faq (risposte a quesiti forniti dalla sede centrale dell`inps)

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faq (risposte a quesiti forniti dalla sede centrale dell`inps)
Istituto Nazionale Previdenza Sociale
Direzione regionale Friuli Venezia Giulia
Lavoro occasionale accessorio
F.A.Q. (RISPOSTE A QUESITI FORNITI DALLA SEDE
CENTRALE DELL’INPS)
Le domande più frequenti al 15.02.2010
ACQUISTO E RISCOSSIONE VOUCHER:
1.
I voucher si possono acquistare in blocchetti o separatamente?
E’ possibile acquistare i voucher separatamente oppure in carnet da 25
voucher ciascuno, presso le sedi INPS.
2.
I voucher ‘cartacei’ possono essere riscossi anche da un
delegato?
No. Il voucher cartaceo può essere riscosso unicamente dall’intestatario,
presso tutti gli Uffici postali.
3.
Cosa succede quando il committente/datore di lavoro utilizza i
voucher telematici ed il prestatore/lavoratore, dopo aver ricevuto
INPSCard, non provvede ad attivarla?
Se il prestatore non ha attivato INPSCard, riceverà da Poste, presso il
suo domicilio, una lettera con la comunicazione della disponibilità del
bonifico a suo favore. Una volta ricevuta la lettera, potrà recarsi
all'Ufficio postale per la riscossione.
4.
A chi bisogna rivolgersi in caso di smarrimento della INPSCard?
In caso di smarrimento della INPSCard, il prestatore dovrà recarsi presso
l’Ufficio Postale, che fornirà le indicazioni necessarie.
5.
Cosa succede se il prestatore perde la lettera con cui Poste
comunica la disponibilità del bonifico a suo favore? Come può, in
tal caso, riscuotere il/i voucher?
Se il prestatore perde la lettera di bonifico domiciliato inviatagli da Poste,
dovrà recarsi presso la Sede INPS di riferimento, che rilascerà
all’interessato una lettera ‘sostitutiva’ in cui conferma il suo diritto a
ricevere l’importo previsto. Il prestatore potrà, quindi, presentarsi presso
l’Ufficio Postale per la riscossione, consegnando la lettera ‘sostitutiva’
dell’INPS e copia di un documento d’identità valido e del codice fiscale.
6.
Nel caso di prestatori di lavoro occasionale accessorio minorenni,
come avviene la riscossione dei voucher?
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I prestatori minorenni, in quanto tali, non possono ricevere INPSCard.
Riceveranno, invece, una lettera da parte di Poste per la riscossione dei
“buoni lavoro” tramite bonifico domiciliato.
7.
Un
voucher/buono
erroneamente
compilato
può
essere
rimborsato?
Possono essere rimborsati solo i buoni non utilizzati e restituiti presso
la Sede INPS 'in bianco'.
Attenzione: i buoni acquistati tramite procedura telematica non possono
essere rimborsati in nessun caso.
8.
Il committente che acquista i buoni cartacei presso lo sportello
INPS deve essere anche registrato nella procedura telematica
come “datore di lavoro”’?
No. E' importante, però, che l’operatore di sede registri i dati del
committente/datore di lavoro acquirente e del bollettino di c/c postale
utilizzando l’apposita procedura informatica ‘Registrazioni datori di
lavoro/lavoratori’, reperibile sul sito Intranet (Intranet/processi/soggetto
contribuente/lavoro occasionale accessorio/procedure).
9.
Il committente, al momento della consegna del buono al
prestatore, deve trattenerne una copia?
Il committente dovrà conservare la ‘matrice’ del buono cartaceo - in cui è
indicato il periodo della prestazione ed i codici fiscali del prestatore e del
committente - firmata dal prestatore.
10.
Quali dati vanno inseriti nel campo “matricola INPS” se si utilizza
il modello F24 per l’’acquisizione dei voucher tramite procedura
telematica?
In caso di committente persona giuridica, nel campo “matricola INPS” del
mod. F24 vanno riportati - in base alle indicazioni dell’Agenzia delle
Entrate - o il cap dell’azienda o il codice della sede INPS, dopo aver
premesso gli 0 (zero) necessari a completare i 17 caratteri numerici
previsti dal campo.
Le istruzioni di compilazione sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle
Entrate – modulistica – modelli di versamento (f24 f23) – modello F24 Tabelle codici tributo : Modello di versamento F24: i codici da
utilizzare – tabella codici altri enti previdenziali e assicurativi – INPS :
tabella causali contributo/ tabella formati matricola e codici.
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Lavoro occasionale accessorio
11.
E’ possibile acquistare i voucher presso la Sede INPS nella cui
provincia si effettueranno le prestazioni di lavoro occasionale
accessorio, anche se il committente risiede in una provincia
diversa?
Si. Come regola generale è preferibile, per motivi gestionali e statistici,
l'acquisto dei voucher presso la Sede nel cui territorio si effettuerà la
prestazione di lavoro occasionale accessorio.
11bis
Una associazione di categoria si presenta ai nostri sportelli con
un bollettino postale pagato e intestato all'azienda Tizio e delega
per ritirare i voucher in nome e per conto di Tizio. Domanda: in
procedura nel riquadro "Gestione voucher cartacei", debbo
scegliere l'opzione "datore di lavoro " e indicare il cod.fisc. di
Tizio oppure scegliere l'opzione "delegato" e mettere il cod.fisc.
della associazione di categoria
Se l'Associazione di categoria presenta un bollettino intestato ad un
committente delegante, nell'opzione “datore di lavoro” va indicato il c.f.
del committente (Tizio).
Invece, se l'Associazione procede a suo nome ad un acquisto 'cumulativo'
di voucher che poi distribuirà a vari committenti, va inserito nell'opzione
'delegato' il c.f. dell'Associazione, la quale comunicherà successivamente
i c.f. dei singoli committenti tramite il file excel appositamente
predisposto (presente in Intranet/Processi/Soggetto contribuente Lavoro
Occasionale accessorio/ Utilità).
ACCESSO AL LAVORO OCCASIONALE ACCESSORIO:
12.
Può svolgere lavoro occasionale accessorio solo il pensionato che
percepisce una pensione di vecchiaia o di anzianità?
No. La definizione di ‘pensionato’ deve intendersi in modo estensivo.
Pertanto, possono beneficiare del lavoro accessorio anche coloro che
percepiscono una delle seguenti prestazioni: pensione di reversibilità –
purché non si svolga altra attività lavorativa autonoma o dipendente assegno sociale (ex pensione sociale), assegno ordinario di invalidità e
pensione agli invalidi civili.
13.
Un pensionato che ancora lavora come coltivatore diretto, può
svolgere lavoro accessorio?
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Sì. Nel caso in cui il pensionato continui ad essere iscritto come
coltivatore diretto e ad esercitare la relativa attività, può essere iscritto
nell’elenco dei lavoratori per attività di lavoro occasionale accessorio.
14.
I percettori di disoccupazione con requisiti ridotti possono
accedere al lavoro occasionale di tipo accessorio?
Sì. Possono svolgere attività di lavoro occasionale accessorio i titolari di
disoccupazione a requisiti ridotti – come gli insegnanti precari – o di
disoccupazione speciale per l’agricoltura, riferendosi tali prestazioni al
numero di giornate lavorate nel corso dell’anno precedente.
15.
Un coltivatore diretto può ricorrere al “lavoro occasionale
accessorio” per le prestazioni rese da propri parenti, nel periodo
di raccolta dei prodotti?
No. La Legge n. 80 del 2005, ha esteso la possibilità di utilizzare il lavoro
occasionale accessorio anche alle imprese familiari, ma limitatamente
ai settori del commercio, del turismo e dei servizi.
Pertanto, un’impresa familiare di tipo agricolo non può ricorrere al lavoro
occasionale accessorio per le prestazioni rese da parenti o affini entro il
terzo grado, anche se studenti o pensionati.
16.
Possono svolgere lavoro accessorio anche gli studenti iscritti a
corsi professionali, corsi organizzati a livello locale - in ambito
pubblico o convenzionato - e ai corsi di primo inserimento per i
lavoratori stranieri regolarmente presenti in Italia?
Sì. La definizione di 'studente' deve intendersi in modo estensivo. In ogni
caso l’interessato deve autocertificare l'iscrizione al corso frequentato.
17.
Il limite dei 25 anni di età anagrafica previsto per gli studenti
consente l’accesso al lavoro occasionale accessorio a chi ha già
compiuto il 25° anno?
Sì. Sono esclusi gli studenti ‘a partire dal compimento del 26° anno in
poi’.
18.
Qual è la modalità per l’impiego di minori?
La normativa vigente sul lavoro minorile richiede il certificato medico di
idoneità al lavoro per i minori tra i 16 e i 18 anni. Inoltre, l’iscrizione dei
lavoratori minorenni può essere effettuata solo presso le Sedi INPS,
presentando, tra l’altro, la dichiarazione di disponibilità controfirmata dal
genitore o da chi ne esercita la patria potestà.
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19.
Un cittadino extracomunitario, regolarmente presente in Italia,
può svolgere lavoro occasionale accessorio?
Sì. Un cittadino extracomunitario ha accesso al lavoro occasionale
accessorio se in possesso di un permesso di soggiorno che consenta lo
svolgimento di attività lavorativa (es. permesso per lavoro subordinato,
per motivi familiari, per studio, per rifugiati politici, per motivi di
protezione sussidiaria, ecc.) oppure - nei periodi di disoccupazione - se in
possesso di un ‘permesso di soggiorno per attesa occupazione’.
20.
E’ previsto un limite massimo di ore di lavoro per lo studente
extracomunitario che svolge attività di lavoro occasionale
accessorio?
Sì. Sono previste per il cittadino extracomunitario, titolare del ‘permesso
di soggiorno per studio e formazione’, non più di 20 ore settimanali di
lavoro, anche cumulabili per 52 settimane, fino ad un massimo di 1040
ore annuali. Per prestazioni lavorative superiori è necessario convertire il
permesso di soggiorno per studio in permesso di soggiorno per lavoro –
come precisato nella Circolare del Ministero dell’Interno del 30 gennaio
2009.
21.
Un imprenditore titolare di un’impresa di servizi di pulizia può
accedere al lavoro occasionale accessorio, per attività di lavoro
domestico?
No. Nel settore domestico il lavoro occasionale di tipo accessorio è
riservato alla collaborazione attivata dai privati per le esigenze familiari.
22.
Un dipendente pubblico può svolgere lavoro occasionale di tipo
accessorio?
Si, purché in possesso della preventiva autorizzazione da parte
dell’amministrazione di appartenenza (ai sensi dell’art. 53 del d.lgs. n.
165/2001).
Attenzione: Non devono effettuare richiesta di autorizzazione i dipendenti
con rapporto di lavoro a tempo parziale con prestazione lavorativa non
superiore al cinquanta per cento, i docenti universitari a tempo definito e
le altre categorie di dipendenti pubblici ai quali è consentito da
disposizioni speciali lo svolgimento di attività libero-professionali.
PRESTAZIONI DI LAVORO OCCASIONALE ACCESSORIO:
23.
Si ha diritto ad un buono lavoro per ogni ora di lavoro effettuata?
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Il valore del buono lavoro rappresenta il compenso per una certa
quantità di lavoro che, rapportata alla retribuzione media nazionale in
agricoltura (ISTAT), equivale a circa un’ora di lavoro. Trattandosi del
riferimento ad una ‘media nazionale’, nelle diverse regioni e province
possono determinarsi valori diversi, maggiori o minori.
In tutti i settori, comunque, il compenso per le prestazioni di lavoro
occasionale accessorio deriva da un accordo tra le parti. Pertanto, il
committente e il prestatore adotteranno un criterio di corrispondenza tra
prestazione e retribuzione attraverso i buoni, di tipo orario, giornaliero o
a forfait per l’intera prestazione.
24.
Come viene accertata la dimensione delle aziende agricole, che –
in base alle Legge n. 133 del 6 agosto 2008 – possono usufruire
del lavoro occasionale accessorio solo se hanno un volume
d’affari annuo che non supera i 7.000 euro?
La dimensione delle aziende agricole viene accertata tramite
autocertificazione relativa al fatturato dell’anno precedente.
ALTRO:
25.
In che modo l’INPS verifica se c’è stato l’effettivo pagamento, da
parte del committente, per le prestazioni effettuate?
La verifica avviene in base al confronto tra il numero dei buoni acquistati
dal committente per ciascun prestatore e il numero dei buoni dichiarati
come compenso, sempre per ciascun prestatore, nella fase di
rendicontazione.
26.
La retribuzione percepita in seguito allo svolgimento di lavoro
accessorio deve essere dichiarata? Inoltre, è cumulabile con la
pensione?
La retribuzione percepita in seguito allo svolgimento di lavoro accessorio
non produce reddito ai fini fiscali. Pertanto, non deve essere dichiarata
ed è cumulabile con un’eventuale pensione.
27.
Abbiamo avuto richieste da parte di associazioni promozione
sociale e sportive che vorrebbero assumere con i voucher persone
addette ai centri estivi per bambini che si terranno nei mesi di
luglio e agosto.
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Vorrei sapere se questo tipo di attività rientra nel lavoro
occasionale e se può essere svolto solamente da studenti inferiori
ai 25 anni?
L'art. 70, comma 1,lettera d, si riferisce a 'manifestazioni sportive,
fieristiche,culturali o caritatevoli.....', che sono per loro natura episodiche
e temporanee; l'attività dei centri estivi, sia pur relativa allo svolgimento
di attività sportive, assume invece un carattere di continuità.
Pertanto, possono essere impiegati con il lavoro occasionale accessorio ai sensi della L.33/2009 (art. 7 ter, comma 12) di modifica dell'art. 70 del
D.Lgs. 276/2003 - le tipologie di prestatori 'trasversali' ai diversi settori
lavorativi o produttivi, come appunto i giovani studenti inferiori a 25
anni nei periodi di vacanza e il sabato/domenica e i pensionati.
28.
Un affitta camere società snc ci chiede se può utilizzare voucher
per "assunzione" di un extracomunitario con regolare permesso
di soggiorno per il periodo estivo. La persona in questione ha più
di 25 anni e non è studente, nè pensionato.
L'attività in questione, essendo specifica dell'impresa 'turistica' di
affittacamere, può essere svolta soltanto da giovani nei periodi di
vacanza o - a seguito delle modifiche introdotte dalla L. n.
33/2009, art. 7 ter, comma 12 - da pensionati o da soggetti
percettori di misure di sostegno al reddito.
Il soggetto in questione - a prescindere dall'essere extracomunitario non rientrando in queste categorie di prestatori non può, quindi, essere
impiegato con il sistema del lavoro occasionale di tipo accessorio.
29.
Uno stabilimento balneare, definito dal richiedente "società".
Chiede se può utilizzare i voucher per assumere un pensionato
per i lavori attinenti l'attività, appunto, balneare.
Nel caso in questione, il lavoro occasionale accessorio può essere svolto,
trattandosi di attività specifiche dell'azienda/società balneare, soltanto
da giovani studenti nei periodi di vacanza (vedi circ. n. 104/2008)
o - a seguito delle modifiche introdotte dalla L. n. 33/2009, art. 7
ter, comma 12 - da pensionati o da soggetti percettori di misure
di sostegno al reddito.
30.
Studente che nel periodo dal 1 giugno al 31 agosto dovrebbe
operare in un campo da tennis presidiandolo e incassando
l'affitto del campo nel dopo partita (le prenotazioni vengono
gestite
dal
titolare).
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Di solito c'è anche l'incombenza, nei campi da tennis, di bagnare
la
terra
a
fine
ora.
L'attività sportiva è riconducibile all'istituto previdenziale
ENPALS. Pertanto, in questo "caso" si può, comunque, attivare il
lavoro accessorio con contribuzione INPS?
Lo studente può, in quanto prestatore impiegabile in tutti i settori, essere
utilizzato durante i periodi di vacanza per le attività di supporto nel
circolo tennis.
Il riferimento all'attività sportiva e all'iscrizione all'ENPALS non rileva,
poiché la modalità di prestazione rientra tra le possibilità di impiego
previste dalla norma specifica sul lavoro occasionale accessorio.
31.
Una ditta individuale, commercio ambulante. Il marito della
titolare è in cassa integrazione. Può dare una mano alla moglie
nel periodo estivo ed essere regolarizzato con i voucher?
Prevale il fatto che il marito ha un’altra occupazione o il rapporto
di
parentela?
In mancanza della circolare applicativa sulle innovazioni normative
dell'art. 7 ter, comma 12, della L.33/2009, in via di predisposizione, il
ricorso ai cassaintegrati - previsto in via sperimentale dal nuovo comma
1bis dell'art. 70 del d.lgs. n. 276 - è da rinviare in quanto è necessario
definire le modalità applicative per questa specifica categoria di
prestatori.
Nel caso specifico sarebbe poi da valutare se si tratta di un'impresa
familiare operante nel commercio, in questo caso se il marito non fa
parte del nucleo costitutivo dell'impresa familiare - come sembra,
considerato che è in cassa integrazione - può essere impiegato dal
coniuge committente. E' in via di pubblicazione la circolare relativa.
32.
Lavoro accessorio quesito: restano aperti numerosi punti
interrogativi.
La norma pone tre limiti
1) requisiti soggetti
2) requisiti oggettivi
3) importo
Verificato il punto 1 ) e 2) sembrerebbe sufficiente rientrare nei
limiti di importo ( chiariti anche con la circolare 104 del
01/12/2008) per poter applicare il lavoro accessorio.
Nella concreta operatività si pongono diverse valutazioni
problematiche, faccio degli esempi:
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Lavoro occasionale accessorio
1) un'impresa di pulizie può avere due "lavoratori occasionali" di
tipo accessorio per lavori di pulizia di edifici erogando 4.000,00
Euro ciascuno?
2) Può sostituire un dipendente in ferie per una settimana con
uno accessorio?
3) Ci sono ulteriori verifiche da fare rispetto a punti 1) 2) 3)
legati alla "occasionalità" dei lavori (vedi circolare sul lavoro
domestico).
Ritengo che non vi siano verifiche da fare sulla "occasionalità" tipologia di lavori verificato il rispetto dei punti 1) e 2), ma allo
stesso tempo ritengo che per evitare fenomeni elusivi
("trasformazione" di dipendenti in "occasionali") "l'importo di
5.000,00 debba essere inteso riferito al committente che non può
complessivamente pagare cifre superiori a 5000,00 Euro
(sommando tutti i compensi erogati ai lavoratori occasionali" di
tipo accessorio).
Questo verrebbe confermato anche dal punto 2-bis. Che per le
imprese familiari introduce chiaramente uno specifico limite (da
ritenersi agevolato): Le imprese familiari possono utilizzare
prestazioni di lavoro accessorio per un importo complessivo non
superiore, nel corso di ciascun anno fiscale, a 10.000 euro.
Risposta ai suddetti quesiti:
1) un'impresa di pulizie per ora non può utilizzare il lavoro occasionale
per la pulizia di edifici, in quanto l'applicazione dei voucher per le attività
b), d) e h) dell'art. 70, comma 1 del D. lgs. 276/2003 riguarda solo i
settori del commercio, turismo e servizi;
2) poiché la norma non fa riferimento alle ragioni che richiedono il ricorso
al lavoro occasionale accessorio, è possibile includervi anche la
sostituzione occasionale e temporanea di personale fisso, con diritto alla
conservazione del posto;
3) per quanto la norma non ponga indicazioni temporali, è necessario
valutare sempre con attenzione l'occasionalità e saltuarietà della
prestazione per evitare l'uso improprio di questo istituto.
Per quanto riguarda l'interpretazione 'restrittiva' rispetto al limite
economico (5000 € per committente come limite di utilizzo complessivo
anche per più prestatori) non ci sembra suffragata dalla norma che, al
comma 2 dell'art. 70, indica che le attività 'anche se svolte a favore di
più beneficiari, .....non danno complessivamente luogo, con riferimento
al medesimo committente, a compensi superiori a 5000 € nel corso di un
anno solare'.
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33.
Messa a dimora di un pioppeto è da considerare lavoro agricolo
stagionale?
Confermo che la 'messa a dimora di un pioppeto' può essere considerata
attività agricola stagionale.
Non essendo, infatti, esaustivo l'elenco del DPR n. 1525/63 - ‘Elenco che
determina le attività a carattere stagionale di cui all'art.1, comma
secondo, lettera A), della Legge 18 aprile 1962, n. 230, sulla disciplina
del contratto di lavoro a tempo determinato'per la parte che concerne il
settore agricolo - si è ritenuto opportuno valutare con flessibilità il
carattere stagionale di altre attività agricole, così come indicato
nella sezione dedicata in intranet.
34.
Una ditta privata titolare per il trasporto di ammalati mediante
autoambulanza può occasionalmente avvalersi di prestazioni
accessorie mediante voucher?
La 'guida dell'ambulanza alle dipendenze di una ditta privata', preciso
che - nel caso in cui l'azienda sia inquadrata nel settore dei servizi l'accesso al sistema dei buoni lavoro è consentito - trattandosi di
un'attività specifica del settore - solo a studenti, limitatamente ai periodi
di vacanza (rif. circolare Inps n. 104/2008).
35.
Una azienda agricola chiede di poter utilizzare i voucher per
l’incassettamento dei polli in quanto si tratterebbe di attività
stagionale.
La risposta sulla possibilità di impiego dei voucher nel caso in questione 'incassettamento' dei polli - in quanto attività agricola stagionale è
positiva.
La tipologia di prestatore dipenderà ovviamente, come precisato nella
circolare n. 94/2008, dalla dimensione aziendale.
36.
Quesito
dell’Agenzia
regionale
del
lavoro
del
F.V.G..
Le chiedo se mi aiuta a capire quale è la situazione rispetto
all’applicazione del lavoro accessorio nell’ambito del lavoro
domestico.
La circolare 44/09 dell’INPS sembra escludere che possa essere
utilizzato il voucher per le sostituzioni per esempio a causa di
ferie della propria “badante” in quanto questa attività, pur
rimanendo sotto i 5.000 euro, è “riconducibile ad un rapporto di
lavoro già disciplinato per legge e ha una regolamentazione
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Lavoro occasionale accessorio
contrattuale afferente a un preciso ambito lavorativo” (cito la
circolare).
Poiché, si avvicina l’estate ed il problema si presenterà a breve,
vorremmo capire gli ambiti di applicazione di questa tipologia
lavorativa in maniera certa al fine di evitare di mettere in moto
soluzioni che poi non possano essere utilizzate.
In merito alla richiesta di chiarimenti pervenuta si precisa
preliminarmente che il riferimento della circolare n. 44 /2009 a rapporti
di lavoro già disciplinati per legge attiene ai rapporti di lavoro domestici o
di assistenza alla persona 'principali', strutturati e continuativi e ha la
finalità di evitare che vengano 'trasformati' in prestazioni occasionali.
La sostituzione in caso di ferie o di assenza temporanea della badante è,
invece, una tipica situazione occasionale, saltuaria, non abituale, che può
essere gestita con il ricorso ai buoni lavoro, poiché altrimenti con molta
probabilità verrebbe resa 'in nero'.
37.
Un azienda che effettua lavorazioni meccanico agricole in conto
terzi, inquadrata con numero matricola come prestazione di
servizi, può assumere per il periodo della mietitrebbiatura es. dal
20/6
al
15/7
per
10/15
gg.
un
soggetto
(universitario/pensionato/disoccupato)
come
operaio
specializzato alla guida della mietitrebbia utilizzando i voucher e
in caso l'azienda deve richiederli secondo il suo inquadramento
(servizi)oppure agricoltura?
Il Ministero del Lavoro, in occasione della campagna informativa sul
lavoro occasionale iniziata il 28 giugno scorso, ha chiarito che il ricorso ai
'buoni lavoro è limitato al rapporto diretto tra prestatore e utilizzatore
finale, mentre è escluso che una impresa possa reclutare o retribuire
lavoratori per svolgere prestazioni a favore di terzi, come nel caso
dell'appalto o della somministrazione.'
Quindi nel caso prospettato di lavoro agricolo per conto terzi il ricorso al
lavoro occasionale accessorio non è consentito.
38.
Pervengono numerose richieste sulla possibilità di utilizzo dei
voucher per attività stagionale di pulizie e manutenzione di
stabili(villette,bungalow)
Si chiede di precisare:
1)cosa si intenda per pulizia e manutenzione di edifici
2)cosa si intenda per occasionale (una volta alla settimana per
pochi mesi , ad esempio estivi?)
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3)quali categorie di lavoratori rientrano in tale fattispecie, in
quanto nell'inserire i dati dei voucher consegnati è apparsa la
seguente scritta:
Tipo Impresa: Impresa NON Familiare tutti i settori produttivi
L'utilizzo dei voucher per attività stagionale (periodo turistico) di pulizie e
manutenzione di stabili (villette, bungalow), può considerarsi relativo al
tipo di attività "lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione di edifici,
strade, parchi e monumenti" (comma 1, lettera b dell'art. 70 D.lgs.
276/03 e success. modifiche). La prestazione deve, in ogni caso, essere
occasionale di tipo accessorio; può, pertanto, essere considerato tale il
periodo indicato di una volta alla settimana per pochi mesi, ad esempio
estivi.
Relativamente ai prestatori che possono svolgere le sopraindicate
attività, si conferma che, trattandosi di una attività 'tipizzata',sono
comprese tutte le categorie.
39.
Un privato che possiede un piccolo appezzamento incolto può
"assumere" con voucher per circa 20 giorni un extracomunitario
con permesso di soggiorno, no studente, no età inferiore 25 anni,
per lavori di pulizia e manutenzione terreno ,con messa in opera
di recinzioni e costruzione muretti a secco nelle fasce ?
abbiamo dubbi se tali lavori possano rientrare nella definizione di
" giardinaggio" e nella definizione di "attività agricole a carattere
stagionale" (non essendo legate alla raccolta di prodotti).
In merito al caso segnalato, si ritiene che l'attività in questione
(sistemazione di un terreno incolto) non possa rientrare nè nel lavoro
agricolo stagionale, nè nell'attività di giardinaggio, ma potrebbe essere
inquadrata nell'attività agricola tout court
svolta a favore di un
produttore agricolo con un fatturato non superiore ai 7mila € l'anno.
Per questa attività è possibile impiegare qualunque tipologia di
prestatori.
40.
Nell’ambito della sua attività di segretariato sociale ed in
presenza di una domanda scritta dell’utente, un assistente
sociale può, dalla sua postazione informatica, iscrivere “via
internet” l’utente agli elenchi dei prestatori di lavoro occasionale
accessorio gestiti dall’INPS?
Un tanto perché molte delle persone che noi assistiamo e che
hanno bisogno di lavorare non possiedono un p.c., non sono in
grado di utilizzarlo presso un “punto internet” e non hanno il
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denaro per raggiungere di persona la sede dell’INPS ad Udine
(unica per ora abilitata; viaggio lunghissimo e costosissimo per
un tarvisiano, ad esempio).
Non rischiamo di essere individuati come intermediatori di
manodopera? o di commettere qualche altro reato?
In merito alle richieste di chiarimento della ASL trasmesse, si precisa
che:
nulla osta che l'assistente sociale svolga - tra l'altro in presenza di
una richiesta scritta - l'attività di registrazione per conto degli utenti, che
presentano difficoltà per l'accesso ad una postazione informatica o per il
raggiungimento della sede INPS; credo che possa rientrare nelle
competenze del 'segretariato sociale';

per quanto riguarda il secondo quesito, si precisa che la
registrazione nella lista dei prestatori è funzionale alla possibilità di
utilizzo della procedura telematica di acquisizione dei voucher, ma non
rappresenta un presupposto per l'impiego (nel caso del voucher cartaceo
l'impiego non richiede la registrazione preventiva), né una garanzia di
impiego.
L'elenco degli iscritti è visibile solo per i committenti registrati.

41.
La scrivente Assistente Sociale presso il Ser.T. intende opportuno
chiedere chiarimenti in merito all’occupabilità mediante i buoni
lavoro (voucher) di cittadini disoccupati e in carico a Servizi di
Assistenza o Terapeutici.
Nello specifico i cittadini che accedono a Servizi terapeutici o ai
Servizi Sociali per diverse vicissitudini presentano delle difficoltà
ad accedere direttamente al mondo del lavoro seppur risulti
necessario il loro soddisfacimento dei bisogni primari.
Tali cittadini, infatti, sono iscritti al Centro per l’Impiego in
qualità di disoccupati ma privi di qualsiasi beneficio
(ammortizzatori sociali, pensioni o altro) non riconducibili
pertanto alle categorie dei possibili fruitori.
La scrivente, vista l’importanza ai fini sociali che potrebbe
rivestire lo strumento dei buoni lavoro (voucher) anche
nell’ambito dell’ Amministrazioni Pubbliche chiede cortesemente
di
prendere
in
esame
quanto
sopra
esplicitato.
Ribadisco, infine, il doppio beneficio che si potrebbe trarne
dall’utilizzo
dei
buoni
lavoro,
ovvero:
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- per il cittadino, dare una dignità alla persona a fronte di un
compenso
economico
e
non
assistenziale;
- per l’Amministrazione Pubblica, affidi diretti a persone per
mansioni occasionali evitando snellendo procedure burocratiche.
In merito al quesito dell'assistente sociale di XXYY , sulla possibilità di
impiego dei cittadini a carico o seguiti dai servizi di assistenza o
terapeutici, si ricorda che, come indicato da ultimo dalla circ. n. 88 del 9
luglio 2009, possono essere impiegati per le attività previste dall'art. 70,
comma 1 del D. Lgs. n. 276/2003, tutti i prestatori, includendo i
soggetti inoccupati o disoccupati che non percepiscono
prestazioni integrative.
In caso di committente pubblico, come nel quesito in questione, è
necessario precisare che:
la L. n. 33 /2009 consente - come indicato dalla predetta circ. - di
utilizzare il lavoro occasionale accessorio soltanto per le attività della
lettera d) dell'art. 70, comma 1, del D. lgs. n. 276/2003 (manifestazioni
sportive, culturali, fieristiche o caritatevoli e lavori di emergenza o di
solidarietà), che si possono configurare come lavori socialmente utili;

il rapporto tra committente pubblico e prestatore deve essere
diretto, senza intermediari.

42.
Comune xxyy del Friuli ambito distrettuale del xxyy Responsabile
del Servizio Sociale dei Comuni
Per introdurre, informo che la Regione ha pubblicato, nell'area
delle pari opportunità, il bando "Politiche di conciliazione.
Progetti sperimentali di azioni positive proposte dagli Enti locali
anche in collaborazione con Associazioni senza fine di lucro e
organizzazioni non lucrative di utilità sociale, volti a fornire
servizi in favore delle donne in difficoltà lavorative nei cui nuclei
familiari sono presenti minori, anziani o disabili per l'anno 2009".
I progetti dovranno essere rivolti a favore delle seguenti
categorie di donne (tutte in nuclei nei quali siano presenti minori
in età prescolare e scolare, anziani o disabili con ISEE non
superiore a € 30.000,00):
- donne in mobilità o in cassa integrazione;
- collaboratrici a progetto di cui all'art. 61, c. 1 del D.Lgs.
276/2003, che hanno perso il posto di lavoro;
- lavoratrici autonome il cui volume d'affari, riferito all'anno
2008, non supera l'importo di € 30.000,00 e ha subito nel primo
trimestre 2009 una diminuzione di almeno il 30% rispetto al
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corrispondente periodo del 2008.
La Regione indica, tra le categorie di spese ammissibili, la
"fornitura di servizi".
Detto ciò, formulo e chiedo: qualora la Regione ci consenta di
poter erogare dei voucher alle donne per lo svolgimento di servizi
socialmente utili, é possibile per le categorie di donne
summenzionate attivarli?
In merito al quesito formulato dalla responsabile servizi sociali del XXYY,
si osserva che :
è necessario precisare chi è il committente (la Regione? i Comuni?),
la L. n. 33 /2009 consente - come precisato dalla circ. n. 88 del 9 luglio
2009 - anche ai committenti pubblici di utilizzare il lavoro occasionale
accessorio, soltanto per le attività della lettera d) dell'art. 70, comma 1,
del D. lgs. n. 276/2003 (manifestazioni sportive, culturali, fieristiche o
caritatevoli e lavori di emergenza o di solidarietà), che si possono
configurare come lavori socialmente utili;

l'eventuale problema applicativo non riguarda tanto le categorie di
prestatrici che possono svolgere lavoro occasionale accessorio, in quanto
tutte le tipologie indicate (donne in mobilità o in cassa integrazione,
collaboratrici a progetto che hanno perso il posto di lavoro e lavoratrici
autonome) sono compatibili o in quanto chiaramente prescritte dalla
norma ('percettori di prestazioni a sostegno del reddito', art. 7 ter,
comma 12, della L. n. 33 /2009) o perché rientranti in 'altre categorie';

in caso di committente diverso dall'ente pubblico, è necessario
invece prestare attenzione alla combinazione tra tipologie di prestatrici e
tipologie di attività che rientrano nella dicitura 'fornitura di servizi';
infatti, mentre le donne in mobilità o in cassa integrazione possono
essere impiegate - sperimentalmente per l'anno 2009 - in tutti i settori
produttivi, le donne rientranti nelle altre categorie - a meno che non
siano anche studenti o pensionate - possono esser impiegate solo per le
attività prescritte dall'art. 70, comma 1, del D. lgs. n. 276/2003.

43.
Le società calcistiche hanno presentato richiesta per impiegare
personale per l’attività di stewarding negli stadi di calcio
utilizzando i vouchers per il lavoro occasionale accessorio.
In merito alle richieste di utilizzo del lavoro occasionale accessorio
presentate da alcune società calcistiche per l'attività di stewarding, vi
informiamo che il Ministero del Lavoro ha 'sciolto la riserva' comunicando
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un orientamento positivo, a condizione - così come indicato nella circ. n.
88 del 9 luglio 2009 - che i prestatori vengano impiegati direttamente
dalle società di calcio, senza il ricorso a intermediari (agenzie di
vigilanza) che retribuiscono con buoni i propri dipendenti.
In considerazione del numero consistente di steward che le società
intendono impiegare, sarà nostra cura interessare il Contact center per
potenziare l'attività di verifica dei dati dei prestatori registrati, in caso di
utilizzo di procedura telematica.
44.
Siamo a chiedere se i lavoratori iscritti alle liste di mobilità ed i
disoccupati che non percepiscono alcuna indennità possono
essere impiegati con i voucher.
In merito alla richiesta di Confagricoltura, i lavoratori iscritti nelle liste di
mobilità e di disoccupati che non percepiscono o abbiamo terminato il
periodo della prestazione di sostegno al reddito, possono essere
impiegati, come i soggetti rientranti nelle 'altre categorie':



45.
nelle attività di cui alle lettere A), B), D) e H) del comma 1 dell'art.
70 del D. Lgs n. 276/2003,
per le attività agricole stagionali e non stagionali nelle aziende con
un fatturato inferiore ai 7mila € l'anno (lettera F)
nelle aziende familiari con il regime contributivo ordinario come
indicato nella tabella allegata alla circ. n. 88 del 9 luglio 2009.
Un privato che vuole far tinteggiare la ringhiera di casa sua;
nella richiesta sono stati inseriti i dati del lavoratore: si tratta di
un collaboratore domestico, regolarizzato con la sanatoria colf,
che ha un contratto per 30 ore settimanali.
Quindi, ha già un lavoro part time e non rientra in nessuna delle
categorie previste (studenti, pensionati, percettori di indennità).
Si possono rilasciare i vouchers?
Per le attività specificatamente previste dall'art. 70, comma 1 del D. lgs
n. 276/2003, tra le quali quelle relative alla lett. b) 'lavori di
giardinaggio, pulizia, manutenzione di edifici, ecc.' possono essere
impiegati tutti i prestatori (e non solo quelli delle categorie
'trasversali, come studenti, pensionati, cassaintegrati), come riportato
nella tabella allegata alla circ. n. 88/2009.
Quindi, la richiesta di voucher per la tinteggiatura della ringhiera può
essere accolta.
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46.
I soggetti percettori di misure di sostegno al reddito possono
svolgere prestazioni di lavoro occasionale accessorio nell’ambito
agricolo?
Facendo seguito a numerose richieste di chiarimento in merito
all'impiego in agricoltura dei soggetti percettori di misure di sostegno al
reddito - pervenute da operatori di sede e da rappresentanti di categoria
alle quali già si è fornita risposta - al fine di uniformare i comportamenti
applicativi sul territorio, si precisa - come peraltro già indicato nella
tabella riepilogativa allegata alla circ. n. 88 del 9 luglio 2009 - che
nell'ambito agricolo i soggetti percettori di misure di sostegno al reddito
possono svolgere prestazioni di lavoro occasionale accessorio per
attività agricole di qualunque tipo (stagionali e non stagionali)
per datori di lavoro agricoli con volume d'affari non superiore a
7000
euro.
Ciò in quanto, come sostenuto dal Ministero del Lavoro, Salute e Politiche
Sociali, la norma speciale prevale su quella generale e, pertanto, per
imprenditori di aziende di qualunque dimensione, limitatamente alle
attività agricole di carattere stagionale, possono, invece, prestare lavoro
occasionale accessorio le categorie espressamente indicate dalla norma come integrata dall'art. 7 ter, comma 12, della l. n. 33/2009 - e cioè:
casalinghe, pensionati e giovani di cui alla lett. e) art. 70, c.1 del D.Lgs.
276/03 e successive modifiche.
47.
Sono la Presidente del Centro Internazionale Studi .....,,
associazione culturale senza personalità giuridica ma
riconosciuta dalla Regione come associazione di promozione
sociale con diritto al 5 per mille (siamo pubblicati nell'elenco
dell'Agenzia Entrate).
Stiamo organizzando un corso di formazione e avrò bisogno della
collaborazione di alcune ore (10 circa) di 2 persone di cui una
cinquantenne che lavora come dipendente, l'altra è appena
laureata ma disoccupata. Posso compensarle con i buoni lavoro?
In merito alla richiesta di chiarimento del Centro internazionale Studi, è
possibile ricorrere alle prestazioni di lavoro occasionale accessorio per le
persone indicate, in quanto l'attività di insegnamento privato
supplementare - di cui all'art. 70. comma 1, lettera c), del d. lgs. n.
276/2003 e successive modifiche - può essere svolta da qualsiasi
categoria di prestatore.
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48.
Si chiede se c’è la possibilità di utilizzare i voucher anche per un
addetto guardacaccia presso una Riserva Consorziale di Caccia
(Attività
Agricola)
tenendo
conto
che:
- il periodo di lavoro sarebbe stagionale dal 01.09.2009 al
31.01.2010 come da decreto sull’apertura della caccia;
- il pensionato non lavorerebbe tutti i giorni ma solo in alcuni
come supporto agli atri operai a tempo Indeterminato, in
sostituzione di assenze (Ferie, malattia e in caso di maggior
flusso di cacciatori).
Date le caratteristiche della prestazione del guardiacaccia, è possibile
l'utilizzo dei buoni lavoro.
L'unica raccomandazione riguarda la comunicazione del periodo di
impiego, che è opportuno differenziare tra ultimi mesi del 2009 e inizio
2010.
49.
Una scuola pubblica vorrebbe reclutare col sistema dei voucher
delle insegnanti pensionate per lo svolgimento di attività
occasionali didattiche di recupero. Lo può fare?
I committenti pubblici, tra cui rientrano le scuole, possono utilizzare il
lavoro occasionale accessorio solo per le attività della lett. d),comma 1
dell'art. 70 del d.lgs. n. 276/2003 e successive modifiche (manifestazioni
sportive, culturali, fieristiche o caritatevoli o lavori di emergenza e di
solidarietà); quindi, non per le attività di insegnamento, didattiche o di
recupero.
Riguardo all'impiego per le attività di insegnamento privato
supplementare, di cui alla lett. c), sono in corso degli approfondimenti
con i Ministeri competenti.
50.
Un artigiano edile, in questo periodo di sperimentazione, può
servirsi dei buoni per lavoro occasionale per far fare il lavoro da
muratore?
La domanda non è molto chiara. Supposto che il periodo di
sperimentazione si riferisca ai percettori di misure di sostegno al reddito,
un artigiano edile può utilizzare i buoni lavoro per prestazioni di natura
occasionale svolte da un cassaintegrato che, come prescrive la norma,
può essere utilizzato in tutti i settori produttivi.
51.
Un committente che necessita improvvisamente di prestazioni di
lavoro occasionale accessorio - ad esempio di una baby-sitter -
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può inoltrare la relativa comunicazione all’INAIL lo stesso giorno
in cui le prestazioni sono svolte?
Sì. In caso di prestazioni di lavoro occasionale di tipo accessorio, la
comunicazione all’INAIL non va inoltrata obbligatoriamente il giorno
precedente alla prestazione ma ‘preventivamente’, quindi, anche qualche
ora prima dell’inizio dell’attività lavorativa.
52.
Se un prestatore svolge attività di lavoro accessorio nello stesso
giorno per due diversi committenti, è necessario inviare due
comunicazioni all’INAIL?
Sì. In tal caso le comunicazioni all’INAIL devono essere due, una per
ciascun committente, precisando – oltre ai dati relativi a committente e
prestatore – il tipo di attività svolta, il luogo di lavoro e l’ora.
53.
E se un prestatore svolge due diverse attività di lavoro accessorio
- ad esempio la mattina di giardinaggio ed il pomeriggio come
dog-sitter – per lo stesso committente, le comunicazioni all’INAIL
devono comunque essere due?
Sì. E’ necessario inviare due diverse comunicazioni all’INAIL nel caso in
cui il prestatore svolga per lo stesso committente due diverse attività
lavorative o la stessa attività ma in due luoghi di lavoro differenti.
54.
Un comitato formato da privati cittadini, senza scopo di lucro, con
partita IVA e Codice Fiscale, chiede di usufruire dei vouchers per
promuovere iniziative sportive. Può?
(nel caso specifico il Comitato ha ricevuto dal Comune il consenso
di
usufruire
della
palestra
comunale
per
organizzare
manifestazioni sportive. Vorrebbe pagare il pensionato reclutato
per aprire, chiudere e pulire la palestra.)
I privati cittadini, sia in forma singola che associata, possono utilizzare
come committenti le prestazioni di lavoro occasionale per le attività
consentite.
Il comitato in questione può, quindi, usufruire delle prestazioni
occasionali del pensionato nell'ambito delle attività di manifestazioni
sportive.
55.
Una associazione di categoria si è presentata presso i nostri uffici
chiedendoci una lettera sostitutiva del bonifico di pagamento in
quanto in una pubblicazione del "Gruppo Euroconference spa"
titolata "La circolare di lavoro e previdenza" - "Vademecum
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Lavoro accessorio" alla voce FAQ diramate dall'Inps Direzione
Regionale Friuli Venezia Giulia ha trovato citato quanto segue:
Cosa succede se il prestatore perde la lettera con cui Poste
comunica la disponibilità del bonifico a suo favore? Come può, in
tal caso, riscuotere il/i voucher?
Se il prestatore perde la lettera di bonifico domiciliato inviatagli
da Poste, dovrà recarsi presso la Sede Inps di riferimento, che
rilascerà all’interessato una lettera “sostitutiva” in cui conferma
il suo diritto a ricevere l’importo previsto. Il prestatore potrà,
quindi, presentarsi presso l’Ufficio Postale per la riscossione,
consegnando la lettera “sostitutiva” dell’Inps e copia di un
documento d’identità valido e del codice fiscale.
Non siamo riusciti ad individuare la procedura con cui ristampare
questa lettera sostitutiva, ammesso che esista.
La lettera sostitutiva in caso di perdita del bonifico domiciliato non è
ancora 'proceduralizzata'. Seguendo, comunque, la stessa prassi in uso
per queste circostanze per le prestazioni a sostegno del reddito, può
essere prodotta autonomamente dalla sede, inserendo i dati del
committente, del prestatore e l'importo che ha diritto di riscuotere.
56.
Un committente pubblico deve eseguire lavori di pulizia in un
sottobosco con la finalità di allestire un'area PIC-NIC, in un arco
temporale di mesi tre. Può fare richiesta di voucher? considerato
che le due attività non trovano riscontro nella circolare 88/2009
per il tipo di committente che li richiede.
I committenti pubblici possono utilizzare il lavoro occasionale accessorio
solo per le attività della lett. d),comma 1 dell'art. 70 del d.lgs. n.
276/2003 e successive modifiche (manifestazioni sportive, culturali,
fieristiche o caritatevoli o lavori di emergenza e di solidarietà), quindi,
l'attività richiesta non rientra tra quelle consentite per le prestazioni di
lavoro occasionale a favore di committenti pubblici.
57.
Al momento, il limite di spesa di € 10.000 per committente
riguarda solo le imprese familiari o anche le altre categorie di
committenti.
Il limite de 10.000 € riguarda soltanto le imprese familiari, come indicato
nelle schede pubblicate sul sito Internet e in intranet nelle sezioni
dedicate al lavoro occasionale accessorio.
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58.
Una lavoratrice che percepisce la disoccupazione ed è assunta
con contratto a chiamata presso una ditta può accedere anche al
lavoro occasionale accessorio?
In merito al quesito prospettato - il primo in assoluto sulla compatibilità
tra istituti di lavoro flessibile – la sede centrale dell’Istituto, interpellata
in proposito ha fornito la seguente risposta:
“La titolare della prestazione DS se è occupata con contratto a chiamata
senza il pagamento dell'indennità di disponibilità, può percepire la
prestazione economica nei giorni in cui non è occupata, ma con il limite
previsto di non lavorare più di cinque giorni consecutivi altrimenti decade
dal beneficio.
Quindi, la stessa può essere occupata anche in prestazioni di lavoro
accessorio, nel limite di 3.000 netti per il 2009 per altri committenti.
In generale la prestazione di lavoro occasionale accessorio può essere
resa anche nei giorni in cui il prestatore è stato occupato ad altro titolo,
non trattandosi di un rapporto di lavoro, ovviamente per 'datori di lavoro'
diversi.
59.
L'art.70 del D.lgs 276/2003 (definizione e campo di applicazione)
cita alla lettera d) di manifestazioni sportive, culturali o
caritatevoli o di lavori di EMERGENZA o di solidarietà.
Che cosa si intende per EMERGENZA? Deve forse collegarsi
esclusivamente a problematiche di interesse pubblico quali le
calamità naturali?
Questa è la domanda che ci rivolge una titolare di un bar che per
motivi personali, inderogabili, non può svolgere la sua attività per
2 mattine. O chiude l'esercizio o si fa sostituire da altra persona
per la quale chiederebbe il voucher.
A parte la considerazione che una prestazione resa per due giorni a
settimana in modo regolare tutte le settimane non può essere
considerata una prestazione di natura occasionale, le situazioni di
emergenza indicate nella lettera d) del comma 1 dell'art. 70 del D. lgs. n.
276/2003 si riferiscono ad emergenze legate a calamità naturali o ad
altre situazioni anche private (incidenti,ecc.) che sono però temporanei.
60.
In merito ai lavoro domestici.
E' possibile far ricorso al lavoro accessorio se si intende avvalersi
di una collaborazione che preveda 3/4 ore tutti i sabati salvo il
periodo estivo?
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Come devo leggere la circ. 44 quando specifica "... anche se
prestato con le modalità del lavoro ripartito o per un numero
limitato di ore si applicano le vigenti disposizioni in materia
previdenziale..."
La prestazione occasionale, per essere tale, deve essere resa in modo
saltuario, discontinuo, non continuativo. Pertanto, una collaborazione di
lavoro domestico che si svolga tutte le settimane per dieci mesi l'anno,
se pure per poche ore - come la maggior parte dei rapporti di lavoro
domestici 'contrattualizzati' non può essere considerata una
prestazione di natura occasionale.
61.
Un'associazione fa presente che l'ufficio postale di XXYY per
cambiare il voucher chiede al lavoratore anche la parte che
rimane al datore di lavoro. E' corretta come procedura?
No, la procedura corretta prevede che, la matrice del voucher,
rappresenti la ricevuta per il committente; le informazioni necessarie a
Poste per la registrazione dell'operazione di pagamento sono reperibili
nel retro del voucher.
62.
Un albergo della provincia di venezia ha fatto lavorare uno
studente residente nel vicentino e ha utilizzato la procedura
telematica. Il bonifico domiciliato è pagabile da qualsiasi ufficio
postale, o solo da uffici del veneziano?
I bonifici domiciliati per il lavoro occasionale inviati per la riscossione dei
voucher telematici sono gestiti in 'circolarità', cioè pagabili presso
qualsiasi ufficio postale.
63.
Un'impresa familiare sett. commercio vorrebbe i voucher per
lavoratore
che percepisce prestazioni di disoccupazione con
attività vendita fiori e piante. Può avere i voucher cartacei (gest.
sep.) oppure può fare solo il telematico (disciplina lav.
subordinato)?
Le imprese familiari, come precisato dalla circ. n. 76/2009, possono con i
buoni lavoro agevolati:
1. utilizzare i voucher per le attività delle lettere b), d) e h) dell'art. 70
del d. lgs. n. 276/2003 come tutti i committenti
2. utilizzare i prestatori 'trasversali' (giovani, pensionati, cassaintegrati)
anche per le attività specifiche dell'impresa.
In questi due casi la contribuzione viene accreditata nella gestione
separata.
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Il committente può utilizzare a sua scelta sia la procedura cartacea che
quella telematica.
64.
Un privato, che ha un appezzamento di terreno con un oliveto
senza posizione INPS, può utilizzare i buoni di lavoro per la
raccolta delle olive?
Per datori di lavoro agricoli - indicati nella tabella allegata alla circ. n.
88/2009 - si intendono non solo le aziende agricole, i coltivatori diretti,
ecc. ma anche i privati produttori agricoli o possessori di terreni agricoli.
65.
Un comune può utilizzare il lavoro occasionale di tipo accessorio
per un'attività di gestione di uno "spazio compiti" nell'ambito di
una biblioteca comunale, affidata ad una pensionata e da
svolgere secondo un programma di due giorni a settimana per un
periodo lungo? In sostanza:
a) l'attività in esame rientra tra i "lavori di solidarietà" di cui
all'art.1 lettera d) art 70 Dlgs. 276/2003?
b) le modalità di organizzazione e svolgimento della prestazione
sono coerenti con l'elemento dell'occasionalità?
Le modalità di impiego (due volte a settimana per un periodo lungo) non
rispettano le caratteristiche dell'occasionalità.
L'attività da svolgere potrebbe essere inquadrata nell'ambito culturale,
cui si fa riferimento nella lettera d),comma 1, art.70 del d.lgs. n.
276/2003, come modificato dalla L. n. 33/2009, relativa alle attività
consentite anche ai committenti pubblici. Si potrebbe ricorrere ad una
turnazione tra più prestatori, così da rispettare i criteri dell'occasionalità.
66.
Un privato vorrebbe retribuire un prestatore (no categorie
privilegiate) per il rifacimento di un muretto a secco di recinzione
della propria abitazione. Può rientrare nella lett. b) come
"manutenzione di edifici" e quindi aver diritto all'utilizzo dei
voucher.
Certo, per i piccoli interventi di manutenzione, i privati possono ricorrere
ai voucher utilizzando tutte le categorie di prestatori
67.
Una ditta individuale operante nel settore commercio (bar) può
utilizzare come cameriere-barista una persona "inoccupata" che
non rientra nelle tre categorie di prestatori indicate dalla tabella
riepilogativa delle prestazioni occasionali
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Per le attività specifiche in tutti i settori produttivi possono essere
impiegati soltanto i prestatori appartenenti alle tre categorie trasversali
(studenti, pensionati o cassaintegrati), come indicato nella tabella
allegata alla circ. n. 88/2009.
La ditta individuale - se ne ricorrono i requisiti in quanto impresa
familiare - può però utilizzare, con i buoni a contribuzione ordinaria e
con la procedura telematica, soggetti non facenti parte del nucleo
costitutivo dell'impresa.
68.
La Pizzeria ....... SNC richiede 60 buoni lavoro per un'attività
saltuaria compresa tra il 23/10/2009 e il 31/12/2009 per la
sorella (pensionata) del socio legale rappresentante dell'azienda.
Il socio richiedente i voucher ritiene che la lavoratrice non debba
essere inquadrata come coadiuvante trattandosi di una
prestazione occasionale effettuata da persona pensionata.
Nel caso di prestazioni di lavoro occasionale non è necessario un
inquadramento preventivo come coadiuvante, non trattandosi di un vero
e proprio rapporto di lavoro.
Le circolari in merito non indicano alcun adempimento 'formale' per
l'impiego di prestatori occasionali.
69.
Un' azienda con sede qui in Italia chiede se può retribuire con i
voucher un pensionato che si recherà a svolgere un lavoro
all'estero.
E un lavoratore assunto per 15 giorni da un'azienda italiana ma
che andrà a lavorare all'estero può essere pagato con i vouchers.
Con riferimento ai casi in esame, si precisa che il ricorso al lavoro
occasionale accessorio di cui al d.lgs. 276/03 e successive modifiche si
riferisce alle attività previste svolte nel territorio nazionale. Nel caso in
cui tali attività siano svolte all'estero, saranno sottoposte alla normativa
lavoristica vigente nel Paese in cui si svolgono.
70.
Cosa si può fare in caso di furto o smarrimento dei voucher. Una
ditta li ha persi per un importo pari a 500 Euro. E' possibile
bloccarli visto che abbiamo i numeri di serie?
In caso di furto o smarrimento, come indicato in altre occasioni, è
necessario:
effettuare la denuncia alle autorità competenti, con l'indicazione dei
numeri identificativi, trasmettendola a “lavoro.occasionale” per
l'annullamento dei voucher.
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71.
Un lavoratore dipendente (nel privato), può svolgere attività
occasionali di pulizia ed essere pagato con i voucher?
Come indicato nella tabella allegata alla circ. n. 88/2009, le attività
'tipizzate' dall'art. 70 del D. lgs. n. 276/2003 possono essere svolte da
tutti i prestatori, inclusi i lavoratori dipendenti privati e pubblici (in
questo caso previa richiesta di autorizzazione nei casi previsti), in quanto
il lavoro occasionale accessorio non costituisce un vero e proprio
rapporto di lavoro e non incide a livello fiscale.
72.
Entro quanti mesi dall'acquisto può essere incassato il voucher
cartaceo?
I buoni acquistati nel 2009 possono essere incassati anche nel
2010?
I voucher cartacei, come più volte indicato, per un accordo con Poste
hanno una validità di 5 anni.
Quindi, i buoni acquistati nel 2009 possono essere tranquillamente
incassati anche nel 2010.
73.
L'amministratore unico di una società in possesso del PIN On
Line può acquistare vouchers con F24 utilizzando la partita iva
dell'azienda
Si , può utilizzare la partita IVA dell'azienda, ma deve richiedere
l'abbinamento tra il suo codice fiscale (con il quale effettuerà l'F24 in
quanto rappresentante legale) e la partita IVA, tramite la sede o
direttamente alla casella di posta [email protected]
74.
Ho ricevuto una contestazione (giusta) sulle casalinghe/go in
agricoltura. Trattasi,di un giovane non studente e non
disoccupato (non iscritto al Centro per l'impiego) che sta in casa
e, pertanto, potrebbe essere considerato casalingo visto che non
sono poste altre condizioni.
Nella circ. n. 88/2009 è precisato - con una nota antidiscriminazione che il criterio di 'casalinga' per l'impiego in agricoltura prescinde dal
genere del prestatore; quindi il casalingo/inoccupato che non abbia
prestato lavoro subordinato in agricoltura nel'anno in corso e in quello
precedente può tranquillamente essere impiegato con i buoni lavoro.
75.
Devo sostituire per due settimane una badante (comunitaria, di
nazionalità polacca) per consentirle di fare le ferie.
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Per questo breve periodo verrà sostituita da altra badante,
sempre di nazionalità polacca, per la quale vorrei utilizzare il
sistema dei voucher." E' ammissibile usare i voucher in tale caso?
Sotto quale voce (lavori domestici o lavori di emergenza o
solidarietà)?
Come già indicato in altre occasioni, il lavoro occasionale nell'ambito
domestico è consentito per brevi sostituzioni (ferie, malattie, ecc.). Il
settore di impiego è quello del lavoro domestico.
76.
Un cliente desidera assumere un muratore disoccupato o cassa
integrato con il sistema dei buoni lavoro per fare la manutenzione
ad un prospetto. L'art. 70, comma 1, lett. b prevede questa
possibilità,(manutenzione di edifici) ma desidero la vostra
conferma perché trattasi di lavori usuranti e a rischio di infortuni.
L'attività e la categoria di prestatore sono compatibili con le specifiche
del lavoro occasionale accessorio; l'impiego dei voucher prevede
ovviamente la comunicazione all'INAIL dell'inizio/fine e del luogo della
prestazione da parte del committente.
77.
Il committente "artigiano" (o società con soci iscritti all'albo
artigiani) può utilizzare buoni lavoro per la propria attività (es.
elettricista)? In caso affermativo le categorie di prestatori sono
le tre trasversali (studenti, pensionati e percettori)?
Esatto, per le attività specifiche d'impresa - anche artigiana - le categorie
di prestatori impiegabili sono soltanto quelle trasversali (studenti,
pensionati, percettori)
78.
Una società di persone, costituita nella forma di società in nome
collettivo, tra marito e moglie, esercente l'attività di produzione
cibi cotti con annessa vendita al pubblico dei beni prodotti,
risultano iscritti alla gestione artigiani. L'attività viene svolta a
T........, in provincia di Parma, dove la domenica mattina si svolge
un importante mercato. La figlia studentessa universitaria,
vorrebbe prestare la propria opera nell'attività dei genitori in
occasione di tale evento. Poiché non è un'impresa familiare, si
può a questo tipo di rapporto applicare il sistema dei voucher?
In questo caso si applica il lavoro occasionale come a qualsiasi altra
impresa che utilizza uno studente nel fine settimana con i buoni a
contribuzione agevolata.
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79.
Un consulente mi chiede se un lavoratore attualmente in CIGS in
deroga, può effettuare prestazioni di lavoro occasionale per un
mese per svolgere lavori sul sito web aziendale. Tale attività è
svolta anche da alcuni dipendenti.
La mia risposta era stata negativa in quanto il lavoro occasionale
di tipo accessorio ha, come finalità, la regolamentazione di
attività non riconducibili a contratti di lavoro esistenti e svolte in
modo saltuario (come da nostro sito).
Pare che un nostro ispettore dia una interpretazione diversa, lo
stesso afferma che l'unico vincolo per i lavoratori in CGIS sia il
tetto dei 3.000 € e non ha conta l'attività svolta.
Concordo; infatti il lavoro occasionale può essere utilizzato, soprattutto
nel caso specifico dei prestatori 'trasversali', come i cassaintegrati, per
tutte le attività anche quelle riconducibili contratti di lavoro subordinato,
se rispetta ovviamente i requisiti di occasionalità (come sembra in questo
caso) e di importo economico.
80.
Un datore di lavoro domestico ha effettuato il versamento in
posta, ma nei dati relativi alla persona che ha eseguito il
versamento ha indicato quelli della lavoratrice.
In questo caso che si fa? Ha rilevanza chi è l'esecutorie materiale
del versamento se poi in fase di rilascio dei voucher vengono
acquisiti correttamente i dati del datore di lavoro?
La sede può acquisire il bollettino con il nome del committente effettivo,
magari facendosi rilasciare una dichiarazione dal committente sull'errore
e sull'esigenza di registrare i dati dell'effettivo datore di lavoro, da
conservare allegata alla copia del bollettino di versamento.
81.
Una S.N.C. che si occupa di spedizione di materiale
propagandistico e che lavora solo su mandati (appalti) di agenzie
pubblicitarie;
Come mi devo comportare? possono usare i voucher? e se si, per
quali tipologie di lavoratori?
Come già indicato più volte e regolamentato dalla circ. n. 88/2009, le
prestazioni di lavoro occasionale accessorio richiedono il rapporto diretto
tra beneficiario finale/committente e prestatore e pertanto sono escluse
nel caso degli appalti e delle intermediazioni di personale. Quindi, nel
caso prospettato non è consentito l'utilizzo dei voucher.
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82.
Un dipendente Telecom di 55 anni chiede se può essere retribuito
tramite voucher per un'attività svolta esclusivamente di sabato e
domenica per lavoro di commesso nel periodo natalizio.
Come detto nella circ. n. 88/2009, il lavoro occasionale può essere svolto
anche da lavoratori dipendenti nel rispetto delle condizioni autorizzatorie
richieste dall'azienda. Ovviamente il prestatore in questione - non
appartenendo alle categorie 'trasversali' (no studente, no pensionato, no
cassaintegrato) può svolgere soltanto le attività previste espressamente
dall'art. 70, comma 1, del D. lgs. n. 276/2003, che non prevedono
l'attività di commesso, ma eventualmente quella di consegna porta a
porta (lettera h).
83.
Abbiamo avuto una richiesta voucher per un lavoro di "catering".
Si informa che il lavoro di catering viene gestito da un ristoratore
che ha appunto un ristorante ed occasionalmente, in base alle
richieste che pervengono dai privati, gestisce il catering "in toto",
cioè consegna i pasti che ha preparato in precedenza, e fornisce
anche i camerieri per servire.
In questo caso trattandosi di un'attività specifica d'impresa, è possibile
utilizzare per prestazioni occasionali soltanto le categorie trasversali
(studenti, pensionati, cassaintegrati).
84.
Una azienda che svolge lavorazioni meccaniche agricole c/terzi
per “Sgombero aree pubbliche e/o private dalla neve”
presumibilmente fino a marzo 2010 chiede l'emissione dei
voucher. L'attività penso rientri fra quelle ammissibili
(manutenzione strade). Il problema è che la ditta vorrebbe un
certo numero di vouchers da tener in casa e utilizzare
all'occorrenza, data l'imprevedibilità dell'evento "caduta neve".
E' possibile rilasciarli in questo caso?
Le prestazioni di lavoro occasionale, come indicato nella circ. n. 88/2009
richiedono un rapporto diretto tra committente e prestatore, senza
intermediazione.
Poiché nel caso in questione, l'attività verrebbe svolta a favore di terzi
(comune, privati, ecc.) il ricorso al lavoro occasionale non è
ammissibile.
85.
Una S.a.s. del settore commercio può utilizzare il lavoro
occasionale accessorio nell'ambito di una manifestazione
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fieristica che si terrà nel periodo dal 4 al 31 dicembre 2009,
all'interno di uno stand istituito dalla ditta con un lavoratore di
42 anni, (no pensionato, no beneficiario prestazioni sostegno al
reddito)?
Le attività di cui all'art.70, comma 1,del D. Lgs.n. 276/ 2003 e
successive modifiche, possono essere svolte da tutte le tipologie di
prestatori. Quindi, nel caso segnalato, il lavoratore può prestare lavoro
occasionale nell'ambito della manifestazione fieristica natalizia.
86.
Le "attività di formazione" svolte da un pensionato presso una
impresa privata non familiare sono in ogni caso compatibili con
l'emissione voucher per lavoro occasionale accessorio.
Si, il pensionato può svolgere con le modalità del lavoro occasionale
accessorio qualsiasi attività.
87.
Il sito INPS alla voce "Soggetti che possono svolgere attività di
lavoro occasionale accessorio", individua :
le altre categorie di prestatori, compresi gli inoccupati e i titolari
di disoccupazione a requisiti ridotti o disoccupazione speciale per
agricoltura, e – per l’anno 2009 – i cassintegrati, i titolari di
disoccupazione ordinaria, disoccupazione speciale per l’edilizia e i
lavoratori in mobilità, nell’ambito delle tipologie di attività
individuate dalla norma
La circ. 88/2009, a pag. 6, individua come soggetti fruitori solo i
"percettori di prestazioni...". Quindi:
1) gli inoccupati NON titolari di trattamento di disoccupazione
possono o no accedere ai vouchers?
2) i lavoratori iscritti nelle liste di mobilità che NON percepiscono
nessuna prestazione dall'INPS possono o no accedere ai
vouchers.
Gli inoccupati e i lavoratori iscritti nelle liste di mobilità senza percepire
prestazioni a sostegno del reddito possono svolgere solo le attività
regolamentate espressamente dal D.Lgs.n. 276/2003 alle lettere a),
b),c),d),f) (in parte) e h) del comma 1 art. 70 (si veda tabella allegata
alla circ. n. 88/2009).
88.
Si chiede se due imprese familiari artigiane, di cui una svolge
l'attività di autotrasporto merci per conto terzi e l'altra attività di
produzione pizza d'asporto, possono utilizzare i buoni previsti per
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le imprese familiari che operano nei settori del commercio,
turismo e servizi, come previsto dalla lettera g) dell'art. 70
decreto legislativo n. 276 del 2003.
Nel primo caso di attività per conto terzi, come indicato nella circ. n.
88/2009 e in varie segnalazioni, il lavoro occasionale non è consentito; è
necessario un rapporto diretto tra il beneficiario finale/committente e il
prestatore.
Nel secondo caso il ricorso ai voucher è possibile, ma poiché si tratta di
attività specifica d'impresa la prestazione può essere svolta o da
prestatori 'trasversali' (studenti, pensionati, soggetti percettori di misure
a sostegno del reddito) con l'aliquota agevolata, o da soggetti estranei
al nucleo costitutivo dell'impresa familiare con l'aliquota ordinaria, come
indicato nella circ. n. 76/2009.
89.
Servizio "Nonni Vigili" ed utilizzo dei voucher presso il Comune di
CYCCC.
La gestione del Servizio "Nonni Vigili" da alcuni anni è affidato ad
una Società ONLUS la quale, sulla base di una procedura ad
evidenza pubblica unita ad un criterio di rotazione, gestisce tutte
le attività inerenti al medesimo, procedendo alla selezione del
personale, alla formazione e all'espletamento delle visite
mediche, all'organizzazione dei turni e alla corresponsione della
retribuzione ecc.
Il quesito che si è prospettato, stante il dettato normativo della
L.33/2009, è se la retribuzione dei “Nonni Vigili” debba o meno
esser corrisposta per il tramite dei "buoni lavoro" introdotti col
D.Lgs. 276/2003.
La risposta a cui l'Amministrazione è giunta, vista anche la
circolare esplicativa INPS n° 88 del 09/07/2009, è che il
suddetto istituto non trovi applicazione nel caso di specie, in.
quanto sussiste, tra il prestatore di lavoro e il beneficiario della
prestazione lavorativa (Comune di CYCCC) un soggetto terzo che
è intermediario organizzatore del servizio.
Inoltre, è escluso che un'impresa (nel nostro caso la Società
ONLUS affidataria) possa reclutare e retribuire lavoratori per
svolgere prestazioni a favore di terzi.
(il mio parere ritenendo da escludere nel caso di specie l'utilizzo
dei voucher, di cui chiedo urgente conferma/riscontro).
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Si conferma l'interpretazione sulla non ammissibilità della richiesta per
il servizio dei nonni vigili, in quanto non sussiste un rapporto diretto tra
beneficiario finale: Comune e prestatori.
90.
Il caso che espongo può rientrare o meno tra quelli inquadrabili
tra le prestazioni di lavoro accessorio cosi come ex art.70 D.lgs.
276/2003.
Un imprenditore individuale titolare di un negozio di articoli
regalo ha in appalto, per il periodo natalizio, una casetta di quelle
tipiche dei mercatini di Natale che in questo periodo troviamo nei
centri cittadini (per fare un esempio in questi giorni è iniziato
anche in Piazza qui a Pordenone).
Nella casetta sono proposti articoli Natalizi e regalo.
L'imprenditore individuale vorrebbe, per il periodo di concessione
della casetta mobile da parte del comune, avvalersi dell'aiuto
della Zia, inoccupata in quanto casalinga. Vorrebbe farlo
attraverso l'utilizzo dei voucher.
A mio avviso tale possibilità ci è concessa laddove l'art. 70 tra le
attività lavorative di natura occasionale accessoria ricomprende
quelle rese nell'ambito:
- di manifestazioni sportive, culturali fieristiche o caritatevoli e
di lavori
di emergenza o di solidarietà anche in caso di
committente pubblico.
La circolare n. 88/2009 in commento alle modifiche legislative
apportate all'art. 70 dalla Legge 9 aprile 2009 n. 33 nulla dice su
cosa debba intendersi per manifestazione fieristica (che nel
linguaggio comune non può che essere intesa come un'offerta
commerciale legata a particolari festività o eventi) e
conseguentemente non sembra che la disciplina del lavoro
accessorio possa limitarsi ai soli lavori di "preparazione" (ad
esempio predisposizione stand ecc.) ma che ricomprenda chi,
limitatamente alla manifestazione stessa, opera al suo interno
attraverso attività di tipo commerciale.
I caratteristici 'mercatini di Natale' possono rientrare nell'ambito
fieristico, appunto perché si svolgono per un evento particolare e hanno
una durata e una collocazione temporale specifica. Quindi nel caso
segnalato è possibile il ricorso ai voucher per le prestazioni rese dalla zia
del committente (imprenditore individuale) con la contribuzione
agevolata, se la parente in questione non fa parte - come sembra - del
nucleo costitutivo dell'impresa”.
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91.
Il presente quesito è pervenuto da un ente pubblico: Ambito
socio assistenziale della ASL locale.
"Ho un dubbio sulle categorie di persone che l'ente pubblico può
impiegare con i voucher. Fino a dicembre di quest'anno è
possibile impiegare persone in stato di cassa integrazione o
disoccupazione ordinaria e non si sa se sarà prorogato anche per
il 2010 visto che la crisi non è finita...
Supponiamo che questa categoria "speciale" non venga più
ammessa:
1. in questo caso quali sono le categorie di persone da poter
chiamare?
2. in particolare ho un dubbio su quella grande categoria di
persone che viene quotidianamente in Comune a chiedere lavoro
perché disoccupata: una persona che non ha lavoro e non gode di
trattamenti di disoccupazione è ammissibile all'impiego da parte
del comune con i voucher?
3. c'è differenza fra inoccupato e disoccupato?"
L'ente pubblico locale può impiegare con i buoni lavoro per lo
svolgimento di attività rientranti nella lettera d),comma 1, dell'art.70 del
d. lgs. n. 276/2003 e successive modifiche (manifestazioni sportive,
culturali, fieristiche o caritatevoli e lavori di emergenza e di solidarietà)
tutte le categorie di prestatori, compresi gli inoccupati, gli studenti, i
pensionati e i cassaintegrati (l'impiego dei percettori di prestazioni a
sostegno dl reddito sarà prorogato dalla Finanziaria in discussione per il
2010).
92.
Una ditta individuale artigiana di autolavaggio vuole far lavorare
un ragazzo di 17 anni non studente per le vacanze natalizie. Sono
utilizzabili i voucher?
il ricorso ai voucher è possibile, ma poiché si tratta di attività specifica
d'impresa la prestazione può essere svolta da:
•
o prestatori 'trasversali' (studenti, pensionati, soggetti percettori di
misure a sostegno del reddito) con l'aliquota agevolata (13%);
•
o da soggetti estranei al nucleo costitutivo dell'impresa familiare
con l'aliquota ordinaria (33%), come indicato nella circ. n. 76/2009.
Nel caso specifico, quindi, non essendo il ragazzo studente il ricorso al
lavoro occasionale accessorio non è consentito.
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Lavoro occasionale accessorio
93.
Un condominio può utilizzare i voucher per le pulizie settimanali
svolte da un privato?
Come già indicato un condominio può utilizzare prestazioni di lavoro
occasionale per attività di giardinaggio, pulizia e manutenzione di
immobili (lettera b, comma 1, art. 70 D.lgs. n. 276/2003) solo se
sussiste un rapporto diretto tra committente (condominio) e prestatore.
E' ovvio che la prestazione debba rispettare il criterio dell'occasionalità,
cioè di prestazioni svolte in modo saltuario e discontinuo; una
prestazione settimanale non rispetta questo requisito.
94.
Un utente ha effettuato un versamento di 5.000 euro, abbiamo
predisposto i relativi voucher cartacei, ma nel frattempo sono
decadute le ragioni per attivare il lavoro occasionale.
Non avendo ancora consegnato i buoni e non essendo ancora
pronta la procedura per il rimborso esiste un'altra modalità che
annulli i voucher cartacei -ancora in nostro possesso e consenta
all'utente di rientrare in possesso dei 5.000 versati all'ufficio
postale?
Anche questo caso di versamento sul conto lavoro occasionale senza
ritiro effettivo dei voucher rientra nella procedura di rimborso che entro il
prossimo gennaio sarà operativa.
95.
In prossimità della fine dell'anno ci cominciano a chiedere ai fini
del calcolo del limite massimo annuale dei 3000 o 5000 euro se il
calcolo deve essere fatto per competenza o per cassa.
Nel senso che, se il periodo di lavoro termina il 31/12/2009 ed io
incasso per la prestazione 5000 euro nel 2010, questi 5000 euro
devono essere riferiti all'anno 2009 (per cui nel 2010 posso
lavorare ancora con i voucher) oppure all'anno 2010 (per cui non
posso più lavorare perché ho raggiunto il limite massimo)?
Secondo logica il riferimento dovrebbe essere secondo
competenza ma volevo una conferma.
Non abbiamo ancora dato una indicazione del genere, ma confermo che il
criterio di calcolo del limite economico per anno solare debba essere 'per
competenza'.
96.
E' possibile instaurare un rapporto di lavoro di questo tipo da
parte di un'impresa familiare operante nel settore della
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ristorazione con una casalinga che si occuperebbe della pulizia
dei locali aziendali?
In questo caso la prestazione lavorativa rientrerebbe nell'attività
considerata ai sensi della circ. 76/2009 (33% di contributi)
ovvero più genericamente nell'utilizzo dei voucher come per gli
altri settori produttivi?
Premettendo che la prestazione deve presentare le caratteristiche del
lavoro occasionale, cioè essere saltuaria e discontinua, la prestazione in
questione trattandosi di un'attività specifica - sia pur collaterale d'impresa può essere svolta:
o da prestatori appartenenti alle categorie 'trasversali' (studenti,
pensionati, cassaintegrati, anche per il 2010) con la contribuzione
agevolata del lavoro occasionale, o da altri prestatori, non appartenenti
al nucleo costitutivo dell'impresa familiare, con la contribuzione ordinaria
al 33%.
97.
Un condominio può utilizzare i voucher per le pulizie settimanali
svolte da un privato?
Un condominio può utilizzare prestazioni di lavoro occasionale per attività
di giardinaggio, pulizia e manutenzione di immobili (lettera b, comma 1,
art. 70 D.lgs. n. 276/2003) solo se sussiste un rapporto diretto tra
committente (condominio) e prestatore.
E' ovvio che la prestazione debba rispettare il criterio dell'occasionalità,
cioè di prestazioni svolte in modo saltuario e discontinuo; una
prestazione settimanale non rispetta questo requisito, a meno che i
prestatori non siano più d'uno, effettuando le prestazioni di pulizia in
modo alternato.
98.
Per i produttori assicurativi del V gruppo cosiddetti produttori
occasionali, per i quali non è prevista la lettere di incarico sono
utilizzabili i voucher per il lavoro occasionale accessorio?
Considerando che l'attività svolta dai produttori assicurativi di V° gruppo
(categoria residuale tra le figure assicurative, soggetta anche a dubbi
sulla validità della sua permanenza, vedi Consiglio di Stato) è basata su
un criterio di risultato e non su un criterio di prestazione 'a tempo'
(oraria, giornaliera, ecc.), caratteristica delle prestazioni di lavoro
occasionale accessorio, si ritiene che il lavoro occasionale accessorio non
sia applicabile.
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Lavoro occasionale accessorio
99.
L'agenzia di lavoro interinale XXXYYY ha presentato un
documento contenente un decreto del Ministero dell'Interno 20
novembre 2009 che consente l'utilizzo dei voucher per le
prestazioni effettuate dagli steward per la stagione calcistica
2009/2010.
Alla luce delle disposizioni INPS con le quali si ribadiva il divieto
di utilizzo dei voucher per queste fattispecie di lavoratori, in
quanto trattasi di rapporto non diretto committente-lavoratore, si
chiede come comportarsi e se la presente norma vale anche per
tutti gli sport (es. pallacanestro) o solo per il calcio!
Sulla modifica al Decreto Ministeriale, che estende il ricorso al lavoro
occasionale per l’impiego degli steward, della quale eravamo già a
conoscenza, la questione delle condizioni di applicabilità del lavoro
occasionale agli steward era stato già richiesto parere al Ministero del
Lavoro.
Il Ministero ha ‘ sciolto la riserva ’ condividendo la posizione già assunta
dall’Inps, ribadendo che (come precisato dalla circ. 88 del 9 luglio 2009)
il ricorso ai voucher è limitato, per tutte le tipologie di attività, al
rapporto
diretto
tra
prestatore
e
utilizzatore
finale,
senza
intermediazione.
Pertanto, al momento, le prestazioni suddette possono essere richieste
unicamente dalle società di calcio o sportive, senza tramite di
intermediari (società di vigilanza, ecc.).
100.
In fase di ristrutturazione di un appartamento, il titolare
vorrebbe avvalersi di un muratore 53enne disoccupato(il quale
non
è
un
lavoratore
autonomo,
non
percepisce
né
disoccupazione, né mobilità da parte dell'Istituto) e retribuirlo
con i voucher. L'attività verrebbe svolta "in economia" nel giro di
tre, quattro mesi. Il lavoro non verrebbe fatto continuativamente
tutti i giorni ma a periodi alterni.
L'attività, in quanto svolta nell’ambito di quanto specificato dall’art. 70,
comma1 lett. b (lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione di edifici,
strade, parchi e monumenti) e la categoria di prestatore sono compatibili
con le specifiche del lavoro occasionale accessorio.
L'impiego dei voucher prevede ovviamente la comunicazione all'INAIL
dell'inizio/fine e del luogo della prestazione da parte del committente.
101.
Si chiede di conoscere se in agricoltura, fermi restando tutti gli
altri requisiti, può un pensionato, che sia anche
mezzadro,
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Lavoro occasionale accessorio
svolgere attività di prestatore di lavoro occasionale accessorio
retribuito col sistema dei voucher.
Si, come indicato nelle domande più frequenti, il pensionato che sia
coltivatore diretto o mezzadro può essere impiegato per attività di lavoro
occasionale accessorio, sia in agricoltura che in altri settori
102.
Si chiede di conoscere se in agricoltura, fermi restando tutti gli
Una srl commerciale (cartoleria) vorrebbe utilizzare i buoni per
pagare il padre di uno dei due soci. Il soggetto è pensionato e
lavorerebbe "al bisogno" e, comunque, in modo del tutto
saltuario.
La prestazione di lavoro occasionale è ammissibile, essendo il prestatore
pensionato.
Se la società è a carattere familiare (ma non credo, trattandosi di due
soci) è necessario che il padre non faccia parte del nucleo costitutivo
dell'impresa.
103.
Nel caso di percettori di prestazioni integrative o di sostegno del
reddito il limite economico per attivita' di lavoro occasionale e'di
3000,00 € netti complessivi per anno solare e non per singolo
committente. Si tratta di importo che va inteso come netto al
prestatore di lavoro e pertanto il lordo a carico di committente da
corrispondere può essere più elevato?
- nel caso di percettori di prestazioni integrative o di sostegno del
reddito, i mesi di contribuzione figurativa maturati durante il
godimento degli ammortizzatori sociali vengono sostituiti dai
periodi accreditati presso la gestione separata inps per lavoro
accessorio. In ogni caso i contributi accreditati come lavoro
accessorio presso l'inps gestione separata danno diritto alla
pensione o ci sono dei requisiti minimi di durata del versamento e
di importo per non perdere i contributi versati? Sostanzialmente
devo poter avere informazioni per capire se svolgere tale
tipologia di lavoro da parte di un soggetto ad es. Cassintegrato, è
conveniente ai fini pensionistici.
Il limite economico di 3000 € complessivi per anno solare per prestatori
percettori di misure di sostegno al reddito va inteso come netto per il
prestatore, corrispondente a 3.750 € per il/i committente/i.
Il secondo quesito è stato girato alla D.C. Entrate per competenza.
Ecco la risposta pervenuta:
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Lavoro occasionale accessorio
La normativa non prevede, al momento, differenti modalità per i
prestatori di lavoro accessorio che, pertanto, devono sottostare alle
regole vigenti nella Gestione Separata:
pensione autonoma dopo 5 anni di copertura contributiva dei 12 mesi;
pensione supplementare con qualsiasi contributo, ma dopo che il
soggetto ha già conseguito una pensione in altra gestione;
raggiungimento del minimale annuo per avere 12 mesi coperti da
contribuzione, ogni importo inferiore a detto minimale determina la
contrazione dei mesi accreditati.
I contributi versati per le prestazioni di lavoro occasionale accessorio non
si perdono, ma certo avere la copertura per un intero anno di
contribuzione sarà molto difficile con una contribuzione di 1,3 euro a
voucher (il minimale 2009 ad es. è di 14.240 euro di reddito).
104.
Committente ente pubblico non economico che vuole utilizzare i
buoni lavoro per un prestatore pensionato che svolgerà la
funzione
autista per trasporto scolastico naturalmente
occasionale.
I committenti pubblici possono ricorrere al lavoro occasionale accessorio
soltanto per le attività della lett. d), comma 1, art. 70 del d. lgs.n.
276/2003 e successive modificazioni, cioè per manifestazioni sportive,
fieristiche, culturali o caritatevoli e lavori di emergenza o solidarietà.
Se l'attività di autista per trasporto scolastico, come altre attività (es.
nonni vigili) si fa rientrare in questo ambito, è possibile impiegare il
pensionato con i buoni lavoro.
105.
Un privato vorrebbe, avendo consultato il sito inps, utilizzare i
voucher per insegnamento privato supplementare per il figlio
(per un periodo limitato). Fino a qualche tempo fa tale attività
non era ancora regolamentata. C'è qualche novità in vista?
L'attività di insegnamento privato supplementare non è stata finora
esplicitamente regolamentata, ma poiché è prevista dalla norma abbiamo
valutato le richieste pervenute, consentendo l'impiego dei buoni lavoro in
caso di privati per l'attività di 'ripetizioni' e di istituti o scuole private in
casi di corsi di formazione.
Quindi, nel caso in esame è possibile il ricorso ai buoni lavoro.
106.
Azienda che opera nel settore servizi delle pompe funebri
(funerali con relative operazioni connesse ed accessorie)
necessita saltuariamente di personale per il servizio di sepolture
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Lavoro occasionale accessorio
del deceduto cioè non trasporto ma servizio di accompagnamento
sia alla cerimonia che al cimitero, per intenderci quelle persone
con abito scuro e guanti che sono a fianco alla bara e che aiutano
ad estrarre la bara a portarla a spalla al cimitero, in chiesa ecc....
Questo servizio viene svolto da diverse persone come secondo
lavoro a seconda della disponibilità temporale, per 1,2 giorni al
mese (dipende dai decessi e dalle chiamate che l'azienda riceve)
e per poche ore; per essere in regola, come inquadrare i
lavoratori interessati? E' possibile ricorrere al lavoro accessorio?"
Trattandosi di un'attività specifica di azienda (non prevista esplicitamente
dalla norma) possono essere impiegati per prestazioni di lavoro
occasionale soggetti appartenenti alle categorie 'trasversali' (studenti,
pensionati, precettori di misure di sostegno al reddito e - come previsto
dalla Legge Finanziaria 2010 - lavoratori in part time).
107.
Sono un consulente che necessito per 2/3 mesi di una persona
per elaborare i modelli 730. Posso avvalermi del lavoro
accessorio? La persona in questione sarebbe una pensionata.
Se trattasi di prestatore 'pensionato' - come da indicazioni fornite dalla
Circolare n. 88/2009 e relativa tabella allegata e da informazioni
pubblicate in Internet - è possibile beneficiare del sistema dei voucher
per qualunque tipologia di attività in tutti i settori produttivi, da parte di
tutti i committenti. Fermi restano i limiti economici e l'occasionalità delle
prestazioni
108.
Una associazione di volontariato ONLUS deve organizzare un
convegno. Ha bisogno, per un massimo di 20 ore lavorative, di
una ragazza (lavoratrice part-time, 2 ore al giorno, presso una
scuola) che lo organizzi. Può assumerla e retribuirla con il
sistema dei voucher?
Certo, l'attività (manifestazioni sportive, culturali, ecc., art. 70, comma
1, lett. d) e la tipologia di prestatrice sono compatibili con le modalità di
applicazione del lavoro occasionale.
109.
Siamo una Associazione ONLUS e che ci occupiamo di immigrati
(accompagnamenti sanitari, in questura, in commissione, scuole,
ecc).Le presento due esempi, forse così possiamo capirci meglio:
Primo caso:
Il caso di un collaboratore che viene richiesto da una scuola (ma
il committente è l’associazione), per 10 ore, le quali vengono
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Lavoro occasionale accessorio
fatte stilando un calendario con le insegnanti, perciò possono
lavorare 2 ore 2 volte alla settimana), tenendo presente che
molte volte i bambini sono assenti per malattie o altro alcuni di
questi incontri “saltano” e viene fissata la data per un nuovo
incontro. A volte succede che lo stesso collaboratore viene
richiesto contemporaneamente in un’altra scuola o nel comune,
questura, commissione rifugiati, ecc) per altre ore che a volte si
possono calcolare dall’inizio e altre invece no perché dipende del
operatore dell’Ente (se considera necessario altri interventi).
Oppure dopo aver finito le 10 ore nella prima scuola il mese
successivo o due mesi dopo viene di nuovo richiesta la sua
presenza. Per questi casi possiamo usare il sistema dei voucher?
Per quanti giorni lavorativi? Si deve tener presente solo la
somma massima dei 5.000 Euro lorde/anno?
Secondo caso:
il caso di una collaboratrice che ha chiesto la disoccupazione (ha
perso il lavoro come cameriera), lei potrebbe lo stesso lavorare
delle ore come nel caso descritto precedentemente? E con che
sistema, quello dei voucher? Fino a che somma?"
Per quanto riguarda il primo caso, dalla descrizione delle attività sembra
che si tratti di mediatori culturali, collaboratori di una associazione, che
opera presso altre strutture (scuole, questure, ecc.). Si pone il problema
del rapporto diretto tra beneficiario e prestatore, che in questo caso non
è riscontrabile, oltre che la valutazione sull'occasionalità della
prestazione.
Anche per il secondo caso, essendo l'attività da svolgere la stessa si
pongono i medesimi problemi.
Quindi, si ritiene che in questi casi il ricorso al lavoro occasionale non sia
praticabile.
110.
In riferimento alla tabella riepilogativa delle prestazioni
occasionali (allegato n. 2 alla circolare n. 17 del 03/02/2010) si
chiede se tra le categorie dei prestatori riferite alle attività
agricole di carattere stagionale siano da comprendere per il 2010
anche i soggetti percettori misure di sostegno al reddito ed i
lavoratori in part-time.
Come già indicato con riferimento all'anno 2009, i soggetti percettori di
misure di sostegno al reddito e i lavoratori part time possono, per l'anno
2010, effettuare prestazioni di lavoro occasionale di tipo accessorio in
tutti i settori produttivi, incluso, pertanto, il settore agricolo.
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In questo settore possono essere impiegati per attività agricole di
qualunque tipo (stagionali e non stagionali) solo per datori di lavoro
agricoli con volume d'affari non superiore a 7000 euro.
Ciò in quanto, come indicato dal Ministero del Lavoro, Salute e Politiche
Sociali, la norma speciale prevale su quella generale e pertanto per
imprenditori di aziende di qualunque dimensione, limitatamente alle
attività di carattere stagionale, possono, invece, prestare lavoro
occasionale accessorio le categorie espressamente indicate dalla norma e
cioè esclusivamente : casalinghe, pensionati/e giovani di cui alla lett. e)
art. 70, c.1 del D.Lgs. 276/03 e successive modifiche.
111.
Si è verificato il caso di un committente che ha acquistato dei
vouchers ed è successivamente deceduta.
E' possibile che tali vouchers, se debitamente compilati, possano
essere incassati senza problemi anche in periodi successivi?
I voucher possono essere incassati anche in questo caso; Poste, infatti,
verifica solo se i voucher sono stati venduti e registrati in procedura
oltre al codice fiscale del prestatore.
112.
Una ragazza diciannovenne, del Bangladesh, con permesso di
soggiorno per studio, iscritta alla terza classe del liceo, però
corso serale, quindi libera da impegni scolastici la mattina, può
lavorare con i voucher, anche se non universitaria, di mattina
durante la settimana?
Certo; la lett. e), comma 1,art. 70 del d.lgs. n. 276/2003 prevede la
possibilità di impiego degli studenti con meno di 25 anni di età
regolarmente iscritti ad un ciclo di studi presso un istituto scolastico di
ogni ordine e grado, compatibilmente con gli impegni scolastici, pre
prestazioni di lavoro occasionale .
E' opportuno sottolineare che il permesso di soggiorno per studio e
formazione consente la prestazione lavorativa per non più di 20 ore
settimanali
113.
Un percettore di sussidio a sostegno del reddito, avrebbe la
possibilità di fare la comparsa per un film che si girerà a Venezia
prossimamente,e vorrebbe proporsi alla produzione di essere
pagato con i voucher.
Ma, i contributi per i lavoratori dello spettacolo non li gestisce
l'enpals.
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Per i percettori di misure a sostegno del reddito, essendo l'impiego dei
voucher ammesso in tutti i settori produttivi, in teoria è possibile anche
per l'attività di 'comparsa'. In questo caso i contributi vengono versati
alla gestione separata.
114.
Nella circ. 17/2010, al punto 3, si citano i titolari di contratto di
lavoro a tempo parziale quale "categoria trasversale" utilizzabile
dagli enti locali per attività di lavoro accessorio,senza particolari
limitazioni. Nell'allegato 1 alla circolare non ho ritrovato la stessa
citazione relativa agli enti locali (punto h-ter) per lavoratori parttime. Si trova in altra parte (della legge) e mi è sfuggita?
Il Ministero del Lavoro ritiene che - per estensione - anche i lavoratori
part time possano essere impiegati per prestazioni occasionali negli enti
locali
115.
Il comune di XXYY e' intenzionato ad accedere alla procedura
telematica per i voucher-buoni lavoro. La sottoscritta,
responsabile dell'area istituzionale ha già effettuato le
registrazioni richieste. Dovevo quindi essere ricontattata entro 23 giorni dal contact-center dell'inps cosa che non e' mai
avvenuta. Il comune ha la necessità di essere abilitato alla
procedura.
Per poter accedere alla procedura telematica il comune deve:
- richiedere il pin per l'accesso alle procedure on line
- chiedere l'abbinamento tra il c.f. del comune e il c.f. del funzionario
abilitato ad operare sulla procedura, indicando i riferimenti a
[email protected]
116.
Ho ricevuto una prenotazione di buoni lavoro cartacei e l'invio di
copia di un bollettino postale pagato con il banco posta , il
bollettino non è acquisibile perché riporta dei codici diversi da
quelli riportati in procedura , cosa devo fare?
Nella sezione Intranet dedicata al lavoro occasionale accessorio è stata
pubblicata una tabella (in 'Utilità') che consente la registrazione di
bollettini pagati con modalità on line. Se incontra comunque difficoltà
nella registrazione, può inviare copia del bollettino alla casella
[email protected]
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117.
In riferimento alla tabella riepilogativa delle prestazioni
occasionali (allegato n. 2 alla circolare n. 17 del 03/02/2010) si
chiede se tra le categorie dei prestatori riferite alle attività
agricole di carattere stagionale siano da comprendere per il 2010
anche i soggetti percettori misure di sostegno al reddito ed i
lavoratori in part-time
Come già indicato con riferimento all'anno 2009, i soggetti percettori di
misure di sostegno al reddito e i lavoratori part time possono, per l'anno
2010, effettuare prestazioni di lavoro occasionale di tipo accessorio in
tutti i settori produttivi, incluso, pertanto, il settore agricolo.
In questo settore possono essere impiegati per attività agricole di
qualunque tipo (stagionali e non stagionali) solo per datori di lavoro
agricoli con volume d'affari non superiore a 7000 euro.
Ciò in quanto, come indicato dal Ministero del Lavoro, Salute e Politiche
Sociali, la norma speciale prevale su quella generale e pertanto per
imprenditori di aziende di qualunque dimensione, limitatamente alle
attività di carattere stagionale, possono, invece, prestare lavoro
occasionale accessorio le categorie espressamente indicate dalla norma e
cioè esclusivamente : casalinghe, pensionati/e giovani di cui alla lett. e)
art. 70, c.1 del D.Lgs. 276/03 e successive modifiche.
118.
Uno studio insiste per avere i voucher per un artigiano
contoterzista, iscritto come azienda DM nel settore servizi;
userebbe i voucher per pagare i prestatori che fanno il suo stesso
lavoro.
In questo caso, visto che non c'e' un rapporto diretto tra
committente e prestatore, non e' possibile usufruire dei voucher?
In merito alla segnalazione di stesso oggetto e data, si sottolinea che come evidenziato nelle Circolari dell'Istituto n. 88/2009 e n. 17/2010 e
nel sito Internet Inps dedicato al lavoro occasionale accessorio - il ricorso
ai buoni lavoro è limitato al rapporto diretto tra prestatore e utilizzatore
finale, mentre è escluso che un'impresa possa reclutare e retribuire
lavoratori per svolgere prestazioni a favore di terzi, come nel caso
dell'appalto o della somministrazione.
119.
L'azienda XXYY SRL, filiale di Udine, ha effettuato il versamento,
per acquisto voucher, tramite internet Banking, di 100,00 euro.
Hanno mandato un fax con gli estremi del versamento (tra cui il
numero di CRO)
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Come indicato nella scheda 'modalità pagamento voucher' pubblicata
nella sezione Intranet lavoro occasionale/utilità, è opportuno inviare
copia della ricevuta di versamento a [email protected] per la
verifica e le istruzioni per la registrazione.
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