Focus su Shkodra Maggio-Agosto 2005

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Focus su Shkodra Maggio-Agosto 2005
INTERREG III A ITALIA-ALBANIA
2000-2006
“BiblioDoc-Inn”
Focus su Shkodra
Maggio-Agosto 2005
Redazione
Indice
INTERREG III A ITALIA - ALBANIA
Redattori: Marsida Tahja, Miriam Taipi, Orjeta Baja, Shpresa Rusi
Traduttore: Admir Alija
Elaborazione digitale: Valter Messore
Affiancamento consulenziale: Daniela A. Lo Martire
Partner: Associazione Culturale Iride
In copertina ritratto di Marlin Barleti. È uno dei più famosi umanisti albanesi del XV secolo. Un
prete cattolico di grande cultura, vissuto nella seconda metà del XV secolo e nei primi 15 anni del
XVI secolo, ha combattuto per la difesa della città di Shkodra. Il 14 aprile 1467 si rifugia prima a
Venedic e poi a Roma, dove ha scritto le seguenti opere:
1.
2.
3.
“De obsidione Scodrensi” pubblicata a Venedic nel 1504;
“La storia di Scanderbeg” pubblicata a Roma tra il 1508 e il 1510;
“Compendium vitarum summorum pontificium imperatorumque Romanorum”
Indice
Gli scrittori scutarini e le loro opere dalla Lega di Prizren al 1944
La stampa periodica albanese nel periodo di transizione
La tradizione cittadina di mantenere bene e di abbellire i cortili di Scutari
L’attività commerciale di Scutari dal periodo dei Bushatlinj fino al 1944
LEKA e HYLLI I DRITËS
Problemi inerenti l’integrazione degli immigrati dalle zone rurali nella città di Scutari
L’attività economica delle ditte private a Scutari dal 1992 fino ad oggi. I businessman di successo
La letteratura albanese e gli scrittori eminenti durante il Regno Albanese
INTERREG
III A ITALIA - ALBANIA 1
“Promozione e sviluppo di modelli innovativi di cooperazione tra le biblioteche e centri
di documentazione italo-albanesi”
“BiblioDoc-Inn”
Asse IV – Misura 4.1 – Azione 4 – Sub Azione 4.1
Finanziato dall’Unione Europea, il progetto concretizza la cooperazione istituzionale delle biblioteche italo-albanesi. Il
progetto promuove modelli di cooperazione transnazionale, crea possibilità di conoscere le due culture e di integrare le
biblioteche albanesi con quelle europee. A questo progetto partecipano oltre alla Biblioteca del Consiglio Regionale
della Puglia “Teca del Mediterraneo”, quale Partner Project Leader, la Biblioteca Nazionale d’Albania, la Biblioteca
pubblica di Elbasan “Qemal Baholli” e la Biblioteca pubblica di Shkodra “Marin Barleti”.
Gli obiettivi del progetto sono:
•
•
Accesso all’informazione a beneficio di tutti i cittadini, garantito dalla Unione Europea;
Agevolazione del processo d’integrazione europea tramite un’ informazione precisa sulle problematiche
dell’Unione con particolare interesse per la cooperazione transfrontaliera;
• Riduzione del “digital divide” tramite la diffusione della tecnologia infotelematica nell’amministrazione
pubblica a beneficio delle zone meno sviluppate;
• Promozione della conoscenza del patrimonio biblio-documentale, in particolare quello di valore culturale;
• Modernizzazione dell’amministrazione, miglioramento qualitativo del management e dei servizi offerti al
pubblico.
Per raggiungere questi obiettivi, il progetto prevede fra l’altro la realizzazione di un programma per la redazione di
bollettini tematici periodici bilingue in formato elettronico da consultare on line all’indirizzo
www.bcr.puglia.it/pem/bibliodocinn.htm, ma anche in formato cartaceo adeguato ai servizi tradizionali delle biblioteche
partecipanti al progetto; inoltre prevede anche la realizzazione di un programma di redazione di schede catalografiche
riguardanti le pubblicazioni professionali per i bibliotecari.
1
Nelle due giornate di lavoro tenutesi a Bari nei giorni 11-12 ottobre 2001, organizzate nell’ambito del programma
Interreg II Italia-Albania, misura 7.1 emerse la grave situazione delle biblioteche pubbliche albanesi. Il modo più sicuro
ed efficace per lo sviluppo della cooperazione e per migliorare la gestione bibliotecaria è il coinvolgimento diretto di
alcune delle biblioteche pubbliche e centri di documentazione albanesi quali strutture-pilota.
Gli scrittori scutarini e le loro opere dalla Lega di Prizren al 1944
La Lega di Prizren (10 giugno 1878) ha segnato il passaggio della letteratura del Risorgimento
nella sua fase di piena maturità con una ricca produzione artistica. Ha inaugurato questa produzione
lo scrittore scutarino PashkoVasa O moj Shqypni (O Albania) (1880).
Il tema patriottico, quale caratteristica principale, della letteratura di questo periodo ha influito
enormemente sul risveglio e sul rafforzamento della coscienza nazionale. A differenza della
letteratura precedente, con contenuto principalmente religioso ed con una estensione ristretta alla
regionale, la letteratura di questo periodo (la seconda fase del Risorgimento - Indipendenza - 1944)
esprime le aspirazioni di tutta la nazione, diffondendosi su tutte le regioni e negli ambienti in cui
vivevano gli albanesi. Essa riflette le particolarità della vita albanese, le tradizioni morali, la
mentalità e lo spirito del popolo albanese, gli ambienti caratteristici del mondo albanese.
Il genere più diffuso ha continuato ad essere la poesia, accanto alla prosa, al racconto, al romanzo.
Notevole risulta anche la produzione della drammaturgia. Grande si segnala la presenza di autori
scutarini.
- Ndoc Nikaj, Vakinat e sceites kisc (Storia della santa chiesa), prosa, 320 p., Roma, 1888,
[Collocazione: A l-9-14 E]
- Pashko Vasa, Bardha de Temal, scène de la vie albanaise (Bardha di Temal, scene dalla vita
albanese), Parigi, 1890 [Collocazione: A l-8-31 E]
- Gjergj Fishta, Pika voëset (Goccioline di rugiada), Zadar, 1909, [Collocazione: A l-2-113 E]
- Ndoc Nikaj, Fejesa n’djep a se Ulqini i marrun (Il fidanzamento fin dalla culla è perché Ulcin è
occupata), Scutari, 1913, [Collocazione: A l-1-145 D]
- Ndoc Nikaj, Shkodra e rrethueme (Scutari assediata), Scutari, 1913, [Collocazione: A l-8-15 D]
- Gjergj Fishta, Mrizi i zanavet (La meria delle fate) (1a edizione), Scutari, 1913, [Collocazione: A
l-1-114 F]
- Ndre Mjeda, Juvenilja, Vienna, 1917, [Collocazione: A l-2-71 E]
- Ndoc Nikaj, Bukurusha (La bella), Scutari, 1918 [Collocazione: A l-2-94 D]
- Gjergj Fishta, Gomari i Babatasit (L’asino del Babatasi), Scutari, 1923, [Collocazione: A l-1118 F]
- Gjergj Fishta, Juda Makabe, Scutari, 1923, [Collocazione: A l-2- 75 D]
- Zef Mati Harapi, Mustafa Pasha i Shkodrës (Mustafa Pasha di Scutari), 1923, [Collocazione: A
l-2-31 A]
- Ernest Koliqi, Kushtrimi i Skanderbegut (L’allarme di Scanderbeg), Tirana, 1924, [Collocazione:
A l-2-113 B]
- Vinçenc Prenushi, Gjeth e lule (Foglie e fiori), Scutari, 1924, [Collocazione: A l-2-113 B]
- Gjergj Fishta, Vallja e Parrizit (La danza del Paradiso), Scutari, 1925, [Collocazione: A l-1-117
F]
- Ernest Koliqi, Gjurmat e stinve (Le orme delle stagioni), Tirana, 1933, [Collocazione: A l-4-114
B]
- Filip Shiroka, Zani i zemrës (La voce del cuore), Tirana, 1933, [Collocazione: A l-3-42 B]
- Shtjefën Gjeçovi, Kanuni i Lekë Dukagjinit (Il Kanun di Lekë Dukagjini), Scutari, 1933,
[Collocazione: A l-2-65 A]
- Justin Rrota, Letratyra shqype (La letteratura albanese), Scutari, 1934, [Collocazione: A l2-19
E]
- Ernest Koliqi, Tregtar flamujsh (Commerciante di bandiere), Tirana, 1935 [Collocazione: A l-319 D]
- Gjergj Fishta, Lahuta e malcis (Il liuto delle montagne), Scutari, 1937, [Collocazione: A l-1–37
G]
- Luigj Gurakuqi, Vjersha, Bari, 1940 [Collocazione: A l-2-10 C]
- Gjergj Fishta, Mrizi i zanavet, Scutari, 1941, [Collocazione: A l-2-10 C]
- Gjergj Fishta, Jerina, ase mbretnesha e luleve (Jerina, ossia la regina dei fiori), Scutari, 1941,
[Collocazione: A l-1-119 F]
- Ndre Zadeja, Rozafa, 1941, [Collocazione: A l-1-114 G]
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La stampa periodica albanese nel periodo di transizione
In Albania l’assenza del pluralismo politico e del libero pensiero si è riflettuta sulla produzione a
stampa. Alcuni giornali, quali Zëri i Popullit, Bashkimi, Puna, Rinisë 2 propagandavano la linea
politica del PLA 3 , mentre non esistevano giornali d’opposizione, perché proibiti.
Il movimento democratico in Albania ha avuto inizio nel dicembre del 1990: il 12 dicembre del
1990 grazie ad un gruppo di studenti dell’Università di Tirana è stato fondato il primo partito
d’opposizione attivo in Albania, il Partito Democratico. Nel gennaio del 1991 viene pubblicato il
periodico Rilindja Demokratike 4 , a cura del Partito Democratico: rappresenta il primo giornale
d’opposizione in cui si descrive la realtà così com’era; esso diviene il portavoce del popolo albanese
ansioso di nuove elezioni e dell’entrata in Europa dell’Albania. Contemporaneamente anche il
giornale Zëri i Popullit continuava ad essere pubblicato, ma, naturalmente, gli eventi non erano
descritti con veridicità, in quanto portavoce del PLA. Il 10 febbraio del 1991 viene fondato il
Partito Repubblicano, e si pubblicano Republika 5 , e Balli Kombëtar 6 .
In quello stesso anno nuovi partiti politici con propri programmi, diversi fra loro, furono fondati,
ognuno con una propria testata giornalistica. Il 12 giugno del 1991 si registra la fine del PLA e la
nascita del Partito Socialista, anche se il suo organo di stampa continua ad essere Zëri i Popullit.
Accanto a questi giornali “partitici” furono istituiti anche numerosi giornali indipendenti. Il primo
giornale indipendente è Koha Jonë 7 , il cui primo numero è stato pubblicato l’11 maggio del 1991.
Nel 1992 viene pubblicato Shkodra, poi a seguire Liria, Rimëkëmbja, Kombi, Albania, Shekulli,
Gazeta Shqiptare, Tema 8 .
La pubblicazione di questi periodici ebbe il suo lato positivo, perché informavano il popolo degli
avvenimenti.
- Zëri i Popullit, 12 dicembre 1990 [Collocazione: P.Sh 67/4 C]
- Rilindja Demokratike, 9 gennaio 1991 [Collocazione: P.Sh 96/1 A]
- Shkodra, 8 febbraio 1992 [Collocazione: P.Sh 107 2 G]
- Balli i Kombit, 10 marzo 1992 [Collocazione: P.Sh 103/15 F]
- Koha Jonë, 4 gennaio 1992 [Collocazione: P.Sh 110/1 D]
- Republika, 16 febbraio [Collocazione: P.Sh 109/1 E]
- Dita informacion, 11 aprile 1993 [Collocazione: P.Sh 110/1 E]
- Aleanca, 5 gennaio 1992 [Collocazione: P.Sh 110/2 B]
- Shekulli, 1994 [Collocazione: 93/116 G]
- Tema, 2001 [Collocazione: 106/8 A]
- Gazeta Shqiptare, 1998 [Collocazione: 102/1 A]
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2
La Voce del Popolo, L’Unione, Il Lavoro, La Voce della Gioventù
Partia e Punës e Shqipërisë – Il Partito del Lavoro dell’Albania
4
La Rinascita Democratica
5
La Repubblica
6
Il Fronte Nazionale
7
Il Tempo Nostro
8
La Libertà, La Rifioritura, La Nazione, L’Albania, Il Secolo, La Gazzetta Albanese, Il Tema
3
La tradizione cittadina di mantenere bene e di abbellire i cortili di Scutari
I cortili di Scutari, presentano una caratteristica comune: rappresentano non solo un ambiente
“geografico”, ma anche un “ambiente culturale”.
Si cerca di rendere i cortili ameni e funzionali.
Gli elementi costitutivi tradizionali dei cortili di Scutari sono: i muri di cinta, il portone del cortile,
il portone laterale, il pozzo, i trogoli e le lastre di pietra, i selciati, il tugurio, la stalla, il fienile, il
forno, il giardino, i fiori, gli alberi (decorativi e fruttiferi), l’altalena, la gabbia degli uccelli, la pietra
del calle, il solfato di rame, gli orci.
I fiori rappresentano la caratteristica principale dei cortili scutarini in quanto gli donavano una
straordinaria bellezza. La famiglia Kakarriqi possedeva all’incirca 200 specie di rose, ma non solo
ha introdotto a Sacutari i tulipani.
Il cortile della famiglia scutarina può essere paragonato ad un orto botanico, perché, accanto ai fiori
di ogni specie, nel cortile crescono anche piante spontanee.
- Ziu, T., Oborret e Shkodrës – I cortili di Scutari, [Collocazione: S 80 – 4 F]
- Parruca, A., Shkodra bastion i qytetërimit shqiptar – Scutari bastione della civiltà albanese,
[Collocazione: S 57 – 24 C]
- Kamsi, V., Kultura e Shkodrës për kombin shqiptar – La cultura di Scutari per la nazione
albanese, in Shkodra në shekuj, Sem. 3, 1999, [Collocazione: S 83 – 61]
- Mirdita, K., Trëndafila që çelin për ne – Rose che sbocciano per noi, [Collocazione: S 3 – 25 F]
- Prendushi, V., Gjethe e lule – Foglie e fiori, [Collocazione: Al 12 – 3]
- Helmut, B., Një ekskursion botanik deri në Shirokë – Un’escursione botanica fino a Shiroka, in
Hylli i Dritës, n. 7, 8, 9, 11, 1930 [Collocazione: Al 13 – 14 G]
- Bushati, H., Shkodra dhe motet, v. 2, [Collocazione: S 55 – 50 A]
- Zadeja, T., 250 Kangë qytetare popullore shkodrane – 250 Canzoni popolari cittadine scutarine,
[Collocazione: S 66 – 14 A]
- Fishta, G., Jerina ose mbretresha e luleve – Jerina ossia la regina dei fiori [Collocazione: Al 4 –
28 C]
- Shkodra, Z., Esnafët shqiptarë shek. 15-20 – Gli esnaf albanesi nei sec. XIV-XX, 1973,
[Collocazione: S 74 – 56 C]
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L’attività commerciale di Scutari dal periodo dei Bushatlinj fino al 1944
Il quadro dell’economia di Scutari negli anni 1756 – 1912 presentava 80 generi di arti;
operavano vecchi rami dell’artigianato come quello della concia delle pelli, della lavorazione della
tela di cotone, di seta, il ramo dei metalli.
Si verificarono numerosi cambiamenti sia nelle campagne di Scutari sia in città, l’aumento delle
forze produttive e quindi anche dei prodotti agricoli e del bestiame, dei prodotti artigianali
potenziarono il mercato di Scutari. Il commercio di Scutari assunse dimensioni maggiori. Il bazar,
situato ai piedi del castello di Rozafat, vicino al lago e al fiume di Buna presentava dimensioni
maggiori rispetto ai bazar dei Balcani e di Istambul. Scutari in quel periodo svolgeva un’ampia
attività commerciale con varie città albanesi ed era diventata il perno del commercio albanese.
Uno sviluppo crescente si ebbe nel commercio estero di Scutari. I commercianti scutarini
intrattennero relazioni commerciali con il Veneto, con Trieste, Ancona, Ragusa e anche con altri
porti del bacino del Mediterraneo. Secondo i dati forniti da Zija Shkodra, negli anni 1741 - 1800,
con la città di Venezia commerciavano circa 804 commercianti scutarini; solo a Venezia c’erano
130 agenzie che appartenevano ai commercianti scutarini.
La fine del XVIII secolo e l’inizio del XIX segnano una grande svolta per l’economia
dell’Albania: si sviluppa il capitalismo. Tale svolta ha portato inizialmente alla cooperazione della
produzione capitalistica, poi a quella manifatturiera e in seguito alla produzione all’ingrosso nelle
fabbriche. Nella seconda metà del XIX secolo la borghesia scutarina trasferì buona parte del
capitale dal campo del commercio a quello dell’industria.
Scutari rappresentava il principale centro delle regioni albanesi in cui ebbero inizio e si
svilupparono le forme di organizzazione capitalistica.
L’economia di Scutari tra gli anni 1924 - 1939 presentava le seguenti caratteristiche:
- sviluppo delle attività industriali esistenti e dunque creazione di nuove imprese;
- creazione di forme di società per azioni;
- introduzione su larga scala del capitale straniero.
L’impegno della borghesia scutarina ad accrescere le attività economiche esistenti e a mettere su
nuove attività è legato alla tendenza che conobbe lo svolgersi degli accadimenti politici, economici,
militari e sociali.
Nel periodo compreso fra il 1939 e il 1944 l’economia della città di Scutari attraversa tre
fasi di sviluppo quali:
- andamento della crescita delle attività economiche risulta attivo. Numerose unità commerciali
aprono le loro attività a Scutari, sollecitate dalla presenza e dalle esigenze di un gran
contingente di soldati e di operai italiani (prima fase: aprile 1939 - fine del 1942).
- aumento delle attività economiche interrotto dalla crisi politica ed economica che si rifletté
soprattutto sull’andamento dell’intera economia del paese (seconda fase: inizio fine 1942 settembre 1943)
- crisi generata dal fascismo italiano. Le imprese e le società subiscono un profondo
sconvolgimento, il che porta ad una paralisi generale. Funzionano sole quellle unità economiche
che servono alle esigenze militari delle truppe occupatrici (terza fase inizio settembre 1943 novembre 1944)
- Naçi S.N., Pashallëku i Shkodrës nën sundimin e Bushatlinjve, 1757 - 1796 – p. 76,
[Collocazione: A l 15/B]
- Naçi S.N., Pashallëku i Shkodrës, 1796 – 1831 [Collocazione: A l 14/25A]
- Dizdari R., Pazari i madh i Shkodrës – Il gran bazar di Scutari, [Collocazione: A l 7/6 A]
- Naçi S.N., Shqipëria e Veriut në shekullin XVIII – L’Albania del Nord nel XVIII secolo, v. 2,
[Collocazione: A l 11/15 B]
- Bollettino Scutari d' Albania, 1887, [Collocazione: A l 22/43 A]
-Papajani A., Firma tregtare Coba – Bianki – L’impresa commerciale Coba – Bianchi, Tirana,
1988, [Collocazione: Al 15/34 D]
- Shkodra Z., Esnafët Shqiptarë - Gli esnaf albanesi, p. 340, [Collocazione: A l 12/13 A]
- Shkodra Z., Qyteti shqiptar gjatë Rilindjes Kombëtare - La città albanese durante il Risorgimento
Nazionale, Tirana, 1984, p. 15, [Collocazione: A l 14/1 B]
- Seminario II internazionale Shkodra në shekuj – Scutari nei secoli, v. 2, Scutari, 1999,
[Collocazione: A l 15/12 B]
- Bushati H., Shkodra dhe motet – Scutari e i tempi, Scutari, 1998, v. 1, [Collocazione: A l 15/23
A]
a) Il vecchio bazar. Alcune caratteristiche del bazar. Fine del XVIII secolo – inizio del XIX
secolo, pp. 226 -256
b) Il commercio e le organizzazioni commerciali, artigianali di Scutari, pp. 289 – 294.
c) Il tabacco e la sua esportazione, pp. 301 - 304
- Seminario III internazionale Shkodra në shekuj, v. 2, Scutari, 2000 [Collocazione: Ps 10/11 D]
- Gjendja ekonomike - shoqërore e rrethit Shkodër dhe tiparet e tij karakteristike të periudhës së
paraçlirimit – La situazione economico – sociale del distretto di Scutari e le sue caratteristiche
prima del ’44 [Collocazione: A l8/32 A]
- Republika, Scutari 1924 -1925 [Collocazione: A l44/2 F; A l44/3 F]
- Fishta I., Kareco T., Prona private në Shqipëri 1924 – 1944 – La proprietà privata in Albania
1924 – 1944 [Collocazione: S 54/8 A]
- Fishta I., Historia e dhomës së tregtisë dhe industrisë – Shkodër – Storia della camera di
commercio e industria – Scutari, Tirana, 2001, pp. 12 – 114, [Collocazione: A l8/32 C]
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LEKA e HYLLI I DRITËS
Hylli i Dritës 9 , rivista culturale albanese, è nata nel 1913: suo fondatore ed editore è stato il poeta
Padre Gjergj Fishta. Essa fu subito definita ‘focolare culturale albanese’, in quanto rivista
culturale, etnografica, storica, letteraria, linguistica, artistica, sociologica e filosofica. Molte le opere
pubblicate in esse, sia in lingua albanese sia originarie. Molta attenzione fu data alla raccolta
sistematica di materiale inerente il folklore tipico delle regioni montagnose, nonché attenzione
anche per la ricerca di vocaboli ed espressioni rare. Sulle pagine del Hylli i Dritës furono stampati
anche i capitoli della Lahuta e Malësisë di Padre Gjergj Fishta, la lirica di Vinçenc Prendushi, gli
articoli sociali e filosofici di Padre Anton Harapi, i canti dei prodi raccolti da Padre Bernardin Palaj,
Scanderbeg secondo le leggende di Padre Marin Sirdani, le fiabe nazionali di Padre Donat Kurti, di
Gjon Shllaku e di numerosi chierici patriottici, scrittori, filosofi ed esteti rinomati, gli scritti di
Shpend Bardhi, di Eqerem Çabej.
La rivista ha ricominciato a pubblicare nel 1993. Tra i suoi autori anche Aurel Plasari, Padre Zef
Pllumbi, Gjergj Zhej.
Altra rivista di grandi valori letterari e culturali è LEKA: il suo primo numero venne pubblicato nel
1930. La sua lunga vita fu possibile grazie ai numerosi contributi autori di tutte le regioni albanesi,
ma anche grazie a materiali portati da persone che vivevano all’estero. I materiali pubblicati sono
variati. La materia contiene articoli letterari, storici, linguistici, culturali, filosofici, religiosi, ecc.
Negli articoli di questa rivista vennero trattati anche principi della neolinguistica come La
Grammatica Albanese - 2 ediz. Inter Rifatto - Scutari, scritta da P. Antonio Busetti.
Per quanto riguarda il campo della letteratura vale la pena di menzionare la ricca fraseologia
pubblicata su ogni numero di essa, le poesie, le novelle, le fiabe, ecc.
La rivista Leka contiene molti materiali di valore, da cui la letteratura e la cultura albanese hanno
tratto e trarranno giovamento.
- Hylli i dritës, 1913-1914, n. 1-2, 4-10, pp. 8-10, 67-70, 154-157, 242-246, Nikaj, Scutari,
[Collocazione: Al 18-2 F]
- Hylli i dritës, 1921, n. 1-8, pp. 70-73, 339-344, Francescana, Scutari, [Collocazione: Al 18-3 F]
- Hylli i dritës, 1922, n. 1-12, pp. 58-64, Francescana, Scutari, [Collocazione: Al 18-4 F]
- Hylli i dritës, 1923, n. 1-12, pp. 127, Francescana, Scutari, [Collocazione: Al 18-5 F]
- Hylli i dritës, 1993, Tirana, n. 1, pp. 4-7, n. 2-3, pp. 123-128, [Collocazione: Al 18-13 F]
- Leka, 1930, n. 1-6, Zoja e papërlyeshme, Scutari [Collocazione: Al 18-20 A]
- Leka, 1933, n. 1-12, pp. 124, 152 - 156, 179 – 181, Zoja e papërlyeshme, Scutari, [Collocazione:
Al 23 A]
- Leka, 1934, n. 7, pp. 237-241, n.8, pp. 268 – 274, Zoja e papërlyeshme, Scutari. [Collocazione: Al
24 A]
- Leka, 1935, n. 1-12, Zoja e papërlyeshme, Scutari, [Collocazione: Al 25 A]
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9
La Stella della Luce
Problemi inerenti l’integrazione degli immigrati dalle zone rurali nella città di Scutari
Negli anni della democrazia molte famiglie, in particolare quelle del nord dell’Albania, sono
emigrate a Scutari in cerca di una vita migliore. Ese si stabilirono nella zona di Qafë-Hardhia e del
fiume Kir, creando il quartiere “Mark Lula”; ma si stabilirono anche nella periferia del quartiere di
Kiras e nelle terre dell’ex Azienda di Zootecnia. Ne è seguita una integrazione sociale tra gli
abitanti autoctoni e gli immigrati, superando le diversità culturali nel rispetto della tolleranza tra
uomini. Gli abitanti originari delle zone rurali portarono con sé usi e tipiche tradizioni come: la
parola d’onore, il comportamento dignitoso, l’ospitalità, la generosità. La nota importante è stata,
però, il loro contributo alla creazione e formazione del processo democratico.
Ma è anche ovvio che in questo grande flusso di cambiamenti e di sviluppi, si manifestarono anche
casi isolati di comportamenti devianti.
Il processo d’integrazione pose la necessità di elaborare una strategia chiara e funzionale: verso
questo scopo, le strutture statali, la società civile e, in particolare, le O.J.F., cominciarono a
muoversi. La legge 9304 del 28.10.2004 “Sulla legalizzazione e l’urbanizzazione delle zone
informali” rappresenta una chiara testimonianza.
Un altro aspetto importante del processo d’integrazione è stata anche l’occupazione, ossia molti
immigrati iscritti come cittadini scutariani, hanno trovato lavoro tamite il servizio di collocamento.
Il loro dinamismo, la loro energia e la loro capacità di integrarsi gli hanno permesso di crearsi spazi
e leggi necessarie per una vita normale.
− Fuga, A., Dervishi, Z., Ndërmjet fshatit dhe qytetërimit global – Tra villaggio e civiltà globale,
2002, [Collocazione: S 94 – 13 C]
− Të drejtat e njeriut. Q.Sh.D.Nj. n. 2, 1996, [Collocazione: Psh 35 – 57 D]
− Të drejtat e njeriut. Q.Sh.D.Nj. n. 22, 2000, [Collocazione: Psh 111 – 19 B]
− Të drejtat e njeriut. Q.Sh.D.Nj. n. 23, 2000, [Collocazione: Psh -85 – 91]
− Rilindja Demokratike, 23 settembre 1993, p.5, [Collocazione: Psh 96-11 D]
− Mësuesi, 18 febbraio 1998, p. 3, [Collocazione: Psh 92-20 F]
− Koha Jonë, n. 233, 15 ottobre 1994, p.12 [Collocazione: Psh 110-50]
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L’attività economica delle ditte private a Scutari dal 1992 fino ad oggi. I businessman di successo.
Statisticamente i soggetti registrati nell’IVA si suddividono in:
- imprese commerciali albanesi, imprese a capitale comune, imprese a capitale straniero;
Mentre i soggetti non registrati nell’IVA, si suddividono in:
- commercio, produzione e servizi, intellettuali, trasporto, ambulanti
Qui vengono forniti: l’obiettivo dell’attività; il capitale iniziale; gli assetti disponibili; il profitto.
Presso la Camera del commercio e dell’industria di Scutari, sono conservate testimonianze sulla
privatizzazione dell’economia, sul passaggio dall’economia socialista a quella capitalistica di
mercato, sulle imprese attive negli anni della loro fondazione e sui modi di collaborazione con il
capitale straniero.
Shkodra, Privatizimi i ekonomisë dhe problemet e lidhura me të - La privatizzazione
dell’economia e i problemi inerenti ad essa, del 14 febbraio 1992 [Collocazione: Ps 107/1 B]
Fishta, I., Historia e dhomës së tregtisë dhe industrisë – Shkodër, (Produkt i zhvillimit politik,
ekonomik e shoqëror të Shqipërisë) – Storia della camera di commercio e industria - Scutari,
(Prodotto dello sviluppo politico, economico e sociale dell’Albania), pp. 129 - 142, Tirana, 2001.
[Collocazione: A l8/32 C]
Ufficio di tasse e imposte: Evidenze sul numero dei soggetti attivi e delle persone assunte in
essi dall’anno 1992 – 2004 [ollocazione: A l7/21 A]
Le statistiche economiche delle ditte più importanti a Scutari dall’anno di fondazione al 2004.
[Collocazione: A l14/1 B]
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La letteratura albanese e gli scrittori eminenti durante il Regno Albanese
Il 1 settembre del 1928 Ahmet Zogu viene proclamato Re degli Albanesi. Il suo regno sarebbe
durato undici anni, fino al 1939, quando l’Italia occupa l’Albania. In quel periodo la letteratura
albanese ha riflettuto strettamente gli eventi storici, politici, sociali e spirituali verificatesi in
Albania. Si ravvisano nella produzione letteraria caratteristiche nuove, cambiamenti nel metodo,
nella forma e anche nei generi, cambiamenti visti fin dai primi anni della letteratura del Periodo
dell’Indipendenza.
Col grande sviluppo che ebbe la prosa dopo il 1930, con l’opera di uomini come Haki Stërmilli,
Ernest Koliqi e Sterio Spasse, e con la produzione di Mitrush Kuteli, si registra una
rappresentazione realistica nella letteratura albanese.
Attraverso la produzione di uno degli autori più illustri della letteratura albanese, Migjeni, uno
spirito nuovo alimenta la letteratura albanese. Al centro delle creazioni poetiche, dei racconti e dei
bozzetti si pone la vita quotidiana dell’uomo, che diviene personaggio principale.
I giovani scrittori appartenenti alla corrente realistica negli anni ’30 coltivano la poesia, il racconto
e il pamphlet.
Anche Gjergj Fishta e Faik Konica aderiscono a questa nuova corrente letteraria.
Tra gli autori più produttivi di questo periodo ricordiamo il poeta e prosatore di talento Ernest
Koliqi, che inneggia il mondo delle regioni montagnose del Nord.
- Llambi Dardha, Kthimi i Skënderbeut në Krujë (Il ritorno di Scanderbeg a Kruja), Korçë Peppo
& Marko, 1929 [Collocazione: Al -2-10 F]
- Asdreni, Psallme murgu (Salmi di monaco), Bucarest 1930, [Collocazione: Al -1- 150 D]
- Ethem Haxhiademi, Ulisi, Akili, Aleksandri (Ulisse, Achille, Alessandro), Tirana, 1931,
[Collocazione: Al -1 - 127 F]
- Gaetano Petrotta, Popolo, lingua e letteratura albanese, Palermo, 1932, [Collocazione: Al -23 22 D]
- Ernest Koliqi, Gjurmat e stinve (Le orme delle stagioni), Tirana Shkodra, 1933 [Collocazione:
Al - 4 - 114 B]
- Lasgush Poradeci, Vallja e yjve (La danza delle stelle), Bucarest 1933 [Collocazione: Al -3 - 74
C]
- Filip Shiroka, Zani i zemrës (La voce del cuore), Tirana, Nikaj,1933 [Collocazione: Al -3 - 42 B]
- Shtjefën Gjeçovi, Kanuni i Lekë Dukagjinit (Il Kanun di Lekë Dukagjini), Scutari, Françeskane,
1933 [Collocazione: Al - 2- 65 A]
- Ethem Haxhiademi, Pirrua, 1934 [Collocazione: Al - 1 - 128 F]
- Justin Rrota, Letratyra shqype (La letteratura albanese), Scutari, Françeskane, 1934
[Collocazione: Al - 2 - 19 E]
- Ernest Koliqi, Tregtar flamujsh (Commerciante di bandiere), Tirana, 1935 [Collocazione: Al - 3 19 D]
- Migjeni, Novelat e qytetit të veriut (Le novelle della città del nord), 1936, [Collocazione: S -15 65 E]
- Migjeni, Vargjet e lira (I versi liberi), Tirana, 1936, [Collocazione: Al - 4- 28 D]
- Lasgush Poradeci, Ylli i zemrës (La stella del cuore), Bucarest, 1936, [Collocazione: Al -2 - 35
B]
- Ilo Mitkë Qafëzezi, Dhaskal Gjoka apo shkolla korçare e qëmotme (Maestro Gjoka o la scuola
korçare di una volta), Korça, Dhori Koti, 1936 [Collocazione: Al - 1 - 6 E]
- Gjergj Fishta, Lahuta e malcis (Il liuto delle montagne), Scutari, Françeskane, 1937
[Collocazione: Al - 8 - 2 C]
- Eqrem Çabej, Për gjenezën e literaturës shqipe (Sulla genesi della letteratura albanese), Scutari,
1938-1939, [Collocazione: Al - 2 - 21 C]
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