Il Giornale dei Giovani del Murialdo #1

Transcript

Il Giornale dei Giovani del Murialdo #1
Giorna Leo
Il Giornale dei Giovani del Murialdo
#1
A TU X TU CON PATO
Amicizia e Amore
febbraio 2010 n 1
ecco cosa ne pensate
VITE A CONFRONTO
I nostri gruppi d’oratorio chi e che cosa sono!
SOMMARIO
S aluto della redazione
P erle di saggezza
I ncontri ravvicinati del terzo... Pato!
I l nostro dibattito “L’affettività”
G ioca con noi
V ite a contronto
“San Giovanni Bosco e San Leonardo Murialdo”
2
V ita di comunità
C osa succederà
L etto e provato
O roscopo
L a vostra Bacheca
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Ciao!
Siamo la redazione di
GiornaLEO, Eleonora, Elisa, Gabriele e Jacopo. Siamo quattro ragazzi di 17 anni e
stiamo seguendo un percorso nella nostra
parrocchia. Volevamo presentarvi il nuovo
mensile per i giovani del nostro quartiere
(ma speriamo che a leggerlo siano in tanti,
anche “fuori zona”).
Tra le varie iniziative proposte dai nostri
educatori abbiamo deciso di aderire a quella che ci entusiasmava di più:
la creazione di un giornale fatto dai ragazzi per i ragazzi.
All’inizio pensavamo fosse una cosa meno divertente e troppo da “adulti”,
invece ci si è presentata una realtà completamente diversa dalle nostre
aspettative.
Ci hanno affidato un incarico di responsabilità che credevamo superiore
alle nostre capacità, tuttavia incontro dopo incontro abbiamo scoperto di
essere in grado di affrontare questa avventura. Con molta pazienza
abbiamo scelto i temi da affrontare e chi si dovesse occupare delle varie
rubriche. Poi è cominciato il lavoro vero… ricerche su internet, la stesura
dei vari articoli, il fantastico pomeriggio alla redazione della Disney per
la scelta della grafica del giornale, e l’indimenticabile intervista con
Alexandre Pato.
Ciò che vi proponiamo è il frutto del nostro impegno e speriamo che
leggerlo vi piacerà, quanto a noi è piaciuto crearlo.
Dal prossimo numero questa pagina sarà a disposizione di ognuno di voi.
Aspettiamo i vostri commenti agli articoli, le vostre domande, richieste,
eventuali critiche ma soprattutto apprezzamenti
(ne abbiamo veramente bisogno).
P.s.: questo progetto è interamente autofinanziato, chi vi partecipa non
percepisce alcun compenso. La vendita, a un prezzo simbolico, è perciò
suggerita solo per sostenere un progetto di solidarietà. Noi abbiamo
pensato di destinare l’intero ricavato della
vendita di questo numero ad un’iniziativa della
Caritas per aiutare le persone sopravvissute
al terremoto di Haiti.
Ringraziamo Don Samuele e Don Guglielmo per
aver creduto nel progetto.
3
Perle di saggezza
Per accompagnare il tuo mese con
qualche parola… che conta!
Non importa quanto si dà, ma
quanto amore si mette nel dare.
(Madre Teresa di Calcutta)
Il più grande sbaglio
nella vita è quello
di avere sempre paura
di sbagliare.
(Elbert Hubbard)
Non possiamo fare grandi cose,
possiamo fare solo piccole cose con
grande amore.
(Anonimo)
Nessuno merita le tue lacrime,
e chi le merita non te le farà mai versare.
(Gabriel García Márquez)
Se non decidi della tua vita,
qualcun altro deciderà per te.
(Leo Buscaglia)
Capirai l’importanza di un sorriso
solo quanto ti verrà negato
(Leo Buscaglia)
4
Quello che facciamo è soltanto una goccia nell'oceano.
Ma se non ci fosse quella goccia, all'oceano mancherebbe.
(Madre Teresa di Calcutta)
INCONTRI RAVVICINATI
DEL TERZO…PATO!!
Cronaca di una giornata speciale con un grande giovane campione
della seria A italiana, che si è aperto a noi mostrandosi nella sua
semplice pienezza.
NOME:
Alexandre Rodrigues da Silva
NATO:
2 settembre 1989
LUOGO DI NASCITA:
Pato Branco
ALTEZZA: 179 Cm
PESO: 71 Kg
Milano - Palazzo Balocchi Valsetti
Abbiamo incontrato per voi Pato, che ci ha raccontato i suoi segreti.
Qual è stata la tua
prima squadra?
Io ho iniziato a giocare a 5
anni al Gremio nella squadra di calcio a 5, poi sono
passato all’International di
Porto Alegre.
Ti sei trovato bene al
Milan?
Si, molto. Quando ero in
Brasile e sono arrivati le
offerte dei vari club europei alla mia società io ero
molto indeciso su dove
andare, ma poi un giorno
mi ha chiamato Emerson e
mi ha detto che lui al Milan
si trovava bene, e quella
era una seconda famiglia
per lui. Quindi ho scelto di
andare al Milan.
È stato difficile lasciare la tua casa?
Si, è stato molto difficile,
ma la mia famiglia mi è
sempre stata vicino in questa decisione.
Come è cambiata la
tua vita da quando
sei diventato famoso?
Non è cambiato molto. Io
continuo a vivere la mia
vita di sempre: esco, gioco
con la playstation, mi alleno. Ogni tanto la gente
mi ferma per la strada e mi
chiede di fare una foto o
firmargli un autografo, e io
sono contento di questo
perché vuol dire che sto
giocando bene, se la gente
non mi fermasse vuol dire
che sto giocando male.
Che emozioni hai
provato quando hai
segnato il primo gol
con la maglia del
Milan?
È stato un gol molto importante, sia perché era il
primo gol che facevo per
la squadra che aveva creduto in me, sia perché in
quella partita io ho giocato
al fianco di Ronaldo. Per
me Ronaldo è sempre
stato un esempio, e giocare con lui è stato un
sogno.
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suo fratello, quindi quando
l’ho saputo attraverso
questo mio amico ho iniziato a frequentare suo
fratello. Lui mi ha dato il
suo contatto di MSN e abbiamo iniziato a sentirci.
Poi a qualche giorno prima
di Natale sono andato a
trovarla a Rio, prima di andare dalla mia famiglia a
Gremio, sono stato qualche giorno li con lei e poi
ho raggiunto la mia famiglia. Dopo Natale sono
tornato da lei, e ho passato tutto il periodo delle
feste con lei.
Che sensazioni hai
provato quando hai
giocato la tua prima
partita in Champions
contro l’Arsenal?
Quella è stata una bellissima partita, perché la
Champions è una competizione importate, che tutti
i tifosi seguono.
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E quando hai segnato
contro il Real Madrid?
È stata un’emozione bellissima, perché sapevo che
avevo fatto un gol importante sia per me che per il
Milan, ma ancora di più per
i tifosi del Milan. Ma queste
emozioni le provo ogni
volta che segno e che
gioco, perché è una cosa
bellissima scendere in
campo e vedere tutti i tifosi uniti per sostenerti.
Qual è stata la cosa più
bella che ti è capitata
all’infuori del calcio?
Beh, la cosa più bella è
stato sicuramente il matrimonio con mia moglie
Come hai conosciuto
tua moglie?
Attraverso un mio amico.
Lei lavorava in televisione,
e un mio amico conosceva
Come hai chiesto a
tua moglie di sposarti?
Ho prenotato un tavolo
sulla Torre Eiffel e alla fine
della cena le ho chiesto se
mi voleva sposare.
Lei mi ha risposto che se
avesse saputo di questa
proposta si sarebbe vestita
meglio.
Quando hai dato il
primo bacio?
L’ho dato a 11 anni ed ero
molto agitato perché
avevo paura di sbagliare
qualcosa. Dopo che l’ho
baciata le ho chiesto come
ero andato, e lei mi ha risposto che andava bene
cosi.
Perché fai il cuore
quando segni?
Il gesto del cuore è nato
per gioco. Un giorno
prima di una partita, mia
mogli mi ha chiesto se
anche in campo pensavo a
lei. Quindi adesso io le faccio il gesto del cuore ogni
volta che segno per farle
capire che penso a lei.
Cos’è per te l’amore?
Questa è una domanda
difficile. Per me l’amore è
importante ed è una cosa
stupenda. Infatti è sempre
bello quando torno a casa
da mia moglie perché lei
mi accoglie bene e non mi
mette mai pressioni o non
mi infastidisce quando
vede che sono irritato o
arrabbiato.
Qual è il tuo mito?
Il mio mito nel calcio è
Ronaldo, perché lui ha
fatto cose che nessuno
prima aveva fatto.
Fuori del campo il mio
mito è mio padre, perché
mi è sempre stato vicino
in ogni scelta che ho fatto.
L’avversario più forte
che hai incontrato?
Beh, credo che sia Maldini
il giocatore più forte che
ho incontrato, ma anche
Thiago Silva è molto forte.
Però il giocatore che mi
ha fatto più arrabbiare è il
terzino sinistro del Catania, perché continuava a
darmi calci e a spintonarmi durante l’ultima
partita.
È meglio Ancelotti o
Leonardo?
Sono entrambi molto
bravi. Non saprei dire chi è
più bravo.
È più forte Abbiati o
Dida?
Sono entrambi molto forti
sul campo. Ma fuori dal
campo sono molto differenti. Dida è molto più
tranquillo.
A che squadra tenevi
da bambino?
L’International di Porto
Alegre e lo tifo ancora
adesso.
La squadra che ti sta
più antipatica?
Adesso l’Inter, perché
vince sempre ed è troppo
forte. Ma in Brasile ho
odiato tantissimo il Gremio, la mia ex squadra,
perché all’ultima di campionato loro giocavano
contro il Flamenco e se il
Flamenco non vinceva almeno 2 a 0, noi avremmo
vinto il campionato. Solo
che loro hanno fatto apposta a prendere due gol
dal Flamenco per non farci
vincere. Cosi abbiamo
perso il Campionato.
Perché ti chiamano
Pato?
Perché nella mia prima
squadra, il Gremio, c’erano
tanti Alexander e quindi mi
hanno chiesto se potevano
chiamarmi Pato, per via
della mia città d’origine,
Pato Branco.
Pato in Spagnolo significa papero, tu ti
senti simile a Paperino?
No, no. Io sono più bello!!
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IL NOSTRO DIBATTITO
Argomento: l’affettività
Alcuni ragazzi, l’anno scorso, si sono trovati a scoprire il significato di questa
parola.. hanno discusso su amore, amicizia, sentimenti ed emozioni... ed è per questo
che hanno pensato di riproporre il tema ad alcuni giovani, intervistandoli con delle
semplici domande…
Cos’è per te l’amore?
Cos’è per te l’amicizia?
Che importanza dai al corpo nelle tue relazioni?
Per te amore e amicizia sono sullo stesso piano?
•
•
•
•
alessandro:
Voler così bene ad una persona da dedicargli la propria vita
Sapere che hai qualcuno su cui contare e viceversa
E’ importante, ma è più importante quello che hai dentro
No perché l’amore è verso una sola persona mentre
marco:
l’amicizia è verso più persone
Relazionarsi con l’altro nel senso intimo
Un sentimento simile all’amore senza attrazione fisica
Per l’amore è importante, mentre per l’amicizia basta il
sentimento
No perché l’amore è più intimo, nell’amicizia non c’è
contatto fisico
nicolò:
Non avere paura di esternare i propri sentimenti con un’altra persona
Rapportarsi con una persona con cui posso essere me
stesso senza essere giudicato
e ha di più nell’amore perchè mi importa più il giudizio
di chi amo che quello di un amico
n precedenza avrei detto di sì; ora invece conta più l’amore
N
8
I
sara:
marta:
Sentimento di affetto tra due persone
Sentimento non esclusivo ma per più persone
La gestualità è importante in entrambi i casi ma si
usa di più nell’amore
Non li trovo in conflitto tra loro sono due cose
diverse e non gli do la stessa importanza
Legame molto profondo tra due persone
Qualcosa di simile all’amore, ma molto più duratura
Non molta, ma non sono molto “fisica” nelle mie relazioni
No, perché con un amico condividi certe cose e con il tuo
Il test: Che amico sei?
ragazzo altre
soluzioni
a pag. 11
Siete capaci di avere un rapporto profondo di amicizia, che sia al contempo anche solido, sincero e possibilmente duraturo? Oppure non credete nell’amicizia e magari la usate solo per convenienza, senza essere disposti a nessun sacrificio? Rispondendo con sincerità alle domande del test, scoprirete che ruolo
occupa l’amicizia nella scala dei vostri valori e scoprirete come siete visti dai vostri amici.
1 Un amico/a ha tradito la tua fiducia
A) Lo perdoni comunque: l’amicizia per te è sacra
B) Gli domandi spiegazioni ed eventualmente.... gli dai un’altra possibilità
C) Non gli rivolgi più la parola
2 Saresti capace di fare una grossa rinuncia per aiutare un’amica/a che si trova in difficoltà
A) Dipende, prima dovrei valutarne i pro e i contro
B) Sì, ma cercherei il modo di non danneggiare me stessa
C) Sì, sempre
3 Con i tuoi amici hai lo stesso livello di confidenza, oppure hai rapporti preferenziali
A) E’ lo stesso con tutte, perchè non mi abbandono mai a confidenze troppo personali
B) Ho un’ amica speciale, ma anche con le altre mantengo un ottimo rapporto
C) Non faccio alcuna differenza tra persone che reputo amiche
4 Vieni a conoscenza del fatto che un tuo amico/a è innamorato dello stessa persona a cui sei interessato
A) Senza darle spiegazioni, non la frequenti più
B) La inviti ad un colloquio chiarificatore C) Ti ritiri .... e le lasci
campo libero
5 Passare un pomeriggio a parlare con un amico/a, è uno dei piaceri della vita?
A) Talvolta
B) Quasi sempre
C) Senza alcun dubbio
6 Pensi che il partner debba essere una persona in cui potersi confidare come con un amico?
A) Non necessariamente
B) Sì, ma non soltanto
C) Senza alcun dubbio
7 Sei una persona che fondamentalmente ha fiducia nel prossimo
A) No, sono piuttosto diffidente
B) Sì, ma sono comunque sempre cauta
C) Sì, fino a sembrare ingenua
8 Pensi che le delusioni aiutino a essere più realistici nei riguardi dell’amicizia
Sì, ma anche se fanno soffrire, posso aiutare un’amicizia a crescere
Sì, non esistono amicizie eterne o perfette
Sì, ma non bisogna dar loro troppo peso
9 I tuoi amici ti giudicano un’amica fidata
A) Non so cosa pensano di me B) Sì, sono sovente la loro confidente C) Sì, fra noi non ci sono segreti
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IL NOSTRO DIBATTITO
Argomento: l’affettività
La parola all’esperto… Francesco Alberoni
“L’innamoramento e le infatuazioni di un giorno”
Q
uando ho cominciato a studiare l’innamoramento, la gente faceva una grande confusione fra innamoramento, cotte, infatuazioni e attrazioni momentanee. Alcuni dicevano “io mi innamoro in continuazione”. Oppure “le amo tutte e due”. In questo
guazzabuglio, ho scartato le forme di pseudo-innamoramento e descritto quello vero,
l’unico che tende a diventare amore duraturo.
Nell’innamoramento c’è una prima fase in cui i due innamorati vivono una straordinaria esperienza di trasfigurazione del mondo e della persona amata. È lo stato nascente. Molti però pensano si tratti solo di una violenta tempesta emotiva e ritengono
che la costruzione della coppia stabile avvenga dopo, a opera della ragione e della volontà. No. È proprio all’inizio che avviene il processo di fusione delle personalità e
vengono prese le decisioni fondamentali da cui nasce l’amore che dura. La passione dell’innamoramento, infatti, non è solo un uragano di sentimenti: è anche una intensissima
attività intellettuale in cui i due innamorati si studiano, rimettono in discussione le
proprie vite, scoprono le loro tendenze più profonde, fanno progetti e gettano le basi
del loro rapporto futuro. Ciascuno di loro vuole sapere tutto sul suo amato, vuole vedere il mondo come lui lo ha visto da adolescente, da giovane, vuole partecipare delle
sue gioie e dei suoi dolori. E, nello stesso tempo, vuol raccontargli tutto di sé stesso,
della sua vita, dirgli le sue speranze, le sue delusioni, i suoi sogni. Molti ascoltano così
avidamente la storia di vita del loro amato, vi partecipano così intensamente da avere
l’impressione di essere sempre stati accanto a lui, di averlo osservato (non visti) con
ansia, con commozione, perché lo amavano già allora. L’amore dell’innamoramento
abbraccia tutto: presente, passato e futuro. Mescola lo spazio e il tempo per cui abbiamo l’impressione di aver amato il nostro diletto anche quando non ci si conosceva
ancora, anche quando magari stava con qualcuno. E ci sembra di essere stati fatti apposta l’uno per l’altra, di essere stati predisposti a innamorarci, di esserci sempre inconsciamente aspettati. Molti innamorati arrivano a chiedere: “perché non ti ho
incontrato prima, amore? Perché sei arrivato così tardi?”. È grazie a questa corrispondenza, a quest’intreccio temporale che l’amore diventa duraturo, perché nessuno
può pensare a se stesso senza l’altro, né oggi, né ieri, né domani. Per tutta la vita.
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Gioca
con
noi
ANANAS
COCCODRILLO
PARRUCCA
APRISCATOLE
GOMITOLO
OCULISTA
OTTOVOLANTE
IPPOPOTAMO
CRAVATTA
CALENDARIO
CASSAFORTE
SLITTA
TRAMPOLINO
TEIERA
MINATORE
DIVANO
LAVAGNA
VIGILE
LAMPADARIO
VALIGIA
RAGNATELA
Le soluzioni del test
PUGLIE
ASCENSORE
TELEVISORE
ASCIUGAMANO
LOTTATORI
CALCOLA ORA I PUNTI IN BASE ALLE RISPOSTE E TROVA IL TUO PROFILO
numero
A
B
C
1
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2
1
2
1
2
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2
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0
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3
da 6 a 12 punti PROFILO: DISINTERESSATI
L’amicizia non sta esattamente al vertice della graduatoria delle cose importanti della tua vita.
Siete un poco scettici e disillusi. Certo, hai amici e amiche, tuttavia non ti “abbandoni” mai completamente
a un rapporto di complicità e confidenza. Tutto resta superficiale e freddo. Forse una grossa delusione
ti ha convinto a non aprire mai più, totalmente, il tuo cuore se non ad una persona che non sia il tuo partner
da 13 a 20 punti PROFILO: SELETTIVI
Coltivi le amicizie, che rappresentano spesso il tuo rifugio quando le cose della vita diventano troppo pesanti o spiacevoli da sopportare. Dai e ricevi affetto e sei considerato/a una persona con la quale è facile confidarsi. Siete però selettivi: solo chi possiede determinati requisiti può far parte di questa cerchia
speciale. Ti piace, inoltre, più ascoltare che raccontarti.
da 21 a 27 punti PROFILO: AFFIDABILI
L’amicizia è per te un valore fondamentale, importante e gratificante come l’amore se non di più.
Ti senti vitale e ben accetto/a solo all’interno del tuo gruppo di amici. Faresti di tutto per una cara amico,
e questo traspare chiaramente. Attenzione... però: essere innamorati dell’amicizia può privarti di autonomia affettiva e di giudizio.
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VITE A CONFRONTO
San Giovanni Bosco (1815 –1888)
resbitero e pedagogo
italiano, fu il fondatore delle congregazioni dei Salesiani e delle
Figlie di Maria Ausiliatrice.
Il padre, quando Giovanni
aveva solo due anni, morì lasciando la moglie con tre
bambini.
In seguito a un sogno che
fece all’età di nove anni, il
giovane Bosco decise di seguire la strada del sacerdozio.
Per avvicinare alla preghiera
e all'ascolto della Messa i ragazzini del paese, egli decise
di imparare i giochi di prestigio e le acrobazie dei saltimbanchi, attirando così i
coetanei e i contadini del
luogo, invitandoli però prima
a recitare il Rosario e ad
ascoltare una lettura tratta
dal Vangelo.
Grazie alla "protezione" di alcuni sacerdoti riuscì ad entrare in seminario e ad
essere ordinato sacerdote
nel 1841.
L'attività religiosa di don
Bosco si rivolse agli adolescenti e ai ragazzi di estrazione contadina, attirati
Torino dalla Rivoluzione industriale. Le condizioni di
vita inumane di questi ragazzi
P
li esponevano allo sfruttamento più bestiale, alla criminalità e all'emarginazione
sociale.
Don Bosco dedicò la sua intera vita alla prevenzione del
crimine, fornendo a questi
adolescenti il minimo per sopravvivere: un alloggio dove
dormire, qualcosa da mangiare, e lezioni per imparare
un lavoro.
In cambio, don Bosco chiedeva loro di sottoporsi a un
indottrinamento cattolico attraverso la frequentazione
dell’ “Oratorio" da lui fondato.
Morì il 31 gennaio 1888.
Ai Salesiani prima di spirare
disse: "Vogliatevi
bene come fratelli.
Fate del bene a
tutti, del male a
nessuno. Dite ai
miei ragazzi che li
aspetto tutti in Paradiso". Il messaggio che ci ha
lasciato è questo:
la vita, un grande
dono di Dio, bisogna spenderla, e
spenderla bene.
Non chiudendosi
nell'egoismo, ma
aprendosi all'amore
e all'impegno dei tanti che
sono più poveri di noi.
Egli disse:
Chi sa di essere amato, ama e
chi è amato ottiene tutto, specialmente dai giovani.
Amate ciò che amano i giovani,
affinché essi amino ciò che
amate voi.
La gioia è la più bella creatura
uscita dalle mani di Dio dopo
l’amore.
Educare è cosa del cuore.
Ricordatevi, che ogni cristiano è
tenuto di mostrarsi propositivo
verso il prossimo, e che nessuna
predica è più vera del buon
esempio.
OTNORFNOC A ETIV
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San Leonardo Murialdo (1828 –1900)
acque a Torino, in
una famiglia benestante che contava
ben nove figli. Orfano di
padre a cinque anni, crebbe
in un contesto familiare cristianamente impegnato.
La sofferenza per la mancanza del padre gli procurò
una grande sensibilità che
tramutò, una volta sacerdote,
in paternità spirituale per i
più giovani.
Entrò nel 1836 col fratello
Ernesto nel Collegio degli
Scolopi di Savona dove rice-
N
vette una formazione umana
e religiosa. Sentì in quegli
anni la chiamata al sacerdozio, contrastata da una grave
crisi personale.
Tornato a Torino, nel 1845 si
iscrisse alla facoltà teologica
dell’Università come chierico
esterno.
Persa la madre un anno prima
di laurearsi, venne ordinato
prete il 20 settembre 1851
nella chiesa della Visitazione.
Nel 1865 avvertì la necessità
di approfondire gli studi di
teologia morale e di diritto
canonico e andò a Parigi.
Tornò a Torino nel
1866 e gli fu proposta la direzione
del Collegio Artigianelli. Qui ai ragazzi poveri e
abbandonati venivano insegnati alcuni
mestieri
artigianali (come la
lavorazione
del
legno e la pittura).
Questo sarà il
maggiore impegno
della sua vita, che
porterà avanti per
trentaquattro anni
a costo di enormi
sacrifici personali e
con grandi difficoltà economiche.
Nel 1873 fonda la Congregazione di San Giuseppe per
dare continuità alla sua
azione sociale e caritativa.
Il fine della congregazione è
l'educazione della gioventù,
specialmente di quella povera ed abbandonata.
Collabora a molte iniziative
in campo sociale in difesa dei
giovani, degli operai e dei più
poveri.
Un’attività intensa come
quella del Murialdo trovava
forza nella preghiera e nella
consapevolezza di essere
amati da Dio.
Egli disse:
“L’uomo che prega è il più potente del mondo”,
“La preghiera è l'anima e la
forza dell'uomo. Sia fatta con
umiltà, confidenza, perseveranza. Non basta, però, pregare, bisogna pregare bene,
cioè con il cuore”,
“Carità è guardare e dire il
bello di ognuno, perdonare di
cuore, avere serenità di volto,
affabilità, dolcezza.
“Come senza fede non si piace
a Dio, così senza dolcezza non
si piace al prossimo”.
VITA DI COMUNITÀ
I gruppi d’oratorio
Cinquanta ragazzi (più o meno), una quindicina di educatori, alcuni giovani e adulti che collaborano attivamente: questo il dato di partenza per cominciare a
parlare del Murialdoggiovani, la comunità giovanile del
nostro oratorio.
Siamo fortunati noi del Murialdo: purtroppo in alcune opere del decanato non c’è una
realtà giovanile così grande …
È un grande dono, ed è per questo che ve la raccontiamo: perché tutta la comunità
possa conoscerla e vantarsi di questa viva realtà!!!
I gruppi
Cinque gruppi, dalla seconda media alla prima superiore, per un totale di circa 50 ragazzi, che si ritrovano una volta alla settimana con i loro educatori per confrontarsi
su diversi argomenti, preparare e svolgere alcune
attività, e per prepararsi a vivere alcune tappe fondamentali della vita di ogni cristiano (ad es. la professione di fede).
Dalla seconda media alla prima superiore, il cammino è quello “tradizionale” descritto sopra, al
quale bisogna aggiungere una serie di attività
come la consegna dei panettoni agli anziani
sotto natale, la raccolta nella Giornata della
Colletta Alimentare, i vari incontri con le altre
parrocchie del decanato ..
I due gruppi più grandi invece, la seconda e la terza/quarta superiore, da quest’anno
si ritrovano a sperimentare un cammino un po’ diverso: sono diventati un unico grande
gruppo, che lavora suddiviso in tre piccoli sottogruppi a dei progetti attivati dalle metà
di novembre:
Ł un giornalino (il cui favoloso risultato è tra le vostre mani)
Ł un laboratorio manuale (che a natale ha prodotto degli alberelli di legno, e ci ha sorpreso per la grande capacità di lavorare col traforo)
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Ł un evento sportivo/di animazione che coinvolgerà bambini e giovani sabato 13 febbraio (quando leggerete si saranno appena concluse le mitiche MURIALDIADI invernali)
Accompagnati sempre da un educatore
e dalla presenza dei Maestri di Lavoro
(persone fantastiche, competenti nei diversi campi, che hanno deciso di dedicarci un po’ del loro tempo) ogni gruppo
si è incontrato una volta a settimana,
pregando e lavorando, cercando di sperimentarsi, di ricercare e mettere a
frutto i propri talenti, senza dimenticare
di aiutare il prossimo (ogni progetto ha
scelto di aiutare una realtà in difficoltà)… preghiera, lavoro, carità: ecco le
tre caratteristiche fondamentali di questi
progetti !
L’entusiasmo e l’impegno non mancano,
e la gioia di toccare con mano il “prodotto finito” sapendo che qualcuno, grazie a te, potrà stare un po’ meglio …
beh, non ha prezzo !!
Gli educatori
Una quindicina di giovani, seguiti e coordinati da Lara e don Samuele, più alcuni
giovani/adulti formano questa grande
squadra: oltre a preparare l’attività annuale per il proprio gruppo (cercando il
tema più adatto, il percorso migliore,
scegliendo attività e proposte concrete..) vivono insieme momenti di formazione e di spiritualità (in una
dimensione più piccola, a livello di
gruppo educatori, e in una più grande, a
livello comunitario) e partecipano a incontri del decanato e della Congregazione dei Giuseppini.
Attività varie… tutti
insieme !
I campi invernali, le feste, l’oratorio
estivo … Vari temi affrontati, varie esperienze vissute … tanti momenti insieme
che fanno crescere e creano condivisione …
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aggio!
del pattin
Conosci l’inglese?
Vai a fare un test
all’Informagiovani!
Iniziativa nell’ambito del progetto MILANO PARLA
INGLESE del Comune di Milano. Dal 23 febbraio al
14 giugno, in date e orari prestabiliti, sarà presente
all’Informagiovani un insegnante che sottoporrà ad un
test linguistico gratuito tutti i giovani interessati.
Al termine verrà rilasciato un attestato di conoscenza
della lingua inglese, secondo i parametri del Quadro di
Riferimento Europeo.
I giovani tra i 14 e i 35 anni possono presentarsi per
il test all'Informagiovani nelle seguenti date e orari:
Per conoscere tutte le sedi, giorni e orari dove
effettuare il test (anche per gli over 35) è possibile
consultare il sito:
www.comune.milano.it
sezione informagiovani
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Ali c e i n
W o n d e r l a nd
Per il 3 marzo 2010 è prevista l’uscita
del nuovo film di Tim Burton. Il regista
della “Fabbrica di cioccolato” e di “Big
Fish” rivista il classico della letteratura
per bambini di Lewis Carol “Alice nel
paese delle meraviglie”. Sarà possibile
vederlo in 3D grazie a speciali occhiali
forniti dai migliori cinema. Si preannuncia l’evento movie dell’anno, con
Johnny Depp ,nel ruolo del Cappellaio
Matto, e Helena Bonham Carter, attori
feticcio di Tim Burton.
Avete già giocato con il secondo episodio
dell’avvincente videogioco
“Assassin’s Creed”?
La trama del gioco e’
coinvolgente, ben strutturata e segue in maniera
attendibile gli eventi storici
del XV secolo. Con il
susseguirsi degli avvenimenti
il protagonista, Ezio, cresce:
dal ragazzo immaturo e giovane dell’inizio, si arrivera’ a una persona totalmente
cambiata, sia fisicamente sia interiormente.
Il gioco ha i suoi pro e i suoi contro;
di negativo trovo che ci sia troppa
violenza gratuita, troppi omicidi a
sangue freddo. L’ambientazione storica
invece e’ molto avvincente, sembra
realmente di passeggiare nelle citta’à
che Ezio attraversa.
e pLetto
ro v ,
ato
da provare almeno una volta!!!!
GABRIELE ;-)
“Quante sciocchezze in un libro solo” (Baigent, storico)
“Il simbolo perduto’ è un capolavoro di narrazione una corsa mortale attraverso un vero labirinto nel
mondo dei codici, dei segreti e delle verità invisibili nei templi di Washington, DC.”(solilibri.net)
Il simbolo perduto altro non è che il sequel del bestseller “Il Codice Da Vinci”. Il protagonista è ancora
lui: Robert Langdon. Questa volta il professore di simbologia dell'Università di Harvard non si occuperà
più della vita di Gesù, di Opus Dei o di Chiesa, ma di massoneria americana.
Il libro non posso negare che mi abbia appassionato e mi abbia tenuto incollato alle sue pagine,
la curiosità che suscita è tanta e i colpi di scena non mancano ma.. Quel qualcosa che mi fa apprezzare
fino in fondo un libro non l’ho trovato e il finale essendo un po’ banale e noiosetto mi ha deluso.
Jacopo
17
ARIETE (21 marzo - 20 aprile)
Più combatti le cose che non vuoi
più le dai importanza, quindi cerca
di pensare solo alle cose belle e
sarai più felice.
L’OROSCOPO
TORO (21 aprile - 20 maggio)
La fatica rende più dolce
l’arrivo alla meta.
LEONE (23 luglio – 23 agosto) :
Apri gli occhi, intorno a te
ci sono un sacco di persone
che ti vogliono bene.
VERGINE (24 agosto – 22 settembre)
Vuoi essere felice per sempre?
Impara a perdonare.
22 novembre)
SCORPIONE (23 ottobre –e quello che
Concentrati per trovar
stai cercando.
18
GEMELLI (21 maggio – 21 giugno)
Pensare positivo oltre a far bene
allo spirito, fa bene anche al
corpo.
CANCRO (22 giugno – 22 luglio)
L’amore dei tuoi cari è la
ricchezza più grande che
puoi desiderare.
SAGITTARIO (23 novembre – 21 dicembre)
I pregiudizi ostacolano la giusta visione delle cose.
CAPRICORNO (22 dicembre – 20 gennaio)
inizia la giornata con la frase “Oggi
sono felice e grato per…” ti sentirai
meglio.
ACQUARIO (21 gennaio – 19 febbraio)
I tuoi sentimenti derivano dai tuoi
pensieri, e tu puoi scegliere cosa
pensare.
BILANCIA (23 settembre – 22 ottobre)
Sentimenti felici attirano circostanze felici.
PESCI (20 febbraio
L’amicizia non è – 20 marzo)
zione dell’altro mamare la perfea i suoi difetti.
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