Nel Chianti per la vendemmia Suor Lucia Cargnoni Pensioni e d

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Nel Chianti per la vendemmia Suor Lucia Cargnoni Pensioni e d
Editore: Centro Culturale San Lorenzo 46040 Guidizzolo (MN) - Direttore responsabile Andrea Dal Prato - Tariffa R.O.C.: ”Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB - Brescia - Euro 0,20
GUIDIZZOLO MN - BIMESTRALE DI ATTUALITA’, CRONACA, CULTURA E POLITICA
Nel Chianti per
la vendemmia
Pensioni e
d’intorni
ANNO XV N. 86 - OTTOBRE 2009
Suor Lucia
Cargnoni
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Editoriale
Numeri utili
L’estate in parrocchia
Suor Lucia Cargnoni
Nel Chianti per la vendemmia
Notizie dall’Amministrazione
Cronaca
Virtus Guidizzolo
Mostra del cinema a Venezia
Pensioni e dintorni
Noi e la legge
Noi e il fisco
Torta dura
Tour alternativo
Anima e cuore
Disavventura del ricercatore
Salute
A tutta penna
Arte & dintorni
Sonno e sogno
La battaglia di Solferino
Paolo IV e i giovani
Renzo e Lucia
Gruppo Micologico Naturalistico
Taca Banda
Un grappolo di Chardonnay.
Per gentile concessione: Azienda
Gianfranco Bertagna, Bande
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Guidizzolo 5 settembre 2009.
I vincitori del “Palio della torre”
organizzato dai commercianti
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editoriale
Andrea Dal Prato
Nel mese di settembre, mese dedicato alla vendemmia, passeggiando sulle nostre colline possiamo ammirare il susseguirsi di vigneti cosi ricchi di dorati grappoli d’uva pronti
ad essere colti. Pensi all’amore e alla passione dell’agricoltore che li coltiva, ogni pianta
viene bagnata secondo il bisogno, le foglie vengono tolte per permettere ai raggi del
sole di maturare, con il suo calore, il frutto. Pensi alla storia e alle tradizioni che sono
rappresentate nelle pietre, nelle sculture delle cattedrali romaniche. Pensi che la coltivazione della vite, della vendemmia e del vino che ci viene donato sono espressioni
della nostra cultura, della nostra civiltà.
L’idea che dei politici ci vengano a insegnare che il vino fa male e che bisogna proibirlo
ai minori di 16 anni, e ridurre a zero il tasso alcoolico di chi guida, ha a che fare con una
educazione latitante, specie negli anni difficili dell’adolescenza, e alla poca conoscenza
e rispetto dovuto alle cose genuine dei prodotti della terra.
Il ministro Luca Zaia, per contro, ha raccolto l’adesionedel Fipe (Federazione
italiana pubblici esercizi) che precisa: “...I fautori del proibizionismo non sanno
distinguere tra consumo consapevole e l’abuso, collegato alle devianze o ai comportamenti trasgressivi, tipici nei giovani. L’attuale limite imposto dalla legge rappresenta il giusto compromesso per tutelare anche il piacere della buona tavola.
Un maggior controllo da parte delle forze dell’ordine potrebbe evitare molti dei
deprecabili abusi, soprattutto nelle notti dei fine settimana, evitando così le stragi
del sabato sera”.
Provate a immaginare se la Francia, proibisse di bere vino ai ragazzi, interdire il Bordeaux, come la Moratti vuole con il Barolo, il Nebbiolo, il Brunello di Montalcino, il Cabernet, lo Zibibbo i cui soli nomi evocano piacere e poesia. Comprendiamo i produttori
di vino italiani, i coltivatori nel Chianti, nel
Valpolicella, a Pantelleria e in tutta Italia,
che si sono “ribellati” a questa proposta
che colpisce la città di Milano e tutti i produttori di vino italiani. L’Italia con i suoi
47 milioni di ettolitri prodotti è il maggior
produttore mondiale e vanta oltre 450 “etichette”, della produzione vinicola nazionale a denominazione di origine.
Da sempre il vino è accompagnato da un retaggio di “bene” e di “male”, ma oggi sappiamo che se usato con moderazione è consigliato, anche dalle più recenti guide, per
una corretta alimentazione. La medicina moderna ha cancellato molte superstizioni ed
ha approfondito gli studi per fugare dubbi e sradicare sospetti attribuendole un’importante funzione terapeutica. Uno studio del Prof. Razzoli indica determinate malattie e
disturbi evidenziando per ciascuno di essi le caratteristiche che debbono avere i vini da
utilizzare a scopo terapeutico, caso per caso.
L’eccesso è dannoso, questo sia chiaro, ma un buon bicchiere di vino, abbinato con
sapienza, ci aiuta a gustare meglio un piatto e a trascorrere piacevoli momenti.
Nel vicino paese di Volta Mantovana si tiene, da diversi anni, una mostra, di grande successo, “I vini passiti e da meditazione”, ove, oltre all’assaggio vengono dati ragguagli e
come ottenere il massimo piacere, soprattutto un piacere “spirituale”.
Sappiamo che i giovani, e purtroppo anche i giovanissimi, sono soprattutto consumatori
di birra e superalcoolici, un rimedio deve essere trovato soprattutto con una educazione
appropriata, il proibizionismo non è un rimedio e non porterà nessun risultato.
Se guardiamo la storia notiamo che da sempre il vino e la vite è accompagnato da un
concetto di sacralità.
Si racconta nella Bibbia che la prima vigna fu piantata da Noè, sopravvissuto al diluvio.
Nel Vangelo, Cristo, paragona se stesso alla vite e gli uomini ai tralci (Gv 15, 5) e nel miracolo delle nozze di Cana trasforma l’acqua in vino (Gv 2, 1-12). Nell’ultima cena, infine,
Gesù affidò al pane e al vino, attraverso il mistero della transustanziazione, il ritorno agli
uomini del suo corpo e del suo sangue (L 22, 24-30).
I Greci già nel 400 a.C. lo consideravano la bevanda di elezione del banchetto. Euripide
scriveva “Il vino, antidoto di ogni dolore, venne donato ai mortali: senza vino l’amore non
vive ed ogni altra gioia muore”. Altri poeti, saggiamente, suggerivano una certa moderazione perché, come diceva Antifane “Se un uomo beve continuamente si istupidisce
se beve moderatamente si riempie di nuove idee”.
Che illusione dire:
vietato bere
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Prenotazione ambulanza - tel. 349 8608653
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Da lunedì a venerdì: dalle 10 alle 13
Sabato: dalle 10 alle 12
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Prenotazione visite: 0376 840433 (8,30-12,30)
Lun. Giov. Ven.: dalle 16 alle 19 (su appuntamento)
Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 13
• Dr. Orfeo Valerio Galvani
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Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30
Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento)
• Dr. Giuliano Ponti
Ambulatorio 0376 819475 - abitazione 0376 819177
Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12,30
Giovedì: dalle 16,30 alle 19
• Dr.ssa Doriana Bertazzo
Riceve su appuntamento tel.0376 83040 - 8384500
Presso Ambulatorio dott. Galvani
Martedì e Venerdì dalle 14 alle 15
• Dr.ssa Angela Gatti - tel. 338 2619350
Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 17,30 alle 18,30
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Lun. Merc. Ven. : dalle 10,30 alle 12
Mar. Gio.: dalle 17,30 alle 19
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lunedì e mercoledì dalle 10 alle 12,30
sabato dalle 10 alle 12
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Lun. Mart. Giov.: dalle 9,30 alle 12,30
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Assistente sociale:
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Igiene dell’edilizia ed igiene pubblica - tel. 0376 846738
Segreteria e protocollo:
Da lunedì a sabato dalle 9 alle 12,30
APERTURA
invernale
lun. 9-12 / 14,30-18,30
mar. giov. 14,30-18,30
mer. ven. 9-12
sab. 9-12
estivo
9-12 / 15-19
15-19
9-12
Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189
AVIS - AIDO - tel. 0376 840177
Rhapael - Ambulatorio Castel Goffredo 0376 771292
Amici di Rebecco - tel. 0376 819678
Associazione Commercianti - tel. 0376 818715
Calcio Guidizzolo - tel. 0376 819172
Centro Sociale “La Mimosa” - tel. 0376818419
Corpo Bandistico - tel. 0376 840090
CSE-Anffas - Rebecco - tel. 0376 818253
Gruppo Alpini Guidizzolo - tel. 0376 819516
GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240
Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 818382
Tutti i giorni dalle 8 alle 19
ORARIO DI APERTURA
Lunedì Mercoledì e Venerdì dalle 14,30 alle 17,30
Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 17,30
ORARIO DI APERTURA DOMENICALE
Maggio - Settembre dalle 17,00 alle 19,00
Ottobre - Aprile
dalle 15.30 alle 17,30
estivo
invernale
GUIDIZZOLO
Festivi:
Prefestivi:
Feriali:
8 - 9,30 - 11 - 18 19 7,30 - 18 17
18
17,30
BIRBESI
Festivi:
prefestivi Feriali: mart. giov.
9,30
18,30 8,30
18,00
REBECCOPrefestivi 18 17
L’estate
in parrocchia
Anche quest’anno, dopo il Grest di giugno e la
festa dell’Oratorio con la solenne S.Messa di
chiusura delle attività scolastiche e catechistiche dell’anno, la parrocchia di Guidizzolo
ha promosso alcuni importanti momenti per la
riflessione, la condivisione, la vita insieme e
l’amicizia di alcuni gruppi di ragazzi.
Il primo (18 i partecipanti) per le prime e seconde superiori ha portato i ragazzi a vivere
un’esperienza forte a Nomadelfia, la comunità
di cattolici vicino a Grosseto nata sul concetto
di ‘fraternità’ (letteralmente Nomadelfia significa –legge della fraternità-), fondata da don
Zeno Saltini. Qui 250 persone, 50 famiglie, vivono mettendo tutto in comune ed accogliendo
in affido ragazzi e bambini abbandonati.
Per i nostri ragazzi tempi dedicati alla preghiera, alla riflessione ma anche allo svago con
puntate al mare ed al parco della Maremma.
Per i più giovani invece è stata la località di
Lanzo d’Intelvi (CO). Due i gruppi che si sono
alternati nella settimana loro dedicata: 4^ e 5^
elementare (49 i partecipanti) e 2^ e 3^ media
(25 i ragazzi presenti). Per il primo il tema approfondito è stato quello dei ‘cinque sensi’ e di
come attraverso ognuno di essi si possa sempre percepire la presenza di Gesù nella propria
vita. Il secondo turno aveva invece quale filo
conduttore il grido ‘Svegliati! Ognuno ha qualcosa dentro: basta cercare per capire dov’è’.
Non sono ovviamente mancate le sane scarpinate per raggiungere alcune vette, alcune
mete, paradigma anche queste della necessità
di trovare in se stessi la forza e la voglia per
arrivare.
Ad accompagnare i ragazzi, accanto al parroco don Libero Zilia, una trentina di animatori
equamente divisi tra il primo ed il secondo turno ed alcuni adulti che hanno prestato la loro
infaticabile opera in cucina.
Sergio Desiderati
Nomadelfia - Luglio 2009
Il gruppo dei partecipanti
classi 1ª e 2ª superiori
Lanzo d’Intelvi - Luglio 2009
Gruppo dei partecipanti,
2ª e 3ª media
Lanzo d’Intelvi - 26 luglio - 2 agosto 2009
Gruppo dei partecipanti,
4ª e 5ª elementari e 1ª media
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Suor Lucia Cargnoni
In questi giorni abbiamo avuto il piacere di incontrare Suor Lucia Cargnoni nativa di Castelgrimaldo molto legata a Guidizzolo ove abita la sua
mamma. Le abbiamo chiesto di “raccontarci” un pò della sua vita e ne è
uscito il “ritratto” di un grande impegno educativo con un solido ideale
(la formazione di San Giovanni Bosco) che sta raccogliendo buoni frutti.
Da giovanissima, assidua la sua presenza in
oratorio, dopo le scuole professionali si diploma come operatore d’ufficio.
A 18 anni inizia il suo percorso spirituale
nell’Ordine delle Figlie di Maria Ausiliatrice
a Torino (Ordine fondato da don Bosco), nel
1979 parte per le missioni in Africa Equatoriale, si sposta nel Gabon in Guinea Equatoriale, nel Congo Belga e Camerun. Oggi considera l’Africa una sua seconda “patria”.
L’impatto con la povertà e le tante difficoltà
che la gente vive ogni giorno non è stato facile. Suor Lucia ha imparato e continua ad
imparare che la povertà non la si vive con le
belle parole o con l’elemosina, ma con una
condivisione sincera della vita della gente e
con il coraggio di “sporcarsi le mani” senza
paura.
Come suora salesiana, suor Lucia è impegnata nell’educazione dei giovani. Tra questi
la “posizione privilegiata” sono le ragazze e
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le giovani donne. Un proverbio africano dice
che: “educare una donna è educare un popolo”.
Per loro sono state aperte numerose Scuole
professionali (formazione di sarte/i, contabili, personale per hotels e alberghi -Scuola
alberghiera- informatica...) quasi tutte riconosciute dal Ministero del Lavoro.
La scuola professionale permette alle/ai
giovani di inserirsi nel mondo del lavoro con
competenza e senso di responsabilità e di
raggiungere, poco alla volta, un’autonomia
economica tanto necessaria per vivere e far
vivere la propria famiglia con dignità.
Le Scuole elementari, medie e superiori accolgono centinaia di bambini/e, ragazzi/e
dei quartieri popolari.
San Giovanni Bosco fu un educatore eccezionale. La sua acuta intelligenza, il suo
senso comune e la sua profonda spiritualità
lo guidarono a creare un sistema di educazione che sviluppa tutta la persona – corpo, cuore, mente e spirito. Esso favorisce la
crescita e la libertà, mentre mette il ragazzo
proprio al centro di tutta l’opera educativa,
crea un clima che ‘trae fuori’ il meglio dal
ragazzo, che incoraggia la sua completa e
piena espressione di sé, che aiuta il ragazzo
ad acquisire atteggiamenti che lo guidino a
scegliere ciò che è buono, sano, gioioso e fa
crescere la vita.
Questi i principi fondamentali che guidano
le Missioni delle Figlie di Maria Ausiliatrice
in favore della gioventù africana per dare
loro una indipendenza economica anche
dai condizionamenti delle famiglie e fare in
modo che si fermino sul posto creando lavoro per altri.
I centri giovanili, aperti tutti i giorni, offrono
attività sportive e culturali di ogni genere rispondendo ai bisogni più diversi dei giovani
in un clima ricco di valori umani e cristiani.
Per completare la gioia di suor Lucia, alcune giovani locali si stanno preparando per
diventare Suore e molte altre lo sono già diventate.
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Nel Chianti per la
vendemmia di Francesca Lugoboni
Settembre ed ottobre, si sa, sono i mesi dedicati a Bacco. Almeno in Toscana, dove il Dio del
vino viene osannato ogni fine estate con eventi
e manifestazioni.
Per questo vi condurrò lungo un itinerario , la
via Chiantigena, volto a scoprire tutti i segreti
del Chianti, il vino toscano per eccellenza.
La via Chiantigena è sempre stata ed è tuttora un’importante arteria di comunicazione che
collega Firenze a Siena e che mantiene un carattere marcatamente rurale.
Il territorio di produzione del Chianti Classico
è un immenso paesaggio d’arte a metà tra la
realtà e la scenografia di uno dei tanti film che
qui, in questa zona delimitata dai fiumi Arno,
Elsa, Ombrone ed Arbia, sono stati girati. La sua
denominazione risale al XIII secolo quando, in
alcuni documenti, si indicava come Chianti la
zona formata dai territori di Radda, Gaiole e
Castellina, spesso teatro di guerre e battaglie.
L’importanza strategica del Chianti nel passato
permette oggi ai visitatori di apprezzare incantevoli borghi medioevali, innumerevoli castelli
ed imponenti pievi fortificate. Con il passare dei
secoli il Chianti è divenuto una delle zone vinicole più importanti d’Italia e non solo.
È giunto ora il momento di scoprire, passo dopo
passo, i principali borghi che costituiscono
questo splendido percorso.
Una volta arrivati a Siena, si imbocca la Statale 222 per raggiungere Castellina in Chianti.
Ubicata in ottima posizione collinare, è incastonata fra le valli dell’Arbia , dell’Elsa e del
Pesa, rappresentando uno dei più importanti
centri del Chianti. Dominata dalla storica Rocca, costituita da un edificio difensivo altissimo,
Castellina presenta fortificazioni e tratti medioevali, come la suggestiva Via delle Volte, unico
tratto percorribile che testimonia l’esistenza di
corridoi seminterrati intorno alle mura. Pochi
metri fuori dal centro, merita una sosta il Tumulo di Montecalvario, una grande tomba etrusca
che costituisce la più interessante scoperta
archeologica locale. Ricco di storia è inoltre il
borgo di Fonterutoli in cui è situata la Necropoli
del Poggino con i resti di varie tombe.
Proseguiamo il nostro viaggio per giungere a
Castelnuovo Berardenga, situato al di sopra
di un colle fra l’Ombrone ed il torrente Malena. Al centro dell’abitato spicca il castello di
cui rimangono una torre e pochi resti, costruito con l’intento di dare a Castelnuovo funzioni
di preminenza. Nei dintorni, molte le pievi e le
chiesette, ma tra tutte è consigliata una sosta
all’imponente Certosa di Pontignano: già di proprietà dei Camaldolesi, oggi è sede del collegio
dell’Università di Siena.
Risalendo verso nord incontriamo Gaiole in
Chianti, centro vinicolo circondato da verdi
poggi fittamente coltivati. Poco fuori dall’abitato sorgono due complessi fortificati medioevali:
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la pieve di Santa Maria in Spaltenna ed il borgo
di Vertine racchiuso entro un perimetro murato
di forma ovale. Tra le principali attrattive dell’intero Chianti va visitato il meraviglioso castello
di Brolio, sede di una delle maggiori aziende
vinicole della zona. Costruito dai Fiorentini, presenta un possente recinto poligonale, all’interno del quale si dispone il vasto palazzo realizzato per conto del Barone Ricasoli.
Il nostro itinerario prosegue, poi, verso Radda
in Chianti. Oggi centro prevalentemente agricolo, il paese vanta un’antica storia: conserva,
infatti, avanzi di mura e torri dell’antica città
fortificata e la struttura urbanistica medioevale dalla pianta allungata. Al centro del borgo
si erge l’imponente Palazzo del Podestà la cui
facciata è ornata da una miriade di stemmi.
Dirigiamoci ora verso Greve in Chianti, ultima
tappa della nostra gita. Greve è l’unico comune della provincia di Firenze che si trovi interamente nella zona del Chianti. Molto caratteristica è la sua singolare piazza a forma triangolare
e completamente circondata da portici. Il paese è inoltre attorniato da deliziosi borghi come
Panzano, nei cui pressi si affaccia la bellissima
pieve di San Leolino con un incredibile porticato cinquecentesco.
Per concludere e meglio imprimersi nella memoria questi incantevoli paesaggi, è opportuno
fare tappa a Monte San Michele, il punto più
alto del Chianti che, con i suoi 900 metri, promette panorami da cartolina.
Nel Chianti sarà possibile esplorare sentieri a
cavallo o in bicicletta, oppure ammirare le innumerevoli mostre di pittori e scultori stranieri
che hanno fatto di queste terre la loro dimora.
Il Chianti, dunque, come paradiso dell’armonia.
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Notizie
dall’Amministrazione
A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI GUIDIZZOLO
Approvata una variante al piano di recupero ex API
Molto si è detto negli ultimi mesi sulla vicenda della
costruzione in corso nell’area dell’ex distributore
Api, dove sorgeva anche una storica officina meccanica.
Allo scopo di fare chiarezza sugli eventi intercorsi,
riteniamo utile ricapitolare quanto accaduto.
Occorre innanzitutto fare una precisazione importante: ciò che si può costruire in un’area piuttosto
che in un’altra è regolamentato dal Piano Regolatore Generale e dalle Norme di Attuazione.
L’area su cui sorge il fabbricato in questione è identificata, nel Piano Regolatore Generale, come area
B4. Per norma contenuta nel Regolamento da oltre
vent’anni, a questa tipologia di aree sono assegnati
degli indici di edificabilità molto elevati, con l’obiettivo di agevolare il recupero delle aree produttive
dismesse.
L’area dell’ex officina è stata la prima ad essere
recuperata e quindi ha costituito il banco di prova
di questa normativa, che, alla prova dei fatti, si è
rivelata inadeguata per la nostra realtà e che andrà
cambiata, nell’ambito del nuovo Piano di Governo
del Territorio. Ma è altrettanto chiaro che nessuna
nuova norma può essere retroattiva.
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Per quanto riguarda l’area in questione, dopo una
lunga trattativa con i committenti, finalizzata a contenere l’impatto di questa nuova costruzione, l’immobiliare Raffaello in data 13 aprile 2007 chiese
l’approvazione di un piano di recupero che prevedeva la riduzione della superficie coperta al 50%,
anziché il 60% consentito dal Regolamento, insieme
ad un aumento di 20 cm. dell’altezza massima consentita.
Il Piano di Recupero viene adottato dal Consiglio
Comunale il 26/4/2007 e definitivamente approvato
il 26/9/2007 senza voti contrari. La relativa convenzione viene sottoscritta il 28/2/2008, mentre il permesso di costruire viene rilasciato il 7 aprile 2008.
In data 12 febbraio 2009 viene eseguito sopralluogo
dal quale emerge che sono state realizzate altezze
superiori a quelle previste dal permesso di costruire, mentre risultano pressochè invariate le distanze
dai confini e non risulta alcun aumento della superficie lorda di pavimento.
In data 30.3.2009 veniva emessa ordinanza di sospensione lavori.
Nelle successive richieste di sanatoria i commit-
tenti motivavano le difformità precisando che:
- non vi era alcun aumento di superficie né di volume abitabile;
- la quota di partenza era risultata superiore a quella prevista
- al piano terra era stato inserito uno spazio in altezza per la posa di impianti e reti tecnologiche
- lo spessore dei solai era risultato superiore per il
perseguimento di maggiori livelli di coibentazione
termo-acustica, come previsto dalla legge regionale n. 26/1995.
- Le modificazioni planivolumetriche, ammesse dalla convenzione e dalla legge regionale, non modificavano le caratteristiche tipologiche di impostazione.
Le richieste di sanatoria venivano respinte, ritenendo che la maggiore altezza alterasse le caratterische tipologiche di impostazione.
In data 26.5.2009 veniva emessa ordinanza di demolizione.
Il 9 giugno 2009 i committenti hanno presentato ricorso al T.A.R. contro l’ordinanza di demolizione.
Ad oggi l’udienza non è ancora stata fissata.
In data 15 luglio 2009 viene presentata una richiesta di variante al Piano di Recupero ed al vigente
Piano Regolatore. Il 30 luglio la richiesta viene integrata e sostituita con altra, che non prevede più la
necessità di variante al Piano Regolatore, ma prevede unicamente questi contenuti:
1. Definizione dell’assetto urbanistico dell’intervento mediante una planimetria generale e sezioni
ambientali. Il Piano di Recupero non avrà valenza
di permesso di costruire; negli elaborati allegati
viene indicato uno dei possibili sviluppi esecutivi
dell’edificio realizzabile. Sarà poi l’Ufficio Tecnico
ad occuparsene in sede di rilascio del Permesso di
Costruzione. Lo stesso progetto non è infatti di dettaglio a differenza di quello precedente. Vi è da dire
che la norma non prescrive un progetto di dettaglio
e che peraltro la stessa legge regionale consente
modificazioni planivolumetriche, a condizione che
queste non alterino le caratteristiche tipologiche di
impostazione dello strumento attuativo stesso, non
incidano sul dimensionamento globale degli insediamenti e non diminuiscano la dotazione di aree
per servizi pubblici di interesse pubblico e generale.
2. Asservimento ad uso pubblico di una maggiore
superficie a parcheggio (n. 20 posti auto anziché i
n. 7 posti precedenti)
3. Conseguente modifica della convenzione, anche
per aggiornare i nuovi parametri, quali il minor numero di abitanti insediabili.
I Committenti, inoltre, utilizzeranno le possibilità
previste dalla normativa di cui al combinato disposto del D.Lgs. 115/2008 art. 11 e della L.R. 26/1995
così come modificata dalla L.R. 33/2007, che prevede una tolleranza di 15 cm per solaio per il perseguimento di maggiori livelli di coibentazione termoacustica
La definizione del nuovo assetto prevede la demolizione della maggior altezza realizzata, riportando
l’altezza dell’edificio nei termini di cui al permesso
di costruire.
Sarà poi l’Ufficio Tecnico ad esprimersi sul rilascio del Permesso di Costruire, verificando che
siano ripristinati i parametri di cui al Piano di Recupero approvato inizialmente, previa demolizione
delle parti in eccedenza, come da ordinanza.
11
La tangenziale si farà, a breve gli espropri
Il cielo sopra la tangenziale di Guidizzolo ora è più
azzurro.
Come aveva auspicato lo scorso mese di febbraio
durante un’apposita conferenza stampa il vicepresidente della Provincia di Mantova Claudio Camocardi, ora la stesso Camocardi conferma
che la Regione ha concesso l’anticipo di 4 milioni di euro che verranno utilizzati per il pagamento
degli espropri.
Con l’anticipo dei 4 milioni, uniti ai 2 già erogabili
in questo esercizio finanziario con altri 10 già in
cassa, è possibile dare il via a tutto l’iter con il pagamento appunto degli espropri nei prossimi mesi
e l’appalto dei lavori ad inizio 2010. Ricordiamo
che la tangenziale di Guidizzolo avrà un costo di
42 milioni di euro: 20 trasferiti dallo Stato alla Regione, 18 da fondi regionali e 4 per la cessione alla
ditta che si aggiudicherà l’appalto del ‘materiale
da rilevato’, in pratica la ghiaia recuperata dagli
scavi. Buona parte del percorso della nuova strada sarà infatti in trincea.
Lo aveva confermato in Comune il vice presidente della Provincia Claudio Camocardi quando,con
l’ing. Antonio Covino, il segretario consigliere
regionale Carlo Maccari, il sindaco Graziano Pelizzaro, presenti assessori e consiglieri comunali
SETTEMBRE
2008 cittadini tra i quali il presidente del
oltre a diversi
Comitato per la tangenziale Fiore Barbato, aveva
precisato che lo stringente patto di stabilità ita-
liano non consentiva di approvare il progetto esecutivo prima di settembre e a novembre/dicembre
poteva partire la gara d’appalto, terminata la quale serviranno 36 mesi per la consegna dell’opera:
in tutto circa 4 anni. Un tempo che poteva accorciarsi di alcuni mesi se la Regione avesse concesso un ulteriore anticipo di circa 4 milioni di euro
Ora la Regione li ha concessi, per cui non dovrebbero più frapporsi ostacoli per la realizzazione
del programma stabilito e stringere i tempi per la
realizzazione della tangenziale di Guidizzolo, dal
momento che anche il progetto esecutivo è pressoché completato.
FALEGNAMERIA
L’innesto della Tangenziale
presso la “curva di San Giovanni”
Giovanni Milani presidente del Consiglio Comunale
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“La casa dei tuoi sogni”
Stefano Meneghelli, 37 anni, una laurea in econo- presidente del consiglio comunale veniva quindi
mia e commercio, è il nuovo consigliere comunale chiamato alla presidenza il consigliere Giovanni
di Guidizzolo. Sostituisce il dimissionario Giovanni Milani. 55 Anni, capo-gruppo consiliare di maggioZangobbi. La presidenza del consiglio, nella se- ranza, in consiglio dal 1980 con la sola eccezione
duta della surroga, è stata assunta dal vice-pre- del quinquennio 1990/1995, Giovanni Milani vive la
sidente Massimo Grassi il quale, in apertura, ha politica da sempre: prima nella DC, poi nell’Udc ed
comunicato che il 19 agosto scorso Giovanni Zan- attualmente nel Pdl. A Guidizzolo è conosciutissigobbi, aveva presentato le sue dimissioni.
mo anche per la sua attività nel volontariato con il
Dopo aver ringraziato
Zangobbi
per
il
lavoro
svolfortissimo
impegno
nell’Aido
GUIDIZZOLO VIA CAVRIANA N.30/A T.0376.819538
F.0376.848091SALO’ LARGO
DANTEcome
N.2 presidente del
to si sono iniziati i lavori. Il primo dei non eletti, gruppo guidizzolese che con lui è stato fondato e
Claudio Tencheni, aveva rinunciato all’incarico. si è ampliato in maniera esponenziale.
Così Stefano Meneghelli, si è seduto al tavolo del Ad entrambi vanno gli auguri per un proficuo laconsiglio.2008
Nella successiva elezione del nuovo voro.
NOVEMBRE
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Nuovi numeri telefonici del Comune
Più facile telefonare in Comune. Dal 1° settembre per chiamare i vari uffici basterà comporre
il numero diretto, senza più passare dai messaggi preregistrati.
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PASQUALI PAOLA
ALTRI NUMERI
PRO LOCO
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PROTEZIONE CIVILE 0376-1620426
PRO LOCO
0376-1620427
PROTEZIONE CIVILE
0376-847388
prenotazioni ambulanza 349-8608653
Attenzione ai numeri civici
In previsione del prossimo Censimento Generale della Popolazione, è necessario provvedere al
controllo ed al completamento della numerazione
civica.
Ogni unità abitativa ha avuto assegnato un proprio
numero civico, ma non sempre risulta esposta la
relativa targhetta all’esterno, sulla strada. Questo
è un obbligo a carico del proprietario; se egli non
provvede, il Comune dovrà intervenire, ponendo a
carico dello stesso proprietario i relativi costi che,
com’è facile intuire, saranno maggiori.
Nei giorni scorsi è stato distribuito un avviso a tutte le famiglie, dando tempo a chi non ha ancora
provveduto di farlo entro il 30 ottobre. Dopo di che
interverrà il Comune.
Per avere informazioni o conferme sul numero da
esporre ci si può rivolgere all’ufficio Anagrafe.
Le targhette sono facilmente reperibili nei negozi
specializzati locali.
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Prossimi cantieri
Grazie al contributo in conto interessi concesso dalla Regione Lombardia, stanno per partire
altre due opere programmate dall’Amministrazione Comunale: l’abbattimento delle barriere
architettoniche per gli utenti del cimitero e la
realizzazione di due interventi presso il centro
sportivo, oltre all’acquisizione di un lotto in fregio al centro stesso.
Quando si parla di barriere architettoniche la
nostra mente va subito ai disabili in carrozzina.
Ma non sono solo queste. Ad esempio, i fami-
liari dei defunti, in particolare gli anziani, da
tempo segnalano la difficoltà a camminare sul
ghiaietto, che caratterizza i percorsi del nostro
cimitero, ma non offre una base solida a chi ha
il passo incerto.
La Sovrintendenza di Brescia, però, non ne
consentiva la sostituzione con alcuna pavimentazione.
La soluzione, quindi, consisterà nella posa di
materiale legante che salvi le caratteristiche
architettoniche e allo stesso tempo offra la solidità di un pavimento.
L’intervento, esteso a tutti i percorsi principali
del cimitero, comprende anche altri piccoli interventi e comporta una spesa complessiva di
E. 95.000,00.
Nel centro sportivo, poi, verrà posata l’illuminazione del nuovo campo di tamburello, per ampliarne le possibilità d’uso, in considerazione
dell’elevata affluenza che vi si riscontra.
Verrà inoltre posato un manto bituminoso sulla
pista di atletica, così da renderla utilizzabile in
ogni stagione, diminuendone peraltro gli oneri
di manutenzione.
L’intervento complessivo, compresa l’acquisizione di un lotto di 1710 mq di terreno oltre alle
due opere suddette, comporta una spesa totale
di 199.506,19 E.
Piano di Governo del Territorio
Sta procedendo alacremente la predisposizione del Piano di Governo del Territorio, ovvero di
quel nuovo strumento urbanistico previsto dalla Regione Lombardia. Il P.G.T. è uno strumento
complesso, che non si limita ad individuare le
zone di espansione, ma comprende, oltre al Documento di Piano, anche il Piano dei Servizi ed
il Piano delle Regole.
Nei mesi scorsi sono state vagliate tutte le richieste pervenute, da confrontare con i limiti
posti dal Piano Territoriale di Coordinamento
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Provinciale per uno sviluppo equilibrato degli
insediamenti ed infrastrutture.
Allo scopo di raggiungere la più ampia condivisione, nelle scorse settimane si sono tenuti gli incontri con i rappresentanti di diverse
categorie, dagli agricoltori ai commercianti,
agli artigiani e industriali, fino agli operatori
dell’edilizia, cui seguiranno altri incontri pubblici nell’ottica della partecipazione richiesta
dalla normativa regionale.
Eventi organizzati da Biblioteca e Teatro
nei mesi di ottobre e novembre 2009
DAL 14 SETTEMBRE 2009 AL 12 GIUGNO 2010
LA BIBLIOTECA OSSERVERA’ L’ORARIO DI
APERTURA INVERNALE:
LUN. 9 – 12 / 14,30 – 18,30
MAR. 14,30 – 18,30
MER. 9 – 12
GIO. 14,30 – 18,30
VEN. 9 – 12
SAB. 9 – 12
Nuova Immagine di Stefania Roverselli
incontra le scuole di danza del
territorio
Ingresso libero VENERDI’ 23 OTTOBRE
IN TEATRO, ORE 21
Nell’ambito dell’edizione autunnale di MOSAICOSCIENZE, “Galileo e Ludovico Cigoli
pittore: la nuova astronomia e la pittura”,
conferenza a cura del Prof. Giorgio Celli
CORSO AVANZATO DI FOTOGRAFIA,
PRESSO LA BIBLIOTECA
Corso Avanzato di Fotografia, tenuto da
Alfredo Zanetti, delegato provinciale FIAF
Mantova, in collaborazione con la Pro Loco
di Guidizzolo.
Il corso si svolgerà in Biblioteca, previo
raggiungimento di un numero minimo di
iscritti, i mercoledì del mese di Novembre,
dalle ore 21 alle 22,30.
Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi alla
Biblioteca (Tel. 0376/840435 – 335/1211999 –
[email protected]).
MERCOLEDI’ 28 OTTOBRE,
PRESSO LA BIBLIOTECA, ORE 17
In occasione di “Segni d’infanzia”, festival
internazionale d’arte e teatro per l’infanzia
e l’adolescenza, che si svolgerà a Mantova
dall’8 al 15 Novembre 2009, in biblioteca si
terrà un’animazione rivolta ai bambini e ai
loro genitori.
Immagine simbolo dell’edizione 2009 del Festival sarà la tartaruga e sotto il suo guscio
ci saranno sorprese, divertimento e tante
altre novità, illustrate nei programmi che
saranno messi a disposizione dei piccoli
lettori.
SABATO 3 E DOMENICA 4 OTTOBRE,
PRESSO LA SALA CIVICA
Mostra delle opere realizzate dai partecipanti al Corso di Fotografia.
Apertura al pubblico dalle ore 10 alle 12 e
dalle ore 15 alle 18.
VENERDI’ 13 NOVEMBRE 2009, ORE 21
APERTURA DELLA STAGIONE TEATRALE
(allegato a questo numero de “La Notizia” il programma della stagione teatrale
2009/2010).
SABATO 3 OTTOBRE 2009 ORE 20.30
Teatro Comunale di Guidizzolo
“DanSagra”
Si ricorda che in biblioteca sono disponibili a richiesta copie omaggio della guida
turistica
“Guidizzolo… da visitare” e del volume
“Il Principe e l’Eremita. Da San Lorenzo
in Guidizzolo a Santa Maria della Vittoria
in Mantova. Uomini, architettura e territorio fra XV° e XVI° secolo”, a cura del Dr.
Carlo Togliani e con un saggio del Prof.
Giuseppe Fusari.
Si comunica che l’Ufficio
Teatro –Manifestazioni
ha una nuova sede, presso il Comune
di Guidizzolo, p.le Marconi 1,
con i seguenti recapiti:
Tel. 0376/1620428 – Cell. 335/422406 Mail:
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Menù della casa:
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15
cronaca
Un giorno indimenticabile
Mercoledi 2 settembre, l’amico Enzo Galvani
-l’éra un po’ concitàto- ha convocato a sorpresa presso la sede degli Alpini, il gruppo di
vecchi amici Guidizzolesi che di solito frequenta.
Sorpresa? No! Gh’era anca la siora Sandra.
Perché? Gh‘era da festeggiar.
Ebbene e per fortuna, i due, Sandra ed Enzo
hanno esternato con gioia la felicità per il loro
50° Anniversario di matrimonio.
Ghemo brindà tùti insieme.
Agli ex novelli sposi Sandra ed Enzo Galvani
abbiamo augurato a nome di tutti, tanto bene,
tanta felicità e anca tanti schei…
Enzo Galvani è stato per molti anni Litografo
specializzato presso la Bonazzi , in pensione
dal 1990, ora è impegnato nel volontariato con
il Gruppo Alpini dove svolge la funzione di segretario e addetto alle pubbliche relazioni.
Una vacanza in vespa
Quest’anno il raduno internazionale Vespa si è
tenuto a Zell am see - Austria (VESPA WORLD
DAYS 09 – ZELL AM SEE) dal 11 al 14 Giugno
2009. Ernesto Bulgherini ed io, Paolo Ramazzotti- due entusiasti dello scooter della Piaggio
- attratti dalla bellezza dei luoghi, dalla impor-
AUTO SOSTITUTIVA
Gratuita
16
tanza della manifestazione e dalla affidabilità
delle nostre Vespa T5, abbiamo deciso di parteciparvi.
La prima parte del viaggio l’abbiamo fatta “in
solitario” in quanto siamo partiti l’8 Giugno con
l’intento di incontrarci con gli amici vespisti
mantovani Giovedì 11; il viaggio è iniziato da
Guidizzolo per fare tappa a Innsbruck, capitale
del Tirolo. Dato che il limite minimo di cilindrata
in autostrada è di 150 cc e le nostre Vespa T5
sono dei 125 cc (abbastanza performanti, però),
tutto il tragitto è stato fatto su strade normali,
così abbiamo potuto godere di un contatto diretto con il paesaggio. Ci siamo goduti la Val
D’Adige fino al Brennero dove ci aspettava la
pioggia; da qui una “cavalcata” fino ad Innsbruck bella per i monumenti e incoronata da
altissimi monti. Altra tappa importante è stata
la visita al lago di Chiemsee che per l’estensione è detto anche “Mare della Baviera”. Nota
è l’isola di Herrenchiemsee su cui si estende
un ampio parco all’interno del quale sorge un
castello voluto da re Ludwig di Baviera su modello della reggia di Versailles. Che dire di Salisburgo? Semplicemente che è una città nota
per la sua architettura barocca e per il suo
rapporto con la Musica (diede i natali a Mozart
ed è ancora oggi sede di grandi manifestazioni
musicali). Molto belli sono i laghi salisburghesi
su cui spicca il Wolfgang see noto anche per
aver ispirato l’operetta “Al cavallino bianco”.
cronaca
Altro centro turistico è Bad Ischl, apprezzato per le acque termali e perché fu residenza
estiva dell’imperatore Francesco Giuseppe. Le
giornate a Zell am see sono trascorse all’insegna di una ottima organizzazione tenendo presente che l’affluenza è stata stimata di circa
4000 vespisti.
Il momento qualificante del raduno è stata la
gita sulla strada alpina del Grossglockner, 48
km di puro piacere soprattutto per gli appassionati delle due ruote che con 36 tornanti portano
ad un dislivello di 2504 metri, il tutto immerso in
un fantastico paesaggio di alta montagna. La
parte del leone l’hanno fatta le Vespe in generale sopportando anche non pochi fuori giri. Il
rientro da Zell am see a casa è avvenuto in una
unica tappa puntando su Lienz, attraversando
poi San Candido, Dobbiaco, Brunico e Bressanone. La Valdadige è stata una galoppata a
“manetta” o quasi a causa di un fastidioso venticello che ci ha sballottati fino a casa. Anche
questa volta, compagnia e mezzi meccanici
eccellenti e per questo, grazie Ernesto, grazie
Vespa.
Gara di carte del G.V.G.
La “briscolata” a coppie miste è ormai tradizione consolidata per il popolo delle carte che
d’estate frequenta assiduamente i tavoli in
via Madonna del Rosario, accanto ai campi di
bocce gestiti dal Gruppo Volontari Guidizzolesi. L’edizione 2009 è stata più vivace e coinvolgente delle precedenti. Con ben 32 concorrenti
e molta suspence nella piccola folla che ha
seguito interessata le varie fasi della competizione amatoriale. Direttore di gara il bravissimo
Archinto Battaglioli coadiuvato da Paola Quadrani; organizzatrice dell’incontro l’inossidabile Irene Ghizzi. Hanno incassato il 1°/2°/3° premio nell’ordine le seguenti coppie: Mario Pasini
con Ebe Bettoncelli; Maria Sandri con Stefana
Passerini; Moreno Droghetti con Ida Lucchini.
E dal presidente Silvio Tarchini, a riconoscimento del rapporto positivo che unisce i due
sodalizi Pro Loco e G.V.G., il dono di un bel portachiavi alle due volontarie Quadrani e Ghizzi;
mentre Battaglioli è stato omaggiato con buon
vino dei colli. Il felice appuntamento ha confer-
mato la valenza di uno spazio aggregativo diventato punto di riferimento soprattutto per gli
anziani. Con l’opportunità, tra un passatempo,
“na ciciarada”, qualche pausa conviviale di
piacevoli dopocena insieme.
Visita alla fiera di Grazie
Lo scorso 17 agosto, sfidando il caldo torrido
di quest’anno, un gruppo di ospiti della Fondazione Rizzini di Guidizzolo ha fatto visita, come
ormai consuetudine, al santuario di Grazie, alla
fiera ed ai lavori dei madonnari, sempre molto ammirati. “Gli anziani, dicono i responsabili
della struttura, attendevano questa proposta
perché per loro è un classico andare al Santuario, vedere le opere dei madonnari e poi gustare un saporito panino con il cotechino.
La decisione da parte degli operatori è stata
molto sofferta perché il caldo non prometteva
niente di buono, ma alla fine l’entusiasmo dei
partecipanti ha prevalso sui nostri timori ed in
effetti è andato tutto bene”. Il noleggio di un
pulmino attrezzato ha permesso il trasporto del
gruppo di cui facevano parte sia anziani della
RSA che anziani del Centro Diurno. “All’arrivo,
commentano i partecipanti, ci siamo recati subito al Santuario che, così particolare, attira
sempre l’attenzione e la curiosità.
Un gruppetto di impavidi ha sfidato la tempe-
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cronaca
ratura bollente per poter visitare le bancarelle, mentre gli altri, dopo aver ammirato i dipinti
lasciati dai Madonnari, hanno atteso comodamente seduti al bar tra una bibita e un panino
al cotechino. “In tarda mattinata abbiamo fatto
rientro per pranzare al fresco dei nostri climatizzatori, con la soddisfazione di aver potuto
“esserci anche quest’anno”!”.
In bicicletta ai santuari mariani
Si tratta ormai di una tradizione che il tempo
non ha minimamente scalfito. Così anche in
questo 2009, pur con qualche defezione come
quella dell’ideatore Elogio Perani (trattenuto
per un’improvviso impegno professionale), gli
amici ciclisti si sono dati appuntamento davanti
al Ristorante Alla Torre per il tradizionale tour ai
santuari Mariani.
Arnaldo Angioletti, Guerrino Piadena, Angelo Manatrizio, Renzo Nardin, Aldo Castagna,
Angiolino Pozzi, Giuliano Fontanesi, Gilberto
Pozzi, Giovanni Vicenzi, Gianni Sabadin e Mario Bonesi hanno inforcato la loro bicicletta e
raggiunto il Santuario di Grazie. Una visita alla
fiera, uno sguardo ai madonnari che stavano
preparandosi, un immancabile panino con cotechino annaffiato da un buon bicchiere di vino.
Tutto, come detto, secondo tradizione, così
come lo scambio dei ricordi ed il ritorno a Guidizzolo dove ad attenderli c’erano altri amici a
cui raccontare la giornata. E poi il solito impegno: non mollare e ritrovarsi allo stesso posto
tutti il prossimo anno.
Contributo della Cariplo
Valutato meritevole dal Comitato di gestione del
Fondo Speciale per il Volontariato, dal Coordinamento regionale dei CSV della Lombardia e
dalla Fondazione Cariplo, al progetto “ “Un girotondo solidale: percorsi di animazione di una
rete comunitaria”, presentato nell’ambito del
“Bando 2008 - Promuovere il volontariato e la
coesione nelle comunità locali” è stato concesso un contributo di 9.800 euro.
La notizia, con l’augurio di successo per l’iniziativa, è stata comunicata ad Emanuele Palagiano presidente del G.V.G., sodalizio capofila. In
partnership con Comune, Pro loco, Avis, Aido,
Protezione Civile, Anspi, Caritas, Amici di Rebecco, Altri Mondi, Cooperativa Orizzonti, Anffas, ISA, Fondazione Rizzini.
Il progetto, calato in un contesto dove già da
tempo si svolgono attività per sostenere situazioni di criticità, intende avviare iniziative
aggregative rivolto a fasce problematiche, anziani, minori, stranieri. Con la finalità di vivere in
modo innovativo la rete relazionale, animando
spazi del luogo nella condivisione programmatica tra identità diverse, che interagendo tra di
loro con pari dignità creano coesione sociale.
Ribaltando pertanto la missione del volontariato conosciuta fino ad oggi come mera risposta
a un bisogno erogando un intervento. Il piano è
rivolto in particolare agli utenti del C.D.D. Anffas di Rebecco, già all’attenzione del volontariato locale con la promozione di appuntamenti
costanti, occasioni d’incontro e di scambio nel
tempo libero, per supportare le famiglie e incentivare nei ragazzi un senso di cittadinanza e
di appartenenza alla collettività. Ma quali sono
gli appuntamenti? Dopo la partecipazione alla
37^ “Camminata della salute” del 1° maggio
scorso, aperta per la prima volta ai disabili; e
la presentazione in Dvd dell’eccezionale parata
della Banda Cittadina a New Iork nel Columbus
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cronaca
Day 2008; a breve sarà la volta di una mostra fotografica, con scatti vecchi e nuovi di persone
di tutte le età per raccontarsi in “serate insieme”. La “Sala degli artisti” nel cortile comunale
sarà la sede per aprirsi a tutta la cittadinanza;
mentre il Centro di Rebecco, luogo simbolo di
coesione e integrazione, punto di riferimento
per coordinare e gestire il percorso; col prezioso supporto della psicologa Cristina Butti.
Campione sociale del Ciclo Club
Roberto Dellisanti, asolano di Castelnuovo,
è il nuovo campione sociale del Ciclo Club 77
Guidizzolo. Ha vinto infatti la gara sociale, organizzata come sempre la prima domenica di
settembre dal sodalizio guidizzolese, sul consueto tracciato Guidizzolo-Birbesi-Guidizzolo,
circuito da ripetere alcune volte dopo un primo
Pomodori: un’annata eccezionale
Sarà stata la particolare e caldissima estate
di quest’anno (i pomodori, si sa, amano molto
la bella stagione e il caldo in particolare); sarà
stata soprattutto la grande passione con cui a
Guidizzolo si coltivano gli orticelli domestici; saranno state una fitta serie di circostanze messe
insieme. Il fatto è che quest’anno si è registrata
una straordinaria produzione di pomodori (cuore di bue soprattutto), particolarmente saporiti
pur se non generalmente di dimensioni gigantesche ma senza dubbio in quantità consistenti.
E questo ha giovato senza dubbio a chi li coltivava ma anche (la generosità in questo ambito è assicurata) a chi l’orto non l’ha o non lo
coltiva. Si sa infatti che quando la produzione è
abbondante... Ce n’è per tutti. Infatti molti hanno potuto apprezzare i gustosi frutta della terra
coltivati dagli amici. In particolare, ne citiamo
uno per tutti, Gianni Cargnoni oltre ai pomodori
ha distribuito molte sementi che saranno utilizzate il prossimo anno.
giro non competitivo. Interessante la media oltre i 38 chilometri orari.
Bellissima la mattinata e nutrito il gruppo dei
partecipanti. Per la prima volta quest’anno era
in gara anche la categoria femminile; tra le
donne ha vinto Nadia Cirani davanti a Daniela
Fogliata, terza Rita Vernizzi.
Tra gli uomini, invece, dietro a Dellisanti si sono
piazzati Tiziano Lavezzi e Luciano Mezzani; per
la categoria over 50 primo l’inossidabile Ruggero Gialdini, 2° Adriano Roverselli e terzo Claudio
Artioli.
Al termine della corsa i partecipanti hanno ricevuto il saluto ed i complimenti di Claudio
Cervi, presidente del Ciclo Club, del sindaco
Graziano Pelizzaro e dell’assessore allo sport
Cesare Maccari.
Perfetto il servizio d’ordine agli ordini della Polizia Locale con il supporto della Protezione Civile. Speaker della manifestazione l’inossidabile
Giuseppe Menossi.
19
cronaca
Successo per il ‘Palio della torre’
Hanno vinto gli ‘Amici di Rebecco’. A loro è
andata la prima edizione del ‘Palio della torre
– Gran Premio Lorenzino’ promosso con grande vivacità dall’Associazione Commercianti in
collaborazione con il Comune e la locale sezione Avis. Per l’occasione la centralissima piazza
Marconi è stata rivestita a festa con il più clas-
20
sico dei chioschi estivi delle nostre spiagge, ultimo colpo di coda di un’estate caldissima che
proprio nella serata del palio ha lasciato spazio
alla prima aria spumeggiante della stagione.
L’idea della manifestazione, ha ribadito il presidente dei Commercianti Riccardo Tenedini, era
quella, in questa prima edizione, di mettere insieme le diverse associazioni guidizzolesi, con
l’intento poi, visto anche il successo della manifestazione, di consolidare la partecipazione
locale allargandola, già nell’edizione del prossimo anno, anche ai comuni vicini. A questa prima edizione hanno partecipato 8 associazioni:
Amici di Ribecco, Anspi San Giorgio Birbesi a
cui è andato il premio per la ‘torre più bella’,
Aido, Avis, Gruppo Alpini, Pro Loco, Atletica
Guidizzolese, Gruppo Volontari. Ogni torre, personalizzata dalle associazioni, veniva portata
in spalla da 8 concorrenti e doveva percorrere
il tragitto piazza Marconi, Via Filzi, Largo Aldo
Moro, via don Sturzo e ritorno in piazza Marconi. Folto, come si diceva, il pubblico richiamato
oltre che dalla competizione anche dalla musica del Dj Marco Grandi, dalla simpatia dello
speaker Marco Ferrari e dai sapori di alcuni
stuzzichini e del ‘Lorenzino’, l’aperitivo guidizzolese che ha avuto i natali alcuni anni fa proprio da un’iniziativa dei commercianti. In chiusura, con le premiazioni dei vincitori dal parte
del sindaco Graziano Pelizzaro, il ringraziamento alle forse dell’ordine, alla polizia locale, alla
protezione civile, senza scordare la solidarietà.
Il ricavato della serata sarà infatti devoluto ad
Alisea, la ragazzina di Gazoldo affetta da Sma.
Campione nazionale nei 400 mt
Quando si scende in pista per gareggiare si è
soli, soli contro tutti, contro se stessi e soprattutto contro i propri limiti fisici e nello stesso
tempo si lotta per la squadra per portare in alto
il risultato. Giovanni Carboni sembra che il concetto lo stia facendo sempre più suo; d’altronde, come lui stesso ci racconta, l’atletica è una
scuola di vita.
Al secondo anno di categoria Juniores, Carboni, classe 1990, quest’anno ha partecipato nuovamente ai Campionati Nazionali CSI, svoltisi a
Castelnovo né Monti (nei pressi di Reggio Emilia) dal 04/09/09 al 06/09/09, ottenendo la medaglia d’oro nei 400 mt piani, la sua specialità, per
il terzo anno
consecutivo.
Ma il nostro
atleta non l’ha
fermato
più
nessuno. Non
accontentandosi di un solo
oro, ha fatto la
parte del leone
conquistando
il primo posto
nella staffetta
4x400, in più
si è portato a
casa due argenti nei 100 mt e nella staffetta
4x100 ed infine, come se non bastasse, un bronzo nei 200 mt; confermando così la sua grinta e
la sua voglia di mettersi in gioco.
La giovane promessa dell’atletica leggera, è un
esempio per tutti coloro che con tenacia e costanza lottano quotidianamente per arrivare al
traguardo di un obiettivo comune. Non ci resta
che dire: “Forza Giovanni, sorprendici ancora“.
Il primo giorno di scuola
Accompagnati dalla dirigente Carla Lombardi
l’assessore alle politiche scolastiche Laura
Toniato ed il sindaco Graziano Pelizzaro hanno
salutato lo scorso 14 settembre, in quella che
è ormai una tradizione, i piccoli alunni guidizzolesi, con le loro insegnanti, delle tre classi
prime di Guidizzolo nel primo giorno di lezioni.
Emozionati, forse in alcuni casi più i genitori dei
cronaca
bambini, questi ultimi sono stati accolti dalla
scuola ed hanno fatto conoscenza delle docenti, della preside, dei bidelli e delle loro aule,
così diverse da quelle della scuola dell’infanzia.
A riceverli anche le insegnanti che li avevano
accompagnati durante i tre anni della materna,
anch’esse a sancire l’importante passaggio
dall’una all’altra scuola. E proprio qui si è inserito il saluto dell’assessore che nell’augurare
a tutti ‘buon lavoro’ ha ricordato l’insostituibile
ruolo che la scuola riveste per la crescita dei
ragazzi e per la loro apertura verso il futuro per
tutti carico di rilevanti aspettative.
Ultimati i lavori della palestra
Creato un passaggio in sicurezza per la scuola
e ultimata la riqualificazione della palestra.
“Superate con esito positivo le indagini statiche dopo l’uragano che ha colpito Guidizzolo
si è ritenuto di procedere con un approfondito
maquillage che ha completamente sistemato
la palestra del plesso scolastico”. A dichiararlo sono gli assessori ai ll.pp. Giacomino Milani
ed alla sicurezza Claudio Busca. La sostituzione del controsoffitto con materiale adatto
ad assorbire eventuali colpi di palla, la nuova
illuminazione secondo la normativa vigente, la
sostituzione degli infissi e di alcuni vetri, la ritinteggiatura, la risanificazione delle pareti esterne agli spogliatoi, i nuovi sanitari ed infine la
pulizia a fondo del linoleum con il rinnovo delle
linee di campo: questi gli interventi che hanno
contribuito a risolvere ampliamente tutti i problemi che la palestra presentava e che hanno
comportato un costo complessivo di 49.800
euro. E per la sicurezza dei bambini e ragazzi
che entrano ed escono dall’edificio scolastico
è stato predisposto un passaggio pedonale rialzato in materiale bituminoso che parte dal cancello delle scuole, attraversa Via Martiri della
Libertà e si congiunge con un nuovo percorso
pedonale collegato al vicinissimo parcheggio
di Piazzale Falcone e Borsellino: “La soluzione
migliore, conclude Busca, per garantire un percorso in assoluta sicurezza.
A breve verranno aggiunte anche telecamere
di videosorveglianza, qui ed al centro sportivo,
a garanzia e tutela della sicurezza degli utenti”.
La nuova assistente sociale
Dal prossimo mese di ottobre Guidizzolo avrà
una nuova assistente sociale: Laura Parlato
prenderà servizio effettivo nel Comune per conto del Piano di Zona del Distretto di Guidizzolo
in sostituzione di Barbara Gorgaini che sta affiancando in questi giorni. Il servizio degli Assistenti Sociali nel Distretto, come si accennava,
è gestito dal
Piano di Zona.
Laura Parlato, come del
resto ora la
Gorgaini, sarà
a Guidizzolo
dal lunedì al
giovedì e gli
altri due giorni garantirà la
propria presenza in un
altro Comune.
Con una buona esperienza
nel settore la
nuova Assistente ha già lavorato in altri comuni
del Distretto e quindi conosce il territorio e le
attività di equipe che vi si svolgono. Precedentemente ha anche prestato la propria attività in
alcune case circondariali e negli inserimenti
lavorativi per soggetti svantaggiati.
Capunsel d’oro
Anche Birbesi con la Trattoria “Birbesi” tel.
0376 849732 e Osteria “Al Monumento” tel. 0376
849202 partecipa alla prima edizione del Capunsel d’oro, concorso enogastronomico dedicato al piatto tipico delle Colline Moreniche del
Garda.
Per tutto il mese di ottobre, potremo gustare
questo piatto della nostra cucina, sia a pranzo
che a cena, ed esprimere la nostra valutazione.
La manifestazione è organizzata dalla Confraternita del Capunsel in collaborazione con l’Associazione Colline Moreniche.
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21
Fisiokinesiterapia
per utenti esterni
Alla Fondazione Rizzini Onlus (Casa di Riposo)
un progetto accarezzato da tempo sta finalmente arrivando in porto, almeno parzialmente.
Dal 01.09.2009 si apre agli utenti esterni la palestra per la FISIOKINESITERAPIA.
Chiunque, a pagamento, potrà usufruire del
servizio di fisioterapia, anche se, per il momento, solo per alcune prestazioni. Il servizio è rivolto principalmente al territorio locale ed agli
anziani.
Per usufruirne, muniti di prescrizione medica,
bisogna prenotarsi telefonicamente presso la
22
Fondazione, allo 0376 819120, dal lunedì al venerdì, dalle ore 11.00 alle ore 12.00. Il servizio
di fisioterapia provvederà, immediatamente, a
comunicare all’utenza la data e l’ora di effettuazione della prestazione.
In Fondazione, sono disponibili l’elenco delle
prestazioni, dei tempi, dei costi e del regolamento relativo al servizio.
Una nuova opportunità che viene offerta al territorio locale.
Andreina Piccardi
Virtus
Guidizzolo:
Games
area
parte la nuova avventura
La nuova avventura, quella del campionato di
calcio 2009/2010, della ‘Virtus Guidizzolo’, la società guidizzolese che milita in prima categoria.
La presentazione della squadra agli inizi di settembre presso la ‘Tomasi Auto’, sponsor ufficiale, alla presenza dei giocatori, del mister, degli
accompagnatori e dell’assessore Giacomino
Milani. A fare gli onori di casa il presidente,
Giuliano Fontanesi, ‘l’avvocato’ che sullo sport
ed i giovani ha sempre investito. “La prossima
stagione, ci dice Giuliano, per noi si caratterizza per il fortissimo ringiovanimento della squadra dove entrano diversi ragazzi provenienti
dal nostro vivaio, ex juniores che ora passano
in prima squadra. Parecchi di loro sono di Guidizzolo e questo è un altro motivo importante
per la nuova stagione. L’ho detto a tutti loro, ai
giovani ma anche ai ‘vecchi’: per tutti ci vuole
pazienza e prudenza; non bisogna aver fretta, è
necessario attendere il proprio momento; serve
saper consigliare e dall’altra parte accettare i
consigli. In questo modo credo potremo anche
toglierci qualche soddisfazione”. Gli obiettivi
sportivi che la Virtus Guidizzolo si
pone sono quelli di poter disputare
un campionato tranquillo dove non
si debba mai dover pronunciare la
parola ‘salvezza’ “…poi, dice Giuliano, tutto quello che può arrivare
in più sarà ovviamente accolto con
soddisfazione”. Anche lo sport,
come ogni altra attività, necessita
ovviamente di disponibilità economiche, e forse per poter saltare di
categoria servirebbe nuova linfa.
“Noi ringraziamo il nostro sponsor
per il suo sostegno; insieme stiamo
lavorando bene e lo facciamo per i
nostri ragazzi”. Conosciamo Giuliano Fontanesi e siamo convinti che
questo suo impegno, oltre che per
lo sport, sia anche per qualcosa che
va oltre. Glielo abbiamo chiesto: “Io,
ci dice, mi sono impegnato in que-
sta ‘avventura’ convinto che occorre mettere
un po’ d’ordine a tutto ciò che precede, accompagna e segue il rito domenicale (il vecchio rito
domenicale) ed il nostro obiettivo è quello di
ricondurre, o di tentare di ricondurre, i giovani
alle ‘virtù perdute’, ad educarli a saper seguire
le regole e accettare la disciplina; al rispetto e
non al disprezzo del prossimo, dell’avversario,
e del vinto. Insomma un’attenzione completa
alla crescita e formazione prima dell’Uomo e
poi dell’Atleta. L’aver ricorso alla denominazione di ‘VIRTUS’, potrà apparire obsoleto, velleitario, arcaico, ma noi, almeno io, ora stiamo lì
per questo, in seguito si vedrà…”. Accanto a
Giuliano Fontanesi tra i quadri dirigenti vi sono
il vice-presidente Davide Turini, il segretario
Luigi Guidetti, il DS Giancarlo Simioni ed il DT
Alessandro Porrini. Tra le novità di quest’anno
anche il mister, Stefano Orlandi (coadiuvato dal
vice Dante Zaccagni) proveniente dal settore
giovanile, allenatore fino allo scorso anno della
categoria Allievi.
Sergio Desiderati
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24
66ª Mostra del cinema di Venezia
Dal nostri inviati Luca, Francesca, Mara, Michele e Valter
Nel prossimo numero la cronaca dal festival a cura di Francesca Piazza
25
Pensioni e dintorni...
A cura di Paolo Zani, responsabile Patronato INAS Milano
I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale
“Acronimo”?
...cusa l’è ches chi?
Se domandassimo ad ogni italiano quanti “acronimi” ha utilizzato in un giorno, lo vedremmo
certamente imbarazzato mentre afferma con decisione che lui gli acronimi non sa neppure
cosa siano. Eppure non è così! Tutti, infatti, nel linguaggio di ogni giorno utilizziamo, senza
saperlo, decine di acronimi. Con questo termine, che viene dal greco antico, si intende una
parola formata con una o più lettere iniziali di altre parole (ad esempio, RAI sta per Radio
Audizioni Italiane, FIAT per Fabbrica Italiana Automobili Torino, ONU per Organizzazione
delle Nazioni Unite, ecc.). Agli acronimi si aggiungono, poi, nel parlare quotidiano, tante
sigle che consentono, con una due sillabe, di esprimere concetti che richiederebbero, invece, lunghi giri di parole. Anche in materia di pensioni, l’utilizzo di queste forme abbreviate
dei concetti è assai diffuso, ma non tutti hanno ben chiaro il significato di queste sigle e di
questi acronimi. Proviamo allora a riassumere le più ricorrenti in poche righe
CUD – A ricordare ai pensionati che anche
la loro pensione è “spremuta” dalle tasse,
c’è il CUD. E’ la certificazione unica dei redditi ovvero il documento che il cosiddetto
sostituto d’imposta rilascia ad inizio d’anno
ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati e
che riassume, il reddito erogato, le trattenute fiscali effettuate e le detrazioni applicate. Questo documento è indispensabile per
presentare la dichiarazione dei redditi tramite il modello 730 o il modello UNICO.
ObisM – E’ il certificato di pensione che l’INPS invia ad inizio d’anno ai propri pensionati. In esso sono riportati i dati anagrafici del
pensionato, la Sede INPS che ha in carico
la pensione, la categoria, il numero di certificato e l’eventuale tutore o rappresentante
legale. Riassume poi in appositi spazi gli importi mensili lordi con le variazioni previste
nell’anno; gli importi mensili netti; le ritenute
erariali, comprese le addizionali regionali e
comunali se dovute; le detrazioni di imposta
applicata; le quote associative ed eventuali
altri recuperi.
RED - E’ la dichiarazione rilasciata dal pensionato all’INPS e ad altri enti previdenziali
(INPDAP, ENPALS) circa l’importo e il tipo di
reddito posseduto allo scopo di verificare
se esistono i presupposti per corrispondere prestazioni pensionistiche vincolate al
reddito. Alcune prestazioni sono infatti corrisposte in un importo che varia in relazione all’ammontare e alla tipologia dei redditi
posseduti dal pensionato e, in alcuni casi,
dal coniuge e dai figli. Le prestazioni legate
ai redditi sono, per esempio: le integrazioni
al trattamento minimo; le maggiorazioni sociali sulle pensioni; gli assegni di invalidità;
i trattamenti di famiglia; le pensioni sociali;
gli assegni sociali; le prestazioni per invalidità civile.
ISEE – E’ l’Indicatore di Situazione Economica Equivalente ovvero lo strumento che
permette di misurare la condizione econo-
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mica delle famiglie. Tiene conto di reddito,
patrimonio (mobiliare - immobiliare) e delle
caratteristiche di un nucleo familiare (per
numerosità e tipologia) e che serve per tutte le prestazioni dello stato sociale (Social
Card, Tessere di trasporto gratuito, Bonus
Elettricità, ecc..) . Va richiesto ai CAF, al Comune o alle sedi dell’INPS.
ANF – E’ l’assegno al nucleo familiare che
spetta, oltre che ai dipendenti, anche ai
pensionati ex lavoratori dipendenti ( pensioni liquidate esclusivamente con i contributi
da lavoratore dipendente) . L’importo mensile dell’assegno varia in relazione ai componenti il nucleo familiare, alla presenza o
meno di persone inabili ed è inversamente
proporzionale al reddito complessivo. Le
tabelle vengono aggiornate annualmente
ed hanno validità dal 1 luglio al 30 giugno
dell’anno successivo.
AF - E’ il “vecchio” assegno familiare che
spetta ai pensionati ex lavoratori autonomi.
L’importo mensile è fisso (10,21 euro) ed è
erogato, in presenza di particolari condizioni di reddito, tante volte quanti sono i familiari a carico del pensionato.
730 - Con queste cifre si individua il modello
con il quale il contribuente può presentare
la denuncia dei redditi che ha conseguito
nell’anno solare immediatamente precedente a quello della dichiarazione per pagare
le imposte (IRPEF, addizionali regionali e
comunali) ancora dovute in relazione alla
pluralità dei redditi percepiti o per ottenere
il rimborso delle imposte pagate in misura
superiore, in relazione alle spese (oneri) sostenute durante l’anno. Con il modello 730
non si devono effettuare calcoli e i conguagli IRPEF a debito o a credito sono trattenuti
o rimborsati direttamente dal sostituto d’imposta sulla retribuzione o sulla pensione.
IRPEF - La sigla indica l’Imposta sul Reddito
delle Persone Fisiche ovvero l’importo che
T
RosEtta
A
M
il pensionato, come tutti gli altri cittadini,
è tenuto a versare all’erario in relazione ai
redditi conseguiti nel periodo dal 1^ gennaio al 31 dicembre di ciascun anno solare.
Le imposte sul reddito sono proporzionali al
reddito e aumentano progressivamente con
l’incrementarsi del reddito stesso; tengono
conto della situazione personale e familiare,
e per tale motivo sono previste detrazioni
in relazione alle spese sostenute (oneri detraibili) e in funzione all’attività esercitata e
ai familiari a carico (detrazioni d’imposta).
Per i lavoratori dipendenti e per i pensionati
le trattenute per IRPEF sono effettuate alla
fonte sull’importo che il sostituto d’imposta
eroga a titolo di pensioni o di retribuzione.
ONPI - Opera Nazionale Pensionati d’Italia, nato nel 1948 e scomparso da oltre
trent’anni. La sigla, nonostante l’abolizione
di quest’Ente, compare ancora sul certificato di pensione (vedi modello ObisM) sotto la
voce “contributo ex ONPI” e comporta una
trattenuta mensile di un centesimo di euro.
L’INPS, infatti, secondo quanto previsto dalla Legge 641/1978 opera questa trattenuta
su ogni rata di pensione e trasferisce il totale delle trattenute (alcuni milioni di euro)) al
Ministero del Tesoro ai fini della ripartizione
tra le regioni dei fondi gia’ destinati all’Onpi
(Opera Nazionale Pensionati d’Italia) antecedentemente la soppressione di tale Ente.
Forse sarebbe ora di modificare la dizione di
questa trattenuta e di indicare con chiarezza a cosa sono destinati questi soldini.
CAF – Sono i Centri di Assistenza Fiscale
istituiti dalla legge nel 1993. Forniscono ad
iscritti alle organizzazioni sindacali , ma
anche agli altri lavoratori e pensionati assistenza e consulenza nel campo fiscale e
delle agevolazioni sociali (compilazione modelli 730, Unico, Red, ISEE, ecc) . Lo scopo
del legislatore era quello, peraltro ancora
valido ed apprezzato da tanti cittadini, di offrire servizi fiscali e sociali a prezzi più competitivi.
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Noi e la legge
A cura di Laura Leorati, avvocato
I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale
Smarrimento/ritardata consegna o danneggiamento del bagaglio: come tutelarsi
La prima forma di tutela è la conservazione del
biglietto aereo e del talloncino adesivo che reca
impresso il numero identificativo assegnato al
bagaglio: documenti di viaggio necessari per denunciare lo smarrimento/ritardata consegna o il
danneggiamento del bagaglio all’ufficio degli oggetti smarriti (lost and found) che dovrebbe trovarsi in ogni aeroporto. Presso tale ufficio si deve
compilare il modello PIR (reclamo bagaglio) indicando ogni dato utile (tipologia, marca, modello,
colore, grandezza) alla ricerca del bagaglio. E’
importante conservare diligentemente scontrini
e ricevute fiscali attestanti le spese sostenute
a causa del mancato ritrovamento del bagaglio
(es. acquisto di effetti personali). Per ottenere il
risarcimento dei danni lamentati, è necessaria
la costituzione in mora a mezzo raccomandata
a/r alla sede legale della compagnia aerea ed
entro il termine di giorni 21 decorrenti dalla data
di avvenuta riconsegna del bagaglio oppure, in
assenza di ritrovamento del bagaglio, dalla data
della denuncia risultante dal PIR. Alla richiesta
debbono essere tassativamente allegati: codice
di prenotazione del volo in caso di acquisto via
internet, oppure originale della ricevuta in caso
di biglietto cartaceo;originale del PIR;
originale del talloncino di identificazione del bagaglio e prova dell’eventuale avvenuto pagamento dell’eccedenza bagaglio;
elenco del contenuto del bagaglio (in caso
di smarrimento o ritardata consegna);elenco
dell’eventuale contenuto mancante nel caso di
bagaglio ritrovato; originali degli scontrini e/o ricevute fiscali nei quali sia riportata la tipologia
della merce acquistata (in relazione alla durata
dell’attesa) in sostituzione dei propri effetti personali contenuti nel bagaglio;
indicazione delle coordinate bancarie complete:
generalità del titolare del c/c, denominazione e
indirizzo della banca, codici IBAN, ABI, CAB, c/c
e codice SWIFT in caso di conto estero.
Sussiste una presunzione di colpa della compagnia aerea la quale può esimersi soltanto
fornendo la prova contraria, ossia dimostrando
concretamente di aver “adottato tutte le misure
che potevano essere ragionevolmente richieste
per evitare il danno” oppure che era impossibile
adottarle.
La Compagnia, inoltre, potrebbe esonerarsi da
responsabilità fornendo la prova che, nel caso
concreto, il danno sia stato determinato, in via
esclusiva o a titolo di concorso di colpa, dal passeggero per negligenza, omissione o atto illecito.
In caso di danneggiamento del bagaglio, il termine di decadenza previsto per la richiesta di risarcimento danni si riduce a 7 giorni decorrenti dal
giorno di arrivo in aeroporto. La responsabilità
per danneggiamento sussiste “per il fatto stesso che l’evento che ha causato la distruzione, la
perdita o il deterioramento si è prodotto a bordo
dell’aeromobile oppure nel corso di qualsiasi periodo durante il quale il vettore aveva in custodia
i bagagli consegnati”; fermo restando l’onere di
comprovare il danno subìto.
Per le compagnie aeree comunitarie e per tutte
quelle che aderiscono alla convenzione di Montreal, l’indennizzo massimo in caso di distruzione,
perdita, deterioramento o ritardo del bagaglio,
è di circa 1.167 euro per ciascun bagaglio registrato, ferma restando la facoltà del Giudice di
Pace adito di determinare, su richiesta di parte
e secondo equità, un indennizzo superiore. Sono
nulle le clausole contrattuali difformi che prevedono un risarcimento inferiore. Per le compagnie
che non aderiscono alla convenzione di Montreal, la responsabilità è limitata a circa 19 euro per
ogni kg di bagaglio trasportato. Se si ha motivo di
ritenere che il valore del bagaglio sia, nel caso
concreto, superiore alla suddetta misura dell’indennizzo, è necessario tutelarsi in partenza attraverso una dichiarazione di valore, da riportare su
appositi moduli disponibili al ceck-in, a fronte del
pagamento di una tassa aggiuntiva. Così facendo
si potrà ottenere un ristoro superiore in caso di
smarrimento. Qualora il servizio di trasporto aereo faccia parte di un pacchetto “all inclusive”,
sarà possibile agire direttamente contro il tour
operator responsabile dell’organizzazione del
viaggio.
E’ fatto salvo il risarcimento del maggior pregiudizio patito quale, ad esempio, il danno esistenziale
da vacanza rovinata per essere stati costretti a
reperire quanto perduto sottraendo così tempo
prezioso al proprio relax.
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Noi e il fisco
A cura della dott.ssa Giulia Avanzi, commercialista
I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale
Il lavoro occasionale accessorio
Complice la crisi che ha investito il nostro Paese
e grazie anche a recenti modifiche legislative che
ne hanno reso più chiaro l’utilizzo, negli ultimi mesi
ha riscosso un notevole interesse la possibilità di
poter ricorrere ad un prestatore di lavoro, a carattere saltuario, che verrà retribuito con appositi
voucher orari, di importo pari a 10 euro ciascuno o
buoni multipli di 50 euro, prenotabili presso l’inps.
Questa possibilità è nata sia per consentire di
regolamentare e legalizzare una serie di attività lavorative marginali che altrimenti avrebbero
maggiormente rischiato di operare nel sommerso
senza alcuna copertura previdenziale o assicurativa, questo, per ampliare le possibilità lavorative
per quei soggetti usciti o non ancora entrati nel
mondo del lavoro e quindi considerati più a rischio
(esempio, disoccupati o casalinghe)
Le tipologie di lavoro interessate dalla norma in
esame sono quelle aventi un carattere di accessorietà, ovvero le prestazioni di lavoro domestico,
i lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione di
edifici, parchi, ecc; la consegna porta a porta e
la vendita ambulante di stampa periodica o quotidiani; le attività agricole stagionali (se effettuate
da pensionati, casalinghe o giovani studenti sino
ai 25 anni di età); lavori legati a manifestazioni
sportive, fieristiche, di solidarietà, ecc (anche in
caso di committente ente pubblico); lavori correlabili a qualsiasi settore produttivo se effettuati da
pensionati (e da giovani studenti con determinate limitazioni temporali e compatibilmente con gli
impegni scolastici); o lavori dell’impresa familiare,
ma limitatamente ai settori del commercio, del turismo o dei servizi.
Da quanto sopra indicato si evince quindi che i
committenti potranno essere sia soggetti privati
che imprese.
E’ importante però sottolineare che la caratteristica di occasionalità del lavoro impone un tetto
massimo, annuale, per le prestazione di lavoro ac-
TINTART s.n.c.
cessorio e più precisamente: un limite di 5.000,00
euro per la generalità delle prestazioni, un limite
di 10.000,00 nelle imprese familiari ed un limite di
3.000,00 per i soggetti che percepiscono un trattamento al sostegno del reddito o delle prestazioni
integrative del salario (es. coloro che si trovano
in cassa integrazione). Tale importo massimo è
sempre da intendersi relativo al compenso netto
percepito dal lavoratore e non al lordo erogato dal
datore di lavoro. Questo, perché, va ricordato che
ogni buono da 10 euro è comprensivo della contribuzione previdenziale inps, della contribuzione
Inail e di un compenso al concessionario Inps. Più
precisamente per ogni voucher da 10 euro il lavoratore percepisce un netto di 7,5 euro. Reddito che
per il lavoratore è da considerarsi in totale esenzione fiscale.
I voucher, che sono nominativi, e possono essere
di tipo cartaceo (od in alcuni casi richiesti in modo
telematico) dovranno essere prenotati dal datore
di lavoro all’inps, ed al termine della prestazione
di lavoro andrà rendicontato l’effettivo utilizzo
(qualora ve ne fossero di inutilizzati, potranno
essere resi). Il lavoratore potrà incassare i buoni
in diversi modi, anche a seconda della tipologia
dello stesso (es. i corrispettivi dei buoni cartacei
ricevuti possono essere incassati presso qualsiasi
ufficio postale).
Questo strumento consentirà ai datori di lavoro di
essere in piena regola ed ai lavoratori di poter integrare il proprio reddito, senza imposizioni fiscali
e permettendo la maturazione dell’anzianità contributiva e del diritto alla pensione.
Prima di concludere va ricordato che dovranno
essere tempestivamente comunicati, come per
tutti gli altri lavoratori dipendenti, gli eventuali infortuni o i casi di malattia professionale.
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Torta dura
a cura di Donatella Lusenti
Ricetta per 8 persone
Ingredienti
500 gr di farina bianca
150 gr di strutto o burro
150 gr di zucchero
150 gr di mandorle
Pizzico di sale
Preparazione
Con la farina, formare su di un piano
di lavoro una fontana, mettere lo
strutto o il burro ammorbidito e
lavorare con le mani finchè la parte
grassa non sarà completamente
assorbita dalla farina. Aggiungere
poi lo zucchero con lo stesso sistema e alla fine mettere le mandorle o
intere o tagliate grossolanamente. Il
risultato deve essere un composto
sgranato e farinoso da distribuire a
“pioggia” in una teglia imburrata e
infarinata o foderata con carta da
forno (si può usare anche la teglia
rettangolare del forno) pigiare facendo pressione con le mani e cospargere con zucchero semolato. Cottura
150-160° per circa 40-45 minuti.
Vini consigliati
Traminer aromatico
Bianco di Custoza
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Tour alternativo
Prima tappa
Proposta per un tour alternativo, ironico e provocatorio, nelle vie del centro storico.
La dott.ssa Giusi Nobilini, dopo lunghi e faticosi studi, ha individuato aree di notevole
valore storico e artistico non ancora adeguatamente valorizzate; accompagnerà quindi
ogni domenica 25 appassionati d’Arte alla loro scoperta. L’offerta è libera e sarà devoluta
in beneficenza.
Via Vittorio Veneto
Pregevoli e delicate installazioni
di Duilio Piccioni & Fratelli, gruppo
artistico itinerante post-avanguardista a cui il Comune, da accorto mecete, offre gratuitamente l’alloggio.
Via G. Chiassi
Antichissima fontanella della fertilità, da notizie certe ho appreso che
molte principesse quivi si recavano
in pellegrinaggio per intingere il
loro reale piedino.
Purtroppo vandali sconosciuti ne
hanno divelto la parte istoriata.
Parco della barriera
Emozionante affresco di incerta
datazione; data la spiritualità del
tema mi sento di attribuirlo ad un
monaco seguace di San Tommaso. Di grande interesse artistico
le aggiunte che fanno pensare ad
un luogo di grande transito situato
sulla via dei pellegrinaggi.
Agenzia Ghedi
Tel. 030 9031225
Dal Lunedì al Venerdì 8,30 - 12,30 15,30 - 18,30
Sub Agenzia di Guidizzolo
via don Luigi Sturzo, 5
(ex Amico Giò)
Apertura: Lunedì e Mercoledì dalle 9,30 alle 12 - Tel. 0376 1818240
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Anima e cuore
A cura di Sandra Tosi
PIUME
LA VITA È STRANA PERÒ…
Per tanti anni ti arrabatti cercando un’identità…Ti senti poco più di nulla e tutte le volte che
pensi di aver raggiunto una meta, qualcuno ti
sbarra il cammino, facendoti cadere un masso
davanti.
O si aggiunge una sala operatoria, dove, come
un agnello sacrificale ti lasci scannare…
LA VITA È STRANA PERÒ...
Per troppi anni vedi sfiorire davanti ai tuoi occhi, le persone che ami… e i petali cadono,
marcendo, e sei lì, a raccoglierli uno per uno…
ne raccogli tanti, cerchi di tenere pulito il tuo giardino, ma
i petali che cadono sono troppi… basta…ogni volta che ti
chini e ti abbassi, pensi che sia
l’ultimo, speri che qualcuno ti
aiuti, tutto quel marciume dove
prima l’albero di rose era un
tripudio di colori e profumi… E
non lo tolleri più.
Sogni di poter volare, ma le tue
ali si sono rattrappite e nonostante il desiderio
di librarti in cielo, non ce la fai… Con violenza
affronti chi te le ha tarpate, ma non serve a volare...
Forse dovresti diventare polvere e ti getteranno
nel mare e sarai felice, hai volato, ogni granello
della tua polvere vola… e raggiunge l’immensità del mare, dove puoi galleggiare e lasciarti
trasportare dalle onde tranquille.
LA VITA È STRANA PERÒ...
Perché qualcuno, all’improvviso, ti regala una
piuma, bella e grande e…inutile!
Un nulla per chi non sa capire, ma tu l’aggiungi
alle tue…e ricominci a sperare.
E sul tuo nuovo cammino, tra i petali decompo-
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sti che continui a raccogliere, trovi chi ti regala
altre piume, e le metti tutte insieme, fino a formare due ali ed ecco sei pronto per spiccare
il volo...
Ma il roseto distrutto, nonostante le cure, muore.
E non piangi nemmeno, era un albero da tagliare comunque, troppo vecchio e stanco…
Ma non raccogliendo più petali caduti non cerchi più nemmeno le piume…
LA VITA È STRANA PERÒ...
Perché dall’albero morto… meraviglia! Quante
piume stanno scendendo da quell’albero che
hai tanto amato! Escono dai nidi che non hai
nemmeno notato… un piumaggio incantevole.
Forse per ringraziarti di averlo
curato, anche se inutilmente,
quanta pace nel cuore e quanta
gioia!
Quanti amici che ti vogliono
bene hai trovato su questa strada che LUI ti ha spianato!
QUANTE PIUME TI HANNO REGALATO
Ed ora voli, con un’emozione e
una commozione, che solo chi
ha provato inginocchiarsi, può capire!
Proteggi i miei amici, chi mi ha regalato una
piuma, chi mi ha teso la mano, quando non riuscivo nemmeno a camminare e mi ha insegnato a volare…
Tu puoi e devi farlo, rendi agevole il cammino
di chi mi ama, sostieni chi mi comprende ed
asciuga le lacrime di tutti, anche di chi mi ha
fatto strisciare!
PER TUTTI VOI che mi accogliete, mi supportate, mi com-patite, mi amate…
E-mail: [email protected]
Disavventura del ricercatore
Nel libro “Guidizzolo: Epigrafi e iscrizioni”,
publicato nel 2006 e che raccoglie le epigrafi
del paese, ne manca una, molto bella. Sfuggita all’autore? No. L’avevo letta molte volte incisa sulla lastra che chiudeva una cella nella
campata ovest del cimitero. Un giorno non la
vidi più: Il loculo era aperto, vuoto. Per una
imperdonabile negligenza non avevo trascritto il testo. La ritrovai con mia lieta sorpresa
e rilessi il testo nel giugno di quest’anno. La
lapide è ora collocata nella tomba Delmenico
dove dai parenti erano stati trasferiti i resti
mortali di De Giacomi Castore.
Castore, figlio di Antonio e della guidizzolese
Picchi Elisabetta, nacque a Castiglione delle Stiviere il 10 giugno 1893. Orfano dei genitori, della mamma nel 1903, venne allevato,
educato,avviato agli studi dalle zie materne
Adele ed Emilia.
Compiuti gli studi medi si iscrisse alla facoltà
di matematica. Ma non si laureò a motivo della cattiva salute e della malattia che lo uccise
a venticinque anni.
MISERAMENTE STRONCATI
GLI AMOROSI RAMI CHE TE PROCREARONO
O CASTORE DE GIACOMI
CRESCESTI
ORFANO FIORELLINO DALL’ESILE STELO
NON GAREGGIARE D’EROISMO
COI MILLE E MILLE RIGOGLIOSI MORTI
DELL’ITALA GIOVENTU’
NON L’ALLORO MATEMATICO
GIUNGER A TE FU DATO
VANA DEGLI AFFLITTI PARENTI
OGNI PIETOSA CURA
TUA VITA VENTICINQUENNE
PALLIDA FUGACE METEORA SPARVE
NEL CIELO INFINITO D’ETERNITA’
Il testo confrontato con quello dell’Angioletto (pag.65) suggerisce l’ipotesi che a
dettarlo sia stato il medesimo autore.
In ambedue compare la stessa immagine,
“Quale fuggente meteora” e “Pallida fugace meteora”. Si aggiunga che le due iscrizioni sono dello stesso periodo, autunno
1918.
Chi volesse potrebbe ritagliarlo o trascriverlo a pag. 68 del libro.
Franco Mondadori
Castore De Giacomi
(a sinistra) con il
cugino Carlo Grassi
N. 10 giugno 1893 M. 1 novembre 1918
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salute
Argomenti medici semplificati da Elodio Perani di Guidizzolo
L’asma bronchiale e
le allergie respiratorie
La collaborazione con i diretti specialisti di questa materia spesso mi ha messo
di fronte all’asma bronchiale, una situazione in
cui la fisioterapia respiratoria è importante.
Alla base di questa malattia c’è una
iperreattività bronchiale, genetica o acquisita,
che si manifesta sia aspecificamente, dando
luogo ad episodi intermittenti, che in stati allergici ed in situazioni infiammatorie della mucosa.
In questi casi si formano delle proteine
plasmatiche o citochine (istamina,metacolina,s
erotonina,bradichinina) che, agendo sulle cellule muscolari dei vasi, provocano sugli stessi
dilatazione ed aumento della permeabilità.
Il risultato è un restringimento delle vie
aeree con costrizione toracica, dispnea respiratoria con respiro corto e sibilante, tosse secca e stizzosa.
Questi sintomi talvolta si accompagnano a orticaria, rinite e congiuntivite.
Le cause primitive sono varie ed a volte
abbastanza strane:
1- fisiche:
freddo, umidità (anche estiva), polveri inerti
2- organiche: dermatofagoidi, forfora e peli di animali
3- vegetali:
pollini e spore fungine
4- chimiche: farmacologiche, alimentari, sostanze irritanti, tossine
da punture di insetti
5- infettive: batteriche e virali (particolar
mente da contagio infantile)
6- allergiche: su quest’ultime mi è obbligatorio aprire una non breve parentesi esplicativa
perchè autorevoli e recenti studi hanno paradossalmente dimostrato che il moderno incre-
mento del tenore igienico favorisce l’insorgenza delle allergie.
Tutto ciò sembra dovuto al fatto che
in queste nuove condizioni il nostro sistema di
difesa, essendo meno impegnato nell’usuale,
diventa iperattivo verso altre sostanze, normalmente non nocive, creando una IMMUNODEVIAZIONE.
I quadri allergici comumque possono insorgere sia isolatamente che in variabile
combinazione creando la cosiddetta “sindrome
allergica”.
La forma più grave, che può portare in
pericolo di vita, è lo “shock anafilattico” che ha
come causa di base una elevata produzione di
IgE (espresse nell’argomento del sistema immunitario) oltre le 100 U.I./ml.
In pratica si può dire che stiamo assistendo ad un processo di globalizzazione nella
comparsa di nuove allergie.
L’applicazione delle linee guida per la
cura e la desensibilizzazione concerne vari farmaci, spesso efficaci in via soggettiva, e naturalmente i vaccini.
In primo luogo metterei i corticosteroidei per via generale o topici, cui farei seguire, a
seconda dell’indicazione clinica gli antiistaminici di seconda generazione (che non creano
nè sonnolenza nè diminuzione dell’attenzione),
gli antileucotrieni, che sono una combinazione
di cortisone e broncodilatatori, i beta-agonisti,
gli anticolinergici, i teofillinici, le fosfodiesterasi-4 ed il cromoglicato sodico considerato basilare nelle situazioni allergiche.
Per quanto riguarda l’immunoterapia
specifica con vaccini desensibilizzanti va detto
che essi, rispetto alla cura farmacologica, han-
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no la capacità di mantenere gli effetti clinici benefici per diversi anni dopo la loro applicazione.
Non tutto però è così lineare e tranquillo come descritto.
Esistono talvolta problemi soggettivi
legati al potenziale immunogenico di alcuni farmaci che creano reazioni anticorpali capovolgendo l’effetto del proprio significato terapeutico.
Di non minore importanza sono le
GAMMOPATIE MONOCLONALI che si verificano quando l’avvento di cloni linfocitari, danno
un’alterata risposta anticorpale.
Contro queste anomalie esistono IPERANTICORPI indicati solo in casi selezionati e
somministrabili esclusivamente in centri specializzati.
Lo studio dell’iperreattività bronchiale
ha un ruolo fondamentale nella diagnosi e nella
gestione dedll’asma.
Poichè non è possibile valutarla nel
momento critico dell’attacco, è stato messo a
punto un test di provocazione ormai entrato in
largo uso perchè rapido, sicuro e ben tollerato
dai pazienti.
Si tratta di stimolare la mucosa bronchiale con la metacolina (di cui abbiamo già
parlato) onde valutarne la reattività.
Questa proteina plasmatica, oltre alle
suddette e specifiche caratteristiche, essendo
liofilizzata e priva di additivi che possono deviare la risposta, garantisce una costante stabilità
nel tempo e rispetto all’istamina ha il vantaggio
di essere praticamente esente da effetti collaterali anche in soggetti asmatici.
La somministrazione viene effettuata
con un dosimetro inalatore e la valutazione con
uno spirometro che consente di riconoscere il
grado della malattia, la sua aspecificità o la sua
dipendenza da contatti allergizzanti, quindi il
percorso terapeutico e la prognosi.
Tutti i soggetti, sia sani che patologici,
rispondono alla metacolina con broncocostrizione ma a dosaggi differenti:
- superiori a 1600 mcgr. avremo una reattività
normale
- inferiori a 1600 mcgr. avremo una iperreattività
lieve
- inferiori a 800 mcgr. avremo una iperreattività
franca
- inferiori a 400 mcgr. avremo una iperreattività
elevata
Il parametro considerato è dato da
quella dose che causa un calo di V.E.M.S. (volume espiratorio massimo al secondo).
Esiste anche una variante di asma in
cui la tosse è la manifestazione unica e principale.
Anch’essa viene diagnosticata attraverso la broncoreattività alla metracolina ma
deve essere confermata dalla scomparsa della
tosse dopo terapia con broncodilatatori ed antiinfiammatori sia farmacologici che vaccinici.
n tutti i tipi di asma comunque, alla fine
di ogni ciclo di trattamento, si dovrebbe riscontrate un innalzamento della soglia di provocazione.
La fisioterapia toracica cercheremo di
conoscerla nel prossimo argomento attraverso
la dinamica fisiologica e l’incremento funzionale nell’atto respiratorio.
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A tutta penna
Lettere al direttore
Sig direttore,
nel 2006 scrissi una lettera (che riporto a
seguire) all’Amministrazione Comunale che
sostanzialmente trattava un problema relativo ad una strada che è meta di passeggiate per molti guidizzolesi e del semaforo di
piazza Marconi.
Guidizzolo, 18-11-2006
Il sottoscritto, dopo una caduta in bicicletta, chiede al Consiglio Comunale o chi per
esso, che il tratto di strada, dalla Barriera
a San Lorenzo. venga illuminato, abbia una
protezione ai lati, esente da buche e sassi.
onde evitare pericoli e paure essendo la
strada stretta, buia e con fossi laterali.
Tale intervento lo ritengo necessario per
tutti, residenti e non.
Oggi che la casa attigua a San Lorenzo è
abbandonata, suggerirei di affidarla ad un
custode che apra regolarmente il cancello d’ingresso, tenga in ordine il parco e sia
concesso di visitare l’Oratorio non solamente nelle domeniche pomeriggio, il custode
dovrà anche controllare il rispetto del bene
pubblico.
Chiedo, inoltre, che il semaforo contasecondi di via Solferino/piazza Marconi, venga
meglio equilibrato, dai quattro secondi, dal
verde al rosso, si passi almeno a cinque/sei
secondi onde evitare, spavento e pericolo
di incidenti.
Per quanto riguarda il semoforo noto spesso la pericolosità dovuta al verde in contemporanea per i pedoni e le auto che provengono da via V. Veneto e da via F. Filzi.
Ringrazio sentitamente per l’attenzione.
Mario Giuseppe Daldosso
Un semplice steccato, anche in legno (come quelli che vediamo
sulle nostre montagne e anche a Cavriana, vicino alla Pieve),
potrebbe rendere più sicuro il passaggio sulla strada che porta
a San Lorenzo.
Chiuso il lunedì
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Tel. 0376 838249
Volta Mantovana
Strada dei Colli nord, 25
Angelo colpisce ancora!
Angelo Azzini, hairstylist del negozio “Trend by Angelo”, si riconferma leader della sua categoria.
Dopo avere affrontato e superato in passato numerose prove ed essersi classificato sempre fra i migliori grazie alla
sua creatività, in quest’occasione volerà a Las Vegas per una competizione fra stilisti di livello mondiale! Per giungere a questo importante traguardo ha partecipato con grande successo ad un concorso internazionale organizzato
dalla GOLDWELL il Trend Zoom Color Challange 2009, che vivrà le sue fasi finali nella città americana.
La sfida propone due stili molto differenti, ma di grande attualità per chi vuole mantenersi alla moda e sentirsi a proprio agio: Ecopolitan e Virtualist.
Ecopolitan Hair
and Concept:
Angelo Azzini
make up:
Lorena Maggi
Virtualist Hair
and Concept:
Angelo Azzini
make up:
Erika Magnabosco
Photo: Studio MG di Mara Bottoli
Photo: Irene Tassotti & Cristiano Gementi
Il primo consiste nella visione di una donna in sintonia con l’ambiente che la circonda, mostra una nuova visione del
mondo attenta alla natura con uno stile di vita urbano, proponendo un look bio-hippy che piacerà molto alle persone
che amano l’ambiente: colori naturali dai toni oro intenso, marroni terra, rame multidimensionale e polvere di legno
prezioso.
Il secondo vede come protagonista la società virtuale. In un’epoca in cui la vita in rete è quotata quanto quella reale
ecco uno stile che affascinerà gli appassionati non solo della tecnologia, ma anche delle atmosfere fiabesche e delle
armature di foggia medievale.
Angelo ha scelto questo stile futuristico, una fusione affascinante di mondi virtuali e reali che stupisce con le sue
frange che ricordano gli elmi dei cavalieri della Tavola Rotonda o, in questo caso, delle Amazzoni, le donne guerriere tramandateci dal mito greco. Angelo ci propone una donna combattiva, mistica, forte ed indipendente che però
riesce a conservare intatta tutta la sua femminilità. I toni high-tech del biondo platino, del blu ghiaccio e del viola
pastello ci portano nel mondo delle fiabe e al contempo nella virtualità di Second Life, tanto cara al mondo della rete.
L’attenzione per i dettagli ed il buon gusto di Angelo si confermano non solo nell’acconciatura della modella, ma anche nel trucco e nell’abito con cui viene presentata.
L’ambito premio della sfida che si terrà a Las Vegas sarà la nomina di Global Stylist, che porterà il vincitore a creare
il nuovo stile per l’anno 2011!
Incitiamo Angelo con il nostro più fragoroso “in bocca al lupo!” e gli auguriamo di vincere il titolo, già ora più che
meritato!
Marta Leali
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arte &
dintorni
Sonno e sogno
sonne, sonnifero. Il termine sopore, e quindi i suoi derivati come soporifero, gli è affine, poiché è formato dal tema di “sop-ire”,
‘addormentare’, dal latino “sopòrem”, esso
indica uno stato intermedio tra la veglia ed
Nel secondo mese d’autunno, mese delle il sonno.
foglie variopinte e della malinconia, torno Al sonno si è legato sin dall’antichità il
ad occuparmi della nostra meravigliosa lin- tema del sogno, i due termine presentano
gua. In particolare, tratterò un campo se- delle analogie anche sul piano linguistico:
mantico in merito al quale mi erano state infatti, sogno deriva dal latino “sõmniu(m)”,
chieste spiegazioni già diverso tempo ad- il quale, come si nota, è un derivato di
dietro.
sõmnu (dalla radice indo-europea svap- o
Vi siete mai chiesti perché “dormire in apri- sap-). Pertanto, anche dal punto di vista
le è un dolce dormire” mentre invece “chi linguistico, il sogno non sarebbe altro che
ama dormire in agosto
il complesso delle imlo fa a proprio costo”?
magini che vengono alla
Si tratta di due provermente durante il sonno.
bi, nati come molti altri
E’ documentato che il
dal sovrapporsi di ansogno, quale attività del
tiche storie a nozioni
pensiero umano, ha a che
di saggezza popolare.
fare con l’uomo sin dalla
Una disciplina linguipreistoria; ma è grazie ai
stica, la paremiologia,
culti delle prime civiltà
è specializzata nello
euroasiatiche che esso
studio degli adagi, anha acquistato il valore
che se è molto difficile
simbolico oggetto di stustabilire l’esatta origidi scientifici (ad esempio
ne di queste formule
l’interpretazione dei sogni
antiche ed inscindibili
di Sigmund Freud e la più
dalla tradizione. I due
moderna teoria jungiana
proverbi che ho citato
sull’inconscio collettivo)
sono solo un esempio
e parascientifici (onirodella saggezza popo- Miguel de Cervantes
manzia). Non a caso, Onilare concentrata su un
ro, divinità dei sogni che
unico argomento: il sonno. L’italiano dispo- nei culti oracolari faceva da tramite tra il
ne infatti di un vasto vocabolario per de- volere divino ed il fedele, secondo la mitoscrivere questa attività irrinunciabile, che logia greca è figlio della terra e della notte,
può arrivare ad occupare anche un terzo ma viene spesso confuso con Hypnos, dio
della nostra vita.
del sonno e fratello gemello di Thanatos, la
Il termine sonno, dal latino “sõmnu(m)”, personificazione della morte. Sembra che
presenta una radice comune a quasi tutte da questo antico connubio derivino perile lingue indo-europee, e dà origine a de- frasi quali “l’ultimo sonno” per esprimere
rivati quali sonnacchioso, sonnellino (dal il concetto della morte. Il più noto dio dei
latino “somnúculus”), sonnolento, ed a sogni dell’antichità, Morfeo, sarebbe incomposti come ad esempio assonnare, in- vece un’ideazione tardiva, probabilmente
la nostra lingua
“Dio benedica chi ha inventato il sonno,
mantello che avvolge i pensieri
di tutti gli uomini...”
(Miguel de Cervantes)
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opera di Ovidio, il quale nelle Metamorfosi
lo nomina come uno dei tre figli di Hypnos
e della notte.
Consideriamo ora alcune espressioni specifiche o dialettali. Il termine pisolino, che
intende un sonno breve e leggero, ha origine dal verbo “pisolare”, derivato da “pesolo”, ‘pendulo’, probabilmente un aggettivo
dell’antico dialetto veneziano che descrive
il pendere della testa di chi si appisola o
sonnecchia, aggettivo che ritroviamo ad
esempio in Dante (Inferno, canto XXVIII,
vv. 121-122). La locuzione “schiacciare un
sonnellino” ha invece origini toscane, in
quanto nel Cinquecento fiorentino è documentato l’uso del verbo “stiacciare”,
‘schiacciare’, per indicare il fare una breve
dormita. Direttamente legato all’etimologia
di pisolo è il termine pennichella, il quale
probabilmente deriva dal latino volgare
“pendicare”, ‘stare per cadere’, ovvero
dal latino classico “pendere”, anch’esso
quindi descrive il movimento involontario
di chi sonnecchia. Semanticamente affine, ma diverso nell’etimo, è il termine abbiocco, ‘colpo di sonno’, di origine laziale o
marchigiana; il sostantivo deriva dal verbo
dialettale “abbioccasse”, ‘fare la biocca’,
ovvero ‘covare le uova’, dal momento che
biocca intende ‘chioccia’. Pertanto, l’aggettivo abbioccato in origine significava
‘accoccolato, rannicchiato’, ma in seguito
per estensione esso intenderà ‘assopito’
ed anche ‘avvilito, depresso’. Infine, concludo con un termine pressoché autoctono: passacor. Esso ha significato affine a
quelli sopra citati, vale a dire ‘sonnellino,
breve riposo’, e da ciò che mi risulta il suo
uso è attestato nel dialetto mantovano, un
dialetto di origine emiliana. Sebbene l’etimologia di questa parola sia poco documentata, possiamo tentare di analizzarne
la composizione: passacor sembra appunto
un composto, di cui la prima parte intende
probabilmente il verbo riposare, dal latino
tardo “re-pausare”, ‘stare in quiete’, e la
seconda parte cor, significa ‘cuore’. Otteniamo così, traducendo in italiano, la locuzione “riposare il cuore”, dove cuore si
può interpretare come una sineddoche che
intende la persona, e in definitiva appunto
‘fare un sonnellino’. Quest’ultima è una mia
ipotesi linguistica, qualsiasi suggerimento
o ampliamento dell’argomento sarà benvenuto. Scrivetemi.
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la nostra storia
arte &
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Franco Mondadori
La battaglia di Solferino
Le vittime civili
Tre donne furono uccise il 24 giugno 1859. I loro
nomi, Anna Cuminello, Antonia Savio e Gertrude Brighenti.
A Casette di Sorre il primo commovente episodio, protagonista la giovane contadina Anna
Cuminello, chiamata “la Sposetta”, madre di
due bambini.
La donna, mentre attingeva acqua dal pozzo
per dissetare i soldati piemontesi, fu colpita a
morte da un proiettile austriaco.
Aveva trent’anni. Le furono resi gli onori militari
e venne sepolta tra i soldati. Il suo teschio figura oggi nell’Ossario di San Martino.
A Pozzo Catena di Solferino abitava la facoltosa
famiglia Cerini.
Verso la fine della battaglia alcuni soldati austriaci entrarono nel cortile, poi nella stalla, slegarono alcuni buoi e li spinsero fuori. La moglie
del proprietario, Antonia Savio, se ne accorse e
nonostante il parere contrario di tutti i famigliari
volle affacciarsi alla finestra di sopra e si mise
a gridare contro i rapinatori. Alcuni colpi d’arma da fuoco interruppero la protesta seguiti da
un urlo straziante: i soldati per tutta risposta le
avevano sparato colpendola mortalmente alla
testa.
A Pozzolengo la morte della diciottenne Gertrude Brighenti, colpita al capo mentre era affacciata alla finestra con un bambino in braccio.
Cavagnari Felice Francesco di Andrea era
nato il 23 giugno 1845 e abitava con i genitori
a Cavriana in via del Cerino vicino alla chiesa.
Uscito in strada morì appena colpito da proiettile vagante “tedesco”. Erano circa le 17 del 24
giugno. Il giorno prima aveva compiuto 14 anni.
Aveva 15 anni Attilio Righetti, nativo di Cavriana
e famiglio a Solferino. Morì il 3 luglio a seguito
di ferite d’arma da fuoco ricevute il giorno della
battaglia.
Le tre donne e due ragazzi furono le sole (?) vittime civili di quella fatale giornata?
I fuochi di Solferino
Chi può descrivere l’orrore di un campo di battaglia in mezzo al sibilar delle palle e allo scrosciar delle bombe? Si odono rantoli di moribondi, grida di feriti, urla e bestemmie.
La grande vittoria di Solferino fu in realtà una
grande carneficina.
Molti ufficiali austriaci, non resistendo all’onta della sconfitta, avevano preferito uccidersi
sul campo. I feriti erano lasciati soli a morire
dissanguati. Mancava l’acqua, mancavano i
chirurghi. Molti furono quelli che chiesero di
essere finiti.
All’alba del giorno dopo il campo disseminato
di cadaveri.
I contadini (reclutati sul posto) impiegheranno
cinque giorni per radunare il gran numero di
morti in cataste e coprirli di terra e calce. E si
continuò a ritrovare soldati sul campo di battaglia anche dopo settimane.
In nessuna storia della battaglia si legge che
a partire dal giorno dopo molti cadaveri, per
ordine superiore, siano stati
bruciati. Di questi macabri
roghi si ricordava e ne parlava per averli visti ardere sinistramente la mattina del 26
giugno don Antonio Bignotti
di Cavriana. Il ricordo di don
Bignotti trova conferma nel
Museo di San Martino dove
sono custoditi moltissimi
bottoni di metallo che recano tracce evidenti dell’opera
del fuoco, resa necessaria
per frenare la putrefaziono
che il gran caldo agevolava.
Episodio della Battaglia di Solferino
e San Martino:
la morte di Anna Cuminello
40
Non poteva alzarsi che da Brescia un nuovo
inno al grande papa Paolo VI, figlio di quella
Terra.
Lionello Torosani, Cappellano militare presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di
Brescia, ha composto questo inno - armonioso contrappunto contenutistico -, presentando con cura e meticolosità certosine
le infinite varianti sottese all’unico tema.
Ed ecco allora il titolo: “Paolo VI e i giovani: un’eredità viva”, Studio Artemide,
Isernia.L’obbiettivo è ben chiaro e preciso:
“ricostruire il complesso e ricco rapporto
instauratosi tra papa Montini e il mondo giovanile nel corso di quindici anni di pontificato”. Ambiziosa impresa
egregiamente riuscita.
L’autore, in premessa,
fornisce elementi storici importanti così da
inquadrare nel migliore
dei modi il suo studio,
presentando prima Giovanni XXIII, il Papa per
niente “di transizione”
che volle e iniziò con la
sua “umile risolutezza
di proposito” la grande
impresa conciliare, e
soffermandosi poi sul
grande, storico evento,
luce per la Chiesa e per
il mondo moderno, proseguito e portato a pieno compimento da Paolo VI, mentre sintetici
appunti di cronaca precisano i momenti più significativi del Concilio. E per aiutarci a cercare di immaginare la
vastità e la complessità della materia in cui
ci conduce, bene fa don Torosani a fornirci
alcuni dati statistici: dal 1963 -inizio del pontificato- al 1978 -fine del pontificato- Paolo
VI ha tenuto 137 discorsi e 273 semplici “accenni” riguardo ai giovani. Tanto basta per
capire quanto centrale e di quale importanza per il grande Papa bresciano sia il mondo
giovanile, segno e fermento vivo del presente e carico di fervida attesa e di luminosa,
sincera speranza del domani. Da qui l’atten-
zione, l’ascolto, il dialogo, il messaggio del
Papa affinchè i giovani siano coinvolti nella
realizzazione della “civiltà dell’amore”. Da
qui l’attualità, “l’eredità viva” di Paolo VI.
La sua parola è chiara, sicura, illuminante
e profetica “ad extra” e “ad intra”: il Papa
sa di dover parlare a tutti, “fuori” e “dentro”
la Chiesa. La sua parola è “una soluzione
- proposta ai disagi, ai dubbi, alle attese dei
giovani, ma anche alle loro contestazioni”.
Si snoda così, con la costante citazione dei
testi e il puntiglioso richiamo delle fonti, lo
studio preciso e meticoloso di Lionello Torosani, che offre ad occhi attenti un finora
inedito, scientifico, unitario e luminoso puzzle
dell’amore di papa Montini per i giovani.
Il volume è dotato di
importanti approfondimenti bio-bibliografici
sul Papa e sulla sua
personalità, è arricchito
di puntuali panoramiche
storico-problematiche
sul mondo giovanile –
con specifiche, precise
inquadrature sulla contestazione sia in ambito internazionale che
italiano, così come sulla crisi postconciliare,
sul coinvolgimento del
Papa e la sua ferma, irrinunciabile risposta –,
ed è suggellato dell’autorevole testimonianza
di Giovanni Paolo II sullo speciale rapporto di Paolo VI con i giovani. Al termine, l’autore ci offre il quadro
finito, cioè completo della “sua” cornice,
sul “Papa che ha saputo parlare ai giovani”.
Un’amplissima bibliografia correda ed arricchisce l’opera.
Oltre allo spazio tiranno, pesano qui l’inadeguatezza e la pochezza di queste righe. Ecco
perchè, per un miglior risultato, si consiglia
la lettura del libro, attingendo in tal modo
autentiche squisitezze direttamente alla
fonte.
Filippo Cerini
recensioni
Paolo VI e i giovani:
un’eredità di vita
arte &
dintorni
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recensioni
arte &
dintorni
Francesca Pesci
Renzo e Lucia
Quando pensiamo ai Promessi Sposi, pensiamo a un romanzo che ha segnato generazioni e generazioni di studenti, un gioiello
prezioso che è entrato nel bagaglio culturale
di tante persone e che per questo sentiamo
“nostro”, proprio della nostra cultura. Uno
di quei pilastri che sorregge la nostra formazione collettiva, ma anche individuale. Perché Manzoni, oltre a pensare a un romanzo
storico, aveva in mente anche un romanzo di
formazione, un romanzo cioè in cui la storia
di un giovane che cresce, capisce e matura
dovrebbe aiutare il lettore a crescere, capire e maturare.
Renzo Tramaglino è il protagonista di questo
romanzo di formazione che, proprio come
avviene solitamente in tale genere narrativo, corona il suo percorso di crescita con il
matrimonio, il lavoro e la casa. Questi però
sono solo gli esiti più semplici ed evidenti
del cammino di Renzo. La sua vera “crescita” è quella che lo porta da una condizione
di giovane impulsivo e avventato a quella di
uomo che riesce ad avere il dominio di sé e
dei propri sentimenti.
Al suo primo comparire nel romanzo, il narratore lo presenta mentre si reca da don
Abbondio “…con la lieta furia d’un uomo di
vent’anni…”, che non appena scopre che
dei potenti-prepotenti vogliono impedire il
suo matrimonio con Lucia, non esita ad incalzare il curato con veemenza pur di sapere il nome di colui che si oppone al suo matrimonio. Addirittura, ci dice il narratore, “…
mise, forse senza avvedersene, la mano sul
manico del coltello che gli usciva dal taschino…”. E poco dopo “…camminava a passi
infuriati verso casa […] con una smania addosso di far qualcosa di strano e di terribile
[…] avrebbe voluto correre alla casa di don
Rodrigo, afferrarlo per il collo, e…”. Su Renzo, giovane e impulsivo, ha però un effetto
positivo il pensare a Lucia, la quale ridesta
in lui la coscienza morale e cristiana. E Renzo si placa.
Se questo è il punto di partenza, inaspettato
è il traguardo raggiunto da Renzo nel capitolo XXXV, quando nel lazzaretto, di fronte a
don Rodrigo ormai in agonia saprà dire: “sì,
gli perdono proprio di cuore”.
Renzo però non è solo. Nell’apprendere a
dominare le proprie passioni e i propri impulsi ha una guida fondamentale: padre
Cristoforo. Questi è l’uomo maturo, perché
anche lui ha alle spalle trascorsi difficili, lui
che addirittura si era macchiato di omicidio, arrivando però poi alla vera conversione. È lui che affianca il giovane e lo aiuta a
trasformarsi, come già egli stesso fece, da
uomo vecchio a uomo nuovo.
In mezzo a questi due estremi comportamentali (la sete di vendetta e la capacità di
perdono) ci sta tutto il cammino di Renzo,
anche fisico. I sentieri e le strade che attraversa in fuga da Milano verso il bergamasco
sono emblematici perché sempre mostrano
il giovane che procede su strade secondarie, evitando la strada maestra, “…andando da destra a sinistra, e, come si dice, a
zig zag”, proprio a concretizzare la difficile
esperienza del percorso di formazione.
La grande capacità di Manzoni consiste nel
farci vivere dall’interno questo profondo
cammino di maturazione, con straordinaria
umanità, senza colpi di bacchetta magica né
salti logici. L’autore travasa la sua umanità
in quella dei suoi personaggi, che ci appaiono così capaci di azioni straordinarie (in primis, il perdono) senza forzature. Noi lettori
seguiamo passo passo il cammino di Renzo
e cresciamo con lui. Manzoni fa percorrere
anche a noi tutti i sentieri a zig zag insieme a
Renzo per portarci, questo l’auspicio, a dire
con lui nell’epilogo del romanzo: “Ho imparato… ho imparato… ho imparato”.
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Games area
a cura di Davide Truzzi
I lettori possono suggerire argomenti che siano di interesse generale
I FAMIGERATI 3 LED ROSSI
Sono le 9 di sera ed il mio povero Pc mi guarda
con aria stanca e frustrata: lo capisco, da più di
due settimane è obbligato ad osservare lo stress
e l’isteria nei miei occhi. Vi chiederete il motivo!
Eccovi accontentati, la mia amatissima console
xbox 360, veterana di guerre tecnologiche all’ultimo chip e ormai fuori garanzia, ha esalato il suo
ultimo respiro il 17 agosto 2009. Ma suvvia, non
voglio piangermi addosso! Quello che invece
voglio fare è dare a tutti il lettori di Games Area
qualche utile dritta per prevenire un grave problema di cui la console di casa Microsoft è afflitta, ovvero il famigerati “3 Led Rossi”. Questo
guasto, tristemente comune a molte Xbox 360 è
dovuto ad un errore insito nell’architettura interna della console e consiste in un insufficiente
dissipamento del calore ed un conseguente surriscaldamento dannoso per la nostra piattaforma
di gioco. Fortunatamente però vi sono piccoli
accorgimenti grazie i quali è possibile prevenire
questo terribile guasto :
• Ponete la console in luogo areato e aperto in
modo che possa dissipare più facilmente il calore. Evitate dunque di porla all’interno di mobili o
in luoghi angusti.
• Assicuratevi sempre di non lasciare accesa la
console per sessioni di gioco troppo lunghe
• Se vi è possibile, tenete la vostra Xbox 360 in
posizione orizzontale in modo tale da renderla più
stabile e resistente agli urti
WE ARE ODST
Così si intitola il video, che spopola nel web, dedicato ad “Halo 3 ODST”, nuovo gioco/espansione
tratto dall’universo di Halo. Il video, girato interamente in live action e ciòè completamente interpretato da attori reali ci accompagna, attraverso
una suggestiva colonna sonora dal gusto nordico
e solenne, in un universo segnato da guerra e
morte ma anche dal coraggio, dall’ orgoglio e dalla determinazione di quelle truppe che andremo
ad impersonare nell’epico videogame in uscita il
22 settembre. Il confine fra videogame e cinema
si fa sempre più sottile e questo trailer ne è la
prova. Se volete dargli un occhiata, magari perché no in alta definizione, visitate il link internet
http://www.gametrailers.com/video/full-lengthexclusive-halo-3-odst/55528
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GRUPPO MICOLOGICO NATURALISTICO
“COLLI MORENICI”
Notiziario del Gruppo Micologico Naturalistico “Colli Morenici” - a cura di Giorgio Arienti
Come riconoscere i funghi commestibili
e i loro sosia velenosi a confronto
Ma c’è di più: molti raccoglitori dilettanti si fidano del parere dell’amico o dell’”esperto” del
posto o, ancora, del primo sedicente micologo,
quasi sempre improvvisato. Nulla di più pericoloso!
Cerchiamo ora di delineare, soltanto nei caratteri essenziali, alcune tra le più note e comuni
specie commestibili, mettendole a confronto
con le “gemelle” non mangerecce o velenose,
allo scopo di richiamare l’attenzione dell’ap-
CLITOCYBE NEBULARIS
commestibile dopo adeguata cottura
Lamelle: fitte, adnate oppure più o meno decorrenti, paglierine o color crema
Spore: bianche in massa.
Odore: esterno forte, complesso, assai prossimo a quello del sudore sottoascellare.
Crescita: generalmente nasce sulle foglie.
Quarta parte
passionato dilettante, affinché non incorra
in errori di identificazione. Pertanto il nostro
consiglio è di far visionare i funghi che non si
conoscono, o sui quali possa sussistere anche
la minima incertezza, presso il più vicino Ispettorato Micologico, dopo averli raccolti integri,
in buono stato di conservazione, e dopo averli
sistemati in un contenitore rigido e aerato (il
migliore è il cestino di vimini).
ENTOLOMA SINUATUM o LIVIDUM
velenoso (sindrome gastroenterica)
Lamelle: non fitte, uncinate, da gialle a una caratteristica tinta rosa salmone, data dalle spore
rosa.
Spore: rosa in massa, poligonali.
Odore: pressochè nullo, alla sezione o per strofinio farinaceo, spesso con nota rancida negli
esemplari senescenti.
Crescita: nasce sul terreno.
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MACROLEPIOTA RHACODES
commestibile ben cotta
Cappello: almeno nelle forme lussureggianti,
con ampie e copiose squame simili alle piume
di uccello.
Carne: virante più o meno rapidamente al
rosso vinaccia.
Bulbo: arrotondato a cipolla.
MACROLEPIOTA PROCERA
commestibile
Cappello: senza tonalità porporine
Lamelle: biancastre, eventualmente maculate
di ruggine negli esemplari senescenti.
Gambo: fortemente bulboso, specialmente in
gioventù, con superficie zebrata, privo di tonalità gialle o rosse, con anello doppio.
Carne: pressochè immutabile
Odore: gradevole, come di nocciola.
MACROLEPIOTA VENENATA
velenoso (sindrome gastroenterica)
Cappello: di solito con squame non tanto
appariscenti, più o meno lacerate, ampia zona
centrale liscia.
Carne: arrossante al taglio, ma con tonalità
assai meno vistose.
Bulbo: smarginato.
LEUCOAGARICUS BRESADOLAE
velenoso (sindrome gastroenterica)
Lamelle: in gioventù più o meno gialline o
rosate, poi macchiate di giallo cromo, infine
color cacao.
Gambo: più o meno fusoide o ventricoso, con
tonalità gialle o porporine soprattutto verso la
base, con anello semplice.
Carne: virante al giallo cromo e poi al rosso
porpora.
Odore: poco marcato, sgradevole, un po’
viroso.
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Notiziario del Corpo Bandistico di Guidizzolo - a cura di Francesca Cappa
CIAK… SI SUONA
In una calda serata estiva, quando il cielo è ricoperto di stelle luminose e nell’aria c’è profumo di festa
non c’è niente di meglio di un bel cinema all’aperto
come si faceva una volta, tutti in piazza a fissare un
telo bianco su cui magicamente scorrevano le immagini dei vecchi film, indimenticabili!
un Fred Astaire spettacolare, l’indimenticabile Rocky e per concludere la divina Think della regina del
Soul Aretha Franklin, tratta dal film Blues Brothers.
E’ stato un concerto molto particolare ed allo stesso tempo travolgente, è nata un’atmosfera speciale,
magica ed in una sera senza luna, oltre alle stelle in
cielo, c’erano anche una cinquantina di lucine sul
palco che illuminavano il minimo possibile le partiture per non disturbare la proiezione e far si che la
bellezza delle immagini si amalgamasse alla perfezione con le note dei brani.
Un enorme ringraziamento a tutti coloro che hanno
lavorato per far sì che questo concerto riuscisse al
meglio ed uno speciale elogio al M° Nicola Ferraresi
che è riuscito a governare il tutto con maestria, per
far si che il meraviglioso pubblico riuscisse ad assaporare ogni singolo momento della serata.
…SI RICOMINCIA
Quinta Essenza
Sulla scia di questi ricordi il 20 luglio il Corpo Bandistico si è riproposto di fare un concerto particolare,
già l’anno scorso sperimentato con l’omaggio al M°
Ennio Morricone, ed ha voluto provare a ricreare la
magia del cinema all’aperto proiettando spezzoni di
film mentre i musicisti riproducevano le straordinarie colonne sonore.
Così cominciando con Oregon, l’unico a non essere
un film ma splendido brano scelto per poter proiettare le fotografie dei 170 anni di storia della Banda,
proseguendo con I Promessi Sposi, Ghost, Il Gladiatore, Nuovo Cinema Paradiso, la dolcissima Mission,
Romeo e Giulietta, l’intrigante Puttin’ on the ritz con
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Centro Estetico
Quinta Essenza
Di Caiola Elisa e Francesca
Via Vittorio Vento, 79
46040 Guidizzolo (MN)
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Lunedì
14.00 alle 19.00
Dal martedì al sabato
9.00 - 19.00
Dopo un lunghissimo mese di pausa, venerdì 18
settembre il Corpo Bandistico ha riaperto le porte e
sono ricominciate regolarmente le prove.
Da gennaio a settembre è stato un periodo impegnativo e ricco di impegni e novità, e non sarà sicuramente da meno la chiusura di questo entusiasmante
2009.
Il calendario dei futuri appuntamenti è ancora in
fase di elaborazione, ma i più importanti sono già
stati fissati, come la festa per la nostra Patrona S.
Cecilia, che quest’anno ricade perfettamente di domenica, il 22 novembre, con la solennizzazione della
S. Messa delle ore 11.00 ed il consueto e succulento
pranzo per i musicisti e gli amici della Banda.
Altro impegno fondamentale è il Concerto di Natale,
il 19 dicembre, con il quale si chiuderanno anche i
festeggiamenti del 170° di fondazione.
Avere 170 anni e non sentirli però è già un ottimo
traguardo per questo meraviglioso gruppo che sta
crescendo sempre di più anche grazie all’arrivo di
fresche leve dalla Scuola di Musica gestita magistralmente dal Circolo Diapason
E’ un piacere indossarlo
ABBIGLIAMENTO
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togliere
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