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Benvenuti a Scutari,
e grazie di aver deciso di conoscere la nostra regione!
La Regione di Scutari Vi offre un panorama naturale straordinario, un
viaggio sorprendente fra i resti di un passato glorioso e il vigore di una
natura intatta.
La ricchezza storica e artistica, la vivacità culturale, le antiche e sempre
vive tradizioni, la bellezza dei luoghi e la centralità geografica, hanno reso
questo territorio di grande importanza in Albania.
Il Consiglio Regionale di Scutari, ringraziando il Governo Italiano e la
Regione Molise per la realizzazione di quest’opera, è lieto di poter offrire
questa guida, come strumento per godere le parti maggiormente suggestive
della nostra terra.
La guida, infatti, riserva al lettore attento e desideroso di conoscenze, un
ventaglio assai ampio d’informazioni: dalla storia all’arte, alle tradizioni
all’enogastronomia.
Nell’augurarvi una permanenza gradevole e un gradito ritorno,
vi lascio alla storia, all’arte, alle tradizioni, al folklore, alla natura, ai
prodotti tipici e alla famosa ospitalità di Scutari.
Prof.as. Dr. Gjovalin Kolombi
Presidente del Consiglio Regionale di Scutari
Saluti
Con grande soddisfazione saluto la realizzazione di questa guida turistica della Regione di Scutari. Quando un progetto di cooperazione internazionale lascia una traccia evidente non solo significa aver
raggiunto l’obiettivo ma aver anche contribuito ad esaltare il protagonismo degli attori locali coinvolti nelle attività.
Spero che questo piccolo contributo, finanziato dal Governo Italiano e
dalla Regione Molise, possa essere un segno positivo della rinascita turistica della Città di Scutari, ricca di arti e tradizioni e, soprattutto, di risorse naturalistiche rappresentate da un lago vera e propria
potenzialità ambientale per un’area d’Albania in continua evoluzione.
Un vivo apprezzamento và all’Agenzia di Sviluppo Economico Locale di
Scutari “Teuleda”, l’UNDP ed al GAL “Molise verso il 2000” di Campobasso, enti attuatori del progetto, che hanno supportato, in ogni momento e con tutta la collaborazione possibile, il Prof. Novelli che ha
realizzato un’opera di grande valore scientifico.
Sen. Michele Iorio
Presidente della Regione Molise
e Vice Presidente dell’Euroregione Adriatica
Saluti
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Presentazione
Presentazione
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Questa guida presenta una caratteristica di fondo; gli autori dei contributi hanno competenze nel campo del turismo, sono cittadini della regione di Scutari che mettono a disposizione dei turisti – lettori, la
propria esperienza dei luoghi oppure, se esterni alla regione, descrivono in forma di racconto della propria esperienza lungo le strade ed i
sentieri.
Diversamente da una concezione paternalistica delle guide stampate,
questa impostazione si rivolge ad un lettore che abbia lo spazio di elaborare un’esperienza autonoma e diretta.
In altre parole, speriamo che il nostro lettore usi il testo come un consigliere, un referente del proprio viaggio, ma conservi il gusto della curiosità e dell’iniziativa personale.
La struttura aperta del lavoro, potrebbe apparire una mancanza ad autori di guide classiche . Da tempo, però, la tendenza a guide “da interpretare” più che a seguire, si fa sempre più diffusa e noi ci siamo
collocati all’interno di questa tendenza. La guida si rivolge a turisti europei e non, che scelgano l’Albania come terra di viaggi e di vacanze.
Anche questa scelta è determinata da alcune buone ragioni.
In primo luogo la guida non è il prodotto di privati, nasce da un programma internazionale, che vede impegnata la regione italiana Molise,
le amministrazioni albanesi di Scutari e agenzie locali di sviluppo.
In secondo luogo, la promozione del turismo internazionale è una potenzialità importante per lo sviluppo di un sistema turistico albanese e
per un ingresso significativo dell’Albania nella geografia del turismo
mediterraneo.
Speriamo che i lettori della guida siano numerosi tra quanti arrivano
nel paese.
Si tratta spesso, di turisti vocazionali, cioè caratterizzati da una specializzazione e da un interesse specifico: camperisti, giovani con il sacco
dietro le spalle, ambientalisti, “balcanisti” ecc.
La guida dovrebbe aiutarli a capire meglio il paese, la regione e la città
di Scutari ed a migliorare l’economia di tempo, di emozioni, di esperienza della loro vacanza.
Contiamo molto sul loro passaparola con amici, conoscenti,
riviste,blog, siti ecc. , ci contano anche gli abitanti della regione.
Speriamo di scoprire tra qualche tempo che questo nostro lavoro è
stato utile.
a cura del Prof. Renato Novelli*
* Renato Novelli, insegna Sociologia del turismo e sociologia dello sviluppo locale all’Università Politecnica delle Marche, in Albania ha curato le guide di Valona e Durazzo
Informazioni Pratiche
Prima di partire
I periodi migliori per visitare
Scutari
Come preparare il viaggio
Vista di Scutari dal Castello Rozafa
Naturalmente viene indicata
l’estate che nella regione è leggermente fresca. In città la temperatura media estiva è di 26°C,
nonostante alcuni giorni con afa,
umidità e con il termometro che
supera i 30°C. In città naturalmente, mentre il Parco di Theth
e la zona di Razma rimangono
abbastanza fresche anche durante la stagione estiva. Vi sono
comunque momenti opportuni
per una visita anche in altre stagioni. In particolare con la primavera nei mesi di marzo ed aprile.
A Maggio le temperature sono
quasi estive. La terra dei melograni selvatici, come Scutari è
stata definita, in primavera con le
fioriture assume un aspetto suggestivo e particolarmente interessante per chi è appassionato
nella pratica del riconoscimento
dei fiori. Tra i mesi invernali novembre è di gran lunga quello
più piovoso.
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Informazioni pratiche
Un viaggio nella regione di Scutari non richiede una preparazione particolare. Non è
obbligatorio nessun tipo di vaccinazione. I viaggiatori timorosi o
ansiosi, che il sociologo Burke
chiama psicocentrici, cioè sempre preoccupati di trovarsi in difficoltà in una località a loro
nuova, possono partire tranquilli,
salvo portare con sé qualche medicinale specifico per persone
soggette a cure particolari. Suggeriamo di inserire nel proprio
bagaglio un paio di scarpe per
passeggiate sui monti e in campagna. Scutari è una località piovosa. Dice un detto popolare che
è difficile trovare uno “scutarino”
asciutto quanto un “lezaino” pettinato (con riferimento al forte e
costante vento di Lezha, vicina
località di mare).
Le cartine della
regione, le mappe
della città e info
generali utili
Purtroppo è difficile trovare una
carta della regione di Scutari.
Meglio munirsi di una buona
mappa dell’Albania prima della
partenza oppure nella capitale Tirana.
Nelle edicole e nelle librerie è reperibile una mappa della città,
non particolarmente dettagliata
ma comunque utile per individuare luoghi in cui svolgere piacevoli passeggiate.
MONTENEGRO
KOSOVO
MACEDONIA
Informazioni pratiche
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GREECE
Scutari, strada pedonale
DOCUMENTI
Per i cittadini italiani è sufficiente la carta d’identità, mentre per i cittadini degli altri paesi della EU è richiesto il passaporto.
MONETA E BANCHE
Il Lek è la moneta albanese. Nell’aprile 2009 un Euro veniva
cambiato per 130 lek. Il cambio si può effettuare nelle banche
aperte dal Lunedì al Venerdì fino alle 16.00.
In città si trovano sportelli bancomat dappertutto. In quasi tutti i negozi
e ristoranti viene accettato di fatto l’Euro.
Nei villaggi è più prudente avere Lek.
Attenzione: spesso molti commercianti e negozianti usano dire il prezzo in
vecchi lek. Quando dicono che un paio di piccole forbici costano, per
esempi, trecento Lek intendono trenta dei lek reali che voi avete in tasca.
Evitate, perciò, reazioni affrettate di sdegno.
VIAGGIATORI DISABILI
Nella zona del centro e nelle vie di grande comunicazione esistono sui marciapiedi i passaggi per le carrozzine dei disabili.
ELETTRICITÀ E POSSIBILI CONTRATTEMPI
La corrente è a 220 Volts. Le prese sono di standard europeo.
Non occorrono adattatori.
Durante il giorno è possibile che si verifichi la mancanza di corrente elettrica. Nonostante accada raramente, i principali alberghi e
locali pubblici sono forniti di generatori privati.
Avvertenza
è consigliata prudenza nel percorrere a piedi le strade di Scutari: le auto e
le numerose biciclette sono solite non dare la precedenza ai pedoni.
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L’acqua corrente è abbastanza buona, ma è più consigliabile,
anche se non indispensabile, bere acqua minerale. Il vaccino
dell’epatite B è consigliabile al pari di un’antitetanica, soprattutto se si ha in programma di fare lunghe escursioni sulle montagne
e nelle zone isolate.
LIBRI SULL’AREA, LA REGIONE E IL NORD DELL’ALBANIA
Kadarè Ismail File H
Lucas Peter “Rumpalla” 2002, Library of congress
Gjergji Andromaqi Albanian Costumes Through the centuries Tirana 2004
Gjergji Andromaqi Albanian costumes through the centuries Academy
of sciences of Albania. Institute of folk culture Tirana 2004
Biagini Antonello Storia dell’Albania contemporanea Bompiani
Informazioni pratiche
SALUTE
Scutari, vista dal Castello Rozafa
Come si arriva a
Scutari
BUS - AUTO - TRENO
DISTANZE DA SCUTARI (IN KM) E TEMPI DI PERCORRENZA
Tirana
Km. 99
Durazzo
Km. 105 1h 40min
Shëngjin (Al) Km. 60
Valona (Al)
Km. 224
Bar (Mne)
Km. 46
1h 30min
40min
3h
Rinas (Al)
Km. 94
Pristina (Ks) Km. 210
Podgorica (Mne) Km. 60
Skopje (Mk)
1h 10min
6h
50min
Km. 235 5h 30min
55min
Da Tirana a Scutari in Bus
I Bus di linea partono dal viale adiacente la stazione ferroviaria di
Tirana, ogni ora. Il biglietto costa tra 250 – 300 lek. Da Scutari, i bus
partono dall’area dell’Hotel Rozafa. Ci sono anche minibus da dieci posti
circa. La partenza è prevista al raggiungimento di un numero sufficiente di
passeggeri.
In Auto
Si possono affittare taxi per e da Tirana.
I taxi in città si trovano nella piazza dell’Hotel Rozafa. Oppure si
può chiedere un’auto a pagamento nell’hotel in cui si alloggia. Il prezzo per
l’aeroporto di Rinas si aggira intorno ai 40 Euro. L’aeroporto viene raggiunto
in meno di due ore.
Informazioni pratiche
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In Treno
Due treni al giorno da Tirana a Scutari. Fermate a Lac, Milot, Lezha.
I treni albanesi rappresentano un “mito” tra gli albanesi per la loro
particolare lentezza. Per un turista neofita del paese, le piccole stazioni possono essere interessanti e la lentezza potrebbe essere una riscoperta del
paesaggio. Ma è necessario avere buone motivazioni!
Scutari, vista dal Castello Rozafa
Panorama dei villaggi delle montagne
VOLI
TEMPI DI PERCORRENZA IN AEREO
Roma
1h 50 min
Verona
Bologna
1h 40 min
Bari
2h
Pisa
Milano
2h 50 min
Bergamo
1h 50 min
35 min
Brescia
1h 50 min
1h 30 min
Firenze
1h 40 min
Tutti i voli con orari per Tirana dalle principali città italiane.
Voli dall’Italia
ALITALIA
da Roma a Tirana: la partenza da Roma è prevista alle 10.15 con arrivo alle
11.45 e alle 22.00 con arrivo alle 23.45.
Il ritorno da Tirana a Roma è previsto alle 05.30 con arrivo a Roma alle 07.30
e alle 12.35 con arrivo alle 14.05.
da Milano a Tirana: giornaliero; la partenza da Milano Malpensa è prevista
alle 17.30 con arrivo alle 19.25.
Il ritorno da Tirana a Milano è previsto alle 20.15 con arrivo alle 22.15.
ALBANIA AIRWAYS
da Roma a Tirana: servizio tri settimanale, il Lunedì, Mercoledì e Sa-
bato: partenza prevista alle 10.55 con arrivo alle 12.25.
Il ritorno da Tirana a Roma il Lunedì, Mercoledì e Sabato, con partenza prevista alle 08.20 con arrivo alle 10.55.
BELLE AIR (LOW COST)
Voli per e da Tirana dai seguenti aeroporti italiani
Ancona, Bari, Bergamo, Firenze, Forlì, Genova, Milano (Malpensa),
Perugia, Parma, Cuneo, Pisa, Roma (Fiumicino), Trieste, Treviso, Verona.
N.B. gli orari dei voli possono subire modifiche, pertanto è consigliabile informarsi
prima di partire
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Informazioni pratiche
da Bologna a Tirana: il Lunedì, Martedì, Mercoledì e Domenica con
partenza prevista alle 16,20 ed arrivo alle 17,50.
Il ritorno il Lunedì, Martedì e Domenica con partenza prevista alle
15,00 ed arrivo alle 16.30.
TRAGHETTO
TEMPI DI PERCORRENZA IN TRAGHETTO
Bari
13h
Brindisi
10h
Ancona
16h
Trieste
24h
Navi di linea per Durazzo da
Città
Partenza - arrivo
Da Durazzo per
Da Trieste per Durazzo
13.00 - 13.00 (24 ore) 13.00 (24 ore)
Mart. Giov. Sab.
Mart. Merc. Domen.
Da Ancona per Durazzo 22.00 - 13.00
Lunedì
19.00 – 13.00
Ven. Sab. Dom.
Da Bari per Durazzo
23.00 - 8.00
quotidiano
23.00 - 08.00
quotidiano
Informazioni pratiche
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Lago di Scutari
Descrizione generale della
regione
La regione è fortemente caratterizzata dalla presenza e dall’interazione di quattro ecosistemi: il
lago, i fiumi, la costa marina con
la laguna di Viluni, la montagna e
da un ecotopo simbolicamente
significativo, la imponente, irregolare roccia di Rozafa.
Il lago è il più esteso della penisola balcanica. La sua superficie
di 368 Km2, appartiene per 2/3 al
Montenegro e 1/3 all’Albania.
L’area è costituita da una depressione d’origine carsica. Il lago è
la fonte del fiume Buna, il quale
poi, ai piedi del Castello, conflui Vista del lago di Scutari dal Castello
Rozafa
sce con il fiume Drin che è il più
lungo dell’Albania. Una caratteristica importante è l’alta amplitudine, cioè la variazione delle rive
sulla base delle piogge e del rapporto del lago con il fiume Drin e
con il Buna che spesso per il soffiare del vento di Scirocco, restituisce parte dell’acqua drenata
dal lago stesso. L’Amplitudine
varia dai 2,5 ai 5 metri.
Lungo le rive, crescono 147 specie di piante, tipiche di zone
umide. Tra tutte, un particolare
rilievo visivo per il turista ricopre
il Melograno selvatico. Un arbusto più che un albero, come
siamo abituati a conoscerlo coltivato. Le foglie minute e tenere
sono di un verde molto chiaro e i
frutti di piccole dimensioni presentano il giallo intenso con le
venature vermiglie tipiche. Uno
spettacolo “discreto”, di bellezza
contenuta, lungo le pendici che
rende le passeggiate più riflessive
ed intense di grandi e spettacolari inflorescenze. Vivono nell’ecosistema del lago, per il
piacere dei turisti appassionati di
birdwatchers, 282 specie di uccelli. Le tipologie di pellicani (Pelecanus occidentalis, Pelecanus
rufescens, Pelecanus Thagus ed
altre sei specie) sono le ultime rimaste tra quelle native dell’Europa. L’acqua è ricca di alghe e si
contano 700 specie di micro
alghe, che costituiscono quella
flora invisibile dei fondali detta
“bentica”, che contribuisce in
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Descrizione della regione
L’ambiente
e il territorio
Sponda del fiume Buna
Villaggio Shiroka
sando per l’area di Has, poi arriva a Dukagjini per piegare a
Sud fino a Vau Dejes, dove si
getta nel ramo meridionale del
lago di Scutari attraverso due
rami. Il primo sfocia in Adriatico
a sud est della città di Lezhe.
L’altro sfocia nel fiume Buna vicino al castello di Rozafa. Buna e
Drin diventano all’uscita dal lago
un solo fiume, conosciuto anche
con il nome di Grande Drin (Drin
i madh). Buna e/o Drin sono un
caso unico al mondo: un corso
d’acqua lungo solo 14 Km dal
lago, che ha una portata d’acqua
di 320 m3/s. di 3 metri cubi al secondo. Il Buna, in realtà, è collegato ad una corrente che scorre
all’interno del lago secondo una
linea Moraca, Lago di Scutari,
Buna. Un tempo il Buna era più
lungo, ma l’innalzamento del lago
di Scutari ne ha ridotto il corso.
Ampio, con rive spesso molto
verdi. Attraversa una serie di villaggi: Zues, Berdice, Tarragiat,
Oblika, Obot, Shirq, Darragjat,
Dajç, Gorica. Alla foce, in Adriatico, il Buna, pochi Km a Nord di
Velipoja e dalla palude di Viluni
ben visibile, forma una laguna
dove passa il confine con il Montenegro, dove è situata l’isola fluviale di Ada Bojana (in
montenegrino Ada significa isola
e Bojana è il nome del Buna.)
che con una superficie di 6 Km2
ed è la più grande del Montenegro. Ada Bojana si è formata, si
suppone, intorno al relitto di una
nave naufragata nel secolo XIX.
Oggi è frequentata da nudisti di
tutta Europa. Un’altra piccola
isola appartiene all’Albania e si
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Descrizione della regione
modo decisivo al carattere dello
specchio d’acqua. Una parte del
fascino del lago di Scutari, con la
chiarezza dell’acqua, è proprio
dovuta a questi invisibili ospiti.
Sono visibili e oggetto di cattura
ben 70 specie di pesci, dalla
carpa che è un po’ la signora del
lago e (ahi lei) anche della cucina scutarina, al cefalo grigio, all’anguilla. La tradizione locale del
pesce del lago ha sempre avuto
grande rilievo economico e nutritivo. D’altronde, come sostiene lo
storico Montanari, nell’alto Medioevo, in tutta Europa e nel
Medio Oriente arabo, in una situazione ad economia agricola limitata, la pesca in acqua dolce
costituiva la principale fonte di
nutrizione dei poveri. I fiumi
molto ricchi d’acqua scorrono
lungo le pianure della regione e a
ridosso della città di Scutari.
Dalle alture e da Rozafa, la vista
dei due fiumi è suggestiva. Il
Drin, con tre dighe, svolge un
ruolo rilevante dal punto di vista
economico per i rifornimenti di
energia elettrica. Ha originato tre
laghi: il Lago di Fierza, il Lago di
Koman ed il Lago di Vau Dejës.
(Liqeni i Vau te Dejës in Albanese). Nasce dalla confluenza di
due corsi d’acqua, chiamati Drin
Nero e Drin Bianco nell’area di
Trektan a Kukes, ad est di Scutari, vicino al Kossovo. Il Drin
Nero (Drini I Zi) è originato dal
lago di Ocride, scorre per un
tratto in Macedonia ed entra in
Albania. Il Drin Bianco (Drini I
Bardhë) nasce dal monte Zljeb, a
nord della città di Pec. Scorre attraverso il Nord dell’Albania pas-
Tramonto sul lago
Descrizione della regione
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chiama isola di Francesco Giuseppe che è, al contrario di Ada
Bojana, una formazione naturale.
Turisti vi si recano quotidianamente nel periodo estivo. Il Buna
è navigabile con barche piccole e
medie e si possono fare gite. Velipoja è situata vicino ad una palude interessante per ricchezza
di fauna acquatica, aviofauna ed
insieme alla palude del Buna costituisce quel terzo ecosistema
che caratterizza la regione di
Scutari. Le montagne sono l’immagine più comune della regione
di Scutari. Le Alpi albanesi sono
il massiccio più importante, la cui
vetta più alta è Jezerca (2.692,1
metri). Alle montagne si accede
in direzione Nord est di Scutari,
passando per il villaggio di Boge
dove finisce la strada asfaltata ed
anche i trasporti pubblici. La
strada prosegue fino a Theth, villaggio da cui prende il nome il
Parco Nazionale. Una corona di
monti che copre un’area di 2.630
ettari. A Jezerca vanno aggiunti
anche monti tipici dell’aspro paesaggio montagnoso albanese:
Arap, Papluka, Alija. Cascate,
corsi d’acqua cristallini, balze,
grotte, come quella di Arapi
Peak: la sequela di ecotopi di
grande bellezza e di rilievo singolare. Il parco ha una flora ricca di
1500 specie di piante, metà circa
del totale delle specie che si tro-
vano nell’intera Albania. La fauna
comprende 20 specie di mammiferi tra cui orsi, lupi, linci, cervi e
capre selvatiche. Vanno aggiunte
50 specie di uccelli nidificatori
nell’area, 10 specie di rettili e 8
specie di anfibi. L’ecotopo più
singolare dell’intera regione rimane la roccia su cui sorge la
fortezza di Rozafa. Un’ampia formazione di pietra, alta e ripida
che sorge unica su un vasto pianoro con i fiumi Drin e Buna a
fare da corona. Possibili paragoni: il blocco di marmo dove
sorge l’Acropoli ad Atene, la valle
delle spianate a Gerusalemme o i
sette colli verso i quali i seguaci
di Romolo furono attratti.
Shiroka, riva del lago
Vista di Scutari dalla Montagna
La città di Shkodra, Scutari in italiano, Uscudar in Turco, Skadar
in Montenegrino è il centro urbano più importante del Nord
dell’Albania, la quarta città per
abitanti nel paese, punto di incontro delle culture delle valli
profonde e delle montagne del
Nord. Sorge nella zona sud–est
del lago Scutari, il lago più
grande degli interi Balcani, che
divide con la regione meridionale
del Montenegro (169 km2 in Albania; 199 km2 in Montenegro)
dove la maggioranza della popolazione è albanese. Scutari è il
simbolo più conosciuto di una
condizione singolare che riguarda
tutti i confini dell’intera Albania: il
paese è circondato da altri albanesi che rappresentano minoranze etniche come in
Macedonia o maggioranze come
in Kossovo. È la città capitale del
distretto (rrethet) Scutari. L’area è
attraversata dai fiumi Drini, Buna,
Shala, Kiri e Cemi. La catena
montuosa delle Alpi albanesi
creano paesaggi suggestivi, con il
monte Jezerca (2.692,1). Il cuore
della città è la fortezza di Rozafa
che domina Scutari dalla collina
alla confluenza tra i fiumi Buna e
Kiri, con un perimetro di 600
metri e un’area di 6 h. e sette
torri costruite e ricostruite da veneziani e ottomani sui resti dell’antica struttura di un forte
risalente agli Illirici. Il nome del
castello deriva dalla leggenda di
Rozafa, moglie di uno dei costruttori della fortezza. (vedi finestra
“La leggenda di Rozafa”). La
città, grazie alla sua posizione è
sempre stata un centro importante della cultura albanese e di
collegamento tra il mondo della
società locale con le diverse
anime del Mediterraneo orientale,
lungo i secoli che hanno preceduto la fondazione di uno stato
nazionale. A Scutari visse ed
operò nei lunghi anni dei tre assedi della città da parte dell’esercito turco, l’umanista Marin
Barleti. Dopo la presa della città
da parte della Sublime Porta,
Barleti si trasferì in Italia dove
pubblicò in latino “De obsidione
Scodrensis” (“L’assedio di Scutari” Venezia 1504) e “Historia de
vita et gestis Skanderbergi” (Storia della vita e delle gesta di
Skanderberg” Roma 1508) che
fece conoscere le imprese e la
lotta di Skanderberg contro l’Impero turco. Gjon Buzuk, un altro
scrittore del Nord dell’Albania,
della cui vita non conosciamo
nulla, scrisse a Venezia nel 1555
il libro più antico in albanese:
188 pagine “Meshar” (Il Mes-
15
Descrizione della regione
Storia della città
e della regione
Citta di Scutari, anni ‘80
Descrizione della regione
16
sale), una serie di preghiere di
commento al Vangelo. Uno degli
scrittori più noti nato a Scutari è il
poeta e romanziere Migjeni (Milosh Gjegi Nikolla 1911 – 1938).
Nato in una famiglia ortodossa
aveva studiato a Bar e a Bitola in
Macedonia. Fu maestro di scuola
e morì giovanissimo di tubercolosi
in un sanatorio italiano. Il suo
solo libro di versi, “Vargjet e lira”
(Versi liberi) fu composto tra il
1933 e il 1935. Il tema principale
delle liriche sono la sofferenza e
la miseria. La raccolta di 35
poemi, pubblicata nel 1936 fu
immediatamente vietata dalle autorità. Scrisse anche una serie di
racconti brevi intitolata “Tregiment nga Qyeti i Veriut” (Cronache di una città del Nord), dove
descrive e racconta la vita a Scutari durante il regime di Re Zog,
trattando anche il tema della prostituzione che allora era un tabù
assoluto in Albania. La storia vera
e propria della regione di Scutari,
così come è accaduto per il resto
dell’Albania, si articola tra due realtà: da una parte la storia degli
avvenimenti, il grande confronto
storico tra Occidente ed Oriente
che si sviluppa proprio nel piccolo Adriatico, dall’altro la continuità straordinaria della società
tradizionale locale, con regole
mai scritte che funzionano per
millenni, il mondo di vita locale
con i ritmi sempre uguali e sempre diversi perché adattati al momento particolare. La storia del
Nord albanese è uno dei temi
della grande analisi innovativa di
Braudel e degli storici degli Annales francesi. I piccoli scambi, i
commerci, le emigrazioni locali,
la sopravvivenza funzionale della
Resti di un portone con arcata di pietra
tradizione cominciano a produrre
una vera e propria Koinè adriatica, proprio quando dalla fine del
Cinquecento, la regione esce
dalla grande storia. Il mito della
fondazione di Rozafa, ci dice che
gli insediamenti umani sono contemporanei alla diffusione delle
e fu condotto a Roma nel 167. La
società locale illirica, organizzata
sui commerci, la navigazione, ma
anche sulla forte organizzazione
locale, come il regno testimonia,
si trovò ad essere inglobata nel
vasto impero romano, senza perdere le caratteristiche locali. Nel
395 d.C. l’imperatore Teodosio, in
piena decadenza della civiltà romana divenuta oramai mediterranea ed europea, divise l’impero in
due con quella che oggi chiamiamo la linea di Teodosio. Scutari divenne parte dell’Impero
d’Oriente e quella linea segnò un
destino molto lungo per l’intera
Albania. Bisanzio controllò l’area
per altri secoli, ma dalla fine del
VI secolo, iniziò un periodo di incursioni dei popoli esterni, slavi,
bulgari, con ritorno di controllo da
parte dei Bizantini. Le cronache
raccontano questi cambiamenti,
ma nel 1346, Scutari organizzava
la propria convivenza sulla base
di statuti cittadini, segno chiaro di
autonomia locale. Gli Ottomani
occuparono la città, ma nel 1396,
Scutari divenne città della Repubblica di Venezia fino al 1479,
quando dopo gli anni della lotta
di Skanderbeg contro i Turchi e
dell’indipendenza albanese, l’impero di Istanbul prese il controllo
dell’intera Albania. Ma nello
stesso periodo, il mondo della vita
locale seguiva percorsi diversi
scavati all’interno della storia ufficiale e con la esse maiuscola.
Sappiamo dalle cronache economiche minori (si fa per dire) che
durante tutto il Medioevo, Scutari
fu un centro di produzione di seta
e alla fine del XIV secolo, troviamo pagamenti di diritti di frontiera che indicano un export
significativo di seta. Vi sono testimonianze di import di panno bergamasco e di altre produzioni
meno pregiate, testimonianza di
una manifattura significativa, integrata in una rete di scambi, lon-
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Descrizione della regione
civiltà micenee. Sappiamo, per
certo, che Scutari fu abitata fin
dall’età detta del bronzo da popolazioni illiriche della tribù dei Labeati, ma nel III secolo a.C., la
tribù prevalente nell’area era
quella degli Ardeati. Nel terzo secolo a.C. un regno illirico governò
la regione e Scutari ne fu la capitale. Le cronache raccontano del
re Agron. Figlio del re Pleuratus
che governò dal 250 al 230. La
regina Teuta, sua moglie, rimane
uno dei miti più noti tra gli albanesi, per aver combattuto contro i
romani. L’ultimo re illirico fu Gentius. Figlio del re Pleuratus, dopo
scontri ripetuti, proprio a Scutari
fu sconfitto dall’ esercito romano
comandato da Lucio Anicio Gallo
Dipinto di Kolë Idromeno, Nozze Scutarine
Descrizione della regione
18
tana dagli avvenimenti politici.
Nell’area di Scutari si producevano manufatti di seta e abiti non
solo per il consumo locale, ma
per il mercato, come viene testimoniato in Kanuname Scutari nel
1570. Politicamente, nei lungi secoli della dominazione turca,
Scutari fu organizzato in Sangiaccato relativamente autonomo, dominato da famiglie locali. La reale
autonomia fu l’organizzazione
della società locale, quella rurale
fatta di pastorizia, di regole non
scritte, di tradizioni e di relazioni
in continuo cambiamento parziale di adattamento alle situazioni, ma sempre uguali nella
sostanza, in un clima di continuità raro in altre parti d’Europa. I
pastori illustrati nelle opere di
Unufri, poco si differenziano da
quelli dei secoli successivi. Ancora nel Settecento, in piena do-
minazione turca, Scutari conserva rapporti commerciali con
Venezia. Quando la grande storia
fece di nuovo irruzione tra i monti
e lungo il lago della regione, la vitalità della società locale, emerse
di nuovo con determinazione. Nel
1879 uscì a Scutari il primo quotidiano dell’Albania. Ai primi del
Novecento, il movimento nazionale di indipendenza albanese
trovò, in esponenti come Luigj
Gurakuqi, terreno fertile. Nel
1911 la rivolta nel Nord dell’Albania contro la dominazione turca,
con la partecipazione attiva degli
abitanti delle montagne, segnò, di
fatto, la fine dell’amministrazione
di Istanbul. Il 13 Ottobre del
1912, a soli quaranta giorni dalla
proclamazione dell’indipendenza
albanese (28 Novembre), Scutari
subì il più lungo assedio della
propria storia da parte dell’eser-
zione, con la preminenza dei comunisti, Scutari divenne una città
“difficile”. Le istituzioni religiose
furono nel mirino di restrizioni,
poi chiuse nel 1967 in tutta l’Albania e Scutari era un centro storico ed istituzionale della vita
religiosa. La città era amministrativa, commerciale, con una forte
rendita urbana e le città furono
indirizzate verso uno sviluppo da
poli industriali. A Koplik e Postriba nel 1945 – 1946 si verificarono rivolte contro il nuovo
regime. Le prime, cronologicamente, dell’intero nuovo “continente” socialista. Scutari divenne
una città industriale nel settore
tessile, nella manifattura dei tabacchi, nella lavorazione del
legno e del rame. Nel 1990, la
mobilitazione anti regime si sviluppò e le istituzioni religiose riaprirono. Nel 1991, nel corso di
manifestazioni antigovernative
contro le frodi elettorali, quattro
dimostranti rimasero uccisi durante gli scontri con la polizia, ed
oggi c’è un monumento che ricorda l’episodio. Lo sviluppo successivo della città nell’economia
di transizione al mercato, ha modificato il volto della città, ma lo
stravolgimento urbano è visivamente minore che in altre città albanesi. Il centro è rimasto una
testimonianza ancora viva delle
architetture del passato e in questi ultimi anni, le operazioni di recupero e di arredo urbano stanno
definendo il volto della città come
un paesaggio urbano dalla intensa vita di passeggiate, caffè,
centri che caratterizzano la vita
albanese.
19
Descrizione della regione
cito di re Nicola del Montenegro.
Solo dopo sei mesi, la città si arrese. Ma le truppe montenegrine
dovettero ritirarsi, grazie alla pressione internazionale e alla determinazione degli abitanti della
città che si proclamarono città albanese. Dal maggio del 1913,
Scutari visse sotto l’amministrazione delle potenze europee. Il 28
Novembre del 1914, la bandiera
albanese fu issata sul forte di Rozafa e le foto Marubi documentano l’evento. Intanto a Durazzo,
era sbarcato il principe Wilhelm
Wied, re di Albania designato in
un ultimo delirio delle grandi potenze europee, impegnate nel
suicidio collettivo della Prima
Guerra Mondiale. Le truppe internazionali lasciarono il campo alle
truppe di Weid il 16 marzo del
1914, solo 4 mesi prima dello
scoppio della Grande Guerra. La
zona delle montagne detta Malesia, aveva partecipato agli eventi,
ma il Canun, la Besa, le relazioni
familiari e di villaggio erano sempre vive, anche se in modo diverso. Come era accaduto con
Wilhelm di Weid, anche l’amministrazione italiana scaturita dall’invasione del 1939, durò lo spazio
di un mattino (storico) e si trasformò presto in occupazione di
guerra prima italo – tedesca e
dopo l’8 Settembre 1943 in occupazione tedesca. Nel paese
emerse la resistenza contro le
forze dell’Asse. I comunisti e i nazionalisti, semplificando lo
schema, ne furono protagonisti in
proporzioni diverse. A Scutari
operarono entrambe le formazioni. Dopo la fine dell’occupa-
Municipio di Scutari
Istituzioni politiche
Qarku: Regione, in albanese. Coordina le politiche di interesse regionale che i comuni devono
adottare.
Prefectura: Prefettura. Controlla
gli atti di governo dei comuni. È
competente anche per le acque.
Bashkia: Comune di rispettabili
dimensioni. Competente per la
città, urbanistica. Con una nuova
legge le Bashkia sono responsabili dei servizi sociali. L’amministrazione di Scutari ha elaborato
un progetto pilota di Piano Sociale di zona in collaborazione
Descrizione della regione
20
Prefettura di Scutari
con le regioni Emilia Romagna e
Marche. Il Piano è lo strumento
chiave di coordinamento delle
politiche e di quelle sanitarie, di
raccordo tra le istituzioni pubbliche di welfare, il terzo settore
delle associazioni e i soggetti privati. Le altre città con un Piano
Sociale di zona in Albania sono
Elbasan e Valona.
Komuna: ha le stesse prerogative
della Bashkia, l’ambito territoriale
è rurale. Il sindaco viene eletto.
In genere il Komuna comprende
un certo numero di villaggi e il
sindaco nomina un responsabile
per ogni villaggio.
Mary Edith Durham
by Betjullah Destani (I.B. Tauris, 2001)
21
Descrizione della regione
Mary Edith Durham era nata nel 1863, figlia
di un noto medico. Frequentò un college per
ragazze e poi, come tutte le giovani donne del
periodo vittoriano, le fu insegnato a dipingere
con gli acquerelli, come suggeriva la moda di
allora per le donne. Ma Edith non si fermò al
livello della cultura da futura sposa di buone
maniere e andò più a fondo nella pittura e a
ventidue anni si assicurò un posto alla Royal
Academy Schools con l’esposizione di tre
quadri. Alla morte del padre Edith si occupò a tempo pieno della madre
che aveva una salute precaria. Intorno ai 35 anni, ebbe una crisi che
oggi si chiamerebbe psico – somatica, un misto di malessere psicologico dovuto ad un senso di clausura della vita e ad un reale malessere
fisico. Il medico di famiglia le consigliò un lungo viaggio come terapia. Nel
1900, all’età di 37 anni Edith partì per i Balcani, arrivando in Montenegro, che era tra le aree “remote” della regione, quella più facilmente accessibile per i cittadini dei paesi nord europei. Nei Balcani scoprì una
vera e propria vocazione per la scrittura di viaggio, l’etnografia e la cronaca politico – sociale. Nel 1903, occupandosi della rivolta della Macedonia, “incontrò gli albanesi” e non smise mai più di dedicare le sue
energie e i suoi sentimenti alla causa dell’autodeterminazione del popolo
albanese. La regione di Scutari fu l’area che sentimentalmente la colpì di
più, anche perché era quella dove una donna sola poteva viaggiare con
assoluta sicurezza. Negli anni, l’attività della Durham fu sempre intensa
e la fascinazione che la cultura popolare e la società albanese avevano
esercitato su di lei, divenne anche impegno di lavoro sulle vicende politiche del paese nel complesso scacchiere internazionale. In particolare,
il Nord e Scutari furono sempre un suo forte interesse. La sua definizione
della regione di Scutari “la terra del passato vivente” è rimasta per sempre come la più efficace immagine riassuntiva della continuità con il passato, presente nella società albanese.
I suoi libri più importanti che si possono comprare nelle librerie albanesi
o su Amazon:
• Through the Lands of the Serb (1904)
• The burden of the Balkans (1905)
• High Albania (1909)
• The struggle for Scutari (1914)
• Twenty Years of Balkan Tangle (1920)
• The Serajevo Crime (1925)
• Some Tribal Origins, Laws and Customs of the Balkans (1928)
• Albania and the Albanians: selected articles and letters, 1903-1944, ed.
Economia della
regione nel quadro
albanese
La regione ha 247.394 abitanti. Il
63% vive in area rurale e il 37%
in area urbana. La città di Scutari
ha 111.758 abitanti
La forza lavoro è pari a 106.847
lavoratrici/lavoratori dei quali
78.261 occupati e 28.586 in
cerca di lavoro.
Imprese: 3998. Un’impresa per
61 abitanti, per 26 lavoratori, per
19 occupati.
La imprese per settore sono così
divise:
Settore
Descrizione della regione
22
%
Scutari, Scuola Media Superiore
Attività
Agricoltura
21,0
Grano, mais, orto, patata,foraggio, ulivo
Industria
17,5
Tessile (abbigliamento), calzature, legno,
meccanica
Costruzioni
19,0
Materiali edili, carpenteria meccanica
Servizi
42,25
Ristorazione, trasporti (comunicazioni),
commercio, catene distributive
Export Euro 16. 340. 420
Import Euro 35.977.030
Scutari ha, dopo Kukes, il più
alto del numero di famiglie che
ricevono il contributo pubblico di
povertà: Kukes 30%, Scutari
28%. Valona che ha il più basso
arriva al 3,7%.
Al contrario di altre regioni albanesi, l’agricoltura non è un settore spugna di occupazione
residuale. Anzi, con 53.693 ettari
coltivabili, è un settore qualificato
di prodotti di qualità nel campo
dell’agricoltura organica e biologica e nell’agro – industria. In alta
montagna ci sono acque mine-
rali, prodotti di sottobosco e da
erboristeria che vengono esportati. La vasta superficie di acque
dolci e salmastre offre opportunità per allevamenti ittici di qualità. Colpisce l’alto livello di
occupazione nel terziario commerciale, in parte settore residuo,
in parte investimento di piccole –
medie dimensioni delle rimesse
degli emigrati. Il centinaio di piccole imprese delle costruzioni,
hanno assorbito manodopera variamente qualificata di parte dei
15.000 addetti delle imprese statali di produzione di macchine,
fallite all’inizio degli anni Novanta.
Miele
Nella regione di Scutari, nelle cerimonie antiche popolari, le api
vengono presentate come simbolo di vitalità e prosperità. Il prodotto, oggi rigorosamente testato
in laboratori dei paesi EU, presenta qualità specifiche con un
forte sapore di fiori di castagno e
di altre erbe medicinali diffuse
nelle montagne della regione.
Punto di contatto per la commercializzazione la Beekeeping Association of Scutari e la
“Cooperative of Beekeepers”.
Erbe medicinali
Nelle zone montagnose della regione i prati di pastura e i campi
delle rive del lago, per più di otto
mesi all’anno, sono caratterizzati
dalla diffusa presenza di molte
specie di erbe spontanee con
doti curative come trifoglio, timo,
mela selvatica. Più di 20.000
persone raccolgono le erbe, ricavando parte del proprio reddito
da questa attività.
Prodotti della foresta
Dall’area di Shllak viene la castagna dolce, da Pult noci e boronica, in ampie aree della regione
sono tipiche le fragole, mele, melograno, more e altri frutti di
bosco.
Verdure di campo
Gran parte delle coltivazioni di
prodotti tipici è biologica. A
Drisht sono particolari le cipolle
(come a Tropea in Calabria), a
Shale i fagioli, a Bardhaj sono
particolari le olive, a Krebaj i fichi
secchi, a Velipoje, vicino al mare
i pomodori e i cetrioli.
Patate
Vermosh, Pult, Shlak producono
patate molto diverse da quelle
importate per il colore più chiaro
e il gusto. I semi di queste patate
detti “Bardha e vendit” hanno
alta produttività.
23
Cipolle
Le cipolle di Drisht sono delicate
di sapore e si trovano in molti
mercati dell’intera Albania.
Oltre a queste produzioni di alta
qualità, il piatto tipico della regione di Scutari è la Carpa in
salsa di prugne, il Cacciamak è
invece una focaccia di polenta tipica del Nord.
Descrizione della regione
Prodotti alimentari
tipici
Vini
Scutari anticipa una caratteristica
che si sta sviluppando su entrambe le sponde dell’Adriatico:
tornare in Italia o rimanere fedeli
nelle colline orientali ad uve locali
autoctone che non hanno la
fama dei vitigni più noti coltivati
oggi in tutto il mondo, secondo
una geografia internazionale del
vino che va dal Sud Africa all’Australia passando per il Sud America. I vini locali hanno il
vantaggio di una singolarità forse
esasperata, ma originale, che i
principali vitigni del mondo non
possono avere.
Descrizione della regione
24
L’uva che caratterizza gran
parte dei vigneti di Scutari produce, come monovitigno, il vino
Kallmet. L’uva dello stesso nome
ha una resa buona. Le viti sono
abbastanza forti. Il vino che ne
deriva, bevuto giovane, è di gradazione alta (sopra i 12 gradi),
rosso violaceo intenso, spesso
poco trasparente, anche per i sistemi di vinificazione, con sentori
di uva matura, fieno tagliato,
viola, marasca, frutta secca e in
particolare fico secco.
Alcuni produttori hanno iniziato
anche la coltivazione di vigne
dell’uva Vranac che è un vitigno
tipico delle zone vicine del Montenegro. Questo vino comperato
in Montenegro viene offerto in alcuni ristoranti, Idromeno, per
esempio, ma la produzione scutarina, ancora sperimentale, dà
un prodotto interessante di colore
violaceo intenso, con sentori di
ciliegia.
Çaj Mali
25
Descrizione della regione
La montagna come regno naturale caratterizza la regione e la città di
Scutari. In albanese monte si dice Mali e uno dei filoni culturali più importanti è la poesia di montagna, la “Malesìa” che ha messo al centro dell’esperienza sentimentale ed espressiva, il paesaggio, la gente, la vita
delle montagne albanesi. Una dimensione quotidiana e più modesta della
montagna è legata ad una pianta ben famosa. Per gli albanesi si chiama
Çaj mali che si traduce Tè di montagna. Non è mai entrata nei caffè d’Europa, né nella medicina internazionale. Il suo nome scientifico è: Sideritis Syriaca. Ecco la carta d’identità: appartiene alla famiglia delle
angiosperme, dette anche magnoliofyte, parenti delle magnolie. Sono cosiddette perché il seme è protetto da un involucro. È comune nei Balcani,
sopra i 1000 metri di altezza. È detta anche Tè del pastore. Le piantine
crescono spontanee e non vengono coltivate, ma raccolte. Attecchiscono
in aree rocciose o nelle pasture. Sono piante che sopravvivono con poca
acqua e una piccola superficie di suolo. Per attribuire nobili attributi ricordiamo che la Suderitis syriaca cresce in abbondanza ai piedi del
monte Olimpo e che la prima traccia scritta della sua esistenza risale al
trattato “Materia Medica”, scritto dal medico greco Pedanius Dioscorides,
che visse ai tempi di Nerone, con il quale,per sua
fortuna, non ebbe mai
nulla a che fare. Viaggiò
per il Mediterraneo con le
legioni e studiò i benefici
delle piante che raccoglieva.
Il Çaj mali fa bene alla salute. Si usa contro il raffredore, ma fa bene anche per i dolori in genere, le congestioni, le influenze.
È antiossidante, anti infiammatorio. Contiene flavonoidi, ditepreniodi, oli
essenziali.
Si prepara come il tè, si serve rigorosamente con miele amaro e limone.
Si vende nelle drogherie di Scutari. Meglio diffidare delle bustine, ma in
mancanza dell’originale, si può azzardare.
Il colore è giallo intenso, il sapore acuto, leggermente astringente.
La città di Scutari
Scutari (Shkodra o Shkodër)
Capoluogo della Regione di Scutari
Coordinate:
42°4 N 19°30 E
Abitanti :
109.000 ca. (2008)
Prefisso tel:
+355 (0) 22
Targa:
SH
Nome abitanti: scutarini (shkodranë)
La Torre Inglese
La città di Scutari
Informazioni pratiche
Come si arriva da Tirana
Da Tirana a Scutari la strada è
abbastanza buona. È stata asfaltata di recente, il traffico non è
particolarmente intenso. È percorribile anche di notte. Dopo il
bivio per l’aeroporto appare sulla
destra la città storica di Kruja, poi
ed una serie di villaggi alla destra
dei viaggiatori. Dall’aeroporto di
Rinas si va direttamente a Scutari
senza dover passare per Tirana,
risparmiando almeno una trentina di chilometri.
Patrimonio culturale,
storico, architettonico
della città
Castello di Rozafa
Il castello è la corona di una collina di roccia alta 113 metri che
sovrasta la confluenza dei fiumi
Drin e Buma. Nella storia e nella
cultura locale, questa collina, la
fortezza e l’ampia valle che dal
Castello si perde per un vasto
orizzonte, sono uno dei motivi costitutivi dell’identità locale.
La fortezza è il risultato della sovrapposizione di costruzioni di diverse epoche, dal periodo illirico
fino ai secoli più recenti. I cortili
della fortezza sono introdotti dalle
Vicolo caratteristico scutarino
La città di Scutari
29
Il Castello Rozafa
mura cosiddette ciclopiche risalenti al periodo illirico, grandi
blocchi di roccia, messi meticolosamente insieme intorno alla
metà del IV secolo A.C.. Il cuore
storico dell’ampio pianoro del
monte è la Chiesa di santo Stefano, costruita nel 1319, allargata
dai veneziani in stile dalmata durante il XV° secolo insieme ad
altri nuove entrate e torri. Divenne Moschea durante la dominazione turca, dopo che il
castello subì terribili assedi durante il periodo del lungo assalto
dei turchi nel Balcani. Una foto
dei Marubi immortala la fortezza,
mentre viene issata la bandiera
dell’Albania indipendente nel
1914.
Il Castello Rozafa
La città di Scutari
30
Dopo le Mura tre cortili da percorrere. Il primo aveva una funzione difensiva, il secondo,
anche il più grande, ospitava la
guarnigione, il terzo, il più alto,
era il meglio difeso e ospitava il
comando della fortezza stessa.
In caso di necessità, il Castello
era fornito di passaggi segreti.
Il Museo del Castello presenta
esposizioni di mappe storiche,
oggetti e manufatti, vesti particolari ed immagini connesse con la
storia della città e della zona, nei
momenti di intersezione con la
grande storia degli avvenimenti e
nella trama della vita quotidiana.
Non molto grande, ma interessante.
La fortezza di Rozafa - Leggenda
Si incontra arrivando a Scutari da sud. Sorge su una enorme collina rocciosa a forma di ellisse, alta 130 metri, i cui contorni hanno un perimetro di 881 metri e una superficie di 4 ettari. È un luogo particolare come
il Partenone di Atene, i sette colli di Roma e forse come tutti i luoghi imponenti o suggestivi o semplicemente particolari, furono prima luoghi di
raduno misterico dei popoli nomadi prima dell’invenzione dell’agricoltura, poi luoghi sacri. In ogni caso furono tra i primi ad essere abitati dall’umanità mediterranea, divenuta stanziale. Le ricerche archeologiche
sulla “magica” collina continuano ancora, ma vi sono tracce che datano
i primi insediamenti all’età del bronzo. Anche la stupefacente e inquietante leggenda della sua fondazione, depone a favore di una datazione
molto antica. La storia, raccolta da Ismail Kadarè ne “I ponti dei tre archi”
e da Ivo Andric ne “Il ponte sulla Drina” racconta di tre fratelli costruttori, incaricati di erigere la fortezza. Durante i lavori accadeva che quello
che loro costruivano di giorno, crollava durante la notte. Un vecchio sapiente, disse loro che la distruzione era opera di demoni e consigliò di
murare un essere umano dentro le mura per placare gli spiriti distruttori. I fratelli decisero di comune accordo di sacrificare una delle loro
>>>
Porta di entrata del Castello
La città di Scutari
31
Oggetto di culto nel castello che da chiesa divenne moschea durante l’occupazione
turca
La città di Scutari
32
mogli, facendo scegliere al caso: avrebbero murato la prima a portare il
cibo del pasto di mezzogiorno consumato sul luogo di lavoro. In questo
modo tentarono di scaricare sulla forza del destino la terribile responsabilità della scelta della vittima. Raggiunsero, naturalmente, anche l’accordo di non dire nulla alle proprie consorti. I due fratelli più anziani, in
realtà, avvertirono le proprie mogli, il più giovane, invece, fu fedele al
patto. Sua moglie arrivò per prima e fu sacrificata. Lei accettò, per obbedienza a forze misteriose più grandi degli uomini, ma chiese che fosse
lasciata una fessura all’ altezza della sua mammella destra, dalla quale
avrebbe potuto allattare il suo piccolo figlio, una fessura all’altezza della
sua mano destra con la quale avrebbe potuto accarezzarlo e una fessura all’altezza del suo piede destro per non farlo cadere. Nel luogo la
fontana detta di Rozafa, di acqua calcarea, è ancora oggi visibile, considerata la fonte scaturita da quel latte leggendario. La lealtà del fratello minore e l’accettazione del sacrificio da parte della sua giovane moglie,
sono elementi di importanza simbolica significativa rispetto alla evoluzione delle culture mediterranee dell’antichità precedenti alla storia
stessa. Il famoso poeta francese Lamartin, richiama per spiegare la leggenda di Rozafa a quella del sacrificio di Ifigenia, figlia di Agamennone,
la cui morte viene richiesta da Artemide per proteggere le truppe achee
in partenza verso Troia. Se questa leggenda incatena Rozafa al Mediterraneo arcaico, i secoli successivi hanno lasciato tracce di storia forti e
continue. Tito Livio, lo storico romano, definisce la fortezza ben difesa. Le
tracce più importanti risalgono al Medioevo, poi ci fu Venezia, poi i Turchi. Gli stili e gli interventi si sovrappongono fino al periodo moderno.
Qui, a Scutari, fu alzata nel 1914, la bandiera dell’indipendenza albanese. La chiesa di Santo Stefano, oggi una suggestiva rovina fu chiesa
cattolica, poi Moschea, poi sede di sicurezza dei maggiorenti con cariche
pubbliche. Poi più nulla ed oggi una meta turistica popolare. Visitando
Rozafa si può camminare per impervie salite di ciotoli, come fosse ancora
una città, arrivare al Museo (visita da non perdere) o affacciarsi dai merli
delle mura per vedere il corso del fiume Buna, e un vasto orizzonte.
Passaggio dal 1° al 2° cortile del castello
Scutari, La Cattedrale
LUOGHI DA VISITARE
La città di Scutari
34
MONUMENTI DI CULTURA
CASE TRADIZIONALI
Castello di Rozafa
Strada Kolë Idromeno
Strada “Branko Kadia”
Hamami
La Torre dell’Orologio “Sahati i
Inglizit”
Monumento di “Isa Boletini”
Monumento di “Luigj Gurakuqi”
Monumento di “Preke Cali”
Oso Kuka
Pashko Vasa
Roza Suma
Filip Ceka
Ramiz Bekteshi
Guliem Suma
Asllan Juka
Shyqyri Kalaci
Riza Tahiri
ISTITUZIONI CULTURALI E
SPORTIVI
LUOGHI DI CULTO
Università “Luigj Gurakuqi “
Biblioteca “Marin Barleti”
Teatro“Migjeni”
Museo storico
Galleria deille Arti
Fototeca “Marubi”
Shkodra radio
Stadio
Palazzo dello sport
Moschea Ebu Bekir
Moschea di Piombo
Moschea di Tophan
Moschea di Kiras
Moschea di Bacallek
Moschea di Perash
La Cattedrale
Chiesa francescana
Chiesa “Madonna del Buon Consiglio”
Chiesa ortodossa
Luoghi di culto
Scutari, Chiesa dei Francescani dedicata alla Madonna del Rosario
Scutari è città ricca di storia e la
regione presenta un patrimonio
architettonico e culturale di
grande interesse.
In città, la presenza delle due religioni chiave del Mediterraneo,
l’Islam sunnita e il Cristianesimo,
quest’ultimo presente con Cattolici ed Ortodossi, ha prodotto
come conseguenza tre tipi diversi
di costruzioni religiose che riflettono il pluralismo della cultura di
area e la pacifica storica convivenza delle due fedi.
Scutari, Moschea di Piombo
Moschee
Xhamia (Ebu Bekir)
Costruita nel 1995, con finanziamenti egiziani e sauditi, secondo
linee di stile turco e dedicata ad
Ebu Bekir. Sorge dove una volta
prima della proclamazione dell’Albania (stato ateo negli anni
sessanta) sorgeva la moschea
Fushë Çela. È il punto di riferimento principale della vasta comunità islamica della città.
L’entrata è di fronte all’Hotel Colosseo e dopo le ore di preghiera
i visitatori sono i benvenuti. Molto
imponente, con due minareti particolarmente slanciati. All’interno
presenta ricche decorazioni.
Xhamia e plumbit
La Moschea di piombo. Il nome
deriva dal fatto che il tetto è stato
costruito con questo materiale
nel 1773. La Moschea è ben visibile dal castello di Rozafa. Oggi si
trova in una zona alluvionale, nel
centro di una valle formata dai
due fiumi di Scutari.
Scutari, Moschea Ebu Bekir
Scutari, Chiesa ortodossa
Chiese
Kisha e madhe
La cattedrale cattolica della città.
Fu costruita in tempi lunghi tra il
1856 e il 1898. Nel 1967 fu trasformata in centro sportivo. Nel
1991 fu restaurata e inaugurata
da Madre Teresa.Due anni più
tardi Papa Giovanni Paolo II visitò
la cattedrale e vi consacrò il
nuovo Arcivescovo Frano Elia,
che durante il regime comunista
era stato condannato a morte per
la professione della sua fede, ma
rimase di fatto prigioniero a vita.
Una statua di Giovanni Paolo II è
stata collocata nella Chiesa. Fuori
dalla cattedrale, un palazzo in
stile italiano è oggi la residenza
dell’Arcivescovado.
Zoja e Bekueme
Dedicata alla Madonna.
Durante la sua visita pastorale
Papa Giovanni Paolo II nel 1993.
benedisse la prima pietra della
ricostruzione della chiesa e proclamò la Madonna del Buon
Consiglio protettrice dell’Albania
(Vedi pag. 40)
Kisha Orthodoxe
Detta anche chiesa della natività.
La cattedrale degli ortodossi.
La città di Scutari
36
Scutari, Chiesa Cattedrale
Chiesa della Madonna del Buon
Consiglio
In giro nella città
Itinerario 1
Durata: 3 giorni – 2 notti
Periodo: tutto l’anno
Programma per giornate:
1° giorno: in mattina arrivo a
Scutari e sistemazione in albergo;
visita a Museo Storico della città
di Scutari presso le case scutarine tradizionali di Pashko Vasa,
di Ramadan Sokoli Mati Jubani;
Scutari di notte
Visita al castello di Scutari “Rozafa” e pranzo nel ristorante della
fortezza. Durante il pomeriggio,
una lenta visione del panorama
della città. Poi visita ai dintorni
della moschea di Piombo (costruita nel XVIII secolo dalla famiglia Bushati. Pausa e cena nel
Hamam della città (ristorante situato in un ex-bagno turco del
secolo XVIII -1739).
2° giorno: in mattinata trasferimento al ponte di Mesi, 6 km
dalla città di Scutari (costruito nel
XVIII secolo dalla famiglia dei Bushati che governava la città, il
ponte collega la città di Scutari
con le zone alpine); visita al ca-
37
La città di Scutari
Visita al museo storico della città
di Scutari, nelle due-tre case caratteristiche, nel castello “Rozafa”, fototeca “Marubi”, Ponte
di Mesi, Moschea “Ebu Bekir”,
Chiesa della Madonna del Buon
Consiglio (Zoja e Bekueme).
Scutari, Museo del Castello
La città di Scutari
38
stello medievale di Drivatsum Drishti (Drishti si trova 16 km a
nord-est dell’abitato di Scutari.
Esso aveva la funzione di controllo della strada che unisce
Scutari con Dukagjin. È costruito
sulla riva destra del Kiri e nel secolo IX era il centro di un vescovado che dipendeva
dall’arcivescovo di Antivari, aveva
un artigianato sviluppato e arrivò
ad avere un suo statuto e a battere una sua moneta con l’iscrizione civita Drivasti); pranzo in
un ristorante vicino al Ponte di
Mesi; trasferimento a Scutari per
una visita alla fototeca “Marubi”
dove si trova l’Archivio Fotografico Marubi (un immenso patrimonio storico, culturale e
scientifico non solo per la città di
Scutari, ma per tutta l’Albania, i
Balcani e l’area Adriatica); visita
per un caffé al Bar “Museo” –
“Sahati i Inglizit” – “Orologio dell’inglese” (un edificio costruito
nel 1880 da Lord Padget, un inglese che volendo diffondere il
protestantesimo in Albania, costruì questo edificio per usarlo
come chiesa); pranzo al ristorante “Tradita” con piatti tipici
scutarini; pomeriggio visita al
centro della città – strada Kolë
Idromeno (già 13 Dhjetori) detta
anche “Strada veneziana” o
come è meglio conosciuta la
“Dugajt e reja” (“strada dei negozi nuovi” fu progettata agli inizi
del Novecento dall’architetto albanese Kole Idromeno secondo
un gusto italiano e con il proposito di sostituire il vecchio Bazar
sul lago) che comincia con il Pa-
Scutari, Il Teatro Migjeni
Scutari, la Torre Inglese
lazzo della Prefettura (costruito
verso 1911 in epoca turca, su
progetto francese dell’ingegnere
Briott) continuando con Palazzo
Municipale, il Gran Caffé, l’edificio della “Intesa San Paolo Bank
Albania”, il Teatro e i più importanti edifici di culto: la Moschea
di Parruca, la grande Moschea
Ebu Bekir nella zona centrale
della città, la Chiesa degli Ortodossi e la Chiesa Cattolica di S.
Francesco poco distante dalla
Cattedrale e la sede dell’Arcivescovado dell’Albania del Nord;
cena in albergo.
3° giorno – in mattinata visita alla
chiesa della Madonna del Buon
Consiglio (antica chiesa cattolica,
famosa in tutto il mondo per
avere ospitato una splendida immagine della Madonna, dipinta
da un autore rimasto anonimo.
Questa chiesa prima della sua
seconda costruzione nel 1993, fu
benedetta dal Santo Padre, Giovanni Paolo II, in occasione della
sua visita a Scutari). Trasferimento a Shiroka (lago di Scutari)
nella chiesa di San Rocco dove
ogni anno i cattolici vanno in pellegrinaggio (il 16 agosto) per la
festa del santo, una ricorrenza
che la gente di Scutari chiama il
“djegaguri”(cioè la pietra ardente); pranzo in ristorante vicino
al lago di Scutari con piatto tipico
scutarino a base di carpa; nel pomeriggio un giro al lago col motoscafo “Venecia”; cena in albergo.
Casa scutarina
La città di Scutari
39
La Chiesa della Madonna del Buon Consiglio
L’immagine della Madonna del Buon Consiglio era venerata da lungo
tempo a Scutari, dove la tradizione cristiana risaliva all’opera vangelizzatrice di San Paolo e Sant’Andrea. La presenza dell’immagine mariana
è attestata fin dai primi decenni del XIII secolo. La vicenda di questa immagine sacra è indissolubilmente legata alla personalità di Giorgio Castriota Skanderberg e alla straordinaria vicenda di resistenza contro gli
eserciti turchi. In 1467 fu un anno particolare per la città di Scutari e per
l’intera Albania. Un esercito turco forte di 200.000 uomini invase l’Albania e arrivò fino a Scutari. L’invasione fu di nuovo respinta, ma la città subì
incursioni turche.
La chiesetta dove era esposta la sacra immagine della Madonna fu risparmiata, A Genazzano, intanto, una pia donna rimasta vedova, Petruccia de Geneo, aveva messo a disposizione tutti i suoi beni per
restaurare la chiesa del paese oramai fatiscente. Ma le sue risorse erano
insufficienti alla conclusione dei lavori. Petruccia, poi venerata dalla popolazione locale, si diceva certa di un miracolo. La tradizione dice che
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La città di Scutari
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41
La città di Scutari
l’immagine della Madonna del Buon Consiglio di Scutari fu traslata da angeli fino al muro della chiesa in costruzione a Genazzano, per essere sottratta alla distruzione dell’esercito imperiale il 25 Aprile del 1467. Certa
è la presenza a Genazzano nello stesso periodo di due devoti scutarini
Gjergi e De Sklavis, alla cui iniziativa, sarebbe dovuto il trasferimento.
Secondo una versione più dettagliata, i due, soldati di Skanderberg, convinti che tutto quello che l’eroe aveva compiuto in difesa della Cristianità
era opera della Madonna di Scutari, si recarono in pellegrinaggio nella
città. Narra la tradizione che la Vergine apparve ai due soldati in sogno
e ordinò loro di prepararsi a lasciare il paese così come Lei stessa
avrebbe fatto, per impedire che i Turchi profanassero la sua santa immagine. Anzi, ordinò ai due devoti di seguire passo passo la sua immagine fino alla nuova dimora. Fu così che mentre essi pregavano, l’affresco
della Vergine cominciò a staccarsi dal muro e, avvolto da una nuvola luminosa, si diresse verso il mare. Per giorni e giorni i due soldati seguirono
l’immagine camminando sul mare, fino a quando essa, dopo essere stata
persa di vista nei pressi di Roma, il 25 aprile 1467, fu ritrovata a Genazzano, nel giorno della festa del patrono, San Marco. I due si stabilirono,
poi a Genazzano.
All’inizio il dipinto fu chiamato Madonna del Paradiso, per la dolcezza e
la serena bellezza dell’immagine. Poi emigrati albanesi arrivati in paese
dopo la morte di Skanderberg, la Madonna fu riconosciuta come Madonna venerata a Scutari sotto il nome di Madonna del Buon Consiglio.
Feste in suo onore, sono istituite secondo lunga tradizione in centri arbresh, San Giorgio albanese in Calabria, celebra una festa molto nota.
Nel 1895, il terzo convegno degli arbresh, propose la Madonna del Buon
Consiglio come protettrice dell’Albania. “Ritorna o madre pia, ritorna in
Albania” è ancora oggi una strofa
popolare, cantata nelle chiese. Dopo
il 1912, anno dell’indipendenza del
paese, iniziarono i lavori di restauro
della chiesa della Madonna a Scutari. Durante gli anni Sessanta, la
chiesa originaria ospite del dipinto
fu trasformata dal regime ufficialmente ateo di Hoxa in una discoteca
Nella chiesa di Scutari si trova oggi
una copia dell’immagine della Madonna, identica a quella venerata a
Genazzano e nel 1993, Giovanni
Paolo II l’ha proclamata protettrice
dell’Albania.
I Marubi
L’arte della fotografia comincia in Albania nel secolo scorso. Nel 1858
Pjetër Marrubi, un vero maestro in questa arte, apre a Scutari il primo atelier fotografico, il quale fin dai primi passi diventa un laboratorio creativo
della foto artistica. Marrubi era in realtà di nazionalità italiana, e precisamente veniva da Piacenza. La sua attività politica – era garibaldino,
sostenitore dell’unità d’Italia – l’aveva portato, nel 1856, in esilio nella
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La città di Scutari
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Ragazza di Scutari, Pjetër Marrubi
43
La città di Scutari
città del Nord dell’Albania, dove aveva sviluppato la sua attività di fotografo pioniere e fondato lo Studio MARUBI.Il suo atelier si specializzò in
servizi fotografici non solo per privati (ritratti di persone o di famiglie), ma
negli anni ’70 Pietro (diventato nel frattempo Pjetër) esegue dei servizi da
reporter per la rivista italiana “Illustrazione Italiana” nel vilajet di Scutari.Le sue fotografie vennero usate come illustrazioni in molte opere letterarie sull’Albania, come cartoline illustrate e per altri scopi. La seconda
generazione dei fotografi Marubi fu rappresentata dai fratelli Mati e Kel
Kodheli. Il primo, molto caro al maestro come un figlio, morì giovane,
mentre il minore, Kel, rese questo studio il più famoso nel suo genere,
soprattutto nell’arte del ritratto. Dopo la morte del maestro, Kel assunse
il cognome Marubi, per cui oggi ancora si parla della fototeca Marubi.
Questa fu organizzata da Kel stesso. La terza generazione è rappresentata da Gegë, figlio di Kel, che negli anni ’20 si recò a Parigi dove si diplomò nello studio dei Fratelli Lumiere, presso la prima “Scuola della
Foto e della Cinematografia” nel mondo. Applicò le tecniche più attuali
di questa arte, utilizzò i raggi infrarossi, la solarizzazione e la foto in rilievo.Nel 1936 Gegë vinse la medaglia d’oro nel panair di Bari, e nel
1938 lo stesso premio a Salonicco.Nel 1970 Gegë Marrubi regalò la sua
fototeca allo Stato albanese. Oggi questa raccolta, dichiarata fra l’altro
dall’UNESCO patrimonio dell’umanità, è un archivio molto importante
non solo per storici, etnografi, architetti, artisti, ma anche per gli abitanti
di Scutari, perché rappresenta un vero e proprio archivio della memoria
della città, un vero riferimento “visivo” della nostra storia. Una visita alla
galleria Marubi è d’obbligo per il turista, ma l’esposizione attuale può diventare una delusione perché le foto esposte, pur sempre molto interessanti, sono poche e sistemate in un corridoio di ingresso. Sono
comunque sufficienti a far intuire la grandezza rappresentativa e storica
di questa esperienza unica non solo nei Balcani. Le foto documentano
la vita cittadina, i mutamenti del mondo balcanico di fronte alla modernizzazione, gli atteggiamenti culturali conseguenti a questo impatto e
nello stesso tempo costituiscono una testimonianza di grande valore sulla
società locale delle montagne, il mondo dei pastori abituati ad organizzare la propria vita uguale da millenni. In questo, l’Albania e in particolare il Nord, è una regione unica in Europa.
Scutari, portale di casa
Vivere in città
Dove dormire
HOTEL EUROPA
Situato al centro.
Hotel imponente, che testimonia la volontà dei proprietari di farne il primo albergo della città. La hall è
molto ampia con un bar–caffé. Il servizio di bar negli
alberghi di lusso è una certificazione importante del
valore e del prestigio sociale dell’albergo stesso.
L’hotel ha un ristorante, situato al primo piano, con
vista aperta sulla hall. Le stanze sono arredate in
coerenza con il tono dell’hotel. Mobili, lampade e
suppellettili con fregi classicheggianti in oro, letti
doppi ampi e comodi. In bagno rubinetteria e lavabi
secondo la moda degli ultimi anni. Le finestre sono
molto ampie e luminose. In inverno, la fonte di riscaldamento è l’aria condizionata che può essere
attivata solo con la card e quindi non funziona in
assenza del cliente. Breakfast ricco.
ALTRI SERVIZI:
Sala conferenze - Parcheggio - Organizzazione di
viaggi - Staff multilingue - Security - Deposito assicurato - Taxi - Punto internet - Cambio di valuta
Babysitter a pagamento - Aria condizionata in ogni
ambiente - Macchine a noleggio
Sheshi 2 Prilli
Scutari
Tel. +355 (0) 2224 1211
Fax +355 (0) 2224 7470
[email protected]
www.europagrandhotel.com
45
La città di Scutari
Servizi hotel
SISTEMAZIONE:
50 camere, (4 meravigliose suite, 20 camere matrimoniali, e 26 camere doppie).
Le camere hanno minibar, asciugacapelli, tv satelitare, pass, aria condizionata, telefono a linea diretta,
idromassaggio.
HOTEL ARGENTI
L’albergo si trova all’entrata della città di Scutari.
Servizi hotel
SISTEMAZIONE:
Camere 34, letti 58 - Camere singole con un letto
10, camere singole 19, camere doppie 5. Prezzo
per camera 1500 – 3000 leke.
Il ristorante ha una capacita di 60 posti. Ha uno stile
classico, un progetto che usa il legno e i colori.
La cucina offre specialità tradizionali e internazionali. La cantina è molto ricca, con vini, bevande di
tutti i tipi. Il bar ha la capacità totale di 60 posti. Lo
spazio interno è molto accogliente e offre una tranquillità massima, mentre l’ambiente esterno è immerso nel verde, molto gradevole per passare
momenti di relax.
Via Alqi Kondi
Scutari
Tel./Fax +355 (0) 22 4 39 09
Mob. +355 69 20 52 065
+355 68 22 22 065
www.kompleksi-argenti.com
[email protected]
ALTRI SERVIZI:
Sala riunioni con una capacita di 60 posti.
Palestra - Sauna - Sala giochi per i piccoli
Taxi - Parcheggio 20 posti.
KOMPLEKSI LUANI A
L’albergo si trova all’entrata della città di Scutari, 1
km dal centro della città, in Bahcallek.
La città di Scutari
46
Servizi hotel:
SISTEMAZIONE:
Camere singole 5, camere doppie 3
Prezzo per camera 50 euro, breakfast incluso.
Ristorante - pizzeria, capacità 80 posti. Cucina tradizionale albanese e italiana - Bar - pasticceria, capacità 100 posti
Bahçallëk
Scutari
ALTRI SERVIZI:
Internet- Sala giochi per bambini
Taxi - Posti parcheggio 80
Tel. +355 (0) 22 24 03 32
+355 (0) 266 20 365
+355 (0) 266 20 366
Mob. +355 69 20 24 947
+355 68 20 24 947
HOTEL COLOSSEO
L’albergo si trova nel centro della città. Come si può
capire dal nome stesso, è costruito secondo lo stile
della meravigliosa opera dell’architettura antica.
Servizi hotel:
SISTEMAZIONE:
Camere 14, letti 28 - Camere singole 7, camere doppie 5, suite 2. Tutte le camere sono ammobiliate con
uno stile elegante e offrono: Aria Condizionata, Servizi privati / Doccia, TV satellitare, telefono diretto, riscaldamento centrale, minibar, aria condizionata.
Prezzo per camera 50 – 90 euro, breakfast incluso.
Ristorante con capacità 16 posti seduti. Cucina tradizionale albanese e italiana. Vini scelti italiani.
Bar, veranda con una capacita totale di 170 posti
che offre la possibilità di godere del passeggio che
si fa nel centro della città.
Kolë Idromeno
Scutari
Tel. +355 (0) 22 24 75 13
Fax +355 (0) 22 24 75 14
Cel. +355 68 20 60 130
[email protected]
www.colosseohotel.com
ALTRI SERVIZI:
Sala riunioni con capacita 50/60 posti - Taxi
Parcheggio
METEOR
L’albergo si trova al nord della città di Scutari, 5 km
dal centro e 30 km dal confine con il Montenegro.
Costruito in mezzo al verde, l’albergo garantisce un
soggiorno tranquillo e piacevole.
Ristorante con una capacita di 80 posti. Offre specialità tradizionali albanesi e internazionali che possono essere accompagnati con i migliori vini italiani,
francesi e montenegrini. Bar, giardino con una capacità di 160 posti.
ALTRI SERVIZI:
Sala riunioni con capacità 45 posti - Internet
Taxi - Posti parcheggio 60
Shtoji i ri
Scutari
Tel. +355 (0) 262 20 40
+355 (0) 262 20 241
La città di Scutari
47
Servizi hotel:
SISTEMAZIONE:
Camere 14, letti 28 - Camere singole 10, camere
doppie 4 - Le camere offrono tutte le comodità di
un albergo di 4 stelle: Aria Condizionata, Servizi privati / Doccia, TV satellitare, scrivania. Prezzo per camera 40 euro, breakfast incluso.
HOTEL KADUKU
L’albergo si trova nel centro della città di Scutari.
Dall’albergo si ha un ampia vista di tutta la piazza “5
Heronjte”, la grandezza del teatro “Migjeni” costruito nello stille degli anni ‘20, ed il verde del parco
Rozafa. La posizione dell’albergo offre la possibilità
di raggiungere facilmente tutte le mete turistiche
della città, anche a piedi, e di fare un giro nel centro cittadino.
Il personale dell’albergo può comunicare in diverse
lingue straniere.
Servizi hotel:
SISTEMAZIONE:
Camere 8, letti 12 - Camere singole 1, camere doppie 3, camere con due letti 4
Le camere sono arredate in modo semplice, offrono
le comodità base, Servizi privati / Doccia, TV satellitare, riscaldamento, ventilatore. Prezzo per camera
20 - 50 euro, breakfast incluso.
Sheshi "5 Heronjte"
Scutari
Tel. +355 (0) 22 24 22 16
Mob.+355 69 25 51 230
+355 68 26 70 760
ALTRI SERVIZI:
Sala riunioni, capacità 45 posti
Taxi - Posti parcheggio 6
La città di Scutari
48
Dove mangiare
RISTORANTE TRADITA GEGE E TOSKE
All’entrata si viene accolti da un piccolo museo di
oggetti della cultura materiale scutarina, soprattutto
agricola e pastorale.
L’interno: Salone ampio a due piani, un camino
enorme dove brucia permanente un gran fuoco e
vengono cotte focacce e carni alla brace.
Il Menù: La cucina è quella tradizionale del Nord
dell’Albania. Si possono assaggiare specialità come
il Fergez (interiora di agnello in salsa bollente con
formaggio fuso e carne macinata), cacciamak (focaccia di polenta). Le carni di agnello o manzo. Sottaceti come antipasto, prodotti localmente.
Via Skenderberg, 4
Scutari
Tel. +355 (0) 22 240537
Cel.: +355 68 20 86056
[email protected].
BAR RISTORANTE IDROMENO
Si accede in una sala caffè molto ampia mentre
nella seconda sala si trova un ristorante vero e proprio. Sedie molto grandi, tavoli circolari, posate e
piatti eleganti. Ordinate una minestra e vedrete arrivare un piatto di forma inedita. Il personale è gentile e mostra disponibili.
Il menù alla carta: pesce, carne, verdure e pizze.
L’influenza italiana pervade la proposta di piatti in
tutti i settori. L’offerta di pesce si basa prevalentemente su prodotti diffusi come gamberi, calamari,
orate e spigole. Una curiosità: il merluzzo costa 500
lek per 100 grammi, l’aragosta 400. Un riscatto che
il “Merluccius” dell’Adriatico non conosce in nessun altro luogo. Le minestre tipiche albanesi: minestra di uovo e limone, di pesce e di spinaci. I
secondi di carne: classici arrosti, bistecche, spiedini con qualche interpretazione balcanica.
Via Jorgji Karamitri
(cortile Prefettura)
Scutari
Tel. +355 (0) 22 250263
www.idromeno.com
[email protected]
Il vino sfuso, comune ma piacevole, viene dal Montenegro, come gran parte delle bottiglie offerte. Il
prezzo oscilla intorno ai 2000 lek per un pasto completo all’italiana.
PIAZZA PARK
Il luogo si presenta con un’ampia entrata a viale.
Molti tavoli, atmosfera calda all’interno.
Pizzeria e ristorante. Vasta scelta di primi all’italiana
accanto alle pizze. Insalate albanesi e formaggio di
qualità. Vino Vranac. Uve montenegrine, ma coltivate nelle colline di Scutari.
Via 28 Nentori
Scutari
Tel. +355 (0) 22 249090
MUZEU
Situato nel centro della città, è composto da due
ambienti, quello interno e quello esterno: preferibile
quello esterno per il verde che lo circonda e per la
vista che offre.
Il menu del ristorante è abbastanza modesto: oltre
le pizze, offre anche alcune specialità albanesi ed
italiane.
Sheshi 5 Heronjte
Scutari
Tel. +355 69 226 42 49
La città di Scutari
49
BAR RISTORANTE VILLA BEKTESHI (ÇOÇJA)
Accanto alla cattedrale ortodossa. Il palazzo in stile
dei primi anni del XX secolo.
All’interno una grande sala caffè con un lungo bancone, tavoli e separè, accoglie il cliente. D’estate
funziona un giardino con tavoli. Il ristorante è al
piano superiore. Ampie finestre rendono l’ambiente
molto luminoso. Anche qui d’estate i tavoli vengono
messi in terrazza. Personale gentile e attivo.
Il menù: ampio, ma sobrio, con pesce e carne. Minestre albanesi classiche: limone ed uovo, pesce,
spinaci. Ampia scelta di primi all’italiana. I rigatoni
hanno una sezione a parte con 5 proposte. Pesci:
spigola, orata, gamberi, ma anche merluzzi e triglie.
Carni: soprattutto manzo, filetto della casa in salsa
di pomodoro, spinaci ed altro. I formaggi sono di
qualità.
Via Vaso Kadia
Scutari
Tel. +355 (0) 22 240799
Mob. +355 69 2867445
Il vino (sfuso) viene da vigne del padrone del ristorante. Le uve provengono dal Montenegro, ma sono
coltivate nell’area di Scutari. Il rosso proviene dall’uva Vranasht. La vendemmia 2007 ha un colore
rosso violaceo, non molto trasparente, intenso di
odore con sentori di frutta matura, soprattutto ciliegia, prugna. Frutti di bosco. Anche il rakì proviene
dalle stesse vigne.
VIVALDI
La città di Scutari
50
Si trova in una stradina adiacente alla Cattedrale,
nel piano terra di un edificio caratteristico della
zona. Arredato in uno stile semplice e rustico. La
cucina offre specialità italiane. Nei fine settimana si
organizzano serate con musica live, ed i proventi
vanno in aiuto delle persone in difficoltà, ai quali
durante la settimana viene offerto il pranzo nello
stesso ristorante.
Via Justin Godard, 18
Scutari
Tel. +355 (0) 22 242052
PALMA
Si trova nei pressi dell’università di Scutari ed è
quindi molto frequentato dai giovani. È un edificio di
due piani con una grande veranda.
La cucina offre alcune specialità albanesi, italiane e
montenegrine.
Kolë Idromeno
Scutari
Tel. +355 (0) 22 240864
CHIKAGO
Il luogo si presenta con un’ampia entrata a viale.
Molti tavoli, atmosfera calda all’interno.
Pizzeria e ristorante. Vasta scelta di primi all’italiana
accanto alle pizze. Insalate albanesi e formaggio di
qualità. Vino Vranac. Uve montenegrine, ma coltivate nelle colline di Scutari.
Via Ndre Mjeda
Scutari
CENTRO
Via Ndre Mjeda
Qender Tregtare
Scutari
Tel. +355 68 238 89 72
51
La città di Scutari
Situato al terzo piano di un centro commerciale, al
centro della città. Arredato in stile moderno. La maggior parte della sala viene sfruttata per il bar, mentre in un angolo è possibile degustare le specialità
principalmente italiane che vengono offerte dalla cucina di questo ristorante. In una parte della sala
sono esposte le bottiglie di vino quasi tutte italiane.
COUNTRY CLUB
Si trova in una delle strade più antiche della città
caratterizzata da una architettura di tipo veneziano
dove si notano le finestre coi cancelli.
Kolë Idromeno
Scutari
Tel. +355 68 219 78 81
Lago Scutari
LEGENDA
Si trova sulla superstrada nazionale Scutari – Tirana, ai piedi della fortezza Rozafa e in riva al fiume
Buna. Dopo aver attraversato un bellissimo giardino, ecco il ristorante. Un edificio tradizionale. All’interno, sui muri, è dipinta la leggenda della
fortezza di Rozafa. Arredato con uno stile semplice,
rustico. Durante l’inverno è possibile degustare le
specialità alla griglia.
Cucina tradizionale albanese ed italiana. Vini di qualità, principalmente italiani.
Scutari
Tel. +355 (0) 22 248936
SHQIPONJA
Si trova all’entrata della città, ai piedi della fortezza
di Rozafa, in riva al fiume Drin. Gli ambienti interni
ed esterni hanno una estensione di 3000 m2. L’ambiente esterno è costruito secondo lo stile caratteristico dei giardini scutarini. Per i più piccoli c’è un
parco giochi ed un mini zoo.
Menu ricco, offre specialità tradizionali albanesi e
scutarini, oltre ad alcune specialità italiane.
Con una capacita di 250 posti, il ristorante è adatto
per l’organizzazione delle cerimonie.
Via e Qafes
Scutari
Tel. +355 (0) 22 24 1625
Mob. +355 69 2094643
+355 68 2162507
[email protected]
www.shquiponja.net
La città di Scutari
52
Caffé e locali
WINE BAR TORONTO
Offre vini locali, bianchi e rossi con qualche piatto
di affettato o formaggi per accompagnamento. Vini
sfusi o imbottigliati della ditta Rozafa.
Percorsi nella regione
Difficilmente pensiamo a quanto
sia famoso questo lago nei Balcani e non solo. É il più esteso
dell’intera regione. É a ridosso
del mare, quasi lo lambisce.
Segna il confine tra due paesi,
antichi per civilizzazione e recenti
per formazione politica. È ai piedi
di alte montagne disposte Nord
Sud, senza catene vicine che
vanno da Ovest ad Est, come in
gran parte d’Europa. Il lago Scutari è molto particolare. Il colore
della sua superficie varia, nella
parte vicina alla costa albanese è
quasi plumbeo, ma non tetro,
anzi non abita qui, quella malinconia delle rive che molti autori
attribuiscono ai laghi lombardi e
svizzeri. A volte sembra una laguna e come le lagune lascia che
sia il tempo a far notare i colori
dei melograni delle aree scoscese sull’acqua.
Quando si esce dalla città e si
prende la strada per andare al
lago, il ponte sul fiume Buna ha
un cartello con le distanze di
Scutari dalle principali città dell’Albania e dei Balcani. Ci si
rende conto così del fatto che
Dubrovnik è a portata di gita, il
Montenegro è tutto compreso
entro poco più di un centinaio di
Km di costa. Il lago che già costeggia parte della città in direzione Nord - Ovest, è percorribile
con un lungolago spettacolare.
La superficie di questo immenso
specchio d’acqua è di 368 Km2,
di cui 149 sono in territorio alba-
nese ed il resto appartiene al
Montenegro. La profondità media
del lago è di 10 metri. Dal lago
stesso si origina il fiume Buna
che si getta nel mare a Nord di
Velipoja.
Il paesaggio lacustre è caratterizzato da coste alte con colline scoscese alle spalle. Molti sentieri e
molte potenziali passeggiate.
Shiroka e Zogaj
Shiroka gode di ottime condizioni
climatiche ed è un noto luogo di
vacanze. L’aria fresca è molto
sana specialmente nella montagna di Tarabosh.
Zogaj è posizionata geograficamente dopo Shiroka ed è conosciuta per la ricca flora e fauna,
per il paesaggio meraviglioso,
che offre una vera attrazione per
gli stranieri ed altri cittadini. La
gente di questa zona si occupa di
53
Zogaj
Percorsi nella regione
Il Lago Scutari
Shiroka, Chiesa di San Rocco
pesca; agricoltura; estratti dell’olio e lavorazioni artigianali (tappeti; borse; ricami). In questa
zona si contano circa 70 donne
che lavorano e producono tappeti
con motivi tradizionali e rendono
cosi i prodotti turistici sempre più
particolari.
La posizione geografica, nei
pressi della montagna di Tarabosh e del lago di Scutari, rende
questi luoghi molto interessanti.
In questa zona turistica esistono
tipi diversi di piante; inoltre, uccelli, pesci ed animali che vivono
in armonia. Tra le piante segnaliamo il cespuglio che si conosce
per le caratteristiche curative;
inoltre questa zona è ricca di salvia, che ricopre la maggior parte
della montagna. Come in molte
superfici d’acqua, i gabbiani dominano con i loro voli il campo visivo degli sguardi dei turisti. Gli
alberi sono di diversi tipi: ulivi; castagni, fichi e vigne. Le case sono
molto caratteristiche perchè vengono costruite in pietra e sono
munite di profondi pozzi
d’acqua.
Dove mangiare
MARKU
55
Strada Shkodër - Shirokë
Tel. +335 (0) 22 241771
PANORAMA
Se fate una gita lungo il lago di Scutari, prima di arrivare a Zogaj non potete non fermarvi al ristorante
Panorama. Dalla terrazza avrete una gradevole veduta del lago.
Il ristorante e specializzato in pesce, piatti tipici scutarini vengono preparati con cura dallo chef. Il
pesce lo potete scegliere anche voi stessi da una
piccola vasca che si trova accanto al ristorante.
Via Zogaj
Tel. +355 68 2941050
Percorsi nella regione
Uno dei più belli nella zona di Shiroka. Si trova facilmente, dopo il ponte sulla Buna, sulla collina, vicino il lago di Scutari. Offre una vista meravigliosa
del lago. Chi non ha avuto la possibilità di fare una
visita alla fortezza di Rozafa, può trovare una miniatura della stessa nel giardino del ristorante.
La parte interna del ristorante è stata ristrutturata di
recente.
Il menu è ricco. Potete trovare pesce fresco del lago
e degustare piatti tipici. Inoltre viene offerta anche
una vasta varietà di secondi di carne.
Shiroka, riva del lago
REAL
Il ristorante “Real” conosciuto anche come “da Hilmia” (dal nome del proprietario che è anche il
cuoco) si trova sulle rive del lago. Oltre alle specialità di pesce e di carne potete passare momenti piacevoli nella veranda del ristorante che si affaccia sul
lago.
Via Zogaj
Tel. +355 68 2254496
TAVERNA SHKODRANE
Un ristorante molto carino in riva al lago di Scutari.
L’ambiente interno è arredato in modo semplice, la
tovaglia e i tovaglioli sono tradizionalmente fatti a
mano, come veniva usato tanti anni fa. La veranda
ha una bellissima vista sul lago.
La cucina è tradizionale scutarina, specialità con il
pesce del lago e alcuni secondi di carne. Tutti prodotti freschi dalla zona.
Vini dalla zona di Scutari e alcune bottiglie dai paesi
vicini.
Via Shkodër-Zogaj km 5
Tel. +355 682941050
[email protected]
2 LUMENJTË
Percorsi nella regione
56
Li dove il fiume Buna si unisce con il fiume Drin si
trova il ristorante Lumenjte. Al piano terra di un edificio di tre piani, c’è il ristorante con un ampia veranda.
Cucina tradizionale albanese, piatti di pesce e
carne.
Gli altri due piani fanno da albergo. Ci sono 4 camere matrimoniali. Servizi offerti: sevizi privati / Doccia, TV, aria condizionata.
Via Scutari
Muriqan, 500 m nga ura
e Bunes
Tel. +355 682209802
MONTE
Situato in riva al fiume Buna è il posto giusto per
chi vuole passare dei momenti piacevoli nella freschezza dell’aria e nella bellezza della veduta che si
può ammirare dai tavoli posti in prossimità delle
rive.
Cucina tradizionale albanese ed internazionale.
Via Scutari
Muriqan
Altri itinerari
Muriqan - Scutari
Muriqan è una zona di frontiera
tra Scutari e Montenegro. La distanza tra Muriqan e la città di
Scutari è di circa 15 km. I redditi
principali di questa popolazione
vengono dalla lavorazione della
terra, agricoltura e pastorizia. Alcune famiglie di questa zona
svolgono diverse attività commerciali.
La strada è circondata dai campi
dove si coltivano legumi e grano,
mentre l’altra parte della monta-
gna è coltivata con alberi di olive.
Avvicinandosi alla città la vista si
fa sempre più attraente, il paesaggio è meraviglioso; il lago ed il
fiume Buna, e dall’altra il magnifico castello di Rozafa.
Per passare la frontiera albanese
si deve pagare 1 Euro al giorno. I
visitatori in gruppo non pagano
mentre i turisti europei pagano
10 Euro se desiderano passare
qualche giorno nella nostra città.
La strada Muriqan Scutari è
asfaltata ed in buone condizioni.
Dove mangiare
ÇELIKU
Si trova nella strada Scutari – Muriqan, vicino il confine con il Montenegro, molto appropriato per tutti
quelli che passano il confine. Immerso nel verde è
il posto ideale per assaggiare la cucina albanese e
italiana offerta da questo ristorante.
Con una capacita di 270 posti, è molto adatto anche
per cerimonie.
Via Scutari
Muriqan
Tel. +355 (0) 26290003
Mob. +355 69 2095872
+355 692545355
57
Altri Itinerari
BUNA PARK
Situato in riva al fiume Buna, offre una meravigliosa
veduta del fiume e nello stesso tempo anche della
fortezza di Rozafa. Un ristorante di due piani arredato in stile moderno. La freschezza dell’area, la
bellezza del verde e del fiume, la tranquillità del
posto, ti faranno passare dei momenti indimenticabili.
Il menu è ricco, specialità tradizionali, antipasti,
primi e secondi, pizze di diversi tipi.
Per l’intrattenimento dei bambini c’è un piccolo
parco giochi.
Via Scutari
Muriqan
Tel. +355 69 2091726
+355 69 3811688
[email protected]
www.buna-park.com
Scutari - Koplik
Shtoj
Shtoj è un centro importante. Il
villaggio è situato a circa 5 Km a
Nord est di Scutari tra il ponte di
Vraka e i villaggi di Boks a Dragoç. Vi sono resti archeologici risalenti all’età del bronzo e alla
prima età del ferro. A Shtoj, le famiglie hanno avuto la possibilità
di sviluppare il turismo agricolo
per la produzione di bevande tradizionali come la grappa ed il
vino; tutto questo grazie alla
buona posizione geografica.
I turisti interessati, possono ammirare la flora delle rive del lago.
Proseguendo oltre Shtoj si arriva
a Vraka, che offre due possibili
mete:
• una visita alla chiesa ortodossa
slava;
• la strada che porta al lago di
Scutari
La popolazione è mista albanese
ed albanese-montenegrina. Si
parlano anche il serbo ed il
croato.
Altri Itinerari
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Lago di Jezercë
Come in tutte le aree vicine al
lago, il pesce è il cibo più diffuso.
Valori etnografici della zona
Esistono diversi tipi di etnografia.
In relazione all’abbigliamento
maschile e femminile di Dukagjin, della zona di Malesi e
Madhe caratteristici sono ad
esempio i kilt di lana ed altri costumi tipici della zona di Scutari;
rappresentano un’importante varietà etnografica.
Valori archeologici
Vicino a Koplik, nel villagio Kalldrun, nell’itinerario chiamato “via
de senta”, è possibile osservare i
reperti delle molte esplorazioni effettuate nel corso degli anni.
Allo stesso modo, dall’altra parte
di Koplik-Theth- Koplik i Siperm,
si trova il castello di Marshej,
dove si possono ammirare imponenti scavi preistorici.
Superata Koplik, attraversando
vie secondarie, si possono visitare alcuni villaggi posti sulle rive
del lago come Kullaj.
Vrith - Razma
Uscendo dalla città in direzione
Nord Est, si attraversano zone
caratteristiche in cui è possibile
scoprire un po’ più a fondo le
abitudini, gli usi ed i costumi
degli abitanti locali. Vita tipo vicolo e cortile, che qualche tempo
fa affascinava i visitatori di città
europee come la Napoli dei quartieri spagnoli, la Berlino di Alexander Platz, la Roma del
Testaccio, la Milano dei navigli, la
Parigi del quartiere latino. La
strada volge poi verso il Montenegro. Dal terreno pianeggiante si
innalzano piccole colline di pietra
con una vegetazione ridotta a
piccoli arbusti e crinali rocciosi. Il
paesaggio abbraccia una serie di
valli oltre le colline. Si lascia la
strada che porta al confine e si
arriva nel territorio della municipalità di Koplik. Si continua lungo
una strada in salita non troppo ripida, lunga, percorribile anche
con una mountain - bike. Si arriva ai piedi del sentiero che si arrampica sulla montagna. Qui,
sempre a Koplik, si incontra un
piccolo ponte su uno stretto canyon dove da cui si può scrutare
il letto di un torrente senza
acqua. Il ponte non a caso si
chiama il Ponte del Torrente
secco. Ma l’aspetto più rilevante
è il paesaggio. C’è una prevalenza di faggi che caratterizzano
Razma
veri e propri canyon fino al villaggio di Vrith mentre sulla destra si
scorgono massicci di monti. Salendo lungo il sentiero, la strada
è ben asfaltata e comoda, ecco il
villaggio di Vrith, annunciato da
qualche maiale che razzola ai
bordi della strada. Visione campestre ed agricola. Qualche bar –
caffè ai limiti delle case. Si sale
ancora. La vegetazione ai lati del
percorso è formata da boschi di
pini di montagna. Si arriva infine
a Razma, storica località di turismo montano.
Il paesaggio è molto ampio, domina fino alle valli e presenta
passeggiate di montagna tipiche
delle vacanze di relax e meditazione. Piccole ville e residenze in
stile austriaco sono la testimonianza del turismo storico. Durante il regime socialista, le
costruzioni erano utilizzate per le
ferie organizzate dei lavoratori e
dei bambini. Oggi c’è un ristorante albergo, che si chiama Tigri
che offre pasti a base di carne.
Anche il vino viene dalla zona. Si
tratta di uva Sangiovese. La parte
dell’accoglienza in hotel presenta
un livello standard dell’Albania
post-socialista. Struttura non
grande e gestita come impresa
familiare. Arredamento spartano,
bagno piccolo, ma con tutti i servizi necessari. Il prezzo è più che
ragionevole.
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Altri Itinerari
Razma, paesaggio
Koplik,
distretto industriale con paesaggio di qualità?
L’Associazione Imprenditori Italiani Operanti in Albania sta promuovendo
un progetto per acquisire, da sola o in comproprietà con lo stesso Governo Albanese, un’area di 70 ettari a Koplik, all’interno della quale realizzare una vera e propria area industriale interamente dedicata agli
imprenditori che operano in Albania. Area industriale che avrà al suo interno aree destinate: alle attività produttive; agli uffici e servizi( quali
studi professionali, banche, assicurazioni, agenzie, dogana ecc.; ai servizi di medicina (guardia medica, pronto intervento, medicina del lavoro); zone didattiche per la formazione; oltre a zone di socializzazione,
di verde e aree di ristoro. Il progetto – idea nasce dalla convinzione, che
l’Albania, possa in un futuro prossimo essere da “Testa di Ponte” tra
l’Area Balcanica e l’Italia e in particolare la Puglia.
Per questa iniziativa è stato chiesto l’intervento del Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Bari e di un’equipe di ingegneri specializzati, allo
scopo di realizzare la stesura di un master plan su una superficie di circa
64 ettari, di proprietà del Comune di Koplik, per definire gli obiettivi, gli
strumenti e le procedure per la costruzione di alcuni edifici industriali,
nonché per le altre attività di produzione.
Paese in forte evoluzione, con un economia molto attiva e con interessanti mercati ancora non coperti.
>>>
Scutari, lago
Altri Itinerari
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61
Altri Itinerari
Le comunità locali, particolarmente quella di Koplik, si sono dati come
priorità la riorganizzazione del territorio, al fine di renderlo interessante
per gli investitori esteri sempre più attenti a questo mercato
Grazie alla sua posizione geografica, Koplik rappresenta il luogo ideale
per la localizzazione di processi produttivi, come base o ponte, per tutta
l’area balcanica, dal Montenegro alla Macedonia, dalla Serbia al Kossovo. Gli ingenti collegamenti quotidiani, sia via mare che via aerea con
l’Italia, possono garantire un flusso rapido e continuo di merci e persone.
Va sottolineato l’impegno del Governo italiano e della Comunità Internazionale ad intervenire ulteriormente per migliorare la circolazione locale.
Nella regione di Scutari vi sono importanti risorse minerarie, di grande
estensione, di qualità e poco sfruttate. Un enorme giacimento di argilla,
a otto chilometri dalla città, aveva dato il via a una grande produzione statale di prodotti in terracotta, in seguito abbandonata. Le miniere per
l’estrazione del rame e i relativi impianti di arricchimento, creati durante
il passato regime,sono oggi bloccati e in attesa di privatizzazione. Giacimenti di calce e caolino, insieme a una grande vena di marmo, da poco
scoperta, completano il quadro delle risorse geologiche. Il settore agricolo, tutto da sviluppare, presenta un potenziale notevole, grazie al clima
favorevole e ad ampie aree inutilizzate con interessanti possibilità di integrazione con l’industria conserviera e di trasformazione. Le numerose
e pure sorgenti d’acqua delle zone montuose sono ancora ampiamente
inutilizzate.
La Regione di Scutari-Koplik per anni è stata la regione dell’artigianato in
Albania e al pari uno dei maggiori centri di scambio dei prodotti di artigianato di tutta l’area Balcanica. Le capacità professionali esistenti sono
la base specialistica e di manovalanza per qualsiasi produzione, con interventi minimi di formazione professionale mirata, specie per l’alta tecnologia.
Il salario medio a Koplik (Malësi e Madhe) è molto ridotto, tra i più bassi
in Albania e in Europa.
A Scutari si trova l’unica università del nord Albania con circa 6000 studenti, con più di 500 laureati all’anno. Elemento da non sottovalutare è
la conoscenza della lingua italiana da parte della popolazione giovanile
e non solo,ulteriore opportunità per gli investitori esteri, i quali possono
contare su potenziali dirigenti aziendali parzialmente formati e fortemente
motivati a rimanere nel proprio territorio.
Attualmente a Scutari operano sette banche commerciali: Intesa San
Paolo Bank Albania, Raiffeisen Bank, ProCredit Bank, National Commercial Bank, United Bank of Albania, Tirana Bank e la Banca Italiana
per lo Sviluppo.
Oltre alla Banca Mondiale, altre istituzioni internazionali finanziarie offrono una serie di servizi come: l’IFC (membro della Banca Mondiale),
BERS, ecc.
Theth
Theth
Altri Itinerari
62
Dire Theth, vuol dire per chiunque in Albania evocare non solo
un luogo, ma una suggestione
nota e mai banale: le Alpi Albanesi. Di gran lunga il paesaggio
che più di ogni altro identifica
l’immagine dell’Albania montuosa, aspra, isolata e nello
stesso tempo autentica, con la
sua eredità di culture tradizionali,
di vita naturale. Edith Durham
nel suo viaggio del 1908 a Theth
scrive “Penso che nessun luogo
abitato da esseri umani, mi abbia
dato una tale impressione di
maestoso isolamento dal
mondo”. “È un posto dove i secoli rinsecchiscono, il fiume forse
è la sorgente del mondo, le sue
rive la patria di passioni elementari, rapide ed incandescenti”.
Insomma, anche ai nostri giorni
meno eroici di quelli della Durham, anche salendo in auto invece che a dorso di un cavallo, le
Alpi albanesi sono uno degli
spettacoli più autentici, nel senso
di radicalmente intimi e maestosi
che si possano immaginare. Oggi
questi luoghi sono parte di un
parco nazionale e le suggestioni
sono più ragionate, orientate
verso la conoscenza, anche se
intatte rimangono le emozioni.
Per visitare le Alpi Albanesi si
può entrare da Scutari pren-
dendo la direzione Nord – Est.
Koplik come nei tragitti per
Razma e per Hani i Hoti è un
passaggio obbligato. La strada
sale, si incontrano i villaggi di
Dedaj, dopo 21 Km Dukai e infine Boge, dove finiscono trasporti pubblici e strade asfaltate.
Per arrivare a Theth mancano 25
Km. Camminare a piedi presenta
alcune difficoltà: poca acqua
lungo il percorso, strada molto
stretta, curve frequenti e, sempre
d’estate un traffico sostenuto.
In diversi villaggi ma specialmente a Theth, Boge e Vermosh
esiste la possibilità di sviluppo di
ospitalità agro turistica. Queste
zone non soltanto hanno la possibilità di produrre, elaborare e
vendere le produzioni di pastorizia e agricoltura, ma anche assicurare redditi e posti di lavoro. I
prodotti freschi derivanti da agricoltura e pastorizia ed il servizio
offerto nelle case dei residenti
possono soddisfare benissimo le
domande dei turisti. Le possibilità
che offre la parte settentrionale
del nostro paese, la bella natura
delle alpi maledette (Bjeshkët e
Namuna) costituiscono una
grande attrazione per lo sviluppo
dell’agriturismo in queste zone,
oltre ad offrire una possibilità e
una grande risorsa economica
per lo sviluppo della popolazione
rurale.
Theth - Scutari
Durata: sei giorni
Periodo: estate
Campi di interesse:
natura, antropologia, sociologia.
Programma per giornate:
1 giorno: Razma
Il villaggio di Razma è situato
circa 41 km a Nord di Scutari. È
un posto ideale per alpinismo di
montagna e sport invernali, sci
soprattutto. I villaggi dei dintorni,
Vermosh, Boga e Vukli sono unici
per la loro bellezza naturale. Il villaggio offre la possibilità di alloggio per i visitatori.
Partenza da Scutari alle ore 9.00;
sosta al villaggio Dedaj per ammirare la bellezza della valle profonda di Perroi Thate (fiume
Secco); arrivo a Razem alle ore
11.15 e sistemazione nelle case
private con stanze in affitto o
nell’albergo “Preval”; si gode
l’aria fresca di Razem, si passeggia nel giardino del campo e si
ammirano le bellezze della natura
fino alle 12.30. Il pranzo si consuma all’aria aperta meglio se si
mangia il classico menù di carne
di agnello arrostita (specialità
della zona); nel pomeriggio visita
ai paesani e partecipazione alla
loro vita quotidiana per osservare
le loro attività; la cena si consuma
in una casa del villaggio.
2° giorno: L’occhio di Shegan
Partenza da Razem alle ore
12.30; nel percorso tra i villaggi
di Marshel Gradec e Pjeter Shan
si possono ammirare le belle valli
lungo la strada, avendo sempre
di fronte il lago di Scutari. Si prosegue fino ad arrivare sulla
strada nazionale in direzione
Bajze; per poi arrivare al locale
“Dardha” intorno alle ore 13.30
(un locale con ottimo servizio e
cucina italiana). Pranzo fino alle
ore 16.00 e proseguimento verso
il villaggio di Shegan da cui, seguendo una via non asfaltata, si
arriva all’Occhio di Shegan (Syri i
Sheganit) e le Hurdhanat e Sheganit alle ore 16.30. Riposo e visita del luogo fino alle ore 18.30.
Partenza per Scutari con arrivo
previsto alle ore 19.30; cena in
albergo.
3° giorno e 4° giorno:
Thethi
(Parco Nazionale di Theth)
Situato sulle Alpi Albanesi, vicino
al “Bjeshkët e Namuna”, a 70
km da Scutari, ha una superficie
di circa 2.630 ettari. Nel mezzo
di questo parco fluisce il fiume
Thethi, con una portata di circa
1000-1300 sec. Interessante è
anche la cascata di Grunasi,
davvero incantevole e pittoresca
con le sue acque che cadono da
una altezza di 30 m. Il parco è
conosciuto per la varietà di animali e vegetazione. C’è una tendenza all’emigrazione verso aree
urbane, ma durante il periodo
estivo molti tornano per le vacanze, in modo da essere presenti ancora nell’area di origine
con un forte impegno per lo sviluppo dell’agriturismo e del turismo familiare.
Partenza da Scutari alle 9.00; ar-
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Altri Itinerari
Itinerario: i villaggi di
Boge, Theth e Vermosh
Boga - Scutari rivo nel villaggio di Boge alle ore
10.00 e si sosta presso la chiesa
del villaggio dove si può ammirare una antica campana del sec
XVI; continuando per Theth, si
arriva alla “Qafa e Thores” alle
ore 10.30 per ammirare la bellezza delle Alpi ad oltre 2000m;
arrivo a Theth alle ore 11.00; visita della zona e pranzo con degustazione dei prodotti tipici della
cucina tradizionale; ritorno da
Theth alle ore 16.00 ed arrivo a
Scutari alle ore 17.00.
5° giorno e 6° giorno: Vermosh
Le caratteristiche naturali e climatiche di questa valle hanno favorito lo sviluppo di una ricca
flora e di una vegetazione di bo-
Altri Itinerari
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Cataratta di Grunasi a Theth
schi di faggi e prati subalpini che
creano un effetto scenico molto
attraente per i visitatori. La zona
è inoltre ricca di piante medicinali di tutti i tipi, oltre che mirtilli
e fragole ed è rinomata per il famoso formaggio di Vermosh.
Partenza da Scutari alle ore 7.00;
arrivo a Lepushe alle ore 10.00;
riposo e passeggiata attraverso i
boschi di faggi, querce e pini;
partenza da Lepushe alle ore
12.00 e arrivo a Vermosh alle ore
13.00; pranzo nelle case dei residenti di Vermosh; visita dei principali agriturismi (Rrok Luca,
Pjeter Deda, Prek Gjetja e Gjelosh Buja, Fran Vukaj e Gjergj
Vukaj); partenza per Scutari alle
ore 15.00; arrivo a Scutari 18.00.
Itinerario: visita nella
città di Puka
Durata: tre giorni
Periodo:
Primavera-Estate-Autunno
Campi di interesse: Natura storia e turismo della salute
II programma secondo le giornate.
1° giorno
Si parte alle 08.00 di mattina
dalla citta di Scutari, per arrivare
a Puka alle 09.00. Puka dista 60
Km circa ad est di Scutari. È uno
di centri urbani più importanti del
nord del Albania. (1.034 mq 50.000 abitanti). Si trova a circa
150 km da Tirana. Era conosciuta nel mondo classico con il
nome di Epicaria. La città ha
6.495 abitanti e si trova a 838
metri d'altitudine, è una delle
citta le più alte dell’Albania. Le
temperature medie annuali sono
intorno ai 10°C. Da più di 2000
anni esiste nell’area la lavorazione della resina. Tracce di questa lavorazione sono state trovate
tra le rovine di un vecchio quartiere di Puka ed a questo è dovuto il nome stesso della città.
Nel XX secolo Puka è stata una
base militare e un centro importante dell'insegnamento cattolico.
Il grande poeta albanese Migjeni
lavorò come maestro nella città
nel periodo 1936-1937. La
scuola dove insegnò è ancora
oggi un punto di interesse per i
turisti. L’abitato è circondato da
un’ampia pineta di 400 ettari.
Puka dà l'impressione di un
Puka
grande anfiteatro naturale. Oltre
alla pineta, circa l’80% della superficie della zona è coperta da
una vegetazione formata da 160
tipi di alberi: pini, acacie, pioppi,
cipressi, macchia mediterranea.
L'industria più importante è
l’estrazione di minerali.
Arrivati a Puka i turisti possono
scendere all’hotel "Turizmi" Puke,
che si trova a circa 200 metri dal
palazzo comunale. L'hotel ha 62
posti letti, camere singole, matrimoniali e suite. Tutte le camere
hanno l'aria condizionata, TV satellitare, telefono. C’è una piscina
e un parco giochi. Il ristorante
offre una cucina molto tradizionale e una classica cucina internazionale. Puka ha conservato
una vocazione per la cucina tradizionale e per il rispetto ambientale. Nota è la birra ecologica di
Puka. Una pista sciistica funziona in inverno. Il centro della
città è molto caratteristico, con
edifici interessanti: "Pallatin e
Kultures" (centro culturale), ovvero la scuola dove Migjeni lavorò. Alle ore 11.00 si può partire
per raggiungere il colle di Kabash, luogo che ha lo status speciale come zona di sviluppo
turistico dal 1993. Il colle di Kabash si trova a 14 km distante da
Puka. (9 km non asfaltati). Area
di interesse naturale, con ampi
boschi, fauna tipica il lupo, la
volpe, il cinghiale, l’orso, il gallo
selvatico e il fagiano.
Tornando a Puka alle 13.00 si
può pranzare in hotel. Nel pomeriggio, una visita a Munella, luogo
di un bellissimo villaggio, con una
ricca vegetazione naturale, ca-
65
Altri Itinerari
Puka
Puka sotto la neve
verne e animali selvatici. Durante
la notte, dalla cima di Munella si
puo intravedere l'Italia. Nelle vicinanze si trova il colle dei Preti "Livadhi i priftit" con una stupenda
cascata e la chiesa di Shenkoll.
Alle 19.30 si fa il ritorno al centro.
2° giorno
La seconda giornata potrebbe essere dedicata alla visita nel villaggio di Iballa. La partenza alle ore
09.00 di mattina per arrivare alle
11.30 a Iballe. Il pranzo all’ aria
aperta. I contadini possono offrire
un pranzo a base di agnello alla
brace piu altri piatti con prodotti
tipici e tradizionali della regione.
Il pranzo può essere accompa-
gnato con musica e danza tradizionale detta "Pukiane".
Iballa è un bellissimo villaggio con
una ricca vegetazione Un luogo
particolare è il colle delle castagne. Ci sono da visitare case tradizionali di Puka, ed anche il lago
artificiale che diventa spiaggia durante i mesi estivi.
3° giorno
Al terzo giorno partenza alle ore
09.00, intenerario da Puka a
Koman. Siti rilevanti: il castello
della Dalmacia del sec Vl-VIII, il
castello Sardo medievale, la anticha strada Sarda-Dalmaci-Kabash-Vaspas.
PUKA TOURISM HOTEL
L’Hotel Turismo di Puka è situato nel centro della
città di Puka. L’architettura che presenta questo Albergo rispecchia quella tipica alpina. D’altra parte il
medesimo albergo si trova circondato da una foresta massiccia di pinete.
Altri Itinerari
66
Servizi hotel
SISTEMAZIONE:
Dispone di 62 posti letto divisi in camere singole,
doppie, camere a tre letti cosi come suite, in un totale di 32 stanze. Riscaldamento centralizzato, TV
satellitare, telefono in stanza e bagno proprio. Prezzi
per persona: 35 Euro camera singola • 25 Euro camera doppia
Il ristorante offre piatti di cucina tradizionale con
un’atmosfera molto accogliente in un ristorante
classico con diversi piatti di cucina internazionale.
Si possono assaggiare le specialità della zona rinomate per la garanzia di prodotti ecologici. La birra
prodotta in questa zona è un punto forte da provare.
ALTRI SERVIZI:
Accesso internet - WiFi - Conference Room - Breakfast - Buffet - Restaurant - A La Carte - Bar - Parking - Free Parking - Exchange - Deposito bagagli
Piazza principale
Puka
Tel +355 (0) 21 222822
Mob. +355 692070306
Fax. +355 (0) 21 222586
www.hotelpuka.com
[email protected]
Riserva Naturale di Viluni
Velipoja è una località molto
ampia che si estende sul mare
con lunghe spiagge dalla foce del
fiume Buna fino alla palude del
villaggio di Rrjoll, per una decina
di chilometri.
Parco naturale
L’area di Viluni è localizzata nel
Distretto di Scutari (Nord dell’Albania) vicino alla zona di Velipoja. È una laguna situata 7 km a
sud della foce del fiume Buna, e
10 km a nord-ovest del porto di
Shëngjin. I confini sono il villaggio di Velipoja a nord, il villaggio
Baksi Ri a est, il villaggio Rrjoll a
sud e il mar Adriatico a ovest.
Si varca il cancello di entrata e ci
si trova in un bosco di pioppi e
pini. Si notano cespugli di biancospini ed erba alta di palude
secca. Lungo i sentieri che portano al mare, ci sono postazioni
di birdwatching. Si arriva alla
spiaggia dove il mare deposita
tronchi enormi consumati dal
sale dell’acqua e spolpati dal
vento.
Alle spalle della spiaggia si vede
la superficie d’acqua della laguna. È di circa 280 ettari, la sua
lunghezza massima è 3,5 km e la
sua larghezza massima è di 2
km; la profondità massima è di 5
m, mentre quella media è di 1 m.
Lo scambio d’acqua con il mare
è facilitato da un canale di 500 m
di lunghezza e 40 m di larghezza. La profondità del mare
aumenta lentamente fino a raggiungere i 20 metri, a 3 km dalla
riva. Due principali canali di dre-
naggio portano acqua ricca di sostanze nutritive nella laguna di
Viluni dalla pianura agricola. A
parte qualche piccolo affioramento di rocce dell’Eocene e dell’Oligocene, sulla riva la zona è
composta da sedimenti quaternari, principalmente di sabbia
fine. La laguna di Viluni, facendo
parte del complesso di zone
umide della costa albanese del
nord, si è originata da depositi alluvionali del delta del fiume
Buna, che entrano in profondità
nel mare.
Ambiente marino
Come la maggior parte della
costa albanese, la laguna di Viluni è essenzialmente caratterizzata da micro maree (la
differenza di marea non supera
0.5 m). Tra le specie di alghe
macrofite, si può trovare la quercia marina (Fucus virsoides), che
è una specie endemica dell’Adriatico, concentrata soprattutto in alto mare.
Ambiente zone umide
Typha sp., Carex sp., salicornia
erbacea, suaeda marittima, calcatreppola campestre circondano
la laguna. La vegetazione paludosa è rappresentata da salicornia erbacea, giunco pungente,
lisca maggiore e salicornia frutticosa. La vegetazione naturale include anche una foresta
complessa molto affascinante,
con ontano, frassino comune,
olmo campestre e altre specie.
L’area è ricca di uccelli, come
porciglione, gallinella d’acqua,
nitticora e sgarza ciuffetto. Altre
67
Altri Itinerari
Velipoja
Spiaggia di Velipoja
specie importanti di uccelli sono
garzetta, airone cenerino, mignattaio, spatola, cormorano,
marangone minore, svasso maggiore, tuffetto (nidificante), oca
selvatica, codone, alzavola e mestolone. Le principali specie ittiche sono: cefalo, anguilla, orata,
sogliola, branzino, ombrina, salpa
e suacia imperiale.
Ambiente terrestre
La vegetazione costiera è costituita da associazioni di Agropyretum mediterraneo e caratterizzata
da gramigna delle sabbie, zigolo
delle sabbie, gramigna delle
spiagge, santolina delle spiagge,
violacciocca selvatica e vilucchio
di mare. La costa è parzialmente
coperta da pini piantati e olmi,
mentre la laguna di Viluni è ornata da estesi canneti.
Attività umane
La popolazione di questa zona
cerca di ritornare a praticare l’attività di zootecnia, non solo per-
Altri Itinerari
68
Spiaggia di Velipoja
ché rappresenta da sempre il
proprio lavoro, ma anche perché
il bestiame fornisce guadagni più
facili e più sicuri. La terra arabile
è in gran parte utilizzata per soddisfare le esigenze della popolazione locale tramite la produzione
di verdure, patate e melone, e le
esigenze del bestiame con il foraggio (mais, erba medica, barbabietola, ecc.). Oltre alla
zootecnia e all’agricoltura, vivendo in prossimità del mare e
delle lagune, la popolazione locale è impegnata nel settore della
pesca (soprattutto nella laguna),
della caccia, e in una certa misura della silvicoltura. Le principali specie ittiche sono la triglia,
l’orata, il branzino e l’anguilla.
Attuale status di protezione/conservazione
Il Ministero dell’Ambiente, delle
foreste e delle risorse idriche, attraverso il Servizio Forestale della
Direzione di Scutari è responsabile della gestione della palude di
Viluni e dell’area boscosa. Con la
Decisione del Governo No. 682
del 02.11.2005, la zona del
fiume Buna insieme al suo estuario e l’isola di Franc Josef, il santuario di Velipoja, la laguna di
Viluni, la spiaggia di Baks-Rrjolli,
la palude di Domni, così come i
territori circostanti, sono stati designati come “paesaggi acquatici
e terrestri protetti”.
La spiaggia turistica
Dal parco si percorrono pochi
chilometri di strada e si arriva
all’ampia spiaggia di Velipoja.
Lunga almeno tre chilometri,
molto ampia, mare aperto di
fronte, abbastanza profondo fino
alle vicinanze della riva e quindi
battuta da onde di medie dimen-
sioni soprattutto nel mare invernale. Alle spalle della spiaggia ci
sono ancora gli alberghi del socialismo, parallelepipedi disadorni. Per tutta la lunghezza della
spiaggia, alberghi, pensioni, case
da affittare, stabilimenti balneari
cresciuti dopo la caduta del regime. Rispetto ad altre spiagge
albanesi, Velipoja è pulita.
Percorrendola si arriva in un’altra
zona paludosa fino al villaggio di
Rroll.
Prima del villaggio si trova il ristorante Rozafa, una costruzione in
legno situata nella palude a
forma di chiglia di nave. Menù a
base di pesce, naturalmente;
pasta all’italiana con sughi di
mare e pesce alla griglia sono le
specialità.
Altri Itinerari
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Spiaggia di Velipoja di notte
L’Anatra Caramello
Il parco di Velipoja è caratterizzato soprattutto da uccelli, ma il simbolo dell’area è l’Anatra Caramello o Ferroginous Duck - Aythia nyroca.
Le caratteristiche sono:
• Sistematica
• Non ha sottospecie è monotipico.
• Aspetti morfologici
Il maschio adulto presenta una colorazione castano carico con il dorso più
scuro e l’occhio giallo. Il sottocoda bianco candido aiuta a distinguere questa specie dall’abbastanza simile moretta eurasiatica. La femmina è simile
ma ha colori più spenti e l’occhio scuro.
Distribuzione e habitat
Il loro habitat di nidificazione sono le paludi e i laghi con acque profonde
un metro o più. Queste anatre nidificano in Europa meridionale e orientale
e in Asia meridionale e occidentale. Sono abbastanza migratrici e svernano
un po’ più a sud e nel Nordafrica.
Cibo ed Alimentazione
Questi uccelli si nutrono soprattutto immergendosi o stando in superficie.
Mangiano piante acquatiche, insieme ad alcuni molluschi, insetti acquatici
e piccoli pesci. Spesso si nutrono di notte e lo fanno sia immergendosi sott’acqua per metà (facendo grandi schizzi) che immergendosi completamente.
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Riproduzione
Nidifica in primavera inoltrata.
Spostamenti
Questi sono uccelli gregari, che in inverno formano grandi stormi, spesso
misti ad altre anatre tuffatrici, come morette eurasiatiche e moriglioni.
Status e conservazione
È una delle specie protette dall’Agreement on the Conservation of AfricanEurasian Migratory Waterbirds (AEWA).
Curiosità
La specie è nota colloquialmentre tra i birdwatcher come “anatra caramello”.
Bibliografia
BirdLife International 2006. Aythya nyroca. In: 2008 IUCN Red List of Threatened
Species. IUCN 2008.
Vinicombe, K. E. (2000) Identification of Ferruginous Duck and its status in Britain and
Ireland British Birds 93(1):4-21
Vinicombe, K. E. (2007) ID in depth - Ferruginous Duck Birdwatch 176:24-26
Riserva marina
Spiaggia di Velipoja
Itinerario: visita alla
spiaggia di Velipoja,
30 km dalla città
di Scutari
Durata: 3 giorni – 2 notti
Periodo: estate
Campi di interesse: natura, caccia sportiva, salute.
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1° giorno
Si parte da Scutari alle ore 8.00
per la spiaggia di Velipoja (una
spiaggia lunga circa 15 km, prevalentemente vergine e con sabbia nera con alta percentuale di
iodio); si arriva a Velipoja alle ore
9.30 e ci si sistema presso l’albergo “Bella Vista”; si resta alla
spiaggia fino alle ore 12.30 per
poi pranzare al ristorante dell’albergo; alle ore 18.00 si parte per
“Derdhja e Bunes” e si visita la
zona attorno alla quale si vedono
l’isola di Franc Jozef ed il confine
con il Montenegro; durante il percorso inverso si visita la Riserva
di Caccia indicata quale zona di
protezione di specie speciali
come anitre feroci, oche feroci,
beccacce, quaglie, tortore ed allodole; nella categoria “specie
particolari” rientrano invece la
lepre feroce, il maiale feroce, la
volpe, lo sciacallo, il fasano etc.
La cena all’albergo “Adriatico” è
accompagnata da musica tradizionale di Scutari.
2° giorno
Partenza dall’albergo alle ore
9.30 per raggiungere la laguna di
Vilun (superficie 1,96 km2) che
gode di grandi potenziali per il turismo estivo ed invernale, in base
alle ricchezze della fauna (uccelli
e pesci) e alle possibilità di sviluppo della pesca sportiva e della
caccia agli uccelli; il pranzo al ristorante “Rozafa, è allietato da
musica tradizionale scutarina;
successivo ritorno all’hotel “Bella
Vista” dove, dopo un breve riposo, è possibile ammirare il tramonto sulla spiaggia di Velipoja;
cena in hotel.
3° Giorno
Partenza dall’albergo alle ore
9.30 per il villaggio di Baks-Rrjoll.
Arrivo a Baks Rrjoll dove è possibile passeggiare lungo il villaggio
che somiglia ad un giardino botanico coltivato con diversi tipi di
frutti fino alle ore 11.15; il pranzo
si consumerà all’aria aperta oppure presso una casa del villaggio
(llesh Nikolla) in un suggestivo
luogo in cui il mare si incontra
con la montagna; il ritorno a Scutari è previsto alle ore 17.00.
Vau Dejës
Si lascia la città fino ad arrivare al
paese di Hajmeli. Una cattedrale
cattolica di recente costruzione
domina il paese. Subito dopo, in
cima ad un’altura si vedono le rovine di una miniera, dove si
estraeva cromo, un minerale essenziale per la formazione della
lega dell’acciaio inossidabile e
quindi fondamentale per l’industria di casalinghi e non solo.
Solo la Cina, Sud Africa e Albania
possiedono nel proprio sottosuolo
il tipo di cromo che entra nella
lega. In Albania la quantità è limitata. La miniera aveva anche una
fabbrica annessa. Sono state
chiuse entrambe nel 1997. La
centrale elettrica è stata costruita
negli anni Settanta ed ha formato
il lago. Nell’area d’acqua c’era un
piccolo paese, ora sommerso. La
zona è sempre stata agricola e
abbastanza isolata. Si lascia la
strada principale e si arriva sulla
riva del lago dove c’è il Perla un
albergo ristorante con ombrelloni.
D’estate arrivano e sostano turisti. L’acqua del lago è pulita. Nel
paesaggio intorno si vede una
sola casa tradizionale. Per il resto
la vista è sgombra di tracce
umane. Nel ristorante si serve
rakì con sottaceti di pomodori,
carote e cavoli bianchi. Il proprietario Arthur è stato per dodici
anni a Rimini. La carne alla
brace è buona, il servizio di qualità e l’arredo elegante. Un
grande camino, come da tradizione del Nord dell’Albania, domina la sala.
Isola di Shurdhah
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Isola di Shurdhah
Dove mangiare
RISTORANTE PERLA
In riva al lago di Vau Dejes si trova uno dei più bei
ristoranti della zona. Particolare per lo stile della costruzione e per la bellezza del paesaggio. Il ristorante è in stile alpino, costruito tutto in legno. Anche
nell’ambiente esterno ci sono degli elementi in
legno: i tavoli, le sedie, le tende, gli ombrelloni. I tavoli all’esterno offrono una interessante veduta del
lago; alcuni sono posti proprio in prossimità dello
specchio d’acqua.
La cucina è principalmente albanese, si usano prodotti freschi della zona.
Vau Dejës
(Via per Koman km 1)
Tel. +355 683543605
DEA
Un ristorante molto particolare. Interni e decorazioni
tutti fatti a mano, forme particolari ed interessanti.
Anche l’ambiente esterno è particolarmente curato.
La cucina è tipicamente albanese, specialità tradizionali di pesce e di carne. Nel menu ci sono anche
alcune specialità internazionali e diversi tipi di pizze.
Per quelli che vogliono passare la notte in questo
posto ci sono anche dei bungalow.
Spatharë
Vau Dejës, 14 km nga
Scutari
Tel. +355 692065896
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Dove dormire nella regione
Guesthouses
CASA HOTEL “TOM CURRI”
Tel. +355 68 20 60 871
Tel. +355 69 20 23 647
CASA HOTEL “TONIN VECI”
Tel. +355 68 25 63 187
CASA HOTEL “NIKOLLË VECI”
Mob. + 382 69 75 9520
CASA HOTEL “MARASH KOCI”
THETH
PALË RUPA
Tel. +355 (0) 22 24 51 45
Servizi offerti:
Tel. +355 68 20 03 93
SISTEMAZIONE:
Camere 2, letti 6 - Prezzo per camera: 10 euro a
[email protected]
persona
PREKË HARUSHA
Servizi offerti:
Tel. +355 69 27 70 294
SISTEMAZIONE:
Camere 3, letti 12 - Prezzo per camera 25 euro a
persona, all inclusive.
Menù: latte, diversi prodotti di fattoria, miele, uova,
carne allo spiedo, diverse minestre, pesce della
zona, pollame, ed altre specialità tradizionali.
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Altri Itinerari
Menù: latte, diversi prodotti di fattoria, miele, uova,
carne allo spiedo, diverse minestre, pollame ed alcune altre specialità tradizionali - Pranzo/cena: 15
euro
SOKOL FRANISHTA
Tel. +355 68 31 05 837
MHILL ÇARKU
Tel. +355 69 31 64 211
PREKË THERTORJA
Tel. +355 68 36 44 788
Servizi offerti:
SISTEMAZIONE:
Camere 2, letti 10 - Prezzo per camera 10 – 15
euro a persona, colazione inclusa.
Menù: specialità tradizionali - Pranzo/cena 5 - 20
euro
VERMOSH
GJERGJ FRANI
Tel. +382 67 59 55 12
Servizi offerti:
SISTEMAZIONE:
Camere 6, letti 24 - Prezzo a persona: 20 euro,
tutto incluso.
Le camere sono ben arredate e dispongono della
comodità di base.
Altri Itinerari
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Menù: specialità tradizionali, come formaggio, patate, pesce; tutti prodotti bio.
La casa offre anche una guida per la zona in italiano, inglese, francese e tedesco.
Durante il 2007 il numero dei turisti che hanno
pernottato in questa casa ha raggiunto quota
3000. I turisti vengono principalmente da Italia,
Germania e Svizzera.
LUCE SHQUTAJ
Servizi offerti:
SISTEMAZIONE:
Camere 2, letti 3
Menù: specialità tradizionali, i prodotti usati sono
bio.
Tel. +382 69 83 55 01
Isola di Shurdhah
LLESH NIKOLLA
Tel. +382 67 59 54 37
Servizi offerti:
SISTEMAZIONE:
Camere 2, letti 6 - Prezzo a persona: 30 euro, tutto
incluso.
Menù: latte, miele, uova, carne allo spiedo, diverse
minestre, pollame, dolci tradizionali tipici della
zona ed alcune altre specialità tradizionali, tutti
prodotti bio.
I proprietari collaborano con le agenzie turistiche
e si registra una buona presenza di turisti stranieri.
NIKË VOLAJ
Servizi offerti:
SISTEMAZIONE:
Camere 3, letti 10
Tel. +382 69 29 27 25
Menù: specialità tradizionali, i prodotti usati sono
bio.
La casa è ben arredata.
GJOKË BUJAJ
Servizi offerti:
SISTEMAZIONE:
Camere 1, letti 3 - 4
Menù: specialità tradizionali, i prodotti usati sono
bio.
La casa è molto caratteristica, tipica, il pavimento
e il tetto sono fatti di legno. La casa è ben arredata, molto funzionale e offre tutte le comodità.
Tel. +382 69 56 2512
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KËLMENDI
Tel. +382 69 20 44 131
Tel. +355 69 20 44 132
TOM DRANGO
Tel. +382 69 55 90 49
PUKË
CASA HOTEL PERPARIM LACI
Servizi offerti:
SISTEMAZIONE:
Numero delle camere: 11
Puke
Lagjia Lacaj
Tel. +355 68 2056472
La casa offre specialità tipiche della zona: latte, diversi prodotti di fattoria, miele, uova, carne allo
spiedo, funghi, dolci tradizionali, frutti secchi, etc.
Tutti prodotti bio.
Attività che si posso svolgere: gite nel bosco, sport
invernali, speleologia, alpinismo, etc.
CASA HOTEL HAMIT MUSTAFA
Numero delle camere: 7
Fushe - Arrez
Tel. +355 68 2357774
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CASA HOTEL ZEF NDOCI
Numero delle camere: 3
Fushe - Arrez
Tel. +355 68 4096400
CASA HOTEL ZEK CURRI
Numero delle camere: 3
Fushe - Arrez
Tel. +355 68 4073461
Uomo con abito tipico delle montagne
Finita di stampare nel mese di aprile 2009
presso la tipografia
Arti Grafiche La Regione srl
86025 Ripalimosani (CB)
Tel. 0874.483224