se non diremo cose che a qualcuno spiaceranno
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se non diremo cose che a qualcuno spiaceranno
se non diremo cose che a qualcuno spiaceranno, non diremo mai la verità Anno XL - LUGLIO 2013 - Una copia 2,50 7/2013 w w w. i l f i e r a m o s c a . i t Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA Mensile di cultura, informazione e attualità 7/2013 9 9 10 13 14 16 Barletta ha scelto il centrosinistra per la guida della città promuovendo sindaco Pasquale Cascella Vita amministrativa Barletta-Cascella, linee guida di una storia di Carmen Palmiotta 10 17 Per non dimenticare Senso e significato di un incontro Mese della Memoria 2013: la memoria a tutela dei valori nata dalla Resistenza di Luigi Di Cuonzo Vita amministrativa Chi rema contro via dei Muratori? Primo forum plenario della Comunità Associativa Bene Comune Problemi e prospettive Anche Barletta fra le “Zone franche” AISLo.Puglia a servizio del territorio Breve storia di un’incredibile candidatura a cura di Stefania Patella Fisco Plausibili rimedi contro l’evasione fiscale: un danno calcolato di 120 miliardi l’anno di Gaetano Nanula Dopo aver ricucito gli strappi nel centro sinistra, il nuovo sindaco si accinge a governare “insieme” Non libro dei sogni, ma un “manifesto per l’ambiente”, subito 18 Provincia Una provincia sempre più vicina ai cittadini Rinvio della sospensione della provincia 19 Dieci postazioni internet a beneficio dei cittadini della Bat Accesso ai finanziamenti di microimprese 27 Anniversario Nicola Tarantino, cent’anni dalla nascita: un esculapio nostalgico dell’arcadia di Renato Russo 28 Musica 14a stagione artistica Athenaeum 1429 Programma per la commemorazione del 70° anniversario dell’occupazione nazista del 12 settembre 2013 29 Concorso Mangen mangen v’n …a poise a cura degli alunni della scuola “Modugno” 30 Vetrina Rotas Dalla Chiesa vecchia alla Chiesa grande” la storia della Chiesa madre di San Ferdinando di Puglia 31 33 35 36 Eventi storia di un manager culturale da Arbore a Zichichi Italo Calvino, la città e la rivoluzione dello spazio interiore di Alberto Asor Rosa Scuola La “Musti-Dimiccoli”: una scuola di artisti, scrittori e musicisti di Donatella Pestilli Scuola elementare Modugno: l’intitolazione della scuola materna a Maria Montessori Scuola “R. Moro”: Insieme… incontro al 27 36 37 38 39 41 42 Ricordo di Nicola Tarantino a cent’anni dalla nascita: un esculapio nostalgico dell’arcadia 30 futuro Brillante partecipazione della “Fraggianni” ai giochi sportivi studenteschi 43 Arte Un quadro di Antonella Palmitessa 44 In un quadro di Marta Riefolo fra Dionisio da Barletta Incontri Fabrizio De Andrè fra di noi…Una conversazione di Francesca De Santis presso l’associazione culturale Elpimix Ancora un successo per il Coro “Il Gabbiano” Tornata a Barletta Maria Rita Parsi Brevi di cultura Oltre 600 musicisti a Barletta per il 9° concorso nazionale “Premio Musica Italia” GOS /Le nostre iniziative 6 7 “Dalla Chiesa vecchia alla Chiesa grande” la storia della chiesa madre di San Ferdinando di Puglia I progetti vincitori del Bando Fred 2012 Enigmistica Cruciverba simmetrico con riferimento a Barletta di Franco Lamonaca Brevi di sport Arti marziali / Tiro con l’arco / Atletica / motociclismo / Calcio / Calcio a 5 / Taekwondo / Nuoto / Scacchi / Beach Soccer serie A RUBRICHE Lettere al direttore - Ricordo di Pietro Reichlin - E invero il Patriarca era Niccolò de Anapiis - Ma è quel Nadal? Sì, è proprio lui - Basta alle costruzioni indiscriminate, auspicabile un censimento del patrimonio edilizia - Cosa ne pensa del Movimento Cinque Stelle? 33 8 20 28 47 48 Il libro su Calvino segue percorsi di ricerca che intrecciandosi fra di loro formano un solo tema: la città - Le pietre del Castello in uno studio della D’Ercole - Un porto turistico secondo il dott. Turi - Collocazione di una targa commemorativa dedicata al Maresciallo degli Agenti di Custodia Francesco Di Cataldo, caduto il 20 aprile 1978 a Milano per mano delle Brigate Rosse In città Notizie in breve I libri del mese - Una notte ho sognato che parlavi - Il male che si deve raccontare a cura della Libreria Liverini Antologia di Poesie Un dito puntato al cielo / In un sogno ancora / Bella mia città / Mennea, la freccia del Sud / Maggio / Si vivono attimi di felicità / Il profumo dell’oblio Vernacolo - Cos’è la poesia? - U scheff? di Michele Vitobello TEKNO FILATI Srl FILATI CUCIRINI E ACCESSORI PER CALZATURE Barletta - BT Via Callano 163 int. 56 t. 0883 347 831 f. 0883 347 832 [email protected] 4 IL FIERAMOSCA LUGLIO 2013 LUGLIO 2013 IL FIERAMOSCA 5 Lettere al direttore Lettere al direttore Basta alle costruzioni indiscriminate, auspicabile un censimento del patrimonio edilizio www.ilfieramosca.it e-mail [email protected] [email protected] [email protected] Ricordo di Pietro Reichlin n° 7 - luglio 2013 anno XL Direttore responsabile RENATO RUSSO Spedizione in abbonamento postale 45% Registrazione presso Tribunale di Trani n. 140 del 1-3-1975 Stampa in proprio su carta ecologica riciclata Symbol Freelife Satin Direzione, Redazione e Amministrazione Editrice Rotas s.r.l. Via Risorgimento, 8 Tel. 0883.536323 Fax 0883.535664 BARLETTA e-mail: [email protected] www.editricerotas.it ISSN 1722-8972 ASSOCIATO accedi a Il Fieramosca on line COME ABBONARSI • c/c postale n. 13433701 intestato a Editrice Rotas S.r.l. via Risorgimento, 8 76121 Barletta • Abbonamento annuale 25,00 per l’Italia per l’estero 85,00 per le Americhe 110,00 6 IL FIERAMOSCA Caro Direttore, trovo ammirevole il lavoro che lei sta facendo per mantenere viva la memoria di cose e persone di Barletta. Ho avuto i suoi libri e la ringrazio. In particolare, la ringrazio anche per la cura posta nel Pietro Reichlin ricordare la biografia di mio padre. Le preciso solo che l’origine dei Reichlin è svizzera non austriaca: Svizzera tedesca. Mio nonno non era cittadino italiano. Per primo, lo divenne mio padre. Tra le attività di mio nonno, la principale non era la vinificazione. Egli venne a Barletta (da Napoli dove sotto l’ultimo Re Borbone viveva suo padre) in quanto porto commerciale e sbocco naturale del Tavoliere. E quindi luogo ideale dove egli pensò di creare una fabbrica chimica, di nome “Appula”, che sfruttava i “graspi” dell’uva e ne ricavava un acido di cui non ricordo il nome. Era per quel tempo una fabbrica importante. Mio nonno fallì nella grande crisi del ’29 e la fabbrica fu acquistata dalla Montecatini che a sua volta la gestì fino a epoca recente. Era alle spalle della spiaggia e non so se ne sia rimasta traccia. Le rinnovo i miei rispettosi saluti suo Alfredo Reichlin E invero il Patriarca era Niccolò de Anapiis Caro Direttore, leggendo l’articolo sulle processioni del Venerdì Santo pubblicato sul numero 5/2013, rilevo un’inesattezza allorquando l’autrice del pezzo scrive che la reliquia del Santo legno della Croce sarebbe stata portata a Barletta dal Patriarca Randulphus. Nel suo libro invece sulla storia di quelle reliquie è detto che quella del Patriarca Randulphus è una tradizione dura a morire in quanto: 1) il Patriarca di Gerusalemme all’epoca delle reliquie non era Randulphus ma Niccolò de Anapiis; 2) non fu neppure quel Patriarca a portare le reliquie a Barletta ma uno dei canonici scampati al naufragio della galera sulla quale tornavano dalla Terra Santa, naufragio nel quale il Patriarca perì affogato (per generosità, infatti, continuò a caricare sul molo gente in fuga dai musulmani, fu così che la caravella s’inabissò coi suoi tesori). Si salvò invece la seconda navincula, che giunse fortunatamente fino a Barletta. Giovanni Ceto In realtà sono notizie contenute in Loffredo, in Marin Sanudo il Vecchio ed altri. Quella del patriarca Randulphus (sulla cui vita esiste tutta un’altra storia) è la versione tradizionalmente riferita dagli storici locali dell’Ottocento, riveduta, corretta e aggiornata da autori più recenti. (R. RUSSO, La basilica del Santo Sepolcro, pp. 29-32). Ma è quel Nadal? Sì, è proprio lui Ricordo che dieci anni fa, in occasione delle celebrazioni del V centenario della Disfida di Barletta, un ragazzo di 16 anni, mi pare uno spagnolo, vincesse il torneo di tennis di Barletta. È per caso lo stesso che poche settimane fa ha vinto gli Internazionali di Parigi per l’ottava volta? Sì, è proprio lui. Quello di Barletta fu il suo primo torneo vinto in carriera. Di lì non si sarebbe più fermato. Pubblichiamo la foto con la quale ne illustravamo la notizia sul numero di maggio del ‘2003. Il sindaco Francesco Salerno premia il vincitore del torneo Rafael Nadal Pereira (SIAF - PM PHOTO) LUGLIO 2013 A Barletta, in maniera irresponsabile e sconsiderata, si costruisce ancora senza criterio e senza preoccuparsi del futuro. Basti guardare le periferie della città, diventate veri e propri quartieri dormitorio senz’anima, dove in alcuni casi vengono a mancare i servizi essenziali. Tutto ciò porta inesorabilmente ad un consumo eccessivo del territorio, che è una problematica cruciale, sia dal punto di vista ambientale ma anche economico, dal momento che Barletta è una città che punta ad uno sviluppo turistico da un lato, ed agricolo dall’altro. Ad oggi chi ci amministra affronta solo aspetti più marginali, non guardando il problema nella sua totalità. Quando invece il consumo del territorio potrebbe essere fermato, puntando in maniera ferma al riutilizzo di quella parte del patrimonio immobiliare presente in città, che rimane invece abbandonata a se stessa. Esiste, infatti, un numero elevato di strutture private tipo uffici, appartamenti e capannoni industriali inutilizzati. Un esempio è la ex Cartiera, che in seguito alla sua dismissione, avvenuta negli anni ‘80, versa in stato di degrado. Mentre c’è chi spera nel suo abbattimento, confidando in una modifica della sua destinazione d’uso da artigianale a residenziale per costruire nuovi edifici privati. Numerosi anche gli esempi nel settore pubblico, che in alcuni casi versano in uno stato di vero abbandono. Visibile a tutti è certamente la Villa Bonelli, struttura del 1700, che dai primi del ‘900 versa in una situazione di declino. Nel 2008 ci sono stati solo dei lavori di riqualificazione del parco circostante e da tempo il Comune ha previsto in bilancio fondi per la ristrutturazione della palazzina, senza mai essere stata avviata. Oppure la ex Distilleria, complesso di fine ‘800, recuperato solo in una parte esigua, ma il cui storico corpo centrale è in situazione di totale abbandono. E ciò nonostante, il Comune non ha mai avviato un’opera di risanamento e restauro di questa importante struttura, malgrado sia evidente a tutti la sua urgenza. Negli anni ‘90 era previsto di destinare l’area dell’ex Distilleria ad un vasto piano di edilizia privata, ma grazie all’azione attenta di alcune associazioni culturali e ambientalistiche si è riusciti a far sottoporre la struttura al vincolo di tutela da parte del Ministero dei Beni Culturali, impedendoLUGLIO 2013 ne l’abbattimento e spingendo l’amministrazione comunale ad acquistarne la proprietà, trattandosi di un prezioso esempio di archeologia industriale. È dotato il Comune di Barletta di un censimento dettagliato relativo al patrimonio edilizio inutilizzato? Se sì, è possibile visionarlo in maniera pubblica, in modo da interessare cittadini e associazioni allo scopo di aprire un dibattito sui possibili riutilizzi di questi spazi? Quello che voglio chiedere a chi governerà Barletta è di provvedere ad una necessaria e non più rinviabile opera di “censimento del patrimonio edilizio” in termini di abitazioni vuote, capannoni, uffici e negozi non occupati da attività e comprovati da effettivi consumi di acqua, gas, ed elettricità, in modo da utilizzare i dati raccolti per riconsiderare ogni tipo di pianificazione urbanistica futura. La nuova amministrazione di Barletta deve avere come obiettivo un nuovo modello di società ecologicamente sostenibile, promuovendo il cambiamento dei consumi e dei modi di produzione, impegnandosi senza sosta a fermare la cementificazione del nostro territorio. Ugo Barbaro Associazione Wolakota Cosa ne pensa del Movimento Cinque Stelle? Caro direttore, lei che vanta una lunga esperienza anche come amministratore, mi dice cosa ne pensa del Movimento Cinque Stelle? e quanto durerà secondo lei? Ruggiero Lanotte nel paese dalla sua incapacità di scegliere fra destra o sinistra al fine di rendere governabile l’Italia. Non ne parliamo poi delle enormi contraddittorietà che segnano il suo percorso mentale, come quella di attaccare nella stessa misura Bersani e Berlusconi, con tutto quello che ne consegue sul piano pratico circa l’ingovernabilità del Paese della quale non può lamentarsi, se lui stesso ha contribuito a crearla. Quanto durerà il fenomeno Grillo? Fin quando i partiti non restituiranno credibilità alla politica. Le pietre del Castello in uno studio della D’Ercole Ho letto con grande interesse le notizie di cronaca relative alla inaugurazione del lapidarium presso il Castello di Barletta, preceduta da una interessante tavola rotonda con la quale l’iniziativa era presentata al pubblico e alla stampa. Francamente mi ha sorpreso che la curatrice della mostra (dott. Emanuela Angiuli) non abbia citato una significativa pubblicazione che sulle “Pietre del Castello” fu edita - a cura e spese dell’Amministrazione comunale da me presieduta - nell’ormai lontano 1997. La monografia, curata dalla dott.ssa Cecilia D’Ercole, studiosa di grande valore che opera da anni ormai presso l’università di Tolosa stampata con grande perizia editoriale per i tipi della Rotas, ha rappresentato un’opera fondamentale per la conoscenza del nostro patrimonio lapideo e sarebbe il caso che non fosse dimenticata, e anzi, ove possibile, riesumata e valorizzata, perché di notevole valore scientifico. Ruggiero Dimiccoli Io distinguerei due fasi nettamente diverse della storia di questo Movimento: la prima è quella della protesta innescata da Beppe Grillo con un furore che è riuscito a trascinare dalla sua milioni di seguaci. Credo che la maggior parte degli elettori lo abbia votato perché non sapevano come altro far capire alla classe politica tradizionale la propria esasperazione per la loro incapacità di governare il Paese. La seconda fase è poi quella in cui il Movimento ha portato in Parlamento un gran numero di parlamentari, non riuscendo a governare in positivo le enormi potenzialità del risultato raggiunto. La cosa strana è che Grillo critica l’ingovernabilità del paese e tanti gravi danni prodotti dalla precarietà della situazione politica, senza capire che proprio lui è all’origine dell’enorme danno prodotto IL FIERAMOSCA 7 Vita amministrativa Lettere al direttore Barletta-Cascella, linee guida di una storia Un porto turistico secondo il dott. Eligio Turi Esimio Direttore, come lei certamente ricorderà, quando ha presieduto un convegno sulle prospettive industriali di Barletta a metà degli anni Ottanta, il dott. Eligio Turi prospettò la possibilità della realizzazione di un moderno porto turistico del quale illustrò un’ipotesi realizzativa attraverso una pianta che non sono riuscito a rintracciare. Al Comune non ne sanno niente. Può aiutarmi a ritrovarla? UN PATTO PER VOLTARE PAGINA E RICOMINCIARE INSIEME di Carmen Palmiotta Giuseppe Dibenedetto B La pianta di cui riproduco il disegno, illustrata in quel convegno a cui fa riferimento, costituì oggetto, di un’istanza che lo stesso Turi inoltrò al sindaco Francesco Salerno il 6 febbraio 2000 e che come direttore del mensile “ECO- FIN Notizie” riprodussi nel numero di febbraio del 2001. L’ipotesi del dott. Turi era quella di edificare un porto turistico a ridosso del porto commerciale, con una potenzialità di circa 600 posti per imbarcazioni dai 3 a 20 metri di lunghezza. Secondo il dott. Turi un porto turistico col suo braccio di tramontana proteso oltre il terminale della progettata diga foranea del porto non poteva diventare una seconda difesa del bacino dall’insabbiamento dei fondali, facilitando così ancor di più l’entrata e l’uscita delle navi di maggior stazza a pieno carico, che i fondali non consentono. Nel contempo si sarebbero potuti ridurre notevolmente gli interventi della draga, con conseguente riduzione dei costi per i periodici dragaggi, non sempre solleciti alle esigenze del porto. Collocazione di una targa commemorativa dedicata al Maresciallo degli Agenti di Custodia Francesco Di Cataldo, caduto il 20 aprile 1978 a Milano per mano delle Brigate Rosse Ill.mo Sig. Sindaco, [e p.c. agli organi di stampa] l’UGL-Polizia Penitenziaria, sigla sindacale che mi onoro di rappresentare a livello regionale, è particolarmente attenta alla memoria storica del Corpo di Polizia Penitenziaria e del disciolto Corpo degli Agenti di Custodia, da cui il primo ha tratto origine. Proprio del Corpo degli Agenti di Custodia ha fatto parte, prima di cadere sotto il fuoco della colonna “Walter Alasia” delle Brigate Rosse, un Suo Illustre Concittadino, e cioè il Maresciallo Francesco Di Cataldo, in servizio presso la Casa Circondariale di San Vittore a Milano, decorato alla memoria con la Medaglia d’Oro al merito Civile dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e con l’Ambrogino d’oro dal Comune di Milano. Le pagine dei quotidiani dell’epoca e quelle rievocative della vicenda a trent’anni dall’accaduto sono la testimonianza dell’importanza dell’evento tragico, della cui memoria Codesta Amministrazione ha dato prova di cura e attenzione. La prima volta quando ha intitolato una via della Città al Maresciallo Di Cataldo; la seconda, durante il Suo mandato, quando, nel 2008, su richiesta di un Suo concittadino, il dott. Vincenzo Lamonaca, comandante del Reparto di Polizia Penitenziaria degli Istituti Penali di Trani, ha raccolto l’invito a meglio precisare chi fosse la persona cui la via era dedicata, e cioè «Maresciallo degli Agenti di Custodia barbaramente ucciso dalle Brigate Rosse». Orbene, chiediamo a Codesta Amministrazione un’ulteriore segnale di attenzione verso il Suo concittadino e cioè, la collocazione di una targa commemorativa, magari sotto il portico del Palazzo di Città, in ricordo del Maresciallo degli Agenti di Custodia Francesco Di Cataldo, unico barlettano caduto sotto la furia del fuoco degli anni di piombo, al pari di altri illustri concittadini che già hanno meritato tale riconoscimento. L’occasione è gradita per porgere i sensi della più alta considerazione. arletta ha scelto ancora una volta il centrosinistra per la guida della città. Ma stavolta ha fatto una scelta “anticonformista”, per nulla scontata, in un certo senso “difficile” e però prestigiosa, perché ha promosso un nuovo Sindaco, Pasquale Cascella, malevolmente definito dai suoi competitors “romano” per la sua attività professionale svolta prevalentemente a Roma, in realtà barlettano doc. Noi lo avevamo definito (vedi Fieramosca di giugno 2013) “un barlettano di ritorno”, perché ha scelto, in maniera netta, di tornare nella sua città e di mettervisi al servizio, dopo aver ricoperto ruoli di primissimo piano nazionale, l’ultimo dei quali a fianco del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in veste di Portavoce e Consigliere. La scelta di candidare Pasquale Cascella nasce dall’esigenza del Pd cittadino - esigenza veicolata dal Commissario cittadino e Segretario provinciale del Pd, Andrea Patruno - di terzietà autorevole rispetto alle proposte locali, nessuna delle quali trovava il consenso unanime, o perlomeno molto ampio, del partito e della coalizione di centrosinistra. In realtà, di questa candidatura si era parlato già sette anni fa, dopo le dimissioni di Francesco Salerno, ma allora fu trovata una via locale in Nicola Maffei. Ad aprile scorso, quando la candidatura ha preso forma e si è concretizzata attraverso una campagna di ascolto della base (associazioni, movimenti, cittadini) battezzata dal candidato Sindaco “Primarie delle idee”, si è capito che Pasquale Cascella aveva la ferma volontà di mettersi al servizio della città nella sua interezza, di farsi carico dei suoi problemi, delle criticità irrisolte e delle possibili soluzioni. Un momento di sbandamento l’opinione pubblica lo ha avuto quando, inaspettatamente, Giorgio Napolitano ha accettato la rielezione alla Presidenza della Repubblica, ma la parola data da Cascella a Barletta non è venuta meno, anzi si è rinsaldata con la sua rinuncia ufficiale al ruolo di Portavoce del Presidente. Difficoltà, tante, a cominciare dal ‘fuoco amico’ del centrosinistra, dai Socialisti che hanno presentato comunque la candidatura a Sindaco di Mino Cannito, a Giuseppe Tupputi, già esponente del Dott. Luigi Pelle, segretario regionale UGL 8 IL FIERAMOSCA LUGLIO 2013 LUGLIO 2013 Pd, che ha deciso di correre da solo per la carica di Primo Cittadino. Con l’andare dei giorni, quando Cascella incontrava instancabilmente tutti i possibili interlocutori e i potenziali elettori, si è avuta la percezione chiara della sua convinzione, della passione politica, della capacità di coagulare consenso attraverso e durante le numerose iniziative, di studiare i problemi della città e del territorio e di configurare rapidamente le possibilità di Il sindaco Pasquale Cascella ribaltare situazioni negative o di sofferenza. Tutto questo, è stato ben capito dall’elettorato cosiddetto comune, dalla gente che, pur non facendo abitualmente politica, è stata convinta a votare ‘l’uomo del Colle’ perché lo ha ritenuto capace di prendere in mano le redini di una città da tempo apparentemente addormentata, ferma, impotente. Barletta, nei lunghi giorni della campagna elettorale, ha avuto un parterre de roi come mai era accaduto. Sono venuti in tanti, a sostenere Cascella, da Massimo D’Alema a Matteo Renzi, a Walter Veltroni, Guglielmo Epifani, Anna Finocchiaro, Gianni Cuperlo, Luciano Violante, Sergio Zavoli, Massimo Ghini, Nichi Vendola, Michele Emiliano e tantissimi altri. Per amicizia personale, per stima professionale, per convinzione politica. Certo, nessuno di questi personaggi è venuto per ordine di partito, e anche questo è stato capito dagli elettori. Un uomo che può vantare tanto credito nazionale e locale è un valore aggiunto di caratura notevole. Non potevano, i coraggiosi e anticonformisti elettori barlettani, lasciarselo sfuggire, farlo tornare a Roma, dove sicuramente avrebbe ancora ricoperto incarichi prestigiosi e importanti, ma fuori dall’orbita della città. E poi, il piglio giusto, quello che piace per la sicurezza che trasmette, l’aveva acquisito, il polso della situazione anche, la confidenza con gli elettori si era cementata. Non mancava nulla, la partita si giocava con tutte le carte in regola. E così si è arrivati al momento delle elezioni dove, con oltre il 43% dei voti contro il 27% circa del candidato del centrodestra, Giovanni Alfarano, Cascella si è assicurato il ballottaggio. Quindici giorni dopo, quindici giorni fatti di confronti serrati con il suo antagonista e di continui incontri con i cittadini, la vittoria. Da subito. Dalle prime sezioni scrutinate. Non c’è stata storia, dopo un’ora era chiarissimo che Pasquale Cascella era il nuovo Sindaco di Barletta. Televisioni nazionali e locali hanno incorniciato la vittoria, dopo l’abbraccio con la piccola folla dei supporters che lo hanno coadiuvato in tutta la campagna elettorale e prima dell’abIL FIERAMOSCA 9 Vita amministrativa braccio più ampio con i cittadini, seguito dal brindisi collettivo e dal taglio di una torta donata da un elettore pasticciere. Il comizio di ringraziamento è stato anch’esso inusuale: sul palco insieme al neo Sindaco Cascella anche i Sindaci di Corato, di Molfetta e di Acquaviva delle Fonti (Renato Bucci, Paola Natalicchio, Davide Carlucci, questi ultimi entrambi giornalisti, anch’essi “di ritorno”), festeggiati dal capogruppo Pd alla Camera, Roberto Speranza, dal Governatore Vendola, dall’onorevole Francesco Boccia, dal Sindaco di Bari Michele Emiliano, dai segretari provinciale e regionale Pd, Andrea Patruno e Sergio Blasi. Pochi giorni dopo l’insediamento, la prima novità, assoluta nel panorama politico barlettano: dei nove assessori, tre li avrebbe scelti personalmente il Sindaco e i restanti sei sarebbero stati designati dal Sindaco stesso, in base ai curricula, fra una rosa di nomi forniti dai partiti e movimenti che lo hanno sostenuto. La Giunta è nata prestissimo, ha quattro donne assessori, fra le quali il vicesindaco Annetta Rizzi Francabandiera, ed è stata presentata ai giornalisti e alla città in una bella sala del Palazzo della Marra. Questa Giunta non nasce da logiche spartitorie, ma riconosce pari dignità a tutti i partiti ha dichiarato subito Pasquale Cascella, che ha aggiunto: Il primo punto fermo di questa amministrazione è il rispetto e la certezza delle regole. Durante la conferenza stampa, insieme alla sua squadra assessorile, il Sindaco ha evidenziato i problemi immediati da affrontare, dal bilancio ai debiti fuori bilancio, alla mancanza di risorse, per quest’anno, da destinare a manifestazioni come l’Estate Barlettana o la Festa Patronale; ma anche le possibilità di crescita e di sviluppo della città (Litoranea di Ponente, bonifica delle acque marine, valorizzazione dei beni culturali e ambientali e delle attività produttive, riconnessione territoriale e sociale fra il centro e le periferie, potenziamento dei diritti sociali, Casa di Riposo, Cittadella dello Sport, Orto Botanico). E ha chiuso con una promessa: Barletta non perderà alcun finanziamento. Il nuovo Sindaco di Barletta, l’ex ragazzo di belle speranze che cominciava, tanti anni fa, la sua esperienza professionale nel giornale “L’Unità”, e che è arrivato ad essere il capo della comunicazione del Presidente della Repubblica, il “barlettano di ritorno” è davvero tornato a casa. 10 IL FIERAMOSCA Vita amministrativa IN CENTO GIORNI DAL COLLE DEL QUIRINALE A SINDACO DI BARLETTA! MARZO 2013 APRILE Primi di marzo. Dopo il deludente risultato nelle elezioni politiche del 24 - 25 febbraio (PD terzo partito dopo Movimento Cinque Stelle e Partito delle Libertà), nell’imminenza della consultazione per le amministrative del 26-27 maggio, il commissario politico cittadino Andrea Patruno alla ricerca di una candidatura unitaria. Intanto si sono già candidati Maurizio Savasta e Giuseppe Tupputi mentre Ruggiero Mennea e Assuntela Messina non escludono una loro discesa in campo. Ai nastri di partenza - nell’area di sinistra - anche Maria Campese (Rifondazione Comunista) e Michele Rizzi (Alternativa Comunista). Domenica 7. Incontro nella Sala Rossa del Castello dove è ufficializzata la candidatura Cascella e dove è aperto un pubblico dibattito col candidato che, in questa sua prima uscita, si rivolge innanzitutto ai giovani. Apertura del Comitato organizzativo elettorale del candidato Pasquale Cascella che emblematicamente lo intitola “CASCELLA SINDACO-INSIEME”. Fra cronaca e storia, è appena il caso di ricordare che in quei locali, l’antica storica sede della tipografia Rizzi-Del Re, quarantaquattro anni prima, nel corso del 1969, il giovanissimo studente Pasquale Cascella, dava alle stampe il bollettino dell’ITC “Cassandro”. Lunedì 18. Il commissario Andrea Patruno, di concerto con la direzione nazionale del partito e dopo averne sondato la personale disponibilità, propone il nome di Pasquale Cascella, portavoce del Presidente della Repubblica (il cui mandato è prossimo a scadenza), come candidato unitario del PD. Questa candidatura unitaria farebbe saltare le primarie nel centro sinistra, il che irrita Cannito (del PSI) mentre in un primo momento lascia perplessa Maria Campese (Rifondazione Comunista). Quanto ai due candidati del PD già scesi in campo, mentre Maurizio Savasta, dopo un momento di perplessità, ritira la propria candidatura, Giuseppe Tupputi la mantiene anche a costo di uscire dal partito e presentarsi con una lista civica. Lunedì 15. A Barletta Enrico Letta, vice segretario politico del PD, in piazzetta Sfida, per una consacrazione nazionale della candidatura Cascella: “Il miglior candidato possibile per riunire il PD cittadino”. Dietro le quinte, ai vertici del partito a livello locale e regionale, un modo surrettizio e indolore per dare una mano ad affrontare il problema dell’ammissibilità o meno nella lista elettorale dei consiglieri firmatari della sfiducia al sindaco Maffei. Venerdì 22. SEL e Scelta Civica aderiscono per primi alla candidatura di Pasquale Cascella che inizia una serie di discrete consultazioni per saggiare la disponibilità delle forze politiche di centro sinistra a sostenerlo. Giovedì 28. Prende quota la candidatura Cascella: in dodici fra partiti e movimenti sottoscrivono un documento di adesione. Sabato 30. Anche Sinistra per Barletta sciogliendo gli ultimi dubbi - esprime il proprio gradimento alla candidatura Cascella. Lunedì 15 aprile. Pasquale Cascella con il capo del governo on. Enrico Letta che lo ha presentato a Barletta Martedì 16. Definita la coalizione: sì in extremis di Rifondazione Comunista e Centro Democratico. Venerdì 19. Il consigliere regionale Ruggiero Mennea invita gli organi statutari del partito a non candidare i firmatari delle dimissioni che fecero cadere l’amministrazione Maffei. Sabato 20. Inaspettatamente il Presidente della Repubblica Napolitano rieletto all’alto incarico e la sua rielezione fa temere un passo indietro di Pasquale Cascella, il quale però riconferma la sua disponibilità. Lunedì 22. Dichiara, infatti Cascella: “Oggi, con il giuramento del rieletto Presidente della Repubblica, è giunto alla naturale scadenza il compito che mi era stato affidato al Quirinale. Avendo corrisposto pienamente al compito affidatomi sette anni fa dal Presidente Napolitano, col quale resta integro un antico rapporto di collaborazione e solidarietà, posso ora rispettare l’impegno preso con le forze poltiche, le associazioni, i movimenti e le più diverse espressioni della società civile che avevano chiesto la mia disponibilità a candidarmi sindaco di Barletta nelle imminenti elezioni, per voltare pagina rispetto alle drammatiche vicende amministrative della città e ricominciare insieme. È un impegno a cui credo debba corrispondeLUGLIO 2013 Breve storia di un’incredibile candidatura Dopo aver riportato unità nel centro sinistra, il nuovo sindaco si accinge a voltare pagina e a governare “insieme” Barletta per restituire alla città un volto moderno, civile, solidale a cura di Stefania Patella re l’analoga responsabilità nelle scelte che restano da compiere, da parte di tutti al di fuori di ogni calcolo di convenienza, per restituire alla città di Barletta un volto moderno, civile e solidale, all’altezza delle sue migliori tradizioni”. Martedì 23. Ancora polemiche sull’ingresso in lista degli otto che determinarono la caduta del sindaco Maffei; ma per Patruno non si può dichiarare di sostenere la candidatura Cascella, mentre si chiede al tempo stesso l’esclusione dalla lista di metà partito che dovrebbe sostenerlo. MAGGIO Lunedì 4. “Si avvicina l’appuntamento del voto ed arriva il momento di cominciare a dare prova della capacità di assumere impegni che non siano parole vacue ma costituiscano un vincolo reciproco così da dare credibilità e valore al rapporto fra eletti ed elettori”. Inizia così la prima lettera aperta indirizzata da Pasquale Cascella ai suoi elettori e candidati. Sabato 27. Presentate 21 liste per 628 candidati Venerdì 10. Pubblico invito del candidato Cascella al rispetto delle norme e delle regole del comportamento democratico - a cominciare dall’affissione dei manifesti - in occasione dell’imminente consultazione elettorale. Domenica 28. Su corso Vittorio Emanuele a Barletta (alle spalle della statua di Eraclio), presentazione ufficiale alla città del candidato sindaco della larga coalizione che lo sostiene e dei candidati al Consiglio Comunale nelle liste che hanno sottoscritto il “patto per ricominciare insieme” e il codice etico con cui dimostrare ai cittadini che si può e si deve voltare pagina nell’amministrazione della città. Domenica 12. Organizzato dal capo condomino Michele Borraccino, un cordiale incontro del candidato coi condomini di via Mascagni 1, coi quali Cascella s’era già intrattenuto un anno prima (28 maggio 2012), in occasione di una serata celebrativa dei tre più alti valori-simbolo del Risorgimento: il Tricolore, l’Inno Nazionale e la Costituzione Italiana. Mercoledì 24. A poche ore dalla presentazione delle candidature, i vertici del PD decidono la riammissione dei consiglieri “sospesi”. Martedì 30. Verso le votazioni comunali per un posto da sindaco e 32 da consigliere comunale. Sei i candidati sindaci: Alfarano (sostenuto da otto liste), Cascella (da sei), Cannito (da tre), Corvasce, Rizzi e Tupputi (da due). 634 i candidati che aspirano a diventare consiglieri comunali: 375 gli uomini e 259 le donne, pari al 41%. 77.790 gli elettori di cui 39.231 donne e 39.559 uomini; rispetto alle precedenti elezioni, gli elettori sono aumentati di 902 unità. I seggi sono 97. Età media dei candidati, 44 anni. Il più giovane dei candidati Antonio Mascolo (6 febbraio 1995), il candidato più anziano Antonio Riglietti (29 marzo 1942). Tra i consiglieri che non si sono ripresentati, il più noto è Enzo Delvecchio, ultimo presidente dell’assemblea consiliare. Con la lista Cascella (25 candidati di cui 13 donne), presentato anche un memorandum di idee (su lavoro, sviluppo sostenibile, buona amministrazione, innovazione, diritti, cultura, ambiente, sicurezza). Nella lista Alfarano (32 candidati di cui 14 donne) e un appello alle cose concrete da fare, tenendo presenti le scarse risorse economiche: ambiente (patto per la salute), urbanistica e opere pubbliche (patto per Barletta libera), politiche giovanili (patto per i giovani e per il merito), educazione civica (patto per la civiltà), lavoro (patto per il futuro), politiche sociali (patto per il sociale). LUGLIO 2013 Domenica 12. “Con Cascella, Barletta dialogherà con l’Europa. Le sue numerose e qualificate conoscenze aiuteranno la crescita politica ed economica della città”. Ad affermarlo, nel corso di un interessante incontro presso il comitato elettorale del candidato, Giovanni Pittella, vice Presidente vicario del Parlamento europeo. Lunedì 13. “Per costruire il futuro bisogna iniziare a lavorare sul presente”. Incontro col mondo della scuola presso la sede del Comitato elettorale. Nella stessa giornata incontro coi gestori dei locali del centro storico della città sul tema “Animare il centro storico vivacizzandolo dal punto di vista storico, culturale, turiIL FIERAMOSCA 11 Vita amministrativa stico”, presente il Presidente dell’Assemblea regionale Onofrio Introna. Martedì 14. Luciano Violante presenta il suo ultimo libro “Politica e menzogna” presso la libreria “La penna blu”. Col candidato sindaco, presenti il prof. Silvio Suppa e il direttore della Gazzetta del Mezzogiorno Giuseppe De Tommaso. 15 Maggio. Confronto fra i candidati sindaci sul tema del lavoro, una tavola rotonda organizzata dalla CGIL che si tiene nella Sala consiliare comunale. Venerdì 17. Incontro a Palazzo della Marra sullo stato della cultura a Barletta. Con Cascella, prende la parola il Magnifico Rettore dell’Università di Foggia Giuliano Volpe. A fare gli onori di casa Giusy Caroppo e Cinzia Dicorato che fanno il punto sulla condizione dei beni culturali in città e prospettano possibili soluzioni alla crisi del settore. Sabato 18. Nella Sala Rossa del Castello, si tengono gli Stati Generali della Città. Spunti di dibattito e di confronto relativi alle linee programmatiche. Tra i relatori il prof. Francesco Karrer, ordinario di urbanistica presso “La Sapienza” di Roma, che aveva già collaborato con l’Amministrazione Salerno. Lunedì 20. A Piazza Aldo Moro Cascella incontra Massimo D’Alema, al quale lo lega un lontano rapporto di amicizia perché Cascel- la, del “leader maximo” era stato portavoce del Governo da lui presieduto nel 1999-2000. “Lui è uomo di pace” - ha detto D’Alema di Cascella - “è una lezione che ha imparato bene nei sette anni passati al Quirinale. Però sa anche domare i conflitti …”. Martedì 21. Presso l’Ipanema Club, sulla litoranea di Levante, confronto coi candidati moderato da Giuseppe Cilli, organizzato dal Circolo di Barletta di Legambiente. Mercoledì 22. Incontro in piazza Caduti col Sindaco di Firenze Matteo Renzi. Venerdì 24. Incontro in via Paolo Ricci (nel rione 167) con l’on. Roberto Speranza, capogruppo dei deputati del PD. “Questa non è un’altra città, anche qui batte il cuore di Barletta” ha esordito Cascella parlando di quest’area periferica. Nell’ultima giornata di campagna elettorale, l’ultimo appello agli elettori dal palco di piazza Aldo Moro che, oltre al candidato, ospita la senatrice Anna Finocchiaro. Lunedì 27. Alfarano 26,88 (meglio di Dibello nel 2006, ma peggio di M.G.Vitobello nel 2011); Cascella 43,68%, Cannito 17,08%, Corvasce 8,50 %, Tupputi 2,83 %. Dunque al ballottaggio fra 15 giorni Alfarano e Cascella. Mercoledì 30. Alla luce di questi primi risultati elettorali; secondo Cascella Barletta [rispetto alle politiche] ha cominciato a voltare pagina. “I primi dati, ancorché non definitivi, sono però significativi. Le forze riformiste vinceranno se si ritroveranno su un progetto per la città”. 12 IL FIERAMOSCA Fisco GIUGNO Mercoledì 5. Guglielmo Epifani, in piazza Caduti gratifica il candidato Cascella con il suo primo comizio da segretario politico nazionale del PD. Con Epifani, sul palco, anche il segretario regionale del Partito Sergio Blasi e il presidente dell’Assemblea regionale Onofrio Introna. Venerdì 7. Walter Veltroni, in piazza Caduti, a Barletta una testimonianza per l’amico Pasquale Cascella col quale ricorda di aver collaborato insieme all’“Unità”. E poi, ad accomunarli, l’esperienza di Veltroni di aver fatto il sindaco di Roma per cui agli elettori barlettani manda un tranquillizzante messaggio, come uno spot elettorale: “Cascella, l’uomo giusto per guidare la città”. Lunedì 10. Pasquale Cascella Sindaco di Barletta. Hanno votato 38.455 elettori su 77.790 aventi diritto: 23.749 per Cascella (62,89 %), 14.014 per Alfarano (37, 11%). Commento di Rino Daloiso (Gazzetta del Mezzogiorno): “Ma la vera sfida comincia adesso!” Mercoledì 12. Cascella proclamato sindaco: passaggio di consegne, nella sala consiliare comunale, con il commissario Anna Maria Manzone. Le sue prime parole: “Sarò al servizio di tutti i cittadini. Ora però basta con le parole, è tempo di agire”. Sabato 15. Cominciando dalla formazione della giunta. I primi nodi da sciogliere, nomi e criteri per la formazione del nuovo esecutivo. Lunedì 17. All’ombra di Eraclio, comizio conclusivo con i sindaci delle città vicine e presentazione dei primi nomi della Giunta (Lorenzo Chieppa, Francesco Di Palo, Antonio Divincenzo, Anna Rizzi Francabandiera, Azzurra Pelle, Irene Pisicchio, Ugo Villani). Alla quale però mancano ancora due nomi.. Giovedì 20. Verso il completamento dell’esecutivo coi nomi di Giusy Caroppo e Tonino Rizzi. Mercoledì 26. “Siamo pronti a partire” - dichiara il sindaco “anche se avremmo preferito farlo col bilancio approvato dalla precedente amministrazione [sul quale grava la pesante vicenda dei debiti fuori bilancio] e quindi in un quadro certo dello stato delle finanze comunali e in una condizione di effettiva operatività”. Ma il Commissario - che pure aveva dato la sua disponibilità a firmarlo coi poteri della Giunta - non era però in possesso di tutti i documenti firmati dai dirigenti per cui si dovrà iniziare ad operare in regime di dodicesimi. Il bilancio? Si presume venga approvato a settembre. Giovedì 27. Presentata a Palazzo della Marra la nuova Giunta, costituita da nove assessori ai quali sono stati assegnate le seguenti deleghe: Anna Rizzi Francabandiera, vicesindaco e assessore alle politiche sociali; Giusy Caroppo, politiche culturali; Lorenzo Chieppa, politiche economiche e finanziarie; Francesco Di Palo, politiche urbane; Antonio Divincenzo, innovazione e sport; Azzurra Pelle, politiche del territorio; Irene Pisicchio, politiche ambientali; Tonino Rizzi, risorse umane; Ugo Villani, politiche dei diritti e dei doveri. Dall’inizio della sua discesa in campo, sono passati appena cento giorni: a pensarci bene, una straordinaria avventura. Che altro augurio indirizzare al sindaco, se non cinque anni di fecondo laborioso lavoro. LUGLIO 2013 Plausibili rimedi contro l’evasione fiscale Un danno calcolato allo Stato intorno ai 120 miliardi l’anno di Gaetano Nanula N on è la prima volta che la Corte dei Conti - nello svolgimento della sua attività istituzionale di “parificazione” del bilancio dello Stato - interviene sull’evasione fiscale, calcolata intorno ai 120 miliardi all’anno, lamentando gli effetti depressivi che essa scarica sul quadro dei conti pubblici: se non ci fosse l’evasione o se fosse, almeno in parte significativa, arginata, non ci sarebbe alcun deficit di bilancio e l’Italia non sarebbe oggetto di alcuna procedura di infrazione in sede europea. Il gettito fiscale - anzi - garantirebbe un buon margine di eccedenza rispetto ai costi, tale da consentire ogni anno anche un parziale rimborso del grande debito pubblico. Di qui dunque l’ennesima esortazione della Corte a considerare la lotta all’evasione “un elemento centrale ed imprescindibile nell’azione di risanamento della finanza pubblica”. Ma, questa volta, in occasione dell’ultimo rapporto sulla situazione contabile italiana, la Corte aggiunge qualcosa di più specifico: dice che “la strategia finora adottata dal legislatore per combattere l’evasione è stata caratterizzata da andamenti ondivaghi e contraddittori”. Certamente, se il fenomeno dell’evasione si ripete puntualmente inalterato ogni anno significa che gli strumenti finora adottati per combatterla non sono adeguati, non funzionano in maniera efficace, abbisognano di perfezionamenti. Significa che i vari metodi di accertamento presuntivo - induttivo, deduttivo, sintetico -; che il redditometro, lo spesometro e le disposizioni antielusive; che lo scontrino fiscale, l’accertamento con adesione, gli studi di settore, l’invio dei questionari, i rilevamenti incrociati, eccetera non incidono in profondità il fenomeno: funzionano solo alla superficie, lasciando bucature immense, strati estesi di materia tassabile inesplorata. D’altra parte, la Banca d’Italia, nelle recenti “Considerazioni finali” del Governatore, non ha mancato di rammentare che “l’evasione distorce la locazione dei fattori produttivi, causa concorrenza sleale, aumenta il carico tributario per i contribuenti in regola”. Come saggiamente considera Piero Angela “per un contribuente che non paga le tasse, ce ne sarà un altro che le paga per lui”. Ed è ancora di questi giorni la diffusione dei risultati delle elaborazioni del Ministero dell’Economia sulle dichiarazioni presentate nel 2012, dalle quali si deduce che vaste categorie di imprenditori - sempre gli stessi - dichiarano redditi inverosimili. Ed invero, discoteche, night club, istituti di bellezza, negozi di abbigliamento, agenzie di viaggio, alberghi, ristoranti, negozi di alimentari, bar, gelaterie, pasticcerie, concessionarie di automobili, agenti immobiliari e, naturalmente, i soliti gioiellieri, guadagnano meno - talora molto meno - di un operaio. Risulta poi che una buona percentuale di imprese, anche di considerevoli dimensioni, chiudono il bilancio in perdita, cioè non pagano alcuna imposta, né diretta, né indiretta. Che fare? Riteniamo che il problema dell’evasione, che è bensì politico ma, prima ancora, a carattere tecnico, dovrebbe essere finalmente affrontato da una commissione di studio, composta da persone in buona fede, non asservite a gruppi di potere, teorici ma anche pratici, che sappiano rivisitare i momenti nevralgici dell’intero sistema tributario, con concretezza di proposte. LUGLIO 2013 Probabilmente, si dovrebbe allargare, rendere meno laborioso, trasformandolo in uno strumento di accertamento di massa, l’accesso alla conoscenza dei conti bancari dei contribuenti che rappresentano lo specchio più fedele e concreto della loro redditività. Nessun allarme dovrebbe insorgere in chi abbia assolto onestamente il suo Il pagamento delle tasse, rilievo III sec. debito fiscale. Di contro, abbiamo a.C. (C. Arlon, Belgio) ascoltato, con qualche preoccupazione, l’idea di proporre l’applicazione del cosiddetto “parametro del possesso ingiustificato di patrimonio” anche in materia fiscale, nel senso di sequestrare quella parte del patrimonio del contribuente che non sia giustificata dall’entità dei redditi dichiarati. Il principio, che ha un suo fondamento nella lotta alla mafia, non pare però applicabile come strumento di accertamento fiscale, perché parte da un ripugnante presupposto di criminalizzazione del contribuente. Un provvedimento, intravisto fin dall’epoca della riforma Visentini del 1971, destinato a richiamare un impegno di solidarietà sociale dei contribuenti, fu quello di rendere pubbliche le dichiarazioni: stabiliva infatti l’art. 69 del D.P.R. 600 del 1973 che “il Ministero delle Finanze dispone annualmente la pubblicazione degli elenchi dei contribuenti il cui reddito imponibile è stato accertato dagli uffici … devono essere indicati, in caso di rettifica, anche gli imponibili dichiarati dai contribuenti”. Sennonché, la consultazione di questi elenchi è sempre stata difficile: adesso, per effetto di una modifica introdotta nel 2008, la consultazione è addirittura subordinata all’osservanza della disciplina in materia di accesso ai documenti amministrativi (art. 22 e segg. Legge 241 del 1990). È ben vero che siamo tutti sulla stessa barca, ma per vedere se il condomino della porta accanto - quello che parcheggia sotto casa il suo SUV 3000 - stia remando con la dovuta energia, dovremmo intraprendere un’avventura burocratica. È una forma di democrazia velata, di democrazia apparente. Pensavamo invece ad una specie di elenco telefonico pubblico che, per ciascun utente, oltre al numero di telefono riportasse anche il reddito dichiarato. Ma, forse, la questione è anche un’altra, e sta nella valorizzazione del verificatore fiscale, di quel funzionario del fisco capace cioè di sostenere il confronto culturale con l’imprenditore, per formare il quale - specialmente se l’imprenditore sia rappresentato da società di grandi dimensioni - occorrono non pochi anni di studio nei vari settori del diritto (tributario, commerciale, amministrativo, penale, eccetera) e della tecnica (contabile, bancaria, mercantile, industriale, eccetera) interessati alla molteplice attività imprenditoriale. È nostra precisa convinzione che un impegno sul piano della valorizzazione del verificatore fiscale, della sua dignità culturale e professionale, costituisca un enorme investimento ai fini della vera soluzione del problema dell’evasione fiscale. IL FIERAMOSCA 13 Per non dimenticare Per non dimenticare Senso e significato di un incontro Presentato dal Sindaco Pasquale Cascella al Ministro della Difesa, On.le Mario Mauro le ipotesi di programma per la commemorazione del 70° anniversario dell’occupazione nazista di Barletta del 12 settembre 2013 di Luigi Di Cuonzo* G li incontri risultano positivi, ce lo ricordano gli studiosi di relazioni sociali, quando si incrociano produttivamente due volontà. Di chi vuole incontrare e di chi si… lascia incontrare. Accade, a dire il vero, piuttosto raramente per una radicata abitudine delle persone ad incontrarsi più in ragione di un’attenzione a far salve le buone maniere del galateo, che non ad esercitare la difficile arte dell’ascolto. Un tempo era condizione fondamentale di ascetica individuale e di gruppo, l’ascolto. Oggi potrebbe essere punto di non ritorno per programmazioni di iniziative che perseguano il bene comune, radichino una Pubblica Memoria più che condivisa, almeno rispettosa di idee e di opinioni, divergenti. L’incontro con il Ministro della Difesa, Onorevole Mario Mauro, organizzato dal sindaco Pasquale Cascella, sabato 29 giugno u.s. nello stile sobrio, contenuto e produttivamente essenziale di chi ha dimestichezza di cerimoniali istituzionali, ci ha fatto percepire, finanche visivamente, la validità della teoria affermata. Chiare e contenute le ipotesi di programma della celebrazione del 70° anniversario della ribellione militare e civile all’occupazione nazista di Barletta, presentate dal Sindaco, brevi le note storiche da me richiamate, immediata la personale disponibilità del Ministro, pienamente convergente con le nostre proposte celebrative all’insegna della ricerca di una più consolidata identità civica e culturale, ad essere presente a Barletta il 12 settembre p.v. E, dirò di più. Si percepiva in maniera evidente che, l’attenzione e l’interesse del Ministro ai riferimenti storici da me richiamati, Il ministro della Difesa, on. Mario Mauro in visita istituzionale in Puglia, è stato a Barletta per la presentazione ufficiale del programma celebrativo del 70° anniversario della ribellione all’occupazione nazista e dell’eccidio di dieci vigili urbani e due netturbini. Con lui il sindaco Pasquale Cascella e il vicario del prefetto della Bat Giulia Cazzella 14 IL FIERAMOSCA Barletta, 9 marzo 2012. Archivio della Resistenza e della Memoria. Il prof. Luigi Di Cuonzo con Heino Niehaus anche a quelli particolarissimi degli accadimenti bellici ristretti all’ambito urbano di Barletta e del territorio della nostra nuova Provincia, nascevano da una comune e condivisa dimestichezza a leggere e interpretare la Storia nell’ottica di una critica curiosità intellettiva, totalmente estranea a quanti ritengono di averne conseguita sufficiente conoscenza negli itinerari scolastici della propria formazione culturale e professionale. Che la Dichiarazione dell’Armistizio dell’8 settembre ’43 non fosse stato un fulmine a ciel sereno per Adolf Hitler, e che, anzi, l’aveva paventata, prevenuta ed esorcizzata non con verbali e inutili arroccamenti in assurde dichiarazioni di alto tradimento degli Italiani ma con una calcolata e articolata programmazione militare, sin dal precedente mese di agosto, inviando ad esempio in Puglia, Divisioni di Paracadutisti come quella di stanza a Cerignola al comando di Karl Lothar Schulz, impegnata poi nell’occupazione della nostra città, risultava, in quella circostanza, una comunicazione fondata su saldi carismi di verità storica, anche se è raro riscontrarla nei testi scolastici della Storia nazionale. Che l’occupazione nazista della nostra città, il conseguente barbarico eccidio dei Vigili Urbani e dei Netturbini di Piazza Monumento, l’uccisione del fante Domenico Pandiscia e dei suoi tre commilitoni eliminati in Piazza Francesco Conteduca, Medaglia d’Oro al Valor Militare della Battaglia di Lissa del 1866, gloria e vanto della Barletta fascista dalla prima ora, i trentasette civili e i trentaquattro militari uccisi nei dodici giorni di feroce aggressione, grani di un lungo rosario di soprusi, di vendette e di arroganze razziali, fossero stati la prima prova generale delle innumerevoli stragi compiute dalla dissennata follia hitleriana, in Italia tra il ’43 e il ’45, risultavano oggettive narrazioni di una storia ostacolata, di una storia minore, ammessa al massimo negli ambiti ristretti della Storia locale della remota provincia italiana. Non nella Storia nazionale, intenta a tramandare Trattati, Intese, Incontri diplomatici per ufficializzare fatti ed eventi con quel pizzico di retorica che assolve o sottace, spesso, responsabilità e dignità dei potenti. LUGLIO 2013 Questa specie di complicità nella lettura della storia e gli assensi del Ministro, delle personalità presenti, il Sindaco Pasquale Cascella, il Presidente della Provincia, Francesco Ventola, il Prefetto Vicario della nostra Provincia, Giulia Cazzella, il Vicario Episcopale della nostra Arcidiocesi, Mons. Filippo Salvo, le autorità Militari e delle Forze dell’Ordine, i consiglieri e gli assessori provinciali e comunali, mi confortavano in un’esposizione dei fatti storici della nostra terra senza inutili inclinazioni a risentimenti, rivendicazioni, revisionismi, distorsioni ideologiche e di parte, e mi facilitavano il compito di prospettare le ragioni di una commemorazione nella logica delle funzioni della Memoria. Presentare le coordinate per un uso pubblico della Memoria, impegno didattico e culturale che, l’Archivio, persegue sin dalla sua istituzione, nel dicembre del Duemila, è stata un’occasione degna dello stesso orgoglio che si prova ricordando il riconoscimento dei meriti, civili e militari, che hanno portato alle assegnazioni della Medaglia d’Oro al Valor Militare, della Medaglia d’Oro al Merito Civile, alla città e delle due Medaglie di Bronzo alla Memoria di Addolorata Sardella e di Lucia Corposanto. In quella città ferita, terrorizzata, spaventata e insanguinata del 12 settembre 1943, in un clima di trionfo di arrogante violenza nazista, non fu cancellato il valore della solidarietà popolare che spinse a compiere atti di eroismo due giovanissime donne a rischio della propria vita per salvare quella del Vigile Francesco Paolo Falconetti e, a un gruppo di comuni cittadini, a traslare, per umana e cristiana pietà, dal marciapiede i corpi esanimi dei nostri caduti. La Memoria a cui ci riferiamo, riaccende i ricordi individuali delle persone non per rinnovare il dolore come unica via di elaborazione del lutto individuale e pubblico subito, quanto piuttosto per recuperare il senso e il significato dei Valori vilipesi in un momento storico di smarrimento totale per tutelarne la loro vitalità nell’oggi, nel qui e nell’ora presente. Quella Memoria che, se si fermasse nelle maglie strette di una contabilità degli errori e delle responsabilità dei protagonisti degli eventi storici profondamente e insensatamente luttuosi, perderebbe la sua funzione vitale di ricostruttrice di nuove epoche di pace. Si badi bene. Non si tratta di dimenticare o del mettiamoci una pietra sopra. Il passato non rientra mai nella categoria dell’oblio, anzi pretende di essere conosciuto anche se sfugge ai tentativi di sommarie o esaltanti processi di condanne o assoluzioni. Gli incontri riescono solo se intrecciano le univoche volontà delle persone dirette a conoscere e a lasciarsi conoscere, a voler sapere e a non falsare la verità. E mi assillavano le circostanze di altri incontri finalizzati a consolidare la Memoria, più che a rimuginare la…Storia. Quello con Gerard Schreiber, con il quale abbiamo fatto tanto cammino insieme nella ricerca delle verità storiche negate, sottaciute, ostacolate, degli avvenimenti del settembre ’43, culminato con la nomina a cittadino onorario di Barletta allo storico tedesco per la sua illuminata LUGLIO 2013 disponibilità a ricostruire i valori dell’amicizia, della collaborazione, della solidarietà, della pace, nella più ampia e documentata consapevolezza del sovvertimento di quei valori nel nostro recente passato. E quello del 9 marzo dello scorso anno 2012, con Heino Niehaus, il camerata combattente al Caposaldo Giussano, nei pressi del Crocifisso l’11 settembre ’43, nel gruppo Kurtz per prendere il Presidio Militare di Barletta, componente del plotone di esecuzione che avrebbe dovuto passare per le armi i cinquanta ostaggi di Trani il 18 settembre. Incredulo, oggi, dinanzi alle foto dell’eccidio dei nostri Vigili Urbani e Netturbini, fiero, ieri, nella sua veste di paracadutista del Terzo Reich. Non possiamo rinnegare il nostro passato. Dobbiamo conoscerlo, pretendendo dalla Memoria, concrete strategie operative comuni per una convivenza profondamente democratica. È un impegno condiviso, penso, da Schreiber, da Niehaus, negli incontri passati, dal Ministro, Onorevole Mario Mauro, da Martina Nibbeling Wrissnig, Ministro Plenipotenziario dell’Ambasciata tedesca in Italia, dal Sindaco Pasquale Cascella, oggi, e da quanti intendono celebrare il settantesimo anniversario, il 12 settembre 2013, di una Memoria che spinge a radicalizzare i sensi di una profonda e sicura amicizia tra i popoli. * [email protected] Mese della MEMORIA 2013 LA MEMORIA A TUTELA DEI VALORI NATI DALLA RESISTENZA Che la vicenda di uno diventi la storia di tutti (T. Dellolio) • Martedì 3 settembre 2013, Sala Rossa del Castello, ore 10.30 Conferenza stampa del Sindaco, Pasquale Cascella. • Venerdì 6 settembre 2013, Sala Rossa del Castello, ore 18.00 Proiezione del Documentario l’8 Settembre italiano di Roberto Olla. • Domenica 8 settembre 2013, Municipio di Ascoli Satriano, ore 10.00 • Lunedì 9 settembre 2013, Porto di Barletta, ore 18.00 Commemorazione dell’affondamento del Roma, in collaborazione con l’ANMI • Mercoledì 11 settembre 2013, nella mattinata, Garantire sicurezza e igiene alla città, I 10 Vigili Urbani e i 2 Netturbini, il 12 settembre ’43, a Barletta, Convegno Nazionale della Polizia Locale in collaborazione del SULPL • Mercoledì 11 settembre 2013, Caposaldo al Crocifisso, ore 18.00 Fiaccolata della Memoria • Giovedì 12 settembre 2013, 70° Anniversario occupazione nazista Commemorazione solenne, con la partecipazione delle Istituzioni parlamentari, di Governo e delle città medaglia d’oro per la lotta di liberazione nazionale, degli episodi di resistenza del Presidio militare e della cittadinanza • Sabato 21 settembre 2013, ore 10.00 Raduno Provinciale di Murgetta Rossi • Sabato 24 settembre 2013, Castello di Barletta, ore 10.00 Premiazione del Concorso a Borse di Studio prof.ssa Maria Grasso Tarantino • 20, 21,22 novembre 2013, Sala Rossa del Castello Convegno di studi in collaborazione con Storici amici dell’Archivio, Ufficio Storico dello Stato Maggiore, 82° Reggimento Fanteria Torino Barletta, IPSAIC - Bari IL FIERAMOSCA 15 Vita amministrativa Problemi e prospettive Anche Barletta fra le “Zone franche” Chi rema contro via dei Muratori? Comunità Associativa Bene Comune questa la domanda che agita gli imprenditori di via Foggia ormai da due anni. È paradossale che mentre si raccoglievano firme, si presentavano petizioni e i candidati sindaci si impegnavano nell’enunciazione dei programmi, a Palazzo di Città, forse alcuni funzionari proponevano, al commissario prefettizio, di spostare la realizzazione del completamento di via dei Muratori al 2014. La motivazione? Sempre la stessa: mancano i soldi. All’epoca (2008) mancavano i soldi per finirla (e i ribassi d’asta?), oggi mancano i soldi per riprendere e finire i lavori. Pare, infatti, che i soldi versati al Comune dalle cooperative della 167 siano stati spesi dall’amministrazione comunale non per fare le strade e la fogna in quella zona, ma per altro. E che le cooperative, per la crisi, oggi non siano in grado di pagare il resto. Ora, è evidente che un commissario straordinario, vede e sente ciò che i funzionari gli riferiscono. E sono gli stessi funzionari con cui avranno a che fare il nuovo sindaco e la nuova giunta. Ora, è chiaro che individuare le priorità per l’utilizzo delle risorse economiche disponibili è la principale responsabilità politica dell’amministrazione comunale, ma siamo davvero sicuri che i lavori della principale arteria stradale della zona merceologica della città, ancora oggi spezzata in due, siano meno importanti di quelli presso l’ex distilleria o al teatro Curci? Sono anni che gli imprenditori di via Foggia, dopo aver pagato gli oneri di urbanizzazione, continuano a pagare l’ICI o l’IMU e tutte le altre tasse comunali. Per questo non possiamo accettare ulteriori ritardi. E ora confidiamo nel nuovo sindaco e nel nuovo assessore alla legalità e alla trasparenza. resso Palazzo della Marra l’associazione A.P.I.C.E. Italia, in collaborazione con Angeli Press, Aislo Puglia, Federitalia e Prima Persona, ha organizzato il Primo Forum della Comunità Associativa Bene Comune finalizzato alla costituzione del coordinamento network associativo dell’Area Vasta Vision 2020/BAT. Nell’ambito del Forum si è discusso di Economia sociale e solidale nelle politiche di sviluppo territoriale dell’Area Vasta Vision 2020 (BAT) governando con i cittadini, rafforzando il dialogo sociale e la democrazia partecipativa a supporto del Partenariato Economico e Sociale: Innovazione Sociale EUROPA 2020; Forum Territoriale del Terzo Settore; Costituzione del Coordinamento Network Associativo Area Vasta Vision 2020/ BAT; Patto di Cittadinanza Sociale per la realizzazione del Welfare Locale/territoriale; Patto Associativo territoriale del Partenariato Economico e Sociale Area Vasta Vision 2020/BAT. È intervenuta Paola Severini, Direttore dell’Agenzia Sociale del Parlamento Italiano. L’evento, aperto al contributo e al confronto di tutti i rappresentanti istituzionali del territorio ha promosso un momento di impegno/confronto pubblico tra referenti pubblico-privati realizzando un focus sul contesto territoriale dell’Area Vasta Vision 2020/BAT in relazione a tre tematiche precise: Sostenibilità sociale; Cittadinanza attiva; Vision Europa 2020 e sviluppo della comunità territoriale di Area Vasta Vision 2020/BAT; Dare forma al Dialogo Interculturale, confrontandosi sui processi dell’innovazione sociale, sulla capacità di dialogare e cooperare per lo sviluppo locale in una logica di rete in cui, nel rispetto dei ruoli e delle competenze si possano prendere decisioni relative alla vita della comunità stessa più condivise, più pertinenti e dunque più sostenibili. L’efficacia degli incontri ha avuto un denominatore comune: favorire la cooperazione e partenariato sociale laddove sia possibile sviluppando processi di modernizzazione solidale, con un confronto tra mediatori diversi, istituzionalmente riconosciuti dal mondo associativo, professionale, culturale e politico. Tutti i partecipanti sono stati coinvolti per riflettere e contribuire operativamente, su come fare rete per passare dalle parole ai fatti in una modalità proattiva. È Primo forum plenario della P ARMACIA OSI NON SOLO FARMACI FARMACIA POSI del Dott. Fabio Rocco Posi Via A. Casardi, 22 - tel. 0883 531 209 - fax 0883 330 616 - Barletta - [email protected] 16 IL FIERAMOSCA LUGLIO Agevolazioni fiscali un’opportunità da sfruttare a beneficio delle piccole e micro imprese C’ è anche Barletta fra le Zone franche individuate dal Ministero dello Sviluppo economico. Rivolgo un appello ai rappresentanti di tutte le forze politiche locali, regionali e nazionali del nostro territorio, affinché le Zone Franche Urbane non restino delle opportunità solo sulla carta, ma ricevano quanto prima la necessaria copertura economica perché si trasformino in uno strumento di crescita economica e sociale per il nostro territorio. In Puglia le Zone Franche Urbane individuate dal decreto attuativo delle ZFU del 19 marzo 2013 del Ministero allo Sviluppo Economico sono: Andria, Barletta, Molfetta, Foggia, Manfredonia, San Severo, Lucera, Manduria, Santeramo in Colle, Lecce, Taranto. Si prevede a favore delle piccole e micro imprese localizzate nella perimetrazione delle aree ZFU l’esenzione dal pagamento delle imposte sui redditi, dell’Irap, dell’IMU, e dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente. In questa difficile fase economica, aggravata da una forte mancanza di liquidità delle imprese, è evidente che agevolazioni di questo tipo assumano una importanza vitale per le imprese. Non renderle fruibili al più presto per lungaggini burocratiche o iter attuativi troppo complessi sarebbe un grave errore. Il decreto prevede che possano accedere alle agevolazioni fiscali le micro e piccole imprese a patto che siano state già costituite prima dell’istanza e siano attive all’interno della zona franca designata. Non devono essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali. La piccola impresa deve avere almeno un dipendente che svolga a tempo pieno o parziale in loco (cioè nella zona franca) la totalità delle ore lavorate. La stessa impresa deve dimostrare inoltre di realizzare nella ZFU almeno un quarto del volume d’affari complessivo. Gli incentivi e le agevolazioni, nonché le modalità e i termini delle agevolazioni saranno concesse secondo il regime “de minimis”, con tetto cioè fissato a 200mila euro. Per quanto riguarda l’esenzione dalle imposte sui redditi, si può arrivare fino a 100mila euro per periodo d’imposta, l’esenzione dall’Irap durerà 5 anni, senza limiti, salvo il tetto del ‘de minimis’. Quanto all’IMU, per i soli immobili utilizzati per l’attività economica ed ubicati nella Zona Franca Urbana è prevista l’esenzione totale per soli 4 anni. Infine, per i contributi previdenziali, per i soli contratti di lavoro a tempo indeterminato e con una validità di almeno un anno, è previsto l’esonero del versamento dei contributi, a condizione che il 30 per cento dei dipendenti sia residente nella ZFU. Cosimo Santoro Confindustria Bari e Barletta, Andria, Trani Non libro dei sogni, ma un “manifesto per l’ambiente”, subito E redità ambientale di qualche decennio di politica all’insegna del “mattone” ovvero quando l’Ambiente viene emarginato: a)inquinamento del suolo, con discariche abusive che costellano le periferie e con l’orrenda exdiscarica di San Procopio; b) inquinamento delle acque: Ofanto, canale Ciappetta-Camaggi, condotta del depuratore, scoli vari, che giungono al mare; c) inquinamento dell’aria, causato dal traffico, da emissioni industriali e da incendi fuori città; d) verde urbano scarso e insufficiente; e) disordine edilizio ancora senza un moderno Piano Urbanistico Generale (PUG); f) aree golenali del fiume Ofanto abusivamente coltivate; g) beni culturali abbandonati (palazzi monumentali comunali, Canne…). Tali problemi sono tra loro intrecciati e interagiscono con tutti gli altri aspetti della vita cittadina, dalle attività produttive alla cultura, dai servizi allo sport. Dipendono anche dall’impatto di comunità extra cittadine (inquinamenti di Ofanto, Ciappetta-Camaggi e mare). Ciononostante è possibile disaggregare i diversi problemi e impegnarsi per una loro risoluzione per poi riaggregarli per una più complessa azione integrata. Il tutto finalizzato ad una ottimale vivibilità urbana. Ritengo debba essere questo un precipuo compito della futura Amministrazione Comunale. I problemi su citati, data la loro gravità e impellenza, dovrebbero essere rapidamente “aggrediti” con chiare priorità e tempistiche. Non programmi del Sindaco da vaghi libri dei sogni, ma un “Manifesto per l’ambiente”, con priorità, certezze e implicazioni. Ruggiero Quarto docente di Geofisica - università di Bari 2013 LUGLIO 2013 AISLo.Puglia a servizio del territorio È nata in questi giorni AISLo.Puglia. Veramente la nostra Associazione in Puglia è già nata una decina di anni fa. Una Associazione di molti protagonisti di tutto il paese (impegnati nelle imprese, nelle istituzioni, nella politica, nelle Università, nelle amministrazioni, nelle scuole e altrove, con impegno) che in Puglia trovarono terreno fertile per cominciare a riunirsi e discutere di futuro, di economia del territorio, di sostenibilità, di sviluppo locale. Oggi ancora in Puglia, la nostra Associazione assume un carattere e una struttura di ancor più di attenzione al territorio e di lavoro sullo sviluppo dei luoghi e dei contesti vitali del paese. Un piccolo (grande) gruppo di volontari della Puglia sia del Nord (Barletta) sia del Sud (Salento) decidono di lavorare insieme per rendere più forte la rete leggerissima della nostra Associazione: un indirizzo mail, un progetto di incontri e dibattiti, una capacità e volontà di radicare sul territorio pratiche, progetti, esperimenti per fare sviluppo a partire dal “genius loci”. L’obiettivo è coinvolgere giovani e donne, promuovere nuova occupazione, combattere battaglie di civiltà e di cittadinanza, mettere la qualità della vita e le eccellenze del territorio pugliese al servizio di una nuova strategia di sviluppo. E riprendere a sognare. Barletta, il Nord Barese, il Foggiano, il Salento iniziano un percorso di rafforzamento della Associazione che continuerà in varie direzioni su tutto il territorio nazionale. AISLo si articolerà in gruppi locali di intervento e sperimentazione, radicati nei rispettivi territori e culture, ma forti di essere insieme a quelli di altre regioni e aree italiane ed europee, il riferimento per la elaborazione e la proposta di iniziative di sviluppo locale. Per partecipare alla ri-nascita del nostro paese, che deve essere un impegno di tutti. Auguri, a tutti noi. Alle amiche e amici pugliesi per la loro iniziativa, anzitutto. A quanti nei diversi territori in cui siamo presenti stanno preparando azioni ed iniziative importanti specialmente per il luogo in cui si svolgono oltre che per l’intero paese. Presenteranno loro stessi i programmi, le iniziative e i progetti di futuro su cui si impegneranno. Stefano Mollica Presidente AISLo IL FIERAMOSCA 17 Provincia Provincia Dieci postazioni internet a beneficio dei cittadini della Bat Una provincia sempre più vicina ai cittadini D ue Uffici per le Relazioni con il Pubblico in più, in un solo giorno, per la Provincia di Barletta Andria Trani. Dopo Trinitapoli è stata la città di Barletta a dare il benvenuto alla struttura di front office con l’utenza, ubicata all’interno degli uffici della Provincia, in Piazza Plebiscito 34/35. A tagliare il nastro il presidente della Provincia Francesco Ventola ed il sindaco di Barletta Pasquale Cascella, alla presenza di numerose autorità provinciali e cittadine. L’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico, anche a Barletta, fungerà da sportello remoto della Provincia, garantendo informazione, comunicazione ed accesso agli atti, il tutto in un’ottica di miglioramento dei rapporti con i cittadini e di perseguimento degli obiettivi di trasparenza, efficacia e qualità dei servizi erogati. Una struttura, dunque, in grado di garantire l’effettiva partecipazione alla vita sociale e politica della collettività, promuovendo la piena utilizzazione dei servizi offerti al cittadino, verificandone la qualità, anche mediante l’ascolto degli utenti. Soddisfatto il presidente della Provincia di Barletta Andria Trani, Francesco Ventola: «Quando è nata questa Provincia, l’avevamo sognata come qualcosa che i cittadini potessero toccare con mano. Come un luogo a disposizione della comunità, con personale preparato e competente che, con il supporto di tecnologie innovative, fosse in grado di dare risposte agli utenti. Per questo - ha spiegato il presidente Ventola - abbiamo voluto che in ogni comune della nostra Provincia vi fossero strutture di front office che consentissero al singolo cittadino di avere un ufficio sotto casa, senza doversi spostare in altre sedi con aggravio in termini di costi e di tempo. Presso l’Urp sarà possibile protocollare istanze, acquisire informazioni, utilizzare postazioni internet, rilasciare autorizzazioni. A Barletta l’Urp sarà ubicato nell’immobile che ospita gli uffici tecnici della Provincia, ormai consolidatisi in questa città e che da anni risolvono diversi problemi agli utenti. L’attivazione dell’Urp non comporterà alcun costo aggiuntivo, perché utilizzeremo strutture, attrezzature e personale già in nostra dotazione». Ad accogliere di buon grado l’iniziativa anche il sindaco di Barletta, Pasquale Cascella. «L’inaugurazione dell’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico rafforza la cooperazione istituzionale tra due enti, Provincia e Comune, che hanno come obiettivo principale quello di fornire risposte ai cittadini. È compito delle istituzioni, infatti, favorire la partecipazione dei cittadini e rendere trasparente la propria attività, specialmente in periodi di crisi quale quello attuale. Aldilà di quale sarà il futuro delle Province - ha poi concluso il sindaco Cascella - non bisogna restare con le mani in mano ma far vivere le istituzioni, nell’esclusivo interesse dell’intera comunità». Rinvio della sospensione delle province N on è per immodestia ma sono stato tra i primi ad evidenziare la illegittimità costituzionale delle decisioni assunte sul riordino delle Province. Quello che mi interessava allora e che continua ad interessarmi oggi, non è l’aspetto formale quanto, invece, quello sostanziale» ha esordito il Presidente della Provincia di Barletta Andria Trani Francesco Ventola in merito alla bocciatura della Consulta in materia di riordino delle Province. Le disposizioni del decreto legge, e di tutto quello che ne è conseguito, oggi azzerate dalla Corte Costituzionale, hanno creato solo una confusione enorme all’interno di un assetto costituzionale, normativo ed amministrativo lasciando seri dubbi sull’efficacia concreta degli obiettivi di riduzione della spesa. Fermi i punti di vista e le considerazioni di ognuno sulla riforma più utile dell’assetto degli enti territoriali, fondamentale è che le decisioni finali in materia siano attuate nelle forme previste ed in maniera puntuale e razionale - ha proseguito il Presidente Ventola -. Diversamente si crea solo disordine del sistema dei servizi, disagio a carico dei cittadini e contrapposizione inutile e dannosa tra i diversi livelli istituzionali». Per quanto ci riguarda più direttamente, urge ora che le Province pugliesi incontrino il Governatore Nichi Vendola. Sono numerose le questioni da chiarire per superare l’impasse creata dalla fase transitoria e di incertezza dell’ultimo periodo - ha concluso Ventola -. 18 IL FIERAMOSCA LUGLIO 2013 D ieci postazioni internet per consentire ai cittadini della sono inoltre predisposte per facilitare la fruizione anche da parte Provincia di Barletta Andria Trani di accedere a tutti i di utenti disabili. servizi telematici. È il servizio offerto dalla Provincia con l’instalGli Internet Point della Provincia sono a disposizione della lazione di dieci internet point, dislocati presso le sedi degli Urp ed cittadinanza nei seguenti uffici, dislocati in vari comuni del teraltri uffici provinciali. ritorio: «Un ulteriore passo verso una fruizione semplice e diretta dei - Andria - Piazza S. Pio X, 9 - Palazzo della Provincia; servizi che offriamo, ha commentato il Presidente della Provincia - Andria - Via Spontini - C.P.I.; di Barletta Andria Trani Francesco Ventola. Diffondere l’innova- - Barletta - Via Pizzetti, 25 - C.P.I.; zione e incentivare concretamente lo sviluppo del territorio signi- - Bisceglie - Via Pendio Cappuccini, 20 - C.P.I.; fica anche permettere a tutti gli utenti di usufruire della rete e delle - Canosa di Puglia - Via Venezia, 5; sue opportunità: è questo l’obiettivo perseguito, realizzato grazie - Margherita di Savoia - Via Duca Degli Abruzzi, 1 - URP presso al nostro Sistema Informativo Provinciale IBat». il Municipio; I dieci Internet Point sono stati pensati per consentire l’accesso - Minervino Murge - Largo De Amicis; generalizzato ai servizi offerti dalla rete, favorendo soprattutto chi - Spinazzola - Via N. Sauro, 2 - presso il Municipio; vive una situazione di oggettiva difficoltà nel processo di fami- - Trani - Via Tasselgardo, 3/5 - Sportello URP; liarizzazione con le tecnologie e consentendo la fruizione sicura - Trinitapoli - Via dei Mulini, 4. delle molteplici opportunità di lavoro, studio e utilità offerte dal web. Secondo una ricerca recentemente pubblicata da numerosi quotidiani, in tutto il mondo, grazie alla rete, ogni minuto vengono inviate 204 milioni di mail, caricate 20 milioni di immagini ed effettuate 2 milioni di ricerche. Nonostante ciò, soprattutto per le generazioni più anziane, l’accesso a tale incredibile strumento di comunicazione risulta ancora spesso diffiLa Provincia di Barletta Andria Trani ha organizzato per venerdì 21 giugno, presso coltoso. È anche per questo che la Provincia la sede della Provincia di Trani, in Via De Gemmis 42/44, un convegno sulle opportunità ha inteso dotare alcuni suoi Urp e sportelli al del bando “Fondo Microcredito d’Impresa”, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della pubblico di tali punti di accesso: per essere reRegione Puglia n. 67 del 16 maggio 2013. almente l’istituzione di ogni singolo utente. L’Avviso disciplina l’accesso al finanziamento del Fondo da parte di microimprese, Per garantire la maggiore fruibilità possinormalmente considerate “non bancabili”, in quanto prive delle garanzie necessarie. bile, sono stati approntati due diversi tipi di Potranno presentare istanza di finanziamento le microimprese operative (costituite postazione. Il primo formato da un terminale da meno di cinque anni alla data di presentazione della domanda telematica preliminare) desktop completo di tastiera, monitor e mouse, che intendano effettuare, impiegando un finanziamento concesso dal Fondo, nuovi invepiù stampante multifunzione. La seconda tipostimenti in una sede operativa in Puglia. logia di postazione è dotata anche di monitor L’importo dei finanziamenti varierà da un minimo di 5.000 ad un massimo di 25.000 touch screen, per consentire davvero un acceseuro. so diretto e intuitivo ai servizi. Le postazioni Al convegno hanno partecipato gli Assessori provinciali alle Attività Produttive (Antonia Spina) e Politiche del Lavoro (Giovanni Patruno). Relatore dell’evento è stato Lorenzo Minnielli della Regione Puglia, che ha spiegato in maniera più dettagliata le procedure di accesso al Fondo Microcredito. Come annunciato nei giorni scorsi, la Provincia di Barletta - Andria Trani, al fine di agevolare i soggetti interessati, ha attivato, da lunedì 17 giugno e fino al 31 luglio prossimo, uno sportello informativo sul bando “Fondo Microcredito d’Impresa”, presso la sede della Provincia di Trani, in Via De Gemmis 42/44. Lo Sportello sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 ed il martedì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 17.00. Le relative attività di orientamento saranno curate da Gennaro Bisciotti. Il servizio di informazione ed assistenza sarà attivo anche presso i Centri e gli Sportelli per l’Impiego della Provincia. Accesso ai finanziamenti di microimprese LUGLIO 2013 IL FIERAMOSCA 19 In città Punti di vista NOTIZIE IN BREVE IL CARD. FRANCESCO MONTERISI INVIATO DEL PAPA Il Papa ha nominato l’Ecc.mo Card. Francesco Monterisi, arciprete emerito della Basilica papale di S. Paolo fuori le mura, suo inviato speciale alla celebrazione conclusiva del VI centenario del ritrovamento della statua della Madonna della Libera, che si è tenuta nel Santuario di Cercemaggiore il 2 luglio 2013. DONAZIONI PRO-AVIS DEI MILITARI DEL “TORINO” Nella Caserma “R. Stella”, sede dell’82° reggimento fanteria “Torino” numerosi soldati hanno fatto una donazione di sangue per l’AVIS Barletta. Si sa che il sangue è particolarmente richiesto durante i mesi estivi, quando aumentano gli incidenti automobilistici. L’evento è nato dalla collaborazione fra il comandante del reggimento col. Cosimo Principe e la presidente della sezione avisina locale Rosaria Cuccorese. L’iniziativa peraltro non è nuova, perché anzi è ripetuta pressocchè annualmente, consolidando, in questo modo, un fecondo rapporto collaborativo con la città. L’82°, sarà bene ricordare, è un reggimento impegnato su più fronti operativi internazionali (basti citare l’operazione strade sicure). Grande soddisfazione è stata espressa dalla presidente della sezione avisina barlettana Rosaria Cuccorese e dal direttore del Dipartimento di medicina trasfusionale di Barletta dott. Francesco Peres. PIANTARE ALBERI IN CITTÀ: PROGETTO LIONS Piantare un milione di alberi in città, questo il progetto elaborato dal Lions Club Barletta Host, con l’obiettivo di rendere più confortevole l’ambiente cittadino e migliorarne la vivibilità, realizzando una grande area verde. L’inaugurazione dell’area verde, presso via Ammiragli Casardi e via Mauro, zona Ipercoop di via Trani. Orgoglioso dell’iniziativa il presidente Salvatore Liddo, nell’illustrarla ai numerosi presenti alla cerimonia inaugurativa. RADIOTERAPIA METABOLICA AL “DIMICCOLI” Inaugurata l’unità operativa di radioterapia metabolica all’Ospedale Dimiccoli di Barletta, un macchinario innovativo ed utilizzato per la cura del cancro alla tiroide, il secondo sull’intero territorio regionale, dopo quello che opera però privatamente nella struttura sanitaria di S. Giovanni Rotondo. Il reparto che ha comportato la spesa di 500mila euro, contempla la presenza di sei posti letto e i pazienti dovranno restate in terapia per tre giorni. I primi ricoveri si prevedono ai primi di luglio. Si tratta dell’arricchimento del polo oncologico di Barletta, che fra non molto si doterà ulteriormente del trasferimento da Trani del reparto di ematologia. Alla cerimonia inaugurativa, oltre al direttore generale Giovanni Gorgoni, il presidente della Giunta Regionale Nichi Vendola, l’assessore alla Sanità Elena Gentile. 20 IL FIERAMOSCA Hanno detto… UN NUOVO LIBRO DI MONS. LEUZZI Presentato, presso la sala della comunità di S. Luigi, l’ultimo libro di S.E. mons. Lorenzo Leuzzi: Dalla fede religiosa alla fede teologale. A presentarlo il prof. Giuseppe Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, luogotenente generale dell’Ordine nonché Presidente del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano e rettore della Università Maria Santissima Assunta, in Roma. È SCOMPARSO ENZO QUARTO FU CONSALVO DA CORDOVA NEL CERTAME È scomparso, all’età di 88 anni, Enzo Quarto, forse più noto, al vasto pubblico dei lettori, col soprannome di “Mustezz”. È ricordato soprattutto perché, fin dalle prime edizioni del Certame Cavalleresco, interpretò la figura di Consalvo da Cordova o Prospero Colonna; da vero consumato attore recitava la sua parte, così bene che pareva se ne immedesimasse nel ruolo tanto da farlo rivivere nelle sue vivaci interpretazioni. I suoi funerali si sono celebrati nella chiesa dell’Immacolata ed è stato ricordato dal nipote Enzo con accenti di viva commozione. LA SEZIONE BARLETTANA DELL’UNITALSI HA RICORDATO MADRE TERESA DI CALCUTTA Quando si parla di volontariato il metodo più efficace per invitare la gente comune ad avvicinarsi a impegnarsi nel sociale è la “testimonianza”. Ecco, sabato 22 giugno i giovani dell’Unitalsi hanno voluto offrire alla città di Barletta una testimonianza presso il cinema Paolillo mettendo in scena il musical che racconta la vita di Madre Teresa di Calcutta, la piccola donna dal cuore grande che aveva come unica missione quella di aiutare coloro che erano in difficoltà. L’Unitalsi da 110 anni porge la mano proprio agli ultimi e cerca, con l’aiuto di semplici volontari, di sostenere chi ha più bisogno, in modo gratuito e disinteressato. La preparazione di “Madre Teresa il musical” nasce dalla volontà dei giovani dell’Unitalsi di comunicare proprio quello che è lo spirito dell’associazione, quello che l’associazione gli ha insegnato e quello che loro possono insegnare agli altri. Nell’era della velocità e dell’impoverimento dei valori questi giovani forniscono uno spunto di riflessione, comunicano che c’è ancora speranza e voglia di essere genuini e semplici. E proprio nella semplicità, solo con l’aiuto della buona volontà circa un anno fa si sono cimentati in questa piccola avventura, senza l’aiuto di professionisti nel settore ma mettendo a disposizione il loro tempo libero e i loro talenti. L’Unitalsi è fiera degli applausi ricevuti in occasione del musical e i giovani sono orgogliosi di essere riusciti a metterlo in scena, ma più di tutto sperano di aver piantato un seme nel cuore di coloro che li hanno apprezzati, sperando di poterli vedere al loro fianco prestare un aiuto a chi soffre e a chi è in difficoltà. (Cosimo Cilli) LUGLIO 2013 L’UMILIAZIONE DELLE RISORSE UMANE DEL TERRITORIO E IL RICORSO A CONSULENTI FORESTIERI SONO STATI UNA COSTANTE IN QUESTI ANNI Cosimo Cannito, candidato sindaco Barletta L’umiliazione delle risorse umane del territorio e il ricorso a consulenti forestieri sono stati una costante in questi anni, in parte per un certo provincialismo che portava con sé un complesso d’inferiorità, un po’ per via di un’abitudine al lobbismo politico culturale. L’unica vera risorsa, invece, sono le persone, i loro saperi, la loro dedizione, le ambizioni. Gli artisti, gli uomini e le donne di cultura di Barletta portano evoluzione e innovazione e sono i nostri migliori ambasciatori e promoter. Non li si può ignorare per anni, in favore di consulenti forestieri perpetuamente in sella con le loro abituali aziende fornitrici, le loro abituali relazioni professionali e artistiche, provenienti dalla loro città se non addirittura dalla propria famiglia. I consulenti che creano dipendenza e non emancipazione sono pessimi. Il futuro sindaco si dovrà occupare di risolvere la questione dei debiti fuori bilancio verso gli operatori di settore, causata da errori amministrativi di cui essi non hanno colpa. Si dovrebbe istituire un Ente di gestione delle attività dello spettacolo dal vivo e del teatro, che utilizzasse non solo il Curci, ma tutti gli spazi cittadini. Con loro assumo l’impegno solenne che tutto cambierà, sia nel caso in cui io diventi sindaco, attuando il mio programma, sia nel caso in cui andando all’opposizione svolgeremo finalmente un’adeguata e sistematica funzione di controllo. LA POLITICA NON È UNO SCONTRO TRA GIOVANI E VECCHI … Antonio Divincenzo, assessore Giunta Cascella A seguito degli ultimi interventi di numerosi esponenti politici e delle ultime campagne di comunicazione di centrodestra, ho voluto esternare un piccolo contributo per fare un po’ di chiarezza. Io partirei come discrimine che la politica non è uno scontro tra giovani e vecchi, ma RISTORANTE RICEVIMENTI CONGRESSI LUGLIO 2013 tra persone capaci e non capaci; sono apparso a mia insaputa su un volantino a firma del candidato sindaco Giovanni Alfarano come un vecchio della politica, probabilmente perché nell’esperienza “Maffei” ho ricoperto la carica di assessore pur non essendo mai stato consigliere. Oggi in questa tornata elettorale candidandomi nel Partito Democratico con orgoglio e sana passione sostenendo Pasquale Cascella sindaco, ho ricevuto dai cittadini fiducia per ben 884 volte. Mi chiedo se i cittadini sostenendomi hanno pensato che sia vecchio? O invece una persona che con molta umiltà vorrebbe dare un piccolo contributo alla crescita di questa città? CON CASCELLA È TEMPO DI GIRARE PAGINA Ruggiero Crudele, Partito Democratico, Barletta Pasquale Cascella con il suo “insieme ricominciamo” e le “primarie delle idee” ha già fornito una prima risposta a quel senso di sfiducia che attanaglia i tanti cittadini che - nell’ultimo periodo - non hanno trovato nella politica le giuste risposte che si attendevano e che si meritavano. Una nuova Barletta, di cui tornare a essere orgogliosi, è possibile, con la sua guida e un nuovo inizio teso alla esclusiva ricerca del bene comune e al rimboccarsi le maniche per il solo interesse dei cittadini, in un contesto in cui gli stessi cittadini si sentano protagonisti, grazie a quegli strumenti che il nostro statuto comunale prevede e che non hanno ancora trovato applicazione, e che oggi ricevono ulteriore linfa dagli investimenti europei per la cittadinanza digitale attiva. La partecipazione dei cittadini e il consenso che questi potranno dare al sindaco Cascella, saranno fondamentali per sostenerlo alla guida non solo della città, ma pure della coalizione, che potrà trovare in un lui la figura di riferimento e di raccordo di cui si sente estremo bisogno, per fare della coalizione stessa il motore per il buon governo superando personalismi e particolarismi, nel segno dell’innovazione e della politica “alta”. UNA SCELTA DI IMPEGNO, DISPONIBILITÀ E CORRESPONSABILITÀ di Antonio Riglietti, candidato Lista Cascella, Barletta Quando mi è stato chiesto di candidarmi nella Lista del Sindaco Cascella, ho preso un po’ di tempo e mi sono chiesto perché candidarmi in queste elezioni. Scaduto il tempo stabilito, mi sono risposto con le parole del governatore lucano Vito De Filippo che “Ci sono momenti in cui le testimonianze personali sono importanti quanto la sostanza delle cose e la potenza di verità che hanno le parole”. In questo tempo di dilagante illegalità, corruzione e qualunquismo… Viale R. Elena (Lit. di Levante) tel. 0883 347741 IL FIERAMOSCA 21 Punti di vista in cui molti sono i grilli sparlanti, sono convinto che il primo esempio da dare è quello di affermare che “la politica è una disponibilità di servizio agli altri, non bramosia” e, per dirla con Paolo VI, che “la politica è la più alta forma di carità nei confronti della gente”. Per questo, per spirito di servizio mi sento chiamato in questo periodo, in cui le istituzioni hanno un forte bisogno di credibilità, trasparenza, di responsabilità e corresponsabilità, a contribuire allo sviluppo di una città ed a una politica rinnovate. UNA DESTRA IN CRISI Marcello Veneziani C’è un discorso generale che riguarda il rigetto della Politica, i votanti che sono ormai una minoranza, un Paese esasperato che prima ha votato l’antipolitica e ora vota contro l’antipolitica. È una fase radicale. Dentro questo clima generale c’è il declino della destra. Con la bocciatura di Alemanno il declino della destra ha raggiunto il suo punto terminale. Ora o si riparte da zero o si deve considerare scomparsa la presenza organizzata della destra in Italia. Vedo soprattutto l’inadeguatezza del ceto politico della destra. Questo va detto senza rancore e acredine. Molte persone si sono trovate in posti di responsabilità senza averne le qualità. Se avevano un leader di grande pochezza, bisogna dire che anche i colonnelli che gli erano attorno erano inadeguati come lui. Poi in questo vuoto c’è stata la totale acquiescenza della destra rispetto a Berlusconi. Poi una personalità forte come Berlusconi, che non persegue un disegno politico di destra, ma svolge una leadership personale, non incontrando contrappesi, è chiaro che deborda. Certo dovrebbe considerare che è vero che solo lui permette al centrodestra di vincere, ma dovrebbe considerare che attorno a lui ha fatto il deserto. Perché il Pdl senza Berlusconi non è niente. Non ha un contenuto progettuale che sopravviva al suo fondatore. Si sfascerà, chi rimarrà prenderà strade diverse. Non vedo chi possa cercare di fare da sintesi. PIÙ CHE COME UOMINI E CANDIDATI, QUI È MANCATA LA DESTRA COME CONTENUTI … Luigi Curci, militante di destra Il mio tentativo è quello di capire se è ancora corretto definire la coalizione che ha sostenuto Giovanni Alfarano col nome “centrodestra” ed il quesito lo voglio porre a tutti coloro che vivono la politica con i miei stessi sentimenti ed emozioni. Lasciamo perdere simboli, slogan e nomi di liste che nella politica odierna, purtroppo, lasciano il tempo che trovano. Parliamo di contenuti, proposte e di scelte politiche. La destra è stata lasciata orfana, allo sbando. A Barletta come nel resto d’Italia e i risultati parlano chiaro. Eccetto qualche tentativo, per certi versi apprezzabile e coraggioso, di rappresentare l’elettorato di destra nella lista del Pdl o in qualche sua sub lista, per il resto si è registrata la quasi definitiva rinuncia a rappresentare una comunità politica. Insomma, in una delle campagne elettorali più piatte, silenziose e meno coinvolgenti mai viste, un po’ figlia del periodo storico che stiamo vivendo (e i dati dell’astensione ne sono una conferma) non è emerso un pensiero ed una proposta di destra capace di coinvolgere e scaldare i cuori di tutti coloro che si sentono politicamente orfani e alla fine la realtà è che questa partita appena conclusa non era una partita che ci riguardava. I GRILLINI E I MOTIVI DI UNA SCONFITTA Domenico D’Alba, docente in quiescenza, Barletta Sono un elettore del Movimento 5 Stelle, soddisfatto del lusinghiero risultato delle consultazioni elettorali nazionali ma dispiaciuto di quello di Barletta: in pochi giorni si è passati da uno straordinario 26% ad un misero 6. Certo, le consultazioni politiche sono diverse da quelle amministrative, dove giocano un ruolo fondamentale favoritismi e concessioni di diversa natura, ma il divario è abissale. Qualche 22 IL FIERAMOSCA Chiesa riflessione serena andrebbe fatta. 1) Si è avvertita una chiusura a riccio del gruppo di attivisti, ostili in modo preconcetto alla partecipazione, attiva, della società civile; 2) la selezione delle candidature è stata molto sommaria e infruttuosa; 3) il programma, velleitario, (come i programmi di tutti i partiti) perché sganciato dalle risorse finanziarie ed elaborato, senza un’ampia partecipazione, in gruppi di lavoro privi di esperienze e conoscenze; 4) l’informazione e la propaganda sono state lacunose; 5) il candidato sindaco si è categoricamente rifiutato di sottoporsi alle classiche prove del Movimento, l’autovalutazione e la “graticola”, che certamente l’avrebbero eliminata, mancando di autorevolezza, conoscenza della macchina burocratica e preparazione adeguata. Purtroppo la sconfitta, cocente, è sotto gli occhi di tutti, è stata persa una grande occasione. Giunta Cascella: cambio di marcia che lascia ben sperare La UAL (Libera Associazione Uniti per l’Affermazione della Legalità) prende nota con soddisfazione del cambio di marcia che il neo eletto sindaco, Pasquale Cascella, ha imposto alla vita amministrativa della nostra città. Nei barlettani è ancora vivo il ricordo del contrastato avvio dell’ amministrazione Maffei, quando solo per riuscire a convocare la prima riunione del Consiglio Comunale furono necessari diversi mesi. In considerazione di questo, non si può che essere soddisfatti della rapidità con cui il nuovo Sindaco ha nominato gli assessori della sua giunta. E se anche la modalità scelta per selezionare i nomi ai quali affidare le deleghe mostra una tendenza al decisionismo personale, con l’effetto negativo di aver perso la possibilità di coinvolgere personalità che ben avrebbero potuto operare, d’altro canto si è così ottenuto l’importante risultato di limitare il potere dei partiti. Partiti che a Barletta da troppo tempo sono espressione di interessi personali spesso in contrasto con il bene pubblico. In ogni caso la UAL è ben conscia che oggi più che mai il giudizio sull’amministrazione andrà dato non sulla base dei proclami fatti quanto all’azione concretamente svolta. Nella capacità, in altre parole, di dare risposte ai problemi della città, soprattutto sui temi sui quali invece il Commissario Prefettizio aveva preferito sorvolare, come, per citarne uno caro alla nostra Associazione e, riteniamo, non di secondaria importanza, cioè l’adesione alla cosiddetta Carta di Pisa: adesione fondamentale per migliorare l’azione in favore della legalità. Un’adesione, fra l’altro, già data da numerosi comuni anche nel nostro territorio, Bari e Giovinazzo, per citarne due di diverso ordine e di differente grandezza. Nel ribadire al nuovo sindaco il proprio appoggio e la propria disponibilità a collaborare fattivamente per risolvere i problemi della nostra città, la UAL vuole anche ricordare che l’approvazione del nuovo piano commerciale nonché interventi radicali nel campo dell’abusivismo commerciale, della lotta all’usura ed alla prevenzione della devianza soprattutto tra i giovani, rappresentano una necessità di primo piano: non secondaria nemmeno rispetto a temi pure caldi come quelli del lavoro e della riorganizzazione della vita amministrativa. Su queste tematiche, come su qualsiasi altra tematica significativa per Barletta, la UAL e i suoi iscritti si impegnano a fornire il loro migliore apporto per far sì che il mandato Cascella si possa contraddistinguere per risultati raggiunti. Francesco Filannino presidente Ual Barletta LUGLIO 2013 privilegiare logiche finanziarie e nel condizionare le valenze dell’impresa. In questo contesto, l’impresa diventa strumento per realizzare finanza e non riesce ad esprimere il potenziale di progetto al servizio dell’uomo, della sua dignità e del suo sviluppo autentico. Ecco manifestarsi il limite dei nostri tempi. Limite che non elimineremo, se non ci risvegliamo moralmente e non ci riappropriamo dello sviluppo, rifuggendo le tentazioni di ricchezza facile millantate dalle scorciatoie della finanza. Per affrontare questa tematica, gli imprenditori cattolici pugliesi si sono incontrati a Lucera per un incontro di approfondimento alla presenza di S.E. mons. Domenico Cornacchia, vescovo di Lucera, Troia e Ruggiero Cristallo, presidente dell’UCID Regionale. BARLETTA: MONASTERO SAN RUGGERO Celebrazioni per il VII centenario della canonizzazione di san Pietro Celestino Papa promosse dal monastero di San Ruggero. La Comunità delle Claustrali Benedettine Celestine del Monastero San Ruggero in Barletta hanno organizzato celebrazioni liturgiche nella ricorrenza del settimo centenario della canonizzazione del loro santo fondatore, san Pietro Celestino, eremita e papa, avvenuta in Avignone il 5 maggio 1313. La presenza dei seguaci di san Pietro Celestino a Barletta risulta fin dal XIV sec. con i monaci celestini presso il monastero della Santissima Trinità (Via Manfredi), e, in seguito con la presenza delle monache celestine nel Monastero della Santissima Annunziata che, soppresse nel secolo XIX, si unirono alle monache del monastero San Ruggero. Una comunità di vita contemplativa è per la città di Barletta e per l’intera Arcidiocesi motivo di santo orgoglio e di riconoscenza, perché le monache innalzano incessantemente la loro preghiera a favore della Chiesa e dell’umanità intera. INCONTRO SU “GUARDARE IL CREATO E SERVIRE L’UOMO” CON PADRE SAVERIO PAOLILLO Il Centro Missionario Diocesano “Padre Raffaele Di Bari, Loribamoi”, luogo e strumento dell’animazione missionaria nel territorio, quindi “tavolo di comunione” in cui ogni realtà operante sul versante missionario confluisce, ha organizzato un incontro su: “GUARDARE AL CREATO E SERVIRE L’UOMO” presso la Parrocchia del SS.mo Crocifisso di Barletta. “Un’occasione - secondo Don Rino Caporusso, direttore del Centro Diocesano Missionario - al termine di questo anno scolastico e pastorale, di confronto, di crescita e di comune incontro cogliendo l’opportunità della presenza in Italia tra noi, di Padre Saverio Paolillo, comboniano, missionario in Brasile, sempre in prima linea per il suo impegno nella difesa e promozione dei diritti umani”. CIRCOLO MCL DON LUIGI STURZO: GIOVANI, LA SPERANZA DEL FUTURO Il Circolo “don Luigi Sturzo” ha promosso un incontro con padre Michelangelo Lattanzio sul tema “Giovani, la speranza del futuro”. La relazione è stata preceduta da una celebrazione eucaristica in memoria di Ettore Bergamaschi, a tre mesi dalla sua scomparsa. Hanno introdotto il dotto conferenziere il presidente dell’arciconfraternita “Real Monte di Pietà” e il presidente del circolo MCL “don Luigi Sturzo” Nardo Binetti. INCONTRO A LUCERA DEGLI IMPRENDITORI E DIRIGENTI CATTOLICI PUGLIESI (UCID) Sin dal 2009, l’Enciclica Caritas in Veritate di Benedetto XVI, legittima l’impresa come soggetto della collettività capace di essere protagonista non solo nel fare sviluppo ma anche di costruire il Bene Comune. A questo importante riconoscimento, da parte della massima autorità religiosa, che vuole superare la visione riduttiva, che talvolta ha prevalso, della figura dell’imprenditore motivato esclusivamente dall’interesse all’arricchimento personale, si contrappone una realtà istituzionale che si presenta con un sistema monetario ingabbiato nel LUGLIO 2013 SINODO DIOCESANO, CONFRONTO COL MONDO DELLA COMUNICAZIONE Nel quadro delle iniziative del Sinodo diocesano promosse da S. E. mons. Giovan Battista Pichierri, interessante incontro presso il salone dei Padri Barnabiti (Trani) con i giornalisti e in generale con gli operatori della comunicazione della Diocesi Trani, Barletta, Bisceglie. Con Sua Eccellenza l’arcivescovo, erano presenti mons. Domenico Marrone direttore dell’Istituto di Scienze Religiose e il prof. Riccardo Losappio responsabile dell’Ufficio Comunicazioni della Diocesi. L’auspicio di mons. Pichierri è che la comunicazione in ambito diocesano possa crescere, per vincere quell’apatia che spesso prende i fedeli, anche a causa del difficile momento congiunturale attraversato. Questa iniziativa sinodale, ha precisato il prof. Losappio, rientra nella strategia della comunicazione dedicata alla fase dell’ascolto. PREMIATI GLI ARTICOLI DI “IN COMUNIONE” UN GRAZIE ANCHE ALL’EDITRICE ROTAS Carissimi, Vi porgo con gioia il volume “Firmo dunque dono”, a cura del Servizio per la promozione del sostegno economico della Chiesa Cattolica in collaborazione con la FISC (Federazione Italiana Settimanali Cattolici). In esso, nelle pagine di seguito indicate, sono pubblicati gli articoli più rappresentativi apparsi su “In Comunione” relativi alle opere realizzate in diocesi con i fondi dell’ottoxmille, che vi riguardano e che vi richiamano. Si tratta di articoli anche premiati: premiati gli autori di essi (Sabina Leonetti, Maria Terlizzi); premiato “In Comunione”; premiati in un certo senso anche voi, protagonisti delle opere in essi narrate. La presenza della diocesi in queste pagine ci sprona a continuare in questo lavoro, nonostante alcune difficoltà. E vi ringrazio per la disponibilità offerta a suo tempo allorquando si dovevano comporre i pezzi pubblicati dapprima su “In Comunione” e poi in questo volume. Un grazie anche all’Editrice Rotas per la preziosa e qualificata collaborazione e che ha saputo bene esprimere graficamente gli articoli. Questo lavoro di narrazione di quanto si opera e si costruisce in diocesi vuole continuare. diac. Riccardo Losappio IL FIERAMOSCA 23 24 IL FIERAMOSCA LUGLIO 2013 LUGLIO 2013 IL FIERAMOSCA 25 Anniversario PEDICO Nicola Tarantino, cent’anni dalla nascita Un esculapio nostalgico dell’arcadia di Renato Russo C Via F. d’Aragona, 46 - angolo Via S. Antonio Barletta ento anni fa, il 29 giugno del 1913, nasceva a Barletta Nicola Tarantino, da Michele e Anna Giannone, primogenito di quattro figli maschi: dopo Nicola, Luigi, Mario e Giuseppe. Il dott. Nicola Tarantino, medico come suo padre, ha lasciato di sé un ricordo incancellabile specialmente in quanti ebbero il piacere di conoscerlo e di frequentarlo perché, oltre a svolgere il suo lavoro con grande competenza professionale, era anche un amabile conversatore, un appassionato cultore di storia patria, un dilettante eppure esperto archeologo, un profondo conoscitore di opere classiche nonché studioso del dialetto barlettano e delle nostre tradizioni. Una passione per la conoscenza della nostra storia ch’egli coltivò fin dai suoi primi studi presso il Liceo - Ginnasio “Bonello”, oggi “Casardi”, dove si distinse negli studi classici, anche perché ebbe degli eccellenti docenti, come mons. Domenico Dell’Aquila, Gino Morrone, Michele Mascolo (“Masculicchio”), Vincenzo Chiummo. Dopo la maturità, conseguita nel 1932, forse avrebbe preferito iscriversi ad una facoltà umanistica, a lettere classiche, per esempio, ma prevalse la logica della tradizione familiare così si iscrisse alla facoltà di medicina presso l’Università di Milano dove si laureò nei sei anni accademici, dopo di che fece il tirocinio presso l’Università di Perugia. Nel 1939, richiamato alle armi, frequentò il Corso Allievi Ufficiali presso la Scuola di Sanità di Firenze dove conseguì la nomina a Sottotenente di complemento. Ma la guerra era alle porte. Scoppiò infatti il 2 settembre 1939 e l’Italia vi entrò il 10 giugno del 1940. Dieci giorni dopo Nicola sposava Dora Borraccino. La loro vita fu naturalmente condizionata dagli eventi bellici; frattanto, un anno dopo, nasceva la primogenita Anna Maria. Il giorno dell’armistizio era nel Salento dove partecipò della esultanza generale fra i militari nel festeggiare quella che si credeva fosse la data della fine della guerra. Ma era illusorio. Poco dopo infatti passarono da quelle parti Badoglio e il suo ministero in fuga, che avevano in animo di abbanLUGLIO 2013 donare l’antico alleato per schierarsi col nuovo, di cui si attendeva lo sbarco liberatorio sulle nostre coste da un momento all’altro. A sud erano le residue truppe di un esercito allo sbando e furono le uniche ad aggregarsi agli alleati, come cobelligeranti nelle operazioni militari che avrebbero portato alla liberazione dell’Italia dai Tedeschi. Nel 1946, alla fine del Conflitto, dopo il referendum istituzionale e la proclamazione della Repubblica, Nicola ritornò a Barletta, così poté finalmente iniziare a esercitare la professione medica. Nel 1948 nacque Michele (oggi magistrato); erano i tempi difficili in cui i clienti arrivavano attraverso le “Mutue”, ma non tardò a farsi presto una cospicua clientela, sia per le sue conoscenze scientifiche sulle quali non smetterà mai di aggiornarsi, e sia per la sua umanità, sapendosi immedesimare nelle sofferenze altrui. Ma l’antico amore per gli studi classici non era svanito e così i momenti liberi li dedicava a leggere, scrivere, partecipare a convegni, andare sui luoghi della storia per conoscerli, talvolta per descriverli. Nel 1976 fu tra i promotori dell’Archeoclub “Federico II”, fondato da Giuseppe Savasta e con i soci Enrico Braccioforte, Giuseppe Doronzo, Gero Moschese, Tonino Ruggiero. Organizzavano convegni, incontri e gite, specialmente sui luoghi delle nostre più remote aree archeologiche (come Canne, Canosa, il Gargano). Fin dall’uscita del primo numero (maggio 1982) collaborò con la redazione di “Tentativo” stampato a cura dei giovani della parrocchia di Sant’Agostino, con due rubriche, U ssale di viecchie e L’angolo della poesia. Era appassionato cultore della storia, specialmente di quella classica, non solo la nostra, anche quella antica greco- romana. Racconta Domenico Cassano, allora titolare della libreria “Dicandia”, in corso Garibaldi, che sistematicamente gli metteva da parte le novità librarie di genere classico sul territorio, perché puntualmente le acquistava quando passava per ritirare il quotidiano. Spesso si recava sui posti dei suoi studi, come quando si inerpicava sulle balze del Gargano dove faceva lunghe e fruttuose passeggiate o in pianura sul greto dell’Ofanto alla ricerca di antiche testimonianze. Quando poi le forze cominciarono ad abbandonarlo, si dedicò allo studio del linguaggio, alla ricerca e alla interpretazione del significato delle parole, a cominciare dalle nostre, cioè dal nostro dialetto. Diede così alle stampe, nel luglio del 1985, Lessico del dialetto barlettano, nella collana Ricerche della Biblioteca Comunale “S. Loffredo”, un’opera che colmava un vuoto, con disegni firmati dal noto pittore Bebé Chiumeo e in appendice una bibliografia del prof. Ruggiero Mascolo. Insoddisfatto del lavoro, dette mano ad una seconda edizione più approfondita e arricchita da alcuni splendidi disegni del padre Michele, di cui non fece in tempo a vedere la pubblicazione perché un male inesorabile se lo portò via 1’8 marzo del 1988. A curare la stampa sarebbe stato il figlio Michele, tre anni dopo, sotto il titolo Dizionario del dialetto barlettano, edito dalla Rotas, ancora oggi richiestissimo. Il suo più grande rimpianto, quello di non aver fatto in tempo a pubblicare un’antologia di poesie, Canzoniere 1944-1987, centotrenta poesie in lingua e in vernacolo, una lirica classica la sua, ariosa ed elegante al tempo stesso, densa di contenuti com’era la sua intensa quotidianità, senza mai cedere alla tentazione di una banalizzata versificazione. Il centenario della nascita che celebriamo in questi giorni, potrebbe offrirci l’occasione per una sia pur tardiva pubblicazione. IL FIERAMOSCA 27 Concorso Musica MANGEN MANGEN V’N … A POISE ASSOCIAZIONE ARTISTICO-CULTURALE ATHENAEUM Corso Garibaldi, 180 - Tel. 0883.534389 - Barletta UNA NOTTE HO SOGNATO CHE PARLAVI 14a STAGIONE ARTISTICA SETTEMBRE-DICEMBRE 2013 Così ho imparato a fare il padre di mio figlio autistico Domenica 15 settembre, Duo violino-pianoforte Antonella CAVALLO - Giacomo GRASSI di Gianluca Nicoletti Domenica 22 settembre Incontro con il compositore Salvatore FREGA Milella editore pp. 186 - i 16,50 Queste pagine narrano la storia quotidianamente e banalmente vera di Tommy, un simpatico e riccioluto adolescente autistico. E del suo straordinario rapporto con il padre, Gianluca Nicoletti. Di un bambino che a tre anni era tanto buono e silenzioso - forse persino troppo - e di suo padre che, quando un neuropsichiatra sentenziò: “Suo figlio è attratto più dagli oggetti che dalle persone”, non trovò tutto ciò affatto strano. (In fondo, era stato così anche per lui: aveva cominciato a parlare tardissimo e ora si guadagnava da vivere proprio parlando; quindi, prima o poi, pure Tommy avrebbe iniziato a farsi sentire). In seguito, con l’arrivo dell’adolescenza, le cose in famiglia improvvisamente cambiarono: quel bambino taciturno diventa un gigante con i peli, forzuto, talvolta aggressivo, spesso incontrollabile, e Gianluca, chiamato in causa dalla moglie sconfortata, si scopre - suo malgrado - un genitore felicemente indispensabile… D omenica 23 giugno, presso l’azienda agricola “l’Altragricoltura” promosso dai fratelli Sabino e Francesco Piazzolla, si è svolto il concorso “mangen mangen v’n … a poise”, per la divulgazione del vernacolo barlettano. Vincitori del concorso, sono risultati gli alunni della classe IV D del 5° Circolo Didattico “G. Modugno” (insegnante Maria Angela Falanga, dirigente Eleonora Iuliano) coi quali ha collaborato nonna Rosa Crudele. Ed ecco il testo della poesia vincitrice “I vèrche so’ trasùte” (cioè le barche sono rientrate): Domenica 29 settembre, Duo clarinetto-pianoforte Guido ARBONELLI - Giovanni SORANA Domenica 13 ottobre, Duo pianistico Cristina CAVALLI - Stefano PAONE Domenica 20 ottobre, Duo soprano-pianoforte Gabriella DE NARDO - Luca DONATI “Fuscíte, fuscíte! So árruàte i vérche di pisce” gri’d’n’ i femene sope è mure. I memme e i figghie s’énna spiccé e énna fé subbete da mangiá: a sare, nzàtte o Cambanale s’enna vénne i pìsci, ca ognoune enna scì accattè. Domenica 27 ottobre, Duo mezzosoprano-pianoforte Antonella PISCITELLI - Maria MUSTI Domenica 10 novembre, Duo baritono-pianoforte Gianluca ALFANO - Luca DONATI Sabato 16 novembre, Trio Calliope Gian Marco SOLAROLO - oboe; Alfredo PEDRETTI - corno; Cristina MONTI - pianoforte IL MALE CHE SI DEVE RACCONTARE Domenica 24 novembre, Duo baritono-pianoforte Giorgio SCHIPA - Francesca MUSTI Per cancellare la violenza domestica Domenica 1 dicembre, Duo pianistico Adolfo CAPITELLI - Andrea CALVANI di Simonetta Agnello Hornby con Marina Calloni Domenica 15 dicembre, Duo pianistico Maria e Francesca MUSTI Perché nasce la nostra poesia “Ind e’ piette, josce stann i cichele, i zanghétte, i maccaron” stann a lúcchele i uagnone “Stann pur i gruonghele e l’anghiúne e i cicinid ch’ mangiá cu’ pane, crut. “Spiccemece! Appecciame i carvune m’arràste i sparrone”. Ce addore iind e stratele da Marnarie. Ce addor sope a Senda Mareie. La scelta del tema nasce dalla esigenza di salvaguardare e di trasmettere a noi, nuove generazioni, le tradizioni, le culture molto antiche e di valutarne anche le mutate realtà della nostra città. Tradizioni, ricordi e sentimenti che non possono meglio esprimersi se non attraverso la poesia in Vernacolo. Il dialetto infatti ci riporta alle radici più antiche, permettendoci di conoscere l’identità, personale e sociale. Profonde sensazioni ed emozioni sono state suscitate in noi dall’ascolto di testimonianze dirette, perché vissute. Nonna Rosa, ci ha catturato con i suoi racconti accompagnandoci per le stradine della Marineria, facendoci rivivere quella che è stata la sua fanciullezza. Inoltre ci ha guidato nella consultazione di fonti scritte. Il concorso prevede anche la ricerca di un antico vocabolo particolarmente significativo. La scelta è caduta su “varrone”, che indica un errore irreparabile, da Gaio Terenzio Varrone, console romano che a Canne, nella famosa battaglia, nel 216 a. C., contribuì alla disfatta dell’esercito romano. La serata presso l’azienda agricola l’Altragricoltura è stata allietata da una serie di perfomances dei ragazzi e dall’intervento dei due fratelli Piazzolla - Sabino e Francesco - e delle docenti Rosa Crudele e Maria Angela Falanga. Quanne ci piènze! Ci beddi pìsci, frische, frische. Iére criaturièdde e m’arrecurd di rinnned. Ci vedé chiù iosce? Paré a vedé ca sond fusciut do iinde ou mare. Ca forz! E cusse iè mere? Chiine di sckùme e de velêne! pp. 192 - i 9,00 28 IL FIERAMOSCA Il gruppo degli alunni della “Modugno” che ha vinto il concorso di poesia Quase, quase, pur a Madonn ascénne da’ l’Altar prcé nu’ sparrone se vulé spulpá e nu’ bucchiére di vin se vulé fe. Feltrinelli Questo piccolo libro ha lo specifico obiettivo di creare una Edv italiana per applicarne il metodo nel nostro paese. Simonetta Agnello Hornby ha scritto racconti che, attraverso vicende affioranti dalla sua memoria e ancor più attraverso casi affrontati in veste di avvocato, danno una vividissima e articolata rappresentazione del segreto che a volte si nasconde dentro le pareti domestiche. Con la sapienza narrativa che le è propria, evoca l’esibizione del teatro della violenza in Sicilia, i silenzi comprati da un marito abusante, il dolore dei figli abusati, la complicità fra vittima e carnefice. Il male che si deve raccontare è insieme un atto di denuncia - il male che si deve strappare al silenzio - e uno strumento a disposizione delle associazioni che, anche in Italia, lottano da tempo contro questa violenza, offrendo aiuto, mezzi e protezione alle vittime. Gli alunni della “Modugno” vincitori del Concorso organizzato dall’Altragricoltura E u velêne chiù grousse vù sapè c’iè? Si tou, so iìe, sime nou, ca’ vulème accìte u pesce prime ca’ nasce. Allore, allassàme a cove iinde au mare e non ca’ tràme tutt fore: i pisce e ll’ove. Gli alunni Orario: porta 18.30; inizio 19.00 - Ingresso e 10,00 - Ridotto e 5,00. È in corso la campagna abbonamenti, per informazioni telefonare allo 0883 348748 o rivolgersi presso la sede dell’Associazione in Corso Cavour, 32 a Barletta. www.associazioneathenaeum.it Gli spettacoli si terranno presso la Sala Athenaeum, via Madonna degli Angeli, 29 - Barletta. LUGLIO 2013 Francesca Corvasce, Savino Delcuratolo, Cosma Damiano Digioia, Giusy Lanciano, Francesco Paolo Milzini in collaborazione con i compagni della classe 4a D ed il contributo della nonna insegnante Rosa Crudele LUGLIO 2013 IL FIERAMOSCA 29 Vetrina Rotas Vetrina Rotas S.E. mons. Giovan Battista Pichieri presenta un libro di don Mimmo Marrone “DALLA CHIESA VECCHIA ALLA CHIESA GRANDE” la storia della Chiesa madre di San Ferdinando di Puglia Eventi storia di un manager culturale da Arbore a Zichichi Premessa del suo autore, Marco Grassi L a celebrazione del 50° anniversario dell’apertura della nuova Chiesa parrocchiale di San Ferdinando Re dell’omonima Città (27 gennaio 1963) fu annunciata dal mio venerato predecessore, mons. Reginaldo Addazi, con una notifica che conteneva questa espressione: “Il nostro cuore, che fin dagli inizi del nostro episcopato ha seguito spesso con trepidazione il grave problema della costruzione della nuova Chiesa parrocchiale in sostituzione di quella che fu demolita, esulta ed innalza un inno di ringraziamento a Dio, datore di ogni bene”. E il Parroco del tempo, don Peppino Gallo, nel manifesto di annuncio dell’evento, così si esprimeva: “Questa è una data memoranda per la storia del nostro paese. Quanti hanno sospirato questo giorno e l’hanno veduto!”. Ora, il nostro carissimo Parroco, mons. Domenico Marrone, figlio della terra di San Ferdinando di Puglia, cultore di Teologia e di Storia Patria, appassionata guida del popolo a lui affidato, alla pari di mons. Peppino Gallo, molto lodevolmente non si è lasciato sfuggire la celebrazione di questo cinquantenario; tale evento richiama al nostro diletto popolo di San Ferdinando le radici di una storia di fede comunitaria, coltivata dai pastori e dai 30 IL FIERAMOSCA parroci che si sono succeduti e che si sono donati con intelletto d’amore per la gloria di Dio e la salvezza delle anime, facendo “chiarezza” sulla complessa vicenda della ricostruzione della Chiesa grande della Città. Non conoscevo le vicende della ricostruzione della Chiesa madre di San Ferdinando di Puglia. Ora comprendo perché il Tempio parrocchiale si presenta nella forma di una struttura moderna, così come si legge a pagina 133 dello scritto dell’architetto Marino Lo popolo, suo ideatore e direttore dei lavori. Lasciando al lettore ogni giusta e appropriata considerazione, formulo l’auspicio che la comunità cristiana di San Ferdinando di Puglia continui a coltivare la sua unità e comunione ecclesiale nelle singole parrocchie della Città ed in modo particolare sappia ritrovarsi, in unità di fede e di comunione di carità, nella “Chiesa grande”, specie quando celebra i sacri riti della Settimana Santa e la festa patronale di San Ferdinando Re, come anche in questa fausta ricorrenza della ricostruzione del Tempio maggiore o Chiesa Madre, nell’anno della fede e nella prima fase del Sinodo diocesano. Il primo Sinodo diocesano, che ha inteso richiamare tutte le 66 parrocchie dell’Arcidiocesi ad un cammino unitario di Chiesa, mistero di comunione e di missione nella realtà del nostro tempo, così bisognevole di riscatto dall’individualismo, dal relativismo, dall’indifferenza religiosa, trovi nella Chieda locale di San Ferdinando di Puglia quella porzione di “gregge” affidata alle cure pastorali dell’Arcivescovo e dei parroci e sacerdoti, docile all’azione di Gesù Cristo, unico “Pastore” che ci conduce nella realtà del regno di Dio, terrestre e celeste. Con affetto e ammirazione benedico. LUGLIO 2013 M arco Grassi ha scritto un libro autobiografico (editrice Rotas) che ha già avuto tre importanti presentazioni: a Torino al Salone Internazionale del libro, ad Andria in occasione della manifestazione Andrisani & Friends e a Capri per il Festival Internazionale del cinema. Il libro, edito dalla Rotas e presentato da Gianni Ippoliti, sarà presentato anche alla mostra Polignano libro e a Bisceglie in occasione della settimana dedicata ai libri del borgo antico. Dell’autore trascriviamo la gradevole premessa introduttiva. Organizzare eventi il lavoro più bello del mondo. Vivere in modo creativo significa rendersi conto del fatto che ogni cosa che facciamo, aumenta il senso di essere vivi, di essere noi stessi, insostituibili e unici. Creare significa generare emozioni, stupire, stimolare, attrarre, fantasticare, incuriosire, giocare, divertire, come quando si organizza una festa di compleanno, una serata tra amici, o una romantica cena a lume di candela a bordo piscina. Organizzare eventi, piccoli o grandi che siano, significa esternare lo spirito creativo che alberga in ognuno di noi; è rendere palesi le proprie fantasticherie, concretizzare una metarealtà fatta di luci e armonie. È vivere un sogno, una dimensione parallela. In vent’anni di attività manageriale sento di poter affermare con certezza che è la passione a muovere la “macchina”: se manca, difficilmente il “motore” si accende, il pubblico si emoziona, applaude e ritorna. Chi crea eventi non dovrebbe mai limitarsi a produrre o distribuire spettacoli, fossilizzandosi in un’operazione di marketing. In questo caso ci si troverà di fronte a degli ottimi organizzatori, discreti gestori o mediocri venditori, ma non a dei “generatori di emozioni”. Raramente mi è capitato di “comprare” uno spettacolo, cioè acquistare una o più date di un concerto di una rappresentazione teatrale. Piegarsi al buying to sell (comprare per vendere) è tanto facile quanto rischioso, si finisce per mercanteggiare, “sbigliettare”, con l’unico e svilente scopo di guadagnarci qualche soldo. Il messaggio di questo mio scritto è agli antipodi: entusiasmo, capacità di iniziativa, fantasia e passione! Questo - e solamente questo - è il percorso da seguire per avere successo. Io per primo, ignaro di ciò che mi aspettasse, ho iniziato a camminare a piccoli passi nell’impervio sentiero degli eventi, fin da quando, ancora ragazzino, provavo a cimentarmi con la musica, il canto, e la chitarra, ma, disilluso, finivo sempre per essere relegato dietro la consolle a infilare dischi. La mia adolescenza fu indimenticabile: in città ero uno dei pochi ad avere gli LP che cavalcavano le classifiche degli anni Ottanta. Ero un dj a tempo pieno (ben inteso, non beccavo una lira) e per pagarmi il vinile, mi improvvisavo arbitro nelle partite di calcio aziendali, non uscendo dagli incontri sempre incolume … LUGLIO 2013 Il passaggio da un jingle all’altro mi emozionava, e dava la carica pure agli invitati che “ululavano” già ascoltando i primi accordi dei brani preferiti. Non c’era il web, i telefonini, l’era digitale; non si parlava di globalizzazione e di spread, ma si viveva nella semplicità di serate afose passate in comitiva, bruciandosi le dita con la mozzarella calda che filava dai panzerotti presi in una pizzeria del quartiere. Studiare non mi piaceva un granché, sempre in fondo alla fila, all’ultimo banco. Gli ultimi dieci minuti dell’ora di informatica li passavo sistematicamente a inventarmi la locandina della festa: la stampavo e fotocopiavo una decina di pezzi da appiccicare a scopo propagandistico sugli alberi, sui muri della ferrovia, nei corridoi della parrocchia o della palestra. Una cosa però la sapevo: adoravo le masse, le folle, la gente. Stare in mezzo alle persone, scambiare opinioni, vivermi la strada, unica mia maestra di vita. Poi arrivò il Duemila, un anno illuminante: scoprii il fantastico mondo della comunicazione e degli eventi. Cominciai a organizzare le cosiddette manifestazioni culturali (mostre, spettacoli, incontri, sagre e rievocazioni storiche). Fu in una di quelle occasioni che conobbi un noto giornalista Rai, uno di quelli che contano, che leggeva l’edizione della sera, la più ambita, la più seguita. Quasi inconsapevolmente mi mise fra le mani un “giocattolo” di grande attrattiva, ma che poteva diventare pericoloso se fosse caduto dal balcone del quartiere Monticelli di Andria, dove vivevo con mamma Margherita. Era giunta la grande occasione della vita, quella che ognuno di noi agogna, il “colpaccio” che avrebbe potuto ribaltare le sorti del mio futuro: diventare un manager culturale. Oggi mi ritrovo a essere un “casino che cammina”, come dice mia moglie Maria Grazia, diviso tra lavoro, famiglia, università e … grandi eventi. Come l’accanimento di un tifoso nel seguire la propria squadra in trasferta, come la tachicardia di un fan all’inizio di un concerto musicale, come la soddisfazione di un cacciatore che si apposta e dopo ore esibisce la sua preda, con lo stesso impeto mi muovo tra la gente, in un’atmosfera quasi surreale, che addobba le città di manifesti, riempie le pagine di cultura e spettacolo dei giornali, catalizza il web, fa pullulare di gente i metrò, i ristoranti e le stanze di alberghi, unisce centinaia o migliaia di persone accomunate dallo stesso intento: ascoltare, ammirare, sognare, gioire. Tutto ciò non è magico? IL FIERAMOSCA 31 Vetrina Rotas ITALO CALVINO la città e la rivoluzione dello spazio interiore di Alberto Asor Rosa I l libro di Giuseppe Lagrasta, edito dalla Rotas, su Italo Calvino segue alcuni percorsi di ricerca, che da un certo momento in poi s’intrecciano fittamente fra loro e alla fine ne costituiscono uno solo: i temi delle città e delle loro esplorazioni, costruzioni e ricostruzioni; l’andamento apparentemente ondivago ma alla fine precisissimo e quasi assoluto dell’approfondimento dell’interiorità, che fa da riscontro al mondo materiale, fisico, che ci circonda; l’uso del viaggio come sperimentazione del mondo ma al tempo stesso, a un certo punto, come conclusivo ritrovamento di se stesso; la scoperta dell’America, paese del mito materiale, fisico, che ci circonda; la scoperta dell’America, paese del mito e della fantasia, che però anch’essa funziona da prodromo e condizione d’una riscoperta dell’Italia, nel Sud (in questo caso però più per Lagrasta che per Calvino), tappa ultima di questa lunga e intelligente analisi, che dalla critica letteraria intesa in senso stretto spazia su di un intero universo di sentimenti e di idee. Però, come dicevo all’inizio, queste diverse tracce si fondono a un certo punto in una sorta di flusso della coscienza, cui tutto tende e a cui tutto risale. Forse la chiave di questa singolare disposizione interpretativa va cercata nell’elenco di nomi e di titoli che Lagrasta enuncia in esordio, prima ancora di affrontare l’analisi vera e propria: il Montale di Ossi di seppia; il Saba del Canzoniere; il Nievo delle Confessioni di un italiano; lo Svevo della Coscienza; il Gadda della Cognizione del dolore; il Morselli di Dissipatio HG; Il Pavese della Casa in collina; il Vittorini di Conversazione in Sicilia; il Landolfi di Racconto d’autunno; e appunto, il Calvino delle Città Invisibili e Palomar. Più avanti altri nomi si aggiungono a questo già cospicuo elenco, peraltro finora tutto in italiano: ad esempio, Franz Kafka e, molto giustamente, Albert Camus e Samuel Beckett. Cos’hanno in comune questi autori e queste opere? Hanno in comune quella che Lagrasta chiama molto appropriatamente la ricerca della “libertà interiore”. Ossia, quella disposizione dello spirito che consente, anzi obbliga a non restare al quia e a inoltrarsi invece senza posa nei territori dove la luce della conoscenza fino a quel momento non è arrivata o è arrivata poco o in maniera distorta. Questo sforzo a collocare Calvino (s’intende, come si accennava sopra, soprattutto il Calvino delle Città Invisibili e di Palomar) nel novero dei grandi “sperimentalismi” europei ottonovecenteschi (ma soprattutto, com’è ovvio, novecenteschi), è assolutamente originale e si presta a una quantità di riflessioni e di ulteriori sviluppi critici positivi. Ad esempio, nel merito della ricerca linguistica e stilistica calviniana, un tema che, nonostante le innumerevoli ricerche, è rimasto finora meno esplorato di altri. L’obiettivo in Calvino dominante della precisione e della inequivocabilità sembrerebbe caricarsi, alla luce delle riflessioni di Giuseppe Lagrasta, di un carattere più problematico e meno indiscusso di quanto finora non si sia sostenuto. E ciò per merito delle tesi messe in campo dall’autore di questo libro. Potrebbe essere l’argomento del suo prossimo. A un certo punto della sua vita l’autore di questo libro, dopo aver pubblicato una serie di studi critici su Italo Calvino, decide di raccogliere questi due saggi, perché rappresentano, criticamente, uno svolgersi sistemico dell’indagine testuale in relazione all’evolversi dell’ampliamento del suo orizzonte di esplorazione critica. La città e la continua ricerca degli spazi dove poter abitare, in modo rivoluzionario, la conquista della libertà interiore quale opportunità per la crescita della persona sono due aspetti che l’autore affronta; puntando l’attenzione sul grado zero della scrittura calviniana che si evolve tra una ricerca di speculare alterità autoriale (la zona opaca che si libera in luce della conoscenza, mediante la sua dissolvenza autobiografica) e il consolidamento di magiche alchimie fatte di trame e di strutture narrative con continui cambi di rotta. EN ISO 9001 (2008) IQ-0703-16 Azienda iscritta all’UNAE Puglia n. 266 impianti & costruzioni industriali 32 IL FIERAMOSCA S.S. 141 delle Saline - Villaggio Ippocampo Tel. - Fax 0884 571397 LUGLIO 2013 LUGLIO 2013 SOA 8612/04/00 OS30 - classifica VI OG10 - classifica V OG1 - classifica III OG11 - classifica III • IMPIANTI ELETTRICI • CIVILI ED INDUSTRIALI • CABLAGGI • STRUTTURATI • CABINE MT/BT • PUBBLICA • ILLUMINAZIONE • RILEVAZIONE FUMI • TELEFONICI • TRASMISSIONE DATI • DIFFUSIONE SONORA • ANTINTRUSIONE • MANUTENZIONI • PROGETTAZIONE • EDILI • TERMICO • IDRICO • ANTINCENDIO • CONDIZIONAMENTO BARLETTA · Via Paolo Ricci, 39 Tel. 0883 575 473 · Fax 0883 519 062 www.sabinodicataldo.it · [email protected] IL FIERAMOSCA 33 Scuola La “Musti-Dimiccoli”: una scuola di artisti, scrittori e musicisti G li alunni dell’Istituto Comprensivo “Musti-Dimiccoli” quest’anno hanno partecipato a due interessanti concorsi. Il primo è stato “La cartolina d’oro”, tenutosi nel mese di febbraio, per il quale gli alunni dovevano rappresentare in un disegno formato cartolina i valori che animarono i cavalieri della Disfida. I nostri ragazzi della III B: Francesco Capacchione, Francesco Diella, Luigi Corvasce sono risultati meritevoli di menzione speciale. Il secondo concorso “Dalla penna … al sogno”, ideato e promosso proprio dalla nostra istituzione scolastica e dalla nostra Dirigente, dott.ssa Maria Angela Petroni in collaborazione con la testata giornalistica on-line Kaleidoweb, richiedeva di realizzare scritti di vario genere (fiaba, racconto, redazionale giornalistico, filastrocca, poesia) ovvero disegni per esprimere i propri sogni sul futuro. In questo concorso, nella sezione dedicata alla scuola primaria di secondo grado, è stato premiato il disegno proprio di una ragazza della I B della nostra scuola, l’alunna Annalisa Napoletano; mentre le alunne della II B: Angela Pastore, Federica Scommegna, Maria Valerio, Isabella Prezioso hanno ricevuto la menzione speciale per il redazionale giornalistico classificandosi al secondo posto. Certo i nostri piccoli artisti sono fortunati perché hanno un’ottima guida nell’insegnante di Arte e Immagine, la prof.ssa Pasqua Caringella, capace di riconoscere il talento dei ragazzi e di saperlo valorizzare attraverso l’insegnamento di “modi alti” di disegnare, di dipingere. Ho inteso scrivere il presente articolo anzitutto per gratificare i nostri ragazzi che con impegno si sono cimentati nella partecipazione a questi concorsi ed anche per affermare con forza che la nostra scuola dopo alcune difficoltà vissute negli anni passati è oggi in completa rinascita. Noi la nostra “crisi” l’abbiamo superata! Come? Con tanta voglia di lavorare, di fare cose belle per i nostri ragazzi … Anche in periferia si possono avere grandi sogni e vivere esperienze speciali. Non dimentichiamo infatti che essendo la nostra una scuola a sperimentazione musicale molti ragazzi hanno la possibilità di imparare a suonare uno strumento musicale a loro scelta ed ogni volta che l’orchestra della “Musti - Dimiccoli” organizza un concerto il successo di pubblico è sempre garantito. Un sincero ringraziamento va alla nostra Dirigente che regge il timone di questa grande nave-scuola con fermezza e passione. prof.ssa Donatella Pestilli, docente di lettere sez. B La classe I B posa sorridente per le due belle vittorie conseguite nei concorsi scolastici. Con gli alunni, la dirigente Maria Angela Petroni, le docenti Donatella Pestilli e Pasqua Caringella 34 IL FIERAMOSCA LUGLIO 2013 LUGLIO 2013 Scuola Elementare “Modugno” L’intitolazione della scuola materna a Maria Montessori U na bella mattinata di sole ha allietato la cerimonia d’intitolazione della Scuola di Infanzia a Maria Montessori. A fare gli onori di casa la dirigente scolastica della Scuola Elementare “Modugno” (via Ofanto) Eleonora Iuliano che ha accolto i numerosi ospiti con espressioni di benaugurante spirito collaborativo verso una struttura che opera ormai, nel quartiere Maranco, da almeno trent’anni. Protagonisti della gioiosa mattinata, innanzitutto i bambini che si sono presentati al pubblico su tre file vestiti coi colori della bandiera nazio- nale, e quando hanno cantato l’inno nazionale, quanta appassionata partecipazione, che hanno saputo trasmettere ai presenti, cerimonia completata dal volo di cento palloncini colorati verso il cielo. A parte la dirigente Iuliano, presente in ogni istante della giornata inaugurativa, che ha illustrato i motivi di questa scelta, a coordinare la manifestazione l’animatrice, la docente Maria Daloiso, mentre ad illustrare le note biografiche di Maria Montessori, la docente Concetta Roccotelli. Presente alla manifestazione don Vito Carpentiere che dopo aver trasmesso ai bimbi alcune sue simpatiche riflessioni (non abbiate fretta di crescere, i tempi sono brutti, … personalmente mi piacerebbe prendere il vostro posto …) ha benedetto la titolazione di una struttura che - come abbiamo detto - opera in quel luogo (di fronte alla s.m. “R. Moro”) da tantissimi anni. A ricordarlo, la maestra Tonia Fratepietro che è andata molto indietro nei ricordi, agli inizi degli anni Ottanta, ai tempi del sindaco Frezza e dell’assessore alla P.I. Pastore. E come non concludere questa breve nota di cronaca, senza ricordare una frase significativa di Maria Montessori “se c’è per l’umanità una speranza di salvezza, questa non potrà che venirci dal bambino, perché in lui si costruisce l’uomo del domani” . IL FIERAMOSCA 35 Scuola Arte SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “R. MORO” “Insieme… incontro al futuro” Omaggio musicale dedicato ai nonni di ieri e di oggi I l Coro Stabile della Scuola Secondaria di 1° Grado “R. Moro” di Barletta, in occasione della Settimana Nazionale della Musica a Scuola, ha presentato il 10 maggio 2013 presso l’Aula Magna il Recital “Insieme… Incontro al futuro”, omaggio musicale dedicato ai nonni con la partecipazione attiva ed entusiasta del Centro Sociale Polivalente per Anziani di Barletta, diretto dalla dott.ssa Roberta Annese. Il divertente recital preparato dal Coro diretto dalla prof. ssa Mariastella Dilillo, con la collaborazione della prof.ssa Maria Campese per le scene ed i costumi, ha inteso essere un segno tangibile di stima, affetto e gratitudine per il fondamentale ruolo svolto dagli anziani nella vita delle famiglie e della società; un ruolo che la scuola, come ha sottolineato il Dirigente Scolastico Prof.ssa Grazia Di Nunno, ha il dovere di rendere sempre più chiaro alle giovani generazioni, le quali possono trovare nel rispetto e nel dialogo intergenerazionale un capitale umano di fondamentale importanza per il proprio futuro. La serata è trascorsa tra canti, sketch umoristici e balli preparati dagli alunni della Moro ed è stata resa indimenticabile dalla esibizione di un gruppo di nonni del Centro Anziani i quali, guidati dalla istruttrice del Centro prof.ssa Anna Fiorella, hanno ballato sulle note del tormentone estivo 2012 dei Gangnam Style, regalando a tutti i presenti momenti di sana allegria ed un esempio di come lo stare insieme agli altri aiuti a vivere meglio tutte le stagioni della vita. Le performances di alunni ed anziani hanno suscitato grande entusiasmo e partecipazione da parte del foltissimo pubblico che ha gremito l’aula magna, facendo sentire tutti i presenti parte di una grande famiglia dove non contano i dati anagrafici, ma ciò che ognuno ha da donare all’altro, in termini di affetto, esperienza e voglia di vivere. Il Recital è stato anche l’occasione per celebrare il bicentenario della nascita di un celebre “nonno d’Italia”, Giuseppe Verdi, la cui grandezza umana ed artistica il Coro della Moro ha voluto omaggiare con la toccante esecuzione del “Va pensiero” tratto dal “Nabucco”. Al termine del Recital, i volti ed i sorrisi di genitori, alunni, nonni e docenti, manifestavano la consapevolezza di aver scritto una pagina significativa della propria vita e di quella della scuola ed i versi di ringraziamento scritti dai cari nonni del Centro Anziani, che di seguito riportiamo, ne sono una felice testimonianza. “Un venerdì, d’inizio Maggio con allegria e tanto coraggio, come giovincelli abbiamo ballato, e tanto entusiasmo suscitato. Abbiamo provato per ore, mettendoci anima e cuore ed esibendoci nel modo migliore abbiamo ottenuto applausi e tanto clamore. Brillante partecipazione della “Fraggianni” ai giochi sportivi studenteschi D opo anni di assenza dalle piste di atletica il 3° Circolo Didattico “Niccolò Fraggianni” è tornato a mettersi in gioco e ha conquistato un bottino invidiabile! Chi sa che da questi giochi, non nasca un piccolo campione. È appena il caso di ricordare che nella nostra palestra fra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta, con l’autorizzazione del preside Frieri, veniva ad allenarsi il grande Pietro Mennea. Ma tornando al nostro palmarès nella fase comunale, oro a Carmela Di Lernia (corsa campestre femminile), a Savio Rociola (corsa campestre maschile) e a Marianna Rotunno (vortex femminile); argento a Ruggiero Filannino (corsa campestre maschile), a Alessandro Capacchione (vortex maschile) e a Claudia Carone, Chiara Orofino, Carmela Di Lernia, Cristina Di Bari, Virginia Sarcina, Maria Letizia Dibari, Luana Lobascio, Daniela Loiodice (staffetta femminile); bronzo a Umberto Lanotte, Francesco Pinto, Raffaele Patrizi (corsa campestre maschile); a Savio Rociola e Carmela Di Lernia (rispettivamente corsa veloce maschile e femminile). Nella fase provinciale oro a Claudia Carone (corsa campestre femminile), a Umberto Lanotte, Ruggiero Filannino, Chiara Orofino, Savio Dicorato, Dario Dipaola, Francesco Pinto, Mattia Damato, Francesco Rasola (calcio), a Savio Rociola e Massimiliano Di Pace (corsa veloce maschile); argento a Umberto Lanotte (corsa campestre maschile), a Cosimo Damiano Roggio (vortex maschile), a Carmela Di Lernia (resistenza femminile), a Giorgia Carone, Francesco Mascolo, Daniela Campese, Luca Balducci, Miriam Miracapillo, Salvatore Ricatti, Andrea Catalano, Mikaela Delcuratolo (mazurka); bronzo a Ruggiero Filannino (resistenza maschile), a Marianna Rotunno (vortex femminile), a Chiara Orofino (salto in lungo femminile). 23 le medaglie vinte: 12 nelle fasi provinciali e 11 in quelle comunali, spaziando dal lancio del vortex alla mazurka, dalla corsa veloce alla resistenza, dal salto in lungo al basket, dalla corsa campestre al calcio. I giochi sportivi studenteschi sono stati entusiasmanti: vincere è stato bello, “perdere” ha fatto riflettere sull’importanza dell’impegno e dell’allenamento in tutto ciò che si fa. Un ringraziamento alle insegnanti che hanno concesso agli alunni di vivere questi momenti indimenticabili - inss. Cappabianca N., Capuano, Guerra A., Sfregola - agli esperti nei vari settori - Teresa Rizzo, Michele Sguera, Luigi Marchese - alla Dirigente Scolastica - prof.ssa Brigida Maria CAPORALE - che ha saputo infondere l’amore per lo sport, spronando docenti ed alunni ad intraprendere attività “sane”, “educative” e coinvolgenti. Ora vi vogliamo ringraziare per il vostro buon saper fare e per la vostra accoglienza in questa fantastica esperienza. Con la speranza di rincontrarci e tra generazioni confrontarci, vi auguriamo un avvenire brillante e un futuro emozionante. Con tutto l’affetto che possiamo” Gli utenti del Centro Sociale Polivalente per anziani 36 IL FIERAMOSCA LUGLIO 2013 Un quadro di Antonella Palmitessa Quando il dott. Romanelli certificò che quelle stimmate erano miracolose T anti anni fa, nel lontano 1919, il dott. Luigi Romanelli certificò che le stimmate di Padre Pio da Pietrelcina, frate presso il Convento di S. Giovanni Rotondo, fossero di natura miracolosa e non conseguenza di procedimenti ingannevoli. «Le lesioni che presenta alle mani sono ricoperte da una membrana di colore rosso bruno, senza alcun punto sanguinante, niente edema e niente reazione infiammatoria nei tessuti circostanti. Ho la certezza che quelle ferite non sono superficiali perché, applicando il pollice nel palmo della mano e l’indice sul dorso e facendo pressione, si ha la percezione esatta del vuoto esistente». Da allora sono tante, tantissime, innumerevoli le espressioni artistiche che hanno storicizzato le virtù santifiche del frate, la più nota, a Barletta, rappresenta P. Pio in una bella statua bronzea collocata al centro dei giardini di piazza Federico di Svevia, ma questa è la prima volta che un’artista, Antonella Palmitessa, ha voluto ricordare i due personaggi insieme su una rappresentazione pittorica (olio cm. 150x200) che oggi si trova all’interno del vecchio Santuario della Madonna dello Sterpeto. Antonella Palmitessa, Omaggio a Padre Pio e al ANTONELLA PALMITESSA. Pittrice, è nata a Barletta. Docente di Edudott. Luigi Romanelli (olio cm. 150x200) cazione Artistica, ha conseguito la maturità artistica e la Laurea in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Bari. Ha tenuto personali a Bari (Accademia BB. AA.), Barletta (Galleria Teatro Curci, Castello, Comunità S. Antonio), Andria (Scuole “G. Verdi”, “Salvemini”). Ha partecipato a molte rassegne ottenendo premi e riconoscimenti. Ha realizzato scenografie per balletti, rappresentazioni sacre, opere teatrali, etc. Si distingue inoltre nel ritratto, nella pittura murale, nel trompe-l’oeil e nell’uso di altre tecniche. In un quadro di Marta Riefolo Fra Dionisio da Barletta F ra Dionisio da Barletta, al quale la municipalità ha dedicato una strada, la prima traversa a destra di via Imbriani, era un cappuccino che conduceva una santissima vita. Al secolo Fabio Antonio Filisio, era nato a Barletta il 12 settembre 1672 da Domenico, di professione arrotino, e da Francesca Stabile. Dopo aver fatto il contadino nei primi anni, ebbe una tardiva vocazione ed entrò nel locale Convento dei Cappuccini come frate laico. Dopo aver preso i voti col nome di Fra Dionisio, iniziò un’intensa attività pastorale. La tradizione gli attribuisce numerosi miracoli, un primo a favore di un agricoltore che si vide incrementare la produzione del grano, un altro per aver salvato la vita a un moribondo la cui morte avrebbe ridotto in miseria la famiglia, e un’altra volta ancora avrebbe fatto piovere sul cielo delle Saline di Margherita di Savoia per consentire alle acque di evaporare. Naturalmente tante testimonianze sono affidate al racconto orale, non c’è restato nulla di scritto, anche perché un suo nipote a lui devoto, padre Anselmo, lui pure cappuccino, alla morte dello zio, ritenendo di compiere un atto di umiltà, distrusse tutte le carte che avrebbero potuto certificare la santità del santo familiare. Fra Dionisio è restato comunque nel culto della popolazione e a ricordarlo recentemente è stato un quadro della pittrice Marta Riefolo. La tela, a olio (150x100), è stata donata a don Michele Dicataldo, l’allora parroco di S. Maria degli Angeli, che l’ha esposta in chiesa. LUGLIO 2013 Marta Riefolo, Fra Dionisio (tecnica mista cm. 150x100) IL FIERAMOSCA 37 Incontri Incontri Fabrizio De Andrè fra di noi… UNA CONVERSAZIONE DI FRANCESCA DE SANTIS PRESSO L’ASSOCIAZIONE CULTURALE ELPIMIX C ontinua senza sosta l’impegno della nostra concittadina Francesca De Santis nel donare a Barletta il frutto dei suoi vasti studi. Due incontri sul cantautore genovese Fabrizio De Andrè sono stati tenuti presso l’Associazione culturale “Elpimix Ritrovarsi”, sita in Via Palestro - 70. Nel primo, dal titolo Fabrizio De Andrè: il “fine rifacitore”, sono stati commentati i brani “Un chimico” e “Il suonatore Jones”, tratti dall’album “Non al denaro non all’amore né al cielo”, a dimostrazione della bravura dello stesso nel “rifare il verso” al poeta statunitense Edgar Lee Masters nella sua “Spoon River Anthology”. Nel secondo, dal titolo Fabrizio De Andrè: “ars et ingenium” di un cantautore che diventò Un momento della relazione della professoressa Francesca De Santis poeta sono state commentate, su richiesta, “La canzone di Marinella”, “Bocca di Rosa” e “Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers”, notissimi emblemi della poetica del Nostro. Nel lontano 1993 la prof. De Santis si è laureata alla “Sapienza” di Roma con una tesi su De Andrè, a mezzo fra la letteratura e la comunicazione di massa. Più che il successo accademico le ha scaldato il cuore l’aver incontrato Fabrizio ai concerti e nella sua casa milanese. Il prossimo incontro di letteratura promosso dalla prof.ssa De Santis, presso l’associazione Elpimix, sarà su Natalìa Ginzburg e il suo “Lessico famigliare”. Rassegna Concertistica di Venosa Ancora un successo per il Coro “Il Gabbiano” i è conclusa con successo la stagione concertistica del Coro Polifonico “Il Gabbiano” di Barletta. La suggestiva e prestigiosa cornice storica della città di Venosa, che dette i natali al poeta latino Orazio Flacco e che fu residenza di Carlo Gesualdo principe di Venosa, eccellente musicista e raffinato polifonista del ‘600 ha visto in Rassegna due cori della Basilicata ed il Coro Pugliese “Il Gabbiano”. Il programma concertistico dell’intera serata, eseguito nell’Abbazia della SS. Trinità, molto diversificato per epoca, genere e stile dei brani proposti dai tre cori, ha catturato l’attenzione del folto pubblico presente, che in particolare ha tributato lunghi applausi e richieste di bis alla performance del Coro barlettano, il cui repertorio è stato arricchito dalla presenza del soprano Matilde Mastrìa e dal pianista Marcello Camporeale, che hanno caratterizzato il concerto con interpretazioni di grande impatto emotivo sotto la direzione del M.° Gianluigi Gorgoglione. Questo appuntamento chiude la programmazione didattica e concertistica annuale del Coro “Il Gabbiano”, che nel suo ventinovesimo anno di attività ha partecipato a numerosi e prestigiosi eventi Concertistici di livello Regionale, Nazionale ed Internazionale. In sintesi, tra questi si citano gli ultimi realizzati: il 20 aprile, Concerto a Trani presso il Teatro Mimesis; 11 maggio, Rassegna Concertistica Internazionale a Montecompatri (Roma); 18 maggio, Concerto presso Palazzo Bianchi a Trani; 26 maggio, Rassegna Concertistica Nazionale a Venosa. A corollario di queste notizie, un meritato encomio nasce spontaneo, per una attività associativa come questa, che nel corso dei suoi ventinove anni di attività ha coinvolto centinaia di iscritti (attualmente fanno parte del coro 40 cantori). Un coro che forma musicalmente a costo zero persone di età, formazione ed interessi differenti e produce con successo eventi pubblici di rilievo che coinvolgono un gran numero di spettatori, purtroppo senza beneficiare di alcun contributo dal proprio Comune o di altro Ente pubblico, potendo contare solo e con difficoltà sull’autofinanziamento. dei Dottori Cesare e Rita Canfora 01 (1971-2 •Chirurgia dentale •Odontoiatria estetica •Ortodonzia tradizionale •Ortodonzia estetica InvIsalIgn® •Protesi fisse e mobili •Impianti immediati ed osteointegrati •Paradontologia Barletta • Corso Garibaldi 85 - tel. 0883 347 642 www.studiocanfora.it • [email protected] 38 IL FIERAMOSCA nota figura di psicoterapeuta S STUDIO DENTISTICO CANFORA anni Da 40 servizio o al vostr 1) Tornata a Barletta Maria Rita Parsi LUGLIO 2013 D opo 14 anni ritorna nel Salone del Circolo Unione di Barletta la prof.ssa Maria Rita Parsi; ad accoglierla la Presidente Mariagrazia Vitobello e tutte le socie del Centro Studi “Barletta in Rosa”, il Presidente del Circolo Unione dott. Francesco Morella, ad intervistarla la psicologa Tiziana Canfora, figura professionale di alto prestigio nel territorio, punto di riferimento delle politiche sociali. La stessa notizia dell’arrivo a Barletta della nota psicoterapeuta ha suscitato grande fermento in città, nelle scuole, nel Centro Studi “Barletta in Rosa” che da tempo si pone come obiettivo principe della propria attività il benessere, la salute, la serenità di ogni cittadino in particolare dei nostri bambini e dei nostri giovani così indifesi e spesso così soli che si lasciano alle spalle esperienze tristissime in cui la mancanza di ascolto, l’incomprensione, la disperazione rappresentano il più grave ostacolo alla loro crescita e al loro diritto alla felicità. “Valorizzare il pensiero bambino significa contribuire a rendere gli adulti più sensibili, creativi e disposti a cambiare in meglio se stessi e il mondo che li circonda” - questa la frase con cui la prof.ssa ha avviato la sua relazione. Quando all’interno di un sistema di relazioni le emozioni - quelle autentiche - prendono a circolare, le distanze possono convergere, i silenzi acquistare parole, l’estraneità diventare contatto. Prima fra tutti, quello con se stessi. Come magistralmente partecipato dalla prof.ssa Maria Rita Parsi al pubblico del Circolo Unione, allorquando le ansie della solitudine, della paura, della dipendenza iniziano a lambire, per arrivare poi a stringere nella morsa della sofferenza, l’animo e il pensiero dell’uomo, recuperare il dialogo con la parte più profonda di sé equivale a guadagnarsi la possibilità di essere liberi e, dunque, più felici. Sdoganare la libertà vuol dire proprio questo: permetterle di relazionarsi con quei contenuti relegati nell’inconscio dalla prigionia psicologica affinché, decriptati, possano diventare comunicazioni ed essere finalmente espressi. Forte la sottolineatura, da parte della prof.ssa Parsi, della necessità di informarsi e formarsi, intraprendendo un lavoro di conoscenza di se stessi affinché sia possibile fruire di una vita interiore ricca dal punto di vista affettivo. Senza soluzione di continuità il monito alla genitorialità, nella misura in cui la paternità e la maternità non sono solo eventi biologici ma espressioni di amore, pilastri di quell’edificio relazionale primario che, sovente, da culla psicologica dei suoi membri si trasforma in scavatrice di percorsi di malessere diventando matrice di contesti disfunzionali. L’autostima, spiega l’autorevole relatrice, comincia dal grembo della madre: il feto ascolta le milioni di comunicazioni biochimiche inviategli e sente se è amato; nel qual caso avvia la costruzione mentale di se stesso quale essere degno di amore, interiorizzando sicurezza, fiducia in sé e negli altri, impilando memorie di cose belle e buone. Nell’incontro con la straordinaria psicoterapeuta innervato di squisita sensibilità fino alla commozione, in primo piano, dunque, “la visione bambinocentrica”, sorretto in modo esclusivo da una famiglia in cui siano forniti modelli valoriali e la cui elaborazione di un LUGLIO 2013 Da sinistra il dott. Francesco Morella, la prof.ssa Maria Rita Parsi, la prof.ssa Mariagrazia Vitobello e la dott.ssa Tiziana Canfora progetto di vita comune per tutti i suoi membri transiti per la capacità di comprendere, da parte delle figure genitoriali, la centralità della comunicazione. Ritorna l’ascolto, quello profondo, di sé e degli altri, di cui ogni soggettività può essere agente in quanto, “dono straordinario di gente comune”, la mente intuitiva, come spiega la prof.ssa Parsi, è dotazione del genere umano, viatico universale, pertanto, di quella cultura del coraggio che come virus contagia e prende a “fare miracoli quotidiani”. Noi tutti la possediamo, a noi tutti non rimane che scoprirla ed accoglierla. Numerose le domande del pubblico e soprattutto intenso il patos creatosi durante l’intervista magistralmente condotta dalla dott.ssa Tiziana Canfora. Il presidente del Circolo Unione saluta la prof.ssa Parsi, complimentandosi per l’alta professionalità e senso di umanità sottolineando quanto sia importante impegnarsi per approfondire la valenza specifica di itinerari tesi alla promozione del benessere dei giovani cittadini. A conclusione la presidente del Centro Studi “Barletta in Rosa”, dopo aver ringraziato di cuore l’illustre ospite, dedica alla platea una citazione molto profonda di Johann Wolfgang Goethe “C’è una verità elementare, la cui ignoranza uccide ogni idea: nel momento in cui ci si impegna a fondo anche la provvidenza si muove. Infinite cose accadono per aiutarlo, cose che altrimenti mai sarebbero avvenute. Qualunque cosa tu possa fare o sognare di poter fare… incominciala. L’audacia ha in sé genio-potere-magia. Comincia adesso”… perché ognuno di noi si impegni a crescere e a far crescere il mondo procurando solo felicità! IL FIERAMOSCA 39 Brevi di cultura ORGANIZZATO DALL’ASSOCIAZIONE “G. CURCI” Oltre 600 musicisti a Barletta per il 9° concorso nazionale “Premio Musica Italia” Vi invitiamo nel vostro giardino. I n tempi di crisi, sono veramente poche le manifestazioni culturali che si realizzano; l’Associazione Curci, nonostante i tagli subiti nel 2012, ha creduto fermamente in tutto quello che faceva ed ha riproposto tutte le manifestazioni che ha sempre realizzato negli anni precedenti, e, soprattutto per quanto riguarda la realizzazione dei tre concorsi che si tengono ormai annualmente e diventati tradizione per la nostra città che da aprile fino alla fine di maggio diviene eccellente vetrina per i talenti nazionali ed internazionali, nonostante l’azzeramento del contributo 2012, a manifestazioni già realizzate, tutto anche quest’anno è andato secondo previsione. Il Premio Musica Italia è stato l’atto conclusivo di questa lunghissima maratona musicale che si è svolta per un intero mese a Barletta, portando oltre 3000 presenze turistiche nella nostra città. Quindi anche quest’anno via Sant’Antonio, nei pressi della Chiesa di Sant’Antonio ha risuonato delle bellissime melodie dei numerosissimi musicisti che l’hanno affollata insieme ai tantissimi genitori visibilmente commossi e coinvolti dalla manifestazione. E così in una strada liberata dal quotidiano traffico cittadino, isola felice per almeno un giorno, erano tantissime le persone che si soffermavano, incuriosite, ad ascoltare, piacevolmente coinvolti, solisti o gruppi di musicisti che nei vari angoli e lungo tutta la strada accordavano il proprio strumento, provavano l’ultimo passaggio, ascoltavano gli importanti e ultimissimi consigli del maestro riempiendo la città di allegria e di note vaganti che hanno reso Barletta una vera e propria “cittadella della musica” e “ponte musicale” verso le 55 nazioni che quest’anno hanno preso parte alle competizioni internazionali. Anche quest’anno c’è stata l’attesa “allegra invasione” di circa 600 musicisti provenienti da Puglia, Campania, Calabria, Lazio, Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata e Sicilia in occasione della 9a edizione del “Premio Musica Italia” organizzato dall’Associazione Cultura e Musica “G. Curci” di Barletta, nella splendida cornice della Chiesa di Sant’Antonio. Certamente una coinvolgente rassegna musicale di organici e repertori diversi, la quattro giorni musicale (si è dovuto prolungare di un giorno la manifestazione, visto il crescente numero di iscritti) che si è svolta a Barletta organizzata con l’intento di promuovere e valorizzare i giovani talenti musicali italiani e della nostra Regione in particolare, e al tempo stesso, riconoscere e promuovere i docenti, le scuole di musica, i conservatori, le scuole medie e le scuole superiori ad indirizzo musicale e non, le scuole elementari ed i docenti delle stesse, per l’indispensabile opera svolta per la formazione delle nuove generazioni musicali. Ed infatti, un successo è stata la manifestazione intera, sia per il prestigio e la competenza delle Giurie, docenti di conservatorio e di scuole medie ad indirizzo musicale, che si sono alternate nelle varie giornate, e che hanno potuto godere dell’alto livello che la stessa ha raggiunto nel giro di pochi anni, sia per l’ottimo livello riscontrato tra tutti i partecipanti che numerosissimi hanno voluto essere i protagonisti di questa importante manifestazione musicale che ha assunto in pochissimo tempo uno spessore culturale di notevole rilievo. I numerosi Premi assegnati nelle varie categorie, insieme ai tantissimi Premi Speciali attribuiti alle varie Scuole e ai Docenti, hanno fatto di questa manifestazione una grande festa musicale. Numerosi sono stati i primi premi distribuiti nelle varie categorie. è anche complementi d’arredo, oggettistica e idee regalo 40 IL FIERAMOSCA Via Trani, 204 • Barletta (BT) • t. 0883 334 486 • cardostore.it LUGLIO 2013 LUGLIO 2013 IL FIERAMOSCA 41 GOS / Le nostre iniziative Enigmistica I progetti vincitori del Bando Fred 2012 Cruciverba simmetrico con riferimento a Barletta di Franco Lamonaca Nella foto è il prof. Luigi Di Cuonzo, responsabile dell’importante istituzione barlettana, la cui denominazione si leggerà nelle sottostanti due righe, riportando opportunamente nelle rispettive caselle le parole evidenziate nello schema, come da definizioni contrassegnate da asterisco * (Soluzione a pag. 46) I l progetto nato dall’idea di ripristinare il Forum del Riuso dell’Ex Distilleria (F.R.E.D.), ha coinvolto gli enti, le associazioni locali e i gruppi informali di giovani under 35 per la realizzazione di azioni volte a coniugare l’arte, l’architettura e l’archeologia industriale in difesa della cultura sulla tutela degli spazi pubblici come patrimonio comune. La commissione esaminatrice dei 33 progetti partecipanti ha selezionato 7 progetti (vedi tabella in basso), di cui tre a pari merito, che abbiano previsto azioni ed eventi sul piano storico-archeologico e didattico-sociale nel coinvolgimento della cittadinanza per lo sviluppo di idee e percorsi creativi che ripercorrono il passato e si proiettino verso il futuro. Nell’attività di giudizio delle proposte progettuali il criterioguida è stato la ricerca, nelle stesse, di proposte che mettessero al centro l’area dell’ex-distilleria, intesa non come semplice contenitore utile allo svolgimento delle attività proposte, bensì come luogo vivificato dalle azioni partecipative, spazio animato che si interfaccia con la città, passando così da vulnus ad elemento di coagulo, cerniera nodale che riesce - accentrando funzioni, valenze e significati - a recuperare un ruolo di spazio protagonista che dialoga con la città, propositivo di azioni e attività qualificanti. Le proposte sono state selezionate per aver valorizzato il recupero e potenziamento del significato dei luoghi, tentato la riattivazione di legami spezzati alla luce della identità dei luoghi, recuperata, riscoperta ed indagata, ma soprattutto reinterpretata. In tutte le proposte, premiate con 15.000 Euro da destinarsi ad attività da realizzare all’interno dell’ex-Distilleria, l’area diventa - attraverso le diverse azioni proposte ed utilizzando di volta in volta registri espressivi differenti - organismo vivente, che recupera la sua memoria-identità proiettandosi nella realtà contemporanea con una sintassi attuale e moderna. All’interno della proposta “FRED è tornato” è stato attivato il Seminario che ha dato avvio alle attività, il cui programma pubblicheremo nel prossimo numero di agosto. 2 3 4 5 17 18 22 6 Proponente Titolo 1 Doronzo Paolo, Di Corato Alessandro, Fiore Antonia, Damore Francesco, Terlizzi Salvatore Fred è tornato Archeoclub Aps Barletta, Associazione Culturale Wolakota, Associazione Beni Comuni Barletta, Associazione Punto Focale Barletta, Borgiac Barletta, Cesacoop Arte Barletta, Marzocca Ottavio, Doronzo Pietro, A.A. Azzurra Pelle Barletta 2 Frontino Michela, De Caro Celeste, Magos Alessandro Rivera, Colonna Michele L’ex distilleria tra memorie e cambiamento Associazione “Comunicare il sociale” Molfetta, Associazione Culturale “Anthropolis” Roma 3 Marino Caterina, Valente Vito, Giannella Francesca Distillidea Provincia BAT Settore Cultura, Provincia BAT Settore Politiche del Lavoro e della Formazione Professionale, Comune di Barletta, Ordine degli Architetti BAT, Fotorudy Barletta 4 Associazione “Mettiamo su bottega” Distillare (these.still.are) Politecnico di Bari 5 Associazione “Le note dell’Anima” Musicoterapia in distilleria Provincia Barletta Andria Trani 5 Ricci Sara, Squicciarini Marilena, Rossi Luisa Itinerando Centro Studi Normanno-Svevi dell’Università degli studi di Bari “Aldo Moro” 5 Associazione “You in eu” Vestiamoci d’Europa IPSIA “Archimede” Barletta Patto territoriale nord barese ofantino 7 8 9 10 20 23 26 11 19 12 27 25 32 34 36 35 37 39 16 29 33 38 40 42 15 21 31 41 43 46 14 28 30 44 47 52 13 24 48 49 53 45 50 51 54 56 55 57 59 N. 42 IL FIERAMOSCA 1 60 58 61 Partner LUGLIO 2013 Orizzontali Verticali 1. Dà setole e prosciutti. - 6. Provincia molisana. - 12. Lo stretto tra l’Asia e l’America. - 17.* Pronome di riguardo. - 18. Lo stato di Bucarest. - 20. Le ossa della testa. - 22.* Lirica carducciana. - 23. Polvere per costruzioni. 24. L’esterno dell’albero. - 25. Le dispari della fila. - 26. Lodi. - 27. Danno vita alla piantagione. - 28. Recipiente con manico e beccuccio. - 29. La madre dei 007. - 30. Giungere, arrivare. - 31. Una grande marca radio-telediscografica. - 32. Lo spicciolo di Paperone. - 33. Misura per preziosi. - 34. Teramo. - 35. Andrea della grande nave affondata. - 36. Tende, sipari. - 38. Vanno d’urgenza all’ospedale da campo. - 39. Lo sono le Tremiti. - 40. Aosta. - 41. Il liberto segretario di Cicerone. - 42. Fosse nasali. - 43. Provvede alla salute del territorio. - 44. Carri agricoli. - 46. Altari pagani. - 47. Antica cittadina del materano. - 49. Ignazio dei “Fratelli d’Italia”. - 51.* Le gemelle di Mirella. - 52.* Vicenza. - 53. Nicchia, infossatura. - 54. Un vistoso stile architettonico. - 55. Uno scatto dell’orologio. - 56. Un’isola napoletana. 57. La Bonaparte imperatrice di Francia. - 58.* Un richiamo sulla rubrica. - 59. Vendono prodotto munto. - 60. Raggiante, sfavillante. - 61. Adatta al servizio. 1. Piccolo comune in provincia di Venezia. - 2. Il nome di Moro - 3. Piccole rane verdi. - 4. Le ali dell’ala. - 5. Religiosi solitari. - 6. La membrana della verginità. - 7. Una metà di Santiago. - 8. Sono pubbliche istituzioni. - 9. Ruscelletto - 10. Napoli. - 11. Cauta, molto attenta. - 12. In mare col pescatore. - 13.* La Sampò della vecchia TV. - 14.* Stretta insenatura spagnola. - 15. Me medesimo. - 16. Riempiono fragranti coni. - 19. L’osso lungo del braccio. - 21. Le pareti dell’alpinista. - 23. A tavola di sera. - 24. Siracusa. - 25. Terminate, ultimate. - 27. Lo sono certi corsi per lavoratori. - 29. Si accendevano per le sigarette. - 30. È proprio di ciascuna moneta. - 32. Simboleggia la monarchia. - 33. I designati al trono dei due imperi di Roma. - 35. Schernito, dileggiato. - 36. È una buona colla per il legno. - 37. Simon “Libertador” del Venezuela. - 38. Impagliano vetri da enoteca. - 40. Molto, tanto tanto. - 41. Torvi e minacciosi. - 43.* Ci son gli acuti e pur gli scemi. - 44. Sedile da re. 45. Ha sollevato proteste in Sardegna per la sua chiusura. - 47. Il patronato della CGIL. - 48. Novara. - 49. Il Lario è quello di Como. - 50.* Dio greco della guerra. - 51. Terre basse e paludose. - 53.* Abbreviazione d’istituto. 54. Tetri, senza luce. - 55. Sta per tenente. - 56. Alla fine dopo www. - 57.* Congiunzione eufonica. - 58. Modena. LUGLIO 2013 IL FIERAMOSCA 43 Brevi di sport Brevi di sport Arti marziali Buona prova della Pro Kombat Consuntivo positivo per il “Pro Kombat Fight Show Two”, la manifestazione di kick boxing che si è svolta presso il centro commerciale “Mongolfiera” di Barletta. Il migliore degli atleti in gara è stato Michele Dicuonzo, ma bene si sono comportati anche Raffaele Daleno, Giovanni Di Paola, Michele Roggio, Elio Gorgoglione e Gabriele Caputo. Soddisfazione per il comportamento dei suoi atleti ha mostrato il presidente Francesco Curci. Tiro con l’arco Gli Arcieri del Sud vittoriosi a Cassano La Polisportiva Arcieri del Sud Barletta in evidenza a Cassano Murge, nel campionato regionale outdoor di tiro con l’arco. Successo sia di classe che nell’assoluto per l’andriese Antonio Picciariella (arco olimpico seniores). Altra vincitrice, fra le donne, Sabrina Scommegna, che ha vinto il titolo di classe e il bronzo nell’assoluto. Chiara Filannino ha vinto invece l’argento nell’assoluto, e Luigia Mariotti bronzo di classe. Ottimi risultati anche nella gara giovanile dell’arco olimpico, e titoli per le squadre: nell’arco olimpico seniores maschile, seniores femminile, allievi, ragazzi e ragazze. Bene l’Archery Team a Cassano Campionati regionali outdoor di tiro con l’arco a Cassano Murge, ottimi risultati ottenuti dai nostri atleti. Su tutti, spicca la vittoria di Alessia Spera che ha vinto il titolo pugliese assoluto nella classe femminile della divisione olimpica. In evidenza tra le allieve dell’arco olimpico anche Rosa Dicandia, Loredana Spera e Martina Alfarano. Terza è giunta la squadra maschile ragazzi composta da Francesco Paolo Dell’Aquila, Giuseppe Claudio Lanotte e Walter Inglese. Quest’ultimo si è classificato primo nella fase regionale del Trofeo Pinocchio (Giochi della Gioventù) ed ha ottenuto il via libera per la fase nazionale in programma a Silvi Marina (Teramo). Loredana Spera (foto), coi suoi piazzamenti, ha acquisito il diritto a entrare nel gruppo delle nazionali giovanili. 44 IL FIERAMOSCA Atletica Calcio a 5 Nuoto Incantalupo è uno specialista dei 400 piani, mentre questa volta nel meeting di Acquaviva si è cimentato sui 200 ottenendo un buon tempo (21.9) suo primato personale (non era mai sceso al di sotto dei 22 secondi). Incantalupo, non nuovo a queste imprese, allenato dal prof. Francesco Montenero, è stato convocato sulla distanza di 400 metri per i campionati nazionali individuali nella categoria “promesse” sulla pista di Rieti, essendo il suo tempo fra i primi cinque della sua categoria. Futsal Barletta, Etra, Città di Barletta e Rossini insieme per un torneo di calcio giovanile intitolato alla memoria di Pietro Mennea. Hanno scelto di ricordare così la “Freccia del Sud” le quattro società sportive della Città della Disfida che hanno organizzato la prima edizione del trofeo “Pietro Mennea” 2013. La manifestazione si è svolta sui campi in sintetico del centro sportivo “Barberini” e ha coinvolto i giovani calciatori delle categorie “piccoli amici”, “pulcini” ed “esordienti”. Ricatti migliore degli italiani Calcio Sei medaglie hanno portato a casa i giovani nuotatori dell’Associazione Sportiva dilettantistica “Accademia del nuoto” di Barletta. L’evento, organizzato dalla FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico) è stato lungamente preparato dall’istruttore Giusep- I nuotatori dell’Accademia del nuoto pe Loiodice e dall’assistente Valeria Barletta. Il migliore dei ragazzi è stato Francesco Disalvo, primo classificato nei 50 metri stile libero davanti ai compagni di squadra Roberto Lamarca e Marco Campanale. Stesso ordine di arrivo anche nei 100 metri dorso. L’Accademia del nuoto ha portato così a casa sei medaglie: due d’oro, due d’argento e due di bronzo. Incantalupo, prestigiosa vittoria sui 200 mt. e convocazione in Nazionale 1ª edizione Trofeo Mennea Domenico Ricatti dell’Aeronautica Militare si è classificato ottavo e come migliore degli italiani nella settima edizione del trofeo “Città di Telesia”, sulla distanza di 10 chilometri, una gara internazionale organizzata dall’Asd Running Telese Terme (in provincia di Benevento), col tempo di 29’27”. Dedonato campione regionale Giuseppe Dedonato collega di Domenico Ricatti il portacolori dell’Atletica Sprint Barletta, allenato da Francesco Montenero, ha vinto ad Altamura il titolo di campione regionale di corsa, correndo gli otto chilometri del percorso nell’ottimo tempo di 28’25”, precedendo il secondo arrivato di oltre un minuto. Motociclismo Diviccaro, due volte sul podio Il centauro barlettano Cosimo Diviccaro ha colto uno strepitoso successo a Vallelunga, e del resto non ne aveva fatto mistero, che a questa gara ci teneva particolarmente. Nella Master Cup invece ha ottenuto un brillante secondo posto. Merito certo del pilota e della sua équipe, ma anche della nuova BMW S1000Rr. Primo anche nella classifica generale, a punteggio pieno. Oltre alla vittoria, Cosimo ha ottenuto la pole position e il giro più veloce della gara. LUGLIO 2013 Le vecchie glorie del Barletta Sono tornati a giocare sul campo “Manzi-Chiapulin” le vecchie glorie del Barletta nel quadrangolare organizzato da Giancarlo Italia per il padre Nicola, per trent’anni segretario del Barletta. Al torneo hanno aderito giocatori della “Berretti” e della “Primavera” degli anni ’80 e degli anni ’90. Tra i nomi di maggior prestigio che hanno dato la loro adesione, ricordiamo Gennaro Delvecchio, Vincenzo Lanotte e Savino Daleno. Scacchi Ancora in vetta i nostri colori Ancora una volta i nostri giovani studenti scacchisti barlettani si sono fatti onore nella fase finale dei Campionati Nazionali Studenteschi disputatisi a Montecatini. Consuntivo della partecipazione della nostra selezione: una vittoria, due secondi posti e un terzo posto. Il successo più prestigioso è stato ottenuto dalla formazione juniores femminile dello Scientifico “Cafiero” che ha vinto l’ennesimo titolo con 12 punti su 14. Al secondo livello del podio sono salite le allieve del liceo “Casardi”. Soddisfacente anche il terzo posto conquistato dai ragazzi della “De Nittis” che ha preceduto la “Manzoni”. Sei medaglie ai regionali paralimpici Volley Nelly Volley Barletta, cambio di generazione Stagione oltremodo soddisfacente per la Nelly Volley Barletta. Il sodalizio barlettano allenato da mister Dino Porcelluzzi, ha militato per la prima volta nel Campionato regionale di serie D, ottenendo una tranquilla salvezza diretta senza passare dai play-out. Durante la regular season la società ha deciso di interrompere il rapporto sportivo con la maggior parte delle veterane per dar spazio alle giovani promesse del vivaio. Brillanti le prestazioni di Bracco, Campanella e Dimonte F. Le tre under 18 hanno saputo conquistarsi la maglia da titolari sostituendo le compagne più grandi con personalità e grinta in campo. Taekwondo X Team Final Cup Decima edizione della Team Final Cup di Taekwondo, competizione organizzata dalla palestra “Federico II” di Barletta presso il Palasport di Trinitapoli. Oltre cento i partecipanti, in prevalenza piccoli atleti che hanno preso parte alla manifestazione ideata e fortemente voluta dal sodalizio diretto dei maestri Ruggiero e Giuseppe Lanotte. Ottima l’organizzazione dell’evento, un grazie particolare all’indirizzo dell’AVSER e al Corpo dei Carabinieri volontari. Ben 27 i podi individuali ottenuti dalla “Federico II”. Da segnalare i successi di squadra dei team 8-9 anni, 10-12 anni, 13-15 anni, team juniores e team seniores. LUGLIO 2013 Hanno collezionato minuti sul parquet anche le giovanissime Dimonte D., Domanico, Lo Giudice e Passaro. Il nuovo presidente Maria Dibenedetto dichiara soddisfatta: “Il campionato appena terminato ci ha resi fieri di aver sposato la linea verde dando fiducia alle giovani atlete della rosa. La salvezza era il nostro obiettivo e, con non poche difficoltà l’abbiamo raggiunta proprio durante l’ultima gara. Un plauso a tutte le delfine che hanno contribuito a questo traguardo e uno sguardo sempre più ottimista al futuro”. La compagine barlettana, conclusa la campagna acquisti estiva, scenderà nuovamente in campo per disputare un secondo campionato di serie D con ambizioni maggiori. IL FIERAMOSCA 45 Brevi di sport Antologia di Poesie Triathlon Un dito puntato al cielo Nuoto, ciclismo e corsa A nervi tesi, curva compressione di forza, quando la possibilità non è ancora spazio [da divorare. Riconoscere il lampo dentro per cogliere l’istante esatto del tuono che spinge i muscoli a mordere il freno [del vento. Liberare il corpo per fendere i secondi toccare terra solo per calpestare il limite. Una manciata di attimi lanciati sulla pista, pochi respiri nella fatica di anni passati a limare il tempo, apnea nel sogno, fino al clamore che lo muta in un dito puntato al cielo. È una disciplina nuova, quella del Triathlon (nuoto, ciclismo e corsa), organizzata a Barletta da Vincenzo Cascella in collaborazione con l’Asd Barletta Sportiva. E tuttavia ha già superato la fase preliminare dell’iniziale impatto con la novità, se vanta una partecipazione di 115 atleti al suo esordio, sulla distanza di 750 metri nel nuoto, 20 chilometri nel ciclismo e 5 chilometri nella corsa. Ad ospitare la manifestazione, la litoranea di Ponente, prima prova in mare, seconda in bicicletta e terza nella corsa. La vittoria finale è andata a Michele Insalata dell’Asd Nadir On The Road di Putignano con il tempo di 1.02.41, che ha preceduto il suo compagno di squadra Giuseppe Grassi e Marco Infante del Cus Bari. Il migliore degli atleti della BAT, Giovanni Grieco, giunto un po’ lontano dai primi posti, 32° nella classifica generale. Beach Soccer serie A Barletta batte Lamezia 8- 5 Dopo l’amaro esordio col Terracina dove il quintetto barlettano allenato dal coach Antonio Dibenedetto aveva perso 10-3, pronta riscossa con la vittoria sul Lamezia che ha procurato tre importanti punti nella classifica del Campionato. Merito principale del nostro successo, del giovane Ruggiero De Lorenzo che ha segnato sei degli otto gol rifilati all’avversario, ricevendo i più vivi complimenti del presidente Antonio Dazzaro. Francesco Prascina Soluzione di pag. 43 T E N Z A E D E L L A M E M O R I A I 56 I S C H I A V I 52 53 A R E 47 54 48 49 26 37 T E C E M E N T O 2 3 4 5 S C O R Z A 19 6 8 9 10 25 C R A N I O 20 I S E R N I A 7 C I A 29 24 R O M A N I A M A I A L E LUGLIO 1 32 28 23 18 C E N T 31 B R O C C A 27 17 D O R I A 35 R C A S E M E N T I E L L A F E R I T I 38 34 30 O D E A T I R O N E A V E N I R E 22 45 41 B C A R A T O L O L L 44 33 O 51 T R A I N I 40 36 T A C 50 A O I S O L E 55 L A R U S S A 43 V E L A R I M E M O 58 B A R O C C O A S L 42 I D O N E A E U G E N I A I R S I N A N A R I 61 57 I N C A V O 46 39 R A D I O S O 60 11 21 F L E B E R I N G 12 13 14 15 16 46 IL FIERAMOSCA L A T T A I I barlettani Giuseppe Diviccaro, Antonio Capuano e Dario Ruggiero Pinto e il biscegliese Marco Sinigaglia sono stati chiamati ad uno stage della nazionale under 21 di calcio a 5, al quale partecipavano venti atleti in tutto. In Gli azzurrini convocati allo stage particolare, osservati dell’Italia Under 21 speciali Diviccaro e Sinigaglia perché nell’ultimo Campionato hanno giocato in B. 2013 2013 mescolando il sole con le bianche nubi a sprazzi fanno sperare all’attento contadino che guarda il cielo. Prega il Padreterno e pensa che alla mietitura avrà un buon raccolto. 1. Non saturo Michele Vitobello Si vivono attimi di felicità Si vivono attimi di felicità, [il resto è monotonia. Si vivono attimi di felicità, [il resto è assurda follia. Si vivono attimi di felicità, [il resto è silenzio. Si vivono attimi di felicità, [il resto è solitudine. Si vivono attimi di felicità, [il resto sono corse frenetiche. Si vivono attimi di felicità, [il resto sono abitudini. Si vivono attimi di felicità, [il resto ha un sapore indecifrabile. Si vivono attimi di felicità [che restano nel cuore. Tutto il resto scivola via. Ada Roggio Renato Filannino Maggio Gaetano Nanula Bella la mia città nella sua parte antica non compromessa dal male del presente. S’arrotola di giorno su se stessa come gatto. Biascica a denti stretti madrigali la solfa che batte alle sue spalle la marina. Prende sonno (è la vecia seduta sulla soglia con un rosario in mano). E la carezzo e dopo la cammino, compassionevolmente. M’aggrappo al suo grembiule nero, [coperta LUGLIO Mennea, la freccia del Sud classe 4a G, V circolo “G. Modugno” Bella la mia città 59 Quattro “azzurrini” della BAT A R C H I V I O D E L L A R E S I S Calcio a 5 Nunzia Binetti La “freccia del Sud” veniva chiamato ed era un corridore tanto amato. Nonostante sia nato a Barletta ha raggiunto, con i suoi successi, la vetta diventando un campione, cioè un vero corridore. Adesso è corso in cielo veloce come il vento, leggero come un velo, col sudore sotto il mento. In un sogno ancora In un sogno ancora riabbracciarti padre mio almeno in un sogno le mie incertezze dissolte il fremito della tua presenza rassicurante la gioia dei tuoi occhi sorridenti in un sogno ancora almeno in un sogno. al ventre cava alle porose rotule divaricate dove s’impigliano odori di cucina e di sudario di cose andate a male ma con grazia. Lì si fa il lutto e sta; lì la semina il germinato, la stirpe donata al tempo e non salvata dall’ombre de’ cipressi nelle zolle. Lì la perdita ed il massacro-ladro scrissero l’alfabeto maledetto di pietre sulla sua faccia crespa [che mai muore gli aborti di certe fioriture sempre immature [agli occhi. E insieme a quel silenzio, voce dei morti la sua eccellenza, la sua minimità. Splendidi giorni tiepidi e contusi lentamente adornammo i tuoi giardini giù nella valle la nebbia si discioglie a poco a poco che s’alza il maestrale. Se guardi in lontananza i prati verdi fanno fra loro a gara per sembrare più belli il vento che accarezza il seminato sembra un mare agitato e burrascoso. Macchiato dal rosso scarlatto ondeggiare dei papaveri quale imprevisto e agreste1 campo di spighe verdeggianti con le tue piogge e le tue schiarite Il profumo dell’oblio Nella solitudine del nulla osservo il mare. Tante gocce unite da uno spirito astratto un sapore trasgressivo un odore accattivante una musica risonante sui granelli [di sabbia. In lui si ode il suono dell’oblio. E nella sua immensità si ode il frastuono che ne decreta l’armonia. È un’onda dolce e ingannevole col suo aroma naturale un aroma che mi sublima. Allora la vacuità dell’uomo pare infinita e si perde nel profumo dell’oblio. Silvia Passero IL IL FIERAMOSCA FIERAMOSCA 47 Vernacolo INFORMAZIONI TURISTICHE E CULTURALI Archeoclub di Barletta 348 3739839 Archivio di Stato (Via F. d’Aragona, 132) 0883 331002 Cos’è la [email protected] Archivio della Memoria e della Resistenza (c/o Castello) 0883 578644 Ass. Cultura e Turismo (Via d’Aragona, 95) 0883 578612 - 578614 - 578620 Aufidus - Ass. inform. turistica 339 3218439 Biblioteca Comunale (c/o Castello) 0883 578607 Biblioteca e Archivio Diocesani “Pio IX” (Via Nazareth, 68) A poese? Iè na vecchia n’turc’nat ca t sedouc chiù d na fanciull e c ta truv allanout mezz a strad a curr appirs e mitt na vesta d’or c t’avv’cein con la sua bellezz fell s’ntì ca a ta iè spos e ament abbrezzatill e fell na carezz quale compagna tenere eccitante c poi t sint trist e sgrullantein dalc e intrighent d poat avezz fell s’ntì d’cchiù d na r’ggein. FOTORUDY SERVIZI SOCIALI A.I.A.S. - Assistenza Spastici (Via della Repubblica, 1) 0883 527859 ANT - Delegazione di Barletta (Via A. Bruni, 28) 0883 310230 A.V.I.S. - Donatori Sangue (c/o ospedale vecchio) 0883 521686 Casa di riposo “R. Margherita” 0883 522446 Centro Antiviolenza per le donne (P.zza Aldo Moro n. 16) 0883 310293 Centro Aperto Polivalente (via R. Margherita, 126) 0883.510181 Centro Accog. Immig. Caritas (Via Manfredi, 45) 0883 572557 Centro Intercult. per le migrazioni (via. A. Bruni, 13) 0883.310387 Consultorio familiare “Insieme…” 0883 520395 Curia Arcivescovile 0883 531274 Fratres - Donatori Sangue (P.za Principe Umberto, I) 0883 518002 U scheff? Deic! Mo t de’ nu scheff preim d dic’l! A ste attint ch dell bun! Voless studiat l’avissa fe’, in un mod intelligent. Ste u scheff, dat all’improvveis ie cud ca t sfesc na canesc; n ste n’alt! Ca s chiam cingh frunn ca c t l’appizz’ch na sola man t storc a fecc, e sin d sune’ i campan. Ste nu scheff! Asse’ consolidat ca in dialett s chiam nu mappein cud ca t’auent! Alla sprovvist t’aggeir a cap atturn e t’annebbiasc a vist. Ste n’alt! Ca s chiam maff’tton ie cud ca t frisch nd e recch e ne’nt fac s’nti ch na mezzor. Ma cud ca t dol chiu d tutt iu u chiu’ croud! E s chiam sb’ff’tton cud t piggh a vacch! E sint i dint ca t iess’n a man a man ca tu spout. GOS Laboratorio urbano 0883 531274 Cantina della Sfida 0883 532204 Castello 0883 578620 Centro Culturale Zerouno 0883 333807 C. T. G. Gruppo “Leontine” 333 2453170 IAT (c/o Palazzo San Domenico) 0883 331331 Lega Navale 0883 533354 Pinacoteca (c/o Palazzo della Marra)0883 538313 - 0883 538312 - 0883 538374 Parco Archeologico di Canne 0883 510993 Pro Loco Barletta e Canne della Battaglia (Via Venezia, 42) 339 3869860 URP (Ufficio relazioni con il Pubblico) 0883 578488 Numero Verde 800761414 tel. 0883 310214 - fax 0883 576156 ODO-ANT (Via Fusco, n. 157 - Trani) 0883 584128 Sert 0883 577302 Settore Servizi sociali Comune di Barletta, piazza Moro, 16 0883.516460 TAXI - AUTOAMBULANZE E TRASPORTO INFERMI A.S.L. BT - centralino 0883 577111 AVSER (Via Magenta, 24) 368 3511354 - 0883 528443 Croce Rossa - Gruppo Pionieri e Volontari del Soccorso 0883 526924 Misericordia Barletta - Servizio ambulanza 347 0951836 O.E.R. - Operatori emergenza radio (Via M. del Carmine) 0883 535000 NO. di SS. Nuovi Orizzonti di Sostegno Sociale 329 0536112 U.N.I.T.A.L.S.I. (Via M. del Carmine) 0883 536788 Taxi (P.zza Conteduca) 0883 521469 POSTI TELEFONICI PUBBLICI Bar Haiti (Via Leontina De Nittis, 49) Orario: 7-22 0883 534305 SERVIZI DI INTERESSE PUBBLICO Acquedotto (Servizio Guasti) 800 735735 Scoppio (Servizio Trasporto Urbano) 0883 518554 Capitaneria - Soccorso in mare 0883 531020 - 1530 Carabinieri - Pronto Intervento 112 - comando compagnia 0883 537400 Cimitero 0883 510675 Comune - centralino 0883 578111 Corpo Forestale dello Stato1515 Elettricità (Enel, Guasti, Contratti e info) 800 900800 Ferrovia (informazioni) numero verde (ore 7-21) 89 20 21 Gas (Servizio Guasti) 800 900999 Guardia di Finanza117 - Comando compagnia 0883 531081 Guardia Medica - notturno e festivo 0883 575130 Polizia di Stato - soccorso pubblico 113 Polizia Commissariato 0883 341611 Polizia Locale - Pronto intervento 0883 332370 Polizia Stradale 0883 341711 Polfer 0883 521502 Poste Italiane 0883 536097 Prefettura - centralino 0883 539111 Pronto Intervento 118 Pronto Soccorso A.S.L. BT 0883 577781 Protezione Civile 0883 578320 URP - A.S.L. 0883 577610 - 0883 577971 - 0883 577050 Soccorso ACI 116 Soccorso Pubblico 113 Vigili del Fuoco - Pronto Intervento 115 - locale stazione 0883 531222 Michele Vitobello dello Lillino 48 IL FIERAMOSCA LUGLIO 2013 LUGLIO 2013 IL FIERAMOSCA 49 ORARIO FERROVIARIO fino a dicembre 2013 BARLETTA - BARI CENTRALE / BARLETTA - FOGGIA Da Barletta a Bari: 4.45* 5.27* 5.48 5.56* 6.22* 6.44 6.50* 7.00 7.12 (RV) 7.30 7.52 8.30 8.40 8.50 10.27 10.59 11.36* 12.44 12.59 13.28 13.44* 14.00* 14.10* 14.22 14.43* 15.03* 15.22 15.59 16.10* 16.43* 17.02* 17.45 18.13* 18.20* 18.38* 18.44* 19.00 19.18 19.43* 19.55 20.04 20.16* 20.44* 21.01* 21.36* 21.44* 22.16* 22.39 22.53 22.58* Da Bari a Barletta: 0.01* 4.00 4.25 5.32* 06.00* 06.05 6.20 6.29 6.45 7.15* 7.38* 7.45 7.48 8.00 8.07 8.15 8.38* 9.38* 10.04* 10.10 11.38* 11.48 11.53 12.04 12.30 12.38* 13.05 13.17* 13.25 13.38* 13.45 14.04* 14.10 (RV) 14.27 14.38* 15.15 15.38* 16.05* 16.35 16.43 17.05 17.15 17.35 17.45 18.07 18.10 18.17* 18.34 19.03 19.34 19.40 20.15 20.30 21.19 21.33* 22.35 21.40 22.06 23.09* Da Barletta a Foggia: 0.34* 4.46 5.11 6.02* 6.43* 6.52 7.15 7.45* 8.08* 8.32 8.50* 8.56 9.03 9.08* 10.08* 10.48* 10.58 12.08* 12.33 12.40 12.48* 13.08* 13.20 13.45* 14.08* 14.21 14.48* 14.54 (RV) 14.57 15.08* 15.21 16.02 16.08* 16.48* 17.30 17.38 18.03 18.22 18.45* 18.57 18.58 19.51 20.26 21.02 21.10 21.22* 22.06 22.21* 22.28 22.53 23.21 23.57* Da Foggia a Barletta: 4.00* 4.07 4.48* 5.05 5.19* 5.43* 6.00* 6.06 6.37 (RV) 6.46 7.10 7.57 9.45 10.15 11.05* 12.00 12.15 12.56* 13.10* 13.15 13.38* 14.14* 14.19* 15.18 15.38* 16.14* 16.17* 16.32 17.14* 17.38* 17.50* 17.55 18.14* 18.30 19.14*19.46* 20.14* 20.17* 21.05* 21.14* 21.45* 22.08 22.29* Legenda: Espresso, Regionale, IC, ICN, F.Argento, F.Bianca, Festivo Per informazioni sugli orari dei treni e per prenotazioni e acquisto biglietti telefonare al numero verde FS INFORMA 89 20 21 (Raggiungibile solo da telefoni di rete fissa). *= il servizio si effettua anche la domenica CHIESE: orari Ss. Messe STAZIONI DI SERVIZIO TURNI FESTIVI MESI LUGLIO e AGOSTO 2013 Antimeridiano dalle ore 7.00 alle ore 12,30 Pomeridiano dalle ore 15,30 alle ore 20,00 27-28 Luglio TURNO A 17-18 Agosto 29-30 Giugno IP ESSO ESSO TAMOIL ESSO via L. Da Vinci via R. Margherita p. 13 febbr. 1503 via S. Samuele via Trani 13-14 Luglio TURNO C10-11 Agosto 31Agosto ERG ENI /AGIP IP IP Q8 via Canosa, 84 via Foggia via Andria lit. di Ponente via Trani 50 IL FIERAMOSCA 6-7Luglio TURNO B 3-4Agosto 24-25 Agosto ENI /AGIP IP ERG TOTALERG TOTALERG via Canosa via Trani via Parrilli lit. di Ponente via Barberini 20-21 Luglio TURNO D 15Agosto ERG ERG TOTAL ENI /AGIP Q8 via R. Margherita via Violante via Andria via Trani via Foggia SS 16 sabato sera domenica BUON PASTORE 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Medaglie d’Oro, 29 CARMINE 17.00 via Mura del Carmine CUORE IMM. DI MARIA 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Barberini IMMACOLATA 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Firenze, 52 MARIA SS. STERPETO 18.30 20.00 8.30 10.00 11.30 18.30 20.00 viale del Santuario, 13 12.30 OSPEDALE CIVILE 9.00 PURGATORIO 9.00 corso Garibaldi S. AGOSTINO 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00 via Pozzo S. Agostino, 28 S. ANDREA 19.00 10.30 11.30 19.00 via M. Bruno S. BENEDETTO 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via R. Margherita S. DOMENICO 19.00 19.00 corso Garibaldi, 198 S. FILIPPO NERI 18.30 7.30 9.30 10.30 11.30 18.30 via Mons. Dimiccoli, 116 S. GIACOMO 19.00 8.30 10.00 11.00 19.00 c.so Vitt. Emanuele, 147 S. GIOVANNI APOSTOLO 19.00 8.30 11.00 19.00 via delle Querce, 2 S. LUCIA 19.00 8.30 10.00 11.15 19.00 vicoletto Santa Lucia S. MARIA DEGLI ANGELI 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 viale Marconi, 22 S. M. DELLA VITTORIA 18.00 18.00 via Cialdini, 70 S. MARIA DI NAZARETH 17.00 via Nazareth S. NICOLA 19.00 8.30 11.00 19.30 via Canne, 195 S. PAOLO 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00 via Donizetti S. RUGGERO (Canne della Battaglia) 20.00 S. RUGGERO 7.30 via Cialdini SACRA FAMIGLIA 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Canosa, 143 SANTA M. MAGGIORE 11.00 via Duomo SANTO SEPOLCRO 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00 corso Vitt. Emanuele SPIRITO SANTO 19.00 9.00 11.00 19.00 via Boggiano, 43 SS. CROCIFISSO 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00 via Petrarca SS. TRINITÀ 19.00 10.00 11.30 19.00 via Palmitessa, 38 LUGLIO 2013