libretto veglia

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libretto veglia
XXII GMG - 1 aprile 2007
Chiesa B. V. del Paradiso
VEGLIA DI PREGHIERA
E PROFESSIONE DI FEDE DEI 18ENNI
Dal Messaggio di Papa Benedetto per questa GMG
Ogni persona avverte il desiderio di amare e di essere amata. Eppure quant’è difficile amare, quanti
errori e fallimenti devono registrarsi nell’amore! C’è persino chi giunge a dubitare che l’amore sia
possibile. Ma se carenze affettive o delusioni sentimentali possono far pensare che amare sia
un’utopia, un sogno irraggiungibile, bisogna forse rassegnarsi? No! L’amore è possibile e scopo di
questo mio messaggio è di contribuire a ravvivare in ciascuno di voi, che siete il futuro e la speranza
dell’umanità, la fiducia nell’amore vero, fedele e forte; un amore che genera pace e gioia; un amore
che lega le persone, facendole sentire libere nel reciproco rispetto.
Cari giovani, vorrei invitarvi a “osare l’amore”, a non desiderare cioè niente di meno per la vostra vita
che un amore forte e bello, capace di rendere l’esistenza intera una gioiosa realizzazione del dono di
voi stessi a Dio e ai fratelli, ad imitazione di Colui che mediante l’amore ha vinto per sempre l’odio e
la morte.
Canto: BENEDIRO'
Benedirò il Signore in ogni tempo,
benedirò il Signore. (2v)
Sulla mia bocca la Sua lode, sempre
benedirò il Signor, sempre
benedirò il Signor. (2v)
Guardate a Lui e sarete raggianti,
non sarete mai confusi.
Gustate e vedete quanto è buono il Signore,
beato l'uomo che in lui si rifugia.
Temete il Signore voi tutti suoi santi,
nulla manca a chi lo teme.
Venite figli, io v'insegnerò
il timore del Signore.
Gridano e il Signore li ascolta,
li salva dalle angosce.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito,
Egli salva gli spiriti affranti.
V. Nel nome del Padre…
V. Preghiamo. Compi, o Padre, la tua promessa e manda su di noi lo Spirito Santo, perché ci renda, dinanzi
al mondo, testimoni del vangelo di Gesù Cristo nostro Signore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen.
I. DIO È AMORE
Dal Messaggio di Papa Benedetto per questa GMG
Il primo momento riguarda la sorgente dell’amore vero, che è unica: è Dio. Lo pone bene in evidenza
san Giovanni affermando che “Dio è amore” (1 Gv 4,8.16); ora egli non vuol dire solo che Dio ci ama,
ma che l’essere stesso di Dio è amore. Siamo qui dinanzi alla rivelazione più luminosa della fonte
dell’amore che è il mistero trinitario: in Dio, uno e trino, vi è un eterno scambio d’amore tra le
persone del Padre e del Figlio, e questo amore non è un’energia o un sentimento, ma una persona, è
lo Spirito Santo.
Dalla prima lettera di Giovanni (4,7-10.16)
Carissimi, l'amore è da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto
Dio, perché Dio è amore. In questo si è manifestato l'amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito
Figlio nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui. In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare
Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.
Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui.
Canto: CHI CI SEPARERA'
Chi ci separerà dal suo amore,
la tribolazione, forse la spada?
Nè morte o vita ci separerà
dall'amore in Cristo Signore.
II. IN CROCE PER AMORE
Dal Messaggio di Papa Benedetto per questa GMG
Come si manifesta a noi Dio-Amore? Siamo qui al secondo momento del nostro itinerario. La
manifestazione dell’amore divino è totale e perfetta nella Croce, dove, come afferma san Paolo, “Dio
dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi”
(Rm 5,8). Ognuno di noi può pertanto dire senza tema di sbagliare: “Cristo mi ha amato e ha dato se
stesso per me” (cfr Ef 5,2). Redenta dal suo sangue, nessuna vita umana è inutile o di poco valore,
perché tutti siamo amati personalmente da Lui con un amore appassionato e fedele, un amore senza
limiti. Il Crocifisso, che dopo la risurrezione porta per sempre i segni della propria passione, mette in
luce le “contraffazioni” e le menzogne su Dio, che si ammantano di violenza, di vendetta e di
esclusione. Cristo è l’Agnello di Dio, che prende su di sé il peccato del mondo e sradica l’odio dal
cuore dell’uomo. Ecco la sua veritiera “rivoluzione”: l’amore.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (1,20-25)
Dov'è il sapiente? Dov'è il dotto? Dove mai il sottile ragionatore di questo mondo? Non ha forse Dio
dimostrato stolta la sapienza di questo mondo? Poiché, infatti, nel disegno sapiente di Dio il mondo, con tutta
la sua sapienza, non ha conosciuto Dio, è piaciuto a Dio di salvare i credenti con la stoltezza della
predicazione. E mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza, noi predichiamo Cristo
crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che
Greci, predichiamo Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio. Perché ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente
degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini.
Canto: CHI CI SEPARERA'
Chi ci separerà dalla sua pace,
la persecuzione, forse il dolore?
Nessun potere ci separerà
da Colui che è morto per noi.
III. AMARE I FRATELLI
Dal Messaggio di Papa Benedetto per questa GMG
Ed eccoci ora al terzo momento della nostra riflessione. Sulla croce Cristo grida: “Ho sete” (Gv 19,28): rivela così
un’ardente sete di amare e di essere amato da ognuno di noi. Solo se arriviamo a percepire la profondità e
l’intensità di un tale mistero, ci rendiamo conto della necessità e dell’urgenza di amarlo a nostra volta “come”
Lui ci ha amati. Questo comporta l’impegno di dare anche, se necessario, la propria vita per i fratelli sostenuti
dall’amore di Lui. Già nell’Antico Testamento Dio aveva detto: “Amerai il tuo prossimo come te stesso” (Lv
19,18), ma la novità di Cristo consiste nel fatto che amare come Lui ci ha amati significa amare tutti, senza
distinzioni, anche i nemici, “fino alla fine” (cfr Gv 13,1).
Dal vangelo secondo Giovanni (13,31-35)
Dopo aver lavato i piedi ai suoi discepoli, Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e anche
Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo
glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete, ma come ho già detto ai
Giudei, lo dico ora anche a voi: dove vado io voi non potete venire. Vi do un comandamento nuovo: che vi
amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno
che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri».
Canto: CHI CI SEPARERA'
Chi ci separerà dalla sua gioia,
chi potrà strapparci il suo perdono?
Nessuno al mondo ci allontanerà
dalla vita in Cristo Signore.
PROFESSIONE DI FEDE
Dopo l’omelia, coloro che faranno la Professione di Fede si presentano davanti al Vescovo, che si rivolge
loro con queste parole:
V. Cari figli, nella vostra giovinezza avete accolto la voce della Santa Chiesa che da tanti secoli, nel cuore
della storia continua a proclamare che Cristo è Risorto e ci salva. Amarlo, conoscerlo e seguirlo è la nostra
vita, è la nostra gioia. Ora vi chiediamo di professare pubblicamente la vostra fede, con l’umiltà del padre
del fanciullo malato del vangelo, che pregò il Signore di aiutarlo nella sua incredulità. Con la convinzione di
chi sa che questo è il centuplo che ha promesso fin d’ora ai suoi discepoli perché lo condividano.
Credete in Dio, Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra?
(Solo i professandi )
Credo.
Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine,
morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre?
Credo.
Credete nello Spirito Santo, la Santa Chiesa Cattolica, la comunione dei santi, la
remissione dei peccati, la resurrezione della carne e la vita eterna?
Credo.
Questa è la nostra fede, questa è la fede della Chiesa e noi ci gloriamo di professarla in
Cristo Gesù, nostro Signore.
(Tutti)
Amen.
V. Ed ora rinnoveremo su di voi il gesto dell’Effatà, con cui preghiamo il Signore
affinché apra le vostre orecchie all’ascolto della sua Parola, e sciolga la vostra lingua
perché possiate testimoniarla.
Il Vescovo si avvicina ai professandi e tocca loro l’orecchio destro e sinistro
e la bocca chiusa, ripetendo la formula:
V. Effatà, cioè: Apriti;
perché tu possa professare la tua fede
a lode e gloria di Dio.
Poi i professandi tornano a posto.
Canto: PRIMA CORINZI 13
La Carità è paziente e benigna,
conosce il rispetto, non cerca interesse;
la Carità non si adira del torto subito
non serba nessuna memoria.
La Carità non sopporta le ingiustizie,
dal falso rifugge, del vero si nutre;
la Carità si appassiona di tutto,
di tutto ha speranza di tutti ha fiducia.
Anche se io conoscessi e parlassi
la lingua di ogni creatura di Dio,
anche se un giorno arrivassi a capire
i misteri e le forze che spingono il mondo.
Anche se dalla mia bocca venissero
scienza e parole ispirate dal cielo
e possedessi pienezza di fede
da muovere i monti e riempire le valli.
Non avrà fine la Carità
scompariranno i profeti
solo tre doni per noi resteranno:
la fede, l'amore ed ancora speranza.
Ma più importante è la Carità,
più forte di ogni sapienza.
Ciò che è perfetto verrà, sarà un mondo
di gioia e di pace che ci attenderà.
Ma non avessi la Carità
risuonerei come un bronzo,
se non donassi la vita ogni giorno
sarei come un timpano che vibra da solo.
Se non avessi la Carità
non servirebbero a nulla
gesti d'amore, sorrisi di pace,
sarei come un cembalo che suona per sé.
V. Nello spirito di figli di Dio, che tutti abbiamo ricevuto il giorno del nostro battesimo, preghiamo insieme
come il Signore ci ha insegnato:
Padre nostro…
V. Sia benedetto il nome del Signore.
Ora e sempre.
V. Il nostro aiuto è nel nome del Signore.
Egli ha fatto cielo e terra.
V. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.
Amen.
Canto: MARIA TU SEI
Maria tu sei la vita per me
sei la speranza, la gioia, l'amore, tutto sei.
Maria tu sai quello che vuoi
sai con che forza d'amore in cielo mi porterai.
Maria ti do il mio cuore per sempre se vuoi
tu dammi l'amore che non passa mai
Rimani con me e andiamo nel mondo insieme
la tua presenza sarà goccia di paradiso per l'umanità.
Maria con te sempre vivrò
in ogni momento giocando, cantando ti amerò
seguendo i tuoi passi in te io avrò
la luce che illumina i giorni e le notti dell'anima.