Nell`ambito della costruzione del giocatore di basket è ormai

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Nell`ambito della costruzione del giocatore di basket è ormai
DIFESA E SETTORE GIOVANILE
ALCUNE IDEE
Nell’ambito della costruzione del giocatore di basket è ormai obiettivo comune quello di far
crescere atleti autonomi, responsabili, in grado di reagire rapidamente alle situazioni sempre
differenti che si vengono a creare nel campo. In poche parole, capire come funziona il gioco. Di
conseguenza determinare ed utilizzare gli strumenti più idonei al raggiungimento di questo
obbiettivo. Relativamente all’aspetto difensivo del gioco capire da dove arriva il pericolo, intuire
cosa sta per accadere, avere un idea di come ci si può rendere utili, sono qualità che debbono far
parte del bagaglio del giocatore fin da piccolo. Le cose da insegnare sono tante, gli strumenti
metodologici sono vari, non è quindi mia intenzione presentare un trattato organico e completo
sull’insegnamento della difesa a livello giovanile. Mi voglio soltanto soffermare su alcuni aspetti
che considero importanti, oltre che da un punto di vista teorico, soprattutto da un punto di vista
pratico: il tipo di esercizi che ritengo più utili, come si possono variare e regolare. Particolare
attenzione ho rivolto verso esercitazioni poco o per nulla standardizzate, che, a mio avviso,
rappresentano lo strumento prioritario (anche se non esclusivo) per l’insegnamento della difesa.
Ripeto ho trattato soltanto alcuni aspetti, ma da questi si può evincere una logica applicabile anche a
situazioni distinte.
Anche per quanto riguarda la periodizzazione, gli esercizi proposti possono essere applicati in tutte
le categorie giovanili, quello che cambia sono gli obiettivi e quindi ciò che si richiede ai ragazzi,
partendo dal presupposto che le correzioni diventeranno più analitiche con il crescere del livello di
sviluppo dei giocatori. Prendendo come esempio un esercizio sull’anticipo, nelle prime fasce di età
sarà opportuno concentrare le correzioni sulla prontezza e la volontà di non far ricevere il pallone
all’avversario, nelle categorie avanzate si effettueranno correzioni più analitiche, sulla tecnica di
scivolamento, l’uso delle mani etc.
Le tematiche trattate sono relative all’1c1, alle collaborazioni difensive, ed infine a degli aspetti, per
così dire, mentali (reattività, prontezza, anticipazione, tempismo, aggressività) che rendono la difesa
qualcosa di più della mera esecuzione di movimenti tecnici
1c1
Due premesse:
1) Il lavoro difensivo sull’1c1 va preceduto ed integrato da un lavoro specifico per i piedi (utilizzo
della step line) e da un lavoro di dissociazione tra l’attività degli arti inferiori e degli arti superiori
(es.: scivolamenti difensivi passandosi il pallone; step line facendo ball handling etc.).
2) Ritengo utile inserire all’inizio delle sedute di allenamento in cui si lavora sull’aspetto difensivo,
almeno un’esercitazione sul tagliafuori. Credo che sia un messaggio importante, soprattutto verso i
giocatori giovani; al momento che l’obiettivo della difesa è il recupero del pallone, la perdita del
rimbalzo vanifica tutto il lavoro svolto in precedenza
Difesa sul giocatore con palla
1c1 partenza
Giocatori a coppie sparse per il campo. L’attaccante effettua due palleggi di penetrazione, il
difensore reagisce muovendo prima il piede corrispondente alla direzione presa dall’attaccante, con
un primo scivolamento breve seguito da un secondo scivolamento più lungo. L’esercizio si può
eseguire con il difensore fermo o con il difensore che corre incontro all’attaccante, in questo caso la
corsa deve concludersi con dei passi brevi di approccio allo scivolamento (# 1)
1
#1
1c1 zig-zag stretto
Con le prime categorie l’attenzione del difensore dovrà porsi sul rimanere sempre tra attaccante e
canestro, in questo senso è importante che l’esercizio sia eseguito in tutte e tre le fasce di campo.
Con giocatori più evoluti si richiederà una corretta tecnica di scivolamento, cambiare velocità
quando si cambia guardia, pressare la palla con la mano esterna, fare un salto indietro sulla virata
dell’attaccante (# 2)
#2
1c1 zig zag largo
Utilizzare l’ampiezza del campo di pallavolo: unire lo scivolamento alla corsa e poi di nuovo allo
scivolamento, dopo la corsa recuperare una posizione di equilibrio (tra attaccante e canestro)
utilizzando uno scivolamento lungo (# 3)
#3
2
1c1 recupero difensivo
Unire scivolamenti e corsa, togliere il
contatto, individuare la traiettoria
dell’attaccante, recuperare la posizione
tra attaccante e canestro (# 4)
#4
#5
Mostrare al difensore che, spesso,
anche in situazioni in cui è
apparentemente battuto continua ad
essere più vicino al canestro rispetto
all’attaccante
Stessa situazione diversificata
L’allenatore passa il pallone ad uno dei
due
giocatori,
l’altro
difende;
l’allenatore può tarare l’esercizio,
variando la velocità del passaggio (# 5)
1c1 ½ campo + 1c1 tutto campo
#6
Chi attacca nel primo 1c1 difende
contro il giocatore a fondo campo che
parte al segnale dell’allenatore. Il
primo 1c1 può essere di vario genere
(da metà campo, dalla linea dei 3 punti,
con il difensore alla pari, o in recupero
o che corre incontro); nell’1c1 a tutto
campo l’allenatore variando il segnale
di partenza tara l’esercizio, rendendolo
un 1 contro 1 in recupero oppure alla
pari (# 6)
3
1c1 senza palla Anticipo
L’attaccante passa ed esce, il difensore
deve cercare di non far ricevere
Ridurre lo spazio ed il tempo del
passaggio, unire scivolamento e corsa
(sulle finte si scivola mantenendo la
stessa guardia; sul back-door si cambia
guardia e si corre), recuperare tra
attaccante e canestro sulla ricezione (#
7)
#7
Stesso lavoro diversificato
L’allenatore si sposta in palleggio, il giocatore dal lato della palla attacca l’altro difende.
Invertendo, il giocatore dal lato opposto attacca (# 7-8)
#7
#8
1c1 + dai vai
Un solo appoggio, saltare verso la palla
ed impedire il taglio davanti, stesse
regole della difesa di anticipo, su un
taglio rapido cambiare guardia e
correre (# 9)
#9
Stesso lavoro diversificato
Gli appoggi diventano 2 (# 10)
#10
4
Anticipo e taglio
Combinare due situazioni
Stesso esercizio, dopo il primo passaggio l’attaccante si smarca sul posto, riceve, ribalta e taglia.
Possibilità per i due appoggi di effettuare passaggi skip (# 11)
# 11
Difesa sul taglio e sul giocatore interno.
Il difensore anticipa il taglio e successivamente difende sul giocatore interno, l’allenatore può
passare ad entrambi gli appoggi (# 12-13)
#12
#13
2 difese consecutive
La maggior parte di questi esercizi possono essere variati facendo giocare al difensore 2 azioni
consecutive. Esempio riferito all’esercizio # 10
Nella fase conclusiva dell’1c1 l’allenatore a fondo campo passa la palla ad uno dei due appoggi,
l’attaccante gioca un nuovo 1c1. Variando il momento in cui l’allenatore passa la palla si tara
l’esercizio (# 14)
# 14
5
Oppure l’appoggio che riceve penetra, il difensore deve fermare la penetrazione (# 15)
# 15
Collaborazioni
L’attenzione che deve essere riservata alle situazioni di 1c1, prioritaria soprattutto nelle prime
categorie giovanili, non deve distogliere però dalla necessità di far capire fin da subito che anche la
difesa si gioca insieme. Le classiche esercitazioni sull’aiuto e rotazioni che si fanno partendo da un
difensore battuto, con gli attaccanti fermi, l’aiuto degli altri difensori e le rotazioni fisse (che si
possono usare, se si ritiene opportuno, nelle ultime categorie giovanili) possono essere precedute,
integrate o sostituite anche con ragazzi più piccoli da quelle situazioni di
soprannumero/sottonumero che solitamente vengono utilizzate per allenare il contropiede o la
difesa dal contropiede: la difesa 1 contro 2 è un aiuto e recupero, quella 2 contro 3 aiuti e rotazioni
semplici, quella 3 contro 4 aiuti e rotazioni più articolate
1c2
Fermare la penetrazione mantenendo in visione il secondo attaccante. Capire che l’attaccante una
volta fermato passerà il pallone, quindi essere pronti con le mani ad intercettare il passaggio di
scarico. Usare le finte (# 16)
# 16
2c3
Uscire verso il pallone con prudenza (corsa + passi piccoli); capire qual’è il giocatore in posizione
più pericolosa per ricevere, capire qual’è l’attaccante che ha una miglior posizione per il rimbalzo
(# 17)
6
# 17
3c4
Un difensore non può andare 2 volte consecutive sul pallone; esce a marcare la palla il giocatore più
vicino, gli altri due difensori adeguano la loro posizione per poter marcare gli altri 3 attaccanti. A
questo proposito va stimolata la comunicazione verbale (# 18)
# 18
Collaborazione interni-esterni
Quando si vuole rendere esplicita una collaborazione difensiva si può partire da una situazione di
1c1. Con riferimento all’esercizio # 12-13, dove il difensore del giocatore interno è in condizione di
difficoltà, potendo l’attaccante ricevere da entrambi i lati, gli si può agevolare il compito facendo
marcare gli appoggi e creando una collaborazione difensiva semplice. I difensori degli esterni
aiutano il giocatore interno anticipando forte sui loro uomini, forzando ricezioni lontano dal
canestro, e togliendo quindi le migliori linee di passaggio (# 19)
# 19
7
Reattività, prontezza, anticipazione, tempismo,
aggressività
Reattività e prontezza
La pallacanestro propone innumerevoli situazioni, è impossibile pensare di prevederle ed allenarle
tutte. La cosa che si può fare è aiutare i giocatori a saper reagire all’imprevisto. In questo senso le
doti di reattività e prontezza fisica e mentale sono indispensabili.
Queste doti vengono migliorate creando in allenamento situazioni non standardizzate; nella parte
relativa all’1c1 ci sono diversi esercizi utili in questo senso, quelli dove non è stabilito chi sia
l’attaccante e chi il difensore, oppure quando non si sa da dove arriverà il pallone, oppure quelli in
cui il difensore gioca due 1 c 1 consecutivi.
Situazioni analoghe si possono ricreare negli esercizi di 3c3 e 4c4, sia liberi che (con le categorie
più avanzate) su situazioni tattiche
3 c 3 / 4 c 4 2 difese consecutive
Dopo la prima difesa, appena i giocatori recuperano la palla, l’allenatore da metà campo mette in
gioco un altro pallone. La difesa deve immediatamente riaprirsi. Recuperato il secondo pallone la
difesa attacca all’altro canestro. L’allenatore può a sua volta variare l’esercizio, passando la palla ad
un attaccante esterno o ad un interno, ma può anche lasciar cadere il pallone simulando una palla
vagante (# 20)
# 20
3 c 3 / 4 c 4 cambio attacco difesa
La squadra in attacco comincia l’azione, al segnale dell’allenatore gli attaccanti gli passano il
pallone e diventano difensori allo stesso canestro; gli attaccanti diventando difensori devono
cambiare uomo. Quando la nuova difesa recupera la palla si attacca all’altro canestro. Si può variare
l’esercizio facendo mettere la palla a terra invece di passarla all’allenatore
Anticipazione
Negli esercizi di 1 c 1 si dovrà invitare i ragazzi a rendersi conto in anticipo di cosa potrà accadere;
facendo attenzione prima di tutto all’atteggiamento del proprio avversario diretto: partendo da
elementi semplici come la postura (gambe dritte o piegate, piedi al canestro o rivolti altrove), la
posizione della palla (bassa, sopra la testa, spostata su un lato), il difensore potrà aumentare o
diminuire, la distanza dal proprio avversario e quindi l’aggressività. Per poi passare ad elementi più
specifici, come il piede perno, la mano debole, la posizione sul campo etc.
Discorso analogo in situazioni di difesa su un attaccante senza palla, dove sia l’atteggiamento del
proprio uomo (sta giocando per ricevere o per creare spazio) sia quello del passatore (dove sta
8
guardando, dove tiene il pallone) possono essere degli utili punti di riferimento per il difensore (#
21)
# 21
Tempismo
Il tempismo solitamente viene considerato una dote innata. In parte è vero, tuttavia si può
migliorare o ulteriormente valorizzare. Esempio di lavoro sul tempismo: due attaccanti si passano il
pallone il difensore deve cercare di intercettare il passaggio, se ci riesce va a concludere altrimenti i
due passatori attaccano due 2c1. I due passatori possono partire nel momento in cui il difensore
entra nel cerchio (# 22)
#22
Aggressività
Da rivalutare in questo senso esercizi molto in voga anni fa ed ora forse ora un po’ trascurati. Ad
esempio: far rotolare il pallone, al segnale dell’allenatore i due giocatori a fondo campo cercano di
recuperarlo, chi lo prende attacca (# 23)
# 23
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