Stampa - Provincia di Teramo

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MULTISALA
smeraldo
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C I N E MA
M e n s i l e d ’ i n f o r m a z i o n e c i n e m a t o g r a f i c a d e l l a M u l t i s a l a S m e r a l d o - Te r a m o
ALTERNATIVA CINEMA 2011-2012
Programma di Febbraio
giovedì 2 febbraio
giovedì 9 febbraio
giovedì 16 febbraio
MIRACOLO
LE HAVRE
IL PAESE DELLE
LA KRYPTONITE
SPOSE INFELICI
NELLA BORSA
(Aki Kaurismaki)
(Pippo Mezzapesa)
(Ivan Cotroneo)
A
Multisala Smeraldo - Teramo
www.multisalasmeraldo.net
1° spettacolo: ore 18.00 • 2° spettacolo: ore 21.30
biglietto d’ingresso: 4.50 euro
giovedì 23 febbraio
DEL
LE NEVI
KILIMANGIARO
(Robert Guédiguian)
alternativa CINEMA
giovedì 2 febbraio (ore 18.00 - 21.30)
Miracolo a Le Havre
Regia e sceneggiatura: Aki Kaurismäki
Fotografia: Timo Salminen Montaggio:
Timo Linnasalo Scenografia: Wouter
Zoon Costumi: Frédéric Cambier Cast:
André Wilms, Blondin Miguel, Kati
Outinen, Jean-Pierre Darroussin, JeanPierre Léaud, Elina Salo, Evelyne Didi,
Quoc-Dung Nguyen, Roberto Piazza
Nazione: Finlandia, Francia, Germania
Anno: 2011 Durata: 93’.
Marcel è un attempato e spiritoso lustrascarpe che sbarca il lunario grazie alla frugalità dell’adorata e paziente moglie e alla
generosità dei commercianti del quartiere
di Le Havre dove vive. A portare scompiglio nella sua vita è l’incontro con Idrissa,
un giovanissimo rifugiato del Gabon ricercato dalla polizia di frontiera. Con sua
moglie ricoverata in ospedale per una
grave malattia, Marcel nasconderà il
ragazzo e cercherà di trovare la somma di
denaro necessaria a spedirlo a Londra,
dove l’attende la madre. Un piccolo film,
una commedia chapliniana nei temi e
nelle modalità narrative […]. La fotografia
di grande espressività del fido Timo
Le Havre
Salminen conferisce alla vicenda un’atmosfera vagamente surreale, come si confà a
una favola metropolitana come questa, in
cui tutti gli abitanti del povero quartiere
s’industriano per aiutare Marcel e il suo
giovane protetto […]. Semplice fino all’ingenuità nel plot e nella messa in scena, Le
Havre è un film dallo spirito contagiosamente positivo che affronta un problema
attuale con leggerezza ma non con superficialità. (Alessia Starace, movieplayer.it)
Kaurismäki inquadra il suo meraviglioso
gruppo di lustrascarpe, extracomunitari,
affamati, perdenti, e clochards
come fossero angeli bohémiens. Al pari di De Sica e
Zavattini, sembra dirci che nella
giungla del benessere, del consumo, e dell’individualismo più
esasperato la vera forza rivoluzionaria possibile è quella della
bontà. Lo sguardo è surreale,
comico e poetico. Si ride, ci si
commuove. Nessun trucco da
quattro soldi, solo grazia, musica rock e ruvida bellezza. Si vi
piacerà guardate anche Les enfants du
Paradis (1945) di Marcel Carné, Miracolo
a Milano (1951) di Vittorio De Sica, Vita da
bohème (1992) dello stesso Kaurismäki.
(Luca Barnabé, Ciak)
Miracolo a Le Havre, è nei cinema di tutta
Italia e non dovete perderlo. È un ordine!
Con il più semplice titolo Le Havre, il film
era in concorso a Cannes, dove avrebbe
meritato un premio importante (a costo di
far arrabbiare Terry Malick, vincitore con
Tree of Life, noi gli avremmo dato la Palma
d’oro). (Alberto Crespi, L’Unità)
giovedì 9 febbraio (ore 18.00 - 21.30)
Il paese delle spose infelici
Regia: Pippo Mezzapesa Soggetto: da
Mario Desiati Sceneggiatura: P.
Mezzapesa, Antonella Gaeta, Antonio
Leotti Fotografia: Michele D’Attanasio
Montaggio: Giogiò Franchini Musica:
Pasquale Catalano Scenografia: Sabrina
Balestra Suono: Valentino Giannì Cast:
Aylin Prandi, Nicolas Orzella, Luca
Schipani, Cosimo Villani, Vincenzo
Leggieri, Gennaro Albano, Valentina
Carnelutti, Rolando Ravello, Antonio
Gerardi, Teresa Saponangelo Nazione:
Italia Anno: 2011 Durata: 82’.
Anni Novanta, in un imprecisato paesino
pugliese. Veleno ha 15 anni, è figlio di un
avvocato, ha una bella casa e i suoi genitori vivono una vita borghese, mentre Zazà,
Cimasa, Capodiferro e Natuccio sono figli
della strada […], hanno famiglie di origini
umili e a volte cattive frequentazioni.
Come Zazà, il cui fratello è un piccolo spacciatore. L’amicizia tra i cinque, comunque,
è forte e salda, cementata dalla comune
militanza nella squadra di calcio locale, la
Cosmica: ma Zazà, unico vero talento del
gruppo (Luca Schipani, che è davvero un
campioncino della squadra Primavera del
Taranto), sogna che prima o poi un grande
club si accorga di lui e lo porti via dallo
squallore del paese. Un paese ferito dai
rifiuti in strada, dall’inquinamento portato
dalla fabbrica locale e dalla piccola criminalità, oltre che dalle invettive populiste di
Vito Cicerone, politico locale in ascesa. La
vita dei cinque amici subisce una scossa
quando vedono Annalisa, una bellissima
ragazza più grande di loro, tentare il suicidio gettandosi dalla cima della chiesa.
Annalisa si salva da quel volo in abito da
sposa, ma i ragazzi iniziano a fantasticare
su di lei. Chi è, da dove viene, e perché
voleva farla finita? Maldestramente,
Veleno e Zazà riescono ad avvicinarla
[…]. (movieplayer.it)
La nuova amicizia tra Veleno e Zazà sarà
messa alla prova, se non rafforzata dopo
l’incontro […] con Annalisa, «madonna
randagia dal fitto mistero», che segnerà
senza rimedio il faticoso incedere di
un’età di passaggio. Transizione che per
il 31enne Mezzapesa diventa fulcro di un
racconto dai molteplici sfondi (la crimi-
nalità giovanile, l’assenza di punti di riferimento, la politica-spettacolo, la speranza
di un futuro migliore affidata al talento
calcistico di Zazà) asciugato profondamente rispetto al romanzo di Mario Desiati,
sospeso in un periodo storico suggerito
prima che “mostrato”, alimentato dall’energia dei tanti ragazzini che popolano
quasi ogni inquadratura, ogni respiro: Il
paese delle spose infelici […] è la storia di
un’amicizia forse impossibile, di un luogo
riscaldato dal sole ma congelato dall’assenza di prospettive, di un sogno irraggiungibile, di una fuga possibile. (Valerio
Sammarco, cinematografo.it)
alternativa CINEMA
giovedì 16 febbraio (ore 18.00 – 21.30)
La kryptonite nella borsa
Regia e soggetto: Ivan Cotroneo
Sceneggiatura: I. Cotroneo, Monica
Rametta, Ludovica Rampoldi Fotografia:
Luca Bigazzi Montaggio: Giogiò
Franchini, Donatella Ruggiero Musica:
Pasquale Catalano Scenografia: Lino
Fiorito Costumi: Rossano Marchi Cast:
Valeria Golino, Cristiana Capotondi, Luca
Zingaretti, Libero De Rienzo, Luigi
Catani, Fabrizio Gifuni, Vincenzo
Nemolato, Monica Nappo, Massimiliano
Gallo, Lucia Ragni, Gennaro Cuomo,
Sergio Solli, Antonia Truppo, Rosaria De
Cicco, Nunzia Schiano Nazione: Italia
Anno: 2011 Durata: 98’.
È sulla base di un proprio romanzo edito
da Bompiani che lo sceneggiatore Ivan
Cotroneo ha scelto di esordire nella regia.
Ed è stata idea giusta perché, essendo
scritto sul filo dell’autobiografia, La kryptonite nella borsa contiene un mondo di
riferimenti noto, cosa che deve aver semplificato al neo-autore il compito di ritrovare sullo schermo atmosfere, luoghi,
colori, caratteri. Per altri aspetti però si
tratta di un soggetto non facile: gioca su
un doppio registro reale-surreale,
è un po’ commedia di costume e
un po’ storia intimista, ovvero un
piccolo romanzo di formazione con
tanti personaggi da raccontare.
(Alessandra Levantesi, La Stampa)
La pellicola diverte e fa pensare,
intrattiene con garbo e funziona
anche a livello visivo, laddove falliscono molti prodotti nostrani,
sepolti dalla piattezza espressiva.
La kryptonite nella borsa è invece
ricco di invenzioni, e grazie a esse si fa
anche perdonare per alcuni strati di “ciccia” che avrebbero dovuto essere tagliati
per rendere il tutto più fluido e meno
“ameliano” (ad esempio la storia d’amore
di un’amica della madre che non aggiunge
nulla al film). Come opera prima, comunque, è di tutto rispetto. (Marco Triolo,
film.it)
Unico peccato, veniale, il fatto che per raccontare e descrivere tanti personaggi, a
loro modo coraggiosi, il film patisca nella
parte centrale una certa prolissità. Resta
la sostanza, e non è poca, di una commedia divertente e ben scritta, capace di raccontare l’Italia degli anni Settanta, le sue
mode, i miti, debolezze, ignoranze, ingenuità. La libertà sessuale, il femminismo,
la psychedelia “brit” da un lato, il matrimonio, lo studio e gli status symbol dall’altro; ma il mondo è la famiglia, vita fantasie
e sogni non riescono a prescinderne, e la
stessa educazione […] passa di lì, e da
chiesa e scuola: splendidamente rappresentate nelle “tre madri”, smitizzate in
uno svelamento sempre più consapevole,
divertito e non banale. (Mattia Pasquini,
35mm.it)
giovedì 23 febbraio (ore 18.00 – 21.30)
Le nevi del Kilimangiaro
Regia: Robert Guédiguian Soggetto: da
Victor Hugo Sceneggiatura: R.
Guédiguian,
Jean-Louis
Milesi
Fotografia: Pierre Milon Montaggio:
Bernard Sasia Scenografia: Michel
Vandestien Cast: Ariane Ascaride, JeanPierre Darroussin, Gérard Meylan,
Maryline Canto, Grégoire LeprinceRinguet, Anaïs Demoustier, Robinson
Stévenin, Adrien Jolivet, Nazione:
Francia Anno: 2011 Durata: 90’.
La classe operaia va in purgatorio. Ma lo
scopre troppo tardi. Quando ormai ha passato la mezz’età e si è abituata ai minuscoli privilegi da welfare, conquistati a duro
prezzo. Senza accorgersi che all’inferno
ormai ci stanno gli altri. I giovani, i precari,
i sottoccupati cronici. Gente che la vecchia
coscienza di classe non sa neanche cosa
sia, ed è disposta a tutto. (Fabio Ferzetti, Il
Messaggero)
Robert Guédiguian dirige un film con una
fortissima impronta di impegno politico,
prendendo spunto da Victor Hugo e regalandoci una storia vera e commovente.
Les Neiges du Kilimandjaro
Riportando in auge il più classico gusto
europeo per l’intellettualismo politico e il
cinema didascalico, il regista racconta con
ritmo puntuale e con genuino “realismo” la
vicenda di una coppia che ha radicato la
propria vita sui principi della lotta operaia
e della ricerca della giustizia sociale, ma
che affronta un evento che mette in crisi
questi ideali. Ricercando alle radici di queste scelte il principio che le muove riescono a prendere la scelta più coraggiosa, che
li pone in contrasto con tutto ciò che li circonda: l’affetto dei figli, la compagnia degli
amici, e l’imborghesimento che li ha pian
piano conquistati nel corso degli
anni. (Matteo Brufatto, 35mm.it)
Les neiges du Kilimandjaro, 17°
lungometraggio
di
Robert
Guédiguian in trent’anni, ci restituisce un regista che sembrava
oramai definitivamente arenato.
Era infatti dai tempi del pur
incompiuto La Ville est tranquille
(2001) che il 58enne cineasta
transalpino non portava a termine un’opera in grado di destare
un vero e proprio interesse: i vari Marie-Jo
e i suoi due amori, l’ambizioso Le passeggiate al Campo di Marte, Le Voyage en
Arménie, Lady Jane, L’Armée du crime si
erano susseguiti ponendo le basi per un
vero e proprio fallimento artistico. Non è
certo un caso che, per imbastire la stratificata realtà sociale de Les neiges du
Kilimandjaro, Guédiguian abbia deciso di
ripartire dal luogo che conosce meglio:
Marsiglia, sua città natale, è l’epicentro
culturale e politico nel quale si agitano i
protagonisti di questo dramma proletario.
(Raffaele Meale, cineclandestino.it)
FUORI RASSEGNA
Non c’è solo Alternativa Cinema!!!
Questi sono alcuni film in programmazione nel mese di febbraio
nella Multisala Smeraldo e al Cineteatro Comunale
HUGO CABRET - 3D
(Stati Uniti, fantastico-avventura)
Hugo Cabret è un ragazzino orfano che vive in una stazione ferroviaria parigina, negli anni
Trenta. Dopo essersi imbattuto in un macchinario da ricostruire, Hugo entrerà in contatto
con il misterioso gestore di un negozio di giocattoli, finendo risucchiato in una magica
avventura.
STAR WARS - EPISODIO I: LA MINACCIA FANTASMA - 3D
(Stati Uniti, fantascienza)
La Repubblica è in crisi a causa di una farraginosa burocrazia incapace di affrontare
questioni basilari, come il blocco spaziale a opera della federazione dei mercanti nei
confronti della popolazione Naboo. I Cavalieri Jedi, garanti della pace, sono ancora numerosi
e influenti grazie al loro potente Consiglio. Sarà proprio il Cavaliere Qui-Gonn Jinn, assieme
al suo allievo Obi-Wan Kenobi, a vegliare sul fato del piccolo Anakin (condannato a diventare
Lord Darth Vader), cercando contemporaneamente di proteggere la vita della giovane e
bella regina dei Naboo, Padme, dalle congiure di palazzo.
QUALCOSA DI STRAORDINARIO
(Stati Uniti, commedia)
Il reporter Adam Carlson s’imbarca alla volta della gelida Alaska per una missione di salvataggio
particolare: salvare una famiglia di balene grigie, rimasta intrappolata da uno spesso strato di
ghiaccio che si è improvvisamente
formato. Con Adam è impegnata nella missione di salvataggio anche la sua ex-fidanzata, Rachel
Kramer, volontaria di Greenpeace. Il viaggio costituirà per loro una nuova opportunità.
COM’È BELLO FAR L’AMORE - 3D
(Italia, commedia)
Andrea e Giulia sono una solida coppia di quarantenni, con figlio adorabile, bella casa, e
tranquilla vita coniugale. Forse un filino troppo tranquilla... Andrea e Giulia, infatti, come molte
coppie della loro età con figli grandi, non fanno sesso. Ma tutto cambia il giorno in cui in casa
piomba Max, un vecchio e caro amico di Giulia, di professione pornodivo. Max stravolge subito i
ritmi sonnacchiosi della casa, e Giulia lo nomina consigliere personale, nel tentativo di rivitalizzare
il matrimonio con Andrea. Quando Andrea scopre che Giulia ha raccontato tutto della loro intimità
a Max non la prende bene. Ma Giulia lo fa ragionare, e Andrea, pian piano, si convince. In breve,
Max diventa il “sessuologo” della coppia e, per cercare di risvegliarne l’erotismo sopito, coinvolgerà
marito e moglie in una girandola di situazioni improbabili e comiche.
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alternativa
C I N E MA
Mensile d’informazione cinematografica
della Società Smeraldo Snc
di Cinzia Spinozzi & C.
(Teramo)
Direttore responsabile
Anna Fusaro
Via Maestri del Lavoro
Teramo
Tel. 0861.415778
Progetto grafico e stampa
Giservice Srl (Teramo)
Iscrizione al Registro della Stampa
del Tribunale di Teramo
in data 19 settembre 2007 - n° 573
Sede legale
Società Smeraldo Snc
Via Maestri del Lavoro sn - 64100 Teramo
Anno 5, n° 5 - febbraio 2012
Periodico gratuito
Via Rozzi
Teramo
Tel. 0861.246773
Sul sito web www.multisalasmeraldo.net è attivo
il sistema di prenotazione on line, gratuito e semplice
da utilizzare.
È possibile prenotare un massimo di 4 posti. I
biglietti prenotati devono essere ritirati al botteghino, nell'apposito sportello, al massimo 15 minuti
prima dell'inizio dello spettacolo. Trascorso tale termine, il sistema annulla automaticamente le prenotazioni non ritirate.
La prenotazione è avvenuta solamente se si riceve la
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comporta alcun costo aggiuntivo al prezzo del
biglietto, non è richiesto nessun pagamento preventivo e non è necessaria la carta di credito.