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Manuale di linee guida su Modelli di Governance specifici [ from knowledge ... ... to action] [ ] Il contenuto di questo manuale è responsabilità degli autori e non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Unione Europea. EACI e la Commissione Europea non sono responsabili per l'uso che potrà essere fatto delle informazioni qui contenute. SOMMARIO INTRODUZIONE 2 PROCESSI DI GOVERNANCE MIRATI PER UN' AZIONE EFFICACE DI MITIGAZIONE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI 3 FASI DEL PROCESSO DI GOVERNANCE 4 AVVIARE IL PROCESSO DI GOVERNANCE 5 IDENTIFICARE I SOGGETTI INTERESSATI 6 IMPLEMENTARE IL PROCESSO DI GOVERNANCE 9 IMPLEMENTARE I MECCANISMI DI COORDINAMENTO 13 APPENDICE 1: Schede riassuntive delle 13 migliori pratiche in materia di governance 15 APPENDICE 2: Bibliografia 45 1 Introduzione La sfida dei cambiamenti climatici richiede la collaborazione più stretta e l'azione comune di tutti i soggetti interessati ai diversi i livelli. Un maggior livello di efficienza energetica, la riduzione delle emissioni di gas serra e l'aumento della produzione di energia da fonte rinnovabile si possono ottenere soltanto mobilitando tutte le risorse. Il tema del cambiamento climatico non può essere gestito ad un solo livello: essendo una questione complessa e globale, occorre invece un intervento coerente che inizi a livello locale per poi raggiungere livelli globali. Le regioni svolgono un ruolo chiave nella lotta ai cambiamenti climatici: sono in una buona posizione per implementare la governance del clima e per sviluppare e condividere una visione strategica e integrata nell'ambito di un contesto di gestione che include diversi livelli di governo e cooperazione tra soggetti interessati, incoraggiando al tempo stesso la partecipazione attiva dei cittadini. Per visualizzare e creare le condizioni per un futuro sostenibile, i seguenti soggetti stanno concentrando i loro sforzi nel quadro del progetto Climact Regions: l'Agenzia Regionale per l' Energia della Liguria (IT), la Contea del Kent (UK), la Contea di Maramures (RO), Centro de Estudios Ambiantales del Mediterraneo - CEAM (ES), NENET, l'Agenzia regionale per l'Energia di Norrbotten (SE), il Consiglio regionale di Nord-Pas de Calais (FR), Rhônalpénergie-Environnement (FR), il Consiglio regionale della regione di Rhôn-Alpes (FR), il Senato di Berlino (DE), l'Agenzia per l'energia di Zlin (CZ) e FEDARENE Federazione Europea Agenzie e Regioni per l'Energia e l'Ambiente (BE). Tre aree di lavoro sono considerate prioritarie: il monitoraggio delle emissioni di gas serra; lo sviluppo di strategie e attività a livello regionale con l'intento di mitigare i cambiamenti climatici; l'implementazione di forti processi di governance. Lo scopo del progetto in ciascuna di queste aree è sviluppare il processo di apprendimento attraverso lo scambio di esperienze e buone pratiche introdotte sia a livello di partenariato sia a livello più ampio. Il presente manuale vuole formulare raccomandazioni di carattere generale sulla definizione e la gestione dei processi di governance. A questo scopo, un numero limitato di buone pratiche è stato selezionato tra 130 esperienze di 20 Paesi identificati nel quadro del progetto Climact Regions sulla base di 7 criteri (collegamento con il livello regionale, contributo effettivo alla lotta contro i cambiamenti climatici, contributo allo sviluppo sostenibile, raggiungimento di risultati tangibili, carattere innovativo, rapporto costi/benefici, sostenibilità economica e innovazione). Le buone pratiche identificate sono allegate alla presente guida metodologica. Lo scopo di identificare e analizzare le pratiche che sono state implementate con successo è di ispirare e incoraggiare le regioni ad istituire processi di governance adeguati ed efficienti per porre in atto interventi ambiziosi contro i cambiamenti climatici. In questo modo i partner regionali possono disporre delle risorse per definire la propria metodologia e la propria modalità di azione. Il presente manuale è stato redatto dalla società di consulenza francese Energies Demain con significativi contributi dei partner coinvolti nel progetto Climact Regions. 2 Processi di governance mirati per un'azione efficace di mitigazione dei cambiamenti climatici Le azioni di mitigazione dei cambiamenti climatici comportano spesso soluzioni complesse e controverse (cambio di destinazione d' uso del suolo, accesso e uso delle risorse comuni ecc.) che richiedono il coinvolgimento di più attori a diversi livelli e che rivelano le lacune delle istituzioni di governo tradizionali e dei settori di intervento delle politiche pubbliche. I processi di governance sono ideati per fornire competenze tecniche e sostegno per la progettazione e l'esecuzione congiunta delle politiche ambientali. Essi rendono possibile il coinvolgimento di una molteplicità di attori a diversi livelli e offrono l'opportunità di redigere e attuare un progetto collettivo attraverso un processo aperto di interazione e cooperazione. E' possibile identificare i principi e i mezzi per rafforzare e migliorare la governance nell'ambito dell'azione per il clima. La presente guida metodologica si concentrerà su questi principi al fine di consigliare soluzioni che possano essere condivise e replicate. Il "Libro bianco" della Commissione sulla governance europea1 identifica cinque principi di "buona governance": trasparenza: comunicazione e accesso alle informazioni per i soggetti attivi e per il pubblico; partecipazione: ampia partecipazione durante tutto il processo di elaborazione delle politiche ; responsabilità: una chiara definizione di ruoli ed obiettivi; efficacia: identificazione dei suggerimenti e valutazione dell'impatto; coerenza: tra i vari processi (in particolare, i processi di governance sviluppati in altre aree di compe- tenza pubblica). Due altri aspetti importanti sono stati identificati nell'ambito del progetto Climact Regions: la rilevanza dei processi, delle procedure e della struttura di governance rispetto all'oggetto deve essere esaminata attentamente; la portata dell'implementazione può anche influenzare la valutazione della governance. 1 Commissione delle Comunità Europee, 2001, "Governance Europea – Un libro bianco, COM (2001) 428 versione definitiva, [ http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2001:0428:FIN:IT:PDF ] 3 Fasi del processo di governance L'implementazione dei processi di governance, sia che si tratti di dare vita e gestire un osservatorio per le emissioni di gas serra o di definire, implementare e valutare una strategia di mitigazione dei cambiamenti climatici, richiede tre fasi principali che sono descritte sotto. 1 – Avviare il processo di governance Identificare le esigenze Identificare i soggetti interessati Determinare la portata dell'intervento e il livello di apertura Definire gli obiettivi e i risultati attesi 2 - Implementare il processo di governance Definire metodologia e procedure, organizzare la partecipazione delle parti Valutare il processo di governance e verificarne adeguatezza ed efficacia 3 – Implementare i meccanismi di coordinamento Definire con chiarezza le responsabilità Predisporre controlli Garantire la trasparenza del processo decisionale 4 Avviare il processo di governance Questa fase è volta a predisporre il contesto per definire le basi di una solida cooperazione multilivello. Ciò include: definire gli obiettivi e avere una guida chiara, identificare risorse e strumenti, rafforzare le capacità dei soggetti interessati, fornire informazioni e condividere conoscenze. ► Identificare le esigenze La struttura della governance dipende dal contesto generale e dalle politiche pubbliche perseguite. Definire il contesto di governance per un osservatorio, creare una strategia regionale per un sistema di trasporto sostenibile o sviluppare biogas in un piccolo villaggio sono misure legate agli obiettivi perseguiti dall'organizzazione che dà inizio al processo. Indubbiamente, dare vita a una cooperazione multilivello può aiutare a raggiungere diversi obiettivi, tra cui: comunicare e fornire informazioni su un progetto, una decisione ecc. per rafforzarne la legittimità; misurare l'accettabilità di una politica, una misura, ecc.; promuovere il sostegno politico per determinati gruppi target; promuovere il coinvolgimento dei soggetti interessati / partecipazione dei cittadini; promuovere la condivisione di esperienze e di conoscenze; raccogliere idee per aiutare l'organizzazione a definire la propria strategia, i propri interventi, ecc.; avvalersi di competenze esterne per studiare la fattibilità di un'azione o di una determinata politica. La Provincia di Barcellona (ES) ha implementato una "politica di monitoraggio dei comuni verso la sostenibilità". Il processo di governance è orientato alla condivisione di conoscenze e di esperienze tra comuni e allo sviluppo di capacità per promuoverne il coinvolgimento nell'ambito dell'iniziativa europea del Patto dei sindaci. I comuni possono esprimere le loro esigenze; il network è anche una piattaforma per scambiare esperienze e promuovere strumenti. Per maggiori dettagli consultare l'appendice 1 L'Agenzia per l'Energia di Norrbotten sta sostenendo le Amministrazioni comunali nello sviluppo di strategie per il clima in collaborazione con aziende private, settore industriale e della ricerca (progetto "NV EKO"). Sono stati organizzati seminari in diciassette comuni, ai quali ogni comune ha invitato i soggetti interessati a livello locale provenienti dai settori: politico, amministrativo, delle aziende private e della società civile. E' stato effettuato un monitoraggio dei consumi e della produzione di energia in ciascun comune e sono stati sviluppati due diversi scenari (uso di energia da fonte fossile e da fonte rinnovabile). I seminari sono stati sia un'opportunità di apprendimento basata su dati locali concreti e sia una possibilità per sviluppare idee e instaurare nuove collaborazioni. Otto comuni ricevono consulenza continua sul processo di governance e sullo sviluppo di politiche e misure da adottare. Per maggiori dettagli consultare l'appendice 1 5 Identificare i soggetti interessati Questa fase è strettamente collegata alla precedente. Identificare gli attori che dovrebbero essere coinvolti nella strategia di governance è un fattore sostanziale perché ne definisce il grado di apertura e il processo. I numerosi contributi apportati per la realizzazione di questo manuale hanno sottolineato l'importanza di collegare i soggetti "chiave" che, a seconda dello scopo della struttura di governance, possono dare un vero contributo e valore aggiunto (attraverso le proprie competenze, le proprie esperienze, ecc.). Occorre identificare con chiarezza sia le strutture sia gli individui in modo da coinvolgerli in maniera adeguata. Al fine di individuare le categorie di soggetti da coinvolgere devono essere organizzati momenti di riflessione interni (coinvolgendo diversi dipartimenti, manager e potenziali funzionari) e / o con organizzazioni esterne (agenzie partner, consulenti coinvolti nel progetto, ecc.). Successivamente è necessario svolgere un'analisi dei soggetti interessati e comprendere il loro livello di influenza, la loro posizione e i loro punti di vista. Questa analisi può includere quanto segue: il ruolo e la missione dell'organizzazione; il suo status (pubblico / privato, associazioni, società, comitato di esperti, ecc.) ; le relazioni esistenti con le autorità regionali; le iniziative implementate da organizzazioni che potrebbero sostenere il progetto; la capacità dei soggetti interessati di fornire assistenza e valore aggiunto (competenza tecnica, capacità finanziaria, comunicazioni tra gruppi di destinatari, supporto a gruppi di destinatari) ; la loro capacità di influenzare l'ambiente circostante (opinion leader) e di promuovere il sostegno a un intero settore (organizzazioni, gruppi sociali, ecc.); le loro aspettative o le esigenze in relazione al progetto. Questa analisi aiuterà ad identificare i soggetti principali e deve essere svolta prima di tutto all'interno dell' organizzazione pubblica stessa (tra i vari dipartimenti) allo scopo di identificare le persone trainanti del processo. Il Consiglio della Contea di Kent ha sviluppato una struttura di governance chiara per coordinare l'attività relativa alla Strategia ambientale del Kent. Al livello più alto, i leader politici del Kent controllano l'avanzamento della strategia e guidano gli interventi in collaborazione con i funzionari appartenenti alle organizzazioni partner (Kent Forum e Kent Chief Executives). Le relazioni sui progressi ottenuti sono curate dal Kent Environment Strategy Executive Officer Group e dal gruppo politico dell'iniziativa "Kent Environment Champions". Gli interventi sono trasversali con svariati protagonisti e soggetti coinvolti provenienti da vari livelli delle organizzazioni partner perciò la presenza di una struttura di riferimento chiara e ben definita è vitale per assicurare che i progressi siano coordinati e comunicati con efficacia. Per maggiori dettagli consultare l'appendice 1 6 L'identificazione degli attori principali è stata una fase critica per la creazione dell'osservatorio OREGES di Poitou-Charente (FR); qui l'espressione "attori principali" fa riferimento alle organizzazioni che possono fornire dati o alle organizzazioni che saranno le principali fruitrici (per lo sviluppo delle politiche). Un forum dedicato, un comitato direttivo e uno statuto formalizzeranno i risultati attesi dalla cooperazione. Per maggiori dettagli consultare l'appendice 1 ► Determinare la portata dell'intervento e il livello di apertura La chiara definizione del livello di partecipazione (il momento del suo inizio o della sua conclusione) è essenziale per garantire che i ruoli e la legittimità del processo di governance siano definiti con precisione. Ruoli e legittimità possono essere legati alle diverse fasi: ideazione, attuazione o valutazione. Durante il processo si possono distinguere diversi livelli di coinvolgimento e diversi gruppi di soggetti interessati. Gli individui devono essere coinvolti al momento giusto, vale a dire quando sono in grado di apportare un contributo e dare valore aggiunto al processo. Possono essere identificati quattro momenti di partecipazione1: Informazione e consapevolezza: i protagonisti del settore pubblico informano la popolazione e i pro- tagonisti del mondo socioeconomico dell'area del progetto. La diffusione di informazioni è svolta in maniera preliminare, senza aspettarsi riscontri particolari. Anche se in questo momento si riscontra un livello bassissimo di partecipazione, la diffusione delle informazioni rimane tuttavia una componente essenziale nelle fasi successive. Consultazione: i protagonisti del settore pubblico cercano il consenso di alcuni o di tutti i cittadini e de- gli attori del mondo socioeconomico di un territorio. La loro partecipazione può essere richiesta sotto forma di obbligo legale o come contributo volontario. Concertazione: è caratterizzata da un coinvolgimento basato sugli sforzi comuni di funzionari, tecni- ci, cittadini e protagonisti del mondo socioeconomico del territorio, in conformità alla procedura collettiva che precede le decisioni. Lo scopo è di raccogliere tutti gli attori intorno ad un progetto condiviso, affinché tutti lo accettino e se ne assumano la paternità. Decisione comune (o sviluppo comune): questa è la vera fase di condivisione del potere decisionale sui principali aspetti del progetto in questione e anche sull'opportunità della sua realizzazione . Per esempio, il "forum per la crescita" istituito dalla regione di Midtjylland (DK) riunisce politici, rappresentanti del mondo delle imprese e rappresentanti del settore della ricerca per dare loro la possibilità di sostenere progetti e attività e per rafforzare la posizione della regione nel campo delle tecnologie ambientali. Il forum per la crescita definisce priorità e aree target, valuta le proposte e assegna sovvenzioni La regione di Midtjylland ha assegnato al "forum per la crescita" l'autorità per sostenere la crescita dello sviluppo regionale. In questo modo il forum può legittimamente svolgere le funzioni tipicamente attribuite al consiglio regionale. Per maggiori dettagli consultare l'appendice 1 Il livello di integrazione dipende in gran parte dai ruoli dei soggetti interessati, dalla loro capacità di influenzare il progetto, dalla loro eterogeneità, dalla loro legittimità e dal loro accesso alle risorse (finanziarie, istituzionali, politiche, ecc.). 1 RAEE, 2006, "La concertation, coeur du développement durable", [ http://www.ddrhonealpesraee.org/differents_ niveaux_de_participation.php ] 7 I soggetti interessati possono essere integrati nell'intero processo oppure secondo criteri specifici e il loro coinvolgimento può andare dalla fase di diagnosi fino alla fase di valutazione. Ci sono determinate considerazioni che possono ripercuotersi sul livello di apertura: il livello e la natura dei contributi attesi dalle parti attive; l'obiettivo complessivo dell'associazione dei soggetti interessati nel processo; il peso/l'autorità attribuita ai soggetti interessati esterni di influenzare decisioni, modificare il progetto ecc. ► Definire gli obiettivi e i risultati attesi La definizione di obiettivi chiari e dei risultati attesi dalla collaborazione a più livelli determina la direzione da prendere e contribuisce a creare un contesto di lavoro che assicuri una collaborazione efficace. Consente anche di identificare le persone chiave da coinvolgere nel progetto. E' l' organizzazione che dà il via al processo che dovrebbe impostare il quadro generale, il che vuol dire anche chiarire i risultati attesi dal processo. Tuttavia, le parti attive più importanti possono essere già coinvolte a questo stadio iniziale in modo da dare vita a una visione condivisa dei risultati del progetto. Per esempio, nella fase di implementazione dell'osservatorio OPTEER, la Franche-Comté region (FR) ha coinvolto, già in una fase iniziale, organizzazioni universitarie per definire lo strumento di osservazione allo scopo di integrare i risultati delle ricerche e sviluppare lo strumento stesso. La cooperazione con istituti di ricerca ed esperti nel campo dell'energia è chiaramente incentrata sulla progettazione di uno strumento di osservazione. I potenziali utenti sono messi in contatto con gruppi di lavoro per favorire il miglioramento della funzionalità. Per maggiori dettagli consultare l'appendice 1 8 Implementare il processo di governance ► Definire metodologia e procedure, organizzare la partecipazione delle parti Il processo di governance deve prevedere la definizione a livello complessivo e nelle sue diverse fasi di una metodologia per la gestione dei soggetti interessati. Prima di definire questo percorso si deve provvedere alla valutazione del contesto politico, delle strutture esistenti e delle relazioni di lavoro (anche quelle formali). Ciò contribuirà a stabilire se è necessario creare una struttura ad hoc o se è sufficiente modificare il processo di governance esistente. Questa analisi identificherà potenziali lacune, la mancanza di meccanismi di cooperazione o di capacità decisionale, le opportunità per integrare o approfondire le relazioni tra diversi dipartimenti e organizzazioni ecc. e per migliorare l'efficienza globale nell'organizzare tutte le azioni pubbliche. Definire la metodologia Per definire un processo di governance efficace occorre considerare i seguenti aspetti: un numero limitato di strutture di governance e forum di discussioni evita perdite di tempo durante il coordinamento degli sforzi; è necessaria una chiara identificazione delle funzioni, della composizione e delle relazio- ni di queste strutture con altre organizzazioni o strutture all'interno dell'organizzazione. Per garantire il funzionamento ottimale del programma di attenuazione dei cambiamenti climatici, la Contea del Kent (GB) ha istituito un comitato direttivo, strumento centrale nella struttura del programma di governance. Questo comitato controlla l'implementazione, valuta le capacità organizzative, identifica le questioni e il metodo per risolverle in collaborazione con la sfera politica e i partner del Kent e, se necessario, decide di creare incarichi e gruppi di lavoro. Per maggiori dettagli consultare l'appendice 1 Comunicare i dettagli organizzativi del processo Il processo di governance dovrebbe essere definito e comunicato in maniera chiara affinché le parti attive possano valutare le condizioni della loro partecipazione. I dettagli del processo dovrebbero includere: la programmazione del progetto (data di inizio, ecc.) e gli obiettivi generali; il tipo dei forum di discussione (riunioni di lavoro, network, partenariati formalizzati, ecc.) ; la durata e la frequenza delle riunioni (creare un'agenda provvisoria, spiegare il progresso dei lavori – anche se potrebbe essere necessario apportare modifiche e fornire dettagli); le risorse disponibili: informazioni, documenti di lavoro, metodo di lavoro pianificato per le parti attive, ecc.; i risultati (attesi dal processo) e l'uso previsto per questi risultati in linea con la strategia, l'azione o l'osservatorio. 9 Mobilitare tutti gli attori E' anche importante capire le motivazioni dei soggetti interessati e comunicare ad essi i vantaggi potenziali per massimizzare il loro interesse e la loro partecipazione nel progetto. In linea di principio, gli attori del settore pubblico e del settore privato partecipano al processo di consultazione principalmente per tre motivi: ottenere informazioni su un progetto che potrebbe riguardarli; esprimere la propria opposizione (o quanto meno comunicare opinioni o dare voce a richieste); partecipare alla definizione del progetto. L'interesse a breve o a lungo termine può rappresentare un fattore decisivo per mobilitare attori privati come le aziende. Le grandi società potrebbero trovare difficile impegnarsi in un lungo processo di definizione di una politica pubblica perché spesso sono già coinvolte in processi di governance a livello nazionale. Le piccole aziende, a volte, potrebbero essere riluttanti ad impegnarsi in un tale processo perché non hanno risorse da allocare. Perciò è possibile dare vita a forum di discussione specifici, che tengano conto di determinate limitazioni. Deve essere identificato un responsabile (una persona singola o gruppo di lavoro) che definisca (o riesamini, se necessario) la metodologia, la gestione del processo, l'organizzazione di riunioni, la comunicazione delle informazioni ai partecipanti e la redazione dei contributi. Occorre anche indicare chiaramente una persona di riferimento per la gestione delle relazioni con le parti attive. Dal 2007, la Regione Nord-Pas de Calais (FR) ha lanciato un'azione per mobilitare i vari soggetti interessati sul suo territorio al fine di sviluppare piani climatici territoriali (Plans Climat Territoriaux, PCT). A questo scopo, offre assistenza tecnica e competenze per aiutare le autorità volontarie a livello locale ad istituire una piattaforma volta a coinvolgere i vari soggetti potenzialmente interessati (autorità locali, aziende pubbliche e private, associazioni, università e cittadini). Nell'ambito di questa piattaforma sono stati organizzati corsi di formazione, dibattiti pubblici, workshop e gruppi di lavoro per formare e informare i soggetti interessati mettendoli in condizione di definire ed esprimere il loro punto di vista. Per maggiori dettagli consultare l'appendice 1 Il Governo Regionale di Valencia ha istituito un Comitato per il coordinamento della politica sui cambiamenti climatici. Il Comitato interdipartimentale è composto da dieci dipartimenti, come per esempio: energia, trasporti, lavori pubblici, turismo, affari sociali, agricoltura e salute pubblica, che hanno lavorato attivamente insieme sotto la direzione del Vice Presidente regionale per le infrastrutture, il territorio e l'ambiente. Per maggiori dettagli consultare l'appendice 1 La difficoltà principale del progetto per l'uso dell'energia sostenibiledi Hostětín è stata quella di sensibilizzare il pubblico sull'uso di energia rinnovabile a livello regionale e nazionale. All'inizio è stata svolta un'indagine attraverso un questionario indirizzato agli abitanti del villaggio di Hostětín. 10 Recentemente, a questa indagine è seguita un'intensa campagna di informazione costituita da seminari, dibattiti pubblici e da un esame delle migliori pratiche attuate in Austria. Coinvolgere il pubblico nel processo di pianificazione è apparso un fattore essenziale a cui si è accompagnata la creazione di opportunità per le piccole e medie imprese locali. L'approccio è stato adottato nei successivi progetti ambientali attuati nella Municipalità di Hostětín. Per maggiori dettagli consultare l'appendice 1 Formare capacità e condividere informazioni La partecipazione di diverse parti attive che normalmente non partecipano allo sviluppo della politica e nei processi decisionali richiede: una fase di apprendimento per colmare lacune conoscitive su temi quali: i meccanismi dei cambiamenti climatici, emissioni di energia e gas serra la situazione organizzativa in relazione al territorio ecc.; informazioni: su obiettivi, programmazione, risultati attesi dal processo e contesto di intervento (legale, politico, ecc.) ; formazione dei partecipanti: necessaria nel caso in cui competenze o conoscenze specifiche siano necessarie per comprendere il contesto e le questioni chiave discusse da tutti i partecipanti. Nella regione di Rhône-Alpes (FR), Rhônalpénergie Environnement (l'Agenzia Regionale per l'Energia) ha dato vita a un programma di formazione in linea con l'Agenda 21 di OPAC 38. Il programma mira a fornire informazioni sul processo e sulla metodologia e a definire obiettivi e indicatori. I partecipanti e i funzionari hanno ricevuto una formazione sulla valutazione della partecipazione durante un programma sperimentale. Per maggiori dettagli consultare l'appendice 1 La condivisione di conoscenze e di informazioni è un fattore chiave per facilitare il dialogo. Essa contribuisce a fornire una base comune per la discussione e a costruire il consenso tra gli attori. Ciò, in ultima analisi, permette di costruire e sviluppare una visione condivisa. Formare capacità integrando competenze, abilità ed esperienze è un fattore chiave che consente di ottenere un sufficiente livello di efficacia collettiva. Tutti i comuni della regione della Selandia (DK) che partecipano al Patto dei Sindaci beneficiano di un'assistenza volta a rafforzare le capacità dei comuni su questioni relative ai cambiamenti climatici (per esempio, sistemi energetici, pianificazione energetica e implementazione). Il network della regione, insieme a 17 Amministrazioni e a persone chiave che si occupano di questioni simili, condividono conoscenze ed esperienze. Inoltre la regione e l'università hanno organizzato corsi di formazione per sostenere i comuni nella definizione dei loro piani di azione. Per maggiori dettagli consultare l'appendice 1 Affinché i soggetti interessati partecipino occorre che il processo di governance garantisca comunicazioni continue e informazioni, oltre a un certo livello di trasparenza. Tuttavia, la trasparenza completa può essere controproduttiva poiché la governance non implica l'assoluta uguaglianza di tutti gli attori coinvolti nel processo. 11 ► Valutare il processo di governance e verificarne adeguatezza ed efficacia L'azione per il clima richiede una vasta gamma di competenze che devono essere accompagnate dal supporto di tutte le organizzazioni e di tutti i settori. Ciò richiede spesso un cambiamento delle relazioni "tradizionali" tra strutture governative e responsabili delle decisioni, da una parte, e soggetti interessati, società civili, ecc., dall'altra. La valutazione del contesto della governance può essere utile in particolare perché gli indicatori (p.es. numero di partecipanti alle riunioni, numero di pubblicazioni distribuite, decisioni prese o non prese ecc.) potrebbero essere insufficienti per valutarne il successo. I processi di governance devono essere esaminati nella loro interezza e questo esame può avvenire sotto forma di una valutazione esterna, una valutazione inter pares o un'autovalutazione. La valutazione del contesto di governance deve includere i seguenti elementi: insegnamenti da trarre; rilevanza del contesto della governance (confrontato con altri processi di governance o con flussi di cooperazione tradizionali); il suo posizionamento strategico; la sua efficacia: risultati attesi in termini di aspettative ed obiettivi; la sua efficienza in relazione alle risorse dedicate e ai mezzi (rapporto tra risultati e risorse finanziarie, competenze, organizzazione, ecc.); l'accettazione a livelli interni ed esterni; identificazione di percorsi di azione. La valutazione può aggiungere valore alla governance futura dell'azione per i cambiamenti climatici e alla governance vista in senso più ampio come azione pubblica. Indubbiamente i cambiamenti climatici rappresentano spesso un'area della politica pubblica caratterizzata da esperimenti (attraverso il coinvolgimento dei soggetti interessati, l'organizzazione di dibattiti, consultazioni a lungo termine che integrano aspetti pluridimensionali e la creazione di nuovi partenariati). Tuttavia, la valutazione può anche essere interpretata in modo restrittivo come una verifica del rendimento. Perciò è importante comunicare con chiarezza gli obiettivi della valutazione e garantire che i valutatori siano in grado di condurre la loro analisi sia a tutti i livelli dell'organizzazione (inclusi il management e i livelli politici) sia a livello più ampio (sarebbe interessante consultare i principali soggetti interessati). 12 Implementare i meccanismi di coordinamento Sono necessari meccanismi di coordinamento e regolamentazione perché la collaborazione su più livelli non si regola da sola; attori diversi partecipano con diverso potere di intervento. La loro partecipazione dipende dalle loro conoscenze, dalla loro capacità di influenzare l'ambiente che li circonda e dalle loro responsabilità legali. In questo senso la governance si distingue dal governo. Occorre definire chiaramente la natura e i limiti dei contributi dei soggetti interessati e identificare i legami tra i processi, la gestione della governance e la leadership. I governi regionali svolgono un ruolo importante al fine di: promuovere e organizzare l'implementazione di meccanismi operativi di coordinamento tra livelli orizzontali e verticali: informare, proporre una metodologia di lavoro, ecc.; stabilire e garantire le responsabilità (funzionari regionali e responsabili delle decisioni) nel quadro del processo di governance, delle decisioni e delle misure prese; garantire una coerenza generale e il monitoraggio della coerenza con gli obiettivi generali; creare le condizioni politico-amministrative che possano garantire il rispetto degli obiettivi. ► Definire con chiarezza le responsabilità La responsabilità è un fattore chiave per costruire la fiducia e sostenere il processo di governance. La responsabilità (rendere conto del proprio operato) può essere definita come la necessità che rappresentanti eletti o funzionari, che gestiscono i servizi pubblici, si facciano carico delle conseguenze delle loro azioni, attività e decisioni 1. La responsabilità in quanto parte di una strategia o di un'azione è diretta ai livelli più alti del governo (regionale) e riguarda gli obblighi legali, gli attori coinvolti nella definizione o nell'attuazione del processo e la comunità più ampia. L'esercizio effettivo della responsabilità include: trasparenza delle informazioni; regole chiaramente esposte riguardanti i rapporti tra diversi gruppi di attori (in particolare tra pubblico, politici e aziende – fornitori di servizi ecc.), i loro relativi settori e le loro responsabilità; una revisione indipendente dei risultati, o, in mancanza di questa, la necessità di controlli; la firma di uno statuto di partecipazione (che stabilisca regole / diritti / doveri di ciascuno). 1 United Nations – Economic and Social Council, marzo 2006, "Definizione dei concetti di base e della terminologia nella governance e nella pubblica amministrazione", [http://unpan1.un.org/intradoc/groups/public/documents/un/unpan022332.pdf] 13 ► Predisporre controlli Il coordinamento, in particolare quello tra governance e governo, deve essere particolarmente rafforzato da una revisione critica del processo rivolta ai responsabili della politica e delle decisioni. L'implementazione di controlli può perseguire diversi obiettivi: rivedere e criticare il progetto e la strategia in modo costruttivo; monitorare l'efficacia complessiva del processo; identificare i problemi e cercare le soluzioni adeguate. A questo scopo può essere necessario richiedere un audit esterno o l'intervento di una persona o di un gruppo specializzato nella revisione delle strategie e delle decisioni che goda di un certo livello di indipendenza e libertà di espressione. Nella Contea di Kent (UK) ci sono una serie di comitati responsabili del controllo delle politiche. Questi comitati sono costituiti da membri eletti che hanno le seguenti responsabilità: sostenere lo sviluppo di politiche pubbliche; rivedere il rendimento della regione e di altri enti pubblici del Kent; porre in discussione le decisioni del Gabinetto; istituire comitati selezionati per svolgere revisioni complete di determinate questioni; condurre ricerche, chiedere informazioni e svolgere consultazioni pubbliche; Attraverso questo processo è stato creato un comitato sui cambiamenti climatici, che ha portato a una serie di raccomandazioni che sono alla base del piano di azione. Per maggiori dettagli consultare l'appendice 1 ► Garantire la trasparenza del processo decisionale I processi di governance sono spesso volti a incentivare gli sviluppi della politica e del processo decisionale offrendo idee, prospettive e competenze. Tuttavia, per evitare frustrazioni e sfiducia nel processo di governance è importante indicare chiaramente quando finirà il lavoro dei gruppi di valutazione e identificare i decisori e le persone a cui sono affidate responsabilità. Si tratta di uno dei presupposti di una governance efficace. Questo elemento deve essere chiarito all'inizio, per esempio definendo il contesto generale della governance e la struttura di riferimento (gerarchia) tra i diversi gruppi che partecipano al processo e informando le parti attive e il pubblico delle diverse fasi che porteranno alla decisione (vedi grafico alla pagina precedente). 14 Appendice 1: Schede riassuntive delle 13 miglior prassi in materia di governance 1. Il processo di governance della Provincia di Barcellona orientato alla condivisione di conoscenze ed esperienze tra comuni 2. Strategia per l'energia e il clima di Norrbotten e Västerbotten (NV Eko) 3. Strategia del Kent per l'ambiente 4. OREGES, Osservatorio Regionale per l'Energia della Regione di Poitou-Charente (FR). 5. Il "Forum per la crescita" istituito dalla regione del Midtjylland (DK). 6. OPTEER, Osservatorio Regionale per l'Energia della Regione della Franche-Comté (FR) 7. Comitato direttivo, un elemento centrale della struttura del programma di governance nella Contea del Kent (GB) 8. Regione del Nord-Pas de Calais (FR), supporto alle autorità locali per la Pianificazione del clima e dell'energia 9. Valencia (ES), Comitato di coordinamento delle politiche sui cambiamenti climatici 10. Uso dell'energia sostenibile a Hostětín (CZ) 11. Programma di formazione in linea con l'agenda 21 di OPAC 38 avviato da RhônalpénergieEnvironnement (FR) 12. Partecipazione dei comuni nell'ambito del Patto dei Sindaci nella regione della Selandia (DK) 13. Comitati responsabili del controllo delle politiche nella Contea del Kent (UK) 15 BARCELONA-SPAIN 132 Osservatorio regionale per l'energia Risultati principali - Sostegno ai 311 comuni della provincia di Barcellona nella lotta ai cambiamenti climatici: più di 6.000 azioni che traggono origine dai Piani di azione per l'energia sostenibile (Sustainable Energy Action Plans, SEAP) del Patto dei Sindaci sono già in fase di svolgimento - 132 Piani di azione per l'energia sostenibile (Sustainable Energy Action Plans, SEAP) già completati e in fase di implementazione - Investimenti pari a 15 M€ in energie rinnovabili (principalmente impianti fotovoltaici negli edifici pubblici) ed efficienza energica, ottenuti attraverso lo strumento ELENA (con il supporto della Commissione Europea e la Banca europea per gli investimenti) Foto di Blanca Calonge parcheggi per automobili; Contesto e motivazioni produzione di energia rinnovabile; Il monitoraggio dell'energia e delle emissioni di gas serra fa parte della missione dell'Ufficio tecnico per i cambiamenti climatici e la sostenibilità ambientale. L'obiettivo principale è valutare i progressi dei comuni verso la sostenibilità e la riduzione delle emissioni di gas serra. Questo lavoro è svolto nel quadro del Patto dei Sindaci, a cui il Consiglio Provinciale di Barcellona partecipa in qualità di Struttura di supporto. Più di 130 comuni della Provincia sono già entrati a far parte del Patto dei Sindaci, e ciascuno di essi raccoglie dati sulle emissioni di gas serra. E' stata creata una banca dati che contiene le misurazioni di emissioni effettuate e le azioni che sono state pianificate nei Piani di Azione per l'Energia Sostenibile (Sustainable Energy Action Plans, SEAP) dai firmatari del Patto dei Sindaci. I progressi nella lotta ai cambiamenti climatici sono monitorati. E' stato anche sviluppato un Sistema Municipale di Indicatori di Sostenibilità (Sustainability Indicators Municipal System, SIMS). E' prevista anche la partecipazione ai piani dell'Agenda 21 che includono misure di adattamento ai cambiamenti climatici. Descrizione I dati elaborati includono: dati sul consumo di energia (elettricità, gas naturale, carburanti, diesel, benzina, gas liquido); consumo d'acqua; produzione e gestione dei rifiuti; fattori determinanti come la popolazione e i 16 consumi di carburanti, benzina, diesel e gas liquido sono calcolati su scala provinciale, quindi i dati devono essere disaggregati al livello municipale. Risultati principali Le emissioni di gas serra sono disponibili su scala provinciale e municipale per settore, insieme alla produzione di energia rinnovabile e alle corrispondenti emissioni di gas serra che sono state evitate. Gli impatti delle azioni pianificate includono il risparmio di energia, la produzione di energie rinnovabili e i costi stimati, tutti disaggregati per settore e per comune. I dati sono accessibili a comuni, governo provinciale cittadini e organi europei. Insegnamenti appresi e fattori di successo Un elemento chiave è rappresentato dal numero di comuni coinvolti nella lotta contro i cambiamenti climatici. Le difficoltà principali sono di carattere finanziario e legale. Implementazione Struttura di implementazione e partner – governance Le strutture di implementazione sono il Consiglio Provinciale di Barcellona e il Network regionale di & BARCELONA-SPAIN di città e paesi verso la sostenibilità. Il Consiglio provinciale offre sostegno tecnico e finanziario ai comuni affinché questi siano in grado di sviluppare strategie per ridurre i consumi di energia e le emissioni di gas serra. Il Network è una struttura che consente ai comuni di esprimere le proprie esigenze e offre loro una piattaforma per lo scambio di esperienze. Aiuta anche a promuovere strumenti specifici di supporto alle decisioni. Sito web dell'osservatorio http://www.diba.cat/mediambient/es/pactealc.asp Inquadramento temporale Dal 1998 Contatti e link Dr Ramon Rabella, Direttrice dell'ufficio tecnico per i cambiamenti climatici e la sostenibilità Consiglio Provinciale di Barcellona [email protected] Photo by Carles Romaní 17 & NORRBOTTEN-SWEDEN 81 Strategia per l'energia e il clima di Norrbotten e Västerbotten (NV Eko) Risultati principali - Quattordici nuove aziende si sono unite al network NV Eko per un'imprenditorialità nel segno dell'efficienza energetica - In diciassette comuni della regione sono stati svolti seminari sull'energia e sul clima. Il consumo e la produzione di energia sono stati monitorati in ciascuno di questi diciassette comuni e le statistiche ottenute hanno costituito la base per la costruzione di due diversi scenari (scenario BAU e scenario verde) - Sostegno al lavoro strategico su energia e clima svolto in otto comuni - Mappatura dell'energia in tre aziende di Västerbotten (una segheria e due officine meccaniche) - Sono state prodotte tre relazioni (tre diversi comuni) su impronte ecologiche Contesto e motivazioni energia Le Contee di Norrbotten e Västerbotten rappresentano il 37,5 % della superficie totale della Svezia. La quota della produzione di energia rinnovabile è alta sia a Norrbotten che a Västerbotten grazie agli impianti idroelettrici e alla fiorente silvicoltura. La regione vanta anche grande competenza nell'uso efficace dell'energia e conoscenze avanzate grazie alle due università che ospita. Il progetto è di tipo collaborativo, orientato alle imprese e si basa sulla cooperazione tra società, industria e ricerca. Il progetto svilupperà una strategia efficace orientata al tema dell'energia e le questioni ambientali a livello locale. Si basa su una stretta collaborazione, improntata sulla fiducia, tra comuni e aziende. NV Eko contribuirà a migliorare le attività industriali e commerciali a Norrbotten e a Västerbotten potenziando il contributo delle due città al lavoro nazionale e internazionale di riduzione degli impatti negativi dei cambiamenti climatici. Creerà le condizioni per uno sviluppo delle imprese incentrato su protezione ambientale e sostenibilità che contribuirà ad una fornitura energetica sicura ed economicamente conveniente per la regione. NV Eko lancerà nuove forme globali di cooperazione per lo sviluppo aziendale. Gli elementi fondamentali alla base del progetto sono: la politica mondiale per il clima e l'energia hanno bisogno di azioni strategiche a livello globale e di cooperazione tra il settore pubblico e quello privato; 18 rinnovabile ed energie pulite hanno un grande potenziale di sviluppo nel contesto aziendale della Svezia settentrionale; l'uso efficiente dell'energia nell'attività lavorativa è un buon modo per rafforzare la redditività delle aziende della regione; la pianificazione strategica dell'energia e del clima richiede statistiche accessibili con rappresentazioni grafiche, conoscenze in materia e informazioni da comunicare a società e comuni; il monitoraggio locale dell'energia, delle questioni climatiche e delle relative potenzialità di incremento delle attività commerciali dell'area deve essere migliorato. Gli obiettivi del monitoraggio sono: creare nuove attività e posti di lavoro nel settore ambientale dell'efficienza energetica; far sì che le aziende partecipanti incrementino lo sviluppo di attività imprenditoriali rivolte all'ambiente; aumentare il numero di aziende nel network di Nenet per l'efficienza energetica delle imprese; mappare l'energia e visitare piccole e medie Imprese. Altri risultati previsti sono: rafforzare il settore commerciale a Norrbotten e a Västerbotten; & NORRBOTTEN-SWEDEN lavorare per uno sviluppo ecocompatibile e sostenibile delle imprese; Insegnamenti appresi e fattori di successo contribuire ad un approvvigionamento energetico Sono stati identificati i seguenti elementi chiave: sicuro ed economicamente sostenibile; sostenere il lavoro strategico per energia e clima svolto nei comuni; contribuire allo sviluppo di strategie locali e regionali per l'energia e il clima. Il progetto rientra nelle strategie regionali per l'energia di Norrbotten e di Västerbotten. Rientra anche nella politica nazionale svedese per incrementare l'uso di energie rinnovabili e il consumo energetico efficiente tra il pubblico e nel settore privato. obiettivi europei e nazionali; entrambe le contee hanno strategie regionali per adeguare l'efficienza energetica ai cambiamenti climatici; impegno giuridicamente vincolante dovuto alle leggi svedesi che impongono piani locali per l'energia ; qualificato e motivato, sia per la gestione del progetto sia per l'aspetto tecnico. Le fasi e la tempistica sono: 1. fase di preparazione (giugno - settembre 2009) 2. informazione e marketing (giugno 2009 – maggio 2012) 2.1 attività di network 2.2 coordinamento del progetto/orientamento ambientale 2.3 modello per le statistiche su clima ed energia pianificazione dell'energia e del clima, orientata ai processi e strategica (settembre 2009 – marzo 2012) 3.1 informazione e rafforzamento delle capacità 3.2. inizio del lavoro strategico per energia e clima a livello locale 4. azioni mirate all'efficienza energetica (ottobre 2009 – gennaio 2012) 5. favore di comuni e Consigli di Contea; personale Descrizione 3. le sovvenzioni dell'Agenzia svedese per l'energia a relazione finale (settembre 2011 - settembre 2012) Un valutatore esterno segue continuamente il progetto aggiornando i leader sull'andamento dei lavori in relazione agli obiettivi. Le raccomandazioni per le autorità locali che si impegnano ad intraprendere un processo di questo tipo sono: sostegno finanziario affinché i comuni lavorino per la protezione del clima, unito ad impegni legali più vincolanti e al coinvolgimento dei comuni in interventi per la protezione del clima e l'adattamento ai cambiamenti climatici; corsi di formazione su tematiche relative al clima per per i responsabili delle decisioni e il personale a livello locale; strumenti gratuiti per implementare politiche e misure per la protezione del clima a livello locale, tra cui strumenti di comunicazione; scambio di informazioni e attività di networking a livello regionale, nazionale e internazionale; sostegno finanziario alle società che lavorano alla protezione del clima, un impegno giuridicamente vincolanti e un maggiore coinvolgimento negli interventi per la protezione del clima e l'adattamento ai cambiamenti climatici. Implementazione Struttura di implementazione e partner – governance Risultati principali Il monitoraggio è effettuato su undici indicatori qualitativi e sedici indicatori quantitativi. I leader del progetto controllano regolarmente se il lavoro effettuato è in linea con gli obiettivi. Il progetto è stato avviato nel mese di giugno 2009. Gli obiettivi sono in fase di realizzazione e la valutazione finale avrà luogo al completamento dell'attuazione del progetto. 19 La struttura responsabile dell'implementazione del progetto è Norrbottens Energikontor AB (NENET). Finanziamento e costi Il budget totale per il progetto è di 1.772.677 €, finanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale & NORRBOTTEN-SWEDEN (FESR) / Misura 1.1 "Imprenditorialità e nuove imprese" (50% del budget totale). I finanziamenti pubblici nazionali (50%) provengono da: Consiglio regionale di Västerbotten; Consiglio della Contea di Norrbotten; Governo provinciale di Norrbotten; Agenzia svedese per l'energia; Governo provinciale di Västerbotten. Risorse umane: le seguenti risorse umane stanno lavorando al progetto all'interno dell'Agenzia NENET: 2 coordinatori di progetto + 4 coordinatori di progetto a tempo parziale + 1 amministratore + 1 tecnico. Il comitato direttivo del progetto comprende 6 organizzazioni; 9 organizzazioni sono rappresentate nel gruppo di riferimento. Contatti e link Fred Nordström e Ulrika Lundberg Project Manager presso NENET Norrbottens Energikontor AB Kungsgatan 46 E S - 972 41 Luleå [email protected], [email protected] Sito web http://www.nenet.se/default.asp?sid=11 6&menuId=13 Inquadramento temporale Giugno 2009 - settembre 2012 20 & KENT-UNITED KINGDOM 105 Strategia del Kent per l'ambiente Risultati principali - Impegno per la definizione di una strategia estesa a tutti i partner del Kent; - Governance chiara e un preciso impegno politico delle parti; - Sviluppo di un piano di attuazione per la definizione della strategia. Contesto e motivazioni valore per il Kent – ottimizzeremo il potenziale L'ambiente è uno degli elementi principali dell'infrastruttura che sostiene l'economia del Kent. La Contea sta affrontando numerose sfide: le pressioni legate allo sviluppo, i continui problemi in relazione alla qualità dell'aria e dell'acqua, l'incessante declino della biodiversità e gli effetti dei cambiamenti climatici (come carenza d'acqua, ondate di calore e inondazioni) presenti e futuri. Alcune di queste sfide, se da una parte possono avere un grave impatto economico e sociale, dall'altra offrono anche opportunità per fare nuovi affari nel settore pubblico e commerciale e migliorare l'efficienza per i residenti. Gli obiettivi della Strategia del Kent per l'ambiente sono: vivere 'bene' nell'ambito dei nostri limiti ambientali – guidare il Kent verso un consumo più efficiente delle risorse, eliminando gli sprechi e ottimizzando le opportunità offerte dall'economia verde; essere all'altezza delle sfide dei cambiamenti climatici – lavorare per costruire una Contea del Kent con basse emissioni di carbonio, preparata e resistente agli impatti dei cambiamenti climatici; valorizzare il nostro ambiente naturale, storico e di vita – massimizzare i reali benefici economici e sociali di un'elevata qualità ambientale proteggendo e sviluppando al tempo stesso il carattere naturale unico e intrinseco del Kent. L'implementazione di questa strategia è supportata da cinque principi: Kent Globale – considereremo Kent e Medway come un unicum e lavoreremo come partner per trovare e realizzare soluzioni intersettoriali; potere al Kent – daremo il potere a comunità, aziende ed individui dando loro l'opportunità di essere sostenibili; 21 dell'ambiente per offrire alla gente del Kent una gamma completa di benefici - salute, posti di lavoro e tempo libero; faremo scelte che garantiranno una buona redditività a lungo termine; Kent ispirato – cercheremo di prendere spunto in tutto il mondo dalle migliori innovazioni e soluzioni volte a incoraggiare la crescita del settore della tecnologia verde e ad abbattere lo status quo quando rappresenta una barriera al progresso; lo farò se lo farai tu - il Partenariato del Kent darà il buon esempio, adottando buone pratiche all'interno della sua propria organizzazione. La Strategia del Kent per l'ambiente ha un ruolo centrale nella integrazione di strategie e piani di azione, tra cui: strategia integrata per i trasporti, strategia in materia di alloggi, strategia per il settore delle tecnologie a basse emissioni di carbonio, comitato sulle inondazioni, piano di azione per la biodiversità nel Kent, piano di miglioramento delle vie di accesso nelle campagne e piano di gestione delle aree di grande bellezza naturale. L'esecuzione della strategia sarà sostenuta da un piano di azione triennale che sarà aggiornato ogni anno. Descrizione La Strategia del Kent per l'ambiente è un progetto triennale organizzato attorno a tre temi e dieci priorità che rappresentano le sfide e le opportunità principali per il Kent nei prossimi 10 o 20 anni. Ogni tema ha una visione decennale ed è sostenuto da obiettivi di alto livello. I tre temi, e le loro relative priorità, sono: Vivere 'bene' nell'ambito dei nostri limiti ambientali Priorità 1: rendere case ed edifici pubblici efficienti dal punto di vista idrico ed energetico, tagliare i & KENT-UNITED KINGDOM costi per residenti e contribuenti. Priorità 2: rendere i nuovi fabbricati e le nuove infrastrutture del Kent economicamente convenienti, a basse emissioni di carbonio ed efficienti sul piano della gestione delle risorse. Priorità 3: trasformare i rifiuti del Kent in nuove risorse e in posti di lavoro per la Contea. Priorità 4: ridurre l'impronta ecologica di quello che consumiamo. Essere all'altezza delle sfide dei cambiamenti climatici Priorità 5: ridurre le future emissioni di carbonio. Priorità 6: gestire gli impatti dei cambiamenti climatici e in particolare gli eventi climatici estremi. Priorità 7: sostenere lo sviluppo di imprese e posti di lavoro "verdi" nel Kent. Valorizzare il nostro ambiente naturale, storico e di vita Priorità 8: utilizzare a pieno il potenziale sociale ed economico della bellezza dell'ambiente naturale e storico del Kent. Priorità 9: salvaguardare e migliorare la qualità del patrimonio naturale e storico del Kent. Priorità 10: garantire che i residenti della Contea abbiano accesso ai benefici offerti dalla costa, dalla campagna, dalle aree verdi e dal patrimonio culturale del Kent. Ci sono inoltre due temi trasversali, che rappresentano due filoni di attività cruciali per l'attuazione della strategia nel suo complesso: posti di lavoro e corsi di formazione "verdi" e modifiche comportamentali. Questi temi sono collegati tra loro e potranno beneficiare l'uno dell'altro. Implementazione Struttura di implementazione e partner – governance La strategia è stata sviluppata con il contributo del Partenariato del Kent (http://www.kentpartnership.org.uk/home_ie6/), che è costituito da rappresentanti del settore pubblico, privato, del volontariato e della comunità. Finanziamento e costi Costi di intervento, programma di finanziamento e risorse umane dedicate variano a seconda dell'intervento; le fonti di investimento comprendono fondi regionali nazionali ed europei. Inquadramento temporale La Strategia del Kent per l'ambiente è un'iniziativa triennale (lanciata nel 2010) e rappresenta le sfide e le opportunità principali del Kent nel corso dei prossimi 10 o 20 anni. Contatti e link Sostenibilità e cambiamenti climatici Invicta House, County Hall Maidstone Kent ME14 1XX +44 (0) 1622 221979 [email protected] Risultati principali Siti web Insegnamenti appresi e fattori di successo http://www.kent.gov.uk/kentenvironmentstrategy e: http://www.kentforum.org.uk/kent-forum/ Finora le sfide principali sono state: bilanciare le risorse al costo degli interventi e cercare di non gravare iniquamente su aziende, settore pubblico e comunità. I vantaggi principali sono stati: risparmi in termini di costi e di miglioramento dell'efficienza delle risorse, miglior uso delle risorse del settore pubblico, meno rischi, vantaggi economici e vantaggi indiretti per la salute. I fattori chiave del successo sono un forte partenariato, che comprende anche il processo di sviluppo, e la volontà di cambiare comportamento. 22 & RHÔNE-ALPES-FRANCE 135 OREGES - Osservatorio Regionale per l'Energia e le Emissioni di Gas Serra Risultati principali - Disponibilità di un profilo territoriale energia-clima (comunità, province, parchi naturali regionali, SCOT [schemi di coerenza territoriale] …) Contesto e motivazioni L'Osservatorio Regionale per l'Energia e le Emissioni di Gas Serra (OREGES) è stato creato per decisione del Comitato per l'energia della Conferenza Regionale per lo Sviluppo e la Pianificazione del Territorio (Commission Régionale d'Aménagement et de Développement du Territoire, CRADT) a novembre 2002. L'osservatorio OREGES è coinvolto nell'elaborazione del Piano Regionale Clima, Aria ed Energia (Schéma Régionale Climat Air Énergie, SRCAE), elaborato in collaborazione dal Consiglio regionale e dai rappresentanti regionali dello stato nazionale. Scopo del piano è orientare le attività su questi temi per i prossimi 5 anni. non sono quelle di gas serra rilasciate sul territorio ma quelle dovute al consumo di energia sul territorio. Le cifre sono principalmente costituite da dati calcolati in base a fattori determinanti (numero di abitanti, traffico stradale…) e ai tassi di consumo medio anche se si usano sempre più dati reali sul consumo di energia per ottenere cifre più accurate. Risultati principali Gli obiettivi sono: raccogliere e produrre informazioni a livello regionale sui diversi fattori che costituiscono la produzione e il consumo di energia e le emissioni di gas serra; garantire la coerenza delle informazioni scambiate a livello regionale e nazionale; garantire la continua verifica delle conoscenze Descrizione attraverso l'uso di strumenti e indicatori in modo da valutare l'impatto di politiche e misure; L'osservatorio sta monitorando: il consumo finale e la produzione di energia (soprattutto da fonti rinnovabili); le emissioni energetiche e non-energetiche di gas serra, incluse le emissioni di CH4 prodotte dal settore agricolo. Non monitora né la qualità dell'aria né l'impatto dei cambiamenti climatici a livello locale. Non sono monitorate neanche le emissioni indirette dovute al consumo di beni prodotti all'esterno del territorio. I principali dati di input utilizzati sono: dati statistici, tassi sul consumo medio di energia, tassi sulle emissioni di gas serra e dati reali raccolti a livello regionale e locale. E' utilizzato un "approccio incentrato sul consumatore finale": le emissioni prese in considerazione 23 svolgere studi specifici (inclusi studi prospettici) sulle risorse di energia a livello locale, sui fabbisogni, i consumi e i loro fattori di determinazione; essere una piattaforma per lo scambio di informazioni relative all'energia e ai gas serra e per semplificare la diffusione delle informazioni. I bilanci energetici e gli inventari dei gas serra sono usati come input per definire la politica regionale sull'energia e i cambiamenti climatici. I rapporti includono l'identificazione delle fonti di energia rinnovabile. Questi rapporti sono pubblicati annualmente e sono disponibili gratuitamente sul sito web dell'osservatorio. I dati sono disponibili a livello comunale nella misura in cui ciò è tecnicamente e legalmente possibile (ci sono questioni di riservatezza). & RHÔNE-ALPES-FRANCE Insegnamenti appresi e fattori di successo Le risorse umane dedicate all'osservatorio: 1 unità equivalente a tempo pieno. Le principali difficoltà da affrontare sono la mancanza di dati reali a livello locale e le questioni legali relative alla proprietà dei dati. Inquadramento temporale I principali punti di forza dell'osservatorio sono la visione condivisa tra soggetti interessati, le competenze tecniche disponibili e l'accesso ad alcuni dati specifici. Contatti e link L'osservatorio esiste dal 2002 Implementazione Strutture di implementazione e partner - governance Contatto della struttura tecnica: Lo schema di governance dell'osservatorio include un comitato direttivo, una struttura tecnica (l'Agenzia Regionale per l'Energia - RAEE), un Comitato Finanziario formato da rappresenti dello Stato (ADEME) e della Regione. L'osservatorio è co-presieduto dallo Stato (Direction Régionale de l'Environnement, de l'Aménagement et du Logement - DREAL) e dalla Regione del Rhône - Alpes. Il comitato direttivo include soggetti interessati provenienti dal settore dell'energia a livello regionale e rappresentanti del settore economico e sociale. L'osservatorio mira a dirigere un network aperto a soggetti interessati provenienti dal settore privato e al pubblico. Pierrick YALAMAS Project Manager OREGES per conto di Rhônalpénergie-Environnement 10 rue des Archers F-69002 Lyon [email protected] Sito web Sito web dell'osservatorio: www.oreges.rhonealpes.fr Finanziamento e costi Il budget annuale è di 140.000 €, cofinanziati dal Consiglio Regionale e dall'Agenzia Francese per l'Ambiente e il Controllo dell'Energia (Agence de l'Environnement et de la Maîtrise de l'Energie, ADEME). 24 & MIDTJYLLAND-DENMARK 105 Mega target "Energia e ambiente" Risultati principali Nel 2007 la regione dello Jutland centrale (in danese: Midtjylland) si è posta l'obiettivo di ricavare il 50% della propria energia da fonti rinnovabili entro il 2025 e di creare ulteriore crescita e sviluppo economico nel settore dell'energia e dell'ambiente, un'area in cui lo Jutland gode di una significativa posizione di forza. Nel 2007 la regione dello Jutland centrale ha sostenuto svariati progetti e interventi nel settore dell'energia e dell'ambiente a beneficio delle aziende, con lo scopo di aumentare l'uso di energia rinnovabile nella regione. Contesto e motivazioni Questa iniziativa mirava a creare le condizioni per uno sforzo diversificato e coordinato per incrementare l'energia rinnovabile, basato sul contesto aziendale esistente (prevalentemente PMI, ma anche alcune società più grandi). L'aumento della produzione di energia rinnovabile (il 50% dell'intero consumo nel 2025 rispetto al 22% del 2007) e il raddoppiamento della quota di biomassa (dal 15% del 2007 al 30%) renderebbe l'economia della regione meno vulnerabile all'aumento dei prezzi dei combustibili fossili riducendo gli impatti ambientali dovuti all'utilizzo di energia sia a livello regionale che globale. Rafforzare le società produttrici di energia e le loro strutture di supporto (e cioè i reparti R&D) nel settore delle energie rinnovabili e dell'ambiente contribuirà allo sviluppo delle aziende della regione nel lungo periodo. Data la crescente concorrenza nel settore, questa iniziativa ha maggiori probabilità di successo se i molti attori della regione collaborano tra loro e se anche la Regione offre il proprio contributo. Svolgere un ruolo di primo piano nel settore delle energie rinnovabili è uno dei modi attraverso cui la regione può mantenere uno sviluppo commerciale fiorente. La transizione verso le energie rinnovabili creerà problemi pratici e la cooperazione tra gli attori della regione potrebbe essere di aiuto sotto diversi aspetti, come per esempio nella gestione delle forti fluttuazioni nella produzione di energia elettrica. Di conseguenza, gli sforzi dello Jutland devono concentrarsi su un migliore utilizzo dell'energia elettrica da fonti eoliche nei sistemi di fornitura. Alla data della sua costituzione, nel 2007, la Regione ha ricevuto tra le sue competenze quella dello sviluppo regionale e ha deciso di creare a questo scopo un "forum per la crescita" che riunisce politici di primo piano, rappresentanti del mondo degli 25 affari e del settore della ricerca e dello sviluppo. E' stato il forum a proporre questa iniziativa come la migliore raccomandazione per rafforzare lo sviluppo commerciale della regione nel lungo termine. Descrizione L'iniziativa è costituita principalmente da un programma di sovvenzioni con a capo un suo consiglio, sotto il controllo generale del Forum per la crescita della regione. Dopo aver approvato l'iniziativa, il Forum per la crescita ha iniziato a sostenere attività e progetti volti a rafforzare il ruolo della regione come precursore nel campo dell'energia e dell'ambiente. Anche il suo consiglio per l'energia e le tecnologie dell'ambiente ha dato vita a progetti ed attività. I progetti che ha sostenuto rientravano nelle seguenti categorie: biomassa, energia eolica, energia solare, pompe di calore, tecnologie di costruzione, tecnologie per il trasporto la fornitura e lo stoccaggio dell'energia. Le altre attività erano correlate alla contabilità energetica, all'organizzazione di conferenze e al sostegno delle PMI. Durante i primi 4 anni, sono stati sostenuti 40 progetti e attività per un importo medio compreso tra 300.000 e 500.000 €, generalmente assegnati sotto forma di cofinanziamento. Tra le attività che la regione ha intrapreso ricordiamo: sviluppo della contabilità energetica per la regione e i suoi comuni; determinazione del potenziale per la creazione di biomassa nella regione; sviluppo di piani per la creazione di digestori volti a produrre biogas da immettere nella rete del gas naturale mediante rifiuti dell'industria alimentare; preparazione dei piani per lo sviluppo regionale mediante consultazioni pubbliche: le opinioni e le idee sono state cercate tra i cittadini. & MIDTJYLLAND-DENMARK Risultati principali I rapporti sulle iniziative svolte dal 2007 al 2009 sono stati presentati nel 2010 ma la relazione non includeva valutazioni quantitative di indicatori ed obiettivi. L'uso di energie rinnovabili è complessivamente aumentato nella regione ma l'impatto specifico dell'iniziativa attuale non è stato valutato. Durante lo stesso periodo, la regione ha mantenuto il suo ruolo di leader nel settore delle energie rinnovabili ma ha anche perso posti di lavoro nel settore a causa della crisi e della globalizzazione. Gli obiettivi per il 2025 sono in fase di realizzazione e i progetti finanziati da attori esterni alla regione hanno sollevato un notevole interesse. Inoltre, è stato istituito un consiglio per l'energia e le tecnologie dell'ambiente. Molti progetti sono sfociati in nuovi partenariati. Sono stati anche creati network di aziende nel settore della biomassa e un network di subappaltatori nel settore dell'energia eolica. Insegnamenti appresi e fattori di successo Come lezione si può raccomandare che le regioni europee utilizzino i propri fondi per lo sviluppo commerciale per promuovere iniziative nel settore delle energie rinnovabili e dell'ambiente. I principali fattori di successo sono: una combinazione di soggetti provenienti dal mondo degli affari e attivi nel settore dell'energia e dell'ambiente, soggetti attivi nel settore della ricerca e dello sviluppo e un'efficace cooperazione (sia formale che informale) tra le parti interessate a livello regionale. Il punto di forza principale di questa iniziativa è stata la promozione dell'innovazione in un contesto regionale e lo sviluppo della cooperazione tra soggetti diversi a livello regionale. I finanziamenti pubblici dovrebbero concentrarsi su quei soggetti che non traggono necessariamente vantaggi economici dai risultati dell'innovazione. Implementazione L'ufficio regionale riceve ed elabora le domande di partecipazione, cura gli scambi con i proponenti e gestisce le sovvenzioni. Il Forum per la crescita ha un consiglio per l'energia e le tecnologie dell'ambiente che valuta le idee per la creazione di progetti. Se il consiglio ritiene che l'idea sia meritevole di supporto può decidere che essa venga sostenuta da un'area di attività esistente oppure proporre al Forum per la crescita di creare una nuova area di attività. Il Forum è stato assistito dall'amministrazione regionale. L'attività si svolge in seno al piano di sviluppo regionale che è realizzato nell'ambito di un processo politico che include la consultazione pubblica. La decisione finale è presa dal consiglio regionale formato da politici eletti. Finanziamento e costi Il budget complessivo per il periodo 2007-2013 è di 17,6 milioni €, ottenuti con i seguenti contributi: finanziamento regionale UE 28%, finanziamenti regionali e municipali 45%, fondi dello stato danese 12%, sovvenzioni private 15% (cifre medie per tutti i finanziamenti regionali per lo sviluppo dell'area). Si prevede che ciascun progetto finanziato diventi autonomo alla fine del periodo di finanziamento. Risorse umane dedicate all'iniziativa: 5,5 unità equivalenti a tempo pieno Inquadramento temporale 2007-2013 (non sono state ancora decise le modalità con le quali l'iniziativa continuerà nell'ambito del prossimo piano di sviluppo regionale). Contatti e link Henrik Brask Pedersen, Direttore del Dipartimento Regione dello Jutland Regionshuset Viborg Skottenborg 26 DK-8800 Viborg [email protected] Struttura di implementazione e partner – governance Sito web La Regione dello Jutland ha parzialmente delegato le competenze per l'implementazione del progetto al Forum per la crescita. Questo ultimo costituisce la struttura principale responsabile dell'iniziativa ed è formato da politici di primo piano e rappresentanti di istituzioni commerciali e della ricerca e dello sviluppo che giocano un ruolo decisivo per la definizione e la attuazione delle priorità. In effetti, esso è l'organismo che stabilisce le priorità complessive e decide in quali aree focalizzare gli interventi. http://www.rm.dk/regional+udvikling/v%C3%A6kst forum/indsatsomr%C3%A5der/energi+og+milj%C3%B 8/english+version 26 & FRANCE-FRANCHE COMTÉ 125 Osservatorio Regionale per l'Energia il Clima e l'Aria (OPTEER) Risultati principali - Creazione della piattaforma OPTEER, con il relativo strumento di osservazione e di analisie la banca dati - Creazione di un network di partner e realizzazione di studi attualmente in corso (gruppi di lavoro) - L'osservatorio comincia a svolgere il proprio ruolo con alcune autorità locali aiutandole nell'elaborazione di piani territoriali studiati per migliorare il monitoraggio dell'energia, sviluppare le energie rinnovabili e lavorare per contrastare i cambiamenti climatici. Contesto e motivazioni L'osservatorio OPTEER è uno strumento di conoscenza dei flussi di energia nella regione della Franca Contea. Descrizione L'osservatorio monitora: (Interreg II & III). Applica diversi algoritmi di calcolo usati a livello nazionale e regionale sia in Francia che in Germania. Metodo e formati di reporting sono conformi a quelli usati dal network CITEPA1 e agli standard internazionali come per esempio AEE e COPERT. Sono prese in considerazione le linee guida IPCC. il consumo di energia primaria e la produzione di energia (da fonti sia rinnovabili sia non rinnovabili); le emissioni energetiche e non energetiche di gas serra (tutti i gas del Protocollo di Kyoto); la qualità dell'aria; le iniziative locali per valutare quale impatto potrebbero avere sulle emissioni di gas serra e sulla qualità dell'aria. Gli impatti dei cambiamenti climatici non rientrano nell'ambito delle attività dell'osservatorio. I dati sono gestiti per l'intera regione, a livello municipale, ed includono i seguenti domini: Strumento di creazione dei territori dati sociali ed economici; dati sulla mobilità (pendolarismo, tempo libero, ecc.); dati dettagliati su abitazioni ed edifici; I dati provengono da banche dati, indagini o sono calcolati mediante modelli. Il metodo usato è stato sviluppato grazie a una cooperazione interregionale e transfrontaliera 27 1) CITEPA è un network interprofessionale che raccoglie informazioni sulle politiche e la tecnologia per l'inquinamento atmosferico in Francia & FRANCE-FRANCHE COMTÉ Risultati principali E' stato sviluppato uno strumento software completo. L'osservatorio pubblica pagine dinamiche sul proprio sito web. Queste pagine sono a disposizione di ogni unità territoriale della regione e includono diversi indicatori per ciascuno dei temi trattati (e cioè qualità dell'aria, energia, clima). I partner possono accedere a una modalità per esperti che mette a disposizione analisi più approfondite. I collegamenti al sito sono monitorati e analizzati ma non è stato ancora definito nessun indicatore globale per valutare la realizzazione degli obiettivi di OPTEER. OPTEER contribuisce anche alla definizione di numerosi Piani Strategici e di Intervento per Territorio, Energia e Clima (Plan Climat Energie Territoriaux, PCET) nella regione e al Piano Regionale Clima, Aria ed Energia (Schéma Régional du Climat, de l'Air et de l'Énergie, SRCAE). A breve l'osservatorio dovrebbe intraprendere una procedura di certificazione della qualità. Principale punto di forza dello strumento sviluppato è la capacità di integrare diverse tematiche ambientali a livello regionale migliorando la coerenza tra le politiche regionali e locali e le misure relative all'energia e all'ambiente. input. Per quanto riguarda la possibilità di una duplicazione del modello, occorre sottolineare che la proprietà intellettuale degli strumenti sviluppati appartiene all'Università della Franche-Comté e che quindi gli strumenti non possono essere usati liberamente. Implementazione Struttura di implementazione e partner - governance I partner principali sono il Consiglio Regionale della Franche-Comté, i servizi della comunità di aggregazione del "Grand Dole", il laboratorio ThéMA dell'Università della Franche-Comté (che ha contribuito alla definizione del modello dell'osservatorio), la I@D Informatique (una società privata che garantisce hosting del sito web, integrazione dei dati e sviluppo di nuovi indicatori), i servizi statali decentrati sul territorio regionale responsabili dell'ambiente (DREAL) e l'Agenzia Francese per l'Ambiente e il Controllo dell' Energia (Agence de l'Environnement et de la Maîtrise de l'Energie, ADEME). L'ATMO della Franche-Comté è incaricata della gestione e della promozione dell'osservatorio. La governance dell'osservatorio include un comitato scientifico, un comitato direttivo e un comitato tecnico. Quest'ultimo ipotizza nuovi sviluppi che sono poi presentati al comitato direttivo. Finanziamento e costi Budget annuale: 112.000 € per 18 mesi (2010-2011) inclusi gli sviluppi. Risorse umane: 1 unità equivalente a tempo pieno Inquadramento temporale Istituzione: 2005-2008. In funzione dal 2010 Strumento per la creazione di indicatori personalizzati Contatti e link Insegnamenti appresi e fattori di successo Un fattore chiave di successo è la definizione delle missioni e dei risultati in collaborazione con gli utenti di destinazione (e cioè autorità pubbliche, cittadini…). Inoltre, è buona pratica dare vita a un ciclo di continuo miglioramento che coinvolga tutti i soggetti interessati (e cioè finanziatori, utenti, personale e partner) nella definizione degli indicatori da monitorare. Affinché l'osservatorio si mantenga utile ed efficiente, occorre identificare le esigenze presenti e future degli utenti. Inoltre saranno favoriti i partenariati tra gli attori. Infine, occorre che gli utenti potenziali ricevano comunicazioni regolari sullo strumento e sui suoi aggiornamenti. Un'altra questione chiave è la riservatezza dei dati di 28 PAUC Benjamin, Project manager ATMO FrancheComté 15, rue Mégevand F-25000 Besançon benjamin.pauc@atmo fc.asso.fr & FRANCE-FRANCHE COMTÉ Sito web dell'osservatorio http://www.opteer.org Per le mappe: http://opteer.test.iadinformatique. com/carto/index.php?thmc_code=energie Homepage della piattaforma OPTEER Strumento di cartografia dinamica 29 & KENT-UNITED KINGDOM 104 Profilo Locale degli Impatti dei Cambiamenti Climatici nel Kent (LCLIP) Risultati principali Contesto e motivazioni Gli eventi legati ai cambiamenti climatici hanno sempre influenzato il modo in cui il Consiglio della Contea del Kent (Kent County Council, KCC) è stato in grado di fornire i servizi di cui gode il territorio. Quindi è importante considerare le opportunità offerte dai cambiamenti climatici e identificare le aree di rischio che devono essere gestite in attesa questi cambiamenti. Una delle prime fasi per comprendere in che modo i cambiamenti climatici potrebbero ripercuotersi sul Kent consiste nell'identificare la vulnerabilità attuale rispetto ad eventi climatici gravi sulla base della metodologia prevista dal Programma del Regno Unito sugli impatti dei cambiamenti climatici. Questa metodologia consente di delineare un Profilo Locale dell'Impatto dei Cambiamenti Climatici [Local Climate Impacts Profile (LCLIP)]. A questo punto, lo scopo sarà quello di realizzare uno strumento efficace e preciso per integrare i cambiamenti climatici nel processo decisionale e sostenere i cambiamenti comportamentali evidenziando i costi eccessivi che deriverebbero dalla mancanza di interventi sia nel presente che in futuro. - Il profilo LCLIP ha rappresentato la base dello sviluppo del network del Kent per i cambiamenti climatici (Kent Climate Change Network) – un network di funzionari delle autorità locali che svolgono un ruolo leader nelle questioni relative ai cambiamenti climatici nel Kent - Il profilo LCLIP ha sviluppato messaggi con i punti chiave per comunicare con i soggetti interessati. Ciò ha spinto il senior management ad aderire allo sviluppo del Piano di Azione del Kent per l'Adattamento (un piano per rendere la Contea resiliente ai cambiamenti climatici) - Lo studio ha evidenziato una lacuna nelle modalità secondo cui il Kent sta attualmente monitorando l'impatto di gravi eventi climatici e ha portato allo sviluppo di un nuovo strumento innovativo: lo SWIMS. Lo SWIMS (Severe Weather Impacts Monitoring System, Sistema di Monitoraggio dell'Impatto di Gravi Eventi Climatici) è uno strumento di supporto delle decisioni e di coinvolgimento studiato per aiutare i partner del Kent a raccogliere prove fondate sulla modalità degli impatti, e delle risposte attuali, a condizioni climatiche estreme. Lo scopo è di dare vita a una pianificazione di interventi a lungo termine per far fronte ai cambiamenti climatici sviluppo di una chiara strategia di comunicazione attraverso la collaborazione di funzionari di spicco dell'intero partenariato; sviluppo di una piattaforma centrale di raccolta dati in cui tutti i partner potranno caricare e analizzare i dati per definire le soglie degli impatti dei cambiamenti climatici; corsi di formazione che consentiranno ai partner di utilizzare a pieno gli scenari UKCP09 per fornire informazioni sulle future strategie di adattamento; un'interfaccia con lo strumento di mappatura per tracciare gli impatti dei cambiamenti climatici nel territorio del il Kent; identificazione di impatti di eventi climatici gravi su servizi specifici e determinazione del costo, complessivo e per ciascun partner, da sostenere per diffondere l'analisi costo/benefici degli interventi di adattamento; identificazione degli impatti principali e delle Gli obiettivi attuali sono: sviluppo di una metodologia chiara su come utilizzare un LCLIP per realizzare in modo efficiente ed efficace l'obiettivo di preparazione all'adattamento ai cambiamenti climatici; 30 minacce attuali e obbligo di avvertire il management per qualsiasi azione immediata; workshop sull'adattamento indirizzati a tutti i partner mettendo a disposizione la maggior parte & KENT-UNITED KINGDOM delle competenze attuali, che potranno essere poi riprodotte dai funzionari all'interno di ogni organizzazione partner al fine di ottimizzare quanto più è possibile i risultati di questo progetto; sviluppo di una base di prove e di uno strumento di coinvolgimento. L'azione è coordinata grazie agli indicatori nazionali definiti dall'Amministrazione centrale, dalla Legge sui cambiamenti climatici (2008), dalla Strategia del Kent per l'ambiente e dalla Strategia del Kent in materia di alloggi. Descrizione I profili degli impatti climatici locali del Kent, nella loro forma di base, integravano una valutazione delle modalità di impatto degli eventi meteorologici gravi nel Kent tra il 1997 e il 2009. La metodologia usata è descritta nella figura sotto: tendendo conto dei seguenti temi: persone: implicazioni per forza lavoro e per i clienti, cambiamenti dello stile di vita; domanda: evoluzione della domanda di servizi; immobili: impatto sulla progettazione, la costruzione e il mantenimento degli edifici e sulla gestione delle infrastrutture; processo: impatto sui processi di fornitura dei servizi; finanziamento: implicazioni per gli investimenti, l'assicurazione e la reputazione dei soggetti coinvolti; logistica: vulnerabilità della catena di approvvi- gionamento, servizi di interesse pubblico e infrastrutture di trasporto; implicazioni per il management: come gestire- mo efficacemente i rischi e gli impatti dei cambiamenti climatici? I risultati ottenuti dai profili LCLIP e dai workshop sono stati raccolti insieme ai commenti della letteratura al riguardo per identificare i concetti chiave e i punti di contatto al fine di definire le priorità di intervento. La revisione della letteratura è attualmente in corso e i risultati sono regolarmente aggiornati e inseriti in una "biblioteca dell'adattamento". Il processo ha coinvolto i partner in tre fasi principali: a livello di organizzazione partner, svolgimento di Questa azione ha coinvolto tutti i partner del Kent che hanno offerto il proprio feedback al "Programma per i cambiamenti climatici" presso il Consiglio della Contea del Kent. I punti chiave evidenziati nel partenariato LCLIP sono stati usati in una serie di workshop e di eventi informativi. Per esempio, nel 2009 si è tenuto un workshop per i responsabili della gestione del rischio all'interno del partenariato del Kent: ciascun partecipante ha ricevuto un pacchetto informativo sugli impatti dei cambiamenti climatici e notizie sul proprio apporto individuale e la propria organizzazione. Si sono anche tenute presentazioni che tenevano conto dell'approccio BACLIAT [Business Areas Climate Assess Tool, Strumento di Valutazione degli Impatti Climatici per Settore di Attività] sviluppato dal Programma del Regno Unito per gli impatti climatici. Queste presentazioni sono state rivolte ai senior manager di tutti i partner del Kent. I workshop sensibilizzano i partecipanti sulla valutazione della vulnerabilità attuale individuata con i profili LCLIP e sulle proiezioni climatiche per evidenziare ulteriormente i potenziali impatti dei cambiamenti climatici sul nostro paese e sui nostri servizi. Utilizzando queste informazioni, i dirigenti di alto livello sono invitati a considerare gli impatti degli scenari climatici sulla propria area di servizi 31 una ricerca approfondita tra le notizie riportate dai media concentrandosi solo sulle date riportate da un profilo LCLIP pilota; un'intervista ai direttori dei servizi per stimolare la consapevolezza del progetto e identificare gli aspetti principali; i funzionari identificati devono completare un modulo dettagliato al fine di raccogliere i dati relativi agli esempi identificati. I moduli e le istruzioni per queste fasi sono stati ulteriormente sviluppati dal Programma per i Cambiamenti Climatici presso il Consiglio della Contea del Kent e sono disponibili sul nostro portale web. Sul portale sono disponibili anche i moduli per i workshop indirizzati alle équipe di manager sulla base all'approccio BACLIAT. Risultati principali Il progetto LCLIP è stato intrapreso per fornire supporto decisionale; il suo grado di influenza sulle decisioni è stato monitorato insieme agli eventuali risparmi sui costi che si otterrebbero intervenendo adesso in previsione dei cambiamenti climatici. E' stato sviluppato un Sistema di Monitoraggio & KENT-UNITED KINGDOM dell'Impatto di Gravi Eventi Climatici - SWIMS (Severe Weather Impacts Monitoring System,) che continuerà a raccogliere informazioni sugli impatti degli eventi climatici gravi sui costi e sulla nostra risposta a questi eventi. A giugno 2009 sono state diffuse le Proiezioni dello stesso anno sul clima del Regno Unito. Queste sono le migliori conoscenze scientifiche attualmente disponibili per capire come i cambiamenti climatici potrebbero ripercuotersi su di noi in futuro. I risultati sono stati integrati nel sistema di mappatura KentView. Un case study è disponibile sul sito web dell' UKCIP. Queste mappe ci aiutano a identificare cosa indicano le proiezioni sul clima futuro e offrono uno strumento di sostegno per sensibilizzare la contea. Ad oggi, il metodo LCLIP ha registrato 52 eventi climatici estremi, più di 300 effetti associati ad essi e informazioni su 75 servizi (inclusi gli interventi intrapresi e l'impatto finanziario). Insegnamenti appresi e fattori di successo Contatti e link Sostenibilità e Cambiamenti Climatici Invicta House, County Hall Maidstone Kent ME14 1XX +44 (0) 1622 221979 Dr. Sarah Anderson Climate Change Gestore del programma sarah.anderson@ken t.gov.uk Sito web http://www.kent.gov.uk/environment_and_plannin g/environment_and_climate_change/adaptation_p lan.aspx e: http://www.kent.gov.uk/SWIMS I fattori chiave del successo sono: buona governance e collaborazioni di partenariato per intervenire sui cambiamenti climatici. Dovrebbe essere abbastanza semplice replicare questo lavoro usando la stessa metodologia. Implementazione Struttura di implementazione e partner – governance La struttura centrale di governance è la Kent Partnership. Finanziamento e costi Costi totali: circa £40.000, incluso il lavoro del personale (mappature e sviluppo della banca dati). Il progetto è stato finanziato esternamente dal partenariato regionale "Improvement and Efficiency South East (IESE)" e ha ricevuto sovvenzioni in-kind attraverso le risorse dei partner. Risorse umane dedicate: tempo impiegato da uno studente di Master e da un funzionario (circa 20 giorni per partner per l'intero processo). Inquadramento temporale Il progetto è stato completato nel 2010 ma gli interventi sono in corso. 32 & NORD-PAS-DE-CALAIS - FRANCE 29 Supporto alle autorità locali nello sviluppo di piani per clima ed energia nel territorio del Nord-Pas-de-Calais Risultati principali - Dal 2008 11 territori (50% dell'area regionale, 85% della popolazione regionale) hanno firmato piani triennali di azione per il clima - Nei piani di intervento sono state identificate più di 400 iniziative, che coinvolgono centinaia di soggetti a livello locale Contesto e motivazioni La legge francese prevede che le autorità pubbliche locali che amministrano territori con una popolazione di 50.000 abitanti o più elaborino un Piano Territoriale per il Clima e l'Energia (Plan ClimatEnergie Territorial – PCET) per definire il modo in cui le autorità e il territorio amministrativo contribuiranno agli obiettivi nazionali di riduzione dei cambiamenti climatici e adattamento. Oltre a realizzare il proprio piano, la regione the Nord – Pas de Calais ha deciso di sostenere il lavoro di pianificazione delle autorità locali. Il principio di base consiste nel selezionare il livello di governance più rilevante per definire e implementare diversi tipi di intervento per clima ed energia nella regione, applicando il principio della sussidiarietà su scala subregionale. Gli obiettivi principali sono: mobilitare i territori e i loro attori nella lotta contro i cambiamenti climatici (mitigazione) e i loro impatti (adattamento); creare forti dinamiche regionali riunendo sforzi, mezzi ed idee per ottimizzare la capacità di trovare le migliori soluzioni possibili per puntare a una regione sostenibile con basse emissioni di carbonio. La regione Nord-Pas de Calais sta ancora attraversando una fase di risanamento che include la ristrutturazione economica. Descrizione L'intervento si fonda sul sostegno a tutte le autorità volontarie (e cioè le grandi città) che stanno pianificando azioni nel campo dell'efficienza energetica, dell'energia rinnovabile e dell'adattamento, aiutandole a mobilitare tutti i soggetti interessati tra cui imprese pubbliche e private, università, scuole, 33 organizzazioni non-profit e cittadini. La regione ha assunto una società di consulenza per ricevere supporto in relazione alla metodologia e all'organizzazione di sessioni di formazione, dibattiti pubblici, workshop e riunioni di gruppi di lavoro. La Regione e ADEME (l'Agenzia francese per la gestione dell'energia e dell'ambiente) stanno sostenendo finanziariamente sia la definizione di piani di intervento (Plan Climat-Energie Territorial – PCET) che l'implementazione di iniziative. Sono stati creati due comitati, uno tecnico e uno direttivo, formati da rappresentanti politici eletti. Entrambi i comitati intendono continuare la loro opera anche dopo la fine dell'iniziativa. Risultati principali L'85% della popolazione è stato coinvolto nell'iniziativa all'inizio del 2010 e 11 "territori di progetto" (che rappresentano il 50% dell'area regionale) hanno firmato piani di azione triennali per il clima nel 2011. Questi piani includono una vasta gamma di interventi (in media da 40 a 50). In questa fase è difficile valutare l'impatto dell'iniziativa sul raggiungimento degli obiettivi finali. Insegnamenti appresi e fattori di successo Una delle difficoltà è riuscire a mobilitare soggetti interessati e autorità locali (servizi e componenti eletti) che manifestano livelli di interesse, volontà politica e capacità di azione molto diversi. Quando gli interventi sono stati definiti, il loro finanziamento rappresenta spesso una grossa sfida. Anche l'adattamento è una questione delicata da gestire. Gli elementi chiave e i fattori di successo sono: i vantaggi degli interventi per l'economia locale e le dinamiche regionali innescate. & NORD-PAS-DE-CALAIS - FRANCE Implementazione Contatti e link Struttura di implementazione e partner – governance I servizi del Consiglio Regionale lavorano in stretta collaborazione con ADEME (l'Agenzia francese per la gestione dell'energiae dell'ambiente). Le autorità locali sono coinvolte nel progetto attraverso le convenzioni sugli obiettivi territoriali in materia di clima firmate con la con la Regione e ADEME. Una piattaforma di collaborazione che raccoglie tutti i soggetti interessati è stata costituita per sviluppare piani di intervento a livello locale e per seguire la loro implementazione. Raphaël VIAL , Eco-territoires Direction Environnement Région Nord-Pas-de-Calais Bâtiment City Way 111 Rue Berthe Morisot F-59555 Lille CEDEX [email protected] Siti web http://www.cerdd.org/spip.php?rubrique429 http://www.nordpasdecalais.fr/environnement/ac cueil_environnement_9_1.asp Finanziamento e costi Il budget complessivo stanziato è di 10 M€ / anno, finanziato attraverso il Fondo Regionale per la Gestione dell'Energia (FRAMEE) e il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Risorse umane: 3 unità a tempo pieno equivalenti (regione) + 2 unità equivalenti a tempo pieno (ADEME) + 250.000 € per attività di subappalto alla società di consulenza (cumulate dal 2008). Inquadramento temporale 2008 – 2011 per l'elaborazione dei piani territoriali per il clima e l'energia. Fino al 2013 per sostenere l'implementazione degli interventi pianificati. 34 & VALENCIA-SPAIN 77 Strategia di Valencia per affrontare i cambiamenti climatici 2008-2012 Risultati principali - Contributo regionale per mantenere l'impegno preso da Spagna e UE nel Protocollo di Kyoto - Cooperazione e coordinamento tra le istituzioni - Incrementare le conoscenze e sensibilizzare sul tema energia pulita, sviluppo sostenibile e cambiamenti climatici contribuire allo sviluppo sostenibile attraverso Contesto e motivazioni La Regione di Valencia è consapevole della minaccia dei cambiamenti climatici (CC) e del potenziale impatto che essi avranno sulla regione del Mediterraneo, particolarmente vulnerabile sotto questo aspetto. Quindi il Governo regionale di Valencia si assume la piena responsabilità di contrastare le cause e gli effetti dei CC attraverso interventi concreti. Gli obiettivi strategici sono: ridurre le emissioni di gas serra e incrementare i pozzi di assorbimento del carbonio; promuovere R&D e l'innovazione nel settore dei cambiamenti climatici e dell'energia pulita; ridurre gli impatti negativi dei cambiamenti climatici su risorse naturali, salute umana e servizi sociali. La Strategia di Valencia persegue i seguenti obiettivi di carattere generale: contribuire in modo efficiente agli impegni della Spagna ai sensi del Protocollo di Kyoto; accrescere le conoscenze e la consapevolezza sullo sviluppo sostenibile, l'energia pulita e i CC; incrementare il coinvolgimento degli attori del settore economico e sociale nei problemi ambientali attuali, nel perseguimento dello sviluppo sostenibile e negli interventi del Governo di Valencia per mitigare i cambiamenti climatici e garantire l'adattamento ad essi; collaborare con le amministrazioni locali affinché pianifichino e sviluppino le proprie strategie di risposta ai CC; promuovere ricerca, sviluppo e innovazione nel campo dei CC e dell'energia pulita; 35 l'introduzione e lo sviluppo di energia più pulita, in particolare quella ricavata da fonti rinnovabili, l'applicazione di nuove tecnologie dell'ambiente, l'uso razionale dell'energia e il risparmio di risorse sia per le aziende sia per gli utenti finali; massimizzare e migliorare i network preposti al controllo e aggiornare continuamente gli inventari dei gas serra; prevedere e pianificare le misure per i futuri adattamenti ai cambiamenti climatici. La strategia è attuata attraverso azioni trasversali e coordinate tra il settore pubblico e quello privato. Queste azioni pongono le fondamenta per un modello locale di sviluppo economico e sociale caratterizzato da basse emissioni di carbonio e basato sul risparmio energetico, su modelli di produzione e di consumo di energia, sull'efficienza energetica (EE) e sulle energie rinnovabili (RE). Questa strategia si coordina con la strategia della Spagna a livello nazionale per i cambiamenti climatici e l'energia pulita che afferma che le Comunità autonome devono pianificare le proprie strategie per affrontare i cambiamenti climatici. Per rinforzarsi a vicenda queste strategie locali devono garantire la coerenza con la strategia nazionale della Spagna. Descrizione Per soddisfare questi obiettivi, la strategia di Valencia indica 125 misure concrete, divise in 8 linee di azione: cooperazione e coordinamento istituzionale, settori colpiti da inquinamento diffuso, pozzi di gas serra, cattura e stoccaggio della CO2, informa- & VALENCIA-SPAIN zioni e sensibilizzazione dell'opinione pubblica, ricerca sviluppo e innovazione, misure orizzontali e misure di adattamento. I Dipartimenti e gli organi governativi che sono responsabili degli interventi, o che li coordinano, sono: Agenzia per l'Energia di Valencia, Istituto per le Piccole e Medie Imprese di Valencia (IMPIVA), il Network degli Istituti Tecnologici della Regione di Valencia (REDIT), l'Istituto per le Indagini Agricole di Valencia (IVIA) e diversi Dipartimenti Regionali, tra cui: Ambiente, Acqua, Pianificazione urbana ed edilizia; Infrastrutture e Trasporti; Agricoltura, Pesca e Alimentazione; Istruzione; Turismo; Salute; Economia, Fisco e Occupazione. Le aree in cui sono raggruppate le misure non rappresentano la struttura del Governo di Valencia. Misure di adeguamento a una struttura governativa implicherebbero la ripetizione di molte strutture e il rischio di perdere la visione generale e il coordinamento. Le misure approvate vengono introdotte nell'ambito della giurisdizione della Comunità Autonoma. Esse non possono essere considerate a sé stanti: molte di esse dipendono direttamente da altre per essere efficaci. Il metodo globale usato è descritto nel grafico che segue: gestione dell'acqua e l'ottimizzazione delle risorse idriche; la Federazione dei Comuni e delle Province di Valencia ha istituito nel 2009 un "Network" di Comuni focalizzato sul tema dei cambiamenti climatici e su un sistema di qualità ambientale, una piattaforma per lo scambio delle migliori pratiche su questioni ambientali rivolta ai cittadini della Comunità di Valencia. Insegnamenti appresi e fattori di successo La prima grande sfida da affrontare è stata che il Ministero per l'Ambiente spagnolo non ha svolto nessuno studio di fattibilità sulle capacità tecniche ed economiche delle Comunità Autonome di ottenere una riduzione delle emissioni pari a 15.033 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti/anno. Allo stesso modo, non sono stati definiti né le modalità né la distribuzione degli sforzi delle Comunità Autonome e il Ministero ha ignorato il fatto che, a causa delle competenze statali, la riduzione delle emissioni nei settori interessati dipende significativamente dalla politica di investimenti dell'Amministrazione Generale dello Stato (SGA). E' ovvio, quindi, che questo approccio non garantisce il raggiungimento dell'obiettivo, che è definito unilateralmente dalla SGA. I fattori chiave del successo sono stati un buon coordinamento tra i vari dipartimenti e i partner pubblici e privati coinvolti nell'implementazione di questa strategia. Implementazione Risultati principali La strategia di Valencia per i cambiamenti climatici prevede l'applicazione di una serie di indicatori che consentiranno la valutazione periodica o continua del grado di conformità e di efficacia delle misure e delle attività svolte per lo sviluppo delle misure stesse. Gli obiettivi strategici sono in via di realizzazione. Inoltre l'implementazione della strategia ha portato a una serie di iniziative subregionali: nel 2001 la Provincia di Valencia ha istituito un "Network" di Comuni per la sostenibilità ambientale, per uno scambio delle migliori pratiche tra le municipalità che implementano l'Agenda 21 a livello locale. Il network promuove la cooperazione per sviluppare un nuovo modello di sostenibilità, nuove tecnologie e nuovi modelli di turismo; Wateregio, una piattaforma creata nel 2007 da 10 regioni europee, è un network per lo scambio di idee, esperienze e migliori pratiche per la 36 Struttura di implementazione e partner – governance Il Governo regionale di Valencia sostiene l'implementazione degli interventi. Un documento sviluppato dal Comitato di coordinamento della politica sulla prevenzione dei cambiamenti climatici definisce il contesto in cui un Comitato interdipartimentale composto da dieci dipartimenti del Governo di Valencia supervisiona l'implementazione delle misure. I dipartimenti hanno competenze nei settori dell'energia, dei trasporti, dei lavori pubblici, del turismo, degli affari sociali dell'agricoltura e della salute pubblica; essi inoltre hanno lavorato insieme attivamente, sotto il coordinamento del Vice Ministro Regionale per Ambiente, acqua, pianificazione urbana ed edilizia. Finanziamento e costi Le fonti di finanziamento sono svariate, tra di esse il Governo di Valencia e l'Amministrazione Generale & VALENCIA-SPAIN dello Stato. Investitori privati hanno finanziato alcune azioni come il Piano per l'energia eolica 20032008 che ha ricevuto sovvenzioni pari a €2 miliardi. Gli 80 interventi identificati complessivamente corrispondono a una stima di investimento superiore a €10 miliardi. Questa stima include gli importi dei periodi compresi tra il 2003 e il 2010 e in alcuni casi prende in considerazione periodi più lunghi, come quello previsto per il Piano Generale di Gestione delle Foreste. Inoltre, non include le previsioni annuali di investimento per periodi successivi, che verranno certamente aumentate nei prossimi anni. Tuttavia, quando abbiamo selezionato gli 80 interventi, abbiamo escluso quelli con un effetto indiretto sulla riduzione dei cambiamenti climatici, cioè gli interventi sulle infrastrutture. L'ammontare degli investimenti supera i 5 miliardi di € di cui 2 miliardi corrispondono a investimenti indotti provenienti dal settore privato. La distribuzione specifica dei rimanenti 3 miliardi di € di investimenti pubblici è gestito per il 90 % dall'Agenzia per l'Energia di Valencia e del Ministero di Valencia per Ambiente, Acqua, Pianificazione Urbana ed Edilizia. Risorse umane dedicate: dipendenti pubblici e ricercatori. Vicent Calatayud Centro de Estudios Ambientales del Mediterráneo C/ Charles R Darwin, 14 46980 Paterna – SPAGNA [email protected] Sito web http://www.cma.gva.es/cambioclimatico http://www.ceam.es/ Inquadramento temporale 2008 – 2012 Contatti e link Jose V Miró Bayarri Jefe de Servicio de Protección y Control Integrado de la Contaminación Dirección General de Calidad Ambiental Conselleria d'Infraestructures, Territori i Medi Ambient Generalitat Valenciana C/ Francisco Cubells, 7 46011 Valencia – SPAIN [email protected] 37 & DEPARTEMENT DE L'ISÈRE-FRANCE 32 Valutazione collettiva del raggiungimento dell'obiettivo dell'Agenda 21 "Affrontare la sfida energetica" Risultati principali - Valutazione volta a capire i risultati effettivi - Riformulare il piano di azione condividendo le decisioni per dare significato al processo Contesto e motivazioni OPAC38 è l'ufficio pubblico per la pianificazione dell'uso di terreni ed edifici (OPAC) di Isere, uno degli 8 "départments" (unità amministrative in cui sono divide le regioni francesi) della Regione. OPAC38 gestisce 22.000 appartamenti. OPAC38 ha avviato il processo di valutazione del livello di raggiungimento di tutti gli obiettivi che si è prefisso nell'ambito dell'Agenda 21. Lo scopo è di rilanciare le motivazioni alla base degli obiettivi, promuovere il processo critico trasversale di cambiamento delle abitudini e aumentare il livello di coinvolgimento dei soggetti interessati nell'implementazione delle azioni. Si prevede che il processo contribuirà a valutare le azioni implementate in termini di impatto economico, ambientale e sociale, efficacia energetica ed efficienza complessiva. Il processo migliorerà anche il sistema di comunicazione dei risultati. Più precisamente, l'OPAC sarà in grado di valutare le azioni intraprese per l'efficienza energetica degli edifici abitativi, per la soddisfazione e per la qualità della vita degli inquilini al fine di confrontarne l'efficienza in relazione alla riduzione delle emissioni di gas serra. Oggetto della valutazione è l'obiettivo "Affrontare la sfida energetica" che è parte dell'Agenda 21 elaborata dall'OPAC38. Si tratta di determinare il livello di raggiungimento dell'obiettivo tra le competenze e nell'ambito di azione di OPAC 38. Questa valutazione consentirebbe di migliorare l'analisi dei risultati ottenuti, soprattutto per quanto riguarda le spese energiche, e porterebbe ad una gestione continuativa più accurata ed efficiente delle 11 azioni previste dall'obiettivo. 38 L'azione si inserisce nel processo di miglioramento continuo e nella procedura per la certificazione ISO 9001 avviati da OPAC38. Descrizione Per svolgere la valutazione sono state organizzate 7 riunioni di 2,5 ore su base mensile a partire da settembre 2008. Scopo delle riunioni era affrontare le seguenti questioni: presentazione dei risultati e verifica dei dati complementari, compilazione dei risultati (relazione 1), rapporto di valutazione (relazione 2) e raccomandazioni (relazione 3). I partecipanti erano rappresentanti degli inquilini (primi beneficiari degli interventi), amministratori, agenti e partner dell'OPAC. Tutti questi soggetti sono stati coinvolti sin dall'inizio. Risultati principali Dopo 7 mesi è stata stilata una relazione di valutazione completa. Il processo è stato ripetuto per valutare altri obiettivi dell'Agenda 21. L'azione è abbastanza innovativa: il processo di valutazione partecipativa è ancora fermo in Francia. Il suo punto di forza principale è di rafforzare la governance e di contribuire a instaurare un ciclo di continuo miglioramento. Insegnamenti appresi e fattori di successo La difficoltà principale è stata far sì che le persone fossero continuamente motivate e partecipassero alle 7 lunghe e impegnative sessioni serali. & DEPARTEMENT DE L'ISÈRE-FRANCE Raccomandazioni per qualsiasi organizzazione che voglia impegnarsi nello stesso tipo di processo: formare i partecipanti, controllare la fattibilità politica e tecnica, impostare una struttura di governance semplice e con regole chiare. Finanziamento e costi Costo totale: 8000 €, finanziati da OPAC38, dal Centro Nazionale delle Autorità Pubbliche Locali, dal Consiglio Regionale del Rhône –Alpes e da sovvenzioni a livello nazionale. Benoit Jehl Responsable Direction Développement Durable et Europe OPAC 38 47, avenue Marie Reynoard F -38100 GRENOBLE [email protected] Sito web http://www.opac38.fr/ Risorse umane dedicate: 1 project manager (OPAC38), 1 project manager (RAEE) e 1 consulente esterno sono stati nominati per gestire 7 riunioni di of 2,5 ore (più il lavoro di preparazione). Inquadramento temporale Settembre 2008 – settembre 2009 Contatti e link Peter Szerb Project Manager Valutazione Agenda 21 Rhônalpénergie Environnement 10 rue des archers F-69002 LYON [email protected] 39 & REGION ZEALAND-DENMARK 23 Partecipazione di tutti i comuni al Patto dei Sindaci Risultati principali - Strategia regionale per il clima (avviata per prima in Danimarca), sviluppata in cooperazione tra tutti i 17 comuni della Regione della Selandia - Istituzione di un network regionale per il clima -Tutti i 17 comuni hanno sviluppato, o stanno sviluppando, piani di azione per il clima e l'energia a livello locale - 15 comuni hanno aderito al Patto dei Sindaci e hanno quindi adottato il Piano di Azione per l'Energia Sostenibile (Sustainable energy action plan, SEAP) come strumento principale - Corso di formazione (5 moduli) in pianificazione dell'energia sostenibile, sviluppato dall'Università di Roskilde e dalla Regione della Selandia - Festival del Clima 2011 che fa da cornice alle Giornate municipali dell'energia, da organizzare in conformità al Patto dei Sindaci - Tra il 2012 e il 2014 sarà implementato il progetto ELENA [European Local Energy Assistance] su energia rinnovabile ed efficienza energetica Investimento: 62 milioni di Euro. Partner del progetto sono la Regione della Selandia e 12 comuni Contesto e motivazioni Descrizione L'intenzione iniziale era di spingere le Amministrazioni comunali della regione (idealmente ciascuno dei 17 comuni della regione) ad impegnarsi nel Patto dei Sindaci. Gli obiettivi principali consistevano nel sostenerle durante il passaggio verso un sistema regionale basato sull'energia rinnovabile sviluppando sia piani municipali per il clima e l'energia che interventi a livello locale. Una delle questioni chiave è stata quella di garantire la formazione di capacità nell'ambito dei comuni, tra cui lo sviluppo di competenze nei sistemi energetici, pianificazione energetica e implementazione. L'idea è nata dalla Strategia regionale per il clima, che era stata elaborata attraverso un processo di coinvolgimento di molteplici soggetti interessati (metà 2008-metà 2009). Il lavoro è stato svolto in cooperazione tra la Regione della Selandia e i 17 comuni. L'impegno per gli sforzi del Patto dei Sindaci ha rappresentato la seconda fase di questa cooperazione, coerentemente con la visione generale e gli 8 programmi di azione della "Strategia regionale per il clima". L'iniziativa è collegata anche alla Strategia regionale dell'Agenda 21 Locale e alla Strategia regionale per lo sviluppo (notare che questi due piani sono obbligatori ai sensi della legislazione danese). L'intervento è un'azione concertata guidata congiuntamente da comuni e regioni; gli attori si sostengono a vicenda. Si tratta di creare un meccanismo mirato allo sviluppo delle competenze e alla condivisione di conoscenze, mettendo insieme i comuni, la regione e altri enti in un Network regionale per il clima a cui partecipano tutte le 17 Amministrazioni comunali. I principali gruppi destinatari erano i coordinatori regionali per il clima ed altre persone chiave delle amministrazioni municipali. Un altro tipo di azione comune è il Festival per il Clima, che fa da cornice alle Giornate municipali per l'energia che devono essere tenute in conformità al Patto dei Sindaci allo scopo di sensibilizzare i cittadini su clima ed energia. 40 Risultati principali L'obiettivo principale è stato realizzato: la maggior parte dei comuni sono stati coinvolti nel Patto dei Sindaci. Ci sono voluti circa sei mesi perché le prime Amministrazioni aderissero al Patto. Alcune hanno firmato solo dopo lo svolgimento di un certo numero di analisi. I due comuni rimanenti che non hanno ancora firmato il Patto stanno sviluppando i propri & REGION ZEALAND-DENMARK Piani di azione per il clima e l'energia. Non solo è stata svolta una valutazione formale dell'intervento ma il gruppo di lavoro e il comitato direttivo della Strategia regionale per il clima effettuano regolarmente valutazioni interne sull'avanzamento dell'implementazione. Insegnamenti appresi e fattori di successo istituito congiuntamente una Struttura di supporto. La Regione della Selandia e i comuni sono stati i soggetti trainanti per diffondere l'adesione al Patto dei Sindaci e creare la Struttura di supporto. Finanziamento e costi Fino ad oggi tutte le iniziative congiunte relative alla Strategia regionale per il clima sono state finanziate dalla Regione della Selandia che le ha considerate parte della Strategia regionale per l'Agenda 21 Locale. I fattori decisivi sono stati due "strumenti" fondamentali per garantire l'avvio e lo svolgimento dei processi del Piano di Azione per l'Energia Sostenibile (SEAP): Inquadramento temporale un corso di formazione in pianificazione del clima Primavera 2009 - fine 2011 e dell'energia elaborato e condotto dalla Regione della Selandia e dall'Università di Roskilde; Contatti e link sostegno dell'Università nella raccolta dei dati e in materia di pianificazione. Bjarne Rasmussen Più in generale, i partner hanno potuto beneficiare di: una struttura di sostegno (vedi sotto); un network regionale in cui le persone chiave che si occupano di questioni simili possono incontrarsi regolarmente per condividere conoscenze, avviare azioni comuni ecc.; uno sviluppo mirato alle competenze: corsi di formazione e seminari su temi rilevanti; un supporto tecnico continuo. C'era il chiaro desiderio di coinvolgere nel processo di implementazione attori rilevanti a livello locale e regionale. Un altro fattore principale è quello di garantire un'adeguata formazione e acquisizione delle capacità all'interno dei comuni; ciò ha anche implicato lo sviluppo di competenze in materia di sistemi energetici, pianificazione energetica e implementazione. Manager per lo sviluppo sostenibile Regione della Selandia Alleen 15, DK-4180 Sorø [email protected] Sito web http://www.regionsjaelland.dk/regionensopgaver/ klima-og-miljø/Sider/Den-regionaleklimastrategi. aspx http://www.regionsjaelland.dk/regionensopgaver/ klima-og-miljø/Sider/Klimapagten.aspx Implementazione Struttura di implementazione e partner – governance La Regione della Selandia e i 17 comuni, rappresentati dall'Associazione dei Comuni ("KKR Zealand"), hanno istituito un comitato direttivo e un gruppo di lavoro sull'implementazione della Strategia regionale sul clima. Questa struttura di collaborazione tiene conto degli sforzi del Patto dei Sindaci. Quindi la Regione della Selandia e la KKR hanno 41 & KENT-UNITED KINGDOM 103 Programma di retrofitting per le aree del Kent Risultati principali - La prima fase pilota del programma di retrofitting svolto in tutto il Kent nel periodo 2010-11 ha messo in luce un potenziale di risparmio pari a quasi £50 mila all'anno sulle bollette energetiche delle famiglie e a 223 tonnellate di CO2 all'anno - L'efficienza energetica è stata inclusa nei servizi di miglioramento delle nuove case. Questa iniziativa incrementerà il numero di segnalazioni di abitanti vulnerabili, che hanno diritto ad aiuto e consulenza, gratuiti o sovvenzionati, in materia di efficienza energetica - A oggi, sono state ispezionate 600 case e sono stati effettuati 2500 interventi per il risparmio energetico e idrico Contesto e motivazioni Attualmente, l'efficienza energetica delle abitazioni esistenti in Kent è una questione strategica. In effetti, nei prossimi 50-80 anni l'80% delle abitazioni sarà costituito da edifici già esistenti e spesso inefficienti da un punto di vista energetico, il che comporterà bollette più alte del necessario per i residenti del Kent e maggiori emissioni di carbonio nella Contea. Gli obiettivi principali del programma di retrofitting sono di ridurre considerevolmente le emissioni di gas serra nel settore domestico, facendo risparmiare i cittadini, e creare significative opportunità economiche per il settore imprenditoriale. Il Progetto aumenterà le attività di retrofit del Kent mettendo insieme risorse e attività del settore pubblico grazie a comunicazioni più coordinate e mirate e a un programma di impegno per stimolare le segnalazioni relative alle operazioni di retrofit e ottimizzare il finanziamento delle sovvenzioni a cui accedono i residenti. Gli obiettivi sono: intensificare l'avvio di misure di base come l'isolamento di muri cavi e di sottotetti mirando a un approccio concentrato sulle singole aree; per l'isolamento di muri pieni e approcci di "retrofit esteso all'intero edificio", incluse le misure per l'utilizzo di energia rinnovabile e l'efficienza idrica; incrementare il potenziale per creare posti di lavoro e sviluppare competenze. L'obiettivo è di effettuare interventi di retrofit in 600-1000 case ogni anno realizzando risparmi pari a circa 230€ per nucleo familiare. L'azione è in linea con gli indicatori nazionali indicati dall'Amministrazione centrale, tra cui gli indicatori di prestazione NI186 (Riduzione delle emissioni nel territorio comunale) e NI 187 (Povertà energetica), la Legge sui cambiamenti climatici (2008), la Strategia ambientale del Kent e la Strategia del Kent in materia di alloggi. Descrizione L'azione comprende le seguenti fasi: introduzione di un processo di segnalazione unico che possa essere usato anche da altri partner nel Kent, per esempio uffici di consulenza per i cittadini e agenzie che si occupano di pensioni e prestazioni sociali ecc.; sviluppare meccanismi di finanziamento innova- tivi per consentire la realizzazione di interventi in case più difficili da adeguare tra cui interventi 42 visite ispettive nelle case per offrire consigli, verificare l'efficienza energetica dell'intero & KENT-UNITED KINGDOM edificio e aprire segnalazioni procedendo "strada per strada"; coinvolgimento di tutti i nuclei familiari interes- sati e idonei all'offerta di interventi gratuiti per l'isolamento e l'efficienza energetica e idrica, inclusi gli interventi per "edifici difficili" e gli interventi rivolti all'intero edificio; offerta in più fasi in uno o due distretti alla volta, con un'offerta iniziale rivolta alle zone di maggior indigenza o a grandi utilizzatori di carbonio. La fase 1 è rivolta alle aree in cui le probabilità di attuazione dell'iniziativa sono alte, in modo da stimolare un forte interesse del pubblico e dei partner e da generare entusiasmo e studi di casi locali da utilizzare per future azioni di marketing. Attualmente è in fase di realizzazione un piano concertato di comunicazione e di marketing che potrebbe includere lettere personalizzate a famiglie dell'area target, eventi di sensibilizzazione della comunità e azioni di mailing estese ad aree più ampie. Gli elementi chiave delle visite ispettive delle case per questo progetto includono i seguenti elementi: discussione di esigenze specifiche: inizialmente il consulente chiede quali sono i problemi specifici del nucleo familiare come bollette energetiche, zone fredde della proprietà, ecc. In questo modo si stabiliscono le esigenze che richiedono attenzione prioritaria. Questo è molto importante per le famiglie vulnerabili che potrebbero non aver mai ricevuto una prima assistenza di questo tipo. Durante questa discussione vengono anche dati consigli generali sull'efficienza energetica e idrica; ispezione fisica di base: il consulente esamina materialmente e documenta i dati relativi a "built-form" (altezza, superficie, architettura dell'edificio), struttura, grado di isolamento, sistema di riscaldamento, ecc. L'ispezione consente di dare consigli adeguati per dare il via a cambiamenti strutturali e comportamentali esemplari e valuta quali interventi di miglioramento dell'efficienza energetica è opportuno effettuare; interventi di facile realizzazione: chiedere li per ulteriori interventi (p.es. muri cavi) inclusi tempi di attuazione, benefici e probabili disagi per la famiglia durante la realizzazione degli interventi. Se riceve l'approvazione, il consulente darà inizio alla procedura di segnalazione; ulteriore consulenza e segnalazioni per servizi aggiuntivi. A seconda del caso, si potrebbero anche fornire ulteriori servizi: si potrebbe verificare il diritto di godimento di determinati benefici, dare consigli sulle tariffe, controllare la sicurezza antincendio, la sicurezza dell'abitazione, segnalare enti di supporto per ristrutturazione case, ecc. Prima di andare via il consulente deve lasciare al capofamiglia un pacchetto informativo contenente la spiegazione dei punti principali della discussione, la descrizione delle fasi successive di intervento e istruzioni per l'uso delle attrezzature in fase di installazione. La gamma di interventi disponibili per l'approccio mirato all'intero edificio dovrebbero includere: isolamento dei sottotetti (completo e copertura esterna), isolamento dei muri cavi, isolamento termico, isolamento dei muri solidi (interno ed esterno), riscaldamento centralizzato nuovo (a gas, elettrico e a gasolio), riparazioni del riscaldamento centralizzato, sostituzione della caldaia (nel caso di caldaie rotte o a basso rendimento energetico), passaggio ad altri combustibili (collegamento alla rete del gas), isolamento del serbatoio dell'acqua calda, pannelli radianti riflettenti, conversione di fuochi aperti alimentati a combustibile solido, nuovi sistemi di regolazione del riscaldamento, interventi di base per l'efficienza idrica (p.es. aeratori per rubinetti e dispositivi per risparmiare acqua nei servizi igienici). Risultati principali La fase 1 include il monitoraggio continuo dei risultati, il controllo della qualità e i feedback per una buona gestione del programma: tutte le ispezioni nelle case, le segnalazioni e le installazioni saranno registrate e monitorate continuamente nel periodo post-installazione; risparmio effettivo (non presunto) sulle emissioni di carbonio e sui costi per le famiglie ottenuto da ciascuna segnalazione; l'approvazione per effettuare interventi semplici volti al risparmio idrico ed energetico, da accompagnare con dimostrazioni adeguate e cartelli indicatori contenenti informazioni di riferimento per eventuali domande o problemi successivi all'installazione; raccolta accurata dei dati sull'edificio e sui suoi segnalazioni per interventi diretti all'intero raccolta accurata dei dati dei risparmi idrici, edificio: il consulente spiega le opzioni disponibi- 43 10% di ispezioni post-installazione; occupanti, aggiornamento della banca dati dei destinatari; energetici e sui costi delle famiglie; & KENT-UNITED KINGDOM monitoraggio del grado di soddisfazione per garantire che il servizio sia rilevante e bene accetto; controllo della qualità degli ispettori e degli installatori; la procedura di controllo della qualità e dei reclami deve essere specificata. L'alta qualità e il monitoraggio continuo sono essenziali per mantenere l'integrità del progetto e per aspirare ad una futura estensione maggiore del progetto stesso. Insegnamenti appresi e fattori di successo La struttura di riferimento è il Partnenariato del Kent. Contatti e link Lucy Breeze, responsabile progetto contro i cambiamenti climatici, Kent County Council Sostenibilità e Cambiamenti Climatici Invicta House, County Hall Maidstone Kent ME14 1XX [email protected] Sito web http://www.kent.gov.uk/homeenergy Implementazione Struttura di implementazione e partner – governance Costo della fase 1: £500.000 (£200.000 finanziati dal Consiglio della Contea del Kent (KCC), attualmente finanziati grazie al fondo di rigenerazione del KCC e all'utilizzo dei sussidi del Governo centrale (p.es. il programma Warmfront). Risorse umane dedicate: 1 project manager a tempo pieno che riferisce ad un Gruppo direttivo formato da senior manager scelti tra i partner del Kent. Inoltre, il Consiglio della Contea del Kent si è assunto la responsabilità dello sviluppo delle risorse di coinvolgimento lavorando con l'Environment Engagement Programme Manager e avvalendosi del contributo accademico e dell'Università del Kent. Inquadramento temporale La fase 1 è iniziata ad aprile 2010. Le fasi successive nell'intera contea saranno in corso per tutta la durata del progetto . 44 & Appendice 2: Bibliografia Calame, Pierre, 2009, Essai sur l'oéconomie, Ed. Charles Léopold Mayer. Commission of European Communities, 2001, "European Governance - A White Paper", COM (2001) 428 final version. http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:52001DC0428:EN:NOT Hudson, Christine, 2005 "Regional Development Partnerships in Sweden: Putting the Government Back in Governance? "Regional and Federal Studies Vol. 15, N° 3. http://www.forumpartnerships.zsi.at/attach/SE_05_S_Hudson_Reg.partnerships_Governance.pdf OECD / IEA, 2010, "Energy Efficiency Governance Handbook". http://www.iea.org/papers/2010/gov_handbook.pdf Rhônalpénergie-Environnement, 2006, "La concertation, coeur du développement durable". http://www.ddrhonealpesraee.org/differents_niveaux_de_participation.php (Traduzione inglese: Dialogue, heart of sustainable development) Theys Jacques, « La Gouvernance, entre innovation et impuissance », Développement durable et territoires [Online], Dossier 2 : Gouvernance locale et Développement Durable, (pubblicato online, 1° novembre 2003. http://developpementdurable.revues.org/1523 (Traduzione inglese: Governance, between innovation and powerlessness, Sustainable development and territories (online), File 2: G Local Governance and Sustainable Development). 45 www.climactregions.eu Pubblicato a dicembre 2011 con la partecipazione attiva di: ARE LIGURIA con il contributo di Energie Demain, Inforse.