Commento al libro
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IL MIRACOLOSO SALE MARINO Il simbolismo del sale L'importanza del sale nella vita e nella storia dell'umanità si misura anche nella sua presenza nei proverbi, nelle tradizioni, nei riti e nella cultura popolare. Significativo un detto africano secondo cui "un discorso senza proverbi è come un pasto senza sale". I proverbi fanno spesso riferimento al sale, come simbolo di ciò che dà sapore alla vita. Il sale è da sempre anche un simbolo di vita, di felicità, di ricchezza e di salute. Per questo motivo (oltre che per il fatto che era molto costoso....) era ritenuto un presagio di sventura versarlo involontariamente. Invece in molti casi veniva gettato in aria volutamente, come rito propiziatorio. In molti riti e nelle cerimonie di varie culture e tradizioni sono sottolineate tre qualità e caratteristiche del sale: la capacità di proteggere, di purificare e di guarire. Per questo il sale si adoperava (e si usa ancora) nei riti propiziatori contro le stregonerie, gli incantesimi e i pericoli, gettandolo in aria o nel fuoco. E' ancora una delle sostanze simboliche e rituali che si usano nelle cerimonie legate ai momenti più importanti della vita: la nascita, il battesimo, il matrimonio, la morte, la sepoltura. Al momento della morte il sale un tempo veniva buttato nel fuoco, per agevolare il trapasso in un'atmosfera serena. Veniva sparso sul terreno anche al momento di posare le fondamenta di una casa o prima di entrare nella nuova abitazione. Era considerato utile a proteggere il raccolto, perché ritenuto capace di tenere lontani, oltre agli spiriti maligni, anche i temporali. Il sale ha in molte culture una valenza "magica" ancora oggi. Viene usato nelle cerimonie per purificare e liberare l'atmosfera di una casa da conflitti e frustrazioni. Un rituale tipico consiste nel disegnare un cerchio di sale attorno alla casa o spargerlo nella stanza e poi spazzarlo fuori, per allontanare gli spiriti maligni. Il sale inoltre simboleggia amicizia: era molto diffusa l'usanza di accogliere l'ospite con sale, pane e vino. Dividere il sale con altre persone significava essere disposti a condividere i propri beni con loro e assicurare la propria fedeltà. Con il sale si sigillavano alleanze e matrimoni. Nella simbologia biblica infine il sale significa l'intelligenza illuminata dallo spirito divino; Cristo, nel discorso della montagna, chiamò i suoi discepoli "sale della terra" . Ancora oggi si usa la metafora del sale per indicare intelligenza quando si dice "avere sale in zucca". Utilità del sale Secondo la medicina naturale il sale da usare per l'alimentazione e per i trattamenti per la salute dovrebbe essere soprattutto integrale, non raffinato e senza aggiunta di altre sostanze minerali. Questa è la forma più naturale di sale e si può avere dal salgemma, dal sale cristallino e dal sale marino. Non bisogna ritenere che il salgemma produca un sale inferiore qualitativamente al sale marino, tutto dipende dai processi di lavorazione. Anzi oggi molti ritengono che sia preferibile usare salgemma e sale cristallino ricavato dalle miniere, poiché sono depositi da mari di milioni di anni fa, incontaminati dall'inquinamento. Un parametro per misurare la naturalezza del sale è il suo colore; quello bianchissimo è frutto di trattamenti chimici: quello grigio è il colore più naturale del sale marino (che può avere anche un colore rosato a causa di alcune alghe).Il salgemma e i sali cristallini possono avere i colori più vari: giallo, arancio e anche viola, in base alla presenza di altri minerali combinati col cloruro di sodio. Varietà di sale Quanti tipi di sale si possono trovare in commercio? Si sente parlare di salgemma, sale marino, sale cristallino, sale iodato, sale addizionato…qual è la differenza tra tutte queste varietà? In effetti il sale è sempre e comunque marino, in quanto anche quello che si estrae dalle miniere ebbe origine da antichissimi mari. Allo stesso modo il sale è sempre cristallino, poiché la struttura in cui si uniscono il Cloro e il Sodio è in ogni caso un cristallo, che sia riconoscibile a prima vista o meno. Tutte le varie denominazioni servono per definire tipi di sale che sono diversi fra loro soprattutto per il sistema di estrazione, di lavorazione e solamente in parte per la composizione. Il salgemma è quello che potrebbe essere definito “sale terrestre”, in quanto viene estratto da depositi minerali di sale. Per “sale cristallino” si intende la varietà ritenuta più pregiata, che proviene da alcuni filoni delle miniere; si presenta con una struttura cristallina evidente e riconoscibile nelle sue forme esterne e non solo al microscopio; quello più noto è quello himalayano, ma non è il solo. Per “sale marino” si intende, in genere, il sale ricavato dall’acqua di mare attraverso le saline o altri procedimenti per fare evaporare l’acqua. L’altra distinzione è il grado di raffinazione. Il sale raffinato, quello bianco da cucina che si trova comunemente in commercio, è stato sottoposto ad una serie di processi di sbiancatura e depurazione in seguito ai quali risulta composto dal solo cloruro di sodio (NaCl). La lavorazione passa attraverso una serie di lavaggi e di trattamenti allo scopo di togliere quelle che vengono ritenute scorie e che invece sono sostanze utili. Il risultato è un sale bianchissimo, una sostanza “morta”, perché ridotta alla semplice composizione chimica di base, cloruro di sodio puro. Il sale integrale invece non viene trattato; è allo stato naturale e contiene anche altri minerali: iodio,magnesio, zolfo, zinco, rame, fosforo… Nel corso della lavorazione il sale può essere arricchito artificialmente con altre sostanze. Nel “sale da cucina” raffinato vengono spesso aggiunti conservanti e antiagglomeranti, per impedire che si formino grumi per l’umidità e per far sì che si sparga facilmente. Tali conservanti sono permessi perché classificati come non dannosi per la salute, ma si tratta comunque di componenti chimici aggiunti. Per evitare che il sale formi dei grumi si può utilizzare il vecchio rimedio casalingo dell’aggiunta di qualche chicco di riso nella saliera. Il sale iodato è quello a cui è stato aggiunto dello Iodio, con l’intenzione di combattere i disturbi della tiroide. Ma questo procedimento è criticato da coloro che ne mettono in dubbio l’utilità a causa della scarsa biodisponibilità di questo minerale. Esiste anche del sale detto “iposodico” perché contiene meno sodio e più potassio, per ridurre gli effetti negativi sulla pressione. Perché è utile all'organismo Gli effetti curativi che il sale esercita sul nostro corpo sono dovuti per la maggior parte allo speciale rapporto di attrazione che lega il sale con l'acqua. Grazie infatti alla proprietà di assorbire l'acqua, il sale regola la distribuzione dei liquidi nel corpo, attraverso il processo dell'osmosi. Questa proprietà fa sì che il sale aiuti a disintossicare il corpo, soprattutto quando viene accompagnato del consumo di molta acqua. Serve anche a stimolare la digestione, la funzione renale, a regolarizzare l' attività cardiaca e quella celebrale, agevolando la trasmissione neuronale. Tanto che in caso di condizioni fisiche gravi, di choc, emorragie, o forte intossicazione, i medici somministrano al paziente la "soluzione fisiologica", composta di acqua e sale (in percentuale pari allo 0,9 %). Tale percentuale salina è infatti molto simile a quella del liquido corporeo extracellulare (che corrisponde a due terzi dell'acqua che compone l' organismo). Questo conferma che la nostra vita e la nostra sopravvivenza sono legati all'acqua e al sale. Il sale ha anche un effetto antibatterico, dimostrato dalla sua proprietà di conservare i cibi perché uccide i microorganismi che portano alla decomposizione. L' attività antisettica del sale è anch'essa legata alla sua capacità di assorbire acqua dalle cellule con cui viene a contatto, in questo caso quelle dei batteri, che vengono "inaridite" e uccise. Il sale infine dà anche energia e calore. Ha assorbito dal sole l'energia che trasmette al corpo, assieme a tutti gli oligominerali utili all'organismo. Bibliografia: Il miracoloso sale marino di Giuseppe Maffeis ed RIZA