Piccolo gregge, ma sanno chi seguire» Alla scoperta del carisma
Transcript
Piccolo gregge, ma sanno chi seguire» Alla scoperta del carisma
Domenica 25 Pellegrinaggio diocesano al santuario di Caravaggio Domenica, 18 settembre 2011 in diocesi cremona D omenica 25 settembre il vescovo Lafranconi presiederà il pellegrinaggio diocesano al santuario di Caravaggio all’inizio dell’anno pastorale. Alle 15.15, nel cortile ovest, avrà luogo la preghiera mariana animata dai giovani della GMG, quindi, alle 16 sarà celebrata l’Eucaristia. Presente anche l’Unitalsi con i malati. CRONACHE E VITA DALLA NOSTRA CHIESA a cura dell’Uffico diocesano per le Comunicazioni sociali via Stenico 3, 26100 Cremona tel. 0372/800090 fax 0372/463420 [email protected] Iniziato lunedì scorso un nuovo anno seminaristico Sono tredici i giovani che si preparano al sacerdozio «Piccolo gregge, ma sanno chi seguire» ricerca delle motivazioni vere, liberandosi di certi modi di pensare reparatevi a essere apostoli e agire che sono «normali» per il con Cristo e come Cristo, mondo ma che non lo possono per essere compagni di essere per il prete. Scavare per viaggio e servitori degli uomini». Il conoscersi meglio, per riconoscere le Pontefice ha iniziato così l’omelia esperienze che si fanno nella loro della messa con i seminaristi positività, ma anche le incrostazioni celebrata durante la Gmg di Madrid. che possono segnare le proprie Questo riferimento a Cristo, questa attitudini e propensioni. configurazione a colui che si è fatto Lafranconi ha anche ricordato servo, sacerdote e vittima è stato il alcune delle bufere e delle tempeste punto nodale delle riflessioni che che investono la Chiesa e anche il hanno caratterizzato i primi giorni prete richiamando quella fede che di Seminario. Dio non disdegna di porta a professare che comunque – scegliere uomini poveri e peccatori anche dentro le bufere – Dio salva. per farli divenire suoi amici e Il prete spesso è colui che diventa apostoli. segno di speranza, proprio per la Quella del prete, infatti, è una vita sua fede in Dio che salva, sempre. spesa senza complessi di inferiorità, La costruzione della propria vita, nella gratuità che ha però, va fatta con dei vissuto Gesù e nella mattoni prossimità a tutti, Il rettore: «Questi indispensabili: la fede anche ai peccatori. in Gesù che è Dio; la giovani attestano Il piccolo gruppo di 13 vocazione intesa seminaristi hanno come dono, la che Dio chiama iniziato il nuovo anno. capacità di relazioni ancora. E che non Due di essi – Andrea umane autentiche, la di Vicobellignano e fraternità si può incontrare Enrico di Corte de’ sacerdotale… Tanti Cristo senza farlo Frati – saranno temi sui quali ci si è ordinati diaconi sabato ripromessi di tornare conoscere 24 settembre in l’anno. alle altre persone» durante Cattedrale alle 15.30. I primi giorni di Solo uno, Mirco di seminario, però, sono Viadana S. Pietro, è entrato in stati caratterizzati anche dalla messa propedeutica (l’anno di concelebrata con i preti novelli nel pomeriggio di mercoledì 14 discernimento e preparazione agli settembre. È stato bello ritrovarli studi teologici). attorno all’altare come sacerdoti Il gruppetto è piccolo ma, come proprio nei primi giorni di insegnava don Lorenzo Milani ai ministero nelle nuove parrocchie. Se suoi ragazzi di Barbiana, ha la ferma ogni Eucaristia è rendimento di convinzione che «non si può dar la grazie, in quella di mercoledì ci vita per qualcosa di meno di Dio». siamo uniti a Cristo e alla sua offerta Non per la carriera, non per il di amore, presentando i quattro successo, non per la fama o il novelli, che per sempre si sono denaro: è per Dio che si dà la vita! consacrati al servizio del Vangelo. E Perché si è scoperto che Dio ci ama e infine questi giorni sono stati anche che questa è la più grande verità, giorni di preghiera, di ritiro quella che dà senso a tutto il resto. spirituale. Giorni in cui fare Lo ha ripetuto il Papa in Spagna: memoria del bene vissuto in «Cari giovani non conformatevi con «vacanza» e in cui rimettere al centro qualcosa che sia meno della verità e lo Spirito. I seminaristi non hanno dell’Amore, non conformatevi con cessato di essere in formazione qualcuno che sia meno di Cristo». anche nei mesi estivi. Dentro I 13 seminaristi sono una molteplici attività hanno testimonianza che Dio parla e sperimentato gioie e fatiche della chiama ancora. E che non è pastorale. Ora sazi per aver possibile incontrare Cristo, amarlo «lavorato» con passione nella vigna, senza sentire l’esigenza di farlo riprendono la vita comunitaria con i conoscere agli altri. suoi ritmi, con la scuola e tutte le Il Vescovo li ha incontrati martedì altre esperienze. Essi con la loro vita 13 settembre e li ha richiamati a richiamano a tutti i giovani fondare la loro casa (metafora della quell’espressione del Papa a Madrid: loro vita e vocazione) non sulla «Che bello è sapere che Gesù ti sabbia, ma sulla roccia. Anzi li ha cerca, fissa il suo sguardo su di te, e spronati a scavare per togliere tutti i con la sua voce inconfondibile dice: detriti che ingannano e che "Seguimi!" (cfr Mc 2,14)». nascondono la roccia. Scavare, per * rettore del Seminario andare a fondo di se stessi, nella DI I tredici studenti di teologia con il vescovo e i superiori del Seminario ENRICO TREVISI * Sabato 24 in Cattedrale le ordinazioni diaconali «P S abato 24 settembre, alle 15.30, in Cattedrale, mons. Lafranconi ordinerà diaconi per il presbiterato i seminaristi di VI teologia Enrico Ghisolfi e Andrea Paroli. Enrico Ghisolfi è nato a Cremona l’8 gennaio 1986 ed è originario della parrocchia «Santi Filippo e Giacomo» di Corte de’ Frati. Dopo aver frequentato, da esterno, il liceo classico “Vida” è entrato in Seminario nel 2005 nella classe propedeutica. In questi anni ha servito pastoralmente le comunità di S. Bernardo, Pizzighettone, Acquanegra–Fengo e Sant’Abbondio in città. Andrea Paroli è nato a Casalmaggiore il 28 ottobre 1973 ed è originario della parrocchia «S. Maria Assunta» in Vicobellignano. Dopo alcuni anni di lavoro in diverse aziende della zona e un anno di formazione presso i Legionari di Cristo a Gozzano (NO), nel 2005 è entrato in propedutica. Ha svolto servizio pastorale a S. Francesco in città, Casanova del Morbasco, Torre de’ Picenardi, S. Matteo della Chiaviche e Vescovato. Da domenica 25 sul portale diocesano l’omelia del vescovo, le foto e la cronaca delle ordinazioni. I prossimi diaconi Andrea Paroli e Enrico Ghisolfi Le proposte per chi «cerca» P artono, in queste settimane, gli itinerari vocazionali, un’occasione d’oro per ascoltare, con più attenzione, appartati con il Signore e la sua Parola, la voce che chiama. «Perché i cammini “funzionino” – spiega don Marco D’Agostino, responsabile del CDV – è necessario che preti, genitori, educatori, consacrati, li propongano, li pubblicizzino, li facciano conoscere. Il Signore non vuole fare a meno della nostra collaborazione». Il primo cammino, nuovo di quest’anno, è dedicato ai ragazzi delle superiori che vogliono riflettere sull’essere preti e s’intitola «Non dire sono giovane»: ci si ritroverà sabato 15 ottobre alle 17 in Seminario. I sacerdoti, soprattutto se individuano qualche ragazzo che sta riflettendo sulla sua vocazione al ministero, possono inviare una mail a [email protected] per qualche informazione sul percorso. Continua, poi, il cammino dei giovani dai 20 ai 35 anni, «Chi cerca è trovato» (week end in ascolto della Parola, in Seminario dalle 17.30 alle 14), in queste date: 22 ottobre, 26 novembre, 11 gennaio, 25 febbraio, 24 marzo. Per i ragazzi di V superiore che hanno compiuto i diciotto anni, come aiuto ad una scelta di vita che possa essere rispondente agli appelli del Signore, c’è il cammino «Corri avanti» (in Seminario dalle 17,30 del sabato al pranzo della domenica) nei giorni 29 ottobre, 3 dicembre, 28 gennaio, 3 marzo. A metà settimana, in media un incontro mensile, per i ragazzi dalla I alla IV superiore c’è «Svitati per Dio» (in Seminario dalle 17.30 del mercoledì alle 7.30 del giovedì) in queste date: 5 ottobre, 9 novembre, 11 gennaio, 14 marzo, 18 aprile, e per le ragazze, con il medesimo programma il 19 ottobre, 16 novembre, 18 gennaio, 9 maggio. Infine sono ancora proposte le adorazioni eucaristiche per le vocazioni a San Gerolamo (ore 21) il 6 ottobre, 3 novembre, 1 dicembre, 2 febbraio, 1 marzo. «Occasioni, tutte quante, – conclude don D’Agostino – per pregare e per riflettere come la vita di ciascuno sia un dono e come tale vada spesa». Alla scoperta del carisma saveriano I «Giovedì della missione» saranno dedicati al vescovo Conforti, prossimo santo, e alla sua congregazione arà la figura di mons. Conforti e il carisma della congregazione saveriana da lui fondata, a caratterizzare il prossimo mese missionario. L’occasione è la celebrazione della sua canonizzazione che il Santo Padre presiederà domenica 23 ottobre nella basilica di San Pietro in Vaticano. Si inizierà con i «Giovedì della Missione», il tradizionale itinerario di formazione promosso dal Centro Pastorale e da diverse realtà ecclesiali. Il primo incontro si terrà giovedì 27 settembre, alle 21, con padre Luigi S Menegazzo, già missionario in Giappone per lunghissimi anni e attuale vicario generale della congregazione. Il religioso illustrerà «Il carisma saveriano tra storia e futuro». Padre Guglielmo Camera, che, al ritorno dalla sua missione in Sierra Leone, è stato incaricato della causa di canonizzazione del Conforti, terrà la seconda conferenza in calendario giovedì 6 ottobre. A lui spetterà illustrare la figura del novello santo nella relazione intitolata: «Guido Maria Conforti, un pastore con il cuore in missione». In mattinata padre Camera terrà il ritiro spirituale, in Seminario, ai sacerdoti della diocesi. L’ultimo appuntamento di giovedì 13 ottobre, vedrà protagonista padre Silvio Turazzi, missionario nella Repubblica democratica del Congo e in particolare a Goma (Kivu) nell’est del paese. Nonostante sia paralizzato agli arti inferiori per un incidente stradale, continua la sua missione d’amore tra le popolazioni provate dalla guerra, dalla fame e anche dai disastri naturali come l’eruzione del vulcano più pericoloso del mondo, il Nyiragongo. Turazzi parlerà, in particolare, dell’impegno dei cristiani in missione, avendo fondato un’associazione di laici missionari denominata ‘Muungano’ (in swahili significa solidarietà) con sede a Parma. Il tema sarà «Laici per la missione». I missionari saveriani, per solennizzare la canonizzazione del fondatore, hanno promosso anche tre celebrazione liturgiche di ringraziamento in diversi luoghi della diocesi. Domenica 6 novembre, alle 11, in Cattedrale con il vescovo Lafranconi, domenica 20 novembre, alle 11, nella chiesa di S. Maria Assunta in Soncino e domenica 27 novembre, alle 10.30, nella chiesa di S. Pietro in Viadana. Sempre i saveriani, in questi giorni, stanno distribuendo un agile fascicolo che ricorda Mons. Guido M. Conforti l’80° anniversario della loro presenza nella diocesi di Cremona, festeggiato con tutti i crismi nel 2010. I missionari di Conforti, infatti, arrivarono a Cremona nel 1930 e fin da subito divennero una presenza significativa: basti pensare che ben 30 seminaristi diocesani tra il 1923 e il 1960 sono diventati saveriani. Claudio Rasoli «Le vocazioni germogliano dall’impegno educativo» DI MARCO D’AGOSTINO * È stato il vescovo Dante, la scorsa Pentecoste, a farmi tornare in mente una via privilegiata per la pastorale vocazionale, quando ha detto, a chiare lettere, che «il tema delle vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata hanno molto a che fare con l’educazione». Per le iniziative? Per gli incontri? Per le predicazioni? Semplicemente, commenta il Vescovo, perché l’educazione, «oltre che far conoscere la bellezza della vita sacerdotale e religiosa, prepara il terreno per riconoscere e accogliere la chiamata del Signore». Ed ecco allora che, collaboratori della chiamata del Signore, siamo tutti, in primissima persona: genitori, educatori, preti e religiosi, laici, educatori, insegnanti, allenatori. Tutti coloro che operano nella pastorale, che sono battezzati e vivono la vita della comunità cristiana, sono chiamati ad educare, cioè a far brillare, nella loro vita, a far risplendere, nella vita di chi incontrano, soprattutto dei più gioDon D’Agostino vani, la scintilla di chiamata che Dio ha posto nel cuore di ciascuno. Provocatoriamente posso dire che ci sono meno chiamate perché c’è meno educazione. O potrò anche affermare che la chiamata del Signore, pur con tutte le fatiche e le concorrenze che deve affrontare, passa attraverso un’educazione umana e cristiana che fa brillare la bellezza della vita. La vita è bella, quella degli sposi e quella del prete, quella del missionario e del consacrato, perché sono vite «educate» dalla Parola di Dio, dal servizio nella comunità, dall’amore e dall’impegno verso una società che attende, da me cristiano, una parola di speranza che supera le tristezze e le brutture. Essere attenti alle vocazioni non vuol dire, anzitutto, partecipare agli incontri (questi sono aiuti e stimoli), ma significa educare a un cuore aperto alla fede in Dio, alla sua Parola che salva e manda, al progetto grande che Dio ha sul mondo e che può attuare anche grazie al mio piccolo, ma necessario, contributo. Aiutiamo, dunque, i più giovani a dire «di sì» al Signore e alla vita. Preghiamo perché si compiano, per i ragazzi e i giovani, gesti concreti di risposta, in piccoli servizi da svolgere in casa, nella fedeltà ai propri impegni di vita cristiana, nella crescita della propria fede e della vita spirituale, nel compiere i propri doveri scolastici. Facciamo sentire che Dio, ancora, è all’opera. Che dove c’è Lui, la vita si trasforma. In un momento storico a volte così complicato e difficile predichiamo e testimoniamo che la vocazione, qualunque essa sia, afferma a squarciagola che la vita è radicata in Dio. Fondata in Lui. Salda come la casa sulla roccia. * responsabile del Centro diocesano vocazioni 9