzi turistici Belle Dolomiti, Marca Treviso, Vicenza è, ha visto nello scorso mese di settembre la presenza di numerosi giornalisti arrivati in Altopiano per un educational tour dedicato agli itinerari lungo luoghi in cui sono conservate vive e tangibili le memorie del 1° conflitto mondiale, da rivalutare per la valorizzazione della montagna veneta con le sue straordinarie eccellenze naturalistiche, enogastronomiche e culturali. L’educational ha portato all’attenzione della stampa alcuni progetti già in essere che consentono ad appassionati, turisti ed escursionisti di accostarsi a luoghi di straordinaria bellezza, rileggendo una fondamentale pagina di storia. Sono stati presentati ai giornalisti l’Ecomuseo della Grande Guerra delle Prealpi Vicentine, il Centro Informativo Multimediale sulla Grande Guerra allestito al Millepini e l’innovativo progetto I Percorsi della Grande Guerra in 3D, supporto informatico per i turisti che è stato consegnato nei giorni scorsi agli albergatori. Si tratta del primo strumento ufficiale, interattivo e affidabile (tutti i dati geografici provengono dagli archivi della Regione Veneto) che permette gratuitamente e comodamente da pc la visione del territorio in forma tridimensionale e di consultare i numerosissimi percorsi che conducono si siti bellici, con itinerari di varia difficoltà, da fare a piedi o in mountain bike. Il tour, a completamento della parte “in aula”, ha anche proposto una giornata in outdoor che ha portato gli ospiti a visitare l’Ecomuseo di Monte Zebio e il Sentiero del Silenzio a Campomuletto. Il Consorzio Turistico ha inoltre messo a punto per i giornalisti un programma di ospitalità mettendo in risalto alcune delle punte di diamante che arricchiscono l’offerta turistica altopianese, dal golf all’astronomia, dalle malghe ai percorsi per il trekking, oltre alle eccellenze dell’agroalimentare come formaggio, miele, confetture e altro. Tra le altre azioni previste dal Progetto Grande Guerra particolare impegno viene messo nella promozione di un filone turistico culturale a favore di un target di giovani con pacchetti dedicati alle scuole, per invogliarli ad avvicinarsi al nostro immenso patrimonio storico, e nel contempo scoprire tutto ciò che offre il territorio, anche dal punto di vista delle attività ludiche e sportive. “E’ in questo contesto – spiega il presidente del Consorzio Turistico Roberto Rigoni - che è stata messa a punto la card “I E’ in vendita la società Aeroporto di Asiago Spa Comuni costretti a vendere le loro partecipazioni nella società di gestione dell’aeroporto di Asiago “Romeo Sartori” per rispettare il pronunciamento della Corte dei Conti che impone loro di uscire da società partecipate che registrano bilanci in rosso per tre anni consecutivi. In questi giorni è stato pubblicato il bando per la vendita delle quote della società possedute da Asiago, Roana, Gallio e Comunità Montana “Spettabile Reggenza dei Sette Comuni”, ovvero 110.520 azioni su 120 mila, con un prezzo a base d’ asta di 44.864 euro; valutazione data dai periti della società stessa al momento del pronunciamento della Corte dei Conti. E per facilitare l’entrata nella società di investitori privati si è deciso che sarà il Co- mune di Asiago a farsi carico dell’intero iter burocratico della procedura di gara, dal momento dell’indizione a quello dell’aggiudicazione definitiva. La gara stessa si svolgerà per mezzo di offerta segreta in aumento rispetto al prezzo posto a base d’asta e, essendo che le azioni sono poste in vendita in un lotto funzionale unico, l’offerta dovrà riferirsi al blocco intero. Cioè le CINEMA LUX ASIAGO azioni non sono frazionabili proprio per evitare la loro dispersione e una seguente “ingovernabilità” della società stessa. Ciò non esclude però l’associazione di più soggetti nel fare un’offerta d’acquisto. Il termine ultimo della presentazione delle buste è il 13 dicembre; le buste invece saranno aperte alle 10 del 19 dicembre nella sala consigliare di Asiago. G.R. Sabato 16 novembre ore 15.00 17.00 19.00 21.00 Domenica 17 novembre ore 15.00 17.00 19.00 21.00 Lunedì 18 novembre ore 20.45 Luoghi della Memoria” che verrà distribuita nelle scuole a livello nazionale, unitamente a una comunicazione che ne spiegherà finalità e modalità di utilizzo. Intendiamo così creare un incentivo per fare arrivare i giovani sui luoghi della grande guerra”. Uno strumento inedito e accattivante, pensato appositamente per incentivare la fruizione dei siti di alto valore culturale e storico da parte del grande pubblico e in particolare quello più giovane. Il titolare della Card ogni qualvolta si recherà, durante l’anno, in uno dei dieci luoghi selezionati dalla stessa, vedrà apposto sul proprio documento un timbro personalizzato, che contribuirà a partecipare all’assegnazione di una serie di premi previsti sia per le classi che per i singoli. “Verrà inoltre presentato nei prossimi giorni – continua Roberto Rigoni – un altro progetto che destina delle risorse per fare in modo che giovani di altre regioni possano venire in visita ai luoghi della grande guerra. In particolare è stato previsto il “Progetto Sardegna” visto il legame che ci unisce con questa regione, per le note vicende della Brigata Sassari che quassù ha combattuto aspre battaglie durante il primo conflitto mondiale”. Il Progetto Grande Guerra intende inoltre promuovere un’azione di preparazione e aggiornamento professionale delle guide turistiche che potranno così accompagnare le comitive dei turisti a visitare i luoghi teatro del conflitto, anche alla luce dei numerosi recuperi operati in questi ultimi anni. Infine, va citato anche l’importante contributo di alcune produzioni cinematografiche sul tema della grande guerra che sono in fase di realizzazione sull’Altopiano, in primis quella del maestro Ermanno Olmi, con sede operativa stabile al Millepini, che risulta essere la prima iniziativa supportata dal Comitato Nazionale delle celebrazioni della Grande Guerra. Silvana Bortoli Sabato 9 novembre 2013 l’Altopiano 4 La voce degli 8 Comuni ASIAGO Ai giardini di Piazza Carli riaprono Mengacci ancora ad Asiago per le casette del mercatino natalizio nuove puntate di “Ricette all’Italiana” Sostenere il commercio locale, valorizzare e animare il centro storico in particolare nei week-end di bassa stagione e incentivare il flusso turistico: è lo scopo dei Giardini di Natale, il mercatino natalizio asiaghese che riapre i battenti a partire da sabato 9 novembre. Un’iniziativa in crescita, non solo per il numero degli aderenti, ma soprattutto per la qualità della proposta, che si distingue da altre similari proprio per la tipologia merceologica. “Il nostro mercatino – ci dice l’assessore al Turismo di Asiago Roberto Rigoni – è incentrato su prodotti tipici e produzioni artigianali qualificate, che formano un insieme ideale per contribuire alla valorizzazione di tutto il contesto del centro storico. L’obiettivo dell’Amministrazione Comunale è quello di sostenere, attraverso il mercatino, l’economia della città, tanto che tutti i commercianti che ne hanno fatto richiesta hanno avuto la possibilità di noleggiare una casetta, purché l’offerta merceologica fosse compatibile con l’insieme dell’iniziativa. Con i “Giardini di Natale”, che negli anni sono riusciti a inserirsi nel circuito turistico dei mercatini richiamando numerosi gruppi organizzati che arrivano in pullman, si intende anche contrastare la concorrenza spietata e scorretta che proviene dai grandi centri commerciali della pianura aperti anche la domenica”. “Desidero ringraziare sentitamente – continua l’assessore – tutti coloro che aderiscono all’Associazione “I Giardini di Natale” e che, partecipando all’iniziativa, sanno mettersi in gioco, investendo risorse proprie per l’arricchimento dell’offerta turistica della Città, pur con le difficoltà che ciò comporta. Ritengo rilevante il contributo che ci offrono attraverso eventi di intrattenimento collaterali con i quali si riesce a vivacizzare il periodo prenatalizio e natalizio riducendo i costi che l’Amministrazione deve sostenere per l’animazione turistica. Un’iniziativa che, dunque, completa ed esalta, valorizzando la zona dei giardini, quella che è l’offerta della nostra città, che si conferma sempre più come un grande centro commerciale all’aperto”. Come di consueto, i Giardini di Natale saranno aperti nei fine settimana e tutti i giorni durante il periodo delle feste natalizie. S.B. Altre sei puntate di “Ricette all’Italiana”, il programma Mediaset condotto da Davide Mengacci e Michela Coppa, sono state registrate nei giorni scorsi adAsiago e sull’Altopiano. Su iniziativa del Consorzio Turistico Asiago 7 Comuni, la troupe televisiva del programma di cucina e promozione territoriale che viaggia attraverso l’Italia per raccontarne bellezze, tradizioni e patrimoni enogastronomici, è arrivata per la terza volta sul nostro territorio. Mengacci e la Coppa tramite il programma in onda su Rete 4 il mattino dalle 10.30 alle 11.30 illustreranno agli spettatori alcune nostre specialità culinarie, ma si soffermeranno anche su realtà produttive e turistiche. Le riprese sono state effettuate in luoghi caratteristici del nostro territorio, che riguardano in particolare l’aspetto rurale e i percorsi della Grande Guerra (in vista della ricorrenza del centenario), oltre che la figura di Mario Rigoni Stern. Mentre una troupe ha girato i servizi esterni curati da Michela Coppa, l’altra ha realizzato le riprese con Davide Mengacci, che grazie all’aiuto di una “cuoca” nostrana, Nicoletta Rigoni, ha preparato 3 ricette tipiche del nostro territorio.” La realizzazione di queste nuove puntate di “Ricette all’Italiana” – commenta Roberto Rigoni, assessore al Turismo di Asiago – fa parte del pro- gramma di implementazione della visibilità dell’Altopiano che intendiamo portare avanti attraverso i media nazionali e che prevede l’investimento di circa 100.000 euro del progetto Rural Emotion elaborato dal Gal e cofinanziato dal Comune di Asiago, per la comunicazione televisiva su Mediaset, Rai e Sky. Ringrazio dunque tutti coloro che, anche questa volta, hanno reso possibile la realizzazione delle trasmissioni, che contribuiranno ad avere un riscontro non solo per quanto riguarda l’enogastronomia, ma anche per gli altri punti di eccellenza e di richiamo turistico del nostro territorio”. Le prime tre puntate di “Ricette all’Italiana” registrate sull’Altopiano andranno in onda su Rete 4 nei giorni 14, 15 e 16 novembre, le altre 3 verranno trasmesse nel periodo natalizio in date ancora in via di definizione. Silvana Bortoli l’Altopiano Sabato 9 novembre 2013 5 La voce degli 8 Comuni ECOLOGIA Una nuova campagna informativa di Etra per migliorare la raccolta differenziata di carta e cartone E’ stata presentata nella mattinata di lunedì 4 novembre a Campodarsego “Siamo tutti di carta” la nuova campagna di comunicazione che vedrà coinvolti i 64 comuni delle provincie di Vicenza e Padova gestiti da Etra, in collaborazione con Comieco, il Consorzio Nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a b a s e cellulosica e Tetra Pak Italia. Tenere alta l’attenzione sul tema del riciclo dei rifiuti ribadendo le modalità, aiutando a fugare dubbi e informando sulle nuove possibilità, è molto importante, perché seppur i dati positivi siano in crescita, il miglioramento è sempre possibile e auspicabile. “Nonostante il conferimento di questa frazione sia una prassi consolidata nel territorio, la comparsa sul mercato di prodotti sempre diversi, provenienti dall’industria dei materiali cellulosici, richiede ai cittadini di prestare maggiore attenzione” spiega Stefano Svegliado, presidente del Consiglio di gestione di Etra. Un prodotto che genera spesso dei dubbi è rappresentato dai cartoni per bevande, per latte, succhi di frutta e dalle confezioni in poliaccoppiato per alimenti che, essendo composti prevalentemente da cellulosa, devono essere conferiti con la carta. Erroneamente vengono invece gettati, in quantità elevate, nei contenitori della plastica o del secco perdendo una consistente quota di rifiuti riciclabili che potrebbero avere vita nuova. “Un peccato, anche perché quella dei “brik” è una carta particolarmente pregiata” commenta Manuela Lanzarin, presidente del Consiglio di sorveglianza. Il processo di selezione dei cartoni per bevande dagli altri materiali cellulosici, iniziato nel 2012 in via sperimentale presso l’impianto Etra e ormai consolidatosi, permette di recuperare dagli stessi la cellulosa per la produzione di carte di elevata qualità e rendere disponibile la componente di plastica e alluminio di detti imballaggi per altre applicazioni. Per valorizzare questo tipo di materiali ed evitare sprechi, anche di energia e risorse impiegate in impianto nella selezione di rifiuti conferiti male, e per ricordare le corrette modalità di conferimento dei rifiuti cellulosici, Etra coinvolge gli utenti, le Amministrazioni comunali, le scuole e le aziende in questa nuova campagna “Siamo tutti di carta”, che comprende molte iniziative, pianificate in accordo con Comieco, e con la collaborazione di Te- Un programma di controllo sulla registrazione dei cani Si è tenuto recentemente a Marostica un incontro dei Servizi Veterinari dell’Azienda ULSS 3 con le Associazioni che si occupano di protezione animale: Enpa, Lega per la protezione del cane, Lav, Anpana, Lac. L’argomento trattato è stato il grado di attuazione dell’anagrafe canina e le possibili iniziative per incrementare l’iscrizione dei cani da parte dei proprietari. In particolare è stato rappresentato alle Associazioni protezionistiche un programma finalizzato a far aumentare in modo significativo la percentuale di cani regolarmente identificati e iscritti in anagrafe. L’obiettivo dovrebbe essere raggiunto, con la collaborazione delle stesse Associazioni e dei Comuni, attraverso attività da svolgersi in due tempi, prevedendo: inizialmente, a partire dai prossimi giorni, una campagna di informazione che, avvalendosi dei mezzi di informazione locale e di uno specifico volantinaggio, sensibilizzi la popolazione sugli obblighi in ordine all’identificazione dei cani ed all’iscrizione in anagrafe canina regionale; a seguire, una serie di controlli a sondaggio sui cani, nei luoghi di detenzione, per verificare se regolarmente identificati con microchip. Al riguardo, si ricorda che il proprietario che non identifica e non iscrive il proprio cane all’anagrafe canina incorre nella sanzione amministrativa di 75,00 euro (art. 5 Legge 281/1991). tra Pak Italia, partner del progetto. Le modalità di raccolta, il percorso della carta, del cartone e dei cartoni per bevande nell’impianto di selezione, il loro processo di riciclo saranno descritti nel materiale informativo che Etra in- vierà a tutti gli utenti del territorio: una lettera dove si chiariscono i fini della campagna, un pieghevole dove è illustrato cosa è carta e cosa non lo è. Una comunicazione è stata inviata anche alle Amministrazioni comunali, per coinvolgerle nelle attività di sensibilizzazione degli utenti e rafforzare il messaggio, mettendo anche a disposizione degli assessori competenti testi e immagini per riportare la campagna sui notiziari comunali, locandine, manifesti e un banner per i siti web dei Comuni. “Come per le passate campagne, non dimenticheremo le scuole, – aggiunge Manuela Lanzarin – con le quali organizzeremo dei percorsi di educazione ambientale, visite agli impianti, lezioni in classe e laboratori, in particolare sul riciclo della carta e il riutilizzo dei cartoni per bevande”. Nel progetto di sensibilizzazione degli utenti a una corretta raccolta differenziata sono previsti anche dei controlli da parte degli operatori addetti alla raccolta. Lo scopo è principalmente educativo, con il vantaggio nel lungo periodo di contenere sprechi e costi che andrebbero a ricadere sulle bollette. Silvana Bortoli Cosa è conforme alla raccolta di carta e cartone e che cosa non lo è? Vanno nella carta: i cartoni per bevande (senza tappo e schiacciati); i giornali e le riviste; la carta da macelleria; i sacchetti del pane e le borsette in carta; i foglietti illustrativi dei farmaci, le tovaglie di carta; confezioni varie, come i porta uova in cartone; gli scatoloni; le scatole per scarpe. Non vanno nella carta: la carta da forno, la carta vetrata e lo scotch di carta (a dispetto del nome); gli scontrini fiscali dei negozi; i cartoni della pizza, se troppo sporchi; le salviette umidificate per la pulizia del corpo; i fazzoletti o le salviette usati; la pellicola di alluminio; le figurine adesive; le fotografie; le buste imbottite. l’Altopiano Sabato 9 novembre 2013 6 La voce degli 8 Comuni ATTUALITA’ I giovani incontrano… la Francia Anche quest’anno, nell’ambito del progetto “I giovani incontrano l’Europa” si è svolto il viaggio d’istruzione in una delle nazioni più importanti dell’Europa: la Francia. Il progetto culturale denominato “I giovani incontrano l’Europa”, avviato dall’Amministrazione Comunale di Asiago nell’anno 2004, prevede l’attuazione di una serie di iniziative tese a rafforzare lo spirito di cittadinanza europea, a sviluppare la comunicazione fra persone di origine, lingua e costumi diversi ma pur sempre appartenenti ad un’unica grande entità Europea oltre ad incentivare i nostri giovani alla mobilità, per contribuire ad una formazione sul piano umano e professionale aperta a tutte le possibilità che lo scambio di esperienze può offrire e creando, al contempo, occasioni di amicizia tese a favorire i contatti fra giovani coetanei, per migliorare la loro competenza linguistica e la conoscenza delle altre culture. “I ragazzi aderiscono alle nostre iniziative manifestando grande interesse e passione verso le opportunità che il Comune di Asiago offre loro - sostie- ne l’assessore alla Cultura ed al Turismo di Asiago, Roberto Rigoni -; in questi anni, il progetto “I giovani incontrano l’Europa” si è posto quale finalità prioritaria quella di fornire ai nostri giovani la possibilità di arricchirsi culturalmente viaggiando e scoprendo sempre nuove mete all’insegna dell’amicizia e della convivialità. Voglio sottolineare come questo progetto si sia posto fin dall’inizio anche l’obiettivo di far scoprire ai giovani le enormi opportunità che l’Unione Europea può offrire loro dal punto di vista lavorativo ed è per noi vera soddisfazione sapere che alcuni di essi hanno compiuto o intendono compiere esperienze di stage e di lavoro nelle realtà con la quali siamo in contatto”. “Il viaggio in Francia ed ai Castelli della Loira ha rappresentato un’altra grande opportunità per crescere culturalmente in modo dinamico e divertente - continua l’assessore al Turismo ed alla Cultura Roberto Rigoni –, in questi anni la nostra Ammi- nistrazione ha ideato un modo nuovo per conoscere il mondo e sviluppare nei giovani il desiderio di imparare assieme”. Il grande interesse suscitato dalle molteplici iniziative dedicate ai giovani avviate in questi anni evidenzia l’importanza che gli interventi a favore del mondo giovanile hanno in una realtà di montagna come quella di Asiago. È la prosecuzione di un percorso che l’Amministrazione Comunale ha avviato e conta di proseguire e potenziare anche con il contributo di esterni. Assemblea annuale degli Amici del cuore Gli Amici del Cuore dell’Altopiano e i loro simpatizzanti sono invitati all’assemblea e al pranzo sociale fissati per domenica 24 novembre alle 12.30 al ristorante “Alla vecchia stazione” di Canove. L’annuale ritrovo prevede la relazione del presidente, la presentazione del calendario 2014 dell’associazione e gli eventuali interventi dei partecipanti. Un’occasione per parlare dell’associazione, delle attività svolte e dei programmi futuri. La segreteria sarà a disposizione per il rinnovo delle tessere associative. Il prezzo del pranzo, da prenotare entro il 21 novembre direttamente al ristorante “Alla vecchia stazione” (tel. 0424.692009), è di 25 euro. Novembre 2012, novembre 2013: un anno … Maisoli! E’ passato un anno: era il 9 novembre 2012 quando siamo entrati quasi in punta di piedi, timidamente, strizzando un po’ gli occhi e tirando il collo, nei corridoi del Distretto di Asiago. Ed ecco che, in fondo a un corridoio, abbiamo trovato una porta aperta, all’interno delle sedie poste in cerchio e sulla soglia una persona che ci è venuta incontro allungando la sua mano verso di noi, con un sorriso accogliente e rassicurante: la psicologa dottoressa Rosella Rigoni Zurlo. Quel giorno comincia la nostra storia: il Gruppo inizia il suo percorso chiamandolo “Filò”, perché vi incontriamo e sperimentiamo il sostegno, la condivisione, l’accoglienza nel duro cammino della malattia oncologica, fino a ieri vissuto spesso in solitudine. Ci facciamo le nostre confidenze, ci raccontiamo, ci emozioniamo, diamo libero sfogo ai nostri pensieri e alle nostre parole in un luogo non giudicante e rilassante, e così per noi si aprono nuove strade, nuovi orizzonti, nuove prospettive da sperimentare nelle nostre vite, che non sono più com’erano prima della malattia. Ma ognuno di noi, grazie al lavoro in gruppo, diventa più consapevole che il cambiamento va verso l’adattamento ad un nuovo vivere, con noi stessi e con gli altri. Alcune cose nelle nostre vite sono cambiate grazie a quell’incontro e a quel luogo, a questo gruppo di sostegno e auto mutuo aiuto, che oggi da Filò è diventato Filo: un filo che ci unisce in un unico abbraccio di calore, amicizia, di appartenenza. Nel corso del 2013 siamo stati più volte presenti in Piazza ad Asiago per “ metterci la faccia” e presentare “Maisoli Onlus”, la nostra associazione con i suoi progetti, tra i quali, ad esempio, la disponibilità di avere in “prestito” una parrucca in caso di perdita dei capelli. Nessuno di noi si vergogna di essere un malato oncologico, anzi la malattia ci ha dato la possibilità di vedere in modo diverso le nostre vite e quelle dei nostri cari e vivere il percorso di malattia con altre persone che condividono la nostra esperienza è diventato molto importante per capire che non siamo più soli. Con “Maisoli” abbiamo potuto partecipare ad un corso di nordic walking con l’istruttore Francesca Di Salvo, al progetto “La Forza e Il Sorriso” assieme alla splendida estetista Renata Zarpellon e ad alcuni eventi informativi. Numerosi sono i progetti per il Gruppo che abbiamo già in cantiere. Di ogni nostro membro e della nostra psicologa Rosella Rigoni non possiamo più farne a meno, tanto che abbiamo chiesto al Responsabile del Distretto di Montagna, dottor Gilbert Nanhoungue, di potere utilizzare il locale del distretto ogni venerdì del mese dalle ore 15.30 alle 17.00. Ad ogni incontro si sperimentano insieme anche strategie per rispondere alle situazioni di stress e di disagio, grazie alla nostra cara Adriana, esperta di tecniche per il benessere. Il mese di novembre sarà il 1° compleanno di Maisoli Gruppo Filo di Asiago, e noi intendiamo far festa insieme il 24 novembre! A tutte le persone che vivono o che hanno vissuto un percorso di malattia oncologica sussurriamo: vi aspettiamo in distretto perché Maisoli combatte la solitudine!! Per informazioni potete chiamare il 348 0066349, oppure visitare il sito maisoli.it. Siamo anche su Facebook, contattateci! Maisoli Gruppo Filo di Asiago Sabato 9 novembre 2013 l’Altopiano 7 La voce degli 8 Comuni ATTUALITA’ Tocca a te, papà! Il bel pomeriggio proposto dal gruppo “Per una comunità educante” Un invito a dare voce al ruolo di padre, proponendo, in modo assai originale, delle riflessioni su questa importante figura, sui padri che abbiamo avuto e sui padri che siamo o vorremmo essere o, per chi è donna, su com’è o come dovrebbe essere il padre dei propri figli. Incontri come quello organizzato dal gruppo “Per una comunità educante”, tenutosi nel pomeriggio di sabato 26 ottobre nell’aula magna della scuola Monte Ortigara di Asiago, con l’accattivante titolo “Tocca a te, papà”, forse non danno grandi risposte, in poche ore possono dare solo qualche suggerimento, ma sono benefici: spingono ad avviare una revisione della nostra vita, sempre necessaria, ad interrogarci su ciò che di meglio si può fare; attraverso il confronto con gli altri, ci aiutano a liberarci di tante paure, ci danno coraggio e ci invitano ad essere migliori. Insomma, un po’ ci aiutano a guarire dai nostri blocchi, dalle nostre ansie e paure oppure, al contrario, ad avere delle belle conferme sul fatto che, tutto sommato, stiamo operando bene. Con il contributo della compagnia di play back theatre “Fare e disfare” di Brescia, capace di rappresentare i racconti dei presenti in tempo reale col teatro della spontaneità, i parteci- adolescenziale e sono dei narcisisti. La funzione paterna della guida spesso sono le mamme a doverla dare. I padri non sanno fare i padri oppure non vogliono e non possono farlo, magari anche a causa di madri accentratrici. Mettersi in discussione, impegnarsi a trovare e a svolgere nel migliore dei modi il ruolo di buon padre non è un impresa facile, ma è oggi fondamentale. L’obiettivo che si pone da tre anni a questa parte il gruppo “Per una comunità educante” offrendo stimoli forti e precisi (per i quali dobbiamo dire un grande grazie!), in pomeriggi pensati per tutta la famiglia, è, come ha sottolineato la coordinatrice dell’incontro Paola Miot “aiutare gli adulti, ognuno nel proprio ruolo, a interrogarsi e a migliorarsi per accompagnare i nostri bambini all’essere autonomi e a fare le scelte migliori per il proprio futuro”. Tutti insieme. Perché…”ci vuole tutto un villaggio per far crescere un bambino”. Stefania Longhini panti all’incontro sono stati stimolati a parlare delle proprie esperienze e hanno potuto avere uno specchio delle proprie emozioni, ma anche delle tante contraddizioni che caratterizzano la realtà odierna e che condizionano i rapporti umani e la vita delle nostre famiglie. Oggi i padri sono più presenti che in passato, almeno fisicamente: cambiano i pannolini, danno i biberon e ciò nonostante risultano persi, assenti, evaporati, mancano di autorevolezza, spesso sono ancora allo stato Il Gruppo “Per una Comunità educante”, attraverso il nostro giornale, intende ringraziare quanti Un grazie speciale a.... hanno reso possibile l’incontro di sabato 26 ottobre. Grazie dunque a: la Comunità Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni, i Comuni dell’Altopiano con gli Assessorati alle Politiche Sociali, la Regione Veneto – Direzione Piani e Programmi del Settore Primario, il Fondo Europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali, la Cassa Rurale e Artigiana di Roana, l’Associazione Amici Di Antonio Pertile E Sonia Sartori, l’Associazione Amici di Silvia, Lisa e Roberta onlus, la Direzione Didattica di Asiago, il Dirigente scolastico Dr. Francesco Tognon e i suoi numerosi collaboratori, le scuole dell’Altopiano per l’aiuto alla divulgazione dell’iniziativa, la Scuola Alberghiera di Asiago le Parrocchie dell’Altopiano, in particolar modo la Parrocchia di Asiago per la disponibilità del patronato, il coordinatore del gruppo Dott.ssa Paola Miot, la giornalista Stefania Longhini e il Giornale dell’Altopiano, l’Associazione Musica Altopiano Asiago, AMA nelle persone Chiara Barbierato e Diego Crosara, il Gruppo Arte insieme con Gianangelo Longhini, Massimo Fracaro, Manuela Zattera e Mauro Bocchia, il gruppo di pittura con Marina Benetti e Sandra Pizzigolotto, le ragazze Miriam e Jennifer che hanno aiutato a gestire i bambini nei tre laboratori. E grazie a tutti coloro che non sono stati nominati ma che, a diverso titolo, hanno contribuito alla realizzazione di questa proposta. SEMINARIO INFORMATIVO GRATUITO CONTRATTI D’APPALTO E SICUREZZA NELLA MANUTENZIONE DEL CONDOMINIO evento organizzato da GESIAV Consulting Srl - Filiale di Asiago 19 novembre 2013 dalle ore 17.00 alle 19,00 presso la Sala della Reggenza - COMUNITA’ MONTANA Via Stazione, 1 - 36012 ASIAGO (VI) Invito gratuito rivolto a: Agenzie Immobiliari, Amministratori di Condominio, Imprese Edili, Idraulici, Elettricisti, Antennisti, Carpentieri, Falegnami, Giardinieri, Imbianchini, lattonieri, riparatori e manutentori in genere Interverranno relatori qualificati quali un avvocato, un architetto ed un esperto della sicurezza sul lavoro. Durante l’incontro verranno spiegati i requisiti minimi di un contratto d’appalto, le responsabilità del committente e delle imprese esecutrici dei lavori, obblighi e metodi per la stesura del fascicolo tecnico dell’immobile, gli obblighi previsti dal Decreto Legislativo 81 del 09/04/2008 in capo all’amministratore di condominio. Dibattito finale con domande e risposte Ai partecipanti che vorranno lasciare un proprio recapito, verranno inviati i materiali utilizzati durante l’incontro. Sabato 9 novembre 2013 l’Altopiano 8 La voce degli 8 Comuni ASIAGO Siamo partiti domenica 20 ottobre, alle 8:00. Con noi, solo una valigia, niente più. Siamo partiti con quell’ansia di affrontare una nuova avventura, con quella voglia di evadere per un po’ dalla solita monotonia dei nostri piccoli paesi, con il cuore che pulsava forte nel petto, quasi a cercar una via di fuga, stremato dall’emozione, dall’euforia della partenza. Siamo partiti senza sapere bene cosa ci aspettava; siamo partiti, si, ma non siamo mai tornati completamente. Perché in quella settimana, dal 20 al 26 ottobre, ognuno dei 27 studenti -appartenenti alle classi terze degli istituti superiori di Asiagoche hanno partecipato allo scambio culturale con il Gymnasium Maximilian Von Montgelas di Vilsbiburg, ha lasciato una parte di sé tra quelle famiglie, tra quei ragazzi, tra le mura di quelle case. Resta sempre un po’ di amarezza alla fine di un viaggio come questo, come se ci fossimo svuotati di qualcosa, come se in Italia non ci sentissimo mai realmente a casa. Perché infondo, una casa, noi ce la abbiamo anche lassù. Abbiamo una seconda famiglia, dei nuovi fratelli, delle nuove sorelle. Lassù, noi, abbiamo un altro pezzo di vita. Ci sentiamo ancora addosso il profumo del pane al burro che mangiavano per colazione alla mattina, accompagnato da Gemellaggio Asiago-Vilsbiburg 2013: un’esperienza indimenticabile qualche fetta di salame che alle 6:00, appena dopo il suonare della sveglia, non voleva proprio andare giù. Poi, ognuno con la propria bottiglietta di acqua aromatizzata alla ciliegia, gli occhi stanchi dalla serata passata e lo zaino sulle spalle, andavamo a prendere il bus, per ritrovarci successivamente tutti assieme all’entrata della scuola. Ecco, quello era il momento della giornata in cui tutto cominciava, in cui ci correvamo incontro e ci stringevamo forte, come per ritrovare gli uni negli altri quel po’ di Italia che in alcuni momenti tanto mancava. Le giornate sono passate troppo velocemente, tra pranzi supercalorici al Mc Donald’s e passaggi sulle strisce pedonali nonostante i semafori rossi. “Hey, siamo italiani. Siamo trasgressivi, possiamo farlo” dicevamo, tra risate che nessuno riusciva a trattenere. E come dimenticare le visite ai musei? Con le pronunce incomprensi- bili delle guide tedesche e tutte le imitazioni, e le domande, che facevano tanto innervosire “mamma Miretta”? E quanto era bello perdersi per la città e dover chiedere indicazioni alle vecchiette, a passanti imbarazzati, a volte pure impauriti, da tutta la nostra euforia? Nei portafogli, conserviamo ancora i cartoncini impregnati del profumo di Abercrombie che si mischiava un po’ all’odore delle sigarette, dei bretzel, della città. E alle 18:00 ci ritrovavamo al supermercato Edeka, per il consueto “shopping alcolico”. (Avremmo capito solo in seguito che secondo i tedeschi, comprare Augustiner da mezzo e berle a quantità industriali sulla riva di un fiu- me è pari a consumare una vera e propria cena.) Poi, cosa ricordare? I cori in corriera, le scarpe di Phil, Harry Potter visto in tedesco, i soprannomi assurdi dati alla gente, la banda tirolese della scuola, le lezioni di arte nelle quali costruivamo omini di giornale. “Boyfriend” di Justin Bieber, che è stata un po’ la “colonna sonora” di questo viaggio, la “duck face” che compariva in ogni foto, i mimi che ci mandavano a quel paese, i pranzi da dimenticare nella mensa della scuola. E le serate al Luna Bar, passate a cantare canzoni assurde, a bere birra e Coca-Cola, a gridare al cielo che noi, noi potevamo tutto. E le sbornie che portavano a ragionamenti e citazioni assurde, come quando Pietro si voleva gettare dal terrazzo credendo di essere sul bordo di una piscina, urlando a squarciagola: “I’m a fuc**ng sghjksghjdrift, portatemi il costume, sono pronto! “, o Stefano che si credeva una farfalla, o Giacomo che voleva vedere i Flistones con il suo corrispondente Daniel “Pedrosa”, o Riccardo, che era convintissimo di aver imbiancato tutta Foza in 10 minuti, ma senza colore. Nonostante tutta la festa, però, è stata anche una grande esperienza culturale e di crescita. Abbiamo imparato a convivere con persone che non conoscevamo, con abitudini differenti, con bisogni diversi. Siamo stati ospitati da famiglie meravigliose, che ci hanno considerati come loro figli, che nel momento della nostra partenza si sono emozionate quasi quanto noi. Un grazie va a tutte loro, e ai professori Miretta Amort e Francesco Rigoni che ci hanno permesso di vivere una così speciale lezione di vita. E un pensiero va anche ad ognuno di noi, che ha contribuito a suo modo a rendere tutto ciò indimenticabile. Perché siamo diventati un gruppo di amici fantastico, unito più che mai. Siamo partiti domenica 20 ottobre, alle 8:00. Con noi, solo una valigia, niente più. Siamo tornati una settimana dopo, e nel nostro bagaglio, c’era tutto questo. Esperienze così ti cambiano la vita, in tutti sensi. E così ci ritroviamo con le lacrime agli occhi a ricordare tutto ciò che abbiam passato, tutto ciò che abbiam vissuto. ASSIEME. Alice Traverso Sabato 9 novembre 2013 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 9 Sabato 9 novembre 2013 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 10 ATTUALITA’ “Confronto e condivisione per progettare assieme il futuro dell’Altopiano” Considerazioni del consigliere Maurizio Rossetto sulle dichiarazioni dell’assessore Roberto Rigoni in merito alle strategie per lo sviluppo turistico del territorio. “Augurandomi – dice - si possa aprire un proficuo dibattito sull’argomento” “Ridisegnare il turismo dell’Altopiano: solo con l’apporto dei privati si può”. La dichiarazione (si veda giornale l’Altopiano n. 407 del 14/09/2013, pag. 2) è di Roberto Rigoni, assessore al turismo del Comune di Asiago. Mica di un assessore fresco di nomina, il quale, appunto, si propone di “ridisegnare” le linee di sviluppo turistico, innovando e migliorando quanto fatto dal suo predecessore. La dichiarazione lascia perplessi se si considera che l’assessore in questione è in carica da 10 anni, prossimo alla scadenza del suo secondo mandato amministrativo da assessore al turismo. L’immagine di un territorio coeso. L’assessore Rigoni Roberto sottolinea che dell’Altopiano sta emergendo una nuova “immagine di un territorio coeso”. Premesso che personalmente sono a favore di una coesione sostanziale del nostro Altopiano che non sia solo di “immagine” e di facciata, credo di dire vera affermando che anche l’attuale amministrazione comunale non sempre, nei fatti, vi ha investito a sufficienza, soprattutto negli anni passati. Lo sci di fondo. Rigoni afferma: “Abbiamo anche individuato alcune nostre peculiarità che possono attrarre il cliente estero … D’inverno lo sci, soprattutto il fondo. Si parla tanto sempre del fondo ma solo a sprazzi si è cercato di <<venderlo>> come prodotto turistico. Noi ci contiamo molto”. Parole sacrosante. Peccato che egli non sia mai stato, prima d’ora, un sostenitore dello sci di fondo. E’ singolare che proprio lui quasi si dolga della “promozione a sprazzi” dello sci di fondo sull’Altopiano. Ma il grande successo conseguito dai Mondiali Master 2013 tenutisi ad Asiago, a mio avviso, spiega molte cose. Difficile negare l’evidenza (l’importanza strategica dello sci di fondo, soprattutto dopo il successo dei Mondiali Master 2013), forse più difficile ammettere, con umiltà, di avere cambiato idea di fronte all’evidenza dei fatti. Campi da golf. Non è per niente chiaro il parallelo proposto dall’assessore Rigoni tra Golf Club Asiago, iniziativa imprenditoriale che, testualmente, “oltre a creare posti di lavoro, aggiunge lustro a tutto il territorio. Senza alcun fondo pubblico” e gli impianti di risalita per lo sci alpino, alcuni dei quali “non hanno pensato di investire, perdendosi spesso in beghe tra loro”: “Ecco quindi l’intervento del pubblico che, attraverso i fondi Odi, mette a disposizione quasi 9 milioni di euro per l’impiantistica”. L’approccio mi sembra superficiale e senza la giusta cogni- zione di causa, rispetto a due realtà completamente diverse, come il golf e lo sci da discesa. A quanto mi è dato sapere, non è vero che gli impiantisti del nostro Altopiano si sarebbero “persi in beghe tra loro negli anni” e, anzi, mi consta che essi si siano organizzati, attuando assieme l’importante partnership con Folgaria e Lavarone, recentemente potenziata, dello “Ski Pass Unico Sciare i Grandi Altipiani”, senza essere condotti dalla tanto lungimirante “mano pubblica”. Va, peraltro, segnalato che, negli anni scorsi, è stato finanziato, a livello intercomunale, un progetto di fattibilità di un tracciato sciistico denominato “Roversi del Verena”, con l’avallo dell’attuale amministrazione comunale di Asiago. Pista che non verrà realizzata e, soprattutto, il progetto si è rivelato avventato, stante che alcuni esperti del settore, hanno definito “l’area non sciabile”. Questo per dire che, a mio parere, il confronto con gli addetti ai lavori, talvolta, è mancato. Il “progetto nuovi campi da Golf”, inaugurato, per così dire, dall’attuale amministrazione comunale merita approfondimenti che non possono certo ridursi a poche righe. Ad ogni modo, si può intanto iniziare a parlarne, dicendo che gli enti pubblici possono intervenire a sostegno delle iniziative private con forme diverse dal finanziamento diretto (o fondo pubblico). E, cioè, con “finanziamenti indiretti”, quali possono ritenersi, ad esempio, le concessioni in utilizzo di immobili in comodato d’uso gratuito o con canone di locazione simbolico, come sembra avvenga per la possessione Meltar, a favore del Golf Club. Niente di sbagliato, s’intende. A detta dell’amministrazione comunale in carica, si renderebbe necessario realizzare nuovi campi da golf, per fare fronte ad una domanda sempre crescente di appassionati di tale pratica. Non ho elementi per contestare l’assunto, ma mi mancano anche elementi validi per condividerlo. Sempre a detta dell’attuale amministrazione comunale, sarebbe necessario elargire “incentivi” ai privati che si dovessero occupare della realizzazione di nuove infrastrutture golfistiche, incentivi da fornire sotto forma di metri cubi da destinare a c.d. seconde case. Ebbene, anche questa “provvigione” ha l’effetto equivalente di un finanziamento (indiretto finché si vuole) e pone, necessariamente, qualche interrogativo. Se necessita di incentivi, la gestione di un golf è attività redditizia? A maggior ragione, un nuovo golf sarebbe redditizio? Sotto altro profilo, viene da chiedersi: la concessione di metri cubi per costruire seconde case (allo scopo di realizzare nuovi campi da golf) come si concilia con l’assoluto imperativo dell’attuale amministrazione comunale asiaghese, sancito nel PAT, “niente più cemento, niente più speculazione edilizia”? Si dirà che vi è una valida giustificazione. Pronta un’altra domanda: nell’ipotesi che l’incentivo pubblico è giusto che ci sia e che l’incentivo debba essere in metri cubi per seconde case - e non sotto altre forme -, qual è la giusta misura di metri cubi appena sufficiente (e nulla più) per stimolare l’iniziativa privata alla realizzazione di altri campi da golf, senza che l’operazione si traduca in speculazione? Certo è che le lottizzazioni andrebbero ad interessare zone verdi di assoluto pregio per realizzare insediamenti abitativi esclusivi. Puntare sul territorio e valorizzarlo. L’assessore Rigoni Roberto sostiene che il territorio “deve essere valorizzato con manifestazioni fortemente legate al territorio”. Non mi pare che manifestazioni fortemente volute e promozionate quali “Fiocchi di luce” o il concerto in piazza di Ferragosto, piuttosto che altre, si distinguano per essere fortemente legate al territorio. Anzi. Il “Made in Malga”, al contrario, è una manifestazione intrinsecamente legata al territorio e autenticamente promozionale: trattasi, tuttavia, della felice intuizione di un privato (e non di altri), da portare sicuramente avanti. Mi pare, in definitiva, che gli argomenti toccati sul tema dello sviluppo turistico (di necessità, concatenati con lo sviluppo degli altri settori produttivi) siano particolarmente delicati e non possano prescindere da approcci ponderati e condivisi con tutte le amministrazioni e le cittadinanze altopianesi, perché si parla del futuro di tutta la nostra Comunità di montagna. Maurizio Rossetto Consigliere del comune di Asiago nel “Gruppo misto” Sabato 9 novembre 2013 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 11 l’Altopiano Sabato 9 novembre 2013 La voce degli 8 Comuni 12 GALLIO Lo stavano aspettando e l’hanno accolto con un calore sorprendente. Un fratello, un amico, ritorna a casa, per abbracciare la sua comunità, celebrando la prima messa da prelato a Gallio, suo comune natale. Domenica 3 Novembre, monsignor Giampiero Gloder è tornato al suo paese fresco di ordinazione episcopale prima di incominciare la nuova avventura come vescovo delle Canarie. Ad attenderlo una grande festa cui hanno partecipato in tantissimi comprese autorità civili e militari. Alle 10.30 la cerimonia di benvenuto davanti al Municipio alla presenza del senatore Enrico Cappelletti, del sindaco di Gallio Pino Rossi, di quello di Asiago Gios, dei rappresentanti di tutti i comuni dell’Altopiano e della Comunità Montana, del regista Ermanno Olmi e del Sindaco di Venezia Giorgio Orsoni. Presenti e sempre fieri gli Alpini con il gruppo di Gallio e la Sezione Monte Ortigara. C’erano proprio tutti nel piccolo paese vestito a festa per l’occasione, di bianco e giallo, colori della bandiera vaticana. A testimonianza del grande orgoglio per la piccola comunità altopianese, il sindaco ha sottolineato l’onore per il paese e la cittadinanza di vivere assieme a Gloder l’esperienza vaticana. “Oggi – ha detto Rossi - è uno dei momenti più emozionanti del mio mandato, visto che un paese di poco più di 2500 anime vede un suo figlio arrivare all’importante incarico di vescovo e Presidente della Pontificia Accademia.” Il sindaco ha proseguito con aneddoti attestanti l’amicizia che intercorre tra i due e la grande generosità di Gloder, “la sua disponibilità e generosità sempre messa in evidenza, non come una cosa da celebrare, ma una cosa innata in lui e nella sua famiglia e spero anche che sia un patrimonio di tutta la nostra comunità”. “Se come cittadini ci sentiamo onorati e orgogliosi, come cristiani ricordiamo le parole del Santo Padre durante la solenne celebrazione nella Basilica di San Pietro. L’Episcopato è un dono di servizio, non è un onore e al Vescovo compete “Nel mio stemma, i monti del mio Altopiano. A Gallio le radici da cui attingo linfa vitale” più il servire che il dominare secondo il comandamento del maestro: chi è il più grande di voi diventi come il più piccolo, come colui che serve”, sostenere il nostro vescovo è compito di tutti i cittadini nel mettere a frutto il dono del servizio ricevuto” Questo concetto è stato ripreso dallo stesso Gloder che dopo aver ringraziato tutte le autorità civili, militari e religiose, ha illustrato il significato dello stemma da lui scelto, effige che inizialmente non avrebbe voluto realizzare se non spinto dai colleghi della Segreteria di Stato. “Il mio Stemma ha tre cose semplicissime: alla base ci sono tre file di Monti all’Italiana, poi c’è una croce e una stella, la croce rappresenta Cristo e la stella Maria, i due fondamenti, le due luci della nostra esistenza cristiana, ma sotto ci sono questi monti, i miei monti: è l’Altopiano, è Gallio, siete voi. Nello stemma ho voluto che fosse sottolineato che sono figlio di questa terra perché in giro per il mondo in compiti lontani da questi monti, le radici da cui si attinge la linfa vitale rimangono qua.” L’importanza quindi delle radici Altopianesi anche nella tristezza che prova ogni volta nel lasciare la sua terra: “Quando dò un ultimo sguardo alla grande piana, molte volte c’è il cuore che sanguina e il volto che lacrima un po’, l’Altipiano lo si ama, non ci si può staccare in qualsiasi posto si sia, qui sono le radici e qui rimarranno; vorrei ringraziare tutti voi per questo giorno di festa e invitarvi a pregare. Come ha sottolineato bene il sindaco, ogni servizio, ogni ministero, ogni compito, più alto è più porta questo cioè la croce, più è servire e questo vale non solo da un punto di vista religioso, ma anche civile, più si ha responsabilità più si deve avere la logica del servizio, Papa Francesco ce ne ha dato un esempio chiarissimo, non risparmia nulla di se stesso, si da completamente, perché chi ha autorità deve semplicemente servire, questa è l’unica logica non solo del vangelo, ma la logica umana, di qualunque compito per il bene comune.” Dopo i ringraziamenti l’Amministrazione Comunale di Gallio ha donato a questo speciale figlio di Gallio, neovescovo, un quadro d’oro che rappresenta il Municipio. In seguito, conclusa la cerimonia di accoglienza, il corteo di autorità ha accompagnato Gloder in Duomo dove ha presieduto la Messa concelebrata dai parroci dell’Altopiano e da alcuni amici sacerdoti. Sulla scalinata della Chiesa ad accoglierlo i bambini della piccola comunità altopianese, tutti insieme sventolando palloncini bianchi e gialli. Il pastorale è il dono della comunità cristiana di Gallio, monsignor Gloder durante l’omelia ha spiegato il significato di questo oggetto simbolico del vescovo insieme alla mitria e all’anello. In un chiesa gremita, con molta gente in piedi o abbarbicata sugli scalini, erano presenti anche la madre di Monsignor Giampiero Gloder, piena di orgoglio e commozione, tutta la sua famiglia, oltre ad alcuni amici di Roma e Padova. Le varie associazioni hanno regalato a monsignor Giampiero oggetti particolari e rappresentativi, tra cui un cappello alpino, dal neovescovo prontamente indossato tra gli applausi. Clima gioioso e di grande vicinanza e felicità, tutti riuniti per celebrare l’onore e l’orgoglio per questo Galliese così mite, colto e gentile che ha raggiunto un grande traguardo. Una grande festa non solo cristiana, ma popolare e civile. Giulia Rigoni l’Altopiano Sabato 9 novembre 2013 13 La voce degli 8 Comuni ROANA Discarica abusiva in località Waister, a breve la bonifica “I responsabili? E chi lo sa, lì potrebbe aver scaricato chiunque. D’ora in poi più controlli” “Un’abbondante quantità di materiale di risulta, variamente emerso e sommerso, di carattere prettamente edilizio e stradale, del tutto eco incompatibile e non biodegradabile e come tale profondamente inquinante” sarebbe presente, secondo la denuncia, in un terreno situato in via Cima XII (località Waister) a Canove di Roana. A segnalarlo all’Ufficio Tecnico e all’Ufficio di Polizia Municipale di Roana, oltre che all’Immobiliare Gardenia di cui è titolare Valentino Frigo, proprietaria del terreno, chiedendo l’immediata bonifica dell’area sono, attraverso il loro avvocato Franco Camporese, i condòmini del condominio “Belvedere 1” situato nei pressi di questo terreno. Nella segnalazione, che porta la data dell’11 ottobre scorso, si evidenzia la presenza di residui di tubi in P.V.C., frammenti di pannelli in poliuretano espanso, sacchi di nylon, lastre e cocci di asfalto oltre a diverse altre tipologie di sostanze analoghe. “Oltre allo sfregio che tale situazione arreca al decoro paesaggistico locale e oltre agli eventuali profili di responsabilità penale che potrebbero ravvisarsi ai sensi del Decreto legislativo n° 152/06, – sottolinea l’avvocato Camporese - ritengo inoppugnabile il pre- giudizio che da ciò deriva alla salute per i miei assistiti ed ai loro figli e nipoti, tutti minori, che, in quel contesto abitano e vivono, tenuto, soprattutto, conto dei benefici e degli effetti positivi che una località montana, come l’Altopiano, dovrebbe produrre sullo stato psico-fisico delle persone”. Nella lettera si intima dunque di “provvedere all’immediata completa rimozione di tutto il materiale non eco compatibile ed inquinante ROTZO Giochi senza frontiere tra storia e natura “Giochi senza frontiere tra storia e natura” è un progetto già avviato in questo anno scolastico che vede protagonisti gli alunni delle due scuole primarie di Roana – Rotzo e i loro insegnanti. Martedì 15 ottobre, in zona Laghetto, i ragazzi di Roana hanno organizzato attività ludiche per i loro coetanei con lo scopo di approfondire alcuni aspetti del territorio naturale che ci circonda. Giovedì 17 ottobre gli alunni di Rotzo, invece, sono diventati “piccole guide” per gli amici di Roana accompagnandoli lungo la Strada della Campagna fino al Bostel. Il progetto prevede altre occasioni di incontro tra i due plessi per condividere nuove esperienze tra storia e natura. ivi presente con l’asporto dello stesso in regolare discarica autorizzata e contestuale bonifica del terreno”. “Una bonifica che – si specifica - dovrebbe essere anche obbligatoria dal momento che il fondo risulta in procinto di essere edificato o comunque edificabile per cui preliminare ad ogni concessione e autorizzazione a costruire dovrebbe esserci sempre la depurazione integrale del suolo e del sottosuolo”. “In seguito alla segnalazione fattaci dai condòmini – rispondono all’Ufficio Tecnico del Comune di Roana – abbiamo provveduto ad ef- fettuare un apposito sopralluogo nell’area interessata e,come abbiamo avuto modo di spiegare proprio in questi giorni tramite lettera anche all’avvocato Camporese, a parte qualche rifiuto legnoso, non abbiamo avuto modo di riscontrare la presenza dei rifiuti elencati nell’esposto. Probabile che nel frattempo si sia provveduto a rimuoverli. Il terreno in questione in questo momento ci risulta essere dunque in buone condizioni. Sono comunque già stati adottati tutti i provvedimenti per arrivare alla bonifica completa del sito avviati sulla base di precedenti segnalazioni riguardanti la presenza di rifiuti speciali, in particolare ghiaino, che ovviamente lì non dovrebbero stare”. Su chi possa essere l’autore dello scempio, non ci sono prove.“Lì potrebbe aver scaricato qualsiasi cosa chiunque – dicono all’Ufficio Tecnico - Visto quanto accaduto e considerato che si tratta di un terreno oggetto di miglioramento fondiario, sarà però opportuno d’ora in poi effettuare controlli più accurati” Stefania Longhini Sabato 9 novembre 2013 l’Altopiano 14 La voce degli 8 Comuni FOZA Chi avrebbe potuto immaginare che la pecora “fodata”, salvata dall’estinzione, sbarcasse nel Paese del sol levante? L’animale era salito agli onori della cronaca durante l’estate quando Foza (da cui prende il nome) gli aveva dedicato un’interessante mostra. Nei giorni scorsi, il particolare ovino ha rappresentato lo spunto iniziale per le riprese effettuate da una troupe televisiva giapponese che ha soggiornato una settimana a Foza e ha visitato, per prima cosa, proprio il Museo dove un’intera sezione è dedicata alla pecora autoctona. Lo scopo: realizzare un documentario di 30 minuti che la Bs Nippon Television manderà in onda entro dicembre; uno dei 38 filmati girati in altrettanti piccoli centri della nostra penisola. Titolo della serie: “Chiisana Mura No Monogatori”, cioè Racconto dei Borghi Meravigliosi. Protagonisti i luoghi suggestivi, gli abitanti e le attività caratteristiche nella loro cornice storica. Di luoghi suggestivi Foza ne ha tanti, messi in evidenza per i giapponesi da chi scrive, che per l’occasione ha fatto da “gancio”, facilitando i rapporti della troupe, proveniente da Tokio, con le persone del paese. “Lavorare a Foza è stato molto facile – dice la regista Yuki Koikeda parlando di questa esperienza in Altopiano – penso soprattutto grazie alla collaborazione della gente del posto che ci ha subito accolto con amicizia. All’inizio siamo stati un po’ limitati dalla nebbia, ma devo dire che, una volta apertosi il cielo, sono rimasta ammaliata dal paesaggio. Qui le vallate sono bellissime”. Durante il soggiorno, il cameraman nipponico ha avuto modo di fissare scorci davve- Foza “borgo meraviglioso” attira la televisione giapponese ro magnifici cogliendo il paese nella sua veste autunnale sia dalle vicinanze del centro, sia dal Sasso Rosso, come pure dall’alto del Cappon con una visione a volo d’uccello. Immagini mozzafiato sono state riprese poi dalla Croce di S. Francesco, dove l’occhio segue il corso del Brenta spaziando sulla pianura veneta fino alla Laguna. Qui geogra- fia e storia si incontrano perché il fiume che scorre nella Valsugana fu per secoli la via d’acqua percorsa dai tronchi dei nostri boschi fino alla Dominante. “Sono rimasta parti- colarmente colpita dalla storia di Foza – puntualizza la regista – dal suo rapporto con Venezia. Venire a sapere che il legname di Foza fu utilizzato per la costruzione delle fondamenta di quella Città è stata un’interessante scoperta”. Dalla storia di ieri alla vita di oggi il passo è breve e l’importanza che il patrimonio boschivo riveste ancora per i residenti è stato documentato con l’annuale consegna del fagàro per il riscaldamento domestico e la ripresa delle varie fasi. E nel documentario non potevano mancare le immagini del legno scolpito e dipinto magistralmente, come solo un artista sa fare. Nel filmato il racconto si snoda lungo le interviste fatte a Marino Chiomento, appunto, e a Massimo Biasia, scelti dalla regista fra una rosa di 12 persone precedentemente intervistate. Essi hanno parlato della vita in paese, delle loro attività quotidiane: taglio del legname, scultura, attività di laboratorio, cura degli animali, ecc.. Ne emerge un modo di vivere assai lontano dallo stile di vita frenetico delle città giapponesi, come di molte altre grandi città. Un vivere rispettoso della natura e dei suoi ritmi, che permette ancora di stupirsi davanti al miracolo della natura. E’ forse questo l’aspetto che la regista ritiene maggiormente da evidenziare, convinta che i suoi concittadini troverebbero nell’Altopiano dei Sette Comuni una meta turistica interessante, anche perché, come dice: “...i Giapponesi ultimamente sembra si siano stancati di visitare le solite grandi città e c’è tutto un movimento che mira a scoprire i piccoli centri, i paesi che fino ad ora non hanno avuto la necessaria attenzione”. E allora: ben vengano i visitatori con gli occhi a mandorla. Qui troveranno il Paradiso perduto. Se sapremo intelligentemente conservarlo. G. F. Rodeghiero Runz Due nuove brochure turistiche per Foza Due strumenti cartacei di promozione turistica del territorio: un depliant dei servizi, esplicativo delle principali risorse che il territorio offre sia dal punto di vista storiconaturalistico sia dal punto commerciale, mettendo così in evidenza le peculiarità che il paese offre, e una carta turistica dei sentieri all’interno della quale si trova una descrizione breve e sintetica dei sei percorsi che attraversano il Comune di Foza. E’ una delle iniziative approvate dalle Regione Veneto nell’Ambito del Programma di Sviluppo Locale promosso del Gal Montagna Vicentina Misura 313 “Incentivazione delle attività turistiche”, portato a compimento dal Comune di Foza e realizzato grazie al contributo offerto dal Gruppo Operatori Locali 7 Comuni. Considerato che uno degli assunti principali del progetto è quello di migliorare la conoscenza e la fruibilità del patrimonio sia storico che culturale, nonché di promuovere l’immagine del paese con le sue diverse specificità e tipicità, è stata rea- lizzata una brochure turistica cartacea capace di spiegare al potenziale turista ciò che il Comune offre, descrivendone le strutture ricettive, i ristoranti i bar, le varie attività utili per gli acquisti quotidiani, gli sport che si possono praticare a Foza e dintorni e tutti i luoghi di interesse storico e naturalistico. La scelta di fare una guida turistica cartacea è stata determinata dal fatto che, se anche siamo nell’era dell’informatica, dove tutto può essere fatto con un click, le persone apprezzano sempre la possibilità di sfogliare, leggere e tenere in mano la guida del paese in cui si trovano; costituisce, inoltre, uno strumento di promozione e valorizzazione, distribuibile attraverso la rete commerciale cittadina e gli enti di promozione turistica Altopianese. Entrambi gli strumenti risultano accattivanti ed efficienti dal punto di vista della chiarezza comunicativa e della fruibilità con un ricco apparato fotografico e di notevole impatto. I contenuti, articolati in sezioni ben precise e facilmente identificabili forniscono una quadro complessivo del patrimonio cittadino evidenziandone anche le tradizioni e le festività principali. l’Altopiano Sabato 9 novembre 2013 La voce degli 8 Comuni LUSIANA Contributi comunali straordinari per le due scuole dell’infanzia L’assessore Passuello: “Fondamentale il supporto alle scuole, servizio indispensabile per i nostri paesi” L’Amministrazione Comunale di Lusiana ha rinnovato le convenzioni con le Scuole Materne parrocchiali ed eroga per l’anno scolastico 2013/2014 un contributo straordinario per aiutare le due strutture esistenti sul territorio. A Lusiana esistono due scuole parrocchiali, la materna di San Giacomo, che comprende sia la scuola dell’infanzia che il nido integrato e la scuola dell’infanzia di Santa Caterina che accoglie bambini sia del Comune di Lusiana che del Comune di Conco. L’Amministrazione Comunale contribuisce con 350 euro annuali per ogni bambino residente e frequentante le scuole per un totale di circa 25.000 euro distribuiti alle due scuole in base al numero dei bambini, oltre a garantire il servizio di trasporto da tutte le frazioni. “Quest’anno - spiega l’assessore Sabrina Passuello abbiamo cercato di dare un ulteriore aiuto alle due scuole pari a 5.000 euro perché sempre di più le scuole dell’infanzia private sono in difficoltà economica per i costi di gestione che diventano sempre più impegnativi”. “Anche per il Comune è un periodo di ristrettezze economiche ma - continua l’Assessore pensiamo sia fondamentale il supporto alle scuole perché per i piccoli Comuni di montagna si tratta di un servizio indispensabile che deve essere sostenuto e supportato. E.Z. Lo spazio compiti per le scuole medie, un nuovo servizio a sostegno delle famiglie L’Assessorato alle politiche sociali del Comune di Lusiana ha attivato dal mese di novembre una nuova iniziativa a sostegno delle famiglie. Si tratta di un servizio gratuito rivolto ai ragazzi delle scuole medie con la finalità di supportarli nello studio e nell’esecuzione dei compiti attraverso l’affiancamento di un educatore qualificato. “Abbiamo pensato di offrire alle famiglie questa nuova opportunità - spiega l’assessore alle politiche sociali Sabrina Passuello - viste le sempre maggiori difficoltà dei ragazzi a strutturare un buon metodo di studio e ad organizzarsi nell’esecuzione dei compiti a casa. Lo spazio compiti è un servizio rivolto però non solo ai ragazzi che fanno fatica a scuola ma anche ai ragazzi che possono essere supportati da un educatore nell’imparare un metodo di studio efficace potendo anche utilizzare i supporti informatici che si possono trovare in biblioteca, una sala informatica ben attrezzata con possibilità di accesso gratuito ad internet”. Lo spazio compiti si terrà il lunedì e il venerdì pomeriggio dalle ore 15.00 alle 17.00 nella Biblioteca Civica previa iscrizione da effettuarsi sempre in biblioteca in Viale Europa. E.Z. Lusiana, lavori al serbatoio Ristoro Tra ottobre e novembre Etra svolgerà degli interventi al serbatoio Ristoro in località Monte Corno in Comune di Lusiana. Si provvederà all’installazione di un nuovo e completo impianto di pompaggio nel serbatoio di Ristoro per dare all’acqua la “spinta” necessaria per superare il dislivello e rifornire le utenze del luogo con regolarità anche durante la stagione turistica, quando la popolazione di Lusiana arriva a raddoppiare. Questo serbatoio, costruito in seguito all’entrata in esercizio dell’impianto di Oliero e con un volume utile di circa 675 metri cubi d’acqua, serve da punto di accumulo e da ripartitore verso le varie frazioni di Lusiana tra cui anche le località monte Corno e Mazzette, dove sono dislocati due serbatoi, uno per ciascuna località. Qui c’è, specie nei periodi turistici, una certa difficoltà di approvvigionamento causata dalla posizione geografica e soprattutto altimetrica: il serbatoio Ristoro si trova, infatti, a un’altezza di 1080 metri, gli altri due punti di raccolta rispettivamente a 1180 e a 1350 metri. L’acqua fino a Mazzette viene convogliata grazie a una conduttura che deriva da quella proveniente da Oliero e la pressione è sufficiente per superare il “salto”; diversa è invece la situazione di monte Corno, che deve ricorrere a un impianto di sollevamento con risultati non sempre sufficienti al fabbisogno della zona. L’intervento si completerà in due mesi circa, l’importo complessivo dell’opera è di 80 mila euro. 15 Sabato 9 novembre 2013 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 16 PAGINE DELLA NOSTRA STORIA ASIAGO E LA RESISTENZA Dopo la tragedia della Grande Guerra, è seguito sull’Altopiano un periodo di un certo benessere dovuto ai fermenti portati quassù dalle numerose maestranze salite per la ricostruzione; l’euforia è finita con la chiusura dell’ultimo cantiere del Monumento Ossario nel 1936. L’imponente moloch, installato come un alieno tra le dolci praterie del Leiten, venne a sancire che la storia da allora non sarebbe più stata la stessa: moriva l’Altopiano dei Sette Comuni e dei cimbri “Cari Fratelli”, da allora l’Altopiano sarebbe stato solo di Asiago. Il totalitarismo nazionalista aveva fatto della nuova città un suo gioiello: un centro sportivo e turistico all’avanguardia con raduni memorabili tra scenografie sfarzose fatte di aquile imperiali e M mussoliniane. Ma il vero scopo era di trasformare la miglior gioventù sportiva in un esercito obbediente per mandarlo a combattere una Seconda Guerra che era già insita nelle ceneri della Prima. Dopo l’Armistizio dell’8 settembre, la maggior parte degli altopianesi che riuscirono a ritornare dai vari fronti ha saputo dire no ad una guerra che aveva svelato l’inconsistenza dell’apparato militare del regime. Anche il centro di Asiago, che per la sua “rinascita” era legato al regime fascista, ha saputo esprimere un movimento resistenziale, che notoriamente viene invece associato più alle contrade: tre furono le famiglie che nel centro operarono e si distinsero e di cui quasi nulla si sa. potesse fare. Si limitò a dirgli: “Sono Gli Scaggiari qui per dirti che sono ancora vivo e così I fratelli Scaggiari, Giaanche mio figlio e per dirti che in nome como Veca “Nero” della figlia e della tua famiglia io ti per(1913-1982) e Piero dono”. L’uomo crollò a terra e si mise a “Regolo” (1917-2002), piangere». si collocano all’origine del movimento resistenziale I Cogo sull’Altopiano; già a 16 anni I Cogo erano una famiglia molto numeroPierin faceva la spola in sa composta da 14 figli e gestivano un nebicicletta vestito da giovagozio di frutta e verdure, prima sul corso e ne fascista tra Asiago e più tardi a fianco della chiesa. Domenico la cellula comunista di Cogo (1884) originario di Marostica era di Carlo Pedrazza a Schio: fede socialista. Allo scoppio della Prima trasportava stampati e Guerra Mondiale ha deciso di rifugiarsi in volantini clandestini, che Svizzera con la moglie Elisabetta Pezzin venivano divulgati fra gli (1888) e tre figli: Giuseppe (1908), Maroperai del costruendo Angelo Dal Zotto e gherita (1910) e Antonio (1912-1950). Ducampo di aviazione e del Don Pietro Scaggiari “Regolo” rante la permanenza in Svizzera sono nati Monumento Ossario di Maria (1914), Elisabetta (1916), Giulio (1918-1970). Nel 1919, Asiago. La Resistenza nell’Altopiano ebbe inizio il 10 settembre ’43; gli quando la famiglia rientra ad Asiago, nasce Francesca (1919) e, Scaggiari parteciparono al trasporto in montagna delle armi re- a seguire, Cesare (1921), Ruggero (1922), Giorgio (1925), quisite al Btg. Guastatori di istanza ad Asiago. Cinque giorni Aristide 1927, Benedetto Aristide 1930 e Umberto 1932. dopo, sul colle Laiten ai piedi del Monumento Ossario, si costi- A ricostruire le vicende della famiglia Cogo ci ha aiutato Benetuì il primo comitato di Resistenza che assegnò i compiti per detto Aristide che ha preso il secondo nome dal fratellino morto l’azione armata; vi parteciparono gli Scaggiari, i Rigoni Boemo, infante che lo ha preceduto. Aristide si è ritirato da poco dalla l’Ingegner Andrea Rigoni, il dottor Cavazzani, il Tenente Pietro professione di barbiere; abituato da sempre ad ascoltare con pazienza le vicende dei clienti, altrettanto pazientemente ci ha Costa, Antonio Cogo, Augusto Slaviero “Blasco” ed altri. Nel contempo in casa dei fratelli Scaggiari venivano presi diret- fatto “la conta” della sua famiglia. Alla fine però i conti non ti contatti con i fratelli Piva di Schio e l’inviato delle formazioni tornavano, ne mancava uno; Aristide mi ha guardato con un’aria “Garemi” Orfeo Vangelista “Aramin”. Quest’ultimo fu accom- sconsolata: “E’ vero - mi dice - la mamma ha avuto anche un pagnato da “Regolo” a compiere un sopralluogo nella zona di parto prematuro, come classificarlo?!” Alla fine decidiamo Cesuna, Treschè Conca e Tonezza incontrandosi con i Parti- di fermarci a 13 e mezzo. Se Domenico, all’approssimarsi della Grande Guerra è riuscito oculatamente a rifugiarsi in Svizzera, giani del luogo ed entrando nell’orbita della “Garemi”. risparmiando alla giovane famiglia l’umiliazione del Le notizie provengono dall’archivio di GioProfugato, nella Seconda vanni Scaggiari, figlio di “Regolo”, che ci Guerra Mondiale la famiglia è ha rilasciato questa toccante testimonianza. stata pienamente coinvolta nei «C’è un episodio che mi riguarda e fatti che hanno sconvolto l’Itache forse, da solo, può dare la misulia. Aristide ci racconta: ra del personaggio. Quando sono “Cesare che militava nella nato io, il 25 marzo del ’45, mio pa“Folgore” è stato catturato dre era prigioniero dei fascisti. Uno dagli Inglesi nella battaglia di degli aguzzini si presentò nella sua El Alamein; Ruggero che milicella e gli disse: “Oggi ti è nato un tava nella “Littorio”, è stato bastardo, uccideremo lui come uccatturato in Tunisia ed è finito cideremo te”. Pianse lacrime miste nei campi di prigionia negli Stadi gioia e disperazione. ti Uniti. Gli altri fratelli, AntoFinita la guerra, quando ancora nio Toni “Sciorca” , Giulio si celebravano processi contro i fa“Lupo” e Giorgio “Lampo” scisti, mio padre si vestì con la diche vive ad Asti, sono riusciti a visa di capitano, grado ottenuto ritornare ad Asiago dopo l’8 setsul campo per la militanza partitembre 1943 e sono entrati nelle giana, e si recò a casa del fascifile dei garibaldini di Treschè sta che gli aveva dato in quel Conca, con il battaglione “Pretmodo l’annuncio della mia nato” poi brigata “Pino”. Le sorelscita. Ad aprire, prima vennero Da sinistr a: le non furono da meno; Maria e i genitori e quindi si presentò in piedi, A Francesca nnamaria e Cogo; sed Francesca “China” hanno collaanche lui con una figlioletta. ute, Nella P an o zz o Z ei e M ar ia P an o zz o B il lo borato attivamente come staffette. Tutti ovviamente impressionati Altri fratelli e sorelle, pur non pare preoccupati, immaginando tecipando attivamente, sono stati chi sa quali azioni mio padre coinvolti nell’assistenza del movimento resistenziale che faceva capo alla famiglia; la loro casa e quelle del vicinato erano fornite di sicuri bunker ricavati sotto ai pavimenti nei modi più ingegnosi. Il fratello maggiore Giuseppe veniva spesso fermato dai fascisti e bastonato al posto del fratello Toni, il più attivo come partigiano e quello con la fede per il comunismo più radicata”. I Rigoni Boemo I Rigoni Boemo erano una famiglia di imprenditori che produceva sapone in contrada San Rocco; poi aprirono una segheria per fare mollette per la biancheria che spedivano anche in Inghilterra e scatole di legno per la cotognata. L’8 settembre 1943 entrambi i fratelli erano a casa in convalescenza; Giovanni “Nanni” (1915-1986) militava nella fanteria in Francia; Battista “Titti” (1913-1980) era in Albania con gli alpini della “Pusteria”. “Titti” doveva partire per la Russia, ma ottenne una proroga per assistere alla nascita del primo figlio Stefano detto Steno. Abbiamo incontrato Steno nell’antica casa di famiglia di fronte a San Rocco che ci racconta. «Con l’Armistizio, il papà, lo zio e le due zie nubili Caterina (1904-1979) e Antonina (19071988), sono entrati nella Resistenza; con loro c’erano anche sei cugini. Papà, zio Nanni, i due Scaggiari e altri, hanno prelevato dalla caserma di Asiago tutte le armi nascondendole in Pastorile sullo Zebio. Il Vu che viveva lassù di recupero e che vedeva tutto ha trovato il nascondiglio, ha smontato le munizioni e le ha vendute. Ci rimasero molto male e dovetteBattista Rigoni Boemo “Titti” ro collegarsi con gli inglesi attraverso Radio Londra per avere altre armi; mandavano dei messaggi in codice per ricevere i lanci col paracadute sul Corno Bianco. Papà faceva la spola con l’ingegnere Giovanni Carli a Padova; la moglie Lia Miotti era santola di mio nipote. Papà e lo zio parteciparono alla battaglia di Granezza mettendo in salvo la missione inglese “Freccia”. Zia Caterina attivissima come staffetta si operava anche come infermiera; fu lei a curare la mano ferita del capitano Giuriolo». Il carcere e le torture “Papà in quegli anni ha passato più tempo in carcere che a casa; il comandante Casadei gli applicava le scosse elettriche facendogli sbattere la testa sotto al tavolo, poi con una sedia gliela fracassava; aveva il cervello scoperto, tre volte lo hanno operato, la mamma mi diceva che aveva la testa come il culo di un fiasco impagliato. Li torturarono anche a Vicenza e, ironia della sorte, allo zio Nanni le scosse elettriche fecero l’effetto di un elettroshock guarendolo dalle paralisi al braccio e alla gamba che aveva contratto”. Steno conclude il racconto con lo struggente ricordo del papà che si è visto comparire improvvisamente davanti di notte tutto stracciato e malconcio. “Papà era fuggito da una villa a Monte Berico approfittando dei bombardamenti; aveva camminato tre giorni nei campi. Io vedendolo gridavo dalla gioia e dallo spavento. La mattina dopo lo cercavo ma mi convinsero che me l’ero sognato, avevano paura che mi tradissi con le spie vicino a casa. Questo era mio padre Titti Rigoni Boemo; mi dicevano che li chiamavano così perché come i Boemi erano degli allegroni a cui piaceva divertirsi”. Giorgio Spiller Sull’argomento usciranno a breve due libri: la ristampa di “Giovanni Carli e l’Altipiano” di Lia Miotti Carli, 1946, sul comandante partigiano a cui è dedicata la piazza centrale di Asiago. L’ultimo dei Quaderni della Resistenza Vicentina, il n. 9 dedicato a Treschè Conca - Cavrari e alla Brigata garibaldina “Pino”. l’Altopiano Sabato 9 novembre 2013 17 La voce degli 8 Comuni Ars in mysterium: il mondo magico dell’Altopiano raccontato in una mostra Il mondo magico dell’Altopiano raccontato in una mostra, con le sue leggende, le sue figure misteriose e gli itinerari ad esse legate. “E’ un mondo invisibile, immaginario e millenario, molto fitto; un patrimonio immenso proprio di questo territorio, perciò non copiabile, che può anche diventare opportunità di crescita economica”. Ne è convinto Roberto Frison, scrittore, regista di teatro, riferimento di spettacoli di mistero nel bassanese, appassionato di leggende e cultura veneta , curatore insieme ad Ivan Baù, con il Consorzio Proloco Altopiano dell’iniziativa Ars in Mysterium inaugurata sabato 2 novembre nella Sala della Reggenza della Comunità Montana. Anguane, sanguanei, fade, orchi e orchesse, omo selvadego, baldreckle, beate donnette, fauni e fuochi fatui: sono le figure magiche che secondo le antiche leggende vivono nei boschi e sui monti dell’Altopiano e fino al 17 novembre si possono ritrovare nelle opere realizzate per l’occasione da alcuni artisti del bassanese e dell’Altopiano. Helene Foata, Fabrizio Muraro, Pietro Viero, Cristina Busnelli, Michelino Fabbian, Vania Rossato, Laura Maddalena Gerosa, Mario Billa, Gi Gasparin hanno dato la loro interpretazione delle figure magiche e misteriose dell’Altopiano attraverso sculture, quadri e varie realizzazioni artistiche. Tutti gli itinerari delle leggen- Architettura La “rigenerazione” di Valentina e Luca: il progetto esposto in Basilica Palladiana La rigenerazione così come la reinterpretano i giovani architetti e designer. E’ il tema lanciato da Vaga, associazione dei giovani architetti di Vicenza, in occasione della manifestazione “Vicenza Città dell’architettura 01". Tra i giovani studi di architettura che hanno aderito all’iniziativa, i primi tre selezionati hanno avuto la soddisfazione di vedere i loro progetti, con i relativi materiali esplicativi (era richiesta anche una performance capace di coinvolgere il pubblico in maniera interattiva), esposti nella prestigiosa cornice delle logge della Basilica Palladiana di Vicenza. NN Studio di Vicenza, del quale fanno parte anche gli architetti asiaghesi Valentina Carli e Luca Guoli, si è meritato questo privilegio presentando un allestimento che ha suscitato grande curiosità e divertimento tra i visitatori. “Abbiamo realizzato – spiega Valentina Carli - tre installazioni, di diversa forma e di colore nero con le superfici interne specchianti, nelle quali le persone potevano inserire la testa riscoprendo la propria immagine riflessa e rifratta insieme a quella di alcuni elementi appartenenti allo spazio circostante”. “L’idea dei tre progetti – si legge nella presentazione dei lavori – si sviluppa sul concetto di parziale visibilità, dove la struttura diviene volume. Un’idea di semi visibilità che racchiude in sé un principio secondo il quale la forma ha senso di esistere se stimola in chi la osserva la capacità di determinarla nelle sue funzioni, usando la propria capacità immaginativa e intuitiva. Grazie alle superfici riflettenti, i tre progetti dimostrano come attraverso la loro identità specchiante, gli elementi paesaggistici che fanno parte dello spazio circostante vengono raccolti dalla superficie e riorganizzati in un meccanismo di ri-generazione della forma violando il principio di luogo architettonico/geografico a favore di una ri-generazione della cultura visuale”. Con Valentina e Luca, hanno lavorato a questo progetto anche gli altri architetti dello studio ovvero Mauro Donadello, Filippo Piovene, Luca Rasia e Francesca Volpiana, tutti soddisfatti per il successo ottenuto. S.L. de cui si fa accenno nella mostra, sono illustrati, ben coniugando tradizione e nuove tecnologie, nell’applicazione Asiago4U Mistery, presentata nell’occasione insieme ad Asiago4u Winter, cioè la versione invernale della app che permette di avere tutto l’Altopiano in tasca a portata di click. La mostra Ars in mysterium rientra nel calendario “Leggende e misteri dell’Altopiano dall’Astico al Brenta”, vale a dire una serie di appuntamenti inseriti nel programma “Veneto Spettacoli di Mistero 2013”, l’evento regionale organizzato da UNPLI Veneto e Assessorato all’Identità Veneta che coinvolge tutte le province venete attraverso pro loco e associazioni culturali. La mostra in Comunità Montana resterà aperta nei giorni 9, 10, 16 e 17 novembre dalle 16 alle 19. La sera del 30 novembre, a conclusione della manifestazione, sempre nella Sala delle Maschere della Comunità Montana, si terrà l’appuntamento culturale dal titolo “Leggende e misteri dell’Altopiano” con la partecipazione di Giancarlo Bortoli, Diego Morlin, Margherita Michelazzo, Chiara Stefani, Elena Minuzzo, Simone Cavallin, Roberto Frison. S.L. La “terapia della gioia” di Ama Musica Altopiano Pomeriggi tra musica e colori per una terapia della gioia. Li propone Ama Musica Altopiano, ogni lunedì dalle 16 alle 18, per bambini dai 4 agli 11 anni presso le scuole elementari di Asiago. Ad animare questi incontri con proposte sempre nuove e coinvolgenti è Consuelo Morello. “Si tratta di uno spazio creativo aperto – spiega Consuelo – in cui si affronta il tema della musica in senso più ampio attraverso l’animazione alla lettura, giochi, canzoni, danze e travestimenti, pittura e scrittura creativa, e cultura andando a conoscere, attraverso gli strumenti musicali, le storie e le leggende dei popoli del mondo”. Oltre alle accattivanti atti- vità che con passione, competenza, fantasia ed esperienza Consuelo sa inventare e proporre, viene proposta anche una bella merenda in compagnia. “Un’opportunità nuova – dice Chiara Barbierato, della direzione AMA – nata per completare l’offerta formativa della nostra scuola di musica e anche per dare un aiuto alle mamme che nei pomeriggi in cui si tengono i corsi di strumenti vari possono lasciare i propri figli alla scuola di musica per più tempo sapendo che sono impegnati in attività divertenti e interessanti”. Questi speciali laboratori con Consuelo Morello sono comunque aperti a chiunque voglia parteciparvi. Per informazioni ci si può rivolgere o alle scuole elementari ogni lunedì pomeriggio a partire dalle 16 oppure contattando Ama Musica Altopiano al numero 345.5711360. Fiabe, gioco, emozioni e cultura in musica attendono dunque tutti bambini per quattro appuntamenti mensili decisamente originali. S. L. Sabato 9 novembre 2013 l’Altopiano 18 La voce degli 8 Comuni LIBRI “Il coraggio di dire no”: raccolta in un libro una serie di interviste a Mario Rigoni Stern Il volume è in libreria da pochi giorni. L’ha curato Giuseppe Mendicino, biografo dello scrittore E’ in libreria da qualche giorno il volume, edito da Einaudi, dal titolo “Il coraggio di dire no” (costo 12 euro). Si tratta di una raccolta di 27 interviste fra le centinaia concesse da Mario Rigoni Stern nell’arco di tempo compreso fra il 1963 e il 2007. Il libro, che esce quasi in concomitanza del 92° compleanno dello scrittore asiaghese e a oltre cinque anni dalla sua morte, è stato curato da Giuseppe Mendicino, il biografo di Mario Rigoni Stern. I colloqui realizzati da giornalisti e studiosi come Gigi Ghirotti, Eraldo Affinati (curatore del Meridiano), Paolo Rumiz, Alberto Papuzzi, Mimmo Sacco, Ennio Flaiano, Franco Marcoaldi, Dario Cresto-Dina, sono suddivisi nei quattro comparti “La vita”, “I libri”, “Le guerre”, “La natura, le montagne, la caccia”, che in gran parte riassumono la biografia e l’orizzonte etico- culturale dello scrittore.( Giuseppe Mendicino, nella prefazione a questo libro, sottolinea come l’atto del narrare - in genere eventi legati alla propria biografia o a persone e fatti di cui aveva conoscenza diretta fosse il più congeniale a Rigoni Stern, che non si è mai considerato un vero romanziere, ma semmai proprio un narratore, un testimone, oppure un “cancelliere della memoria”, come lo definiva Corrado Stajano. «”Il sergente nella neve” stesso, scritto in una prima bozza durante la prigionia, era nato quando Rigoni Stern iniziò a raccontare le sue vicende di guerra allo scultore Giovanni Paganin, bloccato a letto dalla malattia». La cosa più significativa della raccolta, per Mendicino, «è il monologo iniziale dello stesso scrittore, che racconta il suo rifiuto di aderire alla Repubblica Sociale Ita- Memorie dai fronti e sulla Resistenza: l’ultima pubblicazione di Paola Cappellari E’ uscito l’ultimo libro di Paola Cappellari dal titolo “La seconda Guerra Mondiale – Memorie dai fronti e sulla Resistenza nell’Altopiano di Asiago”. E’ un volumetto di 140 pagine che raccoglie le testimonianze di alcuni reduci della Seconda Guerra Mondiale che hanno partecipato alle campagne di Russia, dei Balcani, dell’Africa settentrionale e della Francia e di diverse persone che hanno vissuto la Resistenza sull’Altopiano di Asiago. Ci sono i ricordi riportati dai familiari di coloro che non ci sono più, nonché delle notizie frutto di ricerche storiche d’archivio. “Un libro – dice l’autrice – che vuol essere un segno di riconoscenza verso queste persone, perché le loro memorie e soprattutto le loro sofferenze non siano dimenticate. E’ anche un importante espediente per informare i giovani di quanto è accaduto in passato che a loro sembra tanto lontano ma che non può essere cancellato”. “Vita e morte della montagna” nell’ambito dell’autunno letterario Continua l’autunno letterario. Il Gruppo Biblioteca Conco, in collaborazione con l’Associazione culturale ‘Senza orario senza bandiera’, organizza per sabato 16 novembre alle 17,30, nella Biblioteca di Conco, la presentazione del libro intitolato “Vita e morte della montagna” con l ‘autore Antonio G. Bortoluzzi. liana, e dice ai giovani “Imparate a dire no alle cose ingiuste che vi propongono; è più difficile dire no che dire si”. Dalla frase finale abbiamo ricavato il titolo del libro». «Come la sua scrittura anche la sua narrazione è chiara, calda, poetica e antiretorica – dice ancora Mendicino - Ma è importante anche il suo codice etico, che include valori universali quali il senso di giustizia, il coraggio, l’amore per la natura, la generosità verso gli altri, l’indipendenza di giudizio, la passione civile. Per questo le sue opere sono tradotte e apprezzate anche in Paesi lontani e diversi dal nostro. Un codice che può far proprio chiunque...» “Dal primo all’ultimo giorno: battaglie sull’Altopiano”. Presentato il nuovo volume sulla Grande Guerra Mercoledì 6 novembre, all’Odeo del Teatro Olimpico di Vicenza, in collaborazione con l’Accademia Olimpica, è stato presentato il settimo volume della collana di pubblicazioni memorialistiche sulla Grande Guerra promossa dalla Fondazione Monte di Pietà e Confartigianato Vicenza. Intitolato “Dal primo all’ultimo giorno: battaglie sull’Altopiano”, il libro è curato ancora una volta dagli storici Mauro Passarin e Paolo Pozzato e prosegue lungo il filone - intrapreso lo scorso anno con il Pasubio - di opere legate ai siti del Vicentino interessati dalla realizzazione dell’Ecomuseo della Grande Guerra. Il volume è significativamente dedicato a Mario Rigoni Stern, indimenticabile cantore dell’Altopiano, la cui figura è stata ricordata dall’accademico olimpico prof. Paolo Lanaro; oltre agli interventi degli autori e dei promotori della pubblicazione, l’incontro ha visto la proiezione di suggestive e inedite immagini relative a testimonianze belliche (manufatti, cippi, lapidi) raccolte dall’associazio- ne storica “Cimeetrincee”. Osservano al proposito Mario Nicoli e Agostino Bonomo, presidenti della Fondazione Monte di Pietà e di Confartigianato: “Coglie esattamente nel segno il titolo di questo volume, che i curatori hanno scelto considerando che i luoghi dell’Altopiano furono i soli che sperimentarono il conflitto sul fronte italiano dal primo all’ultimo giorno. A questo esteso territorio allora di confine, solenne e dolce insieme, sono legate molte battaglie della Grande Guerra il cui ricordo rimane tragicamente indelebile. L’Ossario del Leiten, stanze come quelle del Museo di Canove, i tanti cimite- ri tra i boschi, offrono la prova tangibile di quel che accadde lassù. E del resto non passa stagione senza che il terreno non restituisca qualche reperto bellico, qualche scheggia, qualche oggetto personale degli innumerevoli soldati che salirono in mezzo ai monti per non ridiscendere più a valle. Gli escursionisti che si imbattono in quei contorti lacerti ne provano un misto di stupore e di pietà, e quasi non possono sottrarsi al dovere umano e civile di saperne di più, di informarsi, trovando a loro disposizione una mole impressionante di pubblicazioni. C’è la grande letteratura, ci sono gli studi ricchi di documenti d’archivio, le ricostruzioni e le analisi degli storici, celebri diari personali. Una produzione immensa, che trova sempre nuove schiere di lettori attenti, appassionati e partecipi. Questo nostro contributo è in grado di svelare materiali anche stavolta pressoché inediti, fedele a una linea editoriale che è stata finora unanimemente apprezzata proprio per la sua specificità, per il risvolto ‘umano’ che la caratterizza”. l’Altopiano Sabato 9 novembre 2013 19 La voce degli 8 Comuni SPETTACOLO CULTURA “Come voglio che sia il mio futuro” un lungometraggio di Ermanno Olmi Ragazzi e giovani di tutta Italia che raccontano la loro generazione e le prospettive incerte per il loro futuro. Sono i protagonisti del filmdocumento dal titolo “Come voglio che sia il mio futuro” girato dal regista Ermanno Olmi insieme a giovani collaboratori di Ipotesi Cinema con il contributo della Banca Popolare di Vicenza. Nel lungometraggio Olmi ha cercato di raccontare un’intera generazione che si affaccia sul domani e che apparentemente, sembrerebbe aver perso ogni riferimento per costruire, in base anche all’ambiente socioeconomico di appartenenza, delle personali cartine di riferimento. Unico comune denominatore : la consapevolezza che il futuro è una prospettiva incerta, un tempo in cui si fa fatica a proiettarsi. Il regista tralascia volutamente qualsiasi commento, affidandosi al montaggio delle varie testimonianze regalando uno spaccato veritiero dell’essere giovani oggi in questo paese. Per la maggior parte degli intervistati, non è facile indivi- duare una propria strada tra le varie possibili o tra le tante che si devono ancora scoprire. E se al Nord il rapporto con il lavoro futuro è una prospettiva che rende “autonomi e liberi” e che permette di “dimostrare che nel proprio piccolo si sa fare qualcosa”, magari passando anche attraverso esperienze diverse o “riscoprendo anche i lavori più tradizionali e umili”, al Sud il futuro è, semplicemente “un” lavoro. Molte sono infatti le testimonianze di adolescenti (15/16 anni) che hanno lasciato la scuola per diventare magari “pizzaioli affermati a 19 anni” e che sostengono che “imparare un lavoro è la cosa migliore: è difficile entrare nel mondo del lavoro con lo studio”. C’è poi chi parla del futuro come realizzazione di sé, del lavoro come di qualcosa che, nonostante la fatica e l’impegno, “ti dia soddisfazione”, come di qualcosa di reale che non ti lascia vivere in quelle illusioni che “distraggono”. Questi giovani hanno anche capito che il sistema delle raccomandazioni in Italia vige e funziona ancora, solo che, a differenza di quanto succede all’estero “qui chi raccomanda un incapace non ci rimette la faccia e la reputazione”. E questo non aiuta anzi: “fa rabbia trovare un muro davanti e sentire che dentro di te c’è molto di inespresso”. Ci sono anche le testimonianze degli stranieri cresciuti in Italia che qui studiano e cercano A Canove arriva “Pinocchio cantastorie” Domenica 24 novembre alle ore 16 presso la sala parrocchiale di Canove, il “Teatro dei Pazzi” presenta “Pinocchio cantastorie”, spettacolo teatrale che sa intrattenere un pubblico di ogni età, e che viene proposto anche con l’intento di raccogliere fondi per l’asilo del paese. Nell’originale rappresentazione, per la quale l’attrice Giovanna Digito è stata premiata come miglior Pinocchio 2003 dalla Fondazione Collodi, Pinocchio esce dal racconto per cantare le sue gesta come i cantastorie, narrando le sue avventure utilizzando una macchina scenica di grande fascino: un carretto che produce suoni e immagini. Azionando una semplice manovella, il Pinocchio impersonato dalla Digito, srotola i personaggi e i luoghi del libro davanti agli occhi del pubblico. Recentemente Giovanna Digito è stata invitata a presentare il suo spettacolo proprio a Collodi, nel parco dedicato a Pinocchio, ove ha ricevuto un riconoscimento all’interno delle premiazioni della Comunità Europea. S.B. anch’essi il loro futuro, scappando magari da realtà più dure dove l’istruzione è un optional, alcuni dei quali sostengono, provocatoriamente, che volendo “la Cina è in Italia”. Il lungometraggio di Olmi è senz’altro un documento uti- le a suscitare riflessioni e dibattiti, specialmente tra gli adulti, i genitori, gli educatori e anche nel mondo del lavoro in cui questi giovani andranno ad inserirsi. Torna al Millepini, con nomi di grido, la rassegna teatrale d’autunno Una nuova avvincente stagione teatrale sta per prendere il via al Palazzo del Turismo Millepini di Asiago. La rassegna inizierà domenica 17 novembre e proporrà un totale di quindici eventi. Sul palcoscenico del Millepini si succederanno nomi di grande richiamo come Lucrezia Lante della Rovere, Vanessa Gravina, Alessandro Bergonzoni e Natalino Balasso, ma anche tanti altri attori, registi e compagnie di assoluto rilievo nel panorama teatrale italiano. E non mancherà la ben conosciuta comicità locale dei Rispaar. Dalle tragedie shakespeariane alla musica e alla danza, dalle commedie sentimentali alle intriganti trame pirandelliane, dagli spunti di riflessione al più genuino divertimento, la tipologia degli spettacoli è estremamente varia, sicuramente capace di incontrare i gusti di un pubblico eterogeneo. La rassegna è organizzata dal Comune di Asiago, dal Consorzio Turistico Asiago 7 Comuni, dalla Pro Loco Asiago Sasso, in accordo con i Comuni di Gallio e Roana e con la Regione del Veneto. “Obiettivo dell’iniziativa - spiega l’Assessore al Turismo e alla Cultura di Asiago, Avv. Roberto Rigoni - è quello di offrire anche quest’anno ai nostri cittadini l’opportunità di vivere le emozioni del teatro nelle sue molte varianti, coinvolgendo anche nomi di grande prestigio e rendendo possibile a tutti questa esperienza grazie a prezzi molto accessibili. Allo stesso tempo, l’ampia durata della rassegna permetterà di contribuire anche a una politica di destagionalizzazione turistica basata sulla cultura e l’intrattenimento di qualità. Sottolineo, inoltre, come l’iniziativa sia aperta ai giovani ed agli adulti che intendano avvicinarsi alla pratica teatrale mediante la previsione di appositi corsi di teatro a cui, me lo auguro, parteciperanno in molti per dare concretezza all’idea dell’Amministrazione di attivare presso il Millepini una vera e propria compagnia teatrale”. Teatro non solo da vedere, dunque, ma anche da imparare, grazie ai corsi organizzati in collaborazione con l’Associazione Artemusica Cultura di Roana, sia per adulti che per bambini. Si ringraziano per il sostegno alla realizzazione della rassegna: Rigoni di Asiago, SCT Sistemi Controllo del Traffico e Consorzio Tutela Formaggio Asiago. Tutte le informazioni dettagliate sul programma e sui prezzi della stagione teatrale sono disponibili presso l’Ufficio IAT (tel. 0424 462221, [email protected], Piazza Carli 56), presso l’Ufficio Turismo-Cultura del Comune di Asiago (tel. 0424 460003, [email protected], Via Millepini 1) e sui siti www.millepiniasiago.it e www.asiago.to. “Una domenica da favola” al Cinema Lux Una rassegna di 3 incontri domenicali, ideata per i più piccoli e organizzata dal “Circolo Effetto Cinema” in collaborazione con la libreria “Leggi e Sogna”. Con “Una domenica da favola” i bambini potranno immergersi in un mondo fantastico, seguendo le letture delle più belle fiabe, interpretate dalla voce di Francesca Chiesa e accompagnate da apposite ambientazioni sonore e visive. La rassegna si preannuncia quindi come un appuntamento speciale che, ogni domenica fino all’approssimarsi del Natale, accompagnerà i bambini nel mondo magico delle favole, grazie alla creatività educativa delle letture animate. Le tematiche affrontate quest’anno saranno, l’unione fa la forza con le due fiabe “Guizzino” e “Gedeone”, per poi trattare la tematica reagire al mondo, con “La cosa più importante” e “Il cucciolo di Nina”, concludendo con la fiaba di Natale “L’errore di Babbo Natale”. Gli appuntamenti inizieranno domenica 1 dicembre alle 17.00 al Cinema Lux di Asiago ad un costo ti 2 euro a persona. D.D. l’Altopiano Sabato 9 novembre 2013 20 La voce degli 8 Comuni L’AVVOCATO RISPONDE SAPOR D’ACQUA NATIA LACOMPRAVENDITADIAUTO TRAPRIVATI Il design della vecchiaia In tempi di crisi risulta essere in crescita il fenomeno della compravendita di automobili usate senza l’ausilio e la intermediazione di concessionarie automobilistiche. Le parti sono a ciò incentivate dal supposto maggior guadagno per la parte venditrice e dal supposto maggior risparmio per la parte acquirente. Pere opportuno, però, prestare attenzione nel gestire tali tipi di pratiche ed osservare alcune cautele. Innanzitutto occorre tener presente che il venditore privato, a differenza del rivenditore professionale, non è tenuto per legge a fornire una garanzia sul mezzo venduto. Ciò non implica, però, che il venditore possa tacere i difetti del mezzo. Come previsto dal codice civile, infatti, l’auto venduta dovrà in ogni caso essere priva di vizi occulti ed al venditore è comunque vietato omettere circostanze pregiudizievoli a sua conoscenza quali, ad esempio, il fatto che si tratti di auto incidentata. La presenza di gravi difformità tra il promesso ed il venduto (come ad es. la manomissione del contachilometri) o qualsiasi mancanza di qualità essenziale nel mezzo, conosciuta dal venditore privato e omessa al momento della vendita, legittimerà l’acquirente a richiedere l’annullamento del contratto. Una volta verificata la conformità del mezzo a quanto promesso e la sua funzionalità (anche dopo averlo effettivamente provato su strada), meglio se coadiuvati da un meccanico e/o carrozziere di fiducia, ed una volta controllata l’inesistenza di vincoli sulla vettura -come ipoteche o fermi amministrativi- a mezzo di una visura al PRA, le parti potranno procedere alla compravendita vera e propria. La prima cautela che si impone per il venditore è quella di verificare l’incasso della vendita contestualmente al passaggio di proprietà e prima della consegna del mezzo, richiedendo un pagamento in contanti -nei limiti di legge- o a mezzo di assegno circolare o bonifico bancario (di cui l’acquirente dovrà indicare il nr. CRO, ovvero il codice riferimento operazione o fornire ricevuta indicante la non revocabilità dello stesso). Va detto, inoltre, che il pagamento con assegno o bonifico mantenendo la tracciabilità della transazione, va a beneficio di entrambe le parti (a tal fine si suggerisce che l’acquirente, per sua maggior tutela, inserisca quale causale del bonifico il modello del veicolo ed il numero di targa). Una volta verificato il pagamento si dovrà registrare il passaggio di proprietà del veicolo e, per fare ciò, occorrerà disporre di un atto di vendita. La prassi più diffusa è quella di usare quale dichiarazione di vendita il retro del Certificato di Proprietà (CdP) dell’auto, da compilarsi nelle apposite parti. Nulla vieta, comunque, che le parti abbiano stipulato la vendita in separato atto. La firma dovrà però in ogni caso essere autenticata da un funzionario a ciò abilitato, anche per attribuire all’atto data certa. Si potrà autenticare la firma presso i Comuni, i Notai, gli Studi di Consulenza Automobilistica abilitati come STA (Sportello Telematico dell’Automobilista) e gli uffici provinciali della Motorizzazione Civile. Una volta autenticata la firma del venditore, occorrerà presentare la pratica del passaggio di proprietà, preferibilmente agli sportelli STA ove, con un’operazione in tempo reale, gli addetti aggiorneranno sia i dati del PRA, che i dati della Motorizzazione Civile. Gli sportelli STA sono presenti negli Uffici Provinciali ACI PRA, ma anche negli Uffici della Motorizzazione Civile, in tutte le delegazioni Automobile Club d’Italia e presso gli Studi di Consulenza Automobilistica abilitati (cd. Agenzie pratiche auto). Per l’espletamento della pratica sono dovuti i costi fissi previsti per legge (determinati in base al numero di kilowatt/cavalli del veicolo ed alla provincia di residenza dell’acquirente) e, se ci si rivolge all’Automobile Club o ad un’Agenzia pratiche auto, occorrerà anche aggiungere la tariffa, stabilita in regime di libero mercato, del servizio di intermediazione. Se la richiesta del passaggio di proprietà non è stata presentata ad uno STA, trascorsi sessanta giorni dalla data dell’autentica della firma sull’atto di vendita, è opportuno verificare che il passaggio sia stato correttamente effettuato richiedendo una visura al PRA del veicolo. Se il passaggio di proprietà non è stato registrato, infatti, il venditore rimarrà formalmente intestatario del veicolo e continuerà a rispondere, salvo prova contraria, delle conseguenze collegate al presunto possesso ed uso del veicolo (ad es. violazioni del Codice della Strada, tasse automobilistiche non versate, nonché dei danni provocati a cose e/o persone). Si suggerisce infine che, in ogni caso, venditore e acquirente conservino in luogo sicuro una fotocopia dell’atto di vendita per ogni futura evenienza. AVVOCATO SERENA BAÙ I lettori che vogliano sottoporre domande su qualsiasi questione di carattere legale al nostro avvocato possono inviare una mail all’indirizzo [email protected] o scrivere a “L’avvocato risponde Giornale Altopiano, Via Monte Sisemol, 9 Asiago (VI)” La chiamano “Collezione Autunno-Inverno” ed è una sfida d’altissimo spessore tra i grossi nomi della moda internazionale: Chanel e Dolce & Gabbana, Giorgio Armani e Christian Dior, Benetton e Liu Jo, Nero Giardini e Blu Marine. Aguzzano l’ingegno, affilano le armi, tentano lo sguardo: il tutto per salutare l’avvento dell’autunno e dell’inverno vestiti con eleganza e non travestiti di sciatteria. Poco importa se ai respiri caldi della primavera e all’arsura dell’estate stavolta dovranno rispondere all’imprevedibilità colorata dell’autunno e alla raucedine fredda dell’inverno: per ogni stagione lo stilista riserva un picco di bellezza personalizzata perché nessuna stagione è uguale ad un’altra, come nessun uomo è mai la fotocopia di nessun altro. Ad ogni stagione è riservata la sua collezione, ossia quell’indice di bellezza che a nessun’altra s’abbinerebbe a puntino: l’arte è sempre una porzione di eleganza realizzata su misura. Eppure quaggiù ci si ostina a guardare all’autunno e all’inverno con quel pizzico di malinconica passione che s’addice alle liturgie funebri: il gaudio e l’ilarità dell’estate assolata cedono il posto alla tristezza e all’angoscia, al lento incedere dei passi e all’amarezza del sole che tramonta presto; il gaudio spensierato e la cordialità estiva sembrano soccombere all’autunno del sorriso e alla paura di un inverno ch’è sempre prodigo di scomodità. Tra le vie di paese la “collezione autunno-inverno” della natura tutto richiama eccetto che la bellezza e il fascino, la sensualità e lo splendore, la seduzione e il germoglio: laddove l’arte e l’estetica esprimono picchi di originalità inimmaginabile fin quasi a creare negli atelier capolavori riservati al ghiaccio invernale, l’uomo di città esprime la nostalgia di stagioni più adatte al sollazzo e alle buone intenzioni. Tant’è che si paragona volentieri – e forse con un pizzico d’ingiustizia – queste due stagioni al calare delle forze, al tramontare della giovinezza, all’inverno della malattia o alla canizie di giorni non più frementi di vitalità. Davvero strano lo sguardo che l’uomo riserva alla natura che, come stilista intrigante e invisibilmente operosa, risponde a modo suo, rilanciando la graziosità. Perché è dell’autunno il trascolorare dei faggi e il luccichìo della brina sull’erba, l’incantevole ingiallirsi delle foglie e il lento rincasare degli armenti, la dolcezza delle castagne e il decantarsi dell’uva pigiata. Così com’è dell’inverno l’alfabeto del riposo e della quiete, il silenzioso rinvigorirsi delle falde allo scendere delle prime nevi, il ringiovanimento degli aghi dei pini, il misterioso letargo delle talpe e delle marmotte, dei tassi e delle orse. E tutta quell’invisibile programmazione che la natura opera sotto le quinte della terra: l’organizzare gli accoppiamenti delle cerve e delle orse, il calendario delle lune e dei germogli, l’ordine d’uscita degli animali dalle tane, il programma di colorazione dei germogli e di nascita dei fiori. Anche in natura c’è una “collezione autunno-inverno”, necessaria per creare nostalgia e appetito di quella successiva, la “primavera-estate” i cui lineamenti nascono sempre nel grembo di un’apparente malinconia. L’uomo sembra non apprezzarla in versione “autunnoinverno”; forse per questo riserva il nascondimento agli anziani e ai malati, alla canizie e alla disabilità, alla malattia e alla povertà. L’uomo è un essere smemorato e saputello, così ambizioso da dimenticare che è d’inverno che la primavera si sveglia, è d’autunno che la terra ritrova la forza perduta. Come dall’uomo sconfitto germoglia sovente una sorgente di stupore d’insospettabile fascino e dall’uomo privo di forze si sprigiona una misteriosa energia. Le chiamano stagioni “morte” e c’abbinano sguardi tristemente appassiti; li chiamano uomini “finiti” e li guardano con pietà. Ignorando d’essere in fronte a dei capolavori di grazia e beltà. Don Marco Pozza l’Altopiano Sabato 9 novembre 2013 21 La voce degli 8 Comuni HOCKEY SU GHIACCIO All’Odegar in scena la “missione Continental” Dal 22 al 24 novembre la semifinale asiaghese. Obiettivo: vincere per puntare alla super final di Rouen Mentre sul binario del campionato viaggia a tutta il treno giallorosso (fresco, al momento in cui scrivo, della leadership in campionato dopo aver battuto per la terza volta il Valpusteria), all’orizzonte si profila l’attesissimo appuntamento con la semifinale di Continental Cup che andrà in scena sul ghiaccio dell’Odegar dal 22 al 24 novembre. Il Gruppo D che si giocherà ad Asiago vedrà i padroni di casa (che per l’occasione viaggeranno sotto una specifica sponsorizzazione, quella del Gran Moravia) incrociare bastoni e destini con tre compagini agguerrite: i russi del Toros Neftekamsk, formazione della seconda lega russa (la VHL), alla sua seconda partecipazione europea; i kazaki dello Yertis Pavlodar, vincitori della KVL ed al loro esordio sul palcoscenico europeo; i britannici del Nottingham Panthers, vincitori della Elite Ice Hockey League e qualificatisi vincendo imbattuti il girone di casa (B) regolando nell’ordine i lettoni dello Juniors Riga (punti 6), gli olandesi dell’HYS The Hague (3) e gli spagnoli del Bipolo Vitoria-Gasteiz (0). In contemporanea sul ghiaccio danese di Vojens, per il Gruppo E, si incroceranno i destini dei padroni di casa del SonderjyskE Vojens, dei bielorussi del Neman Grodno, dei norvegesi dello Stavanger Stagione 1997/98 1998/99 1999/00 2000/01 2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12 2012/13 Oilers e degli ungheresi del Dunaujvaros, vincitori in casa del gruppo C (con 8 punti) davanti ai polacchi del Cracovia Krakow (6), ai rumeni del Csikszereda (4) ed agli sloveni dello Slavija Ljublijana (0). Le vincenti dei due gruppi si qualificheranno per la Super Final che si giocherà dal 10 al 12 gennaio 2014 a Rouen per la quale sono già qualificate i Rouen Dragons (organizzatori) e gli ucraini del Donbass Donetsk (detentori della Coppa). Per quanto riguarda l’Asiago, i giallorossi sono alla loro sesta presenza sul palcoscenico della Continental Cup (2001/02, 2002/03, 2003/04, 2010/11, 2011/12 e 2013/14), manifestazione giunta alla sua 17^ edizione, e raggiungere la finale ed un possibile successo è dichiaratamente l’obiettivo principe della stagione per la squadra di John Parco che si è <attrezzata> anche per questo e che già ha <incassato> la Supercoppa e che a fine mese sarà impegnata anche nella semifinale di Coppa Italia. Nei precedenti tante emozioni e tanti sogni, ma anche tante delusioni, a partire dalla prima, storica, entusiasmante ed indimenticabile semifinale giocata in casa (23-25/11/01) con il passag- ALBO D’ORO Vincitore Super final disputata a Kosice (Slovacchia) Tampere (Finlandia) Ambrì Piotta (Svizzera) Kosice (Slovacchia) Ambrì Piotta (Svizzera) Berlino (Germania) Lions Zurigo (Svizzera) Zurigo (Svizzera) Lions Zurigo (Svizzera) Zurigo (Svizzera) Jokerit Helsinki (Finlandia) Lugano (Svizzera) Slovan Bratislava (Slovacchia) Gomel (Bielorussia) Zvolen (Slovacchia) Szekesfehervar (Ungheria) Lada Togliatti (Russia) Szekesfehervar (Ungheria) Yunost Minsk (Bielorussia) Szekesfehervar (Ungheria) Bars Kazan (Russia) Riga (Lettonia) Martin (Slovacchia) Rouen (Francia) Red Bull Salisburgo (Austria) Grenoble (Francia) Yunost Minsk (Bielorussia) Minsk (Bielorussia) Rouen Dragons (Francia) Rouen (Francia) Donbass Donetsk (Ucraina) Donetsk (Ucraina) gio del turno sfumato proprio all’ultimo (dopo uno spettacolare quanto sfortunato pareggio (4/4) col Lugano) a vantaggio del Milano che poi andò fino alla finalissima, miglior risultato di sempre per un’italiana. L’anno dopo ancora all’Odegar la semifinale (22-24/11/02) ma A&O Asiago che non va oltre la terza posizione. Nel 2003 l’avventura giallorossa si ferma nei quarti (17-19/10/03) a Rouen dove i giallorossi rimediano tre pesanti sconfitte e restano sconsolatamente ultimi a quota 0. Asiago che torna protagonista di una semifinale casalinga (la terza) nel 2010 (2628 novembre) ma ancora una volta si deve accontentare malinconicamente del secondo posto, battuto ai rigori dai danesi del SønderjyskE dell’indimenticato ex bomber Mario Simioni che vanno in finale. Ultima apparizione, ed unica (anche qui storica) qualifica- zione alla finale a quattro, nel 2012, ottenuta vincendo la semifinale disputata ad Herning in Danimarca (precedendo nell’ordine Dab.Docler, Herning Blue Fox e Sheffield Steelers) grazie ad uno scatenato Bentivoglio che mise a segno ben 5 marcature personali in tre partite. A Rouen (13-15 gennaio 2012) fu però una debacle, con l’Asiago battuto pesantemente in tutti e tre i confronti dai francesi padroni di casa (e poi vincitori della Coppa) del Rouen Dragons (6-0), dagli ucraini del Donbass Donetsk (2-6) e dai bielorussi dello Yunost Minsk (1-4), sconsolatamente ultimo a quota 0 punti. Per l’Asiago dunque due obiettivi in sequenza: ottenere (al quarto tentativo) la vittoria del girone casalingo per poi volare e sognare a Rouen, location da esorcizzare per i giallorossi che qui hanno fantasmi da scacciare ma anche un sogno da realizzare. Cesare Pivotto Sabato 9 novembre 2013 l’Altopiano 22 La voce degli 8 Comuni SPORT INVERNALI A Lusiana la grande Festa dello Sci Vicentino Capovolgendo una tradizione ormai consolidata da anni, l’annuale Festa dello Sci Vicentino, solitamente collocata all’inizio della primavera, stavolta trova spazio in autunno. Grazie alla disponibilità dell’amministrazione comunale di Lusiana ed all’impegno congiunto di Sci Club 7 Comuni-Siben Kommoinen supportato anche dall’altra società paesana, lo Sci Club Lusiana Monte Corno e, naturalmente dal Comitato Provinciale Fisi di Vicenza, il pomeriggio di domenica 27 ottobre si è trasformato in un successo di interesse e partecipazione. Circa trecento le persone provenienti da tutto il vicentino sciistico, oltre ai numerosi ospiti arrivati da altre aree del Veneto, ospitate nella palestra comunale. A conclusione del riuscito pomeriggio di festa, tutti i presenti hanno inoltre potuto apprezzare prodotti tipici grazie alle specifiche degustazioni presentate dalla Pro Loco Lusiana. Prima del via un minuto di silenzio per ricordare la figura di Mariuccia Potepan, presidente dello Sc Marzotto di Valdagno, scomparsa lo scorso aprile. Sergio Rigoni, responsabile provinciale dello sci nordico, si fa apprezzare, non è la prima volta, anche in veste di presentatore e sul suo indirizzo di saluto prende la parola Antonella Corradin Sindaco di Lusiana. “La nostra disponibilità rispet- to a queste iniziative – ha esordito – c’è sempre perché come amministrazione crediamo nel valore sociale ed educativo dello sport e di quello invernale in particolare. Mi auguro inoltre che sull’abbrivio di questa festa i due sci club operanti del nostro comune arrivino a collaborare sempre più strettamente nell’interesse della nostra cittadinanza”. Per parte sua Marco Dalle Nogare, assessore lusianese allo sport, ringrazia la disponibilità subito dimostrata dai due sci club quando si è prospettata l’opportunità di ospitare la festa. “Mi auguro – ha concluso – che l’occasione possa ripresentarsi anche in futuro”. Chiamato in causa, Renato Dal Ponte, presidente dello Sc 7 Comuni-Siben Kommoinen, ha ringraziato la Fisi vicentina per aver richiesto la collaborazione della sua società: “Abbiamo cercato di rispondere col massimo impegno”. Da Alberto Piccin, vice-presidente nazionale della Fisi, arriva invece un invito pressante. “La situazione generale e dello sport invernale italiano richiede a ciascuno di noi di aumentare l’impegno. E’ indispensabile per lavorare uniti e garantire così i rincalzi alle formazioni azzurre delle varie discipline” “Se in passato è accaduto che ci si sia cullati troppo sugli allori ora non possiamo più permettercelo”. Parola di Guido Carli consigliere Fisi referente per lo sci di fondo azzurro e giovanile. Ed aggiunge: “Dobbiamo lavorare sui giovani senza badare al risultato immediato ma proiettando il nostro impegno nel futuro programmando tutto a dovere. Solo così potremo avere ancora gli sponsor dalla nostra”. Sulla necessità di darsi da fare per far crescere i rincalzi si è soffermata anche Roberta Rodeghiero vice-presidente del Comitato Veneto Fisi ed anche da parte sua arriva un invito a considerare i vantaggi offerti dalla “nuova” tessera Fisi 2013-14. A Silvano Panozzo, presidente da parecchi anni del Comitato Fisi di Vicenza, il compito di tracciare un bilancio della stagione scorsa e di “inquadrare” quella ormai imminente. “Sul piano strettamente sportivo - questa la sua analisi - i risultati ottenuti dai nostri atleti si possono considerare soddisfacenti. Non altrettanto il tesseramento, in calo per una serie di ragioni incluso il mancato inserimento della responsabilità civile verso terzi fra le coperture assicurative garantite dalla Tessera Fisi. Speriamo – ha proseguito - che la nuova formulazione adottata quest’anno possa portare ad un riavvicinamento rispetto a quanti non l’avevano rinnovata. In ogni caso, nonostante la crisi, le società vicentine hanno in programma organizzazione di gare a carattere internazionale, nazionale, giovanile e master, segno che la loro vitalità non si è spenta. Il “grazie” va comunque esteso a sponsor, giudici, cronometristi e, più in generale, a chi ci dà una mano”. Sergio Rigoni ha quindi avviato la lunghissima serie di premiazioni previste dal programma. Molte le storie interessanti che ragazzi e ragazze, uomini e donne dello sci vicentino hanno saputo “raccontare” la scorsa stagione. Chi a suon di risultati di livello nazionale, chi, emergendo in ambito veneto o vicentino, chi migliorando rispetto alla stagione precedente o riprendendo a gareggiare dopo un infortunio, chi avviandosi per la prima volta nel mondo dello sport bianco di casa nostra. Ne è uscito un “collage” di tutto rispetto tenuto assieme da una “cornice” altrettanto significativa: la grande passione che anima un po’ tutti, indipendentemente dai ruoli interpretati. E’ questa la miglior garanzia per il futuro dello sport invernale vicentino targato Fisi. In presenza di una situazione generale e specifica così difficile, è emersa la volontà di non mollare lavorando “in squadra” ed a tal proposito ecco un primo dato positivo: i tre sci club operanti a Recoaro Terme hanno deciso di fondersi per unire le forze. A Lusiana, come in altre realtà, ci si sta seriamente pensando. Una delle strade per vincere la sfida della doppia crisi in cui molti sci club vicentini si trovano è anche questa. Renato Angonese GLI ATLETI PREMIATI Per il GSA Asiago: Sonia Basso e Roberto Martini; US Enego Lisser: Matteo Dalla Palma e Alessandro Frison; Sci Club Val Magnaboschi: Thomas Zovi, Giorgia Rigoni; Sci Club Marostica: Tullia Costacurta, Riccardo Dalla Palma, Isabella Vedove, Estella Venezian; Sci Clu Sei Campanili: Valentina Oro; U.S. Asiago Sci: Matilde Finco, Edoardo Moresco, Giorgia Alberti, Marta Cantele, Luca Rigoni, Aglaia Longhini, Marco Mosele, Francesca Gottardo, Elisabetta Cantele, Valentina Costa, Davide Cantele, Kristian Ronzani, Cristian Ronzani, Deborah Rosa, Alessandro Destro, Maria Grapiglia, Anna Longhini, Federico Mosele, Matteo Finco, Luca Maino, Letizia Rigoni; Società Campione Provinciale Fondo; CS. Vicenza: Zoe Tessarollo, Antonio Valente, Margherita Rigo, Mattia Trulla, Davide Filippi; S.C. Marzotto: Roberto Silvio Comale; Sci Cai Schio: Giulia Fabris Giulia, Societa Campione Provinciale Sci alpino, Luca Dal Maso; SC Recoaro: Asia Pianalto, Marianna Brunialti, Pietro Cornale, Massimo Orsato, Gabriele Sartori, SC Gallio: Camilla Henny Comazzi, Andrea Campregher, Cecilia Cavalloni, SamueleJanne Comazzi, Giulia Frison Emanuele Meneghetti, Mattia Frison, Andrea Pertile, Filippo Sartori, Marco Munari, Filippo Sambugaro, Daniele Plebs SC 2A Asiago Altopiano: Giorgia Parini, Michele Minuzzo, Lucrezia Pellizzari, Laura Ronzani, Vittoria Costa, Marco Minuzzo, Marco Cantele, Asia Anna Brunello; GAB Ski Group: Asia Zenere; Ski Team Altopiano di Asiago: Luca Ezio Pattanaro, Noemi Dalla Costa, Diego Dalla Costa, Giole La Spina; GSA Vicenza: Michele Vescovi; Banca Popolare di Vicenza: Giampaolo Frau. l’Altopiano Sabato 9 novembre 2013 La voce degli 8 Comuni EVENTI SPORTIVI 23 Sci nordico. Raduno giovanile ad Asiago Coppa del mondo di sci nordico è già cominciato il countdown “In Altopiano le strutture adatte per una buona preparazione” che già hanno dato buona prova della loro competenza e professionalità nei recenti Mondiali Masters svoltisi proprio ad Asiago. Ed è proprio grazie al successo riscosso con le gare mondiali di inizio 2013 che la Federazione Internazionale Sci e la FISI hanno deciso di inserire nuovamente Asiago tra le date della Coppa del Mondo 2013-2014. A capo del Comitato Organizzativo troviamo il Sindaco di Asiago, Andrea Gios, coadiuvato dai vice-presidenti Sergio Rigoni (U.S. Asiago), Fabrizio Dalle Ave (G.S.A. Asiago) e Franco Sella, Assessore allo sport. Dalla tappa asiaghese, dopo la dovuta pausa natalizia, la Coppa del Mondo tornerà all’estero il 28 dicembre con la premiere del Tour de Ski nella tedesca Oberhof. Sul piano prettamente agonistico, la sfida sembra essere tra due tra i più forti fondisti della scena mondiale, lo svizzero Dario Cologna e il norvegese Petter Northug, che hanno entrambi affermato come la stagione in arrivo sia quella in cui l’Olimpiade di Sochi rappresenti il maggior obiettivo. Tour de Ski e gare di Coppa del Mondo, tuttavia, sono appuntamenti da preparare con estrema cura, per giungere a febbraio al top di preparazione. E se da un lato Cologna ha macinato chilometri in alta quota e sugli skiroll nella sua Svizzera, Northug ha addirittura esagerato con l’allenamento tanto da essere costretto ad una sosta di alcune settimane. Vederli in gara sulla pista del Millepini sarà già di per se un grande spettacolo per cui varrà la pena esserci. F. F. Carlo Dal Pozzo, responsabile dello sci nordico per il Comitato Veneto della Fisi, è molto soddisfatto del lavoro svolto col suo gruppo di giovani, categorie aspiranti e junior, durante l’ultimo raduno atletico ospitato ad Asiago. “Un ringraziamento particolare – commenta il tecnico della “forestale” – va fatto alla Cooperativa Popolo di Rotzo, all’albergo “Vescovi” ed alla Cassa Rurale ed Artigiana di Roana. Senza il loro contributo sarebbe stato difficile organizzare questa fase finale della preparazione “a secco”. Ora - prosegue – utilizzeremo il prossimo ponte di Ognissanti per un raduno su neve al passo dello Stelvio, poi, sperando nella neve a quote “normali” si proseguirà col lavoro sino alla vigilia delle prime gare”. Che saranno….? “A Santa Caterina Valfurva, in Valtellina, l’ultimo week-end di novembre”. Con quali obiettivi il Comitato Veneto della Fisi ha impostato la stagione dello sci nordico giovanile di cui si occupa? “Intendiamo confermare i risultati delle stagioni più recenti dove abbiamo recitato un ruolo da protagonisti in ambito nazionale. Non sarà facile ma ci proveremo”. Durante i quattro giorni trascorsi nel capoluogo altopianese, ragazzi e ragazze, poco meno di una trentina, hanno lavorato sodo mettendo a frutto i suggerimenti degli allenatori di riferimento. Il programma includeva test sugli skiroll. Si è scelta la strada che da Rotzo conduce verso la Bocchetta di Campolongo trattandosi di percorso molto tecnico ed impegnativo. In grado, cioè, di scovare pregi e porre rimedio ai difetti rilevati sul campo. Per la corsa, la prova utilizzava la salita di cinque chilometri fra il laghetto di Roana ed il Buso della Neve. “Ad Asiago – racconta ancora Carlo Dal Pozzo – abbiamo avuto a disposizione la palestra per i pesi e per l’ hockey inline, pratica molto utile per affinare l’equilibrio. In altopiano abbiamo trovato le strutture giuste per quanto si era programmato”. Fra pochi giorni toccherà ai diretti interessati far valere in pista il lavoro precedente. R.A. Mancano 20 giorni all’inizio della Coppa del Mondo di sci di fondo. Si parte a fine novembre dalla finlandese Kuusamo con tre giorni di gare, dal 29 novembre al 1° dicembre. I successivi passaggi di Coppa saranno per la norvegese Lillehammer, per Davos in Svizzera e poi per Asiago, dove la Coppa torna in gara dopo 5 anni di assenza. Sabato 21 e domenica 22 dicembre il capoluogo dell’Altopiano ospiterà, come già ampiamente preannunciato anche su queste pagine, una sprint in tecnica classica maschile e femminile il primo giorno, seguite da una spettacolare team sprint alla domenica, il tutto sotto i riflettori dell’Eurovisione con la diretta sulle principali emittenti internazionali, il che non guasterà in fatto di promozione turistica durante il periodo prenatalizio. L’ultimo capitolo della massima serie ad Asiago fu nel 2008 quando si gareggiò alla Golf Arena, e il successo nella prova allora inserita nel Tour de Ski andò a Petter Northug e Charlotte Kalla, con gli azzurri Cristian Zorzi e Pietro Piller Cottrer quarto e quinto e Arianna Follis quarta. Questa volta si correrà sulla nuova pista “Millepini”, vicinissima al centro città, con 1400 metri a disposizione per le gare femminili e 1600 metri per quelle maschili, un impianto di innevamento artificiale all’avanguardia e tanto di illuminazione per la fruibilità notturna. L’organizzazione tecnica della due giorni di Coppa del Mondo ad Asiago è affidata alle società US Asiago e GSA Asiago, una cordata ben collaudata ed esperta che può contare su 200 volontari, vera ossatura del comitato, Gli obiettivi dello S.C. 7 Comuni di Lusiana Una settantina di Soci, una squadra agonistica comprendente atleti/e della categorie Baby, Cuccioli, Ragazzi, Allievi cui aggiungere i giovanissimi principianti. I tesserati sono lusianesi o provenienti dalla pedemontana. Un rilancio dell’attività associativa si è già manifestato col successo ottenuto organizzando la riuscita Festa dello Sci Vicentino 2013 dello scorso 27 ottobre. Questo l’attuale ritratto societario dello Sci Club 7 Comuni – Siben Kommoinen tracciato da suo presidente Renato Dal Ponte. “In vista della prossima stagione invernale – commenta il dirigente lusianese in carica da nove anni – stiamo valutando parecchie opzioni….”Quali sarebbero? “Innanzitutto la possibilità di una sempre più stretta intesa con l’altra società del nostro centro: lo Sci Club Lusiana Monte Corno. Abbiamo già iniziato con la Festa dello Sc Vicentino, vogliamo proseguire perché, con tempi e modi tutti da decidere, si potrebbe arrivare ad una futura fusione”. Sull’opportunità di unire le forze si è espressa positivamente anche il sindaco di Lusiana Antonella Corradin durante il suo intervento alla festa della Fisi berica, ma il “fronte operativo” del “7 Comuni” include anche altro…”Attualmente – prosegue ancora Renato Dal Ponte – per la nostra squadra agonistica possiamo contare su due allenatori: Alessio Poli ed Emanuele Borgo oltre alla collaborazione della Scuola Sci Kaberlaba di Asiago. Puntiamo ad ottenere buoni risultati sapendo però che non sarà semplice. In passato già ci siamo riusciti in particolare con Marco Manzardo e Luca Maino. Vogliamo naturalmente riprovarci”.E sul piano organizzativo? “Quest’inverno saremo per la prima volta sulle rinnovate piste di Val Formica-Cima Larici con un paio di gare di slalom baby e cuccioli del circuito giovanile della Fisi. Incluse nel calendario Fie (Federazione Italiana Escursionisti), proporremo altre due prove, sempre delle specialità tecniche dello sci alpino. Attendiamo una buona partecipazione di concorrenti e, soprattutto, di poter veder emergere qualche nostro giovane”. Renato Angonese Sabato 9 novembre 2013 l’Altopiano 24 La voce degli 8 Comuni CALCIO Il derby tra Canove e Stoccareddo: una bella e vera festa dello sport E’ finito in parità il primo derby dell’Altopiano tra Canove e Stoccareddo. 2 a 2 il risultato della partita giocata davanti ad un pubblico eccezionale di circa 600 persone. E’ stato un pomeriggio da segnare negli annali data l’eccezionalità della partita giocata in campo e sugli spalti come un grande momento di festa. Prima del fischio d’inizio c’è stato un gesto molto significativo da parte del Canove che ha consegnato allo Stoccareddo un mazzo di fiori in ricordo di Nicola Baù, grande tifoso e grande sostenitore, nonchè giovane dirigente dei bianco blu che è scomparso prematuramente circa un anno fa. Anche lo Stoccareddo ha avuto un bel pensiero per Nicola: una maglietta che i giocatori hanno indossato sotto la divisa con la scritta “Nik per sempre”. Una di queste magliette è stata consegnata a Morena e Moreno Baù, genitori di Nicola che attraverso il no- stro giornale vogliono ringraziare davvero tutti per l’affetto dimostrato verso il loro ragazzo. Tifo sfrenato sugli spalti su cui si specchiano tutti i colori della giornata: da una parte il giallo e il blu del Canove dall’altra il bianco e il blu dello Stoccareddo. Tra il pubblico si nota anche qualche spettatore speciale come ad esempio l’ex super presidente del Vicenza Calcio Pieraldo Dalle Carbonare, che in Altopiano e in particolare a Stoccareddo ha molti amici. Segna per prima la squadra del presidente Roberto Baù. Circa alla mezz’ora del primo tempo è infatti il giovanissimo Federico Baù (appena diciasettenne) ad insaccare. Si va al riposo con il meritato vantaggio degli ospiti che nel primo tempo hanno decisamente dominato l’incontro. Al ritorno in campo, il Canove sfodera tutta la sua grinta; prima pareggia con la rete di Filippo Cristofori e poi passa in vantaggio con Marco Rivello. Nei minuti finali sale il nervosismo in campo. L’incontro sembra ormai destinato a regalare la posta in palio al Canove, ma proprio allo scadere lo Stoccareddo agguanta fortunosamente il pareggio con Mauro Baù. “Ho visto un Canove più forte di noi – dichiara a fine incontro il mister dello Stoccareddo Sandro Baù – noi abbiamo fatto un bel primo tempo e poi abbiamo avuto paura di vincere. Da qui alla fine del girone d’andata puntiamo ad ottenere altri 6 o 7 punti, poi si vedrà, certo mi auguro di arrivare a fine campionato giocandomi i play off ancora in compagnia del Canove”. “Questo pareggio accontenta tutti – dichiara invece il presidente del Canove Giampietro Canalia – è stata una bella partita, sostanzialmente corretta. Un bello spettacolo anche quello che abbiamo visto sugli spalti”. Calcio a 5 Ottimo inizio di campionato per l’Immobiliare Stella Asiago Ottimo inizio di campionato per la compagine di calcio a 5 Immobiliare Stella – Asiago, che nelle ultime tre giornate del Campionato Regionale FIGC - serie D, ha centrato due vittorie consecutive, ottenute dopo partite giocate con molto agonismo, con il risultato sempre incerto e sempre sul filo di lana, ed un pareggio per 4 a 4, nell’ultima trasferta di Castelfranco Veneto. Risultati importanti, soprattutto per il morale, per la formazione asiaghese, che valgono il quinto posto in classifica generale. Nel prossimo fine settimana l’Immobiliare Stella - Asiago sarà impegnata in trasferta sull’ ostico terreno del Mason Vicentino, attuale capo classifica. Lunedì scorso si è invece giocata a Gallio la seconda giornata della Coppa Veneto, nella quale era in programma l’atteso derby tra l ‘Asiago ed il Gallio. La formazione asiaghese ha vinto, disputando una buona gara, contro la coriacea formazione locale. I prossimi impegni casalinghi , presso la palestra IPSIA di Asiago, sono in calendario per il giorno lunedì 11 novembre alle 21 per la disputa dell’ultimo turno della Coppa Veneto, sempre contro il Gallio. Vincendo, l’Immobiliare Stella – Asiago passerebbe il turno e accederebbe al girone finale. Il prossimo appuntamento casalingo valido per il Campionato Regionale di serie D, nel quale l’Asiago affronterà il Nove, è invece in programma venerdì 22 novembre con calcio d’inizio alle 21. Alessandro Cunico I Giovanissimi della Union LC Oggi vi parliamo della squadra dei “giovanissimi” dell’Union LC, la cui rosa è la seguente: portieri: Jhonny Pizzato e Tommaso Fusaro Baù; difensori: Eddi Boscardin, Gianluca Broglio, Federico Marolla, Lorenzo Rigoni e Leonardo Xillo; centrocampisti: Mattia Balduzzo, Sebastien Callegari, Antonio Girardi, Tommaso Pilati, Lorenzo Scarsella e Marco Xausa; attaccanti: Matteo Gozzi, Daniele Minuzzo e Denis Zanella. Il Girone A di andata del Campionato “Giovanissimi” della delegazione Distrettuale di Bassano ha avuto inizio il 29 settembre e i ragazzi si stanno comportando bene. E’ vero che hanno fatto il salto di categoria ma vorrei ricordare a tutti ed ai giovani atleti per primi che sono gli stessi ragazzi che 2 anni fa vinsero il Campionato Esordienti a 9 alle dipendenze di mister Moreno Maino. Li conosciamo bene: sono abituati a soffrire, a lottare, a sacrificarsi, a non aver paura! I nuovi tecnici li hanno conosciuti e li stanno utilizzando in campo in funzione anche della loro naturale crescita fisica e tattica adattandoli infine alle esigenze tecnico-regolamentari che la nuova categoria impone. Insomma i ragazzi ci sono, i tecnici anche, noi genitori pure e, per fortuna, anche una nuova Società. Se son rose, fioriranno! Un caloroso “buon lavoro” a tutti coloro, dirigenti e tecnici, che con rinnovato spirito di partecipazione hanno fatto sì che i ragazzi dei Comuni di Lusiana e Conco potessero continuare a praticare la disciplina sportiva più bella al mondo. Doveroso, infine, il ringraziamento a tutti i dirigenti e tecnici della società Junior Altopiano che per anni hanno fatto altrettanto. Giacomo Scarsella Sabato 9 novembre 2013 l’Altopiano 25 La voce degli 8 Comuni VOLLEY Va al Volley Cesuna il derby dell’Altopiano “Partita strana quella col Castellana. I primi due set, 25 a 13 e 25 a 11 per noi, non rispecchiano sicuramente il valore del Castellana, come avevo detto alle ragazze durante la partita. La loro è una squadra forte e di esperienza. infatti, appena abbiamo calato noi di un attimo, soprattutto in battuta e in errori gratuiti, ci hanno subito messo sotto e in attimo ci hanno ripresi. Buona reazione al quinto set quando sotto 7 a 3 siamo andati al cambio 8 a 7 per noi e poi vinto 15 a 13.” E’ il commento di coach Lucio Plebs dopo la vittoria al Tie Break del Volley Asiago Altopiano 2^ Divisone contro il Castellana San Pietro nella partita giocata sabato 26 ottobre all’IPSIA nel debutto in campionato. Partita anticipata da un’altra vittoria molto tirata per 3 a 2 dell’Under 16 contro l’Olimpia Perlena. Ma l’incontro più atteso degli ultimi quindici giorni era quello di martedì 29 al Palazzetto di Mezzaselva ovvero il derby dell’Altopiano tra le Under 18 del Volley Cesuna e del Volley Asiago Altopiano. La squadra di Alessandro Siviero ha retto per tre set, ma alla fine i tre punti sono andati meritatamente al Cesuna Under 18 di coach Fabio Munari. Tutto questo in un palazzetto di Mezzaselva quasi gremito dalle due tifoserie, e dove in un clima di assoluta festosità e serenità, si sono incrociate le due squadre altopianesi nella 5a giornata di campionato Under 18 girone E. Asiago che è partito bene portandosi sull’uno zero. Un equilibrato secondo set è stato poi risolto ai vantaggi da un Cesuna comunque in crescita Lucio Plebs Il coach Fabio Munari e ben disposto in campo, efficace negli attacchi e ben coperto in tutte le zone del campo. Cesuna che ha saputo tenere alta la guardia anche nel terzo set, con poche sbavature seppur con qualche errore in battuta, ma il sorpasso era nel- l’aria: 2 a 1. Il quarto set ha avuto poca storia, una sola squadra in campo che, senza troppi straordinari, ha conquistato tutta la posta in palio. Asiago che con questa sconfitta rimane a quota tre in classifica con il solo Sottoriva alle sue spalle. Bel balzo in avanti per la squadra di Munari che con i 3 punti in saccoccia si porta al secondo posto staccato di 4 lunghezze dal Cogollo che domina il girone. Lunga pausa di riflessione per un Asiago comunque in crescita ma si sa, quando i risultati tentennano il morale non ci guadagna. Importante per il trio Siviero-PlebsRigoni nei prossimi quindici giorni lavorare proprio su questo aspetto in vista del girone di ritorno. Proficuo il weekend appena trascorso nel quale le squadre del Volley Asiago Altopiano sono andate tutte a segno a iniziare con la vit- toria importante della 2a DIV in trasferta contro il Costabissara. Vittoria per 3 a 0 con parziali incoraggianti che danno punti e morale alle ragazze asiaghesi in vista del difficile incontro contro il Rossano previsto per sabato 9 Novembre. Tre punti che mantengono l’Asiago nelle zone alte della classifica, precisamente da solo al secondo posto e alle spalle proprio del Rossano, del Nove e dello Schio. Vittoria anche per le ragazze Under 16 nella difficile trasferta di Summano. Una vittoria ottenuta al tie break dalla squadra di Lovato che ha trovato nelle sue ragazze quello spirito di gruppo che non aveva di certo brillato nelle prime uscite di questo torneo. Infine vittoria da tre anche per le Under 14 nella partita d’esordio in AICS contro il Novale. Partita in cui coach Munari ha fatto ruotare tutte le dodici presenti a Valdagno e che ha consegnato una vittoria di buon auspicio per il proseguo di campionato. Tornano all’Odegar le gare federali di Pattinaggio artistico di figura “Tornano le gare Federali di Pattinaggio artistico di figura su ghiaccio ad Asiago”. Lo annuncia con soddisfazione il Circolo Pattinatori Asiago, società che fin dal 1951 promuove la disciplina del pattinaggio artistico su ghiaccio ed a cui è affidata l’organizzazione della prima Gara Regionale Triveneta della stagione (in contemporanea si terranno anche i test di idoneità) che si svolgerà sabato 16 e domenica 17 novembre a partire dalle 8. L’ingresso al pubblico è libero e, anche se i pattinatori sono i giovanissimi che appartengono alle categorie federali Esordienti, Principianti, Cadetti e Basic Novice, lo spettacolo è assicurato. “Sono tutti atleti che si allenano duramente, molti dei quali hanno il talento per essere le future promesse del pattinaggio artistico sul ghiaccio italiano. Tutti gli atleti, agli inizi della loro carriera, si sono cimentati in competizioni di questo livello” commentano il Presidente Giambattista Forte ed il suo vice, Gaetano Scuderi, che aggiungono “L’assegnazione di questo importante evento è arrivata grazie alla volontà del nuovo Consiglio Direttivo della Società di ritornare ad essere parte attiva all’interno della FISG, proponendosi come partner affidabile per organizzare una o più gare in Altopiano delle categorie Intersociali, Free e Federali”. Il nuovo Consiglio si è insediato la scorsa estate e si è subito messo all’opera, in continuità con il passato (il Presidente è sempre, come detto, Giambattista Forte), cercando però di rinnovare l’offerta e di organizzare al meglio la Società. Sport particolare, il pattinaggio di figura … “Il Pattinaggio Artistico di Figura è uno sport vera- mente speciale perché alla componente atletica e agonistica si lega intimamente quella creativa, musicale e spettacolare. Al pattinatore non sono richieste soltanto potenza e tecnica ma eleganza, armonia, musicalità e capacità espressiva. In aggiunta a salti, trottole e passi deve comporre anche un insieme finito: il programma che, come un balletto, prende vita dalla musica. Il pattinaggio lascia all’atleta un’assoluta libertà creativa permettendogli di esprimere, attraverso il movimento, i propri sentimenti e le p ro p r i e pulsioni. I bambini, oltre al divertimento e all’eccitazione di scivolare e di eseguire i primi salti, hanno l’opportunità di sviluppare il senso del ritmo e la coordinazione armonica dei movimenti”. Numeri ed obiettivi? “La Società conta circa 50 atleti nelle varie categorie ed è sempre al lavoro per promuovere lo sport del pattinaggio artistico su ghiaccio, proponendo corsi e lezioni individuali a vari livelli, dai primi passi fino alle categorie Federali, con insegnanti qualificati. Tra gli altri, ricordiamo che sono stati atleti del Circolo Pattinatori Roberta Rodeghiero e Filippo Ambrosini, che ora gareggiano a livello internazionale con ottimi risultati”. Invitando tutti a partecipare ed assistere a questa spettacolare manifestazione i dirigenti concludono: “Per poter sostenere la propria attività agonistica, il Circolo Pattinatori Asiago può contare sull’aiuto di tutti gli atleti e dei loro genitori, sempre pronti alle richieste del Direttivo, e dei numerosi sponsor che ogni anno offrono il loro importante contributo. Il Circolo Pattinatori inoltre ringrazia il Comune di Asiago (ed in particolare l’Assessore Franco Sella) che mette a disposizione gratuitamente alle società di pattinaggio artistico lo Stadio del Ghiaccio”. Cesare Pivotto Sabato 9 novembre 2013 l’Altopiano 26 La voce degli 8 Comuni Dopo il Training Nazionali, il Mondiale di Orienteering si presenta alle scuole del territorio Tra settembre e ottobre hanno svolto i loro campi allenamento sul territorio dell’Altopiano di Asiago i team delle nazionali di Italia, Svezia, Finlandia, Austria, Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Russia, Polonia, Bulgaria, Svizzera, Norvegia, Repubblica Ceca, Danimarca, Lituania, Giappone e i più forti Club esteri come Ifk Lidingo, Kalevan Rasti, Halden Ski Klubb, Sodertalye. Le nazionali sono state molto soddisfatte, anche al di là delle aspettative apprezzando la qualità organizzativa dei campi allenamento, la qualità di stampa delle mappe, i punti fissi in bosco e l’ospitalità del territorio. “Ovviamente il mondiale è il nostro ed il mio obiettivo per il prossimo anno – ha detto con il sorriso Matthias Kyburz (Team Svizzera) - è per questo che ci stiamo allenando molto e abbiamo testato anche i terreni di Asiago, molto belli e promettenti.” Il calendario di training ufficiali si chiude quindi qui per il 2013 ed i test riprenderanno a fine maggio. Nel frattempo non si ferma la macchina organizzativa, che ha tirato le somme di quelli che saranno i punti cruciali del Mondiale 2014. “Gli ingranaggi sono ben oliati – ha confermato Mazzeni (Presiedente del CO) – e sono certo che tutto procederà per il meglio.” In questo periodo si sta presentando alle scuole il concorso destinato agli studenti delle classi IV e V delle scuole primarie e alle classi delle scuole secondarie di primo grado presenti sul territorio degli altopiani di Asiago e Lavarone. La peculiarità sta nel coinvolgere direttamente la scuola nella creazione della mascotte di un evento dalla duplice finalità: sportiva e sociale. Si avviano così i ragazzi alla pratica sportiva attraverso la conoscenza del territorio locale con il supporto operativo dell’associazione locale Asiago 7 Comuni Ski Orienteering Klub per la parte sportiva, del Corpo Forestale dello Stato, Guide Ambientali e Museo didattico ambientale di Asiago per l’ambiente naturale e la storia. Numerose le iniziative collaterali al concorso, tra cui una mostra, il materiale merchandising del mondiale e un premio destinati all’Istituto di provenienza del disegno, per il miglioramento delle strutture sportive scolastiche. I ragazzi dovranno inviare i disegni entro il 20 dicembre. Gli organizzatori del Concorso nomineranno una giuria - composta da esperti del territorio, del mondo dell’orienteering, di didattica e di comunicazione, che sceglierà gli elaborati che colgono meglio lo spirito dell’iniziativa. A gennaio l’idea vincente sarà trasformata nella mascotte del mondiale che sarà presentata alla stampa. Proseguirà quindi l’attività nella scuola a primavera con una festa a giugno e la possibilità di provare i percorsi ed affiancare i campioni durante il mondiale. Grande inizio di stagione per il karate altopianese Ai Regionali Libertas, incetta di titoli e medaglie Non nevica ancora (fortunatamente) sul nostro Altopiano ma fioccano, eccome, le medaglie per il karate altopianese che parte a tavoletta e fin dalle prime due uscite di questa stagione dimostra subito grande qualità e grande intensità, frutto di un lavoro di programmazione e di continuità negli anni che caratterizza l’attività dell’A.S.D. Fuji-Yama Karate Do Sette Comuni. Sabato 19 e domenica 20 ottobre presso il Palazzetto dello sport di Caorle si è disputata la 22^ edizione della “Venice Cup”, gara Internazionale (Fijlkam) che ha visto la partecipazione di 1048 atleti presenti provenienti da 22 Nazioni e da 148 Clubs. Karate altopianese in buona evidenza, con l’ottimo bronzo di Lara Pozza (3^ classificata fra gli Esordienti/B – 62 kg, mentre nei Cadetti + 54 kg si è fermata al 5° posto) e diversi altri piazzamenti di tutto rispetto e valore: il 5° posto di Lisa Crestani (Esordienti/B -62 kg), Sara Finco (Esordienti/A – 60 kg) e Giorgia Ambrosini (Esordienti/A – 53 kg); 7° posto invece per Davide Bedin (Seniores – 67 kg), 9° posto per Nicola Rossi (Seniores – 84 kg), 11° posto per Matteo De Pellegrin (Juniores – 68 kg) e per Claudio Pozza (Seniores – 84 kg), 15° posto per Sabrina Stella e Raffaele Spista (Esordienti/ A nelle rispettive cat. di peso) e 19° posto per Younes Nicolò Rachid (Esordienti/A - 55 kg). Domenica 27 ottobre il Palazzetto dello Sport di Bassano del Grappa ha ospitato i Campionati Regionali della Libertas e per il sodalizio altopianese arrivano le prime (e che) soddisfazioni: 5 ori, 4 argenti e 5 bronzi ed il primato per Società nel medagliere nella specialità del kumite (combattimento). Questo il dettaglio: Medaglia d’oro e titolo di Campioni Regionali per Younes Nicolò Rachid (Esordienti 12-13 Kumite 55kg), Lara Pozza (Cadetti 14-15 Kumite 54kg), Matteo Rigoni (Cadetti 1415 Kumite 70kg), Davide Bedin (Seniores 18-35 Kumite -67kg) e Nicola Rossi (Seniores 18-35 Kumite -84kg). Medaglia d’argento e Vice Campioni Regionali: Sara Finco (Esordienti 12-13 Kumite -60kg), Lisa Crestani (Cadetti 14-15 Kumite 54kg), Matteo De Pellegrin (Juniores 16-17 Kumite -68kg) e Claudio Pozza (Seniores 18-35 Kumite -84kg). Medaglia di bronzo per Sabrina Stella (Esordienti 1213 Kumite -47kg), Edoardo Bagnara (Esordienti 12-13 Kumite -61kg), Susanna Rigoni (Esordienti 12-13 Kumite -53kg), Raffaele Spista (Esordienti 12-13 Kumite -50kg) e Andrea Frigo (Cadetti 14-15 kumite - 52kg). Quinto posto, infine, per Giorgia Ambrosini (Esordienti 12-13 Kumite 53kg). Cesare Pivotto l’Altopiano Sabato 9 novembre 2013 Alla ricerca del... personaggio perduto No, no, non si tratta di Suor Zeffirina (vedere su “Asiago, Ieri, Oggi, Domani” dell’estate 2011 un vivace ritratto di Gastone Paccanaro di quella che fu per tanti anni l’amatissimo ”cane da guardia” dell’Ospedale di Asiago.) ma di un “personaggio” che in qualche modo la riguarda. La storia è nota ma non a tutti. Riassumo: ai tempi dell’ampliamento dell’Ospedale di Asiago (anni ’70), la Legge di finanziamento prevedeva che una percentuale del costo delle opere dovesse essere dedicata ad un’opera d’arte. Dopo regolare concorso nazionale, la Commissione ( di cui faceva parte anche il sottoscritto) presieduta dal dott. Valcanover della Sovrintendenza ai Beni Artistici della Regione, assegnò i premi: all’artista Giorgio Scalco di Schio (ma con radici asiaghesi ), per le vetrate artistiche; all’artista Roberto Lanaro di Molvena per una Crocifissione in ferro crudo (per quanto mi riguarda , di straordinaria se pur drammatica bellezza). Ed ecco il primo “ personaggio” che in verità, più che la solita e gratificante figura del Cristo, voleva rappresentare il “dolore”, quello indicibile, quello universale..in poche parole.. quello dell’uomo ridotto a una larva, precipitato nell’abisso della disperazione e della sofferenza . All’arrivo della scultura, Suor Zeffirina (ecco il secondo personaggio che salta fuori), dopo un concilio con le altre consorelle, partì all’attacco: ”Quel Cri- 27 La voce degli 8 Comuni In montagna si sta proprio bene e l’autunno è la stagione migliore La cappella dell’ospedale di Asiago sto è troppo drammatico (?)..va sostituito con uno di nostro gradimento...” Il povero Paccanaro, autorevole referente dell’Ospedale, si rese conto che di fronte alla “Gestapo” non restava che l’onore delle armi e con arguta diplomazia dispose che... Tralascio i dettagli e vengo al sodo, tanto Suor Zeffirina guarda giù e sorride: il “povero Cristo” venne murato vivo (?) all’interno dell’abside della Cappella dell’ospedale, dove tutt’ora giace dietro una sottile parete di gesso (ma se fosse stato trafugato..il riferimento con la storia ci sarebbe...?) Cosa fare? Mah! Proposta : ...aspettare il terzo giorno ...farlo resuscitare...e deporlo (?) in mezzo al bosco, o nel nuovo Ospedale che mi auguro contenga un luogo di silenzio e meditazione anche sulla morte di cui, magari controvoglia, dovrà prima o poi occuparsi. Con la consueta ironia che, forse unica, ci salverà… Paolo Lorenzi Chi ha detto che in montagna non si sta bene?Personalmente non scambierei residenza con nessun altro paese o città del mondo, p e rc h é q u i a R o t z o ( 1.000 s.l.m.) sto benissimo. Se penso al caldo torrido di questa estate in molte città (40°), mi vengono i “brividi”; qui, al massimo siamo arrivati sui 25°/28°, ma sempre arieggiati grazie alla vicinanza dei boschi.Certo ci sono anche dei disagi nel vivere in montagna: lunghi inverni, nevicate, f re d d o , e c c . , d i s t a n z a dalle città e uffici (Tribunale, Ufficio Entrate, ecc), ma a mio avviso non c’è paragone con i v a n t a g g i d e l v i v e re i n paesi di montagna, specialmente qui sull’Altopiano che è stato paragonato a una “piccola Svizzera”.Le n o s t re m o n t a g n e c h e non vanno oltre i 2000 metri di altitudine, danno fiato, mentre le pur bellissime e stupende Dolomiti mozzano il fiato, come ha scritto Mario Rigoni Stern.Qui le passeggiate ed escursioni organizzate sono accessibili a tutti, fatto salvo il tempo di percorrenza. Siamo in autunno e il paesaggio mostra tutti i suoi colori, versanti interi con distese di faggi rosso vermiglio, il giallo arancione degli ace- ri, il verde scuro degli abeti, il trascolorare dei larici color oro. Per me l’autunno è la stagione migliore per la sua policromia di colori. Quando è freddo si sta bene nelle cucine ben riscaldate con il faggio, oppure vicino ai caminetti e alla stuba. Lasciamo pure che fuori nevichi, perché ogni nevicata è una meraviglia, specialmente quando i fiocchi turbinano prima di posarsi a terra. Insomma per non tirarla lunga, ripeto la citazione di Tito Livio storico romano e repubblicano “Hic manemus optime”, qui stiamo benissimo. Edoardo Sartori A chiunque tu sia… grazie! Commemorazioni speciali ad Asiago Da un anno a questa parte, la pensione mi ha fatto scoprire un mondo tutto nuovo; il mondo di internet. Sono di origini altopianesi e quando posso torno in Altopiano nella vecchia casa dei miei avi, per passare qualche giorno con i miei paesani. Su facebook, ho potuto entrare a far parte di molti gruppi legati all’immagine dell’Altopiano, ma da circa un mese è nata una nuova pagina “io c re s c i u t a in altopiano di asiago”. Questa è gestita da una ragazza che racconta le v i c e n d e d e l l a p ro p r i a vita nei boschi e nei paesi della nostra terra. Da quando la seguo, mi sembra di essere ritornata giovane. La sua semplicità nel raccontare la vita e i sacrifici di una donna di montagna, mi ha fatto ritornare indietro nel tempo, quan- Ci giunge in redazione una strana lettera che, come primo effetto, ci spinge ad andare a vedere e osservare bene, nonchè a fotografare “l’opera” che trova posto al centro della nuova rotonda di via Verdi ad Asiago… Ogni commento da parte dei nostri lettori sull’argomento è ben accetto. Tutta la popolazione dell’Altopiano è invitata alla ormai prossima cerimonia di inaugurazione del monumento ” l’Urlo del Tacchino” di E. Munch che sarà celebrata a breve sul Colle Hodegar alle porte della Città. Alla presenza delle autorità politiche, religiose e militari e delle Associazioni FloroFaunistiche territoriali con i loro Labari, renderà l’onore delle armi un drappello di pochi fanti della gloriosa 101° Brigata Aviotrasportata ” Tacchini d’Italia”- scampati alla feroce mattanza razzista del Natale 2012. Si consiglia il paletò scuro. Caporale in congedo Primo Tacchino do anch’io vivevo con il ritmo delle stagioni, quando non era presente tutto questo consumismo sfrenato e l’orologio non era un obbligo. Data la riservatezza e l’anonimato della curatrice di questa pagina, la ringrazio pubblicamente, sperando che legga questo articolo, consigliandole di rimanere sempre così semplice perché, anche se giovane, ha già capito molte cose dalla vita. Anna CINEMA CINEMA Sabato 9 novembre 2013 l’Altopiano l’Altopiano 28 La voce degli 8 Comuni I lettori ci scrivono “Un albero per ogni “giusto” dell’Altopiano” Non so se sia possibile definire “bella” una cerimonia funebre: potrebbe sembrare inopportuno e irriguardoso, date le circostanze. La bellezza non si accompagna mai alla morte, come la luce non si accompagna mai al buio: sono concetti opposti, che si escludono. Ma la Messa di congedo del nostro amico Sergio Stella è stata qualcosa che con la bellezza, nel senso più alto del termine, aveva molto da spartire. La moltitudine della gente presente, tale da rendere piccolo e quasi angusto il pur imponente duomo diAsiago; il ricordo del celebrante e dei molti, in rappresentanza di gruppi, associazioni o semplicemente amici, che hanno volu- to parlarci di Sergio con interventi profondi, commoventi, umani; le preghiere, le letture dedicate, i canti stupendi della Corale di Asiago, in grado di far vibrare non solo le vetrate del duomo ma anche le corde più alte delle nostre anime. Osservavo la gente, attenta, partecipe, riempire ogni angolo del duomo e intuivo come ognuno di loro avrebbe fortemente voluto, se solo fosse possibile, prendersi sulle proprie spalle parte del dolore che gravava sui familiari, per sollevarli e attenuarne il peso. Pensavo a quanto ricca sappia an- cora essere la nostra comunità in momenti come questi: quello che vedevo era un vero e proprio abbraccio collettivo in grado veramente di lenire, rincuorare, sollevare. Pensavo anche a tutte quelle persone, come Sergio, che nel corso degli anni hanno lasciato una traccia positiva di sé nel nostro Altopiano,migliorandolo in qualche aspetto o distinguendosi comunque per idee o comportamenti tali da farli diventare figure di riferimento. Pensavo a come sarebbe bello, e giusto, ricordarne la memoria, per impedire che il tempo stenda lenzuolate di dimenticanza su persone oltremodo degne. Si potrebbe piantare un albero per ognuno di loro, sul modello del Giardino dei Giusti di Gerusalemme, e creare ad Asiago un piccolo parco che raccolga la memoria degli Altopianesi degni di essere ricordati. Alberi da accarezzare, quando sono ancora giovani, e da abbracciare, quando saranno cresciuti. Sicuramente una betulla o un larice dovranno perpetuare il ricordo del grande Mario Rigoni Stern, e un faggio, pianta forte, onesta, dai mille usi, ricordarci per sempre la grandissima figura del maestro Patrizio. Penso anche a Don Antonio Bortoli, fondatore della Cooperativa San Matteo, che ha dato risposte a molte famiglie in difficoltà, ma ci può stare un medico condotto particolarmente innamorato del proprio lavoro o un’ostetrica che ha fatto del proprio operare una missione di vita. Un amministratore, anche, se ha arricchito la propria comunità con scelte lungimiranti, intelligenti, coraggiose, fatte a favore della popolazione, magari finendo il proprio mandato più povero di prima. Dovranno essere persone che hanno fatto molto di più di quanto era in loro dovere fare, e perseguito il bene sempre e comunque, come Sergio Stella. Immagino già come dev’essere bello fermarsi ad Asiago per qualche impegno e poter dire, prima di rientrare a casa: adesso vado ad abbracciare Mario, Patrizio, Sergio ... Sergio Marangoni Nessuno muore sulla terra finchè vive nel cuore di chi resta La tragica scomparsa di Caterino Baù Una fatalità, un attimo, un momento che può essere letale. Lo è stato per Caterino Baù, pensionato di 63 anni. Viveva a Borgaro Torinese nei pressi di Torino, ma era originario del nostro Altopiano, precisamente della Zaibena, piccola contrada abbarbicata sui monti sopra a Stoccareddo. Un uomo buono, gentile, di quelli che non riescono a negare il proprio aiuto a nessuno. È stato disponibile an- che in quel fatidico 29 ottobre, quando un amico gli ha chiesto un consiglio per la sistemazione di un mezzo pesante, un bus, che non riusciva proprio ad aggiustare, ma il destino, puntuale come spesso accade, ha voluto che quella riparazione fosse l’ultima. Caterino è rimasto schiacciato a causa del cedimento del puntello che sorreggeva il mezzo. Non c’è stato più nulla da fare, la parte superiore del corpo completamente schiacciata. Sul posto sono intervenute tutte le autorità e dato che l’uomo era in pensione il Pm ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo. Grande lavoratore, Caterino Baù ha fatto il meccanico di mezzi pesanti per tutta una vita. Chi lo conosceva lo descrive come un uomo buono, mite, gentile e cordiale con tutti. Era molto legato alla sua fa- miglia, alla moglie Mariella e ai tre figli Fabio, Francesca e Giulia, ma anche alla sua amata Zaibena, suo paese natale, in cui ritornava appena aveva un po’ di ferie o del tempo libero e in cui trascorreva le estati; ormai in pensione sognava di ritornare a vivere stabilmente sull’Altopiano, insieme ai suoi fratelli e a sua sorella, tra i monti che tanto amava, per andare a caccia o semplicemente passeggiare nei boschi o osservare gli uccelli. Perché in quel piccolo paese, con quel panorama unico ci si sente liberi proprio come un maestoso uccello migratore ed è così che mi piace immaginarlo, libero di vegliare sulla sua famiglia, di scorrazzare sopra i boschi. Ciao Caterino… Giulia Rigoni ALICE MARIA CANTELE (SEDALIA) ELISABETTA CADO’ ved. CANTELE di anni 89 STEFANO FINCO di anni 64 ANTONIA RIGONI di anni 89 MARIO CERA di anni 85 Lascia la moglie Margherita Giacomazzi, i figli Susy e Samuele, il fratello Giovanni, i cognati, i nipoti e tutti i parenti. GAIANIGO, 25 Ottobre 2013 Lascia i figli Gianni con Daniela, Lorella con Danilo, i nipoti, la sorella Ninetta, la signora Rodica e parenti tutti Lascia la cognata, i nipoti, i pronipoti e parenti tutti. GALLIO, 24 Ottobre 2013 CAMPOROVERE, 2 Novembre 2013 OTTAVIO MARTINI (Caporale) di anni 79 Lascia i figli Antonella, Ugo, Loredana, Marco, Elisabetta, le nuore, i generi, i cari nipoti, le sorelle Cea e Dina, e parenti tutti. GALLIO, 2 Novembre 2013 di anni 91 Lascia la sorella Lidia, il fratello Antonio con Nelly, le nipoti Annick e Paola, parenti e amici tutti. ROANA, 29 Ottobre 2013 Lascia i figli Caterina, Antonio e Aldo, le nuore, il genero, i nipoti e parenti tutti. LUSIANA, 30 Ottobre 2013 Inviate il ricordo dei vostri cari all’indirizzo e-mail redazione.altopiano @tiscali.it oppure tramite posta indirizzata a: l’Altopiano via J.Scajaro 23 Asiago (inserzioni gratuite) l’Altopiano Almanacco per due settimane Sabato 9 novembre 2013 29 La voce degli 8 Comuni a cura di Giovanni Dalle Fusine Da sabato 9 a venerdì 22 novembre Il 9 novembre è il 313º giorno del calendario gregoriano. Mancano 52 giorni alla fine dell’anno. Sabato 9 S. Oreste Domenica 10 S. Leone Lunedì 11 S. Martino Martedì 12 S. Renato Mercoledì 13 S. Diego Giovedì 14 S. Giocondo Venerdì 15 S. Alberto Sabato 16 S. Margherita Domenica 17 S. Elisabetta Lunedì 18 S. Oddone Martedì 19 S. Fausto Mercoledì 20 S. Felice Giovedì 21 Pres. di Maria Verg. Venerdì 22 S. Cecilia Il 9 novembre il sole nel vicentino sorge alle ore 7.04, passa in meridiano alle 11.57 e tramonta alle 18,50. Il 22 novembre il sole sorge alle ore 7.22 e tramonta alle 16.37 Un santo per volta, Santa Margherita (16 novembre). Figlia di Edoardo, re inglese in esilio per sfuggire all’usurpatore Canuto, Margherita nacque in Ungheria intorno al 1046. Sua madre, Agata, discendeva dal santo re magiaro Stefano. Quando aveva nove anni suo padre poté tornare sul trono; ma presto dovette fuggire ancora, questa volta in Scozia. E qui Margherita a 24 anni fu sposa del re Malcom III, da cui ebbe sei figli maschi e due femmine. Il Messale romano la descrive come «modello di madre e di regina per bontà e saggezza». Si racconta che il re non sapesse leggere e avesse un grande rispetto per questa moglie istruita: baciava i libri di preghiera che la vedeva leggere con devozione. Caritatevole verso i poveri, gli orfani, i malati, li assisteva personalmente e invitava Malcom III a fare altrettanto. Già gravemente ammalata ricevette la notizia dell’uccisione del marito e del figlio maggiore nella battaglia di Alnwick: disse di offrire questa sofferenza come riparazione dei propri peccati. Morì a Edimburgo il 16 novembre 1093. Etimologia: Margherita = perla, dal greco e latino. La Chiesa la venera come santa dal 1691. Che tempo avremo nei prossimi giorni? Tra il 13 e il 14 novembre: tempo diffusamente instabile un po’ su tutto il territorio con piogge sparse, ma le piogge più frequenti e insistenti interesseranno le regioni del medio Adriatico e quelle centrali appenniniche. Fenomeni più irregolari altrove, con maggiori schiarite e sole più presente sui settori tirrenici e sulla Sardegna. Le temperature sono previste in calo intorno alle medie stagionali, con massime sui 13/17° in pianura al Nord, fino a 18° al Centro e sui 18/20° al Sud. Tra il 15 e 17: sull’Italia il tempo si presenterà sempre molto instabile con nubi e piogge diffuse ma in concentrazione sulle aree centromeridionali adriatiche e localmente sulle isole maggiori. Tempo generalmente asciutto e soleggiato al Nord e sul medio e alto Tirreno, salvo addensamenti e qualche pioggia su Est Alpi. Temperature in calo per venti più freddi da E/NE con possibilità di locali nevicate intorno ai 1000 m sul Centro Appennino o anche sotto, e fiocchi a 6/700 m su Est Alpi. Tra il 18 e 19: più nubi e piogge sparse al Nord, sulle isole maggiori e al Sud; meglio al centro con maggiore soleggiamento salvo nubi e piogge più deboli e localizzate; verso fine periodo nubi e piogge più diffuse da Nord a Sud. Locali nevicate anche sotto i 1000 m. sulle Alpi. Frutta e verdura di stagione: la zucca. Con il termine zucca vengono identificati i frutti di diverse piante appartenenti alla famiglia delle Cucurbitacee, in particolare alcune specie del genere Cucurbita (Cucurbita maxima, Cucurbita pepo e Cucurbita moschata) ma anche specie appartenenti ad altri generi come ad esempio la Lagenaria vulgaris o zucca ornamentale. La zucca è comunemente usata nella cucina di diverse culture: oltre alla polpa di zucca, se ne mangiano anche i semi, opportunamente salati. La zucca è un ortaggio che si presta a mille ricette: si consuma cucinata al forno, al vapore, nel risotto o nelle minestre, fritta nella pastella. Dai semi si ottiene un olio rossiccio usato in cosmesi e cucina tradizionale. Nei paesi anglosassoni la zucca è utilizzata per la costruzione della Jacko’-lantern, caratteristica lanterna rudimentale utilizzata durante la festa di Halloween per scacciare Spiriti maligni che secondo la leggenda vagano sperduti sulla terra e si dice che se una persona o un animale posseduto da uno di questi spiriti si avvicini alla casa in cui è presente una zucca quest’ultima si illumini di un azzurro intenso e lo spirito che tenta di entrarvi viene intrappolato nella fiamma della zucca La zucca è stata importata in Europa dai coloni spagnoli dall’America. Astrologia e numeri: i nati il 16 novembre. Uomini e donne nati il 16 novembre hanno un senso naturale dell’autorità e del modo migliore per esercitarla: molti sono considerati ottimi direttori o manager, sia in famiglia sia nel lavoro, mentre altri rendono al meglio come allenatori di una squadra o consiglieri di una società o di un gruppo sociale. La loro autorità non viene mai messa in discussione, dal momento che essi sono abbastanza saggi da evitare di far nascere risentimenti o ribellioni e generalmente sanno prendere le decisioni nell’interesse del gruppo che rappresentano. I nati il sedicesimo giorno del mese sono governati dal numero 7 (1+6=7) e dal pianeta Nettuno. Di solito chi è governato dal numero 7 ha difficoltà a concretizzare le proprie idee e perde facilmente il contatto con la realtà: nel caso dei nati il 16 novembre, però, tale caratteristica riguarda solo le personalità meno mature o che hanno arrestato il proprio processo evolutivo. Pregi: autorevole, efficace, comprensivo. Successe tanti anni fa: il 18 novembre 1928 nasce Topolino, famoso fumetto e cartone animato. Nato dalla matita di Walt Disney, in collaborazione con Ubbe Ert Iwerks e la moglie Lillian Bounds. In realtà Topolino (nome originale Mickey Mouse) debuttò in “Plane Crazy” il 15 maggio 1928 in una proiezione privata e successivamente in “Steamboat Willie” e “Gallophin Gaucho”; si trattava di cartoni animati brevi, in bianco e nero e senza il sonoro, ma non furono molto considerati. Il debutto ufficiale fu nel novembre 1928 in un film sonoro dal titolo “Steamboat Willie” al Colony Theatre di New York. La voce di Topolino fu proprio di Walt Disney. Il 13 gennaio del 1930 uscì la prima striscia che fece debuttare Topolino nel mondo dei fumetti. In realtà, il nome Mickey Mouse fu scelto dalla moglie di Walt Disney (Lillian Bounds), lui voleva chiamarlo Mortimer Mouse. Novembre, poesia di Giovanni Pascoli. Gemmea l’aria, il sole così chiaro, che tu ricerchi gli albicocchi in fiore, e del prunalbo l’odorino amaro senti nel cuore... Ma secco è il pruno, e le stecchite piante di nere trame segnano il sereno, e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante sembra il terreno. Silenzio, intorno: solo, alle ventate, odi lontano, da giardini ed orti, di foglie un cader fragile. E’ l’estate fredda, dei morti. DISTRIBUTORI DI TURNO NEI GIORNI FESTIVI Domenica 10 novembre ASIAGO: Q8 - Località Mosele FOZA: TOTAL – Via Lazzaretti, 24 Domenica 17 novembre ASIAGO: ESSO – Via Verdi, 62 ENEGO: MOVE 2 – Via Roma ARIETE E’ in arrivo qualche cambiamento positivo, purché sappiate favorirlo con iniziative adatte, che forse non sono proprio quelle che avete in mente. Chiedete consiglio a una persona che merita la vostra fiducia, evitando di fare confidenze a chi non conoscete a fondo. TORO In attesa di raccogliere maggiori elementi di giudizio, vi conviene stare a guardare senza arrivare a conclusioni che potrebbero rivelarsi prive di fondamento. Questa cautela è necessaria soprattutto in amore, settore a rischio di sviste GEMELLI Siete nella condizione migliore per rendervi conto di quel che sta accadendo, e correre rapidamente ai ripari, tornando a dominare una situazione che rischia di sfuggirvi di mano. Nel lavoro e negli acquisti siate cauti. CANCRO Il vostro ottimismo può aprirvi le porte di nuove esperienze importanti in tutti i settori, fate però una scelta che vi consenta di sfruttare al massimo le sollecitazioni degli astri, che vi daranno i giusti suggerimenti. LEONE Un rapporto importante rischia di sfuggirvi di mano per pura distrazione verso le esigenze del partner o di chi vi interessa. Avrete ottime occasioni di farvi valere, cercate di sentirvi impreparati quando arriverà il momento giusto. VERGINE Il vostro equilibrio e il vostro buonumore sono contagiosi e riuscite a comunicarli a chi vi sta vicino, anche se fa le bizze. Questo vi sarà utile soprattutto in amore, dove vi servirà la massima cautela per non cadere nella polemica. BILANCIA Siete sostenuti dagli astri che favoriscono non soltanto l’amore e il sesso, ma anche i piccoli affari, che tanto vi piacciono. In questi potreste trovare non soltanto uno svago, ma anche qualcosa di più. SCORPIONE Il successo in vari campi è possibile, ma non a portata di mano. Nell’amore, se il partner fa il broncio, pensate a riconquistare il suo interesse con un gesto di generosità, che metta in evidenza il vostro buongusto. SAGITTARIO Valutate in quale settore è arrivato il momento di fare una rinuncia o di affrontare una spesa coraggiosa. Nell’amore avrete la piacevole sorpresa di avere avuto ragione su un argomento controverso e il partner ve lo riconoscerà. CAPRICORNO Non vi mancheranno occasioni per avere successo: scegliete, dunque, l’amore se volete l’amore, oppure il sesso, o le gratificazioni nel lavoro o negli studi, a seconda di quel che vi interessa. Gli astri vi sostengono spianando la strada da ogni ostacolo: riflettete però sugli errori del passato, per evitare di ripeterli. ACQUARIO Potete ancora contare sul favore degli astri che non soltanto rallegrano l’atmosfera generale, ma vi offrono anche qualche svago insperato e piacevoli gratificazioni d’amore e di sesso, da accogliere come doni del destino. Se non volete ingrassare tenetevi invece lontani da ogni pericolosa tentazione gastronomica. PESCI Non vi manca l’energia per affrontare con successo ogni problema, sia pratico che affettivo. Non vi limitate però a sfruttare il vostro coraggio: fate anche un’attenta valutazione di ogni particolare. Negli affetti avrete forse qualche dubbio, ma potete togliervelo mettendo in campo la sincerità e la vostra integrità morale. FARMACIE DI TURNO Dalle ore 8.45 di sabato 9 alle ore 8.45 di sabato 16 novembre GALLIO: Farmacia di Gallio snc del dr. Stefano Dalla Valle - Via Prestinari, 34 Dalle ore 8.45 di sabato 16 alle ore 8.45 di sabato 23 novembre CANOVE: Farmacia Bosio del dr. Leonardo Bosio & C. snc – Via Roma, 33/a CONCO: Farmacia della dr.ssa Monica Federici – Piazza S. Marco, 23 l’Altopiano Sabato 9 novembre 2013 30 La voce degli 8 Comuni La classe 1953 ha festeggiato i sessant’anni Quelli del ’53 dell’Altopiano si sono trovati all’Hotel Paradiso sabato 26 ottobre per la tradizionale festa che ogni anno in autunno permette di ritrovarsi con i propri “classe” per ridere scherzare e far festa in compagnia. Una tradizione tipica dell’Altopiano che usualmente si svolge in autunno a partire dal diciottesimo anno di età, quello in cui, quando vigeva la leva obbligatoria, i giovani maschi venivano chiamati a prestare il servizio militare. In alcuni paesi quali Rotzo, Roana, Canove, Cesuna la prima festa della classe è ancora la “Festa della Coscrizione” che dura più giorni, le cui caratteristiche fondamentali sono l’uso di un “carro” addobbato con rami di abete e altri “segni” (scritte, bandiera tricolore, ecc...), con cui i “coscritti” girano il paese, passando di casa in casa, accompagnati da musica (adesso diffusa con strumenti elettrici: giradischi, lettori con altoparlanti, ecc... in passato con la partecipazione, in genere, di un suonatore di fisarmonica), il cappello “alpino”, un fazzoletto al collo inneggiante alla “Classe”, gran bevute, pranzo e cena a turno a casa dei coscritti o in qualche locale pubblico, piccoli striscioni di carta, con due frasi a rima baciata inneggianti ai “coscritti” o alla “classe”, con cui si “addobba” tutto il paese. Inoltre grandi “lenzuoli” bianchi, Il 5 novembre ha compiuto 56 anni Nonno Nerio! Auguri dai tuoi super nipoti Irene e Manuel! con la descrizione scherzosa dei singoli coscritti, da esporre lungo la strada, nelle vicinanze dell’abitazione dell’interessato. Ad Asiago invece si tratta di una serata, solitamente un sabato, che prevede una cena e una successiva festa danzante o magari una breve gita. L’entusiasmo che questa festa suscita non si ferma con gli anni anche se il numero dei partecipanti varia e spesso scende col passare del tempo, così anche i nati nel ’53 si sono riuniti per dar vita ad una grande festa e trascorrere una piacevole serata, ritrovarsi e confrontarsi. Bravi! Giulia Rigoni Buon Compleanno alla nostra piccola Camilla che sabato 16 novembre spegnerà 2 candeline. Tanti auguri, stellina! Da mamma Elisa e papà Marco Buon compleanno Gabriel Tanti auguri di buon compleanno al piccolo Gabriel che il 5 novembre ha festeggiato i suoi 2 anni!! Un bacio grande da mamma Noemi, papà Valentino, nonni bisnonni, zii e cugini A Camporovere affittasi negozio con licenze di alimentari, tabacchi, edicola, e rivendita bombole gas. Gli interessati possono chiamare lo 0424. 692062 Notizie dal motor club l’Altopiano Sabato 9 novembre 2013 L’Altopiano srl - Società unipersonale Sede legale: Via Iacopo Scajaro, 97 - 36012 Asiago (Vi) Redazione: Via Iacopo Scajaro, 23 - 36012 Asiago (Vi) Registrazione n. 10/02 del 04/12/2002 presso il tribunale di Bassano del Grappa Telefono servizio lettori: 348 - 3138606 Telefono servizio abbonati 338 -1460517 Telefono per inserzioni pubblicitarie 338-1460517 Telefono Redazione 0424-462575 E-mail: [email protected] [email protected] Direttore responsabile: Stefania Longhini Segretaria di redazione: Silvana Bortoli In redazione: Giovanni Dalle Fusine, Cesare Pivotto, Gerardo Rigoni, Martina Rossi, Stefania Simi, Egidio Zampese Hanno collaborato: don Marco Pozza, Virginia Gianello, Aurora Carli, Renato Angonese, Paola Cappellari, Filippo Fracaro, Alessandro Siviero, Giacomo Scarsella, Serena Baù, Giulia Rigoni, G. Francesca Rodeghiero, Alessandro Cunico, Maisoli Gruppo Filo di Asiago Responsabile grafico : Fabrizio Favaro Impaginazione : Davide Degiampietro Foto: Archivio Giornale Stampa: Centro Stampa delle Venezie Via Austria, 19/b - 35217 Padova Edizione chiusa il 8 novembre alle ore 00.00 Luca Segafredo trionfa al 16° Torneo di Bowling Nel 16° torneo di Bowling dell’Altopiano, Luca Segafredo di Gallio, alla sua quinta partecipazione (due volte secondo) ha strappato la vittoria sul filo di lana al pluricampione Rinaldo Baù di Stoccareddo. Il ritmo di gioco del torneo è stato elevatissimo: basti pensare che la media punti dei primi è stata di 180 a partita. Terzo assoluto si è piazzato Renzo Abalini di Mezzaselva davanti all’asiaghese Enrico Rigoni. Come al solito Riccardo Strazzabosco di Asiago (5° assoluto) ha vinto la categoria riservata ai soci del Motor Club, mentre Giulia Tessari di Camporovere quella femminile. Classifica dei pronostici f.1 (17 gp su 19) 1° Anna Kirillova p. 298; 2° Armando Fontana 289; 3° Renzo Vescovi 276; 4° Carlo Mosele 274; 5° Ivano Rigoni 271; 6° Rinaldo Cera 267; 7° Roberto Tessari 266; 8° Edoardo Rigoni 256; 9° Devis Frigo 254; 10° Mario Carli punti 245; seguono altri 48 soci. Classifica dei pronostici moto gp (17 gp su 18) 1° Roberto Tessari p. 325; 2° Enrico De Guio 320; 3° Paolo Morbioli 313; 4° Domenico Cera 276; 5° Bruno Stella 274; 6° Riccardo Strazzabosco 270; 7° Costantino Marin 269; 8° Serena Cera 269; 9° Elio Marin 269; 10° Loris Rigoni punti 258; seguono altri 50 Da sinistra: Luca Segafredo (vincitore), Rinaldo Baù (2°), Enrico Rigoni (4°); Riccardo Strazzabosco e Giulia Tessari soci. l’Altopiano Sabato 9 novembre 2013 Una festa della classe speciale Autunno…stagione di feste della classe. Ma venerdì 18 ottobre ce n’è stata una diversa, molto speciale, non per festeggiare le “solite annate”, bensì per riunire i “vecchi” compagni di scuola delle medie “7 Comuni” di Asiago, classe del corso C per la precisione (la migliore!). Era la fine degli anni 70. La classe era numerosa, assai chiassosa e scalmanata. Infatti, in seconda, ne abbiamo persi per strada ben 8, record mai superato! A questo riguardo, durante la cena tenutasi al ristorante “Al Cacciatore” di Cesuna, uno degli otto “steccati” ha voluto rivolgere una domanda ai prof presenti: Bertanzon, Carli, Frigo, Rinaldi e “Sua Eccellenza” il preside Piergiorgio Tirabosco. “Carissimi prof, volevamo capire il motivo per cui, in 31 La voce degli 8 Comuni quell’anno famoso, siamo stati bocciati in tanti”. “A ve gà fato solo che ben…ha riposto la professoressa Carli – si diventai proprio bravi, parchè si gli unici che ne gà invità alla sena dela classe”. E tra una battuta e l’altra, barzellette (sconce!), siparietti vari e brindisi festanti, la cena è finita in fretta..forse troppo. A volte in questi momenti bisognerebbe proprio fermare il tempo! Salutati i nostri “vecchi” prof che, vista l’età, sono andati a casa (almeno crediamo!), la serata per noi “compagni” di scuola, è proseguita con un ulteriore cin cin in piazza per poi finire in bellezza (non vi diciamo a che ora) nella taverna di Paolo, ai Pennar, che per l’occasione, insieme a Paolo Zaramella, sempre presente a questi eventi speciali anche se abita a Padova, si è cimentato in veste di dj. Ci siamo ripromessi di non far passare tanti anni prima di ritrovarci e così, dopo baci, abbracci e saluti finali, ci siamo dati appuntamento per una serata insieme… il mese prossimo(Paolo permettendo) …ma senza i “vecchi” prof che cogliamo l’occasione per ringraziarli tanto per aver partecipato a questa magnifica serata nella quale di sicuro non è mancata la voglia di divertirci e di stare insieme. Grazie a tutti! Cristina Carli e Federica Rigoni I neolaureati dell’Altopiano Mercoledì 23 ottobre Michela Costa si è laureata in Scienze Infermieristiche presso l’Università degli Studi di Padova. Si congratulano papà Antonio, mamma Marilla, i fratelli Christian e Paolo, parenti e amici Gli Abriani festeggiano ai piedi del Monte Bianco Alle pendici dell’Altopiano di Asiago e dei 7 Comuni, nel comune di Lusiana, troviamo Valle di Sopra, una piccola contrada sorta lungo la Valle del Chiavone. Parte da qui la storia degli Abriani, da quando i nonni Pietro Abriani e Maria Simonato fecero famiglia; il papà di Pietro era nato in contrada Abriani, ma quando si sposò andò ad abitare a Valle di Sopra, a casa della moglie, ed è per questo che siamo conosciuti come gli Abriani dei “Capelani”. Ma torniamo ai nostri nonni, la cui famiglia, tra il 1922 ed il 1942, crebbe notevolmente: ben 11 figli, di cui cinque maschi e sei femmine (di queste una fu chiamata a servire il Signore). Nel Dopoguerra le difficoltà di trovar lavoro costrinsero gran parte dei figli ad emigrare, chi a “scavare” nelle miniere, chi a fare il manovale nei cantieri edili e chi a “prestar servizio” (come si diceva un tempo) come domestiche nelle grandi città. Il corso della storia portò due sorelle a “sistemarsi” definitivamente in Valle d’Aosta, una in provincia di Belluno ed altri nei comuni di Breganze e Lugo. A Valle di Sopra rimasero solo i due fratelli più giovani, un altro rimase a Lusiana ma si trasferì in contrada Brazzale. Le distanze, si sa, non contribuiscono ad incontrarsi ed a mantenere vivi i rapporti di parentela; per questo si sentiva la necessità di ritrovarsi per “fare quattro ciacole insieme” e per conoscere le generazioni dei più giovani. Nello scorso inverno alcuni nipoti dei nonni Pietro e Ma- ria si sono trovati intorno ad un tavolo ed hanno iniziato a pensare a questo ritrovo; a Valle di Sopra erano già state fatte in passato altre due “Feste dei Capelani” per cui l’idea che è uscita è stata quella di organizzarne una in Valle d’Aosta, in modo che potessero partecipare il maggior numero di parenti che abitano là. Quando si sparse la notizia di questa idea, tutti, ‘veneti’ e ‘valdostani’, sono stati entusiasti e così il 21 settembre ci siamo incontrati a PreSant-Didier, vicino a Courmayeur (praticamente ai piedi del Monte Bianco). Un pullman di veneti ed una quarantina di valdostani, 92 in tutto, si sono così incontrati ed uniti; dopo il pranzo ci sono stati scambi di doni: pergamene sull’origine del cognome, portati dai veneti, e prodotti dell’artigianato locale offerti dai valdostani. Cosa c’è di più bello di passare una giornata in ottima compagnia, parlando dei ricordi e del passato, condividendo gioie e dimenticando per un po’ i problemi che ciascuno lega al suo vissuto personale e familiare? Un pensiero è stato rivolto a chi è già ‘andato’ e che era comunque presente e partecipe di questo significato momento di incontro. Il ritrovo di una famiglia, che è il collegamento con il passato ed il ponte verso il futuro: conoscere le proprie radici e tramandarle alle generazioni future permette di non dimenticare il passato e di imparare quello che questo ci ha lasciato ed insegnato. L’augurio è che la gioia che ha riempito i nostri cuori e quelli dei nostri cari ci possa accompagnare nella nostra vita, ricordandoci che la famiglia è la patria del cuore e che non siamo noi a sceglierci la famiglia, che è invece un dono di Dio. La famiglia Abriani Riccardo Fretti e lo zio Simone Valente appassionati cacciatori e cercatori di porcini sono qui immortalati dopo un pomeriggio memorabile nei boschi di Cesuna Sabato 9 novembre 2013 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 32