SCRIVE LA STORIA DEL SOLARE - Taiwan Trade Center, Milano

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SCRIVE LA STORIA DEL SOLARE - Taiwan Trade Center, Milano
DOSSIER TAIWAN
Taiwan
CON VARI SITI PRODUTTIVI
DI CELLE PER UNA
CAPACITÀ ANNUA
PARI AL 17% DEL TOTALE
MONDIALE, TAIWAN
È UNO DEI PAESI LEADER
NELLA PRODUZIONE FV.
ECCO UNA PANORAMICA
DELLE PRINCIPALI
INIZIATIVE DEL PAESE
PER IL SOLARE E IL PUNTO
DI VISTA DEI MAGGIORI
PRODUTTORI SUL FUTURO
DEL MERCATO FV
INTERNAZIONALE
SCRIVE
LA STORIA
DEL SOLARE
ROBERTO RIZZO
n milione di tetti solari fotovoltaici, per una potenza di
almeno 3.100 MW. È questo l’obiettivo, al 2030, che insieme a mille turbine eoliche (400 a terra e 600 offshore)
costituiscono il cuore della politica di Taiwan in tema di fonti
rinnovabili. Lo sviluppo di progetti fv a Taiwan rientra in un
trend complessivo nel quale, nei prossimi anni, l’Asia subentrerà all’Europa come principale mercato per la nuova potenza
installata. Il Paese asiatico parte comunque avvantaggiato rispetto ad altri mercati, poiché qui è concentrato il 17% della
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Impianto integrato realizzato al Kaohsiung World Game
Stadium e progettato dall’architetto giapponese Toyo Ito,
per una produzione annua di 1,14 milioni di kWh (8.844
moduli policristallini Kinmac).
ne con Semi e Tpvia. L’evento, giunto alla sua settima
edizione, vedrà la partecipazione di tutti i principali
operatori solari del Paese. Un’industria fv così rilevante
a Taiwan trae origine dall’esperienza maturata nel settore dei semiconduttori a partire dagli anni Ottanta del
secolo scorso, insieme alla forte politica di incentivi fiscali per le nuove attività imprenditoriali da sempre
promossa dai governi di Taiwan e a un sistema formativo che punta fortemente sulle materie scientifiche e tec-
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capacità produttiva mondiale di celle. Cina e Taiwan,
messe insieme, producono ogni anno i quattro quinti
delle celle solari realizzate a livello globale e fra i primi
dieci produttori di celle tre sono di Taiwan: Motech,
Gintech e Neo Solar Power). Proprio a Taipei, la capitale di Taiwan, si terrà dal 3 al 5 ottobre prossimi la
mostra-convegno PV Taiwan, uno dei principali eventi
sul fotovoltaico in Asia, organizzato da Taitra (Taiwan
External Trade Development Council), in collaborazio-
DOSSIER TAIWAN
Il Yung-An Saline Land PV project è il
più grande impianto a terra realizzato
a Taiwan, per una potenza di 4,7 MW.
Utilizza circa 16.500 moduli ad alta
efficienza STP280 di Suntech
e 18 inverter GT250 di Xantrex.
L’impianto è di proprietà di Taiwan
Power Company.
niche. Le prime aziende fv del
Paese risalgono al 1987, attive
nella produzione di celle in silicio amorfo, ma il vero boom del
settore avvenne nel 2003, grazie alla ingente domanda dei mercati europei e giapponese. Le aziende fv taiwanesi erano già allora in grado di coprire
l’intera filiera: wafer, celle, moduli e sistemi di
montaggio. Tra il 2006 e il 2007 il tasso di crescita del
fatturato del settore a Taiwan è stato del 300% e nel
2007 il Paese era il quarto al mondo per capacità produttiva di celle. Le aziende fv taiwanesi hanno registrato
nel 2010 un fatturato complessivo di 4,8 miliardi di euro: il 10% circa del valore della produzione globale.
Il Lujhu Power Plant è il più
grande impianto
a concentrazione fv dell’Asia.
Completato nel dicembre 2009,
l’impianto copre un’area di
2 ettari per una potenza di
1 MW. Sono stati utilizzati oltre
8.000 moduli su 141 inseguitori.
LA VOCE DEGLI OPERATORI
«Nel 2011 siamo stati fra i primi tre produttori mondiali
di celle, con oltre 1 GW venduto – afferma Herbert Lu,
direttore marketing di Neo Solar Power Corporation -.
La nostra azienda è nata nel 2005 e abbiamo avuto una
crescita fulminea in questi anni, per arrivare oggi a una
capacità produttiva di celle di 1,3 GW. Molti dei manager dell’azienda provengono dal settore dei semiconduttori e diversi hanno iniziato la propria carriera o studiato negli Stati Uniti, per poi tornare a lavorare qui a
Taiwan. Il nostro team di Ricerca&Sviluppo, composto
da una cinquantina di scienziati e ingegneri attivi da diversi nel settore del solare, può vantare collaborazioni di
altissimo livello, fra cui quella con Itri (Industrial
Technology Research Institute), il principale centro di
ricerca di Taiwan. Il 30% delle nostre vendite sono destinate al mercato europeo (Germania, Italia, Austria e
Francia, in particolare), un altro 30% verso il Giappone
e il restante 40% verso Nord America e Asia (Cina,
Anno
Solare fv
Energia eolica
Febbraio 2012
111,9 MW
563,8 MW
2015
420 MW
881 MW
India e Taiwan stessa). Importiamo i wafer essenzialmente da Europa, Nord America, Cina e Corea del Sud.
In questi mesi stiamo verificando che molte aziende verticalmente integrate stanno cambiando il loro business
model, per diventare produttori di moduli e fornitori di
soluzioni chiavi in mano. Le aziende tendono quindi a
specializzarsi perché per seguire tutte le fasi della filiera
servono competenze differenti. Noi abbiamo scelto di
specializzarci unicamente nella produzione di celle e
questa scelta si sta dimostrando vincente.» Un punto di
vista condiviso anche da Wen-Whe Pan, presidente di
Gintech, leader mondiale nella produzione di celle con
una capacità di 1,5 GW annui. «Oggi nel settore fv l’importante è specializzarsi: non ci si può occupare dell’in2020
1.020 MW
1.800 MW
Tabella 1. Obiettivi di Taiwan per la potenza solare ed eolica installata.
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2025
2.500 MW
3.000 MW
2030
3.100 MW
4.200 MW
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DOSSIER TAIWAN
INCONTRI
B2B A TAIPEI
L’isola di Taiwan è un hub di
collegamento fra Cina, Giappone e i
mercati asiatici emergenti e il Taiwan
Trade Center Milano invita le aziende
Italiane del settore fotovoltaico a
par tecipare a incontri B2B con
potenziali fornitori di Taiwan.
La par tecipazione all’evento che avrà
luogo a Taipei il prossimo 24 ottobre
sarà sponsorizzata dal Taiwan External
Trade Development Council (biglietto
aereo A/R Italia Taipei, soggiorno di tre
notti a Taipei, B2B con potenziali
fornitori di Taiwan) ed è riser vata alle
aziende con fatturato minimo di circa
40 milioni di euro che non hanno
fornitori a Taiwan per le merceologie
tera la filiera solare. I tanti fallimenti che vediamo in questi mesi anche da parte di importanti player europei credo che nascano soprattutto dalla scelta, errata, di voler
fare tutto. Il costo del lavoro a Taiwan è da 2 a 2,5 volte
maggiore rispetto alla Cina e non rappresenta quindi un
elemento fondamentale per la nostra competitività sui
mercati internazionali. Noi a Taiwan siamo competitivi
sia perché siamo capaci di guadagnarci la fiducia dei nostri clienti, ma anche perché puntiamo moltissimo sull’automazione dei processi, sulle competenze dei nostri
collaboratori a tutti i livelli e su un settore bancario che
offre prestiti a tassi di interessi particolarmente vantaggiosi, intorno al 2,5% contro valori anche doppi, ad
esempio, in Cina. Vendiamo in Europa (35% nel 2011),
Nord America (10%) e Giappone (55%) e per il 2012
abbiamo l’obiettivo di produrre almeno 1,25 GW.
Contiamo una novantina circa di clienti, di cui alcuni anche in Italia. Abbiamo attive 7 linee di produzione e usiamo wafer da 200 micrometri: al prezzo odierno del silicio
non crediamo che sia indispensabile andare a spessori inferiori, ma che la priorità sia limitare il numero di celle
rotte.» Il panorama fotovoltaico di Taiwan non è comunque limitato unicamente a produttori di celle e ad aziende
che controllano una sola parte della filiera. Basti pensare
al gruppo AU Optronics, nato circa 25 anni fa dalla ristrutturazione di ACER e che oggi impiega ben 120.000
in tutto il mondo. Tra le 17 aziende del gruppo, ci sono
anche BenQ Solar, M.Setek, AUO Crystal e AUO
SunPower (joint-venture con l’americana SunPower per
Impianto a terra da 3,8 MW realizzato in Italia da BenQ Solar.
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ricercate. Per maggiori informazioni,
contattare la Dott.ssa Anna Degiorgi
presso il Taiwan Trade Center di
Milano: [email protected];
telefono: 02 20241008.
la realizzazione di uno stabilimento produttivo di moduli
in Malaysia), che garantiscono al gruppo il pieno controllo dell’intera filiera produttiva solare, dalla produzione di
polisilicio alla realizzazione e gestione degli impianti. «Il
mercato europeo del solare si sta orientando sempre più
verso il residenziale e l’utilizzo efficiente dell’energia. Per
questo motivo noi, con BenQ Solar, siamo fra i primi produttori al mondo di moduli a proporre la soluzione
Unison: un nostro modulo con integrato un micro-inverter e il sistema di monitoraggio dell’energia prodotta –
spiega James Chem vice president del Solar Business
Group di AU Optronics -. Questa soluzione sarà disponibile in Europa nella parte finale dell’anno ed è già stata
utilizzata in un centinaio di impianti negli Stati Uniti.
Il prossimo step su cui stiamo lavorando è quello dello
stoccaggio dell’energia, in maniera tale da creare delle
micro-reti che si possano interfacciare o meno con la rete
elettrica complessiva. Dal 2013 metteremo in commercio
in Europa il nostro modulo ad alta efficienza PM318B00
(più del 20% di efficienza) e nei nostri centri di ricerca
stiamo sviluppando moduli in film sottile che contiamo di
mettere in commercio in un prossimo futuro. Puntiamo
molto sulla qualità dei nostri prodotti e sulla loro affidabilità. Tanto per fare un esempio, abbiamo investito più
di 25 milioni di dollari nelle camere di test dei moduli.
Abbiamo diversi stabilimenti produttivi in Asia, Stati
Uniti e anche in Repubblica Ceca, dove produciamo moduli che possono avere accesso alla maggiorazione dell’incentivo per il “Made in EU”.»
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