S.Giovanni Battista
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S.Giovanni Battista
L’Arcipresbiterale Plebana di Casnigo La storia della chiesa Arcipresbiterale Plebana di Casnigo, dedicata a San Giovanni Battista è antica. Fu fondata nel 1100 come chiesa madre della Valgandino, ed elevata al titolo arcipresbiterale nel 1460. La costruzione della chiesa attuale fu iniziata nel 1617 e conclusa nel 1640. La facciata, a coronamento orizzontale, è abbellita da statue raffiguranti i Santi Pietro e Paolo e da due angeli, opera dello scultore Ignazio Hillipront, che le scolpì nel 1709. Dello stesso artista era la statua centrale del Redentore, sostituita nel 1989 con una statua in granito di San Giovanni Battista, opera dello scultore Mario Toffetti. Il campanile, in ceppo locale, fu costruito nel 1547. Su di esso è posto un concerto di otto campane in do maggiore, fuso nel 1950 dalla ditta Ottolina di Bergamo. All’ interno della chiesa si possono ammirare tele dei principali pittori bergamaschi tra il Cinquecento e il Settecento e dipinti di scuola veneziana del Cinquecento e Seicento, nonché pregevoli opere di scultura dal XV al XX secolo. Di indubbio valore artistico gli altari laterali in marmi pregiati e policromi, opera dei Manni, con splendidi paliotti marmorei dei Fantoni. COMUNE DI CASNIGO PARROCCHIA DI CASNIGO La sacrestia Presbiterio e Altare Maggiore Sopra l’altare maggiore in marmo nero di Gazzaniga, svetta la mirabile tribuna-ciborio in legno scolpito, dipinto e dorato, che si innalza sontuosa nella sua architettura ad ordini sovrapposti e presenta nicchie ed edicole con statue. Fu commissionata e pagata nel 1636 ad Antonio Montanino da Brescia e sottoposta a doratura a spese della locale Misericordia nel 1659. Nell’abside, alle spalle della tribuna, vi è la pala che raffigura la Vergine Incoronata con la firma autografa di Gian Paolo Cavagna (1556-1627). Il coro in legno di noce scolpito, con specchiature in radica, che corre lungo le tre pareti laterali del presbiterio, è opera di maestranze locali aventi come capomastro Bernardino Ruggeri che vi lavora dal 1697 al 1706. A lato della Cappella Maggiore, nella nicchia di destra è collocata la statua di San Giovanni Battista di scuola tedesca del Quattrocento, mentre in quella di sinistra è posta la statua di Sant’Antonio da Padova, opera commissionata nel 1875 ai Fantoni di Rovetta. La volta del presbiterio e della navata sono state affrescate da Enrico Albrici (1714-1773), il quale ha raffigurato negli undici medaglioni alcuni momenti salienti della vita di San Giovanni Battista. Sacrestia Gli armadi in noce e radica che occupano interamente le quattro pareti della sacrestia, sono opera di Ignazio Hillipront (1673-1748), scultore nativo del Tirolo. Di ottima e raffinata fattura, fu realizzata dallo scultore nel 1714. Si compone di quattro armadi ad intagli con scolpite quaranta teste di angeli e cinquantotto statue di santi e figure simboliche. Nell’armadio che serve per la vestizione dei sacerdoti, vi è una nicchia con uno splendido crocifisso fra due angeli cariatide, pregiata opera di inizio Settecento attribuita ad Andrea Fantoni (1659-1734). All’interno degli armadi sono custodite una pregevole dotazione di paramenti liturgici che datano dal XV al XX secolo, e una ricca dotazione di argenti, lavorati a sbalzo e a cesello in Venezia tra il Cinquecento e il Seicento, in massima parte giunti alla chiesa attraverso lasciti. Statua di S.Giovanni Battista Altare del Suffragio La Pietà di Palma il Giovane Altare della Pentecoste o del Battistero Il Battistero fu qui collocato, dopo vari spostamenti, nella seconda metà dell’Ottocento. La vasca battesimale in marmo grigio, opera scultorea del Cinquecento, è sormontata da una copertura in legno di noce, scolpita tra il 1667 e il 1668 da artisti locali. Qui, si può oggi ammirare anche la cinquecentesca ancona, di scuola veneziana, raffigurante la Pentecoste, proveniente dalla ex chiesa di S. Spirito. Altare del Suffragio o dei Morti Fu costruito nel 1686 dai Manni di Gazzaniga, una famiglia di marmorari molto attiva in zona tra la fine del XVII e il XIX secolo. Realizzato in marmo nero di Gazzaniga, che presenta la caratteristica di essere privo di venature, reca nell’ancona un dipinto, dedicato alla Madonna del Suffragio, di scuola veneziana del Seicento. Altare dell’immacolata L’altare dedicato all’Immacolata è anch’esso opera dei Manni, che lo realizzarono utilizzando marmi policromi e pregiati di rara raffinatezza tonale. Il medaglione in marmo di Lasa, al centro del ricco e intarsiato paliotto, è attribuito ai Fantoni e rappresenta la Vergine Immacolata. La pala raffigura un’allegoria dell’Immacolata Concezione, con Adamo ed Eva seduti dorso a dorso.Tratta da un dipinto del Vasari, è opera del pittore Domenico Carpinoni (1566-1658). Altare di S. Giuseppe o della Buona Morte Fu costruito da Bartolomeo Manni nel 1706 e intitolato al Patriarca San Giuseppe. La pala dell’altare, di autore ignoto del Sei-Settecento, è dedicata al Pio transito di San Giuseppe e raffigura il santo morente attorniato e confortato da Gesù e da Maria. Nel bellissimo paliotto è rappresentata una Fuga in Egitto scolpita nel marmo di Carrara, opera di Andrea Fantoni (1659-1734). Altare della Madonna del Rosario L’altare in marmi pregiati, con predominanza del verde di Varallo, fu realizzato agli inizi del Settecento. Nella nicchia centrale è posto un gruppo statuario in legno policromo, con Maria e Gesù, realizzato nel 1942 dallo scultore Giovanni Avogadri. La nicchia è attorniata da quindici piccoli quadri, raffiguranti i misteri del Rosario, opere ad olio di autore ignoto del XVIII secolo. Sul lato destro dell’altare, in una nicchia, è collocata una Pietà scolpita nel legno dai Fantoni nel 1754. Dipinto dellʼImmacolata Organo Altare del Rosario Altare di San Sebastiano L’altare è dedicato al compatrono della Parrocchia e protettore della comunità civile di Casnigo, che ne commissionò la realizzazione nel 1797. In esso è posta una pala del secondo Seicento raffigurante San Sebastiano con le Sante Orsola e Lucia, opera di Carlo Ceresa (1609-1679) con l’aiuto dei figli Antonio e Giuseppe. Sotto la mensa è collocata la statua del Cristo morto, opera di scultori locali del tardo ‘400. Altare di S.Giuseppe o della Buona Morte Dipinto di S.Sebastiano Altare della Pentecoste o del Battistero Altare Maggiore con la raggiera Testi: Simone Doneda Fotografie: Erasmo Perani, Luciano Gritti,Valerio Rota Nodari Elaborazione grafica: Castelletti grafica immagine - Ponte Nossa (BG) Realizzazione: Comune di Casnigo luglio 2011 Tribuna - Ciborio di Antonio Montanino Piviale di fine XV sec. Organo e pulpito La cassa dell’organo, di autore ignoto, è già presente in loco nel 1659. I tre pannelli principali a monocromo della cantoria che raffigurano episodi della vita di Re Davide sono attribuiti alla mano di Enrico Albrici. Lo strumento musicale contenuto nella cassa è stato ampliato nel 1874-75 con un organo Pansera. Il pulpito è della stessa epoca dell’organo, ma attualmente è privo del piedistallo raffigurante Adamo ed Eva e del baldacchino con la colomba dello Spirito Santo, tolto per dare luce e visibilità al bel quadro soprastante. Questo dipinto è attribuito a Jacopo Negretti detto Palma il Giovane (1544-1628) e raffigura la Pietà. Statua di S.G.Battista di Mario Toffetti