Sentenze e detti classici

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Sentenze e detti classici
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SPUNTI SPIRITUALI PER MEDITAZIONE
INTRODUZIONE
Durante gli anni della mia formazione missionaria e apostolato nelle missioni del
Kenya, quando mi capitava di leggere qualcosa che mi colpiva spiritualmente, ho
sempre cercato di raccoglierlo e metterlo per iscritto.
Così sono venute fuori queste pagine di:
“Sentenze e Detti classici di spiritualità,
e vari proverbi africani”.
Pertanto, benevolo lettore, che mi leggi con tanta pazienza, se questi “ spunti
spirituali” ti danno occasione di fare qualche riflessione personale sulla tua vita.. ,
ne sia lodato il Signore, e per questo mi ritengo soddisfatto e fortunato di non aver
perso tempo a scriverle per te!..
“Basta una massima ben meditata a fare un santo”. (S. Alfonso)
S. Maria a Mare: 31 Maggio 2008
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P. Mario Carparelli imc
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SENTENZE E DETTI CLASSICI DI SPIRITUALITA’
( e alcuni proverbi italiani e africani )
1. Alcune sentenze di S. AGOSTINO.
+ I defunti non sono degli assenti: sono invisibili e tengono i loro occhi pieni di luce, nei
nostri occhi pieni di lacrime.
+ Nostro Signore Gesù Cristo prega per noi, come nostro Sacerdote,
prega in noi, come nostro Capo,
è pregato da noi, come nostro Dio.
Perciò noi preghiamo Lui, per mezzo di Lui e in Lui .
+ Un solo comandamento ti è stato dato: ama e fa ciò che vuoi.
+ Amare significa vedere. Chi ama, canta.
+ Chi ama non è afflitto; e se è afflitto, ama la sua afflizione.
+ Tu ci hai creati per Te, Signore, e il nostro cuore non ha quiete finchè non trova riposo
in Te .
+ Ciò che Dio attende da te non sono i tuoi beni, ma te stesso.
+ Più sarai ricco, più sarai preoccupato!
+ Quando un povero soffre, è Cristo a soffrire.
+ Dio non ci ama per scherzo.
+ Il mondo opprime, ma non può sopprimere; il mondo può combattere, ma non può
abbattere!
+ Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova: tardi ti ho amato. Ed ecco che
Tu stavi dentro di me ed io ero fuori e là ti cercavo.
+ Nell’amore del prossimo, il povero è ricco; senza l’amore del prossimo, il ricco è povero.
+ Non parlate d’amore al vostro fratello: amatelo .
+ Non sono i tempi cattivi, ma sono gli uomini che fanno cattivi i tempi.
+ Colui che senza di te ha creato te, non può salvare te senza di te.
+ La vita del corpo è l’anima, ma la vita dell’anima è Dio.
+ Cantiamo qui l’Alleluia… qui cantiamo da morituri, lassù da immortali. Qui nella
speranza,lassù nella realtà. Qui da esuli e pellegrini, lassù nella patria. Cantiamo da
viandanti. Canta ma cammina.. Che significa camminare? Andare avanti nel bene,
progredire nella santità. Se progredisci è segno che cammini, ma devi camminare nel
bene, devi avanzare nella retta fede, devi progredire nella santità. Canta e cammina.
+ Colui che tiene la carità nel cuore, ha sempre qualche cosa da fare.
+ “ Voi sarete la sua bellissima memoria; non ha importanza essere riposti in tumuli di
marmo, ma essere riposti nei vostri cuori. Sia dunque sepolto in sepolcri viventi: la sua
sepoltura è il vostro ricordo” .
(Così scriveva S. Agostino ai cristiani di Biserta, che piangevano il loro Vescovo).
+ Pregare è parlare a Dio. Quando leggi la S. Scrittura, Dio parla a te; quando preghi,tu
parli con Dio.
+ Dio non permetterebbe mai il male, se non fosse abbastanza potente per trarne un
bene.
+ Dio è paziente, perché è eterno.
+ Due cose uccidono l’anima: la presunzione e la disperazione. Con la prima, si spera
troppo; con la seconda, troppo poco.
+ Dio non è più grande, se tu lo rispetti, ma tu sei più grande se lo servi.
+ La tomba dei defunti non è fatta né di marmo né di argilla. E’ il cuore dell’uomo. Il
marmo e la terra ricevono i resti mortali. Il cuore invece riceve l’eredità delle più belle e
più care memorie .
+ Quando ami, corri.. I tuoi piedi sono il tuo amore. E non ti appoggi su un solo piede, ma
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corri con ambedue.. Quali sono questi due piedi? I due comandamenti dell’amore:
l’amore di Dio e del prossimo. Corri dunque con questi due piedi verso Dio.
+ Due amori hanno edificato due città: l’amore di se stessi fino al disprezzo di Dio, la città
terrestre; e l’amore di Dio sino al disprezzo di se stessi, la città celeste. Una si gloria di sé,
l’altra nel Signore.. Ciascuno si interroghi su ciò che ama e vedrà a quale città
appartiene.
+ La vita ci è stata data per cercare Dio; la morte per trovarlo; l’eternità per
possederlo.
+ Con voi sono cristiano e per voi sono pastore-vescovo. Cristiano per grazia, vescovo per
ufficio.
+ In necessariis, unitas, in dubiis, libertas, in omnibus, caritas.
+ Devi svuotarti di ciò di cui sei pieno, per riempirti di ciò di cui sei vuoto.
+ Il freddo della carità è il silenzio di Dio.
+ Se amate Dio, trascinate tutti all’amore di Dio.
+ Aiuta il prossimo con il quale cammini, per poter giungere a Colui con il quale desideri
rimanere.
2. Alcune Sentenze del Beato GIUSEPPE ALLAMANO.
+ Fare bene il bene e senza rumore, perché il rumore non fa bene e il bene non fa rumore.
+ Non dire mai: non tocca a me!
+ Puntate alla trasformazione dell’ambiente, non solo sulle persone.
+ Scegliere la mansuetudine come strada di trasformazione.
+ Date il primato alla santità.
+ Essere, prima di fare.
+ Essere straordinari nell’ordinario.
+ I valori della vita non stanno nelle grandi cose, ma in quelle piccole, fatte bene e con
amore. Occorre essere non apparire .
+ Amate una religione che offre le promesse dell’altra vita e vi rende più felici sulla terra.
+ Elevatevi sopra le idee ristrette che predominano nell’ambiente.
+ Cercate Dio solo e la sua santa volontà.
+ La Parola di Dio è immacolata, rende pura la nostra mente ed il nostro cuore.
+ Non bisogna temere di sporcarsi le mani.
+ Siate conche e non canali riguardo ai doni spirituali.
+ Siate forti, virili, energici.
+ Il Paradiso non è fatto per i fiacchi!
+ Ci vuole fuoco per essere apostoli.
+ Prima santi, poi missionari.
+ Fate tutto per Gesù, niente senza Maria.
+ Vi ho dato tutto / Amen / Ave Maria.. ( = le sue ultime parole prima di morire).
3. Alcune sentenze di S. BERNARDO.
+ Nulla è impossibile a chi crede: nulla è difficile per chi ama( e ha fede).
+ Se volete essere saggi, siate una vasca e non un tubo.
+ Nelle situazioni dubbie, è proprio del saggio rifarsi al giudizio degli altri più che al
giudizio proprio.
+ Si è privi di tutto, quando ci si illude di possedere tutto.
+ L’occhio ha più prurito dell’invidia.
+ Si può raggiungere le vera amicizia, facendo dei rimproveri, mai facendo adulazioni.
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+ La scienza senza la carità, gonfia. La carità senza la scienza, sbaglia.
+ Non è mai fatto bene, ciò che si fa contro voglia.
+ Amo perché amo, amo per amare.
+ Dio ama per essere amato.
+ “Temo che in mezzo alle tue molte occupazioni, la tua anima inaridisca. Poiché tutti ti
hanno a disposizione, sii anche tu uno di quelli che dispongono di te. Ricordati dunque:
non dico sempre, non dico spesso, ma ameno qualche volta, ricordati di restituire te a te
stesso. Usa anche tu di te stesso, con tanti altri, o almeno dopo gli altri ”.
(S. Bernardo al suo ex allievo, Papa Eugenio III).
+ O uomo, se tu avessi il coraggio di riflettere su tutto ciò che il corpo espelle dalla bocca,
dalle narici e dagli altri suoi meati, dovresti convenire che esso è, in verità, il più
ripugnante letamaio!
+ Che cosa eri, infatti,se non ributtante materia? Che cosa sei, se non un recipiente di
sterco? Che cosa sarai, se non putredine e vermi?
+ L’avarizia è un continuo vivere in povertà, per paura della povertà.
+ La ricchezza si ammassa con pena, si conserva con inquietudine, e si perde con dolore .
+ Non ci si riprende da una caduta, quando ci si trova in un terreno scivoloso.
+ Saltare senza guardare, è come cadere prima di saltare.
+ Quando l’acqua cessa di scorrere, si corrompe.
+ I medici usano il medesimo bisturi per amputare un membro al re e ai suoi sudditi.
+ Il metro per amare Dio è quello di amarlo senza misura.
+ Chi non ha maestro che se stesso, è discepolo di uno stolto.
4. Alcune sentenze di S. FRANCESCO DI SALES.
+ Qualunque tempo faccia fuori, dentro di te è sempre tempo di amare Dio.
+ La differenza tra i Santi e il Vangelo è come la differenza fra una musica scritta
(lo spartito) e una cantata. Fare di tutta la nostra vita un Salmo di gioia in Dio che è
Amore.
+ Si attirano più mosche con un cucchiaio di miele, che con un barile di aceto.
+ E’ un atto di carità gridare al lupo quando si avvicina alle pecore. Così non si deve
tacere quando i nemici di Dio e della sua Chiesa, possono far del male.
+ In mezzo alle prove della vita, la vostra anima sia come un usignolo che canta su un
cespuglio di spine.
+ Di solito coloro che perdonano troppo a se stessi, sono più rigorosi con gli altri.
+ Non sgomentatevi per le tentazioni. E’ buon segno che il nemico combatta un’anima:
questo vuol dire che non è sua.
+ Bisogna amare la volontà di Dio e metterla in pratica in qualsiasi circostanza, fosse
anche quella di badare ai porci tutta la vita o fare le cose più abbiette che ci sono!
+ E’ già un gran male il non fare alcun bene.
+ Facciamo come le api che succhiano miele da ogni fiore: procuriamo d’imitare ciò che
osserviamo di buono nel prossimo.
+ E’ inutile confessarsi d’un peccato anche leggero, senza il fermo proposito di volerci
correggere.
+ Se Dio ti lascia sbagliare è perché tu gli stringa la mano più forte.
+ Le cadute passate, debbono umiliarci, ma non farci perdere il coraggio.
5. Alcune sentenze di S. GIOVANNI BOSCO
+ (Consigli di Don Bosco per conservare la santità e vivere bene):
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1. Coscienza chiara, cioè coricarsi alla sera, tranquilli, senza timori
per l’eternità.
2. Mensa frugale.
3. Vita attiva.
4. Buone compagnie, ossia fuga dai viziosi.
La salute del corpo è nelle mani di Dio, ma la salute dell’anima è nelle tue mani.
Se vogliamo far prosperare i nostri affari materiali, procuriamo anzitutto di curare gli
interessi di Dio.
I giovani, non solo siano amati, ma si faccia loro conoscere che sono amati.
“De proximo tuo aut bene, aut nihil”: (= a riguardo del tuo prossimo, o parlane bene o
tacerne affatto). ( s. Francesco di Sales e Don Bosco).
Per correggere con frutto, non si deve mai far rimproveri in presenza di altri.
Cerca di farti amare, e poi ti farai obbedire con tutta facilità.
E’ più comodo alla nostra impazienza e alla nostra superbia castigare quelli che
resistono, che correggerli.
In certi momenti molto gravi, giova più una raccomandazione a Dio, un atto di
umiltà a Lui, che una tempesta di parole, le quali, se da una parte non producono che
male in chi le sente, dall’altra parte non recano vantaggio a chi le merita.
L’elemosina è debito di carità.
Colui che perde il rispetto al padre e alla madre, si attira sul capo la maledizione di
Dio.
Una delle magagne della pedagogia moderna è quella di non volere che
nell’educazione si parli di “massime eterne”, e soprattutto della morte e dell’inferno.
I tre nemici dell’uomo sono: la morte (che lo sorprende); il tempo (che gli sfugge); il
demonio (che gli tende i suoi lacci).
Chi non ha pace con Dio, non ha pace con sé stesso e non ha pace con gli altri.
Quando un figlio abbandona i genitori per obbedire alla vocazione, Gesù Cristo,
prende il suo posto nella famiglia.
Ho promesso a Dio che fin l’ultimo mio respiro sarebbe stato per i miei poveri giovani.
6. Alcune sentenze di S. GIOVANNI DELLA CROCE.
+ Amate molto coloro che vi contraddicono e non vi amano. Perchè è così che nasce
l’amore nel cuore in cui è assente. E’ così che Dio fa con noi. Egli ci ama affinché noi
l’amiamo, grazie all’amore che ha per noi.
+ Non sospettate del vostro fratello: non avreste più il cuore puro!
+ Non vedere i difetti degli altri, restare in silenzio e parlare continuamente con Dio. Ecco
chi sradicherà dall’anima le grandi imperfezioni e le donerà le grandi virtù.
+ Un lavoro, per quanto piccolo, fatto nel segreto, senza il desiderio che sia conosciuto,
dà più gloria a Dio di mille altre cose fatte col desiderio che gli uomini lo sappiano.
+ Il Padre non ha che una Parola: suo Figlio. Egli lo dice sempre in un silenzio senza fine.
Ed è nel silenzio, che essa può venire intesa dall’anima.
+ Dove non trovi amore, mettici amore e troverai amore.
+ Chi non cerca la Croce di Cristo, non cerca la Gloria del Cristo.
+ Alla sera della nostra vita, saremo giudicati sull’amore.
+ Tutta la nostra bontà è un prestito; Dio è il proprietario.
Dio opera e la sua opera è di Dio.
+ E’ meglio vincersi nella lingua che digiunare a pane e acqua.
+ Grande saggezza è il saper tacere senza guardare né alle parole né ai fatti né alla vita
altrui.
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7. Alcune sentenze di S. GIOVANNI MARIA VIANNEY( Curato d’Ars )
+ Questo è il bel compito dell’uomo: Pregare e Amare. Se voi pregate e amate, ecco
questa è la felicità dell’uomo sulla terra. La preghiera nient’altro è che l’unione con
Dio. In questa unione intima, Dio e l’anima sono come due pezzi di cera fusi insieme,
che nessuno può separare. Quante volte veniamo in Chiesa senza sapere cosa dobbiamo
fare o domandare! Tuttavia ogni volta che ci rechiamo da qualcuno, sappiamo bene
perché ci andiamo!.. Quando veniamo ad adorare il Signore, otterremmo tutto quello
che domandiamo se pregassimo con fede proprio viva e con cuore totalmente puro!
+ Se dicono male di voi, dicono la verità; se vi fanno dei complimenti, vi prendono in
giro..Cosa vale di meglio, che vi mettano in guardia o che vi ingannino?
+ Tutte le opere buone unite assieme, non valgono il Santo Sacrificio della S. Messa, perché
quelle , sono le opere dell’uomo, mentre la S. Messa è opera di Dio.
+ Quando si vuol distruggere la religione, si comincia con l’attaccare il Sacerdote, perché
là dove non c’è più sacerdote, non c’è più sacrificio né religione.
8. Alcune sentenze del Papa S. GIOVANNI XXIII
+ Io non devo desiderare di essere quello che non sono, ma di essere molto bene quello che
sono.
+ La Provvidenza! Due passeri sono una ben piccola cosa; e i capelli della testa chi li
conta? Ebbene, il Signore ha cura dei passeri e dei capelli del nostro capo.
+ Considerino le famiglie fedeli e generose, l’altissimo onore che possa loro toccare quando
offrono al Signore un figlio sacerdote, che sarà loro, corona di gioia e di consolazione.
+ Circa l’amore del prossimo, preferisco essere calorifero che frigorifero.
+ Tengo presente questa massima: fare, saper fare, dar da fare, lasciar fare.
+ Senza la disciplina non c’è l’uomo, senza la penitenza non c’è il cristiano.
+ La Chiesa non è un museo: essa è come la vecchia fontana del villaggio che disseta
sempre le nuove generazioni.
+ Mitezza, bontà, carità: sono le cose migliori della vita.
9. Alcune sentenze di S. TERESA D’AVILA (De Cepeda y De Ahumada)
+ Solo Dio basta! Il tuo desiderio sia di vedere Dio; il tuo timore sia di perderlo; il tuo
dolore sia di non possederlo; la tua gioia sia ciò che può portarti verso di lui e vivrai in
una grande pace.
+ Nulla ti turbi, nulla ti rattristi. Tutto passa . Dio non muta. La pazienza ottiene tutto.
Quando si ha Dio, non manca nulla. Basta solo Dio. (dal segnalibro del suo Ufficio)
+ Ho trovato Dio il giorno che ho perduto di vista me stessa.
+ Dio non forza nessuno: accetta quanto gli si dà. Ma Egli non si dà del tutto se non a
coloro che si danno del tutto a Lui.
+ La croce non occorre certo domandarla, perché, a quelli che ama, Dio la dà
spontaneamente, come la diede a suo Figlio.
+ Chi cerca consolazione quaggiù, resterà sempre col cuore vuoto.
+ Chi rinuncia al proprio giudizio, troverà presto la pace completa.
+ Non c’è piacere più grande che non avere desideri; quale amara pena ci provoca
l’ardente desiderio di qualcosa!
+ La croce meno pesante è, in ogni caso, quella che si abbraccia.
+ Non mi ricordo di essermi mai lagnata..
+ Ferita ad una gamba, si rivolgeva al Signore con schiettezza di donna risoluta:
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“Signore, dopo tante noie, ci voleva anche questo guaio! ”.
Il Signore le rispose: “Teresa, io tratto così i miei amici”.
E lei di rimando:” Ah, Dio mio, ora capisco perché ne avete così pochi!”
+ Non ebbi altro libro che Dio, per apprendere la verità.
+ Liberami, o Signore, dalle sciocche devozioni dei santi dalla faccia triste!
+ Nel sentire battere l’orologio, trasalisco di gioia: ho un’ora di meno nella vita e mi sono
avvicinata di un’ora, all’attimo in cui vedrò il Signore.
+ Il nostro corpo ha questo di brutto, che più si vede accontentato, più si mostra esigente.
+ Il Signore ci ama più di quanto ci amiamo noi.
+ Più che alla magnificenza delle opere, il Signore guarda all’amore con cui si fanno.
+ Le anime malinconiche, sono la peste delle comunità.
+ S. Teresa curava personalmente il libro dei conti del Carmelo di Avila.
Una santa coi piedi per terra. Vigilava sulla pulizia e sapeva battere le mani e suonare
il tamburello quando si ballava durante la ricreazione nel Carmelo.
Al momento della sua morte, nel ricevere il Corpo del Signore, lo saluta:
“Sposo mio, è ora che ci vediamo!.. Ti rendo grazie, Dio mio, Sposo dell’anima mia, di
avermi fatto figlia della tua santa Chiesa cattolica. Signore, muoio figlia della Chiesa”.
Furono le sue ultime parole. Col sorriso sul volto, rese l’anima al Signore, il 4 / 10 / 1582 .
* Così passò Teresa, aperta alla vita dai giochi della sua infanzia sino ai dolori della sua ultima
malattia, capace di trovare Dio in cucina o nella polvere dei viaggi, fra gli uomini come nel silenzio della
preghiera. Il suo eroismo è quello di una perfetta fedeltà alla chiamata di ogni istante. Il suo esempio ci
dice che Dio vuole essere cercato, che Egli è l’unico Valore capace di soddisfarci. La sua gioia ci mostra
che Dio può essere trovato, perché Egli è lì ad invitarci. Il suo trionfo ci rivela che la santità è qualche
cosa di semplice, molto più semplice di quello che si potrebbe pensare, proprio così semplice come deve
essere.
9 bis. ALCUNE SENTENZE DI S. TERESINA DEL BAMBINO GESU’
+ E’ soltanto con la preghiera e col sacrificio che noi possiamo essere utili alla Chiesa.
Soltanto con la sofferenza si possono generare anime.
+ Non conosco altro mezzo per arrivare alla perfezione: l’Amore.
+ C’è una cosa che non è invidiata: l’ultimo posto.
+ Non ho mai rifiutato nulla al buon Dio.
+ Per essere di Gesù, bisogna essere piccoli. Essere piccoli significa non scoraggiarsi mai
degli sbagli, poiché i bambini cadono spesso, ma sono troppo piccoli per farsi tanto
male. Rimanere bambini significa riconoscere il proprio nulla, aspettarsi tutto dal buon
Dio, come un bambino aspetta tutto dal papà.
+ Anche se avessi commesso tutti i peccati possibili, avrei tuttavia la stessa fiducia:
andare, col cuore spezzato dal pentimento, e gettarmi tra le braccia del Salvatore.
+ Un’anima infiammata d’amore, non sa rimanere inattiva.
9 ter. SENTENZE DI S. CATERINA DA SIENA
+ La vita è un ponte: attraversalo, ma non fissarvi la tua dimora.
+ II prossimo ci è stato dato come mezzo per mostrare l'amore che nutriamo per Dio.
+ L'amicizia che ha la sua fonte in Dio non si estingue mai.
+ Io vorrei che l’inferno fosse distrutto, o almeno che nessuna anima, di qui in avanti, vi scendesse.
+ L’uomo è stato fatto dall’Amore ed è per questo che è così portato ad amare.
+ Con la tua misericordia mitighi la giustizia; per misericordia ci hai lavati nel Sangue; per
misericordia volesti conversare con le tue creature. O Signore, pazzo d’amore!
+ L'umile spegne la superbia, però [...] 'l superbo non può far danno all'umile.
+ Tutti i vizi sono conditi dalla superbia, sì come le virtù sono condite e ricevono vita dalla carità.
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10. S. GREGORIO NAZIANZENO: (dai discorsi sull’amore ai poveri).
“ Fratelli, se ritenete che la mia parola meriti qualche attenzione, ascoltatemi.
Finchè ci è dato di farlo, visitiamo Cristo, curiamo Cristo, alimentiamo Cristo, vestiamo
Cristo, ospitiamo Cristo, onoriamo Cristo, non solo con la nostra tavola, come alcuni
hanno fatto, né solo con gli unguenti, come Maria Maddalena, né soltanto con il sepolcro,
come Giuseppe d’Arimatea, né con le cose che servono alla sepoltura, come Nicodemo,che
amava Cristo solo a metà, e neppure, infine, con l’oro, l’incenso e la mirra, come fecero,
già prima di questi nominati, i Magi. Ma, poiché il Signore di tutti vuole la misericordia e
non il sacrificio, e poiché la misericordia vale più di migliaia di grassi agnelli, offriamogli
appunto questa nei poveri e in coloro che oggi sono avviliti fino a terra. Così quando ce
ne andremo di qui, verremo accolti negli eterni tabernacoli, nella comunione con Cristo
Signore, al quale sia gloria nei secoli. Amen”.
11. DANIEL ROPS: (durante l’Offertorio della S. Messa) :
“Se altro non hai da offrire al Signore, presèntagli almeno il dolore e la pena. A tanti
uomini è costato tanta fatica quel pezzo di pane che riposa sulla patena.
Se vuota è la tua mano ed arida è la tua bocca, offri il tuo cuore ferito e tutto il tuo
pianto. Perché il vino scorresse nel calice, non è stato forse necessario che il grappolo
fosse spremuto e il chicco franto?
Se altro non hai in te che il peccato e la malvagità, la stanchezza della vita e tutta
l’umana pena, le tue mani innalzino al cielo queste tristi cose, perché la Misericordia le
ha ricevute come di più nella sua Cena.
E se non hai più neanche la forza dell’offerta e della preghiera, se tutto in te non è che
assenza ed abbandono, accetta in silenzio che un Altro si carichi di te per te, e ti
assuma perché l’offerta e l’offerente siano un solo dono”.
12. GIOVANNI PAPINI: (dalla “Storia di Cristo” ) :
“ Dopo tanta dilapidazione di tempo e di ingegno, Cristo non è ancora espulso dalla
terra. La sua memoria è dappertutto. Sui muri delle Chiese e delle scuole, sulle cime dei
campanili e dei monti, nei tabernacoli delle strade e a capo dei letti e sopra le tombe,
milioni di croci rammentano la morte del Crocifisso. Raschiate gli affreschi delle Chiese,
portate via i quadri degli altari e delle case, e la vita di Cristo riempie i musei e le
gallerie. Buttate nel fuoco i Messali, i breviari ed ecologi, e ritrovate il suo Nome e le sue
Parole in tutti i libri della letteratura. Perfino le bestemmie, sono un involontario ricordo
della Sua presenza…”
13. P. LEPPICH S.J.
“Il Vangelo non è un sonnifero, ma una dinamite. Guardate l’ora al vostro orologio. In questo momento
muoiono migliaia di uomini. Alcune altre migliaia soffrono qualcosa su di un tavolo di operazione. In
questo momento, sulle rive della Senna o in un altro luogo, donne disperate, sole, tradite, senza casa,
sono forse sul punto di suicidarsi. Ad est ,vi sono decine di migliaia di persone che fuggono. Altrove,
migliaia sono nei campi di concentramento… Tutto ciò in pochi minuti… Ed io dovrei dirvi: “vi auguro
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una buona notte”? No, se voi non avete fatto niente, se voi non volete aiutare i vostri fratelli, se non
sentite nel cuore l’urgenza…., io vi auguro una cattiva notte, una notte poco tranquilla…”
14. S. NORBERTO ( + 1134)
“ Sacerdote, tu non sei tuo, perché sei di Dio. Non ti appartieni, perché sei il servo e il
ministro del Cristo. Non sei altro che lo sposo della Chiesa, non esisti per te, perché
sei il mediatore tra Dio e gli uomini. Tu non vieni da te, perché non sei nulla.
Chi sei dunque, tu, sacerdote? Te lo ripeto, non sei nulla, pur essendo tutto.
Vigila affinché non ti si possa giustamente rivolgere la sfida che fu a torto lanciata
al Cristo sofferente: ha salvato gli altri, e non ha saputo salvare se stesso! “
15. Detti di Madre B. TERESA DI CALCUTTA
+ Non si tratta di quanto facciamo, ma di quanto amore, di quanta onestà, di quanta
dedizione mettiamo nell’operare.
+ E’ molto difficile, se non impossibile, dare Gesù agli altri se non l’abbiamo già nei
nostri cuori.
+ Non si può amare Dio se non a proprie spese.
+ Prima di liberare il povero dalla sua povertà, dobbiamo liberare noi stessi dalla nostra
povertà.
+ Il povero è Cristo che soffre e ha bisogno di me.
+ I’ultimo giorno, quando noi saremo faccia a faccia con Dio, il Cristo ci chiederà quanto
amore avremo donato.
+ Mai dobbiamo permettere che alcuno se ne vada da noi, senza sentirsi più felice e
Migliore.
+ Una delle cose che produce più dolore ai bisognosi e agli ammalati è la sensazione di
sentirsi rifiutati e abbandonati da tutti.
16. Detti di S. KIERKEGAARD
+ L’amore di Dio e l’amore del prossimo non sono che due porte che non possono che
aprirsi e chiudersi insieme.
+ Non si può mai essere cristiano, ma solo diventarlo.
+ Il cristianesimo è una cura così radicale, che tutti cercano di rimandarla.
17. Detti di Don PRIMO MAZZOLARI
+ In un primo momento, pare che ci manchi solo qualcosa; più tardi ci si accorge che ci
manca Qualcuno
+ Più che il potere di fare miracoli, il Signore ci comunica quello di perdonare, che è il più
grande dei miracoli.
+ L’amore si lascia bruciare gli occhi piuttosto che chiuderli su ciò che disturba.
+ A proposito del Crocifisso. Sulla Croce, Cristo non cammina, eppure quei piedi
inchiodati da noi perché non camminino, sono i soli che nessuno riuscirà a fermare.
+ Il nostro egoismo fabbrica il povero, poi non lo vede: mentre l’amore che non lo vuole,
lo vede.
+ Dare la pace ai morti è impegno di Dio. Fare la pace con i vivi è impegno nostro.
+ Il peccato più grave è quello di pensare che ci sia un peccato più grande della
misericordia di Dio.
+ La primavera incomincia con il primo fiore, il giorno con il primo barlume, la notte con la
prima stella, il torrente con la prima goccia, il fuoco con la prima scintilla, l’amore con il
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primo gesto di bontà verso un fratello.
+ La povertà non è mancanza di denaro né di successo, ma è la mancanza assoluta di
amore.
+ Per capire quanto Gesù ci ama, bisogna guardarlo sulla croce.
+ Non è quello che si riceve, è quello che si dà che conta nella nostra gioia.
18. Detti di CHARLES DE FOUCAULD
+ E’ amando gli uomini che si impara ad amare Dio.
+ Si fa del bene non nella misura di ciò che si dice e di ciò che si fa, ma nella misura di ciò
che si è.
+ L’amore consiste non nel sentire che si ama, ma nel voler amare: quando si vuol
amare, si ama.
+ Amare Dio è fare la sua volontà.
+ Compi ogni atto come vorresti averlo compiuto al momento della morte.
+ Il nostro apostolato sarà fruttuoso solo se preghiamo per coloro che vogliamo convertire.
19. Detti di M. GANDHI
+ Nella preghiera è meglio avere un cuore senza parole che parole senza cuore.
+ Nessun uomo è così cattivo da non poter essere salvato.
+ E’ meglio lasciare che parli per noi la nostra vita, piuttosto che le nostre
opere.
+ Chi non è capace di governare se stesso, non sarà mai capace di governare gli
altri.
+ La libertà non è degna di questo nome se non include anche la libertà di fare errori.
20. Detti di R. FOLLEREAU
+ Vivere è aiutare a vivere.
+ Il solo modo di assicurare la propria felicità è di non pensare che a quella altrui .
+ Nessuno ha diritto di essere felice da solo.
+ I veri lebbrosi, gli egoisti, i comodi, i paurosi, sono coloro che sciupano la propria vita.
+ La più grande disgrazia che possa capitarvi, è di non essere utili a nessuno; che la vostra
vita non serve a niente.
+ Il solo modo di assicurare la propria felicità è di non pensare che a quella degli altri.
21. Detti di B. PASCAL
+ E’ dai segni delle sue sofferenze che Cristo ha voluto farsi riconoscere dai suoi discepoli,
ed è per mezzo delle sofferenze, che riconosce coloro che sono i suoi discepoli.
+ Per misurare la virtù di un uomo, non bisogna guardarlo nelle grandi occasioni, ma
nella vita quotidiana.
+ Tutti i problemi della vita ci cascano addosso perché rifiutiamo di sederci un po’ ogni
giorno a meditare..
+ Non c’è altro bene in questa vita, all’infuori della speranza in un’altra vita.
+ Il piacere di amare senza osare dirlo, ha le sue pene, ma anche le sue dolcezze.
+ Le malattie maggiori dell’uomo sono: l’orgoglio che lo sottrae a Dio e la compiacenza
che lo attacca alla terra.
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22. Detti di S. GIOVANNI CRISOSTOMO
+ Il povero stende la mano, ma Dio riceve l’elemosina.
+ Povero non è chi non ha nulla, ma chi desidera molto. Ricco non è chi possiede molto,
ma chi non ha bisogno di nulla (ha solo il necessario).
23. Detti di S. BASILIO DI CESAREA
+ “Noi ci congratuliamo degli anni che passano e alle diverse tappe siamo felici, come
se guadagnassimo qualche cosa.. Ma dimentichiamo che tutto il tempo che abbiamo
vissuto è un tempo che non abbiamo più.. Pensiamo a quando il Signore ci aprirà le
porte d’ingresso alla dimora stabile e che dobbiamo tenerci sempre pronti a partire
di qua!”
+ Le opere di carità che voi non fate, sono altrettante ingiustizie che voi commettete.
24. Detti di LEON BLOY
+ Esiste una sola tristezza al mondo, quella di non essere santi.
+ Quando riceviamo una grazia divina, dobbiamo persuaderci che qualcuno l’ha
pagata per noi.
25. Detti di IGINO GIORDANO
+ Gran parte dei difetti del fratello, sono nella retina del nostro occhio.
+ Il destino del sacerdote nel mondo, è il destino di Cristo. Come Cristo incontrerà l’odio,
il disprezzo, l’abbandono, l’insuccesso.
Cristo gli ha assicurato le persecuzioni, non il successo.
26. Detti di S. AMBROGIO
+ Dio non bada tanto a quello che gli doniamo, quanto piuttosto a ciò che riserviamo
per noi stessi.
+ La vecchiaia deve essere il porto, non il naufragio di una vita nobile.
27. Detti di M. QUOIST
+ Non conta che io sia in cima alla casa o nelle fondamenta, purchè io sia fedele al mio
posto nella costruzione della casa di Dio.
+ Dopo un lungo cammino, fermati e guarda la strada: allora comprenderai perché Dio
l’aveva riservata a te e con semplicità digli: Grazie, o Signore.
+ La strada della felicità non parte dalle persone e dalle cose per giungere a te: essa
parte sempre da te per andare verso gli altri.
28. Detti di S. PIER CRISOLOGO
+ I martiri nascono quando muoiono, cominciano a vivere con la fine, vivono quando
sono uccisi, brillano nel cielo essi che sulla terra erano creduti estinti.
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+ Dio cerca la fede non la morte. Ha sete della tua preghiera, non del tuo sangue.
Viene placato dalla volontà, non dalla morte.
29. Detti di S. LUIGI ORIONE
+ La salvezza delle anime si compie più con le ginocchia che con tutto il resto.
+ Preservami, Signore, dalla funesta illusione che, io prete, debba occuparmi solo di chi
viene in Chiesa o ai Sacramenti.
30. Detti di DIVERSI AUTORI
31. Meglio essere cristiani senza dirlo che dirlo senza esserlo. E’ cosa ottima insegnare, a
patto però che si pratichi ciò che si insegna…
Queste due virtù sono il principio e il fine della vita: la fede è il principio, l’amore il
fine. L’unione di tutte e due è Dio stesso. Chi professa la fede non commette il peccato
e chi possiede l’amore non può odiare. (S.Ignazio di Antiochia, martire).
32. Noi crediamo che Dio non ascolti le nostre domande. In realtà siamo noi spesso che non
ascoltiamo le sue risposte. (F. Mauriac).
33. Fa in modo di non doverti pentire, nell’ultima ora, di aver amato troppo poco..( ).
34. Non siamo soli finchè c’è un Tabernacolo sulla terra. ( ).
35. La vera carità apre le braccia e chiude gli occhi (s. Vincenzo De’ Paoli).
36. Si impara ad amare, amando. Si impara a pregare, pregando. ( ).
37. Colui che brama vedere faccia a faccia Dio vivente, non deve cercarlo nel vuoto
firmamento della sua mente, ma nell’amore del proprio simile. ( Dostoiesky).
38. Ognuno di noi deve prepararsi a celebrare la propria “messa”, trasformando ogni
dolore in amore.( ).
39. Solo chi ama comprende il Rosario, perché solo chi ama non si stanca mai di ripetere le
stesse parole d’amore. ( ).
40. Nessuno ha il diritto di sentire l’amore prima di amare. Riceve amore quando ha
amato.
41. Sai qual’ è il momento più bello della giornata? E’ quando si prega, perché si parla
con chi più si ama. ( ).
42. Il dolore è l’unica cosa scartata nel mondo, ed è l’unica con cui ci si riempie di Dio.( ).
43. L’uomo vale più per quello che è che per quello che ha. (Gaudium et Spes, n.35).
44. Tanti sono cattivi, perché non sono stati finora abbastanza amati.(Pio XII).
45. Non si può avere Dio per Padre, se non si ha la Chiesa per Madre. (s. Cipriano)
46. Nulla è piccolo di ciò che è fatto per amore.
47. Ognuno vuole avere un amico, ma nessuno si preoccupa di esserlo.
48. Amarsi non è guardarsi l’un l’altro, ma guardare insieme nella stessa
direzione. (Antoine de Saint Exupery).
49. L’uomo è stato fatto dall’amore, ed è per questo che è così portato ad amare
(s. Caterina da Siena).
50. Amare è soffrire; non amare è morire. (Taine).
51. Se il mondo non crede a Gesù Cristo, è perché una testimonianza non funziona: noi
cristiani. (M. De Vesins)
52. L’importanza della vita non è la sua durata, ma il suo uso.( Berthier).
53. Il santo non è colui che non sbaglia mai, ma colui che ricomincia sempre da capo.( ).
54. Il Paradiso è come una casa che si edifica di qua e si abita di là.( ).
55. Purtroppo la vita di troppi cristiani è oggi la più terribile testimonianza contro Cristo
(P. Bevilacqua)
56. Non è dato ad ognuno di salire su di un trono, ma è dato a tutti salire su di un altare.
(Bossuet)
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57. Fa più rumore una pianta che cade che una foresta che cresce.( ).
58. La parrocchia non deve essere soltanto un luogo di culto, un edificio in cui praticare la
religione, ma soprattutto una presenza di Cristo tra gli uomini (Giovanni Paolo II).
59. La sofferenza ci viene offerta perché, come l’arbusto sotto il morso delle forbici, ci
possiamo raddrizzare verso il cielo e portare fiori e frutti. (Can. Leclercq).
60. Il più pesante sacrificio pesa meno del più leggero rimorso. (C. Ferrini).
61. Il coraggio non è una virtù, ma una qualità comune ai pazzi e ai grandi uomini.
(Voltaire).
62. Quando non c’è più niente da dire, perché le parole rimangono inascoltate, quando la
verità non riesce a farsi strada, non resta che una cosa: sacrificare la propria vita.
(Card.Wyszynski).
63. Essere santi non vuol dire non cadere mai nel peccato, ma poter dire:”Sì, o Signore,
sono caduto un milione di volte, ma con la tua grazia mi sono rialzato un milione e
una volta”.(H. Camara).
64. Se ad un povero dai un pesce, gli dai da mangiare per un giorno, ma se gli insegni a
pescare,gli dai da mangiare per tutta la vita. (Proverbio arabo)
65. Il segreto della felicità è fare il proprio dovere, sforzandosi di trovarci il proprio
piacere. (Y.Congar)
66. La felicità tiene per mano il dolore ed insieme danzano in punta di piedi.
(A. Branduardi).
67. Chi vuole fare qualcosa, trova un mezzo per farlo; chi non vuole fare nulla, trova un
senso (Proverbio arabo).
68. Impara la lezione dell’albero: l’albero sopporta tutto il calore del sole e dà agli altri la
freschezza della sua ombra. ( Detto indiano).
69. Bisogna saper predicare senza prediche, cioè con l’esempio: allora diventiamo anche
noi,come il sacerdote, gli occhi, la bocca , la lingua, il cuore dello stesso Cristo.
(G. Eudes).
70. Il Vangelo inizia con la “donna”dell’Annunciazione, segno della maternità redentrice e
finisce con la “donna” sul Calvario, segno della maternità attraverso il dolore.
Cristo sta al centro di tutto.( ).
71. Non essere amati è una semplice sfortuna; la vera disgrazia è di non amare.
(A. Camus)
72. In una volta sola, la maldicenza colpisce 3 persone: chi la fa, chi la subisce e chi
l’ascolta. (L. Boudaloue).
73. Chi non progredisce, retrocede. Chi non acquista niente, perde qualcosa.
(s. Leone Magno).
74. Io mi lagnavo di non avere scarpe. Passando davanti alla Moschea di Damasco, vidi
un uomo senza gambe. Cessai di lagnarmi. (Saadi).
75. Non basta vivere, occorre precisare per che cosa si vive. (A. Heschel).
76. Il Verbo( la Parola), si è fatto Carne(= uomo), ora è tempo che la carne( = i cristiani),
diventino Parola ( = testimonianza cristiana). (GF. Ravasi).
77. Come è possibile che l’Amico(Dio) voglia la morte dell’amico(uomo)?.. E’ possibile
pensando che l’amante(uomo) non vede l’ora di incontrarsi con l’Amato(Dio).
(Un mistico dell’Islam).
78. Ogni bimbo che nasce reca al mondo il messaggio che Dio non è ancora stanco
dell’uomo.(Tagore).
79. Per molti anni io andavo alla ricerca di Dio, e quando, finalmente, ho aperto gli occhi,
al termine di quel lungo tempo, ho scoperto che era Lui a cercarmi. (Bistrami, + 875).
80. E’ troppo duro soffrire e non sapere a che scopo. Felice colui che soffre e sa il
perché:“Completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore
del suo corpo che è la Chiesa”(Col.1,24).
81. Se vogliamo sapere chi è Dio, dobbiamo inginocchiarci ai piedi della Croce.
(J. Maltmann).
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82. Quando Dio cancella un nome nel libro della vita terrena, lo fa per scrivere qualcosa
di nuovo. (Bossuet).
84. Meglio essere cristiani senza dirlo che dirlo senza esserlo. E’ cosa ottima insegnare, a
patto però che si pratichi ciò che si insegna…
Queste due virtù sono il principio e il fine della vita: la fede è il principio, l’amore il
fine. L’unione di tutte e due è Dio stesso. Chi professa la fede non commette il peccato
e chi possiede l’amore non può odiare. (S.Ignazio di Antiochia, martire).
85. Non ha lasciato tutto per Iddio, chi si è riservato il tesoro della propria volontà.
(s. Francesco d’Assisi).
86. La superbia mi toglie a Dio; l’invidia al prossimo, e l’ira a me stesso.(Ugo di S. Vittore)
87. Gli uomini, se ricevono un male, sono soliti scriverlo su marmo; se ricevono un bene,
sulla sabbia. ( S. Tommaso Moro).
88. Ignorare le Scritture, significa ignorare Cristo. (s. Girolamo).
90. Non credere di aver fatto alcun progresso se non ti ritieni inferiore a tutti.
(Imitazione di Cristo, II, 2-3).
91. Prendi lo zucchero della penitenza, il fiore della carità, la foglia dell’amore, il frutto
dell’umiltà, e riempine il mortaio della misericordia. Macina il tutto in ginocchio,
spremilo nel tovagliolo dell’afflizione e bevilo mescolato alle lacrime.
Ecco il rimedio a tutti i mali.(Sentenze dei Padri del deserto).
92. Quando sogni da solo, rimane un sogno: quello invece che sogni con gli altri, può
diventare realtà. (E. Schillebeckx)
93. Il coraggio è resistenza alla paura, vittoria sulla paura, ma non assenza di paura.
(Mark Twain)
94. La correzione fa molto, ma l’incoraggiamento fa di più. (W. Goethe)
95. Non sempre è facile distinguere tra il momento della morte e il momento della nuova
nascita. (A. Jones).
96. Per la vera saggezza, non esiste una strada corta. (E. Eliot)
97. Non hai una indicazione maggiore per confermare la tua superbia, di quando pensi
che sei abbastanza umile. (Law)
98. Il pane per me, è una questione materiale: il pane per gli altri, è una questione
spirituale. ( N. Berdyaev)
99. Non c’è vera solitudine, se non quella interiore. ( T. Merton)
100. La vera saggezza consiste nel sapere quando e come parlare, quando e dove fare
silenzio. (Camus)
101. L’unica cosa che frantuma il sogno è il compromesso. (R. Rolheisen)
102. O Signore, converti il mondo, cominciando da me. (Preghiera cinese)
103. Una vita di piacere, è la più infelice vita sulla terra. (O. Goldsmith)
104. Sinceramente, accettare l’amore, il perdono e la guarigione, è spesso più difficile che
darli. (H. Nouwen)
105. Meno parole usiamo, e più santi saremo. ( A. Alberione)
106. La tragedia del nostro tempo è la divisione tra Vangelo e cultura. (Paolo VI)
107. I nemici non sono quelli che ci odiano, ma quelli che noi odiamo. (Runes)
108. Quando volgi le spalle al sole, vedi solo la tua ombra. (G. K. Gibran)
109. Se qualcuno è troppo stanco per darti un sorriso, regalagli il tuo. Un sorriso fatto ai
vivi è meglio di una fontana di lacrime sulla tomba dei morti. (Proverbio Cinese).
110. Più la vita è vuota, e più è pesante. (Allais).
111. L’amore personale per Cristo, oggi, non è più sentito. E se non è più sentito l’amore
per Cristo, allora crolla tutto il cristianesimo. Perciò l’amore personale per Cristo, non
sia una parola, ma una vera esperienza. ( p. H. de Lubac).
112. Avremmo bisogno di un sesto precetto della Chiesa: aiutare la buona stampa.
(Windorts).
113. Verrà un giorno in cui l’inchiostro degli scrittori cattolici, varrà quanto il sangue dei
Martiri. (Tertulliano).
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114. Un missionario senza ottimismo, è come un soldato senza munizioni.
(Mons. Costantini).
115. Tutto il nostro male proviene dal non poter restare soli. Donde il gioco, la
dissipazione, le donne, la maldicenza, l’invidia, l’oblio di sé e di Dio. (P. Plus).
116. La più grande grazia concessa all’uomo, è quella di saper morire. (Bossuet).
117. Se tutto l’anno fosse di allegre vacanze, divertirsi sarebbe più noioso dello studiare.
(Shakespeare).
118. Le opere di Dio sono come una piramide rovesciata. (Lacordaire).
119. Val poco che un uomo sia stato religioso, umile, paziente, devoto, continente, che
abbia amato Dio e avuto virtù celesti, se poi non è perseverante, essendo che tutte le
virtù corrono, ma la sola perseveranza riceve il premio. (s. Bonaventura).
120. “Qui recte vivendi prorogat horam, rusticus exspectat, dum defluat amnis”: (= chi
rimanda il tempo per vivere virtuosamente, fa come quel contadino, che per passare,
aspetta che il fiume abbia finito di scorrere). (Orazio).
121. “Maria, il nome del bel fiore ch’io sempre invoco e mane e sera “ ( Dante).
122. E’ l’amore della gloria che fa gli eroi del mondo; è l’amor di Maria che fa gli eroi della
Chiesa.( ).
123. Non smettere mai di cercare ciò che ami, altrimenti finiresti per amare ciò che trovi.()
124. Il peccatore, se non si accorge di essere amato, non abbandona il suo peccato.
Le anime troppo sicure di se stesse, fanno tremare. (S. Alfonso M. De’ Liguori).
125. Non spetta a noi fare dei miracoli: questo è compito del Signore. Sforzatevi di
assomigliare al Signore e poi ai suoi Santi. Nessuno si illuda di aver lasciato molto,
avendo abbandonato tutto. (S. Antonio abate).
126. Curate un malato in modo che non abbia mai nostalgia della mamma al suo
capezzale. (S. Girolamo Emiliani).
127. La tentazione non è un male: è una prova meritoria e il momento in cui possiamo
dar prova a Dio del nostro amore per Lui.
Non piangere troppo. Le lacrime offuscano e diminuiscono la visione. E, provocando
rughe sulla fronte, diminuiscono le serietà del volto. Un salmo, detto con amore, è
preferibile a cento, recitati pensando ad altre cose. (S. Pier Damiani) .
128. L’elefante fugge il topo; il leone fugge il fuoco; il lupo e il cane fuggono il laccio; il
cane fugge il bastone; l’uccello fugge il laccio; la colomba fugge lo sparviero; il ladro
teme la forca, e l’uomo non sa guardare l’anima! Sì che l’uomo ha meno senno che
tutti costoro! (S. Bernardino da Siena).
129. “Se basta una parola, non fare un discorso.
Se basta un gesto, non dire una parola.
Se basta uno sguardo, evita il gesto.
Se basta il silenzio, tralascia anche lo sguardo”. (dalla sapienza cinese)
130. Il silenzio non è assenza di rumore, ma ascolto di Dio. (Magdalaine Debrail)
131. Se voi non siete mai stati una volta, incompresi o fraintesi o comunque
detestati,
nella vita per quello che avete detto, è segno che non avete sempre detto la
verità”.
(Graham Green)
131 bis. Se l’amore è tutto, è anche tutto quello che sappiamo dell’amore. (?)
** Non scoraggiarsi mai. E’ più difficile liberarsi dallo scoraggiamento che dal
peccato.
Non inquietarsi se non si constatano progressi nelle vita spirituale. Dio conta ogni
nostro
sforzo. Se il buon Dio non mi guarisce è perché questo è il suo beneplacito: vedere la
sua
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piccola ostia in stato d’immolazione. ( Suor Elisabetta della Trinità).
132. AUGURI PER ANNIVERSARI RELIGIOSI, ecc. :
1) “L’offerta del giusto arricchisce l’altare, il suo profumo sale davanti all’Altissimo. Il
sacrificio dell’uomo giusto è gradito, il suo memoriale non sarà dimenticato”.
(Sir. 35,5-6).
2) “Il timore del Signore è come un giardino di benedizioni; la sua protezione vale più di
qualsiasi altra gloria”. (Sir. 40,27).
3) “Potremmo dire molte cose e mai finiremmo; ma per concludere: Egli è tutto!”
(Sir. 43,27) (su Dio),
4) Dio è unico, ma non è solo. (Quevedo)
5) “Beati coloro che si sono addormentati nell’amore”(Sir.46,11 / Sap.3,9)
6) Solo Dio ha diritto di giudicare.
7) Sulla carta sono crocifisso con i chiodi della Parola santa (Maikowsky: “I profeti”)
8) Se non direte mai cose che facciano dispiacere a qualcuno, non potrete affermare di avere sempre
detto la verità. (Dott. Schwaitzer).
9) Per andare in Paradiso occorre credere; per andare all’Inferno non occorre credere, ci si va
ugualmente! (S. Alfonso Maria De’ Liguori).
10) Solo l’amore unisce Nord e Sud,Oriente e Occidente. Solo l’amore fa entrare l’eterno nel tempo e
il tempo nell’eterno.
11) Il tempo è sempre: troppo lento per chi aspetta; troppo veloce per chi gioisce; troppo lungo per
chi soffre… ma per chi ama, il tempo non esiste!
12) I giorni di una vita felice sono contati, ma un buon nome, dura sempre.(Sir.41,13)
13) Beati coloro che si sono addormentati nell’amore.(Sir.48,11)
14) Ricorda il dono spirituale che è in te e che ti è stato conferito con l’imposizione
delle mani… (1Tim.4,14)
15) Il timore del Signore è come un giardino di benedizioni. La sua protezione vale
più di
qualsiasi gloria. (Sir. 40,27) 2)
16) La vera perfezione dell’uomo consiste non in ciò che l’uomo ha, ma in ciò che
l’uomo è.
( Oscar
Wilde).
133. AUGURI PER COMPLEANNO
1) Ogni anno e' come un libro con 365 pagine vuote... fa di ogni giorno il tuo
capolavoro: usa tutti i colori della tua vita e mentre scrivi, ringrazia e ama il
Signore.
2) Ti auguro di avere: “Una lacrima per tutti i dolori; una consolazione per tutte le
miserie; una scusa per tutte le mancanze; una preghiera per tutte le sventure; un
incoraggiamento per tutte le iniziative; un godimento pieno per il bene altrui; un
amorevole servizio per i poveri”..
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3) Un proverbio greco dice: “Il cuore che ama è sempre giovane”.
4) “Per ogni anno che passa, gli alberi formano un nuovo anello, aggiungendo tessuto
attorno alla circonferenza”. Dona al Signore il meglio di te stesso ed il meglio ti sarà
restituito.. E tu cosa aggiungi ogni anno?!
5) Goditi questo tuo Compleanno, perché “non sarai mai così giovane…ma fai
attenzione, perché non sei mai stato così vecchio prima d’ora!”..
6) Dalla Sapienza Rabbinica:
“Fino a 20 anni, non mi preoccupavo minimamente di quanto la gente pensava di me.
Dopo i 20 anni, mi preoccupavo molto di quanto la gente pensava di me..
Dopo i 50 anni, mi accorsi che la gente non pensava affatto a me!”
7) La vita bene spesa, è una serena attesa.
8) Quando tu nascesti piangevi, mentre tutti gli altri ridevano. Vivi in modo tale che
alla
tua morte, tutti piangano e tu ridi. (Detto rabbino)
9) E’ meglio lasciare che parli per noi la nostra vita, piuttosto che le nostre opere.
(Gandhi)
10) Non basta vivere, occorre precisare per che cosa si vive.(A.Heschel)
11) Con la legna che raccogli da giovane, potrai cucinare quando sarai vecchio.
(Prov. Togo)
12) In vecchiaia ci si riscalda con la legna raccolta in gioventù. (Prov. Kikuyu)
13) Il cuore che ama, è sempre giovane. (Prov. greco)
134. Detti di P. ANTHONY DE MELLO: (Dalla “ preghiera della rana”).
+ I quattro gradi della preghiera:
- Io parlo, tu ascolti.
- Tu parli, io ascolto.
- Non parla nessuno dei due, ma entrambi ascoltano.
- Nessuno parla, nessuno ascolta: silenzio!..
+ Sappiamo sempre dove guardare. Ecco perché non riusciamo a trovare Dio.
+ A che serve avere gli occhi, se il cuore è cieco?
+ La vera differenza nella religione, non è fra chi pratica il culto e chi non lo pratica, ma
fra chi ama e chi non ama.
+ La maggior parte delle persone, purtroppo, ha abbastanza religione per odiare, ma non
abbastanza per amare.
+ Quando la gente è allegra, è sempre buona; ma quando è buona, non sempre è allegra.
+ Era sicuramente un santo colui che disse: ”Io sono soltanto quattro mura vuote, con nulla
dentro”. Non esiste pienezza più grande!
+ Quando nella taverna entra un monaco, la taverna diventa la sua cella.
Quando l’ubriaco entra nella cella, la cella diventa la sua taverna!
+ Ciò che aborrisci e ciò a cui aneli, sono entrambi dentro di te.
+ Conoscere le cose significa, essere colti; conoscere gli altri significa,essere saggi; conoscere
se stessi significa, essere illuminati.
+ L’amore quando porta un peso, non se ne accorge neppure.
+ La verità che ci fa liberi è quasi sempre la verità che non vorremmo udire. Perciò
quando affermiamo che una cosa non è vera, molto spesso ciò significa che non ci piace.
+ Ci sono due tipi di educazione: quella che ti insegna come guadagnarti da vivere e
quella che ti insegna come vivere.
+ Prima di punire un bambino, chiedetevi se per caso, non siete voi la causa della sue
malefatte.
+ Quando il passero si fabbrica il nido nella foresta, non occupa che un solo ramo.
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+ Quando il cervo si abbevera al fiume, non beve più di quanto il suo ventre può
ottenere. Noi, invece, accumuliamo perché c’è un vuoto nel nostro cuore.
+ La spiritualità non consiste nel sapere che cosa vogliamo, ma nel capire di che cosa non
abbiamo bisogno.
+ Non cercate di possedere le cose, perché esse non si possono possedere veramente.
Badate, invece, che non siano loro a possedere voi, e così sarete i padroni del creato.
+ I veri nemici non sono coloro che ci odiano, bensì quelli che noi odiamo.
+ Dopo migliaia di anni, abbiamo conosciuto un tale progresso, che di notte siamo
costretti a sprangare porte e finestre, mentre gli indigeni meno “civilizzati”, dormono in
capanne aperte.
+ Troppo spesso vediamo la gente non come è, ma come abbiamo bisogno di vederla noi.
+ Noi vediamo gli altri, soprattutto attraverso le lenti delle nostre idee preconcette.
+ E’ impossibile essere felicemente sposati con qualcuno, se prima non si è “divorziato” da
se stessi.
+ L’amore guarisce chiunque, sia chi lo riceve, sia chi lo dona. Solo chi è contento è libero.
+ Chi è illuminato, sa che per trasformare il mondo in un luogo privo di sofferenza, è il
cuore che va cambiato, non il mondo intero.
+ Solo coloro che fanno il bene hanno perso la paura di morire.
+ Prolungare la vita, non equivale ad allungare la durata della propria esistenza.
+ La maggior parte della gente, ha così paura di morire che, a forza di evitare la morte,
non vive mai.
+ La mente umana opera delle divisioni senza senso, laddove l’amore vede l’Uno.
135. RACCOLTA DI ALCUNI PROVERBI ITALIANI
1. A scodelle piene, tutti si vogliono bene.
2. Ad essere giovani, si impara da vecchi.
3. Tutti nascono piangendo, e nessuno muore ridendo.
4. Gli amici falsi sono come i fagioli: parlano dietro..
5. L’avaro è come il porco: serve da morto.
6. Anche il bue dell’imperatore ha solo due corna.
7. La ricchezza è come il letame: accumulata puzza, sparsa ingrassa.
8. Le cause le vince chi non le fa.
9. La vita non è un problema da risolvere ma un’esperienza da vivere (Budda).
10. Chi vuol piangere, non ha bisogno di spettatori.
11. Soltanto l’acqua può permettersi di scorrere dove vuole.
12. Chi perde l’onestà, non ha più nulla da perdere.
13. Il male dell’uguaglianza è che la vogliono soltanto con chi sta più in alto di noi.
14. Ci sono due cose che stabiliscono l’uguaglianza tra gli uomini: l’onore e la morte.
15. Con patate e cipolle nell’orto, mai di fame nessuno è morto.
16. Corpo satollo, non crede al digiuno.
17. Quando la fame è antica, ogni crosta è mollica.
18. Libertà senza ideali, rende gli uomini animali.
19. Tristezza e malinconia, fuori da casa mia.
20. Dio guarisce e il medico è ringraziato.
21. I medici lavorano per conservare la salute: i cuochi per distruggerla.
22. Chi non ha malizia, vive in letizia.
23. Vuoi donare una stupenda cosa, offri alla tua ragazza il nome si “sposa”.
24. L’Ostia consacrata è una bianca moneta per l’eternità ( P. Claudel).
25. A donna saggia e casta, un matrimonio basta.
26. Donna attiva, si marita con la dote delle dita.
27. Gustando quel che c’è, si pranza come un re.
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28. Con l’alcool e la droga, la coscienza si affoga.
29. Sorella morte non conosce porte.
30. La vita bene spesa, è una serena attesa.
31. Mangia poco e bevi meno e a lussuria porrai freno.
32. Chi muore esce d’affanni, ma tutti si vuol vivere cento anni.
33. Pensa alla morte e non peccherai.
34. Pensa ora ciò che penseresti sul letto di morte.
35. Non vuoi aver paura della morte? Temi allora il peccato.
36. Muore giovane colui che al cielo è caro.
37. Rendi ogni azione giusta e gradita, come l’estremo della tua vita.
38. Non lodare nessuno prima della sua morte.
39. Il tempo passa, la morte viene, beato l’uomo che ha fatto il bene.
40. Se non ci sono buoi per lavorare, anche il cavallo zoppo dovrà andare.
41. Se pretendi di piacere a tutti, non piacerai a nessuno.
42. Cavallo che inciampa e non cade, è adatto per tutte le strade.
43. Per sapere la verità, occorre ascoltare due bugiardi.
44. Con la lingua in bocca si va dovunque.
45. Chi si sposa per denari, sposa liti e giorni amari.
46. Non appena il pericolo è passato, coraggiosi ne trovi a buon mercato.
lascia la strada vecchia per la nuova, sa cosa perde, ma non sa cosa trova.
136. Altri Proverbi italiani
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(sulla gratitudine)
A chi ti dà il cappone, dagli la coscia e l'alone.
A chi ti dona un baril di vino, dagliene almeno un bicchiere.
All'uomo che è grato tutto va creduto.
Chi ben dona caro vende, se villan non è chi prende.
Chi è grato, è amato.
Chi non ha gratitudine è come una fonte senza acqua.
Chi servizi fa, servizi aspetta.
Dimentica ciò che hai dato, ricordati di ciò che hai ottenuto.
Il peso della gratitudine è portato difficilmente.
La gratitudine conserva le vecchie amicizie e ne procura delle nuove.
La gratitudine e il frumento crescono solo in buon terreno.
La gratitudine è il pagamento del povero.
La gratitudine è lo sprone dei benefici.
La gratitudine è una gran ricompensa.
La riconoscenza è la memoria del cuore.
Non c'è schiavo più legato, che all'amico l'obbligato.
* Se uno ti dona un porco, invitalo almeno a mangiar la salcicce
137. Proverbi africani: (Saggezza dell’Africa).
+ Una mano da sola non può lavare se stessa: (= la cooperazione suppone reciprocità).
+ Se vai nel villaggio della iena senza conoscere la sua lingua, ti mangerà: ( = è la legge
dell’adattamento).
+ Il tronco d’albero può rimanere in acqua per molto tempo, ma non diventerà mai un
coccodrillo: (= lo straniero resterà sempre tale; un nero, non diventerà mai un bianco,
così come un bianco, non diventerà mai un nero!).
+ L’umanità è come una corda (= qualunque cosa facciamo e pensiamo, siamo legati da
un destino comune).
+ Se per bere, aspetti che l’acqua della palude sia limpida, finirai per morire di sete:
47. Chi
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( = essere realisti e lavorare con le persone che abbiamo, senza pretendere il meglio).
+ Foglia che cade nel fiume, cambia l’aspetto del fiume.
+ Là dove ci si ama, non scende mai la notte. (Costa d’Avorio)
+ La mano di un bambino non può arrivare alla trave del tetto, ma la mano di un
adulto non può entrare nel collo stretto di un’anfora (Nigeria).
+ Chi non incontra nella sua vita avversità e sventure, non diventa mai un
uomo.(Camerun).
+ Una persona buona, ha il cuore sereno. (Malawi).
+ Non gettare via il bastone, prima di aver attraversato la palude. (Burundi).
+ Chi sa maneggiare un remo, trova sempre posto in una canoa. ( Tanzania)
+ Non insultare il coccodrillo finchè non sei uscito dall’acqua. (Uganda)
+ Non sciupare legna anche se sei vicino al bosco.(Zaire)
+ Una piccola scure può abbattere un baobab. (Ghana)
+ Con la legna che raccogli da giovane, potrai cucinare quando sarai vecchio. (Togo)
+ Il sapere che non progredisce ogni giorno, diminuisce ogni giorno.(Madagascar)
+ Lo scoiattolo è piccolo, però non è schiavo dell’elefante. (Pigmei)
+ La liana non ha occhi, eppure sa arrampicarsi sugli alberi(Pigmei)
+ Il desiderio di ricevere, ha eliminato dalla palma della mano dell’uomo, i peli.(Pigmei)
+ Cosa domanderesti al tuo Dio? Niente. Il bimbo nel seno di sua madre, cosa può
domandare? E’ immerso in esso, non ha bisogno di nulla.(Pigmei)
+ Non cade lacrima che non renda più limpido l’occhio. (Proverbio cinese)
+ Quelli che si aiutano a vicenda, portano a casa un elefante.( Rwanda).
+ Ogni ferita lascia una cicatrice. (Gabon)
+ Saper nuotare e andare a cavallo è bene, ma conoscere se stessi è meglio (bambara).
+ I tatuaggi sulla schiena sono gli altri ad ammirarli(lascia che sono gli altri a lodarti).
(bayombe)
+ La lingua non ha ossa e tuttavia è molto potente (Rwanda).
+ La vita viene lentamente, la morte all’ improvviso (tsonga).
+ Il sentiero che porta verso le persone amate non ha spine (duala).
+ Quando vai a pescare scegli un luogo adatto; quando vuoi sposarti, scegli in una buona
famiglia (basakata).
+ La gallina non ha latte, ma nutre i suoi piccoli con il calore del suo corpo (schambala).
+ Sacco vuoto non sta in piedi (mandingue).
+ Si può dormire quando si ha fame, ma non quando si è in rotta con qualcuno (baluba).
+ Coloro che litigano non si insegnano l’ un l’ altro le cose da rimproverarsi (mongo).
+ Il cammino attraverso la foresta non è lungo se si ama la persona che si va a trovare.
+ Il giovane cammina più veloce dell'anziano, ma l'anziano conosce la strada.(Sudan)
+ La pazienza è un albero: le radici sono molto amare, ma i frutti dolcissimi.
(proverbio Tuaregh).
+ Questo Pianeta non ci è stato regalato dai nostri progenitori: esso ci è stato prestato per
i nostri figli. (masai).
+ Una ferita fa male ma guarisce. Una parola cattiva fa male per sempre.(Algeria)
+ Le mani aperte vanno più lontano delle gambe.
(La fama della persona generosa, arriva in terre piu lontane di quella dove egli
risiede). (Camerun)
+ Ciò che il cuore desidera ardentemente mette le gambe in movimento.
(Colui che vuole raggiungere un obiettivo, deve cercare i necessari mezzi.(Burundi)
+ Chi vuole il carbone, sopporti il fumo.(Chi mira ad un obiettivo, accetti i
sacrifici.(Senegal)
+ Un uomo intelligente non conserva la collera nel proprio cuore (ambede)
+ Un animaletto africano ha detto che l’urlo e gli strilli che fa dopo la sua cattura non è
per il suo rilascio, perchè sa benissimo che è impossibile, ma serve solo per far notare al
mondo dell’ingiustizia subita!
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+ Quando si vede la salma di uno sconosciuto, si pensa che sia il tronco di un albero.
+ Dio caccia via le mosche dall'animale che non ha una coda.
+ In ogni uomo,c'é disposizione al bene.(Zulu-Sud Africa)
+ La fama della persona generosa, arriva in terre più lontane di quella dove egli
risiede.(Cameroun)
+ Meglio donare poco, che promettere molto. (Mozambico)
+ Quando gli elefanti combattono, è sempre l'erba a rimanere schiacciata.(Congo)
+ Sbagliando strada. si impara a riconoscere la propria.(Tanzania)
+ E' al toro che si addice la barba, ma è al caprone che Dio l'ha data (serere).
+ Dio ti dona e non ti vende nulla. (Rwanda)
+ La donna che Dio ti ha destinata, è migliore di quella scelta dall'occhio. (Burundi)
+ Nella fretta non c'è benedizione. (bantu)
+ Meglio il prossimo vicino che il fratello lontano. (bantu)
+ Il silenzio ha una forte risonanza. (bantu)
+ Sentire non è vedere. (bantu)
+ Chi pianta malamente, mangia malamente. (bantu)
+ Il figlio uccide il vecchio, il vecchio non uccide il figlio.(bantu)
+ La strada del bugiardo è corta. (bantu)
+ Se non chiudi le fessure, ricostruirai il muro. (bantu)
+ Il bene non imputridisce. (bantu)
+ Se abiti nel villaggio del cieco anche tu diventerai cieco. (bantu)
+ E’ cieco chi guarda con gli occhi soltanto (Senegal)
+ Nel grembo della madre il bambino non manca di nulla (Uganda)
+ Ciò che cresce lentamente, mette radici profonde. (Ghana)
+ Chi vuole sul serio qualcosa, trova una strada, gli altri una scusa. (Congo)
+ Forse la bocca di un vecchio è maleodorante, ma non le sue parole. (Namibia)
+ L’esempio degli antenati è come una bisaccia per il giovane viandante. (Egitto)
+ Quando il leone invecchia, persino le mosche lo attaccano. (Tanzania)
+ Abbondanza di parole non significa potenza. (Liberia)
+ Dalla ferita esce sangue ma entra saggezza. (Angola)
+ L’abbondanza divide il villaggio più delle privazioni. (Sudan)
+ Una testa sola non contiene la sapienza.(Congo)
+ La sapienza è come un baobab: con due sole braccia non puoi stringerlo tutto.(Senegal)
+ Per quanto grande sia il baobab ha sempre un piccolo seme come genitore(Madagascar)
+ La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti: per questo il suo breve tempo
le basta. (Sudan)
+ Chi corre sempre, saprà sempre meno cose di colui che resta calmo e riflette.(Tuareg)
+ Solo le montagne non s’incontrano mai. (Benin)
+ Mettiti in cammino anche se l’ora non ti piace.
Quando arriverai, l’ora sarà comunque gradita. (Niger)
+ Chi non perdona gli altri, distrugge il ponte nel punto in cui anche lui
deve passare. (Etiopia)
+ Quando punti il dito ad accusare il fratello, ricorda che tre dita indicano te.
(Guinea Bissau)
+ Un bel corpo può nascondere un cuore cattivo. (Gabon)
+ Anche all’elefante basta un solo giorno per morire. (Angola)
+ Il cane ha quattro zampe, ma non prende due strade alla volta. (Cameroun)
+ Se hai un solo dente in bocca, usa quello per sorridere. (Etiopia)
+ L’amicizia è una strada che scompare nella sabbia se non la si rifà senza posa.(Congo)
+ La casa dell’amico non è mai lontana. (Benin)
+ Il cammino attraverso la foresta non è mai lungo se si ama la persona che si va a
trovare. (Congo)
+ Il dolore è come un tesoro, lo si mostra solo agli amici. (Madagascar)
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138.
Proverbi Kikuyu (Kenya):
+ In vecchiaia ci si riscalda con la legna raccolta in gioventù.
+ Presso l’amato non ci sono montagne.
+ Gli occhi della rana non impediscono alla mucca di bere nel pantano.
+ Chi non sa ballare, dà la colpa al pavimento.
+ La pulce non si schiaccia con un dito solo.
+ La madre non si ammala nel togliere il muco dal naso del suo bambino.
+ Nel mescolare 2 pentole, una si brucia.
+ La parte del “farò” non verrà fatta più.
+ Il piccolo del leopardo, graffia come la madre.
+ Parlare è volersi bene, tacere è odiarsi.
+ Chi parla delle cose altrui, non conosce le proprie.
+ Non c’è differenza tra il ladro e colui che fa la guardia.
+ Fare il bene ci si procura un altro bene.
+ Se zoppica il capo, non arriveranno al pascolo.
+ Il calunniatore non ha una buona casa.
+ Chi rifiuta di essere comandato, non può comandare.
+ Essere basso non è essere tagliato.
+ L’uccello stolto, costruisce sulla pianta vecchia (secca).
+ Chi non viaggia, dice che solo sua madre cucina bene.
+ Le calunnie sono l’ornamento del ricco.
+ Chi si arricchisce, ha la preoccupazione della cura.
+ Essere odiato dagli uomini, non è essere odiato da Dio.
+ Due mogli sono come due vasi di veleno.
+ Un paese senza guerra, non prepara gli scudi.
+ Gli affari di casa, non si portano fuori.
+ A credere non si fa fatica.
+ Molte gocce, fanno il mare.
+ Il pigro dà la colpa al bastone.
+ Il bambino che rifiuta il petto della madre, non si sazierà.
+ Pezzo più pezzo si riuniscono nello stomaco.
+ Quello che pianti è ciò che raccoglierai.
+ Vedere coi propri occhi è più sicuro che sentirlo dagli altri.
+ A far debiti, bisogna poi pagarli.
+ Le proprie piaghe non puzzano.
+ Al bambino diligente non manca chi lo lavi.
+ Le bugie portano disgrazie.
+ Il miglio buono, si conosce al raccolto.
+ La dolcezza è seguita dalla pena.
+ L’acqua già passata, non toglie la sete.
+ Non sei tu Dio, che perseguiti l’uomo.
+ Non disprezzare il nemico, anche se è debole.
+ Gli occhi non sono buchi.
+ Il ladro ha le gambe corte. e non ha il segno.
+ Quelli che tentano, sono essi che riescono.
+ Chi è ingannato, ha più giorni dell’ingannatore.
+ La paga dei peccatori è la morte.
+ Chi vuole il male, cade in esso.
+ Chi sta vicino al cadavere, non manca di lacrime.
+ La parola è il fiato del cuore, ( = la lingua batte dove il dente duole).
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+ Si dice che la patata del figlio altrui, è quella che ha spento il fuoco.
+ La buona fama, precede l’uomo.
+ Il collo non supera la testa.
+ Le mucche non si trovano dai pigri.
+ La legna (verde) che è in soffitta, deride quella che è nel fuoco.
+ Lo spago che è in giro, lo si prende per legare.
+ Lamentarsi a che serve?
+ Dove si scivola, scivolano pure le persone in gamba.
+ Sarai aiutato se ti aiuti.
+ Se vuoi arrivare primo, corri da solo; se vuoi arrivare lontano, cammina insieme.
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(Materiale raccolto da P. Mario Carparelli imc / anni 1968 - 2000)
Ia edizione: S. Maria a Mare(Fermo) : Maggio 2008
IIa edizione: Martina Franca (Taranto): Aprile 2011
Leuca (Lecce) 2013…
A-M-D-G