DOCUMENTI IN LATINO OGGETTO DI VERIFICA (modulo schiavitù

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DOCUMENTI IN LATINO OGGETTO DI VERIFICA (modulo schiavitù
DOCUMENTI IN LATINO OGGETTO DI VERIFICA (modulo schiavitù)
All’alunno sarà richiesta la traduzione dal latino di brevi frasi tratte dai seguenti documenti:
1- E in verità la principale distinzione tra le persone secondo il diritto è questa: omnes
homines aut liberi sunt aut servi. Liberorum hominum alii ingenui sunt, alii libertini.
Ingenui sunt qui ( coloro che, nom., sogg.) liberi nati sunt, libertini qui ( coloro che,
nom., sogg.) ex iusta servitute manumissi sunt (sono stati affrancati). ( dal Corpus Iuris
Civilis voluto da Giustiniano, VI sec. d.C.)
pag.4 (19 parole)
Traduzione: tutti gli uomini sono o liberi o schiavi. Degli uomini liberi alcuni sono
“ingenui”, altri “libertini”; gli ingenui sono coloro che sono nati liberi, i libertini coloro che
sono stati affrancati da una schiavitù legale (stabilita per legge).
2- Al mercato degli schiavi (pag. 139 del libro di testo)
Come attribuisco sempre grandissima importanza al giudizio della tua mente, così la
attribuisco al giudizio dei tuoi occhi; infatti tu sei assennato quanto me. Ora desidero
ringraziarti, poiché grazie al tuo consiglio vilicus meus robustos validosque servos in
venalicio emit ( ha comprato). Robusti sunt et pulchri; si, ut spero, etiam industrii et
frugi (agg. Indeclinabile) sunt, nunc videre non possumus; giudicheremo in seguito. ( da
una lettera di Plinio il Giovane all’amico Paterno). (19 parole)
Traduzione: il mio fattore ha comprato degli schiavi robusti e forti al mercato degli schiavi.
Sono robusti e belli; se come spero, sono anche laboriosi e onesti, ora non possiamo vederlo;
3- Certe persone sono libere, certe sono sottomesse al potere altrui: tra quelle che sono
sottomesse all’autorità di un altro, alcune sono in potere dei padri, altre sono in potere dei
padroni.
In potestate dominorum sunt servi et apud omnes gentes dominis in servos vitae
necisque potestas est. ( Giustiniano, Corpus Iuris Civilis)
(14 parole)
Traduzione: Gli schiavi sono in potere dei padroni e presso tutti i popoli i padroni hanno il
diritto di vita e di morte sugli schiavi ( dativo di possesso).
4- Tene me, quia fugio et revoca me ad dominum meum, Viventium, in ara Callisti. (12
parole)
Traduzione: Prendimi, perché sto fuggendo e riportami dal mio padrone, Vivenzio, presso
l’altare di Callisto. Pag.12
PROGRAMMA DEL MODULO
SULLA SCHIAVITU’: comprende tutte le dispense fornite,
incluso l’articolo “Un uomo chiamato cammello- Nel deserto del Sahara la fuga di uno schiavopastore”( Corriere della Sera, 6 Aprile 2007), oltre alla scheda Il mercato degli schiavi a pag. 140
del libro di grammatica latina.
Sono parte integrante del programma tutti i documenti in italiano contenuti nelle dispense. Si
fornisce la traduzione dei documenti presentati integralmente o parzialmente in latino. All’alunno
non sarà richiesto di tradurli nella verifica finale.
Pagina 5
Definizione della libertà individuale e della schiavitù
Libertà è la facoltà naturale di fare ciò che a ciascuno piace, tranne ciò che è vietato con la forza o
per legge. La schiavitù invece è un’istituzione del diritto delle genti per la quale un tale è soggetto
al dominio altrui contro natura.
Pagina 10
Catone il Censore, “De agri cultura”
Il padre di famiglia venda l’olio, il vino, il frumento che eventualmente avanzi , venda i buoni
vecchi, il carro da trasporto vecchio, gli attrezzi vecchi, il servo vecchio, il servo malato.
Terenzio Varrone, “De re rustica”
Ora dirò con quali strumenti vengano coltivati i campi. Alcuni dividono queste cose in due parti: in
uomini e strumenti degli uomini, cose senza le quali non possono coltivare; altri in tre parti: il
genere di strumento dotato di voce( che emette suoni articolati), quello dotato di voce solo a metà
(che emette suoni parzialmente articolati) e quello muto: nel primo rientrano gli schiavi, nel
secondo rientrano i buoi, nel terzo rientrano i carri da trasporto.
Pagina 12
Il collare dello schiavo fuggitivo
1. Sono fuggito, prendimi; quando mi riconsegnerai al mio padrone Zonino, riceverai un soldo
2. Prendimi, poiché sto fuggendo e riportami dal medico Gemellino
3. Prendimi perché io non fugga e riportami dal mio padrone Pascasio nel foro di Traiano sotto
il portico Porfiretico.
Pagina 10 Seneca, epistola 47 indirizzata a Lucilio . (Si riporta soltanto la traduzione delle frasi
in latino ; all’alunno è richiesta la conoscenza dell’intero brano)
Ho saputo……. che tu vivi in modo familiare con i tuoi schiavi;…….. “Sono schiavi”. Sì, ma
anche uomini. “Sono schiavi”. Sì, ma anche compagni di abitazione. “Sono schiavi”. Sì, ma
anche umili amici. “Sono schiavi”. Sì, ma anche compagni di schiavitù, …… Perciò derido
costoro che giudicano vergognoso cenare con il proprio schiavo……...