Settegiorni - Comune di Arese
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Settegiorni - Comune di Arese
COMUNE DI ARESE Sabato, 22 ottobre 2016 COMUNE DI ARESE Sabato, 22 ottobre 2016 Comune di Arese 22/10/2016 Il Giorno (ed. Metropoli) Pagina 9 ROBERTA RAMPINI Filmati Rai al processoamianto 22/10/2016 Il Giorno (ed. Metropoli) Pagina 18 Un viaggio tra i migliori vini del Belpaese MARCO BRUNELLI 1 2 22 ottobre 2016 Pagina 9 Il Giorno (ed. Metropoli) Comune di Arese Filmati Rai al processoamianto Acquisiti documentari Anni '70 sul lavoro nell' Alfa Romeo ARESE SLITTA al 18 gennaio la requisitoria finale del pm Maurizio Ascione nel processo per i morti d' amianto all' Alfa Romeo di Arese. Il giudice monocratico della IX sezione penale del Tribunale di Milano Paola Braggion ha fissato un' altra udienza per il 9 novembre e quindi bisognerà attendere l' anno prossimo per conoscere le richieste del pm per Paolo Cantarella, ex amministratore delegato della Fiat, e di altri sei ex manager accusati di omicidio colposo plurimo per le morte di 15 operai che sarebbero stati esposti all' amianto negli anni Ottanta e Novanta senza le necessarie precauzioni. Nel corso dell' ultima udienza sono stati ascoltati due dirigenti Fiat degli anni '70: Enrico Autieri, responsabile del Personale, e Roberto Pianta, responsabile Direzione e Produzione del Gruppo Fiat. Il giudice Braggion ha anche acquisito tra le prove alcuni video Rai consegnati dal pm e dallo Slai Cobas, una delle parti civili al processo, insieme ad altri sindacati e ai famigliari delle vittime. Si tratta di tre filmati trasmessi dalla Rai nel 1977 e 1978 che furono girati nella fabbrica aresina tra dicembre 1976 e dicembre 1977 da una troupe che vi rimase 3 mesi. Il pm ha chiesto al giudice di sentire come teste Renato Parascandolo, uno degli autori dei filmati. Documentano la vita e le condizioni di lavoro in fabbrica: anche se i filmanti sono antecedenti all' acquisto dell' Alfa Romeo da parte di Fiat avvenuto a fine '86, come dimostrato da altri documenti, con l' arrivo della Fiat le condizioni di lavoro rimasero le stesse. «CI FURONO allora grandi lotte per migliorare le condizioni di lavoro: in una serie di postazioni furono messi ad esempio degli aspiratori per i fumi, ma purtroppo quasi sempre furono palliativi poco efficaci. Ci si ammalava a migliaia e tanti sono morti commenta Corrado Delle Donne, rappresentante Cobas . Nel filmato si vedono anche i capannoni con le lastre di eternit a vista». Gli avvocati dello Slai Cobas, Mirco Rizzoglio e Claudia Monreale, hanno chiesto al giudice l' acquisizione di alcune fotografie di 15 anni fa dove si vede che il tetto in eternit dei capannoni, come ad esempio l' assemblaggiostampaggio, era a vista e gli operai lavoravano sotto. ROBERTA RAMPINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 22 ottobre 2016 Pagina 18 Il Giorno (ed. Metropoli) Comune di Arese ARESE «IL CENTRO» OSPITA LE DEGUSTAZIONI DEL PROGETTO GRANDI VIGNE Un viaggio tra i migliori vini del Belpaese ARESE «GIRO d' Italia in 76 vini Grandi Vigne» oggi e domani all' Iper di Arese. Una passeggiata enologica lungo la promenade del mega mall «Il Centro» che attraversa in lungo e in largo il Belpaese. Degustazioni di buoni vini a filiera corta e assaggi di specialità gastronomiche selezionate per festeggiare i 10 anni di «Grandi Vigne», un progetto che valorizza le eccellenze vitivinicole italiane sostenendo le piccole produzioni di alta qualità. «In 10 anni ai 6 produttori pionieri del progetto se ne sono aggiunti molti altri; oggi sono 34 che con 76 vini rappresentano l' eccellenza della piccola produzione nazionale. I vini arrivano sullo scaffale quando sono pronti, non abbiamo fretta», spiega Fabrizio Stecca, enologo del marchio. Etna Rosso e il Langhe Nebbiolo doc le novità nella cantina dei tradizionali: debutta ad Arese le Grandi Vigne «Senza», la linea che propone vini senza solfiti aggiunti, estensione della Grandi Vigne Bio, linea che non poteva mancare al progetto. Per festeggiare l' occasione oggi è attesa la presenza del patron dell' Iper Marco Brunelli. Mon.Gue. MARCO BRUNELLI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 COMUNE DI ARESE Domenica, 23 ottobre 2016 COMUNE DI ARESE Domenica, 23 ottobre 2016 Comune di Arese 23/10/2016 Libero Pagina 19 Mattoncini Lego Dopo Arese arrivano a Milano 1 23 ottobre 2016 Pagina 19 Libero Comune di Arese NUOVO NEGOZIO Mattoncini Lego Dopo Arese arrivano a Milano Continua l' apertura degli store Lego. Dopo aver inaugurato il primo negozio nel nuovo Shopping Center di Arese, a cui sono seguite aperture a Marcianise, Bergamo e Grugliasco, l' insegna, gestita nel nostro Paese dal gruppo Percassi, è in procinto di aprire un nuovo store nel cuore di Milano. Per la precisione in Piazza San Babila, nei locali occupati fino a pochi mesi or sono da un noto istituto di credito. A confermare le indiscrezioni delle ultime settimane è stato il portale Pambianconews.com. L' apertura è prevista per metà novembre. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 COMUNE DI ARESE Lunedì, 24 ottobre 2016 COMUNE DI ARESE Lunedì, 24 ottobre 2016 Comune di Arese 24/10/2016 La Prealpina Pagina 13 1 Il San Giuseppe resta solo 24/10/2016 La Prealpina Pagina 35 2 La Bustese se ne va È primato solitario 24/10/2016 Affari & Finanza Pagina 57 Swarovski, orologi e retail ecco la ricetta per crescere 24/10/2016 Affari & Finanza Pagina 74 Il web e un corner all' ipermercato così si vendono le auto usate 24/10/2016 La Stampa (ed. Savona) Pagina 20 I centri commerciali fanno 90 e creano fatturato e occupazione 24/10/2016 Italia Oggi Sette Pagina 202 Web reputation, Sutti scala la classifica del consenso on line SIBILLA DI PALMA 4 6 7 9 24 ottobre 2016 Pagina 13 La Prealpina Comune di Arese Il San Giuseppe resta solo Il San Giuseppe non ha perso lo scettro del girone B della Terza Categoria Legnano, grazie alla vittoria per 5 a 1 ottenuta in casa contro il Dal Pozzo: a segno Apostolo con una bellissima tripletta, ma anche Manolio e Parolo, che annullano la rete degli ospiti che porta la firma di Ranieri. Quindici punti dunque per la squadra di Arese, seguita a ruota da Marnate Nizzolina e San Massimiliano Kolbe entrambi a 13 punti appaiate al secondo posto. Questo per dire che la situazione ai piani alti della graduatoria resta comunque apertissima. Il Marnate ha calato, ieri, il poker contro il San Luigi Pogliano, grazie ai soliti Maffei e D' Ascanio, signori del gol, a cui si sono aggiunti Poli e Giannino. Il Nerviano invece, tra la mura domestiche, ha battuto 2 a 0 la Victor Rho con le reti di Erboli e Slongo. La partita tra le ultime del girone, Sacro Cuore e Poglianese, va a favore di quest' ultima che vince 3 a 0 con Patrignani, Citati e Cozzi in rete. La Poglianese, così, tira momentaneamente un sospiro di sollievo salendo a 4 punti, lasciando a 3 lunghezze, invece, il Sacro Cuore appunto e l' Oratorio Ragazzi Lainate che è uscito sconfitto nella partita con il San Massimiliano Kolbe per 3 a 1: alla squadra di Lainate fatali le reti di Chevallard, Viganò e Tucci. Infine, vittoria di misura per la Salus contro l' Atletico 2013, finita 1 a 0 grazie alla rete di Arenare. La prossima domenica il San Giuseppe Arese incontrerà l' Atletico 2013: riflettori dunque puntati su questa sfida che costringerà la capolista a non prendere sottogamba un impegno comunque ostico. S.G. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 24 ottobre 2016 Pagina 35 La Prealpina Comune di Arese La Bustese se ne va È primato solitario Decisive le imprese di Marnate e Cavaria Le imprese di Marnate e Cavaria regalano il primato solitario alla Bustese. L' Ecoabitare (Accoto, Rossi 9, Raimondi 3, Vanoli 15, Pavesi 7, Tesone 11, Faggiana 3, Grassi 8, Aspesani 8). rompe il ghiaccio nel derby della Valle Olona contro Fagnano (Brignoli, Steccanella, Calloni, Ferioli 23, Castelli, Montalbetti 11, Intravaia 10, Pavesi 10, Palladini 4): l' energia di Grassi e Aspesani vale il 3025 del 20', la squadra di Zorzi accende il motore nel terzo quarto (4549 al 30') ma i padroni di casa (in panchina Simone Corbella con Taverna assente per lavoro) calano la saracinesca in difesa (9 punti in 15' per l' Altrimedia) e Va noli firma il primo hurrà. Bella impresa per la Motrix (Piazza 11, Crespi 12, Pavan 12, Tonin, Rizzo 3, Gagliardi 5, Moroni 2, Pozzi 2, Paladini Mol gora 2, Turano 6, Colnago 4) che ferma la corsa di Corbetta con un ultimo quarto di grande intensità: ottima prova corale per la squadra di Davide Viceconti che fa valere grinta e caparbietà nel rush finale. Così la Hydrotherm (Rondena 11, Mazza 1, Leoni 6, Azzimonti 12, Portaluppi 14, Marghella 3, Borsani 7, Badalotti 2, Preatoni 4, Ramazzina R. 5, Gambaro, Ferrario) prende già il largo facendo bottino sul campo della Traflex (Ghisi 1, Dal Sasso 4, Tabacchetti, Marzorati 7, Favretto 14, Vanetti 2, Piatti 1, Fino 2, Castiglioni 1, Costantini 6, Zingaro). L' incompleta squadra di Marco Della Valle regge 15' contro la corazzata di Nava, che si accende (2233 al 20') con le incursioni di Borsani (3/7 e 4 recuperi) e poi archivia la pratica (2854 al 30') con Portaluppi (4/4 da 2, 6/9 ai liberi e 5 recuperi) in evidenza. Il derby tra matricole premia Clivio (Bakayou, Cassani, Sparascio, Santelena 2, Pe detti 4, Milesi, Gavioli 6, Silvestrini 2, Magoga 6, Vanzella 14, Cantarelli 21, Didonè 17) che vendica la finale persa lo scorso giugno contro Gavirate (Rossi, Atzori, Arione 5, Sallemi 13, Caccetta 9, Zin, Santaterra 3, Olivetto, Xotta 4, Moretti 5, Bianco 6): le triple di Cantarelli (4/7 da 3) e Didonè esaltano i ritmi alti della squadra di Pezzotta che dilaga dopo l' intervallo (6139 al 20'). Nulla da fare per il Campus (Barbieri 3, Baggio 2, Crespi 10, Armocida, Spertini 27, Vannini, Balzaretti 2, Modesti 1, Messina, Fidanza 4, Trentini 11) a Sedriano: i ragazzi di Garbosi partono a razzo (1530 al 10' e più 20 al 15'), ma senza l' infortunato Moretti non trovano alternative a Spertini (2/3 da 2, 6/10 da 3, 5/5 ai liberi) e si piantano nei 10' finali (ancora 4349 al 30') contro la zona 32 dell' Ardens. Quarto periodo fatale per Vergiate che incassa un decisivo 1930 dopo il più 4 del 30'. Nel posticipo domenicale Malnate (Mancuso 21, Bessi 3, Pigato 1, Dalle Ave 9, Moscatelli 20, Mapelli 20) espugna con autorità il campo di Arese dominando sin dall' avvio (3147 al 20') con una prova che legittima le ambizioni di vertice della squadra di Coppo dopo l' assestamento iniziale per il mercato tardivo a Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 2 24 ottobre 2016 Pagina 35 < Segue La Prealpina Comune di Arese settembre. RISULTATI (4° turno): Motrix CavariaCorbetta 5954; Traflex MontelloHydrotherm Bustese 3865; Ecoabitare MarnateAltrimedia Fagnano 6458 dts; Limax ClivioLa Sportiva Gavirate 7249; Arese Or.Ma. Malnate 6383; VanzagoVergiate 9184; SedrianoCampus Varese 7160. CLASSIFICA: Bustese punti 8; Corbetta, Fagnano, Sedriano, Vanzago e Cavaria 6; Vergiate, Clivio, Arese e Malnate 4; Campus e Marnate 2; Ga virate e Montello 0. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 24 ottobre 2016 Pagina 57 Affari & Finanza Comune di Arese Swarovski, orologi e retail ecco la ricetta per crescere LA DIVISIONE ITALIANA DELLO STORICO BRAND DI GIOIELLERIA NATO NEL 1895, FAMOSO IN TUTTO IL MONDO PER LE SUE PRODUZIONI A BASE DI CRISTALLI, PUNTA SULL' INNOVAZIONE E SULL' APERTURA DI 20 NUOVI PUNTI VENDITA ENTRO I PROSSIMI DODICI MESI Milano V enti nuovi punti vendita entro i prossimi dodici mesi e la crescita nei segmenti dell' orologeria e degli accessori. Senza mai perdere di vista la gioielleria, attraverso l' ampliamento delle collezioni. In poche parole, innovare restando fedeli al proprio Dna. Così Swarosvki Italia, divisione dello storico brand fondato nel 1895 da Daniel Swarovski, punta a proseguire sulla strada della crescita dopo aver chiuso il 2015 a quota 240 milioni di euro di fatturato (in aumento dell' 8% rispetto al 2014). Confermandosi il quinto mercato a livello globale per fatturato e tra i primi tre per pezzi venduti. «L' obiettivo per continuare a crescere è in primo luogo il lancio di prodotti capaci di combinare le due anime del brand: da una parte, il presidio nel mondo della gioielleria più raffinata e delle occasioni speciali, dall' altra l' evoluzione verso un concetto più moderno e trasversale di gioiello», spiega Michele Molon, managing director di Swarovski Cgb (Consumer good business) Italia. Un esempio è Crystaldust, gamma di bracciali rigidi lanciata di recente che risplende grazie alla finitura Crystal Rock. Con Swarovski Activity Tracking Jewelry, il brand sinonimo di cristalli in tutto il mondo è invece entrato nel segmento degli smart device: si tratta, infatti, di un bracciale gioiello dotato di un cristallo centrale che, grazie a una tecnologia di tracking all' avanguardia, è in grado di registrare l' attività fisica. Il brand punta però anche sull' orologeria, «un segmento che è cresciuto tantissimo, vendiamo infatti un orologio ogni otto ore, ed è arrivato a incidere per circa il 10% del fatturato aziendale». Per questo, «abbiamo deciso di ampliare la collezione di orologeria femminile, con l' inserimento di nuovi prodotti, anche dai prezzi più accessibili, al di sotto dei 200 euro». Sul fronte accessori, «un altro segmento in crescita, lanceremo inoltre a breve la cover del nuovo iPhone 7». Senza scordare l' home decor con il crystal living . «Quest' anno ricorre il 25esimo anniversario della Stella di Natale e abbiamo deciso di festeggiarlo con un' edizione speciale, realizzata ad hoc; ci sarà poi il ritorno della Natività, una vera e propria opera d' arte in cristallo». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 4 24 ottobre 2016 Pagina 57 < Segue Affari & Finanza Comune di Arese Un' offerta sfaccettata con cui il brand punta a conquistare un target ampissimo di consumatrici, «circa 20 milioni di donne tra i 20 e i 60 anni che acquistano i nostri prodotti per se stesse o come regalo per altre donne», spiega Molon. Come azienda, aggiunge, «dobbiamo inoltre fronteggiare non un solo competitor ma moltissimi, dato che i nostri prodotti includono gioielli, orologi, home decor e accessori». Novità sono attese anche sul fronte della distribuzione: il gruppo conta attualmente in Italia oltre 1000 punti vendita, di cui 250 boutique monomarca e circa 800 fra store e gioiellerie multibrand: «L' obiettivo entro i prossimi dodici mesi è accelerare sul retail con l' apertura di 20 nuovi stores dislocati in hub strategici nel Nord Italia, in Toscana, nelle Marche e in Puglia». Già negli scorsi mesi il brand aveva lanciato diversi progetti in ambito retail, come l' apertura in Grandi Stazioni a Milano o il temporary store di via Torino, sempre a Milano, oltre all' inaugurazione di un negozio presso il centro commerciale di Arese. Centrale sarà infine il focus sull' omnicanalità. «Vogliamo creare un' integrazione tra i diversi canali di vendita e stiamo lavorando a un progetto, che verrà ultimato il prossimo anno, che permetterà alle consumatrici di ordinare un prodotto sul sito e poi andarlo a ritirare in negozio o, ancora, di prenotare la prova di un prodotto presso il punto vendita e di acquistarlo in seguito online». © RIPRODUZIONE RISERVATA SIBILLA DI PALMA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 24 ottobre 2016 Pagina 74 Affari & Finanza Comune di Arese Il web e un corner all' ipermercato così si vendono le auto usate [ ALD] La progressiva familiarità degli italiani con il canale web e la necessità di fare i conti con budget di consumo limitati spingono il business dell' usato relativamente agli autoveicoli appartenuti alle flotte aziendali. Si tratta in genere di mezzi con quattro o cinque anni di vita e in buone condizioni, grazie alla manutenzione continua, che possono interessare tanto i privati, che i professionisti o i commercianti. «Il comparto del remarketing è strategico per il noleggio a lungo termine», spiega Fabrizio Ruggiero, presidente di Aniasa. «L' analisi delle attività di remarketing dei veicoli a fine noleggio indica come ancora oggi tre autovetture usate vendute su quattro transitino attraverso i commercianti»: Pasquale Martorano, remarketing and district sales director di Ald, conferma la spinta del Web per lo sviluppo del canale usato, e segnala il contributivo che arriva dalla partnership con un big della gdo come Iper la grande I, che avvicina l' offerta ai consumatori. "Partiamo a novembre da Arese, il più grande centro commerciale italiano, con il lancio del primo corner/negozio di mobilità e svilupperemo anche la vendita delle nostre auto usate». Confermando che tra i target di clientela più importanti per sviluppare il business delle flotte aziendali vi è quello dei clienti privati. «Le nostre strategie nei prossimi mesi verteranno ancora sullo sviluppo delle piattaforme web e su una presenza sempre più solida sul mondo retail. Quest' anno Ald raggiungerà circa il 28 per cento delle proprie vendite nel mondo retail». (l.d.o.) © RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 24 ottobre 2016 Pagina 20 La Stampa (ed. Savona) Comune di Arese Una ricerca di RenoConfimprese I centri commerciali fanno 90 e creano fatturato e occupazione I centri commerciali non conoscono soste e si confermano come le nuove piazze del futuro, che fanno crescere vendite e occupazione. Le aperture sono di nuovo in crescita e segnano un +2% sul 2015 con 19 aperture nel 2016, di cui due di grandi dimensioni per Gla (Gross leasing area), cioè per superficie lorda affittata, e numero di punti vendita, che sono Il C e n t r o d i Arese e E l n ò s S h o p p i n g d i Roncadelle Brescia. Ma le previsioni sono ancora migliori per il prossimo biennio: per il 2019 si prevedono in arrivo quasi 90 shopping center. La situazione appare più rosea rispetto al 2014, l' anno nero che ha fatto registrare una pesante caduta delle aperture, solo 6 contro le 8 del 2013. A trainare la marcia è il fashion, che si conferma un settore in crescita, sul quale i retailer sono pronti a scommettere. Sono le tendenze che emergono dalla ricerca della società specializzata Reno per Confimprese. «I dati Confimprese Lab Nielsen sui primi 8 mesi 2016 commenta Mario Resca, presidente di Confimprese mostrano ancora un calo a valore del 2,94% rispetto allo s t e s s o p e r i o d o d e l 2015 d e i c e n t r i commerciali, che comunque crescono in termini di aperture. Il sistema ha realizzato uno sforzo particolare per dare una svolta positiva, c' è una maggiore propensione all' azione, anche per la necessità di conquistare un consumatore sempre più digitale, che nel 2016 ha speso 20 miliardi di euro in acquisti online». Se si guarda alle nuove tendenze, si allarga la forbice tra i grandi centri commerciali regionali (60 mila mq; 100 negozi; 8,5 milioni di visitatori) e locali (520 mila mq; 525 negozi; 2,53,5 milioni di visitatori). «Sui centri commerciali regionali spiega Gian Enrico Buso, partner Reno si registra un incremento delle dimensioni medie del centro, la riduzione del settore food, l' aumento del numero delle aree non food. Nei centri di riferimento locale, invece, vi è una sostanziale invarianza dell' offerta commerciale e il mantenimento delle superficie per la vendita di alimenti nonostante il calo della domanda». Dal punto di vista delle città, appaiono buone le prospettive su Torino e Firenze, le due città analizzate da uno studio Tecnocasa presentato a Confimprese. Torino appare come una città laboratorio, in cui dove si registra una forte riqualificazione di spazi abbandonati e una domanda concentrata sulla locazione e su tagli fino a 100 mq, anche se i canoni nelle vie di passaggio scendono del 2,3%. Firenze confermandosi città a vocazione turistica rivela una tenuta dei valori sulle strade ad alto passaggio e un Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 7 24 ottobre 2016 Pagina 20 < Segue La Stampa (ed. Savona) Comune di Arese increme nto sui luoghi più ambiti. I canoni di locazione nelle vie di passaggio sono in aumento del 2,6%. Istruttivo il confronto su due dei più grandi shopping center aperti nel 2016, entrambi in Lombardia, Il Centro di Arese e Elnòs Shopping di Roncadelle Brescia. Arese supera Roncadelle per una serie di parametri che vanno dalla Gla media, 92mila mq contro 55mila, al numero di punti vendita, 158 contro 109; dai mq non food, 33 contro 19, a quelli food, 7mila contro 4.500; per finire ai parcheggi, 6mila contro 3.900. Anche in termini di offerta commerciale Arese presenta 191 marchi contro i 128 di Roncadelle. [w. p.] BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 24 ottobre 2016 Pagina 202 Italia Oggi Sette Comune di Arese Osservatorio Reputation ManagerBe Media/Affari Legali: il legale di Dentons convince la rete Web reputation, Sutti scala la classifica del consenso on line Federico Sutti, davanti a Francesco Gianni e Patrizio Messina. La classifica dell' autunno 2016, stilata da Reputation Manager e Be Media in esclusiva per Affari Legali ItaliaOggi Sette, indica che sono questi i tre big dell' avvocatura d' affari che hanno la migliore reputazione sul web. Reputation Manager e Be Media, specializzate rispettivamente in analisi e consulenza di comunicazione sulla reputazione online, hanno passato al setaccio tutto ciò che su Internet si dice di 14 esponenti di punta di altrettanti studi d' affari presenti nella penisola, parametrandoli su una scala da 1 a 10, rappresentativa di 15 voci, racchiuse in tre macroaree: immagine percepita (suggest, ricerche correlate, immagini e qualità dei link ad esse collegate, video), presenza enciclopedica (presenza, estensione, onorificenze e lesività), presenza Web 1.0 (presenza, aggiornamento e valutazione dei contenuti nel motore di ricerca, presenza nei social). «Il valore principale di questa metodologia di analisi», spiega Andrea Barchiesi, Ceo di Reputation Manager, «consiste nell' indicatore ideato e creato da Reputation Manager per misurare analiticamente la reputazione online. L' indice reputazionale prende in considerazione oltre 12 diversi parametri, per misurare in modo dinamico e scientifico i contenuti online riferiti ai singoli professionisti. Infatti per stilare la nostra classifica abbiamo analizzato oltre 2500 contenuti online». Una prima considerazione che gli autori fanno dopo analizzato i flussi delle conversazioni è relativo al differente approccio tra gli studi italiani e quelli di matrice internazionale presenti nella Penisola. «Come già emerso nelle rilevazioni degli scorsi anni, vi è una sostanziale differenza nella cura dell' identità digitale», osserva Alberto Murer, partner di Be Media. «I primi, infatti, sono fortemente identificati con lo studio che rappresentano, che spesso porta il loro nome. Mentre gli avvocati delle realtà internazionali rimangono generalmente sullo sfondo». Una riflessione che evidenzia come poco sia cambiato negli ultimi anni. Il tema del legame tra fondatore e studio professionale cominciò a essere discusso una decina di anni fa con l' arrivo in forze delle lawfirm, portatrici di un modello più impersonale su questo fronte, ma evidentemente poco è cambiato in questo periodo tra gli italiani. Questo nonostante una rapida evoluzione del mercato, che ha visto calare sensibilmente l' importanza delle relazioni storiche nella conquista di un mandato, in favore di un processo di selezione più Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 9 24 ottobre 2016 Pagina 202 < Segue Italia Oggi Sette Comune di Arese oggettivo. Se questa è la riflessione di carattere generale, va comunque segnalata una novità di non poco conto rispetto al passato. Federico Sutti, che da qualche mese guida lo studio americano Dentons (dopo aver lasciato un' altra lawfirm come Dla Piper), supera tutti gli altri per reputazione sul Web. Frutto della grande visibilità derivante al managing partner dai numerosi annunci degli ultimi mesi. Come l' apertura della sede romana (con Michele Carpagnano, partner responsabile della practice competition & antitrust e Luca Pocobelli, partner del dipartimento corporate m&a) e la decisione di sponsorizzare il restauro di tre tele custodite nella Sala degli Specchi di Palazzo AreseLitta, a Milano. L' approccio per una crescita spinta sta caratterizzando Dentons anche in altri mercati europei, tanto da far emergere una necessità di capitale. Così lo studio ha deciso di aumentare la capital contribution dei soci equity europei portandola, dal precedente 30% al 50%. Ma Dentons ha un approccio al mercato che è unico a livello mondiale. Dopo la fusione con i cinesi di Dacheng, che lo ha portato a diventare lo studio più grande del mondo (oggi conta 7.500 avvocati), la law firm ha una struttura policentrica, senza un quartier generale o una cultura professionale dominante, aspetti che a cascata lo portano a non avere un modo standardizzato di fare business. Tornando alle riflessioni di carattere generale, Andrea Barchiesi, ceo di Reputation Manager, sottolinea che tra i grandi avvocati degli studi italiani «resta forte la tendenza a mantenere saldi i rapporti con i manager di riferimento delle banche e delle aziende, che possono essere fonti importanti di mandati». Ne sono degli esempi il ruolo di Sergio Erede nel Fondo Atlante e nell' offerta di Urbano Cairo per Rcs, l' assistenza prestata da Francesco Gianni a Telecom Italia e al ministero dell' Economia nella vicenda relativa a Poste Italiane o, ancora, il legame tra Luigi Arturo Bianchi e Mps. «A differenziare ulteriormente gli avvocati operanti negli studi italiani è la loro esposizione mediatica relativa anche a vicende che poco hanno a che vedere con la loro professione», aggiunge Barchiesi. «Basti pensare al grande volume di contenuti online relativi ai piccoli azionisti del Milan per Giuseppe La Scala oppure alle Gran fondo e al mondo del ciclismo per Gianluca Santilli, che contribuiscono a offrire di questi professionisti un quadro più completo, che va oltre il loro ruolo professionale». In controtendenza va Filippo Modulo. Anche se lo studio Chiomenti si è affidato a un' agenzia di comunicazione, la scelta è di mantenere un basso profilo, privilegiando la visibilità dello studio rispetto ai singoli: basti pensare al rifiuto di inviare alla stampa foto dei singoli professionisti. È proprio a causa della scarsa visibilità e della mancanza di contenuti, che Modulo finisce in fondo alla classifica tra i 14 professionisti di altrettanti studi esaminati. Per quanto riguarda i social, tutti gli avvocati che operano presso studi internazionali hanno un profilo LinkedIn, mentre non si può dire la stessa cosa per tutti gli esponenti degli studi italiani. In pochi sono attivi su altri social. Detto di Sutti, la posizione d' onore nella classifica Be MediaReputation Manager sull' identità digitale va a Francesco Gianni, fondatore e numero uno di Gianni Origoni Grippo Capelli & Partners, mentre il gradino basso del podio vede Patrizio Messina di Orrick. Seguono Gianluca Santilli di LexJusSinacta, Giuseppe La Scala (studio La Scala) e Luigi Arturo Bianchi (D' Urso Gatti Bianchi), con Sergio Erede (BonelliErede) al settimo posto. Questa posizione può sorprendere considerato che Erede negli ultimi mesi è entrato in partite importantissime come il salvataggio di Mps, la costituzione del Fondo Atlante, la vendita dell' Ilva di Taranto, solo per citare alcuni casi. Eppure, quello che probabilmente è l' avvocato che conta di più nei salotti italiani, evidentemente non cura particolarmente la propria immagine digitale. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 COMUNE DI ARESE Martedì, 25 ottobre 2016 COMUNE DI ARESE Martedì, 25 ottobre 2016 Comune di Arese 25/10/2016 Il Giorno (ed. Metropoli) Pagina 15 GIULIA BONEZZI Generazioni cementate dal mattoncino nel Lego più grande d' Italia 25/10/2016 Il Giorno (ed. Metropoli) Pagina 6 Kayak, il porto delle nebbie 25/10/2016 Reggio Tv L' ombra della 'ndrangheta all' Expo 2015, maxi sequestro di beni a... MONICA GUERCI 1 3 4 25 ottobre 2016 Pagina 15 Il Giorno (ed. Metropoli) Comune di Arese Generazioni cementate dal mattoncino nel Lego più grande d' Italia Il negozio apre l' 11 novembre in San Babila MILANO A IMPILARE quaranta miliardi di mattoncini Lego s' arriverebbe sulla Luna. Però ne bastano sei per tirar fuori 915 milioni di combinazioni, e c' è un concorso di creatività (dettagli sulla pagina Facebook LEGOItalia): chi vince vedrà in anteprima il negozio di Lego più grande d' Italia. Gli altri basta che aspettino l' 11 novembre alle 10 del mattino, quando aprirà a Milano, in corso Monforte 2 angolo piazza San Babila. Quinto store in Italia (dopo Arese, Marcianise, Orio al Serio e Torino), e il più grosso, 270 metri quadri abbondanti con ogni meraviglia: tavolate di mattoncini colorati per giocare, l' assortimento di pezzi sfusi più imponente del Paese, una grande teca di vetro dove s' infilano i bambini a esplorare ambientazioni fatte e finite; lo scanner su cui passar la mano per visualizzarsi come «minifigure», un personaggio Lego a propria immagine, e si può comporre anche un omino da comprare, scegliendo ogni dettaglio. Ce n' è abbastanza per lasciare a bocca aperta i bambini, all' anagrafe o già cresciuti giocando all' ingegnere e al genio guastatori, in pomeriggi piovosi ingannati ad assemblare costruzioni impossibili e poi demolirle, con gusto o per dispetto, senza pietà. Genitori, nonni: i Lego incastrano generazioni. Ha cent' anni l' aziendina creata a Billund, seimila anime nella Danimarca del Sud, dal falegname Ole Kirk Kristiansen. Anche se i giocattoli cominciò a costruirli solo nei primi anni Trenta, dopo che i figli gli avevano incendiato la bottega; e forse non a caso Lego viene dal danese «leg godt», «gioca bene». I giochi di legno, in quei tempi di ristrettezze, si vendevan male, perlopiù pagati in cibo. Poi arrivarono i moduli componibili in plastica, nel dopoguerra; il mattoncino definitivo debuttò nel '58, anno in cui Ole morì. DA LÌ, quella della Lego è la storia di un' ascesa industriale e culturale: i parchi tematici, i videogiochi, i film, le citazioni in canzoni, fumetti, romanzi. L' arte: nelle vetrine di San Babila saranno esposte creazioni di Riccardo Zangelmi, ma non si contano gli artisti che si sono ispirati ai mattoncini. Chi li ha dipinti, chi usati per riprodurre i campi di concentramento; lo scultore dissidente Ai Weiwei accusò l' azienda di censura perché non gli vendeva un grosso quantitativo e la spuntò, alla faccia del governo cinese. Arte a parte, la tentazione dei Lego è l' imitazione: sono stati utilizzati per illustrare passi della Bibbia e teorie di sociologia, per dar corpo a icone fantasy, dai mulini a vento di Don Chisciotte alla scuola di Harry Potter; per costruire una casa a grandezza naturale, riprodurre infiniti monumenti. Per sfide da Guinness: l' anno scorso, alla Fabbrica del vapore, è stato battuto il record della torre più alta, 35,05 metri per 580 mila mattoncini e 18 mila volontari, in cinque giorni. C' è persino chi ha imparato a Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 1 25 ottobre 2016 Pagina 15 < Segue Il Giorno (ed. Metropoli) Comune di Arese far soldi, coi Lego, investendovi come fossero mattone reale per rivenderli on line ai collezionisti. Giulia Bonezzi. GIULIA BONEZZI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 25 ottobre 2016 Pagina 6 Il Giorno (ed. Metropoli) Comune di Arese Kayak, il porto delle nebbie GARBAGNATE MILANESE IL PORTICCIOLO dei Kayak di Garbagnate, realizzato per Expo e inaugurato sei mesi dopo la fine dell' esposizione universale, ora rischia di restare chiuso. Sono andati infatti deserti, uno dopo l' altro, i due bandi di gara del Consorzio Est Ticino Villoresi per l' affidamento in gestione della casa cantoniera e dell' Kajak Point in via della Fametta a Garbagnate. Le gare prevedevano la concessione per tre anni di gestione prorogabili. MANCANZA d' interesse? Un progetto non facile da mettere in campo, secondo i garbagnatesi più attenti alla questione: il percorso, infatti, per sola andata, comporterebbe anche l' organizzare del rientro al punto di partenza dei kayak, che una volta giunti fino al porticciolo di Garbagnate dovranno trovare anche la via del rientro. «Le gare sono andate deserte, ma soggetti che hanno espresso interesse non in sede di bando perché ormai scaduto alla fine non sono mancati commenta Laura Burzilleri, direttore generale del Consorzio Villoresi . Ora stiamo ragionando su come procedere per l' assegnazione, contiamo di poter consegnare le chiavi per metà novembre». Porta d' ingresso del Parco delle Groane, il porticciolo dei Kayak potrebbe essere un prezioso punto di appoggio per le attività legate alla navigazione a remi sul canale Villoresi e per le attività turistiche nella tratta tra Parabiago e Garbagnate (circa 13 chilometri). «I fruitori e i turisti potranno godere degli scorci ambientali caratteristici del canale, in un alternarsi di aree agricole, aree urbanizzate e dimore storiche», spiegava Alessandro Folli, presidente del Consorzio ad aprile, in occasione del taglio del nastro del porto. Il progetto si affiancava a una serie di interventi realizzati dal Consorzio fra i quali un ostello, una rete di musei (museo della bonifica, emeroteca e museo delle Acque), la riapertura di conche e percorsi di navigazione e cicloturistici che puntano a valorizzare i canali della Lombardia. Idea che aveva affascinato anche Marco Brunelli, patron del Gruppo Finiper presente alla cerimonia inaugurale nell' ambito dell' iniziativa «Vie d' Acqua, la natura passa in città». Il noto imprenditore, a meno di un chilometro dal porticciolo, dieci giorni prima inaugurava «Il Centro», mega mall fra i più grandi d' Europa, nell' ex Alfa Romeo. Due milioni di metri quadrati d' area ex industriale ripartita fra Arese, Lainate e Garbagnate di cui un ultimo grande tassello, compreso fra i canali Lura e Villoresi, è in attesa di riqualificazione. [email protected]. MONICA GUERCI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 25 ottobre 2016 Reggio Tv Comune di Arese CRONACA L' ombra della 'ndrangheta all' Expo 2015, maxi sequestro di beni a imprenditori contigui ai clan Operazione "Rent" della Guardia di Finanza: colpo alle cosche AquinoColuccio e PiromalliBellocco Reggio Calabria. Una vasta operazione anticrimine, condotta dagli uomini della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Reggio Calabria, è in corso nelle provincie di Milano, Reggio Calabria, Catanzaro, Catania, Bergamo, Bologna, Brescia e Mantova, nei confronti di un gruppo di persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, riciclaggio, e s t o r s i o n e , i n d u z i o n e a l l a prostituzione, detenzione illecita di armi da fuoco, con l' aggravante del metodo mafioso, operanti in diversi comuni della Calabria, Lombardia ed Emilia Romagna. L' indagine, condotta sotto la direzione della D.D.A. di Reggio Calabria, prende le mosse da un' intensa attività investigativa volta a disarticolare un sodalizio criminale calabrese, dedito al controllo di diverse attività economiche fittiziamente intestate a soggetti compiacenti aggiudicandosi, anche con il ricorso di metodi mafiosi, appalti e/o subappalti per la realizzazione di opere importanti. Tra queste, l' organizzazione criminale, attraverso "anonime società del nord Italia" si è occupata della realizzazione dei padiglioni della Cina e dell' Ecuador, delle opere di urbanizzazione e delle infrastrutture di base nella fiera Expò 2015, del subappalto per la società Ferrovie del Nord, dell' ipermercato di Arese e del consorzio di Bereguardo (PV). L' operazione, convenzionalmente denominata "Rent", ha interessato, per la specificità dell' organizzazione indagata, sia l' ambito nazionale che quello internazionale. Proprio in ordine a tale ultimo aspetto, nel corso dell' attività investigativa sono stati monitorati ulteriori lavori per la realizzazione di un complesso turisticosportivo, in località Arges Pitesti (Romania) e del resort Molivisu, per un valore complessivo di 80 milioni di euro di cui 27 a carico dell' Unione Europea, nonché di un immobile in Marocco. L' attività ha delineato, pertanto, una complessa attività criminosa posta in essere da soggetti contigui alle cosche di 'ndrangheta e segnatamente alle cosche Aquino/Coluccio sedenti in Marina di Gioiosa Jonica (RC) e aree limitrofe e PiromalliBellocco, operative in Rosarno (RC). Molti dei componenti sono già stati destinatari del provvedimento restrittivo emesso dalla Procura di Milano DDA nell' ambito dell' operazione "Underground" eseguita lo scorso 03 ottobre c.a. dalla Guardia di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 4 25 ottobre 2016 < Segue Reggio Tv Comune di Arese Finanza di Milano. Oltre al provvedimento di perquisizione, sono stati eseguiti i sequestri patrimoniali di beni immobili (appartamenti e locali), mobili, mobili registrati (autoveicoli di lusso, motoveicoli e autocarri), società, polizze assicurative e conti correnti bancari e postali, per un valore prudenzialmente stimato in oltre 15.000.000,00 euro. L' esecuzione dei provvedimenti cautelari reali risponde ad una precisa strategia di questa DDA, consistente nel richiedere agli uomini della Guardia di Finanza del Gruppo di Locri lo svolgimento anche di accertamenti patrimoniali nei confronti degli indagati, al fine di sottrarre loro le ingenti risorse economiche frutto di investimenti effettuati con proventi illeciti e colpire, quindi, in maniera incisiva il sodalizio criminale ed i soggetti prestanome (spesso legati da vincoli di parentela e/o affinità) utilizzati come fittizi intestatari dei beni. Francesco Chindemi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 COMUNE DI ARESE Mercoledì, 26 ottobre 2016 COMUNE DI ARESE Mercoledì, 26 ottobre 2016 Comune di Arese 26/10/2016 Corriere della Sera Pagina 5 CARLO MACRÌ I clan nei padiglioni di Italia, Ecuador e Cina Sequestrati 15 milioni 26/10/2016 La Repubblica (ed. Milano) Pagina 5 SANDRO DE RICCARDIS Con i subappalti aggirati i controlli "Sulle Vie d' acqua la tangente... 26/10/2016 La Repubblica (ed. Milano) Pagina 5 SALVATORE GARZILLO Gli affari delle cosche nei padiglioni Expo 26/10/2016 Il Giornale Pagina 4 CRISTINA BASSI «Padiglioni di Expo 2015 costruiti dalla 'ndrangheta» 26/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 19 ROBERTO GALULLO L' ombra della 'ndrangheta su Expo e opere al Nord 26/10/2016 Avvenire Pagina 11 L' ombra delle cosche sui padiglioni, sequestrati beni per quindici milioni 26/10/2016 Corriere della Sera (ed. Brescia) Pagina 5 'Ndrangheta, a Brescia le società delle cosche 26/10/2016 Il Giorno Pagina 21 «Ci siamo presi noi il 70% di Expo» Il senso per gli affari... 26/10/2016 La Prealpina Pagina 11 Le mani della 'ndrangheta su Expo 2015 26/10/2016 Giornale di Brescia Pagina 4 Cosche, sequestrati beni per 15 milioni Si indaga su Expo 26/10/2016 Brescia Oggi Pagina 17 Nei guai « galoppini» bresciani 26/10/2016 Il Giornale d'Italia Pagina 4 Expo Milano: altre indagini sugli interessi delle cosche 26/10/2016 La Voce di Mantova Pagina 6 Operazione Rent: prequisizioni e sequestri anche a Mantova 3 5 'Ndrangheta infiltrata nei lavori all' Expo per i padiglioni di Italia... 26/10/2016 Libero Pagina 34 1 DOMENICO MARINO 6 8 10 12 13 15 16 17 18 19 20 26 ottobre 2016 Pagina 5 Corriere della Sera Comune di Arese I clan nei padiglioni di Italia, Ecuador e Cina Sequestrati 15 milioni Le cosche della 'ndrangheta attraverso le società Infrasit, Viridia Società e Cooperativa Consorziata hanno eseguito buona parte il 70% dei lavori, del sito espositivo Expo 2015, ivi compresi i padiglioni Italia, Cina, Ecuador, le rampe di accesso e tutta la rete fognante. Ci sono riusciti inserendosi nei lavori attraverso subappalti con proprie aziende in crisi di liquidità e quindi sull' orlo del fallimento, che hanno rilevato intestandole a prestanomi. «Solo con la realizzazione delle piastre dei tre padiglioni il guadagno ottenuto è di circa 600.000 euro», ha spiegato Antonio Di Bernardo, il magistrato che ha coordinato l' inchiesta. Il quadro che emerge dall' inchiesta «Rent» della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria è eloquente su come la 'ndrangheta è sempre più imprenditrice, orientata e coinvolta a inserirsi in ogni grande opera pubblica del Nord Italia, con l' ormai collaudato sistema degli «accordi corruttivi». L' inchiesta ha stabilito che erano due i gruppi criminali interessati all' Expo, AquinoColuccio di Marina di Gioiosa Ionica e Piromalli Bellocco di Gioia Tauro, clan tra i più potenti in Calabria. Nel 2013 hanno acquisito la Infrasit, società ormai decotta. La gestione è stata affidata ad Antonio Stefano di Siderno, 41 anni, attualmente in carcere per associazione mafiosa, braccio operativo del boss Giuseppe Coluccio. Era Stefano che investiva le ricchezze della cosca, frutto del narcotraffico. Trentadue gli indagati di questa inchiesta portata a termine dalla Guardia di Finanza di Locri guidata dal tenente colonnello Nicola Sportelli. Dodici di loro, fra imprenditori e faccendieri, finiti già al centro dell' inchiesta milanese «Underground» che, meno di un mese fa, ha svelato un giro di tangenti che ha drogato l' assegnazione dei lavori per Expo, Ferrovie Nord, il mega centro commerciale di Arese e l' aeroporto di Malpensa. La galassia Infrasit era lo scudo per i due gruppi criminali calabresi. Oltre ai padiglioni dell' Expo, le cosche avevano ottenuto, sempre in subappalto i lavori di Ferrovie Nord, il mega centro commerciale di Arese(tra i più grandi d' Italia), l' aeroporto di Malpensa e il cantiere di Turbigo. Ma anche l' estero era appetito delle famiglie mafiose. In Romania a Arges Pitesti stavano realizzando un villaggio turistico sportivo e il resort Molivisu, per un valore complessivo di 80 milioni di euro, 27 dei quali finanziati dalla Comunità europea. E poi in Marocco dove avevano appena ultimato un albergo a cinque stelle. Tra le persone indagate in questa nuova inchiesta ci sono l' ex amministratore unico della Infrasit Giuseppe Colelli, il commercialista Giuseppe Tarantini, Cristina Alitei e il suo compagno Roberto Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 1 26 ottobre 2016 Pagina 5 < Segue Corriere della Sera Comune di Arese Pizzoni, Pierluigi Antonioli, insieme ai figli Niccolò e Jacopo e Pierino Zanga quest' ultimo considerato il referente di Stefano tutti accusati di intestazione fittizia di beni, aggravata dall' aver favorito la 'ndrangheta. I finanzieri hanno perquisito uffici e abitazioni private e messo i sigilli a locali notturni, auto di lusso, polizze assicurative, conti correnti e società, per un valore complessivo di 15 milioni di euro. CARLO MACRÌ Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 26 ottobre 2016 Pagina 5 La Repubblica (ed. Milano) Comune di Arese Con i subappalti aggirati i controlli "Sulle Vie d' acqua la tangente più grossa" SONO rimasti per mesi invisibili nei cantieri del nord, poi una doppia ingenuità li tradisce. «Macrì è a Milano per Expo » risponde una sua collaboratrice agli investigatori che si recano all' autonoleggio di Graziano Macrì, a Siderno, per accertamenti su un assegno. Ed è lui stesso a dare due indirizzi che gli investigatori scoprono essere sedi di riferimento di una società edile, Infrasit. Perché «un imprenditore calabrese, operante nel settore del noleggio di autovetture, riconducibile a Macrì Vincenzo, a sua volta collegato a Zu 'Ntoni Macri, inteso Baruni o "Boss dei due mondi", trascura la sua attività in Calabria per dedicarsi ad attività edilizie in Lombardia?» si chiedono gli uomini della finanza di Locri. È la domanda che parte dal discendente di uno dei più importanti boss della storia della 'ndrangheta e porta a un' inchiesta a Milano e una a Reggio Calabria, a un doppio sequestro di quasi venticinque milioni, a un' indagine che svela l' infiltrazione al nord dei clan di 'ndrangheta AquinoColuccio e Piromalli Bellocco. Arrivati con le loro società, i camion e g l i o p e r a i , d e n t r o i l c a n t i e r e d i Expo. «Abbiamo fatto il 70 per cento dei lavori » dice in un' intercettazione Giuseppe Colelli, proprietario formale di Infrasit, parlando dei lavori «al padiglione Italia, della Cina, dell' Ecuador», oltre che di quelli per altre opere accessorie come «le rampe di accesso e tutta la rete fognaria». Ancora Colelli, il 13 agosto 2014, «parla con un uomo dell' Expo che chiede come vanno i lavori». «Bene, non sono mai stati indietro. Le opere si faranno tutte assicura tranne, forse, quelle delle Vie d' acqua, perché là c' è stata la tangente più grande in assoluto... il 50 per cento di preventivo di quel lavoro è una tangente». Nonostante i controlli, le aziende della 'ndrangheta riescono ugualmente a entrare in Expo. «Tramite lo stratagemma del subappalto, infatti, le società gestite dagli indagati, pur intestate a prestanome, neanche risultano quali esecutrici dei lavori effettuati, anche se trattasi di appalti di notevole importanza e interesse anche mediatico ricostruiscono gli uomini della Gdf . Quasi tutti i lavori edili eseguiti dagli indagati sono stati appaltati dalle società Viridia o Itinera». La prima, già citata nell' inchiesta sulla "Cupola di Expo" per i rapporti con Primo Greganti. La seconda, del gruppo Gavio. Le due società hanno «successivamente appaltato i lavori ad altre ditte». Scrivono gli investigatori che queste aziende «sono state individuate solo grazie a sopralluoghi e intercettazioni ». È così che trovano, il 15 dicembre 2014, i documenti dei lavori nella sede di Infrasit, «sulla scrivania di Salvatore Piccoli», braccio destro di Antonio Stefano, luogotenente della cosca Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 3 26 ottobre 2016 Pagina 5 < Segue La Repubblica (ed. Milano) Comune di Arese AquinoColuccio, entrambi coinvolti nell' inchiesta della Dda di Milano su "Nord Ing". «Sostanzialmente ha commentato ieri il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, prima procuratore a Reggio Calabria . Loro lavoravano sotto soglia, sotto i 600mila euro e quindi non c' era il controllo o il controllo era blando». Ma i clan erano interessati anche alle attività di smantellamento di Expo. «Ho sentito in televisione che parecchie cose andranno smantellate», s' interessa al telefono il padre di Piccoli. È il 5 agosto 2015. «Non lo so, adesso vediamo, e m' informo» risponde il figlio. Intanto il clan incassa il denaro per i lavori già realizzati. «Sto aspettando dei pagamenti da parte di Expo di circa 800mila euro, e 400mila da Viridia», dice Pino Colelli al telefono. Gli stessi uomini, con le stesse società, sono al lavoro anche nel cantiere di Arese di uno dei più grandi centri commerciali d' Europa. Al telefono, Piccoli e Colelli parlano dello stato dei lavori e dei pagamenti che ancora non hanno incassato. «Ad Arese ci faranno fare il secondo lotto per circa 400/500mila euro dice Colelli . Parcheggio, muro di sostegno, gli ingressi al centro commerciale, i cordoli. Non è una cosa che dobbiamo perdere... se riusciamo a prendere pure un pezzo di supermercato come costruzione, di centro commerciale...». ©RIPRODUZIONE RISERVATA SANDRO DE RICCARDIS Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 26 ottobre 2016 Pagina 5 La Repubblica (ed. Milano) Comune di Arese 'Ndrangheta infiltrata nei lavori all' Expo per i padiglioni di Italia Cina ed Ecuador UN lungo elenco di lavori, quasi tutti ottenuti in subappalto, che porta dopo i dieci milioni sequestrati dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano all' imprenditore bergamasco Pierino Zanga a un ulteriore sequestro di quindici milioni di euro da parte della guardia di finanza di Locri, in una parallela indagine della Dda di Reggio Calabria. Ai lavori contaminati dalla presenza della 'ndrangheta emersi con l' indagine del procuratore dell' antimafia milanese, Ilda Boccassini, e del pm Bruna Albertini la piastra di Expo, il centro commerciale di Arese, il tratto della linea 5 del metrò, i lavori a Cormano e Bereguardo, le commesse della società di Ferrovie Nord, "Nord Ing" gli investigatori aggiungono un' altra sequela di cantieri. Tra i più rilevanti, «i padiglioni di Cina ed Ecuador a Expo», ma anche quelli relativi «al Padiglione Italia, alle rampe di accesso e a tutta la rete fognaria». Il «70% dei lavori dell' Esposizione», dice in un' intercettazione Giuseppe Colelli, una delle teste di legno di Infrasit, la società controllata dai clan che ha incassato la maggior parte dei subappalti. Sequestrati appartamenti, locali, auto di lusso, autocarri, società, polizze assicurative, conti correnti dalla Calabria alla Lombardia, per un valore complessivo di quindici milioni di euro. Proventi considerati illeciti, incassati da imprenditori considerati prestanome o comunque vicini alle cosche calabresi degli AquinoColuccio e PiromalliBellocco, operanti anche a Milano e nell' hinterland. Le indagini hanno evidenziato come i clan abbiano investito ingenti capitali anche nel turismo, con la realizzazione di un complesso turistico in Romania, del valore di 80 milioni, e un immobile in Marocco. Per i trentadue soggetti raggiunti dal provvedimento di sequestro, le accuse sono a vario titolo di associazione mafiosa, riciclaggio, estorsione, induzione alla prostituzione, detenzione illecita di armi da fuoco. Nelle carte dell' inchiesta emerge la fitta rete di connivenze del gruppo anche al Nord, che ha lavorato anche in cantieri edili per la costruzione di palazzine in via Savona e via Varesine. Agli atti rapporti con uomini delle Agenzie delle Entrate per risolvere problemi col fisco, e funzionari di banca che rivelano gli accertamenti presso la propria banca dati. (a. c. s. d. r.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 26 ottobre 2016 Pagina 34 Libero Comune di Arese Ai boss anche un subappalto del Centro di Arese Gli affari delle cosche nei padiglioni Expo Sequestrati 15 milioni a uomini della 'ndrangheta che avrebbero lavorato a commesse per le strutture di Cina ed Ecuador SALVATORE GARZILLO L' ombra del coinvolgimento della 'ndrangheta all' Expo. Ieri, nel giorno in cui è iniziata la demolizione dell' Expo Gate in largo Cairoli, grazie alla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria le illazioni dei mesi scorsi sono diventate ipotesi investigative che hanno portato al sequestro di beni per oltre 15 milioni di euro. Soldi di imprenditori del nord Italia riconducibili agli uomini dei clan calabresi AquinoColuccio e PiromalliBellocco che avrebbero realizzato opere di urbanizzazione e infrastrutturali nei padiglioni Expo della Cina e dell' Ecuador. Non solo, secondo i magistrati di Reggio, la 'ndrangheta ha messo le mani anche sul s u b a p p a l t o p e r l ' I p e r m e r c a t o d i Arese utilizzando una «testa di legno» nella società Ferrovie Nord. L' operazione «Rent» che ha interessato Milano, Bergamo, Bologna, Brescia e Mantova, Reggio Calabria, Catanzaro ma anche Romania e Marocco ipotizza l' associazione di tipo mafioso, riciclaggio, e s t o r s i o n e , i n d u z i o n e a l l a prostituzione, detenzione illecita di armi da fuoco, con l' aggravante del metodo mafioso. Nasce dall' inchiesta «Underground» della GdF di Milano che lo scorso 3 ottobre ha portato all' arresto di 14 persone accusate a vario titolo di di associazione per delinquere finalizzata «alla commissione di reati di corruzione diretta all' acquisizione di subappalti di opere pubbliche realizzate in Lombardia». Tale presunta associazione sarebbe stata formata da «imprenditori bergamaschi e calabresi», alcuni dei quali «aventi contiguità a un contesto criminale di 'ndrangheta». In manette finirono anche Davide Lonardoni (dirigente di NordIng, società del gruppo Ferrovie Nord Milano) e Pierino Zanga, imprenditore bergamasco definito «dominus di un circuito di società aggiudicatrici dei vari subappalti per la realizzazione di opere pubbliche» e ritenuto prestanome di Antonio Stefano. Quest' ultimo è il luogotenente dei potentissimi fratelli Coluccio, boss che insieme agli Aquino gestiscono buona parte del traffico di droga dall' Italia ed è considerato l' uomo che reinveste i giganteschi guadagni illeciti anche attraverso le società che hanno costruito parte dell' Expo. Le due indagini sono un groviglio di relazioni personali e personaggi che secondo le accuse trattano affari con i boss calabresi e i vertici di società lombarde considerate oneste, tipo Ferrovie Nord. In questo caso il cavallo di troia è la Infrasit, chiamata così pochi mesi dopo l' acquisizione del 100% delle Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 6 26 ottobre 2016 Pagina 34 < Segue Libero Comune di Arese quote della Metal Energy da parte di Antonio Stefano Giuseppe Collelli, collaboratore di un fedelissimo di Antonio Stefano. I magistrati scrivono che la Infrasit ha permesso ai calabresi di «inserirsi nel settore delle grandi opere quali aggiudicatari di lavori». La Infrasit, inoltre, poco dopo la sua costituzione diventa «destinataria di importanti lavori pubblici quali il cantiere di Arese avente ad oggetto la costruzione del Centro Commerciale Il Centro, il cantiere per il potenziamento della CastanoTurbigo, il cantiere di Cormano per i lavori relativi ad una nuova stazione unificata e opere complementari, la messa in sicurezza della A7/Milano Genova, i lavori per la realizzazione della piastra Expo spa da parte del gruppo Mantovani». riproduzione riservata SALVATORE GARZILLO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 26 ottobre 2016 Pagina 4 Il Giornale Comune di Arese L' INCHIESTA «Padiglioni di Expo 2015 costruiti dalla 'ndrangheta» Secondo la Dda di Reggio Calabria, gli stand di Cina ed Ecuador andati a società gestite dai clan calabresi Cristina Bassi Expo e 'ndrangheta: non si tratta più di un'«ombra» o di «presunte infiltrazioni». Si tratta di cosche calabresi che, attraverso società intestate a prestanome ma di fatto gestite direttamente, costruiscono (tra l' altro) i padiglioni dell' Esposizione universale. I l m i t o d e l l ' Expo « m a f i a f r e e » , g i à scricchiolante, crolla sotto i colpi dell' inchiesta «Rent» della Dda di Reggio Calabria. Che si intreccia con quella di pochi giorni fa della Dda milanese chiamata «Underground». La Guardia di finanza ha eseguito ieri in Calabria, Emilia Romagna e Lombardia un decreto di sequestro per 15 milioni di euro in appartamenti, locali, auto di lusso, moto, autocarri, società, polizze assicurative, conti correnti bancari e postali. I beni sono riconducibili ad alcuni imprenditori del Nord che però sarebbero legati alle cosche di 'ndrangheta AquinoColuccio e Piromalli Bellocco. L' operazione della Dda di Reggio Calabria si è concentrata sulle attività economiche di un' organizzazione criminale calabrese, che grazie ai prestanome lombardi si sarebbe aggiudicata diversi appalti e subappalti per realizzare opere importanti. Tra queste, il padiglione della Cina e quello dell' Ecuador a Expo 2015, il mega centro c o m m e r c i a l e d i Arese, o p e r e d i urbanizzazione e infrastrutture di base per l' Esposizione, lavori per Ferrovie Nord e per il consorzio di Bereguardo, nel Pavese. Le persone citate nel decreto di sequestro sono accusate a vario titolo di associazione di tipo mafioso, riciclaggio, estorsione, induzione alla prostituzione, detenzione illecita di armi da fuoco. La cosca faceva affari anche fuori dai confini nazionali. Sotto la lente degli inquirenti pure i lavori per la costruzione di un complesso turisticosportivo ad Arges Pitesti e del resort Molivisu, entrambi in Romania, per un valore di 80 milioni di euro di cui 27 a carico dell' Unione europea. Infine di un immobile in Marocco. Molte delle persone coinvolte in questa operazione sono citate nell' ordinanza di custodia cautelare di «Underground» dello scorso 3 ottobre. Le cosche individuate, che operano nella Locride e nella Piana di Gioia Tauro, individuavano aziende in difficoltà e si offrivano di «salvarle» con grosse somme di denaro, che però provenivano da traffici illeciti. A quel punto le società erano intestate solo di facciata agli imprenditori puliti, ma in realtà erano controllate dai boss. Che anche utilizzando metodi mafiosi riuscivano ad accaparrarsi gli affari migliori. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 8 26 ottobre 2016 Pagina 4 < Segue Il Giornale Comune di Arese L' inchiesta della Dda di Milano aveva portato all' arresto tra gli altri di Antonio Stefano, considerato il luogotenente del clan AquinoColuccio. E del suo referente in Lombardia, l' imprenditore Bergamasco Pierino Zanga, anche lui finito in carcere. In passato, spiega il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, «avevo detto che la 'ndrangheta sarebbe arrivata all' Expo 2015. Perché per la 'ndrangheta è un fatto di prestigio essere presente in queste grandi opere. Non è un fatto solo di guadagno». CRISTINA BASSI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 26 ottobre 2016 Pagina 19 Il Sole 24 Ore Comune di Arese Criminalità organizzata. Indagine della procura di Reggio Calabria: l' organizzazione gestiva buona parte dei lavori edili del sito espositivo, compresi i padiglioni di Italia e Cina L' ombra della 'ndrangheta su Expo e opere al Nord REGGIO CALABRIA «Voi non sapete con chi avete a che fare, vi butto giù i grattacieli, i palazzi. Noi siamo calabresi, noi bruciamo»: non c' è che dire, erano convincenti e con queste credenziali verbali non c' è da sorprendersi. Chi ha profferito queste frasi è però finito indagato, insieme ad altre 31 persone, dalla Procura di Reggio Calabria (Pm Antonio De Bernardo e Luca Miceli) nell' indagine Rent delegata alla Gdf provinciale guidata da Alessandro Barbera e alla Gdf di Locri comandata da Nicola Sportelli. Dietro i reati contestati a vario titolo associazione di tipo mafioso, riciclaggio, e s t o r s i o n e , i n d u z i o n e a l l a prostituzione, detenzione illecita di armi da fuoco, con l' aggravante del metodo mafioso c' è ancora una volta l' ombra della 'ndrangheta sulle grandi opere e le grandi infrastrutture del nord. Expo 2015 in primis. Gli indagati, tramite un subappalto ottenuto da Infrasit srl, attiva dal 13 giugno 2012, con Viridia Società cooperativa consorziata, secondo le ricostruzioni degli investigatori delle Fiamme gialle avrebbero eseguito buona parte dei lavori edili il 70% dirà un indagato nel corso di una conversazione telefonica intercettata del sito espositivo Expo 2015, compresi i padiglioni di Italia, Cina, Ecuador, le rampe di accesso, piastra e tutta la rete fognaria. I documenti contabili riconducibili ai lavori sono stati perfino fotografati dai militari che il 15 dicembre 2014 hanno riempito di "cimici" gli uffici di uno dei protagonisti dell' indagine. Valori per milioni, così come milionario è il valore del sequestro avvenuto ieri di beni mobili, immobili, polizze assicurative, conti correnti e postali e società a quegli imprenditori nel nord ritenuti contigui alle cosche di 'ndrangheta AquinoColuccio (Gioiosa jonica) e PiromalliBellocco (piana di Gioia Tauro). Gli appetiti della presunta compagine criminale nell' area Expo erano tali da essere interessata a intervenire anche nella fase di smantellamento delle strutture fieristiche. Di demolizioni se ne intendevano. Per costringere un malcapitato a concludere una compravendita immobiliare, uno degli indagati gli dirà: «Io prendo una mazza e comincio a rompere tutto; adesso comincio a rompere tutto. Ora vediamo». Dell' Expo 2015 sapevano tutto, compreso il fatto che "volavano" tangenti fino al 50% del preventivo dell' opera. Gli appetiti della compagnia non potevano limitarsi ad Expo. Era talmente ben inserita che aveva operato anche per le Ferrovie Nord con il potenziamento linea NovaraVanzaghello nei Comuni di Castano Primo e Turbigo, a Malpensa e ad Arese (Milano), presso il centro commerciale più grande d' Italia, inaugurato il 14 aprile di quest' anno sui due milioni di metri quadrati degli ex stabilimenti dell' Alfa Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10 26 ottobre 2016 Pagina 19 < Segue Il Sole 24 Ore Comune di Arese Romeo. L' indagine è stata battezzata Rent perché il 28 maggio 2014 la polizia giudiziaria di Reggio Calabria si è recata presso la società "Autonoleggio Supercar di Macrì Graziano & C sas, a Siderno, per notificare un ordine di presentazione nei confronti del socio Graziano Macrì. Macrì, assente, contattato telefonicamente, aveva risposto che era «a Milano per l' Expo», salvo correggersi dicendo che era a Bergamo per lavoro. La circostanza che un imprenditore calabrese, operante nel settore del noleggio delle autovetture, con frequentazioni con pregiudicati, trascurasse la sua attività in Calabria per dedicarsi ad attività edilizie in Lombardia, presso una ditta di cui non conosceva bene neanche l' indirizzo, ha destato i sospetti nella polizia giudiziaria, che ha avviato gli accertamenti. .Guardie o ladri http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA. ROBERTO GALULLO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 26 ottobre 2016 Pagina 11 Avvenire Comune di Arese Expo 2015 L' ombra delle cosche sui padiglioni, sequestrati beni per quindici milioni REGGIO CALABRIA Le mani della 'ndrangheta sull' Expo d i M i l a n o . S e n ' è parlato per mesi e ieri è arrivata la conferma investigativa con l' operazione "Rent" della procura antimafia di Reggio Calabria che ha portato al sequestro di beni per 15 milioni di euro riconducibili a imprenditori del nord Italia considerati prestanome vicini alle cosche AquinoColuccio di Marina di Gioiosa Jonica, nella Locride, e Piromalli Bellocco attiva a Rosarno, nella piana di Gioia Tauro. Secondo l' accusa anche la realizzazione dei padiglioni di Cina ed Ecuador all' esposizione universale 2015 erano tra gli affari gestiti dalle imprese controllate dai clan ieri colpiti dalla guardia di finanza. Le stesse aziende si sarebbero occupate pure delle opere d' urbanizzazione e delle infrastrutture di base di Expo, d e l subappalto per la società Ferrovie del Nord, dell' ipermercato di Arese e del consorzio di Bereguardo. Non solo appalti ma pure i pericolosi subappalti nelle cui pieghe spesso si nascondono infiltrazioni e condizionamenti poco puliti. All' alba di ieri le fiamme gialle sono intervenute nelle province di Milano, Reggio Calabria, Catanzaro, Catania, Bergamo, Bologna, Brescia e Mantova, notificando il decreto di sequestro di beni mobili, immobili e societari. Nei dettagli, sono stati apposti sigilli ad appartamenti e locali, autoveicoli di lusso, motoveicoli e autocarri, società, polizze assicurative e conti correnti bancari e postali. Associazione mafiosa, riciclaggio, estorsione, induzione alla prostituzione, detenzione illecita di armi da fuoco le accuse contestate a vario titolo alle persone cui è stato notificato il sequestro che vale anche come avviso di garanzia. Le cosche interessate erano capaci di fare business pure oltre i confini nazionali. La Dda reggina ha monitorato lavori per la realizzazione d' un complesso turisticosportivo in Romania, in località Arges Pitesti, e del resort Molivi, per un valore complessivo di 80 milioni di euro di cui 27 a carico dell' Unione europea, nonché di un immobile in Marocco. Molti degli indagati nei fascicoli di "Rent" sono già stati coinvolti nell' operazione "Underground" dello scorso 3 ottobre. RIPRODUZIONE RISERVATA. DOMENICO MARINO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 26 ottobre 2016 Pagina 5 Corriere della Sera (ed. Brescia) Comune di Arese 'Ndrangheta, a Brescia le società delle cosche Cinque persone tra Ospitaletto e Desenzano risulterebbero legate alla criminalità organizzata Aziende di comodo e intestazioni fittizie per coprire i traffici illeciti. Sequestrati beni per 15 milioni Si infiltravano nelle aziende da soci occulti per accaparrarsi appalti milionari attraverso presta nome. E non esitavano ad utilizzare violenza fisica e atti intimidatori con chi non li assecondava. Ma i loro affari illeciti sono stati stroncati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria che, attraverso le indagini condotte dalla Guardia di Finanza reggina, ha ricostruito tutti gli interessi di un' organizzazione affiliata alla 'ndrangheta, in particolare, ritengono gli inquirenti, alle cosche AquinoColuccio e PiromalliBellocco. Le persone coinvolte sono state tutte denunciate per associazione di tipo mafioso, riciclaggio, estorsione, induzione alla prostituzione, detenzione illecita di armi da fuoco. Nei guai anche cinque persone residenti nel bresciano, Pasquale Giacobbe, nato a Gioia Tauro, ma residente a Ospitaletto tra i pilastri dell' organizzazione, insieme ad alcuni referenti delle cosche reggine , Angelo Giavarini, di Chiuduno, ma residente a Palazzolo, Livio Peloso, originario di Frosinone, ma residente a Montichiari, e due ragazze di origine rumena , Alina Axinte e Cristina Alitei, di casa rispettivamente a Desenzano e Brescia. Nel corso dell' operazione «Rent» nata a maggio 2014 quando la Finanza cercò Graziano Macrì e lui rispose: sono a Milano per Expo tra la Calabria e le provincie di Brescia, Milano, Bologna, Bergamo e Mantova, sono stati sequestrati beni per circa 15 milioni di euro, tra quote societarie, conti correnti, immobili, auto e polizze assicurative. Tutto frutto degli affari condotti dai singoli appartenenti all' organizzazione che nella maggior parte dei casi avevano presentato dichiarazioni dei redditi da poche migliaia di euro. Affari che spaziavano dalla messa in opera di alcuni padiglioni dell' Expo (quelli di Cina e Ecuador sarebbero stati realizzati da imprese affiliate alle cosche reggine), ai lavori per i terminal di Malpensa, compiendo lavori per Ferrovie Nord (per il potenziamento della linea NovaraVanzaghello), per il centro commerciale di Arese, per la costruzione di una diga e anche di un resort con impianto sciistico in Romania. Ma gli interessi, secondo le ricostruzioni, arrivavano fino in Canada. Da dietro le quinte, le cosche riuscivano a procacciarsi interventi edili di rilievo eludendo poi il fisco con una serie di intestazioni fittizie di aziende e anche di rapporti di lavoro fasulli, come quelli contestati alle due giovani romene. Tutto a Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 13 26 ottobre 2016 Pagina 5 < Segue Corriere della Sera (ed. Brescia) Comune di Arese beneficio delle cosche che anche sotto minaccia, come documentato dalle intercettazioni, rilevavano società in difficoltà, che rimanevano però intestate ai vecchi proprietari. Ma capitava anche che, per ingraziarsi qualche dirigente delle aziende, venisse offerta la compagnia di qualche ragazza. A Brescia aveva sede la Bergamo Building, una delle società controllate dall' organizzazione, attraverso la quale, ad Angelo Giavarini era stata intestata la Infrasit srl. Socio occulto della Collimiti Costruzioni risulta essere Livio Peloso, già finito ai domiciliari insieme a molti indagati dell' operazione «Rent» nell' ambito di un' inchiesta parallela conclusa un paio di settimane fa, nella quale era finito in manette il presunto faccendiere bresciano Alessandro Raineri che faceva da tramite per l' acquisizione di subappalti per opere pubbliche in Lombardia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 26 ottobre 2016 Pagina 21 Il Giorno Comune di Arese «Ci siamo presi noi il 70% di Expo» Il senso per gli affari della 'ndrangheta Milano, i clan all' assalto dei Padiglioni. Sequestrati beni per 15 milioni MILANO LE MANI della 'ndrangheta su Expo 2015. Per la Dda di Reggio Calabria ora non è più un sospetto ma un' accusa. Tre settimane fa era toccato alla procura milanese chiedere e ottenere gli arresti per un gruppo di 14 tra manager e imprenditori calabrolombardi accusati di corruzione per vari subappalti di lavori in Lombardia, Expo compreso. Ora per alcuni di quegli indagati scatta anche l' accusa di associazione mafiosa. Stando all' informativa della Guardia di Finanza Di Locri, con il subappalto ottenuto dalla società Viridia coop. esecutrice di Co.ve.co, il gruppo avrebbe «eseguito buona parte (il 70% dirà al telefono uno dei prestanome, Ndr) dei lavori sul sito espositivo Expo. Compresi i lavori dei padiglioni Italia, della Cina, dell' Ecuador, le rampe di accesso e tutta la rete fognante». Unico insuccesso, quello per le "Vie d' acqua". «Le opere si faranno tutte, tranne forse quelle per le "Vie d' acqua" diceva profetico uno degli imprenditori al telefono perché là c' è stata la tangente più grande in assoluto... il 50% di preventivo di quel lavoro è una tangente». IERI LE FIAMME GIALLE hanno sequestrato loro beni mobili, immobili e societari per un valore di circa 15 milioni collegandoli direttamente alle attività delle due cosche calabresi AquinoColuccio di Gojosa Ionica e PiromalliBellocco di Rosarno. L' indagine, coordinata dall' Antimafia calabrese, certifica di fatto l' intervento della 'ndrangheta sulla realizzazione del padiglione della Cina e di quello dell' Ecuador ad Expo 2015 così come nei lavori per il trenino che dovrà collegare terminal 1 e 2 dell' areoporto di Malpensa, quelli per il grande centro commerciale di Arese e per il consorzio di Bereguardo. Nei confronti delle persone coinvolte nell' operazione di sequestro di beni vengono ipotizzati, a vario titolo, i reati di associazione di tipo mafioso, riciclaggio, estorsione, induzione alla prostituzione, detenzione illecita di armi da fuoco. L' INDAGINE, che si è mossa in parallelo rispetto a quella del pm milanese Bruna Albertini coordinata dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini, punta a disarticolare un sodalizio criminale calabrese ma con propaggini lombarde dedito per l' appunto al controllo di diverse attività economiche intestate a prestanomi, grazie ai quali potersi aggiudicare appalti e subappalti per la realizzazione anche di opere pubbliche, con il ricorso a metodi mafiosi. I beni sequestrati sono appartamenti e locali, autoveicoli di lusso, motoveicoli e autocarri, società, polizze assicurative e conti correnti bancari e postali. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 26 ottobre 2016 Pagina 11 La Prealpina Comune di Arese Le mani della 'ndrangheta su Expo 2015 Sequestrati beni per 15 milioni a imprese che realizzarono alcuni padiglioni RHO La 'ndrangheta, si sa, per alimentare i suoi affari, può arrivare dappertutto, in Italia e all' estero. Individua gli appalti più lucrosi e convenienti, investe una parte delle immense risorse economiche che accumula con i traffici internazionali di droga e realizza così i suoi affari, che le hanno consentito di diventare l' organizzazione criminale più potente nel mondo. Non sorprende più di tanto, dunque, che la Guardia di finanza abbia scoperto che alcune imprese del nord Italia che sarebbero state collegate con le cosche reggine avessero messo le mani su alcuni appalti di Expo 2015. É da questa scoperta che il comando provinciale di Reggio Calabria delle Fiamme gialle, in esecuzione di un provvedimento chiesto al Gip dalla Dda reggina, ha seque strato beni per un valore di 15 milioni di euro in un' operazione denominata "Rent". Una goccia nel "mare magnum" delle somme immense che le cosche sono riuscite ad accaparrarsi, ma sufficiente a capire quanto la 'ndrangheta riesca ad ottenere. Dall' indagine diretta dalla Dda reggina é emerso, in particolare, che alcune imprese controllate dalla 'ndrangheta anche attraverso prestanome avrebbero svolto un ruolo nella realizzazione all' Expo di uno dei padiglioni di una delle più grandi potenze mondiali, la Cina. Non solo: le cosche avrebbero messo le mani anche sui lavori per la costruzione dello stand dell' Ecuador. Le stesse imprese destinatarie del sequestro di beni si sarebbero anche occupate, secondo l' accusa, delle opere di urbanizzazione e delle infrastrutture di base di Expo 2015, del subappalto per la società Ferrovie del Nord, dell' ipermercato di Arese e del consorzio di Bereguardo (Pavia). L' indagine ha avuto anche proiezioni all' estero consentendo di appurare l' ingerenza della 'ndrangheta nei lavori per la realizzazione di un complesso turistico sportivo ad Arges Pitesti, in Romania, e di un resort in Marocco per un valore complessivo di 80 milioni di euro di cui 27 a carico dell' Unione Europea. A gestire tutti questi affari sarebbero stati, stando a quanto riferito dalla Guardia di finanza, soggetti contigui alle cosche AquinoColuccio di Marina di Gioiosa Jonica e aree limitrofe e Piromalli Bellocco, operative a Rosarno. Gruppi criminali che hanno sempre occupato una posizione di rilievo nella multiforme geografia della 'ndrangheta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16 26 ottobre 2016 Pagina 4 Giornale di Brescia Comune di Arese Cosche, sequestrati beni per 15 milioni Si indaga su Expo REGGIO CALABRIA. La 'ndrangheta, si sa, per alimentare i suoi affari, può arrivare dappertutto, in Italia e all' estero. Non sorprende più di tanto, dunque, che la guardia di finanza abbia scoperto che alcune imprese del nord Italia, collegate con le cosche reggine, avessero messo le mani su alcuni appalti di Expo 2015. Da qui il comando provinciale di Reggio Calabria delle fiamme gialle ha sequestrato beni per 15 milioni di euro nell' operazione Rent. Una goccia nel mare magnum delle somme immense che le cosche sono riuscite ad accaparrarsi, ma sufficiente a capire quanto la 'ndrangheta riesca a ottenere. Impossibile che si lasciassero sfuggire l' occasione di sfruttare una parte delle immense risorse messe a disposizione per l' Expo. Dall' indagine é emerso che alcune imprese controllate dalla 'ndrangheta anche attraver so prestanomi avrebbero svolto un ruolo nella realizzazione all' Expo di uno dei padiglioni di una delle più grandi potenze mondiali: la Cina. E pure sullo stand dell' Ecuador. Le stesse imprese si sarebbero anche occupate delle opere di urbanizzazione e delle infrastrutture di base di Expo 2015, d e l subappalto per la società Ferrovie del Nord, dell' ipermercato di Arese e del consorzio di Bereguardo, in provincia di Pavia. L' indagine ha avuto anche alcune proiezioni all' estero, consentendo di appurare l' ingerenza della 'ndrangheta nei lavori per la realizzazione di un complesso turistico sportivo ad Arges Pitesti, in Romania, edel resort Moliviu, per un valore complessivo di 80 milioni di euro. A gestire tutto sarebbero stati soggetti contigui alle cosche AquinoColuccio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 26 ottobre 2016 Pagina 17 Brescia Oggi Comune di Arese L' INDAGINE. L' ombra della 'ndrangheta su Expo. La Finanza sequestra beni per 15 milioni di euro Nei guai « galoppini» bresciani Fornivano supporto per infiltrazioni della 'ndrangheta in società del Nord Italia gravate da difficoltà economiche con l' intento di rilevarle e farle concorrere ad appalti e subappalti per aggiudicarsi opere importanti, tra cui alcuni padiglioni di Expo 2015. Sarebbe questo il ruolo svolto dai due indagati bresciani coinvolti nella vasta operazione anticrimine, condotta dagli uomini della Guardia di Finanza del comando provinciale di Reggio Calabria, che ha interessato le provincie di Milano, Reggio Calabria, Catanzaro, Catania, Bergamo, Bologna, Brescia e Mantova. Si tratta di un 47enne originario di Gioia Tauro e residente a Ospitaletto e di un 56enne nato a Chiuduno e residente a Palazzolo sull' Oglio. LE DENUNCE, a vario titolo, sono per associazione di tipo mafioso, riciclaggio, e s t o r s i o n e , i n d u z i o n e a l l a prostituzione, detenzione illecita di armi da fuoco, con l' aggravante del metodo mafioso. Attraverso «anonime società del Nord Italia», l' organizzazione si è occupata della realizzazione dei padiglioni della Cina e dell' Ecuador, delle opere di urbanizzazione e delle infrastrutture di base nella fiera Expo 2015, del subappalto per la società Ferrovie del Nord, dell' ipermercato di Arese e del consorzio di Bereguardo a Pavia. Nel corso dell' attività investigativa sono stati monitorati ulteriori lavori per la realizzazione di un complesso turisticosportivo, in località Arges Pitesti (Romania) e del resort Moliviu, per un valore complessivo di 80milioni di euro di cui 27 a carico dell' Unione Europea, nonché di un immobile in Marocco. Oltre al provvedimento di perquisizione, sono stati eseguiti i sequestri patrimoniali di beni immobili, mobili, autoveicoli di lusso, motoveicoli e autocarri, società, polizze assicurative e conti correnti bancari e postali, per un valore stimato in oltre 15 milioni di euro. Ai due bresciani con disponibilità di beni in valore sproporzionato rispetto alla propria capacità reddituale sono state sequestrate le vetture (tre in totale) e i conti correnti. Nelle indagini sono coinvolti anche una romena di 29 anni residente a Desenzano e un 57enne di Montichiari P.BUI. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18 26 ottobre 2016 Pagina 4 Il Giornale d'Italia Comune di Arese Per realizzare i padiglioni di Ecuador e Cina Expo Milano: altre indagini sugli interessi delle cosche Una vasta operazione anticrimine, condotta dagli uomini della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Reggio Calabria, è stata portata a termine nelle province di Milano, Reggio Calabria, Catanzaro, Catania, Bergamo, Bologna, Brescia e Mantova, nei confronti di un gruppo di persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, riciclaggio, estorsione, induzione alla prostituzione, detenzione illecita di armi da fuoco, con l' aggravante del metodo mafioso, operanti in diversi comuni della Calabria, Lombardia ed Emilia Romagna. La Guardia di Finanza fa sapere che l' organizzazione criminale, attraverso 'anonime società del nord Italia' si è occupata della realizzazione dei padiglioni della Cina e dell' Ecuador, delle opere di urbanizzazione e delle infrastrutture di base nella fiera Expo 2015, del subappalto per la società Ferrovie del Nord, dell' ipermercato di Arese e del consorzio di Bereguardo (Pavia)". L' operazione, denominata 'Rent', ha interessato, per la specificità dell' organizzazione indagata, sia l' ambito nazionale che quello internazionale. Proprio in ordine a quest' ultimo aspetto, nel corso dell' attività investigativa sono stati monitorati ulteriori lavori per la realizzazione di un complesso turistico sportivo, ad Arges Pitesti (Romania) e di un resort, per un valore complessivo di 80 milioni di euro di cui 27 a carico dell' Unione Europea, nonché di un immobile in Marocco. Oltre al provvedimento di perquisizione, sono stati eseguiti i sequestri patrimoniali di beni immobili (appartamenti e locali), mobili, mobili registrati (autoveicoli di lusso, motoveicoli e autocarri), società, polizze assicurative e conti correnti bancari e postali, per un valore prudenzialmente stimato in oltre 15 milioni di euro. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19 26 ottobre 2016 Pagina 6 La Voce di Mantova Comune di Arese Operazione Rent: prequisizioni e sequestri anche a Mantova MANTOVA L' ombra della 'ndrangheta all' Expò 2015 si allunga fino a Mantova. Anche la nostra città è stata infatti toccata dall' operazione Rent condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dalla Dda di Reggio Calabria. Perquisizioni e sequestri di beni per 15 milioni di euro, sono stati eseguiti dalle Fiamme Gialle oltre che a Mantova anche a Milano, Reggio Calabria, Catanzaro, Catania, Bergamo, Bologna e Brescia, nei confronti di un gruppo di persone ritenute responsabili di associazione di tipo mafioso, riciclaggio, e s t o r s i o n e , i n d u z i o n e a l l a prostituzione, detenzione illecita di armi da fuoco, con l' aggravante del metodo mafioso. L' indagine riguarda un sodalizio criminale calabrese dedito al controllo di diverse attività economiche fittiziamente intestate a soggetti compiacenti aggiudicandosi, anche con il ricorso di metodi mafiosi, appalti e subappalti per la realizzazione di opere importanti. Tra queste, l' organizzazione criminale, attraverso "anonime società del Nord Italia" si è occupata della realizzazione dei padiglioni della Cina e dell' Ecuador, delle opere di urbanizzazione e delle infrastrutture di base nella fiera Expò 2015, del subappalto per la società Ferrovie del Nord, dell' ipermercato di Arese e d e l consorzio di Bereguardo. L' operazione ha interessato anche l' ambito internazionale, e in particolare i lavori per la realizzazione di un complesso turistico sportivo, in località Arges Pitesti (Romania) e del resort Molivisu, per un valore complessivo di 80 milioni di euro di cui 27 a carico dell' Unione Europea, nonché di un immobile in Marocco. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 COMUNE DI ARESE Giovedì, 27 ottobre 2016 COMUNE DI ARESE Giovedì, 27 ottobre 2016 Comune di Arese 27/10/2016 Il Giorno (ed. Metropoli) Pagina 4 MONICA GUERCI Gli artigli dei clan sul mall di Arese «Ci fanno fare posteggio e... 27/10/2016 La Prealpina Pagina 26 3 Il piano di diritto allo studio è un copia incolla 27/10/2016 L'Eco di Bergamo Pagina 35 Cosche a Bergamo Il nipote del boss e l' assegno sospetto 1 LUCA TESTONI 5 27 ottobre 2016 Pagina 4 Il Giorno (ed. Metropoli) Comune di Arese Gli artigli dei clan sul mall di Arese «Ci fanno fare posteggio e ingressi» Le trame rivelate nelle conversazioni degli imprenditori arrestati ARESE « Q U A T T R O C E N T O cinquecentomila euro, parcheggio, muro di sostegno, gli ingressi al centro commerciale, i cordoli». Al telefono ci sono Pino Colelli, amministratore di Infrasit spa, e Salvatore Piccoli. Sono fra gli imprenditori calabro lombardi finiti in carcere meno di un mese fa nell' ambito dell' inchiesta milanese «Underground» che ha svelato un giro di tangenti nell' assegnazione dei lavori per Expo, Ferrovie Nord, il trenino di Malpensa e il mega mall di Arese. Ora la Dda di Reggio accusa anche alcuni di loro di associazioni mafiosa. È il 18 luglio 2014 i due imprenditori al telefono parlano proprio dell' Iper di Arese in costruzione sull' area dell' ex Alfa Romeo. In particolare del secondo lotto di lavori che «gli faranno fare». Il centro commerciale fra i più grandi d' Italia e d' Europa sarà inaugurato quasi due anni dopo a Expo già spenta. Pochi minuti di telefonata. Dice Colelli: «Non è una cosa che dobbiamo perdere, se riusciamo a prendere un pezzo di supermercato (come lavori di costruzione), là, di centro commerciale». Piccoli risponde: «Ma ora gli facciamo un po' di pressione a Gianluca comunque». E Colelli aggiunge: «Un po' di pressione con Gianluca la possiamo fare ma vedi che Taverna è abbastanza disponibile con noi, molto probabilmente perché Gianluca gliene ha parlato di noi...». Le intercettazioni arrivano dal nuovo quadro dell' inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria «Rent», che parla di associazione mafiosa. Svela scenari in cui la 'ndrangheta tenta e riesce in molti casi ad inserirsi in ogni grande opera pubblica o privata del Nord Italia. Pubblica o privata. «Leggiamo dalla stampa delle possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nei lavori del Centro commerciale e ne siamo molto preoccupati commenta la sindaca di Arese Michela Palestra . Stiamo cercando con tutti i mezzi disponibili di approfondire se in qualche modo il nostro Comune sia interessato ai fatti. Non ci sono state comunicazioni di alcun tipo che in questo momento abbiamo interessato l' amministrazione comunale, si tratta di un' area privata». «CERTO le inchieste in corso ci fanno comunque riflettere sulle grandi trasformazioni in atto nel territorio e che non riguardano solo l' ex Alfa Romeo dice la sindaca , penso ad Expo, alle tante aree industriali dismesse nel bollatese e nel rhodense in attesa di nuove destinazioni: gli interessi economici mossi dalle trasformazioni che arriveranno sono molto rilevanti. E' alla luce di tutto questo che credo sia oggi più che mai necessaria una riflessione che coinvolga tutti i territori d' ambito, tutti i sindaci di zona e che possa servire a mettere in rete le amministrazioni pubbliche nell' obiettivo comune di alzare la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 1 27 ottobre 2016 Pagina 4 < Segue Il Giorno (ed. Metropoli) Comune di Arese soglia di attenzione contro la criminalità organizzata e avviare controlli maggiori e più efficaci negli appalti». Potrebbero servire allo scopo «anche iniziative di sensibilizzazione con il coinvolgimento dei cittadini». Ad Arese è stato applicato un protocollo antimafia sia per la realizzazione de «Il Centro», «sia per il grande lotto residenziale in corso di realizzazione ad Arese Sud, per fare un esempio», sottolinea Palestra. MONICA GUERCI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 27 ottobre 2016 Pagina 26 La Prealpina Comune di Arese Il piano di diritto allo studio è un copia incolla POLEMICA Nel mirino l' assessore Viviana Bolini. Che si difende: «Un modo per esprimere concetti chiari» «Signor sindaco, ritiene corretto questo metodo?» Chieste le dimissioni: «È indifendibile» OGGIONA SANTO STEFANO La relazione dell' assessore è un copia/incolla. Lo ha scoperto e lo ha denunciato la capogruppo di minoranza Aurora Leone, dando verve alla seduta consiliare dell' altra sera che doveva essere una normale e scontata presentazione del piano per il diritto allo studio. Era il primo importante impegno dell' assessore Viviana Bollini che ha illustrato il documento corroborandolo delle affermazioni del caso, quali «la volontà di collaborare con tutte le istituzioni scolastiche» e «la necessità di investire in un settore prioritario». Un piano con tanti nobili intenti, con il richiamo al valore dell' istruzione e dell' edu cazione delle giovani generazioni. Fino a citare, a supporto della sua valenza, il pensiero della giovane pakistana Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace nel 2013 . «Il documento è ricco di progetti ed interventi», ha affermato la tito lare all' Istruzione che ha quindi elencato le cifre destinate ai vari ordini delle scuole dell' obbligo per andare incontro alle loro necessità. Tutto appariva nella norma. Ma quando ha preso la parola Aurora Leone, in passato assessore all' Istruzione, si è capito che qualcosa non andava. Perché ha chiesto di rileggere la parte introduttiva del piano e tutte le considerazioni che infarcivano il testo. Per concludere che lo stesso, parola per parola, è nient' altro che un copia/incolla del piano per il diritto allo studio 2015/2016 del comune di Arese. Rivolgendosi al sindaco la capogruppo di minoranza ha chiesto: «Condivide il copia/incolla? Ritiene corretto questo metodo?». Stefania Maffioli ha cercato di eludere la domanda, spiegando che il lavoro sulle cifre è stato fatto con i responsabili delle scuole. Il pressing della Leone non si è arrestato ed ha voluto sapere quali progetti sono stati finanziati. «Quelli del Pof», ha risposto l' assessore Bollini. Ed il sindaco ha spiegato che secondo un protocollo d' intesa il comune ha dato alle scuole 6mila euro senza entrare nel merito della didattica. «La scelta spetta al dirigente scolastico e ai docenti». La risposta della Leone: «Trovo inadeguato che un' amministrazione finanzi dei progetti che non sa quali siano». L' assessore Bollini ha giustificato la sua decisione di utilizzare una relazione non farina del suo sacco «per esprimere concetti chiari. Non può essere vista come voglia di non fare». «Dissento sul Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 3 27 ottobre 2016 Pagina 26 < Segue La Prealpina Comune di Arese metodo, non sul contenuto della relazione», ha replicato Leone, dura nella sua dichiarazione di voto, definendo «deplorevole e indifendibile» l' operato dell' assessore, della quale ha chiesto le dimissioni. G.Morr. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 27 ottobre 2016 Pagina 35 L'Eco di Bergamo Comune di Arese Cosche a Bergamo Il nipote del boss e l' assegno sospetto L' inchiesta I primi dubbi degli inquirenti in Calabria durante le verifiche dei carabinieri in un autonoleggio il cui titolare si trovava «a Gorlago per lavoro» L' indagine nacque per un assegno sospetto. I carabinieri di Siderno (Reggio Calabria) si erano presentati nell' autonoleggio di Graziano Macrì, nipote di uno storico boss 'ndranghetista di quella zona, e avevano scoperto che era «a Milano per l' Expo», anzi «a Gorlago per lavoro». Tuttavia, la circostanza che il sedicente piccolo imprenditore calabrese trascurasse la sua attività per dedicarsi all' edilizia presso una ditta, che si sarebbe scoperto poi essere la Infrasit, di cui non conosceva bene neanche l' indirizzo, destò subito sospetti. Gli sviluppi delle indagini sfociate nell' operazione «Rent» e condotte dalla Distrettuale antimafia di Reggio Calabria due giorni fa hanno portato al sequestro in via preventiva di oltre 15 milioni di beni di 32 indagati, alcuni nati e residenti nella provincia di Bergamo, la maggior parte dei quali stando al teorema accusatorio si sarebbe prestata a ricoprire fittiziamente incarichi societari in aziende legate all' edilizia. Imprese, queste, che avrebbero puntato ai subappalti delle Grandi opere del Nord (fra cui Expo) e che sarebbero state controllate in tutto e per tutto dagli uomini delle cosche reggine AquinoColuccio. Soci occulti come Graziano Macrì o come il boss Salvatore Piccoli, residente a Carobbio degli Angeli, ora in carcere accusato di associazione di stampo mafioso, il quale stando agli inquirenti quando c' era da ottenere un pagamento in tempi rapidi non esitava a utilizzare metodi duri. Se lo ricorderà bene un geometra della Bergamelli di Nembro, che stando alle carte dell' inchiesta a gennaio di un anno fa si sarebbe visto minacciare da Piccoli: «Noi siamo calabresi, noi bruciamo qua». «Intestazioni fittizie» Il mettersi a disposizione delle società tenute in piedi con i denari provenienti dalle attività criminali dei clan reggini da parte di «insospettabili» di Trescore così come di Albano Sant' Alessandro, di Verdellino come di Cavernago, aveva i suoi vantaggi: altrimenti ora la Dda di Reggio Calabria non parlerebbe di «beni in valore sproporzionato alla capacità reddituale dichiarata» e non sarebbe stata formulata l' ipotesi di reato di «intestazioni fittizie per eludere la legge in materia di prevenzione», con l' aggravante di aver favorito la cosca della 'ndrangheta in cerca di sponde compiacenti al Nord. Sono stati congelati auto, moto, appartamenti, conti correnti, polizze assicurative. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 5 27 ottobre 2016 Pagina 35 < Segue L'Eco di Bergamo Comune di Arese Legami e società La misura preventiva ha colpito tre componenti di un intero nucleo familiare: quello composto da Giampiero Antonioli, in carcere (con altri due indagati ritenuti di spessore come l' imprenditore di Chiuduno Pierino Zanga e il suo braccio destro telgatese Venturino Austoni) nell' ambito dell' inchiestagemella «Underground» della Dda di Milano e identificato come presunto socio amministratore fittizio della Collimiti Costruzioni srl di Calcinate, e dai suoi due figli, identificati dall' Antimafia reggina come presunti soci fittizi al 12% di Infrasit, la società (prima srl, poi spa) di Salvatore Piccoli e del reggino Antonio Stefano (in carcere), capace di eseguire lavori nel cantiere di Expo e del «trenino» di Malpensa; all' ipermercato di Arese come nel cantiere per la Casa del Sole di Bergamo. Presunti soci fittizi bergamaschi (indagati a piede libero) si trovano anche in altre società diretta emanazione della Infrasit: A. C. di Carobbio, A. G. , originario di Chiuduno, e M. G. , di Albano Sant' Alessandro. LUCA TESTONI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 COMUNE DI ARESE Venerdì, 28 ottobre 2016 COMUNE DI ARESE Venerdì, 28 ottobre 2016 Comune di Arese 28/10/2016 Settegiorni Pagina 6 Coinvolto anche il Centro di Arese 28/10/2016 Settegiorni Pagina 8 «Il sindaco e Scarfone si astengono e la maggioranza non permette ai... 28/10/2016 Settegiorni Pagina 22 Anche la scuola media aderisce al progetto #ioleggoperché 28/10/2016 Settegiorni Pagina 39 «Grazie Pino per esserci stato vicino per 60 anni sempre con la... 28/10/2016 Settegiorni Pagina 39 «Sei stato un uomo irripetibile, un marito e nonno meraviglioso: ci... 28/10/2016 Settegiorni Pagina 39 Pericolo in centro, ciclisti contromano su via Mattei e via Caduti La... 28/10/2016 Settegiorni Pagina 40 Testdrive in pista: qualità ed emozioni firmate Renault 28/10/2016 Settegiorni Pagina 41 Profughi in arrivo ad Arese? 28/10/2016 Settegiorni Pagina 41 Palestra: «Stiamo lavorando per scongiurare gli invii coatti del... 28/10/2016 Settegiorni Pagina 41 Il Comune fa causa a Vodafone per un' area in concessione 28/10/2016 Settegiorni Pagina 41 Amatriciana solidale, superati i 10mila euro. Il Sindaco: «Oggi... 28/10/2016 Settegiorni Pagina 42 IMPARATE A RIDERE ANCORA PER COMBATTERE LO STRESS 28/10/2016 Settegiorni Pagina 42 Ambasciatrice dela risata, da 30 anni si occupa di crescita personale 28/10/2016 Settegiorni Pagina 42 Basket, 8 squadre e oltre 120 atleti: il sodalizio biancorosso si presenta 28/10/2016 Settegiorni Pagina 42 Rotary, uno spettacolo teatrale per la raccolta fondi a favore del... 28/10/2016 Settegiorni Pagina 43 VILLETTE AL PLAN NEL MIRINO DEI LADRI: RUBATI GIOIELLI E STANZE A SOQQUADRO 28/10/2016 Settegiorni Pagina 43 «Hanno rubato la cassaforte di mio figlio, ma c' erano solo le sue... 28/10/2016 Settegiorni Pagina 43 LAVORI PUBBLICI Appalti per 2 milioni di euro 28/10/2016 Settegiorni Pagina 53 «Vogliamo la videosorveglianza» 28/10/2016 Settegiorni Pagina 64 Domenica 6 novembre a Novate si scriverà una pagina di storia:... 28/10/2016 Settegiorni Pagina 64 Centootto squadre, 601 partite: numeri record per il Campionato... 28/10/2016 Il Notiziario Pagina 3 28/10/2016 Il Notiziario Pagina 35 28/10/2016 Il Notiziario Pagina 42 28/10/2016 Il Notiziario Pagina 49 28/10/2016 Il Notiziario Pagina 64 28/10/2016 Il Notiziario Pagina 67 28/10/2016 Il Notiziario Pagina 68 28/10/2016 Il Notiziario Pagina 72 28/10/2016 Il Notiziario Pagina 73 28/10/2016 Il Notiziario Pagina 76 28/10/2016 Settegiorni (ed. Legnano) Pagina 15 «Grande guerra», incontro insieme all' Anpi locale 1 2 3 4 6 7 8 10 12 14 15 16 18 19 20 21 23 24 25 27 28 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 28 ottobre 2016 Pagina 6 Settegiorni Comune di Arese Coinvolto anche il Centro di Arese ARESE (gse) Le intercettazioni che arrivano dal nuovo quadro dell' inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria denominata «Rent», parlano di associazione mafiosa. L' ordinanza svela scenari in cui la 'ndrangheta tenta e riesce in molti casi ad inserirsi in ogni grande opera pubblica o privata del Nord Italia. Pubblica o privata. Nell' ordinanza si parla anche dei lavori per la costruzione del nuovo centro commerciale di Arese. «È il 18 luglio 2014 i due imprenditori Pino Colelli, amministratore di Infrasit spa, e Salvatore Piccoli parlano proprio dell' Iper di Arese in costruzione sull' area dell' ex Alfa Romeo. In particolare del secondo lotto di lavori che «gli faranno fare». Dice Colelli: «Non è una cosa che dobbiamo perdere, se riusciamo a prendere un pezzo di supermercato (come lavori di costruzione), là, di centro commerciale». Piccoli risponde: «Ma ora gli facciamo un po' di pressione a Gianluca comunque». E Colelli aggiunge: «Un po' di pressione con Gianluca la possiamo fare ma vedi che Taverna è abbastanza disponibile con noi, molto probabilmente perché Gianluca gliene ha parlato di noi...». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 28 ottobre 2016 Pagina 8 Settegiorni Comune di Arese La richiesta del consigliere della Lega Nord dopo la sospensione della seduta consigliere. La proposta fatta durante la seduta dal consigliere della Lega Simone Giudici «Il sindaco e Scarfone si astengono e la maggioranza non permette ai genitori della Manzoni di parlare durante il consiglio comunale» RHO (gse) La maggioranza vieta ai genitori di parlare. L' opposizione ha chiesto di votare la possibilità che un genitore della media Manzoni prendesse la parola ma la proposta non ha incontrato il favore del centrosinistra. Su 25 presenti in consiglio comunale, nove hanno dato il loro assenso, mentre 14 hanno detto no. Due le astensioni: quella del primo cittadino Pietro Romano e quella del consigliere di maggioranza ed ex assessore Giuseppe Scarfone. Dopo la sospensione del consiglio comunale per l' intervento del consigliere Saverio Viscomi, il consigliere della Lega Nord Simone Giudici ha chiesto all' aula di votare affinché un genitore dei ragazzi del la scuola Manzoni potesse prendere la parola. «In quest' aula ha affermato Giudici , hanno parlato tutti, del centro sociale Fornace agli operai dell' Alfa Romeo d i Arese, mi sembra giusto che possano prendere la parola anche i genitori dei ragazzi delle Manzoni». Non essendo scritto all' ordine del giorno, come da r e g o l a m e n t o d e l c o n s i g l i o comunale i l presidente Giovanni Isidoro ha fatto votare la proposta del consigliere del Carroccio. Proposta che è stata bocciata dai componenti della maggioranza ad esclusione del sindaco Romano e del consigliere Giuseppe Scarfone. Hanno votato no sia i consiglieri del Partito Democratico sia quelli di Sel. Tutti favorevoli alla proposta di Simone Giudici, invece, i consiglieri della minoranza. I genitori hanno quindi ascoltato le dichiarazioni dei consiglieri comunali che sono intervenuti durante la serata. Per quanto riguarda i genitori è giusto dire che erano veramente pochi, considerando il numero degli alunni che frequentano la Manzoni, quelli presenti in consiglio comunale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 28 ottobre 2016 Pagina 22 Settegiorni Comune di Arese INIZIATIVA Fino a domenica Anche la scuola media aderisce al progetto #ioleggoperché PERO (cvr) Quest' anno la scuola media ha aderito a #ioleggoperché, un' iniziativa nazionale di promozione della lettura, organizzata dall' associazione Italiana Editori, che consiste in una grande raccolta di libri a sostegno delle biblioteche scolastiche.La Dante Alighieriè gemellata con le seguenti librerie: Coop Bonola (centro commerciale Bonola); Mondadori di Arese. Il progetto è iniziato sabato 22 ottobre e proseguirà fino a domenica 30. «Sarà possibile acquistare spiega la dirigente Giuliana Cavallo testi da donare alla scuola secondaria. Non solo: gli editori duplicheranno i volumi acquistati. Si tratta quindi un' occasione unica per rinnovare e aumentare il patrimonio della biblioteca della Scuola secondaria di primo grado». Nell' acquisto si potrà consultare nella libreria una lista predisposta dall' istituto o scegliere un libro a piacere. «La selezione dei testi consigliati prosegue la preside è stata effettuata non solo dagli insegnanti, ma anche dai ragazzi, che sono stati coinvolti nell' iniziativa già a livello progettuale, esprimendo le proprie preferenze in fatto di lettura. Accanto a libri classici e recenti, che spaziano tra i vari generi letterari, sono stati inoltre segnalati testi sull' orientamento e didattica rivolta agli alunni Dsa e Dva a conferma della speciale attenzione riservata dall' Istituto e dai suoi docenti a queste delicate tematiche». Nelle prossime settimane, gli alunni contribuiranno alla creazione del social wall di #ioleggoperché, postando sul sito dell' evento citazioni sulla lettura e passi di libri che li hanno particolarmente colpiti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 28 ottobre 2016 Pagina 39 Settegiorni Comune di Arese Scomparso a 70 anni venerdì 21 ottobre, per una malattia. Lascia la moglie Tiziana e i figli Barbara e Davide. Dall' agenzia immobiliare Il ricordo del fondatore di Casatua Rocco Di Clemente e dei colleghi «Grazie Pino per esserci stato vicino per 60 anni sempre con la stessa umiltà, fedeltà e devozione. Sei stato un esempio per tutti noi, nella vita e nel lavoro» ARESE (mly) Giuseppe Ferri (detto Pino) dagli anni '80 ha accompagnato Rocco Di Clemente fondatore dell' agenzia immobiliare Casatua in questa nuova avventura, dove ha contribuito al solido sviluppo dell' agenzia. «Caro Pino, grazie per essermi stato vicino per 60 anni sempre con la stessa umiltà, fedeltà e devozione. Grazie anche per tutto quello che hai saputo dare alla nostra amicizia e al nostro lavoro. Ti penserò sempre, un abbraccio» così lo ricorda il suo grande amico Rocco. Ma non è il solo a ricordarlo con affetto in agenzia: «Salve Pino! E' così che tutte le mattine la salutavamo ed il suo "Buongiorno signorine" ci mancherà tanto! Grazie, non solo per quello che ci ha insegnato a livello lavorativo, ma soprattutto per l' affetto che ci ha sempre dimostrato. Abbiamo sempre apprezzato ed ammirato il suo modo di essere, disponibile, generoso, comprensivo e sempre pronto ad aiutarci. Per lei il valore più importante è sempre stato la famiglia ed è proprio per questo che è riuscito a rendere anche noi una "piccola famiglia" all' interno dell' ufficio. Conserveremo per sempre il suo ricordo, il suo sorriso, la sua voce, i suoi consigli e le risate fatte assieme come un tesoro prezioso. E' stato speciale. Un forte abbraccio dalle sue ragazze, Cristina e Valentina». E ancora: «Un pensiero per un grande uomo. Caro Pino, per noi sei stato un esempio sia nella vita che nel lavoro, non scorderemo mai la generosità , la bontà e l' umiltà che ti ha contraddistinto. Ci lasci un grande vuoto e il tuo ricordo rimarrà sempre vivo in noi» aggiungono Sergio, Giuseppe, Francesco e Carlo. «Ci sono dei momenti nella vita di ognuno di noi in cui trovare le parole per dare l' ultimo saluto a qualcuno, a cui si è voluto molto bene, diventa estremamente difficile. Così come è difficile, tra incredulità e sconforto, non essere arrabbiati con questo destino tanto ingiusto. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 4 28 ottobre 2016 Pagina 39 < Segue Settegiorni Comune di Arese Non ci saranno mai parole a sufficienza per dire tutto quello che Pino ha rappresentato: un lavoratore instancabile, un capo si, ma solo sulla carta: perché nella quotidianità è sempre stato il collega disponibile e cortese, un uomo corretto, generoso, dal grande cuore, sempre sorridente e con la battuta pronta! Sarebbero tante le cose belle da ricordare della quotidianità in ufficio, ma preferisco conservarle nell' archivio dei miei ricordi. Si dice che ognuno di noi lasci un' impronta del proprio passaggio terreno: oltre che nel mio, sono certa che l' impronta di Pino rimarrà nei cuori di chi ha avuto la fortuna e il piacere di conoscerlo. In ultimo, caro Pino, le auguro di riposare finalmente in pace. Con affetto» conclude Silvia. «Sei stato una persona importante, un modello di vita. Non potevo avere padrino migliore, con la tua naturalezza e semplicità hai perfettamente ricoperto questa figura, insegnandomi umanamente moltissimo. Una dolorosa separazione. Ciao Pino» lo saluta Fabrizio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 28 ottobre 2016 Pagina 39 Settegiorni Comune di Arese «Sei stato un uomo irripetibile, un marito e nonno meraviglioso: ci mancherai papà» ARESE (mly) Una grande passione per il calcio, amante della sua famiglia e del lavoro: questo era Giuseppe (detto Pino) Ferri, scomparso il 21 ottobre, a 70 anni (compiuti il 17 ottobre ndr). «Papà era originario della Puglia, ma da oltre 30 anni viveva ad Arese» racconta la figlia Barbara Ferri. «Dal sud è salito all' età di 20 anni per trovare lavoro e una vita migliore di quella che potesse dargli il meridione in quegli anni. Negli anni '80 Rocco Di Clemente ha aperto l' agenzia immobiliare Casatua e scelse mio papà per accompagnarlo in questa nuova avventura, dove ha contribuito al solido sviluppo dell' agenzia. Amava fortemente il suo lavoro; anche nei quattro mesi di ricovero al Niguarda, infatti, la mattina voleva lavorare. Cinque anni fa, poi, ha coinvolto in agenzia anche mio fratello Davide». Pino, infatti, lascia i due figli e l' amata moglie Tiziana; oltre ai tre nipotini Martina, Federica e Gianmarco e un bisnipote, il piccolo Edoardo, di due anni. «Papà stravedeva per il suo piccolino, e così anche Edo. Era sempre buono e disponibile. Al primo posto per lui veniva la sua famiglia; per noi c' era sempre. Ogni volta che avevamo bisogno, lui era lì; qualsiasi problema ci fosse, lui era con noi. Era aperto e sorridente, disponibile con tutti; non si poteva non volergli bene. E ne abbiamo avuto la prova il giorno del suo funerale: non pensavamo di vedere così tanta gente. Eppure erano tutti là, per ricordarlo e salutarlo. Anche il custode del cimitero continuava a dirgli: "ciao amico mio, ciao". Si conoscevano, papà passava di lì e facevano quattro chiacchiere. E poi c' era il calcio, altra sua grande passione. Aveva costantemente un pallone in mano; si divertiva a giocare a calcetto con gli amici ed era grande tifoso del Milan. Il mio papà è stato un grande uomo irripetibile, un grande marito, un meraviglioso nonno e un papà fantastico. Grazie papà, ci mancherai tanto!». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 28 ottobre 2016 Pagina 39 Settegiorni Comune di Arese VIABILITA' Il cittadino ha già scritto all' Amministrazione, senza avere risposta Pericolo in centro, ciclisti contromano su via Mattei e via Caduti La proposta di Madella: «Realizzate un senso unico eccetto bici» ARESE ( m l y ) « È t r a i c o m p i t i d i o g n i amministrazione prendere in considerazione i comportamenti non per la loro repressione, ma come espressione di una necessità. Già nel luglio di quest' anno ho notato e fatto notare all' Amministrazione senza avere alcuna risposta i l c o m p o r t a m e n t o d i m o l t i aresini c h e percorrono contromano in bicicletta via Mattei e via Caduti: fra questi sia il sindaco Michela Palestra, sia il vice sindaco Enrico Ioli» così Stefano Ma della commenta la cattiva abitudine degli aresini. «In questo contesto di bassa velocità non credo costituisca un reale pericolo, ma quando diviene consuetudine accettata c' è il rischio di comportamenti pericolosi. Il senso unico eccetto bici è realizzabile e sta prendendo piede in molte realtà simili, dove lo spazio ridotto rende impossibile le ciclabili in sede propria, mentre lo scarso traffico e la bassa velocità consentono, se informata, una convivenza sicura. La sperimentazione, e non più solo la teoria, ha fatto molti passi avanti. In Italia vi sono numerosi esempi e ora anche Milano porta avanti il progetto nella centralissima via Brera, che ha giornalmente numeri molto simili: 1.900 biciclette (di cui mille contromano), 9.500 pedoni, 900 auto e 250 moto (fonte bikeitalia.it 24 ottobre 2016 ndr). Questa raccolta di dati prosegue Madellamostra come la bicicletta sia spesso fuori dalle logiche dei trasporti, tanto che la sua necessità si dimostra percentualmente "controcorrente". Realizziamo, quindi, il senso unico eccetto bici, per rendere "legale" questa pratica, poterla segnalare opportunamente, rendendola più sicura. Secondo le analisi e gli studi di Matteo Donde architetto specializzato in pianificazione della mobilità ciclistica il senso unico si può applicare indipendentemente dalla larghezza della carreggiata e con corsia ciclabile o senza, in Zone 30 dove il traffico sia ridotto, favorendo perfino una maggior sicurezza e vivibilità della strada come spazio pubblico. Ad oggi, però, non ho ancora avuto una risposta». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 28 ottobre 2016 Pagina 40 Settegiorni Comune di Arese NUOVA RENAULT SCÉNIC E NUOVA RENAULT MEGANE SPORTER SOTTO AI RIFLETTORI Testdrive in pista: qualità ed emozioni firmate Renault Domenica 23 ottobre ben 180 appassionati si sono dati appuntamento sul circuito di Arese (afm) Domenica in pista per gli appassionati di motori grazie a Renault: «Abbiamo sperimentato una nuova modalità di testdrive ha raccontato Renato De Filippis, responsabile vendite veicoli nuovi e usati di Renault Filiale di Milano Dopo aver esposto per una settimana la nuova Renault Scénic al centro commerciale Il Centro e aver raccolto le adesioni, domenica 23 ottobre abbiamo dato vita a una giornata di prove sulla storica pista d i Arese d o v e , a c c o m p a g n a t i d a p i l o t i professionisti, tutti gli interessati hanno potuto provare l' ebbrezza di guidarla. Non solo, accanto alla nuova nata della casa francese c' era anche Nuova Renault Megane Sporter ugualmente a disposizione per i test drive». L' esperienza è stata più che appagante: «Nonostante il maltempo, abbiamo avuto oltre 180 partecipanti ha precisato De Filippis Tutti hanno potuto provare le vetture sperimentandone le performance al meglio, dopo aver seguito un vero e proprio briefing pretest in cui alcuni ingegneri hanno spiegato le caratteristiche tecnologiche e meccaniche dei due modelli: una volta al volante gli appassionati hanno potuto cimentarsi in slalom, prova dell' alce e tanti altri test pensati per far apprezzare le qualità di tenuta, confort e sicurezza dei due modelli Renault. I piloti, con i loro consigli, hanno permesso ai driver di scoprire e apprezzare i pregi delle vetture dalla spiccata vocazione famigliare e per questo sempre comodi e sicuri in ogni condizione meteo e di fondo stradale». Il responsabile ha aggiunto che la formula del testdrive in pista, al posto del «solito» porte aperte, è stata voluta per uscire dagli schemi regalando nuove esperienze di guida: «Una prova dinamica come quella di domenica, accompagnati da piloti esperti, ha permesso veramente a tutti coloro che hanno partecipato di apprezzare a fondo il prodotto Renault. Il gradimento è stato molto elevato, come testimoniato dal fatto che, subito aver portato a termine la duplice prova, molti potenziali clienti si sono recati in concessionaria per chiedere un preventivo personalizzato: chi ha aderito alla nostra iniziativa, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 8 28 ottobre 2016 Pagina 40 < Segue Settegiorni Comune di Arese si è detto fortemente interessato all' acquisto». Dunque, un esperimento che sarà replicato in futuro? «E' stata un' esperienza molto positiva che, se darà gli esiti sperati anche dal punto di vista delle vendite, verrà senza dubbio ripetuta, nonostante lo sforzo economico per organizzarla sia più elevato rispetto a quello necessario per le normali iniziative di marketing». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 28 ottobre 2016 Pagina 41 Settegiorni Comune di Arese Profughi in arrivo ad Arese? Seregni: «Ordine del giorno camuffato, il sindaco si prepara ad ospitarli senza dir nulla ai cittadini» ARESE (mly) «Ed anche ad Arese la nostra amministrazione del Pd vuole accogliere i sedicenti profughi: dove, come e quando lo scopriremo strada facendo» è quanto affermato da Massimiliano Seregni, all' indomani della pubblicazione dell' ordine del giorno del consiglio comunale. «A dire il vero, però, questo è un tantino camuffato afferma Seregni in quanto si parla di chiedere i finanziamenti, senza dire che quei finanziamenti si chiedono proprio per gestire, tramite Sercop, strutture sprar nei territori di competenza del piano di zona, tra cui ovviamente Arese.» Nel citato ordine, infatti, al punto si legge: Misure territoriali per l' accoglienza di richiedenti asilo: Richiesta di finanziamenti al «Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell' asilo» I.E. «Ed ecco che il nostro Comune, grazie al suo Sindaco, ha deciso di aderire tramite Sercop ai progetti sprar (il business dei sedicenti profughi dove le cooperative incassano 35 euro al giorno per persona ospitata, e che ha portato, negli ultimi tre anni, quelle cooperative a fatturare importi degni di una multinazionale! Non avevo dubbi che il sindaco si sarebbe prestato; del resto, il piatto è ricco e ci sono interessi milionari che coinvolgono molte cooperative. Immagino che qualcuna di queste sarà già pronta a fregarsi le mani facendo il semplice calcolo matematico: 35 euro per 100 profughi sono 3.500 euro al giorno. In un mese: 105mila euro, in un anno: 1milione e 260mila euro. Ecco, dunque, la novità mascherata sotto forma di "richiesta di finanziamenti". Forse qualcuno non aveva il coraggio di dire ai cittadini che intende "ospitare i sedicenti profughi sul nostro territorio?". Abbiate almeno il coraggio di dirlo ai vostri elettori, a chi è in difficoltà e vede l' assurdità di uno stato che pensa ad altri. Del resto (come previsto dal decreto di agosto) i comuni che con le cooperative vogliono partecipare al "cofinanziamento" devono preparare tutto per marzo e questo per aderire al nuovo bando del Ministero (i comuni saranno a breve ingolositi dalla legge di stabilità, per potersi prendere i soldi che il governo darà come 4 denari ai sindaci disposti a offrire il loro territorio, per alimentare inevitabilmente quel giro d' affari da oltre 87miliardi di euro l' anno). Comunque la si pensi su questo argomento conclude Seregni forse ci voleva un consiglio comunale aperto, invece di un mero atto di indirizzo da far approvare in fretta e furia al prossimo consiglio comunale, senza spiegare nulla ai cittadini». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10 28 ottobre 2016 Pagina 41 < Segue Settegiorni Comune di Arese Elisa Moro. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 28 ottobre 2016 Pagina 41 Settegiorni Comune di Arese Palestra: «Stiamo lavorando per scongiurare gli invii coatti del Prefetto e garantire la sicurezza dei cittadini» ARESE (mly) «Una considerazione iniziale che vorrei fare, sul tema dell' accoglienza dei migranti, è che noi amministratori locali dobbiamo cercare di evitare situazioni di invii forzati da parte del Prefetto» così il sindaco Michela Palestra c o m m e n t a l a d e l i c a t a questione. «Durante gli incontri che abbiamo avuto sia con il sindaco Sala che con il Prefetto, gli enti locali (cioè i comuni ndr) sono stati richiamati per avere una compartecipazione nella gestione dei profughi. E' fondamentale capire che i migranti possono essere inviati o dal Prefetto in modo coatto o con una progettualità, per un' accoglienza più morbida. Esistono tre modalità di accoglienza: la prima se il Comune ha a disposizione immobili vuoti, il Prefetto può disporre di inviarli lì. Ma non è il caso di Arese, poiché non abbiamo immobili vuoti; tutto quello che avevamo l' abbiamo messo a disposizione dei residenti. La seconda modalità: se un privato ha immobili che vuole mettere a disposizione (ad esempio un albergo ecc...); questo partecipa ha un bando indetto dalla Prefettura. Così facendo avrebbe un rimorso di 36 euro al giorno per migrante. La terza e ultima modalità, invece, è quella che stiamo cercando di attivare con gli altri comuni del rhodense e con Sercop. L' azienda fa una gara per un numero contenuto di migranti (che non è ancora stato definito) e per individuare un soggetto che si occuperà di cercare il posto dove collocarli. Con questa modalità di accoglienza chi introita i soldi (cioè il soggetto individuato) non li intasca; ma una parte li utilizza per rimborsare l' affitto ai proprietari (che mettono a disposizione gli immobili). Il resto vengono usati per metter in atto progetti di accoglienza integrata». Si tratta dello Sprar (il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati ndr) : gli enti locali, con il prezioso supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di «accoglienza integrata», che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socioeconomico. «In questo modo conclude il sindaco Palestra cerchiamo di scongiurare gli invii forzati da parte del Prefetto e possiamo controllare maggiormente la sicurezza dei nostri cittadini, poiché si tratterebbe di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 12 28 ottobre 2016 Pagina 41 < Segue Settegiorni Comune di Arese quantità limitate di migranti. Con questo genere di accoglienza, poi, non arriverebbero quelli appena sbarcati, ma famiglie e persone più gestibili». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13 28 ottobre 2016 Pagina 41 Settegiorni Comune di Arese Il Comune fa causa a Vodafone per un' area in concessione La nota società continua a occupare il suolo pubblico, nonostante sia scaduto il contratto per l' installazione di un impianto di telefonia mobile ARESE (mly) Il Comune fa causa a Vodafone per un' area in concessione. E' quanto deliberato dalla giunta nel corso della seduta dello scorso mercoledì 12 ottobre. E' stato dato incarico, infatti, allo studio legale Menzani per l' avvio di un' azione giudiziaria contro la nota azienda di telefonia mobile. L' argomento in questione è l' utilizzo di un' area pubblica assegnata dal Comune di Arese in concessione a Vodafone nel 2005, per l' istallazione di un impianto di telefonia mobile. Nonostante, però, il contratto tra le parti sia scaduto a fine giugno 2011, Vodafone ha continuato a utilizzare l' area, senza riconoscere un corrispettivo a favore del Comune di Arese come da questi richiesto in diverse occasioni né chiedere la proroga della scadenza del contratto. Da qui la decisione dell' Amministrazione d i procedere per vie legali, poiché «nonostante le numerose attività, poste in essere dai competenti Uffici comunali, per rientrare nella piena disponibilità dell' area in questione, a tutt' oggi la società Vodafone Italia Spa ha ancora una situazione debitoria nei confronti del Comune di Arese» (come si legge nella delibera ndr). Pertanto, quindi, «al fine di far valere i propri diritti occorre che il Comune di Arese avvii un' azione diretta contro la Società Vodafone Italia Spa, al fine di far riconoscere dall' autorità giudiziaria competente l' indebita condotta della convenuta consistita nel mancato rilascio dell' area al termine di scadenza della concessione della quale la concessionaria non aveva richiesto la proroga, pur contrattualmente prevista, e per ottenere pieno ristoro delle proprie richieste economiche già oggetto di intimazione di pagamento da parte degli Uffici Comunali (unitamente al rimborso delle spese legali che ha dovuto sostenere per l' avvio dell' azione legale)». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 28 ottobre 2016 Pagina 41 Settegiorni Comune di Arese TERREMOTO L' iniziativa, che si era svolta durante Arese in Festa, serviva a raccogliere fondi per l' acquisto di un veicolo per il Comune di Accumoli Amatriciana solidale, superati i 10mila euro. Il Sindaco: «Oggi più di ieri, grazie Arese» ARESE (bha) Continua la generosità degli aresini; n u o v o r e c o r d p e r l ' A m a t r i c i a n a solidale: superati i 10mila euro. «Il 5 ottobre scorso comunicavamo la cifra della raccolta durante Arese in festa a favore delle popolazioni colpite dal sisma: ed era 9.947,74 euro» commenta il sindaco Michela Palestra. «Oggi possiamo dire che abbiamo superato i 10mila euro!». La cifra raggiunta verrà impiegata integralmente per l' acquisto di un veicolo idoneo al trasporto socio sanitario per il Comune di Accumoli. «Dopo i tristi fatti di cui tutti siamo a conoscenza, ci è sembrato giusto dedicare la tradizionale giornata delle associazioni alle popolazioni dell' Italia centrale colpite dal terremoto» aveva spiegato il Sindaco. Da qui l' iniziativa dell' Amatriciana solidale che si era svolta durante «Arese in Festa», del 25 settembre scorso. Anche dopo la festa, però, era stato possibile effettuare donazioni, per chi volesse ancora contribuire: è così che, grazie alla generosità di tutti gli aresini, oggi la cifra raggiunta ha superato i 10mila euro. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 28 ottobre 2016 Pagina 42 Settegiorni Comune di Arese YOGA DELLA RISATA Bruna Ferrarese racconta com' è nata questa disciplina. E' presente ad Arese dal 2011 IMPARATE A RIDERE ANCORA PER COMBATTERE LO STRESS ARESE ( m l y ) « R i d i a m o c o n l o y o g a p e r combattere lo stress di ogni giorno». Questo l' obiettivo principale dello «Yoga della Risata», una disciplina olistica naturale che integra la risata, la respirazione profonda (pranayama) e il rilassamento guidato, che, dallo scorso anno, è partito anche ad Arese. Un ciclo di incontri (14 in totale) realizzato dal Club della Risata Arese e patrocinato dal Comune. «E' dal 2011 che organizzo questi incontri» ci racconta Bruna Ferrarese, che coordina il gruppo aresino. «Prima siamo stati per due anni nella veranda del Gran Caffé; poi all' ospedale di Garbagnate. Infine, dallo scorso anno, il Comune ci ha dato il patrocinio, mettendoci a disposizione il Centro Anziani». Yoga della Risata. Di cosa si tratta esattamente? Come si svolge una lezione? «La disciplina è stata ideata nel 1995 da un medico indiano, il dottor Madan Kataria, e oggi è presente in 72 Paesi nel mondo con migliaia di club e numerose collaborazioni in ambito socio sanitario, scolastico e aziendale. Possono condurre le sessioni e gestire dei club solo i trainer certificati a livello internazionale secondo i programmi della Laughter Yoga Foundation. Si tratta di una disciplina olistica; non si ride per gag o battute, ma riscoprendo in noi la capacità di ridere, come facevamo da bambini. Facciamo dapprima degli esercizi di risate stimolate con una risata di benvenuto. Poi c' è la vera e propria meditazione; in questo modo si recupera la capacità di ridere o piangere, a seconda delle emozioni che risvegliamo. Come dimostrato da numerose evidenze scientifiche, lo yoga della risata agisce in modo positivo a livello psico fisico, apportando un senso di benessere immediato, generato soprattutto dalla produzione di endorfine indotta dall' azione del ridere e dal contemporaneo abbattimento dei livelli di cortisolo, l' ormone dello stress». Qual è il bacino di utenza? Che risposta c' è stata ad Arese? «C' è un bacino di circa 250 persone, che vengono avvisate ogni volta che c' è un incontro. Ma vi è anche un grande turnover. Dalla città c'è stata una buona risposta; quest' anno, poi, eravamo presenti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 16 28 ottobre 2016 Pagina 42 < Segue Settegiorni Comune di Arese anche alla festa delle associazioni e questo ci ha dato più visibilità. Quelle che partecipano agli incontri sono quasi tutte donne, ma di ogni fascia d' età: dai bambini, alle famiglie. Noi portiamo questa disciplina anche nelle scuole e nelle aziende. Imparare di nuovo a ridere, oggi, è importante. Può aiutare in un mondo dove regna lo stress e la fretta? Si, poiché questo è un fortissimo anti stress; è un qualcosa di immediato. Inoltre da quando l' ho imparato, posso portarlo ovunque e usarlo anche nel quotidiano. Infine, in questo modo, c'è un rafforzamento dell' autostima:basta solo lasciarsi andare. Quali saranno i prossimi incontri? Il 13 Novembre e 4 Dicembre per il 2016; ma sicuramente riproporremo l' attività anche l' anno prossimo.Elisa Moro Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 28 ottobre 2016 Pagina 42 Settegiorni Comune di Arese IL PROFILO Bruna Ferrarese si è formata come insegnante di Yoga della Risata; ha all' attivo diverse pubblicazioni Ambasciatrice dela risata, da 30 anni si occupa di crescita personale ARESE (mly) Bruna Ferrarese si occupa come consulente di formazione manageriale e crescita personale da circa 30 anni e da quando, cinque anni fa, si è formata come Teacher di Yoga della Risata, oltre a gestire il Club della Risata, ha introdotto nelle sue proposte formative la disciplina, ideando il catalogo «Ridere e imparare, si può!». Ha anche pubblicato per Meridiana edizioni «Leader della risata. Essere professionisti del ridere» (maggio 2015) e sta coordinando il progetto «Ridere al femminile» con il patrocinio dell' assessorato pari opportunità del Comune di Milano. Per il suo impegno volontaristico a favore della divulgazione dello Yoga della Risata è stata recentemente nominata Laughter Ambassador dal fondatore del movimento, dottor Kataria. Si occupa di risorse umane da quando ha iniziato a lavorare, prima in azienda e, dal 1987, come libera professionista. I suoi servizi riguardano l' area comunicazione istituzionale, l' organizzazione aziendale e gestione risorse umane, la formazione manageriale e il business coaching. Inoltre cura lo sviluppo delle competenze emotive e relazionali e del benessere della persona (personal well being). Con lo yoga della risata ha re imparato a ridere di gusto e a vedere le situazioni difficili in una prospettiva diversa, più serena e costruttiva. Ha «asciato andare» molte cose del passato e scoperto che la felicità dipende solo da se stessi, perché «è un muscolo volontario». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18 28 ottobre 2016 Pagina 42 Settegiorni Comune di Arese GRUPPO SPORTIVO ORATORIANO Basket, 8 squadre e oltre 120 atleti: il sodalizio biancorosso si presenta ARESE (bha) Il settore basket del sodalizio biancorosso è da qualche molto dinamico. Proposta sportiva strutturata per tutte le fasce di età compresi gli adulti, allenatori preparati, staff di settore fantasioso e spumeggiante, collaborazione con la prestigiosa squadra internazionale dell' Armani Jeans ed anche risultati sportivi di tutto rispetto. Tutti questi ingredienti hanno rivoluzionato il settore che da 2 squadre con 30 ragazzi è passato in quattro anni a 8 squadre con oltre 120 atleti e ed uno staff di 15 allenatori coordinati dai responsabili di settore Angelo Pavesi (vicepresidente) e Michele Trotta (anche responsabile della sicurezza). Esteso il roster di settore con le squadre microbasket; minibasket; scoiattoli; aquilotti; under 13; allievi; over 30; over mamme. Tra le invenzioni di questa stagione un commovente inizio di stagione con chiamata di tutte le squadre con relative famiglie per una presentazione ufficiale in pompa magna per cosi' dire all'«americana». La partecipazione del settore giovanile del basket Gso è stata totale. Alla festa di apertura infatti i ragazzi chiamati uno ad uno hanno avuto il loro momento di gioia e l' emozione ha coinvolto anche i genitori che applaudivano intensamente. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19 28 ottobre 2016 Pagina 42 Settegiorni Comune di Arese Rotary, uno spettacolo teatrale per la raccolta fondi a favore del progetto «screening uditivo per i bimbi» ARESE (bha) Uno spettacolo teatrale per raccogliere fondi da devolvere al progetto per lo screening dell' udito ai bimbi delle scuole materne di Arese e comuni vicini. Questo l' obiettivo della serata organizzata dal Rotary Club Garbagnate Groane martedì 25 ottobre al cinema teatro Arese. Sul palco la compagnia teatrale «I Catanaij» di Senago con lo spettacolo: «A l' ospizi di vegget s' è liberaa on let». Il progetto prevede lo screening audiologico dei bambini delle scuole materne, con una metodologia che consente di operare con modalità ludiche, e senza l' intervento medico, se non per le visite di approfondimento, al fine di riconoscere tempestivamente eventuali patologie uditive, separando i soggetti potenzialmente affetti da ipoacusia, dal resto della popolazione. Tali patologie, quantitativamente rilevanti in età pediatrica (circa il 15 per cento della popolazione nella fascia di eta' 37 anni), qualora non tempestivamente identificate, possono condurre ad alterazioni permanenti con problemi rilevanti nel campo dell' apprendimento, della socializzazione e della qualità della vita. «Vogliamo ringraziare tutti i presenti per aver sostenuto il nostro progetto ha commentato l' attuale presidente del Rotary Leonardo Marone e in special modo suor Lorena (direttrice della scuola dell' infanzia Sacra Famiglia ndr) per aver invitato tutti i genitori dei suoi bambini quando ha saputo del progetto. Inoltre salutiamo un vecchio amico, don Galbusera, che è venuto a trovarci questa sera». «Volevo ringraziare il Rotary Club Garbagnate Groane ha aggiunto il sacerdote per "l' ospedalino" che ho ricevuto, con un laboratorio di analisi attrezzato. Da noi si paga tutto e la salute è un grosso problema, soprattutto per i poveri. Anch' io sono stato un vecchio rotariano adesso posso dirlo ha scherzato il prete quando ero salesiano qui e vista la vostra grande generosità, non è escluso che possa bussare ancora alla vostra porta». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 28 ottobre 2016 Pagina 43 Settegiorni Comune di Arese Tra le vittime Lucia Fossati e Francesca Chiarucci, entrambe sole e fuori a cena la sera del furto VILLETTE AL PLAN NEL MIRINO DEI LADRI: RUBATI GIOIELLI E STANZE A SOQQUADRO ARESE (mly) Escalation di furti in città: in poche ore due villette del Plan sono state visitate dai ladri. Tra le vittime c' è anche Lucia Fossati, che vive sola e, proprio quella sera, era uscita per cena. «Il tutto è successo venerdì scorso, 21 ottobre. Sono uscita di casa verso le 20.30 per andare a cena con i miei figli e sono tornata verso le 23. Ho fatto per disattivare l' antifurto con il telecomando, ma quest' ultimo sembrava non funzionare. Così ho aperto con la chiave. Ci siamo accorti subito che mancava la luce e ho visto, con la coda dell' occhio, che la centralina era strappata dal muro. A quel punto abbiamo capito subito di essere stati rapinati e siamo entrati guardinghi, per paura che fossero ancora in casa. Era un disastro: avevano aperto tutto! In cucina avevano ribaltato tutti i cassetti; in sala spostato quadri probabilmente in cerca di una cassaforte. Libri per terra, ante dei mobili scardinate, talmente erano state forzate. Le camere da letto erano sottosopra; in bagno, poi, mi hanno staccato anche il pannello della vasca idromassaggio. Quando sono entrati in camera da letto hanno sentito suonare l' allarme interno, ma non quello esterno, che deve aver avuto un guasto». Cosa le hanno rubato? Ha sporto denuncia? «Mi hanno portato via principalmente oro e brillanti; in più avevo appena prelevato, lasciando in casa 150 euro; ma non mi hanno portato via l' argento e la collana in perle. Quando mi sono accorta del furto ho chiamato immediatamente i carabinieri di Rho. Domenica, poi, sono andata a far denuncia da quelli di Arese. Ho esposto loro le mie idee su chi potesse aver commesso il furto. Pensavo agli zingari, perché mi hanno detto che ci sono le giostre a Terrazzano. Ma secondo le forze dell' ordine non agiscono così vicino a dove sono stazionati. Invece mi hanno detto che sono state avvistate in giro per Arese delle auto Q3 o Q5, che scaricherebbero i ladri davanti alle case da colpire, per poi aspettarli a fine rapina. Allora ho pensato che nella villetta di fronte alla mia stanno facendo dei lavori di ristrutturazione. Forse gli operai mi hanno curato, visto che sono andati a colpo sicuro. Non esco mai e, comunque, in genere c' è a casa di guardia il mio cane. Ma non sono l' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 21 28 ottobre 2016 Pagina 43 < Segue Settegiorni Comune di Arese unica vittima: ho sentito che hanno rubato in via Marmolada e via Mattei. E' da 40 anni che abito qui e non mi erano mai entrati; la mia villetta è sulla strada; adesso, poi, con i nuovi lampioni a led, sono illuminata a giorno. In ogni caso conclude la signora Fossati toccato il fondo non si può che risalire. Ed io risalirò». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22 28 ottobre 2016 Pagina 43 Settegiorni Comune di Arese L' ALTRA VITTIMA «Hanno rubato la cassaforte di mio figlio, ma c' erano solo le sue letterine d' amore» ARESE (mly) Altra vittima dei furti fatti venerdì 21 ottobre al Plan è Francesca Chiarucci. «Anch' io vivo da sola e, proprio quella sera, ero fuori a cena. Sono uscita verso le 19.30 e, una volta rientrata, ho trovato la porta finestra del giardino aperta (senza segni di scasso). Probabilmente sono entrati usando la casetta di legno che il mio vicino ha in giardino. Non avevo nemmeno messo l' antifurto, perché mi trovavo in zona. Quando, però, mi sono accorta che erano entrati in casa, ho avuto paura che fossero ancora lì. Poi, controllando con calma, ho constatato che non sono riusciti a portar via niente; però hanno tirato fuori tutto: svuotato armadi e cassettiere. Hanno trovato la cassaforte, ma non sono riusciti ad aprirla; è un modello vecchio stile, con la chiave. Ora, però, è vuota. Ho portato tutti i soldi i banca. In compenso hanno portato via quella di mio figlio; ma c' erano solo le sue letterine d' amore. Devono aver tentato di andare anche nel sottotetto; c' era terra e sporco in giro. Avevo anche lasciato un computer portatile in vista, ma non l' hanno preso. Probabilmente cercavano solo contanti e oro» conclude la signora Chiarucci. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23 28 ottobre 2016 Pagina 43 Settegiorni Comune di Arese LAVORI PUBBLICI Appalti per 2 milioni di euro ARESE (mly) Aggiudicati tre importanti appalti per opere pubbliche: a breve dovrebbero partire i lavori. Tramite apposito bando, infatti, è stato appaltato il lavoro per la realizzazione del nuovo edificio «da destinarsi a sede delle attività socio sanitarie», cioè del nuovo poliambulatorio, primo in ordine di valore economico. Vincitrice è stata la ditta Cgm di Milano, che si è aggiudicata la la gara, tra le quattro società che hanno partecipato, presentando l' offerta economicamente più vantaggiosa. Queste le cifre della nuova struttura: 1.087.404,54 euro, ripartiti in 966.014,66 euro per l' importo lavori, 63.768,88 euro per i costi di progettazione e 57.621,00 euro di oneri per la sicurezza. L' offerta di Cgm è risultata vincente, con il 16,13 per cento di ribasso rispetto alla base d' asta. A seguire, la seconda opera che è stata aggiudicata è quella per la realizzazione dei nuovi archivio e magazzini comunali ad Arese. Il nostro Comune, infatti, fino ad ora aveva i suoi materiali archiviati a Lainate, pagando un affitto per lo spazio. Cinque le società che hanno risposto al bando: aggiudicataria ancora la Cgm, con un' offerta di 610.318,70 euro, in ribasso del 13,21 per cento sulla base d' asta. Per quest' opera si prevede 536.362,20 euro di importo lavori, 54.961,50 euro di costi di progettazione e 18.995,00 euro di oneri per la sicurezza. Infine, terza ed ultima opera è quella per il completamento dei lavori al Cimitero di Valera. Sei i partecipanti al bando, tra cui si è aggiudicata l' appalto la ditta Baronchelli Costruzioni Generali di Cormano, con un' offerta di 543.393,12 euro, in ribasso del 17,20 per cento rispetto alla base d' asta. Così ripartite le cifre: 476.100,00 euro di importo lavori, più 37.293,12 euro di costi di progettazione e 30mila euro di oneri per la sicurezza. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24 28 ottobre 2016 Pagina 53 Settegiorni Comune di Arese Sicurezza: le varie opinioni sulla carenza di un costante controllo in città «Vogliamo la videosorveglianza» Quest' anno sono stati stanziati i fondi per sistemare l' impianto, ma i lavori ancora non sono partiti Commercianti preoccupati: il ritardo nel ripristino delle telecamere innervosisce i titolari dei negozi GARBAGNATE MILANESE (daf) Il chiodo fisso dei cittadini è la sicurezza in strada e nelle proprie case. La possibilità di poter registrare i malviventi tramite un circuito di telecamere cittadino pare difficile da realizzare perché è dal 2012 che il servizio è guasto. In tanti ritengono che la lungaggine nella ristrutturazione dell' impianto sia una fattore negativo. Solo quest' anno sono stati stanziati 50 mila euro per questo scopo ma non ancora iniziano i lavori. Alla cartoleria «La virgola» i gestori dicono: «Ad Arese c' è da anni e funziona bene». Giuseppe, gestore della Gelateria del Centro: «E' fondamentale! Non si capisce perché ci vogliono 4 anni per l' attivazione. Qui i teppistelli di strada non vengono puniti, ci sono auto di neo maggiorenni che entrano nei divieti di accesso, poi motorini senza casco ripetutamente contromano, insultando gli automobilisti che si lamentano del loro comportamento, aggressioni per futili motivi, furti. I teppisti non possono continuare a farla franca! Garbagnate è l' unico Comune non videosorvegliato. C' è un giro di ragazzini che vengono da famiglie problematiche...che sono peggio di loro. Adesso hanno stanziato i soldi? A pochi mesi dalle lezioni?». Debora della profumeria «Piccoli Sogni» dice: «Il vero problema è l' isolamento, quando non passa nessuno si ha paura». Difatti la mancanza di filmati rappresenta, per le forze dell' ordine, un buco sul principale strumento di indagine. Alberto Pirola ex assessore al territorio (Forza Italia) dichiara: «Della sicurezza al sindaco non importa niente, alla Polizia locale sono rimasti 9 agenti, ce n' erano 15. Ha concesso la migrazione degli agenti verso altri Comuni senza prevedere un rientro. L' ultimo anno di mandato farà vedere che ci terrà alla sicurezza ma solo perché si avvicinano le elezioni. Qualche mese prima del voto ci saranno telecamere avvenieristiche, vedrete». Salvatore Crucitti(Cambiamo in Comune) è convinto che: «L' unico modo per stanare il delinquente è la telecamera. Dopo che ha commesso il reato da qualche parte deve andare, non è che può sotterrarsi. È una priorità per l' utente che ha diritto di vivere in serenità. Questo sindaco ha dimostrato che non gli interessa questo argomento. Bastava accentrare Croce Rossa, Sei, Vigili del fuoco, uno alla volta Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 25 28 ottobre 2016 Pagina 53 < Segue Settegiorni Comune di Arese davanti ad un monitor in tempo reale invece che cosa ha fatto? Ha mandato via la Seo. I cittadini preferiscono pagare qualche centesimo in più sulla Tasi ma avere un capillare servizio di sorveglianza che funziona». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 26 28 ottobre 2016 Pagina 64 Settegiorni Comune di Arese Domenica 6 novembre a Novate si scriverà una pagina di storia: passo avanti di PallanuotoItalia: verrà costituita la Lega Dilettanti NOVATE MILANESE (pmu) Il giorno della grande svolta è finalmente arrivato. Domenica prossima, 6 novembre, i riflettori dell' Hotel Domina Milano Fiera si accenderanno sull' attesissima presentazione dell' edizione 2016 2017 del Campionato PallanuotoItalia, l' evento clou della pallanuoto dilettantistica. Il patron dell' iniziativa, Alessandro De Tursi e il suo preziosissimo staff di collaboratori sono pronti a ricevere tutti i protagonisti di una kermesse sportiva che terrà banco sino al prossimo mese di giugno. La giornata avrà inizio alle 14 con un momento festoso: la premiazione di tutte le squadre che hanno vinto la scorsa edizione che precede i riconoscimenti che verranno attribuiti alla Rappresentativa PNI e al miglior arbitro secondo le direttive espresse dal GAPI. Successivamente Alessandro De Tursi presenterà la nuova edizione del Campionato PallanuotoItalia illustrando ogni dettaglio in merito a svolgimento, formule novità e quant' altro. Il momento più atteso arriverà subito dopo: la costituzione della Lega Dilettanti PallanuotoItalia, la naturale evoluzione di un movimento che sta crescendo in modo esponenziale. Il primo consiglio direttivo che ratificherà la presidenza di Alessandro De Tursi, sarà composto da rappresentanti delle società, del Gruppo Arbitri, della Rappresentativa PNI, della Scuola PNI, ovvero di tutte le componenti che stanno contribuendo al grande successo dell' iniziativa. Sono ventuno gli esponenti di società in lizza per i sei posti da consigliere: Matteo Afker (InSport Bollate), Alessandro Aschei (Iria PN), Marco Benedini (Pn Mantova), Eugenio Brembilla (Viribus Unitis), Riccardo Carraro (Pn Thiene), Paolo Cerini (Sg Sport Arese), Andrea Cerulli (Polì Novate), Alessandro Foglio (Derthona Nuoto), Marco Formenti (Pn Lecco), Natalia Inina (Bentegodi Verona), Simone Magni (Palombella Romano), Lorenzo Montrasi (In Sport Vimercate), Pierantonio Patruno (Pn Barzanò), Vezio Pizzo (Pn Melzo), Luca Pozzoni (Quanta Club), Giuseppe Ruta (Team Lombardia Rho), Camilla Spreafico (In Sport Ce sano), Davide Subri (Acquarè Franciacorta), Federico Vallarino (Cn Sestri), Massimo Vanazzi (Sporting Lodi), Marino Violini (Varese Olona Nuoto). Sono già 33 su 50 le società che hanno garantito la presenza al momento del voto. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 27 28 ottobre 2016 Pagina 64 Settegiorni Comune di Arese PRIME SFIDE IN CALENDARIO IL 13 NOVEMBRE. OGNI CATEGORIA AVRA' SERIE A E SERIE B. IN VASCA ANCHE DUE SQUADRE LIGURI Centootto squadre, 601 partite: numeri record per il Campionato PallanuotoItalia NOVATE MILANESE (pmu) Sarà un' edizione record, come lo è stata quella dello scorso anno e di quello prima ancora... Accompagnato dalla costituzione della Lega Dilettanti, il Campionato PallanuotoItalia si presenterà ai nastri di partenza della stagione con numeri che «fanno paura»: ad eccezione della Under 21, tutte le categorie avranno una Serie A e una Serie B. Il numero delle squadre ha sfondato il muro delle cento unità: saranno 108 quelle in campo (93 lo scorso anno) con un ulteriore allargamento dei confini: due società liguri, Sestri Levante e Nervi, vanno ad aumentare la «pattuglia» che comprende anche formazioni piemontesi, del Triveneto ed ovviamente lombarde. Una Lombardia «occupata» ormai per intero da PallanuotoItalia: con l' arrivo di Lodi, Crema e Cantù adesso manca solo Sondrio. Aumenta di netto anche il numero delle partite: dalle 502 del 20152016 si passa alle 601 di questa edizione. Una nota di plauso va fatta a SG Sport Arese e Polì Novate: schiereranno nove squadre, uniche a riuscirci tra tutte le partecipanti. La "bandiera a scacchi" sta per abbassarsi. Il 13 novembre inizierà la lunga rincorsa alle finali del 4 giugno: quattro campi gara ogni domenica, ed uno spiegamento di forze da parte della Lega Dilettanti PallanuotoItalia per consentire che ogni tassello del mosaico cada al posto giusto. TUTTI I GIRONI In attesa dei calendari, vi proponiamo qui di seguito la composizione dei gironi di tutte le categorie in gara nell' edizione 20162017 del Campionato PallanuotoItalia. ESORDIENTI UNDER 12 SERIE A: Barzanò, Busto Red, In Sport Cesano, Melzo, Polì Novate Red, SG Arese, Team Lombardia Rho, Varese ON, Viribus Unitis. SERIE B: Campus Pavia, Busto Blue, Busto Green, Cantù, Crema, Lecco, Treviglio, Polì Novate Blue, Team Lombardia B. RAGAZZI UNDER 14 SERIE A: Barzanò A, Busto, Treviglio, Polì Novate, SG Arese, Team Lombardia Rho, Viribus Unitis. SERIE B: Acqua rè Franciacorta, Azzurra Buccinasco, Cus Geas Milano, Hst Varese, Varedo, Barzano B, InSport Ce sano, In Sport Vimercate, Melzo, RN Legnano, SG Arese B, Spazio Sport One, Team Lombardia Rho B, Vigevano. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 28 28 ottobre 2016 Pagina 64 < Segue Settegiorni Comune di Arese ALLIEVI UNDER 16 SERIE A: Albaro Nervi, Campus Team Pavia, HST Varese, Barzanò A, Busto, Treviglio, Polì Novate Red, SG Sport A, SG Sport B, Team Lombardia Rho, Varese ON, Viribus Unitis. SERIE B: Acquarium, Azzurra Buccinasco, La Fenice, Barzanò B, In Sport Bollate, InSport Cesano, In Sport Vimercate, Lecco, Melzo, Quanta Club, Polì Novate Blue, Sporting Lodi. JUNIORES UNDER 18 SERIE A: Campus Team Pavia, HST Varese, Barzanò, InSport Bollate A, InSport Cesano, Melzo, Polì Novate, RN Legnano, SG Arese, Viribus Unitis. SERIE B: Acquarè Franciacorta, Acquarium, Cus Geas, Derthona, In Sport Bollate B, Team Lombardia Rho. SENIORES UNDER 21 Futura Milano, HST Varese, Vare do, InSport Cesano, Lecco, Polì No vate, SG Arese. MASTER SERIE A: Azzurra Buccinasco, Campus Team Pavia, Hst#daiunaveloce, Palombella Romano, Treviglio, SG Sport Arese, Varese ON, Vigevano. SERIE B: Acquarè, CN Sestri, Cus Geas MWM, HST Varese Old, I Magnifici, Iria PN, La Fenice, Derthona, InSport Bollate, Lecco, Polì Novate Blu, Polì Novate Red, SG Sport Old, Sporting Lodi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 29 28 ottobre 2016 Il Notiziario Comune di Arese Pagina 3 'ndrangheta attorno all'Expo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 30 28 ottobre 2016 Il Notiziario Comune di Arese Pagina 35 Oggi è l'ultimo giorno di Ztl a Bollate Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 31 28 ottobre 2016 Il Notiziario Comune di Arese Pagina 42 Legambiente; il circolo ha spiccato il volo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 32 28 ottobre 2016 Il Notiziario Comune di Arese Pagina 49 "Lavorando con quel che c'è": giovedì tavola rotonda tra amministratori, imprese e attori produttivi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 33 28 ottobre 2016 Il Notiziario Comune di Arese Pagina 64 Il corso di educazione cinofila di Amici degli animali di Cesate è un successo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 34 28 ottobre 2016 Il Notiziario Comune di Arese Pagina 67 Rotary: bentornati ragazzi, benvenuti ragazzi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 35 28 ottobre 2016 Il Notiziario Comune di Arese Pagina 68 Presto si saprà che insediamenti arriveranno nell' ex Alfa Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 36 28 ottobre 2016 Il Notiziario Comune di Arese Pagina 72 1) Arrestati in tutta Italia per infiltrazioni mafiose negli appalti di grandi opere degli ultimi anni 2) Addio alla Ztl di Bollate: si spengono le telecamere 3) La figlia di Aldo Moro incontra i salesiani e poi l' ex Br 4) Quella rotonda a me piace, perché... Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 37 28 ottobre 2016 Il Notiziario Comune di Arese Pagina 73 1) Arrivano profughi in città? Si, purché l' accoglienza sia finanziata dal Fondo nazionale per l' asilo 2) A giugno riaprirà la Caris, dopo l' incendio: centoventi persone riavranno il loro lavoro 3) Troppi inquilini morosi, il Comune incarica Gesem 4) Verranno costruiti un nuovo poliambulatorio, l' archivio comunale e completato il cimitero di Valera 5) Vodafone non rilascia l' area, il Comune ora ricorre al giudice 6) Sportello mediazione, per altri due anni sarà gestito ancora da Icaf 7) Uniter: sono terminate le conferenze di Ottobre Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 38 28 ottobre 2016 Il Notiziario Comune di Arese Pagina 76 Basket D/ Arese perde ma trova un gran pubblico Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 39 28 ottobre 2016 Pagina 15 Settegiorni (ed. Legnano) Comune di Arese «Grande guerra», incontro insieme all' Anpi locale SAN GIORGIO SU LEGNANO (pcd) L' Anpi di San Giorgio ricorda la fine della Grande Guerra. E lo farà venerdì 4 novembre, alle 21, nella sala consiliare del municipio di piazza 4 novembre. Un momento significativo per il gruppo, molto attivo sul territorio per fare conoscere la storia dell' Italia. A parlare durante la conferenza sulla prima guerra mondiale ci saranno due ospiti: Oreste Magni, dell' Ecoistituto della valle del Ticino, e Umberto Rollino, docente di storia al liceo artistico di Arese. Una serata che vuole coinvolgere i cittadini per sensibilizzarli alla storia dell' Italia durante il novecento, un secolo difficile e che ha segnato una svolta nella storia occidentale. La serata anticipa anche la celebrazione che si svolgerà a San Giorgio durante la mattinata di domenica 6 novembre. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 40