Un buon spumante, ben fresco e ben prodotto, è un
Transcript
Un buon spumante, ben fresco e ben prodotto, è un
professione / osservatorio osservatorio / professione Il segmento degli spumanti e Champagne si dimostra vitale e in buona salute e l’on trade, dove avviene circa il 40% dei consumi di bollicine, rappresenta il canale di vendita ideale per un consumo svincolato da festività e brindisi. Dalla lettura delle rilevazioni Nielsen, la vendita a scaffale soffre infatti ancora di una forte stagionalità, viceversa il momento dell’aperitivo sembra premiare le vendite di spumante al bar durante tutto l’arco dell’anno. Prova è che le vendite medie annue di un bar serale si attestano intorno agli 80 litri per gli spumanti e ai 12 litri per gli Champagne. Per questi ultimi c’è da considerare un cosiddetto “effetto canale”: Nielsen cioè non monitora tutti i canali attraverso cui è distribuito lo Champagne. Ricordiamo che i bar serali, secondo la definizione di Nielsen, sono quelli che sviluppano la maggior parte del loro fatturato dopo le 18. Il Prosecco viaggia a vele spiegate F Lo spumante veneto mette a segno un incremento del 10,6%, confermandosi campione d’incassi. Bene gli Champagne, che tornano a crescere. Merito di un profilo organolettico moderno rancesi o italiane, purché bollicine! I risultati di mercato impongono l’entusiasmo. Quel +3,6% degli spumanti e i 4,5 punti percentuali guadagnati dagli Champagne a gennaio 2011 sono un toccasana in attesa della ripresa. Un successo che, forse, era nell’aria e, di cui ora i numeri danno la dimensione. «Da sottolineare la crescita degli Champagne, che addirittura recuperano la pesante negatività dell’anno precedente (-4,6%) e l’ascesa inarrestabile del nostro Prosecco», precisa l’ecumenico Roberto Zucchi, client manager Nielsen. E incalza: «Come vendite a volume per tipologia trend vendite spumanti e champagne per canale vendite medie annue bollicine per tipologia di locale bargiornale giugno 11 96 Bar serali Spumanti Bar diurni Champagne Ristoranti Spumanti Bar serali 17,8 Bar diurni Champagne 71,1 15,5 13,4 Bar diurni 72,6 64,7 Bar serali 52,0 36,8 31,9 25,5 15,5 6,4 9,9 11,9 Dolci Prosecco Secchi Non vintage Bar serali total ec h “non vintage” Ristorazione 7,9 Ristorazione durre vini omologati, tutti con gli stessi vitigni, molti e quasi solo vitigni internazionali. L’Italia deve saper prendere in mano la nuova strategia globale. Oggi consumiamo 38 Valori in % 36,2 1,2 A pagina 100, una rassegna di spumanti metodo classico, Charmat, Prosecco e Champagne. 58,2 55,9 3,7 -7,9 Ristoranti 31,6 Bar serali 12,0 93,4% Per saperne di più 60,0 8,4 20,0 Effervescenti - si cercano vini più freschi, moderni, giovani, con un successo assoluto per i vini frizzanti e spumanti. Per 20 anni si è inseguito un modo di fare il vino e di bere dettato da altri Paesi: vini rossi corposi, impegnativi, difficili, morbidi, abboccati, eccessivi, invecchiati, legnosi, alcolici. Basta scimmiottare! Il narcisismo enoico e il voler a tutti i costi essere premiati dalle guide ha portato a pro- Ristorazione Bar diurni 41,0 1,0 total es p prosecco 75,8 6,0 3,9 «Oggi più che mai - aggiunge in una nota Giampietro Comolli, responsabile dell’Osservatorio Economico Vini Valori in % 80,0 9,0 Vini moderni peso tipologie per canale Valori in litri, anno terminante gennaio 2011 Valori in %, anno terminante gennaio 2011 6,9 45,3% champagne da un consumo legato alle festività e siano ormai proiettati verso una destagionalizzazione più e più volte caldeggiata dagli addetti ai lavori. Merito, anche, di un profilo organolettico in linea con i gusti del consumatore moderno. (Fonte: Civc, Sgv) ne pag am + 4,5% Spumanti aree d’eccellenza Tre sono le aree di produzione dello Champagne: Marne, Aube et Haute Marne, Aisne et Seine-et-Marne. ve le vendite di Prosecco sono leggermente al di sotto della media, casualmente sono gli spumanti secchi ad andare per la maggiore». Certo, l’ottenimento della Docg Conegliano Valdobbiadene (la denominazione risale all’aprile 2009) ha contribuito alle performance positive del Prosecco, ma in generale la lettura delle rilevazioni Nielsen fa pensare che spumanti e Champagne si siano finalmente smarcati già sottolineato per altri mercati, vedi per esempio i white spirit, spumanti e Champagne godono dell’effetto traino dell’aperitivo, che vive un momento particolarmente felice. Oggi nell’on trade una bottiglia di spumante su due è una bottiglia di Prosecco, vino ideale per l’aperitivo. E laddo- pinot nero, campione Il pinot nero si conferma il cultivar d’elezione per lo Champagne con una quota del 38,40% sulla superficie vitata. Seguono il pinot meunier (32,34%) e lo chardonnay (28,99%). La resa media per ettaro in Champagne è di 12.278 kg/ha gli ettari vitati te an um +3,6% di Rossella De Stefano 34.045 Bar diurni Ristorazione 11,2 7,8 Vintage Bar serali Cuvée prestige Bar diurni Fonte: Nielsen Horeca bargiornale giugno 11 l’analisi client manager nielsen champagne roberto zucchi 97 professione / osservatorio 60,8 milioni 380 milioni le vendite a valore A due anni dal riconoscimento a Docg, il Conegliano Valdobbiadene si conferma in ascesa. (Fonte: Centro Studi Distretto Conegliano Valdobbiadene) bargiornale giugno 11 i litri di Champagne venduti nel canale horeca, di cui 314mila nel bar. Anno terminante gen. 2011 cc hi 13,5 15,2 pr se 36,5 18,1 45,0 os ec c 16,9 26,3 ch 12,1 44,6 28,0 i 14,8 38,1 Area 2 18,5 28,6 Area 3 Area 4 Area 1: Nord ovest; Area 2: Nord est, Emilia Romagna; Area 3: Centro e Sardegna; Area 4: Sud compresa Sicilia e agn mp 15,3 37,0 lc 34,9 Area 1 a o 11,2 29,0 i litri di spumante venduti nel canale horeca, di cui 12,6 milioni nel bar. Anno terminante gen. 2011 1,1 milioni Rimane infine da affrontare il capitolo degli spumanti dolci, il cui peso nel bar è ancora irrisorio (6,4% nei bar serali, 17,8% nei bar diurni). Forse perché i gestori non hanno vé ep r e s t ig e 8,7 vin 31,4 milioni Strade da percorrere nti 16,4 ancora colto le opportunità di business connesse a un consumo svincolato dalle festività o dal classico abbinamento con il dolce. Per esempio, questa tipologia potrebbe diventare un’occasione in più di vendita per il momento fiacco (ahinoi) del pomeriggio. Che ne dite di una merenda a base di Asti spumante e salumi, com’è nella migliore tradizione piemontese? Non rimane che provarci. di spumanti Charmat, metodo classico, Champagne e Cava, ideali per ogni occasione di consumo, sempre beninteso nell’ambito di un bere responsabile. cu Valori in % ma Sp vendite per area geografica u vincenti. Basta decidere la puntata. «Più concretamente - riassume Zucchi - occorre “sfruttare” il momento d’oro del Prosecco per l’aperitivo e spingere l’acceleratore sulla destagionalizzazione puntando agli spumanti metodo classico e alle cuvée prestige per un consumo a tutto pasto». Ne siamo anche noi fermamente convinti: nelle pagine che seguono vi presentiamo un’ampia rassegna do 11,6 23,2 56,5 g ta e 5,2 12,3 1,6 80,9 no prosecco le bottiglie prodotte litri pro capite l’anno quando 50 anni fa erano 120, ma è possibile recuperare un consumo interno: bisogna puntare su vini moderni, freschi, giovani, di facile approccio, dedicati alla “domanda” del consumatore, ideali per momenti diversi, espressione di un modo di mangiare e vivere più soft». Caratteristiche, che le bollicine vantano. Come a dire: spumanti e Champagne hanno già in sé le carte 98 Prosecco superiore, vigne e addetti La struttura della denominazione è caratterizzata da 5.000 ettari in produzione e 6.100 ettari di vigneti iscritti alla Docg, di questi 106 sono localizzati nell’area del Superiore di Cartizze. Nel distretto le case spumantistiche sono 166 e si avvalgono del supporto di 250 enologi. n v in tage 12,0 15,6 44,1 28,3 Fonte: Nielsen Horeca