L`economia della creatività - Economia della conoscenza 1

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L`economia della creatività - Economia della conoscenza 1
L’economia della creatività
Obiettivi della lezione
• Definire i fattori dello sviluppo economico: dal
capitale umano al capitale creativo
• L’economia della creatività
• Le tre T dello sviluppo economico: tecnologia,
talento e tolleranza
• L’Europa nell’economia della creatività
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I fattori dello sviluppo economico
• Nell’analisi economica tre fattori chiave sono
stati identificati come i driver principali dello
sviluppo economico
– Il “lavoro”: attrazione di imprese per creare
lavoro e ricchezza
– La “tecnologia” (R&S, ad es: Silicon Valley):
agglomerazione di imprese, università e centri di
ricerca high-tech in grado di attrarre talenti e
profili professionali qualificati
– Il “capitale umano”: presenza di persone con
competenze di profilo elevato ed elevata scolarità
Il modello “Silicon Valley”
• Aggregazione di
research university
di alto livello
• Venture capital
• Start up e spin-off
high tech
• Il risultato:
attrazione di talenti,
people move to jobs
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Il declino di Pittsburgh
• L’area metropolitana di Pittsburgh è stata oggetto di
politiche di riqualificazione basate sulla concentrazione in
R&S high-tech, università eccellenti (Carnegie Mellon,
University of Pittsburgh), venture capital
• Tuttavia la regione ha perso abitanti tra il 2000 ed il 2004 e
registra una performance economica scadente (crescita
irrilevante)
• I migliori talenti emigrano verso altre città degli Stati
Uniti: Boston, Austin, San Francisco
Star cities e valori immobiliari
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I risultati dell’analisi di Florida
• Nel 1970 il capitale umano americano era distribuito
uniformemente su tutto il territorio: la media nazionale di
laureati era dell11% sulla popolazione (range: 9-13% nelle
318 regioni metropolitane)
• In 30 anni la percentuale di americani laureati è più che
raddoppiata (27%) ma la loro distribuzione territoriale è
cambiata radicalmente
– Washington DC, San Francisco, Seattle: 50% di laureati
– Detroit, Cleveland: 14 e 11%
• Le città che hanno registrato migliori performance
economiche sono quelle che registrano elevati livelli di
concentrazione di talenti
Ridefinire i fattori dello sviluppo economico
• Florida (2002) propone di rivedere le posizioni
tradizionali sui fattori determinanti lo sviluppo
economico
– L’analisi delle dinamiche localizzative di
individui ed imprese negli USA rivela che non
sono le persone a spostarsi nei luoghi in cui c’è
lavoro (o tecnologia)
– Piuttosto sono le imprese a spostarsi nei luoghi
in cui si registrano elevate concentrazioni di
capitale umano
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Ridefinire i fattori dello sviluppo economico (2)
• Le scelte localizzative degli individui rivelano
l’importanza di specifici fattori nell’attrarre
capitale umano
– La localizzazione delle persone highly skilled
dipende, secondo le analisi di Florida, da fattori
legati allo stile di vita
– In particolare sono determinanti fattori come la
tolleranza, la diversità (diversity), la vivacità
culturale e sociale ed altri fattori poco
considerati dalle analisi economiche tradizionali
Ridefinire il capitale umano
• Le dinamiche localizzative delle imprese e
degli individui confermano il ruolo del capitale
umano come generatore di sviluppo economico
• Tuttavia l’utilizzo di una definizione standard
di capitale umano non spiega le differenze nelle
performance economiche di regioni diverse
– La definizione tradizionale di capitale umano:
educazione superiore (laurea o post-laurea)
– La proposta di Florida: l’occupazione (tipologia
di lavoro svolta)/ la classe creativa
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La classe creativa: educazione vs. occupazione
• La qualità del capitale umano
non è interamente
riconducibile al livello di
istruzione (Gates, Dell).
• Le capacità di un individuo
sono legate anche alla sua
esperienza, alla sua creatività,
all’imprenditorialità, …
• Alcuni profili professionali in
particolare influiscono sulla
crescita economica: manager,
financial operations,
computer sciences, artisti e
media professional
• La creative class si localizza in
comunità tolleranti, diverse,
vivaci e culturalmente
stimolanti
Creatività
• Sulla base di questi presupposti Florida propone di
rivedere le convinzioni sulle dinamiche di crescita
economica
• Il concetto di creatività si presenta come un superamento
del concetto di capitale umano basato sull’educazione
• Nella definizione di Florida la creatività è la capacità di
creare nuove forme pregne di significato
• E’ un fenomeno multidimensionale:
– Interazione tra creatività tecnologica, economica,
culturale ed artistica
– Si fonda sulla capacità del contesto sociale di stimolare
l’innovazione, l’imprenditorialità, il rischio
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La trasformazione della vita di ogni giorno
• Luoghi di lavoro
– Il trade off sicurezza/autonomia
– Lavoro / leisure
• Stili di vita “esperienziali”
– Costruzione autonoma di stili di vita personali e
multidimensionali
• Il tempo
– Ore lavoro vs. intensità d’uso del tempo lavorativo
– Una diversa cronologia dell’esistenza
• Comunità creative
– Accesso ad esperienze, diversità, confronto
Le tre T: tecnologia, talento e tolleranza
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Il modello
• Talent: la proposta di Florida parte dalla
rilevanza della creative class come elemento
chiave dello sviluppo economico
• Tolerance: Le scelte localizzative della creative
class privilegiano comunità varie, eterogenee,
tolleranti e vivaci
• Technology: la presenza di creative professional
determina la nascita e la localizzazione di
imprese high tech e pone le premesse per
l’attrazione di nuovo creative capital
L’Europa nella Creative Economy
• Florida e Tinagli (2004) hanno realizzato
un’analisi della creative economy in Europa
• L’analisi dei paesi europei sulla base degli
indicatori individuati da Florida permette di
completare le indicazioni provenienti dallo
European Innovation Scoreboard
• Il paradosso “svedese”: USA e Svezia a
confronto
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Capitale umano e creative class
Gli indicatori
• Creative class: indicatore relativo alla presenza
di professionisti creativi (architetti, manager e
operatori della finanza, dell’arte e della cultura,
matematici, computer scientists)
• Human Capital index: % degli individui nella
classe d’età 25/64 con una laurea o titoli
superiori
• Scientific talent index: numero di ingegneri e
scienziati per mille abitanti
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La creative class in Europa
Capitale umano
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Talento scientifico
Tecnologia
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Gli indici
• Innovation index: numero di brevetti per
milioni di abitanti
• High tech innovation index: numero di brevetti
high tech per milioni di abitanti
• R&D index: % del PIL investita in ricerca e
sviluppo
L’indice R&D
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Innovazione
High Tech
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Tolleranza
Gli indici
• Attitudes index: espressione delle attitudini verso le
minoranze (valori ricavati dall’Eurobarometer Survey on
racism and xenofobia)
• Self-expression index: propensione alla espressione
personale e all’affermazione di diritti individuale. Basato
su una serie di domande inerenti la democrazia,
l’ambiente, la fiducia, la politica, l’omosessualità
• Values index: quanto un paese è caratterizzato da valori
prevalenti tradizionali o “secolari”. E’ ricavato da una
serie di domande su argomenti inerenti la religione, il
nazionalismo, l’autorità, la famiglia
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Attitudini
Self-Expression
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Values index
L’indice sintetico: creativity index
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Creativity index e PIL pro-capite
Il trend del creativity index
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I punti di forza dell’analisi
• L’analisi di Florida ha evidenziato la rilevanza di alcuni
fattori tradizionalmente poco considerati nell’analisi (e
nelle policy) dello sviluppo economico
• Il contributo di Florida re-inquadra la riflessione
sull’innovazione evidenziandone la natura
multidimensionale (creatività tecnologica ed “estetica”)
• L’analisi definisce in modo articolato e completo i fattori
di attrattività dei territori, affiancando ai tradizionali
driver (università, infrastrutture, tecnologia) fattori soft
legati alla dimensione sociale e culturale del vivere
contemporaneo
• Il contributo di Florida suggerisce la necessità di ripensare
la “geografia” in chiave economica: Regions vs. Metros gli spazi metropolitani
Le debolezze dell’approccio
• La definizione della classe creativa è troppo
ampia (architetti, designer, artisti, matematici,
filosofi, operatori della finanza…)
• Non spiega completamente il divario nelle
performance economiche di alcune aree
– Come si spiega il paradosso svedese?
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