GP BA HRA IN Fernado A lonso Felipe Massa
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GP BA HRA IN Fernado A lonso Felipe Massa
n. 77 15 marzo 2010 GP BA HRA IN L’exploit di Vettel primo in qualifica ed in testa per 34 giri non spaventa le Ferrari che piazzano un colpo da Ko. Fernado A lonso vince al debutto, Felipe Massa torna sul podio sette mesi dopo il suo drammatico incidente DESERTO Foto Mazzi ROSSO Registrazione al tribunale Civile di Bologna con il numero 4/06 del 30/04/2003 Direttore responsabile: Massimo Costa ([email protected]) Redazione: Stefano Semeraro Marco Minghetti Marco Cortesi Collaborano: Carlo Baffi Leopoldo Canetoli Samanta Capacini Antonio Caruccio Marco Cortesi Valerio Faccini Alfredo Filippone Dario Lucchese Alessio Morgese Claudio Pilia Guido Rancati Francesco Satta Produzione: Nicola Desiderio Marco Marelli Fotografie: Photo4 Actualfoto Studio Mazzi Photo Pellegrini MorAle Realizzazione: Inpagina srl Via Giambologna, 2 40138 Bologna Tel. 051 6013841 Fax 051 5880321 [email protected] 2 GP BAHRAIN FERRARI Massimo Costa La doppietta Ferrari del Bahrain è stata costruita nell’estate del 2009. In quel periodo, a Maranello si decise che la F60 era da lasciare al suo destino e con essa i piloti che la guidavano. Kimi Raikkonen venne lasciato al suo destino e sottoposto alle ingiuste critiche dei media, dei fans, dello stesso presidente Luca di Montezemolo che si inventò la storia del gemello del pilota finlandese. Furono immolati alla causa anche Luca Badoer e Giancarlo Fisichella, ma i due piloti italiani ci misero anche del loro per non ben figurare. Con la dovuta calma è quindi nata la F10. E subito è stata veloce e affidabile. Fernando Alonso l’ha elogiata dopo i primi giri nei test invernali definendola la miglior macchina mai guidata. Una esagerazione forse. Ma ecco che alla prima corsa, Alonso ha saputo portarla alla vittoria battendo il compagno Felipe Massa. Una doppietta sensazionale, che dopo la qualifica era nell’aria. In Ferrari ci speravano. Da battere, almeno sulla carta, vi era un solo pilota, una sola macchina: Sebastian Vettel e la Red BullRenault. Si sapeva che Vettel poteva commettere errori se messo sottoposto a pressione. Ma questo non si è verificato. Il tedesco nulla ha sbagliato informando il mondo che la maturazione è pressoché completata. La seconda carta da giocare era allora quella della gracilità della RB6. E questa volta è andata bene. La Red Bull ha avuto i suoi classici problemi ed Alonso, rapace come nei giorni migliori, ha colto l’occasione al volo. Ma lo spagnolo si era già messo in evidenza realizzando una serie di impressionanti giri veloci che lo avevano riportato sotto Vettel, salvo poi rinunciare a continuare su quei rit- mi per non distruggere le gomme. Alonso è stato spettacolare anche in partenza quando ha affiancato all’esterno della prima curva a destra il compagno Massa, mettendosi nella migliore posizione per la successiva piega a sinistra. Per Alonso, che a stento aveva digerito il terzo tempo in qualifica dietro al brasiliano, era necessario, indispensabile, far vedere alla Ferrari, al mondo, che quello era stato un incidente di percorso, figlio di due errorini (tra l’altro ammessi con onestà) anche comprensibili su un circuito così lungo. E allora era indispensabile mettere il proprio muso davanti a quello di Massa il più presto possibile. Il brasiliano dal canto suo, è parso un po’ rinunciatario nel subìre l’attacco di Alonso e nel non cercare una immediata replica. Ha accusato il colpo? Successivamente, non ha potuto fare molto perché le temperature del motore erano sempre piuttosto alte nonostante avesse una unità nuova. La Ferrari in Bahrain ha quindi trovato un’unica vettura rivale: la Red Bull di Vettel. Non quella di Mark Webber, mai competitivo, non le McLaren o le Mercedes. Ma la domanda che ci si pone è: la Ferrari avrebbe raccolto la doppietta senza l’inconveniente tecnico che ha guastato la grande gara di Vettel? Stefano Domenicali dice di sì, forse con troppa fiducia, affermando che Alonso stava gestendo le gomme per l’attacco finale. Ma anche Vettel si era risparmiato e lo aveva dimostrato quando il ferrarista si era avvicinato. Rimane il fatto che la F10 ha dimostrato di possedere il pacchetto che necessita per vincere un campionato del mondo: velocità e affidabilità. In Australia vedremo se McLaren e Mercedes entreranno a far parte dei contendenti iridati e se la Red Bull sarà più solida. Se il buongiorno si vede dal mattino... L’uno-due di Fernando Alonso e Felipe Massa è sicuramente di buon auspicio per la squadra di Maranello dopo un anno molto grigio LA SIGNORA IN 4 “ La Ferrari in Bahrain ha trovato un’unica vettura rivale: la Red Bull di Vettel. Non quella di Mark Webber, mai competitivo, non le McLaren o le Mercedes. Ma la domanda che ci si pone è: la Ferrari avrebbe raccolto la doppietta senza l’inconveniente tecnico che ha guastato la grande gara di Vettel? N ROSSO ” 5 GP BAHRAIN FERRARI Le doppiette Ferrari all’apertura stagionale Tra le dune del Bahrain, la Ferrari firma la sua 80° doppietta in F.1. Prima di Alonso e Massa, a siglare l’uno-due all’esordio erano stati Michael Schumacher e Rubens Barrichello, per ben due volte, sempre in Australia: rispettivamente nel 2004 e nel 2000. Scorrendo nel tempo, dobbiamo tornare al 1953, quando Alberto Ascari e Piero Taruffi, dominarono il GP d’Argentina a Buenos Aires. L’anno prima, avevano festeggiato il nostro Piero Taruffi e l’elvetico Rudolf Fischer con il modello 500, nel GP di Svizzera a Bremgarten. 6 Tutti i vincitori al debutto con la Rossa Se vincere con la Rossa, ha un sapore particolare, figuriamoci al debutto. Logica quindi l’incontenibile gioia di Fernando Alonso, vittorioso nel GP d’esordio in Bahrain. Prima del fuoriclasse iberico, solo altri sei fantini del Cavallino, sono riusciti nell’impresa. Partiamo dal lontano 1956, quando nel GP d’Argentina, Juan Manuel Fangio sale sul gradino più alto del podio di casa. Una vittoria però, che deve condividere con Luigi Musso, che gli cede la monoposto al 23° passaggio. Il grande “chueco” era stato lasciato a piedi dal motore della sua D50. Cinque anni dopo va in scena l’acuto di Giancarlo Baghetti, sulla Ferrari 156 della Scuderia Sant’Ambroeus. Un trionfo che vale doppio, quello del 2 luglio del ’61, perché il milanese è pure al suo esordio in F.1. Sul tracciato di Reims, brucia la Porsche di Dan Gurney, che gli contende la leadership fino agli ultimi metri. Passa un decennio, ed ecco un nuovo centro al debutto. Nel GP del Sud Africa a Kyalami, la spunta Mario Andretti. Una vittoria per alcuni versi analoga a quella di Alonso. Nella parte di Vettel c’è Denis Hulme, la cui McLaren tira le cuoia a quattro tornate dalla fine, dando via libera alla Ferrari 312B dell’italo-americano. Pasqua felice per Nigel Mansell il 26 marzo 1989 in Brasile. Reduce da un quadriennio targato Williams, il “leone” inglese attacca e supera di prepotenza il professor Alain Prost, portando al successo la 640 di John Barnard; la famosa “papera” col rivoluzionario cambio semiautomatico. Arriviamo così al recente 2007, con il primo sigillo ferrarista di Kimi Raikkonen. Nel primo round a Melbourne, il finnico “iceman” detta legge con un fantastico “hattrick”. Il miglior viatico, in un’avventura che lo vedrà conquistare la corona iridata. Carlo Baffi 7 GP BAHRAIN RED BULL Vettel disperato a fine gara non si capacita del guaio che lo ha stoppato quando era in testa 8 COME BRUCIA… Massimo Costa “ Un tempo piaceva raccontare che si perde vano corse per un pezzo da 1.000 lire. In quella frase si racchiudeva il fatto che nulla va trascurato nella preparazione di una monoposto. La Red Bull potrebbe scrivere dei manuali su questa materia. Quando Seba stian Vettel, magistrale protagonista del GP e lanciatissimo verso una meritata vittoria, ha improvvisamente perso cavalli dal suo motore Renault e nelle sue orecchie arriva va un rombo che pareva quello di una moto da Superbike, ha capito che la storia era sem pre uguale a quella del 2009. Macchina stra veloce, ma affidabilità di cristallo. A far scen dere dal podio Vettel è stata una candela, e non uno scarico come si era inizialmente immaginato. Una banale candela da 1.000 lire. Il pilota tedesco, nel giorno del rientro del maestro Michael Schumacher, ha corso proprio come il sette volte campione del mondo. Intelligentemente, ha controllato a proprio piacimento Fernando Alonso. Quan do lo spagnolo si è avvicinato, lui ha iniziato a replicare abbassando a sua volta i tempi. Mentre Alonso era costretto a rialzare il pie de per non stressare troppo le gomme. Era una partita di poker insomma. E Vettel la sta va gestendo con consumata malizia. Un vero capolavoro poi la pole. Nella prima qualifica vera degli ultimi anni, con il medesimo cari co di benzina, ovvero serbatoi vuoti, Vettel ha fatto la differenza. Qualcosa vorrà pur dire. Ad Al Sakhir, la Red BullRenault ha avuto un solo pilota. Purtroppo Mark Web ber nonostante avesse lo stesso missile di Vettel, non è mai entrato in partita. Una situazione paragonabile a quanto accaduto in McLaren, con l’enorme differenza creata si tra Lewis Hamilton e Jenson Button. E’ dunque la Red Bull RB6 di Adrian Newey la monoposto più competitiva del mondiale. Ma deve trovare l’affidabiltà. Ad Al Sakhir, la Red Bull-Renault ha avuto un solo pilota. Purtroppo Mark Webber, nonostante avesse lo stesso missile di Vettel, non è mai entrato in partita. Una situazione paragonabile a quanto accaduto in McLaren con l’enorme differenza creatasi tra Lewis Hamilton e Jenson Button ” … LA CANDELA 9 GP BAHRAIN MCLAREN Un settimo posto. Questo il non esaltante score del campione del mondo in carica Jenson Button “ Un plauso va invece alla strategia adottata dal team nei cambi gomme e alla bravura dei meccanici. Sia Hamilton sia Button hanno infatti guadagnato una posizione in quel frangente. Hamilton su Rosberg, Button su Webber 10 ” Massimo Costa Che sia stata la bufera pre Bahrain a far perde re l’orientamento alla McLaren? La MP4/25 si è trovato sotto il mirino di alcuni team che han no tentato di destabilizzare il paddock. Come d’abitudine. Prima la canalizzazione dell’aria verso l’ala posteriore, poi il diffusore, ma anche Renault e Force India sono da rivedere, che è parso da furbetti. In ogni caso, la FIA ha rimes so le cose a posto e Jean Todt ci ha messo il tim bro della serietà sopra. Le McLaren da paura viste nei test di Jerez e Barcellona sono però svanite. Se il ritmo gara di Lewis Hamilton, nel la parte finale quindi con serbatoi mezzi vuoti, era eccellente, non lo si può dire per quanto riguarda la prestazione sul giro secco a basso carico di benzina. L’accorgimento aerodinami co, con l’intervento del pilota, ha permesso alla McLaren di essere la più veloce in rettilineo, ma ha pagato un setup forse troppo “spinto” nella complicata parte mista del tracciato. E’ quindi parso di capire che le cattive prestazioni del team di Woking rispetto a Ferrari e Red Bull sia no dovute dalla difficoltà di trovare il giusto bilanciamento della monoposto. Hamilton però, che rimpiange l’errore commesso alla curva quattro quando è andato largo permet tendo a Nico Rosberg di superarlo facendogli perdere poi un sacco di tempo, ha chiamato a raccolta la squadra chiedendo una immediata reazione. L’ex campione del mondo sa bene di essere ascoltato con attenzione. Il miracolo del 2009 lo ricordiamo ancora. La MP4/24 era assolutamente non competitiva, in pochi mesi venne ribaltata dai tecnici e si trasformò in vet tura vincente. E quindi, già in Australia, tra quindici giorni, potrebbero vedersi alcune novità sulla MP4/25. Ha deluso Jenson Button, ma è ancora presto per aprire un caso. L’irida to non ha retto il confronto con Hamilton, ha faticato in qualifica e in gara con le gomme. But ton ha raccontato che nel secondo settore per deva Schumacher, che lo precedeva, salvo poi riavvicinarsi nelle altre parti del circuito. Un plauso va invece alla strategia adottata dal team nei cambi gomme e alla bravura dei mec canici. Sia Hamilton sia Button hanno infatti guadagnato una posizione in quel frangente. Hamilton su Rosberg, Button su Webber. 11 GP BAHRAIN IL RITORNO DI SCHUMACHER NON FACCIO MIRACOLI Massimo Costa L’osservato speciale era lui: Michael Schumacher. Fin da giovedì, tutte le telecamere erano per il kaiser, il tritatutto, il vincitore di sette mondiali, tornato in F.1 a 41 anni per sfidare se stesso e i nuovi talenti del mondiale. Ma man mano che il tempo trascorreva, i turni di prove libere terminavano, le classifiche finivano nel cestino della carta straccia, l’attenzione per Schumacher diminuiva. La sua Mercedes non graffiava e lui sembrava essere un pilota normale. Era subito parso chiaro che non ci sarebbero stati titoli di testa nei telegiornali per lui. Troppo superiori la Ferrari e la Red Bull. E Schumacher non distribuisce miracoli. Non li ha mai fatti. Come tutti, se la monoposto è vincente, vince, se non lo è, si adegua. Con franchezza inattesa, Schumacher ha ammesso che sul giro secco ancora non è veloce come lo era prima di prendersi tre anni di pausa. Ma in gara, ha in fretta ritrovato i meccanismi necessari. La mischia della partenza non lo ha turbato, sicuramente lo ha eccitato, il ritmo gara è stato buono, ma ha finito dietro al compagno Nico Rosberg, come in qualifica. E’ parso più umano Schumacher, addirittura simpatico nelle sue dichiarazioni, con una strana voglia di parlare dicendo anche cose che stimolavano la fantasia dei giornalisti. Poche banalità, insomma. Strano. Per non parlare del fluente italiano con il quale ora si esprime. Dunque, è lecito fare una riflessione: non si capisce se la nostra lingua l’abbia appresa e perfezionata nel corso della sua lunga vacanza o se già la conosceva abbastanza bene quando era in Ferrari, ma spiegava che il suo vocabolario era ridottissimo e quindi, avanti con l’inglese. Tornando alla gara, il suo miglior giro è stato di tre centesimi inferiore a quello di Rosberg. Una piccola soddisfazione. Ma i passi da compiere sono ben altri. Non tanto per lui, ma per Ross Brawn e Norbert Haug, il cui wurstel è rimasto a metà stomaco. Gara – 6° GPV in gara – 11° - 2’00”204 Qualifica – 7° - 1’55”524 3° turno libero – 4° - 1’54”553 2° turno libero – 3° - 1’55”903 1° turno libero – 10° - 1’57”662 12 13 GP BAHRAIN GLI ITALIANI OBIETTIVI R Due punti iridati sono il bel viatico di Jarno Trulli per la stagione 2010 14 RAGGIUNTI Vitantonio Liuzzi e Jarno Trulli avevano due differenti obiettivi in questo primo weekend del mondiale F.1. Il primo, sognava di poter intascare fin da subito qualche punto. Il secondo, semplicemente di terminare il Gran Premio. Liuzzi con la Force India-Mercedes, benché rammaricato di non essere entrato nel Q3 per problemi di trazione in qualifica, ha disputato una corsa solida che lo ha portato al nono posto finale, l’equivalente di due punti. Trulli, nonostante un problema idraulico emerso negli ultimi chilometri ha fatto di tutto per non doversi fermare, girando anche in 2’15”, ma ce l’ha fatta terminando 17° e così entrambe le LotusCosworth (Heikki Kovalainen si è piazzato 15°) hanno concluso il primo GP al quale hanno partecipato. Ecco le loro dichiarazioni: Vitantonio Liuzzi Jarno Trulli “Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo rac cogliendo qualche punto. E’ stata una cor sa difficile, per la prima volta disputavo un Gran Premio col pieno di benzina e sono stato molto attento a non consumare trop po le gomme. E poi faceva un gran caldo. Ma tutto sommato è andata molto bene e dobbiamo essere tutti soddisfatti del lavo ro svolto durante questo primo fine setti mana del mondiale. Sinceramente penso che il nono posto sia il massimo che al momento possiamo ottenere. Tutte e otto le monoposto dei quattro top team hanno terminato la gara ed hanno occupato le pri me otto posizioni, quindi non c’era proprio la possibilità di fare meglio. In Australia, nel prossimo appuntamento, avremo alcu ne novità aerodinamiche da apportare alla VJM03 e quindi potremmo trovarci in una posizione ancora migliore. Chissà…”. “Ho fatto una buona partenza ed ho evitato l’incidente alla seconda curva, ma quasi sen za accorgermente mi sono ritrovato nella ghiaia così sono transitato in fondo al grup po. Ho iniziato a recuperare qualche posi zione e la macchina ha iniziato ad accusare un notevole sottosterzo e non potevo indi care al team il reale bilanciamento della vet tura. Al pitstop i meccanici hanno cambia to l’inclinazione delle ali anteriori e ho potu to spingere di nuovo forte facendo anche qualche buon giro. Alla fine un problema idraulico mi ha costretto a rallentare ed ho pensato solo ad arrivare al traguardo. Direi che ogni obiettivo che ci eravamo prefissati sei mesi fa è stato raggiunto in questo pri mo weekend agonistico. Come dice Tony Fernandes, un giorno la Lotus tornerà a vin cere una gara di F.1 e allora spero di essere ancora qui quando questo accadrà”. 9° in gara a 53”006 12° in qualifica 17° in gara a 3 giri 20° in qualifica 15 GP BAHRAIN I NUOVI TEAM Kovalainen - Lotus PICCOLO È BE 16 ELLO Massimo Costa Sono arrivati nel paddock del mondiale F.1 del loro primo Gran Premio con il timore e l’umiltà dei pic coli. E per un attimo è parso di essere stati proietta ti indietro nel tempo di dieci, venti, trent’anni. Quan do a fianco di Ferrari, McLaren, Williams, c’erano AGS, Zakspeed, Fondmetal, Rial, Eurobrun, Onyx, Osella, Minardi e via dicendo. Ovvero i team che nel bene e nel male hanno pur sempre fatto la storia del la F.1 e che regolarmente in qualifica rimediavano distacchi non inferiori ai 4”, a volte anche di 67”. Sta tutto scritto negli albi d’oro. Era la regola, era la F.1. Poi, nell’ultimo decennio, i grandi costruttori, le Case automobilistiche, hanno preso pieno possesso della categoria. Raggiungendo costi insostenibili e insopportabili. Facendo strage dei piccoli team. Cambiando le abitudini. Chi si prendeva tre secondi in griglia di partenza era guardato storto negli ulti mi tempi. Un paddock snob, che in fretta ha dimen ticato quella che era stata la sua essenza fino a pochi anni prima. Finché Toyota, BMW e Renault sono ricadute su se stesse. Tanto spesero che alla fine rimasero in bolletta. E allora, ecco il ritorno all’anti co. Ecco il ritorno dei piccoli team. Ecco il riaffacciar si di personaggi seri e meno seri. Proprio come acca deva un tempo. Il bello è che gli uomini non racco mandabili si trovavano anche nei motorhome dei grandi costruttori, ma a fare la differenza era la camicia che indossavano. E allora tutto andava bene. L’abito fa sempre il monaco. Persa per strada la USF1, estromesso Adrian Campos e la Meta 1 a favo re dell’ingresso di Colin Kolles e del confermato Jose Ramon Carabante che ha dato il nome Hispania al proprio team, accettati John Booth della Manor, che ha venduto l’anima a Richard Branson della Virgin, e Tony Fernandes che ha dato vita alla Lotus, lo schieramento si è completato. A questi andrebbe poi aggiunta la Sauber, ma non fa testo essendo compo sta dagli ex BMW ed avendo già pronta la monopo sto realizzata per la Casa di Monaco. Con una loro monoposto si sono quindi presentati Hispania (vet tura costruita dalla Dallara), Lotus e Virgin. Motori: Cosworth per tutti. Per la Hispania, il weekend del GP è stato utilizzato come prime giornate di test dopo le note vicissitudini. Lotus e Virgin hanno fat to sul serio. Il team di Fernandes non ha per nulla demeritato. Le T127 sono state sorprendentemen te affidabili reggendo per quasi tutto il GP. Diciamo quasi perché Trulli a tre giri dal termine ha dovuto rallentare per noie idrauliche. Ma insomma, più che bene. Virgin è ancora deboluccia, ma Glock ha otte nuto delle performance di rispetto. Alla fine, il diva rio dal top di Lotus e Virgin si è aggirato sui 5”5 con un miglioramento netto di 4” dal primo turno libe ro alla fase della qualifica. Complimenti. In Austra lia assisteremo al proseguimento del test per la Hispania e, considerando che si tratta di un traccia to cittadino, a un possibile avanzamento di Lotus e Virgin grazie alle qualità dei suoi piloti di punta. Le differenze in pista 1° turno libero Force India – Sutil – 1’56”583 Virgin – Glock - 2’03”680 Lotus – Kovalainen - 2’03”848 Hispania – Senna - senza tempo 2° turno libero Mercedes – Rosberg - 1’55”409 Lotus – Kovalainen - 2’00”873 Virgin – Glock - 2’02”037 Hispania – Senna – 2’06”968 3° turno libero Ferrari – Alonso – 1’54”099 Virgin – Glock – 1’59”173 Lotus – Kovalainen – 1’59”789 Hispania – Senna – 2’04”001 Qualifica Red Bull – Vettel – 1’54”101 Virgin – Glock – 1’59”728 Lotus – Trulli – 1’59”852 Hispania – Senna – 2’03”240 Chandhok - Hispania 17 GP BAHRAIN LE PAGELLE COSÌ VELOCE MA TANTO FRAGILE Sebastian Vettel 10 Fernando Alonso 9 Lewis Hamilton 8 Felipe Massa 7 Una pole da sballo, un Gran Premio da leader. Mai un errore in tre giorni. Guidava però con le dita incrociate, sperando che nulla di stra no accadesse sulla sua Red Bull. Bella, veloce, ma tanto fragile. Le preghiere del tedesco non sono servite ed è rimasto al buio per col pa di una candela. Un altro avrebbe tirato i remi in barca, non lui che ha continuato a spingere tenendosi dietro Rosberg. Non gli diamo il 10 per il doppio errore in qualifica. In gara, Alonso è stato pazzesco. Ha superato con intelligenza Massa alla seconda curva, poi ha lanciato la sfida a distanza con Vettel. Osservare sul monitor i tempi che segnava ad ogni giro era come seguire un film d’azione pieno di sorprese. Le difficoltà impreviste della McLaren non lo hanno turbato. Quarto in qualifica, in gara è partito maluccio venendo passato da Rosberg, che pur essendo più lento, Hamilton non è riuscito a sorpassare. Se non al pitstop per il cambio gomme. A quel punto, il suo ritmo è migliorato e i suoi tempi erano di tutto rispetto. Meritato il terzo posto perché ci ha creduto fino all’ultimo metro di corsa. Mettiamo da parte i sentimentalismi, le lacrime, i crocefissi e i san tini per il suo pur eccezionale ritorno. Massa si è fatto “uccellare” in maniera quasi da pivello dal rapace Alonso, poi non è stato mai capa ce di avvicinarlo seriamente. Doveva reagire subito al sorpasso del lo spagnolo. Non lo ha fatto. Dopo si sono alzate le temperature del motore e si è accontentato di quel che veniva. 18 Sguardo determinato Sebastian Vettel ha reagito alla grande al guasto tecnico che lo ha privato di una vittoria quasi certa 19 GP BAHRAIN LE PAGELLE Nico Rosberg 7 Il suo primo obiettivo era quello di togliersi di dosso l’enorme dub bio che lo accompagnava da settimane: sarò in grado di stare davan ti a Schumacher? La risposta è stata affermativa e questo è già stato un bel sollievo per Rosberg. La sua corsa è stata autoritaria, la Mer cedes al momento è quel che è. Ma forse con Vettel davanti al muso, poteva essere un po’ più ficcante. Michael Schumacher 7 Dice che non ci sono stati troppi problemi nel ritrovarsi in mezzo alla mischia della partenza e a prendere il ritmo gara quando si è uno in fila all’altro. Vogliamo credergli perché il suo passo è in effetti stato all’altezza della situazione se paragonato a quello del più giovane compagno di squadra Rosberg. Tutto sommato il suo rientro è stato positivo e… terrestre. Una volta tanto. Buffo notare come parli bene l’italiano ora che è alla Mercedes rispetto a quando era alla Ferrari. Vitantonio Liuzzi 7 Rubens Barrichello 7 RAI 7 Nuovi team 7 Una bella partenza, una corsa tosta, due punti conquistati. Come ini zio di stagione, il pilota italiano non poteva sperare meglio. Un po’ di rammarico per gli inconvenienti emersi in qualifica. La Force India è per il momento il primo team dopo i quattro top. Si è fatto proprio valere il brasiliano. Bravo, attento, veloce, ha por tato alla Williams il primo punto del mondiale. E per un soffio non è entrato nel Q3. Ha anche vinto il confronto con il suo giovane com pagno di squadra Hulkenberg. Un buon servizio, non c’è che dire. Tutti gli inviati non hanno fatto rimpiangere Sky e questo è già un successo. Bello il programma pre GP, puntuali Bortuzzo e Bruno, monumentale come sempre Giovan nelli, preciso Capelli, qualche svista per Mazzoni, ma reggere due ore di diretta senza errori è quasi impossibile. Unica nota: ci è sembra to che Liuzzi non sia stato troppo considerato. Lodevole l’impegno. Le due Lotus sono giunte al traguardo, le due Virgin no, ma Glock ci ha dato dentro. La Hispania ha utilizzato il wee kend del Gran Premio come shake down. Non poteva fare diversa mente. L’impegno di tutto il team è stato estremamente professio nale. Robert Kubica 6,5 Girarsi alla seconda curva non è mai consigliabile. Il contatto con Sutil lo ha fregato. Bravo a entrare nel Q3 con una Renault che sembra doversela giocare con Force India e Williams. Ripartito ultimo, Kubi ca si è prodigato in una generosa rimonta ed ha concluso alla soglia della zona punti. Grintoso. 20 Dopo una bella sessione di qualifica Niko Rosberg nella prima parte del Gp ha tenuto alle spalle Lewis Hamilton 21 GP BAHRAIN LE PAGELLE Jenson Button 6 Timo Glock Impalpabile, inconsistente, sembra faticare ad adattarsi alla McLa ren. Ha rischiato seriamente di non entrare nel Q3 della qualifica, il settimo posto finale in gara non ha convinto. Whitmarsh ha manda to via Kovalainen, ma si sarà chiesto se sotto il casco con i colori del la bandiera inglese non vi fosse il finlandese… Se non cambia, rischia di recitare il ruolo che nel 2009 aveva il suo ex compagno Barrichel lo alla Brawn. 6 La Virgin è la macchina più inaffidabile del circus (assieme alla Red Bull, in buona compagnia dunque…), Glock lo sa bene. Ma quando può, spinge forte. In qualifica è stato il primo tra i piloti dei nuovi team, in gara ha retto finché il cambio glielo ha consentito. Bruno Senna 6 Pedro De La Rosa 6 Sebastien Buemi Kamui Kobayashi 6 Nico Hulkenberg 6 5 Heikki Kovalainen 6 Mark Webber 5 Adrian Sutil 6 Una corsa rovinata subito al via per un confuso contatto con Kubica. Non si è perso d’animo ed ha rimontato fino al 12° posto ottenendo anche il secondo giro più veloce del GP. Jaime Alguersuari 6 Una gara faticosa, ma ben condotta. Non è mancato il guizzo, dopo aver montato il secondo treno di gomme, del giro più veloce del GP mantenuto per pochi minuti. Meriterebbe un voto più alto, ma in qua lifica ha deluso non superando il Q1. Bravo in qualifica, in gara si è espresso sui valori del suo compagno di squadra in Toro Rosso. Nel finale si è dovuto ritirare. Niente acu ti però. Ha portato al traguardo la Lotus nella gara del debutto, si è difeso con onore in più di una occasione e nei primi giri era balzato al 16° posto. Bravo. Tutto sommato un bel weekend. Jarno Trulli 6 Teneva il passo del compagno Kovalainen, avrebbero fatto un bel l’arrivo in parata se un problema idraulico non lo avesse costretto a rallentare a una manciata di chilometri dal traguardo. Lui e “Kova” hanno dimostrato come l’esperienza possa aiutare una squadra al debutto in F.1. Vitaly Petrov 6 Un debutto interessante quello del russo. Chi pensava di vederlo piroettare ripetutamente in pista si è sbagliato. Petrov ha fatto un buon lavoro nelle libere, in qualifica e anche in gara, purtrop po fermato anzi tempo da un problema alla sospensione. 22 Una sufficienza di incoraggiamento per la dura avventura che sta vivendo. Un debutto d’altri tempi, come capitava negli anni Ottanta con piccoli team. Qualche duello, qualche bel sorpasso, ma non si è capito, fino al riti ro, se poteva dare di più lui o se la Sauber è in fase di “recessione”. Vedi sopra. Non è stato uno di quei debutti in F.1 indimenticabili, alla Kobayashi tanto per non andare troppo indietro nel tempo. Il campione della GP2 viene ricordato per il testacoda a inizio GP e qualche sorpasso alle vetture più lente dei nuovi team. Quando si ha un compagno di squadra di talento come Vettel (o come Hamilton nel caso di Button) ecco che un buon pilota rischia di rime diare figuracce. Webber nel 2009 aveva dovuto impegnarsi a fondo per viaggiare al ritmo del tedesco. In Bahrain ha sbagliato la qualifi ca e in gara ha fatto la comparsa nonostante abbia un missile sotto il sedere. Karun Chandhok 2 Lucas Di Grassi ng Va bene tutto, povero Karun. Costretto a guardare tre turni di prove libere e a percorrere sei giri di qualifica prima di affrontare il primo GP della sua vita. Ce n’è abbastanza per non dormirci la notte. Ma caro Chandhok, una volta che sei parte della gara, con il compito di fare pra ticamente un test, andare a sbattere al 2° giro, questo proprio no. Subito out per problema idraulico alla sua Virgin. La bella gara di Petrov è andata in fumo per un guaio alla sospensione 23 GP BAHRAIN LA CLASSIFICA Foto Mazzi L'ORDINE DI ARRIVO DOMENICA 14 MARZO 2010 1 - Fernando Alonso (Ferrari F10) - 49 giri 1.39'20"396. 2 - Felipe Massa (Ferrari F10) - 16"099 3 - Lewis Hamilton (McLaren MP4/25-Mercedes) - 23"182 4 - Sebastian Vettel (Red Bull RB6-Renault) - 38"713 5 - Nico Rosberg (Mercedes MGP W01) - 40"263 6 - Michael Schumacher (Mercedes MGP W01) - 44"180 7 - Jenson Button (McLaren MP4/25-Mercedes) - 45"260 8 - Mark Webber (Red Bull RB6-Renault) - 46"308. 9 - Vitantonio Liuzzi (Force India VJM03-Mercedes) - 53"089 10 - Rubens Barrichello (Williams FW32-Cosworth) - 1'02"400 11 - Robert Kubica (Renault R30) - 1'09"093 12 - Adrian Sutil (Force India VJM03-Mercedes) - 1'22"958 13 - Jaime Alguersuari (Toro Rosso STR5-Ferrari) - 1'32"656 14 - Nico Hulkenberg (Williams FW32-Cosworth) - 1 giro 15 - Heikki Kovalainen (Lotus T127-Cosworth) - 1 giro. 16 - Sebastien Buemi (Toro Rosso STR5-Ferrari) - 3 giri (ritirato) 17 - Jarno Trulli (Lotus T127-Cosworth) - 3 giri Giro più veloce: Fernando Alonso 1'58"287 Ritirati 30° giro - Pedro De La Rosa 18° giro - Bruno Senna 17° giro - Timo Glock 14° giro - Vitaly Petrov 12° giro - Kamui Kobayashi 3° giro - Lucas Di Grassi 2° giro - Karun Chandhok. Il campionato piloti 1.Alonso 25; 2.Massa 18; 3.Hamilton 15; 4.Vettel 12; 5.Rosberg 10; 6.Schumacher 8; 7.Button 6; 8.Webber 4; 9.Liuzzi 2; 10.Barrichello 1. Il campionato costruttori 1.Ferrari 43; 2.McLaren-Mercedes 21; 3.Mercedes 18; 4.Red BullRenault 16; 5.Force India-Mercedes 2; 6.Williams-Cosworth. Sopra, la festa ferrarista sul podio di Al Shakhir. Sotto, la foto ricordo dei 24 piloti iscritti al mondiale 2010 24 INDYCAR SAN PAOLO L'apertura IndyCar di San Paolo ha rappresentato una nuova occasione sfruttata, per Bill Power anche grazie all'errore di Briscoe 26 POWER SENZA LIMITI Sembrava una impresa difficile da realizzare. Una gara Indycar a San Paolo. E non sul tracciato permanente di Interlagos, bensì su un tracciato cittadino non particolar mente accattivante e piuttosto spigoloso, con una serie di curve ad angolo retto, appositamente realizzato per il campionato americano. La volontà dei brasiliani e del nuovo board della Indycar, ha permesso di dar vita a que sto inedito appuntamento favorevolmente accolto dal pubblico che ha, come si dice nel gergo calcistico, gremi to gli spalti. Non è stata la prima volta della Indycar in Brasile. Una quindicina di anni fa, a Rio de Janeiro, fu rea lizzato anche un tracciato ovale per ospitare la CART dei tempi belli di Alex Zanardi, Juan Pablo Montoya, Greg Moore. Ora quel circuito è in disuso. La prima stagionale è andata a Will Power del team Penske. E’ stata una cor sa caratterizzata da un violento acquazzone che al 29° giro ha costretto il direttore di gara a esporre la bandie ra rossa. Le scelte tattiche attuate alla ripresa delle osti lità (ovvero chi ha montato subito le slick e chi ha prefe rito continuare con le rain) ha premiato il pilota dalla con sumata esperienza come Ryan HunterReay, in forza al team Andretti, e il duo australiano di Penske composto da Power e Ryan Briscoe che hanno puntato sugli pneuma tici da asciutto. E’ finita con HunterReay che mentre occupava la prima piazza è stato capace di reggere e di reagire all’iniziale attacco portatogli da Briscoe, poi incappato in un errore nel tentativo di forzare il secondo tentativo di sorpasso. HunterReay è invece crollato quando Power, sostituitosi a Briscoe nel ruolo del guasta feste, ha affondato il colpo a tre giri dal termine. Un bel pilota Power, che quest’anno potrebbe mettere in seria discussione Briscoe all’interno del team Penske. INDYCAR SAN PAOLO Mentre Helio Castroneves, l’uomo forte degli ova li e terzo uomo del “generale”, è apparso un po’ in ombra nella gara di casa. HunterReay, dalla carriera altalenante, ripescato nelle monoposto dopo che aveva dirottato i propri interessi verso i prototipi, è stato quasi perfetto a San Paolo ed ha portato a casa un risultato pesante per il team di Michael Andretti. Il quale ha assistito impoten te al naufragio del figlio Marco, che si sperava di vedere finalmente serio protagonista, e a una gara altalenante di Tony Kanaan. Il terzo posto è andato a un pilota di esperienza che ha saputo trarre profitto dalle difficoltà delle condizioni meteo, Vitor Meira, perfettamente ristabilitosi dall’incidente di Indianapolis del 2009. Ma pas siamo ora ad affrontare l’argomento “rosa”. Per ché San Paolo ha proposto sulla griglia di parten za ben quattro donne: un vero record. Le esper te Patrick e Milka Duno, le novizie De Silvestro e Ana Beatriz. Ebbene, la svizzera De Silvestro è stata a dir poco dirompente mettendo in difficol tà la Patrick nei primi due turni di prove libere e addirittura in qualifica. La star Danica deve esser si sentita ribollire il sangue nelle vene. Il suo sta tus di prima donna ha vacillato pesantemente a San Paolo. Certo, negli ovali la De Silvestro non potrà esprimersi sui livelli eccelsi della Patrick, ma la prima lezione è stata sicuramente pesante. Alla fine però, con la Duno ritiratasi, la migliore è risultata la Beatriz con De Silvestro rallentata da un problema alla sospensione. Avanti di questo passo, alla Indycar serviranno due classifiche separate… Uomini e donne. 28 Sopra, il campione in carica Franchitti solo settimo all’arrivo. Sotto, Castroneves guida nel diluvio A fianco, Ryan Briscoe incappato in un errore determinante. Sotto, il podio UP Will Power Continua a stupire. Sfrutta tutte le chance che capitano senza la minima sbavatura, e si lascia definitivamente alle spalle il tremendo botto della passata stagione. Ryan Hunter-Reay Con una vettura competitiva torna subito al top. E' nettamente il più veloce della pattuglia Andretti. Sperando in nuovi sponsor per completare la sua stagione. Ryan Briscoe L'errore arriva ancora in un momento cruciale per l'australiano, che fino a quel momento era stato perfetto. C'è da sperare che non incida sull'intera stagione. Takuma Sato Arriva lungo alla prima curva e si autoelimina contro due dei favoriti per il titolo. Dalla prossima gara avrà i colori ufficiali Lotus, nella speranza di onorarli al meglio. DOWN L'ORDINE DI ARRIVO DOMENICA 14 MARZO 2010 1 - Will Power - Penske - 61 giri 2.00'57"71 2 - Ryan Hunter-Reay - Andretti - 1"8581. 3 - Vitor Meira - Foyt - 9"7094 4 - Raphael Matos - LDDFR - 10"4235 5 - Dan Wheldon - Panther - 10"8883 6 - Scott Dixon - Ganassi - 11"3473 7 - Dario Franchitti - Ganassi - 12"0579. 8 - Mike Conway - Dreyer&Reinbold - 12"1654 9 - Helio Castroneves - Penske - 12"7411 10 - Tony Kanaan - Andretti - 13"4850 11 - Justin Wilson - Coyne - 13"9193 12 - Ernesto Viso - KV - 16"9039 13 - Ana Beatriz - Dreyer&Reinbold - 19"6451 14 - Ryan Briscoe - Penske - 1'14"9191. 15 - Danica Patrick - Andretti - 1 giro 16 - Simona De Silvestro - HVM - 2 giri Giro più veloce: Will Power - 1'28"1892 Ritirati 47° giro - Mario Romancini 31° giro - Alex Lloyd. 29° giro - Alex Tagliani 28° giro - Hideki Mutoh 21° giro - Milka Duno 1° giro - Takuma Sato 1° giro - Marco Andretti 1° giro - Mario Moraes La cronaca della gara la potete leggere al seguente indirizzo http://www.italiaracing.net/notizia.asp?id=26590&cat=3 29 GP2 ASIA GARE AD AL SAKHIR IL TRIO DELLE Massimo Costa Tre italiani nei primi tre posti della classifica finale della GP2 Asia. L’inno di Mameli che rimbomba nel paddock al termine di cinque gare su un totale di otto. Ma cosa sta accaden do? Ci eravamo lasciati alle spalle un 2009 piuttosto triste per il tricolore nel motorsport internazionale. Una sola vittoria con Edoardo 30 Mortara nella GP2 Main Series, un successo di Pasquale Di Sabatino nella World Series Renault 3.5, un primo posto di Mirko Borto lotti in F.2. Un’annata fallimentare. Che per fortuna è stata cancellata in fretta. Davide Val secchi, Luca Filippi e Giacomo Ricci hanno pit turato di biancorossoverde il mini campio nato di preparazione alla GP2 Main Series. Tre primi posti per Valsecchi, uno a testa tra Filippi e Ricci. Con questi ultimi due che, con il pilota lombardo della iSport già campione della categoria, si sono divisi il gradino più alto del podio nello spazio di neanche 24 ore sul circuito di Al Sakhir, ultima prova dispu tata in concomitanza con l’apertura del mon diale F.1. L’esperienza acquisita da Valsecchi in due anni di GP2 e due stagioni di World Series Renault, unita a una monoposto pres Valsecchi, Filippi e Ricci le facce vincenti dell’Italia da corsa E MERAVIGLIE soché infallibile, ha fatto la differenza nelle gare svolte nel medio oriente. Filippi e Ricci rappresentano la ciliegina sulla torta. Il pie montese del team Meritus ha salutato la GP2, che lo vede tra gli iscritti fin dal 2006, con una prova di grande maturità. Al volante di una Dallara che di tanto in tanto non lo ha soste nuto come lui sperava, Filippi ad Al Sakhir si è preso la pole, poi ha disputato una prima gara di grande maturità. Subito al comando, ha tenuto un passo costante e non si è lascia to prendere dall’emozione nei giri finali, quando Valsecchi lo pungolava da vicino. Nessun errore, nessuna disattenzione, come di tanto in tanto gli è capitato in questi anni. Ma una forte solidità mentale. La stessa che ha permesso a Ricci di involarsi al comando nella corsa sprint fin dalla partenza, brucian te. Dalla seconda fila si è subito portato in pri ma posizione e non ha permesso a nessuno di avvicinarsi. La storia del pilota milanese meriterebbe un romanzo. Totalmente privo di budget, Ricci ha trovato in André Herck la persona che gli ha sempre dato fiducia con cedendogli l’uso della Dallara del team DPR, da lui rilevato un paio di stagioni fa. 31 GP2 ASIA GARE AD AL SAKHIR Un rapporto, quello tra Giacomo e la famiglia Herck (il pilota Michael è il figlio del titolare) che risale ai tempi in cui correvano in F.Junior nel 2003. Ricci ha svolto test, gare della serie asiatica e anche qualcuna della Main Series, ma sempre in condizioni difficili, con una monoposto che spesso veniva usata solo per riempire gli schieramenti di partenza. Ma in questi ultimissimi mesi qualcosa è cambiato. Il personale DPR è divenuto quasi tutto italia no e la monoposto di Ricci si è trasformata in una delle Dallara più veloci e affidabili del lot to. Ricci non si è fatto pregare due volte del l’occasione che gli si è presentata tra le mani. E ha collezionato sei risultati utili consecuti vi (5°, 3°, 4°, 2°, 5°, 1°), culminati appunto con la vittoria nell’ultima prova della GP2 Asia. Questi risultati hanno permesso a Ricci di salire velocemente nella classifica generale e di arrivare a quota 29 punti, gli stessi di Filip pi. Se pensiamo che lo scorso anno Ricci era finito nel GT Open e che per il 2010 non ave va prospettive mentre ora ce lo ritroviamo davanti ai cosiddetti nuovi fenomeni della GP2, da Jules Bianchi a Christian Vietoris, qualcuno dovrà molto riflettere per non aver gli mai concesso una vera opportunità in un programma Junior o in un team della GP2 Main Series o World Series Renault. Ad Al Sakhir poteva esserci un po’ di gloria anche per Edoardo Piscopo. Spettacolare in gara 1, con una rimonta che lo ha portato dalla nona fila all’ottavo posto finale, nella corsa sprint si era conquistato l’accesso alla piazzola del poleman. Ma incredibilmente, nel giro che lo portava in griglia di partenza, gli si è staccata una ruota. Un problema tecnico che non ha scusanti da parte del team Dams. Piscopo comunque, ha dimostrato una volta di più una notevole maturazione e tanto per cambiare ha messo di nuovo in ombra il suo compagno Vietoris. 32 Sopra, Filippi davanti a tutti nella prima gara del Bahrain che andrà poi a vincere. A destra, Piscopo ha perso una ruota mentre andava a schierarsi in prima fila in gara 2. Ricci, sotto, vincitore in gara 2 in Bahrain L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1 SABATO 13 MARZO 2010 1 - Luca Filippi - Meritus - 29 giri 1.06'15"383 2 - Davide Valsecchi - iSport - 2"058 3 - Charles Pic - Arden - 3"990 4 - Alvaro Parente - Coloni - 6"863 5 - Giacomo Ricci - DPR - 8"085 6 - Sam Bird - ART - 14"845 7 - Javier Villa - Arden - 15"305 8 - Edoardo Piscopo - Dams - 15"503 9 - Oliver Turvey - iSport - 15"684 10 - Jules Bianchi - ART - 18"498 11 - Alexander Rossi - Meritus - 22"028 12 - Vladimir Arabadzhiev - Rapax - 22"260 13 - Yelmer Buurman - Ocean - 26"137 14 - Dani Clos - Trident - 26"749 15 - Will Bratt - Coloni - 28"031 16 - Josef Kral - Super Nova - 30"208 17 - Jake Rosenzweig - Super Nova - 31"799 18 - Michael Herck - DPR - 48"097 19 - Max Chilton - Barwa Addax - 1 giro Giro più veloce: Luca Filippi 2'09"823 Ritirati 21° giro - Christian Vietoris 20° giro - Plamen Kralev 15° giro - Rodolfo Gonzalez 1° giro - Luiz Razia 0 giri - Fabio Leimer UP Luca Filippi E adesso ci proverà con la F.1. La convincente prima corsa, la bella pole, la consistenza messa in mostra nel weekend di Al Sakhir, saranno un bel biglietto da visita. Giacomo Ricci E’ sempre stato un pilota borderline, te lo potevi ritrovare in GP2 come in una garetta amatoriale. Vado dove posso correre senza spendere ha sempre detto. Questa vittoria e la sua tenuta per tutta la GP2 Asia dovrebbero convincere qualcuno a osare a puntare su di lui. Alvaro Parente Un quarto e un terzo posto col team Coloni. Il portoghese non ha bisogno di presentazioni eppure deve strappare con i denti un seggiolino. Incerto il suo 2010. Dams Come si fa a permettere a una ruota di staccarsi nel giro di allineamento? Ce lo spieghino per favore. La cronaca di gara 1 la potete leggere al seguente indirizzo http://www.italiaracing.net/notizia.asp?id=26570&cat=4 L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2 DOMENICA 14 MARZO 2010 1 - Giacomo Ricci - DPR - 20 giri 43'47"744 2 - Sam Bird - ART - 5"369 3 - Alvaro Parente - Coloni - 9"585 4 - Davide Valsecchi - iSport - 15"695 5 - Alexander Rossi - Meritus - 16"559 6 - Javier Villa - Arden - 23"280 7 - Yelmer Buurman - Ocean - 25"403 8 - Luca Filippi - Meritus - 25"949 9 - Vladimir Arabadzhiev - Rapax - 29"077 10 - Josef Kral - Super Nova - 30"780 11 - Oliver Turvey - iSport - 32"196 12 - Dani Clos - Trident - 35"035 13 - Luiz Razia - Rapax - 38"628 14 - Christian Vietoris - Dams - 45"567 15 - Max Chilton - Barwa Addax - 47"373 16 - Will Bratt - Coloni - 51"821 17 - Jake Rosenzweig - Super Nova - 53"057 18 - Plamen Kralev - Trident - 1'12"250 19 - Charles Pic - Arden - 1'44"114 Giro più veloce: Jules Bianchi 2'09"787 Kral & Leimer Si erano presentati in GP2 Asia con risultati sorprendenti per essere due rookie, il ceko addirittura sul podio della seconda gara del primo appuntamento. Poi sono completamente spariti. E con loro anche i team Ocean e Super Nova. Jules Bianchi Dispiace inserirlo nuovamente tra le delusioni, ma così è. C’era ad Al Sakhir? Qualcuno lo ha visto? Il giro più veloce ottenuto non fa primavera… DOWN Ritirati 17° giro - Jules Bianchi 16° giro - Rodolfo Gonzalez 16° giro - Michael Herck Non partiti Edoardo Piscopo Fabio Leimer Il campionato finale 1.Valsecchi 56; 2.Filippi, Ricci 29; 4.Villa 19; 5.Pic 18; 6.Turvey 17; 7.Bird, Parente, Rossi 12; 10.Vietoris 9; 11.Kral, Bianchi 8; 13.Herck 7; 14.Jakes 6; 15.Perez 5; 16.Piscopo, Cecotto 3; 18.Chilton 2; 19.Zaugg 1. La cronaca di gara 2 la potete leggere al seguente indirizzo http://www.italiaracing.net/notizia.asp?id=26579&cat=4 33 TEST WS RENAULT JEREZ Vergne ha realizzato il miglior tempo assoluto ROOKIE AL COMANDO La seconda tornata dei test collettivi della World Series Renault 3.5, che si è tenuta a Jerez, ha proposto al vertice i rookie. Jean Eric Vergne e Nathanael Berthon, rispettiva mente dei team SG Formula e Draco, sono stati i più rapidi al termine dei quattro turni di prove disputati. Entrambi francesi, entrambi provenienti dalla Eurocup F.Renault 2.0, i due debuttanti hanno già mostrato in altre occasioni (vedi Barcellona) il proprio valore. Vergne, tra l’altro, que st’anno vivrà un doppio impegno essendo impegnato anche nella F.3 inglese, dove sta 34 facendo benissimo avendo registrato i migliori tempi anche nei test invernali della serie britannica. Dietro a loro, è spuntato Stefano Coletti, un quasi debuttante avendo disputato una sola gara WSR nel 2009, a Monte Carlo. Il monegasco, superate le dif ficoltà di Barcellona (il team Comtec ha sco perto che le mancate prestazioni nell’ultima sessione derivavano da un problema ad una sospensione danneggiata), si è proposto al vertice nonostante fosse febbricitante. Frut tuoso lavoro per il debuttante Daniel Zam pieri, buon quarto assoluto e impossibilita to nel scendere in pista nel quarto turno per una noia al motore. Non è passata inosser vata l’assenza di Daniel Ricciardo, infortu natosi con la mountain bike e costretto a non partecipare ai due giorni di Jerez. Primo tra i piloti esperti della categoria, e quinto assoluto, il russo Mikhail Aleshin che si è messo alle spalle Greg Mansell e Federico Leo. Il milanese non ha ripetuto l’exploit di Barcellona, quando è risultato il più rapido delle due giornate, ma è comunque rimasto al vertice della classifica. Nei top ten anche Nelson Panciatici, altro debuttante benché Lo spagnolo Garcia è tra i giovani emergenti della WSR I top ten 1 – Jean Eric Vergne – SG – 1’29”212 2 – Nathanael Berthon – Draco – 1’29”525 3 – Stefano Coletti – Comtec – 1’29”584 4 – Daniel Zampieri – Pons – 1’29”599 5 – Mikhail Aleshin – Carlin – 1’29”644 6 – Greg Mansell – Comtec – 1’29”826 7 – Federico Leo – Pons – 1’29”940 8 – Nelson Panciatici – Junior Lotus – 1’29”969 9 – William Buller – Fortec – 1’29”970 10 – Sten Pentus – Fortec – 1’30”050 possa vantare una stagione quasi completa in GP2, e il sorprendente William Buller. Il pilota inglese, al primo contatto con la Dal laraRenault e in arrivo dalla F.BMW Euro pe, ha stupito il team Fortec per la velocità con cui si è adattato ad un mezzo con 480 cavalli. Buller ha addirittura fatto meglio del compagno di squadra Sten Pentus. Vedremo se la squadra di Richard Dutton riuscirà a “catturare” questo giovane talento per la stagione 2010. Al test ha partecipato l’ex della WSR, Julien Jousse, chiamato da Tech 1 per lavorare sulla vettura di Ricciardo. A sorpresa si è visto Pastor Maldonado, con la SG, che ha percorso qualche giro dopo una lunga pausa invernale nella quale ha cerca to di trovare il budget per salire in F.1. Anco ra una volta assente la Interwetten. La squa dra austriaca inizia a preoccupare gli orga nizzatori del campionato. La maggior parte dei team sarà in pista il 22 marzo a Magny Cours avendo a disposizione delle ore moto re. Poi il 26 e 27 marzo si sposteranno tutti ad Alcaniz per gli ultimi test collettivi. Dopo di che, la prima gara, proprio ad Alcaniz, il 18 aprile. Continua il buon momento di Berthon Niente test per Costa, infortunato a una mano dopo l'incidente con Berthon a Barcellona 35 DRIVER ACADEMY SPERANZE FERRARI Daniel Zampieri World Series Renault DESTINAZIONE MARANELLO Mirko Bortolotti GP3 36 Jules Bianchi, Mirko Bortolotti, Daniel Zampieri, Raffaele Marciel lo. Sono questi i quattro piloti scelti dal Ferrari Driver Academy per la stagione 2010. Di loro conosciamo ormai tutto, il giovanis simo Marciello ve lo presentiamo nella pagina successiva. La sele zione ha provocato qualche polemica, inevitabile in questi casi, nei vari ambienti tricolori del motorsport. Se tutti sembrano essere d’accordo su Bianchi, campione della F.3 Euro Series 2009, qual che perplessità è sorta per Bortolotti, uscito dal programma Junior Red Bull lo scorso dicembre, e per Zampieri. La CSAI ha comun que fatto un ottimo lavoro riuscendo a coinvolgere nell’FDA i due ultimi campioni della F.3 Italia. Meglio di così non si poteva. Ma dove saranno impegnati i quattro “cavallini”? Bianchi affronterà il campionato GP2 con il team ART, Bortolotti farà la GP3 con la Addax, Zampieri correrà in World Series Renault 3.5 mentre Mar ciello debutterà nelle formule in Abarth con il JD Motorsport. Jules Bianchi GP2 37 F.ABARTH RAFFAELE MARCIELLO IL CAVALLINO DELLA FERRARI 38 Antonio Caruccio Raffaele Marciello è il più giovane dei pilo ti entrati a fare parte del Ferrari Driver Academy. Nato il 17 dicembre 1994 Raf faele è un ragazzo riservato, timido e introverso, scaraventato in un mondo di adulti che lo vede alle prese con respon sabilità forse più grandi di lui. Con gran de caparbietà e impegno ha però preso il coraggio a quattro mani e non solo porta con orgoglio la nomina che la scuderia di Maranello gli ha affidato, ma si è anche buttato a capofitto nella preparazione della stagione 2010, che lo vedrà sicuro protagonista con il team JD Motorsport nella Formula Abarth. Quali sono state le tappe che segnaleresti della tua carriera kartistica prima dell'esordio in monoposto? “Sicuramente le gare internazionali in WSK, il campionato europeo e la finale mondiale, in cui ho avuto la possibilità di confrontar mi con piloti di ogni parte del mondo e valu tare il mio livello di preparazione e compe titività”. Nei test sino ad ora disputati con la Formula Abarth ti sei dimostrato essere il più veloce. Come procede il tuo affiatamento con la vettura? “Abbastanza bene, c'è ancora tanto lavoro da fare perché si tratta di una macchina completamente nuova, ma penso che siamo a un buon punto”. Come ti trovi con questa nuova monoposto? “Posso dire che mi sono trovato molto bene nelle prove sin qui disputate, ma devo cercare di avere maggiore confidenza col turbo. In alcune piste molto veloci ho iniziato a com prenderne il comportamento, mentre su trac ciati come Varano dove la velocità è bassa devo ancora capire come perfezionare la mia gui da”. Quale sarà il tuo obiettivo per la stagione 2010? “Auspicherei arrivare nei primi tre del campio nato, ma aspettiamo che inizi la stagione per capire quali saranno i valori complessivi di tut ti i partecipanti”. Come è l'atmosfera all'interno del team JD? “Mi trovo veramente molto bene con loro. Lavorano seriamente quando è ora di impe gnarsi, ma passiamo insieme anche piacevoli momenti di svago quando non stiamo propria mente lavorando”. Quali sono le tue prossime tappe di avvicinamento all'inizio del campionato? “Tra qualche giorno andrò a Fiorano, per affrontare poi i test sul circuito del Mugello e di Vallelunga. Inoltre disputerò una gara in kart e il Trofeo Margutti che si disputerà sulla pista di Castelletto in provincia di Pavia”. Al via della nuova stagione ci saranno giovani arrembanti come te, ma anche piloti con qualche anno di esperienza. Pensi che riuscirai ad essere competitivo fin da subito? “Ci sarà una macchina nuova per tutti, ma cre do che la mia esperienza in kart sia stata importante e mi permetterà di giocarmela con gli altri piloti”. La scorsa settimana sei entrato ufficialmente a far parte del Ferrari Driver Academy. Com plimenti, come ti senti dopo questo riconosci mento? “E' una sensazione indescrivibile! Ho sempre visto la Ferrari correre i GP in televisione e ne sono sempre stato un grande tifoso, ma ades so è un sogno che si realizza, una grande emo zione che non sono in grado di descrivere. Insieme a me sono stati selezionati dei piloti di grande esperienza come Jules Bianchi, Mirko Bortolotti e Daniel Zampieri che spero possa no aiutarmi dandomi qualche consiglio visti i grandi risultati che hanno ottenuto nella loro carriera”. Come è avvenuta la scelta del tuo nome all'interno dell'ambiente Ferrari? “Penso che mi abbiano aiutato un po' tutte le persone che mi sono intorno, ma credo che la decisione finale sia stata presa dalla Ferrari e bisognerebbe chiedere a loro il motivo di que sta scelta”. Cosa fai nella tua vita oltre correre? “Vado a scuola vista la mia giovane età, in Sviz zera. Qui frequento la quarta media, che sareb be paragonabile all'ultimo anno di scuola che in Italia si fa prima di andare alle superiori”. 39 ALMS ANTEPRIMA 2010 TENTATIVO DI R Marco Cortesi Sarà come di consueto la 12 Ore di Sebring ad aprire le ostilità nell'American Le Mans Series 2010. Già atipico nelle ultime edizio ni per la maggiore presenza di equipaggi ufficiali, l'appuntamento della Florida si presenterà con particolarità ancora più accentuate che in passato. La stagione rego lare dell'ALMS vedrà in pista una vera equi valenza tra le classi LMP1 ed LMP2, che andranno a confluire, dopo Sebring, in un'unica lotta per il successo. A seguito del l'abbandono del team Fernandez, prima beneficiaria sarà la Acura ARX01c di casa Highcroft Racing, che tornerà alle origini dopo l'infruttuosa esperienza della LMP1 40 del costruttore giapponese. David Brabham e Marino Franchitti saranno i favoriti, e ten teranno addirittura di ripetere, insieme a Simon Pagenaud, l'impresa assoluta delle Porsche di Roger Penske alla 12 ore del 2008. Ad aiutarli, l'assenza dell'Audi, impos sibilitata a portare in pista la versione rive duta e corretta della R15, dopo i ritocchi regolamentari imposti dall'ACO. Le altre barchette di classe LMP1 non dovrebbero rappresentare un problema in ottica cam pionato per l'ex squadra di Scott Sharp, mentre gli avversari più pericolosi saranno il Cytosport di Pickett e Graf, oltre all'unica LolaMazda Dyson, con Rob Dyson affianca to da Guy Smith. Per la 12 ore, le due vettu re vedranno rispettivamente al volante anche Sascha Maassen ed Andy Meyrick, mentre il ritorno in pista di Emanuele Pirro porterà interesse e competitività al Drayson Racing. Lord Paul Drayson, ottenuta defini tivamente l'autorizzazione a prendere il via su di un prototipo (nonostante la cecità da un occhio) sembra voler fare le cose sul serio con la sua LolaJudd LMP1, dopo aver confermato il pupillo Johnny Cocker. La categoria che vedrà la bagarre più variega ta sarà senza dubbio la GT2. Cinque marchi ufficiali si scontreranno in un duello di altis simo livello. Allo squadrone Corvette, chia mato a ripristinare la supremazia mostrata in GT1, si opporranno Ferrari, con il team Risi, Porsche, con Flying Lizard e Falken, BMW, con le due M3 E92 di casa Rahal e RINASCITA Jaguar, con il Rocketsports di Paul Gentiloz zi che correrà in veste di rappresentante della casa britannica. Anche la Ford GT pri vata di casa Robertson potrà inserirsi nel gruppo in particolare in qualifica, grazie all'agevolazione regolamentare rispetto alle norme ACO. Accanto alle categorie regine ci saranno le Porsche 997 Cup, con al via team di primo livello come Alex Job e TRG, e le Formula Le Mans. Quest'ultima tipologia sta vivendo una nuova giovinezza. Tra le squa dre si presenteranno realtà come Level 5, Primetime, Intersport e Genoa, mentre il parco piloti delle Oreca motorizzate Chevro let comprenderà, tra gli altri, JR Hildebrand, Andy Wallace, Christophe Bouchut, Ryan HunterReay e Joao Barbosa. Il calendario 2010 20 marzo 17 aprile 22 maggio 11 luglio 24 luglio 7 agosto 22 agosto 29 agosto 2 ottobre Sebring (12h) Long Beach Laguna Seca (6h) Salt Lake Lime Rock Mid Ohio Road America Mosport Road Atlanta (10h) In casa Acura si tornerà, dopo l'insuccesso della LMP1 ARX02, ad utilizzare il modello 01, introdotto nel 2007, con un pacchetto di aggiornamento 41 FIA GT2 LA FINE DELLA CATEGORIA IL FALLIMENTO DI RATEL La cancellazione dell’Europeo FIA GT2 non ha sorpreso nessuno; con appena quattro team a disputarlo, la decisione appariva inevitabile. Ma le ragioni addotte da Stéphane Ratel appaiono quanto mai fuorvianti, innanzi tutto per lui stesso, se ne è davvero convinto. A danneggiare il GT2 sarebbero stati, secondo Ratel, il successo del Mondiale GT1, che è tutto da verificare nei fatti e tutt’altro che scontato visto il complicato parto, e l’aumento delle prestazioni delle GT3, argomentazione più tecnica e plausibile. Ma se è vero che il GT2 gode di ottima salute in tutti gli altri campionati che lo ospitano, le ragioni sono da cercare altrove. Sganciando il GT2 dal GT1, la SRO non ha messo la categoria nella migliore situazione per brillare e soprattutto non ha fatto granché per varare un campionato credibile in termini di calendario, copertura televisiva, eccetera. Questo non ha fatto che accrescere l’irritazione dei potenziali partecipanti, già abbastanza scontenti dei voltafaccia e i sogni di grandeur di Ratel. Non è un mistero che la SRO era riuscita ad attirarsi l’ostracismo dei due maggiori costruttori della categoria, Ferrari e Porsche, pronti a dirottare i propri clienti verso altri lidi. La goccia che ha fatto straripare il bicchiere è stata l’intenzione di instaurare un sistema di status per i piloti (oro-argento-bronzo) e di penalizzare gli equipaggi più competitivi con chili di zavorra. Una vera assurdità, specie in un contesto economico come quello attuale dove mettere una vettura in pista è già un’impresa. La cancellazione dell’Europeo GT2, si sente dire ora, è grasso che cola per la Le Mans Series e il GT Open. 42 “ Sganciando il GT2 dal GT1, la SRO non ha messo la categoria nella migliore situazione per brillare e soprattutto non ha fatto granché per varare un campionato credibile in termini di calendario e copertura televisiva ” La Ferrari GT2 di Bruni-Companc-Russo a Le Mans 43 FIA GT2 LA FINE DELLA CATEGORIA Se è vero che entrambe le serie non dovranno più preoccuparsi dell’eventuale concorrente, è anche vero che nessuna delle due aveva biso gno di regali. Patrick Peter, patron della LMS, ha già da tempo fatto il pieno di GT2; anzi, la cate goria cadetta è probabilmente quella più com battuta e meglio frequentata delle quattro che compongono la sua serie. Ma il patron della LMS (che dietro lo schermo di rapporti cortesi, ha filosofia e vedute completamente diverse da Ratel, suo exsocio nell’avventura BPR che rilanciò le gare di ruote coperte), sa bene che non può potenziare ulteriormente la GT2 per non mettere a rischio l’equilibrio fra le quattro categorie LMS e fare ombra alle sportprototi pi. Il GT Open, dal suo canto, non aveva certo bisogno dell’annullamento dell’Europeo per raccogliere adesioni. Con concretezza, offrendo circuiti migliori, una copertura tv più ampia, 44 costi inferiori e un’atmosfera più conviviale, Jesús Pareja aveva già vinto il braccio di ferro a distanza con Ratel, e fatto dell’Open la vera serie continentale per GT2, come lo dimostrano il numero di vetture in griglia delle due ultime stagioni. Con l’Europeo, Ratel sperava soprat tutto di dinamitare la concorrenza, in partico lare l’Open, ma il candelotto gli è esploso fra le mani. Farebbe bene la FIA ad accorgersene quando la situazione della categoria GT2 verrà rivista a fine anno, alla luce anche del nuovo regolamento e delle nuove vetture disponibili. Se le GT2 hanno già uno sbocco in chiave di gare di durata (la LMS) e un vero campionato euro peo di categoria nei fatti esiste già (il GT Open), è necessario inventare per forza qualcosa di nuovo e dare l’impressione che la scena delle GT appartenga per principio a un’organizzato re solo? La F430 di Melo-Salo-Kaffer “ Se le GT2 hanno già uno sbocco in chiave di gare di durata (la LMS) e un vero campionato europeo di categoria nei fatti esiste già (il GT Open), è necessario inventare per forza qualcosa di nuovo e dare l’impressione che la scena delle GT appartenga per principio a un’organizzatore solo? ” 45 NASCAR IL PUNTO 46 HARVICK DRIBBLA JOHNSON Jimmie Johnson 47 NASCAR IL PUNTO Marco Cortesi Dopo quattro gare, è Kevin Harvick a coman dare la classifica della Sprint Cup 2010. La sua leadership rispecchia in pieno il miglio ramento globale di tutto il team Childress, che dopo un anno di stallo sembra aver ritro vato lo slancio per competere con gli altri top team del lotto. Manca ancora la vittoria, ma i due secondi posti di Las Vegas e Fontana fan no pensare ad un possibile raggiungimento dell'obiettivo nel breve termine. Lottare per il campionato sarà un altro paio di maniche, in particolare contro il pacchetto capitanato da Jimmie Johnson. Il leader del team Hen drick è già riuscito ad andare a segno due vol te, grazie alla stupefacente solidità dell'ac coppiata con il crewchief Chad Kanus, e alla coordinazione di un team "cresciuto" negli anni con lo scopo di dominare. La stagione ha finora dato anche un importante segnale di varietà tecnica. Con il marchio Ford che è riuscito a piazzare due vetture nelle prime tre posizioni in classifica, e la Dodge di Kurt Busch che è andata a vincere nel Nevada, solo la Toyota sembra aver iniziato sottotono, a coronamento di un vero periodo nero. Il 48 miglior rappresentante dei giapponesi in graduatoria è Scott Speed, seguito da vicino dall'ex bimbo prodigio Joey Logano. Un'ac coppiata inedita, scaturita dall'inizio stagio ne in salita di Kyle Busch e Denny Hamlin. Dal punto di vista agonistico, lo spettacolo non è mancato, in particolare nell'ultimo round. Brad Keselowski, rookie fattosi pochi amici a causa dell'irruenza, ha pagato lo scotto maggiore, finendo ruote all'aria nell'ultimo appuntamento. Complessivamente però, la decisione di lasciare l'azione di gara nelle mani dei piloti sembra, al momento, aver pagato, scongiurando le divergenze di inter pretazione regolamentare che avevano crea to più di un guaio nel 2009. Sono piaciuti al pubblico i cambi alla formula del finale gara, con la possibilità di ripetere tre volte il gre enwhitecheckered regalando quasi sempre un arrivo in condizioni di bandiera verde. Fortunatamente, ci sono ottime chance di cancellare il disastro della buca di Daytona. Disastro sportivo, non economico: grazie alle due ore di attesa, gli sponsor della Sprint Cup hanno potuto contare su milioni di dollari di esposizione pubblicitaria aggiuntiva. Buona cosa in tempi di crisi… Montoya segue da vicino il compagno Jamie McMurray Al secondo anno in Sprint Cup, Joey Logano (sotto) è più di una promessa Il più impressionante Jimmie Johnson A sentire le comunicazioni radio con il suo ingegnere capo, sembra che ci sia un filo invisibile a legarli. Ad aiutare il tutto, una straordinaria capacità di adattarsi al mezzo e alle condizioni esterne, unita alla lucidità nel decidere le modifiche all'assetto duran te la gara. In più, una visione strategica audace e, in quanto tale, spesso fortunata. Le possibilità di lottare per un quinto titolo sono molto concrete... La conferma/1 Kurt Busch E' una certezza. Quando ha lasciato il team Roush, molti l'hanno considerato un pazzo ma, in particolare con gli ultimi crew chief Pat Tryson e Steve Addington, in casa Pen ske è sempre al top. Anche quando i compa gni faticano ad entrare in top10. Forse può essere proprio lui il rivale di Jimmie Joh nson. La delusione Dale Earnhardt Jr Non che non abbia talento, ma l'esposizione mediatica del figlio dell'otto volte campione è così alta che qualunque risultato sarebbe insufficiente a giustificarla. Tutta questa pressione non può non avere effetto sulla struttura di squadra, messa a dura prova anche dal confronto con il compagno qua dricampione. La conferma/2 Joey Logano La scorsa stagione, senza test, ha affronta to il campionato con intelligenza, riuscen do però a vincere la sua prima gara in Sprint Cup e risultando il più giovane di sempre a centrare un successo nella serie. Ora che ha più chilometri alle spalle si pro pone quasi da leader del Joe Gibbs Racing. Non male per un ragazzo di soli 19 anni, pur passato alla storia per avere infranto tutti i record. Sulla borderline Juan Pablo Montoya Il tricolore Max Papis Jamie McMurray, messo alla porta dal team Roush, torna in casa Ganassi a fare da com pagno al colombiano. E vince, al primo col po, la 500 Miglia di Daytona. L'ex pilota Wil liams e McLaren sembra essersi definitiva mente ambientato, ed è capace di ottimi risultati. Peccato che la vittoria su ovale tar di a venire. Dall'eccesso di velocità nei pit di Indy, all'errore in ripartenza di Las Vegas, per Montoya la situazione inizia, dal punto di vista psicologico, a farsi pesante. La collaborazione con il Michael Waltrip Racing quest'anno è più vasta e si vede. Nonostante la poca fortuna, Max sembra aver definitivamente cancellato lo spettro delle qualifiche, ed anche in corsa i riscontri non sono più così lontani dalla parte alta della classifica. Entrato nella top35, salterà come da programma Bristol. Un peccato. Sarebbe bello vederlo, per una volta, con il provisional in tasca e la possibilità dedicare le libere alla preparazione della gara. 49 TRA Il Ciocco 50 RE NON È L'ORDINE DI ARRIVO SABATO 13 MARZO 2010 A sinistra, Luca Pedersoli vincitore al Ciocco. Sotto, Felice Re e Mara Bariani hanno pagato a carissimo prezzo una scelta errata della regolazione del boost 1. Pedersoli-Romano (Ford Focus Wrc) in 1.h29’16”6 2. Re-Bariani (Citroen Xsara WRC) a 15”7 3. Cantamessa-Capolongo (Abarth Grande Punto) a 2’21”1 4. Odlozilik-Turecek (Mitsubishi Lancer EVO IX) a 4’55”3 5. Lucchesi-Ghilardi (Abarth Grande Punto) a 5’01”7 6. Pierotti-Milli (Renault Clio R3) a 6’21”3 7. Paolinelli-Castiglioni (Renault Clio S1600) a 8’17”6 8. Vita-Girelli (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 8’47”4 9. Bettini-Acri (Renault Clio R3) a 9’24”8 10. Marchi-Parducci (Renault Clio R3) a 9’46”2 l campionato 1.Pedersoli p. 10, 2. Re 8, 3. Cantamessa 6, 4. Lucchesi 5, 5. Pierotti 4, 6. Polinelli 3, 7. Vita 2, 8. Bettini 1. Guido Rancati FELICE Un occhiata alla classifica e un pensiero al tempo perso ieri sera nella provaaperitivo. Manca ancora una speciale alla fine, quella di Bagni di Lucca, ma i gio chi hanno tutta l’aria di essere fatti. Luca Perdesoli ha 17” e 5 di vantaggio ed è (quasi) in una bot te di ferro. Il comasco lo sa.“Mi sono giocato tutto ieri sera...”, sospira. Spiega: “Il mio errore è stato quello di partire con il mas simo del boost su un fondo anco ra molto scivoloso”. Come era andata è noto: in un paio di tor nanti, per evitare guai maggiori, ha fatto spegnere il motore della Xsara. Lasciando una quindicina di secondi per strada. All’alba, sul primo dei sette impegni in pro gramma, ha completato la fritta ta perdendo altro tempo. Subito dopo, d’orgoglio, ha accorciato le distanze. ma il suo ritardo è rima sto sempre sopra i dieci secondi. Non è... felice, Re. E neppure ras segnato: “C’è ancora una prova e le temperature si abbassano...”, butta lì fra il lusco e il brusco. Già, si abbassano. Ma il Pede non si fa sorprendere. Lascia meno di due secondi al rivale e va a vincere. “Il Ciocco mi piace”, fa il Pede a boccie ferme. I ricordi conferma no: nell’alta Lucchesia debuttò nei rally tanti anni fa. Nell’alta Lucchesia, l’anno dopo, vinse la manche del Trofeo Cinquencen to. E nell’alta Lucchesia, un anno dopo ancora, la spuntò fra le due ruote motrici. Al debutto con la Focus è stato all’altezza dei suoi precedenti. E’ stato bravo. Re lo riconosce. Cerca comunque di vedere il bicchiere mezzo pieno: “Il mio obiettivo – ricorda – è il Trofeo rally Asfalto e in quest’ot tica il secondo posto non è nien te male. Anche perché, Pedersoli a parte, gli altri pretendenti al titolo hanno evitato questa tra sferta e quindi sono ancora a zero”. Inavvicinabili, i due con le vuer recì. Per tutti. Anche per Luca Cantamessa che va a completare il podio. Contento di essere final mente riuscito a macinare chilo metri con l’Abarth Punto Super2000 di D’Ambra con la quale proverà ad essere protago nista nella serie maggiore. 51 Ai raggi X - VOLKSWAGEN T 52 TOUAREG MARCO MARELLI Cambia tutta la nuova Tuareg: fuori, sotto e dentro. Dopo 500 mila esemplari venduti dal 2002, Volkswagen mette pesantemente mano a una 4x4 che in meno di otto anni è diventata un vero e proprio mito, complice un sistema di trazione sofisticato (con tre differenziali e un riduttore) e motori super potenti (come il V10 diesel e il W12). Quattro centimetri più lunga, la nuova Touareg è disponibile con due sistemi di trazione assai differenti e anche in versione ibrida. CURA DI BELLEZZA 53 Ai raggi X -VOLKSWAGEN T Alla ricerca della semplicità “Abbiamo lavorato molto sulle proporzioni…” racconta Walter Da Silva “…perché ci eravamo accorti che era un po’ troppo alta e quin di imponente. Il risultato è davanti ai nostri occhi: appare più filan te, elegante quindi meno aggressiva. Ora ben dissimula le dimensio ni tanto che appare più piccola di quello che in realtà è.” Scendendo nel dettaglio colpisce il frontale con paraurti più avanzato rispetto al gruppo mascherina/fari che sulla strada la fa apparire decisamente più bassa e filante. Una innovazione questa che non si era mai vista su una SUV, a conferma che Da Silva quando si impegna porta sem pre delle innovazioni. Lateralmente emerge chiaramente la minore altezza ma anche il carico posto alla base della linea di cintura che contribuisce ulteriormente a farla apparire decisamente più filante. Sofisticazione dei volumi semplificazione dei tratti, la nuova Tuareg conferma la strada intrapresa: quella della semplicità che nella sua massima espressione è raffinatezza e quindi vera eleganza. Interni - La base è rimasta, quindi tunnel centrale ampio e plancia imponente. Il volante non è più grande a quattro razze ma piccolo e a tre. Sulla parte alta della plancia c’è sempre il comodo cassetto. Un po’ piccola la centralina del clima. Per il resto più affinamenti che cambiamenti con i poggiabraccio che scorrono ma non si regolano più in altezza. La gamma - In consegna dai primi di maggio la Tuareg viene propo sta con un sei cilindri diesel da 240 cavalli, con un V8 sempre a gaso lio da 340 cavalli e con un V6 benzina abbinato a un sistema elettri co da 333 cavalli. Successivamente saranno disponibili un 3,6 litri benzina da 280 cavalli e un 3,0 litri diesel da 204 cavalli. I prezzi - Il listino parte da 50 mila euro per la 3.0 TDI da 240 cava li con cambio automatico e arriva a 73.400 euro per l’ibrida. La Die sel V8 costa 69.700 euro. Il pacchetto Terrain Tech costa 1880 euro.o ma è disponibile solo per la 3.0 diesel. Un 6 cilindri silenzioso Più bassa ma più larga, la nuova Tuareg ha una presenza sulla stra da meno imponente e addirittura sembra più piccola di quello che è nella realtà. Impressione questa che non si perde nemmeno alla gui da. Il volante ha una corona dal diametro davvero contenuto, il sedi le fascia come mai nel passato e complice il diesel a 8 cilindri sem bra stare sopra a una berlinetta. Si affronta così un percorso misto con guida gagliarda ma ecco che alla prima curva si ritrova la…mas sa! E allora ecco che non c’è prontezza d’inserimento, bisogna lavo rare sul piccolo volante ma muovendolo tanto e quindi non ci si tro va a proprio agio. E’ come se si andasse all’opera in tuta da ginnasti ca o peggio si dovesse correre la maratona di New York con dei mocassini! Così viene da guidare con più calma, con dolcezza dei movimenti, godendosi solo sul dritto la poderosa spinta del fanta stico otto cilindri per poi prima della curva affondare sul pedale del freno al fine di adeguare la velocità al tipo di veicolo su cui poggia no le proprie rotondità. Si prova quindi la versione diesel 3 litri. Il sei cilindri è stato ancora migliorato e risulta più brillante e silenzio so. Con il cambio a otto marce automatico rende alla grande tanto che invita a una guida esuberante che però non si sposa bene con lo sterzo e lo schema sospensivo anteriore decisamente meno sofisti cato di quello della BMW X5. La versione che guidiamo ha la trazio ne base. La mettiamo alla prova su un fondo difficile ma non impos sibile. Ci incastriamo subito. E solo l’intelligenza nostra di averla pro vato su decisa pendenza ci consente, inserendo la retromarcia, di ripiegare sui nostri passi ricordando a chi compra questa nuova Tua reg di non lesinare sulla trasmissione perché se non si prende ridut tore e blocco del differenziale posteriore non ha senso sceglierla. 54 OUAREG Il listino parte da 50 mila euro per la 3.0 TDI da 240 cavali con cambio automatico e arriva a 73.400 euro per l’ibrida. La Diesel V8 costa 69.700 euro. Il pacchetto Terrain Tech costa 1880 euro. 55 IL CALENDARIO DELLE GARE 2010 23 gennaio IRC a Monte Carlo 30 gennaio Grand Am a Daytona 6 febbraio GP2 Asia a Abu Dhabi 14 febbraio Mondiale Rally – Svezia Nascar a Daytona 21 febbraio Nascar a Fontana 28 febbraio GP2 Asia a Al Sakhir Nascar a Las Vegas 7 marzo WTCC a Curitiba IRC in Brasile – Curitiba Mondiale Rally - Messico Grand Am a Miami Nascar ad Atlanta 14 marzo F.1 a Al Sakhir GP2 Asia a Al Sakhir Indycar a San Paolo Trofeo Rally Asfalto - Ciocco 21 marzo ALMS a Sebring Super GT giapponese a Suzuka Nascar a Bristol IRC in Argentina (da confermare) 28 marzo F.1 a Melbourne Indycar a Saint Petersburg Indy Lights a Saint Petersburg Superstars a Monza Challenge Ferrari a Monza Nascar a Martinsville 56 4 aprile F.1 a Sepang Superleague a Silverstone F.Renault WEC a Nogaro Super GT giapponese a Okayama F.3 inglese a Oulton Park BTCC a Thruxton F.Renault inglese a Thruxton Mondiale Rally - Giordania 11 aprile Indycar a Barber Indy Lights a Barber F.3 tedesca a Oschersleben Clio Cup a Monza Endurance Open a Monza Coppa Italia a Monza LMS a Le Castellet F.3 Euro Series a Le Castellet Grand Am a Birmingham Nascar a Phoenix Trofeo Rally Terra – Conca d’Oro Moto GP a Losail 18 aprile F.1 a Shanghai Indycar a Long Beach Indy Lights a Long Beach ALMS a Long Beach Nascar a Fort Worth World Series Renault a Alcaniz Eurocup F.Renault a Alcaniz Megane Trophy a Alcaniz F.Renault NEC a Hockemheim F.Nippon a Suzuka F.3 giapponese a Suzuka F.2 a Silverstone FIA GT1 ad Abu Dhabi European F3 Open a Valencia GT Open a Valencia Challenge Ferrari a Imola Superstars a Imola 2000 Light a Misano Mondiale Rally - Turchia Trofeo Rally Asfalto – Valle d’Aosta 25 aprile F.3 Euro Series a Hockenheim DTM a Hockenheim Auto GP a Brno F.Renault NEC a Brno F.3 Italia a Misano F.Abarth a Misano GT Italia a Misano CITE a Misano Prototipi Italia a Misano Coppa Italia ad Adria F.Renault WEC a Digione Grand Am ad Alton Nascar a Talladega BTCC a Rockingham F.Renault inglese a Rockingham Italiano Rally – 1000 Miglia Moto GP a Motegi 2 maggio Indycar a Kansas Nascar a Richmond World Series Renault a Spa Eurocup F.Renault a Spa Megane Trophy a Spa DTM a Oschersleben WTCC a Marrakech F.2 a Marrakech F.3 inglese a Silverstone FIA GT1 a Silverstone Super GT giapponese a Fuji European F3 Open al Nurburgring F.Renault MEC al Nurburgring GT Open al Nurburgring Endurance Open a Le Castellet BTCC a Brands Hatch F.Renault inglese a Brands Hatch Trofeo Rally Terra – San Crispino Moto GP a Jerez 9 maggio F.1 a Barcellona GP2 a Barcellona GP3 a Barcellona F.BMW Europe a Barcellona F.3 tedesca a Sachsenring LMS a Spa GT Italia a Vallelunga CITE a Vallelunga Prototipi Italia a Vallelunga Superstars a Vallelunga Nascar a Darlington Mondiale Rally – Nuova Zelanda Trofeo Rally Asfalto – Targa Florio Date ancora suscettibili di cambiamenti 16 maggio F.1 a Monte Carlo GP2 a Monte Carlo World Series Renault a Monte Carlo Superleague ad Assen F.Renault Italia a Imola Clio Cup a Imola Coppa Italia a Imola Nascar a Dover 24 Ore del Nurburgring 23 maggio Superleague a Magny-Cours F.3 inglese a Magny-Cours F.3 Euro Series a Valencia DTM a Valencia FIA GT1 a Brno Auto GP a Imola European F3 Open a Imola GT Open a Imola 2000 Light a Imola WTCC a Monza F.2 a Monza F.Nippon a Motegi F.3 giapponese a Motegi F.Renault WEC a Pau F.Renault MEC a Most ALMS a Laguna Seca Superstars a Portimao Italiano Rally – Adriatico Trofeo Rally Terra - Adriatico Moto GP a Le Mans 30 maggio F.1 a Istanbul GP2 a Istanbul Indycar a Indianapolis Indy Lights a Indianapolis F.3 inglese a Hockenheim F.3 tedesca a Hockenheim Grand Am a Lime Rock Nascar a Charlotte F.Renault Italia a Vallelunga Clio Cup a Vallelunga Turismo italiano di Serie a Vallelunga Coppa Italia a Vallelunga Mondiale Rally - Portogallo Trofeo Rally Asfalto – Marca Trevigiana 6 giugno Indycar a Fort Worth Nascar a Pocono World Series Renault a Brno Eurocup F.Renault a Brno Megane Trophy a Brno DTM a Lausitzring F.3 Masters a Zandvoort F.BMW Europe a Zandvoort F.Renault NEC a Zandvoort European F3 Open a Jarama F.Renault MEC a Spa F.Abarth a Magione Prototipi Italia a Magione GT Italia a Magione Grand Am Watkins Glen BTCC a Oulton Park F.Renault inglese a Oulton Park IRC in Italia - Sardegna Trofeo Rally Terra - Sardegna Moto GP al Mugello 13 giugno F.1 a Montreal 24 Ore di Le Mans F.3 Italia a Hockenheim Superstars International a Hockenheim Challenge Ferrari a Hockenheim F.3 giapponese a Fuji Nascar a Michigan Turismo italiano di Serie a Franciacorta Coppa Italia a Magione Trofeo Rally Asfalto - Lanterna 20 giugno Indycar a Iowa Indy Lights a Iowa GP2 a Portimao GP3 a Portimao World Series Renault a Magny-Cours Eurocup F.Renault a Magny-Cours Megane Trophy a Magny-Cours Superleague a Jarama WTCC a Zolder F.2 a Zolder F.3 tedesca ad Assen Grand Am a Lexington Nascar a Sonoma Super GT giapponese a Sepang CITE ad Adria Prototipi ad Adria 2000 Light a Magione BTCC a Croft F.Renault inglese a Croft Italiano Rally - Salento Moto GP a Silverstone 27 giugno F.1 a Valencia GP2 a Valencia GP3 a Valencia F.BMW Europe a Valencia Superleague al Nurburgring GT Open a Spa European F3 Open a Spa Auto GP a Spa F.Renault WEC a Val de Vienne Endurance Open a Monza Nascar a Loudon IRC in Belgio - Ypres Trofeo Rally Asfalto – Appennino Reggiano Moto GP ad Assen 4 luglio Indycar a Watkins Glen Indy Lights a Watkins Glen World Series Renault a Budapest Eurocup F.Renault a Budapest Megane Trophy a Budapest Superleague a Oschersleben F.3 Euro Series al Norisring DTM al Norisring FIA GT1 a Le Castellet WTCC a Portimao F.2 a Portimao F.3 Italia a Imola F.Abarth a Imola GT Italia a Imola CITE a Imola Prototipi Italia a Imola Challenge Ferrari al Mugello F.Renault MEC a Hockenheim Grand Am a Daytona Nascar a Daytona Italiano Rally – San Marino Trofeo Rally Terra – San Marino Moto GP a Barcellona 11 luglio F.1 a Silverstone GP2 a Silverstone GP3 a Silverstone F.BMW Europe a Silverstone F.Renault NEC a Oschersleben GT Open a Magny-Cours European F3 Open a Magny-Cours Auto GP a Magny-Cours ALMS a Miller Nascar a Chicago Mondiale Rally - Bulgaria 57 IL CALENDARIO DELLE GARE 2010 18 luglio Indycar a Toronto Indy Lights a Toronto Superleague a Zolder F.Nippon a Fuji F.3 giapponese a Fuji WTCC a Brands Hatch F.2 a Brands Hatch F.3 inglese a Rockingham F.Renault Italia a Misano Clio Cup a Misano Endurance Open a Misano Turismo italiano di Serie a Misano LMS a Portimao Grand Am a Milville IRC in Portogallo - Açores Trofeo Rally Asfalto – San Martino di Castrozza Moto GP a Sachsenring 25 luglio F.1 a Hockenheim GP2 a Hockenheim GP3 a Hockenheim F.BMW Europe a Hockenheim Indycar a Edmonton Indy Lights a Edmonton F.3 tedesca al Nurburgring GT Italia al Mugello CITE al Mugello Prototipi Italia al Mugello Superstars al Mugello 2000 Light al Mugello Super GT giapponese a Sugo ALMS a Lime Rock Nascar a Indianapolis Moto GP a Laguna Seca 1 agosto F.1 a Budapest GP2 a Budapest GP3 a Budapest F.BMW Europe a Budapest Superleague a Brands Hatch WTCC a Brno F.2 a Brno F.3 Italia a Brno (?) F.3 inglese a Spa FIA GT1 a Spa Nascar a Pocono Mondiale Rally - Finlandia 58 8 agosto Indycar a Lexington Indy Lights a Lexington ALMS a Lexington F.Nippon a Motegi F.3 giapponese a Motegi F.3 Euro Series al Nurburgring DTM al Nurburgring F.3 inglese a Thruxton F.3 tedesca ad Assen F.Renault NEC ad Assen F.Renault MEC a Magny-Cours Grand Am a Watkins Glen Nascar a Watkins Glen BTCC a Snetterton F.Renault inglese a Snetterton IRC in Portogallo - Madeira 15 agosto F.3 inglese a Silverstone F.3 tedesca a Lausitzring Nascar a Michigan Moto GP a Brno 5 settembre Indycar a Kentucky Indy Lights a Kentucky Nascar ad Atlanta World Series Renault a Hockenheim Eurocup F.Renault a Hockenheim Megane Trophy a Hockenheim F.3 Euro Series a Brands Hatch DTM a Brands Hatch WTCC a Oschersleben F.2 a Oschersleben Challenge Ferrari a Budapest BTCC a Knockhill F.3 giapponese a Okayama F.Renault WEC ad Albi F.Renault MEC a Hockenheim 2000 Light ad Adria Italiano Rally – Alpi Orientali Moto GP a Misano 12 settembre Indycar a Sonoma Indy Lights a Sonoma F.3 Euro Series a Zandvoort DTM a Zandvoort LMS a Budapest Super GT giapponese a Suzuka ALMS a Elkhart Lake Nascar a Bristol BTCC a Silverstone F.Renault inglese a Silverstone Mondiale Rally - Germania F.1 a Monza GP2 a Monza GP3 a Monza F.BMW Europe a Monza F.Renault Italia al Mugello Clio Cup al Mugello Endurance Open al Mugello Turismo italiano di Serie al Mugello Coppa Italia al Mugello LMS a Silverstone Super GT giapponese a Fuji Grand Am a Tooele Nascar a Richmond Mondiale Rally - Giappone IRC in Spagna - Asturias 29 agosto 19 settembre 22 agosto F.1 a Spa GP2 a Spa GP3 a Spa F.BMW Europe a Spa Indycar a Chicago Indy Lights a Chicago F.3 Italia a Varano F.Abarth a Varano Prototipi Italia a Varano Superstars a Varano F.3 inglese a Snetterton F.3 tedesca al Nurburgring F.Renault NEC a Most Grand Am a Montreal ALMS a Mosport FIA GT1 al Nurburgring IRC in Repubblica Ceca - Barum Trofeo Rally Asfalto - Taormina Moto GP a Indianapolis Indycar a Motegi World Series Renault a Silverstone Eurocup F.Renault a Silverstone Megane Trophy a Silverstone Superleague a Estoril FIA GT1 a Portimao DTM a Oschersleben GT Open a Brands Hatch F.3 Euro Series a Oschersleben European F3 Open a Brands Hatch WTCC a Valencia F.2 a Valencia Superstars a Le Castellet BTCC a Donington F.Renault inglese a Donington Nascar a Loudon Moto GP a Balatonring Date ancora suscettibili di cambiamenti 26 settembre F.1 a Singapore F.Nippon a Sugo F.3 giapponese a Sugo F.3 Italia a Vallelunga F.Abarth a Vallelunga GT Italia a Vallelunga Prototipi Italia a Vallelunga Turismo italiano di Serie a Varano Coppa Italia a Varano F.3 inglese a Brands Hatch F.Renault MEC a Monza Nascar a Dover IRC in Italia - Sanremo Italiano Rally - Sanremo 3 ottobre Indycar a Miami Indy Lights a Miami Superleague a Monza GT Open a Monza European F3 Open a Monza Auto GP a Monza Prototipi Italia a Monza 2000 Light a Monza F.Renault NEC a Spa F.3 tedesca a Oschersleben ALMS a Road Atlanta Nascar a Kansas Endurance Open a Brno Mondiale Rally - Francia Trofeo Rally Terra - Azzano 10 ottobre F.1 a Suzuka World Series Renault a Barcellona Eurocup F.Renault a Barcellona F.Renault WEC a Barcellona Megane Trophy a Barcellona F.3 Euro Series a Hockenheim DTM a Hockenheim F.3 Italia al Mugello F.Abarth al Mugello CITE al Mugello F.Renault Italia a Imola Clio Cup a Imola Endurance Open a Imola Turismo italiano di Serie a Imola Coppa Italia a Imola Superstars a Vallelunga Challenge Ferrari a Vallelunga BTCC a Brands Hatch F.Renault inglese a Brands Hatch Nascar a Fontana Italiano Rally – Costa Smeralda Moto GP a Sepang 17 ottobre F.Nippon ad Autopolis F.3 giapponese ad Autopolis DTM a Hockenheim F.3 Euro Series a Magny-Cours F.Renault WEC a Magny-Cours F.Renault NEC al Nurburgring Nascar a Charlotte IRC in Scozia - RAC Trofeo Rally Asfalto - Fabaria Moto GP a Phillip Island 28 novembre FIA GT1 a San Paolo Superstars International a Kyalami 5 dicembre FIA GT1 a San Luis 24 ottobre F.1 a Yeongan F.3 Italia a Monza F.Abarth a Monza GT Italia a Monza CITE a Monza Turismo Italiano a Vallelunga Super GT giapponese a Motegi Nascar a Martinsville Mondiale Rally - Spagna Italiano Rally - Como 31 ottobre DTM a Shanghai GT Open a Barcellona European F3 Open a Barcellona WTCC a Okayama Nascar a Talladega Moto GP a Estoril 7 novembre F.1 a San Paolo FIA GT1 a Durban F.Nippon a Suzuka Nascar a Fort Worth IRC a Cipro - Cyprus Moto GP a Valencia 14 novembre F.1 a Abu Dhabi GP2 a Abu Dhabi Superleague a Jerez F.Nippon a Motegi Super GT giapponese a Fuji Nascar a Phoenix Mondiale Rally – Gran Bretagna 21 novembre F.3 a Macao WTCC a Macao Nascar a Miami Endurance Open a Vallelunga 59 Ipsedixit “Nella Fia lavora gente seria, responsabile e professionale. Che ha fatto le dovute indagini e secondo me ha svolto un buon lavoro. Dunque ho la massima fiducia nelle decisioni che sono state prese”. Jean Todt po’ meglio. Soprattutto nel giro singolo mi manca un poco di routine, sono un po’ arrugginito. Invece il mio ritmo sulla simulazione di gara è identico a quello di Rosberg”. Michael Schumacher dopo le prove del venerdì portare la macchina a casa. Non si doveva stare troppo vicini a chi precedeva per evitare che il motore si scaldasse. Impossibile provare a sorpassare…”. Michael Schumacher nel dopo gara “Dopo aver visto tante “Shumacher? Toglie “Il sette è un numero gare in tv, potete capire spazio ai giovani…” interessante, che mi va che razza di motivazione bene. Spero che nel corso abbia addosso. Sono fuori della stagione mi riesca di da otto mesi e voglio abbassarlo. Ma in fondo dimostrare di aver “Secondo me la fui settimo anche nella recuperato al 100 per situazione non sarà facile qualifica del mio primo GP cento. Sono concentrato per Michael Schumacher. di F.1 nel 1991”. e desideroso di fare un Michael Schumacher Qui non si tratta di buon lavoro, malgrado ci correre un fine settimana dopo le qualifiche aspetti un campionato oppure fare un test: è un difficile con tanti piloti di impegno di lungo termine, “Mi sono divertito, la valore”. Felipe Massa partenza è stata molto che alla fine stanca”. Jodi Scheckter alla vigilia del GP buona. È stata anche la parte più interessante “È stato emozionante, della gara. Poi una specie “Se attaccherò Felipe alla dopo tre anni di pausa, e di Odissea, che in fondo ci prima curva? Nooo, forse mi sono divertito molto. si aspettava. Bisognava non è il caso. Eppoi può Però poteva andare un non commettere errori e anche succedere che 60 Foto Mazzi Alonso, Button, Schumacher e Hamilton. I quattro campioni del mondo del Circus F.1 parta male e che sia costretto a difendere la posizione. O magari saremo tutti e due in grado di scavalcare Vettel e di dar vita a una gara molto più rilassante…”. Fernando Alonso dopo le qualifiche sino a quando non si è verificato un problema con le temperature”. Felipe Massa nel dopo gara “Oggi è stato un giorno veramente speciale. Tornare alla vittoria è sempre fantastico, ma “Al via sono farlo con la Ferrari, con la semplicemente scattato storia che la squadra ha male, non avevo aderenza. alle spalle, è un’emozione Ho percorso la prima unica. Difficile da curva all’interno ma spiegare. È quello che un Fernando era in una pilota si aspetta guidando buona posizione una rossa. Non credo che all’esterno e non c’era ci possa essere un modo nulla che potessi fare. migliore per iniziare la Ma a parte questo la nostra relazione”. Fernando Alonso macchina è stata semplicemente fantastica nel dopo gara “La macchina è fantastica. Ma potrebbe non bastare, anzi non basterà. Ci sono due o tre aeree tecniche sulle quali dobbiamo lavorare. Bisogna portare avanti uno sviluppo importante per restare davanti. Gli avversari non dormiranno di certo…”. Fernando Alonso nel dopo gara “Adesso in Formula 1 ci sono delle piccole squadre che non so se riusciranno ad andare avanti. Il sistema è malato, i costi sono elevatissimi e non ci sono ritorni per gli investimenti. Non vedo bene il futuro se non si riscriveranno le regole partendo da un foglio bianco”. Flavio Briatore 61 Il graffio di Baffi