Newsletter Maggio-Giugno 2014 - Camera di Commercio di Forlì
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Newsletter Maggio-Giugno 2014 - Camera di Commercio di Forlì
CAMERA DI COMMERCIO ITALO-BOSNIACA PRIVREDNA KOMORA ITALIJA – BOSNA I HERCEGOVINA V.le Farini, 14 – 48121 RAVENNA Tel: 0544 481477 Fax: 0544 218731 E-mail: [email protected] Edhema Mulabdica, 3 – 71000 SARAJEVO Tel: 00387 -33- 271080/81 Fax: 00387-33 –271082 e-mail: [email protected] Sito Internet: www.cameraitalobosniaca.it/ Bollettino di informazione bimestrale – maggio / giugno 2014 IN PRIMO PIANO ALLARGAMENTO BALCANI PRIORITA' PRESIDENZA ITALIANA U.E. L'allargamento ai Balcani sarà un tema centrale nella Presidenza italiana dell'Unione Europea e la visita del Ministro degli Esteri Mogherini, nel mese di luglio, visita che toccherà tutte le capitali dei Balcani occidentali, è una prova dell'attenzione che l'Italia dedica alla regione. Al centro del colloquio, tra l'Ambasciatore d'Italia Corrias ed il membro serbo della Presidenza tripartita di Bosnia-Erzegovina Nebojsa Radmanovic, l'aiuto alla Bosnia nella fase di ricostruzione e ripresa dopo le alluvioni del maggio scorso, ma anche la necessità che il percorso di riforme strutturali lanciato dall'Unione Europea con il "Compact for Growth and Jobs" rimanga al centro dell'agenda della leadership bosniaca, anche dopo le elezioni di ottobre. Radmanovic si è detto "fiducioso nei risultati della Presidenza italiana", nella consapevolezza che anche la Bosnia dovrà fare la propria parte nel percorso verso l'Unione Europea. Anche la collaborazione tra Italia e Bosnia-Erzegovina nel settore della lotta al crimine organizzato, alla corruzione e al traffico degli esseri umani sarà tema centrale della Presidenza italiana. Proseguiranno i progetti avviati, anche con Organizzazioni internazionali come la Iom, e ne verranno lanciati nuovi, contando sul supporto e l'indipendenza della magistratura e delle agenzie di polizia bosniache, ha riferito l'Ambasciatore in un incontro tenutosi nella sede dell'Ambasciata con i tre direttori delle agenzie di polizia bosniache (Sipa, Coordinamento delle forze di polizia, Polizia di frontiera). All'incontro, cui hanno preso parte anche gli addetti di polizia residenti a Sarajevo dei principali partners europei, sono stati affrontati i temi più attuali della cooperazione tra Europa e Bosnia nei settori della lotta al crimine organizzato, alla corruzione e al traffico di esseri umani. Da parte italiana sono state illustrate le priorità della Presidenza Ue, anche in tali campi, con particolare riferimento ai progetti europei in corso e a quelli che verranno lanciati nel settore della lotta al traffico degli esseri umani nella regione balcanica con l'Organizzazione Mondiale della Migrazioni. 190 MILIONI DALL'FMI DOPO LE ALLUVIONI Il Fondo Monetario Internazionale aumenterà, da 95 a 190 milioni di euro, il finanziamento alla Bosnia-Erzegovina, in considerazione delle esigenze finanziarie dello Stato, colpito nelle scorse settimane da pesanti inondazioni. La proposta dello Staff del Fmi, al termine di una missione di nove giorni tra Banja Luka e Sarajevo, è ora all'attenzione dell'Executive Board dell'organizzazione. Anche se la valutazione precisa dei danni è ancora in corso, ci si attende che la crescita economica rallenterà in modo considerevole nel corso di quest'anno. Il grado del rallentamento dipende dalla velocità con cui si attiverà il supporto internazionale per la ricostruzione affermano gli esperti del Fmi, che, ad aprile, avevano previsto per la Bosnia una crescita del Pil del 2%, nel 2014. APPREZZAMENTO UE PER NUOVA LEGGE SU APPALTI PUBBLICI La Delegazione UE in Bosnia-Erzegovina ha espresso grande apprezzamento per la nuova legge sugli appalti pubblici recentemente approvata dal Parlamento. La Delegazione, assieme all'Ufficio del Rappresentante Speciale, riconosce il grande lavoro svolto dalla Public Procurement Agency of BiH per giungere all'approvazione del provvedimento, soluzione raggiunta in uno spirito di compromesso tra i vari soggetti coinvolti. La nuova normativa aggiorna quella precedente, accogliendo una serie di importanti direttive UE sul tema, che contribuiranno ad accrescere i risparmi dei cittadini, garantendo lo sviluppo di una competizione leale. Il sistema previsto contiene efficaci norme anti-corruzione che assicurano una maggiore efficienza della spesa pubblica e di conseguenza una maggiore qualità dei servizi pubblici. L'adozione dei nuovi criteri renderà più efficiente e strategico il sistema di appalti pubblici nel paese rispettando principi di trasparenza e concorrenza tra operatori pubblici e privati. Il tema della trasparenza degli appalti pubblici è centrale ai fini del processo di integrazione UE e rappresenta uno dei pilastri del mercato unico. INTRODOTTO REGISTRO ELETTRONICO DEI PERMESSI La Bosnia-Erzegovina ha avviato, nel mese di maggio, il Registro elettronico dei Permessi: la raccolta dei documenti necessari è il primo passo per l'ottenimento di qualsiasi licenza o per avviare un'impresa; il Registro è stato introdotto al fine di semplificare le procedure e informare imprenditori e cittadini sulla documentazione necessaria per l'ottenimento dei permessi. Accedendo al Registro Elettronico, gli imprenditori avranno il quadro completo di tutti i passi da compiere per ottenere licenze e permessi: la documentazione richiesta e i costi, le procedure e i luoghi dove recarsi per ottenerla, i tempi necessari. Lo stesso sito prevede che gli operatori possano compilare ed inviare moduli coi documenti richiesti per ottenere la soluzione delle proprie controversie. La creazione di questo servizio renderà le procedure di ottenimento dei permessi più facili, trasparenti, veloci e meno costose. NOTIZIE DALLA BOSNIA-ERZEGOVINA ECONOMIA 12 IMPRESE PREQUALIFICATE PER CENTRALE IDROELETTRICA Per la costruzione della centrale idroelettrica Vranduk, di prioritaria importanza per la Bosnia-Erzegovina, 12 imprese e consorzi hanno manifestato il proprio interesse; i soggetti che hanno inviato la propria proposta durante la fase di pre-qualificazione alla gara internazionale provengono da Italia, Turchia, Spagna, Romania, Austria, Croazia, Cina, Slovenia e Bosnia-Erzegovina. Le imprese sono: Cooperativa Muratori & Cementisti (C.M.C.) di Ravenna (Italia); Garanti Koza Insaat Sanayi ve Ticaret A.S. (Turchia); Kolin Insaat Turizm Sanayi ve Ticaret A.S. (Turchia); Consortium RIKO D.O.O. Slovenia e Euro Asfalt d.o.o. Sarajevo BiH, Lead Partner Riko d.o.o.; S.C. Hidroconstructia S.A. (Romania); JV Strabag AG / Koncar inžinjering za energetiku i transport, Lead Partner Strabag AG (Austria e Croazia); Cina International Water & Electric Corp. (China); JV of Abeinsa Ingenieria y Construction Industrial SA , Teyma, Gestion de Contratos de Construccion e Ingenieria, S.A. e NTF In Saat Ticaret Limited Sirketi, Lead Partner Abeinsa Ingenieria y Construction Industrial SA (Spagna e Turchia); Powerchina Limited (Cina); Cengiz Insaat Sanayi Ve Ticaret A.S. (Turchia); Donfang Electric Corporation Limited (Cina); Tellhow Sci-Tech Co., LTD (Cina). Alle imprese che soddisfano i criteri di pre-qualificazione per il bando internazionale, verrà richiesto di formulare la propria offerta per quello di costruzione. La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo e la Banca Europea per gli Investimenti finanziano il progetto con un credito di 63,5 milioni di euro. La centrale idroelettrica Vranduk avrà una potenza di 20 MW e una produzione annua di 96,38 GWh, come riferito dall'impresa pubblica Elektroprivreda della Bosnia-Erzegovina, l'impresa per la produzione di energia elettrica che ha emesso il bando. CRESCE IL RETAIL ALTERNATIVO Una recente ricerca sul settore retail in Bosnia-Erzegovina condotta da Euromonitor International evidenzia come, nel corso del 2013, si stiano affermando i canali di vendita alternativi ai classici negozi. Il valore delle vendite tramite questi canali ha registrato nello scorso anno una crescita del 10%, sensibilmente superiore a quella media complessiva del settore, 2% circa. I consumatori si mostrano propensi ad esplorare canali di acquisto alternativi, cercando le migliori condizioni possibili, una maggiore convenienza, ma anche prodotti esclusivi non reperibili nei negozi tradizionali; la crescita del comparto è inoltre alimentata dai miglioramenti sia nei sistemi di pagamento che in quelli di consegna. I brand che hanno ottenuto le migliori performance nello scorso anno sono stati: Oriflame Kozmetika BiH, Studio Moderna e Avon Cosmetics BiH, ciascuno con una quota di mercato di circa il 18%; la loro strategia si basa sulla costruzione di forti legami con la propria clientela, coinvolgendola nel processo di vendita (come nel caso di Avon e Oriflame), o attraverso iniziative di fidelizzazione attraverso appartenenza a club (Studio Moderna). Il trend di crescita sembra destinato a proseguire, anche considerando che il 2013 è stato un anno segnato dal ritorno ai consumi essenziali, in particolare alimentari, per i quali ci si rivolge ancora ai punti vendita fisici; con l'aumento del reddito disponibile da un lato e il miglioramento dei sistemi di pagamento e consegna e la crescente fiducia tra venditori e consumatori, i canali alternativi dovrebbero ulteriormente crescere. JOINT VENTURE CON PARTECIPAZIONE TEDESCA La compagnia tedesca SCHAEFER KALK Gmbh & Co, leader nella produzione di calce, e l'impresa bosniaca BFS, che fa capo al Gruppo Stanic, avvieranno a breve una joint venture del valore di 30 milioni di euro, che prevede la creazione dei 150 posti di lavoro. Il progetto è stato presentato, lo scorso mese di maggio, ai rappresentanti della Camera di Commercio tedesca in occasione di una loro visita ufficiale presso lo Stanic Group a Kreševo. Attualmente è in corso l'adempimento di una serie di procedure burocratiche, al termine del quale verrà avviata una produzione di prova presso gli impianti BFS di Kreševo; le analisi condotte sulla qualità dei materiali estratti si sono comunque dimostrate soddisfacenti. PRONTO ENTRO FINE ANNO NUOVO COMPLESSO RESIDENZIALE Aprirà entro fine anno un nuovo complesso residenziale di lusso, battezzato Mellain, a Tuzla, al posto del precedente hotel Bristol. Il complesso comprenderà un albergo a cinque stelle, varie unità residenziali, un centro wellness, spa e centro fitness e una piscina olimpionica (50 metri). La struttura darà lavoro a circa 300 persone: gli investitori sottolineano che si tratterà di un complesso unico nel suo genere in Bosnia-Erzegovina, in quanto raccoglie in un unico luogo diverse tipologie di offerta. L'albergo a cinque stelle, che si chiamerà sempre Bristol, si estenderà su 20 piani con 150 stanze e suite per complessivi 18.500 metri quadrati; ad esso si aggiungeranno 330 appartamenti con una superficie complessiva di 280.000 metri quadrati: le singole unità abitative avranno una metratura tra i 50 e i 150 mq. TRASPORTI NUOVI VOLI DALL'ITALIA PER LA BOSNIA Dal mese di aprile, un nuovo volo bisettimanale effettuato dalla compagnia aerea pubblica Mistral Air (fondata nel 1981 dall’attore Bud Spencer, dal 2005 ha come azionista unico Poste Italiane) collega l’Italia alla Bosnia. I viaggiatori in partenza da Roma potranno raggiungere Mostar, la città della Federazione celebre per il ponte, lo “Stari Most”, tragicamente bombardato durante la guerra negli anni Novanta e oggi Patrimonio dell’Umanità Unesco. Grazie alla nuova rotta, che si aggiunge ai voli per Mostar finora operati da Bari, Napoli e dalla Sicilia, l’aeroporto di Fiumicino sarà collegato alla Bosnia-Erzegovina con beneficio dei viaggiatori in partenza per motivi professionali o vacanza. Inoltre Mistral Air, in collaborazione con BalkanExpress e Valligiana Viaggi, avvierà un nuovo collegamento aereo da Cuneo verso Mostar sempre con due frequenze settimanali. EVENTI V EDIZIONE DEL SARAJEVO BUSINESS FORUM Si è svolto, nei giorni 14 e 15 maggio, il Sarajevo Business Forum, che ha visto la partecipazione di numerose delegazioni di leader politici ed economici da tutto il mondo; tra gli altri il Presidente di Montenegro e Slovenia, i Ministri degli Esteri di Turchia e Qatar, oltre al Direttore generale della Qatar Investment Authority, uno dei maggiori gruppi di investimento del mondo. Il Forum, organizzato per il quinto anno consecutivo da BBI Bank in collaborazione con la Islamic Development Bank (IDB) investment in South Eastern Europe, punta soprattutto a rafforzare le relazioni economiche tra i Paesi del sudest europeo e gli investitori dell'area del Golfo. Tra le presenze quella dello Sceicco Saleh Kamel uno degli uomini d'affari più ricchi del mondo, Presidente del gruppo economico Al Baraka ed attuale Presidente della Islamic Chamber of Commerce and Industry. Lo Sceicco ha espresso interesse ad investire in Bosnia-Erzegovina, avviando già vari progetti, non solo esclusivamente economici, come quello, ad esempio, che ha contribuito ad alfabetizzare circa 1.500 ragazzi. SOSTEGNO UE A SORVEGLIANZA DEL MERCATO Si è svolta, a metà maggio, a Sarajevo, presso la sede della Delegazione UE, la conferenza di chiusura dei progetti gemelli Support to the Market Surveillance Agency of Bosnia and Herzegovina and Market Surveillance System, finanziati dall'Unione. I progetti hanno sostenuto varie organizzazioni e agenzie che operano nell'area del controllo della sicurezza dei consumatori, al fine di tutelarne la salute e creare un ambiente che permetta alle imprese locali di migliorare i propri rapporti commerciali con l'UE e sugli altri mercati internazionali. Hanno partecipato esperti britannici e lettoni che hanno offerto informazioni, consigli e formazione ad un ampio numero di istituzioni, tra cui agenzie governative, operatori economici ed associazioni dei consumatori, affiancandoli nella creazione di un sistema di controllo del mercato in linea con le normative UE. Il progetto, avviato nel 2012, è stato finanziato dall'Unione Europea attraverso lo Strumento di Assistenza Pre-Ammissione (IPA 2009) per un ammontare di 600.000 euro, ed è stato realizzato da un consorzio guidato dalla Northern Ireland Cooperation Overseas (NICO). RIAPRE AL PUBBLICO IL MUNICIPIO DI SARAJEVO Dopo anni di lavori, ha riaperto al pubblico il Municipio di Sarajevo; questo anche grazie all’Italia. Il 9 maggio si è tenuta una cerimonia in occasione della riapertura della struttura, che ospita la Biblioteca Nazionale e Universitaria della Bosnia-Erzegovina, incendiata con il resto dell’edificio nel 1992 insieme ad un archivio di inestimabile valore. All’evento ha partecipato anche l’ambasciatore italiano in Bosnia Erzegovina, Ruggero Corrias; l'Italia infatti è da sempre impegnata nella tutela e nella salvaguardia del patrimonio artistico e culturale dell’umanità sia a livello multilaterale – a favore della più ampia attuazione dei principali strumenti giuridici internazionali, in primis le Convenzioni UNESCO – sia nei rapporti bilaterali. In Bosnia, il nostro paese ha contribuito a ricostruire simboli della storia locale distrutti dalla guerra, come lo Stari Most (“Ponte Vecchio”) di Mostar, e, recentemente, ha offerto l’assistenza dei suoi migliori esperti per la valutazione dei danni arrecati agli Archivi Nazionali dall’incendio appiccato durante le manifestazioni di piazza dello scorso febbraio. SARAJEVO CELEBRA IL CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA I volti di Francesco Ferdinando d'Austria e del suo assassino Gavrilo Princip, sono esposti, da inizio giugno, sulle due facciate del Museo di Sarajevo che formano l'angolo dal quale il giovane serbo, cent'anni fa, il 28 giugno 1914, sparò all'arciduca e a sua moglie Sofia, episodio che poi diede inizio alla Prima guerra mondiale. I due banner rientrano nei preparativi della serie di manifestazioni programmate dal 21 al 28 giugno, con le quali Sarajevo, luogo d'incontro di culture e civiltà, vuole ancora una volta lanciare un messaggio di pace e di dialogo. La serie di eventi "Sarajevo cuore d'Europa" è organizzata dall'Amministrazione cittadina, dall'Ambasciata francese in Bosnia e dalla Fondazione appositamente costituita. La rassegna comprende numerosi concerti, una grande corsa ciclistica sotto l'egida del Tour de France, mostre, conferenze e tavole rotonde, incontri di giovani attivisti di pace provenienti da tutte le parti del mondo, la proiezione di una serie di cortometraggi realizzati da 16 registi europei dal titolo d'insieme 'Ponti di Sarajevo', e si conclude con un concerto della Filarmonica di Vienna. In contemporanea, una sorta di contromanifestazione è stata organizzata dai serbi, con a capo il regista Emir Kusturica, a Visegrad, nella Bosnia orientale, e un monumento a Gavrilo Princip, identico a un altro che secondo i media verrà eretto a Belgrado, sarà inaugurato nella 'Sarajevo orientale', il quartiere della capitale bosniaca che fa parte della Repubblica Srpska (l'entità a maggioranza serba di Bosnia). Nella Bosnia di oggi la posizioni su Princip e sulle cause della Grande guerra differiscono e rispecchiano le divisioni etniche del Paese: per i musulmani e croati bosniaci Princip era un terrorista, per i serbi era invece un combattente per la libertà. Nella foto il 'Ponte Latino' di Sarajevo dove vennero assassinati l'arciduca Francesco Ferdinando e la moglie A SARAJEVO I CAMPIONI DEL TOUR Appuntamento con la storia domenica 22 giugno a Sarajevo: oltre 5.000 ciclisti si sono ritrovati nella capitale bosniaca, pochi giorni prima del centenario dell'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando. I ciclisti erano accompagnati da campioni che hanno lasciato il segno nella storia del Tour de France, come Bernard Hinault, Bernard Thévenet, Joop Zoetemelk, Stephen Roche e Greg LeMond. Dopo un giro fra la parte orientale ed il centro della città, i 140 ciclisti professionisti presenti all'evento hanno corso su un percorso di 120 chilometri, attraverso quattordici comuni della Bosnia-Erzegovina, popolati dalle tre principali comunità del Paese. VARIE IL BUNKER DI TITO DIVENTA MONUMENTO NAZIONALE Dopo oltre trent'anni dalla sua morte, nell'ex Jugoslavia il leader che tenne unita e guidò la confederazione per 35 anni è visto ancora da molti come un'icona. E così il più grande bunker segreto di Tito, una vera e propria città sotterranea nei pressi di Konjic, 50 km a sud di Sarajevo, è stato inserito nella lista dei monumenti nazionali della Bosnia. Costruito fra il 1953 e il 1979 per un investimento astronomico, nel bunker - 6.500 metri quadrati a una profondità di 280 metri - potrebbero vivere 350 persone per sei mesi. E' dotato di un sofisticato sistema di ventilazione e grandi scorte di acqua potabile, cibo e carburante. OTTIMA ACCOGLIENZA A CANNES PER «I PONTI DI SARAJEVO» Ottima accoglienza di pubblico e stampa per l'anteprima mondiale del film «I ponti di Sarajevo», presentato come evento speciale, al festival di Cannes. Si tratta di un lungometraggio collettivo nel quale tredici registi raccontano, dal 1914 a oggi, la città divenuta simbolo della storia del Novecento. La direzione artistica è affidata al critico cinematografico francese Jean-Michel Frodon ed il film rientra nelle celebrazioni del centenario della prima guerra mondiale. Collegati tra loro da inserti animati, i film-corti offrono un insieme di riflessioni, un confronto, visioni, sul palcoscenico che meglio di altri ha saputo rappresentare le tensioni del Secolo Breve, con le sue drammatiche conflittualità, culture, identità etniche e geopolitiche, culminate nella dolorosa guerra dei Balcani. Due sono diretti da italiani: Leonardo Di Costanzo (L'avamposto) e Vincenzo Marra (Il ponte), «L'avamposto», è stato completamente girato in Trentino con il sostegno della Trentino Film Commission. A TANOVIC IL PREMIO MEDIA DELL'UNIONE EUROPEA Era diventato famoso con il film “No man’s land”, sulla guerra nella ex Yugoslavia. Adesso il regista e sceneggiatore bosniaco Danis Tanović ha vinto, a Cannes, lo European Union ‘Prix MEDIA’. Un riconoscimento che intende premiare il progetto cinematografico con il miglior potenziale al box office, presentato con il finanziamento del programma MEDIA di Europa Creativa L'opera s’intitola “Che cosa guardi?”, ambientato in una Sarajevo corrotta dal crimine, il film racconta di un eroe di guerra che torna nella sua città dopo vent’anni per aiutare il fratello dando così inizio ad una guerra aperta tra la mafia locale della città ed ex veterani di guerra. ITALIA / BOSNIA SEMINARIO SU DESIGN ITALIANO NEL SETTORE DEL LEGNO Si è svolto ad inizio maggio, a Sarajevo, il Seminario "Design del Mobile Italiano" organizzato dall'ICE (Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane) in collaborazione con l'Associazione italiana dei produttori di mobili FederlegnoArredo e con l'Associazione dell'industria del legno della Bosnia-Erzegovina, indirizzato ad un pubblico di esperti di design e produzione d'arredo. La Bosnia-Erzegovina ha una fiorente industria del mobile, avvantaggiata dall'enorme disponibilità di materia prima nel patrimonio forestale locale, oltre alla manodopera qualificata, quindi ancora un notevole potenziale di sviluppo; l'Italia - leader europeo del settore, con una produzione di arredi per 27 miliardi di euro di cui il 38% per l'export e laboratorio d'avanguardia nel design del mobile è, anche in questo campo, un partner di primo livello per il paese. Fra gli argomenti trattati: la preparazione del legno massiccio per il trattamento finale, i nuovi metodi della finitura superficiale dei mobili (utilizzo delle impiallacciature); le novità del design italiano nella produzione dei mobili, con particolare attenzione ai divani ed ai mobili in tessuto (mobili imbottiti). Gli ospiti dall'Italia hanno inoltre effettuato una visita al Centro di formazione/Centro del Design "Inside by Eco" ed hanno incontrato gli studenti della Facoltà di Architettura dell'Università di Sarajevo. Ancora il Made in Italy protagonista nella giornata del 7 maggio, all'Hotel Europa, dove l'azienda bosniaca GelArto e le sue partner italiane PreGel e Carpigiani Group hanno presentato i loro prodotti di gelateria e macchine da gelato agli operatori bosniaci del settore. FORUM ITALIANISTI DEI BALCANI A BANJA LUKA “Conoscere l'italiano per lavorare, il Convegno Internazionale di Italianistica di Banja Luka è divenuto un appuntamento fisso per docenti e linguisti provenienti da tutti i Balcani ed oltre, ma soprattutto per gli studenti bosniaci, per i quali la conoscenza della lingua italiana rappresenta un futuro di maggiori opportunità", questo il messaggio dell'Ambasciatore d'Italia Ruggero Corrias, in occasione dell'apertura del VI Convegno Internazionale di Italianistica, organizzato dal Dipartimento di Lingua e Letteratura Italiana e Serba, Facoltà di Filologia dell'Università di Banja Luka, e dall'Associazione degli Italianisti nei Balcani, che si è svolto dal 5 al 7 giugno. Il Convegno, intitolato "Italianistica 2.0" dedicato al tema della lingua e della letteratura ed al loro insegnamento nell'era digitale, ha avuto come ospite d'onore la dott.ssa Nicoletta Maraschio, Presidente Onoraria dell'Accademia della Crusca, istituto nazionale per la salvaguardia e lo studio della lingua italiana. ITALIA DONA 300 LIBRI A UNIVERSITA' SARAJEVO Tramite l'Ambasciata d'Italia, sono stati donati, alla Facoltà di Filosofia dell'Università di Sarajevo, circa 300 volumi di narrativa italiana del '900 destinati alla cattedra di italiano e messi a disposizione dal Ministero degli Affari Esteri. Insieme al Capo del Dipartimento di Romanistica - nell'ambito del quale dal 2006 è inserita la laurea quinquennale in Italiano - l'Ambasciatore Corrias ha ricordato come, dopo Sarajevo, (che ha registrato il numero record di quasi 50 iscritti), Banja Luka e Zenica, a partire da quest'anno, grazie all'azione dell'Ambasciata, anche l'Università di Mostar e il Conservatorio di Tuzla hanno attivato studi di lingua e letteratura italiana per circa un insieme di 70 nuovi iscritti. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO TWINNING Grazie ai fondi europei, l'Italia offre l'esperienza dei suoi esperti per accompagnare le Autorità bosniache nel processo di allineamento agli standard europei grazie al progetto di gemellaggio amministrativo "Strengthening the Efficiency of IDDEEA", attuato da CSI Piemonte Agenzia pubblica ICT della Regione Piemonte, in consorzio con il Ministero degli Interni e l'Accademia per l'e-Governance dell'Estonia. Il progetto, recentemente presentato a Banja Luka in Bosnia-Erzegovina, ha un valore complessivo di 600.000 euro, finanziato con fondi IPA 2011, mira a contribuire al processo di riforma della Pubblica Amministrazione della Bosnia-Erzegovina, tramite l'allineamento dei servizi al cittadino agli standard europei in termini di efficienza, efficacia e trasparenza. Già da novembre 2013 e per complessivi 18 mesi, gli esperti italiani ed estoni affiancano IDDEEA, l'Agenzia bosniaca per i Documenti d'identità, i Registri e lo Scambio dei Dati, nel miglioramento a breve termine della gestione delle politiche di sicurezza, dell'organizzazione, della pubblicazione online, delle prestazioni operative e della tenuta delle banche dati. NUOVO INVESTIMENTO DELL'AZIENDA ITALIANA METALLEGHE L'azienda bresciana Metalleghe raddoppia in Bosnia con un nuovo investimento di oltre 30 milioni di euro: sono stati avviati, nel mese di maggio i lavori per la costruzione del secondo impianto per la produzione di silicio metallico. L'impianto sorgerà presso Bjelajac (nella provincia di Mrkonjic Grad), se i lavori procedono secondo i programmi, nel settembre del 2015 verranno accesi i forni ed iniziata la produzione; la “RS Silicon”, questo il nome, sarà la fabbrica più moderna di silicio metallico in Europa, con un processo tecnologico che non inquina l'ambiente e l'intera produzione sarà destinata al mercato dell'Europa occidentale. Il Gruppo Metalleghe opera in Bosnia-Erzegovina dal 2004 tramite l'acquisizione dell'azienda siderurgica BSI d.o.o. di Jajce (cittadina nella Federazione croato-musulmana del Paese). In Bosnia impiega attualmente 300 persone - altre 300 saranno assunte nel nuovo impianto di Mrkonijc Grad, la produzione annua è di circa 20.000 tonnellate di prodotto, principalmente destinate al mercato europeo. ILLYCAFFÈ SOSTIENE ARS AEVI A SARAJEVO Le dimensioni del business di Illycaffè (gruppo di Trieste fondato nel 1933) in Bosnia-Erzegovina sono importanti e quest'anno registrano già il 40% in più rispetto all'anno precedente, ha riferito il vicedirettore generale dell'azienda arrivato nella capitale bosniaca per il lancio della collezione di tazzine d'arte Illycaffè disegnata dall'artista bosniaco Dean Jokanovic Toumin. L'evento si è svolto nell’ambito delle celebrazioni per la Festa della Repubblica italiana e la collezione di tazzine è dedicata alla galleria di arte contemporanea Ars Aevi, progetto promosso e da sempre sostenuto dall’Italia, e per la quale scende in campo, come prima azienda privata, Illycaffè. Il ricavato della vendita delle tazzine contribuirà allo sviluppo della Collezione e all'obiettivo finale, ovvero la realizzazione del Museo disegnato da Renzo Piano. Arricchitasi di anno in anno, la Collezione Ars Aevi conta oggi 150 opere d'arte contemporanea donate da artisti del calibro di Michelangelo Pistoletto, Jannis Kounellis, Joseph Beuys, Braco Dimitrijevi e Joseph Kosuth. Ars Aevi era presente alla Biennale di Venezia nel 2013 in occasione dei 20 anni della sua fondazione. MACROREGIONE ADRIATICO IONICA: GIORNATA A SARAJEVO E’ Sarajevo il primo porto di Adriatico Mediterraneo 2014; lo scorso 17 giugno (nel corso della presidenza della Bosnia-Erzegovina all'Iniziativa Adriatico Ionica) è iniziato, con un prologo nella capitale bosniaca, l’8°edizione del festival internazionale che, come ogni anno, alla fine di agosto, pone Ancona al centro del mare Mediterraneo. L'esordio è stato nel segno della Macroregione Adriatico Ionica con tutta la giornata dedicata alla realtà transnazionale in costruzione con incontri, confronti tra operatori e momenti di spettacolo e musica: si sono svolti infatti l'incontro del Comitato degli Alti funzionari dei ministeri degli Esteri degli otto Paesi che aderiscono alla Mrai; un convegno sul progetto AdriHealthMob e sulle strategie per una mobilità sostenibile nel settore sociosanitario e un incontro tra operatori culturali marchigiani e bosniaci. Al termine, lo spettacolo del Festival Adriatico Mediterraneo 'Sarajevo, un porto senza mare', che ha avuto, fra i suoi protagonisti, Moni Ovadia e l'attrice bosniaca Minka Muftic. Il mare Adriatico torna così ad essere, come in passato, un ponte tra le sue sponde, a collegare mondi un tempo uniti politicamente e culturalmente. Quest’anno in particolare, svolgere e organizzare attività in quell’area assume anche un importante significato simbolico e sociale: nelle scorse settimane la Bosnia e le aree limitrofe hanno subito un’inondazione devastante che ha causato morti e danni economici e strutturali enormi; si è quindi deciso con tutti gli attori dell’evento di dedicare la giornata alle vittime dell’alluvione e di mettere in atto una raccolta fondi. La manifestazione è frutto della collaborazione tra diversi soggetti: Regione Marche, Iai (iniziativa Adriatico-Ionica), Associazione culturale Adriatico Mediterraneo, Cooss Marche per un progetto Adriatic Ipa e diversi soggetti di Sarajevo, tra cui l’associazione Komsiluk, che si occupa di raccolta fondi per gli alluvionati; l'iniziativa ha avuto il patrocinio dell’ambasciata italiana a Sarajevo. PROGETTO ADRIAFOOTOURING: LA PROVINCIA DI PESCARA INCONTRA I PARTNER A metà giugno, l'assessore al Turismo della Provincia di Pescara, si è recato a Kozara, nella Bosnia occidentale, per partecipare all'incontro di partenariato del progetto Adriafootouring, che beneficia di un finanziamento di oltre due milioni di euro nell'ambito del programma comunitario Ipa. Nell'occasione è stata organizzata una conferenza regionale, promossa dai partner locali, finalizzata a favorire l'incontro con gli operatori del territorio che si occupano di alimentare e turismo. Sono undici i soggetti pubblici e privati dell'area Adriatica coinvolti in questa iniziativa: oltre alla Provincia di Pescara, enti della Slovenia, Montenegro, Bosnia e Albania, Unioncamere del Veneto, il Comune di Rimini, l’Agenzia Centuria dell’Emilia Romagna e la società Insight. La Provincia di Pescara ha presentato, per le iniziative promosse nel campo del turismo, una App e una brochure realizzate di recente, proponendole come pratica realizzata sul territorio. Al centro di questa tre giorni anche la realizzazione di un incubatore virtuale per imprese che mira alla realizzazione, nel pescarese, di strumenti e servizi di supporto per innovare le Pmi nei settori turismo e agroalimentare con l'implementazione di una piattaforma virtuale e fisica, come luogo che consenta alle aziende di beneficiare di consulenze mirate anche a distanza; incubatore che avrà lo scopo di fornire informazioni, offrire un supporto personalizzato su richiesta e costruire un luogo di scambio di esperienze tra gli imprenditori. In particolare, il progetto Adriafootouring ha, tra l'altro, l'obiettivo generale di aumentare la capacità innovativa dei settori tradizionali come il turismo e l'agroalimentare, migliorando l'ambiente di innovazione in cui le Pmi già esistenti e di nuova costituzione si trovano ad operare. Il progetto vuole contribuire anche a favorire il processo di integrazione nell'area adriatica, offrendo alle regioni coinvolte l'opportunità di partecipare a una rete di istituzioni facenti già parte di sistemi di innovazione territoriale e di scambiare buone pratiche sull'innovazione. Questa sinergia contribuirà ad aumentare la competitività nei settori interessati dal progetto, nell'area adriatica. “ART INVASION” UN GEMELLAGGIO TRA LE CITTA' DI SARAJEVO E PRATO Dieci giovani artisti toscani e bosniaci hanno invaso la città di Prato con le loro personalissime creazioni, tessendo una connessione tra la Toscana e le regioni d’oltremare: questo è “Prato-Sarajevo Art invasion”; le opere dei protagonisti sono state presentate, lo scorso 12 giugno, attraverso un percorso di incursione in vari luoghi della città. Prato e Sarajevo, due città forse distanti ma gemellate e unite dalle suggestioni dei loro musei d’arte contemporanea; esattamente vent'anni dopo l'avvio del progetto per la realizzazione del Museo d'arte contemporanea di Sarajevo, Prato sviluppa e approfondisce i rapporti con la città bosniaca per onorare il patto di gemellaggio siglato nel 1997 e rinverdire il percorso culturale inaugurato proprio con il progetto Ars Aevi. Attraverso lo scambio e l'attivazione di residenze per giovani artisti under 35, il nuovo progetto Prato-Sarajevo si è sviluppato, a partire dal mese di aprile, secondo un percorso articolato, organizzato in varie tappe di avvicinamento intese come occasioni per stimolare una riflessione su quale sia oggi la relazione fra arte contemporanea e territorio di riferimento immaginando la città come luogo di discussione e di scambio. Prato-Sarajevo Art Invasion è un progetto di residenza per giovani artisti attivi in Toscana e Bosnia-Erzegovina nell'ambito del progetto regionale Toscanaincontemporanea 2013 promosso da Regione Toscana, Provincia di Prato in collaborazione con Comune di Prato, Comune di Carmignano e Spazio d’Arte Alberto Moretti ed in collegamento con Ars Aevi– Museo d’Arte Contemporanea di Sarajevo (foto); il progetto è curato e realizzato da Centro per l’arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. AREA BALCANICA – NEWS BALCANI – LA COMMISSIONE EUROPEA LANCIA IL PIANO DI AZIONE DELLA MACROREGIONE ADRIATICO IONICA (EUSAIR) Il 17 giugno 2014 la Commissione Europea ha lanciato ufficialmente la nuova Strategia dell’Unione Europea per la Macroregione Adriatico Ionica con la pubblicazione di una comunicazione accompagnata da un Piano di Azione e un Documento analitico di supporto che sono il risultato di un lungo processo di consultazione pubblica da parte degli stakeholders dell’Area, iniziato in seguito alla pubblicazione del “Discussion Paper” della Commissione Europea di agosto 2013 e concluso con la Conferenza di Atene di febbraio 2014 con nuove riflessioni e suggerimenti per la stesura stesso Piano di Azione. I documenti pubblicati intendono evidenziare i vantaggi di una più stretta cooperazione ai cittadini dell’area in settori della promozione dell'economia marittima, della protezione dell'ambiente marino, del completamento dei collegamenti nel settore dei trasporti e dell’energia e della promozione del turismo sostenibile, oltre ad offrire ai Paesi candidati e potenziali candidati la preziosa opportunità di collaborare con gli Stati membri, in particolare contribuendo all'integrazione dei Balcani occidentali nell'Unione europea. Il Piano di Azione e la documentazione EUSAIR verranno presentate al Consiglio Europeo e si prevede l’approvazione da parte dei leader UE ad ottobre 2014, durante il semestre di presidenza italiana. Si vedrà successivamente l’attuazione della Macroregione a partire da gennaio 2015. BALCANI – BANCA MONDIALE, 7 MLN DI DOLLARI A CROAZIA E BOSNIA La Banca Mondiale (Bm) ha approvato due ''Global Environment Facility'' (Gef), finanziamenti per un totale di quasi sette milioni di dollari destinati all'Adriatic Sea Environmental Pollution Control Project, progetto comune tra Bosnia-Erzegovina, a cui saranno destinati 2,4 milioni, e Croazia (4,3 milioni). Il progetto è pensato per assistere i due Paesi nella riduzione degli scarichi inquinanti nell'Adriatico orientale, nella preparazione di piani di controllo anti-inquinamento in località della Dalmazia e dell'Erzegovina e nel rafforzamento del monitoraggio della qualità dell'acqua di mare. Il programma è parte del più ampio Adriatic Sea Environment Program ed è importante perché consentirà di affrontare con armi più efficaci la questione dell'inquinamento marino, puntando anche sulla cooperazione regionale, la cui assenza è un problema che influisce negativamente sulla pesca, i servizi e il turismo. BALCANI – BERS ANNUNCIA AIUTI PER LA RICOSTRUZIONE Il Presidente della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo ha annunciato, ad inizio giugno, che la Banca sosterrà il processo di ricostruzione in Bosnia e Serbia, nazioni duramente colpite dalle alluvioni nelle scorse settimane. La Banca ha già programmato di riallocare fondi stanziati per i Balcani e di renderli disponibili il prima possibile, per far fronte alle emergenze più immediate, con priorità alla rimessa in sesto di infrastrutture stradali e reti elettriche. Inoltre verranno erogati fondi ai partner della Banca nel settore privato che hanno subito danni dall'evento. Una particolare attenzione verrà data al settore agricolo, che è stato ovviamente il più colpito, con danni alle colture e la perdita di capi di bestiame; l'evento ha inoltre offerto l'occasione per lanciare un programma di interventi preventivi sul territorio volti ad impedire che simili fenomeni tornino a causare danni di tale portata. BALCANI – TECHNOLOGY DAYS IN BOSNIA, CROAZIA E SLOVENIA Si è tenuto, dal 18 al 23 maggio, nelle città di Banja Luka (Bosnia-Erzegovina), Zagabria, (Croazia) e Celje, (in Slovenia, durante la fiera Energetika) un Roadshow sull'efficienza energetica e fonti rinnovabili, organizzato da Anie Confindustria, GSE-Gestore Servizi Energetici e Agenzia Ice. I Balcani rappresentano infatti un'area di crescente interesse per le strategie di internazionalizzazione delle imprese italiane fornitrici di tecnologie, in particolare operanti nel settore nell'energia, grazie alla loro vicinanza geografica e per la presenza di storici vincoli economici e culturali con il nostro Paese. A testimonianza delle crescenti opportunità offerte dal settore energetico, negli ultimi anni si sta già consolidando nei tre Paesi la domanda di tecnologie italiane. Nel 2013, le esportazioni italiane di tecnologie per l'energia in Croazia hanno mostrato un tasso di crescita su base annua decisamente sostenuto (+28,5%), a fronte di una sostanziale stabilità delle esportazioni manifatturiere italiane nel Paese e, nel periodo 20032013 hanno registrato una crescita media annua vicina al 5%. Nonostante una crescente attenzione alla sostenibilità ambientale, in Croazia restano ampi margini di sviluppo delle fonti di energia rinnovabile: infatti, quasi la metà della capacità elettrica installata nel paese deriva attualmente dalle fonti fossili; una quota rilevante, pari a oltre il 40%, origina invece da impianti idroelettrici. Anche le esportazioni in Bosnia-Erzegovina, nel 2013, hanno mostrato un tasso di crescita annuo a due cifre (+36,5%; +2,8% la variazione media annua nel periodo 2003-2013). Durante la tappa di Banja Luka, le imprese hanno partecipato ad un seminario tenuto da istituzioni italiane (ANIE Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche e GSE Gestore dei servizi energetici) e locali (Ministero dell'energia e dell'industria, imprese pubbliche di gestione dell’energia elettrica), ad incontri con potenziali partner locali ed hanno visitato il Parco Tecnologico cittadino. La Bosnia-Erzegovina si caratterizza come un Paese ricco di risorse energetiche con importanti potenzialità soprattutto nel settore idrico, eolico e delle biomasse. Il settore energetico è un pilastro dell'economia del Paese ed è attualmente interessato da processi di profonda riforma, ristrutturazione e privatizzazione; la BiH ambisce a divenire parte integrante del mercato europeo dell'energia, ma necessita di un aumento di efficienza energetica dei propri impianti. A fronte di un calo delle esportazioni manifatturiere nel complesso, nel 2013 le esportazioni italiane di tecnologie per l'energia in Slovenia hanno registrato un incremento del 7,4% su base annua (+3,5% la variazione media annua nel periodo 2003-2013). Entro il 2020, in conformità con la più ampia strategia europea, la Slovenia dovrà originare il 20% della propria capacità di generazione da fonti non tradizionali. Significative sono le opportunità nell'ambito delle energie rinnovabili, in particolare fotovoltaico, eolico e biomasse L'aumento della diffusione delle fonti rinnovabili, maggiore efficienza energetica e riduzione dell'impatto ambientale sono i capisaldi della strategia energetica europea, a cui l'industria italiana fornitrice di tecnologie smart energy è oggi pronta a rispondere con un'offerta di eccellenza, fornendo un significativo contributo per il raggiungimento di tali obiettivi.