se non diremo cose che a qualcuno spiaceranno

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se non diremo cose che a qualcuno spiaceranno
se non diremo cose
che a qualcuno spiaceranno,
non diremo mai la verità
Anno XL - LUGLIO 2013 - Una copia
2,50
7/2013
w w w. i l f i e r a m o s c a . i t
Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003
(conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA
Mensile di cultura, informazione e attualità
7/2013
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Barletta ha scelto il centrosinistra per
la guida della città promuovendo
sindaco Pasquale Cascella
Vita amministrativa
Barletta-Cascella, linee guida di una storia
di Carmen Palmiotta
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Per non dimenticare
Senso e significato di un incontro
Mese della Memoria 2013: la memoria a
tutela dei valori nata dalla Resistenza
di Luigi Di Cuonzo
Vita amministrativa
Chi rema contro via dei Muratori?
Primo forum plenario della Comunità Associativa Bene Comune
Problemi e prospettive
Anche Barletta fra le “Zone franche”
AISLo.Puglia a servizio del territorio
Breve storia di un’incredibile candidatura
a cura di Stefania Patella
Fisco
Plausibili rimedi contro l’evasione fiscale:
un danno calcolato di 120 miliardi l’anno
di Gaetano Nanula
Dopo aver ricucito gli strappi nel centro sinistra, il nuovo sindaco si accinge a governare “insieme”
Non libro dei sogni, ma un “manifesto per
l’ambiente”, subito
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Provincia
Una provincia sempre più vicina ai cittadini
Rinvio della sospensione della provincia
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Dieci postazioni internet a beneficio dei cittadini della Bat
Accesso ai finanziamenti di microimprese
27
Anniversario
Nicola Tarantino, cent’anni dalla nascita:
un esculapio nostalgico dell’arcadia
di Renato Russo
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Musica
14a stagione artistica Athenaeum
1429
Programma per la commemorazione
del 70° anniversario dell’occupazione
nazista del 12 settembre 2013
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Concorso
Mangen mangen v’n …a poise
a cura degli alunni della scuola “Modugno”
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Vetrina Rotas
Dalla Chiesa vecchia alla Chiesa grande”
la storia della Chiesa madre di San Ferdinando di Puglia
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Eventi storia di un manager culturale da
Arbore a Zichichi
Italo Calvino, la città e la rivoluzione dello
spazio interiore
di Alberto Asor Rosa
Scuola
La “Musti-Dimiccoli”: una scuola di artisti,
scrittori e musicisti
di Donatella Pestilli
Scuola elementare Modugno: l’intitolazione della scuola materna a Maria Montessori
Scuola “R. Moro”: Insieme… incontro al
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Ricordo di Nicola Tarantino a
cent’anni dalla nascita: un esculapio nostalgico dell’arcadia
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futuro
Brillante partecipazione della “Fraggianni”
ai giochi sportivi studenteschi
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Arte
Un quadro di Antonella Palmitessa
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In un quadro di Marta Riefolo fra Dionisio
da Barletta
Incontri
Fabrizio De Andrè fra di noi…Una conversazione di Francesca De Santis presso
l’associazione culturale Elpimix
Ancora un successo per il Coro “Il Gabbiano”
Tornata a Barletta Maria Rita Parsi
Brevi di cultura
Oltre 600 musicisti a Barletta per il 9° concorso nazionale “Premio Musica Italia”
GOS /Le nostre iniziative
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“Dalla Chiesa vecchia alla Chiesa
grande” la storia della chiesa madre di San Ferdinando di Puglia
I progetti vincitori del Bando Fred 2012
Enigmistica
Cruciverba simmetrico con riferimento a
Barletta
di Franco Lamonaca
Brevi di sport
Arti marziali / Tiro con l’arco / Atletica
/ motociclismo / Calcio / Calcio a 5 /
Taekwondo / Nuoto / Scacchi / Beach
Soccer serie A
RUBRICHE
Lettere al direttore
- Ricordo di Pietro Reichlin
- E invero il Patriarca era Niccolò de
Anapiis
- Ma è quel Nadal? Sì, è proprio lui
- Basta alle costruzioni indiscriminate,
auspicabile un censimento del patrimonio edilizia
- Cosa ne pensa del Movimento Cinque
Stelle?
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Il libro su Calvino segue percorsi
di ricerca che intrecciandosi fra di
loro formano un solo tema: la città
- Le pietre del Castello in uno studio della D’Ercole
- Un porto turistico secondo il dott. Turi
- Collocazione di una targa commemorativa dedicata al Maresciallo degli Agenti
di Custodia Francesco Di Cataldo,
caduto il 20 aprile 1978 a Milano per
mano delle Brigate Rosse
In città
Notizie in breve
I libri del mese
- Una notte ho sognato che parlavi
- Il male che si deve raccontare
a cura della Libreria Liverini
Antologia di Poesie
Un dito puntato al cielo / In un sogno ancora / Bella mia città / Mennea, la freccia
del Sud / Maggio / Si vivono attimi di felicità / Il profumo dell’oblio
Vernacolo
- Cos’è la poesia?
- U scheff?
di Michele Vitobello
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4 IL FIERAMOSCA
LUGLIO
2013
LUGLIO
2013
IL FIERAMOSCA
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Lettere al direttore
Lettere al direttore
Basta alle costruzioni indiscriminate, auspicabile un censimento
del patrimonio edilizio
www.ilfieramosca.it
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Ricordo di Pietro Reichlin
n° 7 - luglio 2013
anno XL
Direttore responsabile
RENATO RUSSO
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in abbonamento postale 45%
Registrazione presso Tribunale
di Trani n. 140 del 1-3-1975
Stampa in proprio
su carta ecologica riciclata
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e Amministrazione
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Via Risorgimento, 8
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BARLETTA
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6 IL FIERAMOSCA
Caro Direttore,
trovo ammirevole il lavoro che lei sta
facendo per mantenere viva la memoria
di cose e persone di
Barletta. Ho avuto i
suoi libri e la ringrazio. In particolare,
la ringrazio anche
per la cura posta nel
Pietro Reichlin
ricordare la biografia di mio padre. Le preciso solo che l’origine
dei Reichlin è svizzera non austriaca: Svizzera
tedesca. Mio nonno non era cittadino italiano.
Per primo, lo divenne mio padre. Tra le attività
di mio nonno, la principale non era la vinificazione. Egli venne a Barletta (da Napoli dove
sotto l’ultimo Re Borbone viveva suo padre)
in quanto porto commerciale e sbocco naturale
del Tavoliere. E quindi luogo ideale dove egli
pensò di creare una fabbrica chimica, di nome
“Appula”, che sfruttava i “graspi” dell’uva e ne
ricavava un acido di cui non ricordo il nome.
Era per quel tempo una fabbrica importante.
Mio nonno fallì nella grande crisi del ’29 e la
fabbrica fu acquistata dalla Montecatini che a
sua volta la gestì fino a epoca recente. Era alle
spalle della spiaggia e non so se ne sia rimasta
traccia. Le rinnovo i miei rispettosi saluti suo
Alfredo Reichlin
E invero il Patriarca
era Niccolò de Anapiis
Caro Direttore,
leggendo l’articolo sulle processioni del Venerdì Santo pubblicato sul numero 5/2013, rilevo
un’inesattezza allorquando l’autrice del pezzo
scrive che la reliquia del Santo legno della Croce
sarebbe stata portata a Barletta dal Patriarca Randulphus.
Nel suo libro invece sulla storia di quelle reliquie è detto che quella del Patriarca Randulphus
è una tradizione dura a morire in quanto: 1) il Patriarca di Gerusalemme all’epoca delle reliquie
non era Randulphus ma Niccolò de Anapiis; 2)
non fu neppure quel Patriarca a portare le reliquie
a Barletta ma uno dei canonici scampati al naufragio della galera sulla quale tornavano dalla Terra
Santa, naufragio nel quale il Patriarca perì affogato (per generosità, infatti, continuò a caricare sul
molo gente in fuga dai musulmani, fu così che la
caravella s’inabissò coi suoi tesori). Si salvò invece la seconda navincula, che giunse fortunatamente fino a Barletta.
Giovanni Ceto
In realtà sono notizie contenute in Loffredo, in
Marin Sanudo il Vecchio ed altri. Quella del patriarca Randulphus (sulla cui vita esiste tutta un’altra storia) è la versione tradizionalmente riferita
dagli storici locali dell’Ottocento, riveduta, corretta e aggiornata da autori più recenti. (R. RUSSO,
La basilica del Santo Sepolcro, pp. 29-32).
Ma è quel Nadal?
Sì, è proprio lui
Ricordo che dieci anni fa, in occasione delle celebrazioni del V centenario della Disfida di Barletta,
un ragazzo di 16 anni, mi pare uno spagnolo, vincesse il torneo di tennis di Barletta. È per caso lo stesso
che poche settimane fa ha vinto gli Internazionali di
Parigi per l’ottava volta?
Sì, è proprio lui. Quello di Barletta fu il suo primo torneo vinto in carriera. Di lì non si sarebbe più
fermato. Pubblichiamo la foto con la quale ne illustravamo la notizia sul numero di maggio del ‘2003.
Il sindaco Francesco Salerno premia il vincitore
del torneo Rafael Nadal Pereira (SIAF - PM PHOTO)
LUGLIO
2013
A Barletta, in maniera irresponsabile
e sconsiderata, si costruisce ancora senza
criterio e senza preoccuparsi del futuro.
Basti guardare le periferie della città, diventate veri e propri quartieri dormitorio
senz’anima, dove in alcuni casi vengono a
mancare i servizi essenziali.
Tutto ciò porta inesorabilmente ad un
consumo eccessivo del territorio, che è
una problematica cruciale, sia dal punto
di vista ambientale ma anche economico,
dal momento che Barletta è una città che
punta ad uno sviluppo turistico da un lato,
ed agricolo dall’altro.
Ad oggi chi ci amministra affronta
solo aspetti più marginali, non guardando il problema nella sua totalità. Quando
invece il consumo del territorio potrebbe
essere fermato, puntando in maniera ferma
al riutilizzo di quella parte del patrimonio
immobiliare presente in città, che rimane
invece abbandonata a se stessa.
Esiste, infatti, un numero elevato di
strutture private tipo uffici, appartamenti e capannoni industriali inutilizzati. Un
esempio è la ex Cartiera, che in seguito
alla sua dismissione, avvenuta negli anni
‘80, versa in stato di degrado. Mentre c’è
chi spera nel suo abbattimento, confidando in una modifica della sua destinazione
d’uso da artigianale a residenziale per costruire nuovi edifici privati.
Numerosi anche gli esempi nel settore
pubblico, che in alcuni casi versano in uno
stato di vero abbandono. Visibile a tutti è
certamente la Villa Bonelli, struttura del
1700, che dai primi del ‘900 versa in una
situazione di declino. Nel 2008 ci sono
stati solo dei lavori di riqualificazione del
parco circostante e da tempo il Comune ha
previsto in bilancio fondi per la ristrutturazione della palazzina, senza mai essere
stata avviata.
Oppure la ex Distilleria, complesso
di fine ‘800, recuperato solo in una parte
esigua, ma il cui storico corpo centrale è
in situazione di totale abbandono. E ciò
nonostante, il Comune non ha mai avviato un’opera di risanamento e restauro di
questa importante struttura, malgrado sia
evidente a tutti la sua urgenza.
Negli anni ‘90 era previsto di destinare
l’area dell’ex Distilleria ad un vasto piano
di edilizia privata, ma grazie all’azione attenta di alcune associazioni culturali e ambientalistiche si è riusciti a far sottoporre
la struttura al vincolo di tutela da parte del
Ministero dei Beni Culturali, impedendoLUGLIO
2013
ne l’abbattimento e spingendo l’amministrazione comunale ad acquistarne la proprietà, trattandosi di un prezioso esempio
di archeologia industriale.
È dotato il Comune di Barletta di un
censimento dettagliato relativo al patrimonio edilizio inutilizzato? Se sì, è possibile
visionarlo in maniera pubblica, in modo
da interessare cittadini e associazioni allo
scopo di aprire un dibattito sui possibili riutilizzi di questi spazi?
Quello che voglio chiedere a chi governerà Barletta è di provvedere ad una
necessaria e non più rinviabile opera di
“censimento del patrimonio edilizio” in
termini di abitazioni vuote, capannoni,
uffici e negozi non occupati da attività e
comprovati da effettivi consumi di acqua,
gas, ed elettricità, in modo da utilizzare i
dati raccolti per riconsiderare ogni tipo di
pianificazione urbanistica futura.
La nuova amministrazione di Barletta
deve avere come obiettivo un nuovo modello di società ecologicamente sostenibile,
promuovendo il cambiamento dei consumi
e dei modi di produzione, impegnandosi
senza sosta a fermare la cementificazione
del nostro territorio.
Ugo Barbaro
Associazione Wolakota
Cosa ne pensa del
Movimento Cinque Stelle?
Caro direttore, lei che vanta una lunga
esperienza anche come amministratore, mi
dice cosa ne pensa del Movimento Cinque
Stelle? e quanto durerà secondo lei?
Ruggiero Lanotte
nel paese dalla sua incapacità di scegliere fra destra o sinistra al fine di rendere
governabile l’Italia. Non ne parliamo poi
delle enormi contraddittorietà che segnano il suo percorso mentale, come quella
di attaccare nella stessa misura Bersani e
Berlusconi, con tutto quello che ne consegue sul piano pratico circa l’ingovernabilità del Paese della quale non può lamentarsi, se lui stesso ha contribuito a crearla.
Quanto durerà il fenomeno Grillo? Fin
quando i partiti non restituiranno credibilità alla politica.
Le pietre del Castello
in uno studio della D’Ercole
Ho letto con grande interesse le notizie
di cronaca relative alla inaugurazione del
lapidarium presso il Castello di Barletta,
preceduta da una interessante tavola rotonda con la quale l’iniziativa era presentata
al pubblico e alla stampa. Francamente mi
ha sorpreso che la curatrice della mostra
(dott. Emanuela Angiuli) non abbia citato
una significativa pubblicazione che sulle
“Pietre del Castello” fu edita - a cura e spese dell’Amministrazione comunale da me
presieduta - nell’ormai lontano 1997.
La monografia, curata dalla dott.ssa
Cecilia D’Ercole, studiosa di grande valore
che opera da anni ormai presso l’università di Tolosa stampata con grande perizia
editoriale per i tipi della Rotas, ha rappresentato un’opera fondamentale per la conoscenza del nostro patrimonio lapideo e
sarebbe il caso che non fosse dimenticata,
e anzi, ove possibile, riesumata e valorizzata, perché di notevole valore scientifico.
Ruggiero Dimiccoli
Io distinguerei due fasi nettamente diverse della storia di questo Movimento: la
prima è quella della protesta innescata da
Beppe Grillo con un furore che è riuscito a
trascinare dalla sua milioni di seguaci.
Credo che la maggior parte degli elettori lo abbia votato perché non sapevano
come altro far capire alla classe politica
tradizionale la propria esasperazione per
la loro incapacità di governare il Paese.
La seconda fase è poi quella in cui il Movimento ha portato in Parlamento un gran
numero di parlamentari, non riuscendo a governare in positivo le enormi potenzialità del risultato raggiunto.
La cosa strana è che Grillo critica l’ingovernabilità del paese e tanti gravi danni
prodotti dalla precarietà della situazione
politica, senza capire che proprio lui è
all’origine dell’enorme danno prodotto
IL FIERAMOSCA
7
Vita amministrativa
Lettere al direttore
Barletta-Cascella, linee guida di una storia
Un porto turistico secondo il dott. Eligio Turi
Esimio Direttore,
come lei certamente ricorderà, quando ha presieduto un convegno sulle prospettive industriali di Barletta
a metà degli anni Ottanta, il dott. Eligio Turi prospettò la
possibilità della realizzazione di un moderno porto turistico del quale illustrò un’ipotesi realizzativa attraverso
una pianta che non sono riuscito a rintracciare. Al Comune non ne sanno niente. Può aiutarmi a ritrovarla?
UN PATTO PER VOLTARE PAGINA E RICOMINCIARE INSIEME
di Carmen Palmiotta
Giuseppe Dibenedetto
B
La pianta di cui riproduco il disegno, illustrata in
quel convegno a cui fa riferimento, costituì oggetto, di
un’istanza che lo stesso Turi inoltrò al sindaco Francesco Salerno il 6 febbraio 2000 e che come direttore del
mensile “ECO- FIN Notizie” riprodussi nel numero di febbraio del 2001. L’ipotesi del dott. Turi era quella di
edificare un porto turistico a ridosso del porto commerciale, con una potenzialità di circa 600 posti per imbarcazioni dai 3 a 20 metri di lunghezza. Secondo il dott.
Turi un porto turistico col suo braccio di tramontana
proteso oltre il terminale della progettata diga foranea
del porto non poteva diventare una seconda difesa del
bacino dall’insabbiamento dei fondali, facilitando così
ancor di più l’entrata e l’uscita delle navi di maggior
stazza a pieno carico, che i fondali non consentono. Nel
contempo si sarebbero potuti ridurre notevolmente gli
interventi della draga, con conseguente riduzione dei costi per i periodici dragaggi, non sempre solleciti alle esigenze del porto.
Collocazione di una targa commemorativa dedicata al Maresciallo degli Agenti di Custodia
Francesco Di Cataldo, caduto il 20 aprile 1978 a Milano per mano delle Brigate Rosse
Ill.mo Sig. Sindaco, [e p.c. agli organi di stampa]
l’UGL-Polizia Penitenziaria, sigla sindacale che mi onoro di rappresentare a livello regionale, è
particolarmente attenta alla memoria storica del Corpo di Polizia Penitenziaria e del disciolto Corpo
degli Agenti di Custodia, da cui il primo ha tratto origine.
Proprio del Corpo degli Agenti di Custodia ha fatto parte, prima di cadere sotto il fuoco della
colonna “Walter Alasia” delle Brigate Rosse, un Suo Illustre Concittadino, e cioè il Maresciallo
Francesco Di Cataldo, in servizio presso la Casa Circondariale di San Vittore a Milano, decorato
alla memoria con la Medaglia d’Oro al merito Civile dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio
Ciampi e con l’Ambrogino d’oro dal Comune di Milano.
Le pagine dei quotidiani dell’epoca e quelle rievocative della vicenda a trent’anni dall’accaduto
sono la testimonianza dell’importanza dell’evento tragico, della cui memoria Codesta Amministrazione ha dato prova di cura e attenzione.
La prima volta quando ha intitolato una via della Città al Maresciallo Di Cataldo; la seconda,
durante il Suo mandato, quando, nel 2008, su richiesta di un Suo concittadino, il dott. Vincenzo Lamonaca, comandante del Reparto
di Polizia Penitenziaria degli Istituti Penali di Trani, ha raccolto l’invito a meglio precisare chi fosse la persona cui la via era dedicata,
e cioè «Maresciallo degli Agenti di Custodia barbaramente ucciso dalle Brigate Rosse».
Orbene, chiediamo a Codesta Amministrazione un’ulteriore segnale di attenzione verso il Suo concittadino e cioè, la collocazione di
una targa commemorativa, magari sotto il portico del Palazzo di Città, in ricordo del Maresciallo degli Agenti di Custodia Francesco Di
Cataldo, unico barlettano caduto sotto la furia del fuoco degli anni di piombo, al pari di altri illustri concittadini che già hanno meritato
tale riconoscimento.
L’occasione è gradita per porgere i sensi della più alta considerazione.
arletta ha scelto ancora una volta il centrosinistra per la
guida della città. Ma stavolta ha fatto una scelta “anticonformista”, per nulla scontata, in un certo senso “difficile” e
però prestigiosa, perché ha promosso un nuovo Sindaco, Pasquale
Cascella, malevolmente definito dai suoi competitors “romano”
per la sua attività professionale svolta prevalentemente a Roma,
in realtà barlettano doc. Noi lo avevamo definito (vedi Fieramosca
di giugno 2013) “un barlettano di ritorno”, perché ha scelto, in
maniera netta, di tornare nella sua città e di mettervisi al servizio,
dopo aver ricoperto ruoli di primissimo piano nazionale, l’ultimo
dei quali a fianco del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in veste di Portavoce e Consigliere.
La scelta di candidare Pasquale Cascella nasce dall’esigenza
del Pd cittadino - esigenza veicolata dal Commissario cittadino e
Segretario provinciale del Pd, Andrea Patruno - di terzietà autorevole rispetto alle proposte locali, nessuna delle quali trovava il
consenso unanime, o perlomeno molto ampio, del partito e della
coalizione di centrosinistra. In realtà, di questa candidatura si era
parlato già sette anni fa, dopo le dimissioni di Francesco Salerno,
ma allora fu trovata una via locale in Nicola Maffei.
Ad aprile scorso, quando la candidatura ha preso forma e si è
concretizzata attraverso una campagna di ascolto della base (associazioni, movimenti, cittadini) battezzata dal candidato Sindaco
“Primarie delle idee”, si è capito che Pasquale Cascella aveva la
ferma volontà di mettersi al servizio della città nella sua interezza,
di farsi carico dei suoi problemi, delle criticità irrisolte e delle possibili soluzioni. Un momento di sbandamento l’opinione pubblica
lo ha avuto quando, inaspettatamente, Giorgio Napolitano ha accettato la rielezione alla Presidenza della Repubblica, ma la parola
data da Cascella a Barletta non è venuta meno, anzi si è rinsaldata
con la sua rinuncia ufficiale al ruolo di Portavoce del Presidente.
Difficoltà, tante, a cominciare dal ‘fuoco amico’ del centrosinistra, dai Socialisti che hanno presentato comunque la candidatura
a Sindaco di Mino Cannito, a Giuseppe Tupputi, già esponente del
Dott. Luigi Pelle,
segretario regionale UGL
8 IL FIERAMOSCA
LUGLIO
2013
LUGLIO
2013
Pd, che ha deciso di correre
da solo per la carica di Primo Cittadino. Con l’andare
dei giorni, quando Cascella
incontrava instancabilmente
tutti i possibili interlocutori e i potenziali elettori, si è
avuta la percezione chiara
della sua convinzione, della
passione politica, della capacità di coagulare consenso
attraverso e durante le numerose iniziative, di studiare
i problemi della città e del
territorio e di configurare
rapidamente le possibilità di Il sindaco Pasquale Cascella
ribaltare situazioni negative o di sofferenza. Tutto questo, è stato
ben capito dall’elettorato cosiddetto comune, dalla gente che, pur
non facendo abitualmente politica, è stata convinta a votare ‘l’uomo del Colle’ perché lo ha ritenuto capace di prendere in mano le
redini di una città da tempo apparentemente addormentata, ferma,
impotente.
Barletta, nei lunghi giorni della campagna elettorale, ha avuto
un parterre de roi come mai era accaduto. Sono venuti in tanti, a
sostenere Cascella, da Massimo D’Alema a Matteo Renzi, a Walter Veltroni, Guglielmo Epifani, Anna Finocchiaro, Gianni Cuperlo, Luciano Violante, Sergio Zavoli, Massimo Ghini, Nichi Vendola, Michele Emiliano e tantissimi altri. Per amicizia personale,
per stima professionale, per convinzione politica. Certo, nessuno
di questi personaggi è venuto per ordine di partito, e anche questo
è stato capito dagli elettori. Un uomo che può vantare tanto credito nazionale e locale è un valore aggiunto di caratura notevole.
Non potevano, i coraggiosi e anticonformisti elettori barlettani, lasciarselo sfuggire, farlo tornare a Roma, dove sicuramente avrebbe ancora ricoperto incarichi prestigiosi e importanti, ma fuori
dall’orbita della città. E poi, il piglio giusto, quello che piace per
la sicurezza che trasmette, l’aveva acquisito, il polso della situazione anche, la confidenza con gli elettori si era cementata. Non
mancava nulla, la partita si giocava con tutte le carte in regola.
E così si è arrivati al momento delle elezioni dove, con oltre
il 43% dei voti contro il 27% circa del candidato del centrodestra,
Giovanni Alfarano, Cascella si è assicurato il ballottaggio. Quindici giorni dopo, quindici giorni fatti di confronti serrati con il suo
antagonista e di continui incontri con i cittadini, la vittoria. Da
subito. Dalle prime sezioni scrutinate. Non c’è stata storia, dopo
un’ora era chiarissimo che Pasquale Cascella era il nuovo Sindaco di Barletta. Televisioni nazionali e locali hanno incorniciato la
vittoria, dopo l’abbraccio con la piccola folla dei supporters che lo
hanno coadiuvato in tutta la campagna elettorale e prima dell’abIL FIERAMOSCA
9
Vita amministrativa
braccio più ampio con i cittadini, seguito
dal brindisi collettivo e dal taglio di una
torta donata da un elettore pasticciere. Il comizio di ringraziamento è stato
anch’esso inusuale: sul palco insieme al
neo Sindaco Cascella anche i Sindaci di
Corato, di Molfetta e di Acquaviva delle
Fonti (Renato Bucci, Paola Natalicchio,
Davide Carlucci, questi ultimi entrambi
giornalisti, anch’essi “di ritorno”), festeggiati dal capogruppo Pd alla Camera, Roberto Speranza, dal Governatore
Vendola, dall’onorevole Francesco Boccia, dal Sindaco di Bari Michele Emiliano, dai segretari provinciale e regionale
Pd, Andrea Patruno e Sergio Blasi.
Pochi giorni dopo l’insediamento, la
prima novità, assoluta nel panorama politico barlettano: dei nove assessori, tre li
avrebbe scelti personalmente il Sindaco
e i restanti sei sarebbero stati designati
dal Sindaco stesso, in base ai curricula,
fra una rosa di nomi forniti dai partiti e
movimenti che lo hanno sostenuto.
La Giunta è nata prestissimo, ha
quattro donne assessori, fra le quali il
vicesindaco Annetta Rizzi Francabandiera, ed è stata presentata ai giornalisti
e alla città in una bella sala del Palazzo
della Marra. Questa Giunta non nasce
da logiche spartitorie, ma riconosce pari
dignità a tutti i partiti ha dichiarato subito Pasquale Cascella, che ha aggiunto:
Il primo punto fermo di questa amministrazione è il rispetto e la certezza delle
regole. Durante la conferenza stampa,
insieme alla sua squadra assessorile, il
Sindaco ha evidenziato i problemi immediati da affrontare, dal bilancio ai debiti
fuori bilancio, alla mancanza di risorse,
per quest’anno, da destinare a manifestazioni come l’Estate Barlettana o la
Festa Patronale; ma anche le possibilità
di crescita e di sviluppo della città (Litoranea di Ponente, bonifica delle acque
marine, valorizzazione dei beni culturali
e ambientali e delle attività produttive,
riconnessione territoriale e sociale fra il
centro e le periferie, potenziamento dei
diritti sociali, Casa di Riposo, Cittadella
dello Sport, Orto Botanico). E ha chiuso
con una promessa: Barletta non perderà
alcun finanziamento.
Il nuovo Sindaco di Barletta, l’ex ragazzo di belle speranze che cominciava,
tanti anni fa, la sua esperienza professionale nel giornale “L’Unità”, e che è arrivato ad essere il capo della comunicazione del Presidente della Repubblica, il
“barlettano di ritorno” è davvero tornato
a casa.
10 IL FIERAMOSCA
Vita amministrativa
IN CENTO GIORNI DAL COLLE DEL QUIRINALE A SINDACO DI BARLETTA!
MARZO 2013
APRILE
Primi di marzo. Dopo il deludente risultato
nelle elezioni politiche del 24 - 25 febbraio
(PD terzo partito dopo Movimento Cinque
Stelle e Partito delle Libertà), nell’imminenza della consultazione per le amministrative
del 26-27 maggio, il commissario politico cittadino Andrea Patruno alla ricerca di
una candidatura unitaria. Intanto si sono già
candidati Maurizio Savasta e Giuseppe Tupputi mentre Ruggiero Mennea e Assuntela
Messina non escludono una loro discesa in
campo. Ai nastri di partenza - nell’area di sinistra - anche Maria Campese (Rifondazione Comunista) e Michele Rizzi (Alternativa
Comunista).
Domenica 7. Incontro nella Sala Rossa del
Castello dove è ufficializzata la candidatura
Cascella e dove è aperto un pubblico dibattito col candidato che, in questa sua prima
uscita, si rivolge innanzitutto ai giovani.
Apertura del Comitato organizzativo elettorale del candidato Pasquale Cascella che
emblematicamente lo intitola “CASCELLA
SINDACO-INSIEME”. Fra cronaca e storia, è appena il caso di ricordare che in quei
locali, l’antica storica sede della tipografia
Rizzi-Del Re, quarantaquattro anni prima,
nel corso del 1969, il giovanissimo studente
Pasquale Cascella, dava alle stampe il bollettino dell’ITC “Cassandro”.
Lunedì 18. Il commissario Andrea Patruno,
di concerto con la direzione nazionale del
partito e dopo averne sondato la personale
disponibilità, propone il nome di Pasquale Cascella, portavoce del Presidente della
Repubblica (il cui mandato è prossimo a
scadenza), come candidato unitario del PD.
Questa candidatura unitaria farebbe saltare le
primarie nel centro sinistra, il che irrita Cannito (del PSI) mentre in un primo momento
lascia perplessa Maria Campese (Rifondazione Comunista). Quanto ai due candidati
del PD già scesi in campo, mentre Maurizio
Savasta, dopo un momento di perplessità,
ritira la propria candidatura, Giuseppe Tupputi la mantiene anche a costo di uscire dal
partito e presentarsi con una lista civica.
Lunedì 15. A Barletta Enrico Letta, vice
segretario politico del PD, in piazzetta Sfida, per una consacrazione nazionale della
candidatura Cascella: “Il miglior candidato
possibile per riunire il PD cittadino”. Dietro
le quinte, ai vertici del partito a livello locale
e regionale, un modo surrettizio e indolore
per dare una mano ad affrontare il problema
dell’ammissibilità o meno nella lista elettorale dei consiglieri firmatari della sfiducia al
sindaco Maffei.
Venerdì 22. SEL e Scelta Civica aderiscono
per primi alla candidatura di Pasquale Cascella che inizia una serie di discrete consultazioni per saggiare la disponibilità delle
forze politiche di centro sinistra a sostenerlo.
Giovedì 28. Prende quota la candidatura
Cascella: in dodici fra partiti e movimenti
sottoscrivono un documento di adesione.
Sabato 30. Anche Sinistra per Barletta sciogliendo gli ultimi dubbi - esprime il proprio gradimento alla candidatura Cascella.
Lunedì 15 aprile. Pasquale
Cascella con
il capo del governo on. Enrico Letta che lo
ha presentato
a Barletta
Martedì 16. Definita la coalizione: sì in extremis di Rifondazione Comunista e Centro
Democratico.
Venerdì 19. Il consigliere regionale Ruggiero Mennea invita gli organi statutari del
partito a non candidare i firmatari delle dimissioni che fecero cadere l’amministrazione Maffei.
Sabato 20. Inaspettatamente il Presidente
della Repubblica Napolitano rieletto all’alto incarico e la sua rielezione fa temere un
passo indietro di Pasquale Cascella, il quale
però riconferma la sua disponibilità.
Lunedì 22. Dichiara, infatti Cascella:
“Oggi, con il giuramento del rieletto Presidente della Repubblica, è giunto alla naturale scadenza il compito che mi era stato
affidato al Quirinale. Avendo corrisposto
pienamente al compito affidatomi sette anni
fa dal Presidente Napolitano, col quale resta
integro un antico rapporto di collaborazione
e solidarietà, posso ora rispettare l’impegno
preso con le forze poltiche, le associazioni, i
movimenti e le più diverse espressioni della
società civile che avevano chiesto la mia disponibilità a candidarmi sindaco di Barletta
nelle imminenti elezioni, per voltare pagina
rispetto alle drammatiche vicende amministrative della città e ricominciare insieme. È
un impegno a cui credo debba corrispondeLUGLIO
2013
Breve storia di un’incredibile candidatura
Dopo aver riportato unità nel centro sinistra, il nuovo sindaco si accinge a voltare pagina
e a governare “insieme” Barletta per restituire alla città un volto moderno, civile, solidale
a cura di Stefania Patella
re l’analoga responsabilità nelle scelte che restano da compiere,
da parte di tutti al di fuori di ogni calcolo di convenienza, per
restituire alla città di Barletta un volto moderno, civile e solidale,
all’altezza delle sue migliori tradizioni”.
Martedì 23. Ancora polemiche sull’ingresso in lista degli otto che
determinarono la caduta del sindaco Maffei; ma per Patruno non
si può dichiarare di sostenere la candidatura Cascella, mentre si
chiede al tempo stesso l’esclusione dalla lista di metà partito che
dovrebbe sostenerlo.
MAGGIO
Lunedì 4. “Si avvicina l’appuntamento del voto ed arriva il momento di cominciare a dare prova della capacità di assumere impegni che non siano parole vacue ma costituiscano un vincolo
reciproco così da dare credibilità e valore al rapporto fra eletti ed
elettori”. Inizia così la prima lettera aperta indirizzata da Pasquale
Cascella ai suoi elettori e candidati.
Sabato 27. Presentate 21 liste per 628 candidati
Venerdì 10. Pubblico invito del candidato Cascella al rispetto
delle norme e delle regole del comportamento democratico - a
cominciare dall’affissione dei manifesti - in occasione dell’imminente consultazione elettorale.
Domenica 28. Su corso Vittorio Emanuele a Barletta (alle spalle
della statua di Eraclio), presentazione ufficiale alla città del candidato sindaco della larga coalizione che lo sostiene e dei candidati
al Consiglio Comunale nelle liste che hanno sottoscritto il “patto
per ricominciare insieme” e il codice etico con cui dimostrare ai
cittadini che si può e si deve voltare pagina nell’amministrazione
della città.
Domenica 12. Organizzato dal capo condomino Michele Borraccino, un cordiale incontro del candidato coi condomini di via
Mascagni 1, coi quali Cascella s’era già intrattenuto un anno prima (28 maggio 2012), in occasione di una serata celebrativa dei
tre più alti valori-simbolo del Risorgimento: il Tricolore, l’Inno
Nazionale e la Costituzione Italiana.
Mercoledì 24. A poche ore dalla presentazione delle candidature, i
vertici del PD decidono la riammissione dei consiglieri “sospesi”.
Martedì 30. Verso le votazioni comunali per un posto da sindaco e 32 da consigliere comunale. Sei i candidati sindaci: Alfarano (sostenuto da otto liste), Cascella (da sei), Cannito (da
tre), Corvasce, Rizzi e Tupputi (da due). 634 i candidati che
aspirano a diventare consiglieri comunali: 375 gli uomini e 259
le donne, pari al 41%. 77.790 gli elettori di cui 39.231 donne
e 39.559 uomini; rispetto alle precedenti elezioni, gli elettori
sono aumentati di 902 unità. I seggi sono 97. Età media dei candidati, 44 anni. Il più giovane dei candidati Antonio Mascolo (6
febbraio 1995), il candidato più anziano Antonio Riglietti (29
marzo 1942). Tra i consiglieri che non si sono ripresentati, il
più noto è Enzo Delvecchio, ultimo presidente dell’assemblea
consiliare.
Con la lista Cascella (25 candidati di cui 13 donne), presentato
anche un memorandum di idee (su lavoro, sviluppo sostenibile,
buona amministrazione, innovazione, diritti, cultura, ambiente,
sicurezza).
Nella lista Alfarano (32 candidati di cui 14 donne) e un appello
alle cose concrete da fare, tenendo presenti le scarse risorse
economiche: ambiente (patto per la salute), urbanistica e opere
pubbliche (patto per Barletta libera), politiche giovanili (patto
per i giovani e per il merito), educazione civica (patto per la
civiltà), lavoro (patto per il futuro), politiche sociali (patto per
il sociale).
LUGLIO
2013
Domenica 12. “Con Cascella, Barletta dialogherà con l’Europa.
Le sue numerose e qualificate conoscenze aiuteranno la crescita
politica ed economica della città”. Ad affermarlo, nel corso di un
interessante incontro presso il comitato elettorale del candidato,
Giovanni Pittella, vice Presidente vicario del Parlamento europeo.
Lunedì 13. “Per costruire il futuro bisogna iniziare a lavorare
sul presente”. Incontro col mondo della scuola presso la sede del
Comitato elettorale. Nella stessa giornata incontro coi gestori dei
locali del centro storico della città sul tema “Animare il centro
storico vivacizzandolo dal punto di vista storico, culturale, turiIL FIERAMOSCA
11
Vita amministrativa
stico”, presente il Presidente dell’Assemblea regionale Onofrio
Introna.
Martedì 14. Luciano Violante presenta
il suo ultimo libro
“Politica e menzogna” presso la libreria “La penna blu”.
Col candidato sindaco, presenti il prof.
Silvio Suppa e il direttore della Gazzetta del Mezzogiorno Giuseppe De Tommaso.
15 Maggio. Confronto fra i candidati sindaci sul tema del lavoro,
una tavola rotonda organizzata dalla CGIL che si tiene nella Sala
consiliare comunale.
Venerdì 17. Incontro a Palazzo della Marra sullo stato della cultura a Barletta. Con Cascella, prende la parola il Magnifico Rettore dell’Università di Foggia Giuliano Volpe. A fare gli onori di
casa Giusy Caroppo e Cinzia Dicorato che fanno il punto sulla condizione dei beni culturali in città e prospettano possibili soluzioni
alla crisi del settore.
Sabato 18. Nella Sala Rossa del Castello, si tengono gli Stati
Generali della Città. Spunti di dibattito e di confronto relativi alle
linee programmatiche. Tra i relatori il prof. Francesco Karrer, ordinario di urbanistica presso “La Sapienza” di Roma, che aveva
già collaborato con l’Amministrazione Salerno.
Lunedì 20. A Piazza Aldo Moro Cascella incontra Massimo D’Alema, al quale lo lega un lontano rapporto di amicizia perché Cascel-
la, del “leader maximo” era stato portavoce del Governo da lui presieduto nel 1999-2000. “Lui è uomo di pace” - ha detto D’Alema
di Cascella - “è una lezione che ha imparato bene nei sette anni
passati al Quirinale. Però sa anche domare i conflitti …”.
Martedì 21. Presso l’Ipanema Club, sulla litoranea di Levante,
confronto coi candidati moderato da Giuseppe Cilli, organizzato
dal Circolo di Barletta di Legambiente.
Mercoledì 22. Incontro in piazza Caduti col Sindaco di Firenze
Matteo Renzi.
Venerdì 24. Incontro in via Paolo Ricci (nel rione 167) con l’on.
Roberto Speranza, capogruppo dei deputati del PD. “Questa non
è un’altra città, anche qui batte il cuore di Barletta” ha esordito
Cascella parlando di quest’area periferica. Nell’ultima giornata
di campagna elettorale, l’ultimo appello agli elettori dal palco di
piazza Aldo Moro che, oltre al candidato, ospita la senatrice Anna
Finocchiaro.
Lunedì 27. Alfarano 26,88 (meglio di Dibello nel 2006, ma
peggio di M.G.Vitobello nel 2011); Cascella 43,68%, Cannito
17,08%, Corvasce 8,50 %, Tupputi 2,83 %. Dunque al ballottaggio fra 15 giorni Alfarano e Cascella.
Mercoledì 30. Alla luce di questi primi risultati elettorali; secondo
Cascella Barletta [rispetto alle politiche] ha cominciato a voltare
pagina. “I primi dati, ancorché non definitivi, sono però significativi. Le forze riformiste vinceranno se si ritroveranno su un
progetto per la città”.
12 IL FIERAMOSCA
Fisco
GIUGNO
Mercoledì 5. Guglielmo Epifani, in piazza Caduti gratifica il candidato Cascella con il suo primo comizio da segretario politico
nazionale del PD. Con Epifani, sul palco, anche il segretario regionale del Partito Sergio Blasi e il presidente dell’Assemblea regionale Onofrio Introna.
Venerdì 7. Walter Veltroni, in piazza Caduti, a Barletta una testimonianza per l’amico Pasquale Cascella col quale ricorda di aver
collaborato insieme all’“Unità”. E poi, ad accomunarli, l’esperienza di Veltroni di aver fatto il sindaco di Roma per cui agli elettori
barlettani manda un tranquillizzante messaggio, come uno spot
elettorale: “Cascella, l’uomo giusto per guidare la città”.
Lunedì 10. Pasquale Cascella Sindaco di Barletta. Hanno
votato 38.455 elettori su 77.790 aventi diritto: 23.749 per Cascella (62,89 %), 14.014 per Alfarano (37, 11%). Commento di
Rino Daloiso (Gazzetta del Mezzogiorno): “Ma la vera sfida
comincia adesso!”
Mercoledì 12. Cascella proclamato sindaco: passaggio di consegne, nella sala consiliare comunale, con il commissario Anna
Maria Manzone. Le sue prime parole: “Sarò al servizio di tutti i
cittadini. Ora però basta con le parole, è tempo di agire”.
Sabato 15. Cominciando dalla formazione della giunta. I primi
nodi da sciogliere, nomi e criteri per la formazione del nuovo esecutivo.
Lunedì 17. All’ombra di Eraclio, comizio conclusivo con i sindaci delle città vicine e presentazione dei primi nomi della Giunta
(Lorenzo Chieppa, Francesco Di Palo, Antonio Divincenzo, Anna
Rizzi Francabandiera, Azzurra Pelle, Irene Pisicchio, Ugo Villani). Alla quale però mancano ancora due nomi..
Giovedì 20. Verso il completamento dell’esecutivo coi nomi di
Giusy Caroppo e Tonino Rizzi.
Mercoledì 26. “Siamo pronti a partire” - dichiara il sindaco “anche se avremmo preferito farlo col bilancio approvato dalla
precedente amministrazione [sul quale grava la pesante vicenda
dei debiti fuori bilancio] e quindi in un quadro certo dello stato
delle finanze comunali e in una condizione di effettiva operatività”. Ma il Commissario - che pure aveva dato la sua disponibilità
a firmarlo coi poteri della Giunta - non era però in possesso di
tutti i documenti firmati dai dirigenti per cui si dovrà iniziare ad
operare in regime di dodicesimi. Il bilancio? Si presume venga
approvato a settembre.
Giovedì 27. Presentata a Palazzo della Marra la nuova Giunta, costituita da nove assessori ai quali sono stati assegnate le seguenti
deleghe: Anna Rizzi Francabandiera, vicesindaco e assessore alle
politiche sociali; Giusy Caroppo, politiche culturali; Lorenzo Chieppa, politiche economiche e finanziarie; Francesco Di Palo, politiche
urbane; Antonio Divincenzo, innovazione e sport; Azzurra Pelle, politiche del territorio; Irene Pisicchio, politiche ambientali; Tonino Rizzi, risorse umane; Ugo Villani, politiche dei diritti e dei doveri.
Dall’inizio della sua discesa in campo, sono passati appena cento giorni: a pensarci bene, una straordinaria avventura. Che altro
augurio indirizzare al sindaco, se non cinque anni di fecondo laborioso lavoro.
LUGLIO
2013
Plausibili rimedi contro l’evasione fiscale
Un danno calcolato allo Stato intorno ai 120 miliardi l’anno
di Gaetano Nanula
N
on è la prima volta che la Corte dei Conti - nello svolgimento della sua attività istituzionale di “parificazione”
del bilancio dello Stato - interviene sull’evasione fiscale, calcolata
intorno ai 120 miliardi all’anno, lamentando gli effetti depressivi che essa scarica sul quadro dei conti pubblici: se non ci fosse
l’evasione o se fosse, almeno in parte significativa, arginata, non
ci sarebbe alcun deficit di bilancio e l’Italia non sarebbe oggetto di
alcuna procedura di infrazione in sede europea.
Il gettito fiscale - anzi - garantirebbe un buon margine di eccedenza rispetto ai costi, tale da consentire ogni anno anche un parziale rimborso del grande debito pubblico. Di qui dunque l’ennesima esortazione della Corte a considerare la lotta all’evasione “un
elemento centrale ed imprescindibile nell’azione di risanamento
della finanza pubblica”.
Ma, questa volta, in occasione dell’ultimo rapporto sulla situazione contabile italiana, la Corte aggiunge qualcosa di più specifico: dice che “la strategia finora adottata dal legislatore per combattere l’evasione è stata caratterizzata da andamenti ondivaghi e
contraddittori”. Certamente, se il fenomeno dell’evasione si ripete
puntualmente inalterato ogni anno significa che gli strumenti finora adottati per combatterla non sono adeguati, non funzionano in
maniera efficace, abbisognano di perfezionamenti.
Significa che i vari metodi di accertamento presuntivo - induttivo, deduttivo, sintetico -; che il redditometro, lo spesometro e le
disposizioni antielusive; che lo scontrino fiscale, l’accertamento
con adesione, gli studi di settore, l’invio dei questionari, i rilevamenti incrociati, eccetera non incidono in profondità il fenomeno:
funzionano solo alla superficie, lasciando bucature immense, strati
estesi di materia tassabile inesplorata.
D’altra parte, la Banca d’Italia, nelle recenti “Considerazioni
finali” del Governatore, non ha mancato di rammentare che “l’evasione distorce la locazione dei fattori produttivi, causa concorrenza sleale, aumenta il carico tributario per i contribuenti in regola”.
Come saggiamente considera Piero Angela “per un contribuente che
non paga le tasse, ce ne sarà un altro che le paga per lui”.
Ed è ancora di questi giorni la diffusione dei risultati delle elaborazioni del Ministero dell’Economia sulle dichiarazioni
presentate nel 2012, dalle quali si deduce che vaste categorie di
imprenditori - sempre gli stessi - dichiarano redditi inverosimili.
Ed invero, discoteche, night club, istituti di bellezza, negozi di abbigliamento, agenzie di viaggio, alberghi, ristoranti, negozi di alimentari, bar, gelaterie, pasticcerie, concessionarie di automobili,
agenti immobiliari e, naturalmente, i soliti gioiellieri, guadagnano
meno - talora molto meno - di un operaio.
Risulta poi che una buona percentuale di imprese, anche di
considerevoli dimensioni, chiudono il bilancio in perdita, cioè non
pagano alcuna imposta, né diretta, né indiretta.
Che fare?
Riteniamo che il problema dell’evasione, che è bensì politico
ma, prima ancora, a carattere tecnico, dovrebbe essere finalmente affrontato da una commissione di studio, composta da persone
in buona fede, non asservite a gruppi di potere, teorici ma anche
pratici, che sappiano rivisitare i momenti nevralgici dell’intero sistema tributario, con concretezza di proposte.
LUGLIO
2013
Probabilmente, si dovrebbe allargare, rendere
meno laborioso, trasformandolo in uno strumento
di accertamento di massa,
l’accesso alla conoscenza
dei conti bancari dei contribuenti che rappresentano lo
specchio più fedele e concreto della loro redditività.
Nessun allarme dovrebbe
insorgere in chi abbia assolto onestamente il suo
Il pagamento delle tasse, rilievo III sec.
debito fiscale.
Di contro, abbiamo a.C. (C. Arlon, Belgio)
ascoltato, con qualche preoccupazione, l’idea di proporre l’applicazione del cosiddetto “parametro
del possesso ingiustificato di patrimonio” anche in materia fiscale, nel
senso di sequestrare quella parte del patrimonio del contribuente che non
sia giustificata dall’entità dei redditi dichiarati. Il principio, che ha un
suo fondamento nella lotta alla mafia, non pare però applicabile come
strumento di accertamento fiscale, perché parte da un ripugnante presupposto di criminalizzazione del contribuente.
Un provvedimento, intravisto fin dall’epoca della riforma Visentini del
1971, destinato a richiamare un impegno di solidarietà sociale dei contribuenti, fu quello di rendere pubbliche le dichiarazioni: stabiliva infatti
l’art. 69 del D.P.R. 600 del 1973 che “il Ministero delle Finanze dispone
annualmente la pubblicazione degli elenchi dei contribuenti il cui reddito
imponibile è stato accertato dagli uffici … devono essere indicati, in caso
di rettifica, anche gli imponibili dichiarati dai contribuenti”.
Sennonché, la consultazione di questi elenchi è sempre stata difficile:
adesso, per effetto di una modifica introdotta nel 2008, la consultazione
è addirittura subordinata all’osservanza della disciplina in materia di accesso ai documenti amministrativi (art. 22 e segg. Legge 241 del 1990).
È ben vero che siamo tutti sulla stessa barca, ma per vedere se il
condomino della porta accanto - quello che parcheggia sotto casa il suo
SUV 3000 - stia remando con la dovuta energia, dovremmo intraprendere un’avventura burocratica. È una forma di democrazia velata, di democrazia apparente. Pensavamo invece ad una specie di elenco telefonico
pubblico che, per ciascun utente, oltre al numero di telefono riportasse
anche il reddito dichiarato.
Ma, forse, la questione è anche un’altra, e sta nella valorizzazione del
verificatore fiscale, di quel funzionario del fisco capace cioè di sostenere
il confronto culturale con l’imprenditore, per formare il quale - specialmente se l’imprenditore sia rappresentato da società di grandi dimensioni
- occorrono non pochi anni di studio nei vari settori del diritto (tributario,
commerciale, amministrativo, penale, eccetera) e della tecnica (contabile, bancaria, mercantile, industriale, eccetera) interessati alla molteplice
attività imprenditoriale.
È nostra precisa convinzione che un impegno sul piano della valorizzazione del verificatore fiscale, della sua dignità culturale e professionale, costituisca un enorme investimento ai fini della vera soluzione del
problema dell’evasione fiscale.
IL FIERAMOSCA
13
Per non dimenticare
Per non dimenticare
Senso e significato di un incontro
Presentato dal Sindaco Pasquale Cascella al Ministro della Difesa, On.le Mario Mauro le ipotesi di
programma per la commemorazione del 70° anniversario dell’occupazione nazista di Barletta del 12 settembre 2013
di Luigi Di Cuonzo*
G
li incontri risultano positivi, ce lo ricordano gli studiosi di
relazioni sociali, quando si incrociano produttivamente
due volontà. Di chi vuole incontrare e di chi si… lascia incontrare.
Accade, a dire il vero, piuttosto raramente per una radicata abitudine delle persone ad incontrarsi più in ragione di un’attenzione
a far salve le buone maniere del galateo, che non ad esercitare la
difficile arte dell’ascolto. Un tempo era condizione fondamentale
di ascetica individuale e di gruppo, l’ascolto. Oggi potrebbe essere
punto di non ritorno per programmazioni di iniziative che perseguano il bene comune, radichino una Pubblica Memoria più che
condivisa, almeno rispettosa di idee e di opinioni, divergenti.
L’incontro con il Ministro della Difesa, Onorevole Mario
Mauro, organizzato dal sindaco Pasquale Cascella, sabato 29 giugno u.s. nello stile sobrio, contenuto e produttivamente essenziale di chi ha dimestichezza di cerimoniali istituzionali, ci ha fatto
percepire, finanche visivamente, la validità della teoria affermata.
Chiare e contenute le ipotesi di programma della celebrazione del
70° anniversario della ribellione militare e civile all’occupazione
nazista di Barletta, presentate dal Sindaco, brevi le note storiche
da me richiamate, immediata la personale disponibilità del Ministro, pienamente convergente con le nostre proposte celebrative
all’insegna della ricerca di una più consolidata identità civica e
culturale, ad essere presente a Barletta il 12 settembre p.v.
E, dirò di più. Si percepiva in maniera evidente che, l’attenzione e l’interesse del Ministro ai riferimenti storici da me richiamati,
Il ministro della Difesa, on. Mario Mauro in visita istituzionale in
Puglia, è stato a Barletta per la presentazione ufficiale del programma celebrativo del 70° anniversario della ribellione all’occupazione
nazista e dell’eccidio di dieci vigili urbani e due netturbini. Con lui
il sindaco Pasquale Cascella e il vicario del prefetto della Bat Giulia
Cazzella
14 IL FIERAMOSCA
Barletta, 9 marzo 2012. Archivio della Resistenza e della Memoria. Il
prof. Luigi Di Cuonzo con Heino Niehaus
anche a quelli particolarissimi degli accadimenti bellici ristretti
all’ambito urbano di Barletta e del territorio della nostra nuova
Provincia, nascevano da una comune e condivisa dimestichezza
a leggere e interpretare la Storia nell’ottica di una critica curiosità intellettiva, totalmente estranea a quanti ritengono di averne
conseguita sufficiente conoscenza negli itinerari scolastici della
propria formazione culturale e professionale.
Che la Dichiarazione dell’Armistizio dell’8 settembre ’43
non fosse stato un fulmine a ciel sereno per Adolf Hitler, e che,
anzi, l’aveva paventata, prevenuta ed esorcizzata non con verbali
e inutili arroccamenti in assurde dichiarazioni di alto tradimento
degli Italiani ma con una calcolata e articolata programmazione
militare, sin dal precedente mese di agosto, inviando ad esempio
in Puglia, Divisioni di Paracadutisti come quella di stanza a Cerignola al comando di Karl Lothar Schulz, impegnata poi nell’occupazione della nostra città, risultava, in quella circostanza, una
comunicazione fondata su saldi carismi di verità storica, anche se
è raro riscontrarla nei testi scolastici della Storia nazionale. Che
l’occupazione nazista della nostra città, il conseguente barbarico
eccidio dei Vigili Urbani e dei Netturbini di Piazza Monumento,
l’uccisione del fante Domenico Pandiscia e dei suoi tre commilitoni eliminati in Piazza Francesco Conteduca, Medaglia d’Oro
al Valor Militare della Battaglia di Lissa del 1866, gloria e vanto
della Barletta fascista dalla prima ora, i trentasette civili e i trentaquattro militari uccisi nei dodici giorni di feroce aggressione,
grani di un lungo rosario di soprusi, di vendette e di arroganze
razziali, fossero stati la prima prova generale delle innumerevoli
stragi compiute dalla dissennata follia hitleriana, in Italia tra il ’43
e il ’45, risultavano oggettive narrazioni di una storia ostacolata,
di una storia minore, ammessa al massimo negli ambiti ristretti
della Storia locale della remota provincia italiana. Non nella Storia nazionale, intenta a tramandare Trattati, Intese, Incontri diplomatici per ufficializzare fatti ed eventi con quel pizzico di retorica
che assolve o sottace, spesso, responsabilità e dignità dei potenti.
LUGLIO
2013
Questa specie di complicità nella lettura della storia e gli assensi del Ministro, delle personalità presenti, il Sindaco Pasquale
Cascella, il Presidente della Provincia, Francesco Ventola, il Prefetto Vicario della nostra Provincia, Giulia Cazzella, il Vicario
Episcopale della nostra Arcidiocesi, Mons. Filippo Salvo, le autorità Militari e delle Forze dell’Ordine, i consiglieri e gli assessori
provinciali e comunali, mi confortavano in un’esposizione dei fatti storici della nostra terra senza inutili inclinazioni a risentimenti,
rivendicazioni, revisionismi, distorsioni ideologiche e di parte, e
mi facilitavano il compito di prospettare le ragioni di una commemorazione nella logica delle funzioni della Memoria.
Presentare le coordinate per un uso pubblico della Memoria,
impegno didattico e culturale che, l’Archivio, persegue sin dalla
sua istituzione, nel dicembre del Duemila, è stata un’occasione degna dello stesso orgoglio che si prova ricordando il riconoscimento dei meriti, civili e militari, che hanno portato alle assegnazioni
della Medaglia d’Oro al Valor Militare, della Medaglia d’Oro al
Merito Civile, alla città e delle due Medaglie di Bronzo alla Memoria di Addolorata Sardella e di Lucia Corposanto.
In quella città ferita, terrorizzata, spaventata e insanguinata del
12 settembre 1943, in un clima di trionfo di arrogante violenza
nazista, non fu cancellato il valore della solidarietà popolare che
spinse a compiere atti di eroismo due giovanissime donne a rischio della propria vita per salvare quella del Vigile Francesco
Paolo Falconetti e, a un gruppo di comuni cittadini, a traslare, per
umana e cristiana pietà, dal marciapiede i corpi esanimi dei nostri
caduti.
La Memoria a cui ci riferiamo, riaccende i ricordi individuali
delle persone non per rinnovare il dolore come unica via di elaborazione del lutto individuale e pubblico subito, quanto piuttosto per recuperare il senso e il significato dei Valori vilipesi in
un momento storico di smarrimento totale per tutelarne la loro
vitalità nell’oggi, nel qui e nell’ora presente. Quella Memoria che,
se si fermasse nelle maglie strette di una contabilità degli errori e
delle responsabilità dei protagonisti degli eventi storici profondamente e insensatamente luttuosi, perderebbe la sua funzione vitale
di ricostruttrice di nuove epoche di pace. Si badi bene. Non si
tratta di dimenticare o del mettiamoci una pietra sopra. Il passato
non rientra mai nella categoria dell’oblio, anzi pretende di essere
conosciuto anche se sfugge ai tentativi di sommarie o esaltanti
processi di condanne o assoluzioni. Gli incontri riescono solo se
intrecciano le univoche volontà delle persone dirette a conoscere e
a lasciarsi conoscere, a voler sapere e a non falsare la verità. E mi
assillavano le circostanze di altri incontri finalizzati a consolidare
la Memoria, più che a rimuginare la…Storia. Quello con Gerard
Schreiber, con il quale abbiamo fatto tanto cammino insieme nella ricerca delle verità storiche negate, sottaciute, ostacolate, degli
avvenimenti del settembre ’43, culminato con la nomina a cittadino onorario di Barletta allo storico tedesco per la sua illuminata
LUGLIO
2013
disponibilità a ricostruire i valori dell’amicizia, della collaborazione, della solidarietà, della pace, nella più ampia e documentata consapevolezza del sovvertimento di quei valori nel nostro
recente passato. E quello del 9 marzo dello scorso anno 2012, con
Heino Niehaus, il camerata combattente al Caposaldo Giussano,
nei pressi del Crocifisso l’11 settembre ’43, nel gruppo Kurtz per
prendere il Presidio Militare di Barletta, componente del plotone
di esecuzione che avrebbe dovuto passare per le armi i cinquanta
ostaggi di Trani il 18 settembre. Incredulo, oggi, dinanzi alle foto
dell’eccidio dei nostri Vigili Urbani e Netturbini, fiero, ieri, nella
sua veste di paracadutista del Terzo Reich. Non possiamo rinnegare il nostro passato. Dobbiamo conoscerlo, pretendendo dalla
Memoria, concrete strategie operative comuni per una convivenza
profondamente democratica. È un impegno condiviso, penso, da
Schreiber, da Niehaus, negli incontri passati, dal Ministro, Onorevole Mario Mauro, da Martina Nibbeling Wrissnig, Ministro
Plenipotenziario dell’Ambasciata tedesca in Italia, dal Sindaco
Pasquale Cascella, oggi, e da quanti intendono celebrare il settantesimo anniversario, il 12 settembre 2013, di una Memoria che
spinge a radicalizzare i sensi di una profonda e sicura amicizia tra
i popoli.
* [email protected]
Mese della MEMORIA 2013
LA MEMORIA A TUTELA DEI VALORI
NATI DALLA RESISTENZA
Che la vicenda di uno diventi la storia di tutti (T. Dellolio)
• Martedì 3 settembre 2013, Sala Rossa del Castello, ore 10.30
Conferenza stampa del Sindaco, Pasquale Cascella.
• Venerdì 6 settembre 2013, Sala Rossa del Castello, ore 18.00
Proiezione del Documentario l’8 Settembre italiano di Roberto
Olla.
• Domenica 8 settembre 2013, Municipio di Ascoli Satriano, ore
10.00
• Lunedì 9 settembre 2013, Porto di Barletta, ore 18.00
Commemorazione dell’affondamento del Roma, in collaborazione con l’ANMI
• Mercoledì 11 settembre 2013, nella mattinata,
Garantire sicurezza e igiene alla città,
I 10 Vigili Urbani e i 2 Netturbini, il 12 settembre ’43, a Barletta, Convegno Nazionale della Polizia Locale in collaborazione
del SULPL
• Mercoledì 11 settembre 2013, Caposaldo al Crocifisso, ore
18.00 Fiaccolata della Memoria
• Giovedì 12 settembre 2013, 70° Anniversario occupazione nazista
Commemorazione solenne, con la partecipazione delle Istituzioni parlamentari, di Governo e delle città medaglia d’oro per
la lotta di liberazione nazionale, degli episodi di resistenza del
Presidio militare e della cittadinanza
• Sabato 21 settembre 2013, ore 10.00
Raduno Provinciale di Murgetta Rossi
• Sabato 24 settembre 2013, Castello di Barletta, ore 10.00
Premiazione del Concorso a Borse di Studio prof.ssa Maria
Grasso Tarantino
• 20, 21,22 novembre 2013, Sala Rossa del Castello
Convegno di studi in collaborazione con Storici amici dell’Archivio, Ufficio Storico dello Stato Maggiore, 82° Reggimento
Fanteria Torino Barletta, IPSAIC - Bari
IL FIERAMOSCA
15
Vita amministrativa
Problemi e prospettive
Anche Barletta fra le “Zone franche”
Chi rema contro
via dei Muratori?
Comunità Associativa Bene Comune
questa la domanda che agita gli
imprenditori di via Foggia ormai da due anni. È
paradossale che mentre
si raccoglievano firme, si
presentavano petizioni e i
candidati sindaci si impegnavano nell’enunciazione
dei programmi, a Palazzo
di Città, forse alcuni funzionari proponevano, al
commissario prefettizio, di
spostare la realizzazione
del completamento di via
dei Muratori al 2014.
La motivazione? Sempre la stessa: mancano i
soldi. All’epoca (2008) mancavano i soldi per finirla (e i ribassi
d’asta?), oggi mancano i soldi per riprendere e finire i lavori.
Pare, infatti, che i soldi versati al Comune dalle cooperative
della 167 siano stati spesi dall’amministrazione comunale non per
fare le strade e la fogna in quella zona, ma per altro. E che le cooperative, per la crisi, oggi non siano in grado di pagare il resto.
Ora, è evidente che un commissario straordinario, vede e sente ciò che i funzionari gli riferiscono. E sono gli stessi funzionari
con cui avranno a che fare il nuovo sindaco e la nuova giunta.
Ora, è chiaro che individuare le priorità per l’utilizzo delle
risorse economiche disponibili è la principale responsabilità politica dell’amministrazione comunale, ma siamo davvero sicuri che
i lavori della principale arteria stradale della zona merceologica
della città, ancora oggi spezzata in due, siano meno importanti di
quelli presso l’ex distilleria o al teatro Curci?
Sono anni che gli imprenditori di via Foggia, dopo aver pagato gli oneri di urbanizzazione, continuano a pagare l’ICI o l’IMU
e tutte le altre tasse comunali. Per questo non possiamo accettare
ulteriori ritardi. E ora confidiamo nel nuovo sindaco e nel nuovo
assessore alla legalità e alla trasparenza.
resso Palazzo della Marra l’associazione A.P.I.C.E. Italia, in collaborazione con Angeli Press, Aislo Puglia,
Federitalia e Prima Persona, ha organizzato il Primo Forum
della Comunità Associativa Bene Comune finalizzato alla costituzione del coordinamento network associativo dell’Area Vasta
Vision 2020/BAT.
Nell’ambito del Forum si è discusso di Economia sociale
e solidale nelle politiche di sviluppo territoriale dell’Area Vasta Vision 2020 (BAT) governando con i cittadini, rafforzando
il dialogo sociale e la democrazia partecipativa a supporto del
Partenariato Economico e Sociale: Innovazione Sociale EUROPA 2020; Forum Territoriale del Terzo Settore; Costituzione del
Coordinamento Network Associativo Area Vasta Vision 2020/
BAT; Patto di Cittadinanza Sociale per la realizzazione del Welfare Locale/territoriale; Patto Associativo territoriale del Partenariato Economico e Sociale Area Vasta Vision 2020/BAT.
È intervenuta Paola Severini, Direttore dell’Agenzia Sociale
del Parlamento Italiano. L’evento, aperto al contributo e al confronto di tutti i rappresentanti istituzionali del territorio ha promosso un momento di impegno/confronto pubblico tra referenti
pubblico-privati realizzando un focus sul contesto territoriale
dell’Area Vasta Vision 2020/BAT in relazione a tre tematiche
precise: Sostenibilità sociale; Cittadinanza attiva; Vision Europa
2020 e sviluppo della comunità territoriale di Area Vasta Vision
2020/BAT;
Dare forma al Dialogo Interculturale, confrontandosi sui
processi dell’innovazione sociale, sulla capacità di dialogare e
cooperare per lo sviluppo locale in una logica di rete in cui, nel
rispetto dei ruoli e delle competenze si possano prendere decisioni relative alla vita della comunità stessa più condivise, più
pertinenti e dunque più sostenibili.
L’efficacia degli incontri ha avuto un denominatore comune:
favorire la cooperazione e partenariato sociale laddove sia possibile sviluppando processi di modernizzazione solidale, con un
confronto tra mediatori diversi, istituzionalmente riconosciuti
dal mondo associativo, professionale, culturale e politico. Tutti
i partecipanti sono stati coinvolti per riflettere e contribuire operativamente, su come fare rete per passare dalle parole ai fatti in
una modalità proattiva.
È
Primo forum plenario della
P
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16 IL FIERAMOSCA
LUGLIO
Agevolazioni fiscali un’opportunità da sfruttare
a beneficio delle piccole e micro imprese
C’
è anche Barletta fra le Zone franche individuate dal Ministero dello Sviluppo economico.
Rivolgo un appello ai rappresentanti di tutte le forze politiche locali, regionali e nazionali del
nostro territorio, affinché le Zone Franche Urbane non restino delle opportunità solo sulla carta, ma
ricevano quanto prima la necessaria copertura economica perché si trasformino in uno strumento di
crescita economica e sociale per il nostro territorio.
In Puglia le Zone Franche Urbane individuate dal decreto attuativo delle ZFU del 19 marzo 2013
del Ministero allo Sviluppo Economico sono: Andria, Barletta, Molfetta, Foggia, Manfredonia, San Severo, Lucera, Manduria, Santeramo in Colle, Lecce, Taranto. Si prevede a favore delle piccole e micro
imprese localizzate nella perimetrazione delle aree ZFU l’esenzione dal pagamento delle imposte sui
redditi, dell’Irap, dell’IMU, e dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente.
In questa difficile fase economica, aggravata da una forte mancanza di liquidità delle imprese,
è evidente che agevolazioni di questo tipo assumano una importanza vitale per le imprese. Non
renderle fruibili al più presto per lungaggini burocratiche o iter attuativi troppo complessi sarebbe un
grave errore.
Il decreto prevede che possano accedere alle agevolazioni fiscali le micro e piccole imprese a patto
che siano state già costituite prima dell’istanza e siano attive all’interno della zona franca designata.
Non devono essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali. La piccola impresa
deve avere almeno un dipendente che svolga a tempo pieno o parziale in loco (cioè nella zona franca)
la totalità delle ore lavorate. La stessa impresa deve dimostrare inoltre di realizzare nella ZFU almeno un
quarto del volume d’affari complessivo. Gli incentivi e le agevolazioni, nonché le modalità e i termini delle
agevolazioni saranno concesse secondo il regime “de minimis”, con tetto cioè fissato a 200mila euro.
Per quanto riguarda l’esenzione dalle imposte sui redditi, si può arrivare fino a 100mila euro per
periodo d’imposta, l’esenzione dall’Irap durerà 5 anni, senza limiti, salvo il tetto del ‘de minimis’. Quanto all’IMU, per i soli immobili utilizzati per l’attività economica ed ubicati nella Zona Franca Urbana è
prevista l’esenzione totale per soli 4 anni. Infine, per i contributi previdenziali, per i soli contratti di lavoro a tempo indeterminato e con una validità di almeno un anno, è previsto l’esonero del versamento
dei contributi, a condizione che il 30 per cento dei dipendenti sia residente nella ZFU.
Cosimo Santoro
Confindustria Bari e Barletta, Andria, Trani
Non libro dei sogni, ma un “manifesto per l’ambiente”, subito
E
redità ambientale di qualche decennio di politica all’insegna del “mattone” ovvero quando
l’Ambiente viene emarginato:
a)inquinamento del suolo, con discariche abusive che costellano le periferie e con l’orrenda exdiscarica di San Procopio;
b) inquinamento delle acque: Ofanto, canale Ciappetta-Camaggi, condotta del depuratore, scoli vari,
che giungono al mare;
c) inquinamento dell’aria, causato dal traffico, da emissioni industriali e da incendi fuori città;
d) verde urbano scarso e insufficiente;
e) disordine edilizio ancora senza un moderno Piano Urbanistico Generale (PUG);
f) aree golenali del fiume Ofanto abusivamente coltivate;
g) beni culturali abbandonati (palazzi monumentali comunali, Canne…).
Tali problemi sono tra loro intrecciati e interagiscono con tutti gli altri aspetti della vita cittadina,
dalle attività produttive alla cultura, dai servizi allo sport. Dipendono anche dall’impatto di comunità
extra cittadine (inquinamenti di Ofanto, Ciappetta-Camaggi e mare). Ciononostante è possibile disaggregare i diversi problemi e impegnarsi per una loro risoluzione per poi riaggregarli per una più
complessa azione integrata. Il tutto finalizzato ad una ottimale vivibilità urbana.
Ritengo debba essere questo un precipuo compito della futura Amministrazione Comunale. I
problemi su citati, data la loro gravità e impellenza, dovrebbero essere rapidamente “aggrediti” con
chiare priorità e tempistiche. Non programmi del Sindaco da vaghi libri dei sogni, ma un “Manifesto
per l’ambiente”, con priorità, certezze e implicazioni.
Ruggiero Quarto
docente di Geofisica - università di Bari
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LUGLIO
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AISLo.Puglia
a servizio del territorio
È
nata in questi giorni AISLo.Puglia. Veramente la nostra Associazione in Puglia è già nata una decina
di anni fa. Una Associazione di molti protagonisti di tutto il paese (impegnati nelle
imprese, nelle istituzioni, nella politica,
nelle Università, nelle amministrazioni,
nelle scuole e altrove, con impegno) che
in Puglia trovarono terreno fertile per cominciare a riunirsi e discutere di futuro, di
economia del territorio, di sostenibilità, di
sviluppo locale.
Oggi ancora in Puglia, la nostra Associazione assume un carattere e una
struttura di ancor più di attenzione al territorio e di lavoro sullo sviluppo dei luoghi e dei contesti vitali del paese. Un piccolo (grande) gruppo di volontari della
Puglia sia del Nord (Barletta) sia del Sud
(Salento) decidono di lavorare insieme
per rendere più forte la rete leggerissima
della nostra Associazione: un indirizzo
mail, un progetto di incontri e dibattiti,
una capacità e volontà di radicare sul
territorio pratiche, progetti, esperimenti
per fare sviluppo a partire dal “genius
loci”. L’obiettivo è coinvolgere giovani
e donne, promuovere nuova occupazione, combattere battaglie di civiltà e di
cittadinanza, mettere la qualità della vita
e le eccellenze del territorio pugliese al
servizio di una nuova strategia di sviluppo. E riprendere a sognare.
Barletta, il Nord Barese, il Foggiano, il Salento iniziano un percorso di
rafforzamento della Associazione che
continuerà in varie direzioni su tutto il
territorio nazionale. AISLo si articolerà
in gruppi locali di intervento e sperimentazione, radicati nei rispettivi territori
e culture, ma forti di essere insieme a
quelli di altre regioni e aree italiane ed
europee, il riferimento per la elaborazione e la proposta di iniziative di sviluppo
locale. Per partecipare alla ri-nascita del
nostro paese, che deve essere un impegno di tutti.
Auguri, a tutti noi. Alle amiche e
amici pugliesi per la loro iniziativa, anzitutto. A quanti nei diversi territori in cui
siamo presenti stanno preparando azioni
ed iniziative importanti specialmente per
il luogo in cui si svolgono oltre che per
l’intero paese. Presenteranno loro stessi
i programmi, le iniziative e i progetti di
futuro su cui si impegneranno.
Stefano Mollica
Presidente AISLo
IL FIERAMOSCA
17
Provincia
Provincia
Dieci postazioni internet
a beneficio dei cittadini della Bat
Una provincia sempre
più vicina ai cittadini
D
ue Uffici per le Relazioni con il Pubblico in più, in un solo giorno, per la Provincia di Barletta Andria Trani.
Dopo Trinitapoli è stata la città di Barletta a dare il benvenuto alla
struttura di front office con l’utenza, ubicata all’interno degli uffici della
Provincia, in Piazza Plebiscito 34/35.
A tagliare il nastro il presidente della Provincia Francesco Ventola ed il sindaco di Barletta Pasquale Cascella, alla presenza di numerose
autorità provinciali e cittadine.
L’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico, anche a Barletta, fungerà da sportello remoto della Provincia, garantendo informazione,
comunicazione ed accesso agli atti, il tutto in un’ottica di miglioramento dei rapporti con i cittadini e di perseguimento degli obiettivi di
trasparenza, efficacia e qualità dei servizi erogati.
Una struttura, dunque, in grado di garantire l’effettiva partecipazione alla vita sociale e politica della collettività, promuovendo la piena
utilizzazione dei servizi offerti al cittadino, verificandone la qualità, anche mediante l’ascolto degli utenti.
Soddisfatto il presidente della Provincia di Barletta Andria Trani, Francesco Ventola: «Quando è nata questa Provincia, l’avevamo
sognata come qualcosa che i cittadini potessero toccare con mano. Come un luogo a disposizione della comunità, con personale preparato
e competente che, con il supporto di tecnologie innovative, fosse in grado di dare risposte agli utenti. Per questo - ha spiegato il presidente Ventola - abbiamo voluto che in ogni comune della nostra Provincia vi fossero strutture di front office che consentissero al singolo
cittadino di avere un ufficio sotto casa, senza doversi spostare in altre sedi con aggravio in termini di costi e di tempo. Presso l’Urp sarà
possibile protocollare istanze, acquisire informazioni, utilizzare postazioni internet, rilasciare autorizzazioni. A Barletta l’Urp sarà ubicato
nell’immobile che ospita gli uffici tecnici della Provincia, ormai consolidatisi in questa città e che da anni risolvono diversi problemi agli
utenti. L’attivazione dell’Urp non comporterà alcun costo aggiuntivo, perché utilizzeremo strutture, attrezzature e personale già in nostra
dotazione».
Ad accogliere di buon grado l’iniziativa anche il sindaco di Barletta, Pasquale Cascella. «L’inaugurazione dell’Ufficio per le Relazioni
con il Pubblico rafforza la cooperazione istituzionale tra due enti, Provincia e Comune, che hanno come obiettivo principale quello di fornire risposte ai cittadini. È compito delle istituzioni, infatti, favorire la partecipazione dei cittadini e rendere trasparente la propria attività,
specialmente in periodi di crisi quale quello attuale. Aldilà di quale sarà il futuro delle Province - ha poi concluso il sindaco Cascella - non
bisogna restare con le mani in mano ma far vivere le istituzioni, nell’esclusivo interesse dell’intera comunità».
Rinvio della sospensione delle province
N
on è per immodestia ma sono stato tra i primi ad evidenziare la illegittimità costituzionale delle decisioni assunte sul riordino delle
Province. Quello che mi interessava allora e che continua ad interessarmi
oggi, non è l’aspetto formale quanto, invece, quello sostanziale» ha esordito
il Presidente della Provincia di Barletta Andria Trani Francesco Ventola in
merito alla bocciatura della Consulta in materia di riordino delle Province.
Le disposizioni del decreto legge, e di tutto quello che ne è conseguito,
oggi azzerate dalla Corte Costituzionale, hanno creato solo una confusione
enorme all’interno di un assetto costituzionale, normativo ed amministrativo
lasciando seri dubbi sull’efficacia concreta degli obiettivi di riduzione della
spesa. Fermi i punti di vista e le considerazioni di ognuno sulla riforma più
utile dell’assetto degli enti territoriali, fondamentale è che le decisioni finali
in materia siano attuate nelle forme previste ed in maniera puntuale e razionale - ha proseguito il Presidente Ventola -. Diversamente si crea solo disordine del sistema dei servizi, disagio a carico dei cittadini e
contrapposizione inutile e dannosa tra i diversi livelli istituzionali».
Per quanto ci riguarda più direttamente, urge ora che le Province pugliesi incontrino il Governatore Nichi Vendola. Sono numerose
le questioni da chiarire per superare l’impasse creata dalla fase transitoria e di incertezza dell’ultimo periodo - ha concluso Ventola -.
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LUGLIO
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D
ieci postazioni internet per consentire ai cittadini della sono inoltre predisposte per facilitare la fruizione anche da parte
Provincia di Barletta Andria Trani di accedere a tutti i di utenti disabili.
servizi telematici. È il servizio offerto dalla Provincia con l’instalGli Internet Point della Provincia sono a disposizione della
lazione di dieci internet point, dislocati presso le sedi degli Urp ed cittadinanza nei seguenti uffici, dislocati in vari comuni del teraltri uffici provinciali.
ritorio:
«Un ulteriore passo verso una fruizione semplice e diretta dei - Andria - Piazza S. Pio X, 9 - Palazzo della Provincia;
servizi che offriamo, ha commentato il Presidente della Provincia - Andria - Via Spontini - C.P.I.;
di Barletta Andria Trani Francesco Ventola. Diffondere l’innova- - Barletta - Via Pizzetti, 25 - C.P.I.;
zione e incentivare concretamente lo sviluppo del territorio signi- - Bisceglie - Via Pendio Cappuccini, 20 - C.P.I.;
fica anche permettere a tutti gli utenti di usufruire della rete e delle - Canosa di Puglia - Via Venezia, 5;
sue opportunità: è questo l’obiettivo perseguito, realizzato grazie - Margherita di Savoia - Via Duca Degli Abruzzi, 1 - URP presso
al nostro Sistema Informativo Provinciale IBat».
il Municipio;
I dieci Internet Point sono stati pensati per consentire l’accesso - Minervino Murge - Largo De Amicis;
generalizzato ai servizi offerti dalla rete, favorendo soprattutto chi - Spinazzola - Via N. Sauro, 2 - presso il Municipio;
vive una situazione di oggettiva difficoltà nel processo di fami- - Trani - Via Tasselgardo, 3/5 - Sportello URP;
liarizzazione con le tecnologie e consentendo la fruizione sicura - Trinitapoli - Via dei Mulini, 4.
delle molteplici opportunità di lavoro, studio e
utilità offerte dal web.
Secondo una ricerca recentemente pubblicata da numerosi quotidiani, in tutto il mondo,
grazie alla rete, ogni minuto vengono inviate
204 milioni di mail, caricate 20 milioni di immagini ed effettuate 2 milioni di ricerche. Nonostante ciò, soprattutto per le generazioni più
anziane, l’accesso a tale incredibile strumento
di comunicazione risulta ancora spesso diffiLa Provincia di Barletta Andria Trani ha organizzato per venerdì 21 giugno, presso
coltoso. È anche per questo che la Provincia
la sede della Provincia di Trani, in Via De Gemmis 42/44, un convegno sulle opportunità
ha inteso dotare alcuni suoi Urp e sportelli al
del bando “Fondo Microcredito d’Impresa”, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della
pubblico di tali punti di accesso: per essere reRegione Puglia n. 67 del 16 maggio 2013.
almente l’istituzione di ogni singolo utente.
L’Avviso disciplina l’accesso al finanziamento del Fondo da parte di microimprese,
Per garantire la maggiore fruibilità possinormalmente considerate “non bancabili”, in quanto prive delle garanzie necessarie.
bile, sono stati approntati due diversi tipi di
Potranno presentare istanza di finanziamento le microimprese operative (costituite
postazione. Il primo formato da un terminale
da
meno
di cinque anni alla data di presentazione della domanda telematica preliminare)
desktop completo di tastiera, monitor e mouse,
che
intendano
effettuare, impiegando un finanziamento concesso dal Fondo, nuovi invepiù stampante multifunzione. La seconda tipostimenti in una sede operativa in Puglia.
logia di postazione è dotata anche di monitor
L’importo dei finanziamenti varierà da un minimo di 5.000 ad un massimo di 25.000
touch screen, per consentire davvero un acceseuro.
so diretto e intuitivo ai servizi. Le postazioni
Al convegno hanno partecipato gli Assessori provinciali alle Attività Produttive (Antonia Spina) e Politiche del Lavoro (Giovanni Patruno). Relatore dell’evento
è stato Lorenzo Minnielli della Regione Puglia, che ha spiegato in maniera
più dettagliata le procedure di accesso al Fondo Microcredito.
Come annunciato nei giorni scorsi, la Provincia di Barletta - Andria Trani, al fine di agevolare i soggetti interessati, ha attivato, da lunedì 17
giugno e fino al 31 luglio prossimo, uno sportello informativo sul bando
“Fondo Microcredito d’Impresa”, presso la sede della Provincia di Trani, in
Via De Gemmis 42/44.
Lo Sportello sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore
13.00 ed il martedì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore
17.00.
Le relative attività di orientamento saranno curate da Gennaro Bisciotti.
Il servizio di informazione ed assistenza sarà attivo anche presso i Centri
e gli Sportelli per l’Impiego della Provincia.
Accesso ai finanziamenti
di microimprese
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In città
Punti di vista
NOTIZIE IN BREVE
IL CARD. FRANCESCO MONTERISI
INVIATO DEL PAPA
Il Papa ha nominato l’Ecc.mo Card. Francesco Monterisi, arciprete emerito della
Basilica papale di S. Paolo fuori le mura,
suo inviato speciale alla celebrazione conclusiva del VI centenario del ritrovamento
della statua della Madonna della Libera,
che si è tenuta nel Santuario di Cercemaggiore il 2 luglio 2013.
DONAZIONI PRO-AVIS DEI MILITARI DEL “TORINO”
Nella Caserma “R. Stella”, sede dell’82° reggimento fanteria “Torino” numerosi soldati hanno fatto una donazione di sangue per
l’AVIS Barletta. Si sa che il sangue è particolarmente richiesto
durante i mesi estivi, quando aumentano gli incidenti automobilistici.
L’evento è nato dalla collaborazione fra il comandante del reggimento col. Cosimo Principe e la presidente della sezione avisina
locale Rosaria Cuccorese.
L’iniziativa peraltro non è nuova, perché anzi è ripetuta pressocchè annualmente, consolidando, in questo modo, un fecondo rapporto collaborativo con la città. L’82°, sarà bene ricordare, è un
reggimento impegnato su più fronti operativi internazionali (basti
citare l’operazione strade sicure).
Grande soddisfazione è stata espressa dalla presidente della sezione avisina barlettana Rosaria Cuccorese e dal direttore del Dipartimento di medicina trasfusionale di Barletta dott. Francesco
Peres.
PIANTARE ALBERI IN CITTÀ: PROGETTO LIONS
Piantare un milione di alberi in città, questo il progetto elaborato
dal Lions Club Barletta Host, con l’obiettivo di rendere più confortevole l’ambiente cittadino e migliorarne la vivibilità, realizzando
una grande area verde. L’inaugurazione dell’area verde, presso via
Ammiragli Casardi e via Mauro, zona Ipercoop di via Trani. Orgoglioso dell’iniziativa il presidente Salvatore Liddo, nell’illustrarla
ai numerosi presenti alla cerimonia inaugurativa.
RADIOTERAPIA METABOLICA AL “DIMICCOLI”
Inaugurata l’unità operativa di radioterapia metabolica all’Ospedale Dimiccoli di Barletta, un macchinario innovativo ed utilizzato
per la cura del cancro alla tiroide, il secondo sull’intero territorio
regionale, dopo quello che opera però privatamente nella struttura
sanitaria di S. Giovanni Rotondo. Il reparto che ha comportato la
spesa di 500mila euro, contempla la presenza di sei posti letto e
i pazienti dovranno restate in terapia per tre giorni. I primi ricoveri si prevedono ai primi di luglio. Si tratta dell’arricchimento
del polo oncologico di Barletta, che fra non molto si doterà ulteriormente del trasferimento da Trani del reparto di ematologia.
Alla cerimonia inaugurativa, oltre al direttore generale Giovanni
Gorgoni, il presidente della Giunta Regionale Nichi Vendola, l’assessore alla Sanità Elena Gentile.
20 IL FIERAMOSCA
Hanno detto…
UN NUOVO LIBRO DI MONS. LEUZZI
Presentato, presso la sala della comunità di S. Luigi, l’ultimo libro
di S.E. mons. Lorenzo Leuzzi: Dalla fede religiosa alla fede teologale. A presentarlo il prof. Giuseppe Dalla Torre del Tempio di
Sanguinetto, luogotenente generale dell’Ordine nonché Presidente del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano e rettore della
Università Maria Santissima Assunta, in Roma.
È SCOMPARSO ENZO QUARTO
FU CONSALVO DA CORDOVA NEL CERTAME
È scomparso, all’età di 88 anni, Enzo
Quarto, forse più noto, al vasto pubblico dei lettori, col soprannome di
“Mustezz”. È ricordato soprattutto
perché, fin dalle prime edizioni del
Certame Cavalleresco, interpretò la
figura di Consalvo da Cordova o Prospero Colonna; da vero consumato
attore recitava la sua parte, così bene
che pareva se ne immedesimasse nel
ruolo tanto da farlo rivivere nelle sue
vivaci interpretazioni. I suoi funerali
si sono celebrati nella chiesa dell’Immacolata ed è stato ricordato dal nipote Enzo con accenti di viva
commozione.
LA SEZIONE BARLETTANA DELL’UNITALSI
HA RICORDATO MADRE TERESA DI CALCUTTA
Quando si parla di volontariato il metodo più efficace per invitare la gente comune ad avvicinarsi a impegnarsi nel sociale è la
“testimonianza”. Ecco, sabato 22 giugno i giovani dell’Unitalsi
hanno voluto offrire alla città di Barletta una testimonianza presso
il cinema Paolillo mettendo in scena il musical che racconta la vita
di Madre Teresa di Calcutta, la piccola donna dal cuore grande che
aveva come unica missione quella di aiutare coloro che erano in
difficoltà. L’Unitalsi da 110 anni porge la mano proprio agli ultimi
e cerca, con l’aiuto di semplici volontari, di sostenere chi ha più
bisogno, in modo gratuito e disinteressato.
La preparazione di “Madre Teresa il musical” nasce dalla volontà
dei giovani dell’Unitalsi di comunicare proprio quello che è lo spirito dell’associazione, quello che l’associazione gli ha insegnato e
quello che loro possono insegnare agli altri. Nell’era della velocità e dell’impoverimento dei valori questi giovani forniscono uno
spunto di riflessione, comunicano che c’è ancora speranza e voglia
di essere genuini e semplici. E proprio nella semplicità, solo con
l’aiuto della buona volontà circa un anno fa si sono cimentati in
questa piccola avventura, senza l’aiuto di professionisti nel settore
ma mettendo a disposizione il loro tempo libero e i loro talenti.
L’Unitalsi è fiera degli applausi ricevuti in occasione del musical e
i giovani sono orgogliosi di essere riusciti a metterlo in scena, ma
più di tutto sperano di aver piantato un seme nel cuore di coloro
che li hanno apprezzati, sperando di poterli vedere al loro fianco
prestare un aiuto a chi soffre e a chi è in difficoltà. (Cosimo Cilli)
LUGLIO
2013
L’UMILIAZIONE DELLE RISORSE UMANE DEL TERRITORIO
E IL RICORSO A CONSULENTI
FORESTIERI SONO STATI UNA
COSTANTE IN QUESTI ANNI
Cosimo Cannito, candidato sindaco Barletta
L’umiliazione delle risorse umane del territorio e il ricorso a consulenti forestieri sono stati una costante in questi anni, in parte per un
certo provincialismo che portava con sé un complesso d’inferiorità,
un po’ per via di un’abitudine al lobbismo politico culturale. L’unica
vera risorsa, invece, sono le persone, i loro saperi, la loro dedizione,
le ambizioni. Gli artisti, gli uomini e le donne di cultura di Barletta
portano evoluzione e innovazione e sono i nostri migliori ambasciatori e promoter. Non li si può ignorare per anni, in favore di consulenti
forestieri perpetuamente in sella con le loro abituali aziende fornitrici,
le loro abituali relazioni professionali e artistiche, provenienti dalla
loro città se non addirittura dalla propria famiglia. I consulenti che
creano dipendenza e non emancipazione sono pessimi.
Il futuro sindaco si dovrà occupare di risolvere la questione dei debiti
fuori bilancio verso gli operatori di settore, causata da errori amministrativi di cui essi non hanno colpa. Si dovrebbe istituire un Ente
di gestione delle attività dello spettacolo dal vivo e del teatro, che
utilizzasse non solo il Curci, ma tutti gli spazi cittadini.
Con loro assumo l’impegno solenne che tutto cambierà, sia nel caso
in cui io diventi sindaco, attuando il mio programma, sia nel caso
in cui andando all’opposizione svolgeremo finalmente un’adeguata e
sistematica funzione di controllo.
LA POLITICA NON È UNO SCONTRO
TRA GIOVANI E VECCHI …
Antonio Divincenzo, assessore Giunta Cascella
A seguito degli ultimi interventi di numerosi esponenti politici e delle
ultime campagne di comunicazione di centrodestra, ho voluto esternare un piccolo contributo per fare un po’ di chiarezza. Io partirei come
discrimine che la politica non è uno scontro tra giovani e vecchi, ma
RISTORANTE
RICEVIMENTI
CONGRESSI
LUGLIO
2013
tra persone capaci e non capaci; sono apparso a mia insaputa su un
volantino a firma del candidato sindaco Giovanni Alfarano come un
vecchio della politica, probabilmente perché nell’esperienza “Maffei”
ho ricoperto la carica di assessore pur non essendo mai stato consigliere. Oggi in questa tornata elettorale candidandomi nel Partito Democratico con orgoglio e sana passione sostenendo Pasquale Cascella
sindaco, ho ricevuto dai cittadini fiducia per ben 884 volte.
Mi chiedo se i cittadini sostenendomi hanno pensato che sia vecchio?
O invece una persona che con molta umiltà vorrebbe dare un piccolo
contributo alla crescita di questa città?
CON CASCELLA È TEMPO DI GIRARE PAGINA
Ruggiero Crudele, Partito Democratico, Barletta
Pasquale Cascella con il suo “insieme ricominciamo” e le “primarie
delle idee” ha già fornito una prima risposta a quel senso di sfiducia
che attanaglia i tanti cittadini che - nell’ultimo periodo - non hanno
trovato nella politica le giuste risposte che si attendevano e che si
meritavano. Una nuova Barletta, di cui tornare a essere orgogliosi, è
possibile, con la sua guida e un nuovo inizio teso alla esclusiva ricerca
del bene comune e al rimboccarsi le maniche per il solo interesse dei
cittadini, in un contesto in cui gli stessi cittadini si sentano protagonisti, grazie a quegli strumenti che il nostro statuto comunale prevede
e che non hanno ancora trovato applicazione, e che oggi ricevono
ulteriore linfa dagli investimenti europei per la cittadinanza digitale
attiva.
La partecipazione dei cittadini e il consenso che questi potranno dare
al sindaco Cascella, saranno fondamentali per sostenerlo alla guida
non solo della città, ma pure della coalizione, che potrà trovare in
un lui la figura di riferimento e di raccordo di cui si sente estremo
bisogno, per fare della coalizione stessa il motore per il buon governo
superando personalismi e particolarismi, nel segno dell’innovazione
e della politica “alta”.
UNA SCELTA DI IMPEGNO, DISPONIBILITÀ
E CORRESPONSABILITÀ
di Antonio Riglietti, candidato Lista Cascella, Barletta
Quando mi è stato chiesto di candidarmi nella Lista del Sindaco Cascella, ho preso un po’ di tempo e mi sono chiesto perché candidarmi
in queste elezioni. Scaduto il tempo stabilito, mi sono risposto con le
parole del governatore lucano Vito De Filippo che “Ci sono momenti
in cui le testimonianze personali sono importanti quanto la sostanza
delle cose e la potenza di verità che hanno le parole”.
In questo tempo di dilagante illegalità, corruzione e qualunquismo…
Viale R. Elena
(Lit. di Levante)
tel. 0883 347741
IL FIERAMOSCA
21
Punti di vista
in cui molti sono i grilli sparlanti, sono convinto che il primo esempio
da dare è quello di affermare che “la politica è una disponibilità di
servizio agli altri, non bramosia” e, per dirla con Paolo VI, che “la
politica è la più alta forma di carità nei confronti della gente”. Per
questo, per spirito di servizio mi sento chiamato in questo periodo, in
cui le istituzioni hanno un forte bisogno di credibilità, trasparenza, di
responsabilità e corresponsabilità, a contribuire allo sviluppo di una
città ed a una politica rinnovate.
UNA DESTRA IN CRISI
Marcello Veneziani
C’è un discorso generale che riguarda il rigetto della Politica, i votanti
che sono ormai una minoranza, un Paese esasperato che prima ha votato l’antipolitica e ora vota contro l’antipolitica. È una fase radicale.
Dentro questo clima generale c’è il declino della destra. Con la bocciatura di Alemanno il declino della destra ha raggiunto il suo punto
terminale. Ora o si riparte da zero o si deve considerare scomparsa la
presenza organizzata della destra in Italia.
Vedo soprattutto l’inadeguatezza del ceto politico della destra. Questo
va detto senza rancore e acredine. Molte persone si sono trovate in
posti di responsabilità senza averne le qualità. Se avevano un leader
di grande pochezza, bisogna dire che anche i colonnelli che gli erano
attorno erano inadeguati come lui. Poi in questo vuoto c’è stata la
totale acquiescenza della destra rispetto a Berlusconi. Poi una personalità forte come Berlusconi, che non persegue un disegno politico di
destra, ma svolge una leadership personale, non incontrando contrappesi, è chiaro che deborda. Certo dovrebbe considerare che è vero che
solo lui permette al centrodestra di vincere, ma dovrebbe considerare
che attorno a lui ha fatto il deserto. Perché il Pdl senza Berlusconi
non è niente. Non ha un contenuto progettuale che sopravviva al suo
fondatore. Si sfascerà, chi rimarrà prenderà strade diverse. Non vedo
chi possa cercare di fare da sintesi.
PIÙ CHE COME UOMINI E CANDIDATI,
QUI È MANCATA LA DESTRA COME CONTENUTI …
Luigi Curci, militante di destra
Il mio tentativo è quello di capire se è ancora corretto definire la coalizione che ha sostenuto Giovanni Alfarano col nome “centrodestra”
ed il quesito lo voglio porre a tutti coloro che vivono la politica con i
miei stessi sentimenti ed emozioni. Lasciamo perdere simboli, slogan
e nomi di liste che nella politica odierna, purtroppo, lasciano il tempo
che trovano. Parliamo di contenuti, proposte e di scelte politiche. La
destra è stata lasciata orfana, allo sbando. A Barletta come nel resto
d’Italia e i risultati parlano chiaro. Eccetto qualche tentativo, per certi
versi apprezzabile e coraggioso, di rappresentare l’elettorato di destra
nella lista del Pdl o in qualche sua sub lista, per il resto si è registrata
la quasi definitiva rinuncia a rappresentare una comunità politica. Insomma, in una delle campagne elettorali più piatte, silenziose e meno
coinvolgenti mai viste, un po’ figlia del periodo storico che stiamo
vivendo (e i dati dell’astensione ne sono una conferma) non è emerso
un pensiero ed una proposta di destra capace di coinvolgere e scaldare
i cuori di tutti coloro che si sentono politicamente orfani e alla fine la
realtà è che questa partita appena conclusa non era una partita che ci
riguardava.
I GRILLINI E I MOTIVI DI UNA SCONFITTA
Domenico D’Alba, docente in quiescenza, Barletta
Sono un elettore del Movimento 5 Stelle, soddisfatto del lusinghiero risultato delle consultazioni elettorali nazionali ma dispiaciuto di
quello di Barletta: in pochi giorni si è passati da uno straordinario
26% ad un misero 6. Certo, le consultazioni politiche sono diverse da
quelle amministrative, dove giocano un ruolo fondamentale favoritismi e concessioni di diversa natura, ma il divario è abissale. Qualche
22 IL FIERAMOSCA
Chiesa
riflessione serena andrebbe fatta. 1) Si è avvertita una chiusura a riccio
del gruppo di attivisti, ostili in modo preconcetto alla partecipazione,
attiva, della società civile; 2) la selezione delle candidature è stata
molto sommaria e infruttuosa; 3) il programma, velleitario, (come i
programmi di tutti i partiti) perché sganciato dalle risorse finanziarie
ed elaborato, senza un’ampia partecipazione, in gruppi di lavoro privi
di esperienze e conoscenze; 4) l’informazione e la propaganda sono
state lacunose; 5) il candidato sindaco si è categoricamente rifiutato
di sottoporsi alle classiche prove del Movimento, l’autovalutazione
e la “graticola”, che certamente l’avrebbero eliminata, mancando di
autorevolezza, conoscenza della macchina burocratica e preparazione
adeguata. Purtroppo la sconfitta, cocente, è sotto gli occhi di tutti, è
stata persa una grande occasione.
Giunta Cascella: cambio di marcia
che lascia ben sperare
La UAL (Libera Associazione Uniti per l’Affermazione
della Legalità) prende nota con soddisfazione del cambio di
marcia che il neo eletto sindaco, Pasquale Cascella, ha imposto
alla vita amministrativa della nostra città. Nei barlettani è ancora vivo il ricordo del contrastato avvio dell’ amministrazione
Maffei, quando solo per riuscire a convocare la prima riunione
del Consiglio Comunale furono necessari diversi mesi. In considerazione di questo, non si può che essere soddisfatti della
rapidità con cui il nuovo Sindaco ha nominato gli assessori
della sua giunta. E se anche la modalità scelta per selezionare
i nomi ai quali affidare le deleghe mostra una tendenza al decisionismo personale, con l’effetto negativo di aver perso la
possibilità di coinvolgere personalità che ben avrebbero potuto
operare, d’altro canto si è così ottenuto l’importante risultato
di limitare il potere dei partiti. Partiti che a Barletta da troppo
tempo sono espressione di interessi personali spesso in contrasto con il bene pubblico. In ogni caso la UAL è ben conscia
che oggi più che mai il giudizio sull’amministrazione andrà
dato non sulla base dei proclami fatti quanto all’azione concretamente svolta. Nella capacità, in altre parole, di dare risposte
ai problemi della città, soprattutto sui temi sui quali invece il
Commissario Prefettizio aveva preferito sorvolare, come, per
citarne uno caro alla nostra Associazione e, riteniamo, non di
secondaria importanza, cioè l’adesione alla cosiddetta Carta di
Pisa: adesione fondamentale per migliorare l’azione in favore
della legalità. Un’adesione, fra l’altro, già data da numerosi
comuni anche nel nostro territorio, Bari e Giovinazzo, per citarne due di diverso ordine e di differente grandezza.
Nel ribadire al nuovo sindaco il proprio appoggio e la
propria disponibilità a collaborare fattivamente per risolvere i
problemi della nostra città, la UAL vuole anche ricordare che
l’approvazione del nuovo piano commerciale nonché interventi radicali nel campo dell’abusivismo commerciale, della
lotta all’usura ed alla prevenzione della devianza soprattutto
tra i giovani, rappresentano una necessità di primo piano: non
secondaria nemmeno rispetto a temi pure caldi come quelli
del lavoro e della riorganizzazione della vita amministrativa.
Su queste tematiche, come su qualsiasi altra tematica significativa per Barletta, la UAL e i suoi iscritti si impegnano a fornire il loro migliore apporto per far sì che il mandato Cascella
si possa contraddistinguere per risultati raggiunti.
Francesco Filannino
presidente Ual Barletta
LUGLIO
2013
privilegiare logiche finanziarie e nel condizionare le valenze dell’impresa. In questo contesto, l’impresa diventa strumento per realizzare
finanza e non riesce ad esprimere il potenziale di progetto al servizio
dell’uomo, della sua dignità e del suo sviluppo autentico. Ecco manifestarsi il limite dei nostri tempi. Limite che non elimineremo, se non
ci risvegliamo moralmente e non ci riappropriamo dello sviluppo, rifuggendo le tentazioni di ricchezza facile millantate dalle scorciatoie
della finanza. Per affrontare questa tematica, gli imprenditori cattolici
pugliesi si sono incontrati a Lucera per un incontro di approfondimento alla presenza di S.E. mons. Domenico Cornacchia, vescovo di
Lucera, Troia e Ruggiero Cristallo, presidente dell’UCID Regionale.
BARLETTA: MONASTERO SAN RUGGERO
Celebrazioni per il VII centenario della canonizzazione di san Pietro
Celestino Papa promosse dal monastero di San Ruggero.
La Comunità delle Claustrali Benedettine Celestine del Monastero
San Ruggero in Barletta hanno organizzato celebrazioni liturgiche
nella ricorrenza del settimo centenario della canonizzazione del loro
santo fondatore, san Pietro Celestino, eremita e papa, avvenuta in
Avignone il 5 maggio 1313.
La presenza dei seguaci di san Pietro Celestino a Barletta risulta fin
dal XIV sec. con i monaci celestini presso il monastero della Santissima Trinità (Via Manfredi), e, in seguito con la presenza delle
monache celestine nel Monastero della Santissima Annunziata che,
soppresse nel secolo XIX, si unirono alle monache del monastero San
Ruggero. Una comunità di vita contemplativa è per la città di Barletta
e per l’intera Arcidiocesi motivo di santo orgoglio e di riconoscenza,
perché le monache innalzano incessantemente la loro preghiera a favore della Chiesa e dell’umanità intera.
INCONTRO SU “GUARDARE IL CREATO E SERVIRE
L’UOMO” CON PADRE SAVERIO PAOLILLO
Il Centro Missionario Diocesano “Padre Raffaele Di Bari, Loribamoi”,
luogo e strumento dell’animazione missionaria nel territorio, quindi “tavolo di comunione” in cui ogni realtà operante sul versante missionario
confluisce, ha organizzato un incontro su: “GUARDARE AL CREATO
E SERVIRE L’UOMO” presso la Parrocchia del SS.mo Crocifisso di
Barletta. “Un’occasione - secondo Don Rino Caporusso, direttore del
Centro Diocesano Missionario - al termine di questo anno scolastico
e pastorale, di confronto, di crescita e di comune incontro cogliendo
l’opportunità della presenza in Italia tra noi, di Padre Saverio Paolillo,
comboniano, missionario in Brasile, sempre in prima linea per il suo
impegno nella difesa e promozione dei diritti umani”.
CIRCOLO MCL DON LUIGI STURZO:
GIOVANI, LA SPERANZA DEL FUTURO
Il Circolo “don Luigi Sturzo” ha promosso un incontro con padre
Michelangelo Lattanzio sul tema “Giovani, la speranza del futuro”.
La relazione è stata preceduta da una celebrazione eucaristica in memoria di Ettore Bergamaschi, a tre mesi dalla sua scomparsa. Hanno
introdotto il dotto conferenziere il presidente dell’arciconfraternita
“Real Monte di Pietà” e il presidente del circolo MCL “don Luigi
Sturzo” Nardo Binetti.
INCONTRO A LUCERA DEGLI IMPRENDITORI
E DIRIGENTI CATTOLICI PUGLIESI (UCID)
Sin dal 2009, l’Enciclica Caritas in Veritate di Benedetto XVI, legittima l’impresa come soggetto della collettività capace di essere protagonista non solo nel fare sviluppo ma anche di costruire il Bene Comune. A questo importante riconoscimento, da parte della massima
autorità religiosa, che vuole superare la visione riduttiva, che talvolta
ha prevalso, della figura dell’imprenditore motivato esclusivamente
dall’interesse all’arricchimento personale, si contrappone una realtà
istituzionale che si presenta con un sistema monetario ingabbiato nel
LUGLIO
2013
SINODO DIOCESANO,
CONFRONTO COL MONDO DELLA COMUNICAZIONE
Nel quadro delle iniziative del Sinodo diocesano promosse da S. E.
mons. Giovan Battista Pichierri, interessante incontro presso il salone
dei Padri Barnabiti (Trani) con i giornalisti e in generale con gli operatori della comunicazione della Diocesi Trani, Barletta, Bisceglie.
Con Sua Eccellenza l’arcivescovo, erano presenti mons. Domenico
Marrone direttore dell’Istituto di Scienze Religiose e il prof. Riccardo
Losappio responsabile dell’Ufficio Comunicazioni della Diocesi.
L’auspicio di mons. Pichierri è che la comunicazione in ambito diocesano possa crescere, per vincere quell’apatia che spesso prende i fedeli, anche a causa del difficile momento congiunturale attraversato.
Questa iniziativa sinodale, ha precisato il prof. Losappio, rientra nella
strategia della comunicazione dedicata alla fase dell’ascolto.
PREMIATI GLI ARTICOLI DI “IN COMUNIONE”
UN GRAZIE ANCHE ALL’EDITRICE ROTAS
Carissimi,
Vi porgo con gioia il volume “Firmo dunque dono”, a
cura del Servizio per la promozione del sostegno economico della Chiesa Cattolica in collaborazione con la FISC
(Federazione Italiana Settimanali Cattolici).
In esso, nelle pagine di seguito indicate, sono pubblicati gli articoli più rappresentativi apparsi su “In Comunione” relativi alle opere realizzate in diocesi con i fondi
dell’ottoxmille, che vi riguardano e che vi richiamano. Si
tratta di articoli anche premiati: premiati gli autori di essi
(Sabina Leonetti, Maria Terlizzi); premiato “In Comunione”; premiati in un certo
senso anche voi, protagonisti delle opere in essi
narrate.
La presenza della diocesi in queste pagine ci
sprona a continuare in
questo lavoro, nonostante alcune difficoltà. E vi
ringrazio per la disponibilità offerta a suo tempo
allorquando si dovevano
comporre i pezzi pubblicati dapprima su “In Comunione” e poi in questo
volume.
Un
grazie
anche
all’Editrice Rotas per la
preziosa e qualificata collaborazione e che ha saputo bene esprimere graficamente
gli articoli.
Questo lavoro di narrazione di quanto si opera e si costruisce in diocesi vuole continuare.
diac. Riccardo Losappio
IL FIERAMOSCA
23
24 IL FIERAMOSCA
LUGLIO
2013
LUGLIO
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IL FIERAMOSCA
25
Anniversario
PEDICO
Nicola Tarantino, cent’anni dalla nascita
Un esculapio nostalgico dell’arcadia
di Renato Russo
C
Via F. d’Aragona, 46 - angolo Via S. Antonio
Barletta
ento anni fa, il 29 giugno del
1913, nasceva a Barletta Nicola
Tarantino, da Michele e Anna Giannone,
primogenito di quattro figli maschi: dopo
Nicola, Luigi, Mario e Giuseppe. Il dott.
Nicola Tarantino, medico come suo padre,
ha lasciato di sé un ricordo incancellabile
specialmente in quanti ebbero il piacere di
conoscerlo e di frequentarlo perché, oltre a
svolgere il suo lavoro con grande competenza professionale, era anche un amabile
conversatore, un appassionato cultore di
storia patria, un dilettante eppure esperto archeologo, un profondo conoscitore di
opere classiche nonché studioso del dialetto barlettano e delle nostre tradizioni. Una
passione per la conoscenza della nostra storia ch’egli coltivò fin dai suoi primi studi
presso il Liceo - Ginnasio “Bonello”, oggi
“Casardi”, dove si distinse negli studi classici, anche perché ebbe degli eccellenti docenti, come mons. Domenico Dell’Aquila,
Gino Morrone, Michele Mascolo (“Masculicchio”), Vincenzo Chiummo.
Dopo la maturità, conseguita nel 1932,
forse avrebbe preferito iscriversi ad una
facoltà umanistica, a lettere classiche, per
esempio, ma prevalse la logica della tradizione familiare così si iscrisse alla facoltà
di medicina presso l’Università di Milano
dove si laureò nei sei anni accademici, dopo
di che fece il tirocinio presso l’Università
di Perugia.
Nel 1939, richiamato alle armi, frequentò il Corso Allievi Ufficiali presso la
Scuola di Sanità di Firenze dove conseguì
la nomina a Sottotenente di complemento.
Ma la guerra era alle porte. Scoppiò infatti
il 2 settembre 1939 e l’Italia vi entrò il 10
giugno del 1940. Dieci giorni dopo Nicola sposava Dora Borraccino. La loro vita
fu naturalmente condizionata dagli eventi
bellici; frattanto, un anno dopo, nasceva la
primogenita Anna Maria.
Il giorno dell’armistizio era nel Salento
dove partecipò della esultanza generale fra
i militari nel festeggiare quella che si credeva fosse la data della fine della guerra. Ma
era illusorio. Poco dopo infatti passarono
da quelle parti Badoglio e il suo ministero
in fuga, che avevano in animo di abbanLUGLIO
2013
donare l’antico alleato
per schierarsi col nuovo, di cui si attendeva
lo sbarco liberatorio
sulle nostre coste da
un momento all’altro.
A sud erano le residue
truppe di un esercito
allo sbando e furono
le uniche ad aggregarsi agli alleati, come
cobelligeranti
nelle
operazioni militari che
avrebbero portato alla
liberazione dell’Italia
dai Tedeschi.
Nel 1946, alla fine
del Conflitto, dopo il referendum istituzionale e la proclamazione della Repubblica,
Nicola ritornò a Barletta, così poté finalmente iniziare a esercitare la professione
medica.
Nel 1948 nacque Michele (oggi magistrato); erano i tempi difficili in cui i clienti
arrivavano attraverso le “Mutue”, ma non
tardò a farsi presto una cospicua clientela,
sia per le sue conoscenze scientifiche sulle
quali non smetterà mai di aggiornarsi, e sia
per la sua umanità, sapendosi immedesimare nelle sofferenze altrui.
Ma l’antico amore per gli studi classici
non era svanito e così i momenti liberi li
dedicava a leggere, scrivere, partecipare a
convegni, andare sui luoghi della storia per
conoscerli, talvolta per descriverli.
Nel 1976 fu tra i promotori dell’Archeoclub “Federico II”, fondato da Giuseppe
Savasta e con i soci Enrico Braccioforte,
Giuseppe Doronzo, Gero Moschese, Tonino Ruggiero. Organizzavano convegni, incontri e gite, specialmente sui luoghi delle
nostre più remote aree archeologiche (come
Canne, Canosa, il Gargano).
Fin dall’uscita del primo numero (maggio 1982) collaborò con la redazione di
“Tentativo” stampato a cura dei giovani
della parrocchia di Sant’Agostino, con due
rubriche, U ssale di viecchie e L’angolo
della poesia. Era appassionato cultore della
storia, specialmente di quella classica, non
solo la nostra, anche quella antica greco-
romana. Racconta Domenico
Cassano, allora titolare della
libreria “Dicandia”, in corso
Garibaldi, che sistematicamente gli metteva da parte le novità
librarie di genere classico sul
territorio, perché puntualmente
le acquistava quando passava
per ritirare il quotidiano.
Spesso si recava sui posti
dei suoi studi, come quando
si inerpicava sulle balze del
Gargano dove faceva lunghe e
fruttuose passeggiate o in pianura sul greto dell’Ofanto alla
ricerca di antiche testimonianze.
Quando poi le forze cominciarono ad
abbandonarlo, si dedicò allo studio del linguaggio, alla ricerca e alla interpretazione
del significato delle parole, a cominciare
dalle nostre, cioè dal nostro dialetto. Diede
così alle stampe, nel luglio del 1985, Lessico del dialetto barlettano, nella collana
Ricerche della Biblioteca Comunale “S.
Loffredo”, un’opera che colmava un vuoto, con disegni firmati dal noto pittore Bebé
Chiumeo e in appendice una bibliografia
del prof. Ruggiero Mascolo.
Insoddisfatto del lavoro, dette mano ad
una seconda edizione più approfondita e arricchita da alcuni splendidi disegni del padre
Michele, di cui non fece in tempo a vedere
la pubblicazione perché un male inesorabile
se lo portò via 1’8 marzo del 1988. A curare
la stampa sarebbe stato il figlio Michele, tre
anni dopo, sotto il titolo Dizionario del dialetto barlettano, edito dalla Rotas, ancora
oggi richiestissimo.
Il suo più grande rimpianto, quello di
non aver fatto in tempo a pubblicare un’antologia di poesie, Canzoniere 1944-1987,
centotrenta poesie in lingua e in vernacolo, una lirica classica la sua, ariosa ed elegante al tempo stesso, densa di contenuti
com’era la sua intensa quotidianità, senza
mai cedere alla tentazione di una banalizzata versificazione. Il centenario della nascita
che celebriamo in questi giorni, potrebbe
offrirci l’occasione per una sia pur tardiva
pubblicazione.
IL FIERAMOSCA
27
Concorso
Musica
MANGEN MANGEN V’N … A POISE
ASSOCIAZIONE ARTISTICO-CULTURALE ATHENAEUM
Corso Garibaldi, 180 - Tel. 0883.534389 - Barletta
UNA NOTTE HO
SOGNATO CHE PARLAVI
14a STAGIONE ARTISTICA
SETTEMBRE-DICEMBRE 2013
Così ho imparato a fare il padre
di mio figlio autistico
Domenica 15 settembre, Duo violino-pianoforte
Antonella CAVALLO - Giacomo GRASSI
di Gianluca Nicoletti
Domenica 22 settembre
Incontro con il compositore Salvatore FREGA
Milella editore
pp. 186 - i 16,50
Queste pagine narrano la storia quotidianamente e banalmente vera di Tommy, un simpatico e riccioluto adolescente autistico. E del suo straordinario rapporto con il padre, Gianluca Nicoletti.
Di un bambino che a tre anni era tanto buono e silenzioso - forse
persino troppo - e di suo padre che, quando un neuropsichiatra sentenziò: “Suo figlio è attratto più dagli oggetti che dalle persone”,
non trovò tutto ciò affatto strano. (In fondo, era stato così anche per
lui: aveva cominciato a parlare tardissimo e ora si guadagnava da
vivere proprio parlando; quindi, prima o poi, pure Tommy avrebbe
iniziato a farsi sentire). In seguito, con l’arrivo dell’adolescenza, le
cose in famiglia improvvisamente cambiarono: quel bambino taciturno diventa un gigante con i peli, forzuto, talvolta aggressivo,
spesso incontrollabile, e Gianluca, chiamato in causa dalla moglie
sconfortata, si scopre - suo malgrado - un genitore felicemente indispensabile…
D
omenica 23 giugno, presso l’azienda agricola “l’Altragricoltura” promosso dai fratelli Sabino e Francesco Piazzolla, si è svolto il concorso “mangen mangen v’n … a poise”, per
la divulgazione del vernacolo barlettano.
Vincitori del concorso, sono risultati gli alunni della classe IV
D del 5° Circolo Didattico “G. Modugno” (insegnante Maria Angela Falanga, dirigente Eleonora Iuliano) coi quali ha collaborato
nonna Rosa Crudele.
Ed ecco il testo della poesia vincitrice “I vèrche so’ trasùte”
(cioè le barche sono rientrate):
Domenica 29 settembre, Duo clarinetto-pianoforte
Guido ARBONELLI - Giovanni SORANA
Domenica 13 ottobre, Duo pianistico
Cristina CAVALLI - Stefano PAONE
Domenica 20 ottobre, Duo soprano-pianoforte
Gabriella DE NARDO - Luca DONATI
“Fuscíte, fuscíte! So árruàte i vérche di pisce”
gri’d’n’ i femene sope è mure.
I memme e i figghie s’énna spiccé
e énna fé subbete da mangiá:
a sare, nzàtte o Cambanale
s’enna vénne i pìsci, ca ognoune enna scì accattè.
Domenica 27 ottobre, Duo mezzosoprano-pianoforte
Antonella PISCITELLI - Maria MUSTI
Domenica 10 novembre, Duo baritono-pianoforte
Gianluca ALFANO - Luca DONATI
Sabato 16 novembre, Trio Calliope
Gian Marco SOLAROLO - oboe; Alfredo PEDRETTI - corno;
Cristina MONTI - pianoforte
IL MALE CHE SI DEVE
RACCONTARE
Domenica 24 novembre, Duo baritono-pianoforte
Giorgio SCHIPA - Francesca MUSTI
Per cancellare la
violenza domestica
Domenica 1 dicembre, Duo pianistico
Adolfo CAPITELLI - Andrea CALVANI
di Simonetta Agnello Hornby
con Marina Calloni
Domenica 15 dicembre, Duo pianistico
Maria e Francesca MUSTI
Perché nasce la nostra poesia
“Ind e’ piette, josce stann i cichele,
i zanghétte, i maccaron”
stann a lúcchele i uagnone
“Stann pur i gruonghele e l’anghiúne
e i cicinid ch’ mangiá cu’ pane, crut.
“Spiccemece! Appecciame i carvune
m’arràste i sparrone”.
Ce addore iind e stratele da Marnarie.
Ce addor sope a Senda Mareie.
La scelta del tema nasce dalla esigenza di salvaguardare e di
trasmettere a noi, nuove generazioni, le tradizioni, le culture molto
antiche e di valutarne anche le mutate realtà della nostra città.
Tradizioni, ricordi e sentimenti che non possono meglio esprimersi se non attraverso la poesia in Vernacolo. Il dialetto infatti ci
riporta alle radici più antiche, permettendoci di conoscere l’identità, personale e sociale.
Profonde sensazioni ed emozioni sono state suscitate in noi
dall’ascolto di testimonianze dirette, perché vissute. Nonna Rosa,
ci ha catturato con i suoi racconti accompagnandoci per le stradine
della Marineria, facendoci rivivere quella che è stata la sua fanciullezza. Inoltre ci ha guidato nella consultazione di fonti scritte.
Il concorso prevede anche la ricerca di un antico vocabolo particolarmente significativo.
La scelta è caduta su “varrone”, che indica un errore irreparabile, da Gaio Terenzio Varrone, console romano che a Canne, nella
famosa battaglia, nel 216 a. C., contribuì alla disfatta dell’esercito
romano.
La serata presso l’azienda agricola l’Altragricoltura è stata allietata da una serie di perfomances dei ragazzi e dall’intervento dei
due fratelli Piazzolla - Sabino e Francesco - e delle docenti Rosa
Crudele e Maria Angela Falanga.
Quanne ci piènze! Ci beddi pìsci, frische, frische.
Iére criaturièdde e m’arrecurd di rinnned.
Ci vedé chiù iosce?
Paré a vedé ca sond fusciut do iinde ou mare.
Ca forz! E cusse iè mere?
Chiine di sckùme e de velêne!
pp. 192 - i 9,00
28 IL FIERAMOSCA
Il gruppo degli alunni della “Modugno” che ha vinto il concorso di
poesia
Quase, quase, pur a Madonn
ascénne da’ l’Altar
prcé nu’ sparrone se vulé spulpá
e nu’ bucchiére di vin se vulé fe.
Feltrinelli
Questo piccolo libro ha lo specifico obiettivo di creare una Edv italiana per applicarne il metodo nel nostro paese.
Simonetta Agnello Hornby ha scritto racconti che, attraverso vicende affioranti dalla sua memoria e ancor più attraverso casi affrontati
in veste di avvocato, danno una vividissima e articolata rappresentazione del segreto che a volte si nasconde dentro le pareti domestiche. Con la sapienza narrativa che le è propria, evoca l’esibizione
del teatro della violenza in Sicilia, i silenzi comprati da un marito
abusante, il dolore dei figli abusati, la complicità fra vittima e carnefice.
Il male che si deve raccontare è insieme un atto di denuncia - il
male che si deve strappare al silenzio - e uno strumento a disposizione delle associazioni che, anche in Italia, lottano da tempo contro
questa violenza, offrendo aiuto, mezzi e protezione alle vittime.
Gli alunni della “Modugno” vincitori del Concorso organizzato dall’Altragricoltura
E u velêne chiù grousse vù sapè c’iè?
Si tou, so iìe, sime nou,
ca’ vulème accìte u pesce prime ca’ nasce.
Allore, allassàme a cove iinde au mare
e non ca’ tràme tutt fore:
i pisce e ll’ove.
Gli alunni
Orario: porta 18.30; inizio 19.00 - Ingresso e 10,00 - Ridotto e 5,00.
È in corso la campagna abbonamenti, per informazioni telefonare allo
0883 348748 o rivolgersi presso la sede dell’Associazione in Corso
Cavour, 32 a Barletta. www.associazioneathenaeum.it
Gli spettacoli si terranno presso la Sala Athenaeum, via Madonna degli
Angeli, 29 - Barletta.
LUGLIO
2013
Francesca Corvasce, Savino Delcuratolo,
Cosma Damiano Digioia,
Giusy Lanciano, Francesco Paolo Milzini
in collaborazione con i compagni della classe 4a D
ed il contributo della nonna insegnante Rosa Crudele
LUGLIO
2013
IL FIERAMOSCA
29
Vetrina Rotas
Vetrina Rotas
S.E. mons. Giovan Battista Pichieri presenta un libro di don Mimmo Marrone
“DALLA CHIESA VECCHIA ALLA CHIESA GRANDE”
la storia della Chiesa madre di San Ferdinando di Puglia
Eventi storia di un manager
culturale da Arbore a Zichichi
Premessa del suo autore, Marco Grassi
L
a celebrazione del
50° anniversario
dell’apertura della nuova Chiesa parrocchiale di
San Ferdinando Re dell’omonima Città (27 gennaio
1963) fu annunciata dal
mio venerato predecessore, mons. Reginaldo Addazi, con una notifica che
conteneva questa espressione: “Il nostro cuore,
che fin dagli inizi del nostro episcopato ha seguito
spesso con trepidazione
il grave problema della
costruzione della nuova
Chiesa parrocchiale in sostituzione di quella che fu demolita, esulta ed innalza un inno di ringraziamento a
Dio, datore di ogni bene”.
E il Parroco del tempo, don Peppino Gallo, nel manifesto di annuncio dell’evento, così si esprimeva: “Questa è
una data memoranda per la storia del nostro paese. Quanti hanno sospirato questo giorno e l’hanno veduto!”.
Ora, il nostro carissimo Parroco, mons. Domenico
Marrone, figlio della terra di San Ferdinando di Puglia,
cultore di Teologia e di Storia Patria, appassionata guida
del popolo a lui affidato, alla pari di mons. Peppino Gallo, molto lodevolmente non si è lasciato sfuggire la celebrazione di questo cinquantenario; tale evento richiama
al nostro diletto popolo di San Ferdinando le radici di
una storia di fede comunitaria, coltivata dai pastori e dai
30 IL FIERAMOSCA
parroci che si sono succeduti e che si sono donati con
intelletto d’amore per la gloria di Dio e la salvezza delle
anime, facendo “chiarezza” sulla complessa vicenda della ricostruzione della Chiesa grande della Città.
Non conoscevo le vicende della ricostruzione della
Chiesa madre di San Ferdinando di Puglia. Ora comprendo perché il Tempio parrocchiale si presenta nella
forma di una struttura moderna, così come si legge a pagina 133 dello scritto dell’architetto Marino Lo popolo,
suo ideatore e direttore dei lavori.
Lasciando al lettore ogni giusta e appropriata considerazione, formulo l’auspicio che la comunità cristiana di
San Ferdinando di Puglia continui a coltivare la sua unità e comunione ecclesiale nelle singole parrocchie della
Città ed in modo particolare sappia ritrovarsi, in unità
di fede e di comunione di carità, nella “Chiesa grande”,
specie quando celebra i sacri riti della Settimana Santa e
la festa patronale di San Ferdinando Re, come anche in
questa fausta ricorrenza della ricostruzione del Tempio
maggiore o Chiesa Madre, nell’anno della fede e nella prima fase del Sinodo diocesano.
Il primo Sinodo diocesano, che ha inteso richiamare
tutte le 66 parrocchie dell’Arcidiocesi ad un cammino
unitario di Chiesa, mistero di comunione e di missione
nella realtà del nostro tempo, così bisognevole di riscatto dall’individualismo, dal relativismo, dall’indifferenza
religiosa, trovi nella Chieda locale di San Ferdinando di
Puglia quella porzione di “gregge” affidata alle cure pastorali dell’Arcivescovo e dei parroci e sacerdoti, docile
all’azione di Gesù Cristo, unico “Pastore” che ci conduce
nella realtà del regno di Dio, terrestre e celeste.
Con affetto e ammirazione benedico.
LUGLIO
2013
M
arco Grassi ha scritto un libro autobiografico (editrice
Rotas) che ha già avuto tre importanti presentazioni: a
Torino al Salone Internazionale del libro, ad Andria in occasione
della manifestazione Andrisani & Friends e a Capri per il Festival
Internazionale del cinema.
Il libro, edito dalla Rotas e presentato da Gianni Ippoliti, sarà
presentato anche alla mostra Polignano libro e a Bisceglie in occasione della settimana dedicata ai libri del borgo antico. Dell’autore trascriviamo la gradevole premessa introduttiva. Organizzare
eventi il lavoro più bello del mondo.
Vivere in modo creativo significa rendersi conto del fatto che
ogni cosa che facciamo, aumenta il senso di essere vivi, di essere
noi stessi, insostituibili e unici. Creare significa generare emozioni, stupire, stimolare, attrarre, fantasticare, incuriosire, giocare,
divertire, come quando si organizza una festa di compleanno, una
serata tra amici, o una romantica cena a lume di candela a bordo
piscina.
Organizzare eventi, piccoli o grandi che siano, significa esternare lo spirito creativo che alberga in ognuno di noi; è rendere
palesi le proprie fantasticherie, concretizzare una metarealtà fatta
di luci e armonie. È vivere un sogno, una dimensione parallela.
In vent’anni di attività manageriale sento di poter affermare
con certezza che è la passione a muovere la “macchina”: se manca, difficilmente il “motore” si accende, il pubblico si emoziona,
applaude e ritorna.
Chi crea eventi non dovrebbe mai limitarsi a produrre o distribuire spettacoli, fossilizzandosi in un’operazione di marketing.
In questo caso ci si troverà di fronte a degli ottimi organizzatori,
discreti gestori o mediocri venditori, ma non a dei “generatori di
emozioni”. Raramente mi è capitato di “comprare” uno spettacolo, cioè acquistare una o più date di un concerto di una rappresentazione teatrale. Piegarsi al buying to sell (comprare per vendere) è tanto facile quanto rischioso, si finisce per mercanteggiare,
“sbigliettare”, con l’unico e svilente scopo di guadagnarci qualche
soldo.
Il messaggio di questo mio scritto è agli antipodi: entusiasmo,
capacità di iniziativa, fantasia e passione! Questo - e solamente
questo - è il percorso da seguire per avere successo.
Io per primo, ignaro di ciò che mi aspettasse, ho iniziato a
camminare a piccoli passi nell’impervio sentiero degli eventi, fin
da quando, ancora ragazzino, provavo a cimentarmi con la musica, il canto, e la chitarra, ma, disilluso, finivo sempre per essere
relegato dietro la consolle a infilare dischi. La mia adolescenza
fu indimenticabile: in città ero uno dei pochi ad avere gli LP che
cavalcavano le classifiche degli anni Ottanta. Ero un dj a tempo
pieno (ben inteso, non beccavo una lira) e per pagarmi il vinile, mi
improvvisavo arbitro nelle partite di calcio aziendali, non uscendo
dagli incontri sempre incolume …
LUGLIO
2013
Il passaggio da
un jingle all’altro mi
emozionava, e dava
la carica pure agli
invitati che “ululavano” già ascoltando i
primi accordi dei brani preferiti. Non c’era
il web, i telefonini, l’era digitale; non si parlava di globalizzazione
e di spread, ma si viveva nella semplicità di serate afose passate in
comitiva, bruciandosi le dita con la mozzarella calda che filava dai
panzerotti presi in una pizzeria del quartiere.
Studiare non mi piaceva un granché, sempre in fondo alla fila,
all’ultimo banco. Gli ultimi dieci minuti dell’ora di informatica
li passavo sistematicamente a inventarmi la locandina della festa: la stampavo e fotocopiavo una decina di pezzi da appiccicare
a scopo propagandistico sugli alberi, sui muri della ferrovia, nei
corridoi della parrocchia o della palestra.
Una cosa però la sapevo: adoravo le masse, le folle, la gente.
Stare in mezzo alle persone, scambiare opinioni, vivermi la strada,
unica mia maestra di vita.
Poi arrivò il Duemila, un anno illuminante: scoprii il fantastico mondo della comunicazione e degli eventi. Cominciai a organizzare le cosiddette manifestazioni culturali (mostre, spettacoli,
incontri, sagre e rievocazioni storiche).
Fu in una di quelle occasioni che conobbi un noto giornalista
Rai, uno di quelli che contano, che leggeva l’edizione della sera, la
più ambita, la più seguita. Quasi inconsapevolmente mi mise fra le
mani un “giocattolo” di grande attrattiva, ma che poteva diventare
pericoloso se fosse caduto dal balcone del quartiere Monticelli di
Andria, dove vivevo con mamma Margherita. Era giunta la grande
occasione della vita, quella che ognuno di noi agogna, il “colpaccio” che avrebbe potuto ribaltare le sorti del mio futuro: diventare
un manager culturale.
Oggi mi ritrovo a essere un “casino che cammina”, come dice
mia moglie Maria Grazia, diviso tra lavoro, famiglia, università e
… grandi eventi.
Come l’accanimento di un tifoso nel seguire la propria squadra
in trasferta, come la tachicardia di un fan all’inizio di un concerto
musicale, come la soddisfazione di un cacciatore che si apposta
e dopo ore esibisce la sua preda, con lo stesso impeto mi muovo
tra la gente, in un’atmosfera quasi surreale, che addobba le città
di manifesti, riempie le pagine di cultura e spettacolo dei giornali,
catalizza il web, fa pullulare di gente i metrò, i ristoranti e le stanze di alberghi, unisce centinaia o migliaia di persone accomunate
dallo stesso intento: ascoltare, ammirare, sognare, gioire.
Tutto ciò non è magico?
IL FIERAMOSCA
31
Vetrina Rotas
ITALO CALVINO
la città e la rivoluzione
dello spazio interiore
di Alberto Asor Rosa
I
l libro di Giuseppe Lagrasta, edito dalla Rotas, su Italo
Calvino segue alcuni percorsi di ricerca, che da un certo
momento in poi s’intrecciano fittamente fra loro e alla fine ne
costituiscono uno solo: i temi delle città e delle loro esplorazioni,
costruzioni e ricostruzioni; l’andamento apparentemente ondivago ma alla fine precisissimo e quasi assoluto dell’approfondimento dell’interiorità, che fa da riscontro al mondo materiale,
fisico, che ci circonda; l’uso del viaggio come sperimentazione
del mondo ma al tempo stesso, a un certo punto, come conclusivo ritrovamento di se stesso; la scoperta dell’America, paese del
mito materiale, fisico, che ci circonda; la scoperta dell’America,
paese del mito e della fantasia, che però anch’essa funziona da
prodromo e condizione d’una riscoperta dell’Italia, nel Sud (in
questo caso però più per Lagrasta che per Calvino), tappa ultima
di questa lunga e intelligente analisi, che dalla critica letteraria
intesa in senso stretto spazia su di un intero universo di sentimenti e di idee.
Però, come dicevo all’inizio, queste diverse tracce si fondono
a un certo punto in una sorta di flusso della coscienza, cui tutto
tende e a cui tutto risale. Forse la chiave di questa singolare disposizione interpretativa va cercata nell’elenco di nomi e di titoli che Lagrasta enuncia in esordio, prima ancora di affrontare
l’analisi vera e propria: il Montale di Ossi di seppia; il Saba del
Canzoniere; il Nievo delle Confessioni di un italiano; lo Svevo
della Coscienza; il Gadda della Cognizione del dolore; il Morselli
di Dissipatio HG; Il Pavese della Casa in collina; il Vittorini di
Conversazione in Sicilia; il Landolfi di Racconto d’autunno; e
appunto, il Calvino delle Città Invisibili e Palomar.
Più avanti altri nomi si aggiungono a questo già cospicuo
elenco, peraltro finora tutto in italiano: ad esempio, Franz Kafka
e, molto giustamente, Albert Camus e Samuel Beckett. Cos’hanno
in comune questi autori e queste
opere? Hanno in comune quella
che Lagrasta chiama molto appropriatamente la ricerca della “libertà interiore”. Ossia, quella disposizione dello spirito che consente,
anzi obbliga a non restare al quia e
a inoltrarsi invece senza posa nei
territori dove la luce della conoscenza fino a quel momento non è
arrivata o è arrivata poco o in maniera distorta. Questo sforzo a collocare Calvino (s’intende, come
si accennava sopra, soprattutto il
Calvino delle Città Invisibili e di
Palomar) nel novero dei grandi “sperimentalismi” europei ottonovecenteschi (ma soprattutto, com’è ovvio, novecenteschi), è
assolutamente originale e si presta a una quantità di riflessioni e
di ulteriori sviluppi critici positivi. Ad esempio, nel merito della
ricerca linguistica e stilistica calviniana, un tema che, nonostante le innumerevoli ricerche, è rimasto finora meno esplorato di
altri. L’obiettivo in Calvino dominante della precisione e della
inequivocabilità sembrerebbe caricarsi, alla luce delle riflessioni
di Giuseppe Lagrasta, di un carattere più problematico e meno
indiscusso di quanto finora non si sia sostenuto. E ciò per merito
delle tesi messe in campo dall’autore di questo libro.
Potrebbe essere l’argomento del suo prossimo.
A un certo punto della sua vita l’autore di questo libro, dopo
aver pubblicato una serie di studi critici su Italo Calvino, decide di raccogliere questi due saggi, perché rappresentano,
criticamente, uno svolgersi sistemico dell’indagine testuale in
relazione all’evolversi dell’ampliamento del suo orizzonte di
esplorazione critica.
La città e la continua ricerca degli spazi dove poter abitare, in
modo rivoluzionario, la conquista della libertà interiore quale
opportunità per la crescita della persona sono due aspetti che
l’autore affronta; puntando l’attenzione sul grado zero della
scrittura calviniana che si evolve tra una ricerca di speculare alterità autoriale (la zona opaca che si libera in luce della
conoscenza, mediante la sua dissolvenza autobiografica) e il
consolidamento di magiche alchimie fatte di trame e di strutture narrative con continui cambi di rotta.
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IL FIERAMOSCA
33
Scuola
La “Musti-Dimiccoli”:
una scuola di artisti, scrittori e musicisti
G
li alunni dell’Istituto Comprensivo “Musti-Dimiccoli” quest’anno hanno
partecipato a due interessanti concorsi.
Il primo è stato “La cartolina d’oro”, tenutosi nel mese di febbraio, per il quale
gli alunni dovevano rappresentare in un disegno formato cartolina i valori che animarono i cavalieri della Disfida. I nostri ragazzi della III B: Francesco Capacchione,
Francesco Diella, Luigi Corvasce sono risultati meritevoli di menzione speciale.
Il secondo concorso “Dalla penna … al sogno”, ideato e promosso proprio dalla
nostra istituzione scolastica e dalla nostra Dirigente, dott.ssa Maria Angela Petroni
in collaborazione con la testata giornalistica on-line Kaleidoweb, richiedeva di realizzare scritti di vario genere (fiaba, racconto, redazionale giornalistico, filastrocca,
poesia) ovvero disegni per esprimere i propri sogni sul futuro.
In questo concorso, nella sezione dedicata alla scuola primaria di secondo grado, è stato premiato il disegno proprio di una ragazza della I B della nostra scuola,
l’alunna Annalisa Napoletano; mentre le alunne della II B: Angela Pastore, Federica
Scommegna, Maria Valerio, Isabella Prezioso hanno ricevuto la menzione speciale
per il redazionale giornalistico classificandosi al secondo posto.
Certo i nostri piccoli artisti sono fortunati perché hanno un’ottima guida nell’insegnante di Arte e Immagine, la prof.ssa Pasqua Caringella, capace di riconoscere il
talento dei ragazzi e di saperlo valorizzare attraverso l’insegnamento di “modi alti”
di disegnare, di dipingere.
Ho inteso scrivere il presente articolo anzitutto per gratificare i nostri ragazzi
che con impegno si sono cimentati nella partecipazione a questi concorsi ed anche
per affermare con forza che la nostra scuola dopo alcune difficoltà vissute negli anni
passati è oggi in completa rinascita.
Noi la nostra “crisi” l’abbiamo superata! Come? Con tanta voglia di lavorare,
di fare cose belle per i nostri ragazzi … Anche in periferia si possono avere grandi
sogni e vivere esperienze speciali.
Non dimentichiamo infatti che essendo la nostra una scuola a sperimentazione
musicale molti ragazzi hanno la possibilità di imparare a suonare uno strumento musicale a loro scelta ed ogni volta che l’orchestra della “Musti - Dimiccoli” organizza
un concerto il successo di pubblico è sempre garantito.
Un sincero ringraziamento va alla nostra Dirigente che regge il timone di questa
grande nave-scuola con fermezza e passione.
prof.ssa Donatella Pestilli, docente di lettere sez. B
La classe I B posa sorridente per le due belle vittorie conseguite nei concorsi scolastici.
Con gli alunni, la dirigente Maria Angela Petroni, le docenti Donatella Pestilli e Pasqua
Caringella
34 IL FIERAMOSCA
LUGLIO
2013
LUGLIO
2013
Scuola Elementare “Modugno”
L’intitolazione della
scuola materna a
Maria Montessori
U
na bella mattinata di sole ha allietato la
cerimonia d’intitolazione della Scuola
di Infanzia a Maria Montessori. A fare gli onori di casa la dirigente scolastica della Scuola
Elementare “Modugno” (via Ofanto) Eleonora Iuliano che ha accolto i numerosi ospiti con
espressioni di benaugurante spirito collaborativo verso una struttura che opera ormai, nel quartiere Maranco, da almeno trent’anni.
Protagonisti della gioiosa mattinata, innanzitutto i bambini che si sono presentati al pubblico
su tre file vestiti coi colori della bandiera nazio-
nale, e quando hanno cantato l’inno nazionale,
quanta appassionata partecipazione, che hanno
saputo trasmettere ai presenti, cerimonia completata dal volo di cento palloncini colorati verso il cielo.
A parte la dirigente Iuliano, presente in ogni
istante della giornata inaugurativa, che ha illustrato i motivi di questa scelta, a coordinare la
manifestazione l’animatrice, la docente Maria
Daloiso, mentre ad illustrare le note biografiche
di Maria Montessori, la docente Concetta Roccotelli. Presente alla manifestazione don Vito
Carpentiere che dopo aver trasmesso ai bimbi
alcune sue simpatiche riflessioni (non abbiate
fretta di crescere, i tempi sono brutti, … personalmente mi piacerebbe prendere il vostro posto
…) ha benedetto la titolazione di una struttura
che - come abbiamo detto - opera in quel luogo (di fronte alla s.m. “R. Moro”) da tantissimi
anni. A ricordarlo, la maestra Tonia Fratepietro
che è andata molto indietro nei ricordi, agli inizi
degli anni Ottanta, ai tempi del sindaco Frezza
e dell’assessore alla P.I. Pastore. E come non
concludere questa breve nota di cronaca, senza
ricordare una frase significativa di Maria Montessori “se c’è per l’umanità una speranza di salvezza, questa non potrà che venirci dal bambino,
perché in lui si costruisce l’uomo del domani” .
IL FIERAMOSCA
35
Scuola
Arte
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “R. MORO”
“Insieme… incontro
al futuro”
Omaggio musicale dedicato
ai nonni di ieri e di oggi
I
l Coro Stabile della Scuola Secondaria di 1° Grado “R. Moro”
di Barletta, in occasione della Settimana Nazionale della Musica a Scuola, ha presentato il 10 maggio 2013 presso l’Aula Magna
il Recital “Insieme… Incontro al futuro”, omaggio musicale dedicato
ai nonni con la partecipazione attiva ed entusiasta del Centro Sociale Polivalente per Anziani di Barletta, diretto dalla dott.ssa Roberta
Annese. Il divertente recital preparato dal Coro diretto dalla prof.
ssa Mariastella Dilillo, con la collaborazione della prof.ssa Maria
Campese per le scene ed i costumi, ha inteso essere un segno tangibile di stima, affetto e gratitudine per il fondamentale ruolo svolto
dagli anziani nella vita delle famiglie e della società; un ruolo che la
scuola, come ha sottolineato il Dirigente Scolastico Prof.ssa Grazia
Di Nunno, ha il dovere di rendere sempre più chiaro alle giovani
generazioni, le quali possono trovare nel rispetto e nel dialogo intergenerazionale un capitale umano di fondamentale importanza per il
proprio futuro.
La serata è trascorsa tra canti, sketch umoristici e balli preparati
dagli alunni della Moro ed è stata resa indimenticabile dalla esibizione
di un gruppo di nonni del Centro Anziani i quali, guidati dalla istruttrice del Centro prof.ssa Anna Fiorella, hanno ballato sulle note del tormentone estivo 2012 dei Gangnam Style, regalando a tutti i presenti
momenti di sana allegria ed un esempio di come lo stare insieme agli
altri aiuti a vivere meglio tutte le stagioni della vita.
Le performances di alunni ed anziani hanno suscitato grande entusiasmo e partecipazione da parte del foltissimo pubblico che ha
gremito l’aula magna, facendo sentire tutti i presenti parte di una
grande famiglia dove non contano i dati anagrafici, ma ciò che ognuno ha da donare all’altro, in termini di affetto, esperienza e voglia di
vivere. Il Recital è stato anche l’occasione per celebrare il bicentenario della nascita di un celebre “nonno d’Italia”, Giuseppe Verdi,
la cui grandezza umana ed artistica il Coro della Moro ha voluto
omaggiare con la toccante esecuzione del “Va pensiero” tratto dal
“Nabucco”.
Al termine del Recital, i volti ed i sorrisi di genitori, alunni, nonni e docenti, manifestavano la consapevolezza di aver scritto una
pagina significativa della propria vita e di quella della scuola ed i
versi di ringraziamento scritti dai cari nonni del Centro Anziani, che
di seguito riportiamo, ne sono una felice testimonianza.
“Un venerdì, d’inizio Maggio
con allegria e tanto coraggio,
come giovincelli abbiamo ballato,
e tanto entusiasmo suscitato.
Abbiamo provato per ore,
mettendoci anima e cuore
ed esibendoci nel modo migliore
abbiamo ottenuto applausi e tanto
clamore.
Brillante partecipazione
della “Fraggianni”
ai giochi sportivi studenteschi
D
opo anni di assenza dalle piste di atletica il 3° Circolo Didattico “Niccolò Fraggianni” è tornato a mettersi in gioco
e ha conquistato un bottino invidiabile! Chi sa che da questi giochi,
non nasca un piccolo campione. È appena il caso di ricordare che
nella nostra palestra fra la fine degli anni Sessanta e i primi anni
Settanta, con l’autorizzazione del preside Frieri, veniva ad allenarsi
il grande Pietro Mennea. Ma tornando al nostro palmarès nella fase
comunale, oro a Carmela Di Lernia (corsa campestre femminile),
a Savio Rociola (corsa campestre maschile) e a Marianna Rotunno
(vortex femminile); argento a Ruggiero Filannino (corsa campestre
maschile), a Alessandro Capacchione (vortex maschile) e a Claudia Carone, Chiara Orofino, Carmela Di Lernia, Cristina Di Bari,
Virginia Sarcina, Maria Letizia Dibari, Luana Lobascio, Daniela
Loiodice (staffetta femminile); bronzo a Umberto Lanotte, Francesco Pinto, Raffaele Patrizi (corsa campestre maschile); a Savio
Rociola e Carmela Di Lernia (rispettivamente corsa veloce maschile e femminile).
Nella fase provinciale oro a Claudia Carone (corsa campestre
femminile), a Umberto Lanotte, Ruggiero Filannino, Chiara Orofino, Savio Dicorato, Dario Dipaola, Francesco Pinto, Mattia Damato, Francesco Rasola (calcio), a Savio Rociola e Massimiliano
Di Pace (corsa veloce maschile); argento a Umberto Lanotte (corsa
campestre maschile), a Cosimo Damiano Roggio (vortex maschile), a Carmela Di Lernia (resistenza femminile), a Giorgia Carone,
Francesco Mascolo, Daniela Campese, Luca Balducci, Miriam Miracapillo, Salvatore Ricatti, Andrea Catalano, Mikaela Delcuratolo
(mazurka); bronzo a Ruggiero Filannino (resistenza maschile), a
Marianna Rotunno (vortex femminile), a Chiara Orofino (salto in
lungo femminile).
23 le medaglie vinte: 12 nelle fasi provinciali e 11 in quelle
comunali, spaziando dal lancio del vortex alla mazurka, dalla corsa veloce alla resistenza, dal salto in lungo al basket, dalla corsa
campestre al calcio. I giochi sportivi studenteschi sono stati entusiasmanti: vincere è stato bello, “perdere” ha fatto riflettere sull’importanza dell’impegno e dell’allenamento in tutto ciò che si fa.
Un ringraziamento alle insegnanti che hanno concesso agli
alunni di vivere questi momenti indimenticabili - inss. Cappabianca N., Capuano, Guerra A., Sfregola - agli esperti nei vari settori
- Teresa Rizzo, Michele Sguera, Luigi Marchese - alla Dirigente
Scolastica - prof.ssa Brigida Maria CAPORALE - che ha saputo
infondere l’amore per lo sport, spronando docenti ed alunni ad intraprendere attività “sane”, “educative” e coinvolgenti.
Ora vi vogliamo ringraziare
per il vostro buon saper fare
e per la vostra accoglienza
in questa fantastica esperienza.
Con la speranza di rincontrarci
e tra generazioni confrontarci,
vi auguriamo un avvenire brillante
e un futuro emozionante.
Con tutto l’affetto che possiamo”
Gli utenti del Centro Sociale
Polivalente per anziani
36 IL FIERAMOSCA
LUGLIO
2013
Un quadro di Antonella Palmitessa
Quando il dott. Romanelli certificò
che quelle stimmate erano miracolose
T
anti anni fa, nel lontano 1919, il dott. Luigi Romanelli certificò che le stimmate di Padre Pio da Pietrelcina, frate presso il Convento di S. Giovanni
Rotondo, fossero di natura miracolosa e non conseguenza di procedimenti ingannevoli. «Le lesioni che presenta alle mani sono ricoperte da una membrana di
colore rosso bruno, senza alcun punto sanguinante, niente edema e niente reazione
infiammatoria nei tessuti circostanti. Ho la certezza che quelle ferite non sono
superficiali perché, applicando il pollice nel palmo della mano e l’indice sul dorso
e facendo pressione, si ha la percezione esatta del vuoto esistente». Da allora sono
tante, tantissime, innumerevoli le espressioni artistiche che hanno storicizzato le
virtù santifiche del frate, la più nota, a Barletta, rappresenta P. Pio in una bella statua bronzea collocata al centro dei giardini di piazza Federico di Svevia, ma questa
è la prima volta che un’artista, Antonella Palmitessa, ha voluto ricordare i due
personaggi insieme su una rappresentazione pittorica (olio cm. 150x200) che oggi
si trova all’interno del vecchio Santuario della Madonna dello Sterpeto.
Antonella Palmitessa, Omaggio a Padre Pio e al
ANTONELLA PALMITESSA. Pittrice, è nata a Barletta. Docente di Edudott. Luigi Romanelli (olio cm. 150x200)
cazione Artistica, ha conseguito la maturità artistica e la Laurea in Scenografia
all’Accademia di Belle Arti di Bari. Ha tenuto personali a Bari (Accademia BB. AA.), Barletta (Galleria Teatro Curci, Castello, Comunità S. Antonio), Andria (Scuole “G. Verdi”, “Salvemini”). Ha partecipato a molte rassegne ottenendo premi e riconoscimenti. Ha
realizzato scenografie per balletti, rappresentazioni sacre, opere teatrali, etc. Si distingue inoltre nel ritratto, nella pittura murale, nel
trompe-l’oeil e nell’uso di altre tecniche.
In un quadro di Marta Riefolo
Fra Dionisio da Barletta
F
ra Dionisio da Barletta, al quale la municipalità ha dedicato una strada,
la prima traversa a destra di via Imbriani, era un cappuccino che conduceva una santissima vita. Al secolo Fabio Antonio Filisio, era nato a Barletta il
12 settembre 1672 da Domenico, di professione arrotino, e da Francesca Stabile.
Dopo aver fatto il contadino nei primi anni, ebbe una tardiva vocazione ed entrò
nel locale Convento dei Cappuccini come frate laico. Dopo aver preso i voti col
nome di Fra Dionisio, iniziò un’intensa attività pastorale.
La tradizione gli attribuisce numerosi miracoli, un primo a favore di un agricoltore che si vide incrementare la produzione del grano, un altro per aver salvato la vita a un moribondo la cui morte avrebbe ridotto in miseria la famiglia,
e un’altra volta ancora avrebbe fatto piovere sul cielo delle Saline di Margherita
di Savoia per consentire alle acque di evaporare.
Naturalmente tante testimonianze sono affidate al racconto orale, non c’è
restato nulla di scritto, anche perché un suo nipote a lui devoto, padre Anselmo, lui pure cappuccino, alla morte dello zio, ritenendo di compiere un atto
di umiltà, distrusse tutte le carte che avrebbero potuto certificare la santità del
santo familiare. Fra Dionisio è restato comunque nel culto della popolazione e a
ricordarlo recentemente è stato un quadro della pittrice Marta Riefolo. La tela,
a olio (150x100), è stata donata a don Michele Dicataldo, l’allora parroco di S.
Maria degli Angeli, che l’ha esposta in chiesa.
LUGLIO
2013
Marta Riefolo, Fra Dionisio (tecnica mista cm.
150x100)
IL FIERAMOSCA
37
Incontri
Incontri
Fabrizio De Andrè fra di noi…
UNA CONVERSAZIONE DI FRANCESCA DE SANTIS
PRESSO L’ASSOCIAZIONE CULTURALE ELPIMIX
C
ontinua senza sosta l’impegno della nostra concittadina
Francesca De Santis nel donare a Barletta il frutto dei
suoi vasti studi. Due incontri sul cantautore genovese Fabrizio De
Andrè sono stati tenuti presso l’Associazione culturale “Elpimix Ritrovarsi”, sita in Via Palestro - 70. Nel primo, dal titolo Fabrizio
De Andrè: il “fine rifacitore”, sono stati commentati i brani “Un
chimico” e “Il suonatore Jones”, tratti dall’album “Non al denaro
non all’amore né al cielo”, a dimostrazione della bravura dello
stesso nel “rifare il verso” al poeta statunitense Edgar Lee Masters
nella sua “Spoon River Anthology”. Nel secondo, dal titolo Fabrizio De Andrè: “ars et ingenium” di un cantautore che diventò
Un momento della relazione della professoressa Francesca De Santis
poeta sono state commentate, su richiesta, “La canzone di Marinella”, “Bocca di Rosa” e “Carlo Martello ritorna dalla battaglia di
Poitiers”, notissimi emblemi della poetica del Nostro.
Nel lontano 1993 la prof. De Santis si è laureata alla “Sapienza” di Roma con una tesi su De Andrè, a mezzo fra la letteratura e
la comunicazione di massa. Più che il successo accademico le ha
scaldato il cuore l’aver incontrato Fabrizio ai concerti e nella sua
casa milanese.
Il prossimo incontro di letteratura promosso dalla prof.ssa De
Santis, presso l’associazione Elpimix, sarà su Natalìa Ginzburg e
il suo “Lessico famigliare”.
Rassegna Concertistica di Venosa
Ancora un successo
per il Coro “Il Gabbiano”
i è conclusa con successo la stagione concertistica del
Coro Polifonico “Il Gabbiano” di Barletta.
La suggestiva e prestigiosa cornice storica della città di
Venosa, che dette i natali al poeta latino Orazio Flacco e che
fu residenza di Carlo Gesualdo principe di Venosa, eccellente
musicista e raffinato polifonista del ‘600 ha visto in Rassegna
due cori della Basilicata ed il Coro Pugliese “Il Gabbiano”. Il
programma concertistico dell’intera serata, eseguito nell’Abbazia della SS. Trinità, molto diversificato per epoca, genere
e stile dei brani proposti dai tre cori, ha catturato l’attenzione del folto pubblico presente, che in particolare ha tributato
lunghi applausi e richieste di bis alla performance del Coro
barlettano, il cui repertorio è stato arricchito dalla presenza
del soprano Matilde Mastrìa e dal pianista Marcello Camporeale, che hanno caratterizzato il concerto con interpretazioni
di grande impatto emotivo sotto la direzione del M.° Gianluigi
Gorgoglione.
Questo appuntamento chiude la programmazione didattica e concertistica annuale del Coro “Il Gabbiano”, che nel
suo ventinovesimo anno di attività ha partecipato a numerosi
e prestigiosi eventi Concertistici di livello Regionale, Nazionale ed Internazionale. In sintesi, tra questi si citano gli ultimi realizzati: il 20 aprile, Concerto a Trani presso il Teatro
Mimesis; 11 maggio, Rassegna Concertistica Internazionale a
Montecompatri (Roma); 18 maggio, Concerto presso Palazzo
Bianchi a Trani; 26 maggio, Rassegna Concertistica Nazionale
a Venosa.
A corollario di queste notizie, un meritato encomio nasce
spontaneo, per una attività associativa come questa, che nel
corso dei suoi ventinove anni di attività ha coinvolto centinaia
di iscritti (attualmente fanno parte del coro 40 cantori). Un
coro che forma musicalmente a costo zero persone di età, formazione ed interessi differenti e produce con successo eventi
pubblici di rilievo che coinvolgono un gran numero di spettatori, purtroppo senza beneficiare di alcun contributo dal proprio Comune o di altro Ente pubblico, potendo contare solo e
con difficoltà sull’autofinanziamento.
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al vostr
1)
Tornata a Barletta
Maria Rita Parsi
LUGLIO
2013
D
opo 14 anni ritorna nel Salone del Circolo Unione di Barletta la prof.ssa Maria Rita Parsi; ad accoglierla la Presidente
Mariagrazia Vitobello e tutte le socie del Centro Studi “Barletta in
Rosa”, il Presidente del Circolo Unione dott. Francesco Morella, ad
intervistarla la psicologa Tiziana Canfora, figura professionale di alto
prestigio nel territorio, punto di riferimento delle politiche sociali.
La stessa notizia dell’arrivo a Barletta della nota psicoterapeuta
ha suscitato grande fermento in città, nelle scuole, nel Centro Studi
“Barletta in Rosa” che da tempo si pone come obiettivo principe della
propria attività il benessere, la salute, la serenità di ogni cittadino in
particolare dei nostri bambini e dei nostri giovani così indifesi e spesso
così soli che si lasciano alle spalle esperienze tristissime in cui la mancanza di ascolto, l’incomprensione, la disperazione rappresentano il
più grave ostacolo alla loro crescita e al loro diritto alla felicità.
“Valorizzare il pensiero bambino significa contribuire a rendere
gli adulti più sensibili, creativi e disposti a cambiare in meglio se
stessi e il mondo che li circonda” - questa la frase con cui la prof.ssa
ha avviato la sua relazione.
Quando all’interno di un sistema di relazioni le emozioni - quelle
autentiche - prendono a circolare, le distanze possono convergere, i
silenzi acquistare parole, l’estraneità diventare contatto. Prima fra
tutti, quello con se stessi.
Come magistralmente partecipato dalla prof.ssa Maria Rita Parsi
al pubblico del Circolo Unione, allorquando le ansie della solitudine,
della paura, della dipendenza iniziano a lambire, per arrivare poi a
stringere nella morsa della sofferenza, l’animo e il pensiero dell’uomo, recuperare il dialogo con la parte più profonda di sé equivale a
guadagnarsi la possibilità di essere liberi e, dunque, più felici. Sdoganare la libertà vuol dire proprio questo: permetterle di relazionarsi
con quei contenuti relegati nell’inconscio dalla prigionia psicologica
affinché, decriptati, possano diventare comunicazioni ed essere finalmente espressi. Forte la sottolineatura, da parte della prof.ssa Parsi,
della necessità di informarsi e formarsi, intraprendendo un lavoro
di conoscenza di se stessi affinché sia possibile fruire di una vita
interiore ricca dal punto di vista affettivo. Senza soluzione di continuità il monito alla genitorialità, nella misura in cui la paternità e
la maternità non sono solo eventi biologici ma espressioni di amore,
pilastri di quell’edificio relazionale primario che, sovente, da culla
psicologica dei suoi membri si trasforma in scavatrice di percorsi di
malessere diventando matrice di contesti disfunzionali. L’autostima,
spiega l’autorevole relatrice, comincia dal grembo della madre: il
feto ascolta le milioni di comunicazioni biochimiche inviategli e sente se è amato; nel qual caso avvia la costruzione mentale di se stesso
quale essere degno di amore, interiorizzando sicurezza, fiducia in sé
e negli altri, impilando memorie di cose belle e buone.
Nell’incontro con la straordinaria psicoterapeuta innervato di
squisita sensibilità fino alla commozione, in primo piano, dunque,
“la visione bambinocentrica”, sorretto in modo esclusivo da una famiglia in cui siano forniti modelli valoriali e la cui elaborazione di un
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Da sinistra il dott. Francesco Morella, la prof.ssa Maria Rita Parsi, la
prof.ssa Mariagrazia Vitobello e la dott.ssa Tiziana Canfora
progetto di vita comune per tutti i suoi membri transiti per la capacità
di comprendere, da parte delle figure genitoriali, la centralità della
comunicazione.
Ritorna l’ascolto, quello profondo, di sé e degli altri, di cui ogni
soggettività può essere agente in quanto, “dono straordinario di gente
comune”, la mente intuitiva, come spiega la prof.ssa Parsi, è dotazione del genere umano, viatico universale, pertanto, di quella cultura
del coraggio che come virus contagia e prende a “fare miracoli quotidiani”. Noi tutti la possediamo, a noi tutti non rimane che scoprirla
ed accoglierla.
Numerose le domande del pubblico e soprattutto intenso il patos
creatosi durante l’intervista magistralmente condotta dalla dott.ssa
Tiziana Canfora.
Il presidente del Circolo Unione saluta la prof.ssa Parsi, complimentandosi per l’alta professionalità e senso di umanità sottolineando quanto sia importante impegnarsi per approfondire la valenza
specifica di itinerari tesi alla promozione del benessere dei giovani
cittadini.
A conclusione la presidente del Centro Studi “Barletta in Rosa”,
dopo aver ringraziato di cuore l’illustre ospite, dedica alla platea una
citazione molto profonda di Johann Wolfgang Goethe “C’è una verità elementare, la cui ignoranza uccide ogni idea: nel momento in cui
ci si impegna a fondo anche la provvidenza si muove. Infinite cose
accadono per aiutarlo, cose che altrimenti mai sarebbero avvenute.
Qualunque cosa tu possa fare o sognare di poter fare… incominciala.
L’audacia ha in sé genio-potere-magia. Comincia adesso”… perché
ognuno di noi si impegni a crescere e a far crescere il mondo procurando solo felicità!
IL FIERAMOSCA
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Brevi di cultura
ORGANIZZATO DALL’ASSOCIAZIONE “G. CURCI”
Oltre 600 musicisti a Barletta per il
9° concorso nazionale “Premio Musica Italia”
Vi invitiamo
nel vostro giardino.
I
n tempi di crisi, sono veramente poche le manifestazioni culturali che si realizzano; l’Associazione Curci,
nonostante i tagli subiti nel 2012, ha creduto fermamente
in tutto quello che faceva ed ha riproposto tutte le manifestazioni che ha sempre realizzato negli anni precedenti, e, soprattutto per quanto riguarda la realizzazione dei
tre concorsi che si tengono ormai annualmente e diventati
tradizione per la nostra città che da aprile fino alla fine di
maggio diviene eccellente vetrina per i talenti nazionali ed
internazionali, nonostante l’azzeramento del contributo
2012, a manifestazioni già realizzate, tutto anche quest’anno è andato secondo previsione.
Il Premio Musica Italia è stato l’atto conclusivo di questa lunghissima maratona musicale che si è svolta per un
intero mese a Barletta, portando oltre 3000 presenze turistiche nella nostra città.
Quindi anche quest’anno via Sant’Antonio, nei pressi
della Chiesa di Sant’Antonio ha risuonato delle bellissime
melodie dei numerosissimi musicisti che l’hanno affollata insieme ai tantissimi genitori visibilmente commossi e
coinvolti dalla manifestazione.
E così in una strada liberata dal quotidiano traffico cittadino, isola felice per almeno un giorno, erano tantissime le
persone che si soffermavano, incuriosite, ad ascoltare, piacevolmente coinvolti, solisti o gruppi di musicisti che nei
vari angoli e lungo tutta la strada accordavano il proprio
strumento, provavano l’ultimo passaggio, ascoltavano gli
importanti e ultimissimi consigli del maestro riempiendo
la città di allegria e di note vaganti che hanno reso Barletta
una vera e propria “cittadella della musica” e “ponte musicale” verso le 55 nazioni che quest’anno hanno preso parte
alle competizioni internazionali.
Anche quest’anno c’è stata l’attesa “allegra invasione” di circa 600 musicisti provenienti da Puglia, Campania, Calabria, Lazio, Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata
e Sicilia in occasione della 9a edizione del “Premio Musica
Italia” organizzato dall’Associazione Cultura e Musica “G.
Curci” di Barletta, nella splendida cornice della Chiesa di
Sant’Antonio.
Certamente una coinvolgente rassegna musicale di organici e repertori diversi, la quattro giorni musicale (si è
dovuto prolungare di un giorno la manifestazione, visto il
crescente numero di iscritti) che si è svolta a Barletta organizzata con l’intento di promuovere e valorizzare i giovani
talenti musicali italiani e della nostra Regione in particolare, e al tempo stesso, riconoscere e promuovere i docenti, le
scuole di musica, i conservatori, le scuole medie e le scuole
superiori ad indirizzo musicale e non, le scuole elementari
ed i docenti delle stesse, per l’indispensabile opera svolta
per la formazione delle nuove generazioni musicali.
Ed infatti, un successo è stata la manifestazione intera,
sia per il prestigio e la competenza delle Giurie, docenti di
conservatorio e di scuole medie ad indirizzo musicale, che
si sono alternate nelle varie giornate, e che hanno potuto
godere dell’alto livello che la stessa ha raggiunto nel giro
di pochi anni, sia per l’ottimo livello riscontrato tra tutti i
partecipanti che numerosissimi hanno voluto essere i protagonisti di questa importante manifestazione musicale
che ha assunto in pochissimo tempo uno spessore culturale di notevole rilievo. I numerosi Premi assegnati nelle
varie categorie, insieme ai tantissimi Premi Speciali attribuiti alle varie Scuole e ai Docenti, hanno fatto di questa
manifestazione una grande festa musicale. Numerosi sono
stati i primi premi distribuiti nelle varie categorie.
è anche
complementi d’arredo, oggettistica e idee regalo
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Via Trani, 204 • Barletta (BT) • t. 0883 334 486 • cardostore.it
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GOS / Le nostre iniziative
Enigmistica
I progetti vincitori del Bando Fred 2012
Cruciverba simmetrico con riferimento a Barletta
di Franco Lamonaca
Nella foto è il prof. Luigi Di Cuonzo, responsabile dell’importante istituzione barlettana, la cui denominazione si
leggerà nelle sottostanti due righe, riportando opportunamente nelle rispettive caselle le parole evidenziate nello
schema, come da definizioni contrassegnate da asterisco * (Soluzione a pag. 46)
I
l progetto nato dall’idea di ripristinare il Forum del Riuso
dell’Ex Distilleria (F.R.E.D.), ha coinvolto gli enti, le associazioni locali e i gruppi informali di giovani under 35 per la
realizzazione di azioni volte a coniugare l’arte, l’architettura e
l’archeologia industriale in difesa della cultura sulla tutela degli
spazi pubblici come patrimonio comune.
La commissione esaminatrice dei 33 progetti partecipanti ha
selezionato 7 progetti (vedi tabella in basso), di cui tre a pari merito, che abbiano previsto azioni ed eventi sul piano storico-archeologico e didattico-sociale nel coinvolgimento della cittadinanza
per lo sviluppo di idee e percorsi creativi che ripercorrono il passato e si proiettino verso il futuro.
Nell’attività di giudizio delle proposte progettuali il criterioguida è stato la ricerca, nelle stesse, di proposte che mettessero al
centro l’area dell’ex-distilleria, intesa non come semplice contenitore utile allo svolgimento delle attività proposte, bensì come
luogo vivificato dalle azioni partecipative, spazio animato che si
interfaccia con la città, passando così da vulnus ad elemento di
coagulo, cerniera nodale che riesce - accentrando funzioni, valenze e significati - a recuperare un ruolo di spazio protagonista che
dialoga con la città, propositivo di azioni e attività qualificanti.
Le proposte sono state selezionate per aver valorizzato il recupero e potenziamento del significato dei luoghi, tentato la riattivazione di legami spezzati alla luce della identità dei luoghi,
recuperata, riscoperta ed indagata, ma soprattutto reinterpretata.
In tutte le proposte, premiate con 15.000 Euro da destinarsi
ad attività da realizzare all’interno
dell’ex-Distilleria, l’area diventa - attraverso le
diverse
azioni
proposte ed utilizzando di volta
in volta registri
espressivi
differenti - organismo vivente, che
recupera la sua
memoria-identità
proiettandosi nella realtà contemporanea con una
sintassi attuale e
moderna.
All’interno
della
proposta
“FRED è tornato”
è stato attivato il
Seminario che ha dato avvio alle attività, il cui programma pubblicheremo nel prossimo numero di agosto.
2
3
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6
Proponente
Titolo
1
Doronzo Paolo, Di Corato
Alessandro, Fiore Antonia,
Damore Francesco, Terlizzi
Salvatore
Fred è tornato
Archeoclub Aps Barletta, Associazione Culturale
Wolakota, Associazione Beni Comuni Barletta,
Associazione Punto Focale Barletta, Borgiac Barletta, Cesacoop Arte Barletta, Marzocca Ottavio,
Doronzo Pietro, A.A. Azzurra Pelle Barletta
2
Frontino Michela, De Caro
Celeste, Magos Alessandro
Rivera, Colonna Michele
L’ex distilleria tra memorie e cambiamento
Associazione “Comunicare il sociale” Molfetta,
Associazione Culturale “Anthropolis” Roma
3
Marino Caterina, Valente
Vito, Giannella Francesca
Distillidea
Provincia BAT Settore Cultura, Provincia BAT
Settore Politiche del Lavoro e della Formazione
Professionale, Comune di Barletta, Ordine degli
Architetti BAT, Fotorudy Barletta
4
Associazione “Mettiamo su
bottega”
Distillare
(these.still.are)
Politecnico di Bari
5
Associazione
“Le note dell’Anima”
Musicoterapia in distilleria
Provincia Barletta Andria Trani
5
Ricci Sara, Squicciarini Marilena, Rossi Luisa
Itinerando
Centro Studi Normanno-Svevi dell’Università
degli studi di Bari “Aldo Moro”
5
Associazione “You in eu”
Vestiamoci d’Europa
IPSIA “Archimede” Barletta
Patto territoriale nord barese ofantino
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Orizzontali
Verticali
1. Dà setole e prosciutti. - 6. Provincia molisana. - 12. Lo stretto tra l’Asia
e l’America. - 17.* Pronome di riguardo. - 18. Lo stato di Bucarest. - 20. Le
ossa della testa. - 22.* Lirica carducciana. - 23. Polvere per costruzioni. 24. L’esterno dell’albero. - 25. Le dispari della fila. - 26. Lodi. - 27. Danno
vita alla piantagione. - 28. Recipiente con manico e beccuccio. - 29. La
madre dei 007. - 30. Giungere, arrivare. - 31. Una grande marca radio-telediscografica. - 32. Lo spicciolo di Paperone. - 33. Misura per preziosi. - 34.
Teramo. - 35. Andrea della grande nave affondata. - 36. Tende, sipari. - 38.
Vanno d’urgenza all’ospedale da campo. - 39. Lo sono le Tremiti. - 40. Aosta. - 41. Il liberto segretario di Cicerone. - 42. Fosse nasali. - 43. Provvede
alla salute del territorio. - 44. Carri agricoli. - 46. Altari pagani. - 47. Antica
cittadina del materano. - 49. Ignazio dei “Fratelli d’Italia”. - 51.* Le gemelle
di Mirella. - 52.* Vicenza. - 53. Nicchia, infossatura. - 54. Un vistoso stile
architettonico. - 55. Uno scatto dell’orologio. - 56. Un’isola napoletana. 57. La Bonaparte imperatrice di Francia. - 58.* Un richiamo sulla rubrica.
- 59. Vendono prodotto munto. - 60. Raggiante, sfavillante. - 61. Adatta al
servizio.
1. Piccolo comune in provincia di Venezia. - 2. Il nome di Moro - 3. Piccole
rane verdi. - 4. Le ali dell’ala. - 5. Religiosi solitari. - 6. La membrana della
verginità. - 7. Una metà di Santiago. - 8. Sono pubbliche istituzioni. - 9. Ruscelletto - 10. Napoli. - 11. Cauta, molto attenta. - 12. In mare col pescatore.
- 13.* La Sampò della vecchia TV. - 14.* Stretta insenatura spagnola. - 15.
Me medesimo. - 16. Riempiono fragranti coni. - 19. L’osso lungo del braccio.
- 21. Le pareti dell’alpinista. - 23. A tavola di sera. - 24. Siracusa. - 25. Terminate, ultimate. - 27. Lo sono certi corsi per lavoratori. - 29. Si accendevano
per le sigarette. - 30. È proprio di ciascuna moneta. - 32. Simboleggia la
monarchia. - 33. I designati al trono dei due imperi di Roma. - 35. Schernito,
dileggiato. - 36. È una buona colla per il legno. - 37. Simon “Libertador” del
Venezuela. - 38. Impagliano vetri da enoteca. - 40. Molto, tanto tanto. - 41.
Torvi e minacciosi. - 43.* Ci son gli acuti e pur gli scemi. - 44. Sedile da re. 45. Ha sollevato proteste in Sardegna per la sua chiusura. - 47. Il patronato
della CGIL. - 48. Novara. - 49. Il Lario è quello di Como. - 50.* Dio greco
della guerra. - 51. Terre basse e paludose. - 53.* Abbreviazione d’istituto. 54. Tetri, senza luce. - 55. Sta per tenente. - 56. Alla fine dopo www. - 57.*
Congiunzione eufonica. - 58. Modena.
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Brevi di sport
Brevi di sport
Arti marziali
Buona prova della Pro Kombat
Consuntivo positivo per il “Pro Kombat Fight Show Two”, la
manifestazione di kick boxing che si è svolta presso il centro commerciale “Mongolfiera” di Barletta. Il migliore degli
atleti in gara è stato Michele Dicuonzo, ma bene si sono comportati anche Raffaele Daleno, Giovanni Di Paola, Michele
Roggio, Elio Gorgoglione e Gabriele Caputo. Soddisfazione
per il comportamento dei suoi atleti ha mostrato il presidente Francesco Curci.
Tiro con l’arco
Gli Arcieri del Sud vittoriosi a Cassano
La Polisportiva Arcieri del Sud Barletta in evidenza a Cassano
Murge, nel campionato regionale outdoor di tiro con l’arco.
Successo sia di classe che nell’assoluto per l’andriese Antonio Picciariella (arco olimpico seniores). Altra vincitrice, fra
le donne, Sabrina Scommegna, che ha vinto il titolo di classe e il bronzo nell’assoluto. Chiara Filannino ha vinto invece
l’argento nell’assoluto, e Luigia Mariotti bronzo di classe. Ottimi risultati anche nella gara giovanile dell’arco olimpico,
e titoli per le squadre: nell’arco olimpico seniores maschile,
seniores femminile, allievi, ragazzi e ragazze.
Bene l’Archery Team a Cassano
Campionati regionali outdoor di tiro con l’arco a Cassano
Murge, ottimi risultati ottenuti dai nostri
atleti. Su tutti, spicca
la vittoria di Alessia
Spera che ha vinto
il titolo pugliese assoluto nella classe
femminile della divisione olimpica.
In evidenza tra le allieve dell’arco olimpico anche Rosa
Dicandia, Loredana Spera e Martina Alfarano. Terza è giunta la squadra maschile ragazzi composta da Francesco Paolo Dell’Aquila, Giuseppe Claudio Lanotte e Walter Inglese.
Quest’ultimo si è classificato primo nella fase regionale del
Trofeo Pinocchio (Giochi della Gioventù) ed ha ottenuto il
via libera per la fase nazionale in programma a Silvi Marina
(Teramo).
Loredana Spera (foto), coi suoi piazzamenti, ha acquisito il
diritto a entrare nel gruppo delle nazionali giovanili.
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Atletica
Calcio a 5
Nuoto
Incantalupo è uno specialista dei 400
piani, mentre questa volta nel meeting
di Acquaviva si è cimentato sui 200
ottenendo un buon tempo (21.9) suo
primato personale (non era mai sceso
al di sotto dei 22 secondi). Incantalupo, non nuovo a queste imprese, allenato dal prof. Francesco Montenero, è stato convocato sulla
distanza di 400 metri per i campionati nazionali individuali
nella categoria “promesse” sulla pista di Rieti, essendo il suo
tempo fra i primi cinque della sua categoria.
Futsal Barletta, Etra, Città di Barletta e Rossini insieme per un torneo
di calcio giovanile intitolato alla
memoria di Pietro Mennea. Hanno
scelto di ricordare così la “Freccia
del Sud” le quattro società sportive
della Città della Disfida che hanno
organizzato la prima edizione del
trofeo “Pietro Mennea” 2013. La
manifestazione si è svolta sui campi in sintetico del centro sportivo
“Barberini” e ha coinvolto i giovani calciatori delle categorie
“piccoli amici”, “pulcini” ed “esordienti”.
Ricatti migliore degli italiani
Calcio
Sei medaglie hanno
portato a casa i giovani
nuotatori dell’Associazione Sportiva dilettantistica “Accademia
del nuoto” di Barletta.
L’evento, organizzato
dalla FINP (Federazione Italiana Nuoto
Paralimpico) è stato
lungamente preparato
dall’istruttore Giusep- I nuotatori dell’Accademia del nuoto
pe Loiodice e dall’assistente Valeria Barletta. Il migliore dei ragazzi è stato Francesco Disalvo, primo
classificato nei 50 metri stile libero davanti ai compagni di
squadra Roberto Lamarca e Marco Campanale.
Stesso ordine di arrivo anche nei 100 metri dorso. L’Accademia del nuoto ha portato così a casa sei medaglie: due d’oro,
due d’argento e due di bronzo.
Incantalupo, prestigiosa
vittoria sui 200 mt.
e convocazione in Nazionale
1ª edizione Trofeo Mennea
Domenico Ricatti dell’Aeronautica Militare si è classificato
ottavo e come migliore degli italiani nella settima edizione
del trofeo “Città di Telesia”, sulla distanza di 10 chilometri,
una gara internazionale organizzata dall’Asd Running Telese
Terme (in provincia di Benevento), col tempo di 29’27”.
Dedonato campione regionale
Giuseppe Dedonato collega di Domenico Ricatti il portacolori dell’Atletica Sprint Barletta, allenato da Francesco Montenero, ha vinto ad Altamura il titolo di campione regionale di
corsa, correndo gli otto chilometri del percorso nell’ottimo
tempo di 28’25”, precedendo il secondo arrivato di oltre un
minuto.
Motociclismo
Diviccaro, due volte sul
podio
Il centauro barlettano Cosimo Diviccaro ha colto uno
strepitoso successo a Vallelunga, e del resto non ne
aveva fatto mistero, che a
questa gara ci teneva particolarmente.
Nella Master Cup invece ha
ottenuto un brillante secondo posto. Merito certo del pilota e della sua équipe, ma anche della nuova BMW S1000Rr.
Primo anche nella classifica generale, a punteggio pieno. Oltre alla vittoria, Cosimo ha ottenuto la pole position e il giro
più veloce della gara.
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Le vecchie glorie del Barletta
Sono tornati a giocare sul campo “Manzi-Chiapulin” le vecchie glorie del Barletta nel quadrangolare organizzato da
Giancarlo Italia per il padre Nicola, per trent’anni segretario
del Barletta.
Al torneo hanno aderito giocatori della “Berretti” e della “Primavera” degli anni ’80 e degli anni ’90. Tra i nomi di maggior
prestigio che hanno dato la loro adesione, ricordiamo Gennaro Delvecchio, Vincenzo Lanotte e Savino Daleno.
Scacchi
Ancora in vetta i nostri colori
Ancora una volta i nostri giovani studenti scacchisti barlettani
si sono fatti onore nella fase finale dei Campionati Nazionali
Studenteschi disputatisi a Montecatini. Consuntivo della partecipazione della nostra selezione: una vittoria, due secondi
posti e un terzo posto. Il successo più prestigioso è stato ottenuto dalla formazione juniores femminile dello Scientifico
“Cafiero” che ha vinto l’ennesimo titolo con 12 punti su 14.
Al secondo livello del podio sono salite le allieve del liceo
“Casardi”. Soddisfacente anche il terzo posto conquistato
dai ragazzi della “De Nittis” che ha preceduto la “Manzoni”.
Sei medaglie ai regionali paralimpici
Volley
Nelly Volley Barletta,
cambio di generazione
Stagione oltremodo soddisfacente per la Nelly Volley Barletta. Il sodalizio barlettano allenato da mister Dino Porcelluzzi, ha militato per la prima volta nel Campionato regionale di serie D, ottenendo una tranquilla salvezza diretta
senza passare dai play-out.
Durante la regular season la società ha deciso di interrompere il rapporto sportivo con la maggior parte delle
veterane per dar spazio alle giovani promesse del vivaio.
Brillanti le prestazioni di Bracco, Campanella e Dimonte F.
Le tre under 18 hanno saputo conquistarsi la maglia da titolari sostituendo le compagne più grandi con personalità
e grinta in campo.
Taekwondo
X Team Final Cup
Decima edizione della Team Final Cup di Taekwondo, competizione organizzata dalla palestra “Federico II” di Barletta
presso il Palasport di Trinitapoli. Oltre cento i partecipanti, in
prevalenza piccoli atleti che hanno preso parte alla manifestazione ideata e fortemente voluta dal sodalizio diretto dei
maestri Ruggiero e Giuseppe Lanotte. Ottima l’organizzazione dell’evento, un grazie particolare all’indirizzo dell’AVSER
e al Corpo dei Carabinieri volontari. Ben 27 i podi individuali
ottenuti dalla “Federico II”. Da segnalare i successi di squadra dei team 8-9 anni, 10-12 anni, 13-15 anni, team juniores e
team seniores.
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Hanno collezionato minuti sul parquet anche le giovanissime Dimonte D., Domanico, Lo Giudice e Passaro. Il nuovo presidente Maria Dibenedetto dichiara soddisfatta: “Il
campionato appena terminato ci ha resi fieri di aver sposato la linea verde dando fiducia alle giovani atlete della
rosa. La salvezza era il nostro obiettivo e, con non poche
difficoltà l’abbiamo raggiunta proprio durante l’ultima
gara. Un plauso a tutte le delfine che hanno contribuito a
questo traguardo e uno sguardo sempre più ottimista al
futuro”. La compagine barlettana, conclusa la campagna
acquisti estiva, scenderà nuovamente in campo per disputare un secondo campionato di serie D con ambizioni
maggiori.
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Brevi di sport
Antologia di Poesie
Triathlon
Un dito puntato al cielo
Nuoto, ciclismo e corsa
A nervi tesi,
curva compressione di forza,
quando la possibilità non è ancora spazio [da divorare.
Riconoscere il lampo dentro
per cogliere l’istante esatto del tuono
che spinge i muscoli a mordere il freno
[del vento.
Liberare il corpo
per fendere i secondi
toccare terra solo per calpestare il limite.
Una manciata di attimi
lanciati sulla pista,
pochi respiri
nella fatica di anni
passati a limare il tempo,
apnea nel sogno,
fino al clamore
che lo muta
in un dito
puntato al cielo.
È una disciplina nuova, quella del Triathlon (nuoto, ciclismo
e corsa), organizzata a Barletta da Vincenzo Cascella in collaborazione con l’Asd Barletta Sportiva. E tuttavia ha già superato la fase preliminare dell’iniziale impatto con la novità,
se vanta una partecipazione di 115 atleti al suo esordio, sulla
distanza di 750 metri nel nuoto, 20 chilometri nel ciclismo e 5
chilometri nella corsa.
Ad ospitare la manifestazione, la litoranea di Ponente, prima
prova in mare, seconda in bicicletta e terza nella corsa. La
vittoria finale è andata a Michele Insalata dell’Asd Nadir On
The Road di Putignano con il tempo di 1.02.41, che ha preceduto il suo compagno di squadra Giuseppe Grassi e Marco
Infante del Cus Bari. Il migliore degli atleti della BAT, Giovanni Grieco, giunto un po’ lontano dai primi posti, 32° nella
classifica generale.
Beach Soccer serie A
Barletta batte Lamezia 8- 5
Dopo l’amaro esordio col Terracina dove il quintetto barlettano allenato dal coach Antonio Dibenedetto aveva perso 10-3,
pronta riscossa con la vittoria sul Lamezia che ha procurato
tre importanti punti nella classifica del Campionato. Merito
principale del nostro successo, del giovane Ruggiero De
Lorenzo che ha segnato sei degli otto gol rifilati all’avversario, ricevendo i più vivi complimenti del presidente Antonio
Dazzaro.
Francesco Prascina
Soluzione di pag. 43
T E N Z A E D E L L A M E M O R I A
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I S C H I A
V I
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A R E
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C E M E N T O
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S C O R Z A
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C R A N I O
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I S E R N I A
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R O M A N I A
M A I A L E
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B R O C C A
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S E M E N T I
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F E R I T I
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O D E
A
T I R O N E
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I S O L E
55
L A R U S S A
43
V E L A R I
M E M O
58
B A R O C C O
A S L
42
I D O N E A
E U G E N I A
I R S I N A
N A R I
61
57
I N C A V O
46
39
R A D I O S O
60
11
21
F L
E
B E R I N G
12
13
14
15
16
46 IL FIERAMOSCA
L A T T A I
I barlettani Giuseppe
Diviccaro, Antonio Capuano e Dario Ruggiero
Pinto e il biscegliese
Marco Sinigaglia sono
stati chiamati ad uno
stage della nazionale
under 21 di calcio a 5,
al quale partecipavano
venti atleti in tutto. In Gli azzurrini convocati allo stage
particolare, osservati dell’Italia Under 21
speciali Diviccaro e Sinigaglia perché nell’ultimo Campionato hanno giocato in B.
2013
2013
mescolando il sole
con le bianche nubi a sprazzi
fanno sperare
all’attento contadino
che guarda il cielo.
Prega il Padreterno e pensa
che alla mietitura avrà
un buon raccolto.
1.
Non saturo
Michele Vitobello
Si vivono attimi di felicità
Si vivono attimi di felicità,
[il resto è monotonia.
Si vivono attimi di felicità,
[il resto è assurda follia.
Si vivono attimi di felicità,
[il resto è silenzio.
Si vivono attimi di felicità,
[il resto è solitudine.
Si vivono attimi di felicità,
[il resto sono corse frenetiche.
Si vivono attimi di felicità,
[il resto sono abitudini.
Si vivono attimi di felicità,
[il resto ha un sapore indecifrabile.
Si vivono attimi di felicità
[che restano nel cuore.
Tutto il resto scivola via.
Ada Roggio
Renato Filannino
Maggio
Gaetano Nanula
Bella la mia città
nella sua parte antica
non compromessa dal male del presente.
S’arrotola di giorno su se stessa
come gatto.
Biascica a denti stretti madrigali
la solfa che batte alle sue spalle
la marina. Prende sonno
(è la vecia seduta sulla soglia
con un rosario in mano).
E la carezzo e dopo la cammino,
compassionevolmente.
M’aggrappo al suo grembiule nero,
[coperta
LUGLIO
Mennea, la freccia del Sud
classe 4a G, V circolo “G. Modugno”
Bella la mia città
59
Quattro “azzurrini”
della BAT
A R C H I V I O D E L L A R E S I S
Calcio a 5
Nunzia Binetti
La “freccia del Sud” veniva chiamato
ed era un corridore tanto amato.
Nonostante sia nato a Barletta
ha raggiunto, con i suoi successi, la vetta
diventando un campione,
cioè un vero corridore.
Adesso è corso in cielo
veloce come il vento,
leggero come un velo,
col sudore sotto il mento.
In un sogno ancora
In un sogno ancora
riabbracciarti
padre mio
almeno
in un sogno
le mie incertezze
dissolte
il fremito
della tua presenza
rassicurante
la gioia
dei tuoi occhi
sorridenti
in un sogno ancora
almeno
in un sogno.
al ventre
cava alle porose rotule divaricate
dove s’impigliano odori di cucina
e di sudario
di cose andate a male ma con grazia.
Lì si fa il lutto e sta;
lì la semina il germinato, la stirpe
donata al tempo e non salvata
dall’ombre de’ cipressi nelle zolle.
Lì la perdita ed il massacro-ladro
scrissero l’alfabeto maledetto di pietre sulla sua faccia crespa
[che mai muore
gli aborti
di certe fioriture sempre immature
[agli occhi.
E insieme a quel silenzio, voce dei morti
la sua eccellenza, la sua minimità.
Splendidi giorni
tiepidi e contusi
lentamente adornammo
i tuoi giardini
giù nella valle la nebbia
si discioglie
a poco a poco che s’alza
il maestrale.
Se guardi in lontananza
i prati verdi
fanno fra loro a gara
per sembrare più belli
il vento che accarezza
il seminato
sembra un mare
agitato e burrascoso.
Macchiato dal rosso scarlatto
ondeggiare dei papaveri
quale imprevisto e agreste1
campo di spighe
verdeggianti
con le tue piogge
e le tue schiarite
Il profumo dell’oblio
Nella solitudine del nulla osservo il mare.
Tante gocce unite da uno spirito astratto
un sapore trasgressivo
un odore accattivante
una musica risonante sui granelli
[di sabbia.
In lui si ode il suono dell’oblio.
E nella sua immensità
si ode il frastuono
che ne decreta l’armonia.
È un’onda
dolce e ingannevole
col suo aroma naturale
un aroma che mi sublima.
Allora la vacuità dell’uomo pare infinita
e si perde nel profumo dell’oblio.
Silvia Passero
IL
IL FIERAMOSCA
FIERAMOSCA
47
Vernacolo
INFORMAZIONI TURISTICHE E CULTURALI
Archeoclub di Barletta
348 3739839
Archivio di Stato (Via F. d’Aragona, 132)
0883 331002
Cos’è la
[email protected]
Archivio della Memoria e della Resistenza
(c/o Castello)
0883 578644
Ass. Cultura e Turismo (Via d’Aragona, 95) 0883 578612 - 578614 - 578620
Aufidus - Ass. inform. turistica
339 3218439
Biblioteca Comunale (c/o Castello)
0883 578607
Biblioteca e Archivio Diocesani “Pio IX” (Via Nazareth, 68)
A poese? Iè
na vecchia n’turc’nat
ca t sedouc chiù
d na fanciull
e c ta truv allanout
mezz a strad
a curr appirs
e mitt na vesta d’or
c t’avv’cein
con la sua bellezz
fell s’ntì ca a ta
iè spos e ament
abbrezzatill e fell
na carezz
quale compagna
tenere eccitante
c poi t sint trist
e sgrullantein
dalc e intrighent
d poat avezz
fell s’ntì d’cchiù
d na r’ggein.
FOTORUDY
SERVIZI SOCIALI
A.I.A.S. - Assistenza Spastici (Via della Repubblica, 1)
0883 527859
ANT - Delegazione di Barletta (Via A. Bruni, 28) 0883 310230
A.V.I.S. - Donatori Sangue (c/o ospedale vecchio)
0883 521686
Casa di riposo “R. Margherita”
0883 522446
Centro Antiviolenza per le donne (P.zza Aldo Moro n. 16) 0883 310293
Centro Aperto Polivalente (via R. Margherita, 126) 0883.510181
Centro Accog. Immig. Caritas (Via Manfredi, 45)
0883 572557
Centro Intercult. per le migrazioni (via. A. Bruni, 13) 0883.310387
Consultorio familiare “Insieme…” 0883 520395
Curia Arcivescovile 0883 531274
Fratres - Donatori Sangue (P.za Principe Umberto, I)
0883 518002
U scheff?
Deic! Mo t de’ nu scheff
preim d dic’l! A ste attint
ch dell bun! Voless studiat
l’avissa fe’, in un mod intelligent.
Ste u scheff, dat all’improvveis
ie cud ca t sfesc na canesc;
n ste n’alt! Ca s chiam cingh frunn
ca c t l’appizz’ch na sola man
t storc a fecc, e sin d sune’ i campan.
Ste nu scheff! Asse’
consolidat
ca in dialett s chiam
nu mappein
cud ca t’auent! Alla sprovvist
t’aggeir a cap atturn
e t’annebbiasc a vist.
Ste n’alt! Ca s chiam
maff’tton
ie cud ca t frisch nd e recch
e ne’nt fac s’nti ch na mezzor.
Ma cud ca t dol chiu d tutt
iu u chiu’ croud! E s chiam
sb’ff’tton
cud t piggh a vacch! E sint i dint
ca t iess’n a man a man
ca tu spout.
GOS Laboratorio urbano
0883 531274
Cantina della Sfida
0883 532204
Castello 0883 578620
Centro Culturale Zerouno
0883 333807
C. T. G. Gruppo “Leontine” 333 2453170
IAT (c/o Palazzo San Domenico) 0883 331331
Lega Navale
0883 533354
Pinacoteca (c/o Palazzo della Marra)0883 538313 - 0883 538312 - 0883 538374
Parco Archeologico di Canne
0883 510993
Pro Loco Barletta e Canne della Battaglia (Via Venezia, 42)
339 3869860
URP (Ufficio relazioni con il Pubblico)
0883 578488
Numero Verde 800761414
tel. 0883 310214 - fax 0883 576156
ODO-ANT (Via Fusco, n. 157 - Trani) 0883 584128
Sert
0883 577302
Settore Servizi sociali Comune di Barletta, piazza Moro, 16 0883.516460
TAXI - AUTOAMBULANZE
E TRASPORTO INFERMI
A.S.L. BT - centralino
0883 577111
AVSER (Via Magenta, 24)
368 3511354 - 0883 528443
Croce Rossa - Gruppo Pionieri e Volontari del Soccorso
0883 526924
Misericordia Barletta - Servizio ambulanza
347 0951836
O.E.R. - Operatori emergenza radio (Via M. del Carmine)
0883 535000
NO. di SS. Nuovi Orizzonti di Sostegno Sociale
329 0536112
U.N.I.T.A.L.S.I. (Via M. del Carmine)
0883 536788
Taxi (P.zza Conteduca)
0883 521469
POSTI TELEFONICI PUBBLICI
Bar Haiti (Via Leontina De Nittis, 49) Orario: 7-22
0883 534305
SERVIZI DI INTERESSE PUBBLICO
Acquedotto (Servizio Guasti)
800 735735
Scoppio (Servizio Trasporto Urbano)
0883 518554
Capitaneria - Soccorso in mare
0883 531020 - 1530
Carabinieri - Pronto Intervento
112
- comando compagnia
0883 537400
Cimitero
0883 510675
Comune - centralino
0883 578111
Corpo Forestale dello Stato1515
Elettricità (Enel, Guasti, Contratti e info)
800 900800
Ferrovia (informazioni) numero verde (ore 7-21)
89 20 21
Gas (Servizio Guasti)
800 900999
Guardia di Finanza117
- Comando compagnia
0883 531081
Guardia Medica - notturno e festivo
0883 575130
Polizia di Stato - soccorso pubblico
113
Polizia Commissariato
0883 341611
Polizia Locale - Pronto intervento
0883 332370
Polizia Stradale
0883 341711
Polfer
0883 521502
Poste Italiane
0883 536097
Prefettura - centralino
0883 539111
Pronto Intervento
118
Pronto Soccorso A.S.L. BT
0883 577781
Protezione Civile
0883 578320
URP - A.S.L.
0883 577610 - 0883 577971 - 0883 577050
Soccorso ACI
116
Soccorso Pubblico
113
Vigili del Fuoco - Pronto Intervento
115
- locale stazione
0883 531222
Michele Vitobello
dello Lillino
48 IL FIERAMOSCA
LUGLIO
2013
LUGLIO
2013
IL FIERAMOSCA
49
ORARIO FERROVIARIO fino a dicembre 2013
BARLETTA - BARI CENTRALE / BARLETTA - FOGGIA
Da Barletta a Bari: 4.45* 5.27* 5.48 5.56* 6.22* 6.44 6.50* 7.00 7.12 (RV) 7.30 7.52
8.30 8.40 8.50 10.27 10.59 11.36* 12.44 12.59 13.28 13.44* 14.00* 14.10* 14.22 14.43*
15.03* 15.22 15.59 16.10* 16.43* 17.02* 17.45 18.13* 18.20* 18.38* 18.44* 19.00 19.18
19.43* 19.55 20.04 20.16* 20.44* 21.01* 21.36* 21.44* 22.16* 22.39 22.53 22.58*
Da Bari a Barletta: 0.01* 4.00 4.25 5.32* 06.00* 06.05 6.20 6.29 6.45 7.15* 7.38* 7.45
7.48 8.00 8.07 8.15 8.38* 9.38* 10.04* 10.10 11.38* 11.48 11.53 12.04 12.30 12.38*
13.05 13.17* 13.25 13.38* 13.45 14.04* 14.10 (RV) 14.27 14.38* 15.15 15.38* 16.05*
16.35 16.43 17.05 17.15 17.35 17.45 18.07 18.10 18.17* 18.34 19.03 19.34 19.40 20.15
20.30 21.19 21.33* 22.35 21.40 22.06 23.09*
Da Barletta a Foggia: 0.34* 4.46 5.11 6.02* 6.43* 6.52 7.15 7.45* 8.08* 8.32 8.50*
8.56 9.03 9.08* 10.08* 10.48* 10.58 12.08* 12.33 12.40 12.48* 13.08* 13.20 13.45*
14.08* 14.21 14.48* 14.54 (RV) 14.57 15.08* 15.21 16.02 16.08* 16.48* 17.30 17.38
18.03 18.22 18.45* 18.57 18.58 19.51 20.26 21.02 21.10 21.22* 22.06 22.21* 22.28
22.53 23.21 23.57*
Da Foggia a Barletta: 4.00* 4.07 4.48* 5.05 5.19* 5.43* 6.00* 6.06 6.37 (RV) 6.46 7.10
7.57 9.45 10.15 11.05* 12.00 12.15 12.56* 13.10* 13.15 13.38* 14.14* 14.19* 15.18 15.38*
16.14* 16.17* 16.32 17.14* 17.38* 17.50* 17.55 18.14* 18.30 19.14*19.46* 20.14* 20.17*
21.05* 21.14* 21.45* 22.08 22.29*
Legenda: Espresso, Regionale, IC, ICN, F.Argento, F.Bianca, Festivo
Per informazioni sugli orari dei treni e per prenotazioni e
acquisto biglietti telefonare al numero verde FS INFORMA 89 20 21
(Raggiungibile solo da telefoni di rete fissa).
*= il servizio si effettua anche la domenica
CHIESE: orari Ss. Messe
STAZIONI DI SERVIZIO
TURNI FESTIVI MESI LUGLIO e AGOSTO 2013
Antimeridiano dalle ore 7.00 alle ore 12,30
Pomeridiano dalle ore 15,30 alle ore 20,00
27-28 Luglio
TURNO A 17-18 Agosto
29-30 Giugno
IP
ESSO
ESSO
TAMOIL
ESSO
via L. Da Vinci
via R. Margherita
p. 13 febbr. 1503
via S. Samuele
via Trani
13-14 Luglio
TURNO C10-11 Agosto
31Agosto
ERG
ENI /AGIP
IP
IP
Q8
via Canosa, 84
via Foggia
via Andria
lit. di Ponente
via Trani
50 IL FIERAMOSCA
6-7Luglio
TURNO B 3-4Agosto
24-25 Agosto
ENI /AGIP
IP
ERG
TOTALERG
TOTALERG
via Canosa
via Trani
via Parrilli
lit. di Ponente
via Barberini
20-21 Luglio
TURNO D 15Agosto
ERG
ERG
TOTAL
ENI /AGIP
Q8
via R. Margherita
via Violante
via Andria
via Trani
via Foggia SS 16
sabato sera domenica
BUON PASTORE 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00
via Medaglie d’Oro, 29
CARMINE 17.00
via Mura del Carmine
CUORE IMM. DI MARIA 19.00
8.00 10.00 11.30 19.00
via Barberini
IMMACOLATA 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00
via Firenze, 52
MARIA SS. STERPETO 18.30 20.00 8.30 10.00 11.30 18.30 20.00
viale del Santuario, 13 12.30
OSPEDALE CIVILE 9.00
PURGATORIO 9.00
corso Garibaldi
S. AGOSTINO 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00
via Pozzo S. Agostino, 28
S. ANDREA 19.00
10.30 11.30 19.00
via M. Bruno
S. BENEDETTO 19.00
8.00 10.00 11.30 19.00
via R. Margherita
S. DOMENICO 19.00 19.00
corso Garibaldi, 198
S. FILIPPO NERI 18.30 7.30 9.30 10.30 11.30 18.30
via Mons. Dimiccoli, 116
S. GIACOMO 19.00 8.30 10.00 11.00 19.00
c.so Vitt. Emanuele, 147
S. GIOVANNI APOSTOLO 19.00 8.30 11.00 19.00
via delle Querce, 2
S. LUCIA 19.00 8.30 10.00 11.15 19.00
vicoletto Santa Lucia
S. MARIA DEGLI ANGELI 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00
viale Marconi, 22
S. M. DELLA VITTORIA 18.00 18.00
via Cialdini, 70
S. MARIA DI NAZARETH 17.00
via Nazareth
S. NICOLA
19.00 8.30 11.00 19.30
via Canne, 195
S. PAOLO 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00
via Donizetti
S. RUGGERO
(Canne della Battaglia) 20.00
S. RUGGERO 7.30
via Cialdini
SACRA FAMIGLIA 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00
via Canosa, 143
SANTA M. MAGGIORE
11.00
via Duomo
SANTO SEPOLCRO
19.00 8.30 10.00 12.00 19.00
corso Vitt. Emanuele
SPIRITO SANTO 19.00 9.00 11.00 19.00
via Boggiano, 43
SS. CROCIFISSO 19.00
8.30 10.00 11.30 19.00
via Petrarca
SS. TRINITÀ 19.00
10.00 11.30 19.00
via Palmitessa, 38
LUGLIO
2013