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la tua squadra. dal 1922. per sempre.
BARLETTA 1922
Supplemento de “I Ragazzi della Bat”
Testata n. 11/11 registrata presso il Tribunale di Trani il 10/11/2011
Anno 6 - Numero 2 (12) Marzo 2016 - Periodico gratuito di informazione sportiva
Direttore Responsabile: Giacomo Caporusso - Responsabile di Redazione: Ruggiero Rutigliano
Ideazione Grafica e Impaginazione: Studio Creativo Dambra / scmd.it - Stampa: Imprimatur group s.r.l.
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Progetto... barletta 1922
4 finali da giocare per ambire all’obiettivo finale: serie D
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IL PUNTO
intervista a Curci e Bellino
CLASSIFICA E ultimi TABELLINI
Intervista a DIOUF e LACARRA
Intervista a dipiano e Languino
INDICE
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L’angolo del tifoso - INTERVISTA A LAVECCHIA
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IL PUNTO
Il Barletta ha davanti le ultime 4 partite di
campionato da disputare e poi quasi certamente sarà tempo di Play-Off. E’ molto
difficile pensare di poter acciuffare la prima posizione occupata dal Gravina che
vale la promozione diretta in Serie D, ma
provando a vincerle tutte si potrebbe provare a mettere un pizzico di pressione alla
capolista che, con una gara da recuperare,
ha al momento 3 punti di vantaggio sui
biancorossi, proprio quelli frutto della vittoria a tavolino nello scontro diretto dello
scorso ottobre.
Nel girone di ritorno è una cavalcata che
fino ad ora in 13 partite ha visto i biancorossi ottenere 10 vittorie e 3 pareggi, con
ben 33 punti conquistati sui 39 disponibili. Ma non è questo il momento per frenare, tutt’altro, è necessario continuare a
correre per raggiungere l’obiettivo che non
può più essere nascosto, quello di salire il
primo dei due gradini che riporterebbero
il Barletta nel calcio professionistico.
Nel precedente numero del Tabloid Ufficiale del Barletta 1922 avevamo sottolineato come continuando a subire pochi
gol sarebbe stato più semplice scalare
posizioni in classifica, e così è stato. Sono
soltanto 5 le reti subite in questa seconda parte di stagione da Dicandia e Diouf.
E l’attacco sta trovando la via della rete
con maggiore facilità con Moscelli, Sguera, Vicentin autori di 9 reti complessive
nell’ultimo mese e mezzo e Lacarra che
si è sbloccato con una realizzazione tanto
bella quanto pesante, oltre a fornire ottime prestazioni partita dopo partita.
E’ il momento in cui tutta la tifoseria deve
stare accanto alla propria squadra, fortunatamente le due partite disputate in
campo neutro ed a porte chiuse sono state
superate senza intoppi, ma non si può più
sbagliare. Immaginatevi una sanzione simile per una sfida dei Play-Off... neanche
i migliori emuli dell’autolesionista Tafazzi
potrebbero augurarsi una roba del genere.
Pertanto accorriamo sempre numerosi in
casa ed in trasferta per sostenere Zingrillo
e compagni, ma ponendo grande attenzione ai comportamenti da tenere sugli
spalti, il pubblico barlettano è intelligente
e sa quello che va fatto da ora in avanti.
Anche in questo numero tanti sono gli
articoli e gli approfondimenti da non
perdere, con interviste interessanti che
permettono ai lettori di conoscere meglio
i calciatori, i dirigenti ed i tifosi illustri
come il Cavaliere Sebastiano Lavecchia.
Non ci resta che gridare un caloroso FORZA BARLETTA e poi provare a vincere...
vincere... vincere... e vincere ancora! Questa potrebbe essere la più grande impresa
sportiva mai realizzata dalle nostre parti
e non solo... ma per ottenere il lieto fine
bisognerà ancora lottare fino all’ultimo
minuto della partita conclusiva di questa
avventura incominciata con un’indimenticabile colletta in una calda estate...
Marco Dambra
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L’INTERVISTA AI DIRIGENTI
La parola ai responsabili del Settore Giovanile: Pino Curci e Vincenzo Bellino
evidente, alla luce delle tante vittorie
inanellate, un mezzo miracolo è stato
fatto.
Vincenzo Bellino e Pino Curci
Direttori come ci si sente ad affrontare
le problematiche societarie in prima
persona?
Essendo un gruppo le problematiche
vengono affrontate assieme a tutto il
direttivo, cerchiamo sempre di volere il
bene della società, le decisioni vengono
prese da tutti e per il bene del Barletta.
Stiamo costruendo un gruppo veramente
solido.
Come trovate nello specifico la gestione
organizzativa del Settore Giovanile a cui
fate carico?
Siamo arrivati senza aver vinto una
partita, avevamo un allenatore con delle
carenze forse a livello tattico e questo
ci ha penalizzati. Adesso c’è una ripresa
Quali sono gli obiettivi verso i giovani
che una società ambiziosa come Barletta
si prefissa?
L’obiettivo principale è la formazione dei
ragazzi a livello calcistico, caratteriale e
mentale ed ambiamo a portare qualche
ragazzo in prima squadra o a valorizzarlo
altrove. La nostra più grande aspirazione,
e lo riveliamo in esclusiva, è quella di
istituire il prossimo anno un settore
giovanile Barletta Calcio a condizione
che il gruppo societario vada avanti
e,
sottolineiamo,
l’amministrazione
comunale ci consegni a settembre il
campo sportivo ultimato.
I ragazzi nel campionato Juniores
attualmente vertono in una posizione
di metà classifica, vi aspettavate questo
andamento?
Siamo arrivati con poco e niente in
cascina, adesso siamo a metà classifica,
possiamo riconoscere che qualcosa di
buono è stato fatto. Speriamo nelle ultime
giornate di portare a casa altre vittorie
ma la classifica non la guardiamo, è
importante migliorarsi partita per partita.
C’è qualche giovane elemento pronto
per il salto di categoria?
Di nomi ce ne sono, senza dubbio spicca
grande soddisfazione su tutti per Cormio
convocato in Nazionale Under 18 e
tra i protagonisti in maglia azzurra nel
prestigioso torneo giovanile “Roma Caput
Mundi”. Colasuonno, Cristallo, Dinuzzi,
Mastrapasqua, Napoletano, Ricco sono
prospetti che probabilmente hanno
qualcosa in più per poter ambire alla
Prima Squadra.
Un giudizio invece sulla stagione della
Prima Squadra fino a questo momento?
La classifica parla da sola, siamo
pienamente lanciati in zona playoff e a
poca distanza dalla capolista Gravina, la
stagione è del tutto positiva. Il collettivo è
compatto e deciso a fare bene, auspichiamo
che per il futuro ci siano tutte le condizioni
per andare avanti, attendiamo certezze dal
Comune. Noi abbiamo i presupposti e le
migliori intenzioni societarie per il bene
del Barletta, speriamo dall’altra parte possa
essere lo stesso, il campo è una questione
primaria e pazientiamo ardentemente di
tornare a giocare nella nostra casa.
Ruggiero Rutigliano
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CLASSIFICA E ultimi TABELLINI - ECCELLENZA PUGLIESE 2015/2016
Campionato Eccellenza Pugliese
Classifica dopo la 30^ Giornata
1 partita in meno
Barletta-Mesagne 1-0 (24a Giornata)
Barletta (4-2-3-1): Dicandia; Dipinto, Rizzi, Montrone, De Carlo; Zingrillo, Cantatore;
D’Ambrosio (25’ st Cormio), Moscelli (35’ st Vicentin), Loiodice (47’ st Fabiano); Sguera.
A disp.: Cristallo, Piazzolla, Monopoli, Lacarra. - All. Pizzulli
Mesagne (4-3-3): Muscato; Del Prete Mat., Angelè, Camisa, Coccioli (16’ st Sbano); Greco, Serio, Martì (33’ st Morleo); Del Prete Mar. (16’ st Pascual) Membola, Mummolo.
A disp.: De Carlo, Danielì Vaz., Goulam, Zammariello. - All. Ribezzi
Arbitro: Vogliacco della sezione di Bari
Rete: 36’ pt Loiodice
Grottaglie-Barletta 0-2 (25a Giornata)
Grottaglie (4-3-3): Laghezza; Papa, Misuraca, Bianchi, Pisano; Mastropasqua (1’ st
Schiavone), Collutto, Malangnino; Kunde (1’ st Bottiglione), Ranieri, Schirinzi (49’ st Franco). A disp.: Annichiarico, Dimo, Ciniero, Trani. - All. Passariello
1 partita in meno
Barletta (4-2-3-1): Dicandia; Diella (31’ st Dipinto), Montrone, Monopoli, De Carlo; Cantatore, Zingrillo; D’Ambrosio, Sguera (47’ st Rizzo), Loiodice; Lacarra (27’ st Vicentin).
A disp.: Cristallo, Piazzolla, Rizzi, Cormio. - All. Pizzulli (Papagni)
Arbitro: Di Reda della sezione di Molfetta
Rete: 17’ pt Lacarra (B), 38’ st aut. Misuraca (G)
BARLETTA - CASARANO 1-0 (26a Giornata)
Barletta (4-2-3-1): Diouf; Dipinto, Monopoli, Montrone, De Carlo; Zingrillo, Cantatore;
Loiodice, Moscelli (44’ st Fabiano), Sguera (32’ st Rizzo); Lacarra (28’ st Vicentin).
A disp.: Dicandia, Piazzolla, Fabiano, Rizzi, Diella. - All. Pizzulli (Papagni)
Prossimi impegni del Barletta 1922:
20/03/2016 Barletta - Team Altamura
03/04/2016 Sporting Pro - Barletta
Casarano (3-5-2): Foiera; Casalino, Cossu (38’ st Carminati), Amato; Manisi, Cejas (10’ st
Puglia), Luperto, Salvestroni (30’ st Procida), Tarsilia; Di Rito, Jeda.
A disp.: Casalino, Gigante, Negro, Corvino. - All. Toma
Arbitro: Faraon della sezione di Conegliano
Rete: 9’ pt Monopoli
IODICE ANTONIO DOMENICO
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Piazza Federico di Svevia, 41 - Barletta
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ultimi TABELLINI - ECCELLENZA PUGLIESE 2015/2016
Leverano-Barletta 1-1 (27a Giornata)
Leverano (4-4-2): Termite; Chiriatti, Buono, Papa, Tundo (36’ st Perrone); Alemanni, Di
Silvestro, Franco, Quarta (4’ st Cazzella); Gennari, Macchia (30’ st Palazzo).
A disp.: Dell’Anna, De Giorgi, Sozzo, Dragone. - All. Schito
Barletta (4-2-3-1): Diouf; Dipinto, Montrone, Monopoli, De Carlo; Zingrillo, Fabiano;
Loiodice, Moscelli, Sguera (42’ st Rizzo); Vicentin.
A disp.: Dicandia, Diella, Rizzi, Piazzolla, Lacerenza, Cormio. - All. Pizzulli (Papagni)
Arbitro: Madonia della sezione di Palermo
Reti: 25’ pt Vicentin (B), 45’ st Palazzo (L)
BARLETTA-CASTELLANETA 5-0 (28a Giornata)
Barletta (4-4-2): Diouf, Diella (1’ st Piazzolla), Monopoli, Montrone, De Carlo; Rizzo, Cantatore, Zingrillo, Moscelli (23’ st Cormio); Vicentin (33’ st Sguera), Lacarra.
A disp.: Dicandia, Rizzi, Fabiano, D’Ambrosio. - All. Pizzulli (Papagni)
Castellaneta (4-3-3): Zecchino, Carbone, Panzarea, Russo (14’ pt Gorghini), Greco A.; Toscano, Fiorenti (32’ st Castellaneta), Francia; De Bellis (17’ s.t. Mianulli), De Roma, Favale.
A disp.: Carrieri, Antonicelli, Greco C., Laera. - All. Lippolis
Arbitro: Di Reda della sezione di Molfetta
Reti: 6’ pt Moscelli, 32’ pt Rizzo, 37’ pt Vicentin, 45’ pt Vicentin, 46’ st Sguera
BARLETTA-ATLETICO MOLA 3-1 (29a Giornata)
Barletta (4-2-3-1): Diouf; Dipinto, Monopoli, Montrone, De Carlo; Cantatore, Zingrillo;
Rizzo (24’ st Fabiano), Sguera (42’ st D’Ambrosio), Moscelli; Lacarra (15’ st Vicentin).
A disp.: Dicandia, Piazzolla, Rizzi, Cormio. - All. Pizzulli (Papagni)
Atletico Mola (3-5-2): Sansonna; D’Angelo, Daddario (17’ st D’Ambruoso), Donvito; Fraschini (25’ st Longo), Capriati, Serri (34’ Greco), Renna, Pazienza; Leo, Salvi.
A disp.: Costantino, Cassano, Franco, Ferri. - All. Castelletti
Arbitro: De Vincentis della sezione di Taranto
Rete: 6’ pt Sguera (B), 37’ pt Serri (M), 7’ st rig. Moscelli (B), 42’ st Moscelli (B)
VIGOR TRANI-BARLETTA 1-2 (30a Giornata)
Vigor Trani (4-3-3): Musacco; Pinto, De Palma (23’ st Quaresimale), Bartoli, Allegretti;
Prechiazzi, Partipilio, Sangirardi (31’ st Abrescia); Infimo, Bianchino (1’ st Sette), Turitto.
A disp.: Dagostino, Favia, Tagliente, Quaresimale, Dell’Oglio. - All. Zinfollino
Barletta (4-2-3-1): Diouf, Dipinto, Monopoli, Montrone, Decarlo; Cantatore, Zingrillo;
Fabiano (46’ st Rizzo), Sguera (12’ st Lacarra), Moscelli; Vicentin (31’ st Loiodice).
A disp.: Dicandia, Rizzi, Piazzolla, Cormio. - All. Pizzulli
Arbitro: Vogliacco della sezione di Bari
Reti: 17’ pt rig. Moscelli (B), 28’ pt Infimo (VT), 13’ st Cantatore (B)
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INTERVISTA DOPPIA
Intervista a Alioune Diouf e Giuseppe Lacarra
porta la squadra non ha mai perso.
Lo so ma non è solo merito mio, sono
all’interno di una squadra e il merito è di
tutti se siamo arrivati fino a qui, è un lavoro
di squadra e della società e senza di loro non
saremmo a questo punto.
Il Barletta arriva da un ottimo momento di
forma, come si concluderà l’avventura in
campionato?
Adesso è importante vincere le prossime
partite che mancano fino alla fine, non
dobbiamo pensare alle altre squadre, quando
vinciamo sono gli altri a preoccuparsi di noi
e non viceversa, continuando così possiamo
andare avanti.
Alioune Diouf
Alioune come ti trovi qui a Barletta?
Sappiamo che sei qui in Italia da meno di un
anno.
Mi trovo bene a Barletta, la gente mi ha aiutato
ad integrarmi, sono felice di giocare qui, è una
bella esperienza.
Il tuo impatto con la realtà biancorossa, cosa
ti ha più colpito tu che hai girato cosi tanto?
Mi ha spinto l’entusiasmo che c’è all’interno
della squadra, poi un progetto serio e
ambizioso che mi ha subito spinto ad accettare
perché Barletta è una piazza importante, come
ho già detto.
Ti sei sbloccato a Grottaglie con un gran
gol… un buon auspicio per incrementare il
tuo bottino per il finale di stagione?
Si, ci voleva questo goal per sbloccarmi e spero
di dare sempre il meglio per la squadra da qui
al termine della stagione e contribuire con
qualche altra rete.
Marzo è il momento decisivo della
stagione, mese che si chiude con la sfida con
l’Altamura, come ci arriva il Barletta a questo
appuntamento?
Ci arriva con la grinta e l’umiltà delle ultime
partite, continuando cosi sicuramente ci
toglieremo altre soddisfazioni nel prosieguo
del campionato.
Come sei stato accolto nello spogliatoio tu
che sei uno dei più giovani? C’è qualcuno con
cui hai legato di più?
Scherzo con tutti, i ragazzi sanno che non ci
sono problemi tra noi, si gioca sul fatto che
non conosco bene l’italiano.
Da quando sei arrivato al Barletta con te in
Giuseppe una carriera da bomber in giro per
la Puglia, come ti trovi adesso a Barletta?
Mi sono subito trovato bene in una piazza
importante, sono contento della scelta che ho
fatto.
Giuseppe Lacarra
Ruggiero Rutigliano
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INTERVISTA AI SEGRETARI
Intervista a Francesco Dipiano e Michele Languino
Francesco Dipiano
Sig. Francesco Dipiano da cosa nasce la
passione per il suo ruolo?
Quando uno ama la propria città si dedica
anima e cuore per i colori sociali.
Il suo lavoro può passare in secondo
piano ma in realtà è molto delicato:
quali sono gli aspetti più complicati di
gestione?
Il mio lavoro è incentrato soprattutto
nell’intrattenere
rapporti
con
la
federazione, conoscere le N.O.I.F. (Norme
Organizzative Interne Figc), la gestione
a livello organizzativo della squadra,
organizzare spostamenti e mantenere il
rendiconto delle squalifiche. Ho quindici
anni di esperienza alle spalle e, nonostante
tutto, c’è sempre qualcosa da imparare.
Cosa
cambia
nel
suo
lavoro
nell’interfacciarsi con la realtà di
Barletta e di istituzioni superiori
rispetto alle sue precedenti esperienze?
Cambia tanto. E’ più semplice disputare
un campionato Dilettanti che di Lega Pro
dove vi sono vincoli più rigidi rispetto
a quelli più lineari della L.N.D., resta il
fatto che c’è bisogno di quelle nozioni
importanti e basilari per poter muovere
questa macchina a livello organizzativo.
Come si sente ad avere sulle spalle la
responsabilità di segretario sportivo?
Ci vuole impegno e dedizione oltre che
l’amore per la propria squadra che ti
vincola. La gestione sportiva è molto
importante e deve conciliare tanti
vincoli oltre che saper gestire situazioni
complicate.
Ci spiega brevemente la querelle
Gravina che ha portato al punto di
penalizzazione?
A inizio stagione bisognerebbe avere
sottomano la gestione squalifiche
dell’anno precedente ma il controllo è
molto complicato perché la Federazione o
la Lega non ti aiutano con i loro sistemi
informatici. Il controllo incrociato
comporta un dispendio di energie perché
si va a ritroso nei comunicati ufficiali per
cercare eventuali squalifiche pregresse,
nella fattispecie c’è stata una mancanza di
comunicazione tra noi e Rinaldo Piazzolla
e ci siamo portati, inconsapevolmente,
avanti la sua squalifica. A mio parere
c’è stata una soffiata di qualcuno della
precedente gestione che ha venduto
notizie, detto questo c’è stato l’errore che
ha portato il Gravina poi a fare ricorso
e a toglierci il punto sul campo. Siamo
davvero dispiaciuti, speriamo che i ragazzi
possano colmare il gap.
Sig. Michele Languino lei ha fatto parte
del gruppo “I Biancorossi” e adesso è
entrato a far parte della società come
collaboratore, segno che la sua dedizione
alla causa è tangibile.
Ho accettato di far parte di quest’avventura
per la passione che mi lega a questi colori
sin dai tempi della C e della B. Sono
entrato nel club de “I Biancorossi” con
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Michele Languino
la scommessa di far ripartire il calcio
a Barletta dopo le vicissitudini dell’era
Perpignano, un’esperienza che mi ha fatto
capire l’attaccamento della città per questi
colori grazie al contributo economico
necessario per il rilancio.
Qual è il suo compito nello specifico in
società?
Mi occupo principalmente degli aspetti
contabili, fatturazioni nei confronti degli
sponsor, contabilità bancarie e rapporti
col commercialista anche grazie all’aiuto
di Francesco Dipiano ed Alessandro
Ferrigni, con i quali si cerca di far
inquadrare il tutto spinti dalla passione
che abbiamo nei confronti della società.
Quanto è oculata la gestione contabile
ed amministrativa del Barletta?
Dovendo dar conto a più di un socio è
chiaro che c’è bisogno di molta oculatezza
e precisione nella ripartizione dei conti,
si cerca di spaccare il centesimo laddove
è possibile. Tutte le operazioni vengono
eseguite chiedendo l’autorizzazione a tutti
i soci cercando di mantenere sempre i
conti in ordine e non esporci a costi che
comporterebbero un dispendio inutile di
energie finanziarie.
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Gli Anni ‘70
1972-73
1973-74
1976-77
1977-78
Foto dal libro “Il Barletta, una Storia, un Amore”
di S. Lavecchia
di prossima (speriamo...) pubblicazione
1978-79
PER LA PUBBLICITA’
SU QUESTO TABLOID
CONTATTARE I SEGUENTI NUMERI:
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L’ANGOLO DEL TIFOSO
SEBASTIANO LAVECCHIA: IL MASSAGGIATORE CAVALIERE
Sebastiano Lavecchia
Non è azzardato, probabilmente, definirlo
come l’Icona dello Sport della città di
Barletta. Dopo aver prestato trent’anni di
onorato servizio come massaggiatore con
1.080 presenze ufficiali nel Barletta Calcio
e, tra gli altri, al compianto campione
olimpico Pietro Mennea, era doveroso
riservare sulla pagina del tifoso uno
spazio interamente dedicato a Sebastiano
Lavecchia. Un uomo sempre col sorriso
sulle labbra, dalla professionalità
indiscussa, uno scrigno di storie, segreti
ed aneddoti che andrebbero di giustezza
costantemente tramandati di generazione
in generazione per quanto di strabiliante
ha vissuto in ambito sportivo.
Sig. Lavecchia lei ha vissuto per trent’anni
in prima persona le vicende del Barletta
Calcio ed è considerato un’icona, tant’è
che le hanno riconosciuto l’appellativo
di “Cavaliere della Repubblica Italiana”.
Onorevolmente, confesso, che la mia vita
lavorativa al servizio del Barletta oggi a
distanza nel tempo è da paragonarsi al pari
di un libro di storia aperto a tutti. Tre anni
di settore giovanile (1966-69) con mister
Chiapulin, due anni di servizio militare
in Marina (1969-71), un campionato con
l’Aquila Montevarchi (1971) in serie D
e dal campionato 1972-73 al 2001-02 al
servizio del Barletta, totalizzando 1.080
presenze ufficiali tra campionato e coppa
italia; sono stato il quarto massaggiatore in
ordine cronologico dopo Giungato, Basile e
Raspanti. In virtù delle tante iniziative nel
1987 sono stato poi insignito della carica di
Cavaliere O.M.R.I., (Ordine al Merito della
Repubblica Italiana).
Dagli anni ‘70-80 con la magica
promozione in B alla rinascita dopo il
fallimento del 1995: come ha vissuto
questo tourbillon di emozioni?
Arrivai nel Barletta del presidente
Filannino nel 1972-73 con una squadra
fresca di promozione in Serie C e guidata da
mister Benedetti. Ho vissuto entusiastiche
cavalcate calcistiche, salvezze insperate
con il duo Dipaola-Margiotta, pagine
intense come la vittoria sul Catania per
2-1 che precluse ai siciliani l’accesso in B,
la sconfitta inflitta al Bari in Coppa Italia
(1981) allo Stadio della Vittoria e al nostro
Comunale. Ho anche assaporato il “fiele”
velenoso degli incidenti di una maledetta
sfida col Lecce in serie C, col Cosenza in B
con Reja in panchina per i calabresi e tanto
altro ancora.
Alti e bassi si riscontrano nella nostra storia
ma la promozione in B ha rappresentato
l’apoteosi di tanti sacrifici, una capillare
organizzazione con gruppo di calciatori
coadiuvati da un tecnico valente quale
Pippo Marchioro. Quattro anni più tardi
poi il dolore che ci fece ripiombare nel
purgatorio.
Il suo ricordo più intenso è quello più
spiacevole della sua lunga militanza.
Facile dedurre da chi la storia l’ha vissuta
in modo intenso. Il più bello è scontato,
la vittoria del campionato 1986-87 e
la promozione in Serie B. Il più brutto
nell’estate del 1995 quando il tribunale
fallimentare di Trani ci fece capitolare in
un dannoso quanto deleterio fallimento
quando, senza gloria e coperti d’infamia,
fummo bollati appunto come falliti.
La sua professionalità è stata acclarata
a tal punto da far parte della spedizione
Italia-Resto del Mondo del 1972 dove
ha avuto l’onere e l’onore di presenziare
e lavorare al fianco di mostri sacri
quali Angelillo, Garrincha e Sivori. Ci
racconti qualche aneddoto di questa
splendida esperienza.
Il 21 settembre 1971 è stata per me
una data che mi ha riempito d’orgoglio
professionalmente: la convocazione con
il team del Resto del Mondo. A volerlo fu
il mio tecnico del Montevarchi, Antonio
Valentin Angelillo. Giovane e impacciato
mi ritrovai in uno spogliatoio a contatto
con mostri sacri del calibro di Garrincha,
Sivori, Yashin, Montez e tanti altri. Ebbi
modo di massaggiare le gambe arcuate
di un bizzarro e giocherellone Garrincha,
di prendere in consegna il pacchetto
inseparabile di sigarette di Omar Sivori
e attenderlo, a fine primo tempo, sulla
bandierina del calcio d’angolo con la
sigaretta già accesa e pronta all’uso.
Cose davvero è il caso di dire “dell’altro
mondo”. Se oggi mi fermo a pensare che ho
massaggiato quei signori mi si accappona
la pelle.
Dopo il fallimento del Barletta le è stata
“affidata” in consegna la Coppa della
Serie B. E’ vero che intende al più presto
riconsegnarla in sede dove merita di
www.barletta1922.com
essere riposta?
Sono ormai ben ventun’anni che ho preso
cura di un trofeo di tutto rispetto, e pensare
che era destinato al bidone della spazzatura
sotto la sede. Spero che con la scalata
societaria e la stabilità della stessa la coppa
torni in sede, dove le compete. Adesso è
ancora alle mie attenzioni sperando che
continui a raccontare la propria storia
mostrandosi a quella giovane generazione
che l’ha vissuta solo con i racconti dei più
grandi.
Passando all’attualità, segue ancora le
sorti della squadra quando può? Cosa
ne pensa dell’attuale società?
E’ da qualche anno che non assisto più
ad una partita di calcio, emozioni intense
ed altalenanti potrebbero giocarmi
scherzi non proprio favorevoli ma seguo
maledettamente il nostro Barletta.
Continuo a ritagliare le cronache di ogni
singolo incontro per poi assemblarle in una
lunga storia che dura da anni. La società
grazie all’apporto dell’operosità barlettana
con Giuseppe Pollidori, Michele Dipaola ed
altri volenterosi sta riacquistando sicurezza,
dignità e garanzia, tutte credenziali che,
con l’apporto di gente seria che in campo
onora la maglia, ti porta inevitabilmente
a crescere. E poi la passionalità di una
tifoseria sempre in crescendo fa il resto.
E’ possibile sperare in una rapida risalita
nelle categorie che Barletta merita e che
lei ha vissuto?
Come già esposto poc’anzi gli ingredienti
ci sono tutti per sognare realisticamente.
La serietà di una società bilanciata da un
gruppo in campo e da un gran tifo non
può che navigare nella giusta e desiderata
direzione. Continuiamo così, poi si vedrà…
Lei è anche molto attivo nel campo della
solidarietà e non solo: ci illustri alcune
delle sue iniziative.
Essere solidale è una prerogativa dettata dal
mio dna. Mi sono sempre battuto a sostegno
dei più bisognosi, dei più deboli, degli
ultimi. Dalla mia mente sono saltate fuori
iniziative quali “Operazione Sorriso” con il
Barletta nel 1989 e portata a compimento
dopo quindici edizioni con l’acquisto di un
pulmino attrezzato per i ragazzi “AIAS” di
Barletta, “Babbo Natale e Befana d’Amare”
e tante altre. L’ultima, la più recente, la
donazione di 176 volumi a favore della
biblioteca comunale della nostra città. Ma
qualcosa continua a bollire in pentola e il
“Cavalier Bastiano” continuerà a breve a
fornirvi novità.
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Ruggiero Rutigliano
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Lei si presta spesso alla causa dello sport
barlettano e questo le rende merito di
questi tempi…
Diciamo che se avessi considerato solo
ciò che riguarda i tempi che corriamo e
la situazione economica globale ci avrei
pensato sicuramente su prima di dare il
mio sì e sposare la causa per il bene del
calcio a Barletta, sono contento di poter
dare una mano.
I motivi, nello specifico, che l’hanno
indotta a contribuire da vicino alle sorti
del Barletta Calcio.
Prima di tutto la passione, poi la volontà
di poter avere al comando barlettani
soprattutto alla luce degli ultimi
avvicendamenti societari che hanno
portato qui gente forestiera brava solo a
parole e che ha fatto poco nel concreto per
questa società.
Un parere sulla nuova società.
La nuova società è composta da un
gruppo ben affiatato. Siamo prima di tutto
amici e oltre a questo, innamorati di un
progetto che, speriamo, possa portare
sponsorizzazioni e altre forze economiche
Angelo Dargenio
fresche per poter ambire a qualcosa
di ancora più importante per la prima
squadra cittadina.
C’è qualche calciatore a cui è
particolarmente affezionato da tifoso?
Parlare di un singolo giocatore non è da
me, considero il calcio un gioco di squadra.
E’ il gruppo che fa la differenza come in
ogni successo, confesso comunque che
ad ogni nostra rete va il mio applauso al
goleador di giornata.
Cosa augura alla squadra di qui a fine
stagione?
Alla squadra auguro il massimo risultato,
per scaramanzia non rivelo il mio
desiderio ma è facile intuirlo visto che è
quello di tutta la società e dei tifosi, sempre
pronti a sostenere la squadra.
Oltre l’amore per i colori biancorossi i
barlettani hanno la fortuna di apprezzare
i vostri peccati di gola da oltre 20 anni
ormai…
Se parliamo delle bontà che escono dal
mio laboratorio non posso che ritornare
a tirare in ballo i colori del Barletta. Il
riferimento va alla realizzazione dei
panettoni artigianali natalizi con impressi
i colori biancorossi, ogni panettone
realizzato e consegnato ha suscitato una
grande emozione per me e per il mio staff
di lavoro.
Ruggiero Rutigliano
Tel. 347.7449005
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