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Manuale di linee guida
su
Modelli di Governance specifici
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Il contenuto di questo manuale è responsabilità degli autori e non rappresenta necessariamente l'opinione
dell'Unione Europea. EACI e la Commissione Europea non sono responsabili per l'uso che potrà essere fatto
delle informazioni qui contenute.
SOMMARIO
INTRODUZIONE
2
PROCESSI DI GOVERNANCE MIRATI PER UN' AZIONE EFFICACE
DI MITIGAZIONE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI
3
FASI DEL PROCESSO DI GOVERNANCE
4
AVVIARE IL PROCESSO DI GOVERNANCE
5
IDENTIFICARE I SOGGETTI INTERESSATI
6
IMPLEMENTARE IL PROCESSO DI GOVERNANCE
9
IMPLEMENTARE I MECCANISMI DI COORDINAMENTO
13
APPENDICE 1: Schede riassuntive delle 13 migliori pratiche in materia
di governance
15
APPENDICE 2: Bibliografia
45
1
Introduzione
La sfida dei cambiamenti climatici richiede la collaborazione più stretta e l'azione comune di
tutti i soggetti interessati ai diversi i livelli. Un maggior livello di efficienza energetica, la riduzione delle emissioni di gas serra e l'aumento della produzione di energia da fonte rinnovabile si
possono ottenere soltanto mobilitando tutte le risorse. Il tema del cambiamento climatico non
può essere gestito ad un solo livello: essendo una questione complessa e globale, occorre
invece un intervento coerente che inizi a livello locale per poi raggiungere livelli globali.
Le regioni svolgono un ruolo chiave nella lotta ai cambiamenti climatici: sono in una buona
posizione per implementare la governance del clima e per sviluppare e condividere una visione
strategica e integrata nell'ambito di un contesto di gestione che include diversi livelli di governo
e cooperazione tra soggetti interessati, incoraggiando al tempo stesso la partecipazione attiva
dei cittadini.
Per visualizzare e creare le condizioni per un futuro sostenibile, i seguenti soggetti stanno
concentrando i loro sforzi nel quadro del progetto Climact Regions: l'Agenzia Regionale per l'
Energia della Liguria (IT), la Contea del Kent (UK), la Contea di Maramures (RO), Centro
de Estudios Ambiantales del Mediterraneo - CEAM (ES), NENET, l'Agenzia regionale per
l'Energia di Norrbotten (SE), il Consiglio regionale di Nord-Pas de Calais (FR),
Rhônalpénergie-Environnement (FR), il Consiglio regionale della regione di Rhôn-Alpes
(FR), il Senato di Berlino (DE), l'Agenzia per l'energia di Zlin (CZ) e FEDARENE Federazione Europea Agenzie e Regioni per l'Energia e l'Ambiente (BE).
Tre aree di lavoro sono considerate prioritarie:
Ÿ
il monitoraggio delle emissioni di gas serra;
Ÿ
lo sviluppo di strategie e attività a livello regionale con l'intento di mitigare i cambiamenti
climatici;
Ÿ
l'implementazione di forti processi di governance.
Lo scopo del progetto in ciascuna di queste aree è sviluppare il processo di apprendimento
attraverso lo scambio di esperienze e buone pratiche introdotte sia a livello di partenariato
sia a livello più ampio.
Il presente manuale vuole formulare raccomandazioni di carattere generale sulla definizione e la gestione dei processi di governance. A questo scopo, un numero limitato di buone
pratiche è stato selezionato tra 130 esperienze di 20 Paesi identificati nel quadro del progetto
Climact Regions sulla base di 7 criteri (collegamento con il livello regionale, contributo effettivo
alla lotta contro i cambiamenti climatici, contributo allo sviluppo sostenibile, raggiungimento di
risultati tangibili, carattere innovativo, rapporto costi/benefici, sostenibilità economica e
innovazione). Le buone pratiche identificate sono allegate alla presente guida metodologica.
Lo scopo di identificare e analizzare le pratiche che sono state implementate con successo è di
ispirare e incoraggiare le regioni ad istituire processi di governance adeguati ed efficienti
per porre in atto interventi ambiziosi contro i cambiamenti climatici. In questo modo i partner
regionali possono disporre delle risorse per definire la propria metodologia e la propria modalità di azione.
Il presente manuale è stato redatto dalla società di consulenza francese Energies Demain con
significativi contributi dei partner coinvolti nel progetto Climact Regions.
2
Processi di governance mirati per un'azione efficace di mitigazione dei cambiamenti climatici
Le azioni di mitigazione dei cambiamenti climatici comportano spesso soluzioni complesse e controverse (cambio di destinazione d' uso del suolo, accesso e uso delle risorse comuni ecc.) che richiedono il
coinvolgimento di più attori a diversi livelli e che rivelano le lacune delle istituzioni di governo tradizionali e
dei settori di intervento delle politiche pubbliche.
I processi di governance sono ideati per fornire competenze tecniche e sostegno per la progettazione e l'esecuzione congiunta delle politiche ambientali. Essi rendono possibile il coinvolgimento di una molteplicità di attori a diversi livelli e offrono l'opportunità di redigere e attuare un progetto collettivo attraverso un processo aperto di interazione e cooperazione.
E' possibile identificare i principi e i mezzi per rafforzare e migliorare la governance nell'ambito
dell'azione per il clima. La presente guida metodologica si concentrerà su questi principi al fine di consigliare soluzioni che possano essere condivise e replicate.
Il "Libro bianco" della Commissione sulla governance europea1 identifica cinque principi di "buona governance":
Ÿ
trasparenza: comunicazione e accesso alle informazioni per i soggetti attivi e per il pubblico;
Ÿ
partecipazione: ampia partecipazione durante tutto il processo di elaborazione delle politiche ;
Ÿ
responsabilità: una chiara definizione di ruoli ed obiettivi;
Ÿ
efficacia: identificazione dei suggerimenti e valutazione dell'impatto;
Ÿ
coerenza: tra i vari processi (in particolare, i processi di governance sviluppati in altre aree di compe-
tenza pubblica).
Due altri aspetti importanti sono stati identificati nell'ambito del progetto Climact Regions:
Ÿ
la rilevanza dei processi, delle procedure e della struttura di governance rispetto all'oggetto deve
essere esaminata attentamente;
Ÿ
la portata dell'implementazione può anche influenzare la valutazione della governance.
1
Commissione delle Comunità Europee, 2001, "Governance Europea – Un libro bianco, COM (2001) 428 versione
definitiva, [ http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2001:0428:FIN:IT:PDF ]
3
Fasi del processo di governance
L'implementazione dei processi di governance, sia che si tratti di dare vita e gestire un
osservatorio per le emissioni di gas serra o di definire, implementare e valutare una strategia di mitigazione dei cambiamenti climatici, richiede tre fasi principali che sono descritte
sotto.
1 – Avviare il processo di governance
Identificare le esigenze
Identificare i soggetti interessati
Determinare la portata dell'intervento e il livello di apertura
Definire gli obiettivi e i risultati attesi
2 - Implementare il processo di governance
Definire metodologia e procedure,
organizzare la partecipazione delle parti
Valutare il processo di governance
e verificarne adeguatezza ed efficacia
3 – Implementare i meccanismi di coordinamento
Definire con chiarezza le responsabilità
Predisporre controlli
Garantire la trasparenza del processo decisionale
4
Avviare il processo di governance
Questa fase è volta a predisporre il contesto per definire le basi di una solida cooperazione multilivello.
Ciò include: definire gli obiettivi e avere una guida chiara, identificare risorse e strumenti, rafforzare le
capacità dei soggetti interessati, fornire informazioni e condividere conoscenze.
►
Identificare le esigenze
La struttura della governance dipende dal contesto generale e dalle politiche pubbliche perseguite.
Definire il contesto di governance per un osservatorio, creare una strategia regionale per un sistema di
trasporto sostenibile o sviluppare biogas in un piccolo villaggio sono misure legate agli obiettivi perseguiti dall'organizzazione che dà inizio al processo.
Indubbiamente, dare vita a una cooperazione multilivello può aiutare a raggiungere diversi obiettivi, tra cui:
Ÿ
comunicare e fornire informazioni su un progetto, una decisione ecc. per rafforzarne la legittimità;
Ÿ
misurare l'accettabilità di una politica, una misura, ecc.;
Ÿ
promuovere il sostegno politico per determinati gruppi target;
Ÿ
promuovere il coinvolgimento dei soggetti interessati / partecipazione dei cittadini;
Ÿ
promuovere la condivisione di esperienze e di conoscenze;
Ÿ
raccogliere idee per aiutare l'organizzazione a definire la propria strategia, i propri interventi, ecc.;
Ÿ
avvalersi di competenze esterne per studiare la fattibilità di un'azione o di una determinata politica.
La Provincia di Barcellona (ES) ha implementato una "politica
di monitoraggio dei comuni verso la sostenibilità". Il processo di
governance è orientato alla condivisione di conoscenze e di
esperienze tra comuni e allo sviluppo di capacità per promuoverne il coinvolgimento nell'ambito dell'iniziativa europea del Patto
dei sindaci. I comuni possono esprimere le loro esigenze; il
network è anche una piattaforma per scambiare esperienze e
promuovere strumenti. Per maggiori dettagli consultare l'appendice 1
L'Agenzia per l'Energia di Norrbotten sta sostenendo le
Amministrazioni comunali nello sviluppo di strategie per il clima in
collaborazione con aziende private, settore industriale e della
ricerca (progetto "NV EKO"). Sono stati organizzati seminari in
diciassette comuni, ai quali ogni comune ha invitato i soggetti
interessati a livello locale provenienti dai settori: politico, amministrativo, delle aziende private e della società civile. E' stato
effettuato un monitoraggio dei consumi e della produzione di
energia in ciascun comune e sono stati sviluppati due diversi
scenari (uso di energia da fonte fossile e da fonte rinnovabile).
I seminari sono stati sia un'opportunità di apprendimento basata
su dati locali concreti e sia una possibilità per sviluppare idee e
instaurare nuove collaborazioni. Otto comuni ricevono consulenza continua sul processo di governance e sullo sviluppo di
politiche e misure da adottare.
Per maggiori dettagli consultare l'appendice 1
5
Identificare i soggetti interessati
Questa fase è strettamente collegata alla precedente. Identificare gli attori che dovrebbero
essere coinvolti nella strategia di governance è un fattore sostanziale perché ne definisce il
grado di apertura e il processo.
I numerosi contributi apportati per la realizzazione di questo manuale hanno sottolineato
l'importanza di collegare i soggetti "chiave" che, a seconda dello scopo della struttura di
governance, possono dare un vero contributo e valore aggiunto (attraverso le proprie
competenze, le proprie esperienze, ecc.). Occorre identificare con chiarezza sia le strutture
sia gli individui in modo da coinvolgerli in maniera adeguata.
Al fine di individuare le categorie di soggetti da coinvolgere devono essere organizzati
momenti di riflessione interni (coinvolgendo diversi dipartimenti, manager e potenziali funzionari) e / o con organizzazioni esterne (agenzie partner, consulenti coinvolti nel progetto, ecc.).
Successivamente è necessario svolgere un'analisi dei soggetti interessati e comprendere il
loro livello di influenza, la loro posizione e i loro punti di vista. Questa analisi può includere
quanto segue:
Ÿ
il ruolo e la missione dell'organizzazione;
Ÿ
il suo status (pubblico / privato, associazioni, società, comitato di esperti, ecc.) ;
Ÿ
le relazioni esistenti con le autorità regionali;
Ÿ
le iniziative implementate da organizzazioni che potrebbero sostenere il progetto;
Ÿ
la capacità dei soggetti interessati di fornire assistenza e valore aggiunto (competenza
tecnica, capacità finanziaria, comunicazioni tra gruppi di destinatari, supporto a gruppi di
destinatari) ;
Ÿ
la loro capacità di influenzare l'ambiente circostante (opinion leader) e di promuovere il
sostegno a un intero settore (organizzazioni, gruppi sociali, ecc.);
Ÿ
le loro aspettative o le esigenze in relazione al progetto.
Questa analisi aiuterà ad identificare i soggetti principali e deve essere svolta prima di tutto
all'interno dell' organizzazione pubblica stessa (tra i vari dipartimenti) allo scopo di identificare le persone trainanti del processo.
Il Consiglio della Contea di Kent ha sviluppato una
struttura di governance chiara per coordinare l'attività
relativa alla Strategia ambientale del Kent. Al livello più
alto, i leader politici del Kent controllano l'avanzamento
della strategia e guidano gli interventi in collaborazione
con i funzionari appartenenti alle organizzazioni partner
(Kent Forum e Kent Chief Executives). Le relazioni sui
progressi ottenuti sono curate dal Kent Environment
Strategy Executive Officer Group e dal gruppo politico
dell'iniziativa "Kent Environment Champions". Gli interventi sono trasversali con svariati protagonisti e soggetti coinvolti provenienti da vari livelli delle organizzazioni
partner perciò la presenza di una struttura di riferimento
chiara e ben definita è vitale per assicurare che i
progressi siano coordinati e comunicati con efficacia.
Per maggiori dettagli consultare l'appendice 1
6
L'identificazione degli attori principali è stata una fase critica per la
creazione dell'osservatorio OREGES di Poitou-Charente (FR);
qui l'espressione "attori principali" fa riferimento alle organizzazioni che possono fornire dati o alle organizzazioni che saranno
le principali fruitrici (per lo sviluppo delle politiche). Un forum
dedicato, un comitato direttivo e uno statuto formalizzeranno i
risultati attesi dalla cooperazione.
Per maggiori dettagli consultare l'appendice 1
►
Determinare la portata dell'intervento e il livello di apertura
La chiara definizione del livello di partecipazione (il momento del suo inizio o della sua conclusione) è
essenziale per garantire che i ruoli e la legittimità del processo di governance siano definiti con precisione. Ruoli e legittimità possono essere legati alle diverse fasi: ideazione, attuazione o valutazione.
Durante il processo si possono distinguere diversi livelli di coinvolgimento e diversi gruppi di soggetti interessati. Gli individui devono essere coinvolti al momento giusto, vale a dire quando sono in grado di
apportare un contributo e dare valore aggiunto al processo. Possono essere identificati quattro momenti di partecipazione1:
Ÿ
Informazione e consapevolezza: i protagonisti del settore pubblico informano la popolazione e i pro-
tagonisti del mondo socioeconomico dell'area del progetto. La diffusione di informazioni è svolta in
maniera preliminare, senza aspettarsi riscontri particolari. Anche se in questo momento si riscontra
un livello bassissimo di partecipazione, la diffusione delle informazioni rimane tuttavia una componente essenziale nelle fasi successive.
Ÿ
Consultazione: i protagonisti del settore pubblico cercano il consenso di alcuni o di tutti i cittadini e de-
gli attori del mondo socioeconomico di un territorio. La loro partecipazione può essere richiesta sotto
forma di obbligo legale o come contributo volontario.
Ÿ
Concertazione: è caratterizzata da un coinvolgimento basato sugli sforzi comuni di funzionari, tecni-
ci, cittadini e protagonisti del mondo socioeconomico del territorio, in conformità alla procedura collettiva che precede le decisioni. Lo scopo è di raccogliere tutti gli attori intorno ad un progetto condiviso, affinché tutti lo accettino e se ne assumano la paternità.
Ÿ
Decisione comune (o sviluppo comune): questa è la vera fase di condivisione del potere decisionale
sui principali aspetti del progetto in questione e anche sull'opportunità della sua realizzazione .
Per esempio, il "forum per la crescita" istituito dalla regione di
Midtjylland (DK) riunisce politici, rappresentanti del mondo delle
imprese e rappresentanti del settore della ricerca per dare loro la
possibilità di sostenere progetti e attività e per rafforzare la
posizione della regione nel campo delle tecnologie ambientali. Il
forum per la crescita definisce priorità e aree target, valuta le
proposte e assegna sovvenzioni La regione di Midtjylland ha
assegnato al "forum per la crescita" l'autorità per sostenere la
crescita dello sviluppo regionale. In questo modo il forum può
legittimamente svolgere le funzioni tipicamente attribuite al
consiglio regionale. Per maggiori dettagli consultare l'appendice 1
Il livello di integrazione dipende in gran parte dai ruoli dei soggetti interessati, dalla loro capacità di
influenzare il progetto, dalla loro eterogeneità, dalla loro legittimità e dal loro accesso alle risorse
(finanziarie, istituzionali, politiche, ecc.).
1
RAEE, 2006, "La concertation, coeur du développement durable", [ http://www.ddrhonealpesraee.org/differents_
niveaux_de_participation.php ]
7
I soggetti interessati possono essere integrati nell'intero processo oppure secondo criteri
specifici e il loro coinvolgimento può andare dalla fase di diagnosi fino alla fase di valutazione.
Ci sono determinate considerazioni che possono ripercuotersi sul livello di apertura:
Ÿ
il livello e la natura dei contributi attesi dalle parti attive;
Ÿ
l'obiettivo complessivo dell'associazione dei soggetti interessati nel processo;
Ÿ
il peso/l'autorità attribuita ai soggetti interessati esterni di influenzare decisioni, modificare
il progetto ecc.
►
Definire gli obiettivi e i risultati attesi
La definizione di obiettivi chiari e dei risultati attesi dalla collaborazione a più livelli determina la
direzione da prendere e contribuisce a creare un contesto di lavoro che assicuri una
collaborazione efficace. Consente anche di identificare le persone chiave da coinvolgere nel
progetto.
E' l' organizzazione che dà il via al processo che dovrebbe impostare il quadro generale, il che
vuol dire anche chiarire i risultati attesi dal processo. Tuttavia, le parti attive più importanti
possono essere già coinvolte a questo stadio iniziale in modo da dare vita a una visione
condivisa dei risultati del progetto.
Per esempio, nella fase di implementazione dell'osservatorio OPTEER, la Franche-Comté region (FR) ha
coinvolto, già in una fase iniziale, organizzazioni universitarie per definire lo strumento di osservazione allo
scopo di integrare i risultati delle ricerche e sviluppare lo
strumento stesso. La cooperazione con istituti di ricerca
ed esperti nel campo dell'energia è chiaramente incentrata sulla progettazione di uno strumento di osservazione. I potenziali utenti sono messi in contatto con gruppi
di lavoro per favorire il miglioramento della funzionalità.
Per maggiori dettagli consultare l'appendice 1
8
Implementare il processo di governance
►
Definire metodologia e procedure, organizzare la partecipazione delle parti
Il processo di governance deve prevedere la definizione a livello complessivo e nelle sue diverse fasi di
una metodologia per la gestione dei soggetti interessati. Prima di definire questo percorso si deve
provvedere alla valutazione del contesto politico, delle strutture esistenti e delle relazioni di lavoro
(anche quelle formali). Ciò contribuirà a stabilire se è necessario creare una struttura ad hoc o se è
sufficiente modificare il processo di governance esistente. Questa analisi identificherà potenziali
lacune, la mancanza di meccanismi di cooperazione o di capacità decisionale, le opportunità per
integrare o approfondire le relazioni tra diversi dipartimenti e organizzazioni ecc. e per migliorare
l'efficienza globale nell'organizzare tutte le azioni pubbliche.
Definire la metodologia
Per definire un processo di governance efficace occorre considerare i seguenti aspetti:
Ÿ
un numero limitato di strutture di governance e forum di discussioni evita perdite di
tempo durante il coordinamento degli sforzi;
Ÿ
è necessaria una chiara identificazione delle funzioni, della composizione e delle relazio-
ni di queste strutture con altre organizzazioni o strutture all'interno dell'organizzazione.
Per garantire il funzionamento ottimale del programma di attenuazione dei cambiamenti climatici, la Contea del Kent (GB) ha
istituito un comitato direttivo, strumento centrale nella struttura del
programma di governance. Questo comitato controlla l'implementazione, valuta le capacità organizzative, identifica le questioni
e il metodo per risolverle in collaborazione con la sfera politica e i
partner del Kent e, se necessario, decide di creare incarichi e gruppi di lavoro. Per maggiori dettagli consultare l'appendice 1
Comunicare i dettagli organizzativi del processo
Il processo di governance dovrebbe essere definito e comunicato in maniera chiara affinché le
parti attive possano valutare le condizioni della loro partecipazione. I dettagli del processo
dovrebbero includere:
Ÿ
la programmazione del progetto (data di inizio, ecc.) e gli obiettivi generali;
Ÿ
il tipo dei forum di discussione (riunioni di lavoro, network, partenariati formalizzati, ecc.) ;
Ÿ
la durata e la frequenza delle riunioni (creare un'agenda provvisoria, spiegare il progresso
dei lavori – anche se potrebbe essere necessario apportare modifiche e fornire dettagli);
Ÿ
le risorse disponibili: informazioni, documenti di lavoro, metodo di lavoro pianificato per le
parti attive, ecc.;
Ÿ
i risultati (attesi dal processo) e l'uso previsto per questi risultati in linea con la strategia,
l'azione o l'osservatorio.
9
Mobilitare tutti gli attori
E' anche importante capire le motivazioni dei soggetti interessati e comunicare ad essi
i vantaggi potenziali per massimizzare il loro interesse e la loro partecipazione nel
progetto. In linea di principio, gli attori del settore pubblico e del settore privato
partecipano al processo di consultazione principalmente per tre motivi:
Ÿ
ottenere informazioni su un progetto che potrebbe riguardarli;
Ÿ
esprimere la propria opposizione (o quanto meno comunicare opinioni o dare
voce a richieste);
Ÿ
partecipare alla definizione del progetto.
L'interesse a breve o a lungo termine può rappresentare un fattore decisivo per
mobilitare attori privati come le aziende. Le grandi società potrebbero trovare difficile
impegnarsi in un lungo processo di definizione di una politica pubblica perché spesso
sono già coinvolte in processi di governance a livello nazionale. Le piccole aziende, a
volte, potrebbero essere riluttanti ad impegnarsi in un tale processo perché non hanno
risorse da allocare. Perciò è possibile dare vita a forum di discussione specifici, che
tengano conto di determinate limitazioni.
Deve essere identificato un responsabile (una persona singola o gruppo di lavoro)
che definisca (o riesamini, se necessario) la metodologia, la gestione del processo,
l'organizzazione di riunioni, la comunicazione delle informazioni ai partecipanti e la
redazione dei contributi. Occorre anche indicare chiaramente una persona di
riferimento per la gestione delle relazioni con le parti attive.
Dal 2007, la Regione Nord-Pas de Calais (FR) ha
lanciato un'azione per mobilitare i vari soggetti
interessati sul suo territorio al fine di sviluppare piani
climatici territoriali (Plans Climat Territoriaux, PCT). A
questo scopo, offre assistenza tecnica e competenze
per aiutare le autorità volontarie a livello locale ad
istituire una piattaforma volta a coinvolgere i vari
soggetti potenzialmente interessati (autorità locali,
aziende pubbliche e private, associazioni, università e
cittadini). Nell'ambito di questa piattaforma sono stati
organizzati corsi di formazione, dibattiti pubblici,
workshop e gruppi di lavoro per formare e informare i
soggetti interessati mettendoli in condizione di definire
ed esprimere il loro punto di vista.
Per maggiori dettagli consultare l'appendice 1
Il Governo Regionale di Valencia ha istituito un Comitato per il coordinamento della politica sui cambiamenti
climatici. Il Comitato interdipartimentale è composto da
dieci dipartimenti, come per esempio: energia, trasporti,
lavori pubblici, turismo, affari sociali, agricoltura e salute
pubblica, che hanno lavorato attivamente insieme sotto
la direzione del Vice Presidente regionale per le infrastrutture, il territorio e l'ambiente.
Per maggiori dettagli consultare l'appendice 1
La difficoltà principale del progetto per l'uso dell'energia
sostenibiledi Hostětín è stata quella di sensibilizzare il
pubblico sull'uso di energia rinnovabile a livello regionale e nazionale. All'inizio è stata svolta un'indagine
attraverso un questionario indirizzato agli abitanti del
villaggio di Hostětín.
10
Recentemente, a questa indagine è seguita un'intensa campagna
di informazione costituita da seminari, dibattiti pubblici e da un
esame delle migliori pratiche attuate in Austria. Coinvolgere il
pubblico nel processo di pianificazione è apparso un fattore
essenziale a cui si è accompagnata la creazione di opportunità per
le piccole e medie imprese locali. L'approccio è stato adottato nei
successivi progetti ambientali attuati nella Municipalità di Hostětín.
Per maggiori dettagli consultare l'appendice 1
Formare capacità e condividere informazioni
La partecipazione di diverse parti attive che normalmente non partecipano allo sviluppo della
politica e nei processi decisionali richiede:
Ÿ
una fase di apprendimento per colmare lacune conoscitive su temi quali: i meccanismi dei
cambiamenti climatici, emissioni di energia e gas serra la situazione organizzativa in
relazione al territorio ecc.;
Ÿ
informazioni: su obiettivi, programmazione, risultati attesi dal processo e contesto di
intervento (legale, politico, ecc.) ;
Ÿ
formazione dei partecipanti: necessaria nel caso in cui competenze o conoscenze
specifiche siano necessarie per comprendere il contesto e le questioni chiave discusse da
tutti i partecipanti.
Nella regione di Rhône-Alpes (FR), Rhônalpénergie Environnement (l'Agenzia Regionale per l'Energia) ha dato vita a un
programma di formazione in linea con l'Agenda 21 di OPAC 38. Il
programma mira a fornire informazioni sul processo e sulla metodologia e a definire obiettivi e indicatori. I partecipanti e i funzionari
hanno ricevuto una formazione sulla valutazione della partecipazione durante un programma sperimentale.
Per maggiori dettagli consultare l'appendice 1
La condivisione di conoscenze e di informazioni è un fattore chiave per facilitare il dialogo. Essa
contribuisce a fornire una base comune per la discussione e a costruire il consenso tra gli attori.
Ciò, in ultima analisi, permette di costruire e sviluppare una visione condivisa. Formare capacità
integrando competenze, abilità ed esperienze è un fattore chiave che consente di ottenere un
sufficiente livello di efficacia collettiva.
Tutti i comuni della regione della Selandia (DK) che partecipano
al Patto dei Sindaci beneficiano di un'assistenza volta a rafforzare
le capacità dei comuni su questioni relative ai cambiamenti
climatici (per esempio, sistemi energetici, pianificazione energetica e implementazione). Il network della regione, insieme a 17
Amministrazioni e a persone chiave che si occupano di questioni
simili, condividono conoscenze ed esperienze. Inoltre la regione e
l'università hanno organizzato corsi di formazione per sostenere i
comuni nella definizione dei loro piani di azione.
Per maggiori dettagli consultare l'appendice 1
Affinché i soggetti interessati partecipino occorre che il processo di governance garantisca
comunicazioni continue e informazioni, oltre a un certo livello di trasparenza. Tuttavia, la trasparenza completa può essere controproduttiva poiché la governance non implica l'assoluta
uguaglianza di tutti gli attori coinvolti nel processo.
11
► Valutare il processo di governance e verificarne adeguatezza ed efficacia
L'azione per il clima richiede una vasta gamma di competenze che devono essere accompagnate dal supporto di tutte le organizzazioni e di tutti i settori. Ciò richiede spesso un cambiamento delle relazioni "tradizionali" tra strutture governative e responsabili delle decisioni, da
una parte, e soggetti interessati, società civili, ecc., dall'altra.
La valutazione del contesto della governance può essere utile in particolare perché gli indicatori (p.es. numero di partecipanti alle riunioni, numero di pubblicazioni distribuite, decisioni
prese o non prese ecc.) potrebbero essere insufficienti per valutarne il successo. I processi di
governance devono essere esaminati nella loro interezza e questo esame può avvenire sotto
forma di una valutazione esterna, una valutazione inter pares o un'autovalutazione.
La valutazione del contesto di governance deve includere i seguenti elementi:
Ÿ
insegnamenti da trarre;
Ÿ
rilevanza del contesto della governance (confrontato con altri processi di governance o
con flussi di cooperazione tradizionali);
Ÿ
il suo posizionamento strategico;
Ÿ
la sua efficacia: risultati attesi in termini di aspettative ed obiettivi;
Ÿ
la sua efficienza in relazione alle risorse dedicate e ai mezzi (rapporto tra risultati e risorse
finanziarie, competenze, organizzazione, ecc.);
Ÿ
l'accettazione a livelli interni ed esterni;
Ÿ
identificazione di percorsi di azione.
La valutazione può aggiungere valore alla governance futura dell'azione per i cambiamenti
climatici e alla governance vista in senso più ampio come azione pubblica. Indubbiamente i
cambiamenti climatici rappresentano spesso un'area della politica pubblica caratterizzata da
esperimenti (attraverso il coinvolgimento dei soggetti interessati, l'organizzazione di dibattiti,
consultazioni a lungo termine che integrano aspetti pluridimensionali e la creazione di nuovi
partenariati).
Tuttavia, la valutazione può anche essere interpretata in modo restrittivo come una verifica del
rendimento. Perciò è importante comunicare con chiarezza gli obiettivi della valutazione e
garantire che i valutatori siano in grado di condurre la loro analisi sia a tutti i livelli
dell'organizzazione (inclusi il management e i livelli politici) sia a livello più ampio (sarebbe
interessante consultare i principali soggetti interessati).
12
Implementare i meccanismi di coordinamento
Sono necessari meccanismi di coordinamento e regolamentazione perché la collaborazione su più
livelli non si regola da sola; attori diversi partecipano con diverso potere di intervento. La loro partecipazione dipende dalle loro conoscenze, dalla loro capacità di influenzare l'ambiente che li circonda e
dalle loro responsabilità legali. In questo senso la governance si distingue dal governo.
Occorre definire chiaramente la natura e i limiti dei contributi dei soggetti interessati e identificare i
legami tra i processi, la gestione della governance e la leadership.
I governi regionali svolgono un ruolo importante al fine di:
Ÿ
promuovere e organizzare l'implementazione di meccanismi operativi di coordinamento tra livelli
orizzontali e verticali: informare, proporre una metodologia di lavoro, ecc.;
Ÿ
stabilire e garantire le responsabilità (funzionari regionali e responsabili delle decisioni) nel quadro
del processo di governance, delle decisioni e delle misure prese;
Ÿ
garantire una coerenza generale e il monitoraggio della coerenza con gli obiettivi generali;
Ÿ
creare le condizioni politico-amministrative che possano garantire il rispetto degli obiettivi.
►
Definire con chiarezza le responsabilità
La responsabilità è un fattore chiave per costruire la fiducia e sostenere il processo di governance. La
responsabilità (rendere conto del proprio operato) può essere definita come la necessità che rappresentanti eletti o funzionari, che gestiscono i servizi pubblici, si facciano carico delle conseguenze delle
loro azioni, attività e decisioni 1. La responsabilità in quanto parte di una strategia o di un'azione è diretta
ai livelli più alti del governo (regionale) e riguarda gli obblighi legali, gli attori coinvolti nella definizione o
nell'attuazione del processo e la comunità più ampia.
L'esercizio effettivo della responsabilità include:
Ÿ
trasparenza delle informazioni;
Ÿ
regole chiaramente esposte riguardanti i rapporti tra diversi gruppi di attori (in particolare tra
pubblico, politici e aziende – fornitori di servizi ecc.), i loro relativi settori e le loro responsabilità;
Ÿ
una revisione indipendente dei risultati, o, in mancanza di questa, la necessità di controlli;
Ÿ
la firma di uno statuto di partecipazione (che stabilisca regole / diritti / doveri di ciascuno).
1
United Nations – Economic and Social Council, marzo 2006, "Definizione dei concetti di base e della terminologia
nella governance e nella pubblica amministrazione", [http://unpan1.un.org/intradoc/groups/public/documents/un/unpan022332.pdf]
13
►
Predisporre controlli
Il coordinamento, in particolare quello tra governance e governo, deve essere particolarmente
rafforzato da una revisione critica del processo rivolta ai responsabili della politica e delle
decisioni. L'implementazione di controlli può perseguire diversi obiettivi:
Ÿ
rivedere e criticare il progetto e la strategia in modo costruttivo;
Ÿ
monitorare l'efficacia complessiva del processo;
Ÿ
identificare i problemi e cercare le soluzioni adeguate.
A questo scopo può essere necessario richiedere un audit esterno o l'intervento di una persona
o di un gruppo specializzato nella revisione delle strategie e delle decisioni che goda di un certo
livello di indipendenza e libertà di espressione.
Nella Contea di Kent (UK) ci sono una serie di comitati
responsabili del controllo delle politiche.
Questi comitati sono costituiti da membri eletti che hanno
le seguenti responsabilità:
Ÿ
sostenere lo sviluppo di politiche pubbliche;
Ÿ
rivedere il rendimento della regione e di altri enti
pubblici del Kent;
Ÿ
porre in discussione le decisioni del Gabinetto;
Ÿ
istituire comitati selezionati per svolgere revisioni
complete di determinate questioni;
Ÿ
condurre ricerche, chiedere informazioni e svolgere
consultazioni pubbliche;
Attraverso questo processo è stato creato un comitato sui
cambiamenti climatici, che ha portato a una serie di
raccomandazioni che sono alla base del piano di azione.
Per maggiori dettagli consultare l'appendice 1
►
Garantire la trasparenza del processo decisionale
I processi di governance sono spesso volti a incentivare gli sviluppi della politica e del processo
decisionale offrendo idee, prospettive e competenze. Tuttavia, per evitare frustrazioni e sfiducia nel processo di governance è importante indicare chiaramente quando finirà il lavoro dei
gruppi di valutazione e identificare i decisori e le persone a cui sono affidate responsabilità. Si
tratta di uno dei presupposti di una governance efficace.
Questo elemento deve essere chiarito all'inizio, per esempio definendo il contesto generale
della governance e la struttura di riferimento (gerarchia) tra i diversi gruppi che partecipano al
processo e informando le parti attive e il pubblico delle diverse fasi che porteranno alla decisione (vedi grafico alla pagina precedente).
14
Appendice 1:
Schede riassuntive delle 13 miglior prassi in materia di
governance
1.
Il processo di governance della Provincia di Barcellona orientato alla condivisione di conoscenze
ed esperienze tra comuni
2.
Strategia per l'energia e il clima di Norrbotten e Västerbotten (NV Eko)
3.
Strategia del Kent per l'ambiente
4.
OREGES, Osservatorio Regionale per l'Energia della Regione di Poitou-Charente (FR).
5.
Il "Forum per la crescita" istituito dalla regione del Midtjylland (DK).
6.
OPTEER, Osservatorio Regionale per l'Energia della Regione della Franche-Comté (FR)
7.
Comitato direttivo, un elemento centrale della struttura del programma di governance nella
Contea del Kent (GB)
8.
Regione del Nord-Pas de Calais (FR), supporto alle autorità locali per la Pianificazione del clima e
dell'energia
9.
Valencia (ES), Comitato di coordinamento delle politiche sui cambiamenti climatici
10. Uso dell'energia sostenibile a Hostětín (CZ)
11. Programma di formazione in linea con l'agenda 21 di OPAC 38 avviato da RhônalpénergieEnvironnement (FR)
12. Partecipazione dei comuni nell'ambito del Patto dei Sindaci nella regione della Selandia (DK)
13. Comitati responsabili del controllo delle politiche nella Contea del Kent (UK)
15
BARCELONA-SPAIN
132
Osservatorio regionale per l'energia
Risultati principali
- Sostegno ai 311 comuni della provincia
di Barcellona nella lotta ai cambiamenti climatici:
più di 6.000 azioni che traggono origine dai Piani
di azione per l'energia sostenibile (Sustainable
Energy Action Plans, SEAP) del Patto dei Sindaci
sono già in fase di svolgimento
- 132 Piani di azione per l'energia sostenibile
(Sustainable Energy Action Plans, SEAP) già
completati e in fase di implementazione
- Investimenti pari a 15 M€ in energie rinnovabili
(principalmente impianti fotovoltaici negli edifici
pubblici) ed efficienza energica, ottenuti
attraverso lo strumento ELENA (con il supporto
della Commissione Europea e la Banca
europea per gli investimenti)
Foto di Blanca Calonge
parcheggi per automobili;
Contesto e motivazioni
Ÿ
produzione di energia rinnovabile;
Il monitoraggio dell'energia e delle emissioni di gas
serra fa parte della missione dell'Ufficio tecnico per i
cambiamenti climatici e la sostenibilità ambientale.
L'obiettivo principale è valutare i progressi dei
comuni verso la sostenibilità e la riduzione delle
emissioni di gas serra.
Questo lavoro è svolto nel quadro del Patto dei
Sindaci, a cui il Consiglio Provinciale di Barcellona
partecipa in qualità di Struttura di supporto. Più di
130 comuni della Provincia sono già entrati a far
parte del Patto dei Sindaci, e ciascuno di essi
raccoglie dati sulle emissioni di gas serra. E' stata
creata una banca dati che contiene le misurazioni di
emissioni effettuate e le azioni che sono state
pianificate nei Piani di Azione per l'Energia Sostenibile (Sustainable Energy Action Plans, SEAP) dai
firmatari del Patto dei Sindaci. I progressi nella lotta
ai cambiamenti climatici sono monitorati. E' stato
anche sviluppato un Sistema Municipale di Indicatori
di Sostenibilità (Sustainability Indicators Municipal
System, SIMS). E' prevista anche la partecipazione ai
piani dell'Agenda 21 che includono misure di adattamento ai cambiamenti climatici.
Descrizione
I dati elaborati includono:
Ÿ
dati sul consumo di energia (elettricità, gas
naturale, carburanti, diesel, benzina, gas
liquido);
Ÿ
consumo d'acqua;
Ÿ
produzione e gestione dei rifiuti;
Ÿ
fattori determinanti come la popolazione e i
16
Ÿ
consumi di carburanti, benzina, diesel e gas
liquido sono calcolati su scala provinciale, quindi
i dati devono essere disaggregati al livello municipale.
Risultati principali
Le emissioni di gas serra sono disponibili su scala
provinciale e municipale per settore, insieme alla
produzione di energia rinnovabile e alle
corrispondenti emissioni di gas serra che sono state
evitate. Gli impatti delle azioni pianificate includono il risparmio di energia, la produzione di energie
rinnovabili e i costi stimati, tutti disaggregati per
settore e per comune.
I dati sono accessibili a comuni, governo provinciale
cittadini e organi europei.
Insegnamenti appresi e fattori
di successo
Un elemento chiave è rappresentato dal numero di
comuni coinvolti nella lotta contro i cambiamenti
climatici. Le difficoltà principali sono di carattere
finanziario e legale.
Implementazione
Struttura di implementazione
e partner – governance
Le strutture di implementazione sono il Consiglio
Provinciale di Barcellona e il Network regionale di
&
BARCELONA-SPAIN
di città e paesi verso la sostenibilità. Il Consiglio
provinciale offre sostegno tecnico e finanziario ai
comuni affinché questi siano in grado di sviluppare
strategie per ridurre i consumi di energia e le
emissioni di gas serra. Il Network è una struttura che
consente ai comuni di esprimere le proprie esigenze
e offre loro una piattaforma per lo scambio di
esperienze. Aiuta anche a promuovere strumenti
specifici di supporto alle decisioni.
Sito web dell'osservatorio
http://www.diba.cat/mediambient/es/pactealc.asp
Inquadramento temporale
Dal 1998
Contatti e link
Dr Ramon Rabella,
Direttrice dell'ufficio
tecnico per i
cambiamenti climatici
e la sostenibilità
Consiglio Provinciale
di Barcellona
[email protected]
Photo by Carles Romaní
17
&
NORRBOTTEN-SWEDEN
81
Strategia per l'energia e il clima di
Norrbotten e Västerbotten (NV Eko)
Risultati principali
- Quattordici nuove aziende si sono unite
al network NV Eko per un'imprenditorialità
nel segno dell'efficienza energetica
- In diciassette comuni della regione sono
stati svolti seminari sull'energia e sul clima.
Il consumo e la produzione di energia sono
stati monitorati in ciascuno di questi diciassette
comuni e le statistiche ottenute hanno costituito
la base per la costruzione di due diversi scenari
(scenario BAU e scenario verde)
- Sostegno al lavoro strategico su energia e
clima svolto in otto comuni
- Mappatura dell'energia in tre aziende di
Västerbotten (una segheria e due officine
meccaniche)
- Sono state prodotte tre relazioni (tre diversi
comuni) su impronte ecologiche
Contesto e motivazioni
Ÿ
energia
Le Contee di Norrbotten e Västerbotten rappresentano il 37,5 % della superficie totale della Svezia. La
quota della produzione di energia rinnovabile è alta
sia a Norrbotten che a Västerbotten grazie agli
impianti idroelettrici e alla fiorente silvicoltura. La
regione vanta anche grande competenza nell'uso
efficace dell'energia e conoscenze avanzate grazie
alle due università che ospita. Il progetto è di tipo
collaborativo, orientato alle imprese e si basa sulla
cooperazione tra società, industria e ricerca.
Il progetto svilupperà una strategia efficace orientata al tema dell'energia e le questioni ambientali a
livello locale. Si basa su una stretta collaborazione,
improntata sulla fiducia, tra comuni e aziende.
NV Eko contribuirà a migliorare le attività industriali
e commerciali a Norrbotten e a Västerbotten potenziando il contributo delle due città al lavoro nazionale e internazionale di riduzione degli impatti negativi
dei cambiamenti climatici. Creerà le condizioni per
uno sviluppo delle imprese incentrato su protezione
ambientale e sostenibilità che contribuirà ad una
fornitura energetica sicura ed economicamente
conveniente per la regione.
NV Eko lancerà nuove forme globali di cooperazione
per lo sviluppo aziendale.
Gli elementi fondamentali alla base del progetto
sono:
Ÿ
la
politica mondiale per il clima e l'energia hanno
bisogno di azioni strategiche a livello globale e di
cooperazione tra il settore pubblico e quello
privato;
18
rinnovabile ed energie pulite hanno un
grande potenziale di sviluppo nel contesto
aziendale della Svezia settentrionale;
Ÿ
l'uso
efficiente dell'energia nell'attività lavorativa è un buon modo per rafforzare la redditività
delle aziende della regione;
Ÿ
la
pianificazione strategica dell'energia e del
clima richiede statistiche accessibili con rappresentazioni grafiche, conoscenze in materia e
informazioni da comunicare a società e comuni;
Ÿ
il monitoraggio
locale dell'energia, delle questioni climatiche e delle relative potenzialità di
incremento delle attività commerciali dell'area
deve essere migliorato.
Gli obiettivi del monitoraggio sono:
Ÿ
creare
nuove attività e posti di lavoro nel settore
ambientale dell'efficienza energetica;
Ÿ
far
sì che le aziende partecipanti incrementino lo
sviluppo di attività imprenditoriali rivolte all'ambiente;
Ÿ
aumentare il numero di aziende nel network di
Ÿ
Nenet per l'efficienza energetica delle imprese;
Ÿ
mappare
l'energia e visitare piccole e medie
Imprese.
Altri risultati previsti sono:
Ÿ
rafforzare
il settore commerciale a Norrbotten e
a Västerbotten;
&
NORRBOTTEN-SWEDEN
Ÿ
lavorare
per uno sviluppo ecocompatibile e
sostenibile delle imprese;
Insegnamenti appresi e fattori di
successo
Ÿ
contribuire ad un approvvigionamento energetico
Sono stati identificati i seguenti elementi chiave:
sicuro ed economicamente sostenibile;
Ÿ
sostenere
il lavoro strategico per energia e clima
svolto nei comuni;
Ÿ
contribuire
allo sviluppo di strategie locali e
regionali per l'energia e il clima.
Il progetto rientra nelle strategie regionali per
l'energia di Norrbotten e di Västerbotten. Rientra
anche nella politica nazionale svedese per incrementare l'uso di energie rinnovabili e il consumo energetico efficiente tra il pubblico e nel settore privato.
Ÿ
obiettivi europei e nazionali;
Ÿ
entrambe
le contee hanno strategie regionali per
adeguare l'efficienza energetica ai cambiamenti
climatici;
Ÿ
impegno
giuridicamente vincolante dovuto alle
leggi svedesi che impongono piani locali per
l'energia ;
qualificato e motivato, sia per la
gestione del progetto sia per l'aspetto tecnico.
Le fasi e la tempistica sono:
1.
fase di preparazione (giugno - settembre 2009)
2.
informazione e marketing (giugno 2009 –
maggio 2012)
2.1 attività di network
2.2 coordinamento del progetto/orientamento
ambientale
2.3 modello per le statistiche su clima ed
energia
pianificazione dell'energia e del clima, orientata ai processi e strategica (settembre 2009 –
marzo 2012)
3.1 informazione e rafforzamento delle capacità
3.2. inizio del lavoro strategico per energia e
clima a livello locale
4. azioni mirate all'efficienza energetica (ottobre 2009 – gennaio 2012)
5.
favore di comuni e Consigli di Contea;
Ÿ
personale
Descrizione
3.
Ÿ
le sovvenzioni dell'Agenzia svedese per l'energia a
relazione finale (settembre 2011 - settembre
2012)
Un valutatore esterno segue continuamente il
progetto aggiornando i leader sull'andamento dei
lavori in relazione agli obiettivi.
Le raccomandazioni per le autorità locali che si
impegnano ad intraprendere un processo di questo
tipo sono:
Ÿ
sostegno
finanziario affinché i comuni lavorino
per la protezione del clima, unito ad impegni
legali più vincolanti e al coinvolgimento dei
comuni in interventi per la protezione del clima e
l'adattamento ai cambiamenti climatici;
Ÿ
corsi
di formazione su tematiche relative al clima
per per i responsabili delle decisioni e il personale a livello locale;
Ÿ
strumenti
gratuiti per implementare politiche e
misure per la protezione del clima a livello
locale, tra cui strumenti di comunicazione;
Ÿ
scambio
di informazioni e attività di networking a
livello regionale, nazionale e internazionale;
Ÿ
sostegno finanziario alle società che lavorano alla
protezione del clima, un impegno giuridicamente
vincolanti e un maggiore coinvolgimento negli
interventi per la protezione del clima e l'adattamento ai cambiamenti climatici.
Implementazione
Struttura di implementazione
e partner – governance
Risultati principali
Il monitoraggio è effettuato su undici indicatori
qualitativi e sedici indicatori quantitativi. I leader
del progetto controllano regolarmente se il lavoro
effettuato è in linea con gli obiettivi.
Il progetto è stato avviato nel mese di giugno 2009.
Gli obiettivi sono in fase di realizzazione e la valutazione finale avrà luogo al completamento
dell'attuazione del progetto.
19
La struttura responsabile dell'implementazione del
progetto è Norrbottens Energikontor AB (NENET).
Finanziamento e costi
Il budget totale per il progetto è di 1.772.677 €,
finanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale
&
NORRBOTTEN-SWEDEN
(FESR) / Misura 1.1 "Imprenditorialità e nuove imprese"
(50% del budget totale).
I finanziamenti pubblici nazionali (50%) provengono da:
Ÿ
Consiglio regionale di Västerbotten;
Ÿ
Consiglio della Contea di Norrbotten;
Ÿ
Governo provinciale di Norrbotten;
Ÿ
Agenzia svedese per l'energia;
Ÿ
Governo provinciale di Västerbotten.
Risorse umane: le seguenti risorse umane stanno
lavorando al progetto all'interno dell'Agenzia NENET:
2 coordinatori di progetto + 4 coordinatori di progetto a tempo parziale + 1 amministratore + 1 tecnico.
Il comitato direttivo del progetto comprende 6
organizzazioni; 9 organizzazioni sono rappresentate
nel gruppo di riferimento.
Contatti e link
Fred Nordström e
Ulrika Lundberg
Project Manager
presso
NENET Norrbottens
Energikontor AB
Kungsgatan 46 E
S - 972 41 Luleå
[email protected],
[email protected]
Sito web
http://www.nenet.se/default.asp?sid=11
6&menuId=13
Inquadramento temporale
Giugno 2009 - settembre 2012
20
&
KENT-UNITED KINGDOM
105
Strategia del Kent per l'ambiente
Risultati principali
- Impegno per la definizione di una strategia
estesa a tutti i partner del Kent;
- Governance chiara e un preciso impegno
politico delle parti;
- Sviluppo di un piano di attuazione per la
definizione della strategia.
Contesto e motivazioni
Ÿ
valore per il Kent – ottimizzeremo il potenziale
L'ambiente è uno degli elementi principali
dell'infrastruttura che sostiene l'economia del Kent.
La Contea sta affrontando numerose sfide: le
pressioni legate allo sviluppo, i continui problemi in
relazione alla qualità dell'aria e dell'acqua, l'incessante declino della biodiversità e gli effetti dei
cambiamenti climatici (come carenza d'acqua,
ondate di calore e inondazioni) presenti e futuri.
Alcune di queste sfide, se da una parte possono avere
un grave impatto economico e sociale, dall'altra
offrono anche opportunità per fare nuovi affari nel
settore pubblico e commerciale e migliorare
l'efficienza per i residenti.
Gli obiettivi della Strategia del Kent per l'ambiente
sono:
Ÿ
vivere 'bene' nell'ambito dei nostri limiti
ambientali – guidare il Kent verso un consumo più
efficiente delle risorse, eliminando gli sprechi e
ottimizzando le opportunità offerte dall'economia verde;
Ÿ
essere all'altezza delle sfide dei cambiamenti
climatici – lavorare per costruire una Contea del
Kent con basse emissioni di carbonio, preparata e
resistente agli impatti dei cambiamenti climatici;
Ÿ
valorizzare il nostro ambiente naturale, storico
e di vita – massimizzare i reali benefici economici
e sociali di un'elevata qualità ambientale proteggendo e sviluppando al tempo stesso il carattere
naturale unico e intrinseco del Kent.
L'implementazione di questa strategia è supportata
da cinque principi:
Ÿ
Kent Globale – considereremo Kent e Medway
come un unicum e lavoreremo come partner per
trovare e realizzare soluzioni intersettoriali;
Ÿ
potere al Kent – daremo il potere a comunità,
aziende ed individui dando loro l'opportunità di
essere sostenibili;
21
dell'ambiente per offrire alla gente del Kent una
gamma completa di benefici - salute, posti di
lavoro e tempo libero; faremo scelte che
garantiranno una buona redditività a lungo
termine;
Ÿ
Kent ispirato – cercheremo di prendere spunto in
tutto il mondo dalle migliori innovazioni e
soluzioni volte a incoraggiare la crescita del
settore della tecnologia verde e ad abbattere lo
status quo quando rappresenta una barriera al
progresso;
Ÿ
lo farò se lo farai tu - il Partenariato del Kent darà
il buon esempio, adottando buone pratiche
all'interno della sua propria organizzazione.
La Strategia del Kent per l'ambiente ha un ruolo
centrale nella integrazione di strategie e piani di
azione, tra cui: strategia integrata per i trasporti,
strategia in materia di alloggi, strategia per il settore
delle tecnologie a basse emissioni di carbonio,
comitato sulle inondazioni, piano di azione per la
biodiversità nel Kent, piano di miglioramento delle
vie di accesso nelle campagne e piano di gestione
delle aree di grande bellezza naturale.
L'esecuzione della strategia sarà sostenuta da un
piano di azione triennale che sarà aggiornato ogni
anno.
Descrizione
La Strategia del Kent per l'ambiente è un progetto
triennale organizzato attorno a tre temi e dieci
priorità che rappresentano le sfide e le opportunità
principali per il Kent nei prossimi 10 o 20 anni. Ogni
tema ha una visione decennale ed è sostenuto da
obiettivi di alto livello. I tre temi, e le loro relative
priorità, sono:
Vivere 'bene' nell'ambito dei nostri limiti
ambientali
Priorità 1: rendere case ed edifici pubblici efficienti
dal punto di vista idrico ed energetico, tagliare i
&
KENT-UNITED KINGDOM
costi per residenti e contribuenti.
Priorità 2: rendere i nuovi fabbricati e le nuove
infrastrutture del Kent economicamente convenienti, a basse emissioni di carbonio ed efficienti sul
piano della gestione delle risorse.
Priorità 3: trasformare i rifiuti del Kent in nuove
risorse e in posti di lavoro per la Contea.
Priorità 4: ridurre l'impronta ecologica di quello che
consumiamo.
Essere all'altezza delle sfide dei cambiamenti
climatici
Priorità 5: ridurre le future emissioni di carbonio.
Priorità 6: gestire gli impatti dei cambiamenti
climatici e in particolare gli eventi climatici estremi.
Priorità 7: sostenere lo sviluppo di imprese e posti di
lavoro "verdi" nel Kent.
Valorizzare il nostro ambiente naturale, storico e
di vita
Priorità 8: utilizzare a pieno il potenziale sociale ed
economico della bellezza dell'ambiente naturale e
storico del Kent.
Priorità 9: salvaguardare e migliorare la qualità del
patrimonio naturale e storico del Kent.
Priorità 10: garantire che i residenti della Contea
abbiano accesso ai benefici offerti dalla costa, dalla
campagna, dalle aree verdi e dal patrimonio
culturale del Kent.
Ci sono inoltre due temi trasversali, che rappresentano due filoni di attività cruciali per l'attuazione
della strategia nel suo complesso: posti di lavoro e
corsi di formazione "verdi" e modifiche comportamentali. Questi temi sono collegati tra loro e
potranno beneficiare l'uno dell'altro.
Implementazione
Struttura di implementazione e
partner – governance
La strategia è stata sviluppata con il contributo del
Partenariato del Kent (http://www.kentpartnership.org.uk/home_ie6/), che è costituito da
rappresentanti del settore pubblico, privato, del
volontariato e della comunità.
Finanziamento e costi
Costi di intervento, programma di finanziamento e
risorse umane dedicate variano a seconda dell'intervento; le fonti di investimento comprendono fondi
regionali nazionali ed europei.
Inquadramento temporale
La Strategia del Kent per l'ambiente è un'iniziativa
triennale (lanciata nel 2010) e rappresenta le sfide e
le opportunità principali del Kent nel corso dei
prossimi 10 o 20 anni.
Contatti e link
Sostenibilità e cambiamenti
climatici
Invicta House, County Hall
Maidstone
Kent ME14 1XX
+44 (0) 1622 221979
[email protected]
Risultati principali
Siti web
Insegnamenti appresi e fattori
di successo
http://www.kent.gov.uk/kentenvironmentstrategy
e: http://www.kentforum.org.uk/kent-forum/
Finora le sfide principali sono state: bilanciare le
risorse al costo degli interventi e cercare di non
gravare iniquamente su aziende, settore pubblico e
comunità.
I vantaggi principali sono stati: risparmi in termini di
costi e di miglioramento dell'efficienza delle risorse,
miglior uso delle risorse del settore pubblico, meno
rischi, vantaggi economici e vantaggi indiretti per la
salute. I fattori chiave del successo sono un forte
partenariato, che comprende anche il processo di
sviluppo, e la volontà di cambiare comportamento.
22
&
RHÔNE-ALPES-FRANCE
135
OREGES - Osservatorio Regionale per
l'Energia e le Emissioni di Gas Serra
Risultati principali
- Disponibilità di un profilo territoriale
energia-clima (comunità, province,
parchi naturali regionali, SCOT
[schemi di coerenza territoriale] …)
Contesto e motivazioni
L'Osservatorio Regionale per l'Energia e le Emissioni
di Gas Serra (OREGES) è stato creato per decisione
del Comitato per l'energia della Conferenza
Regionale per lo Sviluppo e la Pianificazione del
Territorio (Commission Régionale d'Aménagement et
de Développement du Territoire, CRADT) a
novembre 2002.
L'osservatorio OREGES è coinvolto nell'elaborazione
del Piano Regionale Clima, Aria ed Energia (Schéma
Régionale Climat Air Énergie, SRCAE), elaborato in
collaborazione dal Consiglio regionale e dai
rappresentanti regionali dello stato nazionale.
Scopo del piano è orientare le attività su questi temi
per i prossimi 5 anni.
non sono quelle di gas serra rilasciate sul territorio
ma quelle dovute al consumo di energia sul
territorio. Le cifre sono principalmente costituite da
dati calcolati in base a fattori determinanti (numero
di abitanti, traffico stradale…) e ai tassi di consumo
medio anche se si usano sempre più dati reali sul
consumo di energia per ottenere cifre più accurate.
Risultati principali
Gli obiettivi sono:
Ÿ
raccogliere e produrre informazioni a livello
regionale sui diversi fattori che costituiscono la
produzione e il consumo di energia e le emissioni
di gas serra;
Ÿ
garantire
la coerenza delle informazioni
scambiate a livello regionale e nazionale;
Ÿ
garantire la continua verifica delle conoscenze
Descrizione
attraverso l'uso di strumenti e indicatori in modo
da valutare l'impatto di politiche e misure;
L'osservatorio sta monitorando:
Ÿ
il consumo finale e la produzione di energia
(soprattutto da fonti rinnovabili);
Ÿ
le emissioni energetiche e non-energetiche di gas
serra, incluse le emissioni di CH4 prodotte dal
settore agricolo.
Non monitora né la qualità dell'aria né l'impatto dei
cambiamenti climatici a livello locale. Non sono
monitorate neanche le emissioni indirette dovute al
consumo di beni prodotti all'esterno del territorio.
I principali dati di input utilizzati sono: dati statistici, tassi sul consumo medio di energia, tassi sulle
emissioni di gas serra e dati reali raccolti a livello
regionale e locale.
E' utilizzato un "approccio incentrato sul consumatore finale": le emissioni prese in considerazione
23
Ÿ
svolgere studi specifici (inclusi studi prospettici)
sulle risorse di energia a livello locale, sui
fabbisogni, i consumi e i loro fattori di determinazione;
Ÿ
essere
una piattaforma per lo scambio di
informazioni relative all'energia e ai gas serra e
per semplificare la diffusione delle informazioni.
I bilanci energetici e gli inventari dei gas serra sono
usati come input per definire la politica regionale
sull'energia e i cambiamenti climatici. I rapporti
includono l'identificazione delle fonti di energia
rinnovabile. Questi rapporti sono pubblicati annualmente e sono disponibili gratuitamente sul sito web
dell'osservatorio. I dati sono disponibili a livello
comunale nella misura in cui ciò è tecnicamente e
legalmente possibile (ci sono questioni di riservatezza).
&
RHÔNE-ALPES-FRANCE
Insegnamenti appresi e fattori
di successo
Le risorse umane dedicate all'osservatorio: 1 unità
equivalente a tempo pieno.
Le principali difficoltà da affrontare sono la mancanza di dati reali a livello locale e le questioni legali
relative alla proprietà dei dati.
Inquadramento temporale
I principali punti di forza dell'osservatorio sono la
visione condivisa tra soggetti interessati, le competenze tecniche disponibili e l'accesso ad alcuni dati
specifici.
Contatti e link
L'osservatorio esiste dal 2002
Implementazione
Strutture di implementazione
e partner - governance
Contatto della struttura tecnica:
Lo schema di governance dell'osservatorio include un
comitato direttivo, una struttura tecnica (l'Agenzia
Regionale per l'Energia - RAEE), un Comitato Finanziario formato da rappresenti dello Stato (ADEME) e
della Regione. L'osservatorio è co-presieduto dallo
Stato (Direction Régionale de l'Environnement, de
l'Aménagement et du Logement - DREAL) e dalla
Regione del Rhône - Alpes. Il comitato direttivo
include soggetti interessati provenienti dal settore
dell'energia a livello regionale e rappresentanti del
settore economico e sociale.
L'osservatorio mira a dirigere un network aperto a
soggetti interessati provenienti dal settore privato e
al pubblico.
Pierrick YALAMAS
Project Manager
OREGES per conto di Rhônalpénergie-Environnement
10 rue des Archers
F-69002 Lyon
[email protected]
Sito web
Sito web dell'osservatorio:
www.oreges.rhonealpes.fr
Finanziamento e costi
Il budget annuale è di 140.000 €, cofinanziati dal
Consiglio Regionale e dall'Agenzia Francese per
l'Ambiente e il Controllo dell'Energia (Agence de
l'Environnement et de la Maîtrise de l'Energie,
ADEME).
24
&
MIDTJYLLAND-DENMARK
105
Mega target "Energia e ambiente"
Risultati principali
Nel 2007 la regione dello Jutland centrale (in
danese: Midtjylland) si è posta l'obiettivo di ricavare il 50% della propria energia da fonti rinnovabili
entro il 2025 e di creare ulteriore crescita e
sviluppo economico nel settore dell'energia e
dell'ambiente, un'area in cui lo Jutland gode di una
significativa posizione di forza. Nel 2007 la regione
dello Jutland centrale ha sostenuto svariati progetti
e interventi nel settore dell'energia e dell'ambiente
a beneficio delle aziende, con lo scopo di aumentare l'uso di energia rinnovabile nella regione.
Contesto e motivazioni
Questa iniziativa mirava a creare le condizioni per
uno sforzo diversificato e coordinato per incrementare l'energia rinnovabile, basato sul contesto
aziendale esistente (prevalentemente PMI, ma
anche alcune società più grandi). L'aumento della
produzione di energia rinnovabile (il 50% dell'intero
consumo nel 2025 rispetto al 22% del 2007) e il
raddoppiamento della quota di biomassa (dal 15% del
2007 al 30%) renderebbe l'economia della regione
meno vulnerabile all'aumento dei prezzi dei combustibili fossili riducendo gli impatti ambientali dovuti
all'utilizzo di energia sia a livello regionale che
globale. Rafforzare le società produttrici di energia
e le loro strutture di supporto (e cioè i reparti R&D)
nel settore delle energie rinnovabili e dell'ambiente
contribuirà allo sviluppo delle aziende della regione
nel lungo periodo. Data la crescente concorrenza nel
settore, questa iniziativa ha maggiori probabilità di
successo se i molti attori della regione collaborano
tra loro e se anche la Regione offre il proprio contributo. Svolgere un ruolo di primo piano nel settore
delle energie rinnovabili è uno dei modi attraverso
cui la regione può mantenere uno sviluppo commerciale fiorente.
La transizione verso le energie rinnovabili creerà
problemi pratici e la cooperazione tra gli attori della
regione potrebbe essere di aiuto sotto diversi
aspetti, come per esempio nella gestione delle forti
fluttuazioni nella produzione di energia elettrica. Di
conseguenza, gli sforzi dello Jutland devono concentrarsi su un migliore utilizzo dell'energia elettrica da
fonti eoliche nei sistemi di fornitura.
Alla data della sua costituzione, nel 2007, la Regione
ha ricevuto tra le sue competenze quella dello
sviluppo regionale e ha deciso di creare a questo
scopo un "forum per la crescita" che riunisce politici
di primo piano, rappresentanti del mondo degli
25
affari e del settore della ricerca e dello sviluppo. E'
stato il forum a proporre questa iniziativa come la
migliore raccomandazione per rafforzare lo sviluppo
commerciale della regione nel lungo termine.
Descrizione
L'iniziativa è costituita principalmente da un
programma di sovvenzioni con a capo un suo consiglio, sotto il controllo generale del Forum per la
crescita della regione. Dopo aver approvato
l'iniziativa, il Forum per la crescita ha iniziato a
sostenere attività e progetti volti a rafforzare il ruolo
della regione come precursore nel campo dell'energia e dell'ambiente. Anche il suo consiglio per
l'energia e le tecnologie dell'ambiente ha dato vita a
progetti ed attività. I progetti che ha sostenuto
rientravano nelle seguenti categorie: biomassa,
energia eolica, energia solare, pompe di calore,
tecnologie di costruzione, tecnologie per il trasporto
la fornitura e lo stoccaggio dell'energia. Le altre attività erano correlate alla contabilità energetica,
all'organizzazione di conferenze e al sostegno delle
PMI. Durante i primi 4 anni, sono stati sostenuti 40
progetti e attività per un importo medio compreso
tra 300.000 e 500.000 €, generalmente assegnati
sotto forma di cofinanziamento.
Tra le attività che la regione ha intrapreso ricordiamo:
Ÿ
sviluppo della contabilità energetica per la
regione e i suoi comuni;
Ÿ
determinazione del potenziale per la creazione di
biomassa nella regione;
Ÿ
sviluppo di piani per la creazione di digestori volti a
produrre biogas da immettere nella rete del gas
naturale mediante rifiuti dell'industria alimentare;
Ÿ
preparazione dei piani per lo sviluppo regionale
mediante consultazioni pubbliche: le opinioni e le
idee sono state cercate tra i cittadini.
&
MIDTJYLLAND-DENMARK
Risultati principali
I rapporti sulle iniziative svolte dal 2007 al 2009 sono
stati presentati nel 2010 ma la relazione non
includeva valutazioni quantitative di indicatori ed
obiettivi. L'uso di energie rinnovabili è complessivamente aumentato nella regione ma l'impatto
specifico dell'iniziativa attuale non è stato valutato.
Durante lo stesso periodo, la regione ha mantenuto il
suo ruolo di leader nel settore delle energie
rinnovabili ma ha anche perso posti di lavoro nel
settore a causa della crisi e della globalizzazione. Gli
obiettivi per il 2025 sono in fase di realizzazione e i
progetti finanziati da attori esterni alla regione
hanno sollevato un notevole interesse. Inoltre, è
stato istituito un consiglio per l'energia e le
tecnologie dell'ambiente. Molti progetti sono sfociati in nuovi partenariati. Sono stati anche creati
network di aziende nel settore della biomassa e un
network di subappaltatori nel settore dell'energia
eolica.
Insegnamenti appresi e fattori
di successo
Come lezione si può raccomandare che le regioni
europee utilizzino i propri fondi per lo sviluppo
commerciale per promuovere iniziative nel settore
delle energie rinnovabili e dell'ambiente. I principali
fattori di successo sono: una combinazione di soggetti provenienti dal mondo degli affari e attivi nel
settore dell'energia e dell'ambiente, soggetti attivi
nel settore della ricerca e dello sviluppo e
un'efficace cooperazione (sia formale che informale)
tra le parti interessate a livello regionale. Il punto di
forza principale di questa iniziativa è stata la
promozione dell'innovazione in un contesto regionale e lo sviluppo della cooperazione tra soggetti
diversi a livello regionale. I finanziamenti pubblici
dovrebbero concentrarsi su quei soggetti che non
traggono necessariamente vantaggi economici dai
risultati dell'innovazione.
Implementazione
L'ufficio regionale riceve ed elabora le domande di
partecipazione, cura gli scambi con i proponenti e
gestisce le sovvenzioni. Il Forum per la crescita ha un
consiglio per l'energia e le tecnologie dell'ambiente
che valuta le idee per la creazione di progetti. Se il
consiglio ritiene che l'idea sia meritevole di supporto
può decidere che essa venga sostenuta da un'area di
attività esistente oppure proporre al Forum per la
crescita di creare una nuova area di attività. Il Forum
è stato assistito dall'amministrazione regionale.
L'attività si svolge in seno al piano di sviluppo
regionale che è realizzato nell'ambito di un processo
politico che include la consultazione pubblica. La
decisione finale è presa dal consiglio regionale
formato da politici eletti.
Finanziamento e costi
Il budget complessivo per il periodo 2007-2013 è di
17,6 milioni €, ottenuti con i seguenti contributi:
finanziamento regionale UE 28%, finanziamenti
regionali e municipali 45%, fondi dello stato danese
12%, sovvenzioni private 15% (cifre medie per tutti i
finanziamenti regionali per lo sviluppo dell'area). Si
prevede che ciascun progetto finanziato diventi
autonomo alla fine del periodo di finanziamento.
Risorse umane dedicate all'iniziativa: 5,5 unità
equivalenti a tempo pieno
Inquadramento temporale
2007-2013 (non sono state ancora decise le modalità
con le quali l'iniziativa continuerà nell'ambito del
prossimo piano di sviluppo regionale).
Contatti e link
Henrik Brask Pedersen, Direttore
del Dipartimento
Regione dello Jutland
Regionshuset Viborg
Skottenborg 26
DK-8800 Viborg
[email protected]
Struttura di implementazione
e partner – governance
Sito web
La Regione dello Jutland ha parzialmente delegato le
competenze per l'implementazione del progetto al
Forum per la crescita. Questo ultimo costituisce la
struttura principale responsabile dell'iniziativa ed è
formato da politici di primo piano e rappresentanti di
istituzioni commerciali e della ricerca e dello
sviluppo che giocano un ruolo decisivo per la definizione e la attuazione delle priorità. In effetti, esso
è l'organismo che stabilisce le priorità complessive e
decide in quali aree focalizzare gli interventi.
http://www.rm.dk/regional+udvikling/v%C3%A6kst
forum/indsatsomr%C3%A5der/energi+og+milj%C3%B
8/english+version
26
&
FRANCE-FRANCHE COMTÉ
125
Osservatorio Regionale per l'Energia
il Clima e l'Aria (OPTEER)
Risultati principali
- Creazione della piattaforma OPTEER, con
il relativo strumento di osservazione e di
analisie la banca dati
- Creazione di un network di partner e
realizzazione di studi attualmente
in corso (gruppi di lavoro)
- L'osservatorio comincia a svolgere il proprio
ruolo con alcune autorità locali aiutandole
nell'elaborazione di piani territoriali studiati
per migliorare il monitoraggio dell'energia,
sviluppare le energie rinnovabili e lavorare
per contrastare i cambiamenti climatici.
Contesto e motivazioni
L'osservatorio OPTEER è uno strumento di conoscenza dei flussi di energia nella regione della Franca
Contea.
Descrizione
L'osservatorio monitora:
(Interreg II & III). Applica diversi algoritmi di calcolo
usati a livello nazionale e regionale sia in Francia che
in Germania. Metodo e formati di reporting sono
conformi a quelli usati dal network CITEPA1 e agli
standard internazionali come per esempio AEE e
COPERT. Sono prese in considerazione le linee guida
IPCC.
Ÿ
il consumo di energia primaria e la produzione
di energia (da fonti sia rinnovabili sia non
rinnovabili);
Ÿ
le emissioni energetiche e non energetiche di
gas serra (tutti i gas del Protocollo di Kyoto);
Ÿ
la qualità dell'aria;
le iniziative locali per valutare quale impatto
Ÿ
potrebbero avere sulle emissioni di gas serra e
sulla qualità dell'aria.
Gli impatti dei cambiamenti climatici non rientrano
nell'ambito delle attività dell'osservatorio.
I dati sono gestiti per l'intera regione, a livello
municipale, ed includono i seguenti domini:
Strumento di creazione dei territori
Ÿ
dati sociali ed economici;
Ÿ
dati sulla mobilità (pendolarismo, tempo
libero, ecc.);
Ÿ
dati dettagliati su abitazioni ed edifici;
I dati provengono da banche dati, indagini o sono
calcolati mediante modelli.
Il metodo usato è stato sviluppato grazie a una
cooperazione interregionale e transfrontaliera
27
1) CITEPA è un network interprofessionale che
raccoglie informazioni sulle politiche e la tecnologia
per l'inquinamento atmosferico in Francia
&
FRANCE-FRANCHE COMTÉ
Risultati principali
E' stato sviluppato uno strumento software completo. L'osservatorio pubblica pagine dinamiche sul
proprio sito web. Queste pagine sono a disposizione
di ogni unità territoriale della regione e includono
diversi indicatori per ciascuno dei temi trattati (e
cioè qualità dell'aria, energia, clima).
I partner possono accedere a una modalità per
esperti che mette a disposizione analisi più approfondite. I collegamenti al sito sono monitorati e
analizzati ma non è stato ancora definito nessun
indicatore globale per valutare la realizzazione degli
obiettivi di OPTEER.
OPTEER contribuisce anche alla definizione di
numerosi Piani Strategici e di Intervento per
Territorio, Energia e Clima (Plan Climat Energie
Territoriaux, PCET) nella regione e al Piano Regionale Clima, Aria ed Energia (Schéma Régional du
Climat, de l'Air et de l'Énergie, SRCAE). A breve l'osservatorio dovrebbe intraprendere una procedura di
certificazione della qualità. Principale punto di forza
dello strumento sviluppato è la capacità di integrare
diverse tematiche ambientali a livello regionale
migliorando la coerenza tra le politiche regionali e
locali e le misure relative all'energia e all'ambiente.
input. Per quanto riguarda la possibilità di una
duplicazione del modello, occorre sottolineare che
la proprietà intellettuale degli strumenti sviluppati
appartiene all'Università della Franche-Comté e che
quindi gli strumenti non possono essere usati
liberamente.
Implementazione
Struttura di implementazione
e partner - governance
I partner principali sono il Consiglio Regionale della
Franche-Comté, i servizi della comunità di aggregazione del "Grand Dole", il laboratorio ThéMA
dell'Università della Franche-Comté (che ha contribuito alla definizione del modello dell'osservatorio),
la I@D Informatique (una società privata che garantisce hosting del sito web, integrazione dei dati e
sviluppo di nuovi indicatori), i servizi statali decentrati sul territorio regionale responsabili dell'ambiente (DREAL) e l'Agenzia Francese per l'Ambiente e
il Controllo dell' Energia (Agence de l'Environnement
et de la Maîtrise de l'Energie, ADEME). L'ATMO della
Franche-Comté è incaricata della gestione e della
promozione dell'osservatorio.
La governance dell'osservatorio include un comitato
scientifico, un comitato direttivo e un comitato
tecnico. Quest'ultimo ipotizza nuovi sviluppi che
sono poi presentati al comitato direttivo.
Finanziamento e costi
Budget annuale: 112.000 € per 18 mesi (2010-2011)
inclusi gli sviluppi.
Risorse umane: 1 unità equivalente a tempo pieno
Inquadramento temporale
Istituzione: 2005-2008. In funzione dal 2010
Strumento per la creazione di indicatori personalizzati
Contatti e link
Insegnamenti appresi e fattori
di successo
Un fattore chiave di successo è la definizione delle
missioni e dei risultati in collaborazione con gli
utenti di destinazione (e cioè autorità pubbliche,
cittadini…). Inoltre, è buona pratica dare vita a un
ciclo di continuo miglioramento che coinvolga tutti i
soggetti interessati (e cioè finanziatori, utenti,
personale e partner) nella definizione degli indicatori da monitorare. Affinché l'osservatorio si mantenga utile ed efficiente, occorre identificare le esigenze presenti e future degli utenti. Inoltre saranno
favoriti i partenariati tra gli attori. Infine, occorre
che gli utenti potenziali ricevano comunicazioni
regolari sullo strumento e sui suoi aggiornamenti.
Un'altra questione chiave è la riservatezza dei dati di
28
PAUC Benjamin,
Project
manager
ATMO FrancheComté
15, rue Mégevand
F-25000 Besançon
benjamin.pauc@atmo
fc.asso.fr
&
FRANCE-FRANCHE COMTÉ
Sito web dell'osservatorio
http://www.opteer.org
Per le mappe: http://opteer.test.iadinformatique.
com/carto/index.php?thmc_code=energie
Homepage della piattaforma OPTEER
Strumento di cartografia dinamica
29
&
KENT-UNITED KINGDOM
104
Profilo Locale degli Impatti dei Cambiamenti
Climatici nel Kent (LCLIP)
Risultati principali
Contesto e motivazioni
Gli eventi legati ai cambiamenti climatici hanno
sempre influenzato il modo in cui il Consiglio della
Contea del Kent (Kent County Council, KCC) è stato
in grado di fornire i servizi di cui gode il territorio.
Quindi è importante considerare le opportunità
offerte dai cambiamenti climatici e identificare le
aree di rischio che devono essere gestite in attesa
questi cambiamenti. Una delle prime fasi per comprendere in che modo i cambiamenti climatici potrebbero ripercuotersi sul Kent consiste nell'identificare la vulnerabilità attuale rispetto ad eventi
climatici gravi sulla base della metodologia prevista
dal Programma del Regno Unito sugli impatti dei
cambiamenti climatici. Questa metodologia consente di delineare un Profilo Locale dell'Impatto dei
Cambiamenti Climatici [Local Climate Impacts
Profile (LCLIP)]. A questo punto, lo scopo sarà quello
di realizzare uno strumento efficace e preciso per
integrare i cambiamenti climatici nel processo decisionale e sostenere i cambiamenti comportamentali
evidenziando i costi eccessivi che deriverebbero
dalla mancanza di interventi sia nel presente che in
futuro.
- Il profilo LCLIP ha rappresentato la base dello
sviluppo del network del Kent per i cambiamenti
climatici (Kent Climate Change Network) – un
network di funzionari delle autorità locali che
svolgono un ruolo leader nelle questioni relative
ai cambiamenti climatici nel Kent
- Il profilo LCLIP ha sviluppato messaggi con i
punti chiave per comunicare con i soggetti
interessati. Ciò ha spinto il senior management
ad aderire allo sviluppo del Piano di Azione del
Kent per l'Adattamento (un piano per rendere
la Contea resiliente ai cambiamenti climatici)
- Lo studio ha evidenziato una lacuna nelle
modalità secondo cui il Kent sta attualmente
monitorando l'impatto di gravi eventi climatici
e ha portato allo sviluppo di un nuovo strumento
innovativo: lo SWIMS. Lo SWIMS (Severe Weather
Impacts Monitoring System, Sistema di Monitoraggio
dell'Impatto di Gravi Eventi Climatici) è uno
strumento di supporto delle decisioni e di
coinvolgimento studiato per aiutare i partner
del Kent a raccogliere prove fondate sulla modalità
degli impatti, e delle risposte attuali, a condizioni
climatiche estreme. Lo scopo è di dare vita a una
pianificazione di interventi a lungo termine per
far fronte ai cambiamenti climatici
Ÿ
sviluppo di una chiara strategia di comunicazione
attraverso la collaborazione di funzionari di
spicco dell'intero partenariato;
Ÿ
sviluppo di una piattaforma centrale di raccolta
dati in cui tutti i partner potranno caricare e
analizzare i dati per definire le soglie degli
impatti dei cambiamenti climatici;
Ÿ
corsi di formazione che consentiranno ai partner di
utilizzare a pieno gli scenari UKCP09 per fornire
informazioni sulle future strategie di adattamento;
Ÿ
un'interfaccia con lo strumento di mappatura per
tracciare gli impatti dei cambiamenti climatici
nel territorio del il Kent;
Ÿ
identificazione di impatti di eventi climatici gravi
su servizi specifici e determinazione del costo,
complessivo e per ciascun partner, da sostenere
per diffondere l'analisi costo/benefici degli
interventi di adattamento;
Ÿ
identificazione degli impatti principali e delle
Gli obiettivi attuali sono:
Ÿ
sviluppo di una metodologia chiara su come
utilizzare un LCLIP per realizzare in modo
efficiente ed efficace l'obiettivo di preparazione
all'adattamento ai cambiamenti climatici;
30
minacce attuali e obbligo di avvertire il management per qualsiasi azione immediata;
Ÿ
workshop sull'adattamento indirizzati a tutti i
partner mettendo a disposizione la maggior parte
&
KENT-UNITED KINGDOM
delle competenze attuali, che potranno essere poi
riprodotte dai funzionari all'interno di ogni
organizzazione partner al fine di ottimizzare
quanto più è possibile i risultati di questo progetto;
Ÿ
sviluppo di una base di prove e di uno strumento
di coinvolgimento.
L'azione è coordinata grazie agli indicatori nazionali
definiti dall'Amministrazione centrale, dalla Legge
sui cambiamenti climatici (2008), dalla Strategia
del Kent per l'ambiente e dalla Strategia del Kent in
materia di alloggi.
Descrizione
I profili degli impatti climatici locali del Kent, nella
loro forma di base, integravano una valutazione
delle modalità di impatto degli eventi meteorologici
gravi nel Kent tra il 1997 e il 2009. La metodologia
usata è descritta nella figura sotto:
tendendo conto dei seguenti temi:
Ÿ
persone: implicazioni per forza lavoro e per i
clienti, cambiamenti dello stile di vita;
Ÿ
domanda: evoluzione della domanda di servizi;
Ÿ
immobili:
impatto sulla progettazione, la
costruzione e il mantenimento degli edifici e sulla
gestione delle infrastrutture;
Ÿ
processo: impatto sui processi di fornitura dei
servizi;
Ÿ
finanziamento: implicazioni per gli investimenti,
l'assicurazione e la reputazione dei soggetti
coinvolti;
Ÿ
logistica: vulnerabilità della catena di approvvi-
gionamento, servizi di interesse pubblico e
infrastrutture di trasporto;
Ÿ
implicazioni per il management: come gestire-
mo efficacemente i rischi e gli impatti dei
cambiamenti climatici?
I risultati ottenuti dai profili LCLIP e dai workshop
sono stati raccolti insieme ai commenti della
letteratura al riguardo per identificare i concetti
chiave e i punti di contatto al fine di definire le
priorità di intervento.
La revisione della letteratura è attualmente in corso
e i risultati sono regolarmente aggiornati e inseriti
in una "biblioteca dell'adattamento".
Il processo ha coinvolto i partner in tre fasi principali:
Ÿ
a livello di organizzazione partner, svolgimento di
Questa azione ha coinvolto tutti i partner del Kent
che hanno offerto il proprio feedback al "Programma
per i cambiamenti climatici" presso il Consiglio della
Contea del Kent. I punti chiave evidenziati nel
partenariato LCLIP sono stati usati in una serie di
workshop e di eventi informativi. Per esempio, nel
2009 si è tenuto un workshop per i responsabili della
gestione del rischio all'interno del partenariato del
Kent: ciascun partecipante ha ricevuto un pacchetto
informativo sugli impatti dei cambiamenti climatici
e notizie sul proprio apporto individuale e la propria
organizzazione. Si sono anche tenute presentazioni
che tenevano conto dell'approccio BACLIAT [Business
Areas Climate Assess Tool, Strumento di Valutazione
degli Impatti Climatici per Settore di Attività]
sviluppato dal Programma del Regno Unito per gli
impatti climatici. Queste presentazioni sono state
rivolte ai senior manager di tutti i partner del Kent. I
workshop sensibilizzano i partecipanti sulla valutazione della vulnerabilità attuale individuata con i
profili LCLIP e sulle proiezioni climatiche per
evidenziare ulteriormente i potenziali impatti dei
cambiamenti climatici sul nostro paese e sui nostri
servizi. Utilizzando queste informazioni, i dirigenti
di alto livello sono invitati a considerare gli impatti
degli scenari climatici sulla propria area di servizi
31
una ricerca approfondita tra le notizie riportate
dai media concentrandosi solo sulle date riportate da un profilo LCLIP pilota;
Ÿ
un'intervista ai direttori dei servizi per stimolare
la consapevolezza del progetto e identificare gli
aspetti principali;
Ÿ
i funzionari identificati devono completare un
modulo dettagliato al fine di raccogliere i dati
relativi agli esempi identificati.
I moduli e le istruzioni per queste fasi sono stati
ulteriormente sviluppati dal Programma per i
Cambiamenti Climatici presso il Consiglio della
Contea del Kent e sono disponibili sul nostro portale
web. Sul portale sono disponibili anche i moduli per i
workshop indirizzati alle équipe di manager sulla
base all'approccio BACLIAT.
Risultati principali
Il progetto LCLIP è stato intrapreso per fornire
supporto decisionale; il suo grado di influenza sulle
decisioni è stato monitorato insieme agli eventuali
risparmi sui costi che si otterrebbero intervenendo
adesso in previsione dei cambiamenti climatici.
E' stato sviluppato un Sistema di Monitoraggio
&
KENT-UNITED KINGDOM
dell'Impatto di Gravi Eventi Climatici - SWIMS
(Severe Weather Impacts Monitoring System,) che
continuerà a raccogliere informazioni sugli impatti
degli eventi climatici gravi sui costi e sulla nostra
risposta a questi eventi. A giugno 2009 sono state
diffuse le Proiezioni dello stesso anno sul clima del
Regno Unito. Queste sono le migliori conoscenze
scientifiche attualmente disponibili per capire come
i cambiamenti climatici potrebbero ripercuotersi su
di noi in futuro. I risultati sono stati integrati nel
sistema di mappatura KentView. Un case study è
disponibile sul sito web dell' UKCIP. Queste mappe ci
aiutano a identificare cosa indicano le proiezioni sul
clima futuro e offrono uno strumento di sostegno per
sensibilizzare la contea. Ad oggi, il metodo LCLIP ha
registrato 52 eventi climatici estremi, più di 300
effetti associati ad essi e informazioni su 75 servizi
(inclusi gli interventi intrapresi e l'impatto finanziario).
Insegnamenti appresi e fattori
di successo
Contatti e link
Sostenibilità e
Cambiamenti Climatici
Invicta House, County
Hall Maidstone
Kent ME14 1XX
+44 (0) 1622 221979
Dr. Sarah Anderson
Climate Change
Gestore del programma
sarah.anderson@ken
t.gov.uk
Sito web
http://www.kent.gov.uk/environment_and_plannin
g/environment_and_climate_change/adaptation_p
lan.aspx e: http://www.kent.gov.uk/SWIMS
I fattori chiave del successo sono: buona governance
e collaborazioni di partenariato per intervenire sui
cambiamenti climatici. Dovrebbe essere abbastanza
semplice replicare questo lavoro usando la stessa
metodologia.
Implementazione
Struttura di implementazione
e partner – governance
La struttura centrale di governance è la Kent
Partnership.
Finanziamento e costi
Costi totali: circa £40.000, incluso il lavoro del
personale (mappature e sviluppo della banca dati). Il
progetto è stato finanziato esternamente dal partenariato regionale "Improvement and Efficiency South
East (IESE)" e ha ricevuto sovvenzioni in-kind attraverso le risorse dei partner. Risorse umane dedicate:
tempo impiegato da uno studente di Master e da un
funzionario (circa 20 giorni per partner per l'intero
processo).
Inquadramento temporale
Il progetto è stato completato nel 2010 ma gli
interventi sono in corso.
32
&
NORD-PAS-DE-CALAIS - FRANCE
29
Supporto alle autorità locali nello sviluppo
di piani per clima ed energia nel territorio
del Nord-Pas-de-Calais
Risultati principali
- Dal 2008 11 territori (50% dell'area
regionale, 85% della popolazione
regionale) hanno firmato piani
triennali di azione per il clima
- Nei piani di intervento sono state
identificate più di 400 iniziative,
che coinvolgono centinaia di soggetti
a livello locale
Contesto e motivazioni
La legge francese prevede che le autorità pubbliche
locali che amministrano territori con una popolazione di 50.000 abitanti o più elaborino un Piano
Territoriale per il Clima e l'Energia (Plan ClimatEnergie Territorial – PCET) per definire il modo in cui
le autorità e il territorio amministrativo contribuiranno agli obiettivi nazionali di riduzione dei
cambiamenti climatici e adattamento. Oltre a realizzare il proprio piano, la regione the Nord – Pas de
Calais ha deciso di sostenere il lavoro di pianificazione delle autorità locali.
Il principio di base consiste nel selezionare il livello
di governance più rilevante per definire e implementare diversi tipi di intervento per clima ed energia
nella regione, applicando il principio della sussidiarietà su scala subregionale.
Gli obiettivi principali sono:
Ÿ
mobilitare i territori e i loro attori nella lotta
contro i cambiamenti climatici (mitigazione) e i
loro impatti (adattamento);
Ÿ
creare forti dinamiche regionali riunendo sforzi,
mezzi ed idee per ottimizzare la capacità di
trovare le migliori soluzioni possibili per puntare
a una regione sostenibile con basse emissioni di
carbonio.
La regione Nord-Pas de Calais sta ancora attraversando una fase di risanamento che include la ristrutturazione economica.
Descrizione
L'intervento si fonda sul sostegno a tutte le autorità
volontarie (e cioè le grandi città) che stanno pianificando azioni nel campo dell'efficienza energetica,
dell'energia rinnovabile e dell'adattamento, aiutandole a mobilitare tutti i soggetti interessati tra cui
imprese pubbliche e private, università, scuole,
33
organizzazioni non-profit e cittadini. La regione ha
assunto una società di consulenza per ricevere
supporto in relazione alla metodologia e all'organizzazione di sessioni di formazione, dibattiti
pubblici, workshop e riunioni di gruppi di lavoro.
La Regione e ADEME (l'Agenzia francese per la
gestione dell'energia e dell'ambiente) stanno sostenendo finanziariamente sia la definizione di piani di
intervento (Plan Climat-Energie Territorial – PCET)
che l'implementazione di iniziative. Sono stati creati
due comitati, uno tecnico e uno direttivo, formati da
rappresentanti politici eletti. Entrambi i comitati
intendono continuare la loro opera anche dopo la
fine dell'iniziativa.
Risultati principali
L'85% della popolazione è stato coinvolto nell'iniziativa all'inizio del 2010 e 11 "territori di progetto"
(che rappresentano il 50% dell'area regionale) hanno
firmato piani di azione triennali per il clima nel 2011.
Questi piani includono una vasta gamma di interventi
(in media da 40 a 50). In questa fase è difficile valutare l'impatto dell'iniziativa sul raggiungimento degli
obiettivi finali.
Insegnamenti appresi e fattori
di successo
Una delle difficoltà è riuscire a mobilitare soggetti
interessati e autorità locali (servizi e componenti
eletti) che manifestano livelli di interesse, volontà
politica e capacità di azione molto diversi. Quando
gli interventi sono stati definiti, il loro finanziamento rappresenta spesso una grossa sfida. Anche
l'adattamento è una questione delicata da gestire.
Gli elementi chiave e i fattori di successo sono:
Ÿ
i vantaggi degli interventi per l'economia locale e
le dinamiche regionali innescate.
&
NORD-PAS-DE-CALAIS - FRANCE
Implementazione
Contatti e link
Struttura di implementazione
e partner – governance
I servizi del Consiglio Regionale lavorano in stretta
collaborazione con ADEME (l'Agenzia francese per la
gestione dell'energiae dell'ambiente).
Le autorità locali sono coinvolte nel progetto
attraverso le convenzioni sugli obiettivi territoriali
in materia di clima firmate con la con la Regione e
ADEME.
Una piattaforma di collaborazione che raccoglie
tutti i soggetti interessati è stata costituita per
sviluppare piani di intervento a livello locale e per
seguire la loro implementazione.
Raphaël VIAL , Eco-territoires
Direction Environnement
Région Nord-Pas-de-Calais
Bâtiment City Way
111 Rue Berthe Morisot
F-59555 Lille CEDEX
[email protected]
Siti web
http://www.cerdd.org/spip.php?rubrique429
http://www.nordpasdecalais.fr/environnement/ac
cueil_environnement_9_1.asp
Finanziamento e costi
Il budget complessivo stanziato è di 10 M€ / anno,
finanziato attraverso il Fondo Regionale per la
Gestione dell'Energia (FRAMEE) e il Fondo Europeo di
Sviluppo Regionale (FESR).
Risorse umane: 3 unità a tempo pieno equivalenti
(regione) + 2 unità equivalenti a tempo pieno
(ADEME) + 250.000 € per attività di subappalto alla
società di consulenza (cumulate dal 2008).
Inquadramento temporale
2008 – 2011 per l'elaborazione dei piani territoriali
per il clima e l'energia. Fino al 2013 per sostenere
l'implementazione degli interventi pianificati.
34
&
VALENCIA-SPAIN
77
Strategia di Valencia per affrontare
i cambiamenti climatici 2008-2012
Risultati principali
- Contributo regionale per mantenere l'impegno
preso da Spagna e UE nel Protocollo di Kyoto
- Cooperazione e coordinamento tra le istituzioni
- Incrementare le conoscenze e sensibilizzare sul
tema energia pulita, sviluppo sostenibile e
cambiamenti climatici
Ÿ
contribuire allo sviluppo sostenibile attraverso
Contesto e motivazioni
La Regione di Valencia è consapevole della minaccia
dei cambiamenti climatici (CC) e del potenziale
impatto che essi avranno sulla regione del Mediterraneo, particolarmente vulnerabile sotto questo
aspetto. Quindi il Governo regionale di Valencia si
assume la piena responsabilità di contrastare le
cause e gli effetti dei CC attraverso interventi
concreti. Gli obiettivi strategici sono: ridurre le
emissioni di gas serra e incrementare i pozzi di
assorbimento del carbonio; promuovere R&D e
l'innovazione nel settore dei cambiamenti climatici e
dell'energia pulita; ridurre gli impatti negativi dei
cambiamenti climatici su risorse naturali, salute
umana e servizi sociali. La Strategia di Valencia
persegue i seguenti obiettivi di carattere generale:
Ÿ
contribuire in modo efficiente agli impegni della
Spagna ai sensi del Protocollo di Kyoto;
Ÿ
accrescere le conoscenze e la consapevolezza
sullo sviluppo sostenibile, l'energia pulita e i CC;
Ÿ
incrementare il coinvolgimento degli attori del
settore economico e sociale nei problemi ambientali attuali, nel perseguimento dello sviluppo
sostenibile e negli interventi del Governo di
Valencia per mitigare i cambiamenti climatici e
garantire l'adattamento ad essi;
Ÿ
collaborare con le amministrazioni locali affinché
pianifichino e sviluppino le proprie strategie di
risposta ai CC;
Ÿ
promuovere ricerca, sviluppo e innovazione nel
campo dei CC e dell'energia pulita;
35
l'introduzione e lo sviluppo di energia più pulita,
in particolare quella ricavata da fonti rinnovabili,
l'applicazione di nuove tecnologie dell'ambiente,
l'uso razionale dell'energia e il risparmio di risorse
sia per le aziende sia per gli utenti finali;
Ÿ
massimizzare e migliorare i network preposti al
controllo e aggiornare continuamente gli inventari dei gas serra;
Ÿ
prevedere e pianificare le misure per i futuri
adattamenti ai cambiamenti climatici.
La strategia è attuata attraverso azioni trasversali e
coordinate tra il settore pubblico e quello privato.
Queste azioni pongono le fondamenta per un
modello locale di sviluppo economico e sociale
caratterizzato da basse emissioni di carbonio e
basato sul risparmio energetico, su modelli di
produzione e di consumo di energia, sull'efficienza
energetica (EE) e sulle energie rinnovabili (RE).
Questa strategia si coordina con la strategia della
Spagna a livello nazionale per i cambiamenti climatici e l'energia pulita che afferma che le Comunità
autonome devono pianificare le proprie strategie per
affrontare i cambiamenti climatici. Per rinforzarsi a
vicenda queste strategie locali devono garantire la
coerenza con la strategia nazionale della Spagna.
Descrizione
Per soddisfare questi obiettivi, la strategia di
Valencia indica 125 misure concrete, divise in 8 linee
di azione: cooperazione e coordinamento istituzionale, settori colpiti da inquinamento diffuso, pozzi
di gas serra, cattura e stoccaggio della CO2, informa-
&
VALENCIA-SPAIN
zioni e sensibilizzazione dell'opinione pubblica,
ricerca sviluppo e innovazione, misure orizzontali e
misure di adattamento. I Dipartimenti e gli organi
governativi che sono responsabili degli interventi, o
che li coordinano, sono: Agenzia per l'Energia di
Valencia, Istituto per le Piccole e Medie Imprese di
Valencia (IMPIVA), il Network degli Istituti
Tecnologici della Regione di Valencia (REDIT),
l'Istituto per le Indagini Agricole di Valencia (IVIA) e
diversi Dipartimenti Regionali, tra cui: Ambiente,
Acqua, Pianificazione urbana ed edilizia; Infrastrutture e Trasporti; Agricoltura, Pesca e Alimentazione;
Istruzione; Turismo; Salute; Economia, Fisco e
Occupazione. Le aree in cui sono raggruppate le
misure non rappresentano la struttura del Governo di
Valencia. Misure di adeguamento a una struttura
governativa implicherebbero la ripetizione di molte
strutture e il rischio di perdere la visione generale e il
coordinamento. Le misure approvate vengono
introdotte nell'ambito della giurisdizione della
Comunità Autonoma. Esse non possono essere
considerate a sé stanti: molte di esse dipendono
direttamente da altre per essere efficaci.
Il metodo globale usato è descritto nel grafico che
segue:
gestione dell'acqua e l'ottimizzazione delle
risorse idriche;
Ÿ
la Federazione dei Comuni e delle Province di
Valencia ha istituito nel 2009 un "Network" di
Comuni focalizzato sul tema dei cambiamenti
climatici e su un sistema di qualità ambientale,
una piattaforma per lo scambio delle migliori
pratiche su questioni ambientali rivolta ai
cittadini della Comunità di Valencia.
Insegnamenti appresi e fattori
di successo
La prima grande sfida da affrontare è stata che il
Ministero per l'Ambiente spagnolo non ha svolto
nessuno studio di fattibilità sulle capacità tecniche
ed economiche delle Comunità Autonome di ottenere una riduzione delle emissioni pari a 15.033 milioni
di tonnellate di CO2 equivalenti/anno. Allo stesso
modo, non sono stati definiti né le modalità né la
distribuzione degli sforzi delle Comunità Autonome e
il Ministero ha ignorato il fatto che, a causa delle
competenze statali, la riduzione delle emissioni nei
settori interessati dipende significativamente dalla
politica di investimenti dell'Amministrazione
Generale dello Stato (SGA). E' ovvio, quindi, che
questo approccio non garantisce il raggiungimento
dell'obiettivo, che è definito unilateralmente dalla
SGA. I fattori chiave del successo sono stati un buon
coordinamento tra i vari dipartimenti e i partner
pubblici e privati coinvolti nell'implementazione di
questa strategia.
Implementazione
Risultati principali
La strategia di Valencia per i cambiamenti climatici
prevede l'applicazione di una serie di indicatori che
consentiranno la valutazione periodica o continua
del grado di conformità e di efficacia delle misure e
delle attività svolte per lo sviluppo delle misure
stesse. Gli obiettivi strategici sono in via di realizzazione. Inoltre l'implementazione della strategia ha
portato a una serie di iniziative subregionali:
Ÿ
nel 2001 la Provincia di Valencia ha istituito un
"Network" di Comuni per la sostenibilità ambientale, per uno scambio delle migliori pratiche tra
le municipalità che implementano l'Agenda 21 a
livello locale. Il network promuove la cooperazione per sviluppare un nuovo modello di sostenibilità, nuove tecnologie e nuovi modelli di turismo;
Ÿ
Wateregio, una piattaforma creata nel 2007 da 10
regioni europee, è un network per lo scambio di
idee, esperienze e migliori pratiche per la
36
Struttura di implementazione
e partner – governance
Il Governo regionale di Valencia sostiene l'implementazione degli interventi. Un documento sviluppato dal Comitato di coordinamento della politica
sulla prevenzione dei cambiamenti climatici definisce il contesto in cui un Comitato interdipartimentale composto da dieci dipartimenti del Governo di
Valencia supervisiona l'implementazione delle misure. I dipartimenti hanno competenze nei settori
dell'energia, dei trasporti, dei lavori pubblici, del
turismo, degli affari sociali dell'agricoltura e della
salute pubblica; essi inoltre hanno lavorato insieme
attivamente, sotto il coordinamento del Vice
Ministro Regionale per Ambiente, acqua, pianificazione urbana ed edilizia.
Finanziamento e costi
Le fonti di finanziamento sono svariate, tra di esse il
Governo di Valencia e l'Amministrazione Generale
&
VALENCIA-SPAIN
dello Stato. Investitori privati hanno finanziato
alcune azioni come il Piano per l'energia eolica 20032008 che ha ricevuto sovvenzioni pari a €2 miliardi.
Gli 80 interventi identificati complessivamente
corrispondono a una stima di investimento superiore
a €10 miliardi. Questa stima include gli importi dei
periodi compresi tra il 2003 e il 2010 e in alcuni casi
prende in considerazione periodi più lunghi, come
quello previsto per il Piano Generale di Gestione
delle Foreste. Inoltre, non include le previsioni
annuali di investimento per periodi successivi, che
verranno certamente aumentate nei prossimi anni.
Tuttavia, quando abbiamo selezionato gli 80 interventi, abbiamo escluso quelli con un effetto indiretto sulla riduzione dei cambiamenti climatici, cioè gli
interventi sulle infrastrutture.
L'ammontare degli investimenti supera i 5 miliardi di
€ di cui 2 miliardi corrispondono a investimenti
indotti provenienti dal settore privato. La distribuzione specifica dei rimanenti 3 miliardi di € di
investimenti pubblici è gestito per il 90 %
dall'Agenzia per l'Energia di Valencia e del Ministero
di Valencia per Ambiente, Acqua, Pianificazione
Urbana ed Edilizia. Risorse umane dedicate: dipendenti pubblici e ricercatori.
Vicent Calatayud
Centro de Estudios
Ambientales del Mediterráneo
C/ Charles R Darwin, 14
46980 Paterna – SPAGNA
[email protected]
Sito web
http://www.cma.gva.es/cambioclimatico
http://www.ceam.es/
Inquadramento temporale
2008 – 2012
Contatti e link
Jose V Miró Bayarri
Jefe de Servicio de Protección
y Control Integrado de la
Contaminación
Dirección General de Calidad
Ambiental
Conselleria d'Infraestructures,
Territori i Medi Ambient
Generalitat Valenciana
C/ Francisco Cubells, 7
46011 Valencia – SPAIN
[email protected]
37
&
DEPARTEMENT DE L'ISÈRE-FRANCE
32
Valutazione collettiva del raggiungimento
dell'obiettivo dell'Agenda 21 "Affrontare
la sfida energetica"
Risultati principali
- Valutazione volta a capire i risultati effettivi
- Riformulare il piano di azione condividendo le
decisioni per dare significato al processo
Contesto e motivazioni
OPAC38 è l'ufficio pubblico per la pianificazione
dell'uso di terreni ed edifici (OPAC) di Isere, uno degli
8 "départments" (unità amministrative in cui sono
divide le regioni francesi) della Regione. OPAC38
gestisce 22.000 appartamenti. OPAC38 ha avviato il
processo di valutazione del livello di raggiungimento
di tutti gli obiettivi che si è prefisso nell'ambito
dell'Agenda 21. Lo scopo è di rilanciare le motivazioni alla base degli obiettivi, promuovere il processo
critico trasversale di cambiamento delle abitudini e
aumentare il livello di coinvolgimento dei soggetti
interessati nell'implementazione delle azioni.
Si prevede che il processo contribuirà a valutare le
azioni implementate in termini di impatto economico, ambientale e sociale, efficacia energetica ed
efficienza complessiva. Il processo migliorerà anche
il sistema di comunicazione dei risultati. Più precisamente, l'OPAC sarà in grado di valutare le azioni
intraprese per l'efficienza energetica degli edifici
abitativi, per la soddisfazione e per la qualità della
vita degli inquilini al fine di confrontarne l'efficienza
in relazione alla riduzione delle emissioni di gas
serra.
Oggetto della valutazione è l'obiettivo "Affrontare la
sfida energetica" che è parte dell'Agenda 21 elaborata dall'OPAC38. Si tratta di determinare il livello di
raggiungimento dell'obiettivo tra le competenze e
nell'ambito di azione di OPAC 38. Questa valutazione
consentirebbe di migliorare l'analisi dei risultati
ottenuti, soprattutto per quanto riguarda le spese
energiche, e porterebbe ad una gestione continuativa più accurata ed efficiente delle 11 azioni previste
dall'obiettivo.
38
L'azione si inserisce nel processo di miglioramento
continuo e nella procedura per la certificazione ISO
9001 avviati da OPAC38.
Descrizione
Per svolgere la valutazione sono state organizzate 7
riunioni di 2,5 ore su base mensile a partire da
settembre 2008. Scopo delle riunioni era affrontare
le seguenti questioni: presentazione dei risultati e
verifica dei dati complementari, compilazione dei
risultati (relazione 1), rapporto di valutazione
(relazione 2) e raccomandazioni (relazione 3).
I partecipanti erano rappresentanti degli inquilini
(primi beneficiari degli interventi), amministratori,
agenti e partner dell'OPAC. Tutti questi soggetti sono
stati coinvolti sin dall'inizio.
Risultati principali
Dopo 7 mesi è stata stilata una relazione di valutazione completa. Il processo è stato ripetuto per valutare
altri obiettivi dell'Agenda 21.
L'azione è abbastanza innovativa: il processo di
valutazione partecipativa è ancora fermo in Francia.
Il suo punto di forza principale è di rafforzare la
governance e di contribuire a instaurare un ciclo di
continuo miglioramento.
Insegnamenti appresi e fattori
di successo
La difficoltà principale è stata far sì che le persone
fossero continuamente motivate e partecipassero
alle 7 lunghe e impegnative sessioni serali.
&
DEPARTEMENT DE L'ISÈRE-FRANCE
Raccomandazioni per qualsiasi organizzazione che
voglia impegnarsi nello stesso tipo di processo:
formare i partecipanti, controllare la fattibilità
politica e tecnica, impostare una struttura di
governance semplice e con regole chiare.
Finanziamento e costi
Costo totale: 8000 €, finanziati da OPAC38, dal
Centro Nazionale delle Autorità Pubbliche Locali, dal
Consiglio Regionale del Rhône –Alpes e da sovvenzioni a livello nazionale.
Benoit Jehl
Responsable
Direction Développement
Durable et Europe
OPAC 38
47, avenue Marie Reynoard
F -38100 GRENOBLE
[email protected]
Sito web
http://www.opac38.fr/
Risorse umane dedicate: 1 project manager
(OPAC38), 1 project manager (RAEE) e 1 consulente
esterno sono stati nominati per gestire 7 riunioni di
of 2,5 ore (più il lavoro di preparazione).
Inquadramento temporale
Settembre 2008 – settembre 2009
Contatti e link
Peter Szerb
Project Manager
Valutazione Agenda 21
Rhônalpénergie
Environnement
10 rue des archers
F-69002 LYON
[email protected]
39
&
REGION ZEALAND-DENMARK
23
Partecipazione di tutti i comuni
al Patto dei Sindaci
Risultati principali
- Strategia regionale per il clima (avviata per prima
in Danimarca), sviluppata in cooperazione tra tutti
i 17 comuni della Regione della Selandia
- Istituzione di un network regionale per il clima
-Tutti i 17 comuni hanno sviluppato, o stanno
sviluppando, piani di azione per il clima e l'energia
a livello locale
- 15 comuni hanno aderito al Patto dei Sindaci e
hanno quindi adottato il Piano di Azione per
l'Energia Sostenibile (Sustainable energy action plan,
SEAP) come strumento principale
- Corso di formazione (5 moduli) in pianificazione
dell'energia sostenibile, sviluppato dall'Università
di Roskilde e dalla Regione della Selandia
- Festival del Clima 2011 che fa da cornice alle
Giornate municipali dell'energia, da organizzare
in conformità al Patto dei Sindaci
- Tra il 2012 e il 2014 sarà implementato il progetto
ELENA [European Local Energy Assistance] su
energia rinnovabile ed efficienza energetica
Investimento: 62 milioni di Euro. Partner del
progetto sono la Regione della Selandia e 12 comuni
Contesto e motivazioni
Descrizione
L'intenzione iniziale era di spingere le Amministrazioni comunali della regione (idealmente ciascuno
dei 17 comuni della regione) ad impegnarsi nel Patto
dei Sindaci. Gli obiettivi principali consistevano nel
sostenerle durante il passaggio verso un sistema
regionale basato sull'energia rinnovabile sviluppando sia piani municipali per il clima e l'energia che
interventi a livello locale. Una delle questioni chiave
è stata quella di garantire la formazione di capacità
nell'ambito dei comuni, tra cui lo sviluppo di competenze nei sistemi energetici, pianificazione energetica e implementazione. L'idea è nata dalla Strategia
regionale per il clima, che era stata elaborata
attraverso un processo di coinvolgimento di molteplici soggetti interessati (metà 2008-metà 2009). Il
lavoro è stato svolto in cooperazione tra la Regione
della Selandia e i 17 comuni. L'impegno per gli sforzi
del Patto dei Sindaci ha rappresentato la seconda
fase di questa cooperazione, coerentemente con la
visione generale e gli 8 programmi di azione della
"Strategia regionale per il clima". L'iniziativa è
collegata anche alla Strategia regionale dell'Agenda
21 Locale e alla Strategia regionale per lo sviluppo
(notare che questi due piani sono obbligatori ai sensi
della legislazione danese).
L'intervento è un'azione concertata guidata congiuntamente da comuni e regioni; gli attori si sostengono
a vicenda. Si tratta di creare un meccanismo mirato
allo sviluppo delle competenze e alla condivisione di
conoscenze, mettendo insieme i comuni, la regione e
altri enti in un Network regionale per il clima a cui
partecipano tutte le 17 Amministrazioni comunali.
I principali gruppi destinatari erano i coordinatori
regionali per il clima ed altre persone chiave delle
amministrazioni municipali.
Un altro tipo di azione comune è il Festival per il
Clima, che fa da cornice alle Giornate municipali per
l'energia che devono essere tenute in conformità al
Patto dei Sindaci allo scopo di sensibilizzare i
cittadini su clima ed energia.
40
Risultati principali
L'obiettivo principale è stato realizzato: la maggior
parte dei comuni sono stati coinvolti nel Patto dei
Sindaci. Ci sono voluti circa sei mesi perché le prime
Amministrazioni aderissero al Patto. Alcune hanno
firmato solo dopo lo svolgimento di un certo numero
di analisi. I due comuni rimanenti che non hanno
ancora firmato il Patto stanno sviluppando i propri
&
REGION ZEALAND-DENMARK
Piani di azione per il clima e l'energia. Non solo è
stata svolta una valutazione formale dell'intervento
ma il gruppo di lavoro e il comitato direttivo della
Strategia regionale per il clima effettuano regolarmente valutazioni interne sull'avanzamento
dell'implementazione.
Insegnamenti appresi e fattori
di successo
istituito congiuntamente una Struttura di supporto.
La Regione della Selandia e i comuni sono stati i
soggetti trainanti per diffondere l'adesione al Patto
dei Sindaci e creare la Struttura di supporto.
Finanziamento e costi
Fino ad oggi tutte le iniziative congiunte relative alla
Strategia regionale per il clima sono state finanziate
dalla Regione della Selandia che le ha considerate
parte della Strategia regionale per l'Agenda 21
Locale.
I fattori decisivi sono stati due "strumenti" fondamentali per garantire l'avvio e lo svolgimento dei
processi del Piano di Azione per l'Energia Sostenibile
(SEAP):
Inquadramento temporale
Ÿ
un corso di formazione in pianificazione del clima
Primavera 2009 - fine 2011
e dell'energia elaborato e condotto dalla Regione
della Selandia e dall'Università di Roskilde;
Contatti e link
Ÿ
sostegno dell'Università nella raccolta dei dati e
in materia di pianificazione.
Bjarne Rasmussen
Più in generale, i partner hanno potuto beneficiare di:
Ÿ
una struttura di sostegno (vedi sotto);
Ÿ
un network regionale in cui le persone chiave che
si occupano di questioni simili possono incontrarsi
regolarmente per condividere conoscenze,
avviare azioni comuni ecc.;
Ÿ
uno sviluppo mirato alle competenze: corsi di
formazione e seminari su temi rilevanti;
Ÿ
un supporto tecnico continuo.
C'era il chiaro desiderio di coinvolgere nel processo
di implementazione attori rilevanti a livello locale e
regionale. Un altro fattore principale è quello di
garantire un'adeguata formazione e acquisizione
delle capacità all'interno dei comuni; ciò ha anche
implicato lo sviluppo di competenze in materia di
sistemi energetici, pianificazione energetica e
implementazione.
Manager per lo sviluppo
sostenibile
Regione della Selandia
Alleen 15, DK-4180 Sorø
[email protected]
Sito web
http://www.regionsjaelland.dk/regionensopgaver/
klima-og-miljø/Sider/Den-regionaleklimastrategi.
aspx
http://www.regionsjaelland.dk/regionensopgaver/
klima-og-miljø/Sider/Klimapagten.aspx
Implementazione
Struttura di implementazione
e partner – governance
La Regione della Selandia e i 17 comuni, rappresentati dall'Associazione dei Comuni ("KKR Zealand"),
hanno istituito un comitato direttivo e un gruppo di
lavoro sull'implementazione della Strategia regionale sul clima. Questa struttura di collaborazione tiene
conto degli sforzi del Patto dei Sindaci.
Quindi la Regione della Selandia e la KKR hanno
41
&
KENT-UNITED KINGDOM
103
Programma di retrofitting per le aree
del Kent
Risultati principali
- La prima fase pilota del programma di retrofitting
svolto in tutto il Kent nel periodo 2010-11 ha
messo in luce un potenziale di risparmio pari a
quasi £50 mila all'anno sulle bollette energetiche
delle famiglie e a 223 tonnellate di CO2 all'anno
- L'efficienza energetica è stata inclusa nei servizi
di miglioramento delle nuove case. Questa iniziativa
incrementerà il numero di segnalazioni di abitanti
vulnerabili, che hanno diritto ad aiuto e consulenza,
gratuiti o sovvenzionati, in materia di efficienza
energetica
- A oggi, sono state ispezionate 600 case e sono
stati effettuati 2500 interventi per il risparmio
energetico e idrico
Contesto e motivazioni
Attualmente, l'efficienza energetica delle abitazioni
esistenti in Kent è una questione strategica. In
effetti, nei prossimi 50-80 anni l'80% delle abitazioni
sarà costituito da edifici già esistenti e spesso
inefficienti da un punto di vista energetico, il che
comporterà bollette più alte del necessario per i
residenti del Kent e maggiori emissioni di carbonio
nella Contea.
Gli obiettivi principali del programma di retrofitting
sono di ridurre considerevolmente le emissioni di gas
serra nel settore domestico, facendo risparmiare i
cittadini, e creare significative opportunità economiche per il settore imprenditoriale.
Il Progetto aumenterà le attività di retrofit del Kent
mettendo insieme risorse e attività del settore
pubblico grazie a comunicazioni più coordinate e
mirate e a un programma di impegno per stimolare le
segnalazioni relative alle operazioni di retrofit e
ottimizzare il finanziamento delle sovvenzioni a cui
accedono i residenti. Gli obiettivi sono:
Ÿ
intensificare l'avvio di misure di base come
l'isolamento di muri cavi e di sottotetti mirando a
un approccio concentrato sulle singole aree;
per l'isolamento di muri pieni e approcci di
"retrofit esteso all'intero edificio", incluse le
misure per l'utilizzo di energia rinnovabile e
l'efficienza idrica;
Ÿ
incrementare il potenziale per creare posti di
lavoro e sviluppare competenze.
L'obiettivo è di effettuare interventi di retrofit in
600-1000 case ogni anno realizzando risparmi pari a
circa 230€ per nucleo familiare. L'azione è in linea
con gli indicatori nazionali indicati dall'Amministrazione centrale, tra cui gli indicatori di prestazione
NI186 (Riduzione delle emissioni nel territorio
comunale) e NI 187 (Povertà energetica), la Legge sui
cambiamenti climatici (2008), la Strategia ambientale del Kent e la Strategia del Kent in materia di
alloggi.
Descrizione
L'azione comprende le seguenti fasi:
Ÿ
introduzione di un processo di segnalazione unico
che possa essere usato anche da altri partner nel
Kent, per esempio uffici di consulenza per i
cittadini e agenzie che si occupano di pensioni e
prestazioni sociali ecc.;
Ÿ
sviluppare meccanismi di finanziamento innova-
tivi per consentire la realizzazione di interventi in
case più difficili da adeguare tra cui interventi
42
Ÿ
visite ispettive nelle case per offrire consigli,
verificare l'efficienza energetica dell'intero
&
KENT-UNITED KINGDOM
edificio e aprire segnalazioni procedendo "strada
per strada";
Ÿ
coinvolgimento di tutti i nuclei familiari interes-
sati e idonei all'offerta di interventi gratuiti per
l'isolamento e l'efficienza energetica e idrica,
inclusi gli interventi per "edifici difficili" e gli
interventi rivolti all'intero edificio;
Ÿ
offerta in più fasi in uno o due distretti alla volta,
con un'offerta iniziale rivolta alle zone di maggior
indigenza o a grandi utilizzatori di carbonio.
La fase 1 è rivolta alle aree in cui le probabilità di
attuazione dell'iniziativa sono alte, in modo da
stimolare un forte interesse del pubblico e dei
partner e da generare entusiasmo e studi di casi
locali da utilizzare per future azioni di marketing.
Attualmente è in fase di realizzazione un piano
concertato di comunicazione e di marketing che
potrebbe includere lettere personalizzate a famiglie
dell'area target, eventi di sensibilizzazione della
comunità e azioni di mailing estese ad aree più
ampie.
Gli elementi chiave delle visite ispettive delle case
per questo progetto includono i seguenti elementi:
Ÿ
discussione di esigenze specifiche: inizialmente
il consulente chiede quali sono i problemi
specifici del nucleo familiare come bollette
energetiche, zone fredde della proprietà, ecc. In
questo modo si stabiliscono le esigenze che
richiedono attenzione prioritaria. Questo è molto
importante per le famiglie vulnerabili che
potrebbero non aver mai ricevuto una prima
assistenza di questo tipo. Durante questa discussione vengono anche dati consigli generali
sull'efficienza energetica e idrica;
Ÿ
ispezione fisica di base: il consulente esamina
materialmente e documenta i dati relativi a
"built-form" (altezza, superficie, architettura
dell'edificio), struttura, grado di isolamento,
sistema di riscaldamento, ecc. L'ispezione
consente di dare consigli adeguati per dare il via
a cambiamenti strutturali e comportamentali
esemplari e valuta quali interventi di miglioramento dell'efficienza energetica è opportuno
effettuare;
Ÿ
interventi di facile realizzazione: chiedere
li per ulteriori interventi (p.es. muri cavi) inclusi
tempi di attuazione, benefici e probabili disagi
per la famiglia durante la realizzazione degli
interventi. Se riceve l'approvazione, il consulente
darà inizio alla procedura di segnalazione;
Ÿ
ulteriore consulenza e segnalazioni per servizi
aggiuntivi. A seconda del caso, si potrebbero
anche fornire ulteriori servizi: si potrebbe
verificare il diritto di godimento di determinati
benefici, dare consigli sulle tariffe, controllare la
sicurezza antincendio, la sicurezza dell'abitazione, segnalare enti di supporto per ristrutturazione case, ecc. Prima di andare via il consulente
deve lasciare al capofamiglia un pacchetto
informativo contenente la spiegazione dei punti
principali della discussione, la descrizione delle
fasi successive di intervento e istruzioni per l'uso
delle attrezzature in fase di installazione.
La gamma di interventi disponibili per l'approccio
mirato all'intero edificio dovrebbero includere:
isolamento dei sottotetti (completo e copertura
esterna), isolamento dei muri cavi, isolamento
termico, isolamento dei muri solidi (interno ed
esterno), riscaldamento centralizzato nuovo (a gas,
elettrico e a gasolio), riparazioni del riscaldamento
centralizzato, sostituzione della caldaia (nel caso di
caldaie rotte o a basso rendimento energetico),
passaggio ad altri combustibili (collegamento alla
rete del gas), isolamento del serbatoio dell'acqua
calda, pannelli radianti riflettenti, conversione di
fuochi aperti alimentati a combustibile solido, nuovi
sistemi di regolazione del riscaldamento, interventi
di base per l'efficienza idrica (p.es. aeratori per
rubinetti e dispositivi per risparmiare acqua nei
servizi igienici).
Risultati principali
La fase 1 include il monitoraggio continuo dei
risultati, il controllo della qualità e i feedback per
una buona gestione del programma:
Ÿ
tutte le ispezioni nelle case, le segnalazioni e le
installazioni saranno registrate e monitorate
continuamente nel periodo post-installazione;
Ÿ
risparmio effettivo (non presunto) sulle emissioni
di carbonio e sui costi per le famiglie ottenuto da
ciascuna segnalazione;
l'approvazione per effettuare interventi semplici
volti al risparmio idrico ed energetico, da
accompagnare con dimostrazioni adeguate e
cartelli indicatori contenenti informazioni di
riferimento per eventuali domande o problemi
successivi all'installazione;
Ÿ
raccolta accurata dei dati sull'edificio e sui suoi
Ÿ
segnalazioni per interventi diretti all'intero
Ÿ
raccolta accurata dei dati dei risparmi idrici,
edificio: il consulente spiega le opzioni disponibi-
43
Ÿ
10% di ispezioni post-installazione;
occupanti, aggiornamento della banca dati dei
destinatari;
energetici e sui costi delle famiglie;
&
KENT-UNITED KINGDOM
Ÿ
monitoraggio del grado di soddisfazione per
garantire che il servizio sia rilevante e bene
accetto;
Ÿ
controllo della qualità degli ispettori e degli
installatori;
Ÿ
la procedura di controllo della qualità e dei
reclami deve essere specificata. L'alta qualità e il
monitoraggio continuo sono essenziali per
mantenere l'integrità del progetto e per aspirare
ad una futura estensione maggiore del progetto
stesso.
Insegnamenti appresi e fattori
di successo
La struttura di riferimento è il Partnenariato del
Kent.
Contatti e link
Lucy Breeze,
responsabile
progetto contro i
cambiamenti climatici,
Kent County Council
Sostenibilità e
Cambiamenti
Climatici
Invicta House,
County Hall
Maidstone
Kent ME14 1XX
[email protected]
Sito web
http://www.kent.gov.uk/homeenergy
Implementazione
Struttura di implementazione
e partner – governance
Costo della fase 1: £500.000 (£200.000 finanziati dal
Consiglio della Contea del Kent (KCC), attualmente
finanziati grazie al fondo di rigenerazione del KCC e
all'utilizzo dei sussidi del Governo centrale (p.es. il
programma Warmfront).
Risorse umane dedicate: 1 project manager a tempo
pieno che riferisce ad un Gruppo direttivo formato
da senior manager scelti tra i partner del Kent.
Inoltre, il Consiglio della Contea del Kent si è assunto
la responsabilità dello sviluppo delle risorse di
coinvolgimento lavorando con l'Environment
Engagement Programme Manager e avvalendosi del
contributo accademico e dell'Università del Kent.
Inquadramento temporale
La fase 1 è iniziata ad aprile 2010. Le fasi successive
nell'intera contea saranno in corso per tutta la
durata del progetto .
44
&
Appendice 2: Bibliografia
Calame, Pierre, 2009, Essai sur l'oéconomie, Ed. Charles Léopold Mayer.
Commission of European Communities, 2001, "European Governance - A White Paper",
COM (2001) 428 final version.
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:52001DC0428:EN:NOT
Hudson, Christine, 2005 "Regional Development Partnerships in Sweden: Putting the
Government Back in Governance? "Regional and Federal Studies Vol. 15, N° 3.
http://www.forumpartnerships.zsi.at/attach/SE_05_S_Hudson_Reg.partnerships_Governance.pdf
OECD / IEA, 2010, "Energy Efficiency Governance Handbook".
http://www.iea.org/papers/2010/gov_handbook.pdf
Rhônalpénergie-Environnement, 2006, "La concertation, coeur du développement durable".
http://www.ddrhonealpesraee.org/differents_niveaux_de_participation.php
(Traduzione inglese: Dialogue, heart of sustainable development) Theys Jacques, « La
Gouvernance, entre innovation et impuissance », Développement durable et territoires
[Online], Dossier 2 : Gouvernance locale et Développement Durable,
(pubblicato online, 1° novembre 2003. http://developpementdurable.revues.org/1523
(Traduzione inglese: Governance, between innovation and powerlessness, Sustainable
development and territories (online), File 2: G Local Governance and Sustainable
Development).
45
www.climactregions.eu
Pubblicato a dicembre 2011
con la partecipazione attiva di: ARE LIGURIA
con il contributo di Energie Demain, Inforse.